Altri comuni

Aziende ed export: i dati delle imprese italiane e alcuni consigli utili

Aziende ed export: i dati delle imprese italiane e alcuni consigli utili

L'export è senza ombra di dubbio un fattore determinante per l'economia italiana, avendo un ruolo assolutamente influente per la sua crescita. Spesso, però, chi ha intenzione di esportare i propri servizi o prodotti non ha un’idea molto chiara degli step da eseguire: l’approccio all’export il più delle volte è molto confusionario e purtroppo non è raro che i risultati finiscano per non essere all’altezza delle aspettative. Qual è la situazione attuale delle imprese italiane che esportano e quali sono gli aspetti da considerare nel caso in cui si voglia esportare? Scopriamolo insieme. Le aziende e i settori dell’export Secondo quanto riportato nel XXXIII Rapporto sul Commercio estero, sebbene il Pil nel 2018 risultava essere inferiore del 3% a quello del 2008 (ossia nel periodo precedente alla crisi), l’export italiano ha vissuto una crescita del 16,1% e attualmente rappresenta quasi un terzo del Pil nazionale (+10% rispetto al 2010).Il panorama economico italiano è composto principalmente da piccole e medie imprese, che naturalmente sono anche in cima alla classifica della tipologia di aziende esportatrici, essendo quelle più presenti sul suolo nazionale. Per quanto riguarda le aree geografiche di provenienza delle imprese che esportano maggiormente, troviamo una certa disparità fra Nord e Sud: il 40% dell’export proviene infatti dal Nord-Ovest, il 33% dal Nord-Est, il 16% dal Centro e solo l’11% dalle regioni del Sud.I settori che riportano i valorimaggiori per quanto riguarda l’export sono quello dei mezzi di trasporto (11%), dell’abbigliamento (11,4%) e della produzione di macchinari industriali (17,7%). Gli aspetti da considerare se si vuole esportare Prima di avviare qualsiasi attività di esportazione è sempre il caso di fare un approfondito studio del mercato di riferimento, raccogliendo e analizzando i dati più significativi per il proprio target. Una volta analizzato il mercato, bisognerà mettere a punto una strategia ben pianificata, ricorrendo a delle figure professionali adeguate ed evitando quindi ogni tipo di improvvisazione. Un altro aspetto da non trascurare mai è l’importanza di adattarsi alle tradizioni e alle abitudini locali: non si può pensare di affermarsi su un mercato internazionale se non si considera l’influenza che ha la cultura del Paese in questione sul business, e diventanoquindi indispensabilidei servizi di traduzione di qualità (nel caso in cui non si abbiano delle adeguate risorse interne all’azienda. Anche in questo caso l’improvvisazione non è affatto d’aiuto: bisogna assolutamente evitare di utilizzare strumenti automatici (Google Translate in primis), che spesso sono anche controproducenti, e affidarsi a degli esperti, richiedendo delle traduzioni professionali con agenzie come Global Voices, ad esempio, una delle realtà B2B più affermate. Sempre nell’ottica dell’adattamento dal punto di vista culturale, è bene curare anche i contenuti pubblicati su social network come Facebook, Instagram e Twitter, per nominare quelli più gettonati, oltre a preoccuparsi degli aspetti più tecnici come l’ottimizzazione del sito web e dell’e-commerce dell’azienda per i motori di ricerca. L'errore che non bisogna fare quando si avvia un processo di internazionalizzazione è quello di evitare di pensare che si riesca ad ottenere successo e profitti nel breve periodo. Si tratta infatti di un percorso molto lungo, che richiede attenzione, impegno e soprattutto un'ottima gestione e pianificazione delle strategie.

10/04/2020 16:07
Agli Ospedali di Ancona un innovativo dispositivo per controllare l'evoluzione del Covid-19 nei polmoni (VIDEO)

Agli Ospedali di Ancona un innovativo dispositivo per controllare l'evoluzione del Covid-19 nei polmoni (VIDEO)

Presso l'Unità Operativa di Pneumologia dell'Azienda Ospedali Riuniti di Ancona è stata avviata la sperimentazione di un innovativo dispositivo, potenzialmente in grado di predire l’evoluzione clinica della patologia relativa alla polmonite da coronavirus, misurando la percentuale di liquidi presente nel tessuto polmonare.  A comunicarlo è il Direttore Generale della Pneumologia di Ancona, il dott. Michele Caporossi.  Questo dispositivo, denominato Remote DielectricSensing (ReDS™), prodotto da un’azienda Israeliana all’avanguardia nel settore (SensibleMedicalInnovations LTD) e fornito a titolo gratuito agli Ospedali di Ancona, è in grado di rilevare mediante onde elettromagnetiche la quantità di liquidi presente in una determinata regione del polmone mostrando un’eccellente correlazione con la tomografia computerizzata del torace (TC), ed è stato, ad oggi, testato e validato unicamente nello scompenso cardiaco. L’ingegnosa idea di sperimentarlo, per la prima volta nel mondo, nel contesto clinico della polmonite da coronavirus è del Professor Stefano Gasparini, Professore Ordinario di Malattie dell’Apparato Respiratorio presso l’Università Politecnica delle Marche. In particolare, tale dispositivo, non invasivo e sicuro, viene utilizzato sulla base di un protocollo sviluppato dalla Professoressa Martina Bonifazi (Professore Associato di Malattie dell’Apparato Respiratorio presso l’Università Politecnica delle Marche) in pazienti con polmonite da coronavirus ricoverati presso l’unità COVID pneumologica al momento dell’ingresso in reparto e longitudinalmente nel periodo di degenza, al fine di misurare la variazione giornaliera della percentuale di liquidi nel tessuto polmonare e potenzialmente predire l’evoluzione clinica della stessa. Infatti, nella patogenesi della polmonite da coronavirus, gioca un ruolo fondamentale l’accumulo nell’interstizio polmonare (da qui la denominazione “polmonite interstiziale”) di conglomerati di cellule polmonari danneggiate, secrezioni, edema e sangue, la maggior parte delle quali si presentano in stato liquido.  Questo strumento, la cui tecnologia, basata sull’analisi di radiofrequenze che attraversano il polmone, è derivata da sistemi radar militari e ci può dare informazioni essenziali in tempi rapidi e senza rischi per il paziente, sulla quantità di fluido accumulato nel polmone e quindi sull’entità del coinvolgimento del tessuto polmonare all’esordio e nel decorso clinico. La rilevazione si basa sull’applicazione sul torace del paziente di due piastre, una sul dorso ed una sulla parete anteriore; la prima piastra è un generatore di radiofrequenze che, attraversando il polmone si modificano in base alla quantità di liquido presente. Il segnale viene rilevato dalla piastra posta anteriormente ed elaborato mediante apposito software, fornendo in modo accurato la percentuale di liquido presente nel polmone, percentuale che correla con la compromissione dell’organo conseguente alla gravità della polmonite. La prima fase della valutazione sarà volta a verificare l’accuratezza dello strumento in questo contesto confrontandola con immagini radiologiche standard ed ecografiche e, successivamente, seguirà una seconda fase nella quale se ne esplorerà il potenziale prognostico e di monitoraggio evolutivo. "In questa fase di assoluta emergenza, più che mai, è importante poter disporre di dispositivi rapidi, affidabili - sottolinea il dott. Caporossi -, e di alto livello tecnologico che da un lato semplifichino la complicata gestione di questi pazienti e dall’altro ci forniscano anche importanti elementi per cercare di comprendere tutti gli aspetti patogenetici della malattia ed il loro ruolo nell’evoluzione nelle forme più severe, in modo da poter ottimizzare l’approccio terapeutico nel più breve tempo possibile e vincere questa guerra in un connubio indissolubile, che è quello tra ricerca ed assistenza". La figura presente sopra mostra, a sinistra, lo schema del sistema radar miniaturizzato con le onde a radiofrequenza che, generate dalla piastra dorsale, attraversano il polmone e vengono rilevate dalla piastra posta anteriormente. A destra lo strumento applicato a scopo dimostrativo in un soggetto sano.     

10/04/2020 10:59
Macerata, su 750 controlli registrate solo 3 violazioni: la Polizia Provinciale continua a presidiare le strade

Macerata, su 750 controlli registrate solo 3 violazioni: la Polizia Provinciale continua a presidiare le strade

Sono 750 i controlli effettuati dalla Polizia provinciale sulle strade provinciali del territorio maceratese. Il corpo di Polizia sta operando su indicazione del Presidente della Provincia, d’intesa con la Prefettura e la Questura di Macerata, per il controllo delle disposizioni per il contenimento del contagio del Covid-19. Dall’undici marzo scorso, giorno di avvio delle operazioni, sono stati fermati 750 veicoli che percorrevano le strade provinciali e sono state registrate solo 3 violazioni. Tutti gli spostamenti sul territorio erano dovuti principalmente a questioni di lavoro o all’acquisto di beni di prima necessità, motivazioni previste dal decreto #IoRestoaCasa.Le attività della Polizia provinciale, che assolve a molteplici attribuzioni e compiti istituzionali, sono state inserite tra i servizi indifferibili con decreto del presidente della Provincia, e vengono svolte anche in questo periodo tutti i giorni, dal lunedì alla domenica. “Come Provincia - afferma il Presidente Antonio Pettinari - abbiamo messo a disposizione il Corpo di Polizia provinciale per rispondere alle richieste contenute nel decreto dell’11 marzo per il contrasto e il contenimento del diffondersi del Corona virus, controllando quindi la mobilità sulle strade di nostra competenza. Stiamo affrontando una situazione nuova e inimmaginabile, che spaventa e disorienta la comunità, ma le istituzioni sono vicine. Devo dire che dai controlli svolti si capisce che il nostro territorio è consapevole di quanto sta accadendo e ha colto l’importanza di rimanere a casa: solo 3 violazioni su 750 veicoli interessati, significa lo 0,3%. Usciremo da questa emergenza proprio così, facendo ognuno la propria parte”. 

10/04/2020 10:59
Coronavirus Marche: i tamponi positivi oltre quota 5mila, ma la curva di incremento è in discesa

Coronavirus Marche: i tamponi positivi oltre quota 5mila, ma la curva di incremento è in discesa

Il Gores ha trasmesso le schede relativa alle progressioni e agli esiti delle indagini di laboratorio delle ultime 24 ore. I tamponi risultati positivi al Covid-19  sono 129 sui 776 analizzati. I nuovi casi portano il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 5084 su un totale di 18.970 campioni testati.  Si registra un leggero incremento nel rapporto tra tamponi effettuati e casi di positività riscontrati (16.62%), rispetto alla giornata di ieri quando su 662 tamponi i nuovi casi di positività al Coronavirus erano stati 96 (14.50%). Il computo totale dei positivi rispetto ai tamponi analizzati è del 26,80% (ieri 27,23%), in costante diminuzione rispetto al picco riscontrato nella seconda metà del mese di marzo.  Ecco nel dettaglio le tabelle pubblicate dal Gores:

10/04/2020 10:15
"Studenti e lavoratori precari rischiano di non riuscire a pagare gli affitti": lettera alla Regione Marche

"Studenti e lavoratori precari rischiano di non riuscire a pagare gli affitti": lettera alla Regione Marche

L'organizzazione giovanile "Noi Resistiamo" e il sindacato inquilini AS.I.A. USB lanciano la Campagna per il Blocco di Affitti e Utenze. Con una lettera inviata al Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, alla Vicepresidente Anna Casini e all’Assessora Loretta Bravi le due sigle richiedono alla Giunta Regionale di esprimersi in merito a quella che viene definita come "potenziale bomba sociale".   "Anche nella nostra regione migliaia di studenti fuorisede, lavoratori precari e disoccupati, che già versavano in condizioni incerte prima dell’emergenza coronavirus  - si legge nella lettera -, ora rischiano di non riuscire più a sostenere i canoni di affitto e le bollette, che puntualmente continuano ad arrivare nonostante la quarantena". "Pensiamo che lo Stato non possa lavarsi le mani su questa emergenza, e lasciare che sia solo una contesa privata tra inquilini e locatori - si aggiunge nella lettera -. Chiediamo invece che anche la Giunta Regionale si assuma la responsabilità di far pressione sul Governo per pretendere lo stanziamento di Fondi Straordinari per affrontare il problema, poiché la crisi non deve ricadere sulle spalle né degli inquilini né dei piccoli proprietari. Ribadiamo quindi la necessità di un incontro urgente con gli assessorati regionali che si dovrebbero occupare della questione".

09/04/2020 20:30
Coronavirus Marche, 13 decessi nelle ultime 24 ore: tre vittime nel Maceratese

Coronavirus Marche, 13 decessi nelle ultime 24 ore: tre vittime nel Maceratese

Sono stati resi noti i dati del Gores delle 18, riguardanti il numero di decessi registrati nelle Marche a causa del Coronavirus nelle ultime 24 ore. Risultano purtroppo morte a causa del coronavirus altre 13 persone, 682 in totale dall'inizio dell'epidemia (447 uomini e 235 donne). Il numero più alto di decessi continua a registrarsi nella provincia di Pesaro Urbino (383).  Sono stati 3 i decessi che hanno visto coinvolte le strutture ospedaliere della provincia di Macerata. Un 78enne di Recanati si è spento al Covid Hospital di Camerino, mentre una 84enne di Civitanova e un 85enne di Montecassiano hanno perso la vita all'ospedale di Civitanova Marche.  Nel 94,4% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 79,5 anni.  Di seguito nel dettaglio i dati  resi noti dal Gores:

09/04/2020 19:18
Il cuore dell'azienda Monterotti, donati 250 ciauscoli ai sanitari del 118 e pronto soccorso maceratesi

Il cuore dell'azienda Monterotti, donati 250 ciauscoli ai sanitari del 118 e pronto soccorso maceratesi

Ci sono tanti modi per ringraziare gli operatori sanitari che ogni giorno combattono in prima linea l'emergenza Covid-19 all'interno dei presidi ospedalieri della provincia di Macerata. Uno storico salumificio dell'entroterra ha scelto senza dubbio la maniera più gustosa per alleviare le fatiche che stanno affrontando i medici e infermieri in questi giorni: donando 250 ciauscoli a tutti i raparti di Pronto Soccorso e postazioni del 118 presenti sul territorio maceratese. Una donazione ovviamente molto apprezzata, soprattutto considerando l'avvicinarsi delle festività pasquali e questo è stato  uno dei migliori modi per fare gli auguri a tutti quelli che continuano negli ospedali a curare i malati. Il gesto si unisce a quello di tanti che in queste ultime settimane hanno manifestato grande solidarietà e massimo rispetto nei confronti dell'instancabile lavoro che gli operatori sanitari portano avanti nei raparti Covid e non.

09/04/2020 15:35
Coronavirus, dimessi e guariti ancora in aumento: 18 nuovi casi nel Maceratese

Coronavirus, dimessi e guariti ancora in aumento: 18 nuovi casi nel Maceratese

Il Gores ha comunicato, attraverso il giornaliero aggiornamento delle ore 12:00, la provenienza provinciale dei 4955 casi positivi al coronavirus su 18194  tamponi effettuati nella Regione Marche. Sono 2044 i contagiati in provincia di Pesaro-Urbino, 1481 in provincia di Ancona, 732 in provincia di Macerata (18 in più di ieri), 339 in provincia di Fermo, 236 in provincia di Ascoli Piceno, 123 extra regione.  Torna a scendere il numero dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali rispetto a ieri (da 1107 si è passati a 1087),e rimane stabile a 133 quello dei ricoverati in terapia intensiva: 21 di loro sono ospitati nelle strutture sanitarie maceratesi (11 a Civitanova, 10 a Camerino).  Il numero complessivo dei pazienti dimessi e guariti aumenta sensibilmente rispetto a ieri si è infatti passati da 645 a 885. Ecco la tabella rilasciata dal Gores alle ore 12:00:  

09/04/2020 14:18
Coronavirus: all'Ospedale Torrette prendono il via i test sierologici per gli operatori sanitari

Coronavirus: all'Ospedale Torrette prendono il via i test sierologici per gli operatori sanitari

I test sierologici permettono di verificare attraverso un prelievo del sangue, in tempi molto rapidi, la presenza e il tipo di anticorpi nell’organismo, e quindi di stabilire se la persona analizzata è venuta in contatto con il virus e se è o è diventata immune.  Questa modalità diagnostica si è affiancata di recente agli esami virologici di biologia molecolare (tamponi), che rimangono l’esame elettivo di seconda fase alla quale rivolgersi comunque nel caso di positività riscontrata nell’esame sierologico. “Strutturiamo sul campo – afferma il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli - una attività molto importante: testare il personale sanitario in tempi rapidi è una azione di tutela sia per gli operatori, sia per i pazienti. Agli operatori sanitari, che sono ormai da più di un mese in prima linea con professionalità e con senso di responsabilità, dobbiamo non solo il ringraziamento a parole, ma, nei fatti, la garanzia di lavorare in condizioni di sicurezza, per sé e per i pazienti”. “L’Azienda – spiega il Direttore generale Michele Caporossi - si appresta a sottoporre a test sierologico in chemiluminescenza verso SARS-CoV-2 tutti gli operatori secondo una logica di centri concentrici predisponendo un percorso integrato per ulteriormente contrastare la diffusione dell’infezione e garantire l’attività di sorveglianza e protezione degli operatori”.Dopo aver collaudato la tecnologia ed effettuato la formazione degli operatori, appartenenti al dipartimento dei servizi diretto dal prof Marcello D’Errico, preside della facoltà di Medicina, si è definita la strategia per il primo step, che si conta di concludere entro questa settimana: prioritariamente saranno sottoposti a screening gli operatori delle aree covid, a partire dal pronto soccorso, medicina d’urgenza, rianimazione, reparti semintensivi e reparti ordinari. L’esame ha un tempo di risposta di due ore. Se l’operatore risulta negativo, viene ritestato dopo 15 giorni, se è positivo viene allontanato cautelativamente e sottoposto a tampone di conferma. In caso di positività confermata l’operatore viene allontanato per essere ritestato, sempre con tampone, a distanza di 7 giorni. Saranno testati a Torrette 3800 dipendenti. I kit sono in parte disponibili e in parte in arrivo la prossima settimana. Si comincerà con 200 sieri al giorno, con eventuale implementazione del percorso diagnostico nei prossimi giorni. Lo screening sugli operatori sanitari ha anche una importante valenza sperimentale che può dare risposte relative alle possibilità e alle modalità di applicazione del percorso diagnostico sulla popolazione. “Si sta lavorando in questo senso – afferma il prof. D’Errico - anche con una condivisione a livello di comunità scientifica nazionale, analizzando i risultati dei percorsi messi in atto nelle varie realtà italiane. La sintesi dei risultati potrà fornirci importanti indicazioni operative”.

09/04/2020 14:01
Coronavirus Marche, su 662 tamponi effettuati sono 96 i nuovi casi positivi: trend stabile

Coronavirus Marche, su 662 tamponi effettuati sono 96 i nuovi casi positivi: trend stabile

Il Gores ha trasmesso le schede relativa alle progressioni e agli esiti delle indagini di laboratorio delle ultime 24 ore. I tamponi risultati positivi al Covid-19  sono 96 sui 662 analizzati. I nuovi casi portano il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 4955 su un totale di 18.194 campioni testati.  Si registra una sostanziale stabilità nel rapporto tra tamponi effettuati e casi di positività riscontrati, rispetto alla giornata di ieri quando su 913 tamponi i nuovi casi di positività al Coronavirus erano stati 149. Il computo totale dei positivi rispetto ai tamponi analizzati è del 27,23, trend anch'esso stabile. Ecco nel dettaglio le tabelle pubblicate dal Gores:  

09/04/2020 09:22
Volley, la FIPAV decreta la chiusura della stagione: SuperLega conclusa senza assegnazione dello scudetto

Volley, la FIPAV decreta la chiusura della stagione: SuperLega conclusa senza assegnazione dello scudetto

La Federazione Italiana Pallavolo, dopo un’attenta e approfondita riflessione sulla perdurante situazione emergenziale legata alla pandemia di COVID-19 (coronavirus), che sta interessando il territorio italiano e gli stati di tutto il mondo, ha decretato la conclusione definitiva di tutti i campionati pallavolistici di ogni serie e categoria. La FIPAV ritiene pertanto conclusi senza assegnazione degli scudetti, delle promozioni e delle retrocessioni tutti i campionati nazionali, regionali e territoriali.  È stata inoltre dichiarata conclusa tutta l’attività sportiva legata alla disciplina del Sitting Volley.  La FIPAV è arrivata a queste decisioni, tenendo anche conto dei recenti DPCM e delle Ordinanze emesse dal Governo e dalle Regioni, all’interno delle quali non emergono date certe circa la possibilità di riprendere l’attività sportiva in condizioni di completa sicurezza.  Le istituzioni nazionali, regionali e medico-scientifiche, inoltre stanno continuando a ritenere necessarie misure di distanziamento sociale per il superamento di questa drammatica emergenza.  Per quanto riguarda poi i campionati giovanili la Fipav ha stabilito che, per permettere agli atleti potenzialmente coinvolti quest’anno di proseguire l’attività giovanile, la prossima stagione si svolgeranno con categorie di annate dispari: Under 13, Under 15, Under 17, Under 19 Maschili e Femminili. La Federazione Italiana Pallavolo, che fin dalle fasi iniziali di questa tragica pandemia, non ha mai fatto mistero della sua politica di gestione della situazione emergenziale, volta prioritariamente alla tutela della salute di ogni tesserato, con questi provvedimenti intende proseguire sulla strada intrapresa negli scorsi mesi. Allo stesso modo la federazione ribadisce, ancora una volta, che il senso di responsabilità deve necessariamente essere alla base di ogni azione intrapresa in questi giorni e già da domani lavorerà per programmare al meglio la prossima stagione sportiva.

08/04/2020 20:00
Coronavirus Marche, 17 decessi nelle ultime 24 ore: 3 nelle strutture sanitarie maceratesi

Coronavirus Marche, 17 decessi nelle ultime 24 ore: 3 nelle strutture sanitarie maceratesi

Sono stati resi noti i dati del Gores delle 18, riguardanti il numero di decessi registrati nelle Marche a causa del Coronavirus nelle ultime 24 ore. Risultano purtroppo morte a causa del coronavirus altre 17 persone, 669 in totale dall'inizio dell'epidemia (440 uomini e 229 donne). Il numero più alto di decessi continua a registrarsi nella provincia di Pesaro Urbino (379).  Sono stati 4 i decessi che hanno visto coinvolte le strutture ospedaliere della provincia di Macerata. Un 73enne di Matleica si è spento al Covid Hospital di Camerino così come una 91enne di Civitanova Marche a Macerata. Si sono poi registrati i decessi di un 76enne originario di Fano alla clinica privata Villa Pini di Civitanova Marche e di un 46 enne di Recanati all'ospedale Torrette di Ancona. Nel 94,3% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 79,3 anni.  Di seguito nel dettaglio i dati  resi noti dal Gores:

08/04/2020 19:30
Emergenza Covid-19, Arrigoni (Lega):"la Regione consenta ai gestori delle spiagge di recarsi negli stabilimenti"

Emergenza Covid-19, Arrigoni (Lega):"la Regione consenta ai gestori delle spiagge di recarsi negli stabilimenti"

“Ad oggi ai gestori degli stabilimenti balneari marchigiani è proibito svolgere attività di manutenzione e di allestimento delle spiagge. Per molti di loro questo blocco, dovuto alle disposizioni governative per il contrasto al Coronavirus, rischia di essere un vero e proprio colpo di grazia in vista dell’eventuale apertura della stagione turistica. Per questo motivo la Lega ha depositato in Consiglio Regionale una mozione per richiedere alla Giunta regionale che almeno un operatore per stabilimento possa lavorare, in sicurezza e indossando adeguati dispositivi di protezione, alle manutenzioni e alle sistemazioni necessarie all’apertura dell’attività”. Lo dichiara il Sen. Paolo Arrigoni, Segretario della Lega Marche per Salvini Premier, insieme ai consiglieri regionali Sandro Zaffiri, Mirco Carloni, Luigi Zura Puntaroni e Marzia Malaigia. “Impedire il montaggio delle strutture e le attività preparatorie, che richiedono almeno un mese di tempo, significa infatti ritardare ulteriormente l’apertura estiva in un momento che già appare di devastante crisi per il settore balneare”, aggiungono gli esponenti della Lega. “Visto anche lo scarso interesse del Governo relativo ai problemi legati a tutto il settore del turismo, chiediamo al Presidente Ceriscioli e alla sua Giunta di fare né più né meno di quanto già disposto nei giorni scorsi in alcuni comuni costieri, come Vieste e Chioggia, e soprattutto in Emilia Romagna, dove la Regione ha specificato con una propria ordinanza che negli stabilimenti balneari e nelle relative aree di pertinenza l’accesso è consentito solo al personale impegnato in comprovate attività di manutenzione e vigilanze”. “Considerando la vocazione fortemente turistica della regione Marche e in particolar modo dei comuni della costa si tratterebbe di un intervento di buon senso da emanare con assoluta urgenza”, conclude la Lega.

08/04/2020 19:00
Scuola, in arrivo nelle Marche strumenti a supporto della didattica a distanza

Scuola, in arrivo nelle Marche strumenti a supporto della didattica a distanza

In arrivo nelle scuole dell’infanzia e del primo ciclo delle Marche un contingente aggiuntivo di 28 nuovi assistenti tecnici per assicurare anche in queste istituzioni scolastiche la funzionalità della strumentazione informatica e il supporto all’utilizzo delle piattaforme di didattica a distanza. L’ Ufficio scolastico Regionale, in base al decreto legge del 17 marzo, ha infatti autorizzato le istituzioni scolastiche, dall’infanzia alle secondarie di I grado e limitatamente all’anno scolastico 2019/20, a sottoscrivere contratti sino al termine delle attività didattiche con assistenti tecnici informatici. Per garantire la massima copertura delle scuole interessate, i nuovi assunti sono stati assegnati a dieci scuole polo, una per ciascuna delle reti di scuole già esistenti a livello degli altrettanti ambiti territoriali della regione, in base alla popolazione scolastica e al numero delle sezioni e classi di ciascuna rete. Gli assistenti tecnici opereranno a favore di tutte le scuole della rete di appartenenza della scuola polo. È questo l’ultimo provvedimento assunto nelle Marche a supporto della necessaria riorganizzazione a distanza dell’attività didattica per garantirne la prosecuzione nell’attuale situazione di emergenza pandemica, con particolare attenzione alle specifiche esigenze degli studenti con difficoltà (DSA-BES) o disabilità grazie all’impiego delle tecnologie assistive per l'inclusione e degli ausili didattici più appropriati, acquistati grazie anche agli 85 mln di euro stanziati per il 2020 dal Ministero dell’istruzione e distribuiti direttamente alle singole istituzioni scolastiche, di cui 2 mln e 310mila per le Marche. Di questi, 1 mln e 900mila sono stati destinati a mettere a disposizione degli studenti meno abbienti i necessari dispositivi digitali, oltre 272mila per consentire alle scuole statali di dotarsi di piattaforme e di strumenti digitali adeguati e 136mila per la relativa formazione dei docenti. Per i bambini di scuola dell’infanzia e primaria ricoverati nei reparti dell’Ospedale “Salesi” sono inoltre state predisposte, fin dal 4 marzo, video lezioni individuali via Skype programmate in costante contatto con gli insegnanti della scuola di provenienza, in modo da seguire un programma comune con quello della classe.  La didattica a distanza è invece una modalità consolidata per l’istruzione domiciliare. In questo periodo i dirigenti scolastici, in particolare quelli delle scuole secondarie di secondo grado, hanno invitato gli studenti posti in tale regime a inserirsi nella piattaforma della scuola di appartenenza in modo da partecipare alle classi virtuali insieme ai loro compagni. Attenzione anche per l’istruzione carceraria. I docenti del Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti (CPIA) di Ancona stanno programmando lezioni in videoconferenza tramite skype e file caricati in cartelle divise per materie sul proprio sito per i detenuti del carcere di Montacuto, con la mediazione degli educatori dell’Istituto penitenziario per la gestione dei compiti assegnati. Più in generale, poi, per tutte le scuole delle Marche, anche tramite l'Équipe Formativa Territoriale (EFT), sono stati organizzati webinar e fornite informazioni su strumenti, metodologie e modalità di valutazione adottabili e messe a disposizione 9raccolte di buone pratiche di didattica a distanza attuate nelle diverse istituzioni scolastiche della regione. Sono state fornite ulteriori indicazioni su piattaforme gratuite realizzate appositamente per le scuole, che permettono agli insegnanti di gestire le attività di classe a distanza attraverso qualsiasi computer o dispositivo mobile, strumenti di cooperazione, scambio di buone pratiche e gemellaggi fra scuole, webinar di formazione, contenuti multimediali per lo studio. Dal Ministero sono stati previsti inoltre specifici accordi, attivabili tramite la procedura “Protocolli in rete”, per la fornitura di prodotti software e hardware a titolo gratuito con i prescritti requisiti e standard tecnici, anche ai fini della tutela della privacy. Ma la didattica a distanza è anche strumento essenziale dell’amministrazione scolastica per lo svolgimento di specifiche azioni formative, come la videoconferenza “La cultura è … protezione civile”, organizzata in collaborazione con la Protezione civile e la Sanità della Regione Marche per dirigenti e coordinatori delle scuole statali e paritarie, o i webinar gratuiti per dirigenti e docenti sull’utilizzo degli strumenti messi a disposizione con l’accordo stipulato dal Ministero con Microsoft Education, mentre l’Associazione Italiana per l’informatica (AICA), con il progetto “IoRestoaCasa: un sostegno concreto per la tua scuola”, offre a docenti e studenti proposte e soluzioni concrete e gratuite. Da ultimo, l’USR Marche ha fornito indicazioni alle scuole riguardo alla valutazione degli alunni, precisando, in particolare, che in questa fase va privilegiato l’aspetto della valutazione formativa.

08/04/2020 17:33
Crolla un ponte, sfiorata la tragedia: coinvolti due furgoni (FOTO e VIDEO)

Crolla un ponte, sfiorata la tragedia: coinvolti due furgoni (FOTO e VIDEO)

Tragedia sfiorata intorno alle 10.30 di questa mattina quando il ponte  che collega la provincia di La Spezia con la provincia di Massa-Carrara è collassato improvvisamente. Al momento del crollo transitavano solo due furgoni (uno del corriere Bartolini ed uno del servizio tecnico della TIM) che, a seguito del crollo, sono finiti sul letto del fiume.  Illeso il tecnico a bordo del furgone tim mentre per il conducente dell'altro mezzo è stato necessario il trasporto all'ospedale di Pisa. Le sue condizioni non destano tuttavia particolare preoccupazione. Sul posto è avvertibile una fortissimo odore di gpl e le prime ipotesi pongono una fuoriuscita di gas come una possibile causa.   (video Varesenews) (video Vivavideo)   (IN AGGIORNAMENTO)  

08/04/2020 11:20
Coronavirus Marche, più di 900 tamponi fatti in un solo giorno: l'aumento dei contagi è stabile

Coronavirus Marche, più di 900 tamponi fatti in un solo giorno: l'aumento dei contagi è stabile

Il Gores ha trasmesso la scheda relativa alle progressioni e agli esiti delle indagini di laboratorio delle ultime 24 ore. I tamponi risultati positivi al Covid-19  sono 149 sui 913 analizzati. I nuovi casi portano il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 4859 su un totale di 17.532 campioni testati.  Si registra una sostanziale stabilità nel rapporto tra tamponi effettuati e casi di positività riscontrati, rispetto alla giornata di ieri quando su 700 tamponi i nuovi casi di positività al Coronavirus erano stati 96. L'incidenza è del 16,31 nelle ultime 24 ore, contro il 13,71% riscontrato ieri.  Il computo totale dei positivi, in base alla totalità dei test effettuati, è del 27,71% (ieri la percentuale era del 28,34).   Ecco nel dettaglio i dati resi noti dal Gores: (Foto Martin Lopez da Pexels) 

08/04/2020 10:56
Coronavirus Marche, 22 decessi nelle ultime 24 ore: 6 vittime negli ospedali maceratesi

Coronavirus Marche, 22 decessi nelle ultime 24 ore: 6 vittime negli ospedali maceratesi

Sono stati resi noti i dati del Gores delle 18, riguardanti il numero di decessi registrati nelle Marche a causa del Coronavirus nelle ultime 24 ore. Risultano purtroppo morte a causa del coronavirus altre 22 persone, 652 in totale dall'inizio dell'epidemia (430 uomini e 222 donne). Il numero più alto di decessi continua a registrarsi nella provincia di Pesaro Urbino (371).  Sono stati 5 i decessi nella struttura ospedaliera di Civitanova Marche dove hanno perso la vita un 93enne e un 94enne di Potenza Picena, una 82enne potentina, una 79enne camerte e una 67enne fanese. Nel Covid-Hospital di Camerino si è registrato il decesso di un 82enne di Belforte del Chienti.  Nel 94,6% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 79,4 anni.  Di seguito nel dettaglio i dati del Gores:

07/04/2020 19:23
Partorisce d'urgenza: grave mamma positiva al Covid, il neonato è in isolamento

Partorisce d'urgenza: grave mamma positiva al Covid, il neonato è in isolamento

È attualmente ricoverata presso la Rianimazione Pediatrica dell'ospedale Salesi la mamma positiva al coronavirus che, nel pomeriggio di ieri, a causa del rapido aggravamento delle proprie condizioni cliniche, ha partorito con taglio cesareo in regime di urgenza.  "Il neonato, prematuro, è ricoverato in isolamento presso la Rianimazione Pediatrica e le sue condizioni cliniche sono soddisfacenti, compatibilmente con la prematurità. Il neonato respira autonomamente con minimo supporto non invasivo, come spesso avviene nei neonati prematuri. In data odierna è stato effettuato, come da protocollo aziendale, il tampone per la ricerca dell’RNA virale, tampone che sarà ripetuto alla quinta e decima giornata di vita". A comunicarlo attraverso un bollettino medico è il Direttore SOD Anestesia e Rianimazione Pediatrica Alessandro Simonini.  Le condizioni cliniche della madre permangono critiche ma stazionarie. La prognosi è riservata.  

07/04/2020 19:10
Coronavirus: "Per 1 oncologo su 3 mancano informazioni per gestire l'emergenza"

Coronavirus: "Per 1 oncologo su 3 mancano informazioni per gestire l'emergenza"

L’emergenza coronavirus ha rappresentato un vero e proprio tsunami per le oncologie del nostro Paese, come emerge dai risultati del sondaggio condotto su circa 400 oncologi in tutte le Regioni italiane, promosso dall’Università Politecnica delle Marche e dagli Ospedali Riuniti di Ancona. Ben il 93,5% dei centri è stato costretto a ripensare l’attività clinica. L’organizzazione complessiva ha retto l’urto della pandemia, visto che per il 63,7% degli oncologi gli ospedali hanno garantito la continuità terapeutica (ad esempio con canali comunicativi alternativi come videochiamate) e, per il 58%, i centri hanno saputo gestire le risorse disponibili in maniera efficiente. Preoccupa, però, che il 35% degli oncologi non sia stato informato o abbia ricevuto poche indicazioni sulle procedure e sulle raccomandazioni da seguire per affrontare l’emergenza. Anche la formazione su questi aspetti è stata assente o scarsa, come affermato dal 55% degli specialisti. Con una chiara conseguenza: il 56% degli oncologi ritiene che il percorso terapeutico dei pazienti, in questa fase, sia qualitativamente inferiore rispetto al periodo precedente alla pandemia.  “La nostra specialità è stata profondamente segnata dall’emergenza COVID-19, anche perché i pazienti colpiti da tumore sono fragili e rischiano di subire più danni in caso di infezione. Pertanto continuiamo a seguire i malati oncologici positivi che sono in cura nei reparti COVID-19 – spiega la prof.ssa Rossana Berardi, Ordinario di Oncologia Medica presso l’Università Politecnica delle Marche e Direttore della Clinica Oncologica Ospedali Riuniti di Ancona -. Vi sono aree di miglioramento. Innanzitutto, vanno differenziati i percorsi di cura tra pazienti contagiati e non infetti. Inoltre, a un mese dall’inizio della pandemia, cambiano le prospettive e ogni paziente va considerato positivo, fino a prova contraria. Per questo tutti gli operatori devono essere dotati di protezioni”. Dal sondaggio però, emergono forti lacune sul fronte della tutela dei sanitari. Il 21% afferma di non aver ricevuto dispositivi di protezione adeguati e tempestivi rispetto alle necessità cliniche e per il 55% la fornitura di questi device è stata solo parziale. “Non vi sono ancora linee guida che ci indichino quali trattamenti possano essere considerati differibili e come posticipare le cure, senza porre i pazienti a rischio di non ricevere un’adeguata terapia anticancro – afferma la prof.ssa Berardi -. L’assenza di raccomandazioni specifiche in questo senso si riflette anche nello stato d’animo degli specialisti: il 60% afferma di essersi sentito preoccupato al momento di rinviare un trattamento oncologico o un esame strumentale, anche se il 90% ritiene che il paziente abbia ben compreso le motivazioni della scelta. La condivisione delle decisioni è fondamentale, soprattutto in questa fase. Un recente articolo pubblicato su Nature Reviews Clinical Oncology dà alcuni suggerimenti: nelle patologie neoplastiche evolutive non si possono procrastinare i trattamenti. Scelta che va, invece, adottata in casi di tumori stabili o in caso di terapie con finalità palliative che non dimostrano efficacia”. “Così come i percorsi di cura, vanno separati anche i team di lavoro – continua la prof.ssa Berardi -. Oggi però non è sempre così, perché spesso i professionisti sono impegnati in equipe diverse per sopperire alla mancanza di personale. Se un operatore è contagiato dal virus, l’intero gruppo diventa a rischio di infezione. Inoltre, vanno sottoposti a tampone tutti gli operatori sanitari, inclusi coloro che non presentano sintomi”. Dal sondaggio emergono forti criticità sullo screening: il 28,9% degli oncologi non è stato sottoposto a tampone, il 21,1% lo ha eseguito solo se sintomatico, il 34,3% se asintomatico in seguito a contatto con casi noti e solo il 15,7% almeno una volta indipendentemente da sintomi o contatti. L’82% è preoccupato di essere a maggior rischio di contagio rispetto alla popolazione generale e il 93% teme di poter trasmettere il virus ai familiari. Gravi anche le conseguenze psicologiche determinate da una condizione lavorativa ad alta probabilità di esposizione al contagio: per il 62% degli specialisti la qualità del sonno è peggiorata (il 58% dorme meno), per il 49% la capacità di concentrazione è inferiore e per un oncologo su tre (35%) il livello di preoccupazione e stress si ripercuote sulla qualità dell’assistenza ai pazienti". “I test sierologici ci permetteranno di capire se un operatore sanitario è entrato in contatto con il virus e se ha sviluppato anticorpi– continua la prof.ssa Berardi - e possono rappresentare un’arma in più per uno screening epidemiologico. Ringrazio il prof. Gian Luca Gregori, Rettore dell’Università Politecnica delle Marche, e il dott. Michele Caporossi, direttore generale degli Ospedali Riuniti di Ancona, per il supporto nella realizzazione di questa indagine che offre una fotografia dello stato attuale dell’oncologia nella lotta al coronavirus. L’equipe che dirigo ha offerto un contributo importante, in particolare Zelmira Ballatore, Filippo Merloni, Nicoletta Ranallo e Lucia Bastianelli”.  

07/04/2020 17:00
Coronavirus, Guido Bertolaso dimesso: "Ringrazio medici e infermieri"

Coronavirus, Guido Bertolaso dimesso: "Ringrazio medici e infermieri"

L'ex capo della Protezione Civile e consulente della Regione Marche nella realizzazione del "Progetto 100" Guido Bertolaso ha comunicato di essere stato dimesso dall'Ospedale San Raffaele di Milano, nel quale si trovava ricoverato dallo scorso 24 marzo, a seguito della positività al coronavirus. "Ringrazio tutti i medici e gli infermieri - scrive sui social -, orgoglio del nostro Paese. Uomini e donne che combattono in prima linea contro il Covid-19 pagando troppo spesso in prima persona con contaminazione e a volte purtroppo anche con la vita. Grazie per tutti i numerosi messaggi di affetto che mi avete inviato in questi giorni. Ora forza, c’è ancora tanto da fare. L’Italia ha bisogno dell’aiuto di tutti". (Foto Ansa) 

07/04/2020 14:54
Copyright © 2020 Picchio News s.r.l.s | P.IVA 01914260433
Registrazione al Tribunale di Macerata n. 4235/2019 R.G.N.C. - n. 642/2020 Reg. Pubbl. - n. 91 Cron.