Condizioni meteo in miglioramento nelle Marche.
Le ultime nevicate di ieri si sono trasformata gradatamente in pioggia. Temperature in aumento, ma il cielo rimane grigio un po' ovunque. A Fano (Pesaro Urbino), città particolarmente colpita dalla neve dei giorni scorsi, tanto che il sindaco Massimo Seri aveva chiesto il rinvio delle elezioni di una settimana, non nevica più ma bobcat e spalatori sono ancora al lavoro e c'è ghiaccio sulle strade. La viabilità comunque è normale nelle strade principali della regione.
Superlavoro per i vigili del fuoco impegnati con allagamenti e rimozione di piante e rami.
(Fonte Ansa)
Da Luca Talevi, Segretario Generale Fp Cisl Marche, riceviamo
Nonostante il perdurare dell’emergenza maltempo la macchina del pubblico impiego funziona a pieno regime per garantire i servizi nonostante le condizioni meteo spesso molto avverse soprattutto nella parte interna della nostra regione.
Gran parte dei 19.000 lavoratori della sanità e quasi 14.000 delle autonomie locali sono in servizio da domenica per supplire alle mille necessità del territorio e dei cittadini. Nella sanità funzionano tutte le strutture ospedaliere ed assistenziali, anche le più interne, grazie all'operato di medici, infermieri, operatori socio sanitari, tecnici ed amministrativi che spesso rimangono a dormire nella struttura ospedaliera perché in caso di necessità non sarebbero in grado di compiere il tragitto casa/lavoro. Lo stesso dicasi per le centinaia di lavoratori della sanita privata, cooperative sociali, operanti in strutture sanitarie o ex Ipab. Nelle autonomie locali impiegati a tempo pieno operai, cantonieri, la polizia municipale, la protezione civile, e tutti i lavoratori degli uffici tecnici per garantire la viabilità.
Contestualmente centinaia di lavoratori degli uffici amministrativi rimangono al lavoro, senza poter raggiungere spesso il proprio domicilio, per garantire tutte le delicate funzioni elettorali da definire in questi giorni che precedono le elezioni politiche di domenica prossima.
La Fp Cisl Marche ha revocato tutte le assemblee indette per illustrare i contenuti dei nuovi CCNL sino alla conclusione della emergenza neve e farà partire nei prossimi giorni una campagna di sensibilizzazione rivolta ai cittadini tesa a far comprendere come una efficiente macchina pubblica sia fondamentale per il buon andamento di servizi fondamentali nella vita di tutti i giorni, e non solo durante le emergenze. Contestualmente è partita la richiesta, che si allega, ai Prefetti ed a tutte le strutture pubbliche e private di giustificare, ai sensi di legge e contratto, coloro che nonostante tutti gli sforzi non riescono oggettivamente a raggiungere il luogo di lavoro.
Un plauso particolare va anche al personale educativo che pur essendo non al lavoro per la chiusura imposta delle scuole ha fornito spesso disponibilità per poter essere utile in altri servizi impegnati nell'emergenza.
Da Stefania Castellucci, capolista per Potere al Popolo al plurinominale Camera dei Deputati, riceviamo
In questi giorni la neve è tornata a scendere - come è naturale che sia – anche sui Sibillini colpiti dal terremoto del 2016, portando non poche difficoltà a chi ancora, coraggiosamente, resiste e vive in quelle terre.
Ad un anno e mezzo dall'inizio della sequenza sismica del Centro Italia risultano ormai evidenti due enormi problematiche relative al modo in cui il nostro Paese gestisce le calamità naturali: la prevenzione - praticamente inesistente - e l'improvvisazione.
Ad ogni evento naturale di grandi dimensioni viene immediatamente attribuita la definizione di “emergenza” e, di volta in volta, attuata una procedura decisa dal governo in carica in quel momento.
Si è pensato di poter gestire il tutto accentrando il potere e creando una macchina burocratica farraginosa, tra l'altro inizialmente concepita per un territorio molto più ristretto. Errani è stato nominato commissario sulla base dell'esperienza del sisma in Emilia Romagna, probabilmente anche per equilibri interni al PD, ma si è trovato a gestire l'emergenza in un territorio estremamente più vasto e con aree che hanno peculiarità economiche e sociali differenti non solo dall'Emilia, ma anche tra di loro.
E' stata attuata una procedura che è risultata essere assolutamente inadeguata, con un susseguirsi eccessivo di ordinanze caotiche, complicate e prive di una sequenza logica, che hanno fatto sì che si accumulassero ritardi su ritardi.
Per questo, noi di Potere al Popolo, siamo convinti che debba diventare una priorità del governo un piano nazionale di riassetto idrogeologico e sismico del territorio, per mettere in sicurezza non solo le case, ma anche tutti i territori colpiti periodicamente da terremoti, alluvioni e frane.
Per quello che concerne il terremoto, nello specifico, riteniamo altresì necessario il superamento del concetto di emergenza dal punto di vista giuridico attraverso la creazione di un protocollo di intervento che sia valido per ogni evento sismico ed ovviamente modellabile in base alle peculiarità dei territori: un piano di gestione del sisma per i singoli comuni che definisca prima le eventuali procedure da attuare (se costruire le Sae, dove costruirle. ecc.), evitando così l'accentramento del potere decisionale in mano a chi non conosce le problematiche dei territori in questione, come invece è successo nel 2016. Proponiamo quindi una ricostruzione realmente partecipata dai cittadini, attraverso anche la formazione e la consulenza, a carico dello Stato, alle imprese locali per far sì che rientrino nei requisiti necessari ad essere direttamente protagoniste nella ricostruzione; l'istituzione di un reddito di cratere, progressivo e legato al reddito reale dei soggetti, per far ripartire l'economia; una NO TAX area soltanto per i piccoli produttori, affiancata da un piano di sostegno economico ai piccoli allevatori, artigiani e agricoltori.
E' essenziale riportare in queste zone non solo i turisti, ma i residenti che scelgono di viverci. E questo si può fare solo garantendo i servizi e creando le condizioni economiche per poter vivere dignitosamente, attuando anche politiche abitative pubbliche che incentivino le persone a spostarsi in quei luoghi.Se tutto questo non verrà attuato, fra 20 anni ci troveremo i paesi-museo, tutti perfettamente ricostruiti, ma disabitati.
Sono più che altro disagi quelli che gli allevatori Bovinmarche hanno registrato in questi giorni in cui il territorio è stato colpito da Burian. “La neve scesa da lunedì - spiega il presidente della Cooperativa di Allevatori marchigiana Domenico Romanini (foto) – ha portato a disagi prevedibili e consueti per l’inverno: il grande freddo (le temperature sono arrivate a -15°) ha gelato le acque delle condotte e degli abbeveraggi causando difficoltà agli allevatori”. Ma le perdite vere sono dovute alle mancate consegne: “Le forniture del nostro Igp vitellone bianco dell'Appennino centrale, che solitamente distribuiamo in tutta Italia alle mense scolastiche e non solo, sono state bloccate all’ultimo minuto dal blocco dei trasporti e dalle decisioni delle amministrazioni locali. La chiusura delle scuole è stata prevista a meno di due ore dalla partenza dei camion, quando la nostra carne di Marchigiana era già imballata. Scelte del genere, a fronte di una perturbazione prevista e comunicata dagli organi competenti agli enti locali giorni prima, hanno compromesso l’intera distribuzione delle giornate di martedì e mercoledì”.
"Abbiamo perso oltre 70mila euro di forniture alle mense scolastiche in due giorni - dicono da Bovimarche -. Sono perdite che eviteremo di far ricadere sulle piccole aziende socie (distribuite anche nella zona del cratere, per un totale di 400 soci) ma vorremmo sottolineare una incongruenza: se Bovinmarche non effettua consegne subisce una sanzione amministrativa, se invece l'ordine degli enti pubblici viene annullato, anche quando la fornitura è pronta per la consegna, a pagarne lo scotto è solo Bovinmarche".
Bovinmarche riunisce oggi 400 piccoli allevatori e fattura annualmente circa 7 milioni di euro. Cifra che quasi raddoppia se si considerano anche le performance della controllata Carnimarche, azienda di sezionamento territoriale costituita nel 2012 che, nel 2017, ha registrato 7 milioni di euro di fatturato. Un giro d’affari positivo e sostanzialmente stabile dal 2013. In totale sono 20mila i capi di Razza Marchigiana allevati e iscritti all’albero genealogico nelle Marche.
Bovinmarche è stata la prima organizzazione in Europa a implementare un sistema di tracciabilità elettronica attraverso un proprio disciplinare di etichettatura anticipando i regolamenti che si sono poi succeduti. La cooperativa ha poi introdotto la certificazione NO OGM per l’alimentazione dei bovini e il CReNBA, che garantisce il rispetto del benessere animale. Nell’ultimo anno si è anche aggiunta la certificazione "NO ANTIBIOTIC".
I corsi riguardano i tecnici abilitati per conservare l’idoneità della propria licenza per poter allenare. Questa norma è stata inserita dal settore tecnico FIGC per allinearsi a quelle che erano, e sono le normative UEFA. Ciò significa che i tecnici, dovranno essere in regola con detti corsi, che si dividono in tre moduli da 5 ore ciascuno.
Terminato il primo triennio, è alle porte (e c’è già la possibilità di iscriversi) l’apertura delle seconde 15 ore del nuovo triennio, gli allenatori con scadenza patentino 2018, dovranno eseguire gli aggiornamenti entro lo stesso anno di scadenza, per riallinearsi alle modalità stabilite dal settore tecnico stesso. Probabile, ma non ufficiale, una proroga per il semestre 2019.
Gli aggiornamenti, possono essere effettuati online (andando sul sito del settore tecnico Figc) o territorialmente, nelle date e luoghi indicati dall’AIAC MARCHE, con le stesse modalità e costi del precedente triennio.
Per accedere alla piattaforma online o svolgere territorialmente i corsi, è necessario essere in regola con i pagamenti annuali del settore tecnico figc.
Per iscriversi agli aggiornamenti (per ora sono privilegiati-obbligati, i tecnici in scadenza 2018 per l’inizio del nuovo triennio) bisogna accedere alla piattaforma di VCORSI, e attraverso la propria matricola e password, procedere all’iscrizione e alla scelta della tipologia (online o territoriale, la cui organizzazione è delegata all’AIAC dal settore tecnico.
Con le nuove procedure di tesseramento alle società di calcio da parte degli allenatori, è praticamente impossibile procedere allo stesso se non in regola con i corsi obbligatori di aggiornamento, che certificano la validità della propria licenza.
Per ogni altro chiarimento, l’Associazione Italiana Allenatori Calcio Marche è a disposizione con le sue strutture territoriali.
Questi i presidenti provinciali:
ANCONA Gianluca Dottori - ASCOLI FERMO Mirko Cudini - MACERATA Alessandro Porro - PESARO URBINO Sergio Antonazzo.
I corsi di aggiornamento, si strutturano in trienni e, per ora, possono iscriversi coloro che hanno conseguito l’idoneità prima del 2013 ai vari moduli indicati, riferendosi alla scadenza del proprio patentino di allenatore, presto dovrebbero partire anche gli aggiornamenti per le licenze uefa c.
Si ricorda inoltre il nuovo corso allenatori Uefa b che si svolgerà ad Ancona dal 26 aprile al 23 giugno 2018 a cura dell'AIAC, le cui domande sono in scadenza per il giorno 28 marzo, tale bando è disponibile nel sito del settore tecnico figc e in quello dell’aiac nazionale nell’apposito link della regione Marche.
Nuove nevicate nella notte nelle Marche, in linea con le previsioni della Protezione civile. Colpite in particolare le zone dell'entroterra. Ad Arquata del Tronto, nelle zone terremotate si sono accumulati una decina di centimetri di neve e le ruspe sono al lavoro, ma la situazione è sotto controllo, tanto che le scuole sono aperte.
E' stata invece decisa 'in corsa', cioè stamattina, la chiusura delle scuole a Offida e a San Severino Marche, mentre in altre città la chiusura o la sospensione delle lezioni era già stabilita da ieri. Neve ad Ascoli e fino alla costa e nel Maceratese, nevischio invece ad Ancona.
Temperature in rialzo. Non ci sono criticità per la viabilità, ma a causa del blocco dei pezzi pesanti lungo l'A14 in Emilia Romagna, i tir vengono fatti uscire già dai caselli sotto Ancona sud, anche se nel tratto marchigiano non ci sono divieti. (Ansa)
Ha destato comprensibile curiosità, e anche ilarità, l'Audi che questo pomeriggio viaggiava lungo la superstrada 77 in direzione monti con la cappotta completamente aperta.
All'interno, evidentemente, persone dal sangue "caliente", viste le temperature rigidissime del periodo. Ecco l'auto immortalata all'altezza dell'uscita Tolentino Est.
Per la nuova ondata di neve e gelo, prevista da questa notte nelle Marche, dalla mezzanotte di oggi Rete Ferroviaria Italiana attiverà il livello 'emergenza lieve' del proprio Piano neve e gelo. Fra le azioni previste anche la riprogrammazione dei servizi ferroviari regionali.
Sono due le linee interessate dalla riduzione del servizio: la Civitanova-Albacina dove circolerà il 60% dei treni programmati e la parte nord dell'Adriatica, tra Ancona e Rimini, dove circolerà l'80% dei convogli. Servizio regolare su tutte le altre direttrici regionali di traffico. Il dettaglio dei provvedimenti sarà consultabile a breve su trenitalia.com/situazione maltempo. Nell'occasione è stato anche potenziato il presidio di assistenza e informazioni. (Ansa)
Più della neve sono le basse temperature e il gelo a preoccupare gli agricoltori marchigiani che cercano di fronteggiare l'ondata siberiana e le temperature che in certi casi, ad esempio nell'Ascolano, hanno raggiunto i -17 gradi. A rischio, secondo Coldiretti Marche, sono i raccolti di finocchi, cavolfiori, radicchi, scarola e verza, carciofi, frutta e olive. Anche la copertura degli ortaggi con tessuto può far poco con le temperature sotto zero.
Nelle Province di Pesaro Urbino e Ancona la coltre di neve funge per ora da coperta termica naturale per gli ortaggi. Nello Jesino la coltivazione del carciofo precoce rischia di essere compromessa. In provincia di Macerata sono segnalati danni agli ortaggi a Morrovalle, agli uliveti e frutteti a Urbisaglia. Stesso discorso per le coltivazioni di albicocca precoce nella zona di Pesaro e Vallefoglia. "I danni alle piante, che potranno però essere verificati definitivamente solo nei prossimi giorni - avverte Coldiretti - sono destinati a compromettere le produzioni nel tempo". (Ansa)
Il capo del Dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, ha firmato l’ordinanza 510 che autorizza l’acquisto di 356 appartamenti invenduti per 56 milioni di euro.
Una operazione che, con la finalità di soddisfare il fabbisogno abitativo per le popolazioni colpite dal sisma, garantisce anche un investimento sul patrimonio già esistente.
Gli appartamenti, una volta terminata la fase della ricostruzione, resteranno ai Comuni come patrimonio di edilizia residenziale pubblica a favore dei nuclei meno abbienti.
Questa soluzione consente anche un minor consumo del suolo e la riduzione delle aree da destinare ad insediamenti temporanei.
La Regione Marche può acquistare dunque questi alloggi al posto delle SAE da destinare alle famiglie con immobili fortemente danneggiati. Per chi sceglie questa soluzione abitativa cessa l’erogazione del contributo di autonoma sistemazione.
Gli immobili si trovano in 45 Comuni che insistono su primo e secondo cratere sismico.
L’ordinanza autorizza anche il Comune di Tolentino a realizzare strutture abitative di nuova costruzione, al posto delle sae, qualora tale soluzione risulti economicamente più vantaggiosa rispetto alla realizzazione di insediamenti temporanei, e ad allestire immobili già esistenti nel territorio comunale.
La Regione Marche provvede alla approvazione del progetto per un importo massimo di 20milioni e 850mila euro dandone tempestiva comunicazione al Dipartimento della Protezione Civile.
Il Comune di Tolentino è autorizzato anche a porre in essere le opere di urbanizzazione per l’importo massimo di 860mila euro.
Per favorire la continuità delle attività agricole e zootecniche si autorizzano le Regioni e i Comuni interessati dagli eventi sismici a stipulare contratti di locazione o di comodato di immobili da destinare a questi usi e a procedere agli eventuali necessari adeguamenti funzionali, qualora tali soluzioni risultino economicamente più vantaggiose rispetto all’acquisizione dei moduli.
L’atto infine autorizza, inoltre, il Comune di Camerino a realizzare le opere necessarie a garantire la continuità del trasporto pubblico con la costruzione di un nuovo terminal per le aree in cui sorgono le strutture abitative di emergenza e ad effettuare interventi di regimazione delle acque del bacino del “Fosso Lo Scarico”, per ridurre il carico idraulico conseguente alla realizzazione delle SAE.
IN ALLEGATO LA TABELLA con importo al netto IVA
La neve continuerà a cadere anche giovedì 1 marzo sulle Marche. Una nuova allerta meteo è stata diffusa dalla Protezione Civile regionale con validità dalla mezzanotte di oggi a quella di giovedì.
"Il transito di una perturbazione atlantica determinerà precipitazioni diffuse sulle Marche nella giornata di giovedì, con limite delle nevicate inizialmente ancora a quote di pianura" si legge nell'allerta.
Previste nevicate diffuse dalle prime ore della giornata fino a quote di pianura, con cumulate: moderate (20-60 cm) nella zona di allerta 1; deboli (fino a 20 cm) o, limitatamente alla quote alto-collinari, puntualmente moderate, nelle zone di allerta 2, 3, 4; deboli nelle zone di allerta 5, 6. Nel corso del pomeriggio/sera il limite delle nevicate tenderà ad alzarsi rapidamente fino a quote alto-collinari o montane.
Terzo giorno consecutivo tra neve e gelo per le Marche. Nevica intensamente lungo la costa, in particolare nel tratto da Senigallia a Civitanova Marche. Neve anche ad Ancona, dove le scuole rimarranno chiuse anche domani.
Pulita però l'autostrada A14, dove la situazione sta tornando alla normalita, tanto che le Prefetture hanno tolto i divieti di circolazione per i mezzi pesanti. Nell'entroterra non nevica e in qualche luogo, come Urbino e Cagli, addirittura c'è un po' di sole, ma le temperature restano rigide. (Ansa)
Due carrozze del treno proveniente da Ancona e diretto a Roma Termini ghiacciate e con neve dentro i vagoni. E' la denuncia del Comitato pendolari Orte che, con tanto di foto, ha documentato i disagi che continuano a colpire la rete ferroviaria.
"Non bastava la soppressione del 50% dei treni regionali e ritardi biblici su molti dei convogli in servizio - spiegano - stamani il treno RV 2321 proveniente da Ancona e diretto a Roma Termini con un ritardo a Orte di 75 minuti, si presentava con due carrozze completamente ghiacciate e con presenza di neve all'interno dei vagoni. Altre carrozze, più 'fortunate' non avevano neve all'interno ma il riscaldamento non riusciva a portare la temperatura interna a valori accettabili. Abbiamo viaggiato con cappello e cappuccio. Questo, in un paese civile, non è il modo di trattare i passeggeri.
Vogliamo viaggiare in modo sicuro e dignitoso. Il ghiaccio dentro delle carrozze è la cartina di tornasole della scarsa manutenzione a cui sono sottoposti i convogli". (Ansa)
Un odio feroce. Frasi di una cattiveria senza confine che probabilmente non si direbbero neanche al peggior nemico.
Contro Alessandra Verni, la mamma di Pamela Mastropietro, negli ultimi giorni si è scatenata una campagna denigratoria inaudita. A scatenare i "giustizialisti" della tastiera, una foto che ritrae Alessandra e il compagno dopo la nevicata a Roma con una palla di neve in mano.
Un sorriso inaccettabile per la morale internettiana, dove tutti sono pronti a giudicare e a puntare il dito. Anche contro una mamma che ha perso una figlia 18enne e l'ha rivista per l'ultima volta fatta in venti pezzi, scuoiata dentro due valigie. Nessuna vergogna, nessuna remora nello scrivere frasi che riportiamo nelle immagini allegate. Addirittura, c'è una tizia per la quale avrebbe sofferto di più lei quando le è morto il coniglio (sic! non stiamo scherzando...) che Alessandra per la scomparsa di Pamela.
In un post, Alessandra Verni si sfoga e dice "Sapete quanto piango da sola tutti i giorni? Sapete il dolore atroce che si prova dentro? Sapete le cose che vorrei dire ma non posso per le indagini per far aprire gli occhi anche a voi? Sapete che così non è più vita. Sapete la forza che mi sta dando mia figlia Pamela per scoprire tutta la verità e la sporcizia che ruotano intorno a noi? Sapete o non sapete un ca...? Non smetterò mai di gridare in tv, sui social, per strada, fino ad arrivare finalmente in tribunale per avere giustizia". Insomma, la mamma di Pamela dice senza mezzi termini di essere a conoscenza di cose che, al momento, non possono essere dette per non intralciare le indagini. E forse solo grazie a lei, alla sua tenacia, al suo apparire in tv "coi capelli fatti" (neanche fosse una parrucchiera...) un giorno, immaginiamo non troppo vicino, qualcuno dirà la verità su come è morta Pamela, su chi l'ha ammazzata e su cosa c'è dietro.
Per chiudere, condividiamo e sottoscriviamo un pensiero del collega Carmelo Abbate pubblicato sulla pagina Facebook di Quarto Grado: "Per nessuna ragione al mondo sarebbe mai dovuta finire sul banco degli imputati, il suo posto era in quello delle vittime.
Non doveva confessare colpe o ammettere eventuali responsabilità intime e profonde, ma chiedere la verità e pretendere assunzioni di responsabilità, a tutti i livelli. Eppure Alessandra non ha nascosto il tunnel che ha dovuto attraversare insieme con la figlia Pamela, la quale non è stata abbandonata per strada dalla famiglia fino a quando un giorno è stata uccisa. A qualcuno forse sfugge che pur nelle difficoltà, la sua famiglia le è sempre stata vicina, tanto che Pamela si trovava in una comunità specializzata, non in una casa occupata. Ho letto tante critiche per quello che ho detto ieri sera in diretta, qualcuno mi ha addirittura definito immorale. Immorale? Mah!Ribadisco: personalmente ho vissuto le parole di Alessandra come una grande dimostrazione di dignità.Poi, capisco, sempre più giudicare è meglio che fottere".
Questo il resoconto del presidente Contram Belardinelli sulla situazione trasporti:“Abbiamo effettuato tutti i servizi - spiega il presidente Stefano Belardinelli - nella zona montana e del cratere la situazione è abbastanza positiva. I trasporti vanno bene e sono di una puntualità compatibile con le condizioni dei luoghi”.
I problemi sono stati registrati invece nella parte bassa della provincia: “Sulla Macerata-Civitanova siamo sui 25-30 minuti di ritardo, Osimo-Ancona addirittura sui 45 minuti mentre sta migliorando in zona Corridonia dove portiamo una 20ina di minuti di ritardo. Quando parlo di ritardi - precisa - non sono per questioni imputabili a noi. Gli autobus trovano vetture e autocarri che bloccano la strada e quindi perdono tempo”. Sono circa 700 le telefonate che il centralino della Contram ha ricevuto e ci sono diversi operatori che stanno lavorando per rassicurare gli utenti
Il Prefetto di Macerata ha disposto con provvedimento adottato nella serata del 27 febbraio 2018 la riapertura completa, dalle ore 9 del 28 febbraio 2018, di tutta la rete stradale ed autostradale della provincia alla circolazione di tutto il traffico pesante.
Il provvedimento è stato adottato in considerazione dell’aggiornamento delle condizioni meteorologiche emesso dal Centro Funzionale della Protezione Civile della Regione Marche con messaggio di allertamento n. 13 del 27 febbraio 2018 nonché in considerazione dell’analogo provvedimento adottato dalla Prefettura di Ancona.
Da Alessandro Moretti, Segretario Fp Cisl Macerata, riceviamo
In queste ore di vera e propria emergenza maltempo la macchina del pubblico impiego funziona a pieno regime per garantire i servizi nonostante le condizioni meteo spesso molto avverse soprattutto nella parte interna della nostra regione.
Gran parte dei 19.000 lavoratori della sanità e quasi 14.000 delle autonomie locali sono in servizio da domenica per supplire alle mille necessità del territorio e dei cittadini. Nella sanità funzionano tutte le strutture ospedaliere ed assistenziali, anche le più interne, grazie all'operato di medici, infermieri, operatori socio sanitari, tecnici ed amministrativi che spesso rimangono a dormire nella struttura ospedaliera perché in caso di necessità non sarebbero in grado di compiere il tragitto casa/lavoro . Lo stesso dicasi per le centinaia di lavoratori della sanita privata, cooperative sociali, operanti in strutture sanitarie o ex Ipab. Nelle autonomie locali impiegati a tempo pieno operai, cantonieri, la polizia provinciale , municipale, la protezione civile, e tutti i lavoratori degli uffici tecnici per garantire la viabilità.
Contestualmente centinaia di lavoratori degli uffici amministrativi rimangono al lavoro , senza poter raggiungere spesso il proprio domicilio, per garantire tutte le delicate funzioni elettorali da definire in questi giorni che precedono le elezioni politiche di domenica prossima.
La Fp Cisl Marche ha revocato tutte le assemblee indette per illustrare i contenuti dei nuovi CCNL sino alla conclusione della emergenza neve e farà partire nei prossimi giorni una campagna di sensibilizzazione rivolta ai cittadini tesa a far comprendere come una efficiente macchina pubblica sia fondamentale per il buon andamento di servizi fondamentali nella vita di tutti i giorni, e non solo durante le emergenze . Contestualmente è partita la richiesta, al Prefetto di giustificare, ai sensi di legge e contratto, coloro che nonostante tutti gli sforzi non riescono oggettivamente a raggiungere il luogo di lavoro.
Un plauso particolare va anche al personale educativo che pur essendo non al lavoro per la chiusura imposta delle scuole ha fornito spesso disponibilità per poter essere utile in altri servizi impegnati nell'emergenza.
"Il 2017 è stato un anno di crescita mancato per il settore delle costruzioni, con uno 0,1% complessivo e un -3% del comparto opere pubbliche. In 10 anni sono stati persi 60 miliardi di investimenti in infrastrutture. Gravi le ripercussioni sull’economia di tutto il territorio nazionale: con il contributo dell’edilizia il Pil sarebbe potuto salire di un ulteriore 0,5% all’anno, agganciando così i livelli di crescita europei".
Così l’ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili).
"Le priorità per rimettere in moto il settore sono quelle indicate nel Manifesto per le elezioni politiche elaborato dall’Ance con tutta la filiera delle costruzioni: contrastare l’inefficienza della Pa, rivedere a fondo il Codice appalti e spingere sulla rigenerazione urbana con strumenti fiscali e normativi adeguati".
Temi sui quali l’Ance chiede impegni precisi alle forze politiche che si confronteranno alle elezioni il prossimo 4 marzo.
"Tornare a crescere è possibile: le previsioni per il 2018 indicano un rialzo del 2,4% degli investimenti totali in costruzioni. Un risultato che potrà essere raggiunto solo se saranno rimossi tutti gli ostacoli e le inefficienze che bloccano i cantieri e frenano la crescita dell’intera economia".
Nell’ambito del continuo flusso di scambio informativo tra reparti, che coinvolge più province, questa mattina, dopo un periodo di osservazione nei pressi di un’abitazione per i quali erano stati segnalati strani movimenti, i militari della Stazione Carabinieri di Montegranaro e quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile di Civitanova Marche, questa mattina hanno deciso di intervenire, procedendo alla perquisizione di uno straniero 37enne originario del centro America.
La ricerca, estesa anche all’abitazione ed alle sue pertinenze, ha permesso di rinvenire complessivamente 9,50 grammi di cocaina, divisa in diversi involucri, 33 fiale di anabolizzanti e 190 pasticche di “Viagra”.
L'uomo è stato denunciato a piede libero per detenzione fini di spaccio di sostanza stupefacente ed illecita importazione di farmaci.
Ospite della trasmissione Mediaset Quarto Grado, Alessandra Verni, la mamma della povera Pamela Mastropietro, usa parole di fuoco contro quelle persone che secondo lei dovevano proteggerla e non l'hanno fatto.
"Non parlo solo di queli mostri - accusa la donna riferendosi ai nigeriani indagati - parlo anche della gente che ha incontrato prima di arrivare a quei mostri" e alla domanda diretta da parte del conduttore su chi dovesse proteggerla, la signora Alessandra punta il dito contro la comunità Pars.
Qualcuno potrebbe pensare che i problemi di Pamela fossero dovuti ad una mamma lontana e distratta, ipotizza il conduttore, ma la donna si difende dicendo di averla portata sempre con lei, durante i suoi numerosi lavori e solo quando non era possibile la affidava alla nonna. E' stata una mamma accudente e protettiva, forse anche troppo, dato che Pamela la definiva addirittura un soldato. Il loro era un rapporto bellissimo e si divertivano insieme facendo andando a molti concerti e facendo tanti viaggi, sia in Italia che all'estero.
Alla domanda diretta su chi sia il responsabile maggiore, secondo lei, di quello che è successo, la donna fa un elenco preciso: "ci sono varie responsabilità, la prima colpa la do allo stato che ha permesso che queste persone stavano ancora qui in Italia, la seconda colpa la do alla comunità che la doveva fermare, la terza colpa la do a quelle persone che l'hanno incontrata per strada e non l'hanno aiutata".
"Ma dov'è finita l'umanità?" si chiede la donna in conclusione alzando il tono di voce.