La modalità di rilevamento dei casi positivi di coronavirus messa in atto ormai da diverse settimane dalla Regione Marche per il contenimento del contagio, con tamponi praticati a tutti i contatti di casi indice positivi, ha consentito oggi di individuare 5 casi di Covid nel Comune di Morrovalle. Il caso indice di Morrovalle era stato rilevato il 27 maggio e, in base ai contatti accertati, sono stati effettuati 19 tamponi. I 5 positivi rilevati sono asintomatici e si trovano in isolamento presso le proprie abitazioni. Saranno registrati nel report del Gores delle ore 9 del 18 giugno. "Si tratta di una ulteriore evidenza del funzionamento della macchina sanitaria regionale - dichiara la Regione - che in questa fase pone in atto tutte le modalità disponibili per individuare ogni possibile fonte di diffusione del virus, garantendo livelli sempre più alti di sicurezza sanitaria"
"Nel fine settimana, il Sindaco è stato contattato telefonicamente da un funzionario dell’Asur, il quale gli ha comunicato che una persona residente in una palazzina di Trodica era risultata positiva al Covid-19 - si legge in una nota pubblicata nella serata di ieri sulla pagina Facebook del comune di Morrovale - Il soggetto si trovava in isolamento domiciliare per aver avuto contatti con una coppia di coniugi positivi (dei quali avevamo dato notizia sull’ultimo aggiornamento su questa pagina), residenti nella stessa palazzina".
"Lunedì mattina, visto che le persone risiedevano nello stesso edificio, il Sindaco ha sollevato il problema parlando con il Prefetto, il Capo della Protezione Civile Regionale e con i funzionari dell’Asur Area vasta 3 affinché fossero, quanto prima, poste in essere tutte le azioni per verificare la possibile presenza di un focolaio di infezione - si sottolinea - Con grande tempestività la stessa Asur, alle 8,30 di ieri martedì 16/06, ha eseguito i tamponi sui soggetti alloggiati nella palazzina medesima. All’operazione hanno assistito la Polizia Municipale e il delegato alla Protezione Civile di Morrovalle".
"Questa sera, il Sindaco è stato informato che 5 persone, delle 20 su cui sono stati effettuati i tamponi, sebbene asintomatiche, erano risultate positive al Covid-19; uno dei positivi non è lì residente - e aggiunge - Il Sindaco, al fine di controllare che sia rispettato il divieto di uscire dall’abitazione, ha chiesto al Prefetto l’istituzione di un presidio da parte delle forze dell’ordine nella zona ed ha ricevuto comunicazione che lo stesso verrà effettuato. Morrovalle, che era divenuto un paese libero dal covid, si ritrova con nuovi contagiati. Invitiamo pertanto la popolazione al rispetto delle regole dettate per contrastare la diffusione del virus"
"Il disegno della politica sanitaria della Regione Marche inizia ora a prendere maggiore definizione - dichiara il deputato marchigiano di Fratelli d'Italia, Francesco Acquaroli, candidato alla Presidenza della Regione Marche. - Con la delibera 751 uscita oggi si implementano a 220 i posti letto di terapia intensiva regionali, postazioni che saranno a carattere definitivo in diverse strutture ospedaliere delle Marche, ad eccezione degli ospedali dell'Area Vasta 3"
"Perché? Perché l’Area Vasta 3 usufruirà per tutto il periodo in cui è dichiarato lo stato d’emergenza Covid- 19 e quindi, a carattere solo temporaneo, della struttura del Covid Hospital, 84 posti letto fra terapia intensiva e semi intensiva - sottoline Acquaroli -. Mentre sulle altre Aree Vaste si investe a tempo indeterminato, e per tutte le patologie, per potenziare le terapie intensive e semi-intensive, per la provincia di Macerata così non è - e poi aggiunge - C'è una evidente disparità di trattamento che non può essere giustificata dal fatto che nell'Area Vasta 3 esiste il Covid Hospital, poiché questa struttura è a carattere temporaneo, come sottolineato anche dalla medesima delibera e dal Piano sanitario regionale.
Inoltre l'utilizzo della Fiera per finalità sanitarie è consentito solo nel dichiarato periodo di emergenza: quando l'emergenza sarà terminata la legge non consente più l'utilizzo di quegli spazi per quella finalità -- Acquaroli ha concluso il suo intervento affermando - Non possiamo accettare che la provincia di Macerata, assieme alle sue strutture ospedaliere, rischi di essere penalizzata perché ha ospitato il Covid Hospital, nato come centro regionale e temporaneo”.
Nell’ultimo periodo, presso la nostra redazione, sono arrivate diverse segnalazioni da parte dei cittadini maceratesi, corredate con tanto di foto, dove si poneva l’attenzione su una macchina di grossa cilindrata, che veniva immortalata nei parcheggi di competenza dell'A.P.M. - Azienda Pluriservizi Macerata spa.
Nulla di strano apparentemente; se non fosse per il fatto che tale veicolo era sempre parcheggiato nelle aree delimitate dalle strisce blu e sistematicamente sprovvisto del tagliando dell’avvenuto pagamento esposto sul cruscotto, come poi è prassi da seguire per ogni “normale” cittadino.
All'ennesima segnalazione ricevuta nella giornata di ieri, riguardante la solita auto parcheggiata in maniera irregolare, questa volta al parcheggio coperto dello Sferisterio, abbiamo deciso di verificare personalmente questa anomalia, giungendo quindi sul posto del “parcheggio scorretto” alle 12:30 e trovando effettivamente il veicolo segnalato in sosta sulle strisce blu e senza alcun “segno” del ticket comprovante il pagamento del posto macchina.
Siamo rimasti in attesa di poter conoscere e quindi interpellare il proprietario del mezzo; per capire i motivi di questa scelta apparentemente non giustificata ma nel frattempo è sopraggiunto sul posto un ausiliario dell'A.P.M., che era intento a svolgere il suo consueto giro di ruotine, al quale abbiamo chiesto il motivo di tale anomalia e se magari c’era qualche ragione particolare riguardante il perché questa auto fosse “immune” da sanzioni.
L’evasiva risposta del funzionario è stata: “Forse ha pagato con l'app; altro non so” e se ne è andato; ciò nonostante abbiamo continuato ad aspettare il proprietario dell'auto fino a circa le 14:30, per poi decidere di abbandonare il nostro intento in quanto non se ne vedeva ancora l’ombra.
Le segnalazioni però non accennavano a fermarsi e così dalle informazioni che ci sono state riferite abbiamo scoperto che la tanto discussa macchina è di proprietà di Stefano Cudini, proprio il Direttore Generale dell’A.P.M. di Macerata che abbiamo provato a contattare tramite i numeri messi a disposizione sul portale web dell’azienda, ma senza alcun successo.
Una situazione imbarazzate e anche un po’ spiacevole in quanto proprio chi dovrebbe tutelare, anche tramite delle multe, un bene prezioso di Macerata come i parcheggi è poi il primo ad approfittarne considerata la sua carica istituzionale. La storia ha assunto delle tinte ancor più “grottesche” quando questa mattina siamo venuti a conoscenza del fatto che proprio oggi 17 Giugno è stato emanato un permesso, valido per un mese, a favore di questa auto, per parcheggiare sulle strisce blu delle Park Sferisterio in via Paladini.
Davvero strana coincidenza e la domanda ci sorge spontanea: "Per quale motivo non è mai stato sanzionato questo mezzo nell’ultimo periodo, considerando poi che i dipendenti dell'APM sono tutti muniti di tablet che gli permettono di verificare istantaneamente chi possiede regolari permessi e autorizzazioni?".
Senza poi tralasciare il fatto che questa improvvisa autorizzazione di parcheggiare è stata elargita proprio nella giornata odierna a seguito del nostro interessamento; che ci ha portato ieri sul posto a controllare le segnalazioni fatte proprio da diversi maceratesi che oramai da tempo si sono resi conto della “stranezza”, ma per noi manco tanto, della questione.
Forse le telecamere di sorveglianza istallate all'interno del parcheggio ci hanno notato oppure il dipendente dell’APM che abbiamo incontrato ieri ha riferito della nostra presenza ai vertici aziendali.
Rimangono quindi tanti dubbi sul permesso “istantaneo” ottenuto da Stefano Cudini ma allo stesso tempo diminuiscono quelli relativi alla sua carica da direttore generale: che dimostra di utilizzare per fini personali, approfittando del suo potere e rimanendo per giunta impunito a scapito dei cittadini.
Per quanto ci riguarda, noi della redazione di Picchio News, siamo a disposizione per una sua smentita in merito ai fatti che abbiamo portato alla luce.
Sono stati resi noti i dati del Gores delle ore 18: non c'è stata nessuna vittima nelle Marche a causa del Covid-19 nelle ultime 24 ore. Si tratta del diciassetesimo giorno totale senza decessi dall'inizio dell'emergenza sanitaria.
Non va dimenticato come il virus, nella nostra regione, abbia spezzato la vita di 994 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di decessi (527), mentre sono 166 le vittime totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 94,9% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 80,5 anni.
Di seguito, nel dettaglio, il bollettino diffuso dal Gores:
Nel pomeriggio del 16 giugno si è riunito, in videoconferenza, il Consiglio Territoriale per l’immigrazione al quale hanno partecipato rappresentanti della Questura, dell’Ispettorato Territoriale del lavoro e, da remoto, del Comune di Macerata, dell’INAIL, dell’INPS, della CARITAS Diocesi di Macerata, dell’USR, di Confindustria, delle Organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL nonché delle Associazioni ACLI, ANMIL, ANOLF, Ass. ACSIM.
E’ stato fatto il punto sulle previsioni dell’art. 103 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (c.d. decreto “Rilancio”), che consente di regolarizzare rapporti di lavoro irregolari attraverso distinte procedure, a seconda delle diverse fattispecie previste dalla norma.
L’incontro ha consentito di fornire, anche per il tramite del Consiglio Territoriale per l’Immigrazione, tutte le informazioni relative alla procedura di emersione, e di affrontare i primi dubbi interpretativi, anche alla luce della circolare del Ministero dell’Interno, Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione, Direzione Centrale per le Politiche dell’Immigrazione e l’Asilo del 30 maggio 2020. E’ stata data ampia diffusione della presenza di un’area dedicata all’emersione dei rapporti di lavoro sul sito del Ministero dell’Interno, nella quale sono disponibili le circolari ministeriali esplicative, le F.A.Q. costantemente aggiornate e un video tutorial per la compilazione dei modelli EM-DOM e EM-SUB emersione dei rapporti di lavoro (https://www.interno.gov.it/it/speciali/emersione-dei-rapporti-lavoro).
Nell’occasione, sono stati ricordati i riferimenti di posta elettronica del personale della Prefettura da contattare per ognichiarimento: raffalla.lupo@interno.it; emiliano.filabozzi@interno.it.
Inoltre, il mercoledì dalle ore 09,30 alle ore 13,30 è possibile ricevere informazioni telefoniche contattando i numeri: 0733 254404 - 0733 254462
Il Prefetto ha assicurato la massima disponibilità della Prefettura a una costante interlocuzione con gli addetti ai lavori per la risoluzione delle eventuali problematicità sopravvenute, anche attraverso momenti di confronto in modalità telematica e con ulteriori riunioni del Consiglio Territoriale dell’immigrazione.
Ancora una serata segnata da buoni numeri per “Giù la Maschera”, l'iniziativa editoriale del quotidiano online Picchio News - Il giornale tra la gente e per la gente, arrivata alla sua nona puntata, che nell'ultimo appuntamento andato in onda ieri è riuscita a tenere incollati via web tanti spettatori per un incontro che si è rivelato molto seguito e partecipato.
"Si riparte (o no?)", questo è stato il tema trattato durante la trasmissione, condotta dal sempre più affiatato duo composto dalla speaker radiofonica Morena Oro e il consulente in comunicazione Maurizio Lombardi hanno sviscerato insieme agli illusti ospiti presenti alcune delle problematiche e sfide che attendono gli imprenditori in questa difficile fase di ripartenza, dopo due mesi di chiusura forzata, ma inevitabile visto l'avanzamento della pandemia a livello globale, delle loro attività.
Anche in questa occasione sono stati tanti gli ospiti collegati da casa che hanno portato il loro prezioso contributo, dando una loro visione critica e allo stesso tempo propositiva su sui diversi scottanti tempi che sono stati messi sul piatto durante la trasmissione. Per l'appunto hanno preso parte alla nona puntata di "Giù La Maschera", Giuseppe Rivetti, Professore di Diritto tributario al Dipartimento di Giurisprudenza) e Fiscalità d’impresa e Pianificazione fiscale internazionale al Dipartimento di Economia e Diritto dell'Università degli Studi di Macerata, Mauro Quacquarini, Titolare dell'azienda vitivinicola e dolciaria "Quacquarini" di Serrapetrona e infine Domenico Guzzini, Presidente Confindustria Macerata.
Una serata ricca di spunti di riflessione importanti che è stata come di consueto completata dai servizi giornalistici realizzati dalla redazione di Picchio News dove per questa occasione i protagonisti sono stati Francesca Orlandi, direttore vendite dell'azienda "Valentino Orlandi" di Corridonia, leader nel settore della pelletteria e accessori di lusso made in Italy, e Massimiliano Balducci titolare della C.B.F.Balducci s.p.a che rappresenta una delle maggiori realtà europee nel settore della progettazione e realizzazione di abbigliamento professionale con sede a Montecassiano.
"La nostra azienda durante il lockdown è stata chiusa un paio di giorni che abbiamo sfruttato per riorganizzarci e rispondere all'accorato appello da parte delle istituzioni di realizzare dei dispositivi di protezione individuale - dichiara Francesca Orlandi - abbiamo deciso di dare una mano a tutti quelli che combattevano questa emergenza in prima linea realizzando una collezione di mascherine adatte alle collettività - e poi spiega - in questo periodo però la parte della pelletteria si è dovuta arrestare quindi abbiamo cercato di rafforzare quelli che erano i nostri canali comunicativi per dimostrare che l'azienda continuava ad essere attenta all'esigenze dei propri clienti creando proprio dei mood all'interno dei nostri social tenendo così attiva l'attenzione sul nostro marchio".
"Nonostante siamo rimasti aperti durante il periodo di stop forzato c'è stato comunque un calo di tutto l'indotto produttivo - esordisce Massimiliano Balducci - in questo particolare momento è difficile fare una previsione sull'immediato futuro - precisa - quello che auspico e che il Governo si metta seduto a studiare quella che sarà la strategia di ripartenza da qui in avanti. A mio avviso sono quattro i punti da analizzare affinché si creino i presupposti per una ripresa immediata: anzitutto lo snellimento di tutto quello che è il sistema burocratico perché in questo momento non possiamo permetterci perdite di tempo, poi le decisioni che devono essere chiare e veloci, perché l'ultimo periodo è stato caratterizzato da tanta incertezza per le aziende. C'è bisogno di ideare un piano industriale dove far convergere tutte le nostre forze ed infine la liquidità in quanto bisogna dare credibilità alle aziende, sia per aiutarle a recuperare il tempo perso ma anche per sostenerle in futuri investimenti".
Appuntamento ora alla prossima settimana con la decima puntata, sempre alle ore 21:15 in diretta web, dove si tratterà un tema tutto nuova che sarà svelato questi giorni.
Ricordiamo inoltre che sarà possibile intervenire in diretta con domande, riflessioni e suggerimenti che saranno poi discussi dagli ospiti nel corso della trasmissione.
Continuano a scendere i contagi nel comune di Tolentino, che si avvia a diventare "Covid free". Stando agli ultimi dati diffusi dal sindaco Giuseppe Pezzanesi, in base a quanto comunicato dalla Regione Marche, Tolentino attualmente registra un solo caso di positività al coronavirus e nessuna persona in isolamento domiciliare.
Segnali estremamente positivi e che lasciano ben sperare in vista di un raggiungimento, entro breve, degli zero contagi. In ogni caso il sindaco ricorda l'importanza di continuare a rispettare le disposizioni per evitare una nuova diffusione del Covid-19: "Bisogna sempre seguire le normative e non vanificare il lavoro fatto fino ad ora: indossare la mascherina quando necessario e mantenere il distanziamento sociale" afferma Pezzanesi.
Nella mattinata di giovedì 17 giugno il Presidente dell’ERAP Marche Massimiliano Sport Bianchini e il Sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi hanno ufficialmente consegnato i lavori per la realizzazione di 8 nuovi alloggi, in sostituzione delle sae, in un’area sita in contrada Paterno, proprio nelle vicinanze della ex scuola rurale.
Oltre all’azienda appaltatrice dei lavori l’impresa Di Bernardo Giuseppe, erano presenti i tecnici dell’ERAP tra cui il direttore dei lavori Daniela Borgoni e dell’Ufficio tecnico del Comune di Tolentino, e la responsabile Katiuscia Faraoni.
L’area di progetto, priva di fabbricati, è situata contrada Paterno, su un terreno in lieve pendenza, confinante con terreni di altri proprietari su tre lati e con la strada per Colmurano ad est.
Il progetto esecutivo architettonico per 8 alloggi è a cura dei tecnici dell’E.R.P. architetto Silvana Lisi e geometra Endrio Cesca e prevede modalità costruttive di bioedilizia.
Le scelte progettuali sono state effettuate in considerazione delle diverse esigenze e vincoli derivanti da vari fattori di natura urbanistica, topografica, di bioedilizia, inoltre un fattore molto importante è risultata anche la necessità di accorciare quanto più possibile i tempi di realizzazione.
Sotto il profilo urbanistico il lotto di terreno su cui si intende costruire si presenta di forma allungata con orientamento principale in direzione sud nord, delimitato ad est dalla strada comunale e negli altri lati da proprietà.
L’accesso al lotto è consentito da una strada dalla pavimentazione in asfalto che si sviluppa lungo il lato lungo del lotto e si connette perpendicolarmente alla strada comunale. I parcheggi, in autobloccanti così da consentire il drenaggio delle acque, sono situati a raso lungo la strada di percorrenza e vicino all’accesso del lotto.
L’edificio si presenta come un elemento longitudinale, dalle fattezze di piccole casette rurali tradizionali accostate, in varie tonalità calde naturali, con due ingressi vetrati arretrati in affaccio verso sud, che si aprono alla vista collinare, e dettagli bianchi e color legno, per armonizzare la struttura con il panorama agricolo circostante.
L’idea di progettare un complesso facilmente accessibile al disabile ha direzionato la progettazione sin da subito, perciò si sono volute evitare rampe con inclinazione superiore al 7%, curano in particolar modo il superamento del dislivello naturale del terreno.
Per quanto riguarda gli accessi: ogni cancello d’accesso distribuisce due piani di appartamenti, due per ogni piano, per un totale di quattro appartamenti. Per accedere agli appartamenti al piano primo vi è una scala esterna e, tramite il piano terra, una pedana elevatrice.
Sono state progettate due tipologie di appartamenti, molto simili sia in metrature che per gli spazi creati: una sala con angolo cottura in affaccio a sud verso il panorama rurale dei colli, due camere matrimoniali, una camera singola ed un bagno.
Per quanto riguarda gli spazi esterni delle unità immobiliari, mentre gli appartamenti al piano terra usufruiscono dello spazio esterno, affacciandosi direttamente sul proprio giardino privato, gli appartamenti ai piani superiori possono usufruire di ampi terrazzi, più profondi verso sud per avere maggior spazio da sfruttare in affaccio alla sala.
Il prossimo 19 giugno ricorre il quarto Anniversario della morte del parroco della frazione di Chiesanuova Don Guido Bibini, ma quest'anno - a causa delle misure di contenimento del coronavirus - il tradizionale "Memorial" calcistico a lui dedicato non potrà svolgersi, né verrà assegnato lo speciale trofeo in memoria di Leonardo Sacchi, giovane atleta cresciuto nel settore giovanile dell'Fc Chiesanuova e deceduto a seguito di un incidente stradale.
"A Don Guido, a Leonardo, e a un’altra figura importante per la Società Sportiva che ci ha lasciato il 19 aprile, il nostro caro fratello Don Giuseppe Branchesi - afferma Luciano Rubini, dirigente del Chiesanuova Calcio -, vogliamo dedicare una messa, presso la parrocchia dei S.S. Vito e Patrizio, venerdì 19 giugno alle ore 19.00. Saranno presenti alla funzione i giocatori della FC Chiesanuova ed il Presidente Luciano Bonvecchi".
La giunta regionale ha approvato 50 misure comprese all’interno della manovra da 210 milioni per il sostegno ai cittadini, alle imprese, ai professionisti colpiti dall’emergenza Covid-19. La piattaforma sarà raggiungibile dall’indirizzo web www.regione.marche.it/piattaforma210 e sarà possibile caricare le proprie domande H24.
I richiedenti, seguendo una procedura semplificata, potranno presentare domanda con pochi click in moduli informatici in parte precompilati presenti nella piattaforma e dedicati alle singole misure.
Le richieste potranno essere presentate per tutto il tempo di apertura della piattaforma. Solo due le misure a sportello: i contributi ai turisti marchigiani che sceglieranno di trascorrere le vacanze nelle Marche e un bonus bici elettriche per i Comuni sotto i 50 mila abitanti esclusi dal contributo nazionale.
La finestra relativa alla misura riservata ai turisti marchigiani sarà, a differenza delle altre, aperta a partire dal primo luglio, quando sarà possibile caricare sul sito la documentazione attestante la spesa di pernottamento sostenuta (leggi di più).
Per garantire la sicurezza informatica dei dati (occorrerà, ad esempio, inserire l'Iban per ricevere il contributo) sarà necessario accedere con autenticazione forte, quindi è necessario avere le credenziali Spid (o alternative): leggi come ottenere Spid sul sito della Regione Marche.
Ecco i beneficiari della manovra:
per il turismo e la cultura: le imprese turistiche, le strutture alberghiere e ricettive, i turisti marchigiani nelle Marche, i lavoratori intermittenti dello spettacolo le imprese del comparto di supporto all’organizzazione di eventi di spettacolo, i soggetti culturali che non beneficiano dei fondi FUS, le imprese di produzione cinematografica e audiovisivo, le sale cinematografiche, le case editrici operative nelle Marche, le Proloco; per il sostegno alle locazioni: le famiglie che risiedono in abitazioni condotte in locazione e che hanno subito una diminuzione del reddito disponibile a causa dell’emergenza epidemiologica da COVID-1; per il Tpl: gli studenti residenti nelle Marche iscritti ad ateneo marchigiano con contratto di locazione appartenenti a famiglie che hanno subito una diminuzione del reddito disponibile a causa dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, le aziende del Tpl extraurbano, le imprese che svolgono il servizio di trasporto passeggeri non di linea (taxi, noleggio con conducente, gestione impianti a fune montani), i cittadini marchigiani maggiorenni che risiedono nei comuni con meno di 50 mila abitanti o non capoluogo di provincia, esclusi dal contributo statale per le bici elettriche; per i servizi sociali ed educativi: le cooperative sociali di tipo A e B iscritte all'Albo Regionale, le organizzazioni di volontariato iscritte al Registro Regionale, le associazioni di Promozione Sociale, le persone in condizione di disabilità gravissima, i servizi educativi per la prima infanzia (0-3 anni) non convenzionati e convenzionati, le scuole dell’infanzia paritarie (3-6 anni), le scuole primarie parificate, le scuole paritarie di I e II grado, le organizzazioni sportive, gli oratori; per l’agricoltura: gli operatori agrituristici, le imprese florovivaistiche, le imprese vitivinicole, le imprese lattiero casearie, gli allevatori di bovini da carne con linea vacca-vitello, le imprese agricole che hanno effettuato promozione con la misura 3.2 del PSR; per le attività produttive, lavoro e istruzione: le imprese della ristorazione fino a 9 addetti, i bar e gelaterie fino a 9 addetti, i parrucchieri, estetisti, benessere, piercing fino a 9 addetti, il commercio fino a 5 addetti, altre attività artigianali e di servizi con 0 addetti, imprese del settore della pesca fino a 9 addetti, tirocinanti extracurriculari sospesi; per il settore dell’informazione locale: agenzie stampa, quotidiani cartacei, periodici, televisioni, radio, testate on line, giornalisti.
Dalle 14 di oggi si potranno caricare online le domande per ricevere i contributi a fondo perduto stanziati dalla Regione Marche nella Misura 1, riservata alle imprese e agli operatori del turismo.
“Siamo dunque operativi - afferma il presidente della Regione, Luca Ceriscioli - per dare rapidamente un contributo a chi è ripartito dopo la difficile fase legata alla pandemia e via via nelle prossime ore e nei prossimi giorni sarà possibile caricare le domande per tutte le misure previste. L’obiettivo è rendere agevole l’accesso alle risorse con strumenti rapidi e di aiuto per il rilancio dell’economia della nostra regione”.
La piattaforma, attiva dalle 14 di oggi, è disponibile all’indirizzo https://www.regione.marche.it/Entra-in-Regione/Piattaforma-210/Turismo
Il festival dell’educazione “Scarabò. Una città per educare” sta per tornare. Il centro storico di Macerata sarà inondato di colori, di divertimento e di allegria.
Il 20 e il 21 Giugno 2020 torna il festival dell’educazione dedicato ai bambini, alle bambine e alle famiglie che conferma, con ancora più energia, il proprio ruolo da protagonista tra i festival di questo genere, primo in Italia ad integrare varie teorie e approcci pedagogici e unico in ambito nazionale a creare una fitta rete di collaborazione tra associazioni, professionisti ed istituzioni del territorio.
Scarabò. Una città per educare”, ideato e diretto da Laura Copparoni, presidente di “Scarabò” e.t.s. di Macerata, e organizzato con la preziosa collaborazione di Armando Di Monte, vicepresidente dell’associazione capofila dell’iniziativa, propone eventi educativo- formativi di tipo laboratoriale di diverso genere. Attività di artigianato, lettura, senso- percettive, robotica e storytelling, yoga, inglese, filosofia, musica, educazione ambientale e molto altro. Le vie e le piazze della città verranno animate per fare della città un contesto vivace e divertente.
L’associazione Scarabò E.T.S. anche nel periodo di emergenza legata al Coronavirus non si è mai fermata e con la realizzazione del festival vuole offrire a tutti doni di positività e di speranza. Questo è l’intento primario di questa speciale edizione del festival che sicuramente non avrà le stesse caratteristiche degli anni precedenti, ma porterà con sé la volontà di diffondere l’idea e la reale concretizzazione della comunità educante, una comunità che cresce insieme e nella quale abitano esempi autentici di cittadinanza attiva e solidale. Ci sarà un protocollo di sicurezza da rispettare, ma con poche semplici regole i partecipanti potranno godersi il centro della città e svolgere le attività in totale serenità.
"Vista la situazione dell'edilizia scolastica nel Comune di Corridonia, carente per una serie di criticità legale alle caratteristiche degli immobili, alla scarsa disponibilità delle aule, dei servizi igienici e degli spazi comuni di tipo sportivo-ricreativo - scrive in una nota l'ex sindaco e attuale presidente del Consiglio Comunale Nelia Calvigioni.- Tenuto conto che la diffusione del Covid-19 ha imposto un'ulteriore urgenza, relativa alla necessità di mantenimento del distanziamento sociale sia nelle attività propriamente didattiche e di studio, sia in quelle ricreative e, non da ultimo, relativamente al servizio di trasporto scolastico - e aggiunge - Visto che l'anno scolastico è alle porte, tenendo conto anche del periodo estivo, ritenuta l'urgenza di una pianificazione immediata per la ripresa in sicurezza delle attività scolastiche".
"In riferimento alla recente legge n. 41 del 6/6/2020, di conversione del D.L. 22/2020 (c.d. Decreto Scuola), che impone una serie di misure urgenti per l'avvio dell'anno scolastico 2020/2021, a partire dalle regole sul distanziamento interpersonale di almeno un metro fisico tra i banchi in aula, con una conseguente riorganizzazione del layout delle aule stesse, nonché dei laboratori ed il distanziamento di due metri per le attività svolte in palestre, sul servizio pasti, anche attraverso l'eventuale fornitura del pasto in "Lunch Box" per il consumo in classe - precisa Calvigioni - Tenendo conto che la ratio della legge è improntata ad accelerare le procedure per rispondere nell'immediato alle contingenze del particolare momento storico, velocizzando le operazioni di esecuzione degli interventi di edilizia scolastica.
Chiedo, con la presente, di impegnare il Sindaco e la Giunta Comunale a promuovere nell'immediato una conferenza dei servizi, con i Dirigenti scolastici degli Istituti aventi sede nel territorio del Comune di Corridonia, ed i rappresentanti del personale insegnante, per un tavolo che avvii:
1) una mappatura delle criticità presenti nei singoli plessi di scuola di infanzia, primaria e secondaria di primo grado di Corridonia;
2) Una riorganizzazione degli spazi, in rapporto al numero degli alunni ed alla consistenza del personale, con l'obiettivo di garantire la didattica in presenza sin dal primo giorno di scuola, avvalendosi anche di eventuali altri spazi disponibili, di proprietà dell'Ente Comunale, o di proprietà privata, da adibire ad aule scolastiche, fornite di tutti i servizi necessari;
3) la verifica e la valutazione circa la possibilità (nei plessi dotati di aree esterne) di realizzare in brevissimo tempo moduli prefabbricati adibiti ad aule scolastiche come, ad esempio, è stato realizzato nel 2016 per la scuola di Colbuccaro, dopo gli eventi sismici;
4) una modalità di implementazione di percorsi in sicurezza alla luce delle nuove disposizioni legislative;
5) una pianificazione di breve, medio e lungo termine degli interventi di edilizia scolastica per gli spazi che consentono agli enti locali di assumere, anche direttamente, le funzioni di stazione appaltante e di sviluppare le procedure di affidamento con numerose semplificazioni, anche al fine di consentire, da una parte una ripresa in sicurezza delle attività scolastiche e, dall'altra, una programmazione che immagini una nuova scuola del futuro, in linea con le nuove esigenze, anche creando le condizioni materiali per mettere a sistema nuove esperienze che il periodo di emergenza ha imposto, in maniera così repentina, agli Istituti scolastici.
"Qualora la presente richiesta non avesse risposta - conclude l'attuale presidente del consiglio comunale di Corridonia - sarà presentato un Ordine del Giorno al prossimo Consiglio Comunale".
È il Parco Nazionale dei Monti Sibillini a presentare, per primo in Italia, in maniera organica e sistematica, i suoi percorsi di forest bathing e i corsi di prossima istituzione destinati alle guide di questa specialità. Tornerà ad approfondire il tema, il prossimo venerdì 19 giugno, presso l'Università degli Studi di Camerino, il direttore dell'Ente, Carlo Bifulco. L'intervento sarà destinato agli studenti del Master in "Strategie di sviluppo e rigenerazione post eventi catastrofici" che vedono il loro percorso di studi incentrato sull'approfondimento teorico ed operativo di metodi e strumenti per la pianificazione e la gestione delle aree interne, con particolare attenzione agli aspetti connessi al paesaggio, allo sviluppo locale e alla gestione sostenibile dei servizi.
Gli ecosistemi boschivi del Parco si estendono su 33 mila ettari, di questi circa 10 mila sono rappresentati da boschi di neo-formazione o pre-forestali. Le attività di ricerca e monitoraggio, la pianificazione e realizzazione di ambiziosi progetti come il Martelloscopio di Monte Castel Manardo, strumento didattico finalizzato al restauro ecologico, strutturale e compositivo dei cedui di faggio convertiti a fustaia, perseguono un importante obiettivo: la conservazione di queste aree che, oltre ad essere ecosistema e habitat di interesse comunitario, rappresentano un elemento di difesa degli equilibri idraulici e idrogeologici, nonché un elemento naturale di salute, godimento e fruizione naturalistica. "Sarà importante trasmettere agli studenti dell'Università di Camerino che nei parchi, in primis all'interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, un territorio che loro stessi vivono, è possibile sviluppare un modello che metta al primo posto la salute delle persone e del clima e superi le contrapposizioni tra sviluppo economico e conservazione delle specie in pericolo. Il bosco - sottolinea Bifulco - è sempre rimasto in subordine nella pianificazione dei parchi, ma oggi sappiamo, grazie a centinaia di pubblicazioni scientifiche, che il contatto con la natura, parliamo in particolare di esperienze che vanno sotto il nome di forest bathing, produce evidenti vantaggi per la salute. Questi meccanismi sono molteplici, ma l'esempio piú evidente è dato dall’azione dei monoterpeni, emessi in grande quantità da alcune specie vegetali, sul nostro organismo ed in particolare sul nostro sistema immunitario.
Se è vero che frequentare luoghi naturali può costituire l’occasione per riscoprire altre dimensioni del sé, difficilmente accessibili nei contesti abituali, è vero anche che l'effetto positivo del contatto con la natura è misurabile con vari metodi diagnostici, clinici e non. Quando parliamo di forest bathing, come faremo in un'aula universitaria insieme ai tecnici di una nuova generazione, non parliamo di una operazione di marketing, bensì di un'esperienza in grado di incidere in maniera significativa sul nostro organismo". Dunque, prosegue in tal senso l'attività del Parco che ad oggi sta sviluppando un piano per la pratica del forest bathing con l'individuazione di aree ad hoc e la prossima attivazione di corsi dedicati a guide specializzate. In virtù di questi nuovi progetti, in agosto, è attesa a Visso la visita di Xavier Roget Padrosa, direttore del parco naturale di El Garraf in Spagna, pronto ad avviare un progetto internazionale sul forest bathing che porti alla ribalta il Parco e l’intero territorio dei Monti Sibillini.
Il Comune di San Severino Marche sta procedendo al pagamento del Cas, il contributo per l’autonoma sistemazione, relativo al mese di aprile. Sono 539 nuclei familiari destinatari del contributo per l’autonoma sistemazione, per un totale di 398.033,34 euro.
L’ufficio Servizi alla Persona del Comune ricorda che vanno immediatamente comunicati ogni variazione del nucleo familiare, qualsiasi spostamento e l’eventuale nuova sistemazione avente carattere di stabilità, la revoca dell’inagibilità della propria abitazione lesionata dal sisma oppure l’eventuale variazione del proprio Iban e del conto corrente.
Gli apparecchi da intrattenimento non sono semplicemente slot machine o VLT, ma un universo dietro il quale lavorano migliaia e migliaia di imprese, coadiuvate da lavoratori che, dopo la pandemia, rischiano il lavoro.
I dati del settore gioco d’azzardo, infatti, quantomeno nel ramo fisico della filiera, non sono affatto rincuoranti e il futuro è sempre più chimerico. L’Italia vive, con questi apparecchi da intrattenimento, un rapporto lungo e perlopiù tortuoso. Questi sono stati al centro di un’ampia letteratura, spesso e volentieri vittime di un complottismo tutto nostro. C’è chi ha tentato di illustrarne l’uso, chi invece ne ha fatto un’analisi psicologica e chi, ancora, li ha bollati come strumenti di isolamento, alienazione, distruzione. Tutto nella norma, fino a che la pandemia non ha riacceso il dibattito. Il Covid-19 ha fatto una rivelazione: i monitor, utilizzati da supporto ai servizi di gioco, sono focolai di assembramento. Per l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, chiariamolo, per monitor si intende uno schermo utilizzato per visualizzare estrazioni di lotterie e scommesse, anche simulate. Il regolatore, negli anni, ha fato comunicazioni e informazioni volte a distinguere intrattenimento ed azzardo. Ma dallo scorso 29 aprile tutto è tornato sotto la categoria di “slot machine”. Peraltro non più mezzi alienanti, ma potenziali focolai per assembramenti e calche.
A quanto pare, il giocatore ai tempi del Covid-19 è passato da solitario mestierante a socializzatore attorno a monitor e schermi. Strano. Allo stato attuale la situazione è chiarissima. Il mondo del gioco fisico è ancora con le saracinesche abbassate ed i mesi di attesa, ormai, sono tre. Nel mentre riapre tutto: bar, ristoranti, palestre, musei, teatri. Tutto secondo il Documento di Orientamento dell’Unione Europea, firmato anche dall’Italia. Si monitora e poi, con le dovute garanzie, si ripristina.
Non per il gioco, chiamato ancora ad aspettare e chissà per quanto. A nulla sono valse le dichiarazioni e le certificazioni che testimoniano come la filiera si sia preparata per garantire tutte le norme di sicurezza. Nessuna misura oggettiva, ma solo prediche, peraltro da pulpiti sbagliati. Il gioco continua ad essere messo al bando e la sensazione è che il Coronavirus sia stato un ottimo pretesto. Si parli di assembramento, in questo caso. E si ignori lo stesso assembramento in tutti gli altri casi: quelli dei bar, delle tavole calde, dei centri noti per l’ora dell’aperitivo.
Sempre più aziende Internet utilizzano sistemi per “seguirci” nella nostra attività online e per conoscere quante più informazioni possibili sui nostri gusti, interessi e hobby, il tutto ovviamente per motivi pubblicitari e per invadere la nostra navigazione online con annunci che ci invogliano a comprare un certo prodotto. Nello stesso tempo, è anche comune trovare piattaforme che bloccano o inoltrano il traffico a seconda del loro paese di origine.
Pertanto, sia che vogliamo migliorare la nostra sicurezza e privacy sia che vogliamo essere in grado di accedere ad alcuni tipi di contenuti bloccati in determinati paesi, è necessario scegliere una buona VPN e, se ti stai chiedendo quale conviene utilizzare, cercheremo di seguito di illustrare dei buoni criteri di scelta per le migliori VPN - come ExpressVPN - che è possibile utilizzare oggigiorno.
Il funzionamento delle connessioni VPN, o reti private virtuali , si basa sulla creazione di una connessione diretta tra il nostro computer e un server remoto. Al fine di impedire a terzi di monitorare questa connessione, inoltre, viene utilizzata la crittografia, di solito di livello militare, in modo che la connessione tra noi e il server VPN sia completamente anonima e privata.
Una volta stabilita la connessione al server, tutto il traffico che generiamo dal nostro computer, invece di essere inviato direttamente alla destinazione, passa prima attraverso la VPN, che cambia le nostre informazioni (IP, origine, ecc.) con delle altre credenziali, proprie della VPN, per inviare poi tutto successivamente a destinazione. Quando il sito di destinazione risponde al pacchetto, esso arriva al server VPN, che lo analizza e lo inoltra a noi attraverso la nostra connessione privata.
Normalmente, le aziende che offrono VPN agli utenti tendono a dislocare diversi server fisici in vari paesi del mondo. In questo modo, se ad esempio vogliamo accedere a un sito Web che mostra i propri contenuti solo agli utenti negli Stati Uniti, dall’Italia potremmo accedere a questi contenuti utilizzando un server in uscita situato negli Stati Uniti, gestito dalla nostra VPN.
Principali motivi per utilizzare una VPN
La privacy e la sicurezza sono due dei motivi più importanti nella scelta di una VPN. Grazie al fatto che le connessioni sono crittografate da un capo all'altro, nell’eventualità in cui un hacker stia monitorando la nostra connessione, non sarà in grado di ottenere alcuna informazione su di noi, dal momento che tutte saranno crittografate dal nostro PC al server remoto. Tutto ciò è molto utile, ad esempio, anche per migliorare la nostra sicurezza quando effettuiamo pagamenti online.
Questo tipo di server ci aiuta anche a scaricare file da Internet (ad esempio, dalla rete torrent) in modo sicuro e anonimo, impedendo al nostro ISP di sapere che stiamo scaricando file tramite sistema P2P. Ma non solo: è anche utile quando, ad esempio, vogliamo accedere al catalogo Netflix negli Stati Uniti per guardare serie o film che, dal nostro paese, non possiamo visualizzare.
Infine, se di solito ci connettiamo a Internet da reti pubbliche (aeroporti, stazioni, bar, ristoranti, ecc.), l'utilizzo di una VPN non è solo raccomandato, ma anche essenziale per poter navigare in sicurezza sul web, poiché i pericoli delle reti pubbliche sono innumerevoli.
Le migliori VPN gratuite
Quando cerchiamo una VPN, di solito troviamo sia servizi gratuiti che a pagamento, ognuno con una serie di caratteristiche per differenziarsi dagli altri. Le VPN gratuite sono una buona soluzione, ma talvolta possono raccogliere e vendere i tuoi dati, oppure possono incorporare la loro pubblicità nella navigazione. Per questi motivi - sebbene il termine "gratuito" sia molto accattivante - prima di scegliere un server che non abbia costi, dobbiamo cercare opinioni e, se tutto risulta sufficientemente credibile e sicuro, allora possiamo provarlo.
Niente Popsophia Civitanova. Il celebre festival lascia Civitanova (per la seconda volta) approdando a Pesaro in esclusiva nazionale e regionale. Una scelta - secondo l’ideatore della manifestazione Evio Hermas Ercoli - motivata da sopravvenuti contrasti con l’attuale amministrazione comunale civitanovese e mancanza di progettazione da parte della stessa.
L’Azienda dei Teatri di Civitanova ha espresso tutto il suo rammarico per quanto avvenuto:
“Apprendiamo dalla stampa che quest’anno a Civitanova non ci sarà il festival Popsophia, sotto la direzione artistica di Lucrezia Ercoli, manifestazione che proprio nella nostra città ha avuto il suo esordio nel 2011” – si legge in una nota - . “Come Azienda dei Teatri di Civitanova Marche esprimiamo il nostro rammarico per questa mancanza, visto anche il proficuo lavoro fatto in questi anni con l’Associazione Popsophia e il grande riscontro di un pubblico sempre interessato e attento.
La crescita di ciascuno di noi passa per il riconoscimento delle qualità dell’altro, nel rispetto dei ruoli e nella stima, che in questi anni hanno nutrito e tuttora nutrono i rapporti tra l’Azienda dei Teatri e l’Associazione Popsophia, tra la famiglia Ercoli e l’Azienda dei Teatri.
Sicuramente ci mancheranno gli incontri, l’empatia, le occasioni di cultura, la corsa coi tempi stretti a cui, nolenti, abbiamo dovuto far fronte ogni anno, ma ci restano i rapporti, che potranno sicuramente essere forieri di progetti futuri belli e stimolanti".
Il Comune di Macerata rimborsa la spesa sostenuta per l’abbonamento al servizio di trasporto urbano per gli studenti che hanno frequentato le scuole secondarie di primo grado D. Alighieri e E. Mestica e che non hanno usufruito del servizio di navetta gratuito. Rientrano nel rimborso gli abbonamenti mensili acquistati o attivati dal primo gennaio al 3 marzo 2020.
Le domande di rimborso vanno presentate dai genitori tramite gli appositi modelli disponibili nel sito del Comune di Macerata alla voce avvisi (link) a partire dal 22 giugno sino al 10 luglio. Le domande andranno inviate al Servizio Scuola del Comune di Macerata, in viale Trieste 24, (lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 13) allegando copia del tesserino identificativo e talloncino originale dell’abbonamento mensile.
Data l’attuale situazione di emergenza, al fine di evitare assembramenti e lunghe attese, si consiglia di concordare un appuntamento chiamando i numeri: 0733256453 - 0733256534
Visiere protettive, camici e mascherine destinati ai medici di medicina generale, ai medici della continuità assistenziale e ai pediatri del Distretto di San Severino Marche e Camerino sono stati consegnati dal Banco Farmaceutico, Cdo e Medicina e Persona grazie alla raccolta fondi per far fronte alle necessità delle persone impegnate nell’emergenza Covid-19 “Aiutaci a curare”. La campagna, lanciata durante la fase1, aveva lo scopo di sostenere le strutture sanitarie più in difficoltà.
Ad attivare l’iniziativa il delegato territoriale del Banco Farmaceutico, Pierluigi Monteverde, e il direttore sanitario della Casa di riposo “Lazzarelli”, Giuseppe Tartaglia, che hanno provveduto alla consegna di una cinquantina di pacchi contenenti diversi dispositivi alla presenza del sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, la quale ha voluto sottolineare l’importanza e la vicinanza ai malati, in un momento di grave difficoltà e pericolosità, da parte dei medici di famiglia.
“Rischiando la propria vita questi professionisti – ha ricordato la Piermattei – non hanno mai lasciato soli i propri assistiti dando spesso un volto umano al loro lavoro”.
Soddisfazione per la buona riuscita dell’iniziativa è stata espressa anche dal delegato del Banco Farmaceutico, Pierluigi Monteverde: “Abbiamo deciso di dare un nome a questa nostra operazione chiamandola #fareinsieme. Grazie al Banco abbiamo ricevuto 9mila euro, dei 260mila raccolti in tutta Italia, che ci hanno permesso di dotare il personale di necessari Dpi di cui per giorni e settimane sono stati sprovvisti in una fase comunque delicatissima per il supporto e il soccorso ai pazienti. Questa donazione va a colmare una situazione precaria per tanti sanitari che ora potranno accedere nelle case dei propri assistiti e negli ambulatori in tutta sicurezza”.
La campagna “Aiutaci a curare”, nelle Marche, ha visto anche consegnare all’Asur, l’Azienda sanitaria unica regionale, un ecografo portatile e analoga attrezzature pure all’Azienda ospedaliera universitaria Ospedali Riuniti di Ancona.
Il Banco Farmaceutico ha poi portato avanti, anche in piena emergenza, l’attività della raccolta e del recupero dei farmaci validi, un’attività che dura tutto l’anno e che coinvolge 13 farmacie e 8 enti in provincia di Macerata. Ben 8 di queste realtà si trovano nel territorio tra San Severino Marche e Castelraimondo: 5 sono le farmacie (3 farmacie San Severino Marche, 1 Gagliole e 1 Castelraimondo) e 3 gli enti (le Case di riposo di San Severino Marche, Castelraimondo e Gagliole). Grazie alla raccolta è stato possibile recuperare 15mila farmaci per un valore di 200mila euro capace di raddoppiare se si sommassero a questo i costi per lo smaltimento.
"Non per tutti è la stessa immagine". Questo il titolo della lettera che la giornalista camerte Donatella Pazzelli, ha inviato alla nostra redazione dopo aver appresso dei contributi straordinari che la Regione Marche ha previsto di stanziare in favore delle città di Pesaro e Civitanova Marche, ritenute le due più coinvolte dal coronavirus.
Ecco il contenuto integrale della lettera firmata da Donatella Pazzelli:
"Certe notizie vanno lette, rilette e digerite. Se dopo ciò rimangono ancora sullo stomaco, deve esserci qualcosa di davvero difficile da capire.
Un comunicato stampa datato 15 giugno e pubblicato sul sito della Regione Marche riporta il seguente testo: “La giunta regionale ha approvato oggi 50 misure comprese all’interno della manovra da 210 milioni per il sostegno ai cittadini, alle imprese, ai professionisti colpiti dall’emergenza Covid-19” e parte con l’illustrazione delle varie iniziative.
Quasi in fondo all’articolo si legge: “Tra le misure approvate oggi, anche il finanziamento destinato alla costituzione di posti letto di terapia intensiva e subintensiva per un totale di 39 milioni di euro, e due contributi straordinari alle città di Pesaro, la più colpita dalla pandemia, e di Civitanova. I contributi, che ammontano a 100 mila euro per ognuno dei due Comuni, sono finalizzati al rilancio e al sostegno dell’immagine delle due città marchigiane particolarmente coinvolte.”
Si è parlato in varie testate di danno d’immagine per l’operazione Covid Hospital e in un sito si ipotizza: “Ammissione di colpa o semplice gratitudine alla città e all’amministrazione comunale (di Civitanova Marche) per essersi messi a servizio della comunità regionale intera durante l’emergenza?”.
Non mi risulta però che solo Civitanova Marche e Pesaro si siano messe e disposizione della collettività marchigiana e abbiano avuto a che fare con il coronavirus. Nello specifico ci sono state altre città che hanno visto i loro ospedali divenire strutture Covid Hospital, quindi reputazione compromessa anche per Fano, Fermo, San Benedetto e Camerino.
Mi soffermo sulla mia città, Camerino, perché non solo è stato ritenuto che non abbia subìto un danno d’immagine, ma nei giorni scorsi è stato pure individuato nel suo territorio un possibile sito per la realizzazione di una discarica.
Potrei scrivere mille parole per esprimere il dissenso verso tali decisioni e altre mille per elogiare le potenzialità di un territorio che è da sempre la Cenerentola delle Marche, ma è solo inchiostro sprecato, perché il vero nostro problema è che siamo pochi e votiamo in meno e nessuno ha interesse a “risarcire il danno”.