Terremoto, finalmente una nuova ordinanza... sulle donazioni. Ne sentivamo fortemente l'esigenza
Avete presente la reazione del bambino che aspetta con trepidazione e speranza di aprire il suo regalo, immaginando che all'interno ci sia una playstation nuova mentre invece quando la scarta dentro la scatola trova le mutande e le canottiere regalate dalla nonna? Ecco. Immaginate che i terremotati abbiano fatto la stessa faccia, fra l'incazzato - disgustato e deluso, quando è stata emessa la nuova ordinanza del commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani.
Tutti stiamo aspettando di sapere se e quando partirà un abbozzo di ricostruzione, se e quando verranno spostate almeno le macerie. Insomma, a distanza di mesi dagli eventi sismici ci aspettiamo che da un momento all'altro la situazione si sblocchi e finalmente si parta con questa oramai famigerata ricostruzione. E lo strumento per ripartire, sono senza dubbio le ordinanze del commissario. Così, quando ieri, 13 marzo, è stata registrata l'ordinanza numero 17, eravamo certi che qualcosa cambiasse. Ecco. Tornate ad immaginare la faccia del bambino quando vede le mutande invece della playstation.
Volete sapere di cosa tratta la nuova ordinanza di Errani? Parla della "Disciplina delle modalità di effettuazione delle erogazioni liberali ai fini della realizzazione di interventi per la ricostruzione e ripresa dei territori colpiti dagli eventi sismici".
Ora, con tutto il rispetto, la disciplina delle donazioni era una delle priorità da affrontare? E, soprattutto, per quale motivo la volontà del donante viene dirottata con un'ordinanza del commissario per la ricostruzione? Siamo su scherzi a parte?
Per dovizia di particolari riportiamo la parte iniziale dell'ordinanza rubricata "Modalità di effettuazione delle erogazioni liberali" in cui si legge
"1. Le erogazioni liberali di cui al precedente articolo 1 (ma quale precedente se questo è l'articolo 1?) possono essere effettuate secondo le seguenti modalità:
a) donazioni raccolte mediante il numero solidale 45500 e i versamenti sul conto corrente bancario attivato dal Dipartimento della protezione civile ai sensi di quanto previsto dall'articolo 4 dell'ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile 28 agosto 2016, n. 389, come sostituito dall'articolo 4 dell'ordinanza 1° settembre 2016, n. 391;
b) versamenti diretti sulla contabilità speciale intestata al Commissario Straordinario ed aperta presso la Tesoreria Provinciale dello Stato di Rieti;
c) versamenti diretti, con specifica destinazione, sulla contabilità speciale intestata al Commissario Straordinario ed aperta presso la Tesoreria Provinciale dello Stato di Rieti;
d) donazioni, formalizzate nei modi e nelle forme previste dagli articoli 782 e seguenti del codice civile, secondo lo schema di contratto di cui all’allegato “B” della presente ordinanza;
e) donazioni con specifica destinazione, formalizzate nei modi e nelle forme previste dagli articoli 782 e seguenti del codice civile, secondo lo schema di contratto di cui all’allegato “A” della presente ordinanza.
Da un punto di vista giuridico suscita non poche perplessità una disciplina così dettagliata di una normativa regolata dal codice civile e che dunque riguarda i rapporti tra privati. Ricordiamo infatti che l'ordinanza è una fonte giuridica di secondo grado che assume un ruolo centrale ed eccezionale solo nelle situazioni di emergenza formalmente dichiarate. Tuttavia ciò avviene per motivi espressamente indicati di urgenza, contingenza e necessità. In questo caso e a distanza di sei mesi dal sisma (lo stato di emergenza dura 180 giorni prorogabili solo per altri 180 giorni) stupisce che si disciplinino le liberalità PRIVATE e non invece i contributi PUBBLICI per la ricostruzione...
La domanda resta sempre quella... che non ci siano le risorse per ricostruire? D'altronde, consentiteci il vezzo scaramantico, cosa ci si può aspettare dall'ordinanza del commissario n.17 ed emessa il 13 marzo (!)?
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