La Giunta regionale delle Marche ha recentemente emanato la delibera, attesa da tempo, che individua le zone montane in cui è prevista l’attività professionale degli accompagnatori di media montagna, figura professionale individuata ai sensi della legge 6/89 e recepita dalla Regione Marche con legge regionale n. 4 del 1996.
Si tratta di un importante riconoscimento del lavoro svolto dagli accompagnatori di media montagna in termini di sicurezza, competenza e professionalità. La delibera, approvata con voto espresso all’unanimità, fa finalmente chiarezza sulle competenze dei soggetti che, a vario titolo, svolgono attività di accompagnamento nel panorama dell’escursionismo. Il documento dispone una riserva in favore degli accompagnatori di media montagna nell’esercizio dell’attività al di sopra di un determinato livello altimetrico e, al di sotto di questo, su sentieri classificati con precisi indici di difficoltà.
La ragione di quanto deliberato si fonda principalmente sul grado del profilo professionale dell’accompagnatore di media montagna che prevede una appropriata formazione volta alla conoscenza di tecniche e capacità non richieste per l’esercizio delle altre professioni che operano nel turismo. Dopo il corso di formazione gli aspiranti accompagnatori devono superare un esame di Stato disposto dalle regioni di appartenenza.
Questo contribuisce in maniera decisiva alla tutela del consumatore, spesso non in grado di comprendere quanto un determinato servizio sia svolto da un soggetto competente o meno.
Le competenze degli accompagnatori di media montagna potranno essere acquisite, da chi fosse interessato, partecipando al corso programmato dalla Regione Marche con il concorso del Collegio Regionale delle Guide Alpine i cui termini per le iscrizioni scadranno il prossimo 15 maggio.
Mistero in un bed and breakfast fra Porto Recanati e Loreto.
Un trans è stato trovato morto, infatti, questa mattina in una stanza della struttura ricettiva. Secondo i primi riscontri, si sarebbe ucciso ingerendo acido muriatico. Vicono al cadavere, però, è stato rinvenuto un coltello: sono in corso altri accertamenti medico legali per escludere altri possibili scenari.
Da indiscrezioni si apprende anche che il trans avrebbe lasciato un biglietto. Sul posto, oltre ai sanitari del 118, i carabinieri della compagnia di Osimo e del Reparto operativo di Ancona.
Prosegue il tour di aiuto e di sostegno alimentare a favore degli amici a quattro zampe che vivono nelle zone rosse del cratere distrutte dal sisma, promosso dall’Associazione Cinofila Cave Canem di Porto Sant’Elpidio e da Almo Nature, azienda di pet food che produce alimenti utilizzando ingredienti di qualità.
Un progetto solidale itinerante che nelle scorse settimane ha toccato la provincia di Macerata e che ora interessa il fermano. Domenica 15 aprile, i volontari dell’Associazione Cinofila marchigiana Cane Cavem hanno infatti visitato lo storico comune di Montefortino per distribuire ai cittadini una fornitura di mangime pari a 430 kg, una media di circa 3.650 pasti per cani e gatti donati da Almo Nature. Presenti alla consegna anche l’assessore Luigi Mori e la responsabile del gruppo comunale di protezione civile Mara Ripa.
“Abbiamo scelto Montefortino perché è in una posizione critica: situato proprio nel mezzo del cratere, ai piedi dei Monti Sibillini, è colpito sia dalle scosse proveniente da Amatrice con la faglia ascolana e aquilana, sia dai terremoti che interessano il maceratese… proprio come in questi ultimi giorni” spiega Costantino Finocchi, presidente dell’Associazione Cave Canem.
Qui la metà dei residenti sono sfollati che hanno trovato una sistemazione provvisoria in aree turistiche all’interno del comune, in attesa di riparare la propria casa. L’iniziativa si propone di portare sostegno non solo ai centri SAE (soluzioni abitative di emergenza), ma di raggiungere anche le persone che vivono coi loro animali nelle frazioni circostanti e nei piccoli borghi, zone spesso dimenticate perchè difficilmente raggiungibili e “nascoste” in mezzo ai boschi.
Nelle prossime settimane il tour d’aiuti interesserà anche le aree più critiche della provincia di Ascoli Piceno, per terminare con Arquata del Tronto.
“Purtroppo la terra non ha mai smesso di tremare, in queste zone vige ancora lo stato di allerta e di abbandono – commenta Camila Arza Garcia, inviato solidale di Almo Nature – È importante in questo momento essere presenti e far vedere che c’è qualcuno pronto ad aiutare e a dare il proprio contributo. Con questa donazione vogliamo portare un po’ di speranza alle persone e agli animali in difficoltà e speriamo che anche le istituzioni e le aziende private come noi facciano la propria parte. Pensiamo e agiamo dal punto di vista degli animali, per questo per noi l’importante è sfamarli e agire sulle emergenze con LoveFood”.
LoveFood rientra nel progetto di Almo Nature, A Pet Is For Life, un impegno concreto volto a ridurre drasticamente l’abbandono di animali: non vogliamo lavorare solo sull’emergenza ma provare a essere attori di un cambiamento che passi dall’emergenza alla soluzione. È anche per questo che abbiamo lanciato AdoptMe, per offrire un mese di pappa gratuita, tramite i canili e gattili aderenti, a chi adotta consapevolmente un animale. Desideriamo e speriamo così di far crescere una comunità che ponga al centro il rispetto per l’animale che si porta a casa.
Un impegno, quello verso la natura, che ha portato gli azionisti di Almo Nature a scegliere di donare il 100% delle azioni della società Almo Nature spa, e delle sue filiali, a una Fondazione. A partire dal 2018 tutti i profitti (dividendi) generati dalla vendita dei suoi prodotti saranno unicamente utilizzati a favore degli animali e dell’ambiente. Con questa donazione, gli animali e la natura saranno i veri proprietari di Almo Nature.
Il Consiglio di Amministrazione di SASE SpA – società di gestione dell’aeroporto internazionale dell’Umbria - Perugia “San Francesco d’Assisi” – ha approvato l’esercizio chiuso al 31/12/2017, con un risultato positivo pari a 211.342 euro. Il Bilancio 2017 sarà presentato dal CdA SASE all’Assemblea dei Soci, convocata per inizio maggio.
Il risultato certifica gli sforzi compiuti nel quinquennio 2013-2017, che illustrano a fronte di un aumento sostanziale del business, un evidente trend di riduzione del deficit culminato con lo storico utile registrato nell’ultimo esercizio.
Il dato risulta ancora più importante considerato il quadro di complessiva debolezza per il segmento degli aeroporti sotto al milione di passeggeri/anno che, negli ultimi anni, ha registrato numerosi fallimenti e chiusure.
Con questo risultato vengono pienamente soddisfatti, con un anno di anticipo, gli obblighi derivanti dalla concessione ventennale (rilasciata nel maggio 2014) e dall’atto aggiuntivo degli organi competenti. Tali prescrizioni richiedono il raggiungimento di un MOL positivo ed un sostanziale equilibrio economico-finanziario della Società da raggiungere nei 4 anni dalla sigla della concessione.
Incastrato da un telefonino risultato rubato in provincia di Macerata. Così Soufiane Rahbi, marocchino di 34 anni residente a Cerreto d'Esi, due passi da Matelica, è stato espulso con decreto del ministro dell'Interno Marco Minniti per motivi di sicurezza nazionale.
L'uomo è stato bloccato dai carabinieri del Ros e del comando provinciale di Ancona ed è stato rimpatriato con un volo dall'aeroporto di Bologna. Il nome dell'uomo era emerso nel luglio del 2016 in seguito al sequestro di uno smartphone che, come appurato in un secondo momento, era stato rubato in provincia di Macerata.
Nel telefono i carabinieri hanno trovato diverso materiale riconducibile alla propaganda dell'Isis: un video di un uomo decapitato in Siria, un video contenente le indicazioni per realizzare un ordigno rudimentale a base di Tatp (triperossido di triacetone), sostanza estremamente instabile e largamente impiegata dalle organizzazioni terroristiche, un terzo video relativo ad un sermone di un imam dell'is. Il marocchino, inoltre, ha ripetutamente mostrato un atteggiamento antioccidentale e ha alterato il passaporto per ottenere il permesso di soggiorno.
Rainbow S.p.A. ha presentato la domanda di ammissione a quotazione delle proprie azioni ordinarie sul Mercato Telematico Azionario, se del caso, Segmento STAR organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., nell’ambito del proprio processo di initial public offering (l’“Operazione”).
La diffusione delle Azioni ai fini della quotazione delle stesse sul Mercato Telematico Azionario sarà realizzata mediante un collocamento rivolto esclusivamente ad investitori qualificati in Italia e istituzionali all'estero. Nel contesto dell’operazione, la Società ha altresì predisposto un Documento di Registrazione, una Nota Informativa sugli Strumenti Finanziari e una Nota di Sintesi che, congiuntamente e a seguito dell’approvazione da parte delle competenti Autorità, costituiranno il Prospetto relativo all’ammissione a quotazione delle Azioni in relazione ai quali è stata richiesta l’approvazione da parte di Consob.
È previsto che l’Offerta consista esclusivamente in un collocamento istituzionale riservato ad investitori qualificati in Italia e ad investitori istituzionali all’estero ai sensi della Regulation S dello United States Securities Act del 1933, come successivamente modificato (il “Securities Act”), e negli Stati Uniti d’America, limitatamente ai “Qualified Institutional Buyers” ai sensi della Rule 144A del Securities Act, con esclusione dei Paesi nei quali l’offerta di strumenti finanziari non sia consentita in assenza di autorizzazioni da parte delle competenti Autorità, salvo che nei limiti consentiti dalle leggi e dai regolamenti del Paese interessato. Le azioni ordinarie oggetto dell’Offerta saranno poste in vendita da Straffin S.r.l. e Viacom Holdings Italia S.r.l. che attualmente detengono, rispettivamente, il 70,38% e 29,62% del capitale sociale della Società. Il numero complessivo di Azioni oggetto dell’Offerta, in aggiunta ad altre condizioni della stessa, sarà determinato in prossimità dell’avvio dell’Offerta, nel cui contesto è inoltre prevista la concessione della cosiddetta opzione Greenshoe.
Si stima che l’Offerta, inclusa l’opzione Greenshoe, possa avere ad oggetto fino a massimo il 40% del capitale sociale di Rainbow. Si segnala che lo statuto sociale che sarà in vigore dalla data di avvio delle negoziazioni prevede l’istituto del voto maggiorato. È previsto che l’Operazione venga completata entro maggio 2018, compatibilmente con le condizioni di mercato e subordinatamente al rilascio del provvedimento di ammissione a quotazione da parte di Borsa Italiana S.p.A. e all’approvazione del Prospetto da parte di Consob. Si segnala inoltre, alla luce di quanto sopra, che la Società non sarà contendibile anche ad esito dell’offerta.
La Società, Straffin S.r.l. e Viacom Holdings Italia S.r.l. assumeranno impegni di lock-up, in linea con la prassi di mercato per questo tipo di operazioni. UniCredit Corporate & Investment Banking e Credit Suisse Securities (Europe) Limited agiscono in qualità di Joint Global Coordinator e Joint Bookrunner e UniCredit Corporate & Investment Banking anche in qualità di Sponsor. Kepler Cheuvreux agisce in qualità di Specialist nell’ambito della quotazione.
Il Gruppo Rainbow opera sin dal 1995 nel segmento dell’intrattenimento per bambini e teenager. L’attività del Gruppo Rainbow consiste nella creazione e nello sviluppo di contenuti sia animati, sia live action, nella realizzazione di prodotti televisivi e cinematografici ad essi ispirati, e nella loro successiva commercializzazione anche tramite concessione di licenze, nonché nell’attività di produzione animata per società terze che è stata integrata nel 2015 con l’acquisizione della società canadese Bardel Entertainment Inc.. Dal 2017, il Gruppo Rainbow, a seguito dell’acquisizione del Gruppo Iven, ha ampliato la propria offerta di prodotti televisivi e cinematografici dedicata ad adulti e famiglie, con i format TV e film library di proprietà di Colorado Film Production S.r.l. (società del Gruppo Iven) attiva sul mercato da oltre 30 anni. Il modello di business del Gruppo Rainbow si caratterizza da un lato per un elevato grado di integrazione verticale, che prevede la gestione diretta di tutto il processo di creazione dei contenuti, sino al controllo della loro commercializzazione sul mercato, e dall’altro per un elevato grado di flessibilità. Nel corso dei suoi oltre 20 anni di storia il Gruppo Rainbow ha creato e sviluppato diverse property, tra cui la principale Winx Club, che ad oggi vengono trasmesse in oltre 100 Paesi attraverso le diverse piattaforme di broadcasting e la cui popolarità permette al Gruppo Rainbow di avere oltre 500 contratti attivi con licenziatari a livello globale che sviluppano un ampio range di prodotti di molteplici categorie merceologiche.
Il dolore che diventa rabbia, attraverso le parole di una madre che commenta quelle di una consigliere comunale. E’ l'estrema sintesi dello sfogo affidato a Facebook da Alessandra Verni, la mamma di pamela Mastropietro, che torna sulle dichiarazioni di Ninfa Contigiani. “Pamela non è morta per droga, signora Ninfa Contigiani – scrive - mia figlia aveva il terrore delle siringhe. Sono stati trovati i segni delle coltellate, sicuramente è stata violentata, visto che l’hanno ripulita con la candeggina, fatta a pezzi e messa in due valige. Perché? Perché, signora Cortigiani, afferma che non si tratta di femminicidio?”.
Domande e rabbia, quindi, con la famiglia Mastropietro che, in qualche modo, si aspettava un atteggiamento diverso dalle istituzioni cittadine. Una solidarietà che sembrasse concreta, più che di facciata. O, almeno, di risparmiare a una madre certe affermazioni.
“Quello che è successo a Pamela non è stato l’epilogo di una vicenda che l’ha uccisa in quanto donna. Quello che è successo a Pamela è l’epilogo tremendo, veramente tremendo, di un disagio che non è stato per tempo curato, ascoltato e non sufficientemente preso in carico, di una ragazza che aveva a che fare con la droga. La causa di quello che è successo a Pamela è la droga” – queste le parole di Ninfa Contigiani, il cui intervento può essere integralmente ascoltato qui.
Parole che Alessandra Verni non accetta e che sembrano far traboccare il vaso, passando all’esternazione dell’insofferenza maturata verso l’istituzione maceratese. “La morte di mia figlia é stata un omicidio atroce e disumano – prosegue la mamma di Pamela - non ho ancora conosciuto di persona il sindaco di Macerata, neanche alla fiaccolata svoltasi nella vostra cittadina. Eppure da primo cittadino avrebbe dovuto dare anche la sua vicinanza (non solo telefonica) data la mostruosità! Forse é il caso che piantiate una targa ed un albero in memoria di Pamela Mastropietro anche lì nella vostra Macerata, in via Spalato, ma non debbo dirlo io. Forse sarebbe stato almeno questo un bel gesto da parte di certe istituzioni. Per fortuna la verità sta uscendo fuori”.
“Allineare il progetto dei Nuovi sentieri di sviluppo con il lavoro che sta portando avanti l’Istao per giungere ad una proposta forte, concreta, lungimirante, capace di dare prospettive e speranze a quei territori”. Questo il messaggio lanciato dal presidente del consiglio regionale delle Marche, Antonio Mastrovincenzo, intervenendo, questa mattina, al convegno, organizzato dalla Politecnica, in collaborazione con le altre Università marchigiane, Istao e Fondazione Fuà, presso la Facoltà di Economia di Ancona, su “Le Marche di domani: sviluppo, lavoro 4.0 e coesione sociale”.
La sessione di questa mattina, dedicata a “Ricostruzione nelle aree terremotate e sviluppo delle aree interne”, è stata anche occasione per ricordare l’impegno tempestivo e a tutto tondo del Consiglio regionale nell’immediato post-sisma e che, a tutt’oggi, si dipana su più fronti. “Un impegno sul piano legislativo, di indirizzo e sempre in sintonia con chiunque fosse interessato ad offrire il proprio contributo – ha affermato Mastrovincenzo, ricordando, in tal senso, le sedute tematiche del Consiglio regionale, l’approvazione della legge sull’antisismicità degli edifici, la risoluzione che proponeva la sottoscrizione di un patto per lo sviluppo, i seminari itineranti di Marcheuropa, organizzati nelle località del cratere sismico, il coordinamento operativo dei Consigli regionali di Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo, le tante audizioni parlamentari. Poi, come noto, il filone della ricerca, con l’affidamento alle quattro Università marchigiane e a quella di Modena e Reggio Emilia del compito di realizzare lo studio di cui si è parlato anche sabato scorso al Convegno che si è tenuto a Camerino. “Un progetto - ha affermato Mastrovincenzo – rispetto al quale il Consiglio regionale va fiero perché è stato portato a termine nei tempi previsti (sei mesi), perché è riuscito a far da collante tra gli atenei, perché si è avvalso della competenza e della professionalità di docenti e ricercatori, perché, infine, ha coinvolto i sindaci dei comuni delle aree terremotate”.
“Il Consiglio regionale – ha concluso Mastrovincenzo – intende tradurre questo grande lavoro in un atto da ratificare in Aula, entro giugno, e sarà sempre da stimolo, affinché questo percorso di ricostruzione e rinascita si porti a compimento e contribuisca ad evitare il rischio spopolamento di quei territori”. (l.b.)
Parte la campagna Cisl "Per la nostra sanità, Per la tua salute", una campagna di ascolto, informazione e sensibilizzazione sulla sanità nell’Area Vasta 3.
Obiettivo di fondo è "mettere al centro del dibattito le persone e le loro esperienze reali della sanità maceratese, puntare la lente sui loro bisogni di salute e sull’adeguatezza delle risposte che essi ottengono dal servizio sanitario del territorio".
"Rischiamo sempre di più che la sanità nell’Area Vasta 3 - spiega il sindacato - resti schiacciata tra una giunta regionale che si ostina a procedere nel governo del sistema sanitario delle Marche all’insegna della massima opacità e autoreferenzialità e un dibattito pubblico locale monopolizzato dalla discussione surreale sulla localizzazione dell’Ospedale Unico. Nel frattempo il confronto con la Direzione dell’Area Vasta 3 è del tutto assente ormai da tempo (l’ultimo incontro con le organizzazioni sindacali confederali risale a gennaio 2017), nella totale omissione dei dati e delle informazioni necessarie per comprendere lo stato di programmazione e gestione del sistema sanitario nel territorio. Per questo pensiamo sia essenziale ancora una volta ripartire dai cittadini e dar loro voce".
"Stiamo conducendo un’indagine tra i nostri iscritti rispetto ad alcuni aspetti essenziali del sistema sanitario nel territorio che incidono in modo significativo sulla qualità del servizio salute e stanno emergendo molte conferme rispetto ai nostri principali timori - prosegue - Ad esempio, del medico di medicina generale ci si fida, ma quanto basta. Spesso si ricorre direttamente allo specialista nel privato. Sulla rete dell’emergenza-urgenza non c’è stata una vera informazione dell’utenza, che continua a rivolgersi ai Punti di Primo Intervento e ai PAT con la convinzione di accedere a un Pronto Soccorso e al contempo non muta il sovraccarico di codici verdi nei Pronti Soccorso ospedalieri. Sul governo dei tempi di attesa, in molti casi sembra di essere rimasti all’anno zero, dal momento che l’utenza spesso non è consapevole dell’inserimento o meno da parte del medico curante del codice di priorità nella ricetta medica. E il risultato è che in troppi casi di fronte a tempi di attesa troppi lunghi si rinuncia alla visita o alla prestazione".
Nella giornata di oggi "di fronte agli ospedali abbiamo raccolto voci, testimonianze, storie e denunce. In tanti ci hanno detto che i reparti si reggono solo grazie alla dedizione di personale medico, infermieristico e ausiliario che per dare risposte va ben oltre l’orario di lavoro; lo stesso personale medico ci ha raccontato le contraddizioni di una riforma rimasta a metà, con gli ospedali sempre più concentrati sulle acuzie e un sistema di cure intermedie nei piccoli ospedali che ancora stenta a partire con il risultato che i pazienti che necessiterebbero della lungodegenza rischiano di rimanere senza adeguata presa in carico. Anche racconti di buona sanità, sempre legati alla qualità del personale, ma tanti anche le rassegnazioni o il disagio di chi resta schiacciato nel sistema".
La vita, così come il gaming, è fatta di errori: cadiamo per poterci poi rialzare più forti di prima, e per dimostrare a noi stessi che possiamo farcela. Sono proprio gli errori la base di un insegnamento votato alla conquista della vittoria, anche se i players più frettolosi spesso nemmeno se ne rendono conto: nessuno nasce “imparato”, e la strada per poter competere con i migliori è lunga e impervia. Questo elemento, purtroppo, porta tante persone appassionate di casinò digitali a commettere uno sbaglio cruciale: ripetere ad infinitum quegli inciampi, semplicemente perché non si ha avuto cura nell’analizzarli con attenzione, per poterli apprendere e mettere da parte. Per questa ragione, oggi scopriremo gli errori e le best practices per evitare la sconfitta nei casinò online.
1. Fidarsi troppo delle probabilità
C’è chi sostiene che le probabilità non esistano, soprattutto nel campo del gioco d’azzardo: in realtà non è proprio così, perché effettivamente il gioco continuo prima o poi (soprattutto poi) è destinato a produrre una vittoria. Seguire questa logica e affidarsi alle probabilità, però, rappresenta uno degli errori peggiori da commettere: vincere una tantum sfidando il caso, infatti, significa solo perdere tantissimi soldi prima di incassarne pochi. Ecco perché è sempre meglio approcciare il gambling imparando a non fidarsi delle probabilità: ogni giocata o puntata farà storia a sé, e non rappresenterà un anello di quella catena immaginaria votata al concetto “più gioco, più aumento le chance di vittoria”. Qual è la best practice da adottare per evitare questo sbaglio? Studiando le tecniche migliori per ogni singolo gioco: nel caso delle macchinette, per esempio, è possibile farlo scoprendo come vincere a slot machine con diverse tipologie di jackpot. Lo stesso discorso vale naturalmente per tutti gli altri giochi dei casinò e per ogni singola variante di essi.
2. Non selezionare con attenzione il gioco
Il poker non è sempre uguale, così come non lo è il blackjack: vale lo stesso principio per le slot machine e per le roulette, vista la grande mole di varianti esistenti. Un gioco, dunque, non vale l’altro: mai commettere l’errore di approcciare i casinò online pensando che una semplice etichetta possa renderli tutti uguali. È una questione non solo di combinazioni o di puntate, ma anche di payout: per imparare a vincere bisogna anche capire su quali giochi puntare, e su quali sono le puntate minime o massime concesse. Inoltre, non è detto che un particolare gioco faccia per voi: come sempre, ne esistono alcuni che possono adattarsi meglio ai talenti di ognuno di noi, e altri più complessi. Poi ci sono giochi, come ad esempio Keno, che andrebbero evitati perché complessi e poco remunerativi: al contrario, la roulette e le già citate macchinette sono ottime opzioni per tutti.
3. Giocare per recuperare i soldi persi
Probabilmente non esiste errore peggiore del seguente: continuare imperterriti a giocare solo per recuperare il denaro perso. Basta fare un esempio su tutti: il poker e il bankroll a disposizione. Quando la partita si incanala in una via poco fortunata, e i soldi cominciano ad uscire dal suddetto bankroll, è sempre meglio evitare di incaponirsi, per preservare il budget rimanente. Non è un caso che i maggiori esperti di questo gioco utilizzino delle vere e proprie strategie di bankroll management, per gestire il proprio budget senza metterlo a rischio: una best practice che anche voi dovrete imparare a padroneggiare al meglio. È anche possibile fornire una linea guida generica di gestione del budget, che vale per il poker così come per gli altri giochi da casinò: mettere sempre in cassa il 50% delle somme vinte, giocando il resto. Così facendo, almeno saprete di non chiudere la sessione di gioco in rosso ma quantomeno in pareggio. Un altro metodo per contenere le perdite è il cosiddetto “step loss”: ogni volta che si perde al tavolo da gioco, bisogna abbassare le puntate per contenere i danni.
4. Giocare con sentimenti negativi
Un altro errore spesso comune a chi gioca ai casinò è quello di non considerare il proprio stato d’animo durante il gioco. Durante una partita di gambling stato umorale può fare la differenza: questi giochi richiedono impegno e disciplina costante, e approcciare i casinò con sentimenti negativi quali la depressione o il nervosismo può portare a reazioni fuori dalle righe. Questo, a sua volta, può comportare la perdita di molti soldi. Qual è il motivo di tutto questo? Il gioco aumenta la felicità, ma può anche peggiorare gli stati d’animo negativi, se presenti. Qual è la best practice per evitare che la negatività possa prendere il sopravvento su di noi? Imparare a controllare le proprie emozioni e a concentrarsi solo su ciò che si sta facendo, ma obiettivamente e con distacco. Farsi prendere dall’eccessiva eccitazione, infatti, rappresenta anch’esso un errore da evitare.
Riceviamo e pubblichiamo:
Le dichiarazioni di Filippo Saltamartini possono essere ricondotte ad un momento di sfogo personale che non ha niente a che vedere né nei riguardi della persona di Marcello Fiori, marchigiano più che mai, presente da anni sul nostro territorio, in prima linea con noi nelle vicende assurde del terremoto; né tanto meno nei confronti del nostro partito Forza Italia che sta lottando in questo momento per fare un Governo che possa dare le risposte concrete ai tanti problemi lasciati sul campo dal centro sinistra. Forza Italia sta mettendo in campo una nuova classe dirigente, tante donne basta pensare che è l’unico partito dove ci sono due capogruppo una alla Camera ed una al Senato che stanno portando avanti le consultazioni con il Presidente della Repubblica. Abbiamo una vera amica delle Marche come Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati,la vice presidente della Camera è Mara Carfagna, tante donne importanti che finalmente ricoprono ruoli di rilievo. Ora ripartiamo dal territorio dai nostri eletti, dagli amici che sostengono Forza Italia, per stare in mezzo alla gente per risolvere i problemi. Non possiamo non affrontare il grande problema del terremoto che ha devastato quasi tutta la Provincia di Macerata, le cose che non sono state fatte, addirittura oggi abbiamo sfollati dalle famose casette Sae, le macerie che sono ancora in mezzo alla strada in tanti paesi e la parola ricostruzione ancora non ha avuto la minima attuazione. I Sindaci dei nostri territori stanno facendo miracoli ma purtroppo sono lasciati soli e le parole della commissaria al terremoto di qualche giorno fa non ci tranquillizzano affatto:” ricominciamo da capo”, che significa? Ritorniamo ad avere gli sfollati sulla costa? Quindi è evidente che il poco che è stato fatto non è stato all’altezza della situazione, infatti le cosiddette casette non sono adatte per il nostro territorio di montagna e ci sono costate come delle ville. Poi vogliamo parlare della delibera regionale che prevede più sanità privata nelle Marche? Vogliamo parlare delle politiche migratorie che stanno devastando le casse comunali dei servizi sociali e il tessuto sociale? Tanti sono i temi da affrontare e lo faremo insieme.
Deborah Pantana Forza Italia
A neanche 24 ore dall'incarico a Marcello Fiori come nuovo commissario ad acta di Forza Italia Marche, nel partito di Silvio Berlusconi scoppia la polemica. A farsene portavoce é il sindaco di Cingoli, Filippo Saltamartini, già senatore del PdL e candidato proprio di Forza Italia alle ultime politiche. "berlusconi continua a non ascoltare i territori" - afferma il primo cittadino. Una polemica, la sua, che probabilmente é tacitamente condivisa da moltoi esponenti di FI del territorio, costretti alle scorse politiche a vedersi imposti due candidati romani (Baldelli e Fiori) alla Camera e uno bolognese (Cangini) al Senato.
"La nomina di Marcello Fiori a Commissario di Forza Italia nelle Marche è sbagliata, come la scelta operata nella predisposizione delle liste elettorali che ci ha privato di nostri rappresentanti. Le Marche sono l'unica regione con parlamentari paracadutati da fuori. Il Presidente Berlusconi dovrebbe ascoltare chi rappresenta il territorio con un partito ridotto all'8%, ma questa è oramai una speranza vana". Saltamartini non le manda a dire e aggiunge: "Sono molto dispiaciuto per la barriera che Berlusconi ha messo tra i suoi dirigenti territoriali e il suo cerchio magico. Ma chi rappresenta Forza Italia, chi sono i suoi dirigenti, ci chiediamo in molti tra sindaci e dirigenti del territorio. Non voglio essere profeta negativo ma si raccoglie ciò che si semina, e la raccolta che era già magra sarà scarsissima se si procede in questo modo. Nell'assemblea dei sindaci nelle Marche, quelli appartenenti a Forza Italia - salvo eccezioni lodevoli - appartengono all'era preistorica. Dopo la deblacle elettorale recente è difficile persino trovare nuovi candidati. Informo il Presidente Berlusconi - sottolinea da ultimo Saltamartini - che questo atteggiamento umilia le persone che hanno servito da molti lustri un'idea e un leader".
(fonte Ansa)
Prima riunione del Tavolo tecnico regionale per la gestione dei pazienti affetti da tumori neuroendocrini, un tipo di patologie eterogenee e rare, con un'incidenza di circa 2.5-5 su 100.000 persone per anno, in vertiginosa crescita negli ultimi 30 anni (oltre il 500%), grazie anche al miglioramento delle tecniche diagnostiche.
Ad aprire l'incontro, che si è svolto a Palazzo delle Marche, il presidente della Commissione regionale “Salute” Fabrizio Volpini, che ha evidenziato il valore dell'iniziativa. “Abbiamo con piacere scelto di ospitare nella nostra sede istituzionale questo importante momento approfondimento scientifico – ha detto - su patologie tumorali rare che necessitano di un approccio complesso, di tipo multidisciplinare, coinvolgendo specialisti di vari campi, per arrivare a una strategia terapeutica condivisa”.
Nel corso dell'incontro è stata illustrata nel dettaglio la proposta di percorso diagnostico-terapeutico ed assistenziale redatta da un “panel” di esperti degli Ospedali riuniti di Ancona e dell'Università Politecnica delle Marche che nelle scorse settimane ha lavorato per individuare l'iter della presa in carico globale dei pazienti affetti da queste patologie. Un modello di gestione che preveda un'organizzazione coerente ed efficiente del percorso di cura della malattia in conformità agli standard nazionali e internazionali.
“Oggi abbiamo condiviso il percorso terapeutico con i referenti delle strutture di oncologia di tutto il territorio marchigiano – ha spiegato Rossana Berardi, direttrice della Clinica oncologica degli Ospedali Riuniti di Ancona e promotrice del progetto - affinché tale percorso possa diventare regionale e dare risposte agli oltre 500 pazienti marchigiani affetti da queste patologie”.
"La bontà è un dono di natura", recita così lo slogan impresso sulle confezioni di "legumi Colfiorito", dove è presente anche l'immagine di un contadino intento nella raccolta e lo sfondo di campi e colline tipiche del centro Italia.
Da un'attenta lettura della confezione, è possibile però notare come i luoghi di provenienza di ceci, fagioli cannellini e fave spezzate presi in cosiderazione, siano tutt'altro che di produzione locale, dato che provengono rispettivamente da Messico, Argentina ed Egitto.
Se da un punto di vista commerciale è tutto perfettamente in regola, con il luogo di produzione del contenuto indicato nella confezione, qualcuno si potrebbe sentire "moralmente ingannato", come tutti coloro che, in buona fede, senza leggerne la provenienza, le acquistano credendo di aiutare i produttori delle zone colpite dal terremoto.
Il 22 aprile in occasione della Giornata Mondiale della Terra, la Centralia produzioni, con il regista Maurizio Bargiacchi, come ogni anno, dedicherà un evento mediatico collegato ai temi di questa importante manifestazione. L'evento di quest'anno, sarà pubblicato nel programma degli eventi internazionali in Italia coordinati dalla Earth Italia visibili nel sito www.earthitalia.it.
Nasce così il Sibilla Day, una manifestazione che sarà focalizzata su questa figuria leggendaria e sul suo regno: il territorio dei Monti Sibillini.
La location di quest'anno sarà Montegallo, uno dei comuni del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, un bellisimo paese duramente colpito dal terremoto, ma di cui si è parlato poco, ma proprio da questo comune parte anche il progetto di promozione Turistica Saperi & Sapori della Sibilla, visibile sul sito www.sybyl.info .Dopo aver degustato i Sapori, alle ore 16.00 sarà la volta dei Saperi, con il Talk Show televisivo condotto dal regista Maurizio Bargiacchi.
Il video della scossa delle 5,11 di ieri ripreso dalle telecamere di videosorveglianza del Panificio Fronzi. A diffondere le immagini é stato lo stesso titolare dell'attività commerciale che, ieri, in dodici ore e con l'aiuto del suo staff é riuscito a sistemare tutto senza mai interrompere il lavoro e chiudere il negozio ed il laboratorio (leggi qui).
Ultimo giorno di lavoro, sul terreno all'ombra dell'Hotel House, per Dogan, il cane della Polizia di Stato che ormai da quarantotto ore sta passando al setaccio l'area in cui, nelle scorse settimane, erano stati trovati resti umani. Dogan, addestrato specificamente per tracce ematiche e resti umani, ha, di fatto, confermato i sospetti degli uomini della Questura. Ossia che su quel terreno non c'é più nulla da trovare. Oggi é stato utilizzato, proprio per scandagliare ogni centimetro di terriccio, anche un georadar, ma le ricerche hanno dato esito negativo. Tanto che, secondo quanto é dato sapere, questo sarà l'ultimo pomeriggio di lavoro.
Poi, la palla passerà definitivamente ai laboratori di Roma e Macerata incaricati di eseguire gli accertamenti sui circa 60 reperti rinvenuti all'interno di quello che ormai é noto come il pozzo degli orrori e nell'area circostante. E' ancora in corso anche il lavoro di catalogazione e si dovrà, prima di tutto, stabilire quanti di quei frammenti ossei siano effettivamente di corpi umani. la certezza, almeno in questa fase, c'é solo per alcuni di questi reperti, che sono comunque pochi rispetto alla totalità delle ossa di un corpo umano. Un fatto, questo, che accresce i dubbi degli inquirenti e che, inevitabilmente, porta a chiedersi come e dove possano essere le altre parti.
Difficile, quindi, avanzare ad oggi ipotesi di qualunque tipo, anche se il timore che quei resti possano appartenere alla quindicenne Cameyi Mosammet si fanno sempre più stringenti con il passare delle ore.
''Ho partecipato questa mattina all' incontro di Pievetorina con la commissaria De Micheli, i vertici della protezione civile e della Regione Marche con i sindaci dei territori che hanno subito questa notte, nell' ambito di una nuova serie sismica, un'ultima forte scossa di terremoto e sono state segnalate situazioni di aggravamento di danni precedenti e nuovi danni a strutture pubbliche e private''. Lo ha detto l'on. Mario Morgoni (Pd) dopo la scossa tellurica di questa mattina nel maceratese.
''Per fortuna - ha continuato il parlamentare maceratese - si tratta di situazioni circoscritte così come quelle che riguardano le soluzioni abitative di emergenza che hanno dimostrato una sufficiente tenuta al di la' di evidenti disagi causati dalla caduta di suppellettili o dal cedimento di qualche mensola o pensile''.
Morgoni ha rilevato come piuttosto ''non puo' che preoccupare l'inevitabile stress psicologico a cui vengono sottoposti a cui vengono sottoposti i residenti proprio nel momento in cui è iniziato un ripopolamento delle comunità e ci si dovrebbe dedicare finalmente alla ricostruzione''. Riguardo al futuro, durante l'incontro, ha fatto presente Morgoni, ''tra i temi emersi vi sono alcune delle sollecitazioni che già i sindaci hanno sottolineato nel loro documento di qualche giorno fa e che non vanno sottovalutare. Intanto la questione di una riperimetrazione del cratere che distingua i territori che hanno subito una gravissima quando non totale compromissione del tessuto edilizio ma anche di quello economico e sociale rispetto a quelli che hanno subito danni isolati e circoscritti. Non e' piu' giustificabile - ha evidenziato Morgoni - una uniformità di trattamento tra situazioni enormemente diverse. Sarebbe sbagliato e ingiusto. Inoltre il tema della necessità di dare soluzione al tema dei piccoli abusi che nel tempo hanno caratterizzato la storia di tante abitazioni e che oggi stanno compromettendo la possibilità di procedere con la presentazione e l'approvazione dei progetti. Questo problema - ha concluso l'esponente del Partito Democratico - rischia di compromettere gran parte dell' attività di ricostruzione post sisma in quanto la scossa di questa mattina ci ricorda quanto sia delicato e decisivo il tema della ricostruzione e quanto sia necessario unire le forze per cercare insieme soluzioni più efficaci e giuste per far rinascere il nostro territorio colpito''.
E' ancora legato alla sequenza del 24 agosto 2016 il terremoto di questa mattina. A dirlo all'agenzia Ansa è il presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Carlo Doglioni.
Il terremoto di magnitudo 4,6 e le repliche, almeno tre delle quali di magnitudo fra 3 e 4, "rientrano nel margine settentrionale della sequenza che si attivata il 24 agosto 2016". Dopo il forte sisma del Centro Italia del 2016, nella zona di Muccia la terra era tornata a tremare con frequenza e intensità già da alcuni giorni. In particolare, il 4 aprile se ne erano registrate una di magnitudo 4 alle 4:19 e una di magnitudo 3.6 alle 20:41. L'epicentro di questa ultima scossa di magnitudo 4.7 stato a 53 km da Perugia, 65 da Terni e 85 dall'Aquila.
Intanto, Trenitalia ha deciso di sospendere a scopo precauzionale la circolazione lungo la linea interna Civitanova Marche-Macerata per effettuare controlli sulla tenuta della strada ferrata. La circolazione dovrebbe riprendere alle 9.
Un incubo senza fine. Dopo la tremenda scossa delle 5.11 classificata come magnitudo 4.7 da Ingv, si sono susseguite fino alle 6.33 altre dieci repliche di magnitudo superiore a 2.
Due, in particolare, sono state avvertite distintamente: quelle delle 5.46 e delle 6.03, entrambe classificate con magnitudo 3.5 e sempre con epicentro nella zona di Muccia.