LA RICETTA DELLA CROSTATINA ALLE MELE
Ingredienti:
250 gr di farina 002 uova 120 gr di zucchero50 ml di olio di semi1 bustina di lievito per dolci1 bustina di vanillinaSucco di mezzo limone 2 mele
Preparazione:
Sbattete le uova con lo zucchero e aggiungete la farina setacciata con il lievito, l'olio di semi e la vanillina. Impastate e poi aggiungete il succo di limone e rimpastate il tutto. Una volta pronto sbucciate le mele e fatele a fettine. Prendete una tortiera già imburrata ed infarinata con cerniera e versateci l'impasto. Sopra mettete le fettine di mele e spolverate con dello zucchero a velo. Infornate la crostatina di mele a forno già caldo a 180 gradi per 40 minuti circa.
Buon appetito!
Gli uomini amano le api e ne sfruttano da tempo immemore la capacità di trasformare minuscole gocce di nettare in generose provviste di miele. Eppure sono gli uomini a rendere l'ambiente sempre più ostile alla sopravvivenza delle api.
L'apicoltura è una attività che richiede oggi conoscenze tecniche, curiosità e formazione continua, nonchè un piccolo impegno economico per cominciare.
il corso di apicoltura di primo livello organizzato dall'Associazione apicoltori del Piceno è una buona guida sia per l'apicoltore ancora poco esperto, sia per chi debba decidere se intraprendere o meno questa attività.
Tratterà ovviamente della biologia ed etologia dell'alveare, ma anche di come progettare uno spazio botanico idoneo alle api; delle normative settoriali, veterinarie e commerciali, delle pratiche tecniche dell'apicoltura e delle specificità dellapicoltura biologica; e del capitolo spesso insidioso anche per gli esperti del controllo della salute degli insetti.
il contributo per la partecipazione è di 30 euro; il corso si concentra nel primo, nel terzo e quarto fine settimana di febbraio; prevede una lezione pratica all'aperto in primavera. Le lezioni si svolgeranno presso la sala Joyce Lussu di Marina di Altidona (FM). Le iscrizioni sono aperte sino al 25 gennaio prossimo.
Per contatti e informazioni: apicoltoridelpiceno@libero.it 333 4897226 (Valentina), il 328 7674810 (Franca) o il 348 0338165 (Daniele);
https://it-it.facebook.com/ApicoltoriDelPiceno/
Emanuele Tondi insiste sulla questione delle casette, da lui stesso rilanciata con formale richiesta al commissario De Micheli di cambiare la cosiddetta norma "Salva Peppina". Il presidente della Regione Luca Ceriscioli, nel corso di un incontro tenutosi a Belforte e organizzato dal Partito Democratico (vedi il video in calce), aveva dato la propria versione. Che però non ha convinto Tondi.
"Caro presidente, non è così e le dico il perché.
1. Anche i containers e le SAE forniti dalla Protezione Civile" afferma Tondi "non rispettano pienamente i criteri di abitabilità (igenico sanitari) a cui fa riferimento il DM 5/07/75; 2. Le strutture mobili e le casette di cui stiamo parlando non sono state costruite con chiodi e martello dai terremotati, sono state acquistate da ditte con certificato di origine e specifiche tecniche;3. Tali strutture, che a suo dire non rispettano i criteri "di sicurezza", sarebbero a norma (e quindi sicure???) se posizionate in "strutture ricettive all'aperto per la sosta e il soggiorno dei turisti, previamente autorizzate" (Art. 3, comma 1, lettera e.5) del DPR 380/2001);4. Strutture simili vengono usualmente utilizzate per il soggiorno degli operai impiegati nei grossi cantieri tipo la Quadrilatero e l'Alta velocità;5. Nè Lei, nè il sottoscritto, si devono preoccupare di chi si prenderà la responsabilità di garantirne la sicurezza. Lo faranno i tecnici (ingegneri, architetti, geometri) asseverandone o meno l'idoneità statica.
Presidente, concorderà che i problemi della sicurezza abitativa in questo Paese sono ben altri. Quelli di migliaia di edifici privati e pubblici, come le scuole, che possono crollare da un momento all'altro se si verifica un sisma di una certa intensità. Oppure delle centinaia di aree abitate e/o industriali che possono essere alluvionate in caso di forti piogge. Senza parlare del Vesuvio e dei Campi Flegrei.
Per favore" conclude Tondi "non continuiamo a "chiarire" il problema, perché lo conosciamo bene. Cerchiamo piuttosto di risolverlo, con un po' di buon senso".
N.B. Il video riproduce parte dell'Intervento del Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli all'incontro organizzato dal PD della Provincia di MC il 19 Gennaio 2018 a Belforte del Chienti.
LA RICETTA DELLO SFIZIOSO PLUMCAKE SALATO
Ingredienti:
300 gr di farina 00
3 uova
50 ml di olio di semi
1 bustina di lievito per salati
1 peperone
1 pomodoro
1 cipolla dorata
150 gr di Parmigiano grattugiato
50 gr di Pecorino grattuguato
Sale e pepe q.b.
Stampo per plumcake da 28 cm
Preparazione:
In una terrina rompete le uova pian piano, aggiungete la farina con il lievito ed iniziate a mescolare con una frusta. A filo unite il latte, l'acqua, l'olio di semi e mescolate ancora. Salate e pepate. Unite il parmigiano e il pecorino. Una volta pronto l'impasto lasciatelo un attimo riposare. Nel frattempo lavate le verdure e tagliatele a pezzettini. Andatele a mischiare nell'impasto pronto. Imburrate e infarinate lo stampo e versate il composto. Infornate a 200° per 45 minuti. Una volta pronto toglietelo dal forno e fatelo intiepidire. Tagliatelo a fettine e rimettete in forno su una teglia a 170° per 10 minuti per renderle più croccanti.
Buon appetito!
Dall'Area Vasta 3, identificata nella persona del direttore Alessandro Maccioni, riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa in merito alla cessazione del rapporto con l'Acom.
Nei giorni scorsi la società ACOM ha pesantemente attaccato l’ASUR 3, accusandola di aver annullato aggiudicazione e contratto relativi ad una fornitura di farmaco, che vedeva, per l’appunto ACOM quale società aggiudicatrice. E’ vero.
L’ASUR 3, dopo aver espletato la gara per la fornitura del radiofarmaco, ha deciso di dichiarare la decadenza di ACOM dall’aggiudicazione del contratto non appena il sottoscritto è venuto a conoscenza,sulla base delle informazioni richieste come per legge, che tale società non era in possesso dell’apposita autorizzazione per un specifico trattamento richiesto alle società concorrenti.
L’assenza di tale autorizzazione è stata attestata dall’ Agenzia Italiana del Farmaco, Ente proposto a tale tipo di certificazione. Poiché l’ASUR3 agisce nell’esclusivo interesse dei cittadini, della loro salute, nel mese scorso abbiamo immediatamente annullato tutti gli atti conseguenti all’aggiudicazione. Non abbiamo, dunque, nulla da temere in merito al ricorso presentato da ACOM per l’esclusione dal contratto.
Sempre nello scorso mese di dicembre abbiamo inviato gli atti relativi alla gara all’Autorità Giudiziaria proprio perché valuti se le dichiarazioni rese da ACOM in sede di gara – con le quali attestava di essere in possesso dell’autorizzazione in realtà mancante – abbiano rilevanza penale. Siamo dunque lieti che anche ACOM si sia rivolta alla Procura: sarà più facile, per la società, fornire lenecessarie spiegazioni. Pertanto, la disinvolta affermazione recepita acriticamente dal giornalista secondo cui l’ASUR 3 avrebbe sperperato un milione di euro, negli anni scorsi, per l’acquisto del radiofarmaco, altro non è se non un patetico tentativo di ritorsione di ACOM per la legittima esclusione dal contratto.
Peraltro, il sottoscritto, nello scorso mese di dicembre, ha già presentato querela nei confronti di chi, su alcune testate locali, ha messo in giro questa bufala. Si tratta, dunque, di una offesa tardiva e di una “non notizia”. Non per questo, tuttavia, meno meritevole di essere perseguita nelle opportune sedi giudiziarie.
<< Per Forza Italia la famiglia è una priorità a partire dalle politiche che debbono essere attuate nei Comuni con l’applicazione dei contenuti del “Fattore famiglia” elaborato dal Forum nazionale delle associazioni familiari.
Noi, come già anticipato nel corso dell’iniziativa “Più forte la famiglia, più forte l’Italia”, tenutasi ad Ascoli nel dicembre scorso, metteremo in campo una politica di welfare in grado di assistere concretamente le famiglie italiane, a partire dal reddito di dignità. Bene ha fatto oggi il presidente del Forum delle famiglie Gigi De Palo a chiedere un impegno alla politica. Particolarmente preoccupante- continua Fiori- è il dato relativo al calo della maternità causato dalla crisi: ogni donna fatica a mettere al mondo più di un figlio e lo fa con enormi sacrifici nel campo nel lavoro, penalizzando spesso la propria carriera.
I tagli degli ultimi cinque anni sono stati nefasti e hanno contribuito a smontare il sistema dell’assistenza con le famiglie sempre più costrette a spendere di tasca propria per servizi che dovrebbero essere garantiti dal pubblico>>. Sono le parole di Marcello Fiori, responsabile nazionale Enti Locali di Forza Italia.
Via libera dalla IV commissione consiliare “Salute” alla proposta di regolamento della Giunta regionale che definisce le tipologie di strutture e di servizi sanitari, socio-sanitari e sociali pubblici e privati soggetti ad autorizzazione alla realizzazione e all'esercizio in attuazione della normativa regionale n.21/96.
Si tratta, in particolare, delle strutture che forniscono prestazioni in regime di ricovero ospedaliero a ciclo continuativo o diurno per acuti e di quelle ospedaliere ed extraospedaliere che erogano prestazioni in regime ambulatoriale; delle strutture sanitarie extraospedaliere intensive ed estensive, socio-sanitarie di lungo assistenza e quelle sociali di tutela e accoglienza che forniscono prestazioni in regime residenziale e semi residenziale a favore delle categorie di previste dalla normativa statale e regionale; degli stabilimenti termali e degli studi odontoiatrici, medici o di altre professioni sanitarie, se attrezzati per fornire prestazioni di chirurgia ambulatoriale ovvero procedure diagnostiche e terapeutiche invasive, di particolare complessità organizzativa e tecnologica, o che comportino un rischio per la sicurezza del paziente, nonché delle strutture esclusivamente dedicate ad attività diagnostiche o dove si esegue attività di diagnosi dei disturbi specifici dell'apprendimento.
Gli inquirenti cercano il dna degli indagati sui vestiti e sul cadavere di Renata Rapposelli, la pittrice chietina residente da tempo ad Ancona, scomparsa il 9 ottobre scorso a Giulianova (Teramo) dopo aver fatto visita al marito Giuseppe Santoleri e al figlio Simone (sospettati dell'omicidio), per poi essere ritrovata morta sul greto del fiume Chienti a Tolentino (Macerata). Il pm di Ancona Andrea Laurino ha disposto un ulteriore accertamento medico legale che verrà eseguito il 25 gennaio all'obitorio dell'ospedale di Macerata anche per capire le cause della morte. La procura ha avvisato i due indagati che potranno parteciparvi mediante propri consulenti. Nell'ambito dell'inchiesta, sono state disposte varie perizie tra cui potrebbero essere decisive quella sui dispositivi elettronici in uso ai Santoleri (12 telefonini, un pc e una pen-drive) comprendente verifiche sulle ricerche web effettuate, quella tossicologiche e la comparazioni tra reperti di terra.
(fonte Ansa)
Il Commissario al Sisma del Centro Italia, Paola De Micheli, ha risposto alla lettera del Sindaco di Camporotondo di Fiastrone, Emanuele Tondi, sottoscritta da altri 19 Sindaci, Comitati dei terremotati e Ordini professionali, contenente la proposta di modifica dell’Art. 8bis del D.L. 189/2016 sulle disposizioni per la regolarizzazione delle strutture temporanee istallate autonomamente dai cittadini terremotati. Oltre alla lettera di risposta, è notizia recente (ANSA) che “De Micheli ha chiarito anche che per regolarizzare gli immobili temporanei, si dovranno presentare le domande di contributo con il progetto degli interventi di ricostruzione. La richiesta di regolarizzazione degli immobili temporanei comporta la rinuncia al solo contributo di autonoma sistemazione (Cas) ma non di quello per ricostruire.”
"Premesso che non era stato chiesto un chiarimento ma una modifica dell’Art. 8 bis del D.L. 189/2016 (l’articolo è fin troppo chiaro)" dice Emanuele Tondi "le modifiche richieste non sono state accolte e quindi le criticità evidenziate nella lettera rimangono tutte:
Nella notizia ANSA non c’è scritto che per regolarizzare gli immobili temporanei la scadenza per presentare la domanda di contributo con il progetto degli interventi di ricostruzione è il 31 Gennaio 2018, mentre per tutti gli altri è stata prorogata al 31 Ottobre 2018 (e verrà, verosimilmente, prorogata ancora). Questo chiarimento, in realtà, la De Micheli lo fa a se stessa, in quanto in una precedente nota n. 21997 del 20.12.2017 affermava testualmente “Il termine del 31 Gennaio p.v. non è affatto troppo breve, tenuto conto che entro tale data non dovranno essere presentati progetti di ricostruzione”. E invece il progetto va presentato e il termine del 31 Gennaio è troppo breve (a questo punto anche per la De Micheli, vista la sua precedente nota).Chi ha costruito o installato l’immobile temporaneo ha, per la stragrande maggioranza, la scheda AEDES “E” e cioè ricostruzione pesante. Impossibile per molti presentare il progetto di ricostruzione ora, senza i risultati della microzonazione, senza ancora aver fatto i sondaggi geologici e, soprattutto, a pochi giorni dalla pubblicazione della nuova ordinanza “n. 46” che modifica le precedenti e introduce nuove disposizioni per la ricostruzione pesante.
Il Commissario forse non sa, e per questo allego delle foto, che le strutture temporanee presenti sul territorio del cratere a cui dovrebbe riferirsi l’articolo 8-bis del D.L. 189/2016, sono case mobili, box metallici prefabbricati e strutture in legno che in pochissimi casi (a meno che non si sia fatto un grande struttura che ben poco avrebbe di temporaneo) hanno i requisiti richiesti (preciso che anche le SAE-Soluzioni Abitative di Emergenza non hanno tali requisiti). Un’altezza minima interna di m 2,70, riconducibile a m 2,40 per i vani accessori (bagni, corridoi, ripostigli, wc). Tale altezza, per i comuni posti al di sopra dei 1000 di quota, può essere ridotta a m 2,55. Si prescrive inoltre la superficie minima abitabile per ogni individuo (14 mq/ab fino a 4 abitanti e 10 mq/ab da 5 in poi), nonché le superfici minime delle camere da letto: mq 9 per una persona e 14 se per due e che ogni alloggio deve essere dotato di una stanza di soggiorno di almeno mq 14.
Veniamo al CAS-Contributo di Autonoma Sistemazione. Se si riuscisse a superare le criticità di cui sopra, al momento impossibile, la De Micheli chiarisce che la regolarizzazione comporterebbe SOLO la rinuncia al CAS. “Solo” l’ho scritto volontariamente in maiuscolo perché non è poca cosa. Magari per chi ha un alto reddito si, ma non per la maggior parte dei terremotati di cui stiamo parlando. Queste strutture temporanee sono state comprate ed installate autonomamente dai cittadini, con i loro soldi, spesso con richiesta di finanziamento concesso dalla banca grazie alla garanzia del CAS. Così facendo non hanno richiesto le costosissime e impattanti da un punto di vista ambientale SAE. E gli togliamo il CAS? Perché? Non lo capisco proprio!".
LA RICETTA DEL TIRAMISÙ ALL'ANCONETANA
Ingredienti (dose per 6 persone):
6 tuorli + 2 albumi
5 cucchiai di zucchero
1/2 kg di mascarpone
1 busta di panna per dolci
Rum (o liquore a piacere)
Cacao amaro
Gocce di cioccolato
500 gr di biscotti novellini (o quelli che preferite)
4 tazzine di caffè (se preferite o avete bambini mettete anche il caffè d'orzo)
Preparazione:
Montate a neve le due chiare d'uovo in un contenitore e la panna in un altro, poi sbattete le uova con lo zucchero e una volta pronta la montata aggiungete il mascarpone aiutandovi con una spatola per dolci. Buttate le gocce di cioccolato, il rum ed infine aggiungete la panna montata e le chiare d'uovo a neve mescolando il tutto; una volta pronto, prendete una teglia e fate una base di biscotti bagnandoli con il caffè. Sopra fate uno strato di mascarpone facendolo ben arrivare ai lati, continuate facendo un altro strato di biscotti e mascarpone e così via fino alla fine. Per ultimo spolverizzate con il cacao amaro e mettete il tiramisù in frigo per qualche ora in modo che si addensi bene.
Buon appetito!
Un accordo di finanziamento da 350 milioni per supportare i progetti di ricostruzione delle aree del centro Italia colpite dai terremoti del 2016 e 2017.
A siglarlo il 12 gennaio al Ministero dell’Economia il vice governatore per la strategia finanziaria della Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa (Ceb), Carlo Monticelli, e l’amministratore delegato della Cassa depositi e prestiti (Cdp), Fabio Gallia.
Alla firma erano presenti il ministro Pier Carlo Padoan e del commissario straordinario per la ricostruzione Paola De Micheli. La risorse messe a disposizione da Ceb confluiranno nel plafond Sisma Centro Italia di Cdp e attraverso intermediari finanziari saranno destinate a famiglie e imprese per i lavori di ricostruzione.
Ci sono “i primi timidi risultati della fase della ricostruzione – ha affermato Paola De Micheli – i numeri non sono ancora roboanti ma danno la dimensione di un’attività concreta. Sulla ricostruzione privata abbiamo già attivato 600 cantieri. Le istituzioni collaborano bene, ho fiducia per il futuro”.
In tutto cio’ “facciamo queste cose per avere un impatto sulla vita delle persone”, ha ricordato Padoan nel complimentarsi “con tutte le istituzioni coinvolte. La parola chiave e’ ‘fiducia’. Mettere a disposizione risorse per avviare una ricostruzione puo’ sembrare un’operazione semplice. Qui si fa un lavoro quotidiano che spesso non fa notizia. Fa notizia la ‘cattiva notizia’, ma il lavoro quotidiano della ricostruzione meriterebbe attenzione maggiore”.
Per gli interventi di ricostruzione 'pesante' post terremoto, il Commissario straordinario Paola De Micheli ha prorogato il termine di presentazione delle domande al 31 ottobre prossimo. Lo ha scritto la stessa De Micheli, rispondendo alle sollecitazioni di chiarimenti avanzate dal senatore Mario Morgoni, dal deputato Piergiorgio Carrescia, da alcuni sindaci e ordini professionali.
Con l'ordinanza n.46 il Commissario ha modificato alcune disposizioni precedenti: per ricostruire imprese o edifici a uso abitativo con danni gravi, saranno ammesse anche domande arrivate tra il primo gennaio e l'entrata in vigore dell'ordinanza. De Micheli ha chiarito anche che per regolarizzare di immobili temporanei, si dovranno presentare le domande di contributo con il progetto degli interventi di ricostruzione. La richiesta di regolarizzazione degli immobili temporanei comporta la rinuncia al solo contributo di autonoma sistemazione (Cas) ma non di quello per ricostruire.
LA RICETTA DEI SALATINI DI PASTA SFOGLIA CON WURSTEL (Versione pasta sfoglia light con yogurt)
Ingredienti:
(Per la pasta sfoglia light):
200 gr di farina 0050 ml di olio di semi90 ml di yogurt bianco magroSale
(Per la farcitura):
7-8 wurstel grandi
Preparazione:
Preparate la pasta sfoglia iniziando ad incorporare lo yogurt, l'olio di semi, un pizzico di sale e per ultimo la farina (se vedete che l'impasto rimane asciutto aggiungete del latte). Impastate bene fino a quando l'impasto diventa ben asciutto e non appiccicoso. Sulla spianatoia stendete la pasta sfoglia a rettangolo; infarinatela un pochino per fare in modo che non si appiccichi troppo sulla spianatoia e tagliate con una rotella da pasta liscia tutte strisce in base alla lunghezza dei wurstel (vedete foto). Mettete 2 wurstel uno su ogni estremità delle strisce di pasta sfoglia dopodiché iniziate ad arrotolare andando contemporaneamente verso il centro della pasta sfoglia. Una volta pronto tutto il rotolo, tagliatelo a fettine di 2 cm (vengono tipo dei ventaglietti). Infornate a forno già caldo a 180° per 25 minuti circa.
Buon appetito!
Ribaltata la sentenza nel procedimento per le cosiddette spese facili in Consiglio regionale delle Marche. La Cassazione ha annullato 56 proscioglimenti decisi dal gup di Ancona per l'accusa di peculato per consiglieri regionali ed ex (la maggior parte) o addetti ai gruppi.
I giudici hanno accolto il ricorso della Procura di Ancona e ora, per gli interessati, si tornerà in udienza preliminare. Non si conoscono ancora le motivazioni del verdetto ma il procedimento iniziale contro 66 imputati, spezzettato in varie tranche, si complica. In cinque erano stati assolti in abbreviato (tra cui l'ex presidente Spacca e il segretario del Pd Comi Marche) e attendono l'appello. Per sei dei 61 imputati in Cassazione, prosciolti dalla gran parte delle accuse e rinviati a giudizio per pochi addebiti, si prospetta un doppio binario: un'altra udienza gup e il processo in Tribunale che ha già assolto tre di loro. Restano al vaglio della Cassazione, che ha scagionato solo un ex collaboratore Idv, 4 posizioni stralciate.
(fonte Ansa)
Sarà dedicata a Michele Scarponi, il ciclista di Filottrano morto in un incidente stradale lo scorso aprile, la 53/a edizione della Tirreno-Adriatico in programma dal 7 al 13 marzo prossimi.
Scarponi salì per tre volte sul podio finale della Tirreno-Adriatico: vincitore nel 2009, secondo nel 2010 e terzo nel 2011. L'iniziativa, organizzata da Rcs Sport/La Gazzetta dello Sport, comprende sette tappe per un totale di 982,5 km (media km 140,4).
Un percorso classico con la Cronosquadre di apertura sul lungomare di Lido di Camaiore in Versilia (21,5 km), due tappe per velocisti: Camaiore-Follonica e Numana-Fano, due frazioni per finisseur: Follonica-Trevi e Castelraimondo-Filottrano 'Tappa dei Muri', un arrivo in salita da Foligno a Sarnano-Sassotetto, con oltre 14 km di ascesa finale, e in chiusura la classica cronometro individuale di San Benedetto del Tronto di dieci km(7/a). Parteciperanno 175 corridori. (Ansa)
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma delle segreterie regionali di CGIL, CISL e UIL Marche.
Rileviamo con grande soddisfazione e con un pizzico di stupore, leggendo i quotidiani locali, che per il Presidente della Regione Marche il sistema sanitario regionale è in ottima salute. Tante e positive sembrano essere le novità che hanno caratterizzato il 2017, vero e proprio anno di svolta per la sanità delle Marche.
Ci rammarica il fatto di non aver avuto modo di poterle apprezzare. Ci sarebbero stati modi e tempo in abbondanza, tra settembre e novembre dello scorso anno, quando abbiamo provato a lavorare insieme, attraverso i tavoli di monitoraggio sulla riorganizzazione sanitaria. In quelle occasioni, purtroppo, nessun dato significativo ci è stato messo a disposizione, neppure per smentire i numeri che Cgil Cisl e Uil Marche hanno provato a produrre in autonomia, appoggiandosi ai documenti ufficiali di Regione ed ASUR.
E' forte il dubbio che non si tratti di una coincidenza. Siamo invece convinti che i numeri, se prodotti e analizzati con correttezza, non siano interpretabili, né assoggettabili ai punti di vista. Un esempio, su tutti. Ci rallegrano le 834 nuove assunzioni, con le quali si vorrebbero compensare "il migliaio di addetti" che l'Asur ha perso dal 2010 al 2015 (in realtà 1.672 unità dal 2010 al 2016, secondo il bilancio dell'Azienda). Certo, le aspettative generate nell'ottobre del 2016 erano molto diverse: il Presidente in persona annunciò, seppur per tutti gli Enti e le Aziende, 3.125 nuove assunzioni.
I conti non sembrerebbero tornare ma comprendiamo bene come nell'epoca delle "fake news" si renda necessario, ogni tanto, aggiustare il tiro.
Difficile rivendicare da parte della Regione chiarezza e trasparenza come caratteristiche dell'azione amministrativa, quando non si condividono con alcuno i criteri di utilizzo delle maggiori risorse disponibili, a cominciare dai tanti milioni di euro di investimenti annunciati; quando si tengono i territori sostanzialmente all'oscuro delle scelte politiche e di riorganizzazione; quando ai cittadini è negata la possibilità di accedere a numeri e documenti. Un altro esempio: proprio in questi giorni il sito dell'Agenzia Regionale Sanitaria, già di per sé piuttosto scarno, sembra definitivamente scomparso dal web.
Nel fantastico mondo del Presidente Ceriscioli la sanità regionale gode dunque di ottima salute.
Ce ne rallegriamo, ma lo invitiamo ugualmente ad uscire dalle stanze di Palazzo Raffaello e ad incontrare utenti ed operatori della sanità marchigiana. Toccherebbe con mano quelle problematiche della "sanità reale" che instancabilmente (ma inutilmente) abbiamo provato a sottoporre all'attenzione dei suoi collaboratori, e che riproporremmo anche a lui, se credesse davvero, come afferma, al valore della partecipazione nella definizione delle politiche regionali.
L’incompleto riassetto delle reti cliniche, il problematico decollo degli ospedali di comunità, i ritardi sul potenziamento della rete delle Case della Salute, il difficile raccordo tra ospedali e servizi territoriali, il mancato coordinamento tra Enti e Aziende, sono aspetti su cui, a nostro avviso non si riflette abbastanza.
I servizi socio sanitari sono ancora insufficienti - specie l'assistenza domiciliare - e troppo costosi per gli utenti. C’è bisogno di ripensarli complessivamente, con un occhio particolare alle necessità rilevabili nelle aree colpite dal sisma. La trasformazione dei piccoli ospedali sta mettendo in crisi il sistema dell'emergenza-urgenza che, dopo l’importante scelta sul soccorso aereo, necessita di ulteriori, importanti investimenti. Se c’è, come la Regione dice, un miglioramento del saldo di mobilità passiva, i tempi di attesa sono rispettati solo per una prescrizione su quattro; tutti gli altri utenti devono rivolgersi al privato, e non sempre possono permetterselo. Gli operatori del comparto, pubblici e privati, lavorano in condizioni spesso estenuanti e difficilissime.
Come si vede di aspetti da considerare ce ne sono tanti.
Il Presidente ha annunciato (finalmente) l’avvio della predisposizione di un nuovo Piano sanitario. Una buona notizia, specie per Cgil Cisl e Uil delle Marche, che a più riprese lo avevano richiesto negli ultimi mesi. Allo stesso tempo un'occasione, per questa Amministrazione, per uscire dall' "arroccamento" e confrontarsi su un documento importante e concreto di programmazione, rispetto al quale, se sarà possibile, non faremo certamente mancare il nostro contributo.
Al via lunedì 15 gennaio, alle ore 19:40, la nuova stagione del programma televisivo "Cuochi d'Italia" in onda su TV8 del digitale terrestre, condotto dallo chef Alessandro Borghese insieme ai giudici, chef stellati Michelin e amici, Gennaro Esposito (Torre del Saracino, Vico Equense, Napoli) e Cristiano Tomei (L’imbuto, Lucca).
Il format prevede una gara culinaria tra i cuochi provenienti da tutte le regioni italiane, con ricette della tradizione e prodotti tipici del loro territorio.
A rappresentare Macerata e le Marche lo chef Paolo Paciaroni. Nato a San Severino Marche, classe 1979, Paolo è diventato cuoco solo per pura passione. Ha cominciato la sua carriera a Tolentino e si è spinto poi fino in Alta Badia, nel grossetano e al celebre Casta Diva di Blevio con la conduzione di Gennaro Esposito.
Arricchito da tutte queste esperienze Paciaroni è rientrato, per scelta, nella sua amata terra di cui conosce ogni prodotto e ogni storia che sa come raccontare attraverso i suoi piatti. Oggi Paciaroni è l’executive chef del ristorante i Due Angeli all’interno del Relais Benessere Borgo Lanciano a Castelraimondo.
Ruolo di garante per il Corecom in occasione delle prossime elezioni del 4 marzo. Il Comitato svolge infatti funzioni consultive, di vigilanza e di controllo in merito al rispetto delle disposizioni previste dalla legge sulla Par condicio, dal Codice di Autoregolamentazione delle emittenti radiotelevisive private locali e dalle disposizioni contenute negli specifici provvedimenti che l'Agcom e la Commissione parlamentare di vigilanza adottano in occasione della consultazione elettorale.
Funzioni che hanno lo scopo di garantire a tutti i soggetti politici il rispetto dei principi del pluralismo, dell’obiettività, della completezza e dell’imparzialità dell’informazione durante la campagna elettorale, con parità di accesso ai mezzi di informazione radio-televisiva locale, compreso il servizio pubblico locale posto in essere dalla testata giornalistica regionale RAI.
Allo stesso modo, è compito del Corecom vigilare sulla comunicazione istituzionale delle pubbliche amministrazioni in ambito regionale, istruendo eventuali violazioni rilevate autonomamente o segnalate da soggetti esterni. Tutto questo può portare, nei casi più gravi, alla segnalazione all’Agcom, per le eventuali sanzioni, ma anche alla ricerca di accordi in caso di contenziosi, garantendo in ogni caso una costante attività di raccordo informativo con le emittenti, i soggetti politici e l’Agcom.
Dal 29 dicembre 2017 (data di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del decreto del Presidente della Repubblica di convocazione dei comizi elettorali per domenica 4 marzo 2018), come va ricordato, opera infatti il divieto per tutte le amministrazioni pubbliche, anche se non direttamente coinvolte nella tornata elettorale, di svolgere attività di comunicazione, ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni.
Si invita, per qualunque informazione, a contattare l’indirizzo dedicato: elezioni@corecom.marche o i numeri 071/2298466 – 071/2298564
La II Commissione consiliare “Sviluppo economico” ha approvato, all'unanimità, la proposta di risoluzione sul programma di lavoro della Commissione europea per il 2018.
I temi prioritari affrontati nell'atto riguardano settori già presi in esame nel corso del 2016 e 2017 nell'ambito dell'attività di partecipazione alla formazione del diritto e delle politiche europee. Fari puntati ancora una volta, dunque, su economia circolare, con particolare attenzione al riutilizzo delle materie plastiche e alle acque; sui nuovi programmi cofinanziati con risorse europee post 2020; sui temi della sostenibilità, dell'equità sociale, delle politiche europee in materia di energia e clima; sulla catena Ue di approvvigionamento alimentare; sullo stato di diritto e sulla strategia di comunicazione attraverso la quale l'Europa comunica se stessa con l'obiettivo di accrescere trasparenza e democraticità; sul rafforzamento del principio di sussidiarietà e sulla collaborazione tra istituzioni europee e nazionali che sono a vario titolo incaricate dell'attuazione e del rispetto del diritto europeo.
“Anche nel 2018 la partecipazione alla fase ascendente – si legge nella risoluzione - sarà caratterizzata da modalità ormai consolidate” basate su confronto e ampia collaborazione con “i servizi della Giunta regionale, le altre commissioni assembleari e con un partenariato diffuso, formato dal sistema delle autonomie territoriali, dalle Università e dalle associazioni di categoria”.
Verrà tumulata nei prossimi giorni a Gostivar, in Macedonia, la città d'origine della famiglia, la salma di Hamid Imeri, il bimbo di 5 anni soffocato il 4 gennaio scorso dal padre Besart, 27enne disoccupato da tempo alle prese con problemi psichiatrici. La Procura di Ancona ha dato il nullaosta dopo l'autopsia. Il sindaco di Cupramontana Luigi Cerioni ha indetto un giorno di lutto cittadino per il 12 gennaio. A mezzogiorno la cittadinanza è invitata a manifestare il cordoglio sospendendo le attività per un minuto di raccoglimento. "La comunità - ha spiegato Cerioni - è stata profondamente e dolorosamente colpita da questa tragedia". "Non ero io - ha detto al gip Besart, padre di due figli e un terzo in arrivo, in carcere con l'accusa di omicidio volontario aggravato - ero posseduto da una forza sovrannaturale". La madre di Hamid, incinta al settimo mese, partirà con figlioletto e i parenti per la Macedonia per dare l'ultimo saluto in patria al bimbo.
L'autopsia eseguita ad Ancona dal medico legale Mauro Pesaresi ha accertato che il piccino è deceduto per asfissia ma ha sciolto tutti i dubbi. Non ci sono segni evidenti esterni di violenza: l'ipotesi privilegiata è che Besart avrebbe soffocato Hamid tappandogli naso e bocca e la morte sarebbe sopraggiunta in pochi secondi, senza possibilità di reazione. Sono però da verificare alcuni punti del racconto del 27enne. E il medico legale non esclude neanche l'ipotesi di eventuali patologie come concausa di morte. Per questo sono previsti approfondimenti sugli esami istologici, alla presenza del perito della difesa Raffaello Sanchioni.
(fonte Ansa)