Altri comuni

Sessanta i Comuni delle Marche che hanno subito danni e lesioni

Sessanta i Comuni delle Marche che hanno subito danni e lesioni

''Nelle Marche il territorio interessato dal sisma è molto più ampio del cratere in senso stretto: sono circa 60 i Comuni che hanno subito danni e lesioni. Errani saprà lavorare insieme ai sindaci, insieme agli enti locali, insieme alle forze del territorio in un regime di alta qualità dal punto di vista amministrativo, con grande rigore e pulizia''. Così il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, ''molto soddisfatto della nomina di Errani a commissario straordinario per il sisma''.''Errani saprà lavorare insieme ai sindaci, agli enti locali, alle forze del territorio in un regime di alta qualità dal punto di vista amministrativo, con grande rigore e pulizia''. Così il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, nella conferenza stampa sul sisma a Palazzo Chigi. Per il governatore delle Marche Errani ''è una persona in grado di accompagnare bene questo percorso con piena dedizione, grande esperienza e vicinanza al territorio. Lo conosco bene, è una persona molto capace e questo mi sembra uno dei requisiti principali che un commissario debba avere''. ''Allo stesso tempo - ha continuato - Errani ha una cultura del territorio che non è banalmente legata al fatto di essersi occupati di enti locali, ma al fatto di saper cogliere tutti gli elementi di cui una realtà ha bisogno per poter ripartire: certamente parliamo delle case per chi non le ha più, ma anche di un tessuto economico che va ripristinato''. L'Emilia Romagna, ha ricordato Ceriscioli, ''è stata la prima, nella fase della ricostruzione, a mettere dei vincoli anche per il privato che sceglieva una ditta per fare i lavori. Nel momento in cui entrava in gioco il contributo pubblico ci doveva essere anche un criterio di trasparenza e pulizia nell'appalto". (Ansa)

01/09/2016 14:41
Terremoto, la mappa completa della classificazione sismica dei Comuni marchigiani

Terremoto, la mappa completa della classificazione sismica dei Comuni marchigiani

C'è comprensibile preoccupazione nella popolazione per la continua serie di scosse sismiche che dalle 3.36 del 24 agosto si susseguono incessantemente e vengono avvertite distintamente in tutto il maceratese. Si rincorrono anche voci, spesso incontrollate che non fanno altro che aumentare la paura in una situazione già oggettivamente molto difficile. A poco più di una settimana dall’inizio della sequenza con il terremoto di magnitudo 6.0, la Rete Sismica Nazionale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha localizzato complessivamente oltre 3400 eventi: 147 i terremoti di magnitudo compresa tra 3.0 e 4.0; 13 quelli localizzati di magnitudo compresa tra 4.0 e 5.0 ed uno di magnitudo maggiore di 5.0 (quello di magnitudo 5.4 (Mw 5.3) del 24 agosto alle ore 04:33 italiane nella zona di Norcia. Per cercare di fare chiarezza, spieghiamo meglio cosa sono le zone sismiche e in quali di esse sono inseriti i Comuni delle Marche.Innanzitutto, va precisato che fino al 2003,  il territorio nazionale era classificato in tre categorie sismiche a diversa severità. I Decreti Ministeriali emanati dal Ministero dei Lavori Pubblici tra il 1981 ed il 1984 avevano classificato complessivamente 2.965 comuni italiani su di un totale di 8.102, che corrispondono al 45% della superficie del territorio nazionale, nel quale risiede il 40% della popolazione. Nel 2003 sono stati emanati i criteri di nuova classificazione sismica del territorio nazionale, basati sugli studi e le elaborazioni più recenti relative alla pericolosità sismica del territorio, ossia sull’analisi della probabilità che il territorio venga interessato in un certo intervallo di tempo (generalmente 50 anni) da un evento che superi una determinata soglia di intensità o magnitudo.Il provvedimento detta i principi generali sulla base dei quali le Regioni, a cui lo Stato ha delegato l’adozione della classificazione sismica del territorio (Decreto Legislativo n. 112 del 1998 e Decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001 - "Testo Unico delle Norme per l’Edilizia”), hanno compilato l’elenco dei comuni con la relativa attribuzione ad una delle quattro zone, a pericolosità decrescente, nelle quali è stato riclassificato il territorio nazionale. Zona 1 - E’ la zona più pericolosa. Possono verificarsi fortissimi terremoti Zona 2 - In questa zona possono verificarsi forti terremoti Zona 3 - In questa zona possono verificarsi forti terremoti ma rari Zona 4 - E’ la zona meno pericolosa. I terremoti sono rari Di fatto, sparisce il territorio “non classificato”, e viene introdotta la zona 4, nella quale è facoltà delle Regioni prescrivere l’obbligo della progettazione antisismica. A ciascuna zona, inoltre, viene attribuito un valore dell’azione sismica utile per la progettazione, espresso in termini di accelerazione massima su roccia (zona 1=0.35 g, zona 2=0.25 g. zona 3=0.15 g, zona 4=0.05 g).Il nuovo studio di pericolosità, allegato all’Opcm n. 3519, ha fornito alle Regioni uno strumento aggiornato per la classificazione del proprio territorio, introducendo degli intervalli di accelerazione (ag), con probabilità di superamento pari al 10% in 50 anni, da attribuire alle 4 zone sismiche.Suddivisione delle zone sismiche in relazione all’accelerazione di picco su terreno rigido (OPCM 3519/06) Zona sismica Accelerazione con probabilità di superamento pari al 10% in 50 anni (ag) 1 ag >0.25 2 0.15 <ag≤ 0.25 3 0.05 <ag≤ 0.15 4 ag ≤ 0.05 Andiamo a vedere qual è la classificazione sismica dei Comuni della provincia di Macerata, sei dei quali sono stati inseriti in fascia 1: Castelsantangelo sul nera, Monte Cavallo, Muccia, Pieve Torina, Serravalle di Chienti e Visso. Tutti gli altri risultano inseriti nella zona 2. Di seguito anche le tabelle relative ai Comuni delle province di Ancona, Fermo - Ascoli Piceno e Pesaro.  

01/09/2016 14:16
Le immagini radar dai satelliti confermano l'instabilità di versante sul fianco del Monte Vettore

Le immagini radar dai satelliti confermano l'instabilità di versante sul fianco del Monte Vettore

Continua lo studio delle deformazioni del suolo e delle sorgenti sismiche legate agli eventi del 24 agosto 2016. Questa attività è coordinata dal Dipartimento della Protezione Civile (DPC)e viene svolta da un team di ricercatori del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente, CNR-IREA di Napoli) e dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), centri di competenza nei settori dell’elaborazione dei dati radar satellitari e della sismologia, con il supporto dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI).A valle dei primi risultati ottenuti dal team CNR-INGV grazie all’uso dei dati radar del satellite giapponese ALOS 2 e dei satelliti europei Sentinel-1 del Programma Europeo Copernicus, l’analisi si arricchisce anche dei risultati ottenuti grazie ai sensori (operanti in banda X) della costellazione italiana COSMO-SkyMed, sviluppata dall'ASI in cooperazione con il Ministero della Difesa. In particolare, sfruttando la tecnica dell’Interferometria SAR Differenziale, che è basata sul confronto tra immagini radar acquisite prima del sisma ed immagini successive all’evento, è stato possibile rilevare le deformazioni del suolo con accuratezza centimetrica. A tal riguardo, è stata generata la mappa di deformazione co-sismica ottenuta dalle immagini radar acquisite dai satelliti COSMO-SkyMed da orbite discendenti il 20 agosto 2016 (pre-evento) e il 28 agosto (post-evento).“Tali risultati forniscono informazioni sulle deformazioni del suolo con grande dettaglio spaziale, grazie alle elevate risoluzioni del sistema COSMO-SkyMed, e possono quindi essere particolarmente rilevanti per lo studio dei processi geologici e geofisici in atto”, spiega Riccardo Lanari, direttore del CNR-IREA. "La migliore risoluzione di misura delle deformazioni fornita dai satelliti COSMO-SkyMed consente di individuare effetti localizzati (frane, faglie riattivate) che vengono in continuazione verificati sul campo dalle nostre squadre di emergenza”, prosegue Stefano Salvi, dirigente tecnologo dell'INGV. A conferma di ciò, nella figura è mostrata la mappa di deformazione ottenuta dai dati COSMO-SkyMed, relativa all’area che si estende dalle zone di Tufo e Pescara del Tronto fino all’area di Castelluccio, che grazie all’alta risoluzione dei dati elaborati evidenzia molto bene una deformazione localizzata (identificata dalla freccia) che è probabilmente legata ad un fenomeno di instabilità di versante. Si tratta di un’area che si estende circa per 800 metri per 600, sul fianco del Monte Vettore. “Per la frequenza di acquisizione, numero di immagini e risoluzione, COSMO-SkyMed si conferma un asset nazionale di fondamentale importanza, anche per le sinergie europee ed internazionali nella gestione delle emergenze”, conclude Alessandro Coletta dell’ASI, direttore della missione Cosmo-SkyMed.  

01/09/2016 13:42
Sentieri dei Sibillini, tutte le zone a rischio

Sentieri dei Sibillini, tutte le zone a rischio

"Il Camoscio dei Sibillini Escursioni e Trekking" torna a portare l'attenzione sui sentieri e le zone pericolose o vietate, pubblicando una accurata mappa "per fare un minimo di chiarezza e informazione! Esuliamo invece da qualsiasi utilizzo di questo mappa a fini escursionistici o di fruizione". ZONE VIETATE: 1- Sentieri Foce-Lago di Pilato; 2- Sentiero Infernaccio; 3- Strada Bianca Pintura di Bolognola-Fargno (Si può salire da Casali al Fargno, il Rifugio del Fargno è aperto fino a quando non nevicherà); 4- Sentiero delle Gole e cascate dell'Acquasante di Bolognola; AREE FORTEMENTE PERICOLOSE: - Gole del Fiastrone (Lame Rosse medio-bassa pericolosità) - Gole dell'Ambro; - Tutte le Creste sommitali di Priora, Sibilla, Redentore, Borghese e Vettore; - Valle del Lago di Pilato tutta."Come si evince dalla mappa le aree a forte rischio sono meno del 20 % del Parco dei Sibillini," spiega Il Camoscio dei Sibillini Escursioni e Trekking "per cui ci sono km e km di sentieri di bassa quota completamente sicuri e splendidi".

01/09/2016 10:35
Quasi 1300 sfollati in provincia di Macerata. L'appello di Falcucci: "Ci dicano come dobbiamo morire"

Quasi 1300 sfollati in provincia di Macerata. L'appello di Falcucci: "Ci dicano come dobbiamo morire"

Gli sfollati in provincia di Macerata sono 1284. Sono questi i numeri diffusi dalla Protezione Civile delle Marche: complessivamente in tutta la regione gli sfollati sono saliti a 2776. In provincia di Ascoli sono 1.048, a Fermo 444. Sono sette i Comuni interessati direttamente dall'assistenza: Acquasanta, Arquata, Montegallo, Montemonaco, Montefortino, Amandola e Castelsantangelo sul Nera, per un totale al momento di 12 campi. Il numero potrebbe crescere nelle prossime ore. Al momento non è quantificabile invece il numero delle persone che hanno trovato una autonoma collocazione presso amici o parenti, o, soprattutto, quelli che anche nelle Marche hanno abbandonato le seconde case per far ritorno nelle loro abitazioni principali distanti dal cratere del sisma. Un esempio su tutti è il comune di Montegallo: su 580 residenti risultano assistiti in 250. Quasi il 50% della popolazione è quindi ospitata altrove.Fra gli sfollati anche le suore di Santa Maria delle Rose, il Monastero delle Benedettine di Sant'Angelo in Pontano.E da Castelsantangelo sul Nera, il sindaco Mauro Falcucci lancia un grido d'allarme: "Ci dicano come dobbiamo morire, perchè qui ci viviamo 365 giorni l'anno''. Castelsantangelo sul Nera, a 20 chilometri in linea d'aria da Arquata del Tronto, si ritrova con 300 domande di sopralluogo sugli immobili, tutto inagibile, e una domanda precisa: ''Ci spieghino perchè i nostri paesi non sono stati inseriti nel cratere, anche se mi risulta che la Regione Marche ha inviato alla Presidenza del Consiglio un elenco di 60 comuni marchigiani. Vogliamo sin da subito tutte le esenzioni che ci spettano. Che cosa aspettano?''. Sono tutti piccoli comuni di montagna, tante seconde case abitate da emigrati nelle grandi città, 250 sfollati a Montegallo, 10 chilometri da Arquata in linea d'aria, inagibili scuole e comune ''Il paese è un disastro - spiega il sindaco Sergio Fabiani - 23 chiese tutte lesionate, siamo tutti in tenda, crolli. Il paese è deserto, tutti viviamo nelle tende''. E che la situazione sia difficile lo conferma anche il primo cittadino di Gualdo (Macerata), Giovanni Zavaglini: ''Viviamo enormi difficoltà, fatelo sapere al resto d'Italia''.  (Ansa)(Foto di Ignacio Maria Coccia)

31/08/2016 14:59
Ingv come Tondi: "L’andamento delle repliche mostra l’attivazione del segmento di faglia del Monte Vettore"

Ingv come Tondi: "L’andamento delle repliche mostra l’attivazione del segmento di faglia del Monte Vettore"

"Per quanto riguarda le faglie abbiamo rilevato evidenze modeste di riattivazione lungo la faglia del Vettore. Evidenza poi confermata anche dai dati sismologici, che chiaramente indicano questa faglia come quella che ha causato il terremoto": così si esprimeva il geologo e sismologo Emanuele Tondi di Unicam all'indomani della scossa di terremoto delle 3.36 del 24 agosto.Le sue parole e i suoi studi trovano conferma nelle relazioni dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Infatti, è un gradino di 20 centimetri che si estende parecchi chilometri lungo l'incantata "Strada delle Fate" a indicare agli esperti dell'Istituto di Geofisica e Vulcanologia il punto esatto dove la terra si è aperta quel 24 agosto, portando morte e devastazione nel Centro Italia. I sismologi ne sono convinti: la caccia alla faglia assassina si è conclusa. Qui, sulla cima del Redentore, sul versante occidentale del massiccio del Monte Vettore, a oltre 2.000 metri d'altezza, la spaccatura è visibile anche a occhio nudo."Le osservazioni preliminari raccolte (osservazioni sismologiche, geodetiche e geologiche) nell’area interessata dalla sequenza sismica di Amatrice e lo stato delle conoscenze scientifiche sui processi sismogenetici" scrive Ingv in una nota "permettono di elaborare un primo quadro interpretativo. La struttura sismogenetica è orientata in direzione NNW-SSE (direzione appenninica) e si estende per circa 25-30 km tra i comuni di Norcia e Amatrice per una larghezza di circa 10-12 km ed una profondità di 10-12 km. Questo volume sismogenetico è caratterizzato dalla presenza di diversi segmenti di faglia di una certa complessità strutturale. La scossa principale del 24 Agosto 2016 ML 6.0 ha verosimilmente rotto un segmento di faglia orientato NNW-SSE e immergente verso SW. La rottura cosismica ha avuto inizio nei pressi della città di Accumoli e sembra essersi propagata bilateralmente verso S-SE in direzione di Amatrice e verso N-NW in direzione di Norcia. Il massimo della deformazione cosismica è ubicato nei pressi di Accumuli. Non è ancora chiaro se esiste continuità tra le due parti di faglia che hanno generato la scossa principale di ML 6.0, vale a dire se sia rotto un unico segmento di faglia, oppure se la rottura cosismica abbia interessato due segmenti differenti separati dalla discontinuità strutturale dell’Olevano-Antrodoco. La sismicità del volume sismogenetico nel settore NW (quello compreso tra Accumoli e Norcia) è molto dispersa e suggerisce l’attivazione di diversi segmenti di faglia a seguito della scossa principale del 24 agosto. In particolare, l’andamento delle repliche mostra l’attivazione del segmento di faglia del Monte Vettore e di diverse strutture antitetiche immergenti verso NE. Le repliche di magnitudo maggiore sono concentrate ai margini del volume sismogenetico, sia a NW sia a SE. In particolare, la sismicità nella zona di Amatrice mostra l’attivazione del sistema di faglie dei Monti della Laga, già attivato durante la sequenza dell’Aquila del 2009"

31/08/2016 14:34
La paura non finisce: altre due forti scosse all'ora di pranzo

La paura non finisce: altre due forti scosse all'ora di pranzo

Una nuova scossa di terremoto è stata nettamente avvertita nel primo pomeriggio, esattamente alle 13.26.Stando ai dati giunti dai sismografi dell’INGV si è trattato di un sisma di magnitudo 3.8 con ipocentro fissato a circa 10 km di profondità. L'epicentro è stato localizzato nelle Marche, a Castelsantangelo sul Nera, alcuni chilometri a nord di Norcia. Il terremoto è stato avvertito nettamente nell’area epicentrale con notevoli tremori per alcuni secondi e anche boati. Tremori sino ad Ascoli, Teramo, Macerata, Foligno, Perugia e Rieti come segnalato da numerose persone. Alle 13.52 un' altra scossa di magnitudo 3.5 è stata registrata nella stessa zona e avvertita distintamente dalla popolazione.

31/08/2016 12:43
BCC Recanati e Colmurano: aiuti e fondi dopo per la ricostruzione dopo il terremoto

BCC Recanati e Colmurano: aiuti e fondi dopo per la ricostruzione dopo il terremoto

La Banca di Credito Cooperativa di Recanati e Colmurano è concretamente vicina alle persone colpite dal violentissimo  sisma del 24 agosto del centro Italia, partecipando alla raccolta fondi promossa da Federcasse, in collaborazione con le Federazione del Lazio, Umbria, Marche e Sardegna.A questo proposito è stato aperto un conto corrente presso Iccrea Banca con la causale "Terremoto 2016 Centro Italia", nel quale saranno convogliati i contributi di amministratori, dipendenti, soci e clienti delle Banche di Credito Cooperativo e di chiunque voglia contribuire a sostenere l'opera di soccorso e ricostruzione dellle città colpite.La Bcc di Recanati e Colmurano da sempre vicina alle esigenze del territorio vuole essere protagonista della ricostruzione delle città colpite  e rendere possibile un futuro migliore e più sereno ai loro cittadini.Di seguito l'IBAN del conto corrente intestato a Federcasse IT 56 T 08000 0320000080 0032003

31/08/2016 10:25
TradeMachines, azienda leader nel settore dei macchinari usati, offre il più grande motore di ricerca per aste industriali

TradeMachines, azienda leader nel settore dei macchinari usati, offre il più grande motore di ricerca per aste industriali

TradeMachines, compagnia berlinese fondata nel 2013, ha lanciato il suo servizio in Italia lo scorso Marzo, forte di una radicata presenza sul mercato in più di 50 paesi. L'offerta dell'azienda spazia da macchine industriali ad attrezzatura agricola, nonché utensili e macchinari per la lavorazione di legno, metallo e materie plastiche.Una sola piattaforma per macchinari in vendita da tutto il mondoL'italia è sicuramente un mercato interessante per l'azienda, con un potenziale di crescita estremamente ampio. Il fondatore dell'azienda Heico Koch, notando la mancanza in rete di un motore di ricerca che raccogliesse tutte le offerte per macchinari usati, decise di aprire un portale online che permettesse agli acquirenti di confrontare e valutare tutte le inserzioni presenti in rete. L'Italia si presta benissimo a questo modello e l'apertura nel belpaese rappresenta un passo fondamentale nella storia dell'azienda.Gli acquirenti possono comparare le offerte, i rivenditori possono ampliare il proprio mercatoTradeMachines si preoccupa di ricercare tutte le aste presenti sul web, ordinarle per tipo di macchinario e creare un profilo ben strutturato per ogni macchina. Gli utenti del sito possono confrontare i prezzi, mentre i rivenditori hanno l'opportunità di allargare il numero di clienti. Come afferma lo stesso Heico Koch "In Italia molte aziende hanno bisogno di crescere e per farlo hanno bisogno di migliorare le strutture le proprie attrezzature ottimizzando i costi".TradeMachines connette acquirenti e rivenditori in maniera pratica e veloceDal suo lancio, l'azienda è cresciuta rapidamente in un mercato le cui vendite annuali sono di circa 380 miliardi di euro, con un aumento del 40% all'anno. In Europa TradeMachines cataloga il 30% di tutte le aste per macchinari industrali usati. La piattaforma ha fatto in modo che venissero effettuate vendite per un totale di circa 4.8 miliardi di euro. Il fatturato è generato direzionando potenziali acquirenti ai siti dei rivenditori, usando un modello simile a quello dell'advertising su Google.

30/08/2016 16:38
Progetto Ospedale Unico? Prima le emergenze attuali

Progetto Ospedale Unico? Prima le emergenze attuali

Continua a far discutere la questione legata alla nascita dell’Ospedale Unico nelle Marche, e a quale debba essere il territorio indicato per quest’ultimo. Un progetto a lunga scadenza, che dovrebbe andare in porto tra circa 20 anni, e che inevitabilmente ha diviso le opinioni dei cittadini tra chi vede la questione come una necessità da affrontare il prima possibile e chi, viceversa, preferirebbe concentrarsi sulle tante impellenze che attanagliano la sanità oggi.Si è spesso parlato della questione in riferimento alle candidature delle varie strutture a Ospedale Unico Marche nord; sono tante le amministrazioni locali che, da ogni parte della regione, si stanno proponendo. Il tutto perché attualmente si lavora su 3 strutture, con inevitabile dispersione di risorse; mentre concentrare tutto in un unico ospedale avrebbe impatto positivo come funzionalità ed economicità.Così, mentre il presidente della Regione ha continuato a ribadire, anche nel corso dell’estate, di non aver ancora scelto il sito per la realizzazione dell’Ospedale Unico, le varie amministrazioni territoriali vanno avanti a sfidarsi per ottenere questo ruolo.Nelle ultime ore, come dicevamo, si sono alzate voci anche autorevoli che hanno richiamato a una maggiore attenzione a quanto sta accadendo oggi nella sanità locale; non a quanto avverrà tra 20 anni.L’ultimo richiamo in ordine di tempo è arrivato dall’ex sindaco di Camerino e presidente della federazione del Partito Socialista di Macerata, Dario Conti. Secondo il quale gli amministratori sarebbero distratti da queste schermaglie per una struttura prevista tra 20 anni, mentre intanto ci sono criticità evidenti riguardanti la sanità locale, che sta vivendo un periodo delicato.Nelle ultime settimane la regione Marche ha introdotto novità importanti, come la possibilità di ricevere cure a base di cannabis e farmaci cannabinoidi e di impiegare l'olio di CBD in campo curativo.Una novità attesa da tempo, da circa 3 anni, e diventata realtà con l’approvazione della legge regionale n.1/2013. Una normativa che consentirà ora cure gratuite a base di cannabis terapeutica per le patologie ammesse. Aspetto importante ma che non cancella altre criticità del sistema sanitario regionale; come il piano delle reti cliniche, che dovrebbe essere ridisegnato. O come le lunghe liste di attesa per esami diagnostici, che spingono i malati a recarsi in altre regioni.In definitiva, tante questioni impellenti e assolutamente attuali che, agli occhi dell’ex sindaco di Camerino, vengono prima della questione Ospedale Unico.

30/08/2016 13:13
Protezione Civile, convocate due riunioni a Macerata e Fermo: massima attenzione alle scuole

Protezione Civile, convocate due riunioni a Macerata e Fermo: massima attenzione alle scuole

Il responsabile della Protezione civile regionale, Cesare Spuri, ha inviato oggi una nota ai sindaci dei comuni delle province di Fermo e Macerata per convocare rispettivamente due riunioni in cui valutare le diverse problematiche implicate dal terremoto.“Già da sabato – commenta l’assessore alla Protezione Civile – Angelo Sciapichetti – sono stati avviati i sopralluoghi su tutto il territorio regionale interessato dal sisma. L’attenzione si concentra sulle scuole e sulle strutture comunali. Se l’Ascolano ha ricevuto i danni più ingenti, anche molti comuni del Maceratese e del Fermano hanno riportato conseguenze di rilievo, anche sul patrimonio architettonico. Per questo il dirigente del Dipartimento di Protezione civile della Regione Marche, Cesare Spuri, avvierà in accordo con i sindaci interessati la valutazione delle criticità da affrontare. Il pieno coinvolgimento dei sindaci del territorio è prioritario per realizzare interventi mirati, rapidi ed efficaci”. Per giovedì 1° settembre è previsto l’incontro con i sindaci del Maceratese e per domenica 4 con quelli del Fermano.

30/08/2016 11:31
Stavolta gli undici metri sono fatali per la Recanatese: passa la Jesina

Stavolta gli undici metri sono fatali per la Recanatese: passa la Jesina

La Recanatese saluta la Coppa Italia, sconfitta ai calci di rigore sul campo della Jesina. Al Carotti si son viste due squadre in salute che ci tenevano a fare bene e ne é scaturita una bella partita che ha regalato emozioni al pubblico presente sugli spalti.Nella prima frazione di gioco sono stati gli ospiti a creare di più. Al 12' Villanova ha sul sinistro una ghiotta occasione, ma la sua conclusione da ottima posizione (su preciso assist di Cianni) viene respinta da Niosi. Altra occasione per passare in vantaggio al 27' con Falco che, sempre su imbeccata di Cianni, schiaccia di testa a pochi passi dal portiere Niosi che respinge. Al 31' al termine di un'azione insistita da parte dei giallorossi, D'Angelo si procura il rigore che Fioretti trasforma con freddezza. A pochi istanti dal riposo il '98 Papavero entra in area e con un diagonale di sinistro centra la parte esterna del palo.Nella ripresa partono forte i padroni di casa che al 9' ed al 10' collezionano due occasioni limpide. Nel primo caso il sempre ottimo Falco salva sulla linea un pallonetto di Bontà, nel secondo Shiba da pochissimi passi colpisce di testa mandando la palla addosso a Liotti che d'istinto respinge. Al 13' la Recanatese potrebbe chiudere i giochi con Miani che su assist di Tomassetti manca la deviazione vincente dalla breve distanza. La Jesina spinge e va vicina al pari prima con Trudo che centra il palo esterno, poi con Bontà che di testa in tuffo manca la porta. Ma al 36' Villanova da a Miani una palla d'oro ma il centravanti giallorosso sbaglia il diagonale. Recanatese ancora pericolosa al 44', Villanova fa la barba al palo con un rasoterra dal limite. Poi, in pieno recupero, Shiba stacca in area e manda la palla sul palo più lontano dove Liotti non può arrivare.Si va ai rigori che, a differenza della gara con il Castelfidardo una settimana fa, non sorridono ai giallorossi. Trasforma solo Miani, sbagliano Angelilli, Falco e Cianni. La Jesina va avanti, alla Recanatese riparte dalla buona prestazione (pur con diverse defezioni su tutte Patrizi e Mordini) mordendosi i gomiti per non aver capitalizzato le diverse palle gol costruite.IL TABELLINOJesina: Niosi (29’st Bolletta), Compagnucci, Anconetani(30’st Carnevali), Cardinali, Tafani, Di Natale, Proesmans, Censori(1’st Bontà), Shiba, Trudo, Cameruccio. A disposizione:Sassaroli, Serantoni, Pierandrei, Rossini, Piersanti, Bellucci. Allenatore:Roberto VagnoniRecanatese: Liotti, Tomassetti, Rinaldi, Falco, Cianni, Dominici, Papavero(3’st Vogli), Lauria(20’st Angelilli), Fioretti, D’Angelo (8’st Miani), Villanova. A disposizione: Azzolini, Conocchiari, Campione, Garcia, Perpepaj, Cimadamore. Allenatore: Matteo PossanziniArbitro ed Assistenti:Bertozzi (Cesena); Marrollo, Colonna (Vasto)Marcatori: 32′(rig.) Fioretti, 47’st ShibaAmmoniti:Shiba, Dominici, Compagnucci, Proesmans, Cianni, Cameruccio, LiottiEspulsi:Corner:5-5Min. Recupero:2’p.t.- 4’s.t.Prima dell’inizio della gara è stato osservato un minuto di silenzio in onore delle vittime del sisma del centro Italia

28/08/2016 23:32
La solidarietà dei tifosi della Juve: aiuti dalla Sicilia consegnati al club di Treia

La solidarietà dei tifosi della Juve: aiuti dalla Sicilia consegnati al club di Treia

Se la Juventus è tornata dalla trasferta dell'Olimpico con i tre punti desiderati, ai primi posti della speciale classifica della solidarietà vanno annoverati anche i suoi tifosi. Prima della partita, infatti, i rappresentanti del club doc siciliano "Gaetano Scirea" di Santa Lucia del Mela (in provincia di Messina) hanno consegnato agli omologhi dello Juventus Club "Treia" circa 70 pacchi contenenti beni di prima necessità da distribuire alle famiglie colpite dal sisma del 24 agosto.Dopo i contatti dei giorni scorsi tra i rispettivi presidenti, Benedetto Merulla e Sergio Calamante, la spedizione si è compiuta con la collaborazione dei canali ufficiali predisposti dalla Protezione civile. In questo caso con il gruppo "Macerata Soccorso", favorito dal fatto di annoverare tra i suoi coordinatori l'operatore-tifoso Adoriano Ippoliti. Al ritorno da Roma, nella notte tra sabato e domenica, i supporter bianconeri (presente anche lo Juventus Club Cingoli) si sono uniti ai volontari per smistare i beni raccolti da depositare in vista di una prossima distribuzione nei territori interessati. Lo Juventus Club di Santa Lucia del Mela è stato fondato nel 1984 da Sergio Burrascano, Carmelo Genovese e Giuseppe Mandanici. Come nel caso di Lazio-Juve, il club vanta l'organizzazione di abituali trasferte per seguire la Vecchia Signora in tutta la Penisola. Da qui l'amicizia con lo Juventus Club Treia (nato nel 2010), tra i più attivi nelle Marche, entrambi non nuovi a iniziative di solidarietà. Il tifo, troppo spesso strumentalizzato in senso negativo, si mostra ancora una volta strumento di condivisione, nella gioia delle vittorie calcistiche ma anche nel dolore di un evento così terribile come quello i giorni scorsi nel Centro Italia. Dimostrazione di come lo sport unisca e possa cancellare ogni distanza geografica.  

28/08/2016 23:24
Il geologo Tondi ha pochi dubbi: "La zona più a rischio? Quella a nord di Amatrice"

Il geologo Tondi ha pochi dubbi: "La zona più a rischio? Quella a nord di Amatrice"

L'intervista alla nostra redazione ha fatto il giro d'Italia. E non gli sono state risparmiate critiche. "Se lo sapevi, allora perchè non ci dici dove sarà il prossimo terremoto...": questo in linea di massima il tenore dei commenti critici, che sono arrivati in misura nettamente inferiore invece ai complimenti per la sua attività di studioso, geologo e sismologo. Il responsabile della sezione di Geologia dell’Università di Camerino Emanuele Tondi, allora, specifica ancora di più la situazione rispetto a quanto già dichiarato l'altro giorno, proprio nei giorni in cui sta effettuando insieme ai colleghi dell'Università di Camerino, sopralluoghi e ricerche nei posti devastati dal sisma del 24 agosto.Innanzitutto, in merito alla prevedibile durata dell'attuale sciame sismico dice che "La durata è variabile perché ci sono tantissime condizioni che possono incidere su di essa ma se mano a mano i terremoti continuano a scemare di magnitudo e di frequenza potrà durare ancora una settimana o due approssimativamente".Scendendo invece nel particolare, a domanda precisa "Dove ci sarà il prossimo terremoto?", Tondi non si tira indietro.  "Le faglie hanno un certo comportamento meccanico e fisico e nel momento in cui si attivano determinano un incremento degli sforzi lungo la loro direzione. Nel 2009 le faglie a nord dell’Aquila erano state caricate dal terremoto stesso dell’Aquila sia da sud che da nord, dal precedente terremoto di Colfiorito, tra l’Umbria e le Marche, per cui era prevedibile che in futuro si sarebbero riattivate le faglie situate tra Amatrice e Norcia e non quelle dell’Aquila o di Colfiorito. Nel momento in cui si conoscono le faglie si sa anche la magnitudo massima possibile e poi, facendo un’analisi dell’evoluzione spazio – temporale dei terremoti avvenuti nel passato, è possibile prevedere dove ci sarà, con grande probabilità, il successivo. La zona più a rischio è chiaro che non può essere L’Aquila né la zona tra Norcia ed Amatrice né Colfiorito, poiché lì si è già verificato; sarà quella più a nord, tra Norcia e Colfiorito".Gli scettici e i dubbiosi sono serviti: speriamo che quanto previsto dal professor Tondi accada quanto più lontano possibile nel tempo. Ma nel frattempo, speriamo anche che queste parole non rimangano inascoltate.A confermare le teorie di Tondi, anche la Commissione Grandi Rischi, secondo la quale "Ci sono tre aree contigue alla faglia responsabile della sismicità in corso che non hanno registrato terremoti recenti di grandi dimensioni e “hanno il potenziale di produrre terremoti di elevata magnitudo”, tra 6 e 7, quindi di intensità pari ed oltre quella registrata nella notte tra martedì e mercoledì nel Reatino e nell’Ascolano. Queste aree “identificano possibili futuri terremoti nella regione già colpita dagli eventi degli ultimi anni”. I tecnici dell’area geologica e sismica del Dipartimento della Protezione civile hanno chiarito che le tre aree sono quelle di Monte Gorzano, che si trova all’interno dei Monti della Laga e a cavallo tra Abruzzo e Lazio, al confine fra la provincia di Teramo e quella di Rieti; quella del Monte Vettore, che e’ il rilievo montuoso piu’ alto del massiccio dei Monti Sibillini, appartenente al comune di Montemonaco, provincia di Ascoli Piceno, e quella di Montereale, nella provincia de L’Aquila.La parole della Commissione Grandi Rischi devono essere da monito per chi governa e governerà questo Paese: "La Commissione Grandi Rischi rileva che nelle prime 36 ore la sequenza ha seguito il decorso tipico delle sequenze sismiche appenniniche, con un numero relativamente alto di scosse di assestamento. Tuttavia, altre volte nel passato le sequenze sismiche di questa regione hanno avuto una ripresa o si sono propagate alle aree limitrofe, ad esempio per gli eventi del 1703 (con due eventi di magnitudo quasi 7 a distanza di un mese) e del 1639 (con una distribuzione dei risentimenti simile a quella della scossa del 24 agosto scorso). La Commissione Grandi Rischi non manca di rilevare poi che come emerge dalle prime risultanze dei danni provocati dal terremoto di mercoledì “le criticità sono legate alle vulnerabilità tipiche delle varie tipologie edilizie storiche presenti non solo in questa zona, ma anche in buona parte d’Italia”. Si tratta di “vulnerabilità ben note, collegate in gran parte a carenze costruttive originarie ma anche a scarsa manutenzione ed alla trasformazione degli edifici nell’arco del tempo”. L’esperienza dei terremoti passati ha dimostrato che “e’ possibile aumentare considerevolmente la sicurezza, in particolare per quanto riguarda la salvaguardia delle vite umane, anche con interventi di miglioramento sismico limitati e localizzati, accompagnati da una adeguata manutenzione”. Di qui la raccomandazione di “intensificare l’azione delle amministrazioni pubbliche al fine di velocizzare e completare i programmi già avviati per la valutazione della vulnerabilità e la riduzione del rischio sismico nell’intera regione, con particolare attenzione agli edifici strategici e rilevanti, e di incoraggiare i proprietari a valutare la vulnerabilità sismica delle proprie abitazioni e ad intraprendere le azioni migliorative conseguenti”. Un appello quindi a mettere mano alla materia edilizia, intendendo con questo il rafforzamento della protezione antisismica.(nella foto il professor Emanuele Tondi ad Accumoli) 

28/08/2016 17:07
Allegra e Michele sposi: festa grande in casa Sernani

Allegra e Michele sposi: festa grande in casa Sernani

Festa grande in casa Sernani. Ieri Allegra, farmacista e figlia del noto agente pubblicitario Stefano, si è unita in matrimonio all'ingegner Michele Avaltroni.La cerimonia nuziale si è svolta nello splendido scenario dell'Abbazia di San Claudio.Al termine, gli sposi sono stati salutati dai parenti e da tantissimi amici a Villa Castellani di Mogliano in una serata di grandissima festa e... inevitabilmente allegria.Ad Allegra e Michele i migliori auguri da parte della redazione di Picchio News.

28/08/2016 12:06
"Quando ci dimenticheranno avremo bisogno di tutto": la lettera del terremotato di Amatrice

"Quando ci dimenticheranno avremo bisogno di tutto": la lettera del terremotato di Amatrice

Il Circolo vegetariano VV.TT. di Treia ha ricevuto una lettera aperta da Gianluca Lalli, un terremotato di Amatrice, cantautore poeta, "che abbiamo conosciuto personalmente, nel settembre dello scorso anno, e l'abbiamo trovato persona degna di fiducia. Crediamo che il suo appello e le sue richieste siano ragionevoli e pertanto le divulghiamo per opportuna conoscenza" dice Paolo D'Arpini.Spassionatamente, da un uomo che diffida dalle istituzioni (e dopo l’ennesima strage direi che la mia diffidenza è ben motivata) consiglio di soprassedere nell’inviare aiuti indiscriminatamente.Giacché le frazioni coinvolte dal terremoto sono minuscole e ci sono solo poche centinaia di abitanti per frazioni (esclusa Amatrice che è un po più grande) e ad ogni modo tra noi ci si conosce tutti per nome e si sa quali siano le condizioni e le necessità reali di ognuno…Comunico che ci sono e si formeranno piccoli comitati interni ai villaggi dove volendo con calma senza fretta tra qualche tempo potrete versare il vostro contributo sicuri che i soldi arrivino nelle mani giuste e non nelle mille associazioni spuntate a macchia d’olio in questi giorni oppure nelle mani dei soliti enti più grandi ma non per questo più credibili…Per quanto riguarda invece gli altri tipi di aiuti, quando il sipario della messa in scena tra qualche giorno sarà terminato e l’ENTE che gestisce ora le operazioni non sarà più così efficiente o pignolo e ci DIMENTICHERANNO come da prassi avremo bisogno reale di TUTTO e allora potrete venire con i vostri furgoni e portare qualsiasi cosa sia utile e vedrete coi vostri occhi la realtà che non è quelle delle parate politiche o la verità della televisione e così potrete esser sicuri di aver fatto qualcosa di concreto senza rimanere col dubbio di essere stati INGANNATI come sempre.Io conosco personalmente chi può essere referente nei vari campi.Concludo dicendo che il PAPA piuttosto che benedire con la solita Ipocrisia potrebbe girare l’8 x1000 ai bisognosi e piantarla di predicar bene e razzolare male. LA FACCIA SIMPATICA NON BASTA …..Inoltre facciamo pressione, con lettere e messaggi sul governo di Renzi (che finora ha stanziato appena 50 milioni, bruscolini per quello che è successo) affinché garantisca una ricostruzione efficiente ed una assistenza adeguata a chi ha perso tutto con il terremoto.Gianluca Lalli

28/08/2016 10:04
Alzheimer Uniti Italia, un numero dedicato per il terremoto

Alzheimer Uniti Italia, un numero dedicato per il terremoto

A seguito dell'emergenza terremoto, per le regioni Marche, Umbria e Lazio, l'Alzheimer Uniti Italia mette a disposizione il numero di telefono 0733 1870545 (a cui sono collegate automaticamente diverse altre linee) per i familiari o gli operatori delle case di riposo che avessero necessità di supporto o consiglio.

28/08/2016 08:50
Cinquanta scosse superiori a magnitudo 2 dalla mezzanotte

Cinquanta scosse superiori a magnitudo 2 dalla mezzanotte

Sono state 49 le scosse di terremoto  di magnitudo pari o superiore a 2 che si sono susseguite dalla mezzanotte di oggi alle 10 di questa mattina.Tre quelle avvertite distintamente anche in provincia di Macerata: una alle 7.16 di magnitudo 3.1, alle 8.13 di magnitudo 2.9 e alle 8.37 di magnitudo 3.4.  Dopo il terremoto di magnitudo 6.0 avvenuto alle ore 03:36 italiane del 24 agosto, la Rete Sismica Nazionale dell’INGV ha localizzato complessivamente 1820 eventi: 115 i terremoti di magnitudo compresa tra 3.0 e 4.0,  11 quelli localizzati di magnitudo compresa tra 4.0 e 5.0 ed uno di magnitudo maggiore di 5.0 (quello di magnitudo 5.4 (Mw 5.3) avvenuto il 24 agosto con alle ore 04:33 italiane nella zona di Norcia. Dalle 18.00 di ieri (ora dell’ultimo aggiornamento) gli eventi di magnitudo maggiore di 3.0 sono stati 4; il più forte è quello delle ore 23:31 italiane di magnitudo ML 3.4 a 5 km da Amatrice.

28/08/2016 08:01
"Che la pace sia con voi": il pensiero di Sarah dal Canada per le vittime del terremoto

"Che la pace sia con voi": il pensiero di Sarah dal Canada per le vittime del terremoto

Solidarietà senza confini. Sarah è una ragazza canadese di Vancouver. Studia all'Università di Macerata nell'ambito dell'Erasmus insieme ad altri ragazzi canadesi, tutti molto colpiti dalla tragedia del terremoto. Così, hanno deciso di fare qualcosa per dare una mano alla gente che, di fatto, in questo periodo li sta ospitando.Nella sede di Macerata Soccorso questo pomeriggio è arrivato un pacco con all'interno dei sacchi a pelo e generi alimentari insieme a una cartolina di Vancouver firmata da Sarah Burn e indirizzata alle persone colpite dal terremoto. "Che la pace sia con voi" scrive Sarah, "sono triste perchè avete perso le case e le città. Spero non accada mai più. Con amore Sarah". Un gesto di grande rispetto verso il territorio che la sta ospitando, così profondamente ferito dal terribile sisma dei giorni scorsi.

27/08/2016 20:56
Il dolore abbatte le rivalità: gli ultras di Ancona, Ascoli, Samb e Civitanovese ai funerali delle vittime del sisma

Il dolore abbatte le rivalità: gli ultras di Ancona, Ascoli, Samb e Civitanovese ai funerali delle vittime del sisma

Il calcio che unisce e non divide. Il calcio della solidarietà. Il calcio dal cuore grande. Tifoserie rivali da sempre unite dal dolore straziante per le vittime del terremoto si sono ritrovate ai funerali che si sono svolti oggi ad Ascoli. C'erano gli ultras di Ancona, Ascoli, Samb con le loro delegazioni, insieme e vicine in un momento di grande commozione che ha allontanato antiche e storiche rivalità in un abbraccio collettivo.Prima del funerale, i ragazzi di Ancona, Samb e Civitanovese avevano incontrato gli ultras dell'Ascoli per consegnare materiale e beni di prima necessità da indirizzare alle vittime del terremoto. Poi tutti insieme hanno portato una corona di fiori e partecipato alle esequie ufficiali nella palestra di Monticelli.(foto da Ascolinews.it)

27/08/2016 16:45
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