“Rafforzare il personale dipendente dei parchi nazionali del Gran Sasso e dei monti Sibillini, attraverso comandi o distacchi, o con l'assunzione di personale con contratti a tempo determinato nei limiti di un contingente massimo di 15 unità.” Lo prevede un emendamento, a prima firma Enrico Borghi, al decreto Terremoto approvato con riformulazione in commissione Ambiente alla Camera nel corso dell'ultima seduta, in notturna. La VIII commissione ha chiuso l'esame del provvedimento, atteso in aula a partire da lunedì. Lo comunica in una nota lo stesso On. Borghi, parlamentare lombardo del Partito Democratico e per lungo tempo presidente nazionale delle Comunità Montane italiane.
"E’ dal 30 ottobre 2016 che come Alzheimer Uniti Italia denunciamo il dramma nel dramma che stanno vivendo gli anziani dei territori colpiti dal sisma".
Così esordisce in un comunicato stampa Manuela Berardinelli, locale presidente di Alzheimer Uniti Italia Unlus.
"Abbiamo messo a disposizione delle Istituzioni e degli Enti i nostri collaboratori, qualificati, per dare ausilio alle persone fragili o in una fascia di età a rischio, ma senza esito alcuno. - continua la nota - Sembrava una storia infinita di un romanzo di Tolstoj, l’epilogo era lontano frenato dalla troppa burocrazia… La situazione ha avuto fortunatamente una svolta decisiva con la firma il 14 febbraio 2017 del Protocollo tra la nostra Associazione e L’Ambito Territoriale Sociale n. 18, che ringraziamo per la sensibilità dimostrata".
"Il primo passo - prosegue la Berardinelli - è stato quello di fare un “censimento” per sapere quante sono le persone over 65 che sono ospiti nei vari hotel e come stanno. Contiamo di terminare questa fase entro il 25 marzo poi potremmo capire,in base ai dati che risulteranno, qual è la situazione reale e procedere con il Progetto Hotel Sisma. Ricordo che attualmente le persone anziane e fragili sono “sparpagliate” nei vari hotel della costa, da cui tra aprile e maggio dovranno tra l’altro andare via…, la nostra proposta è di raggrupparli in un’unica struttura alberghiera dell’entroterra dove possano avere un’attenzione dedicata da parte di personale qualificato, sia per modulare la giornata che per elaborare la paura" .
Senza dare false illusioni il Presidente ritiene in conclusione che ci sia una buona possibilità di concludere (seppure tardivamente) questa vicenda e ringrazia per la disponibilità dimostrata il personale delle strutture alberghiere ed i collaboratori dell’Alzheimer Uniti Italia.
"L'emendamento approvato a prima firma del presidente Realacci, che ho sottoscritto insieme a diversi colleghi e che destina i fondi dell'8x1000 dei prossimi 10 anni al restauro dei beni culturali delle zone colpite dal terremoto, è una norma utile e condivisa. Nel decreto terremoto, al netto delle divergenze su diverse questioni, sono state approvate in commissione anche proposte che hanno assorbito nostri emendamenti su temi rilevanti come la busta pesante e il danno indiretto." Così in una nota Simone Baldelli, vicepresidente della Camera e deputato di Forza Italia a proposito della trasformazione in legge del decreto sul terremoto, in discussione questi giorni alla Camera dei Deputati
È l'agriturismo il settore turistico più danneggiato dal terremoto, con un crollo di oltre il 90% degli arrivi nelle aziende agricole del cratere. Ma sono dimezzati i turisti in tutti i 3.400 agriturismi di tutte e quattro le regioni colpite dal sisma, tradizionalmente meta di gite e vacanze. E' quanto emerge dalla prima analisi diffusa da Coldiretti sull'impatto del sisma sulle vacanze in campagna in occasione dell'iniziativa #nonsoloamatriciana con 20 agrichef giunti da tutta Italia a Castignano (Ascoli Piceno), per imparare le ricette con i prodotti salvati dalle macerie e portarle nelle altre regioni. Nei 131 comuni del cratere operano 444 agriturismi: 42 in Abruzzo, 40 nel Lazio, 247 nelle Marche e 115 in Umbria. Al momento le uniche presenze residuali si riferiscono a quanti sono impegnati nell'opera di ricostruzione, dice Coldiretti. (ANSA)
Il direttore generale dell’Ancona, Marco Nacciarriti, aveva appena terminato di dire “non possiamo minimamente essere paragonati alla Maceratese” che sul club dorico è scoppiato il putiferio.
“A pochi minuti dall’allenamento odierno, dopo un colloquio con la squadra, il tecnico Giovanni Pagliari ha rassegnato le proprie dimissioni – ha comunicato l’Ancona calcio - All’origine della decisione ci sarebbe la constatazione, da parte dell’allenatore, del fatto che la squadra non abbia più la capacità di concentrarsi solo sull’obiettivo salvezza. Inoltre, per quanto attiene alle notizie riportate da alcuni organi di stampa, circa l’eventualità di una “messa in mora” della Società da parte dei propri tesserati in organico, l’U.S. Ancona 1905 assicura di non esserne a conoscenza”.
Secca la replica dell’Associazione Italiana Calciatori. "In riferimento alla nota della società A.C. Ancona S.p.A. emessa a seguito delle dimissioni dell'allenatore Pagliari, l'Associazione Italiana Calciatori, a nome dei propri associati, intende smentire con forza che origine della decisione sarebbe la constatazione, da parte dell’allenatore, del fatto che la squadra non abbia più la capacità di concentrarsi solo sull’obiettivo salvezza, sottolineando che più volte in questa settimana i calciatori hanno cercato di convincere il mister a non dimettersi. La grave crisi attualmente vissuta dal club, unitamente alla difficile situazione ambientale nella quale i tesserati sono costretti a svolgere quotidianamente l'attività di allenamento e preparazione alle gare, rende sinceramente auspicabile per il futuro un maggior senso di responsabilità da parte dei dirigenti dorici".
Insomma, se Atene piange, Sparta non ride.
“Rafforzare il personale dipendente dei parchi nazionali del Gran Sasso e dei monti Sibillini, attraverso comandi o distacchi, o con l'assunzione di personale con contratti a tempo determinato nei limiti di un contingente massimo di 15 unità.” Lo prevede un emendamento, a prima firma Enrico Borghi, al decreto Terremoto approvato con riformulazione in commissione Ambiente alla Camera nel corso dell'ultima seduta, in notturna. La VIII commissione ha chiuso l'esame del provvedimento, atteso in aula a partire da lunedì. Lo comunica in una nota lo stesso On. Borghi, parlamentare del Partito Democratico e per lungo tempo presidente nazionale delle Comunità Montane italiane.
Sarà la Società Autostrade per l'Italia il primo soggetto ad essere audito, martedì 21 marzo alle 13:30, dalla Commissione d'inchiesta sugli infortuni sul lavoro, che ha aperto una propria indagine in relazione al crollo del ponte 167 sull'autostrada A14. La Commissione, ha spiegato nei giorni scorsi la presidente Camilla Fabbri, si concentrerà sul ''delicato tema della sicurezza dei cantieri stradali, cercando di illuminare la catena degli appalti e dei subappalti per chiarire le responsabilità in materia di sicurezza. Un impegno doveroso verso la famiglia delle vittime, i lavoratori e tutti i cittadini che, quotidianamente, usufruiscono di un'infrastruttura strategica quale l'A14".
Le audizioni proseguiranno poi, con un calendario ancora da stabilire, con la Polizia Stradale delle Marche, le ditte coinvolte negli appalti, gli operai rimasti feriti, ''non solo per accertare, in tempi brevi, ruoli, cause e responsabilità, ma anche per evitare che si possano ripetere simili tragedie'' (ansa).
“Siamo alla barzelletta ormai. Che fa tutto fuorché ridere. Per le zone franche all’interno del cratere tutto è rimandato a data da destinarsi. Imprese e i lavoratori delle zone colpite dal terremoto dovranno ancora aspettare i comodi di un governo che fa confusione sui conti pubblici e che non sa battere i pugni in Europa per ottenere quello che serve per quei territori. Siamo appena venuti a sapere, in sede di discussione del decreto terremoto, che le questioni relative a detassazione e defiscalizzazione non saranno discusse durante questo provvedimento, ma diventeranno oggetto di un apposito decreto che sarà varato nelle prossime settimane. Il Parlamento ancora una volta è stato messo all’angolo e viene impedito di dare un contributo costruttivo. Senza contare che alcune parti del decreto, come quelle contenenti delle proposte del nostro gruppo M5S, sono state del tutto depennate, a dimostrazione di come il governo se la canti e se la suoni svuotando d’ogni valore l’azione delle commissioni”.
Così Patrizia Terzoni, portavoce del Movimento 5 Stelle presso la Camera dei Deputati.
“Questa decisione del governo – specifica - è dovuta certamente al fatto che i saldi del 2017 evidentemente non bastano e il governo ha bisogno di mettere questo decreto sul prossimo Def 2018-2020. In sostanza, questa decisione dimostra che la legge di Bilancio 2017, targata Renzi, è stata fatta talmente con i piedi che non solo l’Europa ci chiede di risanare gli errori in essa contenuti, ma che non ci sono più soldi. Le risorse adesso non ci sono, però i 20 miliardi debito pubblico per le banche erano riusciti a trovarli eccome. A proposito di Europa, la flessibilità sul terremoto, chiesta a Bruxelles in legge di Stabilità, che fine ha fatto? I giochi delle tre carte di questa maggioranza sono tali e tanti che non si sta più loro dietro”
Domani, venerdì 17 marzo, il presidente dei deputati di Forza Italia, Renato Brunetta, si recherà presso le zone del centro Italia colpite dal sisma e dal maltempo per incontrare i sindaci e le popolazioni locali.
Alle ore 14.15 il capogruppo azzurro a Montecitorio Brunetta sarà a Tolentino, dove incontrerà a Palazzo Europa, nella nuova sede del Comune a Palazzo Europa, il Sindaco Giuseppe Pezzanesi e il coordinatore regionale delle Marche di Forza Italia, Remigio Ceroni.
“Il provvedimento sulla sicurezza è stato approvato in prima lettura alla Camera e questo significa un chiaro indirizzo in materia di politiche di presidio del territorio, politiche di inclusione sociale, politiche urbanistiche”. Così Emanuele Lodolini, membro della Commissione Difesa della Camera, ha salutato l'approvazione del Decreto Legge n.14 con il quale il legislatore ha voluto introdurre strumenti volti a rafforzare la sicurezza delle città e la vivibilità dei territori e si promuovono interventi volti al mantenimento del decoro urbano.
“Si tratta di un provvedimento molto atteso al quale abbiamo lavorato per giungere ad una celere approvazione. Tra l'altro presto contiamo di avere il Ministro dell'Interno Marco Minniti ad Ancona per presentare il decreto e confrontarci sul tema” - ha detto Lodolini. Molti i passaggi significativi del testo a partire dalle misure introdotte nell'art.13 in materia di misure di contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti all’interno o in prossimità di locali pubblici, aperti al pubblico e di pubblici esercizi che saranno interdetti, per decisione del questore, ai condannati negli ultimi tre anni per questa tipologia di reato.
“Considerando anche gli ultimi fatti di cronaca che riguardano i monumenti di Ancona – ha aggiunto Lodolini - è importante sottolineare che il Decreto Legge interviene anche sul reato di Deturpamento e imbrattamento di cose altrui, disponendo l’obbligo di ripristino e di ripulitura dei luoghi od a sostenerne le relative spese”.
Una supervisione sulla gestione di Aerdorica, un'ispezione da parte di un commercialista, per capire come far fronte alla pesante situazione debitoria derivante da gravi irregolarità avvenute nella conduzione della società aeroportuale delle Marche fino al 2015. Anche questo scenario, alternativo a quello già prospettato di un possibile fallimento, è al vaglio del Tribunale di Ancona. Se ne è discusso in un'udienza davanti al giudice Francesca Miconi. Di fronte le due parti: da un lato il pm Paolo Gubinelli, che ha firmato due istanze formulate sulla base delle risultanze di più indagini della Guardia di finanza; dall'altro il collegio dei sindaci revisori e l'amministratore unico Federica Massei (oggi la manager non era in aula), rappresentati dai rispettivi legali.
Nel caso in cui il tribunale non accogliesse questa tesi, il pm chiede almeno una forma di controllo della gestione. L'azienda replica, nessuna irregolarità nella gestione attuale, e l'inversione di tendenza è già iniziata (ANSA).
''Il terremoto rischia di fare danni irreversibili all'economia dell'Appennino''. E' la preoccupazione con la quale il 21 marzo il sindaco di Ascoli Guido Castelli guiderà a Bruxelles una delegazione di sindaci delle zone colpite dal sisma per un confronto con il Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani. Ci saranno anche i sindaci di Teramo, Spoleto, Acquasanta Terme e Tolentino.
''Nella sua visita nel cratere - ricorda Castelli - Tajani ha annunciato che l'Ue sosterrà le regioni colpite con una somma fino 2 mld di euro''. Ma ''la burocrazia e le lungaggini amministrative rischiano di esporre le nostre comunità a problematiche molto gravi, in particolare sotto il profilo della tenuta economica dei territori''. Il danno indiretto provocato alle imprese e al commercio, sottolinea, ''è di proporzioni devastanti. Se non dovessimo beneficiare delle franchigie fiscali derivanti dall'istituzione di una zona economica speciale, il nostro sistema economico rischierebbe danni irreversibili'' (ANSA).
La Corte d'Assise di Macerata, dopo sei ore di camera di consiglio, ha condannato il bodyguard Alex Lombardi, 42 anni, di Polverigi, all'ergastolo per il duplice omicidio di Cingoli avvenuto il 25 maggio 2011 per un regolamento di conti legato all'ambiente dello spaccio della droga: i corpi carbonizzati delle vittime Youness Inani e Hassan Abbouli, marocchini, furono trovati su un'auto in fiamme.
Sono stati invece assolti dall'accusa di omicidio gli altri due imputati, Marco Pesaresi, di 36 anni, di Filottrano, e Jonny Rizzo, di 34 anni, di Chiaravalle, che non erano presenti al momento del fatto avvenuto nel cuore della notte nelle campagne di Cingoli. Pesaresi però è stato condannato a 5 anni e 4 mesi per spaccio di droga (come reato continuato relativo ad una precedente sentenza per la stessa accusa) perché aveva acquistato dai marocchini due kg di hascisc. Lombardi dovrà risarcire 250 mila euro alla parte civile e dovrà subire anche un anno e sei mesi di isolamento diurno. (Ansa)
Il Consiglio regionale delle Marche ha respinto con 7 voti a favore e 16 contrari la mozione di sfiducia presentata da parte delle opposizioni (Forza Italia, Lega nord, Fdi-An, Ap) nei confronti del vice presidente della regione e assessore all'Agricoltura Anna Casini anche per la vicenda delle stalle provvisorie per gli allevatori terremotati.
A favore dell' 'impeachment' di Casini anche i consiglieri del Movimento 5 stelle. Non tutti i consiglieri delle opposizioni però hanno partecipato al voto. La Casini è finita del mirino delle opposizioni "per l'assenza di programmazione e la fallimentare gestione dell'emergenza post sisma nei confronti degli allevatori marchigiani". Nella mozione era citata anche la polemica con Coldiretti sui ritardi nella fornitura e installazione delle stalle provvisorie e si chiedeva di individuare un sostituto "che sappia gestire le deleghe per risolvere prontamente l'emergenza sisma-neve e tutelare allevatori e agricoltori con aziende distrutte e senza fonti di reddito" (ANSA).
Riceviamo e trasmettiamo un comunicato stampa da Patrizia Terzoni, portavoce del Movimento 5 Stelle.
"I media stanno facendo circolare una bozza di ordinanza sulla ricostruzione pesante del Commissario Vasco Errani sulla ricostruzione pesante. Comparando i dati in essa contenuti con i rimborsi del post Terremoto del 2012 in Emilia Romagna, emerge che i rimborsi nei confronti dei comuni del Centro Italia non arriveranno al 100% della spesa, come previsto dal primo Decreto Terremoto e che, in alcuni casi, sarebbero dimezzati rispetto a quelli previsti per il sisma emiliano. Il fatto richiede un immediato chiarimento da parte della presidenza del Consiglio, alla quale chiediamo come vengono stabiliti i costi parametrici e quali siano i motivi per i quali nella bozza di ordinanza citata compaiano valori così distanti rispetto a quanto fu previsto per la ricostruzione post 2012".
E’ quanto afferma in una nota la portavoce del Movimento 5 Stelle presso la Camera dei Deputati On. Patrizia Terzoni, prima firmataria dell’interrogazione sul caso.
"A Palazzo Chigi – prosegue - chiediamo anche di intervenire per far sì che i costi parametrici previsti per la ricostruzione nelle aree colpite dal sisma del Centro Italia siano almeno equiparati a quelli già applicati nel 2012. Questa bozza non può che destare grande apprensione, con l'auspicio che la bozza resti tale. Resta però il fatto che questa contiene elementi negativi inequivocabili: mettendo a confronto l'ordinanza sulla ricostruzione pesante per l'Emilia Romagna con quella per il Centro Italia emergono due differenze macroscopiche".
Ed entrando nel dettaglio chiarisce:
"Sintetizzando, per demolire e ricostruire un immobile di 200 metri quadri gravemente danneggiato nel Centro Italia l'ordinanza di Errani individua un costo parametrico di 200 mila euro, contro i 248 mila euro concessi per la ricostruzione post sisma 2009. Per un immobile con danni meno significativi, sempre su una superficie di 200 metri quadri, la stima sarebbe di 133 mila euro di rimborso massimo contro i 164 mila dell'Emilia. Anche l'aumento dei costi parametrici previsti per le casistiche particolari presenta evidenti differenze: la maggiorazione per il cantiere "disagiato" questa volta sarebbe del 5 e non del 10%, per gli edifici di interesse culturale del 30% e non del 40%, per quelli sottoposti a vincolo paesaggistico del 10 e non più del 30%. Non sappiamo a che gioco stia giocando Errani, ma un chiarimento è necessario e deve essere immediato".
"Daniele e Daniela Diomede non hanno alcuna fretta. Non si devono individuare i responsabili domani, non dobbiamo fare le richieste risarcitorie domani. Aspettiamo tutto il tempo che ci vuole. Abbiamo la massima fiducia della magistratura". Così l'avv. Vincenzo Maccarone, che assiste Daniele e Daniela Diomede, i figli dei due coniugi morti nel crollo del cavalcavia sull'A14 a Camerano. Il legale è stato oggi in Procura ad Ancona. Nessuna indiscrezione sul colloquio avuto con il pm Irene Bilotta, ma l'impressione ricevuta da Maccarone è che gli inquirenti "sono su una buona strada, e hanno già un'idea" precisa di quel che è accaduto sul ponte 167.
E questa mattina, al termine di un sopralluogo condotto insieme alla Polizia stradale e alle ditte appaltatrici di Autostrade per l'Italia, Bilotta ha firmato un decreto che dispone la demolizione delle due parti restanti del cavalcavia. Prosegue l'attività degli investigatori che stanno sentendo gli operai e le persone presenti sul posto il giorno del disastro. (Ansa)
Sono in arrivo i fondi per gli allevatori delle zone terremotate: dal 28 marzo al 17 aprile le aziende interessate potranno inviare le domande ad Agea per ottenere i contributi. Ammontano a 400 euro per capo bovino, 60 per ovino, 20 per suino e 100 per equino. Beneficiari sono gli allevamenti del cratere e quelli extra cratere, questi ultimi in possesso di certificazione di danno con scheda Aedes o Fast.
Lo comunica l'assessore all'Agricoltura Anna Casini. "Abbiamo portato a termine un percorso iniziato subito dopo le prime scosse dell'ottobre scorso, in stretta collaborazione con il ministro Maurizio Martina - afferma l'assessore -. La Regione Marche ha impegnato 9,8 milioni del proprio bilancio". Casini sottolinea l'impegno del presidente Ceriscioli e della Giunta per conseguire il risultato: "Un lavoro di squadra, svolto soprattutto sui tavoli nazionali, per garantire una rapida risposta alle attese delle popolazioni locali e per favorire la ripresa economica dell'entroterra devastato dal sisma" (ANSA).
Avete presente la reazione del bambino che aspetta con trepidazione e speranza di aprire il suo regalo, immaginando che all'interno ci sia una playstation nuova mentre invece quando la scarta dentro la scatola trova le mutande e le canottiere regalate dalla nonna? Ecco. Immaginate che i terremotati abbiano fatto la stessa faccia, fra l'incazzato - disgustato e deluso, quando è stata emessa la nuova ordinanza del commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani.
Tutti stiamo aspettando di sapere se e quando partirà un abbozzo di ricostruzione, se e quando verranno spostate almeno le macerie. Insomma, a distanza di mesi dagli eventi sismici ci aspettiamo che da un momento all'altro la situazione si sblocchi e finalmente si parta con questa oramai famigerata ricostruzione. E lo strumento per ripartire, sono senza dubbio le ordinanze del commissario. Così, quando ieri, 13 marzo, è stata registrata l'ordinanza numero 17, eravamo certi che qualcosa cambiasse. Ecco. Tornate ad immaginare la faccia del bambino quando vede le mutande invece della playstation.
Volete sapere di cosa tratta la nuova ordinanza di Errani? Parla della "Disciplina delle modalità di effettuazione delle erogazioni liberali ai fini della realizzazione di interventi per la ricostruzione e ripresa dei territori colpiti dagli eventi sismici".
Ora, con tutto il rispetto, la disciplina delle donazioni era una delle priorità da affrontare? E, soprattutto, per quale motivo la volontà del donante viene dirottata con un'ordinanza del commissario per la ricostruzione? Siamo su scherzi a parte?
Per dovizia di particolari riportiamo la parte iniziale dell'ordinanza rubricata "Modalità di effettuazione delle erogazioni liberali" in cui si legge
"1. Le erogazioni liberali di cui al precedente articolo 1 (ma quale precedente se questo è l'articolo 1?) possono essere effettuate secondo le seguenti modalità:
a) donazioni raccolte mediante il numero solidale 45500 e i versamenti sul conto corrente bancario attivato dal Dipartimento della protezione civile ai sensi di quanto previsto dall'articolo 4 dell'ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile 28 agosto 2016, n. 389, come sostituito dall'articolo 4 dell'ordinanza 1° settembre 2016, n. 391;
b) versamenti diretti sulla contabilità speciale intestata al Commissario Straordinario ed aperta presso la Tesoreria Provinciale dello Stato di Rieti;
c) versamenti diretti, con specifica destinazione, sulla contabilità speciale intestata al Commissario Straordinario ed aperta presso la Tesoreria Provinciale dello Stato di Rieti;
d) donazioni, formalizzate nei modi e nelle forme previste dagli articoli 782 e seguenti del codice civile, secondo lo schema di contratto di cui all’allegato “B” della presente ordinanza;
e) donazioni con specifica destinazione, formalizzate nei modi e nelle forme previste dagli articoli 782 e seguenti del codice civile, secondo lo schema di contratto di cui all’allegato “A” della presente ordinanza.
Da un punto di vista giuridico suscita non poche perplessità una disciplina così dettagliata di una normativa regolata dal codice civile e che dunque riguarda i rapporti tra privati. Ricordiamo infatti che l'ordinanza è una fonte giuridica di secondo grado che assume un ruolo centrale ed eccezionale solo nelle situazioni di emergenza formalmente dichiarate. Tuttavia ciò avviene per motivi espressamente indicati di urgenza, contingenza e necessità. In questo caso e a distanza di sei mesi dal sisma (lo stato di emergenza dura 180 giorni prorogabili solo per altri 180 giorni) stupisce che si disciplinino le liberalità PRIVATE e non invece i contributi PUBBLICI per la ricostruzione...
La domanda resta sempre quella... che non ci siano le risorse per ricostruire? D'altronde, consentiteci il vezzo scaramantico, cosa ci si può aspettare dall'ordinanza del commissario n.17 ed emessa il 13 marzo (!)?
Si chiama Progetto d'investimento territoriale integrato ed è destinato all'area di crisi fabrianese con l'impiego di 4,1 milioni di risorse europee, 3,7 milioni dal Fesr-Fondo di sviluppo regionale e 400 mila dal Fse-Fondo sociale europeo. Obiettivo della strategia della Regione Marche, in linea con l'Accordo di programma sottoscritto con il ministero dello Sviluppo economico nel 2010, è il rilancio produttivo e occupazionale del territorio, dove si contano circa 6 mila persone disoccupate.
L'azione interessa, in particolare, quella che viene considerata la zona più depressa del distretto, che comprende i Comuni di Fabriano, Cerreto d'Esi, Genga, Matelica e Sassoferrato. Il bando uscirà entro la primavera. Il primo intervento riguarda la realizzazione di un progetto complesso di piattaforma tecnologica, con un fondo di 412 mila euro, una sperimentazione di riferimento per gli investimenti produttivi e d'innovazione nel territorio e anche per altre aree delle Marche (ANSA).
Sono 2.001 le opere pubbliche danneggiate dal sisma e caricate fino a ieri sulla piattaforma 'Cohesion' della Regione Marche per un importo di 1,7 miliardi richiesti per la ricostruzione pubblica. Lo ha reso noto il presidente della giunta e vice commissario per la ricostruzione Luca Ceriscioli a margine dei lavori del Consiglio regionale.
"Un dato - ha spiegato - che è la base del piano generale delle opere che sarà presentato alla cabina di regia per la ricostruzione". Il dato è in evoluzione perché, anche se il termine per la presentazione è scaduto ieri, è possibile che arrivino nuove segnalazioni, dato che la scadenza può avere una certa flessibilità. Strutture sanitarie, sedi municipali, impianti sportivi, edifici pubblici, beni culturali, sedi universitarie, chiese, cimiteri e alcune infrastrutture rientrano nell'elenco. Non ci sono le scuole, che fanno parte di un piano ad hoc, mentre l'Anas ha preparato un piano di lavori per le strade. "Parte anche la ricostruzione pubblica" ha detto Ceriscioli (ANSA).