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Civitanova celebra il 25 aprile: una targa per Anita Pantanetti e Claudio Gaetani

Civitanova celebra il 25 aprile: una targa per Anita Pantanetti e Claudio Gaetani

"Il 25 Aprile 1945 il popolo italiano scelse la democrazia ma soprattutto la libertà". Parole di Fausto Troiani, presidente del Consiglio comunale di Civitanova Marche che insieme al sindaco Fabrizio Ciarapica, al Presidente Anpi Francesco Peroni, all'assessore regionale Filippo Saltamartini, alle autorità civili e militari, hanno commemorato la liberazione dell’Italia dal nazifascismo.

"Una data - ha detto Troiani dopo aver letto il discorso che Luciano Violante tenne il 9 maggio 1996, nel giorno del suo insediamento alla presidenza della Camera -  che oggi auspichiamo possa essere l'inizio di quella riconciliazione che, dopo quasi 80 anni, gli italiani aspettano. Una Nazione e un Popolo unito, senza le divisioni ideologiche di un burrascoso passato, avranno sicuramente un peso politico molto più incisivo e importante in Europa e nel mondo".

Prima tappa nella città Alta, con la deposizione della corona d’alloro presso la Lapide dei Caduti di tutte le guerre in Viale della Rimembranza. Subito dopo il corteo ha raggiunto via Goito per l’inaugurazione dei Giardini Anna Frank. Da lì al monumento ai caduti in Piazzale Italia per poi arrivare ai Giardini di Piazza Gramsci.

"La pace e la convivenza civile - ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica -  sono l’unica strada possibile da percorrere tutti insieme al di là delle diverse ideologie. La guerra, come le dittature e i totalitarismi rimangono sempre la peggior espressione della dimensione umana che vanno condannati senza alcuna esitazione. E oggi, a 78 anni dalla Liberazione dell’Italia dal nazifascismo e la caduta definitiva del fascismo, è giusto e doveroso salvarne la memoria e raccontare quanto successo ai giovani".

Il sindaco ha ricordato suo nonno Enrico "deportato in un campo di concentramento tedesco che riuscì a sopravvivere a tanto orrore, alla fame, agli stenti, alla lontananza dalla sua famiglia, potendosi cibare di sole bucce di patate e riuscendo a ritornare a casa. Le sue parole ascoltate da bambino sono rimaste nella mia memoria scolpite per sempre e per sempre rimarrà in me l’avversione per le guerre e per le sopraffazioni di ogni genere".

Una data importante quella del 25 aprile, che Civitanova ha voluto dedicare anche a due grandi personalità che ci hanno accompagnato - e purtroppo non ci sono più - nella narrazione del giorno della Liberazione in questi ultimi anni, approfondendo i valori della Resistenza e della Libertà: la presidente dell’ANPI, Annita Pantanetti e successivamente suo figlio Claudio Gaetani scomparso l’8 settembre scorso.

"Due personalità di grande qualità e spessore a cui la nostra Civitanova deve molto - ha detto Ciarapica -. Quindi non solo festa di Liberazione ma anche festa del ricordo e della riconoscenza ufficiale. Per questo mi pregio di consegnare, a titolo personale e dell’amministrazione che rappresento, una targa al presidente dell’Anpi, Francesco Peroni con su scritto: 'Ai nostri concittadini Annita Pantanetti e a suo figlio Claudio Gaetani con riconoscenza per una vita spesa nel segno della cultura, dell’arte dell’amore per la nostra Costituzione, della libertà e della Pace'".  

“Il 25 aprile - ha detto Peroni - è la giornata simbolo di libertà ritrovata, di giustizia sociale, di pace dopo anni di violenza. Grazie alla lotta partigiana l’Italia è riuscita a trasformarsi in una repubblica democratica. E’ la festa di ogni italiano, di ogni cittadino libero di esprimere la propria opinione".

Peroni ha ricordato i concittadini che hanno combattuto per la libertà, tra cui Secondo Guidarelli. Alla figlia presente è stata donata una tessera ad onorem della sezione dell’Anpi. "Queste persone ci ricordano che è giusto e doveroso scegliere di stare dalla parte della libertà, del rispetto altrui e della pace".  

Dopo le deposizioni delle corone d’alloro presso le lapidi ai caduti sotto Palazzo Sforza, l’amministrazione ed in particolare la Presidente del Consiglio, "vista l’importanza della Festa" ha affidato un momento di riflessione, nell'aula consiliare, al Professor Angelo Ventrone, studioso e docente di Storia contemporanea presso l’Università degli Studi di Macerata. 

"La funzione morale della storia - ha detto il professore -  è quella di riuscire a raccontarci e a renderci consapevoli delle possibilità alternative che si sono presentate nel nostro paese. Dirci come al di là dei condizionamenti dentro di noi ci sia sempre uno spazio di libertà. Pertanto solo rileggendo gli articoli della Costituzione si può avvertire il senso pieno delle sue affermazioni e capire come realmente sia stata concepita e costruita come compromesso tra forze politiche di orientamento diverso ma con il comune obiettivo di riuscire a rispondere adeguatamente agli orrori dei totalitarismi. E di evitare che si ripetessero".

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