Premiata a Torino la giovanissima imprenditrice di Visso Ginevra Coppacchioli. La sua azienda vinicola, la Cantina Coppacchioli Tatti, ha ricevuto una menzione speciale nell'ambito dell'incontro "Imprese Vincenti", format ideato da Intesa Sanpaolo che premia e valorizza le realtà imprenditoriali in tutta Italia.
L'azienda di Ginevra sorge a Cupi, frazione a circa 1000 metri sul livello del mare, uno dei luoghi più danneggiati dal terremoto del 2016 e prima ancora da quello del 1997. Qui con forza, determinazione, pazienza e una buona dose di coraggio ha preso forma l'idea di recuperare un antico vitigno: il Cupatto.
Si tratta di un Pecorino autoctono della zona la cui produzioni si era perduta ed è stata ripresa per riportare in bottiglia il "vino più alto (inteso come altitudine, ndr) delle Marche". La giovane imprenditrice è stata premiata "per il particolare legame con il territorio, la valorizzazione del made in Italy e l’introduzione di innovazione".
Il Centro per la Famiglia della Città di Civitanova Marche, "Famiglie al Centro", gestito dall'Asp Paolo Ricci, prosegue anche per l’anno 2023 il ciclo di incontri sul tema: “Dall’attesa al primo anno di vita”, proposta che rientra all’interno del “Progetto Civitanova città per l’Infanzia”.
Si tratta di iniziative rivolte a persone singole, coppie che stanno vivendo il periodo dell’attesa e della nascita e che desiderano scoprire insieme ai professionisti le diverse fasi che caratterizzano l’evento.
"Con grande soddisfazione – dichiara l’assessore ai Servizi sociali e Famiglia Barbara Capponi - riparte il percorso dedicato alle famiglie sin dal tempo dell'attesa del bambino, momento fondamentale per mettere le fondamenta per una relazione quanto più possibile serena e consapevole, accompagnando i genitori nello straordinario passaggio che vivranno".
"Ogni bambino è responsabilità dell'intera comunità - conclude l'assessore - e l'amministrazione comunale vuole tangibilmente prendersene cura anche in questo modo, favorendo una comunità con la cultura dell'infanzia e dei suoi bisogni e vissuti".
Il percorso si svilupperà in sei incontri, in cui verranno affrontate tematiche diverse, che si svolgeranno presso la sede amministrativa dell'Asp Paolo Ricci in Via Einaudi 144.
Questo il calendario:
Lunedi 20 febbraio ore 10,30 “La gestione delle emozioni prima e dopo il parto” (Dott.ssa Michela Tassotti)
Lunedi 27 febbraio ore 10 La postura in gravidanza (Dott.ssa Marica Germani)
Lunedi 6 marzo ore 10 “Lo sviluppo dei sensi del bambino prima e dopo la nascita” (Dott.ssa Alessandra Ripari)
Martedi 21 marzo ore 16.30 “Prepariamoci all'allattamento” (Dott.ssa Maria Grazia Bianchimani)
Lunedi 27 marzo ore 10 “La Lettura come stimolo per lo sviluppo del bambino” (Dott.ssa Simona Carassai)
Lunedi 3 aprile ore 10 Il massaggio infantile (Dott.ssa Marina Marchionni)
Gli incontri sono gratuiti e si svolgeranno in presenza. Si potrà partecipare ad incontri singoli o all’intero programma.
Il Consolato Provinciale di Macerata dei Maestri del Lavoro, nell’ambito del progetto “Testimonianza Formativa”, ha svolto due giornate di formazione presso la scuola Primaria “Lorenzo Lotto” dell’Istituto Comprensivo Beniamino Gigli di via Aldo Moro a Recanati.
I Maestri del Lavoro sono cittadini italiani, lavoratori dipendenti con oltre 25 anni di anzianità lavorativa continuativa, che si siano distinti per perizia, laboriosità e buona condotta morale, contribuendo, con invenzioni e innovazioni, in campo tecnico e produttivo, a migliorare l’efficienza degli strumenti, delle macchine e dei metodi di lavorazione, ovvero abbiano contribuito al perfezionamento delle misure di sicurezza del lavoro, partecipando all'istruzione, alla formazione professionale e alla crescita delle nuove generazioni
Una delle principali attività svolte dai Maestri del Lavoro mira a favorire la crescita morale e tecnico-professionale dei giovani, per facilitare il loro ingresso nel mondo del lavoro, attraverso una formazione finalizzata a valorizzare lo studio, prevenire la dispersione scolastica e contrastare il bullismo. Proprio nell’ambito di questa specifica attività si sono svolte le due giornate formative del 7 e del 13 febbraio.
Nella prima delle due giornate sono stati coinvolti circa 40 alunni delle classi quarte e quinte, in una esercitazione manuale, che ha comportato la realizzazione di una incisione con un cucchiaino, su una piccola lastra di rame di spessore sottile, di un soggetto decorativo, scelto individualmente da ciascun alunno. È stata illustrata la tecnica di lavorazione del rame da parte di Fabio Perticarini, un esperto artigiano, che ha poi assistito gli alunni nella esecuzione dell’incisione stessa.
Gli studenti si sono dimostrati entusiasti e particolarmente coinvolti nel cimentarsi con questa divertente attività manuale. Nella seconda giornata sono stati coinvolti altrettanti alunni, ancora delle classi quarte e quinte, sul tema della sicurezza, nei vari momenti della vita quotidiana. Si è affrontato il tema dei corretti comportamenti in ambito domestico, in ambito scolastico e nella frequentazione degli spazi pubblici, in strada, nei parchi e nelle aree di svago collettivo ed individuale.
Un altro tema trattato, particolarmente interessante, è stato quello dell’utilizzo degli strumenti social di comunicazione e dei fenomeni di cyberbullismo. Intensa è stata la partecipazione degli alunni, che hanno raccontato anche le loro esperienze personali.
Alle due giornate hanno partecipato il Console Provinciale dei Maestri del Lavoro, Sandro Rita, il vice Console Provinciale, Angelo Previati, altri Maestri del Lavoro della città di Recanati e alcuni Maestri del Lavoro del Consolato Regionale di Ancona, esperti nelle materie trattate e nella tecnica di comunicazione a ragazzi della scuola primaria.
Hanno presenziato alcuni componenti del corpo docente della scuola, il dirigente scolastico, Ermanno Bracalente, e il Sindaco di Recanati, Antonio Bravi che, oltre a portare il saluto dell’amministrazione comunale, ha voluto sottolineare, con la sua presenza, la vicinanza delle istituzioni ai temi della formazione delle nuove generazioni di studenti, fin dall’inizio dell’età scolare, anche su temi non tradizionali dell'insegnamento scolastico, ma certamente fondamentali per un corretto sviluppo cognitivo e comportamentale delle nuove generazioni.
Sono 42 le farmacie che, in provincia di Macerata, hanno aderito alla 23° Giornata di Raccolta del Farmaco, promossa dal Banco Farmaceutico (4 in più rispetto allo scorso anno). Come avviene da alcuni anni, l’iniziativa dura una settimana.
Dal 7 al 13 febbraio i cittadini sono stati invitati a recarsi in una delle farmacie aderenti e donare un farmaco, acquistabile senza obbligo di ricetta, che verrà poi consegnato agli enti assistenziali e alle strutture caritative presenti nel territorio che hanno aderito alla raccolta. Sabato 11 è stato il giorno in cui circa 150 volontari hanno contribuito all’iniziativa con la loro presenza in farmacia.
Nella provincia di Macerata, sono state raccolte 6276 confezioni di farmaci (25% in più rispetto allo scorso anno) in 42 farmacie, che aiuteranno le persone indigenti assistite da 32 enti assistenziali del territorio. Il valore dei farmaci raccolti nella provincia è pari a 49136€ (+25%)
Nelle Marche, sono state raccolte 20.200 confezioni di farmaci (+39%) in 184 farmacie, che saranno consegnate a 93 enti presenti nella regione e che hanno aderito alla raccolta del farmaco proposta dal Banco Farmaceutico. I risultati confermano una grande accoglienza dell’iniziativa, che testimonia lo spirito di solidarietà che, pur nelle attuali difficoltà, permane nei maceratesi.
Gli alunni delle classi 1L, 2L, 2M, 3L, 4B, 4C, 5B e 5C del "Progetto Sport" dell'Ite "Gentili" di Macerata hanno concluso il percorso iniziato a settembre scorso che ha previsto lezioni di nuoto e di salvamento presso la piscina comunale di Macerata.
Per i ragazzi del triennio è stato possibile anche conseguire il brevetto di "Assistente bagnanti" sotto la prestigiosa egida della Federazione italiana nuoto, qualifica che permette ai giovani di essere operativi in questo settore.
Da rilevare l’esperienza natatoria che ha permesso ai giovani sportivi di acquisire nuove competenze e conoscenze anche nel settore del primo soccorso; gli stessi sono stati presenti presso l’Aula magna dell’ITE ad un incontro finale coi tecnici del settore dove si è parlato di “cultura dell’acqua” di sicurezza ed organizzazione del primo soccorso.
L’entusiasmo degli studenti si associa a quello della referente del “Progetto Sport”, la professoressa Paola Galli, che esprime una grande gioia a conclusione del percorso che ha sicuramente fornito ai ragazzi una serie di capacità ed esperienze motorie valide nella formazione generale della persona ma anche quelle nozioni di primo soccorso che rendono utile il cittadino nella società.
A marzo lo storico Festival di Fermo, a maggio Tipicità in blu ad Ancona e poi, fino a dicembre, il circuito di eventi del Grand Tour delle Marche. "Ci sarà da divertirsi con la 'collezione' di Tipicità 2023", ha affermato il direttore Angelo Serri in occasione degli eventi milanesi di presentazione della nuova stagione di Tipicità, iniziata quest’anno da Londra con un’anteprima internazionale una quindicina di giorni fa e proseguita alla Bit con il debutto italiano.
Dall’11 al 13 marzo il Fermo Forum ospiterà la trentunesima edizione di Tipicità Festival, da quest’anno inserita nel sito ufficiale del Ministero del Turismo “Italia.it” tra le manifestazioni italiane da non perdere.
Alla Borsa Internazionale del Turismo, significative le parole di Silvestro Serra, direttore di Touring: “La proposta turistica dell’Italia deve essere necessariamente di qualità: noi sappiamo fare questo. Con il brand-ombrello di Tipicità avete centrato perfettamente il tema che può valorizzare la nostra migliore identità”.
“Tipicità è partita dalla città di Fermo - le parole del primo cittadino, Paolo Calcinaro - ed oggi condivide quest’enorme vetrina con tante altre realtà pubbliche e private. Tipicità Festival è anche un pensatoio di futuro, grazie anche alle tre Università partner, ed è importante anche per l'incoming: per questo motivo sconfiniamo fuori del territorio regionale e nazionale. Dopo tre anni di limitazioni, non vedo l’ora d’inaugurare Tipicità Festival, l’11 marzo”.
“Dal 18 al 21 maggio Ancona ospita la decima edizione di Tipicità in Blu - ha annunciato Pierpaolo Sediari, vicesindaco della città dorica - un evento che era nato con un’impronta prettamente gastronomica, ma che negli anni si è trasformato in un’iniziativa che attiva tutte le filiere del mare, anche in relazione ad altre comunità della macroregione adriatico-ionica”.
"Cura dei dettagli e valorizzazione delle realtà locali, anche minuscole, su scala nazionale ed internazionale. Questo è il valore aggiunto del Grand Tour delle Marche, in programma da maggio a dicembre". Così si è espressa Francesca Bedeschi, direttore di ANCI Marche, che ha condiviso con Tipicità quest’esperienza nei dieci anni di vita del circuito.
Ad esempio, con la Frasassi Experience, presentata da Giancarlo Sagramola, presidente dell’Unione Montana Esino-Frasassi, che ha detto: “Con questa tappa del Grand Tour delle Marche si ha modo di conoscere il territorio, sopra e sotto terra, in tutte le sue sfaccettature”. Da non perdere anche le proposte delle Alte Marche, “un circuito nel circuito, in grado di proporre un’offerta di qualità orientata al benessere più autentico” ha sottolineato Alberto Alessandri, presidente dell’Unione Montana Catria e Nerone.
E ancora il Brodetto di Porto Recanati, protagonista di una storica tappa del Grand Tour, che ad ogni edizione sa rinnovarsi nella tradizione proponendo spaccati di vita marinara, come ha illustrato il sindaco Andrea Michelini. Presente anche l’assessore al turismo di Porto San Giorgio, Giampiero Marcattili, altro centro rivierasco legato alla tradizione del Brodetto, che sarà a Tipicità Festival con la sua offerta di rinomato centro turistico, in qualità di storico ente co-organizzatore della manifestazione.
Sandro Parcaroli, sindaco di Macerata, ha spiegato come Tipicità sia capace di declinarsi anche in evoluzione “con Tipicità Evo, che si svolge a novembre, da tre anni stiamo sviluppando un percorso con produttori, associazioni, scuole e Università. Stella indiscussa dell’ultima edizione i 'Vincisgrassi alla maceratese' appena insigniti della STG, un riconoscimento che alimenta ancor più le opportunità di promozione di Macerata e del suo territorio”.
Infine, per Paola Marchegiani, dirigente turismo della Regione Marche, “è importante che l’evento diventi un prodotto turistico. Avere certezza sulle date e sulle proposte da veicolare ai mercati è fondamentale per gli operatori del trade. Abbiamo tantissime qualità da proporre al visitatore e l’evento può essere la molla che attiva tutte le filiere dell’accoglienza”.
Grazie a Stufe a Pellet Italia avrete l'opportunità di scegliere l'impianto di riscaldamento green per i vostri spazi contando sul matrimonio tra qualità e risparmio. L'azienda, leader del settore delle Stufe a Pellet, offre ai suoi clienti delle rifiniture nei minimi dettagli, materiali di primissimo qualità a dei prezzi di stufe a pellet competitivi. La società, 100% made in Italy, nota e amata in tutto il comparto del riscaldamento a livello nazionale, è stata menzionata nella classifica stilata dal Sole 24ore e Statista chiamata “Leader della crescita 2022” e dal Financial Times come una delle mille aziende con un fatturato in crescita più alto d'Europa. Affidarsi a questi professionisti significa trovare, tra i 16 modelli offerti, quello più adatto alle vostre esigenze e assicurarsi un prodotto di alto standard.
I punti di forza di Stufe a Pellet Italia
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I modelli offerti da Stufe a Pellet Italia
È possibile scegliere tra 16 diversi modelli di stufe a pellet presso l'azienda veneziana leader del settore. Infatti, Stufe a Pellet Italia offre modelli di stufe ad aria o idro, garantite dal brand veneziano con un design impeccabile e con standard qualitativi molto alti. In merito ai prezzi, ci sono modelli che partono da 800 euro che sono in grado di riscaldare piccoli ambienti domestici e altri che partono da 1700 euro fino ad arrivare a oltre 7000 euro, per riscaldare, invece, grandi ambienti, come ad esempio dei magazzini, capannoni o serre. Per ogni esigenza, potrete trovare la soluzione più adatta a voi. Tutti i modelli sono rifiniti e realizzati con materiali di prima qualità: l'azienda vi assicura, al contempo, risparmio energetico e tutela ambientale, oltre che efficienza.
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Resta ai domiciliari Alessandro Giordano, il poliziotto accusato di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione, che lo scorso 22 gennaio ha sparato al 21enne Nicolò Giommi in via Flavia ad Ancona ferendolo ad una gamba.L'istanza di liberazione presentata dalla difesa è stata respinta dal Tribunale del Riesame che non ha ritenuto di accogliere nessuna delle richieste: né la liberazione dai domiciliari nè in subordine, una misura cautelare meno afflittiva.
Si chiamava Patrizia Federici e aveva 42 anni la donna nata e residente a Fossombrone (PU) che la sera del 14 febbraio è rimasta tragicamente uccisa alla stazione ferroviaria di Alba Adriatica, centrata da un treno poco dopo le 21.
Secondo la ricostruzione effettuata dalla polizia ferroviaria di Giulianova, la donna stava attraversando i binari di corsa, temendo di perdere il treno su cui doveva salire per rientrare a casa, il Pescara- Novara: non si è accorta di un convoglio merci che stava sopraggiungendo proprio al momento del suo attraversamento ed è stata investita.
Inizialmente si era pensato ad un gesto volontario, poi alcune testimonianze, compresa quella del macchinista del treno merci, hanno chiarito la dinamica dell'evento.
La città di Porto Recanati piange la scomparsa di Giorgio Capitanelli, a soli 54 anni. L'uomo si è spento oggi, fatale una malattia. Conosciutissimo dall'intera comunità per i suoi trascorsi come calciatore e allenatore del Villa Musone, Capitanelli aveva lavorato come dipendente comunale. Lascia la moglie e tre figli.
"Ci mancheranno la sua gioiosa voglia di vivere, il suo modo sempre cordiale di porsi verso tutti, la sua affabilità e umanità - scrive in una nota di cordoglio il sindaco di Porto Recanati, Andrea Michelini -. Alla sua famiglia, in particolare alla moglie Barbara, ai figli Andrea, Francesco ed Anna Sofia, che gli sono sempre stati accanto, vanno le nostre più sentite condoglianze e un grande abbraccio, che è quello dei tanti che gli hanno voluto un gran bene".
Prevenzione e informazione come strumenti fondamentali per contrastare l'incidentalità stradale connessa all’uso di sostanze. Sono questi gli obiettivi del progetto "#Lifeaddicted Never Drive when you are high" (#Attaccatiallavita, mai guidare quando sei ubriaco", ndr) del comune di Macerata che ha ottenuto un finanziamento di 350mila euro dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il progetto è stato presentato nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il sindaco Sandro Parcaroli, il Prefetto Flavio Ferdani, il vice sindaco e assessore alle Politiche sociali Francesca D’Alessandro, l’assessore alla Sicurezza Paolo Renna, il Direttore del Dipartimento di Studi umanistici dell’Università di Macerata Roberto Mancini, la docente di Psicologia dello sviluppo e psicologia dell’Educazione Unimc Paola Nicolini e il Comandante della Polizia locale Danilo Doria.
Sottolineata da tutti gli intervenuti la sinergia di intenti e gli obiettivi principali del progetto che insieme si vogliono raggiungere. In primis abbattere il più possibile l’incidentalità stradale dovuta alla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti e poi sensibilizzare i giovani: quando ci si mette alla guida in certe condizioni non si è un pericolo solo per sé stessi ma, soprattutto, per gli altri.
Importante, come ha avuto modo di dire il sindaco Sandro Parcaroli, è il fatto che il progetto, della durata di un anno, riguarda tutto il territorio provinciale e per questo motivo, come ha affermato anche il Prefetto Ferdani, l’attività di controllo su strada diverrà molto più estesa, coordinata e congiunta.
Il progetto, che verrà realizzato con la collaborazione della Prefettura di Macerata e dell’Università degli Studi di Macerata, si basa su azioni correlate che metteranno in campo tutti gli attori della prevenzione quali operatori comunali, educatori, operatori socio-sanitari così come il mondo del terzo settore mentre sin dalla fase di progettazione sono stati coinvolti l’Ambito Territoriale Sociale 15, il Dipartimento Dipendenze Patologiche AST Macerata, la Croce Rossa Italiana – sede di Macerata, l’ACI sezione di Macerata.
Una task force, debitamente formata, andrà in strada, nelle scuole e sarà presente durante la movida per confrontarsi con i ragazzi con un approccio di ascolto. Il progetto punterà ad aumentare il numero di "Lifeaddicted" contrastando con forza tra i giovani l’idea che senza le sostanze non c’è divertimento.
L’uso di sostanze, lo sballo, iniziano sempre prima, in età giovanissima. L'età media del primo contatto con le sostanze stupefacenti o con l'alcol è di 14/15 anni e la somministrazione ai minori è sempre più diffusa. La movida, inoltre, non è solo legata agli universitari, ma in orari e forma diverse interessa anche molti ragazzi della fascia 14-18 anni che escono, magari con il motorino, e fanno "serata".
È per questo che il progetto sviluppa due filoni, quello informativo/formativo che vede il coinvolgimento delle agenzie educative dove saranno promossi seminari e incontri con testimonial per promuovere messaggi e valori sui comportamenti responsabili e quello preventivo di strada, dove operatori qualificati presidieranno il territorio con controlli, ad esempio test rapidi, affiancati da volontari del terzo settore. Filo conduttore sarà una campagna social.
L’Associazione Cuochi Macerata si affida allo chef Paolo Paciaroni dopo la sapiente guida di Iginia Carducci. L'elezione è arrivata all'unanimità dall’assemblea dei soci dell’Associazione Provinciale Cuochi "Antonio Nebbia" di Macerata che si è svolta quest'oggi.
L’incarico è stato accolto dal neo eletto con entusiasmo e gratitudine e, nel suo discorso di insediamento ha ringraziato Iginia Carducci, che con passione e professionalità ha guidato per lungo tempo l'associazione, e il consiglio direttivo uscente per il lavoro svolto.
Il presidente ha inoltre sottolineato i punti principali del suo programma: aumentare il numero di soci per coinvolgere sempre più professionisti con esperienze differenti che possano rappresentare tutte le realtà della nostra provincia, dalla montagna fino al mare; incrementare i corsi di formazioni rivolti a professionisti e allievi degli istituti alberghieri; rafforzare e potenziare la collaborazione con l'Iseoa “G. Varnelli” di Cingoli in prima linea per la crescita degli chef del domani.
Paolo Paciaroni, 44enne cuoco tolentinate, era già componente del consiglio direttivo uscente e vice presidente dell'associazione maceratese negli ultimi quattro anni. Sin da piccolo ha un sogno nel cassetto: diventare chef. Dopo gli studi commerciali, si iscrive all’istituto alberghiero. Nel suo lungo curriculum professionale numerose le esperienze lavorative in lussuosi hotel e ristoranti di tutta Italia, ma sempre legato alla sua terra d’origine.
Il nuovo consiglio direttivo dell’Associazione Cuochi Macerata sarà composto da Iginia Carducci, Federico D’Ambrosio, Jacopo Fulgenzi, Giacomo Liberti, Iolanda Marchegiani, Danilo Mosconi e Barbara Settembri.
Una "campagna di ascolto" per il nuovo ospedale di Macerata destinata al personale sanitario che vi svolgerà la propria attività e sul nuovo Piano Socio-Sanitario: è quella che ha voluto organizzare l'assessore alla Sanità della regione Marche Filippo Saltamartini e che si è svolta oggi nella Sala Biblioteca dell’ospedale. Si tratta del primo di una serie di incontri che si svolgeranno nei territori dove sorgeranno le nuove strutture ospedaliere.
Con lui Antonio Draisci, Commissario Straordinario della AST Macerata, Daniela Corsi, Sub-Commissario Sanitario e il Sub-Commissario amministrativo Milco Coacci, il Direttore ad interim dell’Agenzia Regionale Sanitaria Paolo Aletti e il Dirigente dell’Assistenza ospedaliera, emergenza-urgenza e ricerca Giovanni Lagalla. Ad ascoltarli e a porre domande i direttori delle Uoc e Uosd, coordinatrici infermieristiche e coordinatori.
L’intento era verificare con gli operatori come progettare il nuovo ospedale di Macerata dal punto di vista strutturale per superare le criticità della struttura attuale e individuare le esigenze di personale per meglio rispondere ai bisogni dell'utenza.
"È imprescindibile una sanità pubblica che sappia soddisfare i bisogni dei cittadini - ha detto l'assessore Saltamartini - stiamo per varare il nuovo Piano Socio Sanitario che verrà comunque prima sottoposto al personale sanitario, a voi medici e infermieri, che meglio di tutti conoscete le esigenze della Sanità regionale".
"La programmazione sanitaria, seppur strategica, non può prescindere dall’ascolto dei bisogni degli utenti – ha sottolineato Antonio Draisci - l'incontro di oggi nasce proprio in quest'ottica per dare risposte concrete ai problemi reali esistenti”.
Il nuovo ospedale sorgerà in località "La Pieve", sito adiacente alla strada intervalliva di Macerata: l’accordo tra Regione, Comune di Macerata e la vecchia Asur fu firmato il 6 luglio scorso alla presenza del presidente della regione Marche Francesco Acquaroli, e prevede stanziamenti complessivi per 160 milioni di euro.
Il comune di Civitanova Marche ha aderito, anche quest’anno, all'iniziativa "M’illumino di meno", lanciata dalla trasmissione radiofonica "Caterpillar", in onda su Rai Radio 2, rivolta alla promozione e alla cultura del risparmio energetico che ha avuto inizio nel 2005. Con un gesto simbolico, giovedì 16 febbraio, dalle ore 20:00 alle ore 20:30 verranno spente temporaneamente le luci di Piazza XX Settembre, Vialetto sud e Vialetto Nord.
"Un’iniziativa intelligente, di sensibilizzazione al risparmio energetico e di salvaguardia dell'ambiente quella di Rai Radio 2, alla quale, ancora una volta, non volevamo mancare e per cui ringrazio l’assessore all'Ambiente Giuseppe Cognigni e l’Atac per la puntuale collaborazione", ha dichiarato il sindaco, Fabrizio Ciarapica.
"In tempi così difficili per il rincaro delle bollette e la crisi energetica in corso è importante dare un piccolo segnale di responsabilità su temi oramai non più rimandabili per il futuro del nostro pianeta". "Ognuno di noi – ha proseguito il sindaco - può fare la propria parte mettendo più attenzione nelle azioni quotidiane per un consumo più rigoroso dell’energia".
"Quest'anno in particolare, il nostro Comune, oltre ad altre attività per promuovere la salvaguardia dell’ambiente, sta portando avanti un importante intervento di adeguamento energetico con la ristrutturazione e rimozione dell'amianto dal tetto del nostro Cine Teatro Rossini e nell’installazione di un impianto fotovoltaico di notevole potenza", ha concluso Ciarapica.
Questa mattina il sindaco del comune di San Ginesio, Giuliano Ciabocco, ha preso parte all’evento presentazione del Progetto Pnrr "Turismo delle radici: una strategia integrata per la ripresa del settore del turismo nell’Italia post Covid-19" che si è tenuto presso la Sala delle Conferenze Internazionali della Farnesina.
La prima parte delle presentazione, moderata dal direttore generale per gli italiani all'estero e le politiche migratorie, Luigi Maria Vignali, ha visto gli interventi istituzionali dei cinque ministeri coinvolti dal progetto, e in particolare del vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, del Ministro del Turismo Daniela Santanchè, del Sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi, del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara e del Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini.
Successivamente nella sessione tecnica, moderata dal sindaco di Numana Gianluigi Tombolini che fa parte della cabina di regia del turismo delle radici ed è consigliere per la diffusione del Turismo del Ministro Tajani, il sindaco Giuliano Ciabocco, ha rappresentato il Centro Italia nel panel dedicato a "L’impatto del turismo delle radici sui piccoli comuni" che ha visto anche gli interventi di Anci e di altre tre Sindaci, ciascuno in rappresentanza del Sud, Nord Italia e delle Isole.
Ciabocco nel corso del suo intervento ha avuto l’occasione di poter far conoscere il borgo di San Ginesio, già insignito del riconoscimento di Best Tourism Village dall’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite (UNWTO), e da oltre vent’anni appartenente ai circuiti riconosciuti dei Borghi più Belli d’Italia e delle Bandiere Arancioni di cui il sindaco ricopre il ruolo di vicepresidente nazionale.
"Questo del turismo delle radici – ha dichiarato Ciabocco – è il progetto a cui San Ginesio non può mancare e che apre porte davvero interessanti sotto molteplici punti di vista: quella della sfida digitale perché è un turismo che sfrutta i canali innovativi; quella dell’ecosostenibilità poiché lascia indietro le mete toccate dai flussi turistici tradizionali, valorizzando aree meno conosciute e meno sviluppate dell'Italia, che possono così colmare il loro divario di crescita economica nel rispetto della propria natura rurale, in maniera ecosostenibile. Il turista delle radici è "ambasciatore" dei territori che custodiscono la sua storia familiare e solitamente sono i piccoli borghi".
"È un progetto che è partito bene sin dall’inizio perché sin da subito sono stati coinvolti i Comuni all’interno di una squadra di prestigio che vede 5 ministeri coinvolti, le varie associazioni di categoria, le Camere di Commercio e l’importanza di potersi affidare a reti già consolidate e strutturate quali quelle dei Borghi e della Bandiere, con uffici turistici operativi e una preparazione all'accoglienza oramai diffusa".
Il Progetto del Turismo delle Radici si inserisce nell’investimento per l’Attrattività dei Borghi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e propone un ampio raggio di offerte turistiche mirate alla vasta platea di italo-discendenti e di oriundi italiani nel mondo (stimati in circa 80 milioni).
Grazie alle strategie che verranno messe in atto, le comunità italiane all'estero presenti in tutto il mondo - che hanno un legame fortissimo con l’Italia e con le famiglie di origine - verranno coinvolte nella valorizzazione dell'offerta turistica nazionale allo scopo di invertire il processo di depauperamento dei borghi italiani per sostenere attivamente il rilancio post Covid della cultura, del turismo e dell’economia.
L’obiettivo sarà quello di consentire una riscoperta "a tutto tondo" dei luoghi di provenienza, consentendo ai visitatori di riappropriarsi della cultura delle loro origini anche attraverso tradizioni, testimonianze, artigianato e gastronomia.
Furibonda lite al ristorante tra cliente e titolare: volano pugni e bottiglie. Nella serata del lunedì di San Valentino, le volanti della polizia di Stato di sono intervenuti presso un locale di Ancona a seguito di segnalazione da parte del titolare per una lite in corso con un cliente.
Sul posto il titolare del locale ha riferito agli agenti che, due clienti, con il ristorante pieno, avevano iniziato a mostrarsi maleducati e indisponenti, lamentandosi del servizio, a loro dire pessimo e lento, e della qualità del cibo, offendendo la figlia del e gli altri camerieri che si trovavano nella stanza.
Il titolare si è visto costretto a intervenire per cercare di placare gli animi, ma uno dei due clienti, improvvisamente, ha preso una bottiglia d’acqua e l’ha lanciata verso il bancone del bar, infrangendo un'altra bottiglia che è poi andata in pezzi. A quel punto il proprietario si è avvicinato al cliente, per intimarlo di calmarsi, ma questo, di risposta gli ha sferrato un pugno al viso.
Il titolare ha reagito a sua volta colpendolo e spingendolo via. I poliziotti, riportati gli animi alla calma, hanno identificato il cliente, un uomo di 50 anni, cittadino albanese, il quale ha confermato agli agenti che aveva sferrato una bottiglia d’acqua per palesare il suo disappunto perché, a suo dire, il titolare aveva posizionato il tavolo da lui prenotato in una posizione isolata rispetto agli altri commensali. Provvidenziale l’intervento dei poliziotti che ha riportato la calma.
Il consiglio di amministrazione della Cosmari ha delineato i prossimi punti programmatici in materia di gestione rifiuti e i risultati conseguiti nel 2022 per quanto riguarda la raccolta differenziata. La provincia di Macerata perde un punto percentuale rispetto al 2021, pur rimanendo fra le più virtuose d’Italia (73,83% nel 2022, 74,66% nel 2021 e 74,96% nel 2020). A partire dal prossimo settembre la discarica di Cingoli arriverà a esaurimento disponibilità e, in mancanza di altre soluzioni, i rifiuti verranno portati fuori provincia fino alla costruzione di una nuova discarica (circa tre anni).
Presenti alla conferenza odierna, tutti i membri del cdA: Elena Sacchi, Silvia Sbriccoli ed Emanuele Pierantoni, oltre al presidente facente funzione Giuseppe Giampaoli e alla direttrice generale Brigitte Pellei, assunta ufficialmente a partire dallo scorso 1° febbraio.
“La battuta d’arresto per la raccolta differenziata è stata determinata dalla pandemia – spiega Giampaoli – Dal canto nostro è importante continuare ad investire nella struttura, l’unica nelle Marche ed essere autosufficienti. Il futuro riserva tante sfide, come la revisione dell’impiantistica per cui abbiamo già reperito alcuni fondi dal Pnrr. Continua la collaborazione con i Comuni: Fiastra dal 6 marzo avvierà il servizio di raccolta porta a porta; Civitanova sarà la prima città a usufruire del ritiro di pannolini, pannoloni e assorbenti negli appositi sacchetti rossi (con la conseguente rimozione dei cassonetti gialli nelle aree di abbandono ndr)”.
Per quanto riguarda i nuovi impianti per la differenziata, aumentano gli investimenti e i progetti di sviluppo. “Si tratta esclusivamente di percorsi a medio-lungo termine – specifica Pellei – che puntano a mantenere l’autonomia provinciale nella gestione dei rifiuti con un occhio verso un futuro sostenibile”. Ad ora, sono quasi ultimati i lavori per l’impianto antincendio nella sezione raccolta differenziata multimateriale, ricostruito interamente a seguito dell’incendio del 2015 per un valore di circa 6 milioni e mezzo di euro.
Approvato il finanziamento tramite Pnrr dell’impianto di recupero di pannolini, pannoloni e assorbenti, unico nelle Marche e dal costo di oltre 10 milioni di euro. Ancora fase di stallo, invece, l’approvazione del finanziamento per l’impianto di digestione anaerobica e per i Green Point. “Rimane centrale la comunicazione con l’utente, che deve conoscere l’importanza della raccolta differenziata e partecipare attivamente al conseguimento dell’obiettivo comune – aggiunge la direttrice generale – L’intervento degli ispettori ambientali (dipendenti COSMARI a supporto della polizia locale per sensibilizzazione e formazione della cittadinanza ndr) può essere un valore aggiunto e molti comuni stanno attivando questo servizio, parallelamente a quello di igiene urbana".
“In merito alla revisione del piano energetico ambientale regionale – continua Giampaoli – non posso che auspicare una sua intera revisione, date le molte carenze. Saremmo pronti a gestire un nuovo termovalorizzatore, un nuovo impianto simile a quello di Torino che è fra i più all’avanguardia d’Europa. Nei prossimi anni sarà sempre più pressante la crisi dei volumi delle discariche e mi auguro che il piano venga rivisto tenendo conto della bassa popolazione della regione: 5 impianti in 5 province per 1 milione e 400mila abitanti sono un’assurdità”.
“Riguardo alla nuova discarica ci siamo messi a disposizione del presidente provinciale Sandro Parcaroli, in attesa di una serie di incontri sul tema – aggiunge - Abbiamo reso pubblici i nostri fabbisogni attuali e ci siamo caricati l’onere di raccogliere informazioni anche per altri siti. A Cingoli resta una disponibilità di circa 30mila tonnellate e non abbiamo esattamente la cognizione di dove metteremo i rifiuti. Che saremo costretti a portarli fuori provincia è una certezza, ma arrivare fino a Pesaro significherebbe soldi sprecati e impatto ambientale negativo. Ci porremo come soggetto facilitatore nell’assemblea dell’Ata, prevista per il 15 marzo, a cui parteciperanno tutti i sindaci”.
Nel 2022 sono stati raccolti in totale 160.848.803 kg di rifiuti di cui 118.758.702 kg differenziati e 42.090.101 di indifferenziati. Nello specifico sono stati avviati al riciclo, dopo essere stati trattati negli impianti consortili del Cosmari, evitando che finissero in discarica ma trasformati in “materia prima seconda” 12.729.799 kg di carta, 7.605.630 kg di cartone, 847.010 kg indumenti usati, 729.580 kg di inerti, 7.642.703 kg di ingombranti, 7.032.350 kg di legnosi, 29.160 kg di medicinali, 1.226.896 kg di metalli, 12.150.380 kg di multimateriale, 170.465 kg di oli vegetali esausti, 40.950.800 kg di organico, 128.890 kg di plastica, 1.719.481 kg di RAEE, 11.683 kg di scarti informatici, 5.045.040 kg di spazzatura, 8.169.490 kg di verde, 12.344.610 kg di vetro.
Queste le percentuali raggiunte dai Comuni nel 2022: Appignano 81,12%, Camporonto di Fiastrone 80,18%, Montecassiano 79,66%, San Ginesio 79,53%, Belforte del Chienti 79,53%, Urbisaglia 79,31%, Pollenza 78,70%, Monte San Giusto 78,54%, Montelupone 78,41%, Serrapetrona 78,17%, Corridonia 77,62%, San Severino Marche 77,56%, Petriolo 77,32%, Apiro 77,02%, Recanati 76,96%, Loreto 76,59%, Treia 75,82%, Matelica 75,76%, Castelraimondo 75,62%, Caldarola 75,31%, Montefano 75,23%, Esanatoglia 75,04%, Loro Piceno 74,96%, Cingoli 74,68%, Monte San Martino 74,55%, Macerata 74,46%, Gualdo 74,42%, Pioraco 74,04%, Mogliano 73,73%, Ripe San Ginesio 73,33%, Sarnano 73,12%, Potenza Picena 72,98%,Morrovalle 72,85%, Montecosaro 72,39%, Tolentino 71,96%, Civitanova Marche 71,25%, PennaSan Giovanni 71,21%, Gagliole 69,49%, Fiuminata 69,09%, Camerino 69,03%, Muccia 68,83%, Sant’Angelo in Pontano 68,79%, Porto Recanati 68,53%, Colmurano 67,05%, Valfornace 66,76%, Serravalle 65,51%, Montecavallo 64,36%, Sefro 61,53%, Visso 57,02%, Pievetorina 56,66%, Ussita 55,89%.
Queste le percentuali dei Comuni che non hanno avviato il servizio di raccolta domiciliare “Porta a Porta”: Cessapalombo 50,12%, Fiastra 46,40%, Castelsantangelo sul Nera 43,36%, Bolognola 32,51%, Poggio San Vicino 30,58%.
Ha riscosso ampia partecipazione la prima apertura straordinaria promossa dalla Questura di Macerata riguardante il rilascio dei passaporti. I cittadini hanno, infatti, avuto l'occasione di consegnare agli addetti tutta la documentazione per il rilascio del documento che verrà consegnato - assicurano fonti della Questura - nell'arco di qualche settimana.
Un modo per venire incontro alle esigenze dei cittadini, che in caso di prenotazione online, devono scontrarsi con un imbuto che permette di avere come prima data utile quella del mese di ottobre. Un fenomeno creatosi a seguito dell'aumento delle richieste dopo i due anni di stop ai viaggi internazionali dovuti alla pandemia, a cui si è aggiunta la Brexit, e la conseguente necessità del passaporto per accedere nel Regno Unito per lavoro o viaggio. Problematiche presenti in tutta Italia.
Gli utenti sono stati divisi in base all'ordine alfabetico: dalle 9 alle 14 i cognomi dalla lettera A alla lettera L; dalle 14 alle 19 i cognomi dalla lettera M alla Z. Sin dalla prima mattinata si è creato un lungo serpentone di persone davanti agli uffici posti al pian terreno della Questura, tuttavia la coda - presente anche intorno alle 15 in occasione della riapertura pomeridiana - è stata smaltita nell'arco di un'ora, senza che si registrassero particolari disagi. L'iniziativa verrà ripetuta il 15 di ogni mese sino a giugno (15 marzo, 15 aprile, 15 maggio, 15 giugno).
Due azioni rivolte alle famiglie che svolgono un ruolo di cura del familiare affetto da Sla e da malattia rara, sono state decise ieri dalla giunta regionale attraverso due distinti provvedimenti con i quali vengono stanziati complessivamente 2 milioni e 50 mila euro.
“Si tratta del consolidamento e prosecuzione di misure di politiche sociali positivamente collaudate a favore delle famiglie – ha spiegato il vicepresidente e assessore alla Salute e Servizi Sociali, Filippo Saltamartini - famiglie che hanno in carico un malato grave e a cui la Regione – ora attraverso le Ast – riconosce per gli affetti da Sla o di giovani con malattie rare o portatori di handicap grave, un contributo mensile commisurato sulla gravità della malattia. Lo scorso anno i beneficiari raggiunti sono stati complessivamente 210, 150 affetti da Sla e 60 da malattie rare".
Più in particolare, per quanto riguarda i malati di SLA, per le famiglie “caregiver” sono stai messi a disposizione 1 milione e 350 mila euro che saranno erogati attraverso l’Azienda territoriale sanitaria di residenza, alla quale va presentata la richiesta di contributo per beneficiare mensilmente di 833 euro se il malato si trova nella condizione di poter respirare autonomamente senza l'uso continuativo di macchine; o di 1000 euro se tracheostomizzato e respira attaccato continuamente ad una macchina per la ventilazione invasiva.
Analogamente, per quanto riguarda le famiglie di malati tra 0 e 25 anni affetti da malattie rare o portatori di handicap grave certificato e che necessitano di ventilazione e/o nutrizione artificiale, sono stati stanziati 700 mila euro. Le Ast di riferimento provvederanno a liquidare un contributo mensile di 1000 euro alle famiglie che faranno domanda sulla base dei requisiti richiesti.
"Grazie allo studio sulle Faglie Attive e Capaci, che rappresenta un primato in Italia per estensione territoriale e per la sua natura pubblica, possiamo finalmente avere una conoscenza approfondita per indicare chiaramente ai cittadini e ai comuni dove possono ricostruire e dove invece occorre delocalizzare per motivi di sicurezza".
A dirlo il commissario straordinario alla riparazione e ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli, in riunione oggi con i rappresentanti di Ingv, Cnr, Ispra e delle università di Camerino, Chieti, L’Aquila e Uninsubria, per fare il punto sulla conclusione degli approfondimenti che hanno riguardato le Faglie Attive e Capaci (Fac) di Norcia, Preci, Macerata, Ussita, Capitignano, Montereale, Barete, Pizzoli, Leonessa, Cittaducale, Rieti, Cantalice, Rivodutri e Ortolano di Campotosto.
I risultati dello studio di approfondimento sono già disponibili ai comuni. Le Faglie attive e capaci rappresentano una pericolosità sismica aggiuntiva, in quanto in caso di sisma possono determinare un dislocamento della superficie topografica danneggiando tutto quello che è stato costruito sopra. Il loro studio consente di individuare le zone di rispetto e le distanze minime che gli edifici devono rispettare per evitarne gli effetti.
Dopo una prima fase, che ha escluso la presenza di Faglie attive e capaci a Frontignano di Ussita e Macerata, la seconda e terza fase sono state concentrate sulle restanti località, aggiornando, laddove necessario, le microzonazioni di terzo livello.
"Questo ha consentito - ha sottolineato Castelli - di eliminare altre Faglie attive e capaci e, dove presenti, di ridimensionare le aree di rispetto, dai 400 metri iniziali a 30 metri, sbloccando la ricostruzione di importanti centri abitati, dove ora si può nuovamente programmare e ricostruire".
La nuova cartografia delle aree interessate dallo studio è pubblicata sul sito della Struttura commissariale sisma 2016, (consultabile a questo link https://sisma2016data.it/faglie-attive-e-capaci/) e i dati sono disponibili anche in formato Gis, per essere facilmente integrati con altre informazioni georeferenziate.
"Siamo consapevoli - ha proseguito Castelli - che ora dobbiamo occuparci delle criticità che sono emerse nelle zone di rispetto, in particolare a Norcia, Pizzoli e Rieti, dove gli edifici danneggiati dal sisma saranno delocalizzati in zone sicure. Come Struttura commissariale possiamo occuparci degli edifici danneggiati, in prospettiva ci dobbiamo porre il problema di come gestire quegli edifici che, pur essendo agibili, si trovano comunque in queste aree pericolose. Affrontare questa questione, che in ogni caso riguarda pochi edifici ma che meritano tutta la nostra attenzione, risulta fondamentale per progredire nella cultura generale della prevenzione".
Castelli, nel ringraziare il gruppo di lavoro, composto da oltre 100 professionisti, che ha lavorato in questi due anni, ha ribadito la necessità di "proseguire questo importante lavoro e accompagnarlo con un'adeguata divulgazione nelle prossime settimane. Il Centro Italia si offre al Paese come un modello per le politiche di prevenzione e ricostruzione. Con il suo insieme di buone pratiche, frutto delle esperienze innovative maturate sul campo, sarà il cuore della futura legge sulle Ricostruzioni. Il terremoto, purtroppo, è una certezza. Come Struttura commissariale abbiamo il dovere di provare a modellizzare le azioni che stiamo realizzando, così che si possa onorare quell’idea dell’Italia sicura in cui le nostre comunità e tutti i cittadini che abitano in zona sismica, hanno il diritto di abitare".