"Uno SLAncio di solidarietà". L'incontro che domenica 29 gennaio si terrà al teatro G.B. Velluti di Corridonia a partire dalle 15:00 (apertura biglietteria 14:30) è esplicito fin dal titolo: la SLA della "parola slancio" non è un caso che sia evidenziata, è l'acronimo di Sclerosi Laterale Amiotrofica, una malattia del motoneurone, cioè di chi comanda il muscolo con conseguenze gravissime per il paziente.
È caratterizzata da sintomi di degenerazione del primo motoneurone localizzato nella corteccia motoria ed il secondo motoneurone nel midollo spinale e tronco encefalico; questo porta alla progressiva paresi di tutti i muscoli con conseguente grave deficit delle funzioni motorie, della deglutizione, della comunicazione e della respirazione.
Anche se i sintomi motori dominano chiaramente il quadro clinico, la Sla è una degenerazione multisistemica, e i sintomi non motori come il deterioramento cognitivo, i disturbi psichiatrici, i sintomi extrapiramidali, sensitivi ed autonomici sono sempre più frequentemente riconosciuti.
La malattia prevede una presa in carico multidisciplinare in quanto sono diverse le funzioni organiche che vengono inficiate e pertanto necessita della competenza e professionalità di diversi specialisti. A questo, si aggiunge il carico emotivo della famiglia che deve supportare il malato di Sla che ne subisce lo strazio maggiore.
Il pomeriggio si apre con una tavola rotonda dal significativo titolo "Continuare a vivere con la Sla", coordinata dal dottor Emanuele Medici, direttore dell'Unità Operativa Complessa di Neurologia e dal dottor Diego Gattari, direttore dell'Unità Operativa Complessa di Rianimazione, entrambi dell'ospedale di Macerata.
Sono previsti gli interventi della dottoressa Cristina Petrelli, dirigente medico della Uoc di Neurologia che cercherà brevemente di fare un punto della situazione sullo stato dell’arte della terapia per la Sla. A seguire il dottor Emanuele Iacobone, responsabile dell’Unità Operativa Semplice di Rianimazione dell’ospedale di Macerata, che si concentrerà sull’aspetto ventilatorio nei malati di Sla e come questo incide sulla loro qualità di vita.
Il terzo intervento verrà tenuto dal dottor Roberto Scendoni, ricercatore tipo B, presso l’Università di Macerata, dipartimento di Giurisprudenza, che ci darà il suo contributo medico-legale sulle disposizioni anticipate e sulla pianificazione condivisa delle cure. Ed infine la dottoressa Marina Lombardello, medico di Cure Palliative di Macerata dell’Unità Operativa Complessa "Cure Anziani ed Hospice" diretta dalla dottoressa Mazzoccanti.
Cure palliative non più rivolte solo al fine vita dei pazienti oncologici, ma a tutti quei malati con malattie croniche, non guaribili, gravate da tanti sintomi e problematiche che possono essere affrontate con il supporto di specialisti e a domicilio del paziente.
Alle 17:00 lo spettacolo "Na serata co' Nannì de lu Conde" realizzato dal Gruppo teatrale Giovanni Ginobili di Petriolo, che accompagnerà il pubblico in un viaggio dedicato alle tradizioni popolari legate alla figura dell’illustre Maestro Giovanni Ginobili con poesie, racconti e aneddoti. Come soleva ripetere Giandomenico Lisi, "Le tradiziò adè le nostre radici e so' 'mbortandi come pe’ l’arburu che sinza de esse, prima o dopo, casca jò". L'incasso dello spettacolo (biglietto unico 12 euro) sarà donato ad Aisla, Associazione Italiana Sclerosi laterale Amiotrofica.
Il piccolo festival d’inverno “I Giorni della Merla”, lo spin off invernale di Macerata Racconta, torna in presenza con un'ottava edizione per la quale le curatrici della rassegna, Loredana Lipperini e Lucia Tancredi, hanno pensato di mettere da parte il monocromo delle edizioni precedenti, dedicato alla suggestione della neve e all’effetto frozen di anni difficili e restrittivi, scegliendo come tema True Colors, ispirandosi alla nota canzone di Cindy Lauper: i colori veri che aiutano a trovare il coraggio di tornare a splendere.
Come spiega Lucia Tancredi “Mai come in questo momento c’è bisogno di contrastare l’opacità del presente e il buio di un futuro incerto. I colori sono una festa del cervello, dove i sensi percepiscono più sensazioni, essi non appartengono solo al mondo delle apparenze, ma rappresentano il cuore stesso della materia nelle sue affinità e nei suoi contrasti. Si comincia a pensare al mondo attraverso i colori quando si passa dall’umido all’asciutto, si prosciugano i pensieri che tengono invischiati e ci si concentra sugli aspetti essenziali della vita”.
Dopo due anni in cui la pandemia ha costretto gli organizzatori dell’Associazione Contesto a programmare la kermesse on line, per questa nuova edizione “I Giorni della Merla” tornano esclusivamente in presenza nei giorni 27-28-29 gennaio, presso il Teatro della Filarmonica, sempre a partire dalle 17,30. L’ingresso è libero senza prenotazione, fino ad esaurimento posti.
Ad aprire la rassegna nella prima giornata di venerdì 27 gennaio, sarà il colore azzurro, magico e fluido, per affinare sensi sottili, con due autrici di rara sensibilità capaci di ricreare una nuova visione mitopoietica della scrittura: Sara Gamberini, autrice di “Infinito Moonlit” - NN Editore – “un incantesimo, la storia di una madre e di una figlia che grazie al pensiero magico trovano un modo nuovo di vivere e vedere il mondo”; e Laura Pugno, autrice di “Melusina” – Hacca Edizioni – “una fiaba contemporanea e antichissima, azzurra come acqua e traslucida come alabastro, custodita tra costellazioni e abissi”.
Sabato 28 gennaio il palco si colorerà di rosso per evocare il coraggio, con Marino Sinibaldi, fine intellettuale, attualmente presidente del Centro del Libro e della Lettura del Mibact, ideatore e storico conduttore di “Fahrenheit” su Rai Radio 3, ed ex direttore della stessa rete, che parlerà dell’ultima sua creatura “Sotto Il Vulcano” – Feltrinelli – “una rivista trimestrale che si propone di mostrare, documentare, raccontare e rimmaginare la realtà attraverso pensieri e narrazioni nuove capaci di aprire uno spazio in cui le domande più profonde, serie, affascinanti vengano a galla e trovino voce”.
L’ultimo appuntamento, domenica 29 gennaio, sarà dedicato ai colori dell’arcobaleno come auspicio che presto tutto torni a brillare. Sul palco saliranno Chiara Tagliaferri, la smagliante autrice di “Strega comanda colore” – Mondadori – “una saga familiare luminosa e scellerata, la storia di un’emancipazione che passa attraverso il sangue, l’epopea di una ragazza che impara dal niente un alfabeto emotivo e che si salva anche grazie alla possibilità di un grande amore”, e Maria Giuseppina Muzzarelli, una delle maggiori esperte italiane di storia della moda e del costume, autrice di “Le regole del lusso” – Il Mulino – “nel quale analizza in controluce i costumi, le mode e le passioni ponendo l’accento su un tema oggi sempre più sentito, ovvero «quando troppo è troppo»".
Il racconto degli autori sarà accompagnato dal comento musicale di Serena Abrami, Monica Del Carpio, Peppe Gismondi e Anna Maria Coacci, mentre alle letture si alterneranno Pamela Olivieri, Giorgio Felicetti e Lucia De Luca. Infine, a scaldare ed accogliere il pubblico ci saranno, le preziose e aromatiche miscele di tè appositamente pensate da Elvira De Bellis, con l’aiuto di “Cose di tè”.
"Con questa ottava edizione– dice Giorgio Pietrani dell’associazione Contesto che organizza l’evento – le due curatrici confermano ancora una volta la loro raffinata capacità di saper coniugare la ricerca della qualità a quella dell’originalità. Si apre così di fatto la nuova stagione di Macerata Racconta del 2023, con il patrocinio del Comune di Macerata e la preziosa collaborazione della Società Filarmonico Drammatica di Macerata".
Scadono venerdì 10 Febbraio alle ore 14:00 i termini per la presentazione delle domande per aderire al Servizio Civile Universale. Ircr Macerata - ormai da diversi anni - accoglierà 8 fra ragazzi e ragazze volontari del Servizio Civile per progetti di animazione e compagnia, trasporto persone, consegna farmaci a domicilio ed accoglienza utenti. Le attività si svolgeranno a favore di Over 65 - autosufficienti e non - presso la Casa di Riposo Villa Cozza e lo Sportello InformAnziani a Macerata.
Giuli Lattanzi, assistente sociale e responsabile dello Sportello InformAnziani, spiega: "Allo Sportello InformAnziani a Piazza Mazzini gestiamo centinaia di chiamate telefoniche all’anno ed eroghiamo servizi alla persona che vanno dalla semplice chiacchierata, alla passeggiata, al trasporto di persone sole con difficoltà legate alla mobilità urbana. In più, il co-housing Ma Maison – operativo ormai da qualche anno – ci impegna con il supporto attivo delle persone che qui abitano".
"I volontari del Servizio Civile rappresentano per noi una risorsa molto preziosa poiché portano gioia e giovinezza e per i nostri anziani diventano come dei nipoti acquisiti - aggiunge Lattanzi -. Tra di loro si instaurano sempre delle relazioni molto belle, dal tono familiare, e anche dopo la fine del Servizio, i ragazzi tornano volentieri a trovare i loro nuovi 'nonni'. Consiglio a tutti i giovani questa esperienza che sarà sicuramente ricca di risate, di feste e di allegria ma che soprattutto servirà per mettersi in gioco in una nuova esperienza lavorativa".
Laura Panichelli, Rrsponsabile dell'unità di Progetto Socio-Educativa sottolinea come la presenza dei volontari sia fondamentale anche alla Casa di Riposo: "Ci si immerge in una piccola comunità fatta di storie, di amicizie, di racconti e di vita. Una vita quotidiana ricca di tante attività che la rendono piacevole ai nostri ospiti. Una quotidianità in cui i volontari del Servizio Civile rappresentano un valore aggiunto, attraverso il loro 'esserci', dedicandosi talvolta a 'curare' relazioni, a far nascere nuove amicizie, a rispondere ai piccoli bisogni degli anziani, a fare loro compagnia e - non da ultimo - ad aiutare nella gestione degli stessi nell'arco della giornata. Il loro supporto è importantissimo, crediamo fortemente da sempre nell’intergenerazionalità tra giovani e anziani, convinti come siamo che l'esperienza del Servizio Civile possa essere arricchente per entrambe le parti".
L’Asur Marche ha comunicato il calendario delle aperture del centro per le vaccinazioni anti Covid-19 relative al mese di febbraio 2023.
La sede di via Gobetti nella zona industriale di Santa Maria Apparente a Civitanova sarà aperta nei giorni di mercoledì 01 e mercoledì 22 febbraio, dalle ore 09:00 alle ore 13:00.
In provincia di Macerata restano in funzione anche i centri vaccinazioni di Macerata, Camerino e Matelica. Eventuali cambi di programma verranno comunicati.
Dopo i lavori di demolizione e successiva ricostruzione che hanno fatto seguito alle scosse di terremoto dell’ottobre 2016, una famiglia settempedana residente nella frazione di Parolito potrà fare ritorno a casa.
Il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, a seguito della dichiarazione del tecnico incaricato dalla proprietà dell’immobile di fine lavori, ha revocato l’Ordinanza di inagibilità con la quale aveva dichiarato l’edificio, un’abitazione singola, non utilizzabile.
Per ricostruire l’abitazione ai proprietari è stato riconosciuto dall’Usr della Regione Marche un contributo pubblico di 350mila euro.
È venuto a mancare oggi all'età di 84 anni, Pietro Diamanti, uno dei soci fondatori nel 1974 della Falc spa, azienda calzaturiera di Civitanova Marche nota per i suoi marchi Naturino e Voile Blanche.
Nel 2004 aveva ricevuto il titolo di 'Cavaliere del lavoro' per la dedizione e l'impegno da sempre dedicati all'azienda che negli anni aveva visto crescere fino a diventare una della più importanti realtà industriali della zona.
Alla passione per il lavoro Pietro abbinava anche quella per l'impegno politico e sociale. Infatti negli anni '70 era stato più volte consigliere comunale di Civitanova nelle fila dell'allora Partito Comunista.
La sua scomparsa lascia un grande vuoto tra i familiari e tutti coloro che negli anni hanno collaborato con lui. I funerali si terranno giovedì 26 gennaio alle 15:30 presso la Chiesa dei Frati Cappuccini di Civitanova Alta. In segno di rispetto quel giorno l'azienda sarà chiusa per lutto.
La giunta comunale di Macerata ha approvato, martedì, il progetto esecutivo di ampliamento del civico cimitero per un importo complessivo dei lavori di 4 milioni e 400mila euro.
"Con l’approvazione del progetto esecutivo e la gara di appalto che ci accingiamo a effettuare, manteniamo fede all’impegno politico che ci siamo presi di ampliare la disponibilità dei loculi cimiteriali - ha commentato l’assessore ai lavori pubblici Andrea Marchiori -. Nei prossimi giorni saranno ultimati i lavori di realizzazione del grande muro di cinta sul lato ferrovia, dove pure sono stati realizzati circa cento loculi, con un investimento di circa 180mila euro".
"Lo scorso anno abbiamo investito ulteriori 100mila euro per la manutenzione straordinaria della struttura cimiteriale a dimostrazione di quanto l’amministrazione Parcaroli tiene a che il luogo di culto tanto caro ai maceratesi riacquisti progressivamente decoro ed efficienza" ha concluso Marchiori.
Il primo stralcio del progetto prevede la realizzazione di un corpo principale - a cui, in un secondo momento, si aggiungerà un altro edificio uguale per dimensioni e caratteristiche - per l’inserimento dei loculi e della torre dei servizi (scale, ascensore, servizi igienici e locali tecnici).
L’edificio del primo stralcio da realizzare si eleverà per quattro piani, dei quali tre fuori terra e uno parzialmente interrato e sarà esteticamente e strutturalmente simile a quelli realizzati precedentemente.
Presenterà, invece, maggiori dimensioni in lunghezza sull'asse nord-sud, manterrà l'allineamento con i precedenti edifici sulla facciata verso il vecchio cimitero e si discosterà dall’ultimo lotto realizzato di 12,40 metri; al suo interno troveranno posto 1792 loculi divisi in numero di 448 per ciascuno dei quattro piani.
Oltre all’edificio principale sarà realizzato un corpo accessorio in cui saranno ospitati i locali tecnologici, i bagni, gli ascensori/montacarichi e le scale di collegamento fra i vari piani sia del corpo di prossima realizzazione che del corpo che si prevederà di realizzare in futuro.
"Maestri e allievi nel Medioevo. Alle origini dell’Università di Camerino" è il titolo del volume, edito da Edizioni Scientifiche Italiane (Napoli, 2022) e di cui è autrice la professoressa Emanuela Di Stefano, che sarà presentato in Ateneo il prossimo 30 gennaio alle ore 11 presso la Sala Convegni del Rettorato.
L’incontro si aprirà con i saluti del rettore Claudio Pettinari e del direttore della Scuola di Giurisprudenza Rocco Favale, ai quali seguirà l’intervento del professor Gian Paolo Brizzi, professore emerito dell’università di Bologna e Presidente del Comitato scientifico del Centro Interuniversitario Storia Università Italiane – Cisui. Sarà presente anche l'autrice.
"Promossa dal Rettore dell’Università di Camerino Claudio Pettinari, che ringrazio calorosamente - ha affermato la professoressa Di Stefano - si è conclusa con la pubblicazione del volume una intensa ricerca biennale che ha consentito di far luce sulle sue radici più remote, di individuarne il momento fondativo e il movimento culturale da cui è nata, la presenza di maestri e allievi, le condizioni politiche, sociali ed economiche che ne hanno favorito l’instaurarsi e l’evolversi nel lungo periodo".
Nonostante l'estrema carenza e dispersione delle fonti comunali duecentesche, attraverso l’analisi serrata di ciò che resta della documentazione locale, integrata dallo spoglio sistematico di numerose fonti esterne, regionali ed extraregionali, l'autrice ha individuato elementi che riconducono al primo nucleo di uno studium camerte già attivo nel 1220 e presumibilmente in una data anteriore: non promosso né fondato da autorità laiche o ecclesiastiche, lo Studium di Camerino si colloca dunque tra i più remoti Studia italiani ed europei, sorti prima che la nozione di Studio generale inteso come istituzione fondata o confermata da un’autorità di natura universale divenisse "d'uso corrente", per usare le parole di Gian Paolo Brizzi - che ha generosamente letto e commentato il lavoro - e Jacques Verger.
Il contesto in cui si inserisce la sua nascita va visto nel clima di conflittualità che caratterizza lo Studio di Bologna e con il quale permarranno contatti plurimi, da cui si originano migrazioni e secessioni: la nota diaspora dall’Alma Mater Studiorum di maestri e studenti da cui emergono i più antichi Studia italiani (Vicenza 1204; Arezzo 1215; Padova 1222; Vercelli 1228). Per Camerino ne sono testimonianza, attorno al 1220, la presenza di più autorevoli giuristi, fra i quali il magister, iudex et professor iuris Rodolfo da Varano, che dopo quattro anni sarebbe stato chiamato da Federico II in qualità di docente nel nuovo, istituendo Studio di Napoli, ove sarebbe giunto già insignito della qualifica di professor iuris magnae scientiae et virtutis.
"L’idolo delle origini", ricordando il monito di Marc Bloch - conclude la professoressa Di Stefano – non poteva assorbire ogni attenzione, e l’indagine storiografica ha inteso coprire un lungo arco di tempo, dalle lontane radici duecentesche fino al Cinquecento inoltrato, consentendo di individuare i nodi fondamentali: i rapporti della nuova istituzione con il potere, laico ed ecclesiastico; un vivace ambiente urbano in cui la cultura universitaria si integra con la cultura dei ceti diversificati - sia produttivi e mercantili, sia nobiliari - che lo caratterizzano; la continuità dello Studio e il suo articolarsi in più discipline (diritto civile e canonico, medicina e scientia grammaticalis), confermati dai più remoti Statuti comunali, come sottolineano gli importanti studi di Pier Luigi Falaschi. Talora è stato possibile, grazie ad alcune preziose fonti sottrattesi alla dispersione, rilevare il bacino di reclutamento degli studenti e i luoghi concreti dello Studio, che sin dalla metà del Cinquecento si dota di uno specifico edificio universitario”.
Muore mentre è in attesa del ricovero in ospedale. Il cuore del 43enne Matteo Marchegiani ha smesso di battere questa mattina al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata, dove l'uomo si trovava in attesa di un successivo ricovero.
Da quanto si apprende, il 43enne si era presentato nel nosocomio, ieri, per una visita di controllo. Matteo Marchegiani era affetto da una patologia cardiaca e dopo la visita nel reparto di Cardiologia, avvenuta nella serata di ieri, i medici gli avevano riscontrato uno scompenso epatico che necessitava un ricovero.
Nell'attesa - in base alla procedura prevista per casi del genere - è stato trasferito al pronto soccorso dove, monitorato, ha passato la notte. Questa mattina poi ha accusato il malore che gli è stato fatale.
Profondo dolore e sgomento a Macerata, quando si è diffusa la notizia. Matteo, grande appassionato di motociclismo, era molto conosciuto in città dove gestiva con il padre un’officina meccanica in via Ghino Valenti.
Mercoledì primo febbraio, alla Galleria degli Antichi Forni, Piaggia della Torre, 2, a partire dalle 16 si terrà l’Open Day per la promozione dei progetti di servizio civile universale inseriti nel bando nazionale per la ricerca di operatori volontari, organizzato dagli Enti di Servizio Civile Universale del territorio.
Si tratta di un evento che consentirà a tutti i giovani tra i 18 e i 29 anni , di conoscere, chiedere informazioni e approfondire le proposte di servizio civile direttamente con gli Enti che hanno progetti nel territorio provinciale (Comune di Macerata, AISM, INAC, Confcooperative, AVIS, GruCa, CRI, Salesiani, Papa Giovanni XXIII e Caritas). Il bando nazionale scadrà il prossimo 10 febbraio, alle 14, e la domanda è compilabile online al sito
Le Acli di Macerata, in collaborazione con la polizia di Stato e la Fap Acli di Macerata, organizzano un evento informativo per fornire i mezzi necessari per prevenire e tutelarsi dalle truffe.
Venerdì 27 gennaio alle ore 21:15, presso il Circolo Acli Santa Maria delle Vergini di Macerata, si svolgerà un incontro in cui si parlerà delle truffe che subiscono gli anziani.
Nel contesto del Comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica, la Questura di Macerata ha dato disponibilità per cercare di analizzare quello che accade e a cosa vanno incontro gli anziani, e non solo, quando si scontrano con vicende e personaggi che irrompono nella serenità della loro sfera personale e familiare.
Le Acli di Macerata sono sempre vicine alle esigenze dei soci più vulnerabili e per questo, sulla scia di altri incontri fatti in altri circoli della nostra provincia, viene riproposto un nuovo incontro presso il circolo Acli Santa Maria delle Vergini di Macerata in via Galasso da Carpi n. 2/B.
Un incontro che nasce dall’esigenza di informare e formare sempre di più i nostri cittadini più anziani su di un tema in continua evoluzione e che si potrà affrontare grazie al contributo della Questura di Macerata e dei suoi esperti.
“Dare i mezzi agli anziani per difendersi – dice la presidente provinciale Roberta Scoppa – è lo scopo principale di questo incontro che ci siamo prefissati di riproporre anche in altri circoli della Nostra provincia. Siamo contenti della collaborazione con la Questura di Macerata che ci permette di avere esperti al passo con i tempi capaci di trasmettere informazioni ai cittadini".
Gli studenti delle classi quarte e quinte dell’ITE ”Gentili” di Macerata hanno partecipato a un incontro con Annalisa Cegna, dell’Istituto Storico della Resistenza “M. Morbiducci”, all’interno di una serie di appuntamenti dedicati alla Giornata della Memoria del 27 gennaio.
L’incontro è stato particolarmente prezioso per il tema di cui Cegna è studiosa e ricercatrice: i campi di prigionia e internamento presenti nel nostro Paese ed in particolare nella provincia maceratese. I ragazzi hanno potuto così fare un viaggio nella memoria e scoprire che queste strutture erano in funzione e operative a Petriolo, Treia, Pollenza e Sforzacosta di Macerata, su quest’ultimo in particolare un gruppo di studenti del “Gentili” sta facendo delle ricerche specifiche.
Luoghi di prigionia e dolore per coloro che furono costretti a passare lì parte della propria esistenza, per alcuni anche il punto di partenza per raggiungere i campi di sterminio tedeschi. Cegna ha mostrato i documenti, le foto, le lettere e tantissimo materiale con cui è stato possibile fare un’attenta analisi storica che ha messo in luce una pagina tanto oscura quanto orrenda della nostra storia.
All’elaborazione del percorso ha contribuito la professoressa Susanna Ghelardi in collaborazione con altri docenti dell’Istituto con la finalità di indagare, ricostruire e capire cosa successe allora, per creare una cultura storica nelle coscienze dei giovani studenti.
Era in aula indossando una maglietta sulla quale compaiono le immagini di parte del cadavere della figlia. Alessandra Verni, la madre di Pamela Mastropietro, la diciottenne uccisa a Macerata nel gennaio 2018, a Perugia per l'appello bis a Innocent Oseghale. "Avete visto come me l'hanno ridotta" ha detto ai giornalisti mostrando la foto. "Mi auguro che il processo faccia il giusto corso" ha aggiunto. L'udienza è stata rinviata, nel frattempo, al 22 febbraio, per l'assenza di due testimoni al processo bis.
Fuori dal palazzo di giustizia di Perugia alcune amiche e amici di Pamela hanno esposto striscioni per chiedere "giustizia" per lei. "Pamela voleva vivere e dei mostri le hanno spezzato tutti i sogni" si legge su uno di questi. E ancora: "dopo cinque anni stiamo ancora aspettando giustizia. La disumanità non deve diventare normalità".
Assenti i testi ammessi nella scorsa udienza. Uno di loro, ha manifestato il suo impedimento per motivi di salute, il secondo, invece, non si è presentato ed è risultato irreperibile. Nei suoi confronti la Corte ha disposto l'accompagnamento coattivo e una sanzione pecuniaria di 250 euro.
L'udienza è stata rinviata al 22 febbraio. L'imputato Innocent Oseghale, già condannato per aver ucciso, il 30 gennaio 2018, la diciottenne e aver smembrato il suo corpo, deve rispondere di violenza sessuale. Era presente in aula e ha già detto che non assisterà alla prossima udienza.
La diciottenne Pamela Mastropietro venne uccisa a Macerata il 30 gennaio 2018. Lo scorso 23 novembre, i giudici di Perugia avevano deciso di rinnovare l'istruttoria, sentendo come testimoni due uomini con cui Pamela aveva avuto rapporti sessuali protetti dopo essersi allontanata dalla comunità terapeutica di Corridonia e prima di incontrare Oseghale.
(Foto Ansa)
Componenti di uno stesso nucleo familiare, nell'Anconetano, avevano esibito e speso banconote da 500 euro nonostante due di loro percepissero redditi da lavoro dipendente pagati con bonifici e quel 'taglio' ancora con corso legale non venisse però più emesso dal 2019.
Sono questi gli spunti investigativi da cui è partita l'indagine dei militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ancona, coordinati dalla locale Procura originati da comunicazioni periodiche della Banca d'Italia su banconote riconosciute come false dalla propria Commissione Tecnica, e ritirate nella provincia dorica.
L'inchiesta ha portato a tre denunce per spendita di monete false e conseguenti decreti penali di condanna. Nel corso di quest'anno la finanza di Ancona ha già sequestrato 465 banconote false per un totale 21.220 euro prevalentemente con taglio da 50 e 20 euro.
Nell'ultimo caso, i componenti del nucleo familiare finito nel mirino, in tre diverse occasioni avevano speso alcune banconote da 500 euro risultate false e i finanziari hanno per questo indagato sulla provenienza del denaro fasullo tramite banche dati, accertamenti bancari, testimonianze e perquisizioni locali.
Dalle indagini è emerso, inoltre, che i tre negli ultimi anni avevano avuto disponibilità di un inconsueto quantitativo di banconote da 500 euro: l'emittente delle banconote false, secondo le indagini, era un cambiavalute con sede in Medio Oriente. Al termine degli accertamenti l'autorità giudiziaria ha emesso tre decreti penali di condanna per spendita delle banconote false.
Nel corso dell’anno le attività condotte nello specifico settore hanno portato al sequestro complessivo di 465 banconote per un controvalore di 21.220 euro costituito, prevalentemente, da banconote del taglio di 50 e 20 euro.
Nominato il nuovo cda del mercato ittico comunale: il presidente è il commercialista civitanovese Alberto Borroni.
Accanto a lui l'avvocato Siria Carella, che alle scorse amministrative, da candidata nella lista di Fratelli d'Italia ha ottenuto 86 preferenze e Francesca Falchi, della Lega, che nella scorsa tornata elettorale ha ottenuto, invece, 17 preferenze. Saranno in carica per un triennio.
Nella giornata di ieri una donna ha contattato le forze dell'ordine di Ancona, città in cui risiede con il marito, per una lite in corso con il proprio coniuge da cui, dichiarava, essere stata minacciata. Giunti presso la loro abitazione, gli agenti della Volante hanno travato i due in stato di forte agitazione; spontaneamente i coniugi hanno riferito la causa delle tensioni che negli ultimi tempi si erano intensificate: il marito viveva con l'atroce e persistente dubbio che la moglie lo tradisse, mentre la moglie non si dava pace per questa fissazione, di cui non comprendeva l'origine. Poiché da un controllo nelle banche dati l’uomo risultava essere regolarmente detentore di alcune armi da caccia, a seguito dei fatti, gli agenti hanno proceduto al ritiro cautelare delle stesse e della licenza per il porto di fucile uso caccia.
Gli agenti hanno contattato i familiari dei due e la donna, nonostante la quiete ritrovata, ha riferito di sentirsi più serena ad andare a casa del fratello.
Nella serata di ieri, i carabinieri di Osimo sono stati allertati da diversi automobilisti che hanno avvistato un uomo di circa 80 anni mentre percorreva via Molino Basso con una pistola in mano.
Giunti sul posto, i carabinieri hanno intercettato l'uomo, e una volta avvicinato, hanno interagito con lui: ben presto hanno compreso che l'anziano era intenzionato a rivolgere l'arma contro se stesso.
I militari con calma e fermezza sono riusciti a disarmarlo e hanno chiesto l'intervento del 118, comprendendo che l'uomo necessitava di aiuto. i sanitari lo hanno preso in cura e lo hanno trasportato al pronto soccorso, salvandolo dal gesto estremo che si accingeva a compiere.
“Triste destino quello che coinvolge la natura del paesino collinare di Colmurano, dove da anni agisce indisturbata la famigerata Banda della Scure. La denuncia arriva da Andrea Seri, ex consigliere di opposizione di Colmurano, il quale lamenta il continuo abbattimento di piante da parte dell’amministrazione comunale, facendo riferimento, in particolare, ai tigli della piazza principale che faranno presto posto a una strada, in base al progetto di riqualificazione del centro storico.
"Tutto cominciò tanti anni fa - spiega Seri in una nota - a farne le spese furono degli alberi di alto fusto, che coronavano la cinta muraria ovest del paese, tagliati e mai sostituiti neanche con dei piccoli arbusti per decorarne la zona, ma dove ora regna un groviglio impenetrabile di piante incurate e cespugli, che circondano ciò che resta di una gancia di bocce, dove per poter giocare, si dovrebbe prima tagliare l’erba alta fino al ginocchio”.
"Successivamente furono tagliati dei tigli nei giardini lungo il viale, racconta ancora Seri. Anche in questo caso non furono mai ripiantati i due alberi dal profondo e rispettoso significato. Si continuò con il taglio dei pini lungo la statale 78, per il rifacimento del marciapiede”. “Poi fu il turno delle mura ovest del cimitero, dove altre piante furono tagliate per far posto a dei cipressi meglio ordinati. Contemporaneamente fu tagliato anche un abete vicino all’acquedotto”
“A distanza di poco toccò alle mura nord del cimitero, dove fu previsto il taglio di tutti i pini, che in modo ordinato facevano ombra alle auto parcheggiate accanto alla strada ed accompagnavano le persone all’ingresso, il tutto per far posto ad un parcheggio, che sappiamo benissimo, non risolve il problema dei parcheggi in caso di funerale, poiché la gente parcheggia anche lungo la strada”.
“A seguire è tristemente toccato anche agli alberi della piazza principale del paese, il centro storico epicentro e fulcro di tanti ricordi e luogo ampiamente utilizzato durante le feste cittadine, il tutto per così dire, riqualificare la piazza. I tigli lasceranno il posto a una strada, sembra senza parcheggi per i cittadini o semplicemente per chi deve andare in Comune, alle poste o semplicemente a godersi un buon caffè”.
“Ora in paese - spiega l'ex consigliere comunale - si è aperta una diatriba tra i cittadini, c’è chi da un lato parla di piante malate, chi dall’altra chiede una perizia botanico vegetazionale sulla malattia che forse affliggeva i poveri tigli”.
“E mentre tra gli abitanti già si scommette su quali saranno le prossime piante condannate a morte, oramai ne sono rimaste assai poche, in molti si chiedono se veramente non c’era un’altra soluzione per salvare capra e cavoli e non strappare ai cittadini, i tanti ricordi passati nelle panchine poste sotto a quelle piante, dove magari ancora riecheggiano i racconti dei tanti anziani o le promesse di eterno amore della gioventù”.
“Dopo questo ennesimo episodio di gratuita crudeltà verso la natura che ci garantisce la vita, mi auguro che per il futuro non dovremmo più assistere impotenti al delirio di onnipotenza dei nostri, a mio parere, sciagurati amministratori”, conclude Seri.
Confermato lo sciopero dei benzinai, ma le sigle dei gestori dei carburanti si dividono. Dopo l'incontro con il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, Faib Confesercenti ha deciso di ridurre a un solo giorno la mobilitazione.
Fegica e Figisc/Anisa hanno invece confermato lo stop di 48 ore. La serrata è iniziata, quindi, oggi alle 19 per le tratte ordinarie e alle 22 sulle autostrade. Il ministero, nel tentativo di ottenere la revoca dello sciopero, ha proposto sanzioni meno dure di quelle previste per punire i gestori che violano le norme sulla pubblicità dei prezzi
Dopo l'incontro di oggi, il ministro Adolfo Urso aveva detto: "Penso che le nostre proposte siano assolutamente ragionevoli, ci auguriamo" che "questo disagio sia evitato agli utenti". Già nei giorni scorsi Urso aveva lanciato un appello: “Revocate lo sciopero, è solo un danno per i cittadini”
"La presidenza nazionale Faib Confesercenti, a seguito dell'incontro con il ministro Urso - si legge in una nota - ritenuto positive le aperture presentate e già formalizzate con un emendamento al decreto legge". In particolare, spiega Faib, "ci sembra un risultato importante la significativa riduzione delle sanzioni, la razionalizzazione della cartellonistica sugli impianti, la rapida convocazione di un tavolo di filiera per affrontare gli annosi problemi del settore, a partire dall'illegalità contrattuale e dal taglio dei costi per le transazioni elettroniche"
"L'annuncio dell'avvio del tavolo volto a ristrutturare la rete distributiva e ridare un piano regolatorio va nella direzione giusta e auspicata - scrivono invece i presidenti di Fegica, Figisc e Anisa - Ma le modifiche ipotizzate sul decreto, oltre a non essere sufficienti, sono ormai nelle mani del Parlamento". "Quel che rimane, sconti o non sconti sulle multe, cartelli o non cartelli da esporre - proseguono - è l'idea di una categoria di lavoratori che speculano sui prezzi dei carburanti. Il che è falso e inaccettabile". Lo sciopero è quindi confermato"
Un concerto dedicato alle più belle pagine di due famosi compositori di cultura slava eseguite da un grande interprete del pianismo internazionale e da una delle più importanti istituzioni orchestrali italiane. Domenica 29 gennaio alle ore 18:00 si esibiranno al Politeama di Tolentino Gianluca Luisi e l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, diretta dal maestro Massimiliano Caldi in un concerto dal titolo "Anima Slava" con musiche di P.I. Čajkovskij e S. Rachmaninov.
Due grandi compositori di cultura slava che integrarono lo spirito e il canto della loro terra, la Russia, con il pensiero e le forme della tradizione occidentale dando origine a capolavori immortali. La splendida Serenata per archi di Čajkovskij, frutto di una "possessione mozartiana" che si traduce in una scrittura dall’equilibrio perfetto, tersa, "serena" appunto, svolta a sostegno di melodie semplici, dal cuore puro e ardente, che rapiscono immediatamente l’ascoltatore per la loro intensità e la loro infinita grazia.
Il Secondo concerto per pianoforte di Rachmaninov, amatissimo dal pubblico per la sua seducente melodiosità, la sua ricchezza armonica, i suoi riflussi di nostalgia verso la madrepatria, evocata da quella celebre, potente formula di invocazione del pianoforte solo che dà l’avvio al concerto.
Gianluca Luisi è considerato dalla critica internazionale uno dei migliori pianisti italiani del nostro tempo. È vincitore di prestigiosi concorsi tra cui il primo premio al 4° Concorso Internazionale J.S.Bach di Saarbrucken-Wurtzburg dove è stato acclamato dalla critica tedesca come un nuovo interprete di J.S.Bach.
Si è esibito in sale prestigiose come La Maison Symphonique di Montreal, Canada, la Toyota Concert Hall e Nagoya Concert Hall, Giappone e molte altre. Ha tenuto concerti per istituzioni storiche come la Carnegie Hall (New York), il Musikverein (Vienna), lo Schleswig Holstein Musik Festival (Amburgo), il Festival di Husum (rarità della musica pianistica) e con orchestre internazionali come l’Orchestra Filarmonica di Francoforte e Shanghai.
I suoi programmi hanno incluso repertori rari e di difficile esecuzione tra cui l’integrale del Clavicembalo ben Temperato eseguito a memoria alla Bachtage a Berlino, l'integrale delle sinfonie di Beethoven-Liszt, i due concerti di Chopin, le suite inglesi e francesi. È stato invitato in qualità di giurato al famoso concorso “Tchaikovsky” per giovani artisti.
La Form-Orchestra Filarmonica Marchigiana è una delle tredici Istituzioni Concertistico Orchestrali Italiane riconosciute dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. L'Orchestra affronta sia il repertorio sinfonico che quello lirico con notevole flessibilità e duttilità sul piano artistico-interpretativo, spaziando dal Barocco al Novecento alla musica contemporanea.
Realizza una ricca Stagione Sinfonica in ambito regionale eseguendo alcune sue produzioni anche presso prestigiosi Teatri e Società Concertistiche italiane e partecipa ad importanti manifestazioni a carattere lirico.
Biglietti da 10 euro disponibili al botteghino del Politeama, aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 17:00 alle ore 20:00 e da tre ore prima di ciascun spettacolo, oppure online sul sito dedicato (clicca qui).