Alle 4 della notte scorsa la Direzione Nazionale del Partito Democratico ha varato la lista Marche per le elezioni politiche del 4 marzo.
Completamente stravolte le indicazioni che erano giunte dalla segreteria provinciale di Macerata del partito. Fuori Sara Giannini, in posizioni tutt'altro che favorevoli il segretario regionale Francesco Comi e la deputata uscente Irene Manzi. Il collegio uninominale maggioritario Macerata Osimo per la Camera viene affidato, invece, all'ex rettore di Unicam Flavio Corradini. Nei primi due posti al plurinominale proporzionale il premier Paolo Gentiloni e la ministra Marianna Madia. Il ministro Minniti, invece, è candidato alla Camera nel collegio uninominale maggioritario di Pesaro.
Questo il quadro completo della lista Marche del Partito Democratico.
Senato
Uninominale maggioritario
1- Ascoli, Fermo, Civitanova
Antimo Di Francesco
2 - Macerata, Ancona
Piergiorgio Carrescia
3 - Fano, Senigallia, Pesaro e Urbino
Camilla Fabbri
Plurinominale proporzionale
1- Francesco Verducci
2- Irene Manzi
3 - Piergiorgio Carrescia
4 - Donatella Paganelli
Camera dei deputati
Uninominale maggioritario
1- Ascoli
Emanuela Di Cintio
2 - Civitanova Fermo
Paolo Petrini
3 - Macerata Osimo
Flavio Corradini
4 - Ancona
Emanuele Lodolini
5 - Fano Senigallia
Angelo Bonelli ( Verdi)
6 - Pesaro Urbino
Marco Minniti
Plurinominale proporzionale
A) Ascoli, Civitanova Fermo, Macerata Osimo
1- Paolo Gentiloni
2- Marianna Madia
3 - Mario Morgoni
4 - Margherita Sorge
B) Ancona, Fano Senigallia, pesaro Urbino
1- Alessia Morani
2 - Francesco Comi
3 - Sabrina Sartini
4- Cristian Fanesi
Un ragazzo di 14 anni si è ucciso impiccandosi ad un trave in una sede scout in provincia di Ancona. Sul luogo il 118, i carabinieri e la polizia. Ignoti i motivi del gesto. Sarebbero stati i familiari dell'adolescente a dare l'allarme poco prima di cena. I carabinieri sono arrivati sul posto prima di due capi scout. Il 14enne è stato trovato impiccato ad un trave in una stanza al piano superiore della sede. In strada ci sono alcuni amici del ragazzo e altri scout che hanno reagito nervosamente ai giornalisti presenti. È arrivato anche il vice sindaco. "Terribile, terribile..." l'unico commento.
(Fonte Ansa)
"La Regione è cosciente della difficoltà che stanno affrontando gli allevatori dell’area montana colpita dal sisma, tanto da gestire la situazione con la massima disponibilità e priorità". E' quanto si legge in una nota stampa diffusa dalla Regione Marche dopo la diffusione di articoli di stampa, spesso allarmistici, comparsi nei giorni scorsi.
"Nessuno è stato lasciato solo e nessuno lo sarà in futuro: senza la zootecnia, non ci sarà ripresa economica nell’area appenninica devastata dal sisma. L’impegno della Regione è testimoniato dai fatti e dai numeri: nel 2017 ha garantito aiuti straordinari a 1.700 allevatori, ai quali sino stati erogati 12,4 milioni di euro. Totale che si raggiunge sommando, per ogni capo vivo, i 400 euro pagati a bovino (17.180), i 60 a ovino (78.702) e i 20 a suino (40.012) degli allevamenti terremotati. Grazie alla disponibilità del ministero Agricoltura, sollecitato dalla Regione, nel 2018 verranno assegnati altri 75 euro a capo bovino e 11 euro a ovino per incrementare l’aiuto. Sono sostegni riconosciuti per consolidare la continuità aziendale e scongiurare il rischio che gli allevamenti vengano chiusi per le difficoltà causate dal sisma, con la “svendita” degli animali. Lo scorso anno, inoltre, la Regione ha direttamente gestito il trasferimento delle donazioni di mangimi e foraggi giunti da tutta Italia (12,5 mila quintali di fieno, 1,4 mila quintali di paglia, 1,5 mila quintali di mangime), consentendo a 180 allevatori di fronteggiare la prima fase di emergenza alimentare dei propri bovini e ovini. Ha messo in campo una capillare rete di veterinari che ha garantito la salubrità degli alimenti distribuiti e assistito gli allevatori.
A oggi sono state realizzate 259 stalle, 178 fienili e 108 Mapre (Moduli abitativi provvisori di emergenza) nelle zone terremotate per ripristinare gli allevamenti distrutti o danneggiati. La Regione ha anche pagato 10 stalle e 2 fienili costruiti direttamente dalla aziende. Tutto bene allora? Certamente no, ma non è neanche possibile paventare una latitanza della Regione che non c’è stata e che non ci sarà mai. Proprio perché è consapevole dei ritardi nei pagamenti delle domande a superficie 2017, da parte di Agea, si è tenuto, ieri a Roma, un incontro tecnico, sollecitato dalla Regione, nel corso del quale sono stati assunti impegni precisi: entro la prossima settimana saranno pagate tutte le 4 mila domande compensative per le aree montane che non presentano errori. Entro il 20 febbraio saranno pagate le 1.500 domande del biologico che non presentano errori, mentre entro i primi sei mesi del 2018 saranno recuperati i ritardi accumulati da Agea per il pagamento delle restanti richieste.
Altro aspetto rilevante emerso dalla riunione è stata la decisione di consentire ai tecnici regionali di istruire le pratiche incomplete, in modo da accelerare il pagamento, una volta sanati gli errori di presentazione da parte degli allevatori. Inoltre verranno riaperti i termini per consentire agli allevatori che non l’avessero fatto o l’avessero fatto in maniera errata, di presentare domanda di contributo. La Regione è quindi costantemente attenta ai problemi dell’agricoltura marchigiana, in particolare quella dell’area sismica. Non si muove su sollecitazioni pervenute, ma con un chiaro disegno di governo di un settore fondamentale dell’economia marchigiana, messo in ginocchio da un evento sismico di dimensione, territoriale ed economica, che non ha precedenti nel passato".
Il ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, sarà in visita ai cantieri Anas nell'area colpita dal sisma tra Umbria, Marche e Lazio. Il sopralluogo tecnico è fissato per la mattinata di mercoledì 31 gennaio.
Ad accompagnare Delrio sarà l'amministratore delegato di Anas, Gianni Vittorio Armani e il capo del dipartimento di Protezione civile, Angelo Borrelli. La visita avrà inizio a Ussita e la prima tappa sarà al cantiere in atto sulla provinciale 209 "Valnerina", dove da pochi giorni si è provveduto alla deviazione del fiume Nera sul suo alveo naturale, così da ricostruire il tratto viario che era stato interessato dalla grande frana provocata dal sisma del 30 ottobre.
Sono previste soste anche sui cantieri della "Tre Valli Umbre" e alla galleria "San Benedetto", in procinto di essere riaperta dopo i lavori di ristrutturazione. La visita proseguirà verso la via Salaria, nel comune di Arquata del Tronto e successivamente a Micigliano in provincia di Rieti. (Ansa)
Anas ha stipulato il contratto di appalto per l’esecuzione di lavori di risanamento del piano viabile sulle strade in gestione nelle Marche, per un valore di 15 milioni di euro in tre anni. L’impresa aggiudicataria è il raggruppamento temporaneo “Pesaresi Giuseppe Spa-Società Cooperativa Braccianti Riminese-Costruzioni Nasoni Srl-Boscarini Costruzioni Srl”.
Gli interventi rientrano nel programma #bastabuche che prevede complessivamente lavori di manutenzione della pavimentazione per quasi 900 milioni di euro sul territorio nazionale e 35 milioni nelle Marche, dove Anas gestisce una rete di 1.255 km.
La procedura prevede l’utilizzo dello strumento dell’Accordo Quadro (Art.59 comma 4 del D.Lgs. n.163/06) che stabilisce le condizioni sulla base delle quali sarà possibile - per tre anni - stipulare singoli contratti applicativi e quindi avviare i lavori con la massima tempestività nel momento in cui si manifesta il bisogno, senza dover espletare ogni volta una nuova gara di appalto, consentendo risparmio di tempo e maggiore efficienza.
Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara è possibile consultare il sito internet www.stradeanas.it alla sezione Fornitori>Bandi di gara.
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Il presente annuncio é rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
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Mercoledì pomeriggio si è svolto l’incontro tra il commissario per il terremoto De Micheli, il capo dipartimento della Protezione Civile Borrelli ed il Coordinamento dei Comitati dei terremotati.
Affrontati diversi argomenti, in particolare si è discusso a lungo del decreto “Salva Peppina”.
“Sulla base di quanto condiviso con i terremotati interessati e lo studio del prof. Tondi, sindaco di Camporotondo di Fiastrone - hanno dichiarato Francesco Pastorella e Francesca Mileto - da noi sottoscritto, abbiamo chiesto una soluzione concreta e pratica al grande problema che riguarderà ben il 70% degli aventi soluzioni abitative procurate, nell’immediato post sisma, nella maggior parte dei casi, per esigenze lavorative. Abbiamo inoltre ritenuto opportuno sottolineare che i vincoli paesaggistici che stanno bloccando ogni iniziativa non sono stati per nulla considerati quando sono state sbancate delle colline a Fiastra e Bolognola per costruire le SAE, facendo inoltre lievitare i costi in maniera esponenziale”.
A questa richiesta il commissario De Micheli ha risposto: “Pur volendo, ma non concordo, non possiamo più modificare la legge poiché il parlamento di fatto non esiste più; aggiungo che nessun partito e nessuna regione hanno presentato un emendamento al decreto ed hanno approvato la proposta che ho fatto”.
Discussione accesa con momenti anche di tensione perché i comitati restano dell’idea che si stia “punendo” delle brave persone che hanno, con i propri risparmi, evitato sperpero di soldi pubblici (una famiglia di 4 persone ha fatto risparmiare almeno 60mila euro allo Stato) e contribuito a non far morire i propri paesi, mentre il commissario li ritiene degli abusivi alla stregua di “quelli che passano con il rosso”.
A questo punto, i comitati hanno proposto un’altra soluzione: escludere dalla “demolizione” tutti quei terremotati che non possono presentare le domande per cause non dipendenti dalla loro volontà (perimetrazione in atto, scheda non consegnatagli etc); inoltre sensibilizzare organi competenti al fine di evitare che gli accertamenti sfocino nel penale e continuare a rilasciare il CAS a queste persone, assegnando d’urgenza una Sae nel loro comune di residenza seppur non l’avessero chiesta finora.
Il commissario De Micheli invierà ai sindaci ed agli enti interessati una lettera chiarificatrice comprensiva delle richieste accordate soprattutto in tema di termini di presentazione di domanda e di sensibilizzazione sulle eventuali ripercussioni legali.
Il capo dipartimento della Protezione Civile Borrelli verificherà urgentemente le opportunità di collocazione nelle Sae libere o negli appartamenti disponibili, per le famiglie terremotate interessate.
Per quanto riguarda l’utilizzo dei proventi degli sms solidali i comitati sono intervenuti evidenziando che “esiste ancora la possibilità di utilizzare nel giusto modo i soldi che gli italiani hanno donato. Riteniamo imprescindibile rispettare la volontà degli italiani ed aiutare concretamente i terremotati e per tale motivo non riteniamo accettabile che vengano utilizzati per piste ciclabili (progetto non approvato) o grotte sudatorie (progetto sotto esame). Abbiamo chiesto di impiegare i 3,5 milioni di€ (previsti per la grotta sudatoria di Acquasanta) in supporto economico per artigiani, partite iva e piccole imprese, per creazione aree socialmente utili agli anziani, parchi giochi per bambini in ogni area Sae, aule per giovani, promozione turistica di ristoranti, alberghi, negozi, aziende agricole che hanno riaperto in una sorta di TripAdvisor del cratere ed anche attraverso investimenti in strutture turistiche (sciistiche) che devono urgentemente riaprire.
In merito alla questione il Commissario chiamerà i presidenti delle regioni e chiederà di avallare le richieste che trova sensate ed opportune, mentre Borrelli concorda con la necessità di interpretare al meglio la volontà degli italiani e trova interessanti ed attinenti le proposte dei comitati
Sui mancati pagamenti agli allevatori i comitati hanno portato all’attenzione di De Micheli “il caso degli allevatori che non hanno più foraggio per gli animali poiché i soldi loro spettanti non sono ancora arrivati e non hanno la possibilità di sopperire a questi mancati pagamenti con la vendita del bestiame non avendo più l’utenza”.
Risposta Commissario: “Avevo dato disposizione che tutti gli allevatori colpiti dal terremoto avrebbero dovuto avere la priorità nei pagamenti. Il problema sta in AGEA che ha cambiato sistema operativo(abbiamo fatto notare che questo non può e non deve essere un problema dei terremotati!)”. Il commissario ha fatto chiamare subito Agea che ha assicurato che i pagamenti sarebbero partiti martedì prossimo.
CARO BOLLETTE GAS PER TERREMOTATI
Richiesta Comitati: abbiamo chiesto spiegazioni sul caro Bollette gas per gli abitanti delle Sae
Risposta Commissario: “in Dicembre ho mandato la richiesta di estensione scontistica ma evidentemente non è stata ancora recepita. Solleciterò verifica domani stesso(25 gen)”
DELOCALIZZAZIONE IMPRESE AGRICOLE
Richiesta Comitati: abbiamo portato all’attenzione del Commissario alcuni casi di aziende agricole alle quali non è stata concessa la delocalizzazione pur avendo presentato regolare domanda.
Risposta Commissario: ha chiesto una mail con i casi da esaminare(gliel’abbiamo già inviata)
Altro tema: in gennaio vi sono stati dei casi in cui qualche banca ha addebitato la rata del mutuo, contrariamente alle disposizioni dell’Abi. Questo casi sono stati risolti grazie ad alcune mails che abbiamo inviato all’Abi stessa che è intervenuta presso le banche coinvolte. Il commissario si è impegnata ad estendere il piano di ammortamento dei mutui dal momento della ripresa. In parole povere, si allungheranno i tempi ma non si pagherà una rata superiore
Il precedente commissario Vasco Errani aveva proposto di istituire dei “magazzini comunali” nei quali si potessero custodire i mobili delle case crollate o da demolire. Di fatto è passato solo il rimborso per le spese di trasloco, ma i costi di magazzinaggio sono alti e saranno protratti nel tempo. I comitati hanno chiesto di organizzare questi magazzini gratuitamente e il Capo della Protezione Civile ha dichiarato che riprenderà questo argomento al fine di proseguire il percorso interrotto ed assicurare ai terremotati dei ricoveri per i loro mobili.
Caso a parte finora per i non residenti, che rappresentano non soltanto un numero enorme di proprietari di case terremotate, ma soprattutto una ricchezza per i residenti laddove, vivendo il territorio, contribuiscono pesantemente a far girare l’economia locale. Perciò i comitati hanno chiesto l’istituzione di aree camper per non residenti, assegnazione Sae in esubero (a pagamento a prezzo di favore), assegnazione appartamenti in esubero (a pagamento a prezzo di favore), utilizzo containers disponibili. Massima disponibilità ad affrontare l’argomento da parte di De Micheli".
“Riteniamo che l’incontro sia stato costruttivo - hanno affermato i comitati - anche se su alcuni argomenti (leggasi Salva Peppina) non abbiamo ricevuto aperture. L’impegno del Commissario De Micheli e del Capo Protezione civile Borrelli sull’utilizzo degli sms potrebbe essere un punto di svolta anche nel rapporto tra istituzioni e terremotati laddove le istituzioni preposte a gestire i problemi del cratere, dimostrassero (bocciando il progetto grotta ed investendo sul territorio) di comprendere le reali esigenze dei terremotati. È un’opportunità che deve essere colta. Questo argomento, insieme agli altri ancora in attesa di soluzione, determineranno i nostri comportamenti o le eventuali necessarie proteste”.
Il fatturato consolidato del gruppo Tod's ammonta a 963,3 milioni di euro nell'esercizio 2017, con un calo del 4,1% rispetto al valore dell'anno precedente", come emerge dai dati preliminari comunicati dalla società. "Il fatturato del solo quarto trimestre è pari a 241,1 milioni, con un andamento leggermente negativo, ma in miglioramento rispetto ai primi nove mesi del 2017". "Possiamo pensare al futuro in modo molto positivo", dice Diego Della Valle, presidente e A.d del gruppo Tod's, commentando i dati preliminari sul fatturato 2017.
"I risultati ottenuti sono in linea con le nostre attese ed evidenziano dei miglioramenti nell'ultima parte dell'anno", commenta. E aggiunge: "molto buoni i risultati del marchio Vivier". Della Valle ribadisce che, "come detto durante l'investor day, il 2018 sarà un anno di transizione: la squadra dei managers è molto cambiata ed ha iniziato ad operare. Credo che nella seconda parte dell'anno cominceremo a vedere i risultati del loro operato".
(Fonte Ansa)
Il completamento della Ancona-Perugia entro l’estate e poi la Pedemontana. Le priorità infrastrutturali ribadite dal presidente della Quadrilatero Spa, Guido Perosino, nel corso di un convegno tenutosi a Sassoferrato, trova la piena condivisione del deputato Emanuele Lodolini. “Ancona e Perugia erano gli unici due capoluoghi non collegati da una strada 4 corsie e l’abbiamo superato in questa legislatura” – ha detto Lodolini ricordando anche l’incontro “Marche-Umbria destino comune” organizzato ad Ancona lo scorso 6 dicembre in collaborazione con il collega Giampiero Giulietti, lo stesso Perosino, i governatori di Marche ed Umbria Ceriscioli e Marini.
“Colmare il gap infrastrutturale – ha aggiunto Lodolini – significa rendere più competitivo il territorio che, nell’ottica dello sviluppo, va ben aldilà dei confini regionali e comprende senz’altro le Marche e più in generale il centro Italia”. “Occorre dare all’economia del centro Italia quelle risposte veloci di cui necessita per sviluppare tutte le potenzialità sul piano culturale, turistico ed economico. Ecco quindi che sarà importante la prossima legislatura per dare continuità al lavoro fatto dal Parlamento e dai governi Renzi e Gentiloni per mantenere alta l’attenzione nei confronti di questi territori e continuare a garantire investimenti ad hoc come il raddoppio della linea ferroviaria Orte-Falconara”. “L’obiettivo è chiaro” – ha concluso Lodolini. “Occorre andare oltre i confini politici, unire due territori, superare divisioni insignificanti in una logica europea”.
Nelle Marche le procedure cambiano come cambia il vento. E' quel che è capitato ad un'azienda dell'alto maceratese che aveva partecipato al bando ERAP per l’assegnazione degli immobili per l’emergenza abitativa del terremoto 2016 (2° avviso). L’offerta era risultata congrua rispetto ai requisiti economici e qualitativi richiesti, tanto che la graduatoria definitiva veniva anche pubblicata sul sito della regione con esito positivo (ancora visibile).
Mentre l'azienda era in attesa del decreto di finanziamento e di liquidazione, si è vista recapitare una pec dall’ERAP, nella quale veniva informata che “il Dipartimento Protezione Civile ha richiesto alla Regione Marche di procedere alla verifica di congruità del prezzo dei singoli immobili, con riferimento alle quotazioni dell’OMI”. Le Commissioni del 1° e del 2° avviso pubblico istituite presso l'ERAP Marche hanno quindi effettuato il ricalcolo delle offerte relative alle unità immobiliari già selezionate, sulla base delle ultime quotazioni OMI disponibili. Tale operazione ha comportato la modifica dei valori d’acquisto delle unità immobiliari, riducendo il prezzo di vendita del 25%.
Pertanto, in riferimento alla nota UC/TE RAG_SM/78223 del 19/12/2017, protocollo ERAP Marche n. 60375 del 19/12/2017, è stato pubblicato l'elenco delle sole unità immobiliari in cui il prezzo complessivo risulta variato rispetto alle ultime graduatorie già pubblicate online sul sito www.erapmarche.it. Alla luce dei nuovi prezzi proposti l'azienda è stata invitata a far pervenire entro 7 giorni dal ricevimento della pec una comunicazione specificando in alternativa:
- l'accettazione dei nuovi prezzi per le unità immobiliari variate;
- il rifiuto dei nuovi prezzi con conseguente ritiro delle unità immobiliari;
- eventuali richieste, adeguatamente documentate, di rivalutazione delle offerte in merito alla stima puntuale di mercato.
In caso di mancato ricevimento di quanto richiesto entro i termini previsti, le unità immobiliari verranno eliminate dalle graduatorie.
L'azienda che quindi aveva già fatto un'offerta risultata congrua dovrà ora rivalutare la propria posizione.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma del Commissario Nazionale Lega Marche, Sen. Paolo Arrigoni.
L’assorbimento del Corpo Forestale dello Stato nell’Arma dei Carabinieri si sta rivelando l’ennesimo esempio del totale fallimento del PD e del suo Segretario Renzi, che ha voluto imporre una presunta razionalizzazione delle funzioni di polizia nonostante gli inviti alla calma non solo da parte della Lega e dei sindacati di categoria, ma anche degli Uffici Studi della Camera e del Senato.
Bisogna ammettere che questa riforma di razionale non ha un bel niente, ma serviva soltanto a Matteo Renzi per sbandierare con il solito tweet i fantomatici risparmi che si sarebbero ottenuti con la riduzione da 5 a 4 delle Forze di Polizia. A certificarlo sono la pioggia di ricorsi presentati al TAR sui decreti attuativi, che sono ora all’esame della Corte Costituzionale.
Come se non bastasse, il Ministero della Difesa scrive nero su bianco che gli stanziamenti di bilancio sono insufficienti a garantire gli interventi necessari alla piena funzionalità della nuova Organizzazione per la tutela forestale, ambientale ed agroalimentare dell’Arma dei Carabinieri creata con l’accorpamento del Corpo Forestale e vengono quindi segnalate diverse carenze finanziarie per un totale stimato di 15 milioni di euro in tre anni. Dei risparmi paventati e celebrati dal Ministro Madia non se ne vede neppure l’ombra.
Già dal 2015, la Lega si era battuta da subito contro questo scempio: sottolineando come la “riforma” avrebbe portato alla perdita di un altissimo livello di competenze e di professionalità costruite in due secoli di storia e come l’imposizione dall’alto della militarizzazione del Corpo Forestale dello Stato fosse una cosa assurda e inaccettabile. Matteo Salvini fu l’unico a portare la questione al Parlamento Europeo con un’interrogazione.
Ora finalmente anche altre forze politiche si stanno accorgendo di questo disastro e questo permetterà alla Lega, una volta al Governo, di lavorare per la sicurezza del popolo italiano anche intervenendo su questa legge del PD, come al solito improvvisata e pasticciata, che ha dato pessima prova di sé con gli incendi di questa estate e che in futuro potrebbe continuare a darla nel contrasto dei reati ambientali e delle frodi alimentari.
Le Marche sono sempre di più una regione di liberi professionisti. Secondo il Rapporto 2017 di Confprofessioni sulle libere professioni in Italia (elaborazione dell'Osservatorio delle libere professioni sui dati Istat “Rilevazione sulle forze di lavoro”), sono 43.000, in aumento del 25,1%: una crescita progressiva e costante che pone la nostra regione al terzo posto nella variazione relativa all'ultimo decennio in esame (2009-2016).
“Nelle Marche, più che in altre Regioni - afferma il presidente di Confprofessioni Marche Gianni Giacobelli - è confermato il comportamento anticiclico del segmento delle libere professioni. Si noti, peraltro, che il dato riguarda solo i professionisti iscritti per legge ad albo o a elenchi e non la totalità dei lavoratori autonomi. Durante il periodo di crisi il numero dei professionisti è cresciuto, sia grazie all'ingresso di soggetti presentatisi per la prima volta alle porte del mercato del lavoro, sia grazie alla presenza di ex lavoratori dipendenti qualificati, spinti dalle crisi aziendali. La professione può rappresentare tanto un'alternativa tout court al lavoro dipendente, quanto la scelta di uno stile di vita che non sia più integralmente condizionabile da eventi esterni e indipendenti dalla propria volontà. In ogni caso, anche nelle Marche la libera professione rappresenta, dati alla mano, un volàno del mercato del lavoro nelle fasi critiche”.
L'aumento è più evidente se si considera il numero di liberi professionisti per mille abitanti: le Marche (26,2) sono nelle prime sei posizioni, precedute soltanto dall'Umbria (28,6) e da grandi regioni come Lazio (28,8), Lombardia (27,6), Emilia Romagna (26,8) e Toscana (26,5), superando persino il Piemonte (24,9) e il Veneto (22,5). Inoltre, è sensibile la variazione negli ultimi dieci anni (31,5%) e, anche questo caso, la nostra regione è in terza posizione nell'incremento medio annuo (4%). La densità (28) risulta decisamente più alta della media nazionale (24), in linea con le regioni italiane a più alta presenza di liberi professionisti (Emilia Romagna, Lombardia, Lazio e Toscana): un confronto che assume maggiore rilievo, visto che la popolazione delle Marche è assai meno numerosa. Meno confortante è il dato del reddito pro capite, intorno ai 26.000 euro, ancora sotto la media nazionale (circa 27.700 euro), nonostante il crescente numero di liberi professionisti marchigiani per mille abitanti, per quanto il valore del Pil rispecchi l'andamento complessivo dell'economia regionale in tutti i settori produttivi.
Confprofessioni Marche.
E' Delegazione Regionale di Confprofessioni, Confederazione Italiana Libere Professioni, la principale organizzazione che rappresenta e tutela gli interessi generali dei liberi professionisti in Italia, nel rapporto con le istituzioni e con le controparti sindacali di ciascun territorio regionale. Confprofessioni Marche ed è formata da ADC, Associazione Dottori Commercialisti, ANC Associazione Nazionale Commercialisti, ANCL Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro, ANDI Associazione Nazionale Dentisti Italiani, ANF Associazione Nazionale Forense, ANMVI Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani, ANTEC Associazione Nazionale Tecnici e Tecnici Laureati, ASSOINGEGNERI Associazione Ingegneri Liberi Professionisti, FEDERNOTAI Federazione Nazionale Associazioni Sindacali Notarili, FIMMG Federazione Italiana Medici di Medicina Generale, FIMP Federazione Italiana Medici Pediatri, INARSIND Sindacato Nazionale Ingegneri e Architetti Professionisti Italiani, PLP Associazione Psicologi Liberi Professionisti, UNGDCEC Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili.
Si chiudono i giochi per le candidature alle prossime elezioni politiche. E dalla relazione del segretario provinciale di Macerata del Partito Democratico Francesco Vitali emergono tre nomi: Francesco Comi, Irene Manzi e Sara Giannini. La relazione di Vitali è stata votata a larga maggioranza dalla direzione provinciale del Pd di Macerata con 17 voti favorevoli, 8 contrario, 1 astenuta (sara Giannini).
Vitali propone le candidature di Piergiorgio Carrescia per il collegio del Senato di Macerata - Ancona, di Irene Manzi per il collegio della Camera Macerata - Osimo, di Sara Giannini per il collegio senatoriale di Civitanova - Ascoli, Paolo Petrini per il collegio della Camera di Civitanova - Fermo, Francesco Comi per il proporzionale Marche Macerata- Fermo -Ascoli Piceno. Duro l'attacco del segretario provinciale a Matteo Ricci "reo" di parlare a nome del PD marchigiano incurante del lavoro degli organismi dirigenti.
"E' importante esserci tutti. Ho chiesto espressamente anche a Irene, Sara, Mario, Francesco di essere presenti" ha detto nella sua relazione Vitali "anche se si parla di loro. Siamo qui per discutere di politica, di elezioni e del futuro delle marche e non semplicemente di vicende personali.
Il nostro partito in questi giorni deve selezionare le candidature e prepararsi alla sfida. È del tutto evidente che non è facile formulare una proposta.
Avremmo auspicato le primarie o un’ampia consultazione degli iscritti. Ma il metodo optato le ha escluse.
Abbiamo atteso per settimane di conoscere un metodo di selezione alternativo delle candidature e questo ci ha fatto perdere tempo e prodotto qualche rinvio. Me ne scuso con tutti voi. Poi, come sempre, stiamo seguendo le indicazioni degli organi superiori ed oggi dovremo fare la nostra proposta affidandoci all’organo più rappresentativo del gruppo dirigente provinciale.
La proposta che formuleremo si scontra però con alcuni limiti oggetti che non possiamo trascurare: un sistema elettorale uninominale e plurinominale che coinvolge un territorio molto ampio e quindi più province e quindi esclude la nostra autosufficienza come territorio; un sistema coalizionale che coinvolge più forze politiche e quindi esclude la nostra autosufficienza come partito; Il principio dell’alternanza di genere che presuppone candidate e candidati nei collegi e quindi responsabilizza la nostra autonomia nella formulazione delle proposte.
I collegi uninominali della provincia di Macerata sono ben 2 alla Camera e 2 al Senato. Siamo in sostanza la provincia più penalizzata della Regione, l’unica frammentata, l’unica a non avere un collegio interamente suo e minoritaria in 3 collegi su 4 dove altre federazioni si sono già pronunciate e sono prevalenti.
Nei giorni scorsi seguendo le indicazioni del gruppo dirigente nazionale, che ha approvato apposito regolamento, e quelle del gruppo dirigente regionale, coordinato per l’occasione da Marco Marchetti, ho dapprima informalmente ascoltato il parere di molti rappresentanti del nostro territorio e poi quello dei segretari delle federazioni di Ascoli, Ancona, Fermo che con noi condividono i collegi.
La Federazione di Fermo ha espresso gradimento per l’on Petrini per il collegio della camera n. 5 Civitanova- Fermo dove è maggioritaria e dove in alternativa noi avremmo potuto spendere anche una nostra proposta.
La Federazione di Ancona ha indicato on. Piergiorgio Carrescia nel collegio senatoriale n. 2 di Ancona dove pure, sia pure di poco, è maggioritaria. Anche qui noi abbiamo nostre proposte legittime e credibili.
Le Federazione di Ascoli e Fermo, ampiamente maggioritarie nel collegio senatoriale n.3, hanno espresso una disponibilità a sostenere una candidatura Maceratese, rinunciando ad una loro proposta, nel segno però della discontinuità rispetto al passato.
Nel territorio Maceratese sono emerse alcune proposte che ho raccolto. Oggi occorre fare una proposta in attesa di confrontarci nella direzione regionale di domani su quanto sia meglio per vincere e per la nostra amata regione.
Per informazione devo dirvi che in questi giorni siamo stati tutti, malgrado le incertezze, impegnati a lavorare seguendo le indicazioni sommarie che ci arrivavano e in attesa di confrontarci nella direzione provinciale i oggi, quella regionale di domani su quanto sai meglio fare insieme perla nostra amata regione.
Era mia intenzione portare oggi una rosa ampia di nomi, confidando nella capacità reciproca di ascoltarci e confrontarsi con il gruppo dirigente nazionale e regionale".
Poi Vitalia attacca duramente Ricci: "Oggi aprendo il giornale ho letto una intervista che mi ha lasciato senza parole. Ricci a nome dei democratici Marchigiani sostiene proposte ambiziose per il collegio uninominale di Pesaro e quello proporzionale del sud per aiutare il territorio.
Ora mi domando:
1) in quale sede, in quali organismi, sono state discusse e decise le cose di cui parla Ricci per conto dei Democratici Marchigiani? Non ha forse deliberato il partito provinciale di Pesaro di ricandidare prioritariamente i due parlamentari uscenti Morani e Fabbri? Non stiamo forse discutendo faticosamente ed insieme cosa è meglio fare con altri segretari provinciali? Non è forse vero che domani è convocata la direzione regionale per parlare? Non è forse vero che il segretario nazionale consulterà il segretario regionale o suo delegato? Non mi risulta che Ricci si sia confrontato con alcuno dei gruppi dirigenti marchigiani. Nessuno certamente ci ha coinvolto.
Noi vogliamo essere ascoltati per dire dove è più opportuna una candidatura esterna e respingere i tentativi di strumentalizzarli per fini politici interni tesi solo ad agevolare gli amici e penalizzare chi non lo è.
Ripeto, oggi in direzione avrei auspicato, desiderato, proporre rose ampie ed unitarie confidando nello spirito di squadra e in un metodo leale e trasparente di confronto. Ma i tavoli segreti che qualcuno allestisce per trattare autonomamente candidature ci impongono di scegliere in modo chiaro e netto le Nostre proposte nominative assumendoci fino in fondo le nostre responsabilità.
Pertanto devo dirvi che quelli di Irene Manzi e Sara Giannini sono risultati, anche nel confronto con le altre federazioni, ampiamente maggioritari per le candidature di collegio.
Inutile negare che la regione Marche vive il dramma del terremoto e che questo inciderà simbolicamente anche sulle dinamiche elettorali. Non possiamo permetterci di trascurare la rappresentanza politica del territorio più fragile e ferito della regione.
Per queste ragioni, In moltissimi, e da più parti, mi hanno segnalato la necessità di rivendicare una candidatura autorevole che rappresenti simbolicamente questo territorio e questo dramma e mi hanno suggerito la proposta del segretario regionale Francesco Comi.
Questo è il quadro della nostra federazione e che in parte fotografa le dinamiche democratiche recenti del nostro partito.
Per questo a voi sottopongo questa relazione che dovrà essere il nostro contributo al partito regionale e nazionale per poter fare le proprie scelte e che tiene conto per i 4 collegi uninominali di 4 nomi, di cui due donne e due uomini, due della nostra federazione e due di altre federazioni, rappresentativi anche del pluralismo interno al partito".
Dalla danza all'enogastronomia, dalla grafica all'agraria fino alla gestione delle acque.
Sono alcuni dei nuovi indirizzi compresi nel Pof 2018-2019 (Programma dell'offerta formativa e della rete scolastica delle Marche) approvato dalla Giunta regionale.
L'obiettivo generale del provvedimento è "assicurare agli studenti marchigiani le migliori opportunità formative sia sulla costa che nell'entroterra in coerenza con le vocazioni dei singoli territori e una particolare attenzione alle nuove professioni".
I nuovi indirizzi ad Amandola, San Severino Marche, San Benedetto del Tronto, Senigallia, Ancona. (Ansa)
Una novità importante riguarda due emendamenti che vanno ad estendere la platea dei benefici contro gli sprechi, inaugurata nel 2016 con la legge Gadda, (dal nome della deputata PD promotrice, Maria Chiara Gadda): il testo originario della norma dotava infatti, l’Italia di una legge sul recupero delle eccedenze alimentari e sulla loro donazione per solidarietà sociale. Il provvedimento, definiva, per la prima volta nell'ordinamento del nostro Paese, i termini di “spreco”, chiarendo anche i limiti di conservazione e regolamentazione delle date di scadenza, puntando a semplificare le procedure per la donazione, sempre nel rispetto di basilari norme igienico-sanitarie, nonché della tracciabilità dei prodotti e della filiera di destinazione.
Con la manovra finanziaria da poco approvata, tale legge si perfeziona, grazie alle novità intervenute in commissione Bilancio della Camera: viene così ora regolamentata anche la donazione di altri prodotti di largo uso e consumo (e, purtroppo, molto spesso di facile spreco), che riguardano l’igiene e la cartoleria. In questo modo, pertanto, la filiera dei donatori si arricchisce di farmacie e grossisti di questi generi merceologici, rendendo peraltro più fluida la semplificazione burocratica, ed applicando maggiore armonia al testo di legge, con più semplici regole del “donare”.
E’ dunque possibile ora devolvere, oltre al cibo, per esempio, farmaci con etichette sbagliate, purché ovviamente le irregolarità non riguardino le date di scadenza né, è chiaro, l'indicazione di sostanze in grado di provocare intolleranze od allergie, ma non solo: l’amplia platea dei benefici fiscali della legge (nota anche con il numero che la contraddistingue, la 166), si estende ad altri beni di consumo, fra cui i presidi medico chirurgici, gli integratori alimentari e i prodotti di cartoleria e cancelleria, con uno strumento in più, in grado di far conoscere fra loro gli attori della filiera, creando sempre maggiori opportunità di sviluppo per le donazioni, in virtù anche della presenza di esperti che mettono a disposizione le proprie esperienze e competenze, in maniera gratuita. Stiamo parlando della piattaforma web www.iononsprecoperche.it, corredata dall’hastag #iononsprecoperché, strumento fondamentale, in grado di coinvolgere, monitorare e seguire tutto il processo.
Nello specifico, il primo emendamento approvato permette l’estensione delle donazioni agli altri prodotti indicati, che vanno ad aggiungersi alle derrate alimentari, intendendo così includere settori importanti e confermando le semplificazioni amministrative. Il secondo, invece, chiarisce i soggetti destinatari delle donazioni di merci non più vendibili, ma ancora edibili (gli alimentari) o fruibili (i medicinali e prodotti di cartoleria), includendo anche le cooperative sociali, componenti importanti di quella parte del welfare che affianca e rafforza il sistema pubblico nel contrastare l’indigenza.
Grande soddisfazione quindi per l’ampliamento del paniere dei beni donabili che rientrano nel processo della legge 166/2016, ed anche per l’estensione delle relative agevolazioni fiscali per le donazioni a favore degli enti del terzo settore che si iscriveranno nel nuovo Registro Unico Nazionale, comprese, come abbiamo visto, cooperative e imprese sociali, con l’obiettivo di favorire la cessione gratuita di beni nelle 4 fasi di alimenti, farmaci e materiale di cartoleria: produzione, trasformazione, distribuzione e somministrazione, con il nobile intento di ridurre gli sprechi, favorendo il recupero delle merci invendute o non utilizzate che possono trovare rinnovata utilità nel circuito sociale.
Il prossimo 7 febbraio alle ore 21, ospite del Teatro Concordia di San Benedetto del Tronto, andrà in scena “Il barbiere di Siviglia”, opera buffa di Gioachino Rossini allestita e rivisitata dalla maestria di Riccardo Serenelli.
Il Maestro Serenelli, Direttore artistico di Villa InCanto, inaugura con questa opera la neo-nata collaborazione con la città sanbenedettese che patrocina l’evento, palcoscenico prolifico di occasioni culturali.
Villa InCanto si propone come esperienza originale di fruizione dell’opera lirica che trae forza dalla grandezza delle opere e dei loro autori, arricchendosi però di particolari che trasformano gli allestimenti in emozione tangibile, viva e rinnovata.
Villa InCanto è un progetto a tutto tondo che racchiude in sé tanti percorsi dedicati agli appassionati, ai curiosi e a coloro che si avvicinano all’opera lirica per la prima volta. Molteplici strade che conducono ad un’unica méta: l’amore per la musica e l’armonia, il tutto mediato dall’emozione.
Un modo viscerale di vivere l’opera, dunque, facendone un’esperienza concretamente emozionale che dal 7 febbraio anche la “riviera delle palme” potrà sperimentare grazie a “Il barbiere di Siviglia” di Rossini nell’anno delle celebrazioni per il 150° della sua morte.
Partner della serata saranno la Maison Danhèra che omaggerà gli spettatori con un cadeau profumato e Giocondi Strumenti Musicali che metterà a disposizione uno dei suoi migliori pianoforti.
Per informazioni sulla produzione di Villa InCanto: www.villaincanto.eu, info@villaincanto.eu o 349 2976471. Per acquisto o prenotazione dei biglietti contattare il Teatro Concordia (da due giorni prima dello spettacolo orari: mattino 10-12, pomeriggio 17,30-19,30 ) al numero 0735 588246 o il Circuito AMAT al numero 071 2072439.
Prezzi: € 20,00 intero € 15,00 ridotto o convenzionato
Via libera al rinvio del pagamento delle rate di ammortamento dei prestiti contratti con Cassa depositi e prestiti (Cdp) dagli Enti Locali dei territori colpiti dagli eventi sismici del 2012 (Emilia Romagna, Lombardia e Veneto), del 2016 e 2017 (Lazio, Abruzzo, Marche e Umbria) e 2017 (Ischia). Lo ha deliberato il Consiglio d'amministrazione di Cdp.
L'operazione consente agli Enti di rinviare, senza oneri aggiuntivi, il pagamento di rate dei prestiti concessi da Cdp, per un ammontare superiore ai 106 milioni. L'intervento prevede, in relazione agli eventi sismici di 2016 e 2017, che le rate in scadenza nel 2018 siano esigibili l'anno successivo il termine dei piani ammortamento dei prestiti. Le modalità del rinvio saranno comunicate direttamente ai singoli Enti. L'intervento si somma alle numerose misure già adottate da Cdp a beneficio delle comunità colpite da eventi calamitosi. (Ansa)
La sala della delegazione provinciale del Coni, gentilmente concessa, ha ospitato sabato 20 gennaio l’assemblea dei quadri dirigenti dell’Unione Sportiva Acli Marche, ente di promozione sportiva ed associazione di promozione sociale che nella nostra regione registra più di 12000 iscritti.
All’iniziativa, svoltasi per la prima volta e voluta fortemente dal nuovo consiglio regionale, hanno partecipato i consiglieri regionali, i rappresentanti dei comitati provinciali, i presidenti provinciali delle Acli delle province di Macerata e Pesaro/Urbino (Roberta Scoppa e Giuseppe Diamantini), il direttore regionale del Patronato Acli Fabio Corradini, ma soprattutto tanti dirigenti che quotidianamente portano avanti le attività sportive dell’U.S. Acli in tutto il territorio regionale con dati sempre più significativi, con un tesseramento in continuo aumento e con un incremento notevole delle iniziative programmate.
Nel corso dell’incontro è stato evidenziato il valore sociale delle attività sportive dell’Unione Sportiva Acli Marche ed è stato dato spazio ad alcune iniziative particolari realizzate nel territorio regionale come ad esempio il fit walking a Macerata, le camminate per promuovere gli stili di vita corretti dei cittadini nelle province di Ancona, Macerata, Fermo ed Ascoli, l’attività di arti marziali in provincia di Pesaro/Urbino, le iniziative sportive all’interno della casa circondariale di Ascoli Piceno, i corsi di autodifesa personale per donne svoltisi a Fano ed Ascoli Piceno, l’intensa attività podistica e le manifestazioni più importanti come la Stramacerata e la Run & Smile di Porto San Giorgio, l’intensa attività di burraco svolta nelle province di Ancona, Ascoli e Pesaro/Urbino.
La presentazione di tali attività è stata fatta anche per permettere al presidente nazionale dell’U.S. Acli Damiano Lembo ed al vice presidente nazionale Luca Serangeli di meglio conoscere le attività del comitato marchigiano dell’ente di promozione sportiva delle Acli. Nel corso dell’assemblea dei quadri dirigenti, alla quale hanno partecipato 50 persone provenienti dall’intero territorio marchigiano, sono anche intervenuti il rappresentante della Regione Marche Fabio Sturani, il presidente regionale del Coni Fabio Luna, il coordinatore degli enti di promozione sportiva delle Marche Giorgio Sartini ed il presidente regionale della Uisp Armando Stopponi a testimoniare la validità della rete di rapporti e di alleanza che l’U.S. Acli ha saputo allestire nel corso degli anni.
Oltre 100 lavoratori del pubblico impiego saranno ad Ancona, mercoledì 24 gennaio, ore 9.30 presso il Conero Break, Via Albertini 6. I delegati del lavoro pubblico, provenienti da tutte le Marche ed in rappresentanza degli oltre 7.000 iscritti nei comparti pubblici di Sanità, Autonomie Locali ed enti centralizzati, parteciperanno alla prima iniziativa promossa dalla Fp Cisl Marche, in vista del rinnovo di metà aprile delle rappresentanze dei lavoratori in tutti i luoghi pubblici di lavoro.
Al centro dell'iniziativa, che vedrà la presenza di Alessandro Chierchia della Fp Cisl Nazionale, l'elaborazione di un documento da inviare a Regione ed Autonomie marchigiane affinché si facciano parti attive per giungere quanto prima alla definizione del contratto nazionale di Sanità ed Autonomie Locali, fermi da dieci anni, cosi come avvenuto con il contratto nazionale degli enti statali centralizzati.
Si chiederà inoltre alla Regione ed alle autonomie di velocizzare i piani di assunzione 2018/2020 per dare una risposta alle legittime istanze dei precari e contestualmente prevedere nei bilanci le risorse per la valorizzazione dei professionisti della Sanità ed Autonomie Locali.
La Fp Cisl Marche presenterà la nuova assicurazione in forma gratuita per gli iscritti, tesa a difendere e coprire tutti i lavoratori pubblici in caso di colpa grave o responsabilità patrimoniale.
“Il rinnovo di tutte le rappresentanze di aprile è per la Cisl un fondamentale momento di democrazia e partecipazione - afferma Luca Talevi, Segretario Generale Fp Cisl Marche, che aprirà i lavori della mattinata - per dare voce ai lavoratori ed impostare in tutti i luoghi di lavoro una contrattazione tesa a coniugare il miglioramento quali-quantitativo dei servizi con la valorizzazione del lavoro svolto quotidianamente dai circa 40.000 lavoratori pubblici presenti nella nostra regione”.
I candidati del Movimento 5 Stelle per le Marche sono stati definiti. Nelle liste del Movimento 5 Stelle, così come definiti dalle parlamentarie e nel rispetto di quanto definito dalla legge elettorale, ci sono 8 donne e altrettanti uomini.
Questo l'elenco completo dei candidati nella lista proporzionale: Silvestri Rachele, Giuliodori Paolo, Andrenacci Elena, Matalucci Ercole, Cecconi Andrea, Terzoni Patrizia, Rossini Roberto, Parisse Martina.
Tra i candidati supplenti invece troviamo: Capone Frediana, Fioschini Marco, Matellicani Cristina, Arioli Ruelli Riccardo, Durante Henry Domenico, Brunelli Vanessa, Spallacci Luca, Mastrogiacomi Francesca.