Si è svolto sabato pomeriggio, 21 novembre, in video conferenza a causa del Covid, uno dei più importanti consigli comunale di Caldarola degli ultimi anni, quello che attraverso l’approvazione del PSR, il Programma Straordinario di Ricostruzione, darà ufficialmente il via alla rinascita di tutto il centro storico del paese comprese le opere pubbliche di urbanizzazione, viabilità e sottoservizi.
In video collegamento, oltre a tutti i rappresentanti del consiglio comunale, anche il commissario straordinario per la ricostruzione Giovanni Legnini e il Direttore dell’USR Cesare Spuri entrambi in collegamento dalla sede della Regione Marche. Ci ha tenuto a salutare tutti i caldarolesi collegati anche lo stesso Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli insieme all’Assessore con delega al Sisma Guido Castelli tornati poi ai loro impegni istituzionali.
Nella sua breve introduzione il sindaco Luca Maria Giuseppetti ha ringraziato il presidente Acquaroli per l’attenzione verso il suo splendido borgo e ha dato merito al Commissario Legnini della sua concretezza, affermando di aver trovato in questa figura istituzionale un uomo presente e attento alle esigenze di ogni singolo Comune trasformando molte richieste in ordinanze attuative.
I principali punti toccati dal Sindaco e dal suo vice Giorgio Di Tomassi hanno riguardato lo straordinario lavoro svolto dall’Università Politecnica delle Marche in stretta collaborazione con i tecnici comunali coinvolgendo tutti i cittadini interessati e gli stessi consiglieri di minoranza, sempre attenti e collaborativi. Il primo grande atto, secondo il vice sindaco, che fa guardare con ottimismo al futuro delineando un obiettivo raggiungibile in tempi ragionevoli.
Un progetto, quello illustrato dall’Architetto Giovanni Marinelli dell’Univpm , iniziato quasi 24 mesi fa, quando non era ben chiara ancora la strada da intraprendere e che ha visto da subito l’attenzione focalizzata sulle esigenze delle persone per giungere ad un atto corale che porterà alla ricostruzione innanzitutto del senso di comunità.
L’idea è di una rivisitazione di una Caldarola autentica ma non proprio identica, per guardare al futuro e perseguire obiettivi migliori e più performanti alle esigente della cittadinanza.
Il piano, approvato all’unanimità, prevede diversi livelli operativi studiati nei minimi dettagli per permettere una ricostruzione senza spreco di tempo e risorse. Oltre alle case dei singoli cittadini sono stati previsti anche: infrastrutture viarie strategiche per evitare un isolamento del paese; un piano dei castelli per organizzare da subito la futura vocazione attrattiva anche delle frazioni; la valorizzazione dell’asse fluviale del Chienti con il superamento delle criticità e l’esaltazione dei punti di forza; e l’istituzione di un Ufficio di Piano che possa intervenire prontamente su ogni modifica del progetto che prevedibilmente si presenterà in fase di attuazione.
I vari livelli operativi danno non solo un quadro dei tempi ma anche dei costi e spingono a limitare il più possibile le delocalizzazioni, anzi stimoleranno un uso più mirato dei locali del centro storico fornendo nuove prospettive di sviluppo e permettendo di superare le criticità che erano presenti anche prima del sisma.
Il Commissario Legnini si è complimentato ancora una volta con Caldarola per la lungimiranza delle azioni, il coinvolgimento del gruppo di lavoro dell’Università Politecnica delle Marche, formato da un gruppo di professionisti fortemente preparati e motivati, ha permesso di essere il primo Comune a fregiarsi di un progetto così preciso e puntuale invitando gli altri municipi coinvolti dal terremoto a fare altrettanto, anche con meno minuzia di dettagli, purché partano con una progettazione inquadrata nell’ultima ordinanza, la 107, approvata appena pochi mesi fa.
Il commissario Legnini ha rassicurato che, sia l’USR che l’ufficio da lui presieduto, approveranno in tempi brevissimi questo Programma Straordinario di Ricostruzione di Caldarola per permettere l’avvio dei cantieri entro i primi sei mesi del prossimo anno. Infine ha dato rassicurazioni al sindaco Giuseppetti in merito al Castello Pallotta, vero volano per la futura economia del paese, riconosciuto come attrattiva strategica per l’offerta turistica caldarolese capace di creare un indotto ad ampio raggio.
A conclusione di un lungo e faticoso iter processuale iniziato nel 2014, il Tribunale di Macerata per 94 infermieri ha riconosciuto il tempo di vestizione e svestizione come tempo di lavoro e pertanto da retribuirsi.
"Ancor prima di ogni valutazione legale, mi piace chiarire che la soddisfazione più grande consiste nell'aver visto riconoscere un diritto ad una categoria che mai come oggi è sollecitata per via dell'emergenza sanitaria dovuta al Covid -19 è in prima linea nel garantire l'assistenza sanitaria ai malati con i rischi di contagio che tutti conosciamo. Infatti, le operazioni di vestizione e svestizione sono quanto mai indispensabili per garantire la sicurezza verso i pazienti e i lavoratori stessi. Correttamente il Giudice ha riconosciuto che il tempo impiegato per espletare queste operazioni fosse tempo di lavoro e quindi da retribuirsi - afferma l'Avv. Daniele Stacchietti del foro di Fermo che cosi aggiunge - Nello specifico la sentenza riconosce un tempo di vestizione e passaggio di consegne per 15 minuti complessivi a turno per i turnisti e di 10 minuti complessivi per i diurnisti, che non è sicuramente poca cosa se lo si moltiplica per il numero di turni che ogni singolo infermiere ha svolto in passato e oggi svolge alle dipendenze dell'Asur Marche e ciò sino ai limiti della prescrizione retroagendo dall'anno 2008".
"Mi preme ringraziare gli iscritti del Sindacato Nursind della Provincia di Macerata per la fiducia concessami spero ripagata ed in particolar modo la segretaria provinciale, Elisabetta Guglielmi, e tutto il direttivo per il prezioso ed incessante lavoro svolto a sostegno di questo diritto finalmente riconosciuto - Continua la Segretaria Provinciale Nursind Macerata.E’ davvero significativo il riconoscimento soprattutto in questo momento in cui indossare le ormai 'conosciute' tute, gli occhiali protettivi, le mascherine e le visiere che sono divenuti strumenti inseparabili ed indispensabili per combattere questa battaglia. La pandemia ha palesato in maniera incontrovertibile il valore degli infermieri, un valore più volte espresso dal Nursind, legato in maniera imprescindibile al concetto di salute che può sussistere solo in relazione al numero congruo di infermieri, alla loro formazione e professionalità. Abbiamo chiesto anche il riconoscimento agli operatori sanitari assegnati ai reparti Covid del tempo necessario per le operazioni de vestizione e vestizione, tempo che si è ovviamente allungato a causa della necessità di dover indossare tutti i DPI utili alla protezione e a fine turno per la corretta e delicata operazione di svestizione".
Moltissime persone amano il Cinema, ma non tantissime ne sanno riguardo al trading e al mondo della finanzia. In ogni caso, questo tema ha avuto molto spazio nelle trame di alcuni dei più grandi ed esilaranti cult che tutti quanti noi conosciamo, anche chi non si è mai occupato di investimenti.
Il Cinema è bello perché è un’Arte molto varia. Sul grande schermo noi possiamo entrare in una dimensione molto diversa dalla nostra solita vita, la realtà.
Dentro alle storie dei film e grazie ai personaggi che vi appaiono noi possiamo conoscere degli altri universi pieni di emozioni e di pathos, che riescono sia a coinvolgerci con la fantasia sia a farci scoprire cose anche reali che del tutto disconoscevamo e che ci piacerebbe conoscere.
Come il trading ad esempio. Lo sapevi che sono usciti tantissimi film nel corso degli ultimi anni che trattano appunto di trading? Se non lo sapevi forse questo è il caso di dare una ripassata al tuo bagaglio culturale in materia di lungometraggi, perché alcune di queste famose pellicole sono dei veri e propri cult della nostra generazione.
Naturalmente, guardare questi film non serve a imparare come fare trading, per questo ci sono le piattaforme apposite e, se vuoi scoprire qualcosa di più al riguardo, ti consigliamo di andare al sito eToroopinioni.net
Puoi guardare pellicole sul mondo della finanza per trovare quella ispirazione, che è anche un motore, per andare avanti verso il raggiungimento dei tuoi sogni e dei tuoi obiettivi finanziari.
Ecco, in breve, quali sono i migliori film che siano mai stati fatti e che trattano di investimenti, trading, finanza, mercato azionario e Borsa di Wall Street.
Wall Street
Partiamo naturalmente dal classico del 1987 di genere thriller recitato da Michael Douglas e Charlie Sheen, e dove appare anche Daryl Hannah per ricoprire il ruolo della bella (certo, perché per gli americani i broker di New York vanno sempre in giro a braccetto con una bionda stangona e fisicata).
Il film è uno dei più emozionanti e più conosciuti del genere. Non esiste operatore di Borsa che non l’abbia visto e, sicuramente, per quanto possa risultare esagerato e complottista, si tratta di un’opera d’arte. Un vero prodotto di fantasia, ma pur sempre un’opera d’arte.
Una donna in carriera
Il film più bello sul trading rivolto alle donne. Chi l’ha detto che il mondo dell’alta finanza debba essere prerogativa del genere maschile?
Anche le donne possono dare il meglio di loro quando si tratta di investimenti e puntare sul cavallo giusto, poiché sono molto astute e certamente molto più attente ai dettagli rispetto alle loro controparti di genere. Questo, perlomeno, è quello che ci insegna Melanie Griffith nel 1988 grazie a questa intelligente e irriverente commedia romantica tutta americana, che vede la partecipazione di Harrison Ford e Sigourney Weaver.
La ricerca della felicità
Tragico, toccante, emozionante, strappalacrime, motivazionale, travolgente: questo film di Muccino è tutto questo e sicuramente anche molto altro ancora. Nei panni del protagonista, padre che vive come un barbone senza casa insieme al figlio piccolo, troviamo il meraviglioso Will Smith, che riesce sempre a farci ridere e piangere a comodo suo, basta un solo sguardo e cadiamo completamente ai suoi piedi.
In questa storia il protagonista, Chris, ha un sogno, riuscire a trovare il modo per donare una vita dignitosa a suo figlio, appunto ricercare la felicità, non tanto per sé quanto per lui. Per fare ciò tenta di inseguire comunque i suoi sogni.
Chris è un abile venditore, o almeno è quello che prova a fare. Ha un’intelligenza sopra il normale, ma nonostante questo non si accorge di avere ancora molta strada di fronte a sé. La pellicola è tratta da una storia vera.
The Wolf of Wall Street
Un altro biopic, stavolta per nulla strappalacrime, a davvero emozionante per molti altri versi. Parliamo della vita di Jordan Belfort, un uomo che comincia dal basso e che, piano piano, riesce a salire la crina, ma mettendo in campo oltre che all’astuzia, tutta quanta la sua voracità. Come un lupo in mezzo alle pecore, lui raggira, inganna, manipola e ruba, pur di ottenere tutto quello che vuole.
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Sono stati numerosi gli aggiornamenti forniti nelle ultime 24 ore dalle amministrazioni comunali in merito all'evoluzione del contagio da coronavirus in provincia di Macerata.
Nuovo picco di casi nel comune di San Sevrino Marche, dove si registrano 160 i positivi al Covid-19 con altre 50 persone in isolamento domiciliare fiduciario. "Nel bilancio finale dei contagi rientrano anche le cifre della Casa di riposo “Lazzarelli” - rende noto il primo cittadino settempedano Rosa Piermattei - Qui si registrano 61 positivi tra gli anziani degenti e altri 15 contagi tra il personale dipendente, composto da infermiere e operatrici socio sanitarie" (leggi l'articolo)
Sale a 86 il numero di contagi, con 93 persone in isolamento preventivo, a Cingoli che oggi ha inserito in elenco 4 nuovi casi rispetto al precedente aggiornamento avvenuto nella giornata di ieri. Stessa situazione a Castelraimondo dove nelle ultime 24 ore si è verificato un aumento più marcato dei casi (+11) che ha fatto salire a 45 il numero dei soggetti positivi al Covid-19
Dati in lieve ma costante discesa, invece, a Macerata, dove sono 472 i residenti contagiati (6 in meno di ieri) così come i casi in isolamento fiduciario passati dai 308 di di ieri ai 271 odierni.
Numeri in miglioramenti anche quelli nei comune di San Ginesio passato dai 19 cittadini positivi al virus dell'ultimo aggiornamento a 15 di oggi ai quali si aggiungo 12 persone poste in quarantena così come a Sarnano dove tra i residenti risultano complessivamente 13 soggetti positivi (-1 rispetto a ieri ) al Covid-19 e 10 persone in isolamento fiduciario.
"La giunta Acquaroli non applica il piano Pandemico regionale e ‘sporca’ due ospedali - si esprimono con queste forti parole i quattro consiglieri di minoranza del comune di Civitanova Marche ,Stefano Mei (Movimento 5 Stelle), Giulio Silenzi (Pd), Pier Paolo Rossi e Stafano Ghio (Civici) - Dopo quanto affermato dall’assessore alla sanità Saltamartini, e nel silenzio del sindaco Ciarapica, del consigliere regionale Borroni, della Lega, di Fratelli d’Italia e di Forza Italia, sappiamo che il progetto è trasformare l’ospedale di Civitanova in una struttura promiscua".
"Saltamartini ci fa sapere che l’Unità di Medicina d’Urgenza, 18 posti letti, verrà convertita in reparto Covid per gestire il ricovero e la cura dei pazienti contagiati, e contemporaneamente rimarranno operativi tutti gli altri reparti ospedalieri non Covid. Si è scelta la strada più rischiosa da un punto di vista sanitario, perché è prevalsa la logica della politica su quella della sicurezza - tuonano i consiglieri - Contemporaneamente, anche a Camerino si procede sulla stessa strada e il reparto di Medicina diventerà Covid".
"La giunta Acquaroli, con la scelta di rendere promiscui due ospedali in provincia, ha deciso di non attuare il Piano Pandemico che prevedeva la trasformazione di Camerino in primis come ospedale Covid per fare fronte all’emergenza ricoveri. La giunta regionale non ha applicato le direttive ereditate e ufficiali e, nello stesso tempo, non le vuole nemmeno modificare, cosa che potrebbe benissimo fare. In questo teatrino di interessi politici Ciarapica e Borroni, così come i partiti e le liste di centro destra civitanovesi, accettano in silenzio la possibilità che venga aperto un reparto Covid a Civitanova (dopo tutto quello che era stato detto e le promesse fatte) dentro un ospedale pulito - concludono - Una decisione questa che rende il presidio promiscuo, con i vertici Asur proni davanti alla disapplicazione del Piano pandemico, mentre viene messa a rischio la sicurezza e la salute dei cittadini".
L'U.S. Tolentino 1919 ha fatto il punto della situazione in merito ai casi di positività al Covid-19 regitrati tra i propri tesserati, nell'attesa che riapartano le gare di serie D, momentaneamente sospese, per dar modo di recuparare i tanti match riviati nella prima parte della stagione a causa della pandemia.
"Non vi sono casi di attuali positivi tra atleti, tecnici, collaboratori e dirigenti di Scuola Calcio e Settore Giovanile - rende noto la società cremisi - In settimana, invece, è emersa la positività di un atleta della Juniores Nazionale (asintomatico). In conseguenza di tale circostanza l’attività della compagine allenata da mister Angeletti è stata sospesa in via precauzionale e tutti gli altri giovani calciatori ed addetti sono stati, da giovedì scorso, sottoposti a tampone. Non appena si conosceranno gli esiti di tutti gli esami effettuati, previa placet delle autorità competenti, l’attività riprenderà. Al momento nessuno dei test eseguiti ha dato esito positivo.
"Sul finire della scorsa settimana, invece, per ciò che concerne la prima squadra è emersa la positività di un calciatore (lievi sintomi in via di guarigione) - aggiungono - Sospesi gli allenamenti atleti, staff ed addetti sono stati sottoposti a tampone. Essendo trascorso il tempo previsto dai protocolli, l’attività riprenderà appieno dalla prossima settimana - conclude la nota - Con l’occasione il sodalizio cremisi ringrazia i responsabili sanitari dell’ASUR per la collaborazione fornita, il medico sociale Dott. Stefano Gobbi per il tempestivo coordinamento delle attività da porre in essere ed il Laboratorio Analisi 'Gamma' di Tolentino per la solerte disponibilità dimostrataQ.
L’Amministrazione provinciale ha approvato due progetti esecutivi del valore complessivo di 5.460.000 euro per i lavori di adeguamento sismico del Liceo Artistico “G. Cantalamessa”, che si trova in via Cioci a Macerata.
Un intervento molto corposo che è diviso in due stralci distinti, con canali di finanziamento diversi, ma che necessariamente sono coordinati tra di loro.
Il primo progetto esecutivo, che ha definito compiutamente l’intervento da realizzare dal punto di vista architettonico, strutturale e impiantistico, prevede l’inserimento di ritegni dissipativi nell’edificio, ovvero delle travi che hanno la capacità di migliorare la risposta sismica dell’intero stabile. Il Liceo Artistico si sviluppa su un terreno di forte dislivello e pertanto è organizzato per macro-corpi, quattro per la precisione, più la palestra, disposti a quote altimetriche differenti, per seguire le curve di livello del pendio. I vari corpi sono poi collegati da una scala centrale.
Questo primo stralcio ha un valore di 860mila euro e viene finanziato con i fondi della regione Marche destinati all’edilizia scolastica.
A questo lavoro si aggiunge il secondo progetto di ben 4,6 milioni di euro, reso possibile grazie alla partecipazione, da parte della Provincia di Macerata, a un avviso del Ministero dell’Istruzione (MIUR) per interventi in materia di edilizia scolastica, per la gestione dei fondi strutturali per l’istruzione e l’innovazione digitale. Questo secondo stralcio, per quanto riguarda la fattibilità economica, è stato infatti inserito nel portale del MIUR per la richiesta di finanziamento nell’ambito degli interventi di manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico delle scuole superiori di province e città metropolitane. Dopo la sua approvazione, con decreto del Presidente, la Provincia lo ha incluso tra gli interventi riferiti al bilancio dell’Ente 2021.
In questo caso, il progetto prevede tutti gli interventi di adeguamento sismico dei vari corpi, oltre alla palestra e alla scala di emergenza, con opere di demolizione e ripristino, nonché la realizzazione della nuova scala centrale che collega i corpi stessi.
“Anche questo intervento, molto importante sia sotto il profilo finanziario sia per le sue finalità, testimonia l’attenzione massima e il costante impegno dell’Amministrazione provinciale verso l’edilizia scolastica - afferma il Presidente Antonio Pettinari - per la realizzazione dei lavori di manutenzione straordinaria e, soprattutto, per la ricerca dei canali di finanziamento. Per il primo stralcio sono state già avviate le procedure burocratiche per l’appalto, e nelle prossime settimane si inizierà analogo iter per il secondo progetto. Il crono-programma, le modalità e i tempi degli interventi saranno condivisi con il dirigente scolastico”.
E’ quanto accaduto il 19 Novembre durante una riunione in video conferenza tra l’Azienda AV3 e i sindacati, richiesta dagli Rsu Nursind sull’emergenza Covid e dalle altre sigle sindacali.
Ricostruiamo i fatti: Il Nursind, sindacato delle Professioni Sanitarie, ha richiesto tempo fa una riunione dedicata per discutere dell’emergenza Covid ma l’Azienda ha risposto che non essendo firmatari del CCNL la richiesta poteva avvenire solo tramite Rsu dell’Area Vasta 3. Quindi è stata inoltrata la richiesta di riunione alla RSU senza mai ricevere riscontro.
"L’azienda, contattata per vie brevi, ci aveva assicurato un incontro dedicato e cosi è arrivata la convocazione - fanno sapere dal Nursind - Le sigle sindacali presenti nella RSU dell’AV3 nel frattempo, hanno però fatto richiesta di riunione non a nome della RSU ma come singole OO.SS. Iniziata la riunione, appena dopo l’introduzione del Direttore di Area Vasta e dopo alcuni interventi, ho chiesto la parola per segnalare le varie criticità che gli iscritti Nursind mi avevano posto all’attenzione ma immediatamente il responsabile della O.S. Cigl ha fatto presente alla Direzione che la riunione era stata richiesta non dalla RSU ma dalle sole Organizzazioni Sindacali, pertanto la RSU non aveva diritto di parola. L’Azienda ha controbattuto difendendo il ruolo fondamentale della partecipazione all’incontro da parte dei componenti RSU, ma dopo il ma dopo che le sigle sindacali hanno dichiarato che avrebbero abbandonato la riunione se si fosse proceduto dando parola al Nursind, l’Azienda nel rispetto formale del regolamento non ha concesso il diritto di parola.
"Una situazione paradossale, assurda e incomprensibile - tuonano - Per quale motivo le altre sigle sindacali non vogliono che il Nursind parli? Di cosa hanno paura? Il Nursind è orgogliosamente non firmatario di un contratto collettivo ha tolto la sicurezza di una indennità giornaliera con perdite di 150 euro al mese, che impone il concorso ogni 5 anni ai Coordinatori e che non tiene conto del riconoscimento professionale. Un contratto che impone lo straordinario obbligatorio. Questo non abbiamo firmato, e siamo soddisfatti di non aver svenduto la professionalità dei colleghi per 40 euro al mese. O forse hanno paura del cospicuo numero degli infermieri, in Area Vasta 3 oltre 520 che hanno capito l’importanza di essere iscritti e rappresentati da un sindacato di categoria che ha la sola bandiera del Nursind?".
"La nostra voce serviva per evidenziare che gli ospedali si stanno svuotando per aprire nuovi moduli al Covid di Civitanova, i P.S. della Provincia lavorano con estrema fatica per la grave difficoltà a ricoverare i pazienti, con personale costretto a turni stressanti. In alcuni reparti ospedalieri non sono stati ridotti i letti ma solo il personale - sottolinena il Nursid - Volevamo segnalare tante questioni sollevate dai colleghi come ad esempio chiedere la modalità di rotazione del personale, la garanzia della riapertura dei reparti momentaneamente chiusi, chiedere percorsi per non far perdere ai lavoratori l’indennità giornaliera, il riconoscimento di indennità di malattie infettive negli ambiti Covid, chiedere di far processare i tamponi anche nei giorni festivi, o di estendere le Prestazioni Aggiuntive e tante altre situazioni".
"Nulla di tutto ciò abbiamo avuto l’opportunità di chiedere ed argomentare - dichiarano - L’atteggiamento ostile delle OO.SS. Cgil, Cisl, Uil è a dir poco vergognoso e inspiegabile perché tralasciando ogni argomentazione poco lusinghiera che non appartiene allo stile di questo Sindacato non si sono fatti gli interessi dei lavoratori":
"Non ci faremo spaventare da questi atteggiamenti ma è chiaro che restiamo profondamente delusi e tristi - precisa il Nursind - È un momento molto delicato per tutti, dispiace assistere alla solita strumentalizzazione da parte dei pochi che ovviamente parlano senza toccare con mano la nostra realtà lavorativa e qualche volta senza informarsi con i diretti interessati. Siamo in un momento dove le critiche sterili non servono, noi siamo a pronti a tutelare e a proporre ribadendo con forza e legittimità che la RSU è la massima espressione della volontà dei lavoratori".
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 12 decessi correlati al Covid-19.
Nel territorio anconetano si sono registrate due vittime: una 83enne di Jesi all'ospedale di Senigallia e una 79enne di Loreto a Torrette di Ancona. Un decesso all'ospedale di Ascoli Piecno(un 89enne di Foligano) e due alla RSA di Campofilone Valdaso (una 95enne di Folignano e una 82enne di Civitanova Marche).
Due vittime anche nella Provincia di Pesaro-Urbino si sono spenti un 92enne pesarese alla RSA Galantara e un 87enne di Cagli nel nosocomio del capoluogo di provincia.
Nell’elenco fornito dalla Regione sono cinque i decessi che hanno interessato le strutture ospedaliere della provincia di Macerata: a perdere la vita un 79enne di Civitanova Marche(all'ospedale civitanovese) e presso l'Ospedale Civile di Macerata si sono spenti un 94enne di Monte San Giusto, una 83 di San Ginesio, un 93enne di Petriolo e un 88enne maceratese,
Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1180 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (546), mentre sono 201 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 95,4% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.
GeoTour è il nome di una nuova app per il geoturismo realizzata da tre studenti Unicam, Pietro Angelici, Alex Citeroni e Davide Perozzi, del corso di laurea in Informatica per la loro tesi di laurea, realizzata in collaborazione con GeoMORE, spinoff Unicam di Geologia, che si occupa di valorizzazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della valutazione dei rischi geologici del territorio.
“Avevamo in mente come obiettivo – hanno affermato i tre giovani laureati – quello di promuovere il nostro territorio, concentrandosi su una delle sue peculiarità, ossia le montagne e le attività sportive e motorie che in essa si possono svolgere, quali ad esempio le escursioni. Abbiamo quindi scelto di sviluppare un’applicazione che possa agevolare l’escursionista, sia che abbia esperienza sia che si approcci per la prima volta a questa attività”.
Dove cercare i percorsi disponibili nella zona? Come arrivarci? Quali sono le varie caratteristiche dei percorsi? Cosa è possibile vedere lungo il percorso? Ci sono rischi e problematiche che si potrebbero incontrare? L’applicazione “GeoTour” consente agli escursionisti di effettuare un’esperienza divertente, piacevole, in sicurezza e con la possibilità di scoprire le bellezze e le peculiarità del territorio che si attraversa, avendo il giusto strumento a disposizione direttamente nel proprio smartphone.
“Ci siamo quindi messi al lavoro, collaborando con il prof. Andrea Polini della sezione di Informatica di Unicam e con GeoMORE, - hanno proseguito i ragazzi – per realizzare una applicazione che potesse essere utile a tutti, semplice e intuitiva, che potesse risolvere le problematiche di informazione, ricerca, e rendere possibile l’escursione per chiunque, accompagnando l’utente in ogni fase dell’attività”.
“Sono molto soddisfatto per il lavoro svolto dai ragazzi – ha sottolineato il prof. Andrea Polini – La tesi è frutto dello stage curricolare obbligatorio per tutti i nostri studenti, che hanno realizzato presso lo spinoff Unicam GeoMORE, che ringrazio per il prezioso contributo”.
La app, grazie anche alla funzione “segnalazione criticità” da parte degli utenti stessi, può rappresentare un efficace strumento di monitoraggio real time dello stato di salute della rete sentieristica, a supporto delle attività di gestione di parchi e riserve da parte degli enti preposti.
Ci sono naturalmente ancora molte opportunità di sviluppo dell’app, ed i tre giovani laureati sono già al lavoro presso GeoMORE per aggiungere nuove funzionalità utili al numero sempre maggiore di escursionisti interessati a scoprire il patrimonio naturalistico-culturale italiano.
Scatta un piano per salvare i degenti della Casa di riposo “Lazzarelli” di San Severino Marche fino ad oggi risparmiati dal contagio da Covid-19.
Sedici ospiti, risultati negativi al tampone, sono stati trasferiti e accolti all’interno dell’Hospice presso l’ospedale civile “Bartolomeo Eustachio” momentaneamente vuoto dopo che il virus è arrivato in corsia cogliendo di sorpresa, anche in questo caso, gran parte del personale.
“Una vera e propria corsa contro il tempo che ha fatto scattare un intervento straordinario che non è passato inosservato per il via vai di ambulanze” – fa sapere il sindaco, Rosa Piermattei, che ha seguito le operazioni in qualità di primo responsabile della salute pubblica sul territorio.
Il focolaio, scoppiato all’interno dell’azienda dei servizi alla persona nei giorni scorsi, aveva fatto registrare anche 2 decessi di persone anziane con patologie pregresse.
Con le due Ordinanze oggi emanate dal Commissario Straordinario, Giovanni Legnini, arrivano le nuove regole per accelerare le opere pubbliche legate alla ricostruzione del Centro Italia dopo il sisma del 2016, circa 1.300 interventi già finanziati con 1,6 miliardi di euro, molti dei quali in grave ritardo di avanzamento, insieme alla disciplina dei poteri in deroga del Commissario. Con una specifica circolare si attua, inoltre, un’ulteriore semplificazione delle domande per la riparazione dei danni lievi alle abitazioni attese entro il prossimo 30 novembre.
Le due Ordinanze sulla ricostruzione pubblica ed i poteri in deroga erano state già esaminate e condivise giovedì scorso con i Presidenti delle Regioni e i Sindaci nella Cabina di Coordinamento. La circolare che alleggerisce gli oneri per i professionisti in vista della scadenza dei termini per i danni lievi stabilita dalla legge al 30 novembre, è stata emanata per venire incontro alle esigenze dei professionisti e dei cittadini anche tenendo conto della nuova emergenza sanitaria.
Domande danni lievi super semplificate
Sulla base dell’intesa con i rappresentati della Rete delle professioni tecniche e degli ordini professionali, si prevede la possibilità di presentare una domanda ancora più semplice, con l’indicazione dei dati anagrafici dei proprietari, quelli del professionista, e quelli catastali dell’edificio. Le domande semplificate dovranno essere integrate della documentazione necessaria in base a un calendario che sarà definito dopo la scadenza del 30 novembre, previo confronto con i professionisti. Si chiarisce, inoltre, che non sono obbligati a rispettare la scadenza alcune tipologie di interventi più complessi, anche se relativi ai danni lievi, come quelli su edifici che fanno parte di aggregati, o sono situati in zone rosse o aree perimetrate.
Un cronoprogramma per le opere pubbliche
L’Ordinanza sulla ricostruzione pubblica ridefinisce l’elenco delle opere legate alla ricostruzione, con alcune riprogrammazioni e l’inserimento di nuovi interventi: quelli attualmente finanziati, tenuto conto anche di quelli già realizzati, sono 1.288, una parte dei quali, 482, devono ancora essere avviati. Proprio per questo l’Ordinanza stabilisce che i Comuni e le stazioni appaltanti provvedano entro il 31 marzo 2021 all’affidamento di tutti gli incarichi di progettazione, ma che ancor prima, entro il 31 dicembre di quest’anno, trasmettano al Commissario un cronoprogramma dettagliato di tutte le fasi per la definizione dell’appalto e l’esecuzione delle opere.
Le Regioni vengono invitate a individuare una Centrale Unica di Committenza, che potrà avvalersi anche di Invitalia per la predisposizione degli appalti, con la possibilità di identificare gli stessi Uffici Speciali della Ricostruzione come soggetti attuatori degli interventi. L’Ordinanza, inoltre, dà attuazione a tutte le norme di semplificazione degli appalti contenute nei recenti provvedimenti del governo, e disciplina l’utilizzo delle economie derivanti dai ribassi d’asta, che vengono destinate alla realizzazione di nuove opere.
Cento milioni per le macerie, risorse per le scuole
L’Ordinanza stanzia 100 milioni di euro per la gestione delle macerie pubbliche dovute a crolli o demolizioni, finora gestita dalla Protezione Civile, e disciplina l’accesso da parte dei Comuni alle agevolazioni del Gestore del Servizio Elettrico per gli investimenti nella riqualificazione energetica degli edifici pubblici, consentendo loro di liberare nuove risorse. Si interviene anche per facilitare l’attività scolastica nei comuni del cratere, prevedendo la possibilità di utilizzare il 10% dei contributi stabiliti per le scuole, in attesa della loro ricostruzione, per garantire l’attività didattica ricorrendo a soluzioni temporanee. Le risorse disponibili per le opere contenute nell'elenco unico ammontano a 1,623 miliardi di euro: 945 milioni per le Marche, 240 per il Lazio, 220 per l'Abruzzo e 216 per l'Umbria.
I nuovi poteri in deroga
La seconda Ordinanza prevede le disposizioni organizzative ed attuative dei poteri in deroga attribuiti dal legislatore al Commissario, e a lungo sollecitati dai sindaci, dai presidenti delle Regioni, dai cittadini ed esponenti di tutti gli schieramenti politici, per la realizzazione delle opere pubbliche prioritarie e caratterizzate da particolari complessità e per gli interventi nei centri storici maggiormente distrutti. Viene disciplinata la possibilità di attuare gli interventi in deroga a mezzo di Ordinanze speciali che definiranno le specifiche modalità e tempi di realizzazione, anche in questo caso in accordo con i presidenti delle Regioni e i sindaci, ai quali il Commissario potrà trasferire i poteri attuativi in deroga.
"Individuare progetti per impiegare i percettori di reddito di cittadinanza in favore della collettività e fornire dispositivi di prevenzione e test gratuiti per la popolazione over 65". Sono queste le due proposte che il gruppo civitanovese di Forza Italia fa al sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica, tramite il commissario cittadino Paolo Giannoni.
Nel primo caso Giannoni ricorda la Legge 26 del 28 marzo 2019 nella quale - all'articolo 4, comma 15 - si spiega come il beneficiario del reddito di cittadinanza sia "tenuto ad offrire la propria disponibilità per la partecipazione a progetti a titolarità dei Comuni utili alla collettività in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni presso il Comune di residenza, mettendo a disposizione un numero di ore compatibili con le altre attività dell’interessato e comunque non inferiori a 8 ore settimanali, aumentabili sino a 16 con il consenso di entrambe le parti".
"Crediamo che alle persone prive di un posto di lavoro debba essere restituita dignità offrendo loro un impegno concreto in favore della comunità - sottolinea Giannoni -. Un dovere morale da parte di chi percepisce il reddito e un aiuto in più per l’Amministrazione che per molti settori è carente di personale. L’Amministrazione potrà attivare servizi con cui i cittadini potranno avere un ausilio nelle attività più comuni, dall’accompagnamento dei minori a scuola, dal fare la spesa agli anziani, alle biblioteche (seppur in questo momento di pandemia sono chiuse), dalla cura del verde alle piccole manutenzioni, dalle attività culturali (quando riprenderanno) ai controlli negli accessi agli spazi pubblici e nel controllo anti assembramento e tante altre iniziative soprattutto in questo difficile momento di pandemia in cui la solidarietà e l’aiuto reciproco ci sembra fondamentale."
"Si propone, inoltre, all’Amministrazione di poter dedicare un ‘pacchetto di prevenzione over 65’, che possa essere ritirato presso i laboratori e le cliniche del territorio convenzionate in cui, non solo viene offerto gratuitamente un pacchetto di mascherine e un saturimetro, ma anche un tampone gratuito. Vista la situazione difficile crediamo, come Gruppo, che la prevenzione - soprattutto per le fasce più a rischio - sia un modo concreto per contenere la pandemia e evitare rischi più gravi per la salute dei cittadini" conclude il gruppo Forza Italia Civitanova.
La seconda ondata dell'epidemia sta mettendo a dura prova, non solo il Sistema Sanitario Nazionale, ma anche tutte le attività commerciali riferibili a bar e ristoranti, i cui titolari sono costretti a far fronte a tutte le limitazioni contenute nelle varie ordinanze, che cambiando di settimana in settimana, rendono lo svolgimento della normale quotidianità lavorativa sempre più precaria.
In questo contesto si inserisce in maniera ideale il progetto dell'Amministrazione Comunale di Belforte del Chienti che, per dimostrare la sua vicinanza ai ristoratori particolarmente colpiti da questo momento così complesso, ha deciso di incentivare il consumo di cibo d'asporto.
"Ceniamo insieme?". Questo è il nome dato all'iniziativa che viene incontro anche a chi decide di ordinare da asporto presso un ristorante, pub o agriturismo del posto, in quanto otterrà un buono pari al 50% dell'importo speso. Il buono viene calcolato sullo scontrino che l'avventore dovrà presentare al Municipio a, al netto delle bevande e per un importo massimo di 30 euro.
Il ticket corrisposto oltre ad essere valido solo per i residenti, sarà spendibile solo presso le attività di ristorazione di Belforte del Chienti. Ecco la lista delle strutture convenzionate: ristorante Chiaroscuro, Locanda Bonfranceschi, Officina dei sapori, agriturismo le Sodere, agriturismo La Fonte e agriturismo Coroncina.
"In merito alle notizie che stanno circolando in queste ore relative al fatto che un piano dell'ospedale di Camerino sia stato "requisito" per essere destinato ai malati Covid, faccio presente che rispetto a ieri non è cambiato assolutamente nulla". È quanto riferito dall'ex sindaco nonché Vice Presidente del Consiglio Regionale Gianluca Pasqui, in risposta all'annuncio reso noto nella tarda mattinata odierna dal primo cittadino camerte Sandro Sborgia (leggi qui).
"Invito a non creare allarmismo - aggiunge Pasqui - perchè, anche a seguito di un confronto con l'assessore regionale alla Sanità Saltamartini, ho avuto conferma che la situazione è la medesima dei giorni scorsi. La confusione è probabilmente dettata dal fatto che ci sono stati alcuni pazienti che si sono presentati al pronto soccorso con possibili sintomi Covid e, come da prassi sanitaria, sono stati spostati in una "zona grigia" dell'ospedale per tutti gli accertamenti del caso ed, eventualmente, essere trasferiti ad altro ospedale".
San Ginesio Turismo (www.sanginesioturismo.it) è un portale di nuova generazione dove, al normale sito internet, ottimizzato per i dispositivi mobili, si affiancano delle tecnologie per visitare e vivere la città in maniera interattiva, con la possibilità di fruire tutto l’anno, anche da remoto, delle bellezze di uno dei borghi più belli d’Italia e paese Bandiera Arancione.
In questo particolare momento storico, ad esempio, tutti gli alunni delle scuole locali potranno giocare a “San Ginesio Qeust!”, una gara di ricerca e scoperta del borgo, vissuta da casa in sicurezza.
Attraverso una tecnologia interattiva, il giocatore avrà la possibilità di immergersi tra le vie della città ed entrare virtualmente nel Teatro, nella Mostra Hoc Opus e in tanti altri scorci caratteristici di San Ginesio usufruendo di gallerie fotografiche e video che raccontano la bellezza, la storia e la cultura del borgo.
Per l’estate arriveranno tante nuove opportunità di scoperta del territorio per far vivere ai turisti un’esperienza unica. Il nuovo portale sarà anche il principale veicolo di promozione del più ampio progetto denominato “San Ginesio Rinasce”.
“Oggi più che mai - dichiara il Sindaco Giuliano Ciabocco - San Ginesio deve farsi trovare pronto ad accogliere la sfida del futuro, divenire meta privilegiata nei confronti di potenziali turisti, ravvivare il senso di appartenenza dei propri cittadini e mostrarsi anche come luogo ideale dove decidere di andare a vivere. La pandemia ha di fatto aperto scenari inediti, cambiando definitivamente il modo di organizzare le nostre priorità lavorative e personali. Oggi i Comuni come San Ginesio devono essere ripensati e a valorizzati alla luce delle nuove potenzialità che essi esprimono”.
In particolare, la “rinascita” di San Ginesio, in base alle principali linee guida del progetto, si attuerà attraverso alcune operazioni strategiche quali:
- il “Piano della Bellezza” per la riqualificazione urbanistica espressa nel “Piano Particolareggiato del Centro Storico” funzionale al ripopolamento dell’abitato, alla valorizzazione e integrazione del decoro urbano che avverrà anche con processi partecipativi;
- attivazione di servizi innovativi quali l’”Home Sharing” per la promozione di posti letto/abitazioni da sviluppare in sinergia con i proprietari;
- valorizzazione dell’offerta turistica e rilancio economico del Borgo con la creazione del “Centro Commerciale Naturale” oggi rappresentato da una serie di vetrine espositive delle realtà produttive locali e che domani diventeranno vere e proprie attività commerciali dove poter acquistare i prodotti nel contesto di uno splendido borgo antico con sconti dedicati;
- valorizzazione dell’offerta culturale con l’ identificazione di San Ginesio come “Il Borgo degli attori” che ha già preso il via la scorsa estate con il lancio del Ginesio Fest e del Premio San Ginesio dedicati all’arte dell’attore, in onore del suo Santo Patrono.
Tutto questo sarà poi sostenuto e rafforzato da una campagna a forte impatto comunicativo già avviata con il City Brand “San Ginesio oltre l’incanto”.
"Sono, e lo saranno insieme a me tutti i civitanovesi, infinitamente orgoglioso della nostra concittadina Elisa Angeletti, architetto che lavora a Washington DC, a cui è stato assegnato il prestigioso riconoscimento "Donna da Osservare 2020" dall'U.S. Green Building Council, l'associazione più importante al mondo per la certificazione ambientale, che assegna i LEED Certificate per la sostenibilità agli edifici in tutto il mondo". È quanto scrive in una nota il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica.
La motivazione che ha accompagnato il riconoscimento assegnato ad Elisa Angeletti è stata la seguente: "In riconoscimento e celebrazione del suo lavoro nella guida verso un domani migliore per tutti, perché ha elevato, ispirato, insegnato e incoraggiato le donne nel settore a innalzarsi nella professione".
"Cara Elisa, amica mia, sono fiero di te - scrive Ciarapica -, di quello che sei diventata e che sei riuscita a realizzare con grande professionalità, passione per il tuo lavoro e sacrifici prima in Cina ed ora in America. Ma sei sempre una civitanovese con un forte legame per la tua tua città che oggi non può che essere felice del tuo successo e perché porti in alto e dai lustro alla nostra Civitanova nel mondo".
Giovedì 19, l’Amministrazione comunale ha ricevuto dalla Fondazione ANT Italia Onlus, una Menzione Speciale per il progetto ‘Noi ci siamo’, nell’ambito del prestigioso Premio Eubosia ‘Franco Pannuti 2020’, per il sostegno che il comune ha messo in campo in favore dell’ANT locale per i sostegno ai malati oncologici nel corso del picco Covid della scorsa primavera che avevano avuto difficoltà a trovare supporto dalle strutture ospedaliere. L’iniziativa ha avuto luogo tramite una call on-line in cui la Presidente della Fondazione Raffaella Pannuti ha dato formalmente il riconoscimento al Sindaco Fabrizio Ciarapica e all’Assessore alle Politiche Sociali Barbara Capponi, presente anche Marco Boccaccini referente ANT locale.
Nello scorso marzo il Comune aveva contattato formalmente la Consulta dei Servizi sociali proponendo la disponibilità a finanziare con un fondo straordinario progetti mettendo a disposizione un contributo complessivo di 10 mila euro. Su indicazione della consulta l’ANT ha ricevuto l’aiuto economico per l’importanza e la finalità del progetto.
‘Siamo convinti, al di là del contributo economico, della bontà e della qualità dell’iniziativa di ANT Onlus nell’assistenza domiciliare e quanto il supporto reale da parte di medici e infermieri sia fondamentale per le persone meno fortunate, che nel silenzio delle proprie abitazioni, sopportano disagi profondi soprattutto in questo momento di grave criticità. Oltre al Progetto ‘Noi ci siamo’ la nostra Amministrazione in questi anni ha implementato l’attività di solidarietà con iniziative a ricaduta sulla cittadinanza, penso all’aiuto che abbiamo dato per vendere le uova di Pasqua per raccogliere fondi o alla collaborazione che ci ha visti impegnati insieme di screening per il melanoma rivolto ai ragazzi delle superiori. Le parole d’encomio ricevute nel corso della call nei confronti della nostra Amministrazione a sostegno del terzo settore è per noi un ottimo traguardo ma anche un incentivo a far meglio e a rinsaldare sempre di più i rapporti con la Fondazione’. Ha dichiarato l’Assessore Barbara Capponi.
‘Il riconoscimento che ci offre oggi la Fondazione ANT Onlus e la Presidente Pannuti, non può che farci essere orgogliosi, convinti di aver fatto quanto possibile, in aiuto di quanti sono affetti da gravi patologie e che nella prima ondata di pandemia hanno trovato le porte del proprio ospedale chiuse o si sono trovati smarriti di fronte a tanti e improvvisi cambiamenti. Ha dichiarato il Sindaco Ciarapica nel corso del collegamento.
‘Con l’ANT Onlus abbiamo avuto sempre una buona collaborazione e creduto profondamente nei loro progetti di assistenza. Un dovere morale di chi amministra e non un atto di pietà. Civitanova Marche ha dimostrato ancora una volta solidarietà e generosità e questa menzione arriva in un momento in cui c’è bisogno anche di buone notizie’. Ha concluso il Sindaco.
‘In questi mesi terribili – ha dichiarato la Presidente Pannuti nella call - durante i quali i nostri medici, infermieri e psicologi hanno continuato a operare nelle case per proteggere le persone più fragili, i malati e gli anziani, quello che ci ha dato forza è stato sapere di avere accanto tanti alleati ed Enti come voi che hanno risposto, insieme a noi, al richiamo della sofferenza. A voi va il nostro grazie e il nostro appello: continuiamo a lavorare insieme perché, mentre combattiamo la battaglia più dura, quella contro il Covid, non vengano dimenticate tutte le altre patologie come i tumori, che colpiscono, ogni giorno, migliaia di persone nel nostro Paese’.
Nata a Bologna nel 1978 per iniziativa dell’oncologo Franco Pannuti, Fondazione ANT Italia ONLUS fornisce assistenza medico specialistica gratuita a casa dei malati di tumore senza alcun costo per le famiglie. In base alle risorse reperite sul territorio, ANT offre inoltre progetti di prevenzione oncologica gratuiti.
Dell'ipotesi di convertire l'ospedale di Camerino in Covid Hospital se ne discuteva da giorni, sono state tante infatti le polemiche che hanno infuriato attorno a questa controversa decisione, l'ultima delle quali ha visto protagonisti l'ex sindaco della città ducale Gianluca Pasqui e l'ex assessore regionale Angelo Sciapichetti (leggi qui l'articolo).
"Questa mattina è partita la conversione a Covid del reparto di Medicina dell'ospedale di Camerino. Stanno arrivando i primi pazienti in queste ore". È quanto reso noto dall'attuale primo cittadino Sandro Sborgia, il quale ha anche annunciato un'imminente riunione con tutti i sindaci dell'entroterra maceratese.
++ AGGIORNAMENTO ++
Il post è stato successivamente corretto dallo staff del sindaco di Camerino Sandro Sborgia, apportando la seguente dicitura: "Questa mattina abbiamo avuto notizia che si vorrebbe riconvertire il reparto di Medicina dell'ospedale di Camerino a Covid".
LA REPLICA DI PASQUI: "NULLA È CAMBIATO"
"Oggi la Regione Marche, come il resto del Paese, sta attraversando una seconda terribile emergenza sanitaria, che sta drasticamente sconvolgendo la vita di tutti. Le strutture ospedaliere regionali sono in grossa difficoltà ad arginare un numero di ricoveri sempre crescente. In questa fase così difficile e delicata, non è il momento di puntare il dito contro qualcuno, per facili strumentalizzazioni, ma occorre essere tutti uniti contro il nemico comune ed a supporto del personale medico, paramedico ed infermieristico, a cui va tutto il nostro ringraziamento per l’enorme ed impagabile lavoro che stanno svolgendo per salvare vite umane". È quanto afferma, in una nota, il segretario provinciale dem Francesco Vitali dopo l'ultima bagarre social di cui si sono resi protagonisti l'ex assessore regionale Angelo Sciapichetti e l'attuale Vice Presidente del Consiglio Regionale Gianluca Pasqui (leggi qui).
Il suo intento, chiaramente, è quello di abbassare i toni: "Ci saranno tempi e modi per giudicare le azioni della Giunta Regionale e degli altri amministratori nazionali e locali, ma non è questo il momento - dice -. Ritengo del tutto fuori luogo discutere ora del Piano Sanitario regionale o dell’opportunità (o meno) di realizzare gli ospedali di primo livello; oggi è importante concentrare tutte le forze presenti sul territorio, per garantire immediatamente un servizio sanitario in grado di reggere l’onda d’urto del contagio".
"La nuova Giunta Regionale, con il supporto delle altre istituzioni locali, ha il dovere di attuare misure incisive in grado di arginare la seconda ondata di contagi che nelle Marche sembra essere persino peggiore della prima - aggiunge Vitali -. Occorre una gestione coraggiosa, che dia risposte al tempo stesso tempestive ed autorevoli. Occorre investire sul personale medico e paramedico, dare adeguate risposte al mondo produttivo, industriale, commerciale della Regione, sapendo che nonostante il presumibile imminente arrivo del vaccino, la Regione dovrà convivere con il virus per un periodo di certo non breve".
"L’obiettivo di uscire indenni da questa emergenza sanitaria è impervio e denso di ostacoli; come una nave in mezzo a due scogli si dovrà navigare a vista, cercando da un lato di evitare un’incontrollata impennata dell’epidemia e dall’altro di ridurre per quanto possibile gli effetti negativi sull’economia e sull’occupazione. Si auspica pertanto una collaborazione vera ed unitaria nelle istituzioni e tra le istituzioni (senza guardare il colore della casacca), attraverso la quale adottare una strategia comune ed a beneficio di tutti" conclude il segretario Vitali.