"E' giusto poter giocare due partite quando tutti gli altri ne possono giocare solo una? - a porre il quesito è il capogruppo regionale dei Verdi, Sandro Bisonni che intevenuto sulla proposta, che esclude la possibilità di una doppia candidatura sia a Presidente che a consigliere per la Regione Marche - La modifica alla legge elettorale é stata pensata per eliminare alcuni inaccettabili privilegi. In passato si sono create delle listarelle con l'unico ed esclusivo scopo di creare la poltrona al candidato presidente di quella stessa listarella".
"E' evidente, infatti, che il candidato presidente gode di una visibilità che gli altri 30 candidati consiglieri non hanno - puntualizza - Se al singolo si concede il vantaggio di candidarsi anche a consigliere regionale, la partita è tutta a suo favore. La proposta, quindi, nasce da un principio di giustizia, volto ad eliminare un privilegio. Chi si è detto contrario, di fatto ha difeso i privilegi dei soliti politici che non vivono d’altro e che impediscono il ricambio generazionale e il rinnovamento - afferma Bisonni - Altro obiettivo dell’atto approvato, quello di incoraggiare (senza costringere nessuno) le coalizioni, perché venendo meno la garanzia della poltrona il candidato presidente della listarella non ha più interesse a correre in solitaria".
"Sono quindi molto soddisfatto che l'aula abbia riconosciuto, approvando la legge, la validità di questa proposta, quello che è assurdo per non dire ipocrita, è l'averla approvata con applicazione fra 5 anni - evidenzia - Se la proposta fosse stata antidemocratica, come gridavano, non doveva essere approvata, ma se così non è, come non è, che senso ha approvarla fra 5 anni quando chi verrà dopo avrà tutto il tempo e il diritto di modificare la legge a suo piacimento? Ma si sa che la sinistra molto spesso è autolesionista ed è alla continua ricerca della “scissione dell'atomo” - risponde il capogruppo della Regione Marche dei Verdi - Bocciando la proposta conferma questa volontà e fa tramontare definitivamente anche l'estremo tentativo che era alla base di quest’ultima, cioè quello di recuperare un'alleanza con i 5S - e prosegue - Privati, infatti, del desiderio sfrenato del loro candidato di sedersi in Regione (il 5S locale era riuscito a far bocciare l'alleanza su Longhi, inizialmente benedetta da Di Maio), sarebbero stati liberi di valutare, magari con un voto sulla piattaforma Rousseau (possibilità già richiesta da Maggi, ma negata), se allearsi con il centro sinistra o far vincere la destra".
"Su questa vicenda sono state dette molte bugie, cerchiamo di fare ordine - chiosa Bisonni - Prima di tutto i tempi. Questa proposta, in forma leggermente diversa ma basata sulla stessa logica, fu avanzata dal sottoscritto ad aprile del 2019 in tempi non sospetti, ma non trovò condivisione e fu fermata; nel 2020 si pensò alla modifica di cui discutiamo oggi. Solo chi non capisce nulla, ma proprio nulla, di politica può immaginare che una modifica alla legge elettorale possa andare avanti per la volontà di un singolo consigliere, tra l’altro di un piccolo partito come il mio. La verità invece è che certe cose non vanno avanti se non c'è, da parte del partito di maggioranza, la precisa volontà e l'interesse a portarla avanti - e aggiunge - La proposta trovò il favore di numerose forze politiche (PD, Verdi, Socialisti, +Europa e Civici) e con il loro consenso approdò in commissione, dove fu votata e approvata una prima volta, poi andò in Aula il 6 giugno e fu rispedita nuovamente in commissione per un ulteriore approfondimento".
"Il 12 giugno si riunirono tutte le forze di coalizione del centro sinistra alla presenza del candidato Mangialardi, che ascoltate le diverse posizioni (contrarietà di Art. 1 e astensione di Italia Viva oltre alle già citate posizioni degli altri) stabilì di andare avanti con la proposta ,invitando chi aveva delle perplessità a superarle - e prosegue - Il 19 giugno si riunì il gruppo PD, che preso atto della posizione dei più, decise di portare nuovamente in commissione la proposta per una sua ripresentazione in Aula. Cosa che avvenne il 22 giugno e proprio in commissione fu approvata con il voto favorevole di PD, M5S e con l'astensione della Lega, mentre Italia Viva e Forza Italia preferirono non votare"
"Quindi, come si vede, la proposta è partita in tempi non sospetti ed è stata condivisa dalla maggioranza delle forze politiche. Al di là di talune esternazioni pubbliche spesso ambigue - precisa Sandro Bisonni - Un'idea grezza del 2019 e sviluppata successivamente, senza nessun bliz e tutto alla luce del sole che è andata per le lunghe solo perché questi sono i tempi dei passaggi democratici - e spiega - In merito alla ipotetica penalizzazione del M5S, anche questa è priva di fondamento, infatti i seggi che gli spettano dipenderanno esclusivamente dai voti a favore di tale partito e non da altro. Pertanto le critiche del pentastellato Mercorelli dimostrano semplicemente il suo attaccamento alla poltrona (altro che servizio altruistico e uno vale uno!) e che non crede non solo di poter vincere, ma neanche di arrivare secondo (in tal caso diventerebbe, come previsto dalla legge, consigliere regionale) e la paura di perdere la tanto agognata poltrona lo terrorizza e gli fa lanciare pesanti accuse in tutte le direzioni, usando anche parole che non gli appartengono.
"La verità è che il voto verso i 5S è inutile, sia perché il suo candidato presidente dimostra che non hanno nessuna possibilità di vittoria, sia perché tutti i principi fondanti (vedi ad esempio la doppia candidatura, considerato che lui è già al terzo mandato) sono stati gettati nella spazzatura - tuona -Il M5s non esiste più - per concludere - Approvando questa norma, oggi eliminiamo un privilegio, favoriamo le alleanze e contemporaneamente un ricambio generazionale. Sono pronto a scommettere che tutti coloro che fino a ieri si strappavano i capelli gridando allo scandalo e al furto di democrazia, annunciando ricorsi o azioni legali, da domani se ne disinteresseranno e questo semplicemente perché con l'applicazione fra 5 anni, inutile ipocrisia, non si va più ad incidere sul loro privilegio e sulla loro poltrona.Unica cosa di loro esclusivo interesse!".
Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, domani sera alle 21:30 sarà a Recanati per presentare il libro "La mossa del cavallo". Appuntamento al Cortile di Palazzo Venieri, prestigiosa sede del Liceo Giacomo Leopardi, nel centro storico della città, in via Cavour 53.
Ad accogliere Matteo Renzi i coordinatori provinciali di Italia Viva Teresa Lambertucci e Antonello De Lucia, il coordinatore di Recanati Luca Sampaolo; Francesco Fiordomo, Tania Paoltroni e i consiglieri che hanno aderito ad Italia Viva.
"Dopo la peste, il Rinascimento. Cosa ci aspetta dopo il coronavirus? La stagione che si apre è carica di problemi, ma offre una formidabile opportunità all’Italia": il nuovo libro di Matteo Renzi - dal titolo "La mossa del cavallo" (Marsilio, 2020) - arriva al termine delle prime e più dure settimane della pandemia da Coronavirus, quando, per l'Italia e non solo, si apre una nuova fase, per la quale l'autore propone un patto tra le generazioni per tornare a crescere.
"Coraggio" è una delle parole chiave dell'opera di Renzi: «il coraggio della politica è il coraggio delle scelte, di rivendicare un futuro che non è scontato, ma dipende da noi. È giunto il momento dei contenuti, non dei pregiudizi. È urgente discutere di idee e progetti», spiega l'autore.
Dopo la nomina da parte di Papa Francesco a nuovo vescovo di Fabriano-Matelica, per S.E. Mons. Francesco Massara, già arcivescovo di Camerino-San Severino Marche, è ancora tempo di festeggiamenti in quanto oggi 1° Luglio ha tagliato il traguardo dei 55 anni.
Un momento importante a cui si unisce il direttore di Picchio News Guido Picchio e tutta la redazione formulando a Monsignor Massara i migliori auguri di buon compleanno.
I Borghi più belli delle Marche tutti da scoprire nelle opere dell’artista treiese Gianni Compagnoni. “Scorci in bianco e nero”, come evidenzia la copertina di questa terza edizione aggiornata, per un viaggio da compiere accompagnati dalle parole dello storico e critico d’arte Alvaro Valentini. Il libro è un chiaro omaggio alla terra marchigiana attraverso 125 tavole grafiche dal segno sobrio e incisivo che asseconda in caratteri peculiari di un’architettura medicale che gli stessi Comuni hanno saputo conservare. «Vorrei che chi sfoglia e ammira le pagine di questo libro senta il bisogno di riappropriarsi della propria terra, le Marche - ha spiegato Compagnoni nell’introduzione al volume dedicato, in particolare, alla moglie Giovanna, oltre che alle figlie e ai nipoti -, così come è accaduto a me, iniziando da questi piccoli gioielli incastonati nel territorio come minuscole pietre preziose». Un’opera originale e piena d’amore, ma anche un mezzo utile, ovvero una sorta di guida artistica tra bellezze conosciute e altre meno note, eppure di indubbio fascino. L’edizione 2020, ora, amplia la stesura prodotta nel 2013, anno della prima pubblicazione, con l’aggiunta di ulteriori dieci borghi della regione.
Gianni Compagnoni è nato a Treia il 3 agosto 1948. Dopo una lunga attività lavorativa in Italia e all’estero, durante il pensionamento ha iniziato a dedicarsi alla sua passione: la pittura. Tra i suoi volumi: “Treja illustrata” (2009); “L’incanto e la natura” (2011); e, non, ultimo, appunto, “I Borghi più belli delle Marche” (prima edizione nel 2013).
Il rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato rappresenterà la Crui, la Conferenza dei rettori delle università italiane, all’interno del Comitato Consultivo dell’Anvur, l’Agenzia nazionale di valutazione dell’università e della ricerca.
Il presidente della Crui Ferruccio Resta lo ha designato in sostituzione del professor Gaetano Manfredi, che ha dovuto rinunciare al ruolo in seguito alla nomina a Ministro dell’Università e della Ricerca.
Il Comitato consultivo è rappresentativo della più ampia comunità di riferimento delle attività dell'Agenzia, che collabora con gli organismi scientifici e agenzie internazionali e dell’Unione Europea nel campo della valutazione dei sistemi dell’istruzione superiore e della ricerca. I membri del Comitato consultivo sono, quindi, designati da istituzioni e organizzazioni nazionali e internazionali, con il compito di dare pareri e formulare proposte al consiglio direttivo, in particolare sui programmi di attività e sulla scelta dei criteri e dei metodi di valutazione.
“Il mio impegno – commenta il rettore Adornato - sarà quello contribuire alla definizione di una politica di valutazione che tenga conto della dimensione plurale e unitaria del sistema universitario, per rafforzare l’unità dei saperi, consolidare lo scambio scientifico culturale e, in particolar modo, per affermare ulteriormente la riconoscibilità del sistema Paese nello spazio globale”.
MAR come Marchiori e pure come Margherita. PAR come Parcaroli. VAR come riesame dell'azione (vedi: candidatura pre-covid). Piccolo lessico di assonanze linguistiche in casa Lega dove domani sera a meno di tre mesi dal voto, si riunisce come a Viterbo secoli fa l'eterno conclave per decidere il nome del competitor alla poltrona di sindaco di Macerata. Alla quale, l'ha fatto sapere lui stesso a Porto Recanati, tiene particolarmente Salvini dopo l'accordo sulle Regionali che vede candidato Governatore delle Marche Francesco Acquaroli (FDI).
Un patto tombale che virtualmente ha ricompattato le altre forze del Centrodestra da mesi con i sintomi di un acuto mal di pancia dopo la fuga in avanti dell'allora coordinatore Arrigoni. Il quale con la benedizione pesarese del Segretario nazionale, impose il nome del consigliere comunale, passato da Forza Italia alla Lega.
La concordia ritrovata a Roma dovrebbe dunque richiamare sotto la stessa bandiera leghisti, Azzurri e Fratelli d'Italia in chiaro disimpegno. In un clima di resa anticipata, con Deborah Pantana, challenger 5 anni fa di Romano Carancini, adesso verso Ancona con le insegne dei 'Popolari per le Marche' (leader Luigi Viventi), con protagonisti ex Udc come Ivano Tacconi nell'alveo sigoniano di 'Macerata Rinnova', mentre sullo scenario poche tracce restavano di Maurizio Mosca e del suo ruolo di regista (della coalizione) e di 'punte' quali Riccardo Sacchi e Fabio Pistarelli.
Parteciperanno alla conclave domani sera? Tutto lascia credere di 'si'. Seppure la fumata bianca si aspetta dopo scioglimento della riserva, come ha confidato a Picchionews lui stesso, da parte di Sandro Parcaroli, l'arma segreta che il Carroccio aveva sulle prime indirizzato sulla strada per Ancona. In caso di assenso del patron di Medstore, per Andrea Marchiori si proporrebbe uno scambio compensatorio 'alla pari' o quasi.
Tutto è ora nelle mani del nuovo inviato del Lìder Maximo, Riccardo Augusto Marchetti. Deputato, proveniente da Umbertide, cittadina umbra dell'alto Tevere famosa per i cambiamento. Fino al 1863 infatti si chiamava Fratta prima di prendere il nome dal principe Umberto di Savoia poi re buono ucciso dall'anarchico Bresci, e fino a quando è durato il PCI Umbertide era famosa per il significativo nomignolo di 'Piccola Russia' prima d'essere, attualmente, governata da un sindaco leghista.
Da Marchetti, laureato a Narni (Universita' di Perugia) in Investigazione e Sicurezza, il Capitano si attende molto: identificazione del candidato che dia la certezza di tenere il campo contro Narciso Ricotta, il candidato del Centrosinistra. Che è intanto passato alla fase 2 della sua campagna elettorale gia' avviata dall'investitura invernale delle Primarie. Di questa lunga e laboriosa programmazione lo testimoniano i manifesti 6x3 che hanno cominciato ad apparire sui muri di Macerata. Sotto il titolo 'Siamo un plurale' ritratti tutti gli uomini del candidato sindaco in abiti pesanti e senza distanziamento sociale.
Mesi dunque da recuperare per il Centro Destra alla ricerca della "pluralità/unità" perduta. Praticamente smarrita sin dall'epoca del 'loro' ultimo sindaco, Anna Menghi fatta fuori da una faida interna, ed ultima candidata leghista alla carica di sindaco del Capoluogo.
L'investimento si è verificato, intorno alle 12, lungo le strade della frazione di San Girio nel territorio comunale di Potenza Picena.
Secondo una prima ricostruzione, un uomo di 46 anni in sella alla sua bici è stato urtato da un'auto guidata da una donna di 45, mentre percorreva la strada in direzione del centro cittadino di Potenza Picena. A causa del violento l'impatto l'uomo è caduto rovinosamente a terra mentre il veicolo ha finito la sua corsa dentro un fossato situato al lato della carreggiata.
Lanciato l'allarme sono prontamente giunti sul posto i mezzi di soccorso del 118 e Il personale sanitario, valutata la situazione e le codizioni del ciclista ne ha disposto il trasferimento in ambulanza al Pronto Soccorso dell'Ospedale Civitanova Marche mentre per la donna ha riportato solo lievi traumi ed è stata curata in loco.
Sul luogo dell'inidente sono giunti anche gli uomini della polizia stradale che hanno effettuato tutti i rilievi del caso e cercato di ricostruire la dinamica del sinistro.
La Civitanovese prosegue il suo lavoro sul mercato. Il direttore sportivo Giulio Spadoni riporta a casa l’attaccante Emanuele Russo: prospetto molto interessante, classe 2000, nonostante la giovane età ha già calcato i palcoscenici delle categorie superiori con Isernia e Avezzano, serie D, mentre nell’ultima stagione ha militato nelle fila del Castelnuovo Vomano, con cui ha vinto il campionato d’Eccellenza disputando 16 partite. Si tratta di un ritorno nelle Marche per il giovane bomber, nativo di Porto Potenza Picena e studente a Civitanova Marche, dotato di grande talento e doti tecniche.
La società rossoblù punta molto su di lui e si tratta di un altro innesto interessante per la rosa a disposizione di mister Massimo Ciocci. Ovviamente la dirigenza della Civitanovese è molto attiva sul mercato e seguiranno altre novità.
Ci sono anche i giovani scacchisti settempedani dell’associazione sportiva dilettantistica “La Torre Smeducci” tra i partecipanti al workshop “Scacchi metafora educativa”, in corso in questi giorni a Roma. L’appuntamento segna l’avvio del più importante progetto nazionale di promozionale sociale basato sull’insegnamento degli scacchi a scuola.
Il progetto è stato selezionato dall’impresa sociale “Con i bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e viene promosso dal Centro sportivo educativo nazionale e dalla società sportiva Alfiere bianco.
L’iniziativa coinvolge oltre diecimila minori di 14 regioni italiane. Oltre alle Marche partecipano Sardegna, Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Campania, Lazio, Umbria, Abruzzo, Emilia Romagna, Piemonte, Lombardia e Friuli Venezia Giulia.
L’Asd “La Torre Smeducci” prende parte alle giornate romane quale unico partner ufficiale riconosciuto per tutta la regione Marche. Anche il prossimo anno scolastico il sodalizio terrà una serie di iniziative che, nel dettaglio, coinvolgeranno i piccoli studenti dell’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi” di San Severino Marche e dell’Istituto comprensivo “Don Bosco” di Tolentino.
Sul territorio saranno realizzate diverse attività sia curruculari, con lezioni in aula, che extracurriculari. Inoltre sarà attivato un circolo dove tutti potranno prendere parte all’attività scacchistica. Infine una sezione sarà dedicata alla formazione degli insegnanti con il coinvolgimento dei genitori tramite il “Torneo delle famiglie”. In programma poi altre attività collaterali.
Buone notizie per la viabilità rurale di Petriolo. Il Servizio Politiche Agroalimentari della Regione Marche ha comunicato l'ammissibilità delle domande di finanziamento per un contributo di 755mila euro su una spesa ammissibile di 1 milione e 16 mila euro per interventi in programma sulle strade di campagna del paese. Finanziamenti che arriveranno dopo la conferma della finanziabilità dei progetti presentati dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Domenico Luciani all’interno del bando del PSR 2014-2020 della Regione Marche. Un passaggio quest'ultimo che di fatto sarà puramente formale, dato che la somma complessivamente richiesta nelle domande presentate per il bando risulta inferiore alla dotazione finanziaria stanziata dalla Regione. Soddisfazione è stata espressa dallo stesso primo cittadino per il lavoro svolto dai professionisti incaricati, dagli uffici e dalla Giunta, oltre per la collaborazione dell’intero Consiglio Comunale: «Si tratta di un risultato importante - ha detto Luciani -, perché nei prossimi due anni permetterà di sistemare e ripristinare la quasi totalità della rete viaria secondaria del nostro territorio comunale».
Complessivamente, il contributo regionale concesso rappresenta il 70% del costo dell'intero investimento. Quattro i progetti per la viabilità rurale delle zone denominate “San Giovanni” (contributo di circa 200.500 euro), “Bora” (circa 38.500 euro), “Sant’Antonio” (circa 281.500 euro) e “Santarelli” (circa 234.800 euro). «Prevediamo che il cofinanziamento sarà a carico del Comune e non dei frontisti visto che si tratta di strade vicinali e quindi di strade di proprietà privata ad uso pubblico - ha spiegato ancora il sindaco Luciani -, stiamo valutando l'idea di fare accordi agroambientali in cui l’Amministrazione si impegna a sistemare e mantenere le strade a fronte dell'impegno degli stessi frontisti ad adottare misure e azioni nella gestione dei suoli che prevengono i rischi di avere danni alle strade, anche in relazione ai cambiamenti climatici in atto». Per il sindaco Luciani, insomma, «il “caso” Petriolo potrà diventare un esempio di collaborazione pubblico-privata per la gestione sostenibile del territorio».
"Il comune di Matelica fa cassa sui servizi all’infanzia e l’Assessore al bilancio non ha ancora capito che il comune è un ente a servizio dei cittadini e non il contrario - tuona in una nota, il gruppo consiliare “Per Matelica” guidato dall’ex sindaco Alessandro Delpriori - Non è neanche un’azienda e non deve fare fatturato, anzi, deve spendere tutti i soldi a disposizione - proseguono - Nell’ultimo consiglio comunale sono stati votati il bilancio per il 2020 e pure il consuntivo del 2019".
"La favola raccontata da un anno a questa parte che la vecchia amministrazione avrebbe lasciato i conti fuori posto e anzi, avrebbero lasciato buchi e finito tutti i soldi, è stata smentita da loro stessi. Il comune, infatti, ha avuto nel 2019 un risparmio di 360.000 euro -sottolinea il gruppo di minornaza - Soldi che erano stati previsti ma che Matelica Futura non ha voluto o saputo spendere, eppure si potevano fare servizi, erogare ai cittadini attività gratuite e magari aiutare le famiglie".
"Proprio le famiglie, quelle con più figli tra l’altro, sono le nuove nemiche di Ciccardini che è talmente ossessionato dal fare cassa che ha fatto quello che fino a qualche tempo fa era impensabile - precisano - Invece di usare i risparmi del Comune, ha deciso di aumentare le rette per l’asilo nido e per la mensa scolastica, con l'avallo dell'Assessore ai Servizi Sociali Procaccini. Aumento del 133% della tariffa giornaliera dell’asilo e aumento del 24,3% per il costo del buono mensa scolastico. Aumenti ingiustificati, in quanto non corrispondenti al miglioramento dei servizi stessi. Qualcuno tenta di giustificarli per le misure di sicurezza per il Covid".
"Niente di più falso e bugiardo: gli aumenti sono stati approvati da tutta la giunta Baldini precedentemente all'emergenza, ed inoltre già preannunciati in più occasioni nei consigli comunali dall'Assessore al Bilancio - spiegano i cosiglieri di minoranza - Mettiamo che una famiglia abbia due bambini, uno all’Asilo e uno alla scuola elementare, avrebbe un aumento annuo di quasi 400 €. Sono soldi che il comune ha in cassa e che l’Assessore ha deciso invece di prelevare dalle tasche dei cittadini, Il motivo? Perché secondo lui quei servizi costano troppo - e concludono - Sono aiuti a tutte le famiglie di Matelica, come possono costare troppo?".
Torna agibile, dopo le scosse di terremoto dell’agosto 2016, l’edificio del “noviziato”, nel monastero di Santa Chiara.
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha firmato la revoca dell’Ordinanza con la quale aveva dichiarato non utilizzabile la porzione dello stabile facente parte del complesso monumentale che si trova a Castello al Monte.
Con opere di riparazione e rafforzamento è stato recuperato un piccolo cedimento di fondazione, localizzato all’angolo nord – est, attraverso la realizzazione di sottofondazioni in muratura e la messa in opera di tiranti con capochiavi esterni a paletto. Oltre agli interventi strutturali sono state poi realizzate opere di finitura sia interne che esterne.
Quella delle suore di Santa Chiara a San Severino Marche è la più antica presenza clariana in tutta la regione e risale addirittura al 1223. All’inizio le clarisse furono ospitate nel convento di San Salvatore in Colpersito poi nel 1500 circa si trasferirono nell’attuale monastero di clausura con l’annessa chiesa anticamente intitolata a Santa Maria Annunziata. La struttura originaria risale al XIV secolo quando gli Smeducci finanziarono la costruzione di un edificio di culto per le terziarie di San Francesco.
Questo luogo carico di spiritualità oggi all’interno dell’altare maggiore, scolpito da Venanzio Bigioli, ospita un’Annunciazione dipinta da Lucio Tognacci. Di notevole interesse è anche il coro ligneo intagliato e intarsiato da Domenico Indivini già autore del coreo ligneo della basilica superiore di Assisi.
Con altri due provvedimenti il sindaco di San Severino Marche ha inoltre revocato le Ordinanze di inagibilità con le quali aveva vietato l’utilizzo di due immobili in località Pitino e in località Barbiato, nelle campagne settempedane. I due stabili, che ospitano altrettante abitazioni, sono stati interessati da lavori di recupero per un importo complessivo che si aggira sui 50mila euro.
Il Gores ha comunicato, nel consueto aggiornamento delle ore 9, che nelle ultime 24 ore sono stati processati in totale 1210 tamponi, di cui 776 nel percorso nuove diagnosi e 434 nel percorso guariti. Un caso positivo registrato in provincia di Pesaro e Urbino. Ieri non sono stati effettuati tamponi nel percorso diagnostico Hotel House.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche resta, dunque, di 6.774 su un totale di 82.976 campioni testati.
Di seguito, nel dettaglio, i dati resi noti dal Gores:
Lunedì 29 giugno si è riunita l’Assemblea dei Comuni soci del Cosmari srl. Presente il 70% delle quote detenute dai Comuni.
All’ordine del giorno, in apertura di seduta, l’approvazione del bilancio di previsione 2020.
Il valore della produzione è di 54.575.122 euro, mentre il costo della produzione è pari a 53.072.678 euro, con una differenza di 1.502.444 euro al lordo degli oneri straordinari per lo smaltimento e sgombero dell’impianto di incenerimento. Il bilancio di previsione 2020 è stato approvato all'unanimità.
"L’anno 2020 si è rivelato nei fatti - ha spiegato il Presidente Marco Graziano Ciurlanti – l’innaturale ripetizione dell’esercizio 2019. Infatti, l’evento devastante e pandemico del Covid-19 ha congelato per oltre 5 mesi tutte le iniziative ed i progetti al vaglio del Consiglio di Amministrazione e già inseriti nel preventivo 2019. Pertanto, tali attività saranno subito riportate all’attenzione dell’Organo collegiale, trovando realizzazione e sviluppo in un periodo temporalmente posticipato rispetto alle originarie previsioni. La concreta realizzazione di dette dinamiche aziendali potrà trovare attuazione, gran parte nel corso del corrente anno, interessando tuttavia anche il 2021.
A tal proposito il Cda – ha spiegato il Presidente Ciurlanti - sta terminando la procedura di ricerca del Controller/Direttore Amministrativo mentre dovrà essere portata a compimento, entro la fine dell’anno, quella relativa al Direttore Generale.
Nel nuovo Piano d’Ambito, di prossima approvazione da parte dell’ATA3 di Macerata, dovranno essere predisposti sia il Piano Investimenti a medio termine, sia l’evoluzione economico/finanziaria grazie alla previsione di adeguamento tariffario alle direttive ARERA che potranno permettere all’azienda di mantenere gli obiettivi di performance che già oggi fanno di Cosmari un’eccellenza nazionale.
Per quanto riguarda gli investimenti industriali che Cosmari si ripropone di realizzare, questi rivestono un ambito di rilevante importanza strategica per l’impostazione societaria di lungo termine, anche alla luce di un positivo mantenimento degli attuali livelli occupazionali".
Il Direttore Giuseppe Giampaoli ha sottolineato come Cosmari srl, con le sue 540 unità lavorative in forza e ricavi che superano i 50 milioni di euro, sia una delle realtà occupazionali e di servizi tra le più importanti della provincia di Macerata.
Dopo anni di poderoso sviluppo dell’Azienda con le acquisizioni che hanno concentrato in essa quasi la totalità dei servizi integrati dei rifiuti della provincia di Macerata e del Comune di Loreto (assorbimento società, cooperative e servizi comunali) e con l’affidamento di servizi occasionali ma di grande importanza sociale ed economica, come la gestione delle macerie, nell’anno 2020 si prevede di assumere solo ulteriori servizi di igiene urbana a completamento del contratto di servizio.
Dopo circa sette anni di mancato aumento tariffario, l’ATA di Macerata ha proceduto ad adeguare le tariffe ricalcolandole sulla base di dati oggettivi, desunti dai consuntivi 2017 e 2018 nel rispetto e secondo le prescrizioni dell’ARERA, modificando così i piani finanziari dei Comuni. Oltre alla redazione dei Piani finanziari e tariffari, l’ATA è chiamata quest’anno a concludere anche il complesso iter di redazione del Piano d’Ambito e del Piano Discariche.
Apprezzamenti unanimi, da parte dei Comuni Soci, sono giunti alla Società per come è stata affrontata l’emergenza da COVID 19. Infatti, con proprio personale ha attivato il sistema di raccolta dei rifiuti da utenze positive o in quarantena, ha gestito sanificazioni di ambienti e territori, ha gestito tutta la fase amministrativa di rilevazione ed organizzazione dei servizi emergenziali. Nel ringraziare l’impegno del personale dipendente impiegato nell’emergenza, la Direzione, anche a nome del CdA, ha ritenuto di inserire tra le previsioni di spesa una somma di circa 50.000 euro quale premio aggiuntivo da corrispondere al personale impegnato nella gestione Covid.
Si confermano le previsioni sull’impiantistica, dall’opzione energetica con l’introduzione della digestione anaerobica nel trattamento della frazione organica da raccolta differenziata per la produzione di biometano, all’impianto di selezione e recupero pannolini e pannoloni e la rimozione del vecchio termovalorizzatore.
In questo anno saranno finalmente sanate le ferite del grave incendio che nel luglio del 2015 ha distrutto l’impianto di selezione rifiuti da raccolta differenziata, attraverso la sua integrale ricostruzione.
In termini di servizi il 2020 sarà l’anno degli esiti tangibili della tariffa puntuale nei Comuni di sperimentazione (Castelraimondo e Monte San Giusto) che già stanno riscontrando la bontà della sua applicazione, grazie anche all’istallazione dei Green Point (strutture di contabilizzazione dei conferimenti extra porta a porta), di cui è in corso la procedura aperta, propedeutici all’applicazione della tariffa puntuale in molti altri Comuni.
I fattori più significativi di questo bilancio e delle scelte alla base dello stesso, si possono di seguito così sintetizzare:
· l’incremento di oltre 4 milioni di euro di ricavi, rispetto al consuntivo 2019, dovuto sia all’adeguamento tariffario previsto dall’ARERA che al valore dei servizi per l’igiene urbana acquisiti durante l’esercizio;
·il completamento delle opere richieste dalla nuova A.I.A. e dalla VIA, rilasciate lo scorso anno, con la previsione dello smontaggio e demolizione della linea di incenerimento dismessa nel 2013;
· la prosecuzione del nuovo assetto organizzativo della Società, con l’inserimento della Direzione Amministrativa/Controller;
· la solidità finanziaria, dimostrata dall’attivazione dei recenti finanziamenti (6 milioni di euro) e dall’ accresciuta capacità di autofinanziamento;
· l’implementazione del Modello organizzativo previsto dal D. lgs. n. 231/01, con l’integrazione dei protocolli e dei regolamenti.
In termini di interventi impiantistici si prevede, a breve, l’affidamento dell’incarico di progettazione dell’impianto di digestione anaerobica, con gara in fase di conclusione, mentre dovrà essere perfezionato il programma per la realizzazione dell’innovativo impianto di recupero di pannolini e pannoloni.
Continuerà per tutto l’anno in corso, forse l’ultimo, la gestione delle macerie pubbliche a seguito del sisma del 2016, la cui gestione copre ormai l’intero territorio regionale.
Certamente non secondario è l’aspetto economico di tale attività che ha consentito in questi anni di far fronte all’invarianza delle tariffe dei servizi e alla progressiva riduzione dei ricavi da rifiuti conferiti ai consorzi di filiera.
Notevole sforzo sarà profuso nell’ammodernamento del parco mezzi di raccolta, proseguendo nella politica pluriennale di sostituzione graduale degli autoveicoli obsoleti, e nelle attrezzature varie (biocelle, muletti, ecc.).
Si confermano anche gli interventi di sostegno per rilanciare e riqualificare i centri di raccolta comunali e la cultura del riuso attraverso i Centri del Riuso, non con investimenti ma con azioni tese alla qualificazione del loro ruolo nell’ambito della raccolta differenziata e della riduzione della produzione dei rifiuti.
Nel settore della raccolta differenziata si attueranno progetti innovativi già previsti che punteranno ad una decisiva riqualificazione della qualità del servizio attraverso:
l’introduzione per progetti sperimentali della tariffa puntuale nei Comuni di Monte San Giusto e Castelraimondo, con l’attivazione di collaborazioni con aziende specializzate. Il finanziamento previsto sarà destinato anche all’avvio della tariffa puntuale presso altri Comuni, dove sono già attive metodologie d’identificazione delle utenze, la cui operatività potrà avviarsi dal 2021;
l’attivazione della riqualificazione della raccolta differenziata con l’introduzione di punti di raccolta informatizzata (green point), destinando una prima trance di finanziamenti per consentire l’acquisto delle attrezzature con rimborso per i Comuni in 10 anni: sarà attuata una forma di finanziamento già sperimentata positivamente nella messa a norma dei centri di raccolta comunali; l’ investimento pluriennale nell’ammodernamento della flotta veicoli di raccolta, nel controllo satellitare e nella programmazione delle attività di raccolta.
Sempre nel corso della seduta sono stati approvati all’unanimità sia il nuovo Regolamento delle procedure di realizzazione ed esecuzione di lavori, forniture e servizi, sia il Regolamento per la gestione dell’Albo Fornitori.
Ultimo punto in discussione all’Assemblea, la proroga dell’incarico di Direttore Generale all’Ing. Giuseppe Giampaoli che ha ricevuto il consenso all’unanimità dei soci per ulteriori 18 mesi, quindi fino al 31 dicembre 2021. Il Direttore Giampaoli ha ringraziato per la fiducia accordata, gli apprezzamenti ricevuti ed il rinnovo del contratto ed ha dato la propria disponibilità ad affiancare il nuovo Direttore Generale, che sarà scelto a mezzo prossima selezione pubblica, per favorire un passaggio ordinato dell’incarico anche prima di tale data, ove si rendesse necessario. Nel corso della trattazione, i Sindaci hanno ribadito la centralità dell’Assemblea nella condivisione del bando per la selezione del nuovo Direttore Generale, che lo statuto COSMARI prevede di nomina assembleare, che sarà approvato nella prossima seduta del 21 luglio 2020, insieme al bilancio consuntivo 2019.
"E' un'invasione, se continua così questa sarà l'estate del rilancio". A dirlo all'ANSA sono i sindaci di Visso, Luigi Spiganti, e di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcucci, commentando il flusso turistico che in questi giorni sta interessando l'Appennino umbro-marchigiano grazie anche al "richiamo" della fioritura di Castelluccio di Norcia. "C'è tanta gente come non si vedeva da prima del terremoto e questo credo che dipenda da diversi fattori combinati che sono la fioritura, appunto, la voglia di uscire dopo il lockdown e la sicurezza che la montagna offre con i suoi spazi larghi", spiega Falcucci.
"I turisti stanno scegliendo le nostre terre anche fuori dal weekend e questo è un segnale molto positivo, in particolare per i nostri commercianti", evidenzia Spiganti. Entrambi i sindaci ribadiscono l'importanza della riapertura della strada che collega il versante marchigiano con Castelluccio: "È un tratto fondamentale per il rilancio imprenditoriale delle nostre realtà". "Ovviamente di tutto questo ne beneficiano anche tutti gli altri Comuni, a iniziare da Ussita, ma anche quelli che si trovano più a ridosso della nuova SS77 che collega l'Umbria e le Marche", conclude Falcucci.
(Fonte: ANSA)
Sono iniziati una serie di interventi non solo di manutenzione, ma anche per rendere più confortevoli i giardini della città. In particolare è stato eseguito un nuovo trattamento sulle siepi del parco contro la piralide del bosso, un lepidottero denominato “Cydalima perspectalis”. Dopo l'intervento straordinario che è stato necessario lo scorso anno, si è provveduto quest'anno ad attuare un trattamento fitosanitario, a difesa e conservazione delle siepi. Le larve della Cydalima perspectalis, infatti, si nutrono delle foglie e dei getti delle specie del genere bosso.
Sono stati disposti, inoltre, ulteriori interventi proprio per rendere i giardini più accoglienti. Tra questi sono terminati i lavori di pulizia e ristrutturazione dei bagni pubblici, così come delle scale adiacenti, mentre è in fase di svolgimento il rifacimento dei bagni al piano superiore. Al contempo è stata indetta la gara per l’assegnazione del locale del mastio della Rocca borgesca per la riapertura del bar. Il bando scadrà il 6 luglio. "Si tratta di lavori che abbiamo ritenuto necessari e non più rimandabili in quello che è uno dei luoghi più simbolici della città” ha detto l’assessore ai lavori pubblici Marco Fanelli. Lavori che s’inseriscono nel quadro di sostegno e incentivazione alla ripartenza del tessuto economico imprenditoriale attraverso la valorizzazione dell'imponente patrimonio storico-artistico-monumentale che il nostro territorio custodisce e che da oggi diventa anche opportunità di crescita culturale ed economica.
Da giovedì 2 luglio prende il via un interessante progetto ossia “Salute in cammino Treia”.
Si tratta di una iniziativa a partecipazione gratuita organizzata dall’U.S. Acli, dall’Asd Green Nordic Walking e dall’amministrazione comunale di Treia col sostegno della Regione Marche e nell’ambito del progetto “Sport a Treia”.
Ogni giovedì ci sarà la possibilità di effettuare una camminata finalizzata a promuovere stili di vita corretti, contrastare l’inattività fisica e promuovere la socializzazione di persone di ogni età.
Una semplice passeggiata può infatti essere utile per contrastare l’insorgere di varie patologie oltre ad un utile strumento per socializzare e stare insieme, anche nel periodo del Covid. Uno studio condotto dall’Università americana del South Carolina ha evidenziato che una passeggiata di 30 minuti a passo svelto per 5 giorni a settimana riduce in maniera significativa il rischio di ictus.
Il programma dell’iniziativa prevede una camminata settimanale che si svolgerà ogni giovedì alle 21 con partenza a Treia dall’Arena Carlo Didimi (2 luglio), a Passo di Treia (9 luglio con partenza dal piazzale della nuova chiesa), Chiesanuova (16 luglio con partenza dal piazzale Don Antonio De Mattia) e Santa Maria in Selva (23 luglio, con partenza dal piazzale della chiesa).
Ai partecipanti viene consigliato abbigliamento e calzature comode, di portare una bottiglietta d’acqua e una torcia.
Per ulteriori informazioni sul progetto “Salute in cammino Treia” si possono consultare il sito www.usaclimarche.com o la pagina facebook Unione Sportiva Acli Marche mentre per informazioni si possono contattare Danilo Tombesi al numero 3482407754 o Ulisse Gentilozzi al numero 3496667368.
Oggi, nella Sala delle Lupe di Palazzo Comunale, alla presenza del Vicesindaco Andrea Corsi, il Sindaco di San Ginesio Giuliano Ciabocco e il Rettore del Magistrato delle Contrade Claudio Rossi, un incontro per ricordare la storica amicizia che lega Siena alla città marchigiana.
Un patto di solidarietà nato nel XV secolo, che si rinnova ormai da 57 anni nell’evento “Il Ritorno degli Esuli”, a cadenza triennale, e che quest’anno a causa dell’emergenza COVID-19 non si è potuto svolgere.
"Nonostante il rinvio - ha sottolineato il Vicesindaco Andrea Corsi - volevamo comunque trovare un modo, un’occasione per non dimenticare questo legame che ci unisce. Il Sindaco di San Ginesio è un amico di Siena. Eletto in concomitanza con la nostra amministrazione, ha infatti iniziato il suo mandato insieme a noi. Oggi, in un tempo normale, non saremmo stati qui perché impegnati con il Palio. E’ cambiato il mondo, ma non questo rapporto, ecco perché con gli amici del comune di San Ginesio abbiamo condiviso l’idea di lanciare il messaggio che la pandemia non è così determinante da cancellare il ricordo di questa storia. Forme diverse e modalità più semplici per dire con forza che il covid non ha intaccato tutto".
"Questa è la rievocazione fra le più antiche e prestigiose della Regione Marche - ha poi sottolineato Ciabocco - non tanto e non solo per le sue radici storiche, quanto e soprattutto per la presenza della Municipalità di Siena nel corteo, accompagnata dal Gonfalone, dalle chiarine, dai tamburi e dai figuranti, in costume d’epoca. E che oggi, nonostante la pandemia Covid-19, si riafferma qui, in questa occasione, con la convinzioni di poterci dare appuntamento al prossimo giugno 2021 per rivivere le vicende dei trecento esuli e al Crocifisso senese di cui si ha notizia dal 1730 portato dagli stessi dopo aver ottenuto il perdono dei Ginesini. Non nascondo una particolare emozione nel ringraziare il Comune e anche chi, da sempre, ci è vicino come Rita Bianciardi e il Magistrato delle Contrade per la disponibilità dimostrata e per questa conferenza stampa perché è un ulteriore dimostrazione di affetto verso San Ginesio dopo aver già contribuito alla rinascita del borgo nel post sisma 2016".
"L’annata particolare che stiamo vivendo - ha concluso il Rettore del Magistrato delle Contrade - ci ha privato anche di poter commemorare, come consuetudine, la ricorrenza del rientro in patria dei trecento ginesini rifugiatisi a Siena nella metà del 1400, una vicenda che racconta come l’attaccamento al proprio territorio abbia potuto superare divisioni e contrapposizioni anche feroci. L’alto senso civico presente nella città di Siena, la volontà degli esuli di fare rientro nella propria terra natia e la capacità di perdonare i concittadini hanno permesso di scrivere una pagina di storia che ancora oggi può essere d’insegnamento a tutti noi".
La storia di questo forte legame tra le due città narra, infatti, dei trecento ginesini che tra l’anno 1450 e l’anno 1460 furono esiliati con l’accusa di sedizione, per aver tentato di riportare San Ginesio sotto il governo dei Duchi da Varano, Signori di Camerino, dal cui tirannico dominio la città si era liberata nel 1434. Gli esuli trovarono rifugio a Siena; lì si arruolarono nella guardia civica, si distinsero per diligenza e per fedeltà a tal punto che furono inviati a San Ginesio ambasciatori senesi, che perorassero la causa degli esuli e ne ottenessero il rimpatrio. La causa fu vinta per l’eloquenza degli oratori senesi e per lo spirito civico mostrato dai ginesini. I trecento fecero ritorno in patria, accompagnati da notabili senesi, recando in dono due simboli che contraddistinguono una comunità ben ordinata: il Crocifisso, da venerare nella chiesa Collegiata, come testimonianza dell’impegno di pace, e gli Statuti della Città di Siena, su cui uniformare il buon governo della Terra di San Ginesio.
La prima edizione della rievocazione storica de Il Ritorno degli Esuli si svolse il 9 giugno del 1963 nell’ambito delle Feste Triennali del Santissimo Crocifisso, di cui si ha notizia dal 1730, quando San Ginesio fu scossa da un fortissimo terremoto che sorprese la popolazione nella chiesa di Santa Maria in Vepretis, mentre era in venerazione dell’antico Crocifisso senese, lì portato in processione. Contrariamente a quanto accaduto in tutta la Marca, a San Ginesio il sisma provocò danni lievi e risparmiò vite umane. Di ciò si attribuì il merito al Crocifisso e si decise allora che ogni tre anni la sacra immagine dovesse essere portata in processione solenne per otto giorni nelle più importanti chiese del paese.
Per l’occasione il vicesindaco ha donato al sindaco Ciabocco una pergamena realizzata gratuitamente da Stefano Pellati con scritto: “Per rinsaldare un'amicizia più forte della calamità che ha caratterizzato questi tempi, e Comunità di Siena e San Ginesio si abbracciano oggi idealmente".
Si è tenuto a Camerino, l’evento ‘’Toccare il cielo con un dito’’ organizzato da ACRUSD in collaborazione con il C.U.S. Camerino, l’Università di Camerino, il Comune di Camerino e la FIDAL Marche.
All’inizio un minuto di raccoglimento per la scomparsa del giovane Daniele Catorci, ex studente Unicam, durante un’escursione sul Gran Paradiso.
La prima parte della manifestazione ha avuto luogo presso la sala lettura del Campus Universitario dove con l’introduzione del Rettore dell’Università di Camerino Claudio Pettinari, seguito dal vicesindaco del Comune di Camerino Lucia Jajani, dal Presidente CUS Camerino Stefano Belardinelli, dal tecnico FIDAL e allenatore CUS Camerino Roberto Scalla, da Marco Cruciani dell’ACRUSD e da Fabio Romagnoli della FIDAL Marche.
Ai saluti iniziali, è seguita la seconda parte presso lo stadio universitario Livio Luzi con i veri protagonisti dell’evento: le giovani promesse delle Fiamme Gialle Sonia Malavisi e Ivan De Angelis.
Gli atleti hanno inaugurato e testato le nuove attrezzature di salto con l’asta del CUS Camerino con il loro tecnico Emanuel Margesin e il direttore tecnico Andrea Ceccarelli. Numerosi gli associati del CUS e delle altre associazioni sportive convenzionate che hanno potuto osservare da vicino una disciplina che non è sempre possibile vedere.
Anche i bambini dei vari settori giovanili del Cus Camerino presenti hanno potuto cimentarsi in questo sport, provando a saltare con l’asta assistiti dal tecnico delle Fiamme Gialle Emanuel Margesin.
Nonostante l’emergenza COVID, il CUS e l’Università di Camerino continuano ad investire sullo sport e sui giovani garantendo, in tutta sicurezza, numerose attività; le nuove attrezzature di salto con l’asta sono la prova della varietà di discipline sportive praticabili presso il Centro Sportivo Universitario.
Nel grande parco sportivo, quello dell’Università di Camerino, quasi 12 ettari, dove sono presenti piste ciclabili, piste cross counrty, pista di atletica, campo da calcio, campi da tennis e da calcio a cinque, beach volley, spazi per la pallavolo e la pallacanestro, aree per il judo e il tennis tavolo, campo da squash, arrampicata sportiva al coperto, sala pesi e area fitness, calisthenics sia all’aperto sia al chiuso e tanto altro ancora. Sono in corso interventi di ampliamento per migliorare l’offerta sportiva del CUS, per illuminare in notturna alcune aree ed efficientare dal punto di vista energetico l’intera struttura.
Una bella giornata di sport dove tutte queste attività sportive sono state visibili. Considerato il particolare periodo, l’accesso all’evento era riservato a studenti universitari, agli associati dell’ACRUSD Camerino in Corsa, del CUS Camerino e delle altre associazioni che collaborano con il CUS Camerino affiliate a federazioni sportive e ad Enti di promozione riconosciuti dal CONI. Per tutti, l’evento è stato trasmesso anche in diretta FB sulla pagina del CUS Camerino.
L'ultimo giorno oggi. Elegantissima in tailleur rosso, la direttrice Pisana Vecchiotti ha chiuso in serata l'ultima rendicontazione all'ufficio postale in via Gramsci a Macerata. Dopo 18 anni alla guida della storica sede, 30 anni di servizio maceratese e complessivamente 39 alle dipendenze di Poste Italiane, Pisana Vecchiotti ha lanciato il ramo finanziario e si è distinta negli ultimi mesi, i più drammatici del suo ufficio: l'emergenza Covid.
"C'era in tutti noi la consapevolezza di continuare a fornire un servizio essenziale e nello stesso tempo l'esigenza di preservarci dal virus. Mi sono piazzata all'ingresso della sede prendendomi tutti i rischi nei momenti più critici della pandemia ed ho disciplinato il... traffico continuando nella opera di servizio che veniva richiesta - dice la direttrice - Sono ginesina ed allieva di quel grande maestro che fu il preside dell' Alberico Gentili, il prof Giovanni Cardarelli. Le sue lezioni, le sue iniziative mi sono rimaste nel cuore. Cosi come i suoi grandi ospiti a cominciare dal Nobel Rita Montalcini".
Ed ora? "Ora mi riposo un po'. Ho usufruito di uno scivolo di 2.5 anni e non resterò forse del tutto a riposo. Sul piano della promozione finanziaria ho maturato significative esperienze".