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Nelle Marche dei georischi scompare la Geologia dalle Università

Nelle Marche dei georischi scompare la Geologia dalle Università

Anche l’ultimo Dipartimento di Scienze della Terra scomparirà dal territorio marchigiano”. E’ profondamente addolorato Gian Vito Graziano, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, nell’annunciare la notizia. “Dopo l’Università di Camerino anche l’Università di Urbino si appresta a chiudere  il suo Dipartimento di Scienze della Terra (Dipartimento di Scienze della Terra, della Vita e dell’Ambiente) per dar seguito – ha proseguito Graziano – a quanto previsto dai rigidi limiti della Legge Gelmini circa la numerosità dei Dipartimenti di uno stesso Ateneo. Infatti il Senato accademico dell’Università di Urbino, nell’ambito della riorganizzazione dei Dipartimenti, vorrebbe passare da 8 a 6 Dipartimenti. E quale sarà il Dipartimento a scomparire? Proprio quello di Scienze della Terra, nonostante i suoi 21 docenti dell’area scientifica 04 (Scienze della Terra) ed una offerta formativa completa di primo e secondo livello. Così come qualche anno fa è toccato al Dipartimento di Scienze della Terra di Camerino dove negli ultimi 10 anni, a seguito di 5 pensionamenti, non è stata fatta mai una nuova assunzione. In più il corso di laurea in Scienze della Terra è stato costretto a trasformarsi in un corso di laurea interclasse in Scienze geologiche, naturali ed ambientali”. Eppure proprio nelle Marche  non manca nulla, dall’erosione costiera al rischio terremoti, dalle alluvioni alle frane.Forte la denuncia di Graziano: “Mentre a Roma si  approva la legge che prevede il sostegno alla ricerca con risorse finanziarie del Ministero dell’Ambiente e misure per rafforzare la presenza dei Dipartimenti di Scienze della Terra nel sistema universitario, sono le stesse Università a sopprimerli. La recente legge nazionale ha invece incluso le Geoscienze tra le aree disciplinari di particolare interesse nazionale e comunitario, che dovranno godere di risorse dedicate per sostenere le immatricolazioni attraverso il Piano Lauree Scientifiche, prevedendo inoltre un programma di borse di studio a favore degli studenti che si iscriveranno ai corsi di laurea in Scienze geologiche. Ma nelle Marche, dove la tradizione geologica ha da sempre rappresentato un punto di riferimento nel panorama nazionale, ecco scomparire proprio il Dipartimento di Scienze della Terra”.“La relazione al Parlamento della «Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico» ricorda che il 69% di tutte le frane presenti in Europa sono in Italia, distribuite su 5.708 comuni italiani.La riforma Gelmini, che prevede l’accorpamento e il taglio di molti Dipartimenti nelle Università – ha continuato Graziano –  ha cancellato quasi due terzi dei dipartimenti di Scienza della Terra. Il risultato è che prima del 2009, 22 università avevano dei Dipartimenti di Scienze della Terra, oggi solo 8. In Italia  la situazione è davvero preoccupante. Tra corsi che scompaiono perché i loro docenti che vanno in pensione e che nessuno sostituisce, tra dipartimenti interi che sono finiti nel tritacarne della riforma, quel che resta è davvero poco. Si può studiare in una delle 8 università dove i dipartimenti di Scienza della Terra sono sopravvissuti e sperare che non troppi corsi siano scomparsi oppure ci si può accontentare della Geologia che viene insegnata nelle altre università dove tutto quello che si potrà ottenere sarà una laurea frutto di un accorpamento e, quindi, diluita da esami di altre discipline scientifiche, mentre scompaiono le materie di geologia applicata”. “Mentre Roma approva leggi per la Geologia, localmente si chiude nonostante la grave fragilità del territorio italiano. Lo dice il sito ufficiale della Protezione civile: «L’Italia è uno dei Paesi a maggiore rischio sismico del Mediterraneo, per la frequenza dei terremoti che hanno storicamente interessato il suo territorio  – ha dichiarato Piero Farabollini , geologo marchigiano e Consigliere Nazionale – e per l’intensità che alcuni di essi hanno raggiunto, determinando un impatto sociale ed economico rilevante. La sismicità della Penisola italiana è legata alla sua particolare posizione geografica, perché è situata nella zona di convergenza tra la zolla africana e quella eurasiatica ed è sottoposta a forti spinte compressive… ». Lo urla da anni il Consiglio Nazionale dei Geologi: “L’Italia è un Paese MORFOLOGICAMENTE FRAGILE perché è GEOLOGICAMENTE GIOVANE: intensa attività sismica e vulcanica; continui e ricorrenti fenomeni erosivi (frane, alluvioni, valanghe, ecc.) che si verificano con tempi di ritorno sempre più brevi e dopo poche gocce d’acqua. Ma l’Italia è anche un Paese ANTROPICAMENTE malato: urbanizzazione selvaggia; scellerato consumo del suolo; disboscamenti senza programmazione; quartieri costruiti negli alvei; disprezzo e violazione di ogni norma di pianificazione; rinvii di spese indispensabili; taglio progressivo dei fondi per il rischio idrogeologico.

27/08/2016 16:16
Sisma, il quadro dopo l'ultima riunione della Protezione Civile Marche

Sisma, il quadro dopo l'ultima riunione della Protezione Civile Marche

Questa mattina presso la sala operativa unificata permanente della Protezione civile regionale si è fatto di nuovo il punto della situazione. Ha coordinato i lavori Matteo Giordano. La fase di prima emergenza è ormai terminata e prende avvio l’attività di recupero delle masserizie della popolazione sfollata.Da domani a mezzogiorno sarà in funzione a Rieti la direzione comando e controllo (Dicomac), ossia il comitato operativo della Protezione civile nazionale distaccato sui luoghi del terremoto. All’interno della nuova sala operativa ci saranno postazioni delle strutture di protezione civile delle quattro Regioni coinvolte (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria). Dal punto di vista della gestione sanitaria la situazione si va normalizzando. Sono stati disattivati i posti medici avanzati e cinque ambulanze vanno a rafforzare il servizio di 118 ordinario (una a Borgo di Arquata del Tronto, una nella frazione di Pescara del Tronto, due ad Arquata del Tronto e una nella zona rossa a servizio dei soccorritori). I campi tenda verranno quindi assistiti dai medici di medicina generale, oltre che dal servizio h24 garantito da un’ambulanza con medico a bordo.Da domani, con presidio ad Acquasanta Terme, verrà inoltre garantita anche la distribuzione di farmaci omeopatici, grazie alla collaborazione con il centro di medicina integrata dell’ospedale di Pitignano e l’assessorato alla Sanità della Regione Toscana. Da oggi è assicurato anche il servizio veterinario mediante ambulanza della Croce Gialla di Ancona, localizzata a Pescara del Tronto e una postazione fissa con personale regionale, presso la sala operativa integrata di Ascoli Piceno. Stabili le forze in termini di uomini e mezzi in campo di Vigili del Fuoco (circa 400 unità) e Corpo Forestale dello Stato (circa 35), mentre il Soccorso Alpino rimane nei luoghi del sisma con un presidio di quattro operatori a Pescara del Tronto.Rafforzata la presenza di Carabinieri, che raggiungono ora le 300 unità (230 dalle Marche e 70 dalla Puglia), mentre la stazione dei carabinieri di Arquata del Tronto è stata trasferita in un modulo abitativo dedicato, vista l’inagibilità della locale caserma. Continua l’attività di volontariato con risorse stabili, grazie alle quali vengono quotidianamente serviti 600 pasti a pranzo e cena, mentre è prevista anche la somministrazione di alimenti per celiaci. L’Anas ha confermato la situazione della viabilità ossia la normale transitabilità della Salaria, in cui insistono cantieri anche a causa di alcune frane avvenute questa notte e che obbligano a sensi unici alternati. L’utilizzo della strada statale 685 è confermato solo per i mezzi di soccorso.

27/08/2016 15:14
In Bundesliga tifosi solidali con i terremotati di Marche, Umbria e Lazio

In Bundesliga tifosi solidali con i terremotati di Marche, Umbria e Lazio

La solidarietà verso chi ha perso tutto varca i confini nazionali e arriva anche dal mondo del calcio. Anche in Bundesliga, il massimo campionato tedesco, prima dell'inizio delle partite sono state ricordate le vittime del sisma nel Centro Italia con un minuto di silenzio. Esposto, durante l'incontro Bayern Monaco - Werder Brema, uno striscione con un pensiero in lingua italiana: "Vicini al popolo delle Marche, Umbria e Lazio".

27/08/2016 15:09
La terra si è aperta sul sentiero che porta al Lago di Pilato

La terra si è aperta sul sentiero che porta al Lago di Pilato

A seguito del sisma, la terra si è letteralmente aperta lungo uno dei sentieri che portano al Lago di Pilato, nel tratto Forca di Presta -Vettore. Una situazione di pericolo che induce gli esperti a lanciare l'appello: massima attenzione. Il Camoscio dei Sibillini - Escursioni e Trekking sconsiglia "di andare al Lago di Pilato finchè non si è calmato lo sciame sismico e i tecnici addetti non hanno verificato la sicurezza dei sentieri ufficiali".Anche ieri, gli esperti avevano consigliato vivamente di non andare ai Laghi di Pilato o sulle Creste meridionali dei Sibillini fino al termine delle scosse che si stanno ripetendo ormai da giorni per il forte rischio di caduta massi e della formazione di micro colate di ghiaia e rocce sciolte, dopo ogni scossa di assestamento.  Il Camoscio dei Sibillini - Escursioni e Trekking consiglia di evitare assolutamente queste zone, definite a più alto rischio: 1- TUTTA LA VALLE DEL LAGO DI PILATO; 2- CRESTE DEL VETTORE E DEL REDENTORE; 3- TUTTA LA VALLE DI FOCE DI MONTEMONACO; 4- CRESTE DEL MONTE SIBILLA; 5- GOLE DELL'INFERNACCIO; 6- MONTE PRIORA; 7- GOLE DELL'ACQUASANTA DI BOLOGNOLA; 8- GOLE DEL FIASTRONE; 9- STRADA DEL FARGNO IN PARTICOLAR MODO VERSO BOLOGNOLA; 10- STRADA DEL MONTE SIBILLA.

27/08/2016 10:40
Gaston, Hero e Marley: partiti anche da Macerata i cani-eroi del terremoto

Gaston, Hero e Marley: partiti anche da Macerata i cani-eroi del terremoto

Il cane è sempre il miglior amico dell’uomo e, in occasioni come quella che stanno vivendo le zone colpite dal sisma, il cane è il più grande aiuto dell’uomo per salvare vite umane.Da Macerata sono partite tre unità cinofile dei vigili del fuoco: Roberto Ramaccini con il suo border collie Gaston, Fabio Morbiducci e il pastore tedesco Hero e Dante Mariucci con Marley che è un labrador. La prima coppia è andata ad Arquata, mentre le altre due sono state convogliate a Pescara del Tronto. Un‘esperienza che a livello umano ti cambia totalmente la visione della vita, ti ridimensiona la scala dei valori e ti lascia un segno indelebile nella mente. Come in molti testimoni hanno dichiarato “Non si può comprendere se non si è vissuto, non si può raccontare a parole”.La conta dei morti continua a salire, un dato che sembra non arrestarsi, ma che sarebbe stato ancora più elevato se non ci fossero stati i nostri eroi a quattro zampe. Insostituibili nella ricerca della vita sotto le macerie. Trovare le persone per loro è un “gioco”, poiché durante il periodico addestramento e le simulazioni periodiche, ogni volta che il cane trova la persona viva viene ricompensato o con qualcosa da mangiare o magari con la sua pallina preferita. Non sanno di essere indispensabili e che in loro è riposta tutta la speranza di chi non avendo più nulla di materiale vorrebbe almeno avere ancora i propri cari vicini.Il rapporto tra il cane e il padrone deve essere inscindibile, il conduttore deve interpretare i comportamenti del suo “fido collega”: quando si avvicina alle macerie, ci gira attorno, scodinzola e soprattutto continua a fiutare vicino al terreno e poi abbaia questo significa che sotto c’è qualcuno che ancora respira. Anche in queste ore drammatiche, grazie alle unità cinofile, molte persone sono state trovate e continueranno nei prossimi giorni il loro lavoro per garantire la sicurezza dei soccorritori che magari possono finire, anch’essi, sotto le macerie.L’opera di ricerca dei cani è fondamentale nei primi tre giorni, dopodiché (confermato da studi statistici) per loro fiutare qualcuno diventa difficile, vivo che morto, sia per il cambiamento di odori sia perché il cane respira tanta polvere. I nostri agenti pelosi arrivano dove i soccorsi umani non possono arrivare perché metterebbero a repentaglio anche la loro vita e soprattutto possono fiutare una persona fino a 5 metri di profonditàI cani da soccorso vengono presi da piccolissimi e vivono con il proprio conduttore perché tra i due si deve creare una simbiosi tale che uomo e animale devono parlare la stessa lingua. Nel periodo dell’addestramento fino al brevetto le spese per il cane sono tutte a carico del proprietario. Dopo circa due anni raggiunto il brevetto lo Stato provvede al sostentamento e alle spese veterinarie fino alla fine dell’attività che dura non più di dieci anni.Le Marche sono state una delle ultime regioni in Italia ad adoperarsi con le unità cinofile: Roberto Ramaccini è stato il primo pompiere con il cane e grazie agli altri due vigili del fuoco maceratesi, insieme a un collega di Pesaro e ad un altro di Ascoli Piceno, hanno potuto costituire un nucleo indipendente. In tutta Italia ci sono circa 160 unità di cui 30 discontinui, cioè precari. Questi ultimi ogni volta che devono intervenire in situazioni di assoluta emergenza devono chiedere il permesso al lavoro o giorni di ferie. Un segno tangibile di straordinario attaccamento al lavoro e della volontà di aiutare il prossimo. 

27/08/2016 09:40
Manzi e Morgoni al lavoro per far rientrare Macerata e Fermo nei territori in cui è stata previsto il differimento dei tributi

Manzi e Morgoni al lavoro per far rientrare Macerata e Fermo nei territori in cui è stata previsto il differimento dei tributi

"In seguito alle notizie che si sono diffuse in queste ore, vogliamo intervenire per fare chiarezza in merito ai provvedimenti adottati dal Governo per la gestione dell'emergenza terremoto". Prendono la parola Irene Manzi e Mario Morgoni, rispettivamente Deputata e Senatore del Partito Democratico, per specificare il contenuto dei decreti adottati nel Consiglio dei Ministri di ieri e chiarire il contenuto dei provvedimenti, anche a seguito della riunione convocata questa mattina in Regione dal Presidente Ceriscioli insieme ai parlamentari marchigiani."Rispetto al decreto inizialmente adottato è' stato giustamente ampliato il perimetro dei territori interessati dallo stato di emergenza ed esteso alle province di Fermo e Macerata. Questo consentirà ai Comuni delle due province di beneficiare dei 50 milioni di euro stanziati ieri dal Consiglio dei Ministri per far fronte agli interventi di immediata necessità legati al sisma. Riteniamo dovuto ed indispensabile questo provvedimento anche alla luce del bilancio dei danni in corso di continuo aggiornamento nella nostra provincia. 480 sfollati, abitazioni inagibili, chiese ed edifici pubblici danneggiati in tutto il territorio provinciale. Vogliamo ringraziare i Sindaci che in queste ore, insieme alla Regione e alle forze dell'ordine, stanno prestando un servizio di costante controllo e assistenza nei confronti delle persone coinvolte, i volontari e tutti coloro che stanno prestando assistenza, donando materiale di prima necessità per alleviare il disagio provocato dal sisma. Siamo consapevoli dei gravi danni subiti dal nostro territorio e proprio per questo motivo, insieme alla Regione, siamo in costante contatto con la Presidenza del Consiglio e con il Ministero dell'Economia per sollecitare la correzione del provvedimento di differimento dei tributi in alcuni Comuni della nostra regione colpiti dal sisma, che in questo momento non ricomprende alcuni dei Comuni maceratesi e fermani maggiormente colpiti dal terremoto e che riteniamo importante poter correggere proprio perché destinato ad alleviare, seppur parzialmente, per i cittadini le conseguenze del sisma"

26/08/2016 14:58
Stop assoluto all'invio di nuovi aiuti nei Comuni di Amatrice e Accumoli

Stop assoluto all'invio di nuovi aiuti nei Comuni di Amatrice e Accumoli

Stop assoluto all'invio di nuovi aiuti, soprattutto generi di prima necessità, nei comuni di Amatrice e Accumoli colpiti dal sisma.E' quanto è stato deciso, per evitare l'accumularsi di generi alimentari non necessari, nel corso del vertice tenutosi stamani alla Provincia di Rieti a cui erano presenti il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio. Per quanto riguarda gli aiuti economici è stato ribadito l'invito a effettuare donazioni solo attraverso canali ufficiali, come Protezione civile e Regione Lazio. (Ansa)

26/08/2016 12:50
"Non chiamate quel numero!": un falso messaggio sta bloccando il cellulare del sindaco di Arquata

"Non chiamate quel numero!": un falso messaggio sta bloccando il cellulare del sindaco di Arquata

Un falso messaggio che sta girando viralmente in rete impedisca al sindaco di Arquata del Tronto, Aleandro Petrucci, di ricevere chiamate per le emergenze. Così, il Comune marchigiano maggiormente colpito dal sisma, ha diffuso una nota dove chiede di non chiamare assolutamente quel numero.Nella nota si legge "Si informa che in questi giorni si sta diffondendo un messaggio falso in cui si afferma che c'è la necessità di alloggi per i terremotati. Questo messaggio riporta il numero del sindaco di Arquata del Tronto il quale da giorni a causa di questo sta ricevendo telefonate e non può utilizzare il suo cellulare per le emergenze!PER FAVORE NON CONTATTARE IL SINDACO PER QUANTO RIGUARDA GLI ALLOGGI, di questo se ne occupa la protezione civile.Si ringraziano tutti per la disponibilità data, ma per ora gli alloggi sono sufficienti e qualora non lo fossero più provvederà la Protezione Civile a diffondere la notizia.Grazie per la disponibilità! VI PREGHIAMO DI DIFFONDERE IL MESSAGGIO!"Questo lo screen della falsa richiesta di aiuto

26/08/2016 11:15
Incubo senza fine: in dodici ore oltre cento scosse di magnitudo superiore a 2

Incubo senza fine: in dodici ore oltre cento scosse di magnitudo superiore a 2

E' un incubo senza fine. La gente continua ad avere paura e a non dormire. Lo sciame sismico non accenna minimamente a scemare. Anzi. Dalle 20.40 di giovedì a questa mattina alle 7.30 sono state oltre cento le scosse registrate dai sismografi di magnitudo superiore a 2. E di queste, almeno tre o quattro molto forti, avvertite in maniera chiara e distinta anche in provincia di Macerata.La scossa più forte è stata quella delle 6.28 di magnitudo 4.8 con epicentro ad Amatrice ad una profondità di 11 km.Alle 7.08 e alle 7.17 altre due scosse quasi simili, la prima di magnitudo 3.3 e la seconda 3.4, sempre con epicentro nel Reatino. Curiosamente, 24 secondi prima della scossa registrate alle 7.08 e 54 secondi ce n'è stata un'altra di magnitudo 3.2 con epicentro diverso, a Norcia.In precedenza, alle 00.46 scossa di magnitudo 3.1, mentre altre due scosse importanti sono arrivate quasi in sequenza all'1 e.50 (magnitudo 3.6) e alle 2.04 (magnitudo 3.8).

26/08/2016 05:47
Il geologo Tondi, intervista choc: "Sapevamo dal 2009 che il terremoto avrebbe colpito in quel punto"

Il geologo Tondi, intervista choc: "Sapevamo dal 2009 che il terremoto avrebbe colpito in quel punto"

Emanuele Tondi è responsabile della sezione di Geologia dell'Università di Camerino ed esperto sismologo. Da qualche anno è anche sindaco di Camporotondo di Fiastrone, uno dei Comuni colpiti dal sisma del 24 agosto. Nel 2009, all'indomani della tragedia de L'Aquila, Tondi, che non è Nostradamus ma uno studioso serio e molto preparato, in una intervista aveva dichiarato senza mezzi termini che il successivo evento sismico di rilievo si sarebbe verificato tra Amatrice e Norcia... Una sorta di profezia rimasta, purtroppo, inascoltata.Ma andiamo per ordine. Professor Tondi, a 48 ore di distanza dal terremoto che ha colpito il centro Italia, qual è l'analisi del fenomeno sismico, che tipo di terremoto è stato? E da cosa è stato causato? E’ stato un terremoto medio di magnitudo 6.0 (anche se l’USGS americano ha calcolato una magnitudo un po’ più alta, di 6.2) che ha colpito una zona sismica nota al confine tra Lazio, Umbria e Marche. Così come tutti i terremoti, è generato da una faglia, fratture della crosta terreste che permettono lo spostamento di masse rocciose a contatto tra loro. In particolare, lungo la zona assiale dell’Appennino, ci sono diverse faglie attive e sismogeniche note come estensionali. Il movimento lungo tali faglie determina un’estensione in direzione est-ovest e un abbassamento dell’area in prossimità delle faglie stesse. Generati da queste faglie sono appunto i bacini intramontani di Norcia, Castelluccio, Amatrice, L’Aquila, e Colfiorito.Di seguito la mappa dei terremoti localizzati aggiornata al 25 agosto ore 16:00 italiane. Da www.ingv.it La domanda può sembrare scontata, ma poteva essere previsto il sisma? Guardi, per rispondere a questa domanda le virgoletto un messaggio ricevuto ieri da un mio ex studente: Amerigo Corradetti “Salve Prof., ancora mi ricordo quando al corso di Seismic Hazard affermava che dopo il terremoto dell’Umbria-Marche e quello de L’Aquila il prossimo serio evento sismico in Italia centrale sarebbe avvenuto tra Amatrice e Norcia e che eventuali risorse per fare prevenzione sarebbero dovute essere investite in quelle zone”. E le aggiungo che questo non lo sapeva solo il sottoscritto ma in tanti. Allarmi inascoltati... Sapendo dove si trovano le faglie e sulla base delle loro caratteristiche è possibile prevedere dove avverrà il prossimo terremoto e di che magnitudo massima sarà. Anche i cataloghi dei terremoti storici, cioè lo studio dei terremoti avvenuti in passato, aiutano notevolmente. Il “quando”, però, non può ancora essere previsto, sono troppe le variabili. Quello che è certo, è che comunque prima o poi avverrà, perché i terremoti si verificano sempre nelle stesse aree e cioè lungo le faglie che rappresentano le zone di debolezza della crosta terrestre. Il continuo susseguirsi di scosse più o meno intense cosa stanno a significare? Le sequenze sismiche generalmente sono costituite da tre fasi che si susseguono una dopo l’altra, la prima caratterizzata da piccoli terremoti denominati “foreshocks”, la seconda con il terremoto principale chiamato “mainshock” e la terza in cui si susseguono terremoti di minore intensità denominati “aftershocks”. In questo momento la sequenza sismica si trova nella terza fase, quella degli “aftershocks”. A differenza delle sequenze sismiche verificatesi negli ultimi anni, questa attuale non ha avuto una prima fase molto sviluppata ma può accadere, considerando la complessità del fenomeno. Unicam ha fatto sapere ieri, in una nota, che insieme ad una equipe si sarebbe recato nel'area epicentrale, cosa è emerso dai rilievi? Subito dopo il terremoto abbiamo organizzato una squadra della Sezione di Geologia della Scuola di Scienze e Tecnologie dell’Università di Camerino, costituita tra gli altri da Miller Zambrano e Tiziano Volatili, per andare sul posto e rilevare gli effetti del terremoto sull’ambiente. E’ molto importante attivarsi subito in quanto alcuni fenomeni sono molto effimeri e si cancellano rapidamente.Dalla Val Nerina ci siamo recati a Norcia dove abbiamo rilevato i primi crolli, in particolare sulle mura di cinta della Città. Inoltre abbiamo controllato gli strumenti (estensimetri) che abbiamo posizionato anni fa lungo le faglie. Uno di questi si trova nella cantina di un edificio privato, costruito a cavallo della Faglia di Norcia, che questa volta fortunatamente non si è mossa. Capisce qual è il problema quando parliamo di prevenzione? Tutti sanno che a Norcia ci sono edifici sopra le faglie, compresi i proprietari.Danni gravi agli edifici e soprattutto i crolli sono concentrati quasi esclusivamente nelle Città di Amatrice, Accumoli, Pescara del Tronto ed Arquata. Per quanto riguarda le faglie abbiamo rilevato evidenze modeste di riattivazione lungo la faglia del Vettore. Evidenza poi confermata anche dai dati sismologici, che chiaramente indicano questa faglia come quella che ha causato il terremoto.Mura di cinta danneggiate a NorciaTorre lungo le mura di cinta danneggiata a NorciaEstensimetro posizionale attraverso la Faglia di Norcia, all’interno della cantina di una abitazionePonte danneggiato lungo la Salaria, all’altezza di AccumoliEdifici danneggiati lungo la Salaria, all’altezza di AccumuliEdifici scolastici danneggiati ad Arquata del TrontoCrolli a Pretare, Arquata del TrontoTorre danneggiata ad Arquata del TrontoSeveramente danneggiato il centro abitato di CastelluccioEvidenze di riattivazione lungo la Faglia del Vettore, presso Forca di PrestaIl versante occidentale del Monte Vettore, dove si vede chiaramente, nella parte più alta, la faglia denominata anche “Cordone del Vettore” Cosa dobbiamo aspettarci? Si possono verificare due possibili evoluzioni della sequenza sismica in atto, la prima, quella auspicabile, è che gli “aftershocks” vadano via via scemando. Però, poiché quando una faglia si attiva genera una instabilità in una vasta area, c’è anche la possibilità che si riattivino altre faglie, con la capacità di generare terremoti anche simili al “mainshock” della notte del 23 agosto. Da una personale valutazione, se si verificasse questa seconda evenienza, la zona che ha la probabilità maggiore di generare un terremoto è quella a nord di Norcia, nell’area di Preci. Secondo lei, poteva essere evitata questa tragedia? o potremmo evitare tragedie simili in futuro? E’ veramente triste vedere come un terremoto medio (perché non può essere classificato come forte un terremoto di magnitudo 6.0) possa ancora fare tante vittime. Oltre a costruire in tutta sicurezza i nuovi edifici è possibile migliorare la risposta sismica anche di quelli antichi o storici. Occorre chiamare un Ingegnere e un Geologo e provvedere alla verifica sismica, questo lo dovrebbero fare sia gli Enti per le strutture pubbliche che i privati cittadini per le loro abitazioni Esiste una relazione con l'evento sismico del 1639? Certamente si, come già detto, i terremoti avvengono sempre nelle stesse zone, stessa faglia stesso terremoto.

25/08/2016 23:20
"Non hanno più niente. Gli regalo la mia Wii": il gesto di un bimbo di 11 anni commuove il web

"Non hanno più niente. Gli regalo la mia Wii": il gesto di un bimbo di 11 anni commuove il web

In questi giorni, sono centinaia le dimostrazioni di solidarietà arrivate da ogni parte del mondo. Alle offerte di aiuto in termini di supporto logistico, derrate alimentari, ospitalità, volontariato da parte di imprese, aziende, supermercati, catene, enti, associazioni di categoria e sindacali e comuni cittadini, si aggiungono numerose dall’estero le richieste su come poter contribuire anche in termini di donazioni. Per cercare di coordinare la macchina degli aiuti, è’ stato aperto oggi dalla Regione un conto corrente postale per la raccolta dei fondi a favore delle popolazioni marchigiane colpite dal sisma del 24 agosto 2016, valido anche per l'estero (INTESTAZIONE CONTO CORRENTE POSTALE: REG. MARCHE DONAZ.FAVORE TERRITORI MARCHE COLPITI SISMA 24 AGOSTO 2016; NUMERO CONTO: 1034116044; IBAN: IT-17-Y-07601-02600-001034116044).Ma fra tutte, c'è una storia che simboleggia quanto possa essere grande la voglia di aiutare il prossimo, anche a costo di dover rinunciare a qualcosa di proprio a cui si tiene tantissimo. La storia arriva da Civitanova e ha come protagonista Giacomo, un bambino di 11 anni. Giacomo vive quell'età in cui si passa dall'infanzia all'adolescenza, prima di correre verso l'età adulta. Ma quello che ha fatto, è una lezione forte e severa proprio a noi adulti. Giacomo ha compreso in pieno il dramma e il gesto di solidarietà che ha scelto, privandosi di qualcosa di importantissimo per un bambino della sua età, lo lasciamo raccontare a lui e alle parole che ha scritto su Facebook, così come lo ha postato, in tutta la sincerità e la commozione che trasmette: "Sono triste dell'accaduto. Do le mie condoglianze a tutte le famiglie, quindi visto che tanta gente soprattutto i ragazzi più piccoli o della mia stessa età , non hanno più niente io da parte mia darò la mia wii u con 3 gioistick e un wii u game pad e dei giochi. Così li aiuterò a dare cose che avevano o che non avevano prima del terremoto. Aiutateli anche voi popolazione Italiana; per favore c'è tanta gente che sta male perchè non ha più una casa, io quella notte non stavo lì ma ho visto una signora di Monte San Giusto che piangeva perché la sua casa è stata distrutta dal terremoto. Aiutateli per favore GRAZIE".Grazie Giacomo. Grazie a te e ai tuoi genitori.

25/08/2016 22:32
Stato di emergenza e blocco delle tasse per i territori coinvolti dal terremoto

Stato di emergenza e blocco delle tasse per i territori coinvolti dal terremoto

Il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza e i primi 50 milioni necessari e il blocco tasse per i territori coinvolti dal terremoto. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio Matteo Renzi nel corso di una conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri.Il premier ha sottolineato: "Quello che è accaduto con il sisma dell'Italia centrale "è sempre un momento che fai fatica ad accettare, prima di essere politici siamo essere umani", per questo "la condivisione del dolore e dell'emozione e' la priorita'". Renzi invita a superare le divisioni politiche: "L'Italia, tutta assieme - sottolinea - può fare un salto di qualità con un progetto che non sia limitato alla gestione dell'emergenza". E lancia un progetto: "Non basta essere all'avanguardia dell'emergenza, possiamo avere una visione per la 'casa Italia' che sia capace di affermare la cultura della prevenzione, dobbiamo riuscire ad essere seri con noi stessi sulle bonifiche sul dissesto idrogeologico, sulle questioni infrastrutturali e su altri temi, dall'efficienza energetica alla diffusione della banda larga".Un progetto - prosegue - "che sia serio e non sia un elenco di parole. Una operazione in cui chiamare insieme tutti i principali attori del nostro Paese, dalle associazioni di categoria ai sindacati, dal mondo dell'associazionismo fino per ragionare un progetto che sia il più serio e sistematico".    Sull'emergenza di queste ore inoltre il premier spiega: "E' una priorità continuare a lavorare, assicurare un posto in cui dormire, gestire nel rispetto del territorio la possibilità delle persone di restare vicini alle loro radici, che è un diritto di queste donne e questi uomini. Accanto a questo primo tema, c'è però il tema della ricostruzione di quei borghi. Non ci sarà la cinquantesima festa dell'Amatriciana, ma vogliamo che quei luoghi abbiano la possibilità di avere un futuro e non essere solo un ricordo", ha aggiunto. Poi ricordando il sisma del 2009 che colpì il Capoluogo abruzzese: "Il nostro governo è quello che ha rimesso in moto gli investimenti a L'Aquila. Oggi ci sono 93 cantieri aperti, nel 2014 si è ripartiti perchè prima era tutto bloccato. I soldi ci sono, vanno spesi bene. E' sciacallo il corrotto e il corruttore che ruba i soldi messi per la ricostruzione".  Il consiglio dei ministri ha approvato inoltre, in via preliminare, quattro decreti della riforma della Pa. Tra questi, c'è il riordino della dirigenza pubblica. Vi sono anche norme sulle camere di commercio, enti di ricerca, e sul comitato paralimpico del Coni. Il Cdm, previsto alle 18, raccontano, è iniziato un'ora dopo per mettere a punto gli ultimi dettagli alle misure sulla riforma delle dirigenza pubblica.Sono 204 i morti finora estratti dalle macerie del comune di Amatrice. Lo ha detto il sindaco Sergio Pirozzi il quale ha poi ribadito come secondo i calcoli manchino all'appello almeno altre 15 persone tra le quali due bambini nel centro storico, a Via Cola. L'ultimo aggiornamento ufficiale del Dipartimento della Protezione Civile parla di 250 morti. Il numero dei feriti ospedalizzati è salito a 365. Fabrizio Curcio, capo del Dipartimento della Protezione Civile, teme però che il bilancio in termini di vittime, possa essere di dimensioni peggiori di quello dell'Aquila dove i morti furono 309".Sono in particolare le vittime ad Amatrice che nelle ultime ore fanno crescere il triste bilancio dei morti. Sempre ad Amatrice c'è stato il primo arresto per sciacallaggio. I carabinieri hanno arrestato un 45enne originario di Napoli, pluripregiudicato, che tentava di introdursi in un'abitazione forzandone la porta con un cacciavite. Visti i militari, l'uomo si è dato alla fuga. Bloccato, ha ingaggiato una colluttazione con i carabinieri, che lo hanno arrestato. I militari hanno riportato lievi lesioni, guaribili in 6 giorni. (Ansa)

25/08/2016 22:03
Stop alle raccolte spontanee pro terremotati: appello del presidente dell'Anci Marche

Stop alle raccolte spontanee pro terremotati: appello del presidente dell'Anci Marche

"Dobbiamo necessariamente coordinare tutte le offerte e gli aiuti alle popolazioni colpite dal terremoto senza dispersione alcuna. Per questo invito chiunque si stia pur lodevolmente muovendo a favore delle popolazioni colpite dal sisma a fare proprio l'appello lanciato dal presidente dell'Anci Marche, Maurizio Mangialardi, affinché istituzioni, associazioni e singoli cittadini, facciano riferimento anzitutto alla Sala operativa unificata permanente del Dipartimento della protezione civile della Regione Marche". Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha diramato un invito dopo che, in queste stesse ore, anche la Protezione Civile nazionale si è vista costretta a dire stop alle raccolte spontanee per evitare che manchi ciò che realmente serve ai senzatetto. "Chi vuole può contattare direttamente il Comune di San Severino Marche oppure il numero verde 840001111 della Protezione Civile regionale o ancora il numero di telefono 071 804063 o, se preferisce, inviare una email a prot.civ@regione.marche.it".Intanto è diventato permanente, resterà aperto fino alla fine dell'emergenza terremoto, il Centro Operativo Comunale - C.O.C. - che viene ospitato al piano terra del palazzo del Comune, accanto all’ufficio Tributi. Per necessità è possibile mettersi in contatto con il C.O.C. chiamando il numero di telefono 0733-641222.  L’ufficio sarà aperto dalle ore 8-13 e dalle 15-19. La struttura sarà a servizio dei cittadini per raccogliere segnalazioni riguardo eventuali danni causati dal terremoto ma fungerà anche da punto di raccolta per tutti i beni di prima necessità che i cittadini intendessero donare alle popolazioni colpite dal sisma.In queste ore, inoltre, l'Amministrazione comunale ha messo a disposizione di tutti anche un conto corrente attivato presso la Banca delle Marche dove poter effettuare una donazione utilizzando l' IBAN IT85L0605569151000000011823.

25/08/2016 17:15
"Un territorio in ginocchio, situazione drammatica": Pettinari visita i Comuni maceratesi colpiti dal sisma

"Un territorio in ginocchio, situazione drammatica": Pettinari visita i Comuni maceratesi colpiti dal sisma

"E' un disastro, il territorio è in ginocchio. Forse dall'esterno non c'è la percezione di quanto è successo, ma ogni ora che passa la situazione diventa sempre più drammatica. Il quadroè decisamente peggiore a quello seguito al sisma del 1997": da ieri mattina il presidente della provincia Antonio Pettinari è in giro per per tutti i Comuni maceratesi, ognuno alle prese con problematiche enormi causate dal terremoto di mercoledì.Ha rinunciato alla campagna elettorale perchè "voglio onorare fino in fondo il mio ruolo di presidente della provincia". L'amore e l'attaccamento alla sua terra è qualcosa che non si può contestare a Pettinari, neanche da chi politicamente è un suo avversario. Parla e racconta quello che vede in giro con la voce rotta dalla commozione: "Ho chiesto formalmente lo stato di emergenza al Governo. Di minuto in minuto la situazione si aggrava: ci sono centinaia di abitazioni inagibili, decine e decine di gente rimasta senza casa. I due terzi del territorio provinciale sono stati colpiti in maniera pesantissima da questa calamità. E vedo amministratori che ce la stanno mettendo tutta, che stanno facendo tutto quanto in loro potere e spesso anche di più per aiutare la gente.In questo contesto, dove alla fine la conta dei danni sarà pesantissima, l'ultimo dei pensieri di un sindaco o di consigliere comunale è quello delle elezioni per la nuova provincia che erano state fissate per domenica 28 agosto. E che, quasi sicuramente, slitteranno almeno di un mese.Pettinari stamattina è passato anche a Colmurano, dove il sindaco Ornella Formica è la sua sfidante diretta per la presidenza della nuova provincia, e anche lì di problemi ne sono stati rilevati parecchi, anche in relazione a crolli che stanno interessando un paio di abitazioni lungo la strada provinciale. Entrambi hanno chiesto di spostare il voto. Non è questo il momento."Ieri pomeriggio avevo convocato la giunta provinciale per questioni che nulla avevano a che fare con il terremoto e insieme agli assessori abbiamo valutato l'opportunità di chiedere lo slittamento delle elezioni. Ci siamo trovati tutti d'accordo e subito ho inviato la documentazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri nella quale, facendo presente quanto accaduto, si proponeva di rinviare le elezioni. Stamattina siamo stati ricontattati, abbiamo fornito quanto ci è stato chiesto e oggi il Consiglio dei Ministri si esprimerà nel merito. Sono ovviamente contento che anche Ornella Formica abbia sostenuto questa proposta: il territorio e i nostri cittadini vengono prima di qualsiasi altra cosa". E di fronte alla domanda, inevitabile, del cronista sul perchè non avesse detto prima della sua volontà di spostare le elezioni, il buon Tonino si schernisce e si conferma un galantuomo vecchio stampo: "Non volevo che di fronte a un territorio in ginocchio si creasse una speculazione politica fuori luogo". Intanto, lui resta saldamente in sella. Il paradiso... pardon, le elezioni possono attendere.

25/08/2016 17:06
Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini è vicino alle popolazioni colpite dal sisma

Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini è vicino alle popolazioni colpite dal sisma

L'Ente Parco Nazionale dei Monti Sibillini è vicino alle comunità locali duramente colpite dal sisma e si è attivato per contribuire alla gestione dell’emergenza.Il Parco ha messo a disposizione dei Sindaci del territorio, per gli interventi che si rendessero necessari, i propri mezzi ed il personale tecnico, purtroppo numericamente molto limitati,  al fine di portare aiuto e assistenza alle popolazioni e per contribuire ad effettuare le prime verifiche ai danni strutturali.Il Presidente è in continuo contatto con i Sindaci del territorio per prendere piena conoscenza dell’entità dei danni e, soprattutto, per individuare congiuntamente gli interventi prioritari da effettuare. Si farà inoltre portavoce delle esigenze del territorio nell’ambito dell’incontro congiunto con il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, il Ministero dell’Ambiente e Federparchi finalizzato a concordare una comune strategia  per fronteggiare l’emergenza in corso e, soprattutto, per  individuare, nell’ambito delle proprie competenze, gli interventi prioritari da attuare.Il Parco raccomanda a quanti intendano effettuare escursioni sui Sibillini la massima attenzione. Gli eventi sismici determinano infatti una instabilità sui versanti aumentando fortemente il rischio di distacchi rocciosi con conseguente caduta di massi. Va quindi attentamente valutato questo imprevedibile rischio indipendente dalla praticabilità della rete sentieristica.

25/08/2016 15:35
Arquata, un paese fantasma: le immagini del dramma - FOTO E VIDEO -

Arquata, un paese fantasma: le immagini del dramma - FOTO E VIDEO -

Arquata del Tronto è un piccolo paese, costruito su tredici frazioni, nascosto tra le montagne: monte Vettore, monte Ceresa e il massiccio dei Sibillini. Un tempo noto per la rocca medievale che sovrastava il panorama dalle 3.36 del 24 agosto è divenuta lo scenario della tragedia causata dal terremoto, come Amatrice e Accumoli, impresse per sempre nella memoria di tuttiRaggiunto al telefono Luigi Gabrielli, originario di Tolentino e omonimo ma non parente dell'assessore tolentinate Giovanni Gabrielli, che si è salvato con la famiglia dal sisma ci dice che “Non si può comprendere l’immane tragedia se non la si vede con i propri occhi. Non ci sono parole per descrivere lo scenario, ciò che rimane di questo piccolo borgo. La sciagura peggiore sono i bambini rimasti sotto le macerie, la città è implosa. Arquata è un paese rurale, ci sono molti anziani e nonostante i soccorsi che ci sono stati e che continuano abbiamo bisogno di aiuto, soprattutto di acqua”. Le parole non sono molte “A parole non si può raccontare” ciò che chiede è solo di fare da cassa di risonanza per quanto accaduto, Arquata del Trotto ha bisogno di una mano per ripartire.I soccorsi non sonno semplici, i Vigili del Fuoco di Macerata, sul posto insieme ai loro colleghi di altri Comandi, non possono entrare nel centro storico a causa delle continue scosse e dell’instabilità degli edifici: ad ogni scossa crolla qualcosa e si alza una nube di fumo e non si sa quante persone siano ancora sotto le macerie.Nel tardo pomeriggio di ieri, il nostro Guido Picchio è stato intervistato da Remo Croci, in diretta per le reti Mediaset, mentre si trovava per lavoro ad Arquata del Tronto proprio nel momento in cui si verificava un'altra, forte scossa. In diretta, Croci ha appreso da Picchio, comunicandolo in diretta, del salvataggio da parte dei vigili del fuoco di Macerata e dei loro colleghi di una bambina di appena tre anni. Momenti di forte emozione e anche di speranza in uno scenario che oggi appare ancora solo di desolazione e morte.(Foto Guido Picchio)https://www.youtube.com/watch?v=yf9OrPElC70   

25/08/2016 14:08
Soccorsi ed emergenze: il quadro completo nelle Marche

Soccorsi ed emergenze: il quadro completo nelle Marche

Questa mattina presso la sala operativa della Protezione civile regionale si è riunita l’unità di crisi per fare il punto della situazione e coordinare i necessari interventi. Erano presenti alla riunione gli assessori Angelo Sciapichetti (Protezione civile) e Fabrizio Cesetti (Bilancio). Ha relazionato il responsabile della sala operativa Maurizio Ferretti. “La macchina organizzativa è a pieno regime – ha detto Sciapichetti – le varie componenti del sistema di protezione civile regionale stanno lavorando per affrontare le emergenze più urgenti, cercare i superstiti, curare i feriti, assistere i familiari, dare un ricovero a tutti, assicurare pasti caldi. Già nella serata di ieri sono state allestite tende e distribuiti pasti caldi che hanno risposto ai bisogni immediati degli sfollati.Purtroppo il bilancio delle vittime e dei feriti è aumentato drammaticamente e c’è ancora un numero imprecisato di dispersi. Quella che ci troviamo ad affrontare è una delle più grandi tragedie che hanno colpito la comunità marchigiana. Ringrazio tutti gli operatori e i volontari per l’impegno e il sacrificio. Grazie a loro tutte le richieste avanzate dai comuni in termini di mezzi e logistica sono state immediatamente soddisfatte”.Gli assessori Sciapichetti e Cesetti sono ripartiti per recarsi ad Arquata del Tronto. Il presidente Ceriscioli ha convocato per domani i parlamentari marchigiani e sarà di nuovo sui territori colpiti dal terremoto con Piero Fassino presidente Anci e Stefano Bonacini, presidente della Conferenza delle Regioni.Uomini, mezzi e strutture operativiUomini, mezzi e strutture, sul versante marchigiano, sono concentrati su Arquata del Tronto e la frazione di Pescara del Tronto, ma operano anche nei comuni del Maceratese e del Fermano, coinvolti nel terremoto. Due campi accoglienza sono stati allestiti ad Arquata del Tronto ed entro il primo pomeriggio sarà ultimato il centro operativo misto (Com) sul posto. I Vigili del Fuoco sono attivi con 100 unità dei vari comandi delle Marche e con altre 200 da comandi fuori regione, per un totale di 300 unità. Sono arrivati da Puglia, Piemonte, Emilia Romagna, Basilicata. Un contingente specializzato viene dal Veneto, con sofisticate attrezzature per la ricerca di dispersi sotto le macerie. E’ ora operativo anche il Comando di Cratere, un’unità parallela al comando ordinario, completamente destinata alla gestione dell’emergenza sisma. L’Arma dei Carabinieri è operativa con 120 unità, con squadre specializzate nella prevenzione dello sciacallaggio, a tutela dei beni privati, pubblici e culturali. Il Corpo Forestale dello Stato ha sul campo 50 unità, 23 automezzi, un elicottero, cinque unità cinofile. Il Dipartimento di protezione civile della Regione ha sul campo 50 unità e coordina circa 350 volontari specializzati. Sono operativi nei comuni dell’Ascolano, del Fermano e del Maceratese, dove si occupano dei campi di Arquata (dove si focalizza circa la metà delle forze), di Acquasanta, di Montefortino, di Castel Sant’Angelo sul Nera, di Montegallo (qui assieme ai colleghi dell’Emilia Romagna).Assieme all’Anpass i volontari presidiano anche la distribuzione di pasti alla popolazione agli operatori. Ieri sera sono stati distribuiti circa 150 pasti caldi.Complessivamente risulta impegnato il seguente materiale: 5 tende con 30 letti a Ripe San Ginesio; 30 posti letto a Sarnano; 10 tende con 50 letti ad Amandola, 15 tende con 50 letti ad Acquasanta Terme, 30 brandine e coperte a San Ginesio, 20 tende a Montegallo, 20 tende, una cucina e bagni con doccia a Uscerno di Montegallo, 30 tende e 150 posti letto completi, bagni chimici e gruppo elettrogeno a Castel Sant’Angelo sul Nera, 4 moduli abitativi mobili a Monte San Martino, 300 brandine e coperte a Camerino, 30 brandine e coperte con 10 tende a Ussita, 6/8 tende a Bolognola, 50 brandine e coperte a Serravalle di Chienti ed altrettante a Pievebovigliana, 20 brandine e coperte a Pieve Torina, 30 tende 100 letti, 2 torri faro, 2 moduli bagno al campo sportivo di Arquata del Tronto, 30 tende, 100 letti, 2 torri faro, 2 moduli bagno, nella zona industriale sempre di Arquata del Tronto; 2 torri faro, 2 moduli ambulatorio e una cucina nella frazione di Pescara del Tronto; 10 letti a Montecavallo. Per un totale di 920 posti ricovero disponibili in tende e 480 posti in branda.L’Anpass ha messo a disposizione 18 ambulanze, due fuoristrada, un’auto, a rafforzamento del locale servizio di 118. La Croce Rossa opera con 20 mezzi, si occupa tra l’altro del trasporto delle salme, dei ricongiungimenti familiari e dello stoccaggio delle derrate alimentari messe a disposizione da aziende private. Il Soccorso alpino opera ad Arquata e Pescara del Tronto con 63 tecnici specializzati nello scavo e recupero e con sei unità cinofile.Gestione emergenza sanitariaLa Protezione civile nazionale in collaborazione con l’Ordine dei Farmacisti sta garantendo la distribuzione dei farmaci attraverso due farmacie mobili. La Giunta ha deliberato questa mattina anche un piano che garantisce farmaci e assistenza sanitaria di base gratuiti per i cittadini colpiti dal sisma. Sulla base di un accordo con le organizzazioni sindacali, l’assistenza sanitaria di base sarà garantita gratuitamente da medici di medicina generale e pediatri di libera scelta. Per le prescrizioni farmaceutiche e di specialistica ambulatoriale è stato stabilito il codice speciale di esenzione T16, che sarà valido fino al 30 novembre 2016 salvo proroghe. I farmaci di fascia A/PHT saranno dispensati anche in assenza del piano terapeutico, previa acquisizione di ricetta medica. Gli alimenti per celiaci saranno inoltre distribuiti nelle farmacie convenzionate anche in assenza dell’autorizzazione del competente servizio. Gli ospedali finora coinvolti nella cura delle emergenze sono Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto e Torrette. Le salme sono composte o presso l’ospedale di Ascoli o nel vicino palazzetto dello sport. Si sta perfezionando l’elenco dei feriti e dei ricoverati, che insistono soprattutto su Ascoli Piceno, che si è trovata a gestire circa cento feriti, nosocomio fortemente impegnato nella gestione dell’emergenza. Una ventini i feriti curati all’ospedale di Torrette di Ancona, gran parte codice rosso.Risultano ricoverati 34 pazienti presso l’ospedale di Ascoli Piceno, nosocomio fortemente impegnato nella gestione dell’emergenza, 19 pazienti presso l’ospedale di San Benedetto. 11 pazienti, dopo essere stati assistiti presso i due Pronto soccorsi sono stati trasferiti in case di cura private accreditate del territorio dell’Area Vasta 5.11 pazienti sono ricoverati presso l’AOU Riuniti di Ancona giunti quasi tutti con le eliambulanze della regione.L’ospedale di Fermo ha invece garantito la presa in carico dei 19 pazienti provenienti dall’Ospedale di Amandola, che è stato evacuato nella giornata di ieri. Presso l’ospedale INRCA di Fermo sono stati accolti, in un uno spazio allestito d’urgenza, i pazienti ricoverati presso l’RSA di Amandola.I due Punti medici avanzati allestiti sul campo ad Arquata del Tronto e la frazione di Pescara del Tronto, dopo aver prestato assistenza a decine di feriti, anche tra i soccorritori, presentatisi spontaneamente nella giornata di ieri, chiuderanno domani quando si prevede che saranno terminate le emergenze acute. Immediatamente al loro posto saranno attivati uno o due ambulatori per garantire l’assistenza emergenziale necessaria alle urgenze delle prime ore. A fianco di questi resteranno i due punti per la distribuzione dei farmaci, un’ambulanza con medico a bordo attiva h24 e il pulmino disabili.Al numero verde 840 001111 è possibile rivolgersi anche per i problemi relativi ai ricongiungimenti familiari.Ulteriori aggiornamenti sul sito della Protezione civile regionale: http://protezionecivile.regione.marche.it/ViabilitàL’Anas è al lavoro con 40 tecnici e 30 automezzi, a cui si aggiungono le forze delle ditte a cui sono stati già affidati i lavori di recupero delle strade colpite dal sisma. In particolare, dopo gli interventi, la strada 685 è aperta al traffico, sia leggero che pesante, esclusivamente per i mezzi di soccorso, mentre la Salaria è liberamente transitabile. Proseguono gli interventi a presidio delle infrastrutture viarie della zona. Monitoraggio costante anche per le dighe, ad opera delle competenti autorità.Beni culturaliIl Ministero per i Beni culturali, con Carabinieri e Vigili del Fuoco, presidia le attività di rimozione macerie e di prevenzione dello sciacallaggio dei beni culturali.

25/08/2016 13:40
La terra non smette di tremare: altra forte scossa alle 14.36 di magnitudo 4.3

La terra non smette di tremare: altra forte scossa alle 14.36 di magnitudo 4.3

Un nuovo intenso evento sismico ha scosso l’Appennino e soprattutto l’animo della popolazione già provata dai numerosi eventi e dalla tragica situazione. Sale inoltre il bilancio delle vittime,241 in tutto,ma come comunica la protezione civile sono destinate ad aumentare.Sono 241 le vittime del terremoto di magnitudo 6 che ha colpito tra Marche e Lazio nella notte tra martedì e mercoledì e che ha praticamente raso al suolo Amatrice e Accumoli, in provincia di Rieti, e Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. Tra i morti ci sono molti bambini. Le ricerche di eventuali superstiti continuano senza sosta. Una corsa contro il tempo tra le nuove scosse, di cui alcune più foti, come quella del primo pomeriggio di giovedì che ha causato nuovi crolli ad Amatrice negli edifici già danneggiati. Ed è sempre incerto il numero dei dispersi «perché manca una lista di partenza visto che in alcuni dei comuni devastati c’erano molte turisti e molte persone di passaggio», ha detto il capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio.Le scosse continuano: nel primo pomeriggio una scossa del 4,3 ha causato nuovi crolli negli edifici già danneggiati ad Amatrice.Dati INGV:Un terremoto di magnitudo ML 4.3 è avvenuto nella provincia/zona Rieti il 25-08-2016 12:36:05 (UTC) 25-08-2016 14:36:05 (UTC +02:00) ora italiana, con coordinate geografiche (lat, lon) 42.6, 13.29 ad una profondità di 10 km.Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

25/08/2016 13:20
Il cuore grande dello chef italo-russo: per tre giorni incassi interamente destinati ai terremotati

Il cuore grande dello chef italo-russo: per tre giorni incassi interamente destinati ai terremotati

Ancora un gesto di incredibile grandezza d'animo che arriva dalle Marche verso le vittime del terremoto. La storia parte da lontano, dalla Russia e arriva a Porto San Giorgio e parla di solidarietà e rispetto.Niki De Mosca Sergeev non è nato qui, ma questa è diventata la sua Terra. Italiano, anzi marchigiano da 17 anni, proprietario di un ristorante a soli 26 anni. E di questo ringrazia le Marche. Per questa ragione, venerdì 26, sabato 27 , domenica 28 al suo ristorante Arcade di Porto San Giorgio, nelle Marche colpite nella parte interna ad Arquata e Pescara del Tronto, e per tutto l'Abruzzo, dove le scosse si susseguono senza sosta, ha organizzato sia a pranzo che a cena un menù il cui incasso sarà completamente devoluto a tutte le vittime di questa tragedia replicata.Non c'è un costo ognuno potrà offrire quello che può per aiutare tutte queste persone, uomini, donne, bambini, terrorizzati dalle scosse senza sosta, dalle macerie dove si sta scavando, le stesse del 2009. Non si tratta di un'iniziativa per farsi pubblicità ma di un sincero sforzo di tutta la famiglia Sergeev, Ekaterina Sergeeva grati alle Marche per l'accoglienza ricevuta ora sono marchigiani anche loro. Il numero da chiamare per prenotare è 0734 675 961.

25/08/2016 11:14
I vigili del fuoco di Macerata estraggono viva dalle macerie una bimba - VIDEO

I vigili del fuoco di Macerata estraggono viva dalle macerie una bimba - VIDEO

Una bambina di tre anni è stata estratta viva dalle macerie ad oltre 16 ore di distanza dal terremoto di questa mattina a Pescara del Tronto.Sono stati i vigili del fuoco del Comando Provinciale di Macerata, partiti a supporto dell'emergenza, coadiuvati dai colleghi di altri Comandi, a riuscire a salvare la bambina che è stata subito portata in ospedale. Al fianco della piccola giaceva la sorellina di 10 anni per la quale non c'è stato purtroppo niente da fare. I genitori delle due bambine si trovano, invece, in ospedale già da questa mattina.[video width="400" height="400" mp4="http://picchionews.it/wp-content/uploads/2016/08/14142497_661366534028930_237504225_n.mp4"][/video]  

24/08/2016 21:29
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