Approvato dal Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari il progetto esecutivo di 150mila euro per i lavori di risanamento del piano viabile in più tratti della provinciale 160 “Poggio-Fiegni”.
La strada collega la provinciale 98 “Polverina-Fiastra”, in località Poggio, con l’altra provinciale 58 “Lago di Fiastra”, zone caratterizzate anche da presenze turistiche, tra cui quelle a scopo escursionistico grazie all’attrazione degli itinerari, tra i più belli dei Sibillini.
Il rifacimento del manto stradale fa parte dei tredici progetti programmati e inseriti nel bilancio dell’Ente per l’anno 2021; viene finanziato con le risorse messe a disposizione dal MIT (Ministero delle Infrastrutture e Trasporti) per la sicurezza delle strade.
“Con l’approvazione di questo ulteriore progetto - dichiara Pettinari - concludiamo gli interventi previsti nel bilancio 2021, finanziati con risorse del MIT. Con tale intervento riusciremo ad asfaltare quasi tutto il tracciato. Su questo stesso comprensorio abbiamo operato la scorsa estate con due lavori da 200mila euro ciascuno, uno sulla provinciale 98 Polverina-Fiastra e uno sulla 58 Lago di Fiastra, dove abbiamo anche sostituito alcune barriere di sicurezza. Nuovi lavori su questo territorio li abbiamo previsti nel 2023, in particolare sulla Polverina-Fiastra e sulla San Maroto-Fiegni”.
"Gioco di squadra e sussidiarietà: il territorio sia protagonista come nel '97". È il cambio di rotta annunciato dall'assessore regionale alla Ricostruzione post sisma Guido Castelli, a margine di alcuni incontri nelle zone del cratere sismico del Maceratese.
Il primo, presso il locale Usr, con i sindaci di alcuni Comuni come Valfornace, Ussita, Gualdo e Tolentino; il secondo con l'Ance (Associazione nazionale costruttori edili) di Macerata. Il tutto insieme al commissario straordinario Giovanni Legnini e al direttore dell'Usr Stefano Babini. Obiettivo degli appuntamenti è tracciare sul campo le esigenze concrete di un territorio ancora alle prese con una lenta ricostruzione, perseguito attraverso l'ascolto dei protagonisti della vita politica, sociale ed economica del tessuto locale. "In queste ultime settimane abbiamo dato il via ad una vera e propria svolta nel metodo di approccio verso i problemi della ricostruzione - ha detto Castelli -, un cambio di rotta rispetto a quello adottato tra il 2016 e il 2020 dalla precedente giunta. Finora abbiamo assistito ad un sistema gerarchizzato e centralistico, che ha tentato di affrontare i problemi dall'alto verso il basso. I risultati li sappiamo tutti: provvedimenti a pioggia e tanta confusione".
"Vogliamo riproporre - ha sottolineato l'assessore - il modello marchigiano vincente del post sisma 1997 attraverso, da un lato, un lavoro sinergico e compatto sul piano istituzionale, tra Regione, Commissario e Usr, dall'altro, una disponibilità all'ascolto di sindaci e delle realtà socio-economiche locali per una ricerca di soluzioni che viene dal basso, da quel territorio che in questi anni ha lamentato una profonda trascuratezza. Le istituzioni locali non saranno più meri e passivi destinatari di azioni centralizzate, ma protagonisti della ricostruzione. Le azioni di questi giorni lo testimoniano. Anche se i problemi restano c'è tutto un altro atteggiamento e un clima di coesione".
(Fonte Ansa)
Ha preso il via questa mattina a San Severino Marche, con la somministrazione del primo vaccino alle ore 8,45 nel Punto di vaccinazione allestito all’interno della sala comunale Italia, la campagna vaccinale destinata agli ultraottantenni e promossa da Regione Marche e Asur Marche.
Ogni giorno, almeno fino alla fine di aprile, saranno una ottantina i vaccini di Pfizer-BioNTech e Moderna che verranno somministrati agli anziani residenti nei Comuni di San Severino Marche, Matelica, Esanatoglia, Castelraimondo e in altri centri del distretto.
Il Comune ha messo a disposizione la struttura della sala Italia con l’allestimento di percorsi di ingresso e uscita contingentati che hanno reso necessaria l’eliminazione di due file di poltrone dal cine-teatro che è stato trasformato così per accogliere i vaccinati e dar loro ospitalità il tempo necessario, e a distanza di sicurezza, per la verifica di eventuali reazioni avverse.
Scortati da un’auto della Polizia i vaccini sono stati consegnati nella sede del Punto di vaccinazione di prima mattina per essere messi a disposizione del personale Asur che con due medici, e con il necessario personale infermieristico e amministrativo, ha organizzato la registrazione e il censimento dei vaccinati.
Nessuna coda, nemmeno nella prima delicata fase d’avvio del servizio, all’esterno e all’interno della struttura dove volontari del gruppo comunale di Protezione Civile di San Severino Marche e personale della Polizia Locale hanno cercato di evitare al massimo assembramenti e fornire le necessarie indicazioni. L’assegnazione di numeri eliminacode e la scelta di un percorso con transenne ha facilitato molto il lavoro degli operatori che risultano impegnati nelle mattinate vaccinali, dalle ore 8 alle ore 13, a giorni alterni. Per disabili e persone con difficoltà motoria sono stati allestiti anche parcheggi riservati lungo viale Matteotti.
Gran parte delle persone da vaccinare, vista l’età, sono state accompagnate da figli, nipoti o badanti.
“Ho fatto in poco tempo. È andata bene, pensavo peggio, adesso mi sento più sicuro”- ha detto uno dei primi vaccinati, un anziano di Castelraimondo arrivato mezz’ora prima dell’inizio della prima delle sedute e che si è allontanato mezz’ora dopo accompagnato da un congiunto.
"L’Asur raccomanda, a chi ha prenotato il vaccino, di collegarsi al sito del Comune di San Severino Marche www.comune.sanseverinomarche.mc.it per scaricare la necessaria documentazione ovvero la scheda anamnestica, il modulo di consenso, il consenso al trattamento dei dati personali e la presa visione della nota informativa, comunque disponibili anche in ambulatorio. I moduli, già compilati, andranno consegnati al momento dell’accesso nella sede vaccinale".
Complessivamente i due sanitari del Dipartimento igiene dell’Area Vasta 3, incaricati di somministrare il farmaco con l’ausilio del personale infermieristico dedicato, hanno inoculato 96 dosi estratte da 16 flaconi. Le ultime 5 dosi, dopo la somministrazione ai 91 anziani prenotatisi per la prima mattinata di vaccinazione, sono state somministrate ad altrettanti volontari della Protezione Civile settempedana evitando così che finissero smaltite come residuo ospedaliero.
Polemica via social tra il sindaco di Sarnano Luca Piergentili e l’ex candidato sindaco, nonché consigliere di minoranza Giacomo Piergentili sull’affluenza domenicale dei turisti nel territorio comunale. Il consigliere di minoranza ha provato a polemizzare il poco flusso di gente attraverso delle foto, prontamente smentite via social dallo stesso primo cittadino di Sarnano.
“Stamattina – scrive il sindaco nel post - il consigliere di minoranza Piergentili Giacomino pubblica le foto del piazzale di Sassotetto fornitegli dal suo fido scudiero Censori Nazzareno per dimostrare che ieri c'era poca gente. Peccato che le foto sono di sabato e non di ieri. Sarà sicuramente un errore dovuto alla sua costante volontà di denigrare il paese che rappresenta in consiglio comunale.
Per giusta informazione le foto di ieri le pubblico io, che sono stato a controllare in mattinata la situazione riscontrando la soddisfazione dei turisti e dei gestori delle strutture nonostante la chiusura degli impianti di risalita. Mi dispiace per lui ma Sarnano è una meta apprezzata da tantissime persone ed ha moltissimo da offrire. Se ne faccia una ragione una volta per tutte”.
(Foto postate dal primo cittadino Luca Piergentili)
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 1047 tamponi: 524 nel percorso nuove diagnosi (di cui 87 nello screening con percorso Antigenico) e 523 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 22,3%).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 117 (3 in provincia di Macerata, 69 in provincia di Ancona, 7 in provincia di Pesaro-Urbino, 14 in provincia di Fermo, 19 in provincia di Ascoli Piceno e 5 fuori regione).
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (19 casi rilevati), contatti in setting domestico (17 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (39 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (10 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (1 caso rilevato), contatti in setting assistenziale (3 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (9 casi rilevati), screening percorso sanitario (1 caso rilevato). Per altri 18 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 87 test e sono stati riscontrati 14 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 16%.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 22,32% oggi, rispetto al 11,94% di ieri.
In aumento di 15 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 621, di cui 78 in terapia intensiva (+3 rispetto a ieri). Sono, invece, 18 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 122 pazienti: 50 all'ospedale di Macerata, 55 al Covid Hospital e 17 a Camerino. Altre 6 persone sono accolte nei Pronto Soccorso degli ospedali di Macerata e Civitanova Marche.
Di seguito i dati resi noti dal Servizio di Sanità Regione Marche:
“Non possiamo pretendere di chiamarvi a ratificare decisioni già prese, ma possiamo e vogliamo chiedervi di partecipare ad un processo decisionale che certo dovrà essere tempestivo, snello, ma che non potrà calare sulle vostre teste". È l'apertura del nuovo governo alle Regioni nelle parole della ministra delle Autonomie Mariastella Gelmini, che al vertice serale (di ieri) insiste sull'unità. "Non servono divisioni, ma soluzioni", dice.
E si partirà dalla proroga di 30 giorni del divieto di spostamento tra Regioni che scade il 25 febbraio, unico provvedimento in discussione nel Consiglio dei ministri di questa mattina, il primo sulla crisi pandemica del governo Draghi. La nuova 'dead line' dello stop alla mobilità anche tra zone gialle - sulla quale c'è il consenso dei governatori - sarebbe così il 27 marzo. La strategia complessiva del nuovo esecutivo sarà poi definita con il Decreto del presidente del Consiglio (Dpcm), che seguirà quello in scadenza il 5 marzo. Dopo la conference call del premier con i ministri, i governatori vengono informati e consultati, alla vigilia della riunione a Palazzo Chigi, nella videoconferenza con Gelmini e con il ministro della Salute Roberto Speranza. E presentano una loro piattaforma di proposte che sarà portata al governo, assicura la ministra. I presidenti di Regione chiedono di inserire nella cabina di regia politica - non quella del monitoraggio del contagio - anche i ministri economici (come nella call con Draghi), "al fine di dosare gli impatti delle decisioni sui cittadini e le imprese".
"In via strutturale, lo stesso provvedimento che introduce restrizioni per il Paese e poi restrizioni particolari per singoli territori - si legge nel documento della Conferenza - deve anche attivare gli indennizzi e salvaguardare le responsabilità, garantendo la contestualità a prescindere da chi adotta il provvedimento". Insomma, ristori tempestivi a qualsiasi livello per le categorie penalizzate dalle chiusure sia nazionali che locali. "È necessario, inoltre, condividere maggiormente i provvedimenti", insistendo sul preavviso congruo che il governo deve dare per evitare il caos come per lo sci e i ristoranti aperti/chiusi nel weekend. Su questo Gelmini ha dato rassicurazioni. L'ipotesi che circola è che il monitoraggio venga effettuato a inizio settimana e non venerdì per non far arrivare la decisione sui colori delle zone troppo a ridosso del week end. Le Regioni chiedono poi di accelerare decisamente nella campagna vaccinale, reperendo le dosi necessarie, e collegando il problema ai criteri che hanno regolato finora i colori, in primis l'inesorabile Rt, l'indice di trasmissibilità. "Si ritiene indispensabile procedere ad una revisione dei parametri e alla contestuale revisione del sistema delle zone - affermano -, nel senso della semplificazione, che passi funzionalmente anche da una revisione dei protocolli per la regolazione delle riaperture, in senso anche più stringente laddove necessario". "Occorre in questa fase un cambio di passo che consenta di coniugare le misure di sicurezza sanitaria con la ripresa economica e delle attività culturali e sociali".
"È evidente - è la conclusione - che se la campagna vaccinale accelera, l'Rt perde progressivamente di rilevanza". Alla riunione e alla Conferenza Stato-Regioni che dovrebbe esserci oggi dopo il Consiglio dei ministri non prende parte Mario Draghi. Sarà confermata anche la possibilità di fare visita ad amici e parenti, ossia la regola, per ora valida fino al 5 marzo, che consente di spostarsi verso un'altra abitazione privata massimo in due persone, più i figli minori di 14 anni.
-Aggiornamento-
Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge Covid. Il provvedimento proroga il divieto di spostamenti tra Regioni fino al 27 marzo. Confermata la regola che limita gli spostamenti verso le abitazioni private a due adulti con in più solo i figli minori di 14 anni. Stop agli spostamenti in zona rossa verso abitazioni private.
È la novità che compare nel nuovo decreto legge Covid.
Resta nelle zone gialle e arancioni la possibilità, una sola volta al giorno, di spostarsi verso un'altra abitazione privata abitata, tra le 5 e le 22, in massimo due persone, con i figli minori di 14 anni. Questa possibilità non varrà più nelle aree rosse.
Lunedì 22 febbraio verrà chiusa al traffico veicolare via Massarelli, dall'intersezione con via San Biagio all'intersezione con via Indivini, per montaggio gru lavori di ricostruzione edificio di via Indivini civico 14. Sempre lunedì verrà chiusa, per lavori edili, via Lazzarelli dall'intersezione con via San Biagio all'intersezione con via Cesare Battisti.
Tutto il traffico veicolare verrà dirottato, per l'entrata e l'uscita dal centro storico, in via Massarelli dove verrà installata apposita segnaletica che indicherà il doppio senso di marcia dall'intersezione di via San Biagio e fino all'intersezione con via Cesare Battisti.
Sempre con inizio nella giornata di lunedì 22 febbraio, e fino a fine lavori, verrà chiusa, per la presenza di una gru e di un cantiere edile, via Indivini per lavori di ripristino danni sisma di un edificio privato. Sul posto entrerà in funzione un semaforo al fine di regolare il traffico da piazza del Moro- via San Rocco-via Lazzarelli fino all'intersezione con via San Biagio. Gli impianti semaforici verranno installati in via Lazzarelli all'altezza del civico 30 e all'ingresso di piazzetta del Moro.
Il derby è virtussino. La Rossella costruisce una vittoria che sembrava fatta dopo 30’, poi smarrisce il filo a causa della difesa asfissiante della Sutor Montegranaro e alla fine la spunta con la forza dell’orgoglio. Una partita condita da tanti errori da ambo le parti, ma che i biancoblu costruiscono con lucidità e cinismo, prima di finire la benzina e rischiare oltre il lecito.
Coach Mazzalupi rispolvera Felicioni in cabina di regia per tamponare l’assenza di Andreani e ritrova Milani e Casagrande sin dal primo minuto e proprio l’ala senigalliese è il protagonista delle prime prove di allungo virtussine. La sua energia produce il +8 Rossella sul finire del primo periodo (22-14 al 9’), ma la vera spallata i biancoblu la danno nel cuore del secondo quarto. La Sutor ha le polveri bagnate dall’arco e allora Amoroso la colpisce sfoderando tutto il suo campionario offensivo. Il resto lo fanno il nervosismo di Ciarpella e Tibs, che concedono falli e tiri liberi a Civitanova che all’intervallo lungo è avanti di 14 (38-24). La Sutor prova a stringere ancora di più in difesa e la Rossella si inchioda segnando solo 2 punti nei primi 5’ della ripresa, ma per i veregrensi ogni canestro è un parto e così quando Rocchi trova la tripla del +18 (55-37) in apertura di quarto periodo i giochi sembrano praticamente fatti.
E invece all’improvviso Civitanova perde completamente la bussola. Il pressing a tutto campo dei gialloblu produce recuperi su recuperi e così la Sutor prima torna in partita con un parziale di 0-11, poi fa ancora di più tornando fino al -3 con due triple di Gallizzi (61-58 a 3’ dalla sirena). Lo stesso play gialloblu fallisce i liberi del -1, poi una tripla col fallo di Rocchi scaccia i fantasmi e i liberi di Amoroso e Vallasciani fiaccano definitivamente i sogni sutorini.
Una vittoria che vale doppio per la Rossella, che in classifica agguanta la Sutor a quota 10 ma con la forza del 2-0 nello scontro diretto: aspetto da non sottovalutare quando si andrà a fare i conti a fine stagione.
Queste le parole di coach Mazzalupi a fine partita: «Una buona partita per 30’, poi nell’ultimo quarto ci è venuta a mancare un po’ di energia e Montegranaro ha giocato in modo sfrontato, al limite del fallo come ci aspettavamo. Noi abbiamo perso qualche pallone di troppo consentendo così alla Sutor di rientrare, ma poi siamo anche stati bravi a chiuderla mettendo la palla dove volevamo noi e trovando un paio di grandi canestri di Rocchi. Contavano i 2 punti oggi, il resto ormai è passato. Sono contento perché per tre quarti siamo stati intensi e duri in difesa, ripartendo in velocità nonostante il loro pressing e i loro continui cambi di difese. Abbiamo avuto grande lucidità, ma ancora ci manca la continuità nell’arco dei 40’. Speriamo che arrivi una volta che saremo al completo. Con Andreani probabilmente avremmo avuto qualche difficoltà in meno sulla loro pressione a tutto campo, però i ragazzi hanno fatto il massimo, non ho nulla da recriminare loro, al netto di qualche errore che ci può stare. Quando avremo recuperato anche lui questa squadra si potrà davvero divertire, ne sono sicuro. Oggi era cruciale vincere alla luce della classifica sempre più corta, ma ora pensiamo già a domenica quando andremo ad Ancona: questo campionato regala continue sorprese, oggi hanno avuto uno scivolone a Teramo che ci può stare ma sono una squadra in forma. Si può vincere e perdere con tutti in questo campionato, noi dovremmo pensare a giocare con l’intensità e la concentrazione che ci abbiamo messo oggi»
ROSSELLA CIVITANOVA-SUTOR MONTEGRANARO 67-60
CIVITANOVA: Montanari ne, Primitivo ne, Ciarapica ne, Cognigni, Andreani ne, Felicioni 3, Vallasciani 8, Amoroso 12, Lusvarghi 6, Casagrande 17, Rocchi 14, Milani 7. All.: Mazzalupi.
MONTEGRANARO: Edraoui ne, Minoli 12, Riva 6, Torresi ne, Angellotti ne, Ciarpella 2, Gallizzi 18, Stanzani, Tibs, Cipriani 12, Romanò 6, Bonfiglio 4. All.: Ciarpella.
ARBITRI: Giambuzzi, De Ascentiis.
PARZIALI: 22-16, 16-8, 12-11, 17-25.
La Vis Civitanova si arrende al forte Arezzo per 0-8. Contro la seconda corazzata del campionato, le ragazze di mister Giordano Perini si sono opposte con generosità e coraggio ma, come contro il Sassari Torres nel turno scorso, alla lunga è emersa la maggiore qualità tecnica delle avversarie. Un match che è servito per fare esperienza e prepararsi al meglio in vista della prossima trasferta contro il Cella, importante in ottica classifica.
Nel primo tempo la Vis Civitanova si difende con ordine, chiudendo gli spazi e cercando di ripartire in velocità. Lanciotti chiama Valgimigli all'intervento in tuffo, mentre le toscane non riescono ad essere incisive sotto porta. L'equilibrio viene spezzato al 24' quando Zelli, da punizione, batte Ceriani per il vantaggio ospite. Sempre Zelli protagonista al 31' quando libera Razzolini in area piccola che, con un tocco sotto, batte il portiere rossoblu in uscita. La Vis Civitanova si riorganizza e cerca con generosità di farsi vedere in avanti. Quando la sfida sembra chiudersi sullo 0-2 nel primo tempo, proprio nel finale arriva l'uno-due micidiale delle ragazze di mister Bonci, grazie alla doppietta di una scatenata Gnisci.
Nella ripresa pronti via e le rossoblu sono sfortunate visto che subiscono lo 0-5 su un'autorete di Coccia. I due tecnici danno spazio alle giocatrici dalla panchina ma l'Arezzo quando accelera crea sempre problemi. Paganini al 66' insacca lo 0-6, poi nel finale Tuteri da fuori e Lulli, da corner, fissano il punteggio sullo 0-8.
“Abbiamo affrontato, dopo il Sassari Torres, un altro avversario di spessore – commenta mister Giordano Perini – La partita di oggi ci serviva per farci trovare pronte allo scontro diretto contro il Cella, visto che è una squadra alla nostra portata, e dovremo cercare di fare bene. Anche oggi le ragazze hanno messo tutto quello che avevano, purtroppo in settimana ci sono state alcune defezioni e speriamo di recuperare qualche giocatrice per la prossima sfida. In settimana la società ci ha messo a disposizione un nuovo portiere, molto brava, che rappresenta un tassello importante. Continuiamo a lavorare e siamo fiduciosi per la partita di domenica”.
VIS CIVITANOVA – AREZZO 0-8 (0-4 pt)
VIS CIVITANOVA: Ceriani, Langiotti, Fiorella, Brutti (50' Volonnino), Monzi, Coccia (64' Ciccalè), Natalini (72' Babucci), Poli (69' Bracalente), Lanciotti, Rastelli, Monterubbianesi (84' Splendiani) A disp. Ferrini, Parmegiani, Silvestrini All. Perini
AREZZO: Valgimigli, Cosi (67' Teci), Ferretti, Zelli (45' Avendato), Tuteri, Verdi, Cirri (61' Casini), Bove, Razzolini (45' Leonessi), Gnisci (52' Paganini), Lulli A disp. Trezza, Orlandi, Ceccarelli, Gonzi All. Bonci
Arbitro: Francesco Poggi di Forlì
Reti: 24' Zelli, 31' Razzolini, 43' e 45' Gnisci, 52' aut. Coccia, 66' Paganini, 83' Tuteri, 92' Lulli
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L'azzurro Gianmarco Tamberi torna al primo posto delle liste mondiali dell'anno nel salto in alto volando alla quota di 2,35 ad Ancona.
Sulla pedana di casa, il campione europeo indoor aggiunge un centimetro alla misura saltata mercoledì a Torun (2,34) e poi tenta di eguagliare il primato italiano al coperto di 2,38 che ha realizzato nel 2016, ma senza fortuna.
Il marchigiano conquista il titolo di campione italiano nella seconda giornata degli Assoluti indoor, all'indomani dell'exploit di Larissa Iapichino che ha realizzato la migliore prestazione mondiale 2021 con 6,91 nel salto in lungo.
“Sono diventato l'atleta che volevo essere dopo l'infortunio"- . “È un 2,35 che vale tanto, non solo per quel centimetro aggiunto al 2,34 di quattro giorni fa, ma per come l’ho fatto - le parole del 28enne nativo di Civitanova Marche - . Il salto di oggi lascia intravedere luce, fa sperare buone cose. Ho esultato un po’ troppo ma avevo da buttar fuori tanta rabbia, tanti momenti difficili passati in questi giorni, ho avuto incubi nelle ultime notti e a parlarne mi viene da piangere”. Un Tamberi così brillante non si ammirava dal 2016: “Sono stati anni difficilissimi e la prestazione di oggi significa aver chiuso quella parentesi. Sono diventato l’atleta che volevo essere dopo l’infortunio. E sento di dovermi prendere le soddisfazioni che cerco da tanto. Gli Euroindoor? Non mi accontento di un campionato italiano, che pure ha un grande valore: gli Europei sono un passaggio fondamentale che non bisogna ‘cannare’ sulla strada verso Tokyo”. In chiusura, gli applausi per una Larissa Iapichino da record: “Voglio complimentarmi con Larissa, è stata pazzesca, da brividi: è il presente e il futuro dell’atletica italiana senza nessun dubbio”.
(foto di Francesca Grana/FIDAL)
“La polemica sull'uso della videosorveglianza è ormai da mesi tema di confronto politico sia tra opposizione e Amministrazione, sia all'interno degli stessi gruppi di maggioranza. In particolare, la scelta di non installare telecamere a Fonti San Lorenzo è stata duramente contestata, ritenendo che sia preferibile incrementare la sicurezza anche dei quartieri più sicuri, piuttosto che lasciare delle 'zone d'ombra' per attività losche”. Così il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Simone Simonacci, che torna a parlare del tema sicurezza invocando telecamere di videosorveglianza.
“Ci è stato risposto che per Fonti San Lorenzo non c'era bisogno di telecamere poiché si trattava di un 'quartiere educante' - continua Simonacci - grazie alla presenza del centro sociale che svolge una funzione - peraltro da noi mai contestata - di educazione civica”.
“Pochi giorni dopo la risposta dell'Assessore Nicolini – prosegue il consigliere di minoranza - è arrivato un furto con scasso proprio a Fonti San Lorenzo, segno che la criminalità, purtroppo, non conosce quartieri più o meno educanti. I giornali in questi giorni parlano invece di una rissa, che avrebbe rischiato di degenerare a giudicare dalle vistose tracce di sangue lasciate, nel quartiere di Villa Teresa, nei pressi del Parco del Concilio. Un luogo frequentato da bambini e famiglie, oltre che da questi personaggi, di cui già nel settembre dello scorso denunciavamo in Consiglio comunale, con apposita interrogazione, la condizione di degrado. Nel sito vi sono le telecamere, ma evidentemente non sono sufficienti o non sono state posizionate adeguatamente, se una simile rissa non lascia traccia. Fatto grave se si considera che spesso siamo stati accusati di "allarmismo" parlando di sicurezza in Città”.
“L'Amministrazione forse vuole dire che Villa Teresa è un quartiere 'non-educante', considerando risse e ripetuti atti di vandalismo nel piazzale antistanti la scuola materna? Le telecamere sono indispensabili, non si usino i coni d'ombra come scusa; piuttosto la Giunta, invece di permanere in questo assurdo immobilismo, lavori per garantire sempre maggior sicurezza ai cittadini, senza distinzioni in quartieri di Serie A e quartieri di Serie B".
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 11 decessi correlati al Covid-19.
Due decessi si sono registrati all'ospedale di Macerata, dove hanno perso la vita una 87enne di Potenza Picena e un 82enne originario di Tolentino.
Sono due anche le vittime registrate al nosocomio di San Benedetto del Tronto: una 86enne e una 78enne, originarie della stessa città rivierasca. Un 87enne di Jesi ha perso la vita all'ospedale cittadino, così come un 75enne di Ostra. All'inrca di Ancona è, inoltre, spirato un 89enne della stessa città dorica. Un decesso segnalato anche al "Murri di Fermo", dove ha trovato la morte una 88enne di Porto San Giorgio.
Una vittima anche al nosocomio di Pesaro dove è deceduto un 88enne di San Lorenzo in Campo. Infine un 88enne di Falerone ha perso la vita nel proprio domicilio, così come una 82enne di Porto San Giorgio.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2195 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (839), mentre sono 368 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 96,1% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati da Servizio Sanità delle Marche:
Il Matelica esce sconfitto dal Città di Arezzo, dove il Cavallino affamato di punti all’ultimo posto in classifica porta a casa la seconda vittoria della propria stagione e supera per 2-0 la truppa di mister Colavitto (l’unica vittoria dei padroni di casa in precedenza, con l’Imolese, era datata 28 novembre).
Aveva ragione il tecnico campano alla vigilia, quando aveva ammonito i suoi ragazzi sulla difficoltà della contesa e sul fatto che l’Arezzo fosse tutto fuorché il classico e arrendevole fanalino di coda.
Entrambe provate dalla fatica dei tanti impegni ravvicinati e dal recente turno infrasettimanale (biancorossi reduci dal pari a reti inviolate con il Mantova, amaranto dalla sconfitta nella tana della capolista Padova e dal rocambolesco 3-3 con il Carpi), le formazioni presentavano diversi avvicendamenti rispetto agli undici schierati qualche giorno fa. Mister Stellone, alle prese anche con numerosi infortuni nonostante la rosa extra-large, recuperava l’ex Virtus Francavilla Perez e Cherubin, messi dentro dal primo minuto, portandosi in panchina l’uomo del pari dell’andata Cutolo (risentimento muscolare) e Carletti, tenuti ai box nell’ultimo turno.
Ancora assente Mbaye, Mister Colavitto confermava invece Vitali tra i pali, in difesa ricomponeva la coppia Zigrossi-De Santis, in mediana, concesso un turno di riposo a Balestrero, si rivedevano dal primo minuto Pizzutelli in posizione centrale con Bordo e Calcagni ai lati, in attacco Franchi avvicendava Leonetti.
Gara aperta nella prima frazione, in cui erano i biancorossi ospiti a farsi preferire e a tenere il pallino del gioco, purtroppo prontamente puniti alla prima occasione concessa. Una discesa sulla destra intorno al quarto d’ora trovava infatti Altobelli indisturbato nel cuore dell’area di rigore con l’ex Catanzaro che realizzava una sorta di rigore in movimento che valeva il vantaggio per i locali.
La risposta marchigiana passava per le sempre temibili incursioni di Calcagni e Moretti, fermati spesso anche senza troppo badare al galateo, i piazzati di Volpicelli ed i tentativi di Pizzutelli da fuori, senza fortuna. L’Arezzo invece in un paio di occasioni sfiorava il raddoppio in contropiede.
Raddoppio locale solo ritardato e che invece arrivava dopo un paio di giri di lancette nella ripresa con Iacoponi che, dopo un grande slalom, era lesto a mettere in ghiacciaia il match e a smorzare sul nascere tutte le velleità ospiti.Colavitto provava a mescolare le carte e gettava nella mischia Leonetti, Alberti e Balestero, ma era sempre il numero 7 campano il più pericoloso dei suoi, con un paio di conclusioni a fil di palo. Il Matelica continuava comunque a tentare di accorciare il passivo, ma, complice anche la temperatura abbastanza elevata per il periodo, progressivamente venivano meno energie e lucidità e l’Arezzo sfiorava il tris con una traversa piena.La palla per riaprire il match capitava sui piedi del numero 10 biancorosso intorno alla mezz’ora, ma la mira non era quella dei giorni migliori. Nei minuti finali c’era spazio anche Peroni e Maurizii nelle fila ospiti, ma il risultato non cambiava più.Sabato prossimo il Matelica sarà di nuovo in campo a Macerata: in anticipo di 24 ore rispetto a quanto previsto dal calendario, i biancorossi scenderanno in campo alle ore 15:00 contro la VirtusVecomp Verona.
AREZZO (4-3-3): 1 Sala; 15 Maggioni (35’ st 37 Serrotti), 3 Cherubin (9’ st 16 Luciani), 5 Sbraga, 19 Pinna; 46 Altobelli, 31 Di Paolantonio (35’ st 36 Karkalis), 44 Iacoponi; 4 Arini, 24 Piu, 27 Perez (18’ st 8 Carletti). A disposizione: 13 Melgrati, 6 Soumah, 10 Cutolo, 11 Cerci, 25 Sussi, 26 Ventola, 29 Koor, 35 Zitelli. Allenatore Roberto Stellone.
MATELICA (4-3-3): 28 Vitali, 14 Tofanari, 9 Zigrossi, 4 De Santis, 3 Di Renzo (31’ st 27 Maurizii); 19 Calcagni (11’ st 11 Balestero), 8 Pizzutelli, 5 Bordo; 7 Volpicelli (31’ st 21 Peroni), 17 Moretti (21’ st 29 Alberti), 23 Franchi (11’ st 10 Leonetti). A disposizione: 1 Cardinali, 2 Fracassini, 26 Ruani. Allenatore Gianluca Colavitto.ARBITRO: Sig. Eduart Pashuku della sezione di Albano Laziale.
ASSISTENTI: Sig.ri Amedeo Fine della sezione di Battipaglia e Michele Collavo della sezione di Treviso.QUARTO UOMO: Sig. Michele Delrio della sezione di Reggio Emilia.RETI: 13’ pt Altobelli, 2’ st Iacoponi.NOTE: gara a porte chiuse; prima del fischio d’inizio osservato un minuti di raccoglimento in memoria di Mauro Bellugi; ospiti in divisa bianca con riporti rossi, pantaloncini e calzettoni bianchi e portiere verde; locali in divisa azzurra, pantaloncini e calzettoni neri e portiere amaranto; corner 1-7; ammoniti Zigrossi, Altobelli, Calcagni, Cherubin, Perez e Pinna; recupero 0’ pt, 4’ st.
Altra brutta prestazione di una Recanatese che non riesce a superare il momento buio. Neppure il cambio in panchina è servito ai giallorossi per evitare quella che è stata una vera e propria debacle, 4-2 in casa del Cynthialbalonga.
Dopo appena 3 minuti di gioco la Recanatese è già sotto con la rete di Pace. All’11’ un potente tiro da fuori area di Raparo riporta in equilibrio il match. Al 24′ fatale una dormita difensiva con il Cynthialbalonga che si infila sulla sinistra, mette al centro e Di Cairano tutto solo calcia, De Chirico non trattiene e si scontra con un proprio compagno e allora tutto solo l’attaccante locale può insaccare. Al 33′ De Chirico lamenta una carica su di lui ad opera di Cardella, ma quest’ultimo infila per il 3-1 con cui si entra negli spogliatoi all’intervallo.
Nella seconda frazione di gioco i laziali la chiudono al 65′ con Mazzei, che sugli sviluppi di un corner, in area ha tutto il tempo di stoppare e calciare a rete. Il portiere giallorosso, ingannato dalla deviazione, non riesce a intercettare il pallone che finisce in fondo al sacco. All’83’ la Recanatese accorcia, solo per la gloria. È bomber Pera a siglare dagli undici metri la rete del definitivo 4-2.
Per la squadra guidata dal neo tecnico Pagliari non c’è nemmeno il tempo di leccarsi le ferite perché mercoledì prossimo è già tempo di derby: sfida al “Tubaldi” contro il Tolentino reduce da due rotonde vittorie contro Campobasso e Porto Sant’Elpidio.
Terzo successo di fila per il Tolentino, che al “Della Vittoria” batte 4-0 il fanalino di coda Porto Sant’Elpidio in un derby marchigiano praticamente mai in discussione.
Si tratta di una vittoria importante per la squadra cremisi, contro una rivale per la lotta salvezza.
La cronaca – La partita inizia subito in discesa per il Tolentino che al 3’ minuto di gioco trova il goal del vantaggio. Erroraccio in disimpegno del Porto Sant’Elpidio che regala la palla a Santiago Minella, il bomber solo in area batte il portiere ospite. Seconda marcatura consecutiva per l'attaccante argentino, dopo quella siglata mercoledì scorso contro il Campobasso.
Partita comunque vibrante, con la squadra ospite che reagisce subito. Spagna se ne va sulla fascia bruciando Strano, tenta il tiro, ma Dupuis è bravo a respingere.
Dopo un paio di occasioni da ambo le parti del campo, il Tolentino diventa padrone del gioco e al 30’ trova la rete del 2-0.
L’ex della partita, Nianè, viene atterrato in area e l’arbitro decreta il calcio di rigore. Dagli undici metri va Minella che batte Cavaliere: il portiere intuisce, ma non intercetta.
Qualche giro di lancetta e arriva il 3-0 del per gli uomini di mister Mosconi: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, la palla giunge a Conti lasciato colpevolmente solo in area. Il centrocampista neo acquisto cremisi con un pregevole pallonetto batte Cavaliere in uscita. È praticamente il colpo di grazie per gli ospiti.
La seconda frazione di gioco si apre infatti con la rete del 4-0 del Tolentino, frutto di un contropiede magistrale concluso di testa da Santiago Minella su assist di Ruggeri. Da sottolineare la sgroppata di Ruci che aveva iniziato l’azione. Per Santiago Minella è tripletta personale e quarto goal in 2 partite
Il Porto Sant’Elpidio tenta in tutti i modi reagire, soprattutto con Marcatilli, ma i cremisi si chiudono bene.
Girandola di cambi, poi, da entrambe le formazioni, ma Il risultato non cambia nonostante la voglia di reagire della squadra ospite. Finisce così, con un’altra convincente vittoria per il Tolentino, che a quota 21 punti si toglie provvisoriamente dalla zona play-out. Neanche il tempo di gioire per la compagine cremisi, che mercoledì è già tempo di un altro derby: al "Tubaldi" è sfida contro la Recanatese.
Si fa dura, invece, la lotta salvezza per il Porto Sant’Elpidio, la squadra rimane ultima in classifica in compagnia dell’Agnonese.
Numerose verifiche circa l'osservanza delle misure di contenimento del fenomeno epidemico e posti di controllo sono stati effettuati dai carabinieri della locale Compagnia a Civitanova Marche, a partire dalle 18:00 sino alla tarda notte di sabato 20 febbraio.
Sono stati controllati complessivamente 23 esercizi commerciali e, contestualmente, emessi tre distinti provvedimenti di sospensione provvisoria dell’attività per giorni cinque nei confronti di due negozi di generi alimentari e di una rivendita di frutta e verdura, ubicati nel centro cittadino.
Le principali violazioni accertate hanno riguardato la carenza di attività informativa sulle misure di prevenzione, l’omessa igienizzazione quotidiana, il mancato rispetto della distanza interpersonale, l’omesso utilizzo dei dispositivi di protezione (mascherina) da parte del personale addetto alle vendite, omesso aggiornamento dei registri.
Nel corso delle attività i carabinieri hanno anche controllato 72 veicoli e identificato 94 persone: da queste verifiche è emersa la contestazione di 13 violazioni amministrative alle norme anticovid per un importo di 400 euro ciascuna, per lo più scaturite dal mancato utilizzo delle mascherine facciali, o per spostamento in orario notturno senza giustificato motivo.
Inoltre, un quarantenne maceratese è stato trovato alla guida della sua autovettura in stato di ebbrezza, aveva un tasso alcolemico pari a 1.48 g/l (quasi tre volte superiore al limite): è stato deferito all’Autorità Giudiziaria (ex art. 186 c.d.s.), oltre ad essere stato sottoposto a ritiro della patente.
Altre 11 multe sono state elevate per mancato rispetto del codice della strada, nella maggior parte dei casi dovute all’uso del telefono cellulare alla guida, al mancato uso delle cinture di sicurezza, alla mancanza di revisione periodica.
Con l’intento di restituire voce e visibilità alle donne che hanno contribuito a migliorare la società, la Presidente del Consiglio Comunale di Recanati con delega alle Pari Opportunità Tania Paoltroni presenterà una mozione in Consiglio con i gruppi consiglieri di maggioranza per intitolare nuove vie, piazze e spazi a donne che si sono distinte nella loro professione, in discipline e in azioni e contributi dati alla comunità.
“Le intitolazioni delle strade e delle piazze, ma anche di aree verdi e spazi pubblici, riflettono una cultura e una dimensione sociale e storico-culturale ancora molto misogine – ha affermato Tania Paoltroni - lo sbilanciamento in favore dei personaggi maschili è l’espressione del potere degli uomini che hanno scritto la storia e che continuano a perpetuarla nei percorsi di vita urbana. Riteniamo sia fondamentale per la formazione e l’educazione delle generazioni più giovani intitolare un numero sempre maggiore di vie alle figure femminili. Un modo per dare un forte segnale alle bambine, alle ragazze e alle donne recanatesi del valore della loro presenza anche nella vita pubblica".
Ad oggi, nella toponomastica di Recanati, secondo il censimento di Barbara Belotti, su un totale di 294 strade vie e contrade, 141 sono intitolate a uomini, 3 sono intitolate a Madonne: Addolorata (contrada), Cupa Madonna Di Varano (via) e Le Grazie (via) e 4 sono le vie intitolate a figure femminili: due donne di lettere e una donna del bel canto e un personaggio letterario, vediamo chi sono:
Paolina Leopardi (Recanati, 5 ottobre 1800 – Pisa, 13 marzo 1869) sorella e compagna di studi di Giacomo Leopardi, intellettuale, scrittrice e traduttrice fu autrice di diverse traduzioni dal francese e di una biografia di Mozart.
Alinda Bonacci Brunamonti (Perugia, 21 agosto 1841 – Perugia, 3 febbraio 1903) poetessa e saggista visse a Recanati e si dedicò giovanissima alla composizione di versi di carattere religioso pubblicati nel 1856 e dedicati a papa Pio IX. Durante il periodo a Recanati, scrisse i Canti nazionali, di ispirazione risorgimentale e antipontificia, editi nel 1860. In quest’anno Alinda Bonacci fu l’unica donna ammessa eccezionalmente a votare per il plebiscito di conferma dell’annessione delle marche e dell’Umbria al Piemonte. Ad Alinda Bonacci Brunamonti è intitolata anche la Biblioteca Comunale di Recanati.
Francesca Felicita (Fanny) Tacchinardi (Roma, 4 ottobre 1812 – Parigi, 3 maggio 1867) soprano interprete di opere di Donizetti, Rossini, Bellini e il primo Verdi.
Nerina, una delle figure femminili cantate da Leopardi, a lei è dedicata una scalinata di Recanati.
Anche nel resto d’Italia è necessario restituire la visibilità alle donne che hanno contribuito a migliorare la società, dal censimento toponomastico nazionale risulta infatti che la media di strade intitolate a donne va dal 3 al 5% in prevalenza madonne e sante, mentre quella delle strade dedicate agli uomini si aggira sul 40%.
Anche il consigliere regionale Romano Carancini, nonché ex sindaco di Macerata, è stato colpito dal coronavirus. Dalla serata dello scorso martedì 16 febbraio, Carancini è ricoverato presso l'ospedale di Macerata, nel reparto di Medicina d'Urgenza.
I carabinieri della Compagnia di Macerata sono intervenuti, nella giornata di ieri, a Pollenza, nel corso dei consueti servizi posti in essere per verificare l'osservanza delle disposizioni tese a contrastare il fenomeno della pandemia da Covid-19.
È stato sanzionato il gestore di un bar, che veniva sorpreso - dopo le 18:00, quindi in orario non consentito - a somministrare bevande ad alcuni clienti.
È scattata così, secondo la normativa vigente, la chiusura dell'esercizio commerciale per 5 giorni e la sanzione pecuniaria di 400 euro.