A tutti i dipendenti dell‘Inps è arrivata in casella postale una missiva del 26 giugno firmata dal direttore centrale organizzazione e comunicazione, Rocco Lauria, con una insolita richiesta: “Scattatevi un selfie”, ma indossando una mascherina”.
“L’iniziativa – ha spiegato il dirigente – ha l’obiettivo di rappresentare attraverso immagini, nella fattispecie selfie, il nostro lavoro quotidiano, grazie al quale, nonostante l’emergenza Covid, abbiamo continuato a garantire un servizio costante al Paese”.
“Con la partecipazione di tutti – continua Laura – vorremmo raccontare come sia stato possibile, grazie alla volontà e alla tecnologia, superare un periodo così difficile, e come l’emergenza ci abbia costretto a reagire con forza, senso del dovere e, a volte, anche con creatività”.
Dopo il disastro dell'erogazione della cassa integrazione senza poi considerare il considerevole numero di arretrati da pagare agli italiani ancora in attesa del denaro, i vertici dell'Inps hanno però trovato il tempo e lo spirito di iniziativa per proporre un metodo di lavoro quantomeno discutibile che consiste nello scegliere degli autoscatti effettuati dai propri dipendenti per mostrare l'impegno quotidiano profuso anche in tempi di emergenza sanitaria.
Inutile dire quindi, considerata l'attuale situazione che il Paese sta attraversando, che l'idea del dott. Lauria, ha generato non poche polemiche soprattutto dal mondo della politica. La dura realtà che tanti lavoratori italiani stanno vivendo non è però quella che si potrebbe evincere da un autoscatto ma è rappresentata dalle spettanza che l'ente di previdenza sociale dovrebbe ancora versare loro e per tali motivi la trovata del direttore centrale di organizzazione e comunicazione rischia di tramutarsi in una clamorosa gaffe.
Semaforo verde dall’Ufficio Speciale per la Ricostruzione della Regione Marche al progetto esecutivo per il recupero, dopo il terremoto del 2016, dell’aula sistemi – automazione, le ex officine meccaniche, dell’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “Ercole Rosa”.
Nei prossimi giorni partirà la procedura di appalto sul portale telematico. Le opere ammontano a circa 610mila euro.
“Si tratta del primo progetto del Piano opere pubbliche finanziato con Ordinanza 56/2018 da parte del Commissario straordinario alla Ricostruzione” - spiega il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei.
L’aula in questione era già stata messa in sicurezza, in piena emergenza, con una puntellatura di ritegno sulla facciata frontale e con la posa in opera di una rete elettrosaldata di sostegno al paramento interno.
Il nuovo progetto prevede ora interventi strutturali con l’incamiciatura di travi perimetrali e pilastri ad entrambe le elevazioni, il rinforzo delle murature portanti mediante sistema composito a malta fibro rinforzata, l’esecuzione di scuci e cuci e cuciture armate, il rinforzo del solaio con fasciature in fibra, la sostituzione delle capriate e dell’impalcato della copertura, quella degli infissi esterni, l’applicazione di un rivestimento interno isolante, l’installazione delle controsoffittature, l’allestimento di servizi igienici per disabili, il restauro delle balaustre in cemento artistico, delle targhe e delle scale esterne in cemento, il rifacimento di tutti gli impianti e le tinteggiature interne ed esterne.
Grande personalità, eleganza del suono e stile. Con queste parole il sassofonista Nico Gori, presidente di giuria della XXIV edizione del Premio Internazionale Massimo Urbani di Camerino assieme al pianista Dino Rubino, descrive l’esibizione di Sophia Tomelleri, milanese di 28 anni, sax tenore che ieri sera è stata incoronata vincitrice del prestigioso premio per solisti jazz e, di conseguenza, del Premio Nuovo IMAIE che la vedrà impegnata in un tour di 8 concerti nei 12 mesi successivi. È la prima volta che una strumentista espugna il Premio.
Si sono concluse ieri presso i giardini della Rocca Borgesca della città ducale, le finali del Premio Urbani che hanno visto una ottima adesione di pubblico rigorosamente rispettoso delle normative anti Covid19 in tema di pubblico spettacolo.
«Una edizione davvero ricca di giovani talenti – ha spiegato l’altro presidente di giuria, Dino Rubino, già vincitore del concorso nel 1998 – nella quale si è distinta la figura di Sophia Tomelleri che ha saputo coniugare tanti aspetti nella sua performance, non ultimo quello di trasmettere un insieme di colori e sfumature».
È con equilibrio e maturità che la vincitrice ha appreso la notizia «Non sono mai soddisfatta al 100% delle mie esibizioni – spiega la Tomelleri – credo ci sia sempre da poter migliorare – continua - È un contenitore, questo del Premio, sempre di grande livello e prestigio e certamente non è semplice esprimersi e dare il meglio in soli due pezzi. Questa volta – sottolinea – era ancora più difficile visto che non suonavo con la presenza di una ritmica da ben 6 mesi a causa dell’emergenza Covid. Ora – conclude – grazie al Premio, potrò lavorare al disco che avevo da tempo in testa ma, questa volta, dalle idee si passa ai fatti».
Dopo di lei, al secondo posto, il pianista Andrea Domenici, 28 anni, di Lecco ma residente a New York, che si è portato a casa anche il Premio della Critica. «Una grande preparazione – ha sottolineato, motivandone la decisione, Libero Farnè, firma storica della rivista Musica Jazz e presidente della giuria critica – e una interpretazione davvero interessante di Monk».
Il terzo posto se l’è aggiudicato invece il sassofonista ventiduenne di Perugia Pietro Mirabassi. A completare il palmarès dei premiati, il chitarrista Giuseppe Cistola, per il premio social, quest’anno davvero frequentatissimo con oltre 10mila votanti; il pianista Francesco Pollon per il premio Fara Music; il trombettista Cesare Mecca vincitore della borsa di studio Nuoro Jazz.
Nelle due serate, magistralmente condotte dal critico jazz Fabio Ciminiera, si sono alternati sul palco i dieci concorrenti approdati alla finale, accompagnati alla ritmica dal trio d’eccezione composto da Seby Burgio al piano, Massimo Manzi alla batteria e Massimo Moriconi al contrabbasso. «Si tratta di giovani talentuosi – ha evidenziato ancora Nico Gori, che ricorda bene l’emozione di esibirsi al Premio essendo stato vincitore nel 2000 – che devono continuare a suonare, studiare e confrontarsi per poter sempre migliorare». Un incoraggiamento che serve a tutti, vincitori e non perché la musica, jazz soprattutto, è prima di tutto dialogo con se stessi e con gli altri.
E non sono mancati infatti momenti di dialogo nei concerti che nella due giorni hanno visto esibirsi Maurizio Urbani, fratello del sassofonista cui è dedicato il premio, con tutta l’energia del Gegè Munari Quartet, o ancora, il suggestivo incontro tra Nico Gori, al sax e al clarinetto, e Dino Rubino, ora la piano e ora al flicorno. Sorpresa molto gradita anche dal pubblico, il ritorno al Premio Urbani di Emilia Zamuner vincitrice nel 2016, che si è inserita a sorpresa con alcuni incursioni musicali sul finale delle due serate.
«Una edizione che ha regalato tanto ai musicisti, al territorio e agli animi dei partecipanti – spiega soddisfatto Daniele Massimi, direttore artistico e presidente dell’associazione Musicamdo, che organizza il premio – si è tornato a suonare, a stare assieme, a visitare il nostro territorio e a fare cultura in uno dei luoghi, Camerino, già feriti dal terremoto del 2016 cui ora si sommano anche le difficili conseguenze del Covid19. Ma l’entusiasmo che si è respirato in questi giorni, la serietà e la concentrazione che richiede una competizione come questa e l’energia che sa sprigionare in tutti il grande jazz, ci fanno capire che la musica, la cultura, lo spettacolo, offrono una strada concreta per tornare a vivere, per rinvigorire il turismo e l’economia di un territorio.»
Il Premio Internazionale Massimo Urbani è organizzato dall’associazione Musicamdo, in collaborazione con il Comune di Camerino, la Regione Marche, l’Università degli Studi di Camerino, TAM – Tutta un’Altra Musica, Marche Jazz Network, I-Jazz, MIDJ, Nuoro Jazz, Fara Music Festival, Emme Record Label, Torino Jazz Club, Casa del Jazz di Roma, NUOVO IMAIE, nonché con il supporto del MIBACT.
Il Comune di San Severino Marche ha iniziato anche i lavori del secondo tratto del marciapiede che permetterà di raggiungere dall’area Sae il limite del centro urbano, in direzione Taccoli. I lavori andranno a completare le opere di urbanizzazione di tutta l’area nei pressi del villaggio terremotati “Campagnano”, nel rione San Michele,
Le opere, per un importo complessivo di poco superiore ai 30 mila euro, sono state affidate all’impresa settempedana Costrem di Michele Meschini e hanno già permesso di realizzare un nuovo marciapiede, dotato anche di nuova illuminazione, dall’area del cimitero verso il centro cittadino. I lavori, che mettono in sicurezza la viabilità pedonale ma anche quella stradale, sono finanziati con fondi della Protezione Civile.
Alla vigilia della possibilità di poter usufruire degli incentivi per l’efficientamento energetico, adeguamento sismico, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici, norma meglio conosciuta come detrazione del 110 %, ancora non si conoscono i decreti attuativi.
Infatti la norma prevista dall’art. 119 del D.L. 19 maggio 2020 n. 34, che ha lo scopo di rilanciare le attività del settore casa, del risparmio energetico e della messa in sicurezza degli edifici attraverso nuovi impianti termici, serramenti ecc., ad oggi attende ancora i decreti attuativi necessari per conoscere modalità e procedure su come avviare la pratica ed usufruire dei benefici previsti dalla legge.
La norma dà la possibilità di detrarre fino a 60.000 euro per l’isolamento termico, fino a 30.000 per la sostituzione degli impianti di climatizzazione, fotovoltaico, adeguamento sismico, istallazione impianti per la ricarica di veicoli elettrici, ecc. nella misura del 110% per le spese sostenute, documentate e rimaste a carico del contribuente, dal 1 luglio 2020 fino al 31 dicembre 2021, che verranno ripartite in cinque quote annuali di pari importo.
“La norma contenuta nel “Decreto Rilancio” - afferma Giuliano Fratoni, Presidente settore Edilizia Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo - ha provocato una situazione di stallo per l’attesa del 1° luglio, creando seri danni al settore. E’ inaccettabile che dopo il lockdown provocato dalla pandemia, i cantieri siano costretti a fermarsi di nuovo poiché non si conoscono ancora le procedure. Basti pensare che manca innanzitutto la conversione in legge del decreto, poi i decreti attuativi e a seguire le direttive dell’Agenzia delle Entrate per rendere certi gli interventi previsti. Riteniamo inoltre fondamentale che nella norma agevolativa possano rientrare anche tutti i lavori, aventi i requisiti richiesti dal decreto, iniziati dal 1° gennaio 2020. Abbiamo per quanto possibile cercato di informare prontamente le nostre imprese attraverso un webinar dedicato a questo argomento, ma purtroppo senza poter dare certezze. Nel frattempo ci stiamo occupando della cessione del credito, coinvolgendo banche e compagnie assicurative, affinché sostengano le operazioni delle piccole imprese, per evitare che questa opportunità pesi e rechi danni sulla liquidità”.
Confartigianato sta programmando per in prossimi giorni un nuovo incontro online sulle novità relative alla norma in questione.
Che il centro storico di un paese sia da sempre il cuore pulsante di una comunità vale per qualsiasi cittadina, grande o piccola che sia.
Per i centri storici che dopo il sisma del 2016 sono diventati per lungo tempo zona rossa si nutre però un legame viscerale ed una nostalgia che solo chi ha vissuto quel paese può descrivere.
È così per il cuore di Caldarola e per le bellezze di un paese che custodiva i suoi tesori proprio in centro storico e proprio nella zona più colpita dal terremoto.
Per questo motivo, in uno dei momenti in cui la comunità ha dovuto affrontare un’altra distanza: quella delle persone stesse, la Pro Loco di Caldarola ha deciso che il collante, per i caldarolesi e per i turisti che hanno sempre apprezzato la terra dei Cardinali Pallotta, dovevano essere proprio le bellezze del paese. Le bellezze ferite, danneggiate, colpite nell’anima. Le bellezze per le quali tutti nutrono un grande amore e che tutti vorrebbero tornare a vedere. Da questo desiderio nasce “Caldarola a porte aperte”.
In attesa che gli occhi possano tornare a vedere dal vivo i luoghi più belli e più amati, la Pro Loco apre le porte ai ricordi di un borgo che, nonostante sia stato messo a dura prova e con evidenti 'ferite' ancora vive, trova le forze per continuare a raccontarsi parlando la propria lingua fatta di arte, storia e cultura.
Sarà inaugurata sabato 4 luglio alle 18, in piazza Vittorio Emanuele II, la mostra fotografica temporanea, allestita per le vie del centro di Caldarola, che porterà agli occhi dei visitatori le bellezze nascoste dal sisma.
Una esposizione che sarà visitabile fino al 30 settembre e che vanta il patrocinio del Comune di Caldarola e la collaborazione con i fotografici che hanno saputo immortalare quello che di bello offre il paese.
La mostra, che nasce per alzare il volume della storia e per non far smettere di ascoltarla, darà poi il via ad un’estate nuova che Caldarola si prepara a vivere. Quando molte delle manifestazioni estive sono state sospese a causa del Covid, infatti, la Pro Loco ha deciso di scendere in campo con un format tutto nuovo che animerà il paese dal 4 luglio al 30 agosto.
“Restart Festival” il titolo d un calendario che vede al suo interno diversi appuntamenti culturali nel segno della resilienza e della ripartenza, senza mai tralasciare l’arte e la bellezza.
Di fronte ad un altro momento difficile che Caldarola si trova ad affrontare non mancano quindi la voglia di fare, di accogliere e di credere che le bellezze di questo paese vadano valorizzate per permettere che siano proprio esse stesse a dar vita alla rinascita.
Domani (martedì 30 giugno) torna a riunirsi, alle ore 17 in prima convocazione e in via telematica vista l’emergenza da Covid-19, il Consiglio comunale di San Severino Marche.
Tra gli argomenti all’ordine del giorno, dopo le comunicazione del sindaco Rosa Piermattei, figurano la verifica dell’andamento delle società Assem Spa e Assem Patrimonio Srl, la determinazione degli obiettivi delle due società controllate, l’approvazione dell’adeguamento dello statuto Unidra, l’approvazione del rendiconto relativo all’esercizio 2019, la ratifica delle variazioni di bilancio di previsioni 2020/2022 assunte dalla Giunta comunale in via d’urgenza, la variazione del bilancio di previsione 2020/2022 e alcune varianti al Piano regolatore generale comunale riguardanti il cimitero di Cesolo – Granali, un edificio rurale in località Granali – Barbiato, la delocalizzazione di un fabbricato residenziale gravemente danneggiato dal sisma in località Barbari.
L’assise settempedana, inoltre, sarà chiamata ad esprimere la dichiarazione di pubblico interesse dell’opera e a nominare il promotore della proposta di project financing per l’affidamento in concessione del servizio di illuminazione pubblica, realizzazione di interventi di adeguamento normativo, riqualificazione energetica, contenimento dell’inquinamento luminoso e predisposizione ai servizi smart city e smart metering redatta ai sensi del Decreto legislativo 50/2016, ad approvare l’aggiornamento del Programma dei lavori da realizzare nel triennio 2020/2022 e dell’elenco annuale 2020.
Da ultimo saranno discusse due mozioni in merito alla proposta di realizzazione di un auditorium “Palazzo della musica” a disposizione della cittadinanza e delle associazioni musicali cittadine nei locali dell’immobile ex Gil e in merito alla lotta ai cambiamenti climatici.
Il Gores ha comunicato, con il consueto aggiornamento delle ore 9, che nelle ultime 24 ore sono stati processati in totale 268 tamponi, di cui 179 nel percorso nuove diagnosi e 89 nel percorso guariti. Nessun caso positivo registrato. Ieri non sono stati effettuati tamponi nel percorso diagnostico Hotel House di Porto Recanati.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche resta, dunque, di 6.773 su un totale di 81.576 campioni testati, con un'incidenza complessiva, che conferma una lenta ma costante discesa (ieri era dell'8,32%).
Resta invariato il numero dei ricoverati nelle strutture sanitarie regionali, che rimane a 9 di cui nessuno di loro si trova in terapia intensiva. Sale, invece, a 5520 il numero totale dei pazienti dimessi o guariti dal Covid-19.
Di seguito, nel dettaglio, i dati resi noti dal Gores:
Arriva alla sua undicesima edizione Non a Voce Sola, rassegna di poesia, filosofia, narrativa, musica ed arti che, patrocinata dalla Regione Marche- assessorato alla Cultura, dalla Commissione Pari Opportunità della Regione Marche, dalla Università di Macerata e Università Politecnica delle Marche e da un circuito di dieci comuni delle cinque province marchigiane, si propone anche quest‘anno di essere luogo del racconto del femminile e del dialogo fra i generi.
La direzione artistica di Oriana Salvucci ha quest‘anno eletto come fil rouge attuale e pregnante La Rinascita. La riflessione filosofica e poetica sul tema sembra obbligatoriamente dover partire dalla domanda: questo periodo di Covid19 sará veramente accompagnato da una rinascita? Come suggerisce la poetessa Mariangela Gualtieri, é necessaria dopo una corsa eccessiva dettata dalla droga del fare, un colpo d‘arresto dovuto alla natura dilagante e aggiunge nella sua poesia “Lo sentivamo tutti/ch’era troppo furioso/il nostro fare./Stare dentro le cose./Tutti fuori di noi. Forse per questo dopo c’è stato un salto/di specie dal pipistrello a noi./Qualcosa in noi ha voluto spalancare.”
Proprio in questo modo La Rinascita si presenta come spalancamento della prospettiva grazie proprio al periodo doloroso del covid19, visto filosoficamente come morte della droga del fare e della narcosi della tecnica, come l‘ha spesso definita Umberto Galimberti, verso una ricoperta dello spalancarsi dell‘uomo e della donna al mondo, spalancarsi al divino dono della poesia.
Le domande quindi a cui gli ospiti dovranno rispondere saranno molte, in primis chiedersi se la Rinascita post Covid19 avrà bisogno della morte del capitalismo sfrenato e machista, che non può convivere con la pandemia e la lentezza necessaria al benessere planetario, in secundis se questa rinascita sarà rinascita solo con l’aumento del tecnicismo imperante e alienante delle app che riempiono il frigo, dei fattorini geolocalizzabili per l’approvvigionamento del guardaroba e dei social network conformanti/bullizzanti per i canoni estetici, o sarà una rinascita dei valori umani della comunicazione diretta e di vicinanza sociale reale col vicino (di casa e non) che spalancano l’essere umano alla conoscenza del mondo, che rendono ognuno attento al pericolo della clausura e della sottile violenza che pervade l’aria domestica (e che assai spesso ha portato in questo periodo alla violenza domestica e al femminicidio), come auspicato dalle migliori intenzioni di tutti?
Saranno invitati a riflettere sul tema e su queste domande undici ospiti, presenti in dieci meravigliosi comuni marchigiani, cominciando con la scrittrice e biografa Cristina De Stefano, che, accompagnata da Lucia Tancredi, aprirà la rassegna attraverso il racconto della rinascita del bambino attraverso l’educazione, tramite le parole, le idee innovative e le opere della pedagoga marchigiana Maria Montessori, in un incontro virtualmente ospitato dal comune di Macerata, il 4 Luglio alle ore 18, che sarà visibile sul canale Youtube della rassegna https://www.youtube.com/channel/UCZ8U5e99qhdGQ3olIl64yGg e in diretta Facebook all‘indirizzo https://www.facebook.com/nonavocesola; seguirá un secondo incontro che finalmente riabbraccerá di persona il pubblico a Porto Sant‘Elpidio in Piazza Garibaldi, il 10 Luglio alle 21,15, animato dalla conduttrice, sceneggiatrice e scrittrice Barbara Alberti, che affronterà il tema della nascita, rinascita e rinnovamento della società tramite l’apporto femminile, in un intervento dal titolo Chi dice donna dice dono. Sempre la frizzante Barbara Alberti sarà la protagonista del terzo incontro, ancora una volta rincontrando direttamente il pubblico, a Sarnano, in Piazza Perfetti, l’11 Luglio alle ore 18, in cui narrerà la rinascita del femminile che si spalanca al mondo attraverso la scrittura, con un intervento dal titolo Lettere d’amore; il quarto appuntamento si terrà a Fano, il 16 Luglio alle ore 21,15, presso la Chiesa di San Francesco, e vedrà protagonista la giornalista e corrispondente di guerra Giuliana Sgrena, che con il suo intervento dal titolo Manifesto per la Verità, dialogherà con il pubblico sul tema di fake news e della sempre più conturbante post-verità dei nostri giorni, ove non è importante la veridicità delle notizie, ma la loro interpretazione in chiave politica e denigratoria. A seguire il quinto appuntamento si terrà a Numana, in Piazza del Santuario, il 23 Luglio alle 21,15, e vedrà protagonista il filosofo e sociologo Umberto Galimberti, che racconterà la sua visione filosofica di rinascita possibile nell’età della tecnica con un intervento dal titolo Il contagio e la rinascita.
Il sesto appuntamento si terrà a Montecosaro, presso il Palazzo Comunale, il 5 agosto alle ore 21:30, e stavolta ad incontrare il pubblico sulla rinascita sarà il poeta e paesologo Franco Arminio, con un intervento dialogante col pubblico dal titolo La cura dello Sguardo-Nuova Farmacia Poetica. Il 13 Agosto alle ore 21,15 la città di Porto Recanati accoglierà all’Arena Beniamino Gigli altre due donne autorevoli : la scrittrice e giornalista Loredana Lipperini e la scrittrice e biografa Lucia Tancredi, che dialogheranno con il pubblico sul tema della peste come simbolo e topos letterario-filosofico necessario per la rinascita, nell’intervento La notte si avvicina. L’ottavo appuntamento, ospitato dal Teatro Comunale del Comune di Urbisaglia, il 27 Agosto alle 21,15, vedrà protagonisti Franco Catalano, celebre scrittore e nipote di Leonardo Sciascia, intervistato da Lucia Tancredi, sul tema della rinascita del femminile attraverso l’esempio, l’innovazione e l’inimitabilità, in una serata intitolata Icone Femminili. Maria Rosa Cutrufelli, giornalista, saggista e romanziera di fama internazionale sarà al timone del nono incontro, con un intervento incentrato sulla necessità del cambiamento in un intervento dal titolo L’Isola delle Madri.
L’ultimo incontro, si terrà ad Ascoli Piceno, e sarà incentrato sulla potenza della rinascita vista attraverso la fisica dei corpi celesti e sostenuta dai popoli del mondo, in una prospettiva di politica inclusiva e illuminata, raccontate dalla astrofisica Francesca Faedi e dall’esperta internazionale di politiche europee Frida Paolella.
Moreno Pieroni, assessore al Turismo- Cultura della Regione Marche, ha accolto il ritorno di Non a Voce Sola , all’insegna della rinascita di un territorio fortemente offeso (ma mai arreso) dal terremoto prima e dal Covid19 poi: “ La determinazione delle donne si incontra anche in questa iniziativa che abbiamo sempre apprezzato per la qualità della sua proposta e la capacità di rinnovamento e coinvolgimento dei territori, una determinazione che si legge nella volontà di non fermarsi mai di fronte alle difficoltà, ma solo per riflettere, capire e poi ripartire più forti. Ed è anche un po’ la cifra dei marchigiani. La Rinascita , dunque, tema quanto mai centrato che mi auguro possa diventare anche nelle Marche, Rinascimento e corrispondere ad un eccezionale fioritura artistica e letteraria, ad uno straordinario fermento di idee e sviluppo del pensiero, frutto di una nuova consapevolezza dei mezzi a disposizione. “
La direttrice artistica della rassegna, Oriana Salvucci, racconta così il fil rouge della rassegna e la scelta attenta dei suoi ospiti, accomunati dall’interrogativo sulle molte possibili rinascite fattuali e simbolico-filosofiche dell’umanità: “ Non a Voce Sola è un appuntamento irrinunciabile in terra marchigiana, una sorta di peregrinatio su e giù per la Regione, un viaggio simbolico tanto più significativo e pregnante in quest'era "tempestosa e tempestata". L'idea della tempesta mi ha sempre incantata poichè in essa si racchiude il caos , ma anche una promessa di cambiamento e di rinascita( le pepite d'oro di cui parla una nota poetessa). Non si può rinunciare, infatti, all'idea di una mutazione epocale, non si può far finta che nulla sia accaduto, non si può non prendere atto che qualcosa è cambiato, fuori di noi e dentro di noi. Il danno può essere una occasione di rinascita, di renovatio, di ripensamento dell'esistere, di riflessione sul rapporto con l'esistente. E' necessario ripensare il mondo e il nostro rapporto con l'universo, donne e uomini, per la creazione di un nuovo ordine simbolico in cui sia contemplata la voce femminile, l'esistenza femminile. Del resto, il mondo sarebbe migliore se solo le donne potessero semplicemente dire le loro ragioni, il loro punto di vista sul mondo. E' su questi cardini che si innesta la riflessione e il dialogo dei nostri dodici graditi ospiti, un percorso di ricerca dove si vogliono suscitare interrogativi più che dare risposte. Lo stesso fil rouge, la Rinascita, vuole essere un interrogativo, una sfida, una occasione di riflessione per tutti noi, perché il miracolo dei miracoli è pensare, tornare ad interrogarci, continuare la ricerca da viandati, da pellegrini, come preferiamo."
Lucia Tancredi, nota scrittrice, come ogni anno, inaugura la Rassegna Non a Voce Sola e coopera a tracciare la rotta da seguire, così illustra la sua idea di Rinascita: " Non era mai successo che l'umanità si fermasse per assistere ad una rarefazione della vita come solo la letteratura aveva saputo raccontare. Ora comincia la fase più delicata, ed è quella di trasformare il danno in dono, la disgrazia infettiva in una occasione di Rinascita. Per alcuni non sarà facile uscire dal guscio delle proprie case, superando la sindrome da capanna o del prigioniero, che porta a vedere il prossimo come separato e potenzialmente pericoloso. Per altri la vita vera, e non il surrogato di quella virtuale, potrà mostrare la delusione e la sconfitta di mostrarsi come quella di prima, non divenuta più avveduta ed accorta.
La Rinascita dovrà essere accompagnata dal ritorno ad una dimensione di comunità, con le dovute precauzioni, scandita anche da appuntamenti culturali nei quali confrontarsi, elaborare il trauma ed il lutto, accettare la complessità, praticare la gentilezza e quella che gli Antichi chiamavano urbanitas, vale a dire la dimensione sociale del saper stare uno in presenza dell'altro.
La rassegna “ Non a voce sola” da anni continua a raccogliere un pubblico trasversale e sensibile alle tematiche della differenza, dell'inclusione, della cura e della cultura come condivisione; a maggior ragione in questa stagione 2020 vuole proporsi come punto di riferimento.
Tutta la grinta di Gianmarco Tamberi. L’azzurro del salto in alto sfonda quota 2,30 ad Ancona e aggiunge cinque centimetri alla prova della scorsa settimana a Formia. Il primatista italiano trova la misura al secondo tentativo, per un risultato che eguaglia la migliore prestazione al mondo della stagione all’aperto appena cominciata, e poi dà l’assalto a quota 2,34, mancata per tre volte.
È una prova di efficienza quella di Halfshave, che si riscatta dal 2,21 centrato appena giovedì sempre sulla pedana di Ancona, e che gli permette di guardare con fiducia al resto della stagione. Il saltatore delle Fiamme Gialle termina così il proprio mini-ciclo di test di “riapertura” dopo il lockdown. Entrato in gara quando gli avversari sono già usciti di scena, ma spinto dal calore della propria “crew” di amici che lo applaude al di là della recinzione del campo Italico Conti, Gimbo è pulito a 2,10 e 2,15, poi rischia e deve ricorrere al terzo tentativo per liberarsi della quota di 2,22, quindi gli bastano due prove per domare 2,27. L’appuntamento è di nuovo con il 2,30, come otto giorni fa a Formia, ma stavolta l’asticella resta su. E Gimbo può sorridere.
“Come alle indoor, anche stavolta mi è servita una settimana in più - commenta Tamberi, ricordando il 2,31 arrivato a Siena dopo la delusione degli Assoluti di Ancona - Lo aspettavamo, questo 2,30, e già da Formia avevo dimostrato di poterlo valere. Dovessi fare un bilancio di queste prime tre uscite, Formia resta la gara in cui sono stato più bravo, perché saltavo con rincorsa da 9 passi. Oggi ne ho messi dentro 11 per la prima volta dall’inizio e ho avuto qualche difficoltà, perché chiaramente si entra molto più veloci. Il 2,22 alla terza? Sì, ho fatto un gran bel salto e ritrovato la sensazione di uno stacco molto buono. Lì mi sono sbloccato. Per mia deformazione professionale guardo sempre a cosa va migliorato: nella terza prova a 2,34 mi è mancato un pelo di brillantezza sulla spinta finale. Ma per essere 81 kg non è male, considerato che il mio peso forma è 75 e mezzo”.
Una grossa mano, oggi, gliel’hanno data gli amici e la famiglia: “Sono un sostegno enorme, ma mi ha fatto tanto piacere che ci fossero anche i miei nonni materni Marcello e Graziella, con mamma Sabrina. Nonno Marcello ha anche pianto dopo il 2,30, è stato bellissimo”. Finita la prima tranche della stagione, l’arrivederci è per agosto: “A posteriori i risultati mi rassicurano che il lavoro fatto per i Giochi Olimpici era giusto. Saltare 2,30 in queste condizioni è davvero tanta roba. Adesso bisogna ricaricare un po’ e cominciamo subito a preparare il ‘mondiale dell’anno’: il Golden Gala dello Stadio dei Marmi”.
In primo piano ad Ancona anche il mezzofondo, con due gare nazionali sugli 800 metri disputate interamente in corsia. Tra gli uomini l’atleta di casa Simone Barontini (Fiamme Azzurre) si aggiudica la prova con 1’50”32, all’esordio stagionale in questa distanza. Al femminile debutto convincente in 2’04”62 per la trentina Irene Baldessari (Esercito). Nelle gare regionali successi di Nicola Calcabrini (Grottini Team Recanati, 1’56”54) e della pesarese Ilaria Sabbatini (Atl. Avis Macerata, 2’17”64). Sui 200 metri si conferma in grande crescita il ventenne Alessandro Moscardi (Sef Stamura Ancona) che in 21”76 demolisce il personale nonostante il vento contrario (-2.4) seguito da Lorenzo Angelini (Atl. Avis Macerata, 21”98), poi Fabio Angelo Yebarth (Sport Atl. Fermo, 22”13) mentre si migliorano altri due ragazzi classe 2000, Matteo Spuri (Atl. Fabriano, 22”31) e Michele Ferracuti (Sport Atl. Fermo, 22”48/-2.1). Nella gara femminile prevale la junior Benedetta Boriani (Stamura) in 25”63 (-0.2) a poco più di tre decimi dal personale superando la 18enne Elvira Yebarth (Sport Atl. Fermo, 26”36). Vittorie ascolane nei salti: atterra sul personale Valerio De Angelis (Asa Ascoli Piceno) nel lungo con 6.81 e vento appena entro la norma (+2.0) per superare il 6.65 di Matteo Colletta (Stamura). Nell’alto la non ancora 16enne Laura Giannelli (Asa Ascoli Piceno) con 1.64 si migliora di un centimetro e sconfigge l’altra allieva Francesca Botnari (Stamura, 1.61).
Un motociclista di 77 anni residente ad Esanatoglia, nel tardo pomeriggio di oggi, ha perso il controllo della sua moto e si è schiantato contro il guard-rail nei pressi lo svincolo di Campodiegoli e Fabriano Ovest.
Sul posto è subito accorso il personale sanitario del 118 che ha prontamente allertato l'eliambulnza della stazione di Fabriano ma sono stati vani i tentativi di rianimare il centauro.
A causa di un incidente, è temporaneamente chiusa la carreggiata in direzione Chiaravalle, della statale 76 “Della Val d’Esino”, all'altezza del chilometro 7 in località Fabriano in provincia di Ancona.
Sul posto sono intervenute le squadre Anas e Carabinieri per gli accertamenti della dinamica e per ripristinare la circolazione in sicurezza nel più breve tempo possibile.
Sono stati resi noti i dati del Gores delle ore 18: non c'è stata nessuna vittima nelle Marche a causa del Covid-19 nelle ultime 24 ore. Si tratta del tredicesimo giorno consecutivo e del ventottesimo totale senza decessi dall'inizio dell'emergenza sanitaria.
Dati incoraggianti, che si aggiungono a quelli sui nuovi casi positivi dove prosegue il trend delle ultime settimane dello 0 alternato (Oggi nessuni nuovo caso registrato).
Non va dimenticato come il virus, nella nostra regione, abbia spezzato la vita di 991 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di decessi (525), mentre sono 166 le vittime totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 94,9% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 80,5 anni.
Di seguito, nel dettaglio, il bollettino diffuso dal Gores:
Lo splendido palazzo cinquecentesco Floriani-Carradori in centro città, che ospita il ristorante Vere Italie, è stato ieri sera il giusto teatro della presentazione del nuovo progetto sportivo della Pallavolo Macerata. La famiglia del volley biancorosso si è riunita per celebrare la nascita della collaborazione con Med Store, azienda leader nel settore della tecnologia: da oggi la squadra prende il nome di Med Store Macerata. E non è l’unica novità, il Palazzetto di Fontescodella diventa il Banca Macerata Forum, grazie all’accordo stipulato con l’istituto di credito cittadino, da sempre vicino allo sport e allo sviluppo del territorio. La cena, alla presenza del Sindaco Romano Carancini, l’Assessore allo Sport Alferio Canesin e dei principali sponsor che sostengono la squadra, ha rappresentato l’occasione per ritrovarsi, raccontare il lavoro svolto nella stagione passata e guardare con rinnovato ottimismo al futuro.
Il General Manager Francesco Gabrielli ha aperto la serata raccontando come la dirigenza ha vissuto il difficile momento di emergenza del Covid. “Ci siamo chiesti più volte come continuare viste le difficoltà e abbiamo deciso di premiare l’impegno di tutte le persone che hanno sposato questo progetto. Grazie a loro continuiamo a sognare. Abbiamo fatto qualcosa di importante per Macerata e posso dire che oggi questa è la società sportiva più importante della città. Portiamo il nome di Macerata in tutta Italia e siamo orgogliosi di aver rilanciato il progetto insieme a tutti i nostri partner”. Il Vice-Presidente Gianluca Tittarelli, “Oggi abbiamo due belle notizie: la squadra diventa Med Store Macerata grazie al nuovo main sponsor mentre il Palazzetto di Fontescodella, la nostra casa e la porta della città per gli ospiti che accoglieremo durante la stagione, si chiamerà Banca Macerata Forum. Ringrazio anche l’amministrazione per l’aiuto e la vicinanza”.
Il CEO di Med Store Stefano Parcaroli ha spiegato i motivi di questa collaborazione, “Ci siamo trovati molto bene con la Pallavolo Macerata. È una realtà positiva, promuove valori sani e siamo rimasti affascinati dalla passione e l’impegno che ci mettono tutti. Il nostro motto è sempre stato “Be the One”, per l’attenzione che vogliamo sempre riservare alle persone. La nostra volontà è quella raccontare questa realtà e di farlo insieme”. Gli ha fatto eco il padre, Sandro Parcaroli, “Lo sport insegna ai giovani ad affrontare le sfide della vita e siamo particolarmente soddisfatti di poter contribuire a chi tanto si spende in questo senso”. L’attenzione rivolta ai giovani è al centro anche degli obiettivi della Banca Macerata, come confermato dal Direttore Generale Rodolfo Zucchini “Condividiamo lo spirito della Pallavolo Macerata, dare principi di vita ai ragazzi e farli divertire in modo sano, stando insieme”.
La parola è passata quindi allo Staff, con il Direttore Sportivo Riccardo Modica, “Ci siamo uniti in questo momento difficile, abbiamo fatto squadra ed è nato un nuovo progetto. Stiamo costruendo un gruppo molto giovane, in buona parte composto da ragazzi del 2000, tre titolari saranno 20enni di grandissima prospettiva. Li affiancheremo i giocatori di esperienza, a partire dal Capitano Natale Monopoli, Simone Gabbanelli e Lorenzo Calonico. Sta nascendo un gruppo che potrà fare molto bene e siamo fiduciosi per la nuova stagione”. Il Coach Adriano Di Pinto ripercorre il campionato fermato sul più bello, “Ci aggiorniamo ad un anno di distanza e dopo una stagione strana ma anche ricca di soddisfazioni. Si è creato un gruppo bellissimo, è nato dalle difficoltà che i ragazzi hanno affrontato insieme dando tutto sul campo. Peccato per come si è chiuso il campionato, ci porteremo con noi il rammarico insieme ai tanti bei ricordi; tutti i giocatori che non saranno con noi il prossimo anno avranno sempre nel cuore Macerata e questa società, per l’ambiente che è stato costruito e le persone che ne fanno parte. Sono particolarmente contento poi di portare giocatori del settore giovanile in prima squadra; è un risultato importante che ripaga i grandi investimenti fatti dalla società e il duro lavoro degli allenatori”.
Il saluto e i rinnovati ringraziamenti del Vice-Presidente Tittarelli hanno chiuso l’incontro, che apre la strada ad un futuro pieno di speranza, voglia di crescere e di raccogliere successi sempre nuovi.
L'incidente si è verificato lungo la strada statale 209 "Valnerina" che da Visso conduce a Pieve Torina nel primo pomeriggio di oggi, intorno alle 14:00.
Ancora da chiarire l'esatta dinamica dell'incidente, ma stando ad una prima ricostruzione un motociclista di 17 anni sarebbe caduto rovinosamente a terra dopo aver perso il controllo della sua moto in un curva.
Immediato l'arrivo sul posto degli operatori sanitari del 118 che hanno prestato le prime cure del caso al ragazzo e giudicando lievi le lesioni riportate a seguito dell'impatto con l'asfalto, hanno disposto il trasferimento del centauro in ambulanza al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Camerino.
Nel sinistro non risultano coinvolti altri mezzi.
Ore di ansia per un ragazzo di 22 anni, scomparso dal pomeriggio di ieri, attorno alle ore 18:00, mentre si trovava al lago Castreccioni di Cingoli. I suoi vestiti sono stati rinvenuti lungo la riva, nei pressi dello stabilimento "Arcobaleno Beach", ma di lui non si ha più traccia.
Sul posto per le ricerche, scattate dalle 7:30 di questa mattina, sono presenti due squadre di terra dei Vigili del Fuoco da Macerata e Apiro, oltre ai sommozzatori di Ancona e a un elicottero del nucleo di Pescara. Presenti anche i carabinieri di Cingoli.
Il giovane si trovava al lago assieme a degli amici. Proprio loro hanno lanciato l'allarme questa mattina.
AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:45
E' stato ritrovato dai sommozzatori dei Vigili del Fuoco senza vita a 3 metri dalla riva davanti allo stabilimento "Arcobaleno Beach" dove aveva lasciato i vestiti, il corpo di Davide Baiocco, il ragazzo di 22 anni di Fiuminata, che nella giornata di ieri era scomparso nel nulla senza lasciare traccia.
Probabilmente il ragazzo ha accusato un malore mentre era a fare il bagno nelle acque del Lago di Cingoli ed è morto per annegamento. Successivamente il corpo privo di vita del giovane è stato spostato dalla corrente ed è stato ritrovato dopo varie ore di ricerche condotte da parte dell'elicottero del reparto volo VVF di Pescara, dei sommozzatori VVF provenienti da Ancona, del 118, dei Carabinieri e dei volontari civili.
Sul posto è arrivato il medico legale per effettuare ispezione cadaverica dopodichè la salma è stata restituita ai familiari su disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
A Tolentino è nato l'Interact Tolentino, con club padrino il Rotary di Tolentino, presieduto da Carla Passacantando. Compongono il neo gruppo, istituito ai tempi del coronavirus, ragazzi che hanno dai 12 ai 18 anni di Tolentino e paesi limitrofi. Il Rotary di Tolentino ha dato vita al nuovo gruppo riconoscendo il cambiamento positivo implementato dai giovani e ragazzi come quinta Via d’azione, azione per i giovani, attraverso un impegno personale per incoraggiare i giovani ad agire attraverso l’azione di pubblico interesse e internazionale, a sviluppare doti di leadership e ottenere una prospettiva internazionale che promuove la pace mondiale e la comprensione culturale; per consentire a studenti e giovani di agire attraverso le suddette azioni, scoprire nuove culture e promuovere la comprensione internazionale come cittadini globali, sviluppare doti per diventare leader nelle scuole e nella comunità, fare amicizie a livello locale e internazionale e divertirsi riconoscendo l’importanza del servire al di sopra di ogni interesse personale.
L'Interact Club Tolentino intraprenderà almeno due progetti all’anno, uno in favore della scuola o della comunità e l’altro finalizzato alla promozione dell’intesa fra i popoli. «Grande è la soddisfazione per il Rotary Tolentino – afferma il presidente Carla Passacantando – per aver dato vita al nuovo club di ragazzi che si aggiunge al Rotaract Club Tolentino, composto da giovani dai 18 ai 30 anni e più, fondato diversi anni fa.» Il Rotary Tolentino è il club padrino del nuovo Interact, uno dei primi nel Distretto 2090, così lo seguirà nel corso della sua attività. Il nuovo Interact è stato presentato nell'ultimo incontro promosso in via digitale sulla piattaforma zoom con il collegamento dei ragazzi che ne fanno parte. Nel corso della serata si è parlato del progetto Tirotary che quest'anno compie dieci anni. Non è stato possibile fare gli screening agli alunni, essendo in questi ultimi mesi rimaste chiuse le scuole per l'emergenza coronavirus, ma allo stesso tempo è stato realizzato un depliant divulgativo del progetto per proporlo in altri club italiani. Del Tirotary ha parlato Stefano Gobbi. Qualche serata fa, sempre con la piattaforma zoom, il Rotary di Tolentino ha organizzato l'incontro “Il nuovo coronavirus: l'esperienza umana, la sfida clinica” con Paula Castelli, medico infettivologo e Giuseppe Moretti, medico igienista. E si è rivelata una serata alquanto interessante con il coinvolgimento dei soci.
Qualche pomeriggio fa il Rotary di Tolentino ha partecipato all'interclub con altri club italiani sul tema “Università e ricerca, professioni e innovazione. Covid: il futuro sarà diverso dal passato” con il ministro dell'università e della ricerca Gaetano Manfredi che ha annunciato delle linee guida da applicare nella scuola e università
Incidente in moto per un uomo di 50 anni. È quanto avvenuto attorno alle ore 14:30 del pomeriggio odierno lungo la strada provinciale 97 che da Pioraco conduce a Sefro.
Il centauro ha perso il controllo del suo mezzo mentra stava per imboccare un curva pericolosa ed è caduto rovinosamente sull'asfalto. Sul posto sono prontamente intervenuti gli operatori sanitari del 118 che, dopo aver constatato i gravi traumi riportati dall'uomo, hanno richiesto il supporto dell'elisoccorso che ha provveduto a trasportare il motociclista all'Ospedale Torrette di Ancona in codice rosso.
Nel sinistro non sono stati coinvolti altri mezzi.
Si è svolta questa mattina la cerimonia per l'anniversario della Liberazione di Civitanova Marche (29 giugno 1944) organizzata dal Comune di Civitanova, in collaborazione con la sezione locale dell’Anpi, Provincia di Macerata e Protezione civile.
Il sindaco Fabrizio Ciarapica ha accolto i rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni a Santa Maria Apparente, sulle sponde del fiume Chienti, dove la storia ha preso voce dalla narrazione diretta di Costanzo Giannini, testimone degli eventi. Una nuova targa è stata scoperta poi sul ponte della Madonna degli Angeli a Civitanova Alta, a perenne memoria del passaggio dei mezzi corazzati delle truppe alleate Lancieri dei Carpazi. In questo frangente, a rappresentare la Provincia di Macerata è intervenuta la consigliera comunale Deborah Pantana che, per conto del presidente Pettinari, ha ricordato la Liberazione a Civitanova Marche e in molte altre città della costa adriatica. “I Polacchi, con grande coraggio – ha detto Pantana - riuscirono a combattere non solo contro i tedeschi ma a battere anche stenti, malattie e fatiche di ogni tipo, che le guerre riservano, scrivendo una pagina di storia che noi dobbiamo porre in evidenza. Il loro senso del dovere li ha spinti ben oltre i propri confini e hanno liberato altri popoli, oppressi da una terribile dittatura. Valori altissimi li hanno guidati in questa azione e oggi li ricordiamo e li celebriamo per ringraziarli. A loro deve essere riconosciuto il merito di aver maturato, in anticipo sui tempi, un’idea di “Resistenza Assoluta”, contro ogni forma di totalitarismo”.
La tappa conclusiva del programma ha avuto luogo presso i giardini di piazza Gramsci, con la deposizione della corona di alloro sulla lapide della ricorrenza.
Presenti il presidente del Consiglio comunale Claudio Morresi, il consigliere regionale Francesco Micucci, i consiglieri comunali Mirella Franco e Pier Paolo Rossi, Richard Dernowski nipote del generale Pawel, Giorgia Belforte, Amedeo Regini e Anna Donati dell'Anpi, il coordinatore della protezione civile locale Aurelio Del Medico, l'ex assessore Gustavo Postacchini, il professor Claudio Bernacchia autore del libro “E Venne la Guerra”.
Una preghiera alla vicina Madonna dei Lumi, di cui si narra l'apparizione, è stata recitata da don Jason Hood del Santuario di Santa Maria Apparente dopo aver benedetto il ponte e la nuova targa.
“Un periodo drammatico per l'Italia e per Civitanova – ha detto il sindaco Ciarapica – asserragliata dalla truppe tedesche. Lutti, fame, bombardamenti misero in ginocchio la Città, causarono perdite di civili e costrinsero la popolazione a rifugiarsi, sfollata, nelle zone limitrofe, come ci ricorda la canzone che parla degli sfollati nel nostro dialetto. Ma la storia della nostra Città trovò uno spiraglio il 21 giugno del ‘44 con l’arrivo sulle sponde del fiume Chienti, dell’Armata polacca. La Terza Divisione Carpatica, colonna d’assalto del Secondo Corpo d’armata polacco dopo aver liberato l’Abruzzo, si affacciò sul nostro territorio scontrandosi con la 278a divisione tedesca nel tentativo di farla arretrare verso Nord. Al comando dell’Armata viene posto il Generale Anders, proprio sul fiume Chienti. Il ricordo dell’Armata polacca è un tributo dovuto. Da quel disastro di forze contrapposte, Civitanova Marche ritrovò la forza per risollevarsi e diventare la Città che è oggi”.
(Foto di Luigi Gasparroni)
Nella serata di ieri, sabato 27 giugno e nelle prime ore di domenica 28 giugno, grande afflusso di cittadini sul lungomare e nel centro di Civitanova Marche, ma nessuna criticità rilevata.
I servizi attuati congiuntamente dalla Polizia di Stato, dall’Arma dei Carabinieri, dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia Locale, coordinati dal Dirigente del Commissariato di Civitanova Marche, hanno assicurato una adeguata cornice di sicurezza per la serata civitanovese.
Nell’ambito dei servizi sono state controllate, soltanto dalla Polizia di Stato, decine di persone e veicoli.
Sono stati altresì effettuati numerosi posti di blocco e controllati diversi locali pubblici. Anche in questo caso, nessuna irregolarità rilevata.
I servizi saranno ripetuti nei prossimi fine settimana e nel corso della stagione estiva anche in altri centri a vocazione turistica, per assicurare un’estate sicura ai maceratesi e ai turisti che affluiranno sulla costa della provincia.
Il Questore Antonio Pignatato raccomanda ai gestori dei locali la puntuale osservanza delle disposizioni in materia di sicurezza pubblica e distanziamento sociale in quanto le violazioni saranno sanzionate rigorosamente.
“Le Marche sono, insieme all’Emilia Romagna, la regione più virtuosa sulla capacità di spesa dei fondi FESR. I livelli di spesa al 31 dicembre 2019 ci vedono al secondo posto (160%) dietro l’Emilia Romagna (165%), mentre per esempio Veneto e Lombardia, governate dalla Lega, risultano molto più indietro nella classifica (rispettivamente 108% e 107%)”. Il segretario regionale Pd, Giovanni Gostoli, replica alle parole di Salvini che ha criticato la regione per la capacità di spesa dei fondi.
“Negli anni abbiamo sempre raggiunto con largo anticipo gli obiettivi di spesa previsti dall’Unione europea per il POR FESR 2014/2020. Risorse che le regole comunitarie ci consentono di spendere entro il 2023. Investimenti che sono stati concentrati su progetti legati allo sviluppo delle aree interne, a innovazione e ricerca, internazionalizzazione, sostegno alle aree di crisi, promozione di una crescita ecosostenibile con i tanti progetti di green economy finanziati, senza dimenticare lo specifico asse 8 con i fondi sisma dedicati alle zone colpite dal terremoto”, aggiunge Gostoli.
“Nell’Italia che fatica a spendere e spendere bene le risorse europee questi risultati dovrebbero essere motivo di orgoglio per tutti, a prescindere dal colore politico - precisa Gostoli - La nostra regione, insieme ad altre realtà, può testimoniare l’efficienza e la capacità di cogliere le opportunità per sostenere lo sviluppo dell’economia che in questi anni ha vissuto un periodo difficilissimo a causa di eventi straordinari: prima la tra crisi economica e la crisi dei distretti produttivi, più quella del credito e di Banca Marche a cui si è aggiunto il terremoto più drammatico della storia e infine la pandemia di Covid19 che ha segnato la popolazione delle Marche".
Il segretario dem conclude: “Sui fondi europei non accettiamo sciacallaggio da chi, come la Lega, vorrebbe uscire persino dall’Unione europea. Ciò comporterebbe un grave danno per tante imprese marchigiane che sono capace di guardare al mondo ed essere protagoniste con l’export. Inoltre, basta pensare che la destra vorrebbe persino rinunciare ai fondi europei straordinari per la sanità, derivanti dal MES. Una posizione davvero incomprensibile. In questa fase l’Unione Europea sta delineando le prospettive strategiche di sviluppo per il settennio 2021-2027: servirebbero contributi costruttivi per dare forma ai tanti fondi che saranno erogati e che costituiranno un’opportunità importantissima per il nostro territorio. Salvini, come al solito, non porta nessuna proposta, dimostrando anche di non sapere nulla di quanti e come sono stati spesi i fondi europei nelle Marche”