La giunta comunale di Porto Recanati ha adottato il provvedimento definitivo per i lavori da effettuarsi presso la Casa degli Artisti, sita nel parcheggio Nazario Sauro. "Gli interventi sono stati resi possibili grazie a uno specifico contributo regionale di 34mila euro", ha chiarito il sindaco Andrea Michelini.
Nello specifico, i lavori consisteranno nella demolizione “dei muri delle docce a sud e dal locale se ne ricaverà una ulteriore sala prove – aggiunge il primo cittadino -. Parte degli stessi ex locali docce a sud diventeranno un bagno per disabili che nel progetto originario non era stato previsto”.
“La vecchia caldaia che era rimasta nel sito verrà smantellata - spiega Michelini -. Ciò consentirà di recuperare spazio per allargare uno studio musicale preesistente. Abbiamo infatti pensato che un locale nuovo e confortevole non poteva conservare al suo interno una caldaia di grandi dimensioni che era ormai un rudere in bella vista".
"Tali lavori, una volta ultimati con un cronoprogramma già stabilito che prevede anche altri interventi migliorativi, consentiranno di avere a disposizione una struttura che potrà pienamente definirsi come funzionale e non più come un ex spogliatoio che aveva conservato in gran parte la sua caratteristica" conclude il sindaco.
Tra i tanti temi legati a doppio filo al weekend, dal 14-16 ottobre, della 5 Mila Marche 2022 ci sono anche quelli della solidarietà e delle pari opportunità. Per il pomeriggio di sabato 15 ottobre, infatti, mentre centinaia di coraggiosi saranno impegnati negli oltre 250 km della Randonnée 5 Mila, è prevista la "Ciclopedalata in rosa", ovvero 25 km di percorso tra i comuni di Porto Recanati, Loreto e Numana da affrontare in e-bike, per sole donne.A promuovere l’iniziativa è stata la commissione regionale pari opportunità della regione Marche, che ha l’obiettivo di sensibilizzare nei temi in cui le pari opportunità ancora non ci sono e lo sport purtroppo, fa parte di questi.
A rendere ancora più simbolica la pedalata sarà la presenza di un gruppo di cicliste afghane, profughe: “Tramite la giornalista Francesca Monzone siamo venuti a conoscenza di questo gruppo di donne afghane, cicliste e profughe, e abbiamo voluto invitarle a pedalare con noi – spiega il presidente della Cpo, Maria Lina Vitturini -. Arrivano da paesi in cui i loro diritti non sono rispettati, andare in bicicletta è considerato impuro, così alla pedalata porteranno la loro testimonianza, racconteranno la loro storia, che sicuramente va ascoltata. Per il momento abbiamo provveduto a regalare loro un caschetto e speriamo di poterle aiutare ulteriormente in futuro”.
La bicicletta si conferma una volta di più un mezzo universale, in grado di dare una mano anche nelle tematiche più delicate: “In totale saranno un centinaio le donne coinvolte nella pedalata e avrebbero potuto essere anche di più, ma le ebike a disposizione sono ovviamente limitate – continua Vitturini -. Perché far passare il messaggio tramite il ciclismo? Perché in bicicletta ci possono andare tutti, a maggior ragione ora che ci sono anche quelle elettriche. È un modo per dire alle donne di partire e riprendersi in mano la propria vita”.Non solo disparità uomo-donna, la "Ciclopedalata in Rosa" sarà aperta anche ai portatori di disabilità, con il coinvolgimento del CIP (comitato italiano paralimpico) e ANMIL (associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro).
Venerdì 14 ottobre, invece, si svolgerà il convegno “Donne e Sport” nella sala consiliare del comune di Loreto, per parlare del gap tra i sessi che c’è nello sport e nel ciclismo in particolare, lo status di atlete professionistiche che non arriva e dei passi in avanti che si possono fare. Tra gli ospiti ci saranno Marina Romoli, Tania Belvederesi e Valentina Rossani.
Al via il terzo anno del progetto "Lavori in corso: adottiamo le città", che si pone l’obiettivo di rigenerare socialmente, culturalmente e da un punto di vista ambientale parte del territorio del comune di Tolentino. Il progetto, selezionato da "Con i bambini" nell’ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile in Italia, prevede il coinvolgimento dell’intera comunità educante e a Tolentino ha come partner di progetto l’Istituto comprensivo “Lucatelli” con il circolo Legambiente “Il Pettirosso”, Anpas Marche e l’amministrazione comunale.
“Lavori in corso: adottiamo le città” si occupa di ricucire e ritessere legami sociali, di creare opportunità e di sostenere una rigenerazione sociale, ambientale e culturale in 5 quartieri periferici d’Italia: Montespaccato a Roma, Putignano a Pisa, La Zisa a Palermo, Tolentino in provincia di Macerata e Sant’Arpino in provincia di Caserta. Attraverso la creazione di servizi e sportelli dedicati alla comunità, vuole ricucire i territori e ritessere legami sociali e culturali, rendendo i ragazzi protagonisti attivi della rigenerazione del quartiere e della città.
Tante le iniziative, organizzate grazie all’ausilio di esperti, che nei primi due anni hanno coinvolto e continueranno a interessare i ragazzi e la comunità territoriale. Tra queste, i laboratori per acquisire competenze Stem, i laboratori sulla cittadinanza attiva e la legalità, i corsi di primo soccorso, le formazioni di attività assistita con gli animali, ma anche incontri per sensibilizzare i minori su tematiche quali la violenza di genere, il cyber bullismo e la sostenibilità ambientale.
Tra le tante attività sono presenti gli sportelli gratuiti di aiuto psicologico dedicati alle famiglie, dove uno psicologo si mette a disposizione dell’utenza per affrontare problematiche relative al benessere psicologico della persona e al counseling genitoriale. Gli utenti possono contattare il servizio al numero verde 800.48.40.60.
Il percorso svolto fin qui ha portato le ragazze e i ragazzi all’individuazione dei luoghi della città da riqualificare, attraverso la rappresentazione grafica di "mappe di comunità". La rigenerazione ambientale, sociale e culturale degli spazi adottati è infatti un punto focale per permettere ai minori di vivere il territorio come un luogo di aggregazione, in cui poter ricucire le proprie personali reti sociali, superare quei fenomeni di povertà educativa, sociale e culturale in cui si ritrovano costretti a vivere e arginare quei comportamenti di bullismo distruttivo verso i luoghi di incontro.
La "mappa di comunità" rappresenta quindi un primo passo fondamentale per guidare l’attività di rigenerazione del territorio, un’attività che vedrà i ragazzi, i genitori e la comunità educante impegnata nel corso di questo terzo anno. Sarà centrale la collaborazione con le associazioni del territorio, l’ufficio dei servizi sociali, il Cosmari e gli altri stakeholder che docenti, ragazzi e genitori riterranno opportuno coinvolgere nella costruzione del polo educativo territoriale.
"Il progetto ha incontrato in questi due anni, caratterizzati dalla pandemia, degli ostacoli da un punto di vista concreto della realizzazione delle attività, però quello che ci fa piacere è il riscontro di quanto questo sia stata una risposta al post-pandemia - ha commentato Vanessa Pallucchi, vicepresidente nazionale di Legambiente - il fatto di riuscire, dopo un periodo di isolamento sociale, a ristabilire un rapporto con il territorio e la propria comunità ha dato una risposta ai ragazzi che vivevano una forte condizione di spaesamento. Il progetto fiorirà e i protagonisti saranno, come sempre, i ragazzi".
Il Cosmari emana un bando per la ricerca di un immobile in sostituzione dell'attuale deposito, in località Piane di Chienti. L'ente, infatti, vuole trasferire i servizi nella zona industriale A di Civitanova Marche o zone limitrofe.
"Ho sollecitato il Cosmari in tal senso - ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica - per andare incontro alle esigenze di una parte della popolazione di Civitanova che purtroppo subisce le cause di avere un centro di raccolta vicino alle abitazioni. Quindi l’amministrazione, insieme al Cosmari, sta cercando di trovare tutte le possibili soluzioni affinché quell’edificio possa essere spostato e dare quindi una risposta concreta ad una esigenza oggettiva. Mi auguro – ha concluso il sindaco - che qualche proprietario di immobile si faccia avanti".
Il locale deve essere grande circa 700-900 metri quadrati e deve essere dotato di locali spogliatoio, servizi igiene e docce. Possono manifestare interesse enti pubblici, persone fisiche e giuridiche, sia in forma individuale che societaria, associazioni, fondazioni e aziende private anche consorziate, associate o comunque raggruppate tra loro.
Le manifestazioni di interesse dovranno pervenire al seguente indirizzo: pec@cosmari-mc.it, entro e non oltre mezzogiorno del 27 ottobre oppure essere consegnate a mano, al seguente indirizzo: Cosmari Srl Tolentino Località Piane di Chienti snc 62029 Tolentino (MC) – Ufficio Protocollo, nei giorni feriali dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle ore 12.
L'esame delle manifestazioni di interesse pervenute entro i termini verrà svolta da una commissione di valutazione interna che selezionerà, tra le proposte pervenute, quelle che rispondono ai requisiti richiesti.
Una giornata da ricordare per Annalisa Rosati quella di ieri. Lunedì 10 ottobre, infatti, la giovane di Montecassiano è diventata dottoressa, conseguendo la laurea in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Macerata.
Annalisa ha discusso con successo la propria tesi in diritto agrario dal titolo: "La tutela dei consumatori nella disciplina dell'etichettatura degli alimenti", alla presenza di un folto ed attento pubblico. Relatrice la professoressa Pamela Lattanzi. Alla neodottoressa vanno gli auguri di famiglia, parenti e amici.
Casa Leopardi apre la celebre Biblioteca di Recanati all’arte contemporanea con la mostra "Io nel pensier mi fingo" dal 16 ottobre al 30 gennaio 2023. Nell’ambito dell’ampio progetto che nel 2019 ha inaugurato i festeggiamenti dei 200 anni di una delle poesie più amate della letteratura italiana, la famiglia Leopardi annuncia "Io nel pensiero mi fingo", la prima mostra del ciclo InterValli con la quale, uno dei luoghi più prestigiosi della cultura italiana, si apre all’arte contemporanea per intraprendere un viaggio polifonico tra i diversi linguaggi del presente e puntare così lo sguardo sulla costruzione del nuovo.
Partendo da uno struggente verso de 'L’infinito', il primo appuntamento di InterValli, realizzato con il fondamentale contributo del Comitato nazionale per le celebrazioni del bicentenario della composizione de 'L’infinito', propone un itinerario intergenerazionale e internazionale con artisti nati tra gli anni Trenta e Novanta del secolo scorso che si confrontano oggi con la figura di Giacomo Leopardi e con l’atmosfera che ha animato il suo impareggiabile itinerario intellettuale.
"Gli spazi della Biblioteca Leopardi, teatro dell’esposizione temporanea, sono luoghi vivi, non soltanto per il pubblico che ne fruisce o gli studiosi che ne consultano le opere, soprattutto perché hanno continuato a produrre cultura nel rispetto dello spirito che li ha visti nascere - ha dichiarato la contessa Olimpia Leopardi -. Ciò che ha sempre contraddistinto l’opera svolta dalla famiglia Leopardi, sin dal gesto rivoluzionario del conte Monaldo, padre del Poeta, di aprirne le sale ai cittadini nel 1812 è quello di rendersi luogo di scoperta, territorio libero per un dialogo sul senso stesso della vita. Con questo spirito 'Io nel pensier mi fingo' vuole essere un dono ai visitatori di Casa Leopardi, l’occasione per permettere loro di scoprire la connessione fra discipline all’apparenza distanti, come la letteratura e l’arte visiva.”
In merito alla forza dell’immaginazione e dell’illusione Giacomo Leopardi scrive in una pagina dello Zibaldone di pensieri datata 30 novembre 1828: “All’uomo sensibile e immaginoso, che viva, come io sono vissuto gran tempo, sentendo di continuo ed immaginando, il mondo e gli oggetti sono in certo modo doppi. Egli vedrà cogli occhi una torre, una campagna; udrà cogli orecchi un suono d’una campana; e nel tempo stesso coll’immaginazione vedrà un’altra torre, un’altra campagna, udrà un altro suono. In questo secondo genere di obbietti sta tutto il bello e il piacevole delle cose."
Nata da un’idea di Olimpia Leopardi e curata da Antonello Tolve l’esposizione "Io nel pensiero mi fingo" offrirà nelle sale della biblioteca una selezione di opere di Tomaso Binga, Jeanne Gaigher, H.H. Lim, Maurizio Mochetti, Melissa Lohman, Patrizia Molinari, Adrian Tranquilli e Narda Zapata. “La forza evocativa del pensiero che si finge, diventa in questa esposizione spazio in cui la ragione lascia il posto all’immaginazione” ha spiegato il curatore della mostra Antonello Tolve.
Nell’ambito delle attività dell’Unione cristiana imprenditori e dirigenti (UCID), si è svolto ieri, presso la sede centrale di giurisprudenza dell’università di Macerata, un seminario tematico sul sistema fiscale italiano nel contesto della globalizzazione economica, partendo dalle conclusioni del volume “Il disordine tributario” di Giuseppe Rivetti, docente di diritto tributario Unimc.
I lavori, coordinati dal giornalista Vincenzo Varagona, sono stati aperti dal vescovo di Macerata Nazzareno Marconi e da Alessandro Guzzini, presidente UCID Macerata. A seguire l’intervento di Mario Baldassarri, presidente Istao, con gli interventi programmati di Remo Fiori e Stelvio Lorenzetti.
Il convegno gremito di studenti e studentesse, ha offerto l’opportunità ai numerosi giovani presenti di analizzare gli effetti del sistema tributario, in rapporto alla realizzazione di attività rivolte al “bene comune” e alle corrispondenti forme di fiscalità umanitaria (favorire l’uomo che aiuta). Infine, una particolare attenzione è stata dedicata a potenziali misure di rilancio dell’economia attraverso forme virtuose di fiscalità privilegiata.
Il maltempo non dà tregua e si continuano a contare i danni dopo l’ennesimo violento temporale che, nel pomeriggio di lunedì, ha colpito anche il vasto territorio del comune di San Severino Marche.
Disagi su alcune strade nelle frazioni di campagna. Nell’area del centro urbano le fogne non sono riuscite a raccogliere l’acqua piovana che, in piazzale Del Mercato, è entrata con inaudita violenza nel garage comunale dove sono custoditi i mezzi della polizia locale del servizio segnaletica. Divelta la pesante porta in ferro esterna e allagato il pavimento con 40 centimetri di acqua.
Garage allagati anche nel rione Mazzini. Allagato anche il parcheggio della stazione, alcuni tratti di via San Sebastiano, parte di piazzale Marconi. Acqua anche in viale Eustachio. Acqua e fango sulla strada comunale per Malerba, poi ripulita dai mezzi dell’ufficio manutenzioni del comune.
Fango e terriccio dai campi pure sulla strada provinciale 361 "Septempedana", in località Taccoli, dove alcune fabbriche della zona industriale sono risultate parzialmente allagate. Nell’area archeologica un fossato di scolo non è riuscito a regimare le acque che hanno invaso la sottostante sede stradale dell’arteria che collega Taccoli al centro urbano.
Problemi anche sulla provinciale che collega a Tolentino. In località Colotto, nei pressi dell’Assem, acqua e terriccio hanno invaso la sede stradale creando pericolo per le auto in transito.
Grande lavoro per uomini e mezzi dell’area tecnica del comune e per le imprese incaricate degli interventi. La polizia locale, oltre a regolare il traffico e segnalare i pericoli, ha operato fino a tarda sera per liberare le caditoie e permettere al sistema fognario di lavorare bene.
Una notte folle, tra auto rubate e posti di blocco forzati, quella di lunedì per una banda di ladri composta da tre uomini provenienti dalla Puglia. Uno dei banditi, un 28enne residente nel Foggiano, è stato arrestato mentre gli altri due complici sono fuggitivi.
Erano circa le due di notte quando i tre, a bordo di una Opel Astra, non si sono fermati all'alt dei carabinieri, nei pressi dell'uscita dal casello autostradale di Loreto-Porto Recanati. Inizia, così, un inseguimento che si protrae per un paio di chilometri.
Dopo aver effettuato diverse manovre spericolate nel tentativo di seminare le forze dell'ordine, l'Opel Astra con a bordo i tre ladri - in un tentativo di sterzata improvvisa sull'Adriatica - si è schiantata contro una cabina elettrica, accanto a un'area di servizio del comune di Loreto.
I tre proseguono la fuga a piedi e uno di loro, il 28enne di Foggia, viene bloccato dai carabinieri, non prima di aver opposto resistenza e aver colpito con calci e spintoni un militare, che ha necessitato delle cure dei sanitari del 118 di Osimo.
Il giovane, con precedenti per furti e reati contro il patrimonio, è stato arrestato a attualmente sottoposto a obbligo di dimora nella sua città, in Puglia, in attesa del processo. I due complici, invece, sono riusciti a far perdere le loro tracce.
Dopo aver proseguito la loro corsa nelle campagne, hanno rubato un Fiat Doblò con il quale si sono diretti nel Maceratese e, verso le cinque del mattino, causato un incidente scontrandosi frontalmente con un suv. Gli uomini avevano imboccato contromano la rotatoria d'immissione alla superstrada, nel comune di Corridonia.
Una volta causato il sinistro, i due abbandono il Doblò e si danno nuovamente alla fuga. Raccolta la testimonianza dell'uomo al volante del suv, i carabinieri di Macerata - indagando sullo schianto - ricostruiscono come il Doblò incidentato fosse lo stesso rubato poco prima a Loreto. Peraltro, proprio a Corridonia, è stato denunciato il furto di una Seat Alhambra, il mezzo sul quale i ladri potrebbero essersi allontanati. Le ricerche sono ancora in corso.
Le case degli italiani sono diventate sempre più tecnologiche e si ha la costante necessità di avere performance sempre maggiori e più efficienti. Il punto di inizio l’ha dettato la diffusione di Internet. Ad oggi, infatti, è indispensabile possedere nella propria abitazione un’ottima connessione per navigare sul web, come primo utilizzo, ma anche per guardare film in streaming sulle più note piattaforme, ascoltare musica offline dopo aver effettuato un download, ecc.
Insomma, dotare la propria casa di Internet vuol dire entrare a far parte della rivoluzione, del nuovo mondo che permette di essere sempre connessi. Si pensi ai social network che, grazie alla loro diffusione, permettono a chiunque di essere sempre vicino ad un proprio partner o a un proprio parente se pur ci si trovi collocati a chilometri di distanza.
In Italia sono diffuse due tipologie differenti di connessione: l’ADSL e la fibra ottica. Però, prima di procedere con l’installazione di una delle due, è bene prima procedere con un test di verifica della copertura internet per avere sotto controllo ed essere subito a conoscenza soprattutto della velocità della rete affinché si possa scegliere al meglio l’offerta che sia più conforme alle proprie esigenze.
Ora vediamo insieme le principali differenze delle due protagoniste invisibili appena citate, oramai indispensabili per svolgere tante attività quotidiane, che possono trovarsi sia all’interno di un ambiente domestico sia all’interno di uffici.
ADSL e fibra ottica a confronto
L’ADSL è una tecnologia che viaggia su una linea in rame e arriva direttamente nella propria abitazione connettendosi a un modem oppure a un router attraverso l’utilizzo dei doppini in rame. Questo processo lo ritroviamo anche nella linea telefonica classica.
Infatti, l’ADSL è stata una delle prime tecnologie ad essere utilizzata proprio perché non necessitava di ulteriori installazioni per funzionare, si appoggiava alla linea fissa. Diverso è il discorso che bisogna affrontare con la fibra ottica. Infatti, questa viaggia su filamenti in vetro oppure polimeri di plastica e necessita di infrastrutture apposite, motivo per cui è ancora in continua espansione la copertura sul suolo nazionale.
Un’altra sostanziale differenza va rintracciata sulla velocità di download e di upload. Precisiamo che con il primo termine si intende la ricezione e con il secondo la trasmissione dei dati. L’ADSL può raggiungere nominalmente una velocità di download pari a 20 Megabit e in upload pari a 1 Megabit.
La fibra ottica, invece, essendo una tecnologia di relativamente recente “invenzione”, ha potuto godere di ulteriori perfezionamenti tecnologici, motivo per cui riesce a raggiungere fino a 1024 Mb/s o 1 Gb/s. La velocità dipende dalla copertura che si ha nella propria zona abitativa. Inoltre, la fibra ottica si suddivide in diverse architetture di rete: la cosiddetta fibra pura, ovvero FTTH e fibra mista ovvero FTTC, FTTS e FTTE.
Fibra ottica FTTC, FTTS, FTTE e FTTH a confronto
Partiamo col dire che la tecnologia FTTC può essere considerata una sorta di via di mezzo fra la massima velocità, sempre in download, che offre la fibra ottica e quella offerta dall’ADSL. Infatti, questa tecnologia è un tipo di connessione mista che rientra nella fibra mista rame.
FTTC è un acronimo che sta per Fiber To The Cabinet, in italiano vuol dire “fibra fino all’armadio” e per “armadio” si intende l’armadio stradale. Da quest’ultimo si districano i vari cavi che raggiungono le abitazioni singole. Questi ultimi non sono più in fibra ottica bensì in rame, motivo per cui si dice “mista”: in fibra fino all’armadio stradale e poi prosegue in rame fino all’abitacolo dell’utente.
Invece, la FTTS, acronimo di Fiber To The Street che in italiano significa “fibra fino in strada”, è una tecnologia che segue un percorso che ha come destinazione direttamente la strada in cui si trova l’abitazione dell’utente. In questo modo si avranno delle prestazioni leggermente migliori rispetto alla FTTC.
Per intendere quell’architettura particolare in cui la fibra ottica arriva fino alla centrale dell’operatore, si parlerà di FTTE, ovvero Fiber To The Exchange. Si parlerà di questa tecnologia in riferimento a casi di linea telefonica su rete rigida. Infine, c’è la FTTH, ovvero Fiber To The Home che vuol dire “fibra ottica fino in casa”.
Con l’utilizzo di quest’ultima l’utente avrà accesso alla fibra direttamente a casa propria e le prestazioni, di conseguenza, sono davvero elevate. Può raggiungere, infatti, anche una velocità di 1 Gigabit al secondo in download, in questo modo si consentirà una ricezione di dati nettamente superiore.
Due donne sono morte e un'altra è rimasta gravemente ferita in un incidente stradale avvenuto in serata nel territorio di Serra San Quirico, in provincia di Ancona. Illeso un uomo che viaggiava con loro su una Volkswagen Polo, finita fuori strada e caduta in un canale all'altezza dell'Abbazia di Sant'Elena.
I quattro erano colleghi che stavano tornando dal lavoro: erano dipendenti Elica, nello stabilimento di Mergo. L'auto è stata trascinata per circa 60 metri nel canale, prima di fermarsi, impigliata nella vegetazione. Sono morte, forse annegate, la conducente e la passeggera del sedile anteriore: Cinzia Ceccarelli, 58 anni di Jesi, e Sabina Canafoglia, 51 anni, di Monsano.
Sui posti dietro c'erano un'altra donna, trasportata all'ospedale di Torrette in condizioni gravi, e un uomo, ferito in maniera molto lieve, che sono riusciti a mettersi in salvo uscendo dall'abitacolo dell'auto aprendo le portiere.
Sul posto hanno operato i sanitari del 118, i Vigili del Fuoco con il soccorso fluviale e i Carabinieri. I due sopravvissuti sono stati tirati fuori dal canale da altri operai e dai residenti; poi sono arrivati i soccorsi. È stato l'uomo sopravvissuto a raccontare ai soccorritori la dinamica dell'incidente. I sindacati oggi promuoveranno un incontro, in segno di solidarietà, alle ore 11 all'interno dello stabilimento Elica.
(Credit foto: Ansa)
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Conclusioni
In conclusione, si consiglia di esaminare attentamente i bonus offerti dai casinò ai nuovi giocatori in quanto, oltre a cambiare nel tempo, spesso hanno delle condizioni da rispettare, che se sorvolate tolgono la possibilità di ottenere le promozioni. Ad esempio, possono essere richiesti dei codici, essere presenti delle finestre temporali entro le quali effettuare il deposito, e riguardo i free spin, questi sono spesso giocabili in slot specifiche. Ad ogni modo non c’è da preoccuparsi, in quanto tutto è spiegato dai bookmakers.
Si consiglia, infine, di tenere a mente le linee guida per il gioco responsabile.
L’università di Camerino organizza per mercoledì 12 ottobre un incontro per ricordare il professor Luca Serianni, presidente della "Fondazione I Lincei", tragicamente scomparso lo scorso mese di luglio.
Nel settembre del 2021 l’Università di Camerino è entrata a far parte della rete nazionale del progetto “I Lincei per una nuova didattica nella scuola” e ad inaugurare il Polo di Camerino, unico per la Regione Marche, era stato proprio il professor Serianni.
L’incontro si terrà a Camerino presso la sala convegni del Rettorato con inizio alle ore 15 e sarà aperto dai saluti del rettore Unicam Claudio Pettinari e del Referente Polo di Camerino Antonio Sgamellotti, linceo. Seguirà la lectio del professor Giuseppe Patota, linguista dell’Università di Siena, sul tema “L’Italiano: biografia di una lingua”. Il pomeriggio si chiuderà con la performance “E ritornammo a riveder le scienze”, a cura di docenti, studentesse e studenti Unicam.
"E’ stato per Unicam motivo di grande orgoglio e soddisfazione - sottolinea il rettore Pettinari - aver potuto attivare lo scorso anno nel nostro ateneo il Polo per la Regione Marche del progetto 'I Lincei per una nuova didattica nella scuola' e per questo siamo profondamente grati al professor Serianni, che ci ha permesso di prendere parte ad un così prestigioso progetto nazionale rivolto alla formazione e all’aggiornamento dei docenti delle scuole superiori del territorio. Lo ricorderemo sempre con grande commozione ed immensa gratitudine per la sua attività in favore delle giovani generazioni, anche grazie al prezioso lavoro svolto dalla Fondazione”
Più di cento persone hanno partecipato domenica sera alla cerimonia di consegna a Josè Carreras del prestigioso Premio Gigli d’Oro alla Carriera, organizzata dall’Associazione Controvento e dall’Associazione Beniamino Gigli: una piccola folla che ha accolto il grande tenore catalano con grande affetto ed entusiasmo.
Al suo arrivo a Villa Koch, Josè Carreras è stato accolto da Laura Borgognoni, presidente di Controvento e Pierluca Trucchia, presidente della Associazione Beniamino Gigli e da Fabrizio Monaldi, proprietario della splendida struttura che il grande artista ha avuto la possibilità di visitare in forma privata.
Il tenore, accompagnato dall’inseparabile amico e pianista Lorenzo Bavaj, dopo aver stretto decine di mani e fatto moltissime foto è entrato nella Sala del Granaio presentato dalla calda voce di Luca Violini e la serata ha avuto inizio con tanti momenti intensi ed emozionanti, tutti accompagnati dalle portate del menu firmato dallo chef Marco Biagiola di Villa Bianca.
Ad attendere il tenore in sala c’erano tutti i rappresentanti delle istituzioni: il neo eletto senatore Elena Leonardi, il capo di gabinetto della Presidenza del Consiglio Regionale delle Marche Luca Marconi delegato dal presidente Dino Latini, il consigliere regionale Carlo Ciccioli, il presidente della provincia Sandro Parcaroli, il sindaco di Recanati Antonio Bravi e l’assessore alla cultura Rita Soccio.
Tra i partecipanti c’erano il presidente dell’Ambalt Sergio Santomo, i nipoti di Beniamino Gigli, sia della parte recanatese che di quella romana, i rappresentanti delle aziende che hanno sostenuto la manifestazione Clinicalab, Lympho, IGuzzini e gli artigiani orafi de Il Crogiolo.
Grande gioia per gli organizzatori per la partecipazione il grande soprano Valeria Esposito, già premiata in passato con il 'Gigli d'Oro' dall’allora indimenticabile presidente Luigi Vincenzoni. Ospite gradito della serata è stato anche il tenore ucraino Vasyl Solodkyy, a cui è stato assegnato alcune settimane fa, il premio speciale in memoria di Lucio Borgognoni destinato al più giovane tenore finalista al prestigioso "Concorso Internazionale di Canto Renata Tebaldi" di San Marino.
Durante la serata si sono esibiti il soprano russo Anastasia Petrova e il tenore georgiano Ansor Pilia, allievi della Master Class di canto che il Maestro Carreras ha tenuto la scorsa settimana al Conservatorio Rossini di Pesaro.
Durante la cerimonia di premiazione, dopo i saluti delle autorità, Pierluca Trucchia, Presidente dell’Associazione Beniamino Gigli, consegnato al maestro Carreras il Premio Gigli d’Oro 2022 alla carriera: una medaglia d’oro realizzata e donata dagli artigiani orafi de "Il Crogiolo" di Recanati montata su una pergamena scritta dall’amanuense Malleus.
Una bomba d'acqua ha colpito nel pomeriggio la zona di Matelica: a seguito del nubifragio diverse zone del quartiere di San Rocco e di località Crinacci e Peschiera si sono allagate provocando danni e disagi.
Tra queste c’è l’area delle scuole, dove l’acqua è penetrata nei locali mensa della scuola materna di via Bellini allagando le sale utilizzate per il consumo dei pasti. Per questo motivo, il comune fa sapere che il servizio sarà sospeso fino a nuova comunicazione.
"Le famiglie dei bambini interessati dovranno recuperare i propri figli per il pranzo. Seguiranno nuove disposizioni" ha precisato il sindaco Massimo Baldini, aggiungendo: "Nella mattinata di martedì sarà chiusa anche la limitrofa strada “San Sollecito” in entrambe le direzioni per favorire gli interventi di ripristino. L’amministrazione comunale si scusa per il disagio e ringrazia coloro che sono intervenuti e che interverranno nelle prossime ore per la risoluzione del problema".
Sono inoltre in corso sopralluoghi e interventi in diverse zone della città da parte di vigili urbani, Protezione Civile, operai comunali e ufficio tecnico. Controlli sul posto anche da parte dello stesso primo cittadino e del vicesindaco Denis Cingolani che in queste ore stanno monitorando la situazione da vicino per evitare ulteriori disagi e risolvere le varie problematiche.
Una trentina le richieste di intervento ricevute dai vigili del fuoco che ne hanno già evase circa la metà e sono ancora impegnati nella rimozione di rami e piante caduti in strada, oltre che nell'aspirazione di acqua e melma con tubi appositi. Nel quartiere di San Rocco invasi dall'acqua anche i binari ferroviari.
Diverse problematiche si sono registrate anche nel comune di San Severino Marche. Ad essere maggiormente interessata dal temporale è stata la zona di Taccoli, dove si registrano allagamenti lungo la provinciale 361 Septempedana. Allagamenti si segnalano anche nel parcheggio della stazione, in viale Mazzini, in viale Matteotti e in località Colotto.
(Credit foto: Tania Morosi)
Il Comune di Morrovalle, negli ultimi mesi, ha partecipato a diversi bandi disposti dal Dipartimento per la Trasformazione digitale presso il ministero per l’Innovazione e la Transizione tecnologica, intercettando fondi per oltre 300 mila euro.
La parte più corposa di questa cifra arriva dal bando “Esperienza del cittadino nei servizi pubblici”, attraverso il quale sono stati accordati all’ente 155 mila euro lo scorso maggio. Fondi che serviranno al miglioramento del sito web comunale e all’implementazione di altri servizi digitali: il Comune sta ultimando la fase progettuale per poi richiedere l’effettiva erogazione del contributo.
L’altro grande obiettivo centrato riguarda l’intercettazione di risorse per la messa a punto di un cloud per il sistema informatico comunale. Il cloud consente di avere disponibilità di uno spazio di archiviazione di dati, che deve risultare accessibile in qualsiasi momento e in ogni luogo utilizzando semplicemente una qualunque connessione internet.
Quello morrovallese è concepito per eliminare tutto ciò che sinora è stato schedato digitalmente nel complicato Centro Elaborazione Dati municipale e per rendere ogni dato, pratica, servizio reperibili su questo nuovo luogo web certificato. Sul piatto ci sono 121 mila euro. Avanza anche il progetto legato all’adozione della piattaforma PagoPa e dell’app Io.
Per la prima la candidatura di Morrovalle è stata accettata e attualmente si è in attesa del decreto ministeriale per lo stanziamento concreto del finanziamento richiesto, che ammonta a 28 mila euro. Per la seconda, già certo l’arrivo di 17 mila euro.
Traguardo tagliato anche per la candidatura al bando “Estensione dell’utilizzo delle piattaforme nazionali d’identità digitale”, con la quale il Comune si è visto assegnare 14 mila euro. La messa in funzione sarà di parecchio sollievo per tutti i cittadini che si devono muovere con un crescente numero di codici, username e password, per la gestione dei servizi pubblici su rete web. Una semplificazione che porterà a un più facile utilizzo mediante l’adozione dell’identità digitale Spid e Cie, con credenziali uniche per l’accesso a tutti i servizi municipali online.
Ultima novità, non legata a fondi del Pnrr ma sempre in ambito digitale, arriva sul fronte email. Sono infatti stati adeguati tutti gli indirizzi di posta elettronica istituzionali, passati al dominio @comune.morrovalle.mc.it. Si prega di prendere visione dei nuovi indirizzi email consultabili nelle apposite sezioni dedicate ai singoli uffici di questa amministrazione sul sito istituzionale, poiché il dominio @morrovalle.org andrà in disuso a partire da gennaio 2023.
"Crediamo molto come amministrazione nelle possibilità che la digitalizzazione offre per migliorare i servizi che il Comune fornisce alla cittadinanza – sottolinea l’assessore Alfredo Benedetti, titolare della delega alla transizione digitale – l’essere riusciti ad intercettare oltre 300 mila euro di fondi per andare in questa direzione è un grande risultato per un Comune come il nostro".
Il pubblico delle grandi occasioni ha partecipato sabato 8 ottobre, al Politeama di Tolentino, alla presentazione del libro di Gianni Corvatta “Le piante crescono guardando il cielo” edito da Giaconi Editore.
L’autore, intervistato da Laura Mocchegiani e Luca Romagnoli, nel corso dell’evento ha ricordato la sua grande passione per la botanica e le piante officinali, condivisa con la moglie Antonella Leggi, una delle prime esperte di erboristeria delle Marche e inoltre ha illustrato la struttura del suo libro e ovviamente i contenuti.
“Le piante crescono guardando il cielo” è una guida di agevole consultazione, molto curata, sull’utilizzo delle piante medicinali, che presenta le più comuni tipologie di specie botaniche impiegate in erboristeria, i loro principi attivi, le modalità di assunzione e i benefici che ne derivano.
Molto interessante in apertura del volume la ricerca storica e le tante curiosità che evidenziano l’evoluzione dell’uso delle erbe officinali dal medioevo fino ai giorni nostri.
A completare il libro gli elementi di fitoterapia, i principi attivi e i consigli utili sulla raccolta e la conservazione delle erbe. Ogni scheda delle piante prese in considerazione è corredata a fronte da una pregevole illustrazione estratta da pubblicazioni del ‘700.
A completare il libro anche il decreto del Ministero della Salute inerente la disciplina dell’impiego negli integratori alimentari di sostanze e preparati vegetali e il glossario botanico.
Tante le curiosità, alcune anche particolarmente divertenti che sono state ricordate nel corso della presentazione, dai filtri d’amore, fino ai processi per stregonerie alle donne che preparavano medicamenti usando le erbe, all’alchimia, alle spezierie, alla sperimentazione continua di Beata Ildegarda di Bingen.
Un pomeriggio dove protagoniste assolute sono state le piante officinali con i loro benefici e le loro caratteristiche. Un libro godibile subito apprezzato dal pubblico, dagli appassionati e dagli esperti.
Nella giornata di sabato 8 ottobre si è conclusa la 26esima edizione del "premio nazionale Gentile da Fabriano" dal tema “Dopo la guerra”, quest’anno dedicato alla memoria di Piero Angela, giornalista e divulgatore scientifico a cui fu conferito il premio dieci anni fa, nel 2012.
Il premio si avvale dell’alto patrocinio della Presidenza del consiglio dei ministri e del Ministero della cultura, oltre che della regione Marche, dell’università degli studi di Urbino Carlo Bo e del comune di Fabriano, con l’obiettivo di dare vita a una manifestazione che crei un legame tra cultura e realtà sociale nel ricordo di un grande artista, universalmente noto e gloria della città, Gentile da Fabriano.
Alla cerimonia, condotta da Giorgia Cardinaletti, giornalista del Tg1, nella sezione "Officina marchigiana" il premio è stato conferito al maceratese Andrea Angeli, funzionario Onu e protagonista di molte missioni di pace come in Afghanistan, Kosovo, Kabul, Baghdad e Sarajevo.
"Chi intraprende un percorso come il mio pensa che non sia per sempre e questo era anche un mio pensiero, ma quando il Monsignor Giancarlo Vecerrica, fondatore del pellegrinaggio Macerata-Loreto, invitandomi al celebre cammino mi disse 'continua cosi', mi sentii responsabilizzato nel continuare il mio percorso” ha commentato Angeli al momento di ricevere il premio.
Il premio speciale della giuria è andato ad Andrea Riccardi,storico e studioso della Chiesa in età moderna e contemporanea, fondatore della "Comunità di Sant' Egidio". Il premio nella sezione "Vite di italiani" a Rossella Miccio, medico e presidente di “Emergency”, per la sezione "Scienza, salute e ambiente" il premio è conferito a Federico Rosei docente nell’università del Québec e titolare della cattedra Unesco in “materiali e tecnologie per la conversione, il risparmio e lo stoccaggio dell’energia”.
Nella sezione “Economia, lavoro e innovazione", il premio va a Franco Bernabè, economista e dirigente d’azienda e infine nella sezione "Carlo Bo per la cultura, l'arte e la comunicazione", il premio è assegnato a Marta Dassù, esperta di politica internazionale e direttrice di "Aspenia".
Riduzione della portata idrica per il Comune di Camerino a causa delle scarse precipitazioni dello scorso periodo invernale ed estivo: il Comune ne raccomanda l'utilizzo per il solo uso domestico
“Perdurando la situazione attuale, si rende necessario attuare l’attività di turnazione delle chiusure delle uscite dei serbatoi dell’acquedotto di Camerino, per consentirne il mantenimento del livello e la distribuzione del servizio su tutto il territorio comunale”, si legge in una nota dell’Assm.
“È garantito l’approvvigionamento di acqua potabile attraverso il servizio di autobotte in via Madonna delle Carceri. Nel raccomandare all’utenza un utilizzo attento della risorsa al fine di evitarne gli sprechi, limitandosi all'uso potabile domestico dell’acqua”.
Il Comune precisa, inoltre, “che sarà necessario l’utilizzo del serbatoio di accumulo e dell’autoclave, come previsto dal Regolamento edilizio e di distribuzione del servizio del Comune di Camerino, al fine di scongiurare prolungate interruzioni del servizio”.
“Nella certezza della massima collaborazione dei cittadini, che anticipatamente ringraziamo per la collaborazione, ci scusiamo per i disagi che le predette attività comporteranno”.
Un arresto, quattro persone denunciate e 2 segnalate per uso personale di droga. È il risultato dell’attività di controllo del territorio messa in atto dai carabinieri della compagnia di Macerata nei primi dieci giorni del mese di ottobre.
Lo scorso lunedì, sebbene la notizia sia stata resa nota soltanto oggi, il nucleo operativo e radiomobile ha deferito in stato di libertà, per guida in stato di ebrezza alcolica, un 44enne di Corridonia. Era stato controllato nel suo comune di residenza, durante la nottata, da una pattuglia che ha accertato – tramite etilometro – come si fosse messo alla guida un tasso alcolico quasi tre volte superiore al limite consentito (1,19 g/l). Si è proceduto, pertanto, anche al ritiro della patente di guida.
Lo scorso venerdì i militari della stazione di Macerata hanno tratto in arresto un 53enne maceratese, pregiudicato e già sottoposto agli arresti domiciliari, poiché gravato da un'ordinanza dell'ufficio di sorveglianza di Macerata che disponeva la provvisoria sospensione della precedente misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali con l'accompagnamento nell'istituto di pena più vicino. L’arrestato è stato recluso nella casa circondariale di Fermo.
Il giorno seguente il nucleo operativo e radiomobile ha colto un giovane di 31 anni, maceratese, alla guida con un tasso di alcol superiore al limite consentito (0,85 g/l). Il controllo è stato effettuato alle 3 di notte, nell’ambito di un mirato servizio di prevenzione eseguito nel capoluogo.
Il 31enne è stato deferito in stato di libertà, subendo anche il ritiro della patente. Poco prima, alle 2 di notte circa, i carabinieri hanno proceduto a una contestazione amministrativa per guida in stato di ebbrezza alcolica nei confronti di un 29enne di Montegranaro.
Era stato sottoposto alla verifica con etilometro che ha evidenziato un tasso alcolico di 0,79 g/l. La patente di guida è stata ritirata ed è stata anche elevata la contravvenzione di 543 euro con la decurtazione di 10 punti.
Nella notte di sabato 8 ottobre sono anche stati segnalati alla prefettura di Macerata due soggetti come assuntori di droga. La prima, una donna di origini rumene residente a Corridonia, è stata controllata poco dopo la mezzanotte nel centro cittadino da una pattuglia della locale stazione, mentre era alla guida della sua autovettura. Dopo un’approfondita verifica la stessa è stata trovata in possesso di un involucro contenente 5,84 grammi di hashish. La patente di guida è stata ritirata.
La seconda persona – un 35enne originario del Gambia ma residente a Macerata - è stata controllata da un equipaggio del nucleo radiomobile intorno alle 4:30 del mattino mentre passeggiava tra le vie del capoluogo di provincia. I militari, dopo un’attenta verifica, lo hanno trovato in possesso di un involucro contenente 9,36 grammi di hashish.
Due denunce per guida sotto l’effetto di alcol sono state elevate anche nella notte di domenica. Si tratta di un 28enne di Silvi, comune del Teramano, e di un 40enne di origine domenicana e residente a Macerata. Nel primo caso il ragazzo si trovava alla guida con un tasso alcolico di 1,05 g/l, mentre nel secondo l’uomo - dopo essere stato sottoposto a verifica con etilometro - ha evidenziato un tasso alcolico di 1,83 g/l. A entrambi è stato ritirato il titolo di guida.