Sono stati resi noti i dati del Gores delle ore 18: non c'è stata nessuna vittima nelle Marche a causa del Covid-19 nelle ultime 24 ore. Si tratta del nono giorno consecutivo e del ventiquattresimo totale senza decessi dall'inizio dell'emergenza sanitaria.
Non va dimenticato come il virus, nella nostra regione, abbia spezzato la vita di 994 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di decessi (527), mentre sono 166 le vittime totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 94,9% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 80,5 anni.
Di seguito, nel dettaglio, il bollettino diffuso dal Gores:
Dilazionare i pagamenti delle bollette di luce, acqua e gas: la proposta proviene dall’Amministrazione comunale tolentinate.
Il Sindaco Giuseppe Pezzanesi e la Giunta hanno chiesto, mediante documento deliberativo ufficiale, al Presidente della Giunta Regionale delle Marche Luca Ceriscioli e al Prefetto di Macerata Iolanda Rolli di farsi interpreti presso i fornitori dei servizi pubblici (acqua, luce e gas) per far in modo che la scadenza dei pagamenti, che a oggi è contemporanea, sia prevista senza sovrapposizioni e venga quindi sfalsata nel tempo.
La medesima richiesta, a livello comunale, è stata presentata dall’amministrazione comunale per il consumo di acqua ad ASSM spa. La deliberazione è stata trasmessa al Presidente della Giunta Regionale delle Marche e al Prefetto di Macerata.
“Le misure di contrasto alla diffusione del Covid-19 messe in atto negli ultimi mesi – si legge in una nota del Comune di Tolentino - hanno causato la generale sofferenza del tessuto economico e sociale italiano e di conseguenza locale. Quanto previsto a favore dei soggetti privati e delle aziende come ristoro, anche se parziale, dall'impoverimento derivante dalla chiusura di tutte le attività, non sta pervenendo agli aventi diritto con la necessaria tempestività e quindi le famiglie e le imprese stanno facendo i conti con una generalizzata diminuzione delle loro possibilità di spesa”.
“Nel frattempo - si legge ancora nella nota - si avvicina la scadenza dei pagamenti dei corrispettivi per la fornitura dei servizi essenziali (bollette luce, acqua, gas) che avverrà in sostanziale contemporaneità e per i quali la legislazione conseguente all'emergenza Covid-19 nulla ha previsto né in merito a eventuali sospensioni di emissione, né di pagamento. In questo contesto è chiaro che, nonostante la possibilità eventuale di ricorrere al cosiddetto bonus sociale limitata a fasce estremamente deboli della popolazione, la scadenza contemporanea di tutti tali pagamenti creerebbe ulteriori problemi in un periodo in cui ancora il lavoro e l'economia sono in fase di lento e difficile riavvio".
"Se non è stato possibile inserire nella normativa d'emergenza un riferimento a sospensioni nei pagamenti delle bollette, le società fornitrici dei servizi di cui detto (luce, acqua e gas) potrebbero prevedere in autonomia lo spostamento dell'emissione delle bollette o dei loro termini di pagamento, in modo da differenziarne il periodo e quindi "diluire" in maggior tempo il carico di uscite finanziarie contemporanee. Per far in modo che tutto ciò possa effettivamente verificarsi, si ritiene che la proposta debba avere una regia di livello provinciale o meglio regionale, al fine di coordinare tutti gli attori in gioco che, in tempo di mercato libero, potrebbero anche essere numerosi”, concludono dalla Giunta tolentinate.
Affidati i lavori per le nuove pensiline delle fermate del trasporto pubblico nelle aree Sae, a Camerino. Il Comune, nei mesi scorsi, si è aggiudicato un finanziamento per i lavori da svolgere a Cortine Est e Ovest, Vallicelle e in altre zone della città in cui sono state costruite le nuove soluzioni abitative d’emergenza, a seguito del sisma del 2016. L’intervento impegnerà una cifra pari a 230mila euro. I lavori partiranno entro i prossimi dieci giorni, come da regolamento.
Dopo il terremoto si sono aperte esigenze di mobilità completamente nuove per gli abitanti della città ducale rendendo indispensabile la necessità di studiare nuovi collegamenti in grado di mettere in comunicazione giornalmente i Comuni. Sono stati, dunque, collocati nuovi servizi di trasporto pubblico locale ordinari, sebbene temporanei e a carattere speciale, destinati cioè a coloro che hanno dovuto affrontare una situazione di particolare disagio, lavoratori e studenti dei comuni terremotati. Servizi organizzati in modo dinamico in funzione delle condizioni mutate e imposte dell’emergenza.
Accanto ad essi, sono state dotate di nuove fermate anche le nuove aree per i servizi di trasporto pubblico locale come bus e navette. È proprio rivolto a queste ultime aree l’intervento che prevede una copertura per tutte le fermate così da rendere migliore e più accogliente l’attesa per i cittadini che utilizzeranno i servizi di trasporto pubblico.
Dopo una lunga malattia è venuta a mancare, nella serata di ieri, l'infermiera Maria Acquaroli, all'età di 62 anni. I funerali si svolgeranno in forma privata, secondo le norme vigenti a causa del Covid-19. La benedizione della salma verrà effettuata nella casa funeraria S.o.f.T. in via Roma, a Montecosaro, giovedì 25 giugno alle ore 16:00 e da qui verrà trasferita al cimitero di Civitanova Marche Alta.
"La nostra comunità professionale si stringe al dolore del collega e già revisore dei conti Francesco Ribes per la scomparsa della rimpianta moglie e collega Maria Acquaroli - questo il messaggio di cordoglio espresso dall'ordine degli infermieri -. Ciao Maria ...che la terra ti sia lieve".
“Maggior senso civico e responsabilità per chi conferisce irregolarmente i rifiuti o li abbandona lungo la strada. Con l'attivazione delle telecamere mobili si vuole dare un colpo decisivo ad un fenomeno che mette a rischio la salute pubblica ed il decoro urbano”. Sono queste le parole dell'Assessore all' Ambiente del Comune di Treia, Luana Moretti, che ha fatto della lotta all'abbandono dei rifiuti sul territorio, un impegno civile e un atto dovuto alla Comunità.
L'Amministrazione comunale, nella seduta di Giunta del 24 giugno, ha deliberato l’attuazione di un progetto di videosorveglianza ambientale con posizionamento di videocamere mobili, per la ripresa di zone del territorio già attenzionate per conferimenti irregolari, ad elevato impatto ambientale. Una serie di micro discariche che incidono negativamente sul decoro cittadino, e igienicamente pregiudizievoli per i risvolti sanitari.
Le telecamere verranno collocate nei siti più vulnerabili del territorio comunale e l'acquisizione delle immagini consentirà alla Polizia Locale, in sinergia con il settore Ambiente, di procedere all'individuazione dei responsabili dell'abbandono.
"L’abbandono di rifiuti - sostiene l'assessore Moretti - può, in molti casi, configurarsi anche come un illecito, per questo si è determinati ad agire in modo concreto e decisivo con l'attivazione di telecamere, a tecnologia avanzata, per la videoripresa delle aree a rischio. La sanzione pecuniaria ed il rischio di un’azione penale sono spesso l’unico argomento che possa rivelarsi efficace in assenza del personale senso civico e di azioni responsabil. Indispensabile, pertanto, migliorare ed affinare questa “fase” del nostro lavoro, per riuscire a rendere il territorio treiese accogliente ed amabile com’è nei nostri programmi".
L'amministrazione attuerà progetti di sensibilizzazione e di intensificazione delle campagne di comunicazione, con l'obiettivo di avere il pieno coinvolgimento della cittadinanza.
"Siamo certi che il percorso intrapreso potrà dare frutti a medio termine - dichiara l'assessore Moretti - quando si diffonderà la voce che chi conferisce irregolarmente verrà posto di fronte alle proprie responsabilità a beneficio dell'intera comunità e del territorio treiese.
"Ci siamo e lo stiamo dimostrando impegnandoci con azioni concrete. Abbiamo indicato come uno dei punti focali della nostra azione politica ed amministrativa, la tutela dell’ambiente e della salute – queste, invece, sono le parole del Vice Sindaco David Buschittari - e siamo grati a chiunque contribuisca al dibattito sui temi di tutela ambientale e sanitaria; l'impegno è quotidiano e mirato con la certezza che il nostro atteggiamento propositivo sia utile alla cittadinanza"
Sono state consegnate nei giorni scorsi da parte dell’ERAP Marche (Ente Regionale per l’Abitazione pubblica) le chiavi degli alloggi che saranno occupati da 10 famiglie ginesine che hanno perso la loro abitazione a causa del sisma del 2016.
Appartamenti belli e confortevoli in pieno centro storico nell’edificio di via Trento e Trieste un tempo occupato dall’Albergo Faggiolati.
Nell’occasione il Presidente dell’ERAP Marche, Massimiliano Sport Bianchini è venuto a San Ginesio per incontrare il Sindaco Giuliano Ciabocco.
“E’ un giorno importante - ha dichiarato il Sindaco - perché grazie alla ERAP Marche e al Presidente Bianchini, oggi non solo 10 famiglie ginesine avranno finalmente un alloggio stabile in attesa di poter vedere ricostruite le loro abitazioni ma avrà nuovamente vita un bellissimo alloggio del centro storico andando a movimentare le vie del borgo dove tutt’ora molte abitazioni sono ancora inagibili.
Il Presidente Bianchini ha ribadito l’intensa attività svolta dall’Ente nell’ultimo biennio, incentrata nella ricostruzione post-sisma sia con la realizzazione di opere di urbanizzazione delle SAE in molte aree della provincia di Macerata, sia con l’acquisto di alloggi invenduti – come avvenuto a San Ginesio - da destinare a famiglie sfollate. “L’operazione sull’invenduto – afferma Bianchini – ha comportato all’ERAP un investimento finanziario di circa 21 milioni di euro spalmato su 18 comuni con l’acquisto di case da destinare a famiglie inserite in apposite graduatorie. Con i beneficiari degli alloggi l’ERAP ha provveduto alla stipula di contratti di comodato gratuito, validi fino al rientro nelle proprie abitazioni. Gli alloggi acquisiti, una volta terminata l’esigenza di sistemazione provvisoria delle persone sfollate, diventeranno alloggi popolari”.
Il servizio di trasporto gratuito da Civitanova Marche a Frontignano per i week end estivi rappresenta un investimento per lo sviluppo del turismo intelligente Bikers ma non solo.
Il servizio “Sibillini bus&bike 2020” che assicura un collegamento bus gratuito tra mare e montagna per tutto il periodo estivo è stato salutato ufficialmente domenica scorsa alla presenza dei rappresentanti dei principali partners del progetto, il governatore Luca Ceriscioli per la Regione, il presidente Stefano Belardinelli per la Contram SpA e Alessandro Gentilucci nella doppia veste di presidente dell’Unione Montana “Marca di Camerino” e vice presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Il servizio, che vede anche la collaborazione del comune di Ussita e di varie associazioni, consentirà di poter attivare una linea diretta tra Civitanova Marche e Frontignano, con la possibilità di salire ancor più in quota, grazie ad una navetta, fino al “Belvedere” o al “Cristo delle nevi”, e sarà attivo nei fine settimana di giugno, luglio ed agosto e nel primo week end di settembre.
“Si tratta di un servizio importantissimo per tutto l’entroterra maceratese” sottolinea Gentilucci “che aiuterà a rendere i nostri territori più accessibili e facili da raggiungere. Grazie alla Regione e alla Contram potremo catturare l’interesse di tanti appassionati di bike e di camminate che potranno utilizzare i trasporti pubblici come mezzo per raggiungere i Sibillini per poi avventurarsi lungo i sentieri tracciati”. Gentilucci non nasconde la propria soddisfazione, perché “il lavoro di concertazione tra i vari partner coinvolti nell’iniziativa ha dato i suoi frutti, segno che la perseveranza e lo sforzo di razionalizzazione delle risorse è un percorso possibile: sono stati infatti messi a sistema i flussi di trasporto già previsti dal servizio estivo per i comuni di Visso, Castelsantangelo sul Nera e Ussita e i servizi di potenziamento sisma tra costa ed aree interne. Il risultato è questa splendida iniziativa, un investimento intelligente e sostenibile sul turismo nelle aree interne, e soprattutto verso l’area del Parco Nazionale, sempre più meta di persone alla ricerca di natura incontaminata ma anche di benessere psicofisico”.
L’adozione dello smart working nell’ambito delle misure governative per il contenimento e la gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19 ha rappresentato un esperimento sociale, una rivoluzione organizzativa prima ancora che normativa sulla quale ora bisogna riflettere per superare le criticità e valorizzare le opportunità. Un’esperienza che rende necessario un attento confronto, secondo il rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato, e che dovrà aprire una riflessione anche sullo Statuto dei lavoratori, così da conciliare le nuove dimensioni organizzative con i diritti dei lavoratori.
Sono le conclusioni del seminario web promosso dall’Ateneo maceratese sul nuovo strumento di organizzazione lavorativa, in particolare nelle Pubbliche Amministrazione: un confronto tra giuslavoristi, sociologi, sindacalisti, psicologi.
Il webinar ha registrato in totale oltre 250 partecipanti, collegati tramite la piattaforma di videoconferenza o sintonizzati sulla web radio di ateneo Rum.
Gli interventi che si sono succeduti hanno delineato un quadro complesso e articolato, tra criticità e opportunità. Come è stato detto in conclusione dal direttore generale di Unimc Mauro Giustozzi, la pubblica amministrazione italiana sconta ritardi per certi aspetti drammatici, collocandosi in fondo alla classifica europea in termini di efficienza (European Quality of Government Index).
“E’ necessaria una profondissima ristrutturazione del modello organizzativo delle Pubbliche Amministrazioni, anche attraverso la digitalizzazione, per passare da una cultura burocratica, fondata sull’atto amministrativo, a una cultura centrata sul raggiungimento degli obiettivi”, ha ribadito Giustozzi, sottolineando i recenti e incoraggianti segnali di cambiamento. Per la prima volta, l’esperienza dello smart working ha opposto un approccio esperienziale e sperimentale a quello tradizionalmente dogmatico e teorico della Pubblica Amministrazione. “Abbiamo aggredito il problema. C’è stato un capovolgimento: in questo caso è l’esperienza che crea la norma e non viceversa”.
Hanno partecipato al convegno Emmanuele Pavolini e Maurizio Cinelli, docenti Unimc, Cristiana Ilari, segretaria regionale Cisl Marche; Chiara Ghislieri, dell’Università di Torino; Antonio Romeo, vicepresidente del Convegno dei direttori generali delle amministrazioni universitarie; Antonio Bartolini, dell’Università di Perugia e membro direttivo Aran.
"Il Partito Democratico della Regione Marche, in modo scorretto, sta “occupando” ogni ruolo strategico dell’Anci Marche, facendo perdere quel riferimento solido che l’Associazione negli anni è stata per centinaia di amministratori comunali. Tale situazione, ormai insostenibile con l’avvicinarsi delle elezioni regionali, oltre a creare non pochi imbarazzi, rischia di creare una spaccatura insanabile tra gli amministratori stessi". Così, in una lettera aperta indirizzata al presidente dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) Antonio Decaro (sindaco di Bari), intervengono i giovani amministratori di centrodestra della Regione Marche.
Tra i firmatari anche l'assessore di Tolentino Francesco Colosi e il consigliere comunale di Belforte del Chienti Simone Ambrosi.
"La Regione Marche è l’unica, confrontando il quadro nazionale, ad avere un unico partito nei ruoli di rappresentanza dell’Associazione - si legge nella lettera -: Maurizio Mangialardi Presidente Anci Marche, Partito Democratico; Francesco Ameli Coordinatore Anci Giovani Marche, Partito Democratico; Susanna Dini Coordinatrice Consigli Comunale Marche, Partito Democratico; Augusto Curti Coordinatore Anci Marche Piccoli Comuni, Partito Democratico. Sono 4 mesi che, il Candidato del Partito Democratico alla Presidenza della Regione Marche, Maurizio Mangialardi, utilizza in modo inappropriato e strumentale la carica di Presidente Anci Marche al fine di un ritorno d’immagine personale in vista delle prossime elezioni".
"Vale la pena sottolineare che la carica presidenziale è in modalità prorogatio e quindi già scaduta. Pertanto, confidiamo in Lei, in qualità di Presidente dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani - scrivono gli amministratori marchigiani di centro-destra rivolti a Decaro - per riequilibrare la situazione nella Regione Marche. L’Anci è patrimonio di tutti e i ruoli di vertice non debbono essere utilizzati per un mero scopo di visibilità e crescita politica personale, bensì per un reale e concreto supporto agli enti locali che, soprattutto in questi mesi, sono stati travolti da una crisi economica e sociale senza precedenti. In attesa del Suo autorevole intervento, volto a azzerare gli equilibri all’interno di Anci Marche in virtù della reale consistenza politica sul territorio, tutte le forze politiche del centrodestra marchigiano non prenderanno parte alle iniziative dell’Associazione".
Ecco, nel dettaglio, tutti i firmatari della lettera:
Valerio Pignotti - Consigliere Comunale di San Benedetto del Tronto Vicecoordinatore Anci Giovani Marche
Giuseppe Galasso - Consigliere Comunale di Pedaso Vicecoordinatore Anci Giovani Marche
Alessio Pagliacci - Consigliere Comunale di Ascoli Piceno
Angelo Eliantonio – Consigliere Comunale di Ancona
Michele Readelli – Consigliere Comunale di Pesaro
Francesco Colosi – Assessore di Tolentino
Monica Biagioli - Consigliere Comunale di Staffolo
Dario Martinelli – Consigliere Comunale di Sant’Angelo in Vado
Emidio Premici - Consigliere Comunale di Ascoli Piceno
Andrea Putzu - Consigliere Comunale di Porto Sant’Elpidio
Alessio Rosa - Consigliere Comunale di Ascoli Piceno
Marco Ausili - Consigliere Comunale di Ancona
Alberto Antognozzi – Consigliere Comunale di Montedinove
Simone Ambrosi – Consigliere Comunale di Belforte del Chienti
In attesa dell’apertura del sipario sulla prossima stagione, anche Elisa Lancellotti rimane un punto fermo della CBF Balducci che sarà. Una permanenza sancita prima del lockdown, quella della palleggiatrice di Cervia. “Con il presidente Paolella e con il ds Storani avevo parlato anche a febbraio – ricorda Elisa – Mi ha fatto molto piacere che loro fossero interessati alla mia permanenza in squadra, visto anche che mi sono trovata molto bene con lo staff in generale e con la dirigenza, mi hanno fatto sentire a casa e sono stati molto disponibili. Ho accettato e spero di riuscire a portare a termine quello che non siamo riuscite ad ottenere nell’ultimo campionato, visto che forse siamo state stoppate nel momento in cui potevamo ambire al primo posto nella pool salvezza che ci sarebbe valso i play-off”.
Quindi la voglia di togliersi qualche sassolino dalla scarpa c’è. Per farlo si parte dalla base dello scorso anno, a cui si aggiunge un altro blocco collaudato con gli arrivi delle giocatrici che hanno militato a Filottrano in A1, i liberi Veronica Bisconti e Sara Sopranzetti, la schiacciatrice Martina Pirro e la centrale Giulia Mancini. “Sicuramente è importante che ci sia una base della passata stagione, a cui si sono aggiunti ottimi elementi, come Veronica Bisconti, come Giulia Mancini che conosco meno ma che si presenta con un curriculum di tutto rispetto, o come Ilaria Maruotti, con cui ho giocato a Sassuolo e con cui ci siamo molto sentite in questo periodo – spiega Elisa Lancellotti – Secondo me possiamo fare bene, speriamo di confermare quanto di buono fatto lo scorso anno, ovviamente però dovremo lavorare molto perché ci sono tante squadre che si sono rinforzate e ci sono nuove realtà da conoscere ma che secondo me si sono mosse nel modo giusto, allestendo organici di tutto rispetto”.
La Maison des Avocats, progettata dallo studio Renzo Piano Building Workshop, nella nuova Città Giudiziaria di Parigi, attualmente in costruzione nel 17° arrondissement della capitale, sarà valorizzata dalla luce iGuzzini.
La struttura diventerà il principale polo parigino per i professionisti del settore legale. Ospiterà un auditorium da 170 posti, una biblioteca, gli organi amministrativi e gli uffici dell'Ordine degli avvocati, gli uffici del CARPA (la cassa di previdenza forense), la sala del consiglio e l'ufficio del Presidente dell’Ordine.
Al suo interno, le varie funzioni sono state organizzate in modo da renderle facilmente accessibili. I materiali utilizzati, acciaio e cemento armato grezzo, sono ben visibili in ogni ambiente dell’edificio, in alcuni casi scaldati dall’uso del legno o ravvivati da tocchi di colore, come il rosso, il giallo e l’azzurro polvere degli arredi.
Il progetto illuminotecnico, curato dallo “scultore dell’ambiente notturno” Franck Franjou e finalizzato a “rivelare le qualità del progetto architettonico”, ha dovuto tenere conto in prima istanza del rapporto con la luce naturale e con l’ambiente esterno.
La sfida principale è stata quella di ottenere un'illuminazione essenzialmente indiretta, evidenziando la particolarità dei soffitti in calcestruzzo e utilizzando sistemi di illuminazione minimalisti che quasi scompaiono alla vista. Solo le aree di passaggio non visibili dall'esterno e le scale ricevono illuminazione diretta così come gli uffici, la cui particolarità risiede nell'uso di una lampada da tavolo appositamente progettata per illuminare solo la superficie di lavoro.
iGuzzini ha contribuito a questo innovativo progetto sia con apparecchi di produzione industriale, sia con alcuni prodotti speciali realizzati per soddisfare appieno le richieste dei progettisti.
Tra questi, i due principali sono un leggero elemento orizzontale, usato a sospensione con un’emissione sia verso il basso che verso l’alto (quest’ultima, per valorizzare le irregolarità del cemento), e un apparecchio da tavolo che offre una “task light” agli utilizzatori delle scrivanie.
Il primo è stato ideato con il duplice obiettivo di favorire l’illuminazione generale degli ambienti e, al tempo stesso, mimetizzarsi in un contesto molto minimale e industriale. Il secondo riprende le stesse forme pensate per la sospensione adattandole alle scrivanie grazie a specifiche soluzioni di installazione. iGuzzini ha scelto una temperatura colore di 3000 K e ottiche ampie che restituiscono la sensazione di illuminazione diffusa tipica del giorno per garantire, anche durante le ore serali, quel senso di trasparenza che è poi la caratteristica principale dell’intero progetto.
Uno degli aspetti sicuramente più sfidanti per il progetto illuminotecnico era l’abbondante presenza di calcestruzzo che ha richiesto, per tutti gli incassi, soluzioni specifiche di installazione.
Infine, il progetto ha previsto anche l’illuminazione del terrazzo posto sul tetto dell’edificio che fronteggia il Palazzo di Giustizia, dove Linealuce incassati nel pavimento in legno proiettano la loro emissione luminosa sulla balaustra in vetro. Di notte, l'edificio assume così l’aspetto di una lanterna, dove la luce si genera dal cuore per poi attenuarsi elegantemente sulle facciate, evidenziando la trasparenza e la bellezza dell’intero progetto.
Nel primo pomeriggio di oggi, intorno alle 14, in una palazzina in costruzione in via 25 Aprile Potenza Picena è divampato un incendio.
Sul posto sono prontamente intervenute le squadre dei Vigili del Fuoco di Macerata e di Civitanova Marche con due autobotti che hanno subito spento il rogo che si era propagato su una parte del tetto dell'immobile e hanno provveduto a mettere in sicurezza l'intera zona.
Ancora incerte le cause dell'incendio ma stando ad una prima ricostruzione sembrerebbe che il tutto sia stato innescato da una guaina che avrebbe preso fuoco per via dell'alta temperatura. Non risultano persone coinvolte in quanto il cantiere attualmente risulta chiuso.
Come ormai tradizione, questa mattina gli operai del Comune hanno provveduto ad appendere sulla facciata di Palazzo Sforza la Bandiera blu assegnata a maggio dalla Fee alla città di Civitanova Marche. Si tratta, come già comunicato, del diciassettesimo riconoscimento ricevuto per il mare e le spiagge civitanovesi. L’aggiornamento della certificazione è stato curato dal Servizio turismo composto dai dipendenti Carla Paniconi, Laura Tittarelli e Alessandro Colò.
Dopo la foto di rito, il sindaco Fabrizio Ciarapica e l’assessore al turismo Maika Gabellieri hanno annunciato la consegna del vessillo agli operatori sabato 4 luglio al Club Vela.
“Siamo orgogliosi per questa conferma che va a vantaggio non solo della nostra città, ma di tutta la regione Marche – ha detto l'assessore Gabellieri – ed è giusto esporre la bandiera nei luoghi pubblici oltre che negli stabilimenti balneari. Ci avviamo alla consegna del vessillo con una cerimonia in forma ridotta a causa delle restrizioni sanitarie previste in tutto il territorio nazionale, ma la collaborazione con chi opera nel turismo è sempre alta e proseguiremo, seppur nelle difficoltà, a lavorare per confermarci città punto di riferimento per l'accoglienza. Il riconoscimento della 17esima Bandiera blu acquista maggior significato in un momento storico davvero critico e mi auguro sia di buon auspicio nel momento di rilancio della stagione estiva”.
La cerimonia organizzata dall’Amministrazione comunale con gli operatori si svolgerà sabato 4 luglio al Club della Vela (ore 18,00), mentre venerdì 26 giugno, l’assessore Gabellieri parteciperà a Sirolo alla festa di consegna organizzata dalla Regione Marche, insieme ad altri amministratori dei 15 Comuni marchigiani premiati.
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha firmato la revoca delle Ordinanze di inagibilità con le quali, a seguito delle scosse di terremoto dell’ottobre 2016, aveva dichiarato non utilizzabili due palazzine site, rispettivamente, in via Monte Catria e in via Antonio Fidi.
La prima delle due palazzine era già stata dichiarata parzialmente agibile, nel marzo scorso, con un provvedimento che aveva consentito il rientro a due famiglie. Adesso, terminati i lavori di recupero con ricorso al sisma bonus, anche un terzo appartamento, nello stesso stabile, è stato dichiarato di nuovo agibile. Il provvedimento permetterà il ritorno alla normalità ad un nuovo nucleo familiare.
L’altra palazzina tornata agibile in via Antonio Fidi, invece, è stata interessata dopo il sisma da lavori di riparazione del danno con rafforzamento localizzato per un importo complessivo di circa 140mila euro. Le opere in questo caso permetteranno ad altre due famiglie di fare ritorno a casa.
Verrà richiusa la falla sull’asfalto stradale tra il marciapiede pedonale e la piattaforma di piazza Del Popolo apertasi a poche ore dall’apertura del cantiere per il restauro post terremoto di palazzo Valentini mentre l’impresa esecutrice dei lavori, la Cesedil Soc. Coop., stava predisponendo l’installazione di una grossa gru.
Resisi subito conto di cosa stava accadendo gli operai hanno immediatamente dato l’allarme evitando provvidenzialmente il cedimento del terreno. Le operazioni di verifica successive, seguite dal responsabile della sicurezza del cantiere e dai responsabili dell’ufficio Manutenzioni e dell’ufficio Tecnico del Comune con diversi sopralluoghi anche da parte del sindaco, Rosa Piermattei, hanno portato a scoprire nel sottosuolo grotte chiuse da tempo, probabilmente ex ghiacciaie, parzialmente ricoperte da terreno che però è stato dilavato dalle acque di alcune caditoie stradali fino a creare vuoti superficiali che nelle ultime ore hanno improvvisamente ceduto.
L’impresa affidataria del cantiere nelle ultime ore ha lavorato per liberare il sottosuolo da diversi metri cubi di terreno e per la rimozione delle grotte che verranno interrate da nuovo materiale inerte che consentirà di mettere in sicurezza e chiudere il profondo cratere che misura circa 20 metri quadrati di ampiezza per una profondità di almeno quattro metri. Solo successivamente verrà riposizionato il manto d’asfalto e sarà consentita di nuovo la viabilità sulla parte della piazza, lato destro, attualmente chiusa al traffico. Nel frattempo proprio in queste ore saranno eseguite prove di tenuta ed effettuate ulteriori analisi tecniche sull’area cantiere che interessa il tratto a ridosso di palazzo Valentini, edificio del XVIII secolo gravemente danneggiato dal sisma del 2016.
Sindaco e tecnici anche questa mattina hanno effettuato l’ennesimo sopralluogo. Nelle prossime ore si deciderà anche il riposizionamento della grossa gru che, per il momento, resta poggiata sulla piattaforma di piazza Del Popolo.
Nel frattempo, i lavori di messa in sicurezza della voragine apertasi sull’asfalto in piazza Del Popolo e la presenza del cantiere per la ricostruzione di palazzo Valentini, hanno fatto decidere, con provvedimento adottato dal comando della Polizia Locale, per il trasferimento momentaneo delle bancarelle del tradizionale mercato settimanale del sabato nell’area della stazione ferroviaria.
Resteranno sempre in zona stazione, dove sono stati trasferiti già nelle scorse settimane a seguito dell’emergenza sanitaria da Covid-19 al fine di garantire il distanziamento sociale ed evitare assembramenti, anche gli ambulanti di generi alimentari e ortofrutticoli, i produttori agricoli assegnatari di posteggi in forma permanente e i partecipanti all’iniziativa “Campagna Amica” di Coldiretti.
Le bancarelle del mercato saranno disposte nel parcheggio lato ovest della stazione ferroviaria e, in parte, su via San Sebastiano e piazzale Don Minzoni.
“Ci siamo assunti esplicitamente un impegno specifico al supporto della genitorialità, come strumento essenziale per l’avvio a percorsi di vita improntati al ben-essere, muovendoci per proporre diverse iniziative finalizzate a condividere una cultura dell’educazione sia sull’infanzia e i primi anni di vita, sia sull’adolescenza. Accogliendo le proposte discusse e condivise sia con singoli cittadini, sia con alcune Associazioni, sono stati messi in cantiere anche alcuni incontri sulle disabilità, per i quali interverranno esperti dei diversi settori. Tra le iniziative in programma, vi era un ciclo di film sull’autismo, che speriamo di poter riprendere più avanti, e un incontro sulle Città amiche della persona con demenza, funzionale all’adesione a questo progetto da parte del nostro Comune. Questa settimana avrà luogo un incontro su un tema molto particolare, quello dell’ADHD, problematica difficile da diagnosticare, che comporta nelle famiglie di bambini o bambine che ne sono affetti, numerosi scompigli e difficoltà di scelta nelle interazioni quotidiane” racconta Paola Nicolini, Assessora alle politiche sociali con delega alla Città sostenibile delle bambine e dei bambini.
Il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività, o ADHD, è un disturbo evolutivo dell'autocontrollo. Esso include difficoltà di attenzione e concentrazione, di controllo degli impulsi e del livello di attività.
Sarà presente la dott.ssa Sonia del Savio, affiliata all’Associazione famiglie ADHD, psicologa e psicoterapeuta esperta del settore, del centro Esserci di Tolentino. “I programmi di intervento diretti ai genitori (ADHD Parent Training) hanno lo scopo di accrescere la consapevolezza e la conoscenza del disturbo ADHD, sviluppando capacità di gestione da parte dei genitori e modificando i comportamenti disfunzionali messi in atto nella relazione con il bambino. Il focus principale dell’intervento è posto sullo sviluppo di maggiori capacità riflessive da parte dei genitori, per aiutarli ad acquisire maggior coerenza e stabilità nelle proprie strategie educative che aiutino e supportino il bambino nell’acquisizione della capacità di autogestirsi” scrive nella presentazione presente nella pagina online del centro
Non potendo tenere l’incontro in presenza, per le difficoltà dovute alla normativa anti contagio tuttora vigente, lo stesso si terrà online ed è previsto per giovedì 25 alle ore 21, attraverso la piattaforma gotomeeting al link https://global.gotomeeting.com/join/424435829. Si può accedere anche tramite telefono. +39 0 247 92 13 01 con codice accesso: 424-435-829
L’attenzione alle persone - che siano adulti, bambini, giovani, anziani, donne, uomini, locali, immigrati, diversamente abili – si legge nel programma di governo dell’attuale maggioranza - in cui si sostiene anche che si intende “stimolare, sostenere e raggiungere una buona qualità della vita nella nostra città e garantire lo sviluppo di ben-essere in tutta la comunità locale, adottando un approccio umano alle esigenze sociali”. Ci si propone inoltre di “offrire formazione al personale che gestisce servizi pubblici, per supportare soggetti fragili nella loro quotidianità quali bambini, donne, immigrati, anziani o persone con disabilità, con l’intento di costruire una comunità capace di ascolto, di interpretazione dei bisogni, di ricorso alla gentilezza e alla lentezza”.
“La partecipazione attiva e la diffusione di buone pratiche di cittadinanza attiva in tutto il territorio, riteniamo siano strumenti essenziali di promozione del dinamismo sociale” dichiara il Sindaco Antonio Bravi, che riprende per chiarire una parte del dibattito svoltosi lo scorso 17 giugno. “Nella dinamica della politica, che a livello locale ha il suo luogo istituzionale nel consiglio comunale, il dibattito è necessario e utile. È regolato dalla possibilità da parte di tutte le rappresentanze, in particolar modo delle minoranze che rappresentano fasce di popolazione da cui sono state elette, di presentare interrogazioni e mozioni. L'interrogazione consiste nella domanda rivolta al Sindaco per avere informazioni o spiegazioni su un oggetto determinato e per sapere se e quali provvedimenti siano stati adottati o si intendano adottare in relazione all'oggetto medesimo. La mozione consiste nella proposta che il Consiglio comunale, nell'esercizio della sua funzione di indirizzo e controllo politico-amministrativo, approvi un atto di indirizzo, che impegna il sindaco e la giunta, in riferimento ad interventi da effettuare in un determinato ambito di attività. Se nell’attività di governo della città, quell’indirizzo è già presente e assunto, la mozione non ha più senso e si crea una incoerenza procedurale che, semplificando, può essere riassunta così: il consiglio impegna l’amministrazione a fare quel che ha già dichiarato che farà o, addirittura, sta già facendo, che è una conclusione priva di senso, come ho avuto modo di dire a margine della discussione del consiglio comunale dello scorso 17 giugno. Ora, ognuno fa la sua parte nella discussione politica ed è questo che garantisce un andamento democratico, perciò informa la cittadinanza, che osserva quel che avviene nella città, ascolta una o più versioni per farsi un’idea, riflette per capire le situazioni, e liberamente, secondo i propri principi, le proprie convinzioni, le proprie appartenenze e i propri leader di riferimento, decide quale sia la posizione che sente come più corrispondente al proprio modo di pensare. E questo è l’invito che ci sentiamo di fare” conclude il Sindaco.
Un’edizione più raccolta e in totale sicurezza: si avvicina con queste caratteristiche la Notte Romantica nei Borghi più belli d’Italia, evento nazionale giunto quest’anno alla sua quinta edizione e che si svolgerà il 27 giugno, il sabato successivo al solstizio d’estate, nei Borghi dell’Associazione aderenti all’iniziativa.
La Notte Romantica si è rivelata come uno degli eventi più interessanti del panorama di manifestazioni turistico-culturali e di intrattenimento del nostro Paese, registrando grandi consensi e grande partecipazione di pubblico, con una media di 1 milione di visitatori per edizione su tutta la rete.
Quest’anno l’impegno degli amministratori, delle proloco e delle associazioni dei vari Comuni che hanno aderito all’iniziativa sarà ancora più forte e sentito: dopo mesi di lockdown e con una pandemia che ancora chiede la massima attenzione nel vivere la nostra socialità, organizzare un evento dedicato all’amore e al romanticismo è una sfida importante ma necessaria, poiché il rilancio turistico-culturale del nostro Paese e dei nostri borghi è strettamente legato anche agli eventi e alle suggestioni, elementi imprenscindibili della strategia per attrarre l’attenzione dei turisti italiani e stranieri.
In ogni borgo si sta predisponendo il programma della Notte Romantica, nel rispetto del format base indicato dall’Associazione: via libera, dunque, alla creatività e alla fantasia, per celebrare l’amore ed il romanticismo in una serata magica, per riscoprirsi “romantici” nell’atmosfera dell’Italia dei Borghi più belli. Dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, tutti i Borghi saranno illuminati a lume di candela e proporranno iniziative ed eventi, tutti rigorosamente nel rispetto delle norme vigenti di distanziamento e con la massima attenzione ad evitare assembramenti: teatro, musica, danza, cinema, mostre, degustazioni, concorsi vari e tanto altro.
Due i momenti caratterizzanti e unificanti:
- il dessert “Pensiero d’amore”: cittadini e ristoratori potranno realizzare la loro personale ricetta di questo dessert e partecipare all’evento Facebook #NOTTEROMANTICA2020, postando la foto e la ricetta del dolce da loro ideato: le due più belle e creative saranno premiate. Inoltre, la ricetta migliore sarà eletta come il Pensiero d’Amore della Notte Romantica 2021;
- il consueto brindisi di mezzanotte, a suggellare il successo di un evento che riesce ogni anno ad andare oltre le più rosee aspettative.
“I Borghi più belli d’Italia – dichiara il Presidente dell’associazione Fiorello Primi – hanno scelto di mantenere questa manifestazione come buon auspicio per il superamento della grave crisi causata dall’epidemia che ha colpito duramente il settore del turismo e dello spettacolo. Un particolare ringraziamento alle amministrazioni comunali e agli Enti che hanno voluto aderire a questa nostra sollecitazione nonostante le oggettive difficoltà organizzative. I nostri Borghi sono i luighi dove il distanziamento e la sicurezza possono essere meglio garantite a tutela degli abitanti e dei visitatori. Un invito a partecipare, prenotando per tempo laddove necessario una delle tante iniziative proposte o cenare a lume di candela nei ristoranti tipici, che daranno il meglio per soddisfare i loro clienti”.
L’elenco dei Borghi partecipanti alla Notte Romantica è disponibile sul sito www.borghipiubelliditalia.it
Il Gores nel consueto aggiornamento delle ore 9 ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati processati in totale 1501 tamponi, di cui 611 nel percorso nuove diagnosi, 677 nel percorso guariti e 213 nel percorso Hotel House. Oggi si registrano due casi: uno in provincia di Pesaro e Urbino e uno in provincia di Macerata nel percorso nuove diagnosi. Due casi positivi nel percorso Hotel House.
I dati odierni consolidano comunque l'appiattimento della curva epidemiologica, che prosegue il trend delle ultime settimane dello 0 alternato.
Il numero complessivo delle persone che sono state contagiate dal virus nella nostra regione è di 6.772 su un totale di 78.817 campioni testati, con un'incidenza totale che conferma la lenta, ma continua discesa (8,59% contro l'8,65% di ieri)
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Gores:
La Consulta per i Servizi Sociali, in accordo con l’Amministrazione comunale (Assessorato al Welfare e alle Politiche sociali), organizza la II edizione del concorso: “Civitanova Solidarity sound” finalizzato alla valorizzazione di giovani gruppi e cantanti che abbiano voglia di confrontarsi con canzoni inedite su argomenti sociali.
Il concorso, che vede la direzione artistica del Maestro Samuele Dutto, è aperto ad artisti e gruppi provenienti da tutta d’Italia, che siano liberi da contratti discografici o editoriali in corso o comunque non ancora vincolati per le successive pubblicazioni. La manifestazione è aperta ad ogni genere musicale e si rivolge ad artisti che non abbiano superato il 35esimo anno di età alla data del 1 agosto 2020. Tutti gli artisti devono avere compiuto 14 anni alla data di iscrizione e ognuno parteciperà con una canzone inedita (ammessi brani pubblicati su piattaforme digitali o social network).
"Siamo orgogliosi anche quest'anno di poter dare il via ad un momento che sia contemporaneamente intrattenimento, cultura e attenzione ai giovani e al sociale. La sinergia tra assessorato al Welfare e Consulta è forte, tanto che è stato istituito l'accordo di programma economico che permette ai nostri volontari di mettere in piedi, col supporto dell'amministrazione, molte iniziative lodevoli tra cui questa. L'emergenza Covid ci ha fatto optare per una modalità alternativa che permetterà però con più facilità di poter partecipare anche a talenti che vivono lontani dalla nostra città. Auspichiamo una grande partecipazione, per ripartire, pur a distanza, vicini negli intenti e nella mission di creare un evento di valori condivisi e importanti" dichiara l'assessore alle politiche sociali Barbara Capponi.
Il concorso è completamente gratuito.
Per partecipare bisognerà inviare alla mail civitanovasolidaritysound@gmail.com, entro il 06 luglio 2020, il seguente materiale: scheda iscrizione, file word del testo della canzone e file mp3 della canzone. Tra i temi proposti ci sono: accettazione e rispetto delle differenza tra persone (es. culturali, disabilità, di pensiero, disparità uomo/donna, differenze etniche, religiose, sociali); prevenzione del disagio giovanile (es. dipendenze, bullismo, comportamenti devianti); promozione del volontariato e della solidarietà, tutela della salute e dell'ambiente.
Saranno assegnati 2 premi: 1° classificato €. 350,00 in buoni strumenti musicali; 2° classificato €. 200,00 in buoni strumenti musicali. Una giuria di esperti valuterà le canzoni finaliste. In più ci sarà anche la possibilità di far partecipare il pubblico che potrà esprimere il proprio gradimento attraverso i “like” sui video.
“Nonostante le difficoltà e le limitazioni imposte dall’emergenza – ha dichiarato il presidente della Consulta Paolo Ugolini – ci sarà il "Civitanova Solidarity Sound", ma sarà un’edizione particolare, poiché i brani e le canzoni saranno rappresentati in via telematica tramite apposito sito Web. Allo stesso modo si farà per l'operato della Giuria e la proclamazione dei vincitori. Confidiamo che la potenza della rete, la simpatia e la dimestichezza che i giovani hanno con tali modalità di comunicazione, possano assicurare il giusto successo dell'iniziativa. A tale proposito la Consulta e tutte le associazioni aderenti ringraziano vivamente l'assessore Capponi e l'Amministrazione Comunale per aver caldeggiato e approvato il progetto e un ringraziamento particolare al Maestro Dutto, direttore artistico e organizzatore che, con la sua competenza e bravura ha reso possibile "Civitanova Solidarity Sound".
Nel rispetto delle regole previste per lo spettacolo dal vivo il Premio Internazionale Massimo Urbani continua la sua marcia verso la XXIV edizione. Nonostante abbia dovuto cancellare le tappe semifinali di Torino e Roma, il prestigioso concorso organizzato dall’associazione Musicamdo conferma con tutte le misure rigorose previste dalle attuali disposizioni in tema di spettacolo dal vivo, le serate finali del 27 e 28 giugno alla Rocca Borgesca di Camerino. Ad anticipare la due giorni, l’anteprima del 26 giugno a Villa Fornari, dove si potrà cenare in giardino a suon di musica jazz (prenotazioni allo 0737637646).
Sono in 10 i giovani finalisti che hanno superato la selezione avvenuta da remoto e che si apprestano a contendersi il titolo del concorso per solisti jazz fondato dal talent scout e produttore discografico della Philology Records Paolo Piangiarelli: Leonardo Bacchiocchi (chitarra), Giuseppe Cistola (chitarra), Vittorio Cuculo (sax alto), Andrea Domenici (pianista selezionato da Nuoro Jazz e finalista senza necessità di passaggio eliminatorio, così come previsto da regolamento), Marta Giulioni (voce), Cesare Mecca (tromba), Pietro Mirabassi (sax tenore), Francesca Murro (voce), Francesco Pollon (piano), Sophia Tomelleri (sax tenore).
Si rinsalda anche quest’anno l’imprescindibile collaborazione con il Comune di Camerino, la Regione Marche, l’Università degli Studi di Camerino, TAM – Tutta un’Altra Musica, Marche Jazz Network, I-Jazz, MIDJ, Nuoro Jazz, Fara Music Festival, Emme Record Label, Torino Jazz Club, Casa del Jazz di Roma, NUOVO IMAIE, nonché con il supporto del MIBACT.
A presiedere la giuria della XXIV edizione sarà il pianista Dino Rubino, già vincitore del Premio nel 1998, e il sassofonista e clarinettista Nico Gori. Accanto a loro nel difficile compito di valutare i finalisti, il batterista Massimo Manzi, il contrabbassista Massimo Moriconi, il pianista Seby Burgio, il sassofonista fratello di Massimo, Maurizio Urbani, il direttore artistico e presidente di MusiCamDo Jazz, Daniele Massimi e il direttore artistico di Fara Music Festival ed Emme Record Label, Enrico Moccia.
Il concorso, che nasce con lo scopo di onorare la memoria del leggendario sassofonista romano e individuare giovani jazzisti emergenti, contribuendo allo sviluppo della loro carriera artistica, vedrà nelle due giornate di sabato 27 e domenica 28 un ricco programma di eventi. Le giornate si aprono già il pomeriggio alle 17.30 con i laboratori musicali per bambini “IncantaStorie” per poi proseguire con i concerti delle 19, il sabato con “Maurizio Urbani meets Gegé Munari Quartet” e la domenica con Dino Rubino in duo con Nico Gori. A seguire poi in entrambe le giornate a partire dalle 21.15, le finali del Premio con l’esibizione, in due gruppi da cinque dei 10 finalisti, che si concluderanno domenica con l’incoronazione dei vincitori.
I finalisti avranno un trio di tutto rispetto per accompagnare la loro esibizione. Si tratta infatti di Seby Burgio al piano, Massimo Manzi alla batteria e Massimo Moriconi al contrabbasso.
I premi per i quali concorreranno i partecipanti sono: il Premio Internazionale Massimo Urbani, con la registrazione, il mixing e il mastering presso il Tube Recording Studio e la promozione e distribuzione di un album a cura della Emme Record Label; il Premio Nuovo IMAIE secondo il quale, in ottemperanza ai requisiti di assegnazione del contributo concesso all’organizzazione da NUOVO IMAIE, al musicista sarà organizzato un tour di 8 concerti nei 12 mesi successivi; il Premio della Critica, al musicista individuato da una giuria di giornalisti specializzati e direttori artistici; il Premio Social, al musicista più votato dal pubblico del web; le borse di studio per i seminari di Nuoro Jazz e Fara Music Summer School.
L’offerta della due giorni di musica non mancherà poi di sorprese con le incursioni musicali di una delle voci più sublimi del giovane jazz italiano, quella di Emilia Zamuner, già vincitrice del Premio Urbani nel 2016. E poi ancora lo spazio per un gustoso aperitivo-cena nell’area food&drink allestita dal team di Musicamdo e una mostra fotografica jazz a cura dei fotografi del territorio.
L’ingresso all’area concerti, al costo di 5 euro, è consentito esclusivamente indossando la mascherina e mantenendo una distanza interpersonale di un metro. In caso di maltempo gli eventi si svolgeranno presso l’Auditorium Benedetto XIII in via Le Mosse.