Altri comuni

Montegranaro, il sindaco: "Mio padre positivo al test del coronavirus"

Montegranaro, il sindaco: "Mio padre positivo al test del coronavirus"

Il sindaco di Montegranaro Ediana Mancini ha comunicato in via ufficiale come, nella giornata odierna, suo padre - ricoverato all'ospedale regionale di Torrette a seguito di un incidente domestico - sia risultato positivo al test del COVID-19 Coronavirus.  "In questi giorni è stato assistito dai familiari più stretti ed è per questo che da stamattina siamo in isolamento domiciliare a scopo precauzionale, con sorveglianza attiva da parte della Asur" ha dichiarato il sindaco. "Pur duramente provata da questa situazione che io e i miei cari stiamo vivendo - ha concluso -, ritengo di avere il dovere di tenere informati i miei cittadini".  

03/03/2020 11:17
Gli effetti del coronavirus: informazione fuori controllo e politica senza autorevolezza

Gli effetti del coronavirus: informazione fuori controllo e politica senza autorevolezza

Da studioso di comunicazione permettetemi di togliermi subito “un sassolino dalla scarpa”, come si usa dire. In un paese dove fino a pochi anni fa la laurea in scienze della comunicazione era paragonata a una "scienza della merendine" è particolarmente interessante notare come la costruzione di una forte campagna di comunicazione per rilanciare l'immagine e l'economia dell'Italia risulti essere (quasi) l'unica soluzione (finora concreta) per superare la crisi di questi giorni causata dal Coronavirus (e dai gravi errori di comunicazione istituzionale). Al di là degli effetti più o meno gravi, causati dal nuovo virus, e dai numeri dei contagiati continuamente in aggiornamento (“che lascerei agli esperti già fin troppo numerosi”), credo sia necessario riflettere su come l’informazione e il modo di comunicare l’emergenza in Italia siano vicini al collasso, o meglio, siano totalmente fuori controllo in un’epoca, quella digitale, dove regna la trasparenza, l’abbondanza di contenuti e la “tuttologia” e questa è una grave ferita che sarà difficile rimarginare nel tempo.   I primi studi americani sugli effetti sociali dei media provarono a dimostrare come il tipo di contenuti ai quali siamo esposti non vadano ad influenzare totalmente, e nelle stesse modalità, il comportamento dello spettatore, ma sottolineavano come quest’ultimo fosse in grado di immagazzinare, in modo diverso, solo alcuni frammenti del contenuto audio-visivo adattandoli alle loro esperienza e sensibilità (considerando ovviamente il peso di variabili come sesso, età e backgroung culturale). Non è un caso, dunque, se persone con lavori ed età differenti, residenti in regioni diverse, abbiamo letto il fenomeno coronavirus in modi opposti, così come opposte (e a volte esagerate) sono state le loro reazioni. Cosi come non è strano che esperti della stessa materia abbiano tesi differenti. Pura scienza medica? Non solo, effetti mediali. Il gioco dei numeri dei contagiati, l’allarme improvviso, la folla nei supermercati, la chiusura e la riapertura e di nuovo la chiusura di alcuni luoghi pubblici hanno chiaramente dimostrato come l'informazione si configuri oggi come puro “intrattenimento”da un lato, e dall’altro come strumento in grado di persuadere politica e cittadinanza, capace di governare tempo e spazio e  di dare il via o lo stop alle nostre vite. "La questione non è che la televisione (..) costituisce un'influenza dominante nel complessivo processo dell'interazione umana all'interno delle varie reti delle istituzioni. (..) Chi lavora nei media ha compreso che bisogna "giocare sui numeri" (..) ormai abbiamo accettato una cultura mediale (..) e che in larga misura la cultura dei media è intrattenimento". Queste le parole, più che mai attuali, dei sociologi  Altheide e Snow (1979).  Dunque sono tre le questioni principali che sembrano emergere attualmente: - "Iperattivita" del cittadino Le misure di contenimento sembrano al momento essere la soluzione più efficace. Il richiamo alla ripartenza, alla cultura, al commercio dopo soli 4 giorni sono segnali di una forza apparente del cittadino (giustamente sconvolto), una reazione di fuga/difesa nei confronti della paura. Nessuno vuole una nuova crisi economica, ma di certo non possiamo vedere risultati positivi in seguito all'ordinanza di chiusura delle scuole o dei locali pubblici dopo soli 4 giorni. Serve pazienza e buona informazione. O altrimenti scegliamo: o la " Borsa" o la " Vita". I numeri dell'economia mondiale scendono, ma salgono quelli dei ricoverati negli ospedali del nord ormai al collasso. Uno studio del 2012 "Decison support for containing pandemic propagation", basato su alcuni modelli matematici, a proposito di "strategie del contenimento" suggerisce la chiusura di tutte le strutture pubbliche per 8 mesi nel caso di diffusione di un agente patogeno. - Sovraccarico informativo L'informazione di certo non aiuta. Da una totale emergenza passiamo ad una situazione di pieno controllo della malattia, nemica solamente di qualche povero anziano già a letto da mesi. La comunicazione si conferma il primo potere nella società dell'informazione. Crea, distrugge, ricrea, modifica la realtà sociale. È vera, falsa, parzialmente vera, confusa, incomprensibile. Gioca con i numeri, diventa intrattenimento. Coronavirus è divenuta una serie tv, 1 stagione, puntate di illimitate. Impossibile non seguirla o commentarla. - Il tramonto dell'autorevolezza della politica italiana C'è il sindaco che pensa alla propria comunità locale, l'opposizione che desidera un governo d'emergenza, il Presidente che chiede il massimo del potere politico. Chi chiude le frontiere al nord e al sud. Chi ruba l'amuchina, chi indossa in diretta tv la mascherina. Chi confonde il razzismo con i protocolli tecnici d'emergenza. L'era del Coranavirus è iniziata, "peggio dell'11 settembre", dicono. Serve più responsabilità politica, un rallentamento della mobilità, più fiducia e chiarezza dagli operatori dell'informazione. Ma soprattutto coordinamento e cooperazione. La fretta non ha mai aiutato nessuno, nemmeno se si tratta dell'apertura immediata del Duomo di Milano.  L’idea che più informazione (o l'accumulo di informazione) produca verità è paradossalmente una menzogna. Quando non c'è direzione, ma improvvisazione e disordine, viene meno il senso.  C'è chi chiede trasparenza, chi verità, ma queste due cose non sono identiche.  Le persone hanno paura del nuovo virus non perché questo non viene visto, ma perché sanno che esiste. Istituzioni e giornalisti dovrebbero ripartire da qui. Parlare e agire considerando che questa nuova malattia esiste, non considerando il fatto che non può essere vista. Più si cerca di nascondere i numeri o cambiare la narrazione e il significato delle cose più cresce il senso di shock e la paura. La comunicazione (politica ed istituzionale) e  i vari media  tradizionali e digitali sono “ linguaggi di  responsabilità” nei confronti della società e per questo devono essere studiati e usati, anche strategicamente, ma in modo etico senza improvvisazione.  

03/03/2020 10:20
Coronavirus, Lega Marche: "Il PD incapace di gestire l'emergenza. Ora sostegno alle imprese"

Coronavirus, Lega Marche: "Il PD incapace di gestire l'emergenza. Ora sostegno alle imprese"

“Sulla vicenda del Coronavirus la sinistra e il PD che governano le Marche hanno dimostrato di non essere assolutamente in grado di gestire né la fase preventiva né l'emergenza, ma al contrario di farsi trascinare dagli eventi e dalle ingerenze di Conte e Zingaretti. Preoccupa ora l'assenza di iniziative concrete per sostenere l'economia regionale, quando occorre da subito mettere in campo risposte concrete e fondi dedicati per consentire ai lavoratori e alle imprese di far fronte all'emergenza economica provocata dal Coronavirus”. Così il responsabile della Lega Marche Sen. Paolo Arrigoni insieme ai consiglieri regionali Sandro Zaffiri, Luigi Zura Puntaroni, Marzia Malaigia e Mirco Carloni. “Durante la fase preventiva la Giunta Ceriscioli ha sottovalutato l'emergenza, mettendo a rischio la salute degli operatori sanitari lasciati senza adeguate protezioni. Nella fase emergenziale è invece evidente la scarsa organizzazione messa in campo dalla Regione, che ha evidenziato la carenza di personale e di posti letto di degenza in isolamento, ad oggi insufficienti per gestire un eventuale aumento del numero dei contagiati”, spiegano gli esponenti della Lega. “L'irresponsabilità di Ceriscioli e della sua giunta ha lasciato i marchigiani nella più totale incertezza e confusione per giorni, e soprattutto ha abbandonato i sindaci, costringendo alcuni di loro, come il sindaco di Urbino, a prendersi la responsabilità di chiudere a titolo precauzionale scuole e luoghi pubblici”.  “Anche l'ultima decisione del Governo Conte, che dispone solo per la provincia di Pesaro e Urbino la chiusura delle scuole, quando gli studenti della medesima provincia possono comunque andare a scuola nell’anconetano o all’università di Macerata e Camerino, desta sconcerto. Il contagio non si verifica solo nelle aule scolastiche ma anche con il trasporto pubblico! Siamo inoltre sorpresi – continuano il Sen. Arrigoni e i consiglieri regionali della Lega - dalla totale assenza di misure concrete proposte dalla Giunta a seguito della convocazione del tavolo economico di questa mattina. Gli imprenditori del turismo e del trasporto, che già stanno subendo un contraccolpo a seguito delle cancellazioni delle prenotazioni e delle gite scolastiche, si aspettano dei fatti e non riunioni formali in cui non sono state nemmeno individuate le risorse regionali da mettere a disposizione e senza un testo con misure economiche su cui discutere e confrontarsi”.  “È essenziale dare un sostegno immediato al settore del commercio e della ristorazione che rischia di subire un crollo senza precedenti, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro. Occorre inoltre pensare ad un piano speciale per l'export delle aziende regionali che hanno gli ordini fermi o in fase di cancellazione”, conclude la Lega. “La Giunta Regionale in questo momento ha il dovere di essere rapida e coraggiosa e non può certo assumere lo stesso atteggiamento passivo che ha mostrato in questi 5 anni e che ha indebolito il sistema economico marchigiano”.  

02/03/2020 19:59
Coronavirus, Ceriscioli: "Stanziato 1 milione di euro per gli ospedali, aumentati a 38 i casi" (VIDEO)

Coronavirus, Ceriscioli: "Stanziato 1 milione di euro per gli ospedali, aumentati a 38 i casi" (VIDEO)

Con un nuovo videomessaggio il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha fatto il punto della situazione sui contagi da Coronavirus dichiarando inoltre lo stanziamento di un milione di euro destinato alle strutture sanitarie per far fronte a questa emergenza. "In questo momento abbiamo ricevuto i risultati di 24 campioni analizzati in mattinata e tre di questi, provenienti dalla provincia di Pesaro Urbino, sono positivi. In lavorazione abbiamo altri 30 campioni, i cui risultati arriveranno in tarda serata - dichiara Ceriscioli- Alle 15,30 di oggi erano 6 i ricoveri in terapia intensiva, 17 nei reparti di malattie infettive, 11 in isolamento domiciliare. Una persona è purtroppo deceduta questa mattina. Oggi abbiamo anche stanziato un milione di euro per far fronte a questa emergenza .In serata arriveranno nuovi dispositivi per la protezione personale di chi si occupa della gestione sanitaria. Abbiamo già predisposto a Marche Nord e a Torrette spazi da dedicare a gruppi di posti letto in terapia intensiva per avere già a disposizione una organizzazione funzionale al massimo. Nelle osservazioni presentate al governo avevamo chiesto le misure più forti in tutta la regione, ma il governo ha preferito limitarle con legge alla provincia di Pesaro Urbino e ha tolto in maniera espressa il potere di ordinanza su questa materia alle Regioni. Se ci fosse una evoluzione anche in altri territori telefonerò al ministro per estendere le misure". AGGIORNAMENTO ORE 20:00  Sono 38 i casi positivi complessivi nelle Marche attualmente registrati, su 161 test effettuati: 36 risultano nella provincia di Pesaro e Urbino, 2 in quella di Ancona. Dei positivi alle 15.30, 6 sono i ricoveri in terapia intensiva (uno a Pesaro Marche Nord, uno a Torrette di Ancona, uno a Fermo, uno a San Benedetto del Tronto, uno a Civitanova Marche e uno a Urbino), 17 nei reparti di malattie infettive (11 a Marche Nord, 5 a Torrette e 1 a Fermo), 11 in isolamento domiciliare. L’età media delle persone risultate positive è di 65 anni (8 donne e 27 uomini). Sono in totale, invece, 233 i casi in isolamento domiciliare, di cui 226 asintomatici e 7 sintomatici. Tra queste persone vi sono 65 operatori sanitari. Attualmente è in corso l’analisi di 30 tamponi.

02/03/2020 18:49
Concorso per infermieri, 499 candidati idonei: 57 saranno assunti subito

Concorso per infermieri, 499 candidati idonei: 57 saranno assunti subito

Lo scorso 26 febbraio si è svolto presso il Pala Prometeo il "concorsone", ovvero la selezione finalizzata all'assunzione a tempo determinato di infermieri per il superamento delle criticità connesse alla carenza di personale presso reparti e servizi degli "Ospedali Riuniti" di Ancona.  A distanza di soli due giorni lavorativi, con determina 179 del 2 marzo 2020, è stata già formata e deliberata la graduatoria.  Su 911 presenti alla selezione sono risultati idonei 499 candidati: di questi 57 saranno assunti immediatamente, mentre altri lo saranno in vista delle cessazioni che matureranno a breve e altri ancora per garantire la normale fruizione delle ferie estive: il personale infermieristico in graduatoria sarà utile anche ad affrontare l'emergenza del "Coronavirus".   La Direzione Generale intende evidenziare il notevole lavoro fatto dalla Commissione d'esame, presieduta dalla dottoressa Rosalia Mercanti - dirigente delle professioni infermieristiche - nonché dagli uffici preposti (Gestione del Personale) ed anche dal personale addetto alla sorveglianza in occasione delle prove. 

02/03/2020 15:55
Coronavirus e ripercussioni economiche, Leonardi a Ceriscioli: "Quali misure intende attuare?"

Coronavirus e ripercussioni economiche, Leonardi a Ceriscioli: "Quali misure intende attuare?"

Ripercussioni socioeconomiche del Coronavirus nelle Marche: il presidente Ceriscioli ci comunichi quali misure la Regione abbia programmato di mettere in campo per far fronte alle eventuali ricadute dannose nel mondo produttivo, turistico ed economico marchigiano a causa del CoVid-19 – così il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale, Elena Leonardi –. Ho ritenuto doveroso presentare un’interrogazione a risposta immediata alla Giunta a fronte del veloce progredire della situazione legata al Coronavirus e all’allarme lanciato dagli addetti ai lavori, dalle imprese, dalle associazioni di categoria.  L'economia italiana ed anche quella marchigiana sono fortemente dipendenti da turismo e da export, che sono i principali settori a rischio a causa dei provvedimenti restrittivi per arginare il Coronavirus presi da tanti Stati nel mondo e la forte preoccupazione che si è diffusa tra le popolazioni rischia di minare la credibilità internazionale dell’Italia. La Regione deve fare la sua parte – ha aggiunto il consigliere Leonardi – per scongiurare ogni possibile ricaduta a fronte di cancellazioni massive delle prenotazioni turistiche e della difficoltà a portare avanti le attività economiche e produttive e gli scambi commerciali con possibili gravi ripercussioni occupazionali.  Sono sconcertanti infatti i dati che provengono dagli operatori turistici in manifestazione questa mattina sotto al Ministero dello Sviluppo Economico, con l’intero comparto turistico che conta il 13% del Pil della nostra Nazione a rischio collasso, innescando un effetto domino su tutta l’economia nazionale, e chiede attenzione al Governo. Fratelli d’Italia ha presentato già la scorsa settimana numerose proposte di concerto con il mondo produttivo per permettere alle aziende di ripartire e scongiurare che i danni siano ancora più pesanti, chiedendo al Governo di mettere in campo un piano strategico per le imprese”, conclude Elena Leonardi. 

02/03/2020 14:37
Elezioni Marche, Battistoni (FI): "Con Mangialardi, il Pd in piena continuità Ceriscioli"

Elezioni Marche, Battistoni (FI): "Con Mangialardi, il Pd in piena continuità Ceriscioli"

“Abbiamo appreso dalla stampa le prime dichiarazioni ufficiali del candidato alla Regione Marche della sinistra, Maurizio Mangialardi. La connotazione con cui si è voluto identificare è la seguente "sono antifascista".  Come se essere antifascista significasse essere un buon amministratore. Noi, questo, non lo riteniamo sufficiente”. Si espresso così, in una nota, il senatore Francesco Battistoni -  commissario regionale Forza Italia Marche – riguardo alla  candidatura da parte del Pd, di Mangialardi “La scelta del sindaco  di Senigallia, essendo un uomo di apparato, rappresenta esattamente la continuità con i cinque anni di Luca Ceriscioli. Mangialardi, dunque, rappresenterà alle prossime elezioni regionali il declassamento delle Marche nella ripartizione dei fondi europei, l'incapacità di spesa dei finanziamenti della Ue, la gestione amatoriale del terremoto, l'inattività sul fronte infrastrutturale. Ora il Partito Democratico vorrà fare passare il messaggio del cambiamento. In realtà sarà solo una messa in scena: tutto cambi, affinché nulla cambi”.

02/03/2020 12:44
Coronavirus, prima vittima nelle Marche: si tratta di un 88enne

Coronavirus, prima vittima nelle Marche: si tratta di un 88enne

La prima vittima del Coronavirus delle Marche è un anziano di 88 anni con patologie pregresse, deceduto questa mattina all'ospedale Santa Croce di Fano. Era stato ricoverato il 24 febbraio con febbre alta e difficoltà respiratorie ed era risultato positivo al tampone. A comunicarlo, in un post su facebook, il governatore Luca Ceriscioli.  "Esprimo vicinanza alla famiglia e a tutti i suoi cari. Continuiamo a lavorare per fronteggiare l'emergenza con il massimo impegno", ha scritto in un post facebook, il presidente della Regione.

02/03/2020 11:17
Coronavirus, il Gores aggiorna la situazione: salgono a 35 i casi nelle Marche

Coronavirus, il Gores aggiorna la situazione: salgono a 35 i casi nelle Marche

Il Gores ha comunicato oggi che la Sod Virologia ha rilevato 11 tamponi positivi al Coronavirus, 10 provenienti dall'Area Vasta 1, provincia di Pesaro Urbino, e 1 dall'Area vasta 2, provincia di Ancona. Questi 11 campioni saranno inviati domani all'Istituto superiore di sanità per la conferma. Sale dunque a 35 il numero di campioni positivi nella Regione Marche, 33 a Pesaro Urbino più 2 nella provincia di Ancona. Sono invece 228 i casi in isolamento domiciliare, 7 i ricoveri in terapia intensiva e 9 i ricoveri fuori dalla terapia intensiva.  "Ringrazio tutti gli operatori sanitari e tutti coloro che anche in questo fine settimana hanno garantito presenza, assistenza e intervento h24 - dichiara il presidente della Regione Luca Ceriscioli-  Stiamo lavorando tutti insieme per fronteggiare l'emergenza e questo è un grande valore per la nostra regione".

01/03/2020 20:52
Regionali, Italia Viva avverte il PD:"Restiamo fermi sul valore dell'unità di tutta la coalizione"

Regionali, Italia Viva avverte il PD:"Restiamo fermi sul valore dell'unità di tutta la coalizione"

"Nonostante il PD abbia trovato una diversa sintesi ed abbia abbandonato linea e nomi rispetto agli incontri bilaterali della settimana scorsa, noi di Italia Viva restiamo fermi sul valore dell’unità di tutta la coalizione che perseguiremo con ogni mezzo - con queste parole Italia Viva Marche avverte il Partito Democratico in previsione dell'incontro tra gli alleati - Abbiamo avuto questo atteggiamento sin dall’inizio e lo avremo fino alla fine, senza nessun veto ma chiedendo forte discontinuità. Atteggiamento che ha unito tutti i possibili alleati al di fuori del Pd". "Sulle novità in casa Pd aspettiamo notizie dal segretario del partito democratico Giovanni Gostoli, è lui il nostro interlocutore e con lui abbiamo preso impegni che ci aspettiamo siano rispettati. Il Pd ha tutto il diritto di riunire e deliberare con i suoi organismi, ma sia chiaro, per allearsi occorre rispetto reciproco e pari dignità.Non vogliamo regalare la nostra regione ai populisti, quindi ognuno si prenda le proprie responsabilità visto che nessuno può definirsi autosufficiente".

01/03/2020 20:02
Coronavirus, Celani attacca la Regione: "informazione 'zoppa' "

Coronavirus, Celani attacca la Regione: "informazione 'zoppa' "

"Ha veramente dell’incredibile il comportamento della regione Marche circa la mancata attivazione di misure di carattere funzionale, per garantire il diritto all’informazione anche ai sordi e sordo ciechi, in tema di emergenza Coronavirus! E pensare che appena l’11 febbraio scorso è stata approvata in consiglio regionale la legge, di cui sono il primo firmatario, che reca “Disposizioni per la promozione del riconoscimento della lingua dei segni e la piena accessibilità delle persone alla vita collettiva” - dichiara in una nota il Vice Presidente del Consiglio Regionale Piero Celani - Assurdo! E lo è tanto più perché la legge, all’ art. 4, stabilisce chiaramente cosa deve fare l’Ente in questi casi, per garantire il sacrosanto diritto all’informazione dei cittadini che rientrano nelle categorie sopra menzionate, anche assicurando negli eventi di particolare rilevanza, il servizio di interpretariato simultaneo in LIS e in LIST, in presenza e/o a distanza. Ed allora, perché accanto al numero verde, come più volte ho richiesto, non è stato indicato un numero telefonico “dedicato” per sms e whatsapp, in modo che anche queste categorie svantaggiate potessero comunicare con le istituzioni regionali? E perché il numero verde è attivo solo dalle 8 alle 20? Forse il coronavirus di notte riposa? Ed ancora: perché in ogni conferenza stampa non è stato attivato il servizio di interpretariato? Proprio per questi motivi, ho presentato un’interrogazione urgente al presidente Ceriscioli affinché provvedesse a riparare questo grave Vulnus, anche se, vista la grande confusione che ad oggi ha ingenerato sull‘argomento, credo che ormai ci sia poco da riparare, ma solo da non procurare ulteriori danni"

01/03/2020 19:34
Coronavirus,Ceriscioli sul nuovo decreto:"Applicate misure territoriali come avevamo chiesto"

Coronavirus,Ceriscioli sul nuovo decreto:"Applicate misure territoriali come avevamo chiesto"

Con il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, immediatamente operativo senza ordinanza delle Regioni, oggi il Governo ha indicato in quali territori si applicano le misure più forti, di sospensione delle attività didattiche e delle attività di pubblico spettacolo: oltre alle Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, che sono in zona rossa, il parere dell’Istituto superiore di sanità ha ritenuto sufficienti i casi registrati nella provincia di Pesaro Urbino per l'inclusione, insieme con la provincia di Savona, tra i territori in cui applicare le seguenti misure di contenimento, elencate nell’articolo 2 del Decreto, allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19. "Riteniamo importante – ha affermato il presidente Luca Ceriscioli - l’affermazione del principio di applicazione delle misure di contenimento su base territoriale, che rende omogenei i criteri per tutta Italia. E’ ciò che avevamo chiesto sin dall’inizio. Il governo ha stabilito zone e restrizioni relative con lo strumento di legge non sono più previste ordinanze della regione, ovvero le misure sono immediatamente operative”. Ecco tutti i punti de nuovo decreto emanato oggi pomeriggio: - sospensione, sino all’8 marzo 2020, dei servizi educativi per l’infanzia e delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani, ad esclusione dei corsi per i medici in formazione specialistica e dei corsi di formazione specifica in medicina generale nonché delle attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza; - sospensione degli eventi e delle competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, sino all’8 marzo 2020, in luoghi pubblici o privati. Resta consentito lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, nei comuni diversi da quelli di cui all’allegato 1 del presente decreto. È fatto divieto di trasferta dei tifosi residenti nelle regioni e nelle province di cui all’allegato 2 per la partecipazione ad eventi e competizioni sportive che si svolgono nelle restanti regioni e province; - sospensione, sino all’8 marzo 2020, di tutte le manifestazioni organizzate, di carattere non ordinario, nonché degli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico, quali, a titolo d’esempio, grandi eventi, cinema, teatri, discoteche, cerimonie religiose; - l’apertura dei luoghi di culto è condizionata all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro; - apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura a condizione che detti istituti e luoghi assicurino modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro; - sospensione delle procedure concorsuali pubbliche e private ad esclusione dei casi in cui venga effettuata la valutazione dei candidati esclusivamente su basi curriculari e/o in maniera telematica nonché ad esclusione dei concorsi per il personale sanitario, ivi compresi gli esami di stato e di abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo, e di quelli per il personale della protezione civile, ferma restando l’osservanza delle disposizioni di cui alla direttiva del Ministro per la pubblica amministrazione n. 1 del 25 febbraio 2020; - svolgimento delle attività di ristorazione, bar e pub a condizione che il servizio sia espletato per i soli posti a sedere e che, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali, gli avventori siano messi nelle condizioni di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro; - apertura delle attività commerciali diverse dalla ristorazione condizionata all’adozione di misure organizzative tali da consentire un accesso ai predetti luoghi con modalità contingentate o comunque idonee a evitare assembramenti di persone, tenuto conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza di almeno un metro tra i visitatori; - limitazione dell’accesso dei visitatori alle aree di degenza, da parte delle direzioni sanitarie ospedaliere; - rigorosa limitazione dell’accesso dei visitatori agli ospiti nelle residenze sanitarie assistenziali per non autosufficienti; - sospensione dei congedi ordinari del personale sanitario e tecnico, nonché del personale le cui attività siano necessarie a gestire le attività richieste dalle unità di crisi costituite a livello regionale; - privilegiare, nello svolgimento di incontri o riunioni, le modalità di collegamento da remoto con particolare riferimento a strutture sanitarie e sociosanitarie, servizi di pubblica utilità e coordinamenti attivati nell’ambito dell’emergenza COVID-19. Nelle restanti province di Ancona, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno la Regione Marche seguirà il modello delle altre 12 Regioni, che applicano misure diverse, fra cui: la sospensione fino al 15 marzo 2020 dei viaggi d’istruzione, delle iniziative di scambio o gemellaggio, delle visite guidate e delle uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado; le misure di sicurezza da garantire per le procedure concorsuali; l’obbligo per le aziende di trasporto pubblico locale anche a lunga percorrenza di adottare interventi straordinari di pulizia dei mezzi; l’obbligo, per chiunque abbia fatto ingresso in Italia negli ultimi quattordici giorni dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ovvero nei Comuni italiani ove è stata dimostrata la trasmissione locale del virus, di comunicare tale circostanza al proprio medico di medicina generale o pediatra di libera scelta.

01/03/2020 18:59
Coronavirus, lunedì si torna a scuola ad eccezione della provincia di Pesaro-Urbino

Coronavirus, lunedì si torna a scuola ad eccezione della provincia di Pesaro-Urbino

Sono stati resi noti, nel tardo pomeriggio di oggi, i dettagli del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che riguardano le misure in vigore dalla prossima settimana per contrastare l'emergenza Covid-19.  Nello stesso, si regolamenta su tutto il territorio nazionale la gestione dell’emergenza e, contestualmente, si dispone che nelle Marche, ad eccezione della provincia di Pesaro-Urbino in quanto confinante con l’Emilia Romagna, da lunedì gli studenti debbano tornare sui banchi di scuola.  

01/03/2020 18:04
Regionali, la direzione del PD sceglie Mangialardi:domani la riunione delle civiche

Regionali, la direzione del PD sceglie Mangialardi:domani la riunione delle civiche

La direzione regionale del Partito Democratico, riunitasi nella mattinata di oggi a Chiaravalle, ha scelto a stragrande maggioranza che sarà Maurizio Magialardi il prossimo candiato governatore alle elezioni regionali del 2020. La decisione sul'attuale sindaco di Senigallia e presidente Anci, è arrivata dopo 4 ore di riunione con la partecipazione del vicesegretario nazionale Andrea Orlando e inoltre, «domani si riuniranno le forze politiche e le liste civiche che condividono il percorso di tenere una alleanza larga e civica e che sia esplicitata con una candidatura civica capace di rappresentare questa fase nuova». Lo annunciano in una nota partiti e movimenti alleati del Pd nelle Marche, tra i quali Art. 1, Azione, Diem 25, Italia in Comune, Le nostre Marche, +Europa, Uniti per le Marche (Psi, Verdi e Civici) e Italia Viva. 

01/03/2020 15:33
Coronavirus, paziente trasferita in Rianimazione a Civitanova

Coronavirus, paziente trasferita in Rianimazione a Civitanova

Ieri sono saliti a 24 il numero di campioni positivi nelle Marche, di cui 11 confermati dall’Istituto Superiore della Sanità. Si tratta di pazienti provenienti perlopiù dalla provincia di Pesaro-Urbino (23), mentre un solo caso è stato riscontrato in provincia di Ancona. Nella notte per alcuni di loro è stato necessario il trasferimento nei reparti di Rianimazione di altri ospedali regionali, come comunicato dai vertici dell'Area Vasta.  Attorno alle 2 della notte odierna, un anziano del Pesarese è stato trasferito all'ospedale di San Benedetto, uno dei pochi delle Marche in cui è presente una sala di rianimazione a pressione negativa (in grado di isolare il malato rispetto all'esterno, ndr). La moglie, risultata anch'essa positiva, si trova all'ospedale Torrette di Ancona. Anche l'ospedale di Civitanova Marche, nella notte, ha accolto il trasferimento di un'anziana pesarese, positiva al tampone, nel proprio reparto di Rianimazione.     

01/03/2020 13:55
Coronavirus, Lega: "Marche lasciate nella totale incertezza"

Coronavirus, Lega: "Marche lasciate nella totale incertezza"

"Il Governo, nonostante il tira e molla, il ricorso al Tar e le ordinanze reiterate, ancora questa mattina ha lasciato la Marche fuori dalla riunione nella sede della Protezione Civile dove sono presenti solo i governatori di Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna, coinvolti nelle modifiche del Decreto della Presidenza del Consiglio dei MInistri emanato ieri sera dal Governo". Così in una nota il commissario regionale Lega Marche, sen. Paolo Arrigoni, insieme ai consiglieri regionali Sandro Zaffiri, Luigi Zura Puntaroni, Marzia Malaigia e Mirco Carloni. "Ancora questa mattina le Marche sono lasciate nella totale incertezza e senza risposte. - commentano - Le famiglie non sanno ancora se domani mattina i bambini potranno andare a scuola oppure se saranno costretti a rimanere a casa. Le modifiche richieste dalla Regione e l'inserimento della provincia di Pesaro nella zona rossa poteva essere già inserito nel decreto di ieri elaborato dal Consiglio dei Ministri e non sotto forma di semplici osservazioni proposte dalla regione".

01/03/2020 13:05
Coronavirus, Morani: "Opportuno che Pesaro e Urbino siano zone rosse"

Coronavirus, Morani: "Opportuno che Pesaro e Urbino siano zone rosse"

"In considerazione dei casi di coronavirus riscontrati nella provincia, credo anche io che sia opportuno che almeno Pesaro e Urbino entri nell'elenco delle zone rosse: avremo così un trattamento omogeneo su tutto il territorio provinciale ed i nostri cittadini avranno certezze sui comportamenti da adottare. Ne ho parlato con alcuni colleghi di governo. In mattinata avremo notizie". Lo scrive su Facebook Alessia Morani, sottosegretario al Mise. 

01/03/2020 12:10
Risarcimento danni per errore del dentista: quando e come può essere richiesto

Risarcimento danni per errore del dentista: quando e come può essere richiesto

Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riguardante i possibili danni causati dai professionisti sanitari e nello specifico dal dentista presso il proprio centro odontoiatrico. Ecco la risposta dell’avvocato Pantana alla domanda posta da un lettore di Macerata che chiede: “Quando un dentista può andare incontro a delle responsabilità per l’errato trattamento effettuato al paziente?” Il caso di specie ci offre la possibilità di fare chiarezza riguardo ad un evento dannoso causato presso un centro odontoiatrico dal professionista nei riguardi del paziente a seguito di cure errate al punto da peggiorare anziché risolvere i propri problemi. Premettendo, la oramai pacifica natura contrattuale del rapporto tra paziente e professionista di una struttura privata, con la conseguente applicabilità dell'art. 1218 c.c., e precisamente, “Il debitore che non esegue esattamente la prestazione dovuta e' tenuto al risarcimento del danno se non prova che l'inadempimento o il ritardo è stato determinato da impossibilità della prestazione derivante da causa a lui non imputabile”, la conseguenza in tema di riparto è quella per cui l'attore-paziente danneggiato deve limitarsi a provare l'esistenza del contratto (o del contatto sociale) e l'insorgenza (o aggravamento) della patologia ed allegare l'inadempimento del sanitario astrattamente idoneo a provocare il danno lamentato, mentre rimane a carico di quest'ultimo dimostrare l'inesistenza dell'inadempimento oppure l'irrilevanza dal punto di vista eziologico. A tal proposito vi è l'orientamento inaugurato dalle Sezioni Unite nel 2008 secondo cui "in tema di responsabilità contrattuale della struttura sanitaria e di responsabilità professionale da contatto sociale del medico, ai fini del riparto dell'onere probatorio l'attore, il paziente danneggiato, deve limitarsi a provare l'esistenza del contratto (o il contatto sociale) e l'insorgenza o l'aggravamento della patologia ed allegare l'inadempimento del debitore, astrattamente idoneo a provocare il danno lamentato, rimanendo a carico del debitore-sanitario dimostrare che tale inadempimento non vi è stato ovvero che, pur esistendo, esso non è stato eziologicamente rilevante". Pertanto, in risposta al nostro lettore risulta corretto affermare che: “essendo stata dimostrata la complessiva negligenza medica relativa all'opera prestata dal dentista, idonea oltretutto a determinare un aggravamento delle condizioni di salute della paziente, sarebbe stato onere del professionista provare il contrario, ovvero che le cure dal medesimo effettuate non abbiano avuto alcun impatto sulla salute della persona rispetto alle condizioni pregresse di salute, circostanza questa non avvenuta tanto da determinare la responsabilità contrattuale del convenuto e condannandolo conseguentemente al risarcimento del danno alla persona nonché alla restituzione degli importi versati a titolo di corrispettivo delle cure (Corte di Cassazione, sez. III Civile, sentenza n. 5128/20; depositata il 26 febbraio 2020). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.                                                              

01/03/2020 09:57
Coronavirus, altri 13 tamponi positivi nelle Marche: salgono a 24 i contagiati

Coronavirus, altri 13 tamponi positivi nelle Marche: salgono a 24 i contagiati

Dopo i cinque nuovi casi di ieri, la Sod Virologia "ha rilevato 13 i tamponi positivi al Coronavirus, provenienti dall’Area Vasta 1, provincia di Pesaro Urbino – si legge in una nota del Gores –. Questi 11 campioni saranno inviati domani all’Istituto superiore di sanità per la conferma. Un caso positivo è stato riscontrato anche nella provincia di Ancona, in serata. Salgono dunque a 24 il numero di campioni positivi nelle Marche, di cui 6 confermati dall’Istituto Superiore della Sanità.  

29/02/2020 21:20
Regionali, il movimento Diem25 sostiene la candidatura di Longhi: "Compatta tutte le forze progressiste"

Regionali, il movimento Diem25 sostiene la candidatura di Longhi: "Compatta tutte le forze progressiste"

I circoli marchigiani del movimento politico culturale Diem25 ribadiscono la necessità di una nuova idea per il governo della Regione Marche così come già espresso pubblicamente nel corso delle settimane antecedenti. “Questa nuova idea non può che passare attraverso la figura di un candidato alla Presidenza della regione di stampo civico, capace di includere e compattare tutte le forze progressiste ed ecologiste presenti nelle Marche”, affermano componenti  del coordinamento regionale del movimento. “La figura del candidato alla Presidenza della Regione non può essere scelta attraverso un colpo di teatro elaborato nelle segrete stanze ma deve arrivare attraverso un percorso di condivisione e elaborazione che di fatto è già avvenuto. La convergenza su un candidato civico scelto da tutte le forze in campo è la condizione unica affinché anche nelle Marche si riesca a costruire, magari allargandolo, un progetto di governo che ricalchi quello vincente dell’Emilia Romagna.  Se il partito politico che esprime l’attuale Presidente della Regione, per garantirsi una presunta unità interna, getta alle ortiche un percorso di condivisione e opta per una candidatura dell’ultimo minuto non condivisa con le forze facenti parte del centrosinistra si accollerà la responsabilità di spaccare il fronte progressista con la probabile conseguenza di una sconfitta storica.  La candidatura a Presidente della Regione dell’ex rettore Sauro Longhi rispecchia tutte le caratteristiche di unità e pluralità del campo progressista e ha di fatto già approvate nel suo manifesto le basi sulle quali si fonda la nostra possibile partecipazione alle elezioni prossime e cioè il lancio di un Green New Deal per le Marche, una nuova linea, veloce e sburocratizzata, sulla ricostruzione post terremoto, anch’essa con al centro un progetto ecosostenibile e un’attenzione altissima al mantenimento delle percentuali attuali di sanità pubblica con la possibilità di ulteriore aumento di questa percentuale, tema centrale per tutti i marchigiani.  I circoli marchigiani di Diem25, qual’ora si compia una scelta diversa da quella a cui si era praticamente giunti nei momenti di confronto per la ricerca del candidato alla Presidenza della Regione, riterranno impossibile la loro presenza all’interno della coalizione di centrosinistra e opteranno per percorsi più coerenti e meno legati a logiche di natura egemonica.  I tanti elettori progressisti ed ecologisti residenti nella regione Marche meritano di essere rappresentati da amministratori coerenti e leali”.    

29/02/2020 16:52
Copyright © 2020 Picchio News s.r.l.s | P.IVA 01914260433
Registrazione al Tribunale di Macerata n. 4235/2019 R.G.N.C. - n. 642/2020 Reg. Pubbl. - n. 91 Cron.