
di Picchio News

Civitanova, al Bonifazi-Corridoni tempo di pensione per sette docenti che hanno formato generazioni di studenti
Al Bonifazi-Corridoni di Civitanova la campanella suona, ma questa volta per un saluto speciale. Con la conclusione dell'anno scolastico, l’Istituto si è fermato un momento per celebrare e salutare i colleghi che da oggi potranno godersi il meritato riposo della pensione. Ad Anna Laura Palombini, Giovanna Coppini, Alberta Martinelli, Francesco Marchei, Giorgio Fava, Antonio Bernabei e Paolo Micozzi sono andati i ringraziamenti più sinceri per l'impegno e la passione messi in questi anni tra i banchi di scuola. Per molto tempo, questi docenti sono stati considerati veri e propri pilastri, trasmettendo non solo nozioni e conoscenze formative ma anche la loro esperienza e la loro umanità a generazioni di studenti. Nel tempo, la loro dedizione ha saputo intrecciarsi con la storia della scuola, contribuendo a renderla il luogo riconosciuto e apprezzato che è oggi. Accanto al saluto per chi conclude il proprio percorso, l’Istituto ha accolto anche nuovi insegnanti di ruolo: Ivano Cozzoli, per le discipline di Multimediale, Fotografia e Cinema, e Barbara Sampaolo per Fashion Design. Anche loro hanno partecipato alla festa di pensionamento, ricevendo i migliori auguri da parte di tutti i colleghi per un percorso ricco di soddisfazioni e nuove sfide. L'addio all'anno scolastico porta con sé anche la fine dell'incarico per la dirigente scolastica, Annamaria Marcantonelli, alla quale è stato dedicato uno speciale ringraziamento. Proprio in questo momento di passaggio, la Dirigente ha voluto lasciare un messaggio per i colleghi che vanno in pensione: "È una fine ma anche un inizio importante. L’augurio che faccio sempre ai colleghi che vanno in pensione è quello di non poter più mettere la sveglia e di cercare di recuperare il tempo per le cose che fanno stare bene, dal leggere un buon libro a viaggiare; il tempo è una cosa preziosa che noi non abbiamo mai. Vi auguro di trovare la stessa serenità, la stessa passione con cui avete vissuto la scuola e di portarla avanti nella vita che vi aspetta".

Civitanova Skating Team brilla al Trofeo Tiezzi 2025: oltre 600 atleti in gara, grande prova dei giovani civitanovesi
Si è conclusa l’edizione 2025 del Trofeo Bruno Tiezzi, uno degli appuntamenti più attesi nel panorama del pattinaggio giovanile. Due giorni di gare intense ma anche di sorrisi e gioco, in un evento che riesce sempre a coniugare spirito agonistico e divertimento. Oltre 600 piccoli atleti si sono dati battaglia, testimoniando la crescente popolarità di questa disciplina. Tra i protagonisti assoluti della manifestazione anche il Civitanova Skating Team, che ha portato in pista una squadra affiatata e in costante crescita. I giovani atleti civitanovesi, tra cui Francesca Alba Mancaniello, Alessio Donati, Bianca Vagnarelli, Giada Rosettani, Marta Tiberi, Matilde Biondi e Maria Sole Lattanzi, hanno superato ogni aspettativa, dimostrando grinta, preparazione e talento. Il lavoro di squadra, l’impegno e la passione sono stati evidenti in ogni prova. A sottolinearlo anche la soddisfazione degli allenatori Moreno e Debora Monti, che seguono da vicino la crescita tecnica e personale dei giovani pattinatori, nonostante le difficoltà logistiche: il team, infatti, è costretto ad allenarsi in impianti sportivi situati nei comuni limitrofi, vista la mancanza di una struttura adeguata a Civitanova. Il Civitanova Skating Team esce così da questo Trofeo Tiezzi con rinnovato entusiasmo e la consapevolezza che il lavoro costante, anche in condizioni non sempre ideali, può portare a risultati eccellenti. Una bella storia di sport, passione e sacrificio che continua a scrivere pagine importanti nel pattinaggio giovanile italiano.

Da Macerata a Loreto: in 70mila per il 47° Pellegrinaggio. "Vicinanza spirituale" da Papa Leone XIV
Un’umanità allegra, piena di volti, storie, intenzioni. C’erano zaini carichi, bastoncini da nordic walking, seggiolini, cuscini e anche cartoni per sedersi. Sono arrivati da tutta Italia - da Pisa a Reggio Emilia, da Roma a Termoli - e persino dall’estero: Svizzera, Colombia, Madrid. In decine di migliaia, si sono dati appuntamento ieri pomeriggio al Centro Fiere di Villa Potenza per prendere parte al 47° Pellegrinaggio Macerata-Loreto, intitolato quest’anno "Dove abiti? La casa della Speranza". Alle 18.30 si sono aperti i cancelli: in diecimila si sono radunati per la Messa iniziale, in un clima di grande raccoglimento. Prima della celebrazione, tanti si sono avvicinati a un tavolo ornato di fiori per lasciare le proprie intenzioni di preghiera, da bruciare poi a Loreto. Molti hanno fotografato i Qr code per fare un’offerta o scaricare il libretto dei canti. La Messa, celebrata nei padiglioni aperti della fiera, è stata introdotta dalla lettura del messaggio di Papa Leone XIV, inviato tramite il cardinale Pietro Parolin: "Il Santo Padre desidera rivolgere il suo beneaugurante saluto, assicurando spirituale vicinanza a quanti vi prenderanno parte", ha detto Parolin, esortando tutti a "imparare lo stile umile e silenzioso della Vergine" e a diventare "testimoni gioiosi e autentici del Vangelo". Alla celebrazione erano presenti numerose autorità civili e religiose: il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, l’onorevole Lucia Albano, il viceprefetto Emanuele D’Amico, il rettore John McCourt, consiglieri regionali, rappresentanti delle forze dell’ordine e i sindaci del territorio. Commovente l’intervento del vescovo di Macerata Nazzareno Marconi, che ha ricordato il dramma del femminicidio avvenuto poche ore prima a Tolentino (leggi qui): "Preghiamo per tutte le vittime - ha detto - perché la guerra non è solo una cosa lontana, ma entra anche nelle nostre case. Serve rispetto per la vita". Alla fiaccolata hanno partecipato anche venti podisti accompagnati da un tedoforo che ha portato la fiaccola della pace, benedetta da Papa Leone mercoledì scorso. All’alba di oggi, 70.000 pellegrini sono arrivati a Loreto, accolti dal cardinale Marcello Semeraro, dall’arcivescovo Mons. Fabio Dalcin, dal sindaco della città mariana e da migliaia di cittadini in festa. A guidare il cammino, come ogni anno, Mons. Giancarlo Vecerrica, vescovo emerito e fondatore del Pellegrinaggio nel 1978, insieme a Mons. Marconi. Il sindaco Parcaroli ha invitato tutti "a superare scoraggiamento e apatia per continuare a camminare nella pace, nel perdono, nella misericordia", mentre don Luigi Traini ha esortato a "tenere lo sguardo fisso sull’Incarnazione, che ha cambiato la storia in tempi ben peggiori dei nostri". Una notte di fede, di speranza e di testimonianza, che continua a scrivere una storia iniziata 47 anni fa. In un mondo sempre più disorientato, questo cammino vuole ricordare che la casa della Speranza non è un’utopia: è un luogo da cercare, da abitare e da custodire insieme.

Civitanova, i cacciatori diventano "paladini del territorio": la selva di San Savino ripulita dai rifiuti
Una domenica all’insegna del rispetto per l’ambiente e dell’impegno civico. Si è svolta oggi, domenica 15 giugno, la terza edizione della giornata ecologica "Paladini del territorio", promossa dalla sezione locale della Federcaccia di Civitanova Marche in collaborazione con la Fondazione Una. Teatro dell’iniziativa è stata una zona di aperta campagna a San Savino, nei pressi dell’ex Speedway Park, immersa tra le suggestive colline della città Alta. Qui, un gruppo di volontari cacciatori si è rimboccato le maniche per ripulire l’area da rifiuti abbandonati abusivamente: tra i materiali raccolti figurano pneumatici, rottami d’auto, un materasso e numerosi sacchi di indifferenziata varia. Un gesto concreto e visibile, che testimonia come l’impegno dei cacciatori per la tutela dell’ambiente vada ben oltre la stagione venatoria. A supportare l’iniziativa anche le istituzioni locali: il consigliere comunale Roberto Tiberi ha partecipato in prima linea, guanti alla mano, contribuendo all’organizzazione e alla raccolta. Il vicesindaco Giuseppe Cognigni, invece, ha prontamente attivato il servizio di raccolta rifiuti tramite il Cosmari. La giornata si è conclusa con un momento conviviale offerto dal direttivo di Federcaccia, guidato da Massimiliano Nociaro, che ha voluto ringraziare i partecipanti con una ricca colazione all’aria aperta.

Treia capitale delle bocce femminili: la Metaurense domina il Trofeo Reical
Sabato 14 giugno è iniziato ufficialmente il Gran Premio Città di Treia, manifestazione interamente dedicata al mondo delle bocce femminili. Un evento che impreziosisce il già folto calendario dell'estate treiese. Nella prima giornata è stato assegnato il Trofeo Reical in una gara regionale a coppie (Lei - Lei) senza vincolo di società, Categorie condizionate A-CD e B-CD. Quaranta coppie di atlete provenienti da tutta Italia hanno preso parte agli incontri che si sono rivelati avvincenti e combattuti. Per il secondo anno consecutivo è la Bocciofila Metaurense (PU) a piazzarsi sul gradino più alto del podio. Successo per Ginevra Cannuli e Lavinia Sciamanna che si sono imposte 12-7 contro Cristina Bara e Fernanda Ricciuti (Bocciofila Sambucheto - MC e ASD La Torre Vinchiaturo - CB). Terza posizione per Chiara Morano e Carmen Sanasi (Osteria Grande Bologna). Quarta piazza per Beatrice Cesoroni e Coppari Cardina (Bocciofila Tolentino ASD - MC e Bocciofila Jesina). La fase finale degli incontri si è tenuta presso il Bocciodromo di Passo di Treia presieduto dal presidente Gianmario Balloriani. Alla premiazione erano presenti Laura Erbaccio, Alessia Valenti e Graziano Gattari in rappresentanza della FIB. A premiare le atlete sul podio anche il vicesindaco di Treia Davide Buschittari e l'assessore al turismo Sabrina Virgili. Gli incontri proseguiranno domenica 15 giugno con le gare di livello individuale.

Macerata, bimbo nasce in auto sulla strada chiusa: lieto fine nonostante la corsa a ostacoli
Aveva fretta di venire al mondo e non ha atteso l’arrivo in ospedale: un bimbo è nato questa mattina in auto, lungo la strada tra Sforzacosta e Macerata, mentre i genitori cercavano di raggiungere il reparto di ostetricia. Una corsa contro il tempo che ha incrociato un imprevisto non da poco: il padre, in preda all’ansia, ha imboccato il tratto chiuso per lavori, rimanendo bloccato a pochi minuti dall’ospedale. La donna, in travaglio avanzato, si trovava in auto con il compagno quando le doglie si sono intensificate. L’uomo, deciso a fare il più in fretta possibile, ha scelto la strada che solitamente collega direttamente Sforzacosta con il centro cittadino, ma si è trovato di fronte al tratto chiuso a causa degli interventi per il ripristino della frana in via Mattei (leggi qui). A quel punto, con il parto ormai imminente, ha chiamato il 118. Quando i sanitari sono arrivati sul posto, però, il piccolo era già nato nell’abitacolo dell’auto. Mamma e neonato sono stati assistiti immediatamente e accompagnati in ambulanza al reparto di Ostetricia dell’ospedale di Macerata, dove le loro condizioni sono state giudicate ottime. Un finale felice che ha portato un sorriso anche agli operatori del soccorso. Un lieto evento che, pur mettendo in luce le criticità della viabilità cittadina in questa fase, ha anche dimostrato l’efficacia e la prontezza degli operatori sanitari. E una volta arrivati in ospedale, per mamma e neonato è finalmente iniziato il momento di pace e gioia.

Tolentino, uccide l'ex moglie in strada. Arrestato il 55enne: "Volevo farlo"
Omicidio in pieno centro cittadino nella serata di sabato. Una donna di 45 anni, Gentiana Hudhra, di origine albanese e madre di due figli, è stata accoltellata a morte dall’ex marito, Nikollaq Hudhra, 55 anni, anche lui albanese. Il delitto si è consumato intorno alle ore 20 in viale Benadduci, sotto gli occhi attoniti di numerosi passanti. Secondo quanto riferito dai carabinieri, l’uomo ha aggredito la donna mentre si recava al lavoro per il turno notturno. Dopo averla colpita con un coltello più volte, si sarebbe anche accanito sul corpo con calci. I tentativi di soccorso si sono rivelati vani: all’arrivo del personale del 118 la donna era già deceduta a causa delle gravi ferite riportate. Dopo l’aggressione, l’uomo si è seduto su una panchina in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine. "Io ho fatto, sono a posto. Aspetto", avrebbe detto ai presenti. Fermato dai carabinieri senza opporre resistenza, Hudhra è stato condotto in caserma, dove ha confessato l’omicidio davanti ai magistrati. "L’ho fatto per salvare i miei figli", avrebbe dichiarato nel corso di un interrogatorio in cui è apparso confuso. Il 55enne, residente a Passignano sul Trasimeno in provincia di Perugia, è stato trasferito nella notte al carcere di Montacuto in attesa di ulteriori provvedimenti da parte dell’autorità giudiziaria. L’omicidio si è consumato in una zona centrale e frequentata, tra locali, bar e giardini pubblici. Numerose persone, tra cui anche minorenni, hanno assistito alla scena. Alcuni clienti dei bar vicini e passanti hanno tentato di intervenire e hanno immediatamente allertato i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, coordinati dal comandante provinciale Raffaele Ruocco, e la polizia locale, che ha chiuso la strada per consentire i rilievi. Secondo quanto emerso dai primi accertamenti, non risulterebbero denunce pregresse da parte della vittima nei confronti dell’ex marito. La coppia era separata dal 2021 ed in passato aveva risieduto anche a Belforte del Chienti per poi trasferirsi a Tolentino. L'uomo non risulterebbe in cura per problemi mentali. Gentiana Hudhra era conosciuta per il suo impegno lavorativo e la dedizione ai figli, due ragazzi di 20 e 23 anni. Per loro è stato attivato un percorso di supporto psicologico attraverso l’Azienda Sanitaria Territoriale e i servizi sociali. Le indagini, coordinate dalla Procura, proseguono per ricostruire nel dettaglio la dinamica dell’accaduto e verificare eventuali segnali pregressi di disagio o minacce. L’arma del delitto è stata recuperata sul luogo dell’aggressione. L’intera comunità di Tolentino è sotto shock per l’accaduto. Il sindaco Mauro Sclavi e l’amministrazione comunale hanno deciso in segno di rispetto e di cordoglio di proclamare il lutto cittadino nella giornata in cui verranno celebrate le esequie. È stato, inoltre, convenuto di rinviare la Festa dello Sport che era programmata per il pomeriggio di oggi. AGGIORNAMENTO Il P.M. di turno, intervenuto sul posto, ha interrogato l’uomo, che ha fornito completa confessione dell’omicidio riferendo di ritenere l’ex-coniuge un pericolo per sé e per i suoi figli. Il P.M. ha contestato all’omicida le aggravanti del vincolo del coniugio, della premeditazione e della crudeltà. L’uomo ha chiesto, inoltre, di parlare con i figli, ma per lo stato d’animo si è preferito rimandare l’incontro ad altra occasione. Il P.M. ha disposto la traduzione dell’arrestato presso la casa circondariale Montacuto di Ancona in attesa della convalida dell’arresto e dell’interrogatorio di garanzia davanti al G.I.P. Disposto l’esame autoptico del cadavere della donna che sarà effettuato nella giornata di domani.

Macerata e Tolentino, weekend nero sulla strada: tre denunciati dai carabinieri
Fine settimana di intensi controlli sulle strade da parte dei carabinieri delle Compagnie di Macerata e Tolentino. Tre automobilisti sono stati denunciati per gravi violazioni al codice della strada legate alla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Il primo episodio è avvenuto nel territorio di Tolentino, dove i carabinieri dell’Aliquota Radiomobile sono intervenuti per un incidente autonomo. Un uomo di 43 anni, di origine indiana e residente nella cittadina, ha perso il controllo della sua Alfa Romeo 147 ed è finito fuori strada. Soccorso e trasportato al pronto soccorso di Macerata, è risultato positivo agli oppiacei e con un tasso alcolemico pari a 1,35 g/l. Per lui è scattata la denuncia per guida in stato di ebbrezza e sotto l’influenza di stupefacenti, oltre al ritiro immediato della patente. L’uomo è stato anche segnalato all’autorità amministrativa per l’assunzione di droghe. Sempre a Tolentino, i militari sono intervenuti in un secondo incidente: un 59enne del posto ha abbattuto un palo della luce con la propria Fiat Panda, dopo averne perso il controllo in maniera autonoma. Invitato a sottoporsi all’alcoltest, l’uomo si è rifiutato. Il suo comportamento gli è costato una denuncia per rifiuto dell'accertamento dello stato di ebbrezza, reato che prevede pene severe, tra cui un’ammenda da 1.500 a 6.000 euro e l’arresto da sei mesi a un anno. Anche in questo caso, patente ritirata e veicolo sequestrato ai fini della confisca. Infine, a Macerata, i carabinieri della Sezione Radiomobile hanno denunciato un cittadino inglese di 50 anni. L’uomo è stato fermato dopo un incidente stradale senza feriti, ma con danni materiali. Sottoposto all'etilometro, è risultato positivo con un tasso alcolemico di 1,70 g/l. Anche per lui è scattata la denuncia per guida in stato di ebbrezza e il ritiro immediato della patente. Il veicolo, una vettura a noleggio, è stato restituito alla ditta proprietaria.

Tolentino sotto shock, accoltellata una donna di 45 anni: diversi i testimoni
Una donna di 45 anni, Gentiana Hudhra, madre di due figli, è stata uccisa questa sera a Tolentino dal suo ex marito. L’aggressione è avvenuta poco prima delle 20 in viale Benadduci, a pochi passi dal bar Chinatown, davanti a numerosi testimoni. Secondo la ricostruzione dei fatti, la donna - di origine albanese e impiegata come badante - stava andando al lavoro quando sarebbe stata raggiunta dall’uomo, arrivato sul posto a bordo di un monopattino (l'uomo ha confessato l'omicidio, leggi qui). Dopo un breve avvicinamento, avrebbe estratto un coltello e le avrebbe inferto diversi colpi mortali. La donna è caduta a terra, priva di sensi, ma l’aggressore avrebbe continuato a infierire con calci sul corpo esanime. Alcuni passanti hanno assistito impotenti alla scena. È stato immediatamente dato l’allarme: sul posto sono intervenuti i carabinieri e i sanitari del 118, ma per la vittima non c’era più nulla da fare: il cuore aveva già cessato di battere. L’omicida, un uomo di 55 anni, anch’egli di origine albanese, era ancora seduto su una panchina nei pressi del corpo al momento dell’arrivo delle forze dell’ordine. Non ha opposto resistenza all’arresto ed è stato condotto in caserma. Da quanto emerso nelle ore successive, l’uomo soffrirebbe di disturbi psichiatrici. La coppia era separata da anni e aveva due figli di 21 e 23 anni. Il femminicidio ha scosso profondamente la comunità tolentinate. Sul luogo della tragedia sono giunti anche il sostituto procuratore Enrico Riccioni e il sindaco, oltre agli operatori dell’AST, che hanno offerto supporto psicologico ai familiari della vittima. La via in cui si è consumato il delitto è stata transennata per consentire lo svolgimento delle indagini. I carabinieri di Tolentino e quelli di Macerata, presente il colonnello Raffaele Ruocco (comandante provinciale dell’Arma), provvederanno ad ascoltare anche i numerosi testimoni dell'accaduto.

A Colli del Tronto il primo Festival per ripensare le aree interne dell'Appennino centrale
Un evento unico, intergenerazionale e multidisciplinare, pensato per riflettere sulle sfide e le opportunità delle aree interne dell’Appennino centrale. Colli del Tronto ospiterà il primo Festival della Restanza e della Tornanza, dal titolo Restare, Partire, Tornare. I giovani di fronte al terremoto demografico, iniziativa che nasce come spazio di confronto tra chi resta, chi torna e chi desidera contribuire a costruire un futuro possibile per i territori dell'entroterra del Centro Italia. Il Festival, infatti, intende valorizzare il protagonismo delle giovani generazioni nel rilanciare la centralità delle aree montane, collinari e costiere in una logica integrata di sviluppo sostenibile, solidarietà tra territori e innovazione; il cuore del progetto è la narrazione e l’attivazione della “restanza”, come scelta consapevole e coraggiosa, e della “tornanza”, come ritorno generativo e trasformativo. Tra agosto 2016 e gennaio 2017, infatti, una serie di sequenze sismiche provocarono la morte di oltre 300 abitanti, distruzione di abitazioni ed edifici storici, oltre 41mila sfollati ed un danno complessivo di circa 28 miliardi di euro. Molti furono costretti a lasciare i loro posti d’origine. Altrettanti vogliono farvi ritorno. Talk, laboratori, performance artistiche, degustazioni, momenti formativi e creativi in cui saranno protagonisti giovani, istituzioni, imprenditori, accademici, sindaci del cratere sismico, artisti e giornalisti. Al centro, l’analisi delle cause dello spopolamento e l’elaborazione di strategie per favorire il radicamento e il rientro nelle aree interne, valorizzando cultura, saperi locali, imprenditorialità e infrastrutture sociali. Tra gli ospiti: i mministri Andrea Abodi e Eugenia Maria Roccella, il presidente della regione Marche Francesco Acquaroli, il commissario straordinario alla ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli e, inoltre, Peppone Calabrese, Francesco Chelli, Brunello Cucinelli, Angelo Mellone, Davide Rondoni, Vincenzo Schettini, Vito Teti e molti rappresentanti del mondo dell’impresa, delle istituzioni e della cultura. In programma anche una mostra fotografica, laboratori con istituti scolastici e concerti serali. Ospitare un festival dedicato alle aree interne in una località come Colli del Tronto è una scelta tanto simbolica quanto strategica. Situata lungo la storica Strada Salaria, Colli del Tronto rappresenta un punto nevralgico sul piano logistico, culturale e storico: da qui si raggiungono facilmente Rieti, Norcia, Ascoli, Teramo, Ancona e Roma. È proprio da questo snodo tra l’Adriatico e l’Appennino che si può ripensare una nuova geografia del futuro. Unire realtà apparentemente distanti, come la costa e l'entroterra, in un unico evento, significa superare vecchi confini narrativi e creare connessioni concrete e simboliche tra territori che, in realtà, si completano a vicenda. “Restanza e tornanza sono espressioni ormai consolidate nella sociologia, meno abituali forse nel linguaggio comune. Indicano dinamismo, nessuna tentazione di passatismo. Anzi. Suggeriscono azione, intervento attivo, decisione consapevole per chi sceglie di restare nel suo luogo di origine, per vivere, lavorare, progettare il proprio futuro. E per chi ha voglia di tornarci, con le stesse motivazioni. Sono due vocaboli che ben si adattano al lavoro della ricostruzione post sisma nel Centro Italia. E ben si adattano ai giovani, alla loro progettualità, al loro sguardo al domani. Questo Festival è un’occasione per dare voce ai giovani, creare connessioni concrete, rafforzare un modello di sviluppo che renda questi territori luogo di rinascita sociale, produttiva, culturale. Come già sta accadendo, per mettere a valore le politiche attivate nella ricostruzione post sisma, affinché diventino leva per una nuova vitalità del cratere” – afferma Guido Castelli, Commissario Straordinario per la Ricostruzione 2016. “Questo Festival, per noi significa tendere un ponte verso l’entroterra, mettere in relazione storie, comunità, energie diverse. La cultura è il ponte verso le nostre radici, e solo celebrandone la vitalità possiamo aiutare le giovani generazioni a riscoprire i luoghi della tradizione familiare”, ha dichiarato Stefano Zurlo, direttore artistico della manifestazione. Il Festival, che si terrà al Parco della pace di Colli del Tronto dal 20 al 22 giugno, sarà a ingresso libero, rivolto a un pubblico ampio: studenti, famiglie, amministratori locali, ex residenti, professionisti, cittadini attivi. Previste aree tematiche, corner per startup nate nei borghi, spazi per l’artigianato, l’enogastronomia e le politiche per il lavoro. “Restare, Partire, Tornare. I giovani di fronte al terremoto demografico” sarà un’occasione per incontrarsi, costruire nuove visioni e restituire centralità ai luoghi che oggi sembrano ai margini, ma che possono diventare i protagonisti di un futuro più giusto, umano e condiviso.

Lube, Cormio promuove i suoi in Vnl: “Dalla Lube già segnali importanti nella prima settimana”
Non tardano ad arrivare le prime impressioni di Beppe Cormio, dg della Cucine Lube Civitanova, sulle prove dei sei giocatori biancorossi alle prese con la VNL 2025. Il dirigente del Club marchigiano ha apprezzato l’impatto dei suoi tesserati in questa prima settimana di gioco. Beppe Cormio (dg A.S. Volley Lube): “L’avvio della manifestazione ci ha dato la conferma della validità dell'insieme dei nostri ragazzi, con alcuni di loro che si sono subito distinti. Penso a Giovanni Gargiulo con la Nazionale Italiana. Il nostro centrale va verso conferme di partita in partita e si sta aprendo la strada verso una chance concreta di convocazione in chiave Mondiale. Si tratta di un ragazzo in crescita che sta facendo vedere le sue qualità. Così come lo schiacciatore Mattia Bottolo, che ha dimostrato i suoi numeri anche se è mancato un po' di continuità dopo il periodo in cui è stato fermo, cosa che non gli era capitata in SuperLega. Il palleggiatore Mattia Boninfante continua il percorso di crescita e mi sembra che abbia saputo tenere in mano la squadra distribuendo il gioco adeguatamente, seppur in campo in una fase complicata. Bene con l’Iran lo schiacciatore Poriya Hossein Khanzadeh, che ha bisogno di giocare, ma quando gli viene data l'opportunità è molto interessante, non solo al servizio e in attacco. Decisamente bene anche lo schiacciatore Alex Nikolov, sempre il migliore della Bulgaria e in grado di realizzare tantissimi punti mettendosi in gioco sui palloni impossibili, che a lui piacciono e che sa chiudere al meglio. La crescita è evidente in queste prime partite in coppia con il fratello Simeon. Ci tengo a menzionare anche il debutto internazionale per il giovanissimo Noa Duflos-Rossi, che abbiamo appena acquistato e che non conosciamo ancora bene. Le prime conferme sono arrivate in ricezione, al servizio e nei movimenti di attacco nello stralcio di partita contro l’Italia. Per i suoi 17 anni mi sembra molto precoce, bravo e maturo, di sicuro saprà portare alla nostra Lube un grande contributo!”.

Gagliole, fumo dal cofano, poi le fiamme: Fiat Panda distrutta, nessun ferito
Paura nel primo pomeriggio di oggi sulla strada Settempedana, all’altezza di Selvalagli di Gagliole. Intorno alle 17, una Fiat Panda alimentata a benzina ha preso fuoco mentre era in marcia. A lanciare l’allarme sono stati gli stessi occupanti del veicolo, che si sono accorti della presenza di fumo e hanno accostato immediatamente per mettersi in salvo. Nel giro di pochi minuti le fiamme hanno avvolto completamente l’auto, riducendola in cenere. Sul posto sono tempestivamente intervenuti i vigili del fuoco di Camerino, che hanno provveduto a domare l’incendio e mettere in sicurezza l’area. Nonostante l’intervento rapido, per la vettura non c’è stato nulla da fare: i danni sono stati gravi e irreparabili. Presenti anche i carabinieri, che hanno effettuato i rilievi di rito. Fortunatamente, nessuna persona è rimasta ferita.

Ussita nel mirino dei ladri d’arte: rubata una testiera di 10mila euro firmata Ceroli
Un furto insolito ma di notevole valore artistico ha colpito una seconda casa a Ussita, nel cuore dei Monti Sibillini. Approfittando dell’assenza del proprietario, ignoti si sono introdotti nell’abitazione – di proprietà di un cittadino maceratese – e hanno trafugato una testiera da letto realizzata dal celebre artista Mario Ceroli. L’opera, interamente in legno, raffigura la celebre Bocca della Verità di Roma ed è stimata intorno ai diecimila euro. Il furto è stato scoperto ieri, quando il proprietario è rientrato nella casa e ha trovato l’amara sorpresa. Subito è stata sporta denuncia presso la stazione dei Carabinieri di Ussita, che ha avviato le indagini per risalire ai responsabili. Al momento, per evitare l’interruzione del servizio, si sta valutando il trasferimento provvisorio del comando all’interno dell’ex ambulatorio medico, un edificio di proprietà comunale che potrebbe ospitare temporaneamente l’attività dei militari.

I borghi delle Marche si raccontano in Cina: a Nanchino il progetto Bandiera Arancione per il turismo del futuro
L’Associazione Paesi Bandiera Arancione ha preso parte, con una propria delegazione ufficiale, alla conferenza internazionale organizzata dalla Jiangsu People-to-People Friendship with Foreign Country Association, celebrativa del 70° anniversario della fondazione dell’Associazione per l’Amicizia con i Paesi Stranieri del Jiangsu. L’evento, tenutosi a Nanchino, ha rappresentato un momento di grande rilevanza diplomatica e culturale, volto a rafforzare le relazioni tra la Cina e i rappresentanti di numerosi paesi esteri. La delegazione italiana era composta da Fulvio Gazzola, presidente dell’Associazione Paesi Bandiera Arancione, dal vicepresidente Giuliano Ciabocco, dai membri del direttivo nazionale Luca Bernardini e Filippo Gasperi, e da Isabella Parrucci in rappresentanza della Regione Marche, partner strategico del progetto pilota di promozione turistica in corso con il mercato cinese. Durante la conferenza, intitolata “Settant’anni di amicizia, mano nella mano in una nuova era”, i rappresentanti italiani hanno presentato il modello turistico dei borghi certificati Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano: piccoli comuni che si distinguono per autenticità, qualità dell’accoglienza, sostenibilità e valorizzazione del patrimonio culturale. Un sistema che coniuga tutela identitaria e sviluppo economico, e che si rivolge oggi con crescente interesse al mercato turistico cinese. Nel corso della missione, la delegazione ha preso parte a un incontro bilaterale con i vertici di CITS – China International Travel Service, il più importante tour operator dello Jiangsu – con l’obiettivo di illustrare il progetto pilota di promozione delle località Bandiera Arancione nella Regione Marche, attualmente in fase sperimentale. Tale iniziativa, sostenuta dalla Regione Marche, si pone come modello replicabile anche in altre realtà territoriali italiane e sarà oggetto di una conferenza stampa ufficiale in Regione prevista per i primi di luglio. La missione in Cina si è arricchita di ulteriori momenti istituzionali, tra cui la partecipazione al convegno nella città di Taicang, dove la delegazione è stata accolta dal Sindaco, rafforzando i legami di amicizia e la disponibilità a future collaborazioni. L’Associazione Paesi Bandiera Arancione conferma così il proprio impegno nella promozione internazionale dell’Italia più autentica, favorendo opportunità di crescita condivisa, scambio di buone pratiche e valorizzazione delle eccellenze locali come risposta alla crescente domanda di esperienze turistiche identitarie e sostenibili.

A Civitanova tornano i laboratori che uniscono gioco, ecologia e cittadinanza: dai 3 ai 6 anni
Tornano le iniziative del progetto “Educare in Comune – La famiglia colonna portante della comunità e del domani", promosso dall’Assessorato alla Famiglia e alle Politiche Educative del Comune di Civitanova Marche all’interno della progettualità “Civitanova Città con l’Infanzia”, con il contributo del Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nelle giornate di mercoledì 18 e 25 giugno, prederanno il via due laboratori gratuiti per bambini dai 3 ai 6 anni: “Creiamo un orto in cassetta” con l’intento di trasmettere ai bambini l’interesse per la natura e il cibo salutare. Il progetto è realizzato in collaborazione con Slow Food Civitanova Marche e ASP Paolo Ricci. “Proseguiamo con le attività che consentano a bambini e famiglie di vivere liberamente una dimensione educativa al contempo divertendosi e relazionandosi con altri – ha dichiarato l’assessore Barbara Capponi -. Il centro per la famiglia è stato voluto in questa ottica e la volontà dell'assessorato è proseguire sostenendo la comunità con tante piccole concrete iniziative che creino una cittadinanza sempre più coesa e inclusiva, con uno sguardo educato ed educante". “Creiamo un orto in cassetta” è un modo di fare didattica e di educare i bambini a un diverso rapporto con la terra, il cibo e il rispetto dell’ambiente. I piccoli potranno cimentarsi nella realizzazione pratica dell’orto, toccando direttamente con mano l’intero processo del cibo, seguiti da esperti che insegneranno a dissodare, seminare e mettere “in campo” un orto a dimensione casalinga. I laboratori si svolgeranno presso “Il Grillo parlante” di via Saragat a Fontespina.