"Erano gli anni '90, quando a Muccia un gruppo di amici, il solito gruppo di amici, si trovava al bar a passare i pomeriggi e le serate. Non c'erano i social, Facebook ed Instagram erano parole sconosciute, non c'erano i telefonini, c'era solo una cabina a gettoni in piazza". Inizia così il racconto della storica band di Muccia, gli 'Uscita d'emergenza', che quest'anno hanno compiuto trent'anni. Tra stop e ripartenze ecco una storia di amore per la musica e di amicizia.
Di seguito il testo integrale della lettera inviata alla nostra redazione da una delle prime fan, nonché amica, dei componenti del gruppo:
"Il nostro posto di ritrovo era 'La pizzeria di Mara', era lì che ci trovavamo, senza nessun messaggio di conferma. Quello era il nostro appuntamento. Quasi tutti avevamo conseguito il diploma e le giornate erano monotone a causa dei pochi impegni. Così scherzando “quattro amici al bar” pensarono di ritrovarsi per suonare, più per strimpellare e magari cantare insieme le canzoni che accompagnavano le nostre giornate.
"La canzone del sole" era troppo banale, ma era l’unica che aveva pochi accordi (Re, La e Mi), quelli giusti per iniziare. Ma era in italiano e per essere più importanti era giusto cantare in inglese. "What’s app" (For No Blondes) non poteva che essere la scelta giusta. Maurizio, Mazza per gli amici, avrebbe sicuramente trovato gli accordi.
Così inizia questa avventura, un po' per scherzo, s', ma con tanta voglia di fare qualcosa e riempire la monotonia delle giornate. Allora Maurizio, Massimiliano, Simone, Michele, Giampiero e Luca, tastiera, basso, chitarre e voce. Le donne no, doveva essere qualcosa di privato dove magari ci si poteva confidare anche di qualche problema sentimentale. Dove ci troviamo?
Non si poteva provare in pizzeria, certo che no, ma a Muccia l’alternativa si trovava sempre. C’erano un sacco di posti, c’era l’asilo dove si poteva iniziare a fare le prove. Partì questa avventura…spartiti, note, fogli, cartelline, ma l’acustica sicuramente non era delle migliori. I ragazzi passavano pomeriggi e serate sempre chiusi lì, a fare le prove. Noi ragazze ci sentivamo escluse e messe da parte, magari tra di noi c’era anche chi provava qualche sentimento particolare per loro…nascevano le prime cotte, i primi fidanzamenti, così anche noi decidemmo di sostenere questa idea.
Con discrezione andavamo ad ascoltarli, senza però mettere minimamente bocca nelle loro scelte musicali e diventammo le loro fans più sfegatate. In quegli anni non c’erano cartoni come Inside Out che spiegavano le emozioni, dovevamo essere bravi a capire cosa si nascondesse dietro a sensazioni che non avevamo mai provato ed erano sconosciute.
Le prove dall’asilo si erano spostate al Teatro Marenco: le serate diventavano più corte, più fredde, non sempre e non tutti potevamo uscire dopo cena, era iniziata la scuola. Anche l’acustica del teatro non era delle migliori, ma le serate erano sempre piene di idee e di grandi progetti. Era arrivato anche il momento di dare un nome a questa band, ma ogni pensata non soddisfaceva le aspettative di tutti.
Una sera, Michele che suonava la chitarra, alzò gli occhi e nel locale del teatro, sopra ad una porta c’era un segnale luminoso verde dove c’era scritto Uscita d'emergenza… disse che questo sarebbe stato il nome del gruppo. L’idea piacque a tutti.
Il tempo passava, le prove erano con una cadenza giornaliera e si avvicinava la primavera. Intorno a Muccia girava la voce che si era formato un gruppo musicale ed iniziavano le prime richieste di concerti. Non erano stadi ma feste di paese e tutto questo dava una carica ancora più grande.
C’era un altro problema: come si sarebbero spostati per andare a cantare?
C’era il furgone di Don Vittorio, un Fiat 238, di colore verde militare e lui, grande uomo, non avrebbe di certo negato il suo aiuto, previa autorizzazione del Kaimano, uomo di fiducia del parroco, il cosiddetto perpetuo. Nel gruppo entravano sempre nuove persone, c’era un ricambio continuo di amici, anche con un’età diversa. Il repertorio era in inglese, ma nel momento in cui si voleva cantare in italiano, c’erano i Nomadi che soddisfacevano tutti gusti e, con questa scusa, ci portavano ai concerti…chi se la scorda quella serata a Civitanova per andare ad ascoltare Augusto Daolio?
Dietro ad ogni locandina c’era puntuale l’idea dello Sceriffo…sempre presente in ogni occasione, diventato, poi, nel tempo, grafico ufficiale e consigliere, una sorta di Grillo parlante. Le canzoni, ormai, aumentavano e la scaletta era sempre più ampia, per tutti i gusti, il cantante era sempre lui, Massi, il Duro che si alternava d altri amici, Giampiero e Luca. Alla tastiera un occhio attento, il Maestro Mazza…forse l’unico a conoscere bene la musica, infatti insegnante. Alla chitarra l’architetto, sempre presente negli anni, preciso e puntiglioso, la certezza del gruppo.
Il primo concerto al Teatro Marenco, in prossimità della Santa Pasqua, fu senza batteria perché nessuno la suonava né la possedeva ed acquistarla sarebbe stato un impegno troppo importante. Il gruppo era formato da tre voci, Massi, Giampiero e Luca, tre chitarre, l’architetto, Michele e la Canaglia, ed il basso, Simone, il Tecaro. La batteria era improvvisata dalla tastiera tutto-fare del Maestro Mazza. Successivamente, dopo un sacrificio economico e morale, fu acquistata la prima batteria e Simone, il Tecaro si cimentò ad imparare a suonarla. Il gruppo prese forma e cominciò così a suonare.
Nel gruppo prese il posto di Michele, Piero Carboni con la sua chitarra acustica. Nel 1997, a causa del terremoto, le prove ed i concerti vennero sospesi e molti componenti, causa inagibilità, si dispersero nei meandri della loro solitudine. Nel 2000, l’anno zero, le prove ricominciarono nella palestra, Marco Marucci, quindicenne, prese il posto di Simone, con la partecipazione straordinaria dell’amico Maurizio Cavallaro, che ricordiamo con affetto come uno di noi. Il gruppo, intanto, decide di prendere una pausa di riflessione, la cosiddetta crisi di mezza età, quasi tutti perdono i capelli ma maturano e dicono di essere diventati saggi.
Nel 2008 ripartono più carichi di sempre con l’entrata del Profeta e di Massimo Esposto. La famosa maturità si concretizza con la composizione di Gervasio, registrata in una sala d’incisione, grazie all’amico Pierpaolo. Si susseguono Riccardo Cennorella al basso, il ritorno di Marco Marucci, un po’ più adulto e l’amico Lucio Testiccioli, al quale rivolgiamo un caloroso abbraccio ed un pensiero speciale.
Tutto il percorso musicale è stato accompagnato da fonici di un certo spessore, come Tequila, capace di addormentarsi durante un concerto, Fabio Cucculelli ed Alessandro Simoni, che ringraziamo per il prezioso aiuto.
Purtroppo, arriva il 2016 ed il gruppo, a causa degli eventi sismici, diventa inagibile come, del resto, tutto il paese, ma il 31 dicembre suonano sotto il famoso tendone che ospitava mensa e dormitorio, per l’inizio di un nuovo anno con l’augurio di una vera rinascita per tutti, fino ad arrivare alla formazione attuale composta da
Colgo l’occasione per ringraziare a nome dei componenti del gruppo tutte le amministrazioni che si sono susseguite negli anni per aver loro permesso di concretizzare questo sogno, sostenendoli in ogni iniziato. A nome di tutti noi, credo sia doveroso ringraziarli per questo grande regalo che ci hanno fatto negli anni.
Sono stati ragazzi che, da soli, hanno saputo dar vita ad un progetto ambizioso, che ha rafforzato amicizie con la complicità di grandi compagni di avventura, sostenendosi a vicenda anche in situazioni difficili. Gli auguriamo di ritrovarci qui tra venti anni con un repertorio degno dell’età ma con lo stesso entusiasmo e la stessa allegria e magari ancora più saggi di quello che sono diventati oggi".
“Nel profondo dell’inverno che ci siamo trovati a vivere, abbiamo imparato che dentro di noi c’è un’estate invincibile”.
L’assessore ai Lavori Pubblici Ermanno Carassai interviene in merito all’articolo relativo ai lavori in corso sulla statale. “Prendiamo atto delle dichiarazioni effettuate a mezzo stampa da un operatore balneare, in merito alla situazione dei lavori di ripristino della sede stradale, in via Cristoforo Colombo, ed in particolare nella zona destinata a parcheggi, nel lato est".
"Dopo l’intervento dei tecnici comunali, effettuato in mattinata, è stato riscontrato che la ditta Open Fiber, alla quale è stata rilasciata regolare autorizzazione in data 28 settembre 2022 per l’esecuzione dei lavori di scavo relativi allo sviluppo della rete di fibra ottica nel territorio del comune, sta operando in difformità all’autorizzazione. Pertanto è stato ordinato di portare a compimento quanto iniziato allo scopo di eliminare immediatamente ogni eventuale pericolo per la pubblica incolumità. - continua Carassai - Nel frattempo è stato fissato un incontro per la giornata di domani allo scopo di interrompere le lavorazioni in corso e rinviarle al termine della stagione estiva".
Conclude poi: "Tutto ciò in conformità con quanto deciso dall’amministrazione comunale anche per altri lavori, a partire dalla riqualificazione di Viale Vittorio Veneto e Corso Garibaldi, opere il cui inizio lavori è stato preventivato per il 26 agosto 2024".
'Calici dal Balcone' raddoppia anche nel 2024 e trasforma il centro storico di Cingoli in un grande vigneto sulla terrazza panoramica più suggestiva delle Marche. Il 16 e il 17 agosto a partire dalle 18:00, infatti, si terrà sul Balcone delle Marche la tradizionale manifestazione eno-gastronomica organizzata dal comitato di Cingoli della Croce Rossa Italiana con il patrocinio dell'amministrazione comunale, della regione Marche, della Proloco locale, dell'Ais Marche Jesi-Castelli e di Slow Food-Castelli di Jesi.
L’evento, che ha il suo focus sul “Bere sano e consapevole” con il progetto “Mettiamoci sulla Buona Strada – Insieme impariamo a bere”, quest’anno ha come tema principale “Le vigne”. Nell’intenzione degli organizzatori, infatti, vi è l’idea di raccontare il produttore dalla vigna al vino. Recandosi presso i vari stand degli imprenditori agricoli, infatti, ci sarà una narrazione di come nasce il vino, nelle sue varie fasi di produzione, fino ad arrivare nel bicchiere per essere degustato dal consumatore.
Ogni via di Cingoli, inoltre, per due serate si trasformerà in una vigna: ad esempio, Corso Garibaldi durante Calici dal Balcone si chiamerà "Vigna Garibaldi", e così via tutti gli angoli del Centro Storico della città. Qui ci saranno stand gastronomici con prodotti tipici cingolani come la crescia, le cresciole di polenta o i vincisgrassi. Le due serate saranno allietate da spettacoli di vario genere e da artisti di strada.
In Vigna Vittorio Emanuele II, inoltre, ci sarà l’area “Calici dai Balocchi” per i più piccoli e non solo, curata dai giovani della Croce Rossa di Cingoli, con gonfiabili, Cri Land, mini rappresentazioni teatrali, truccabimbi e palloncini, balli di gruppo, MSBS Junior e Cri Sport. Queste due ultime attività sono legate al progetto “Mettiamoci sulla Buona Strada” per la diffusione di una cultura della salute e della prevenzione dell’abuso di alcool, specialmente quando si è alla guida di un veicolo.
In Cri Sport, nello specifico, verranno effettuate delle prove sportive mediante i visori che simulano lo stato di ebbrezza: completate tutte le varie attività, si potrà partecipare all’estrazione di un premio finale. MSBS Junior, invece, è un percorso da fare in bicicletta o in monopattino per i bambini al fine di sensibilizzarli sul codice della strada.
Tutto il ricavato della manifestazione sarà destinato a sostenere le attività socio-assistenziali promosse dal Comitato della Croce Rossa Italiana di Cingoli. Calici dal Balcone, in conclusione, è l’occasione perfetta per chi desidera trascorrere due serate all’insegna del benessere.
I visitatori potranno gustare prodotti enogastronomici di qualità, legati al territorio, godendo di buona musica e di spettacoli di intrattenimento, per grandi e piccoli, che animeranno il centro storico per tutta la durata dell’evento.
Civitanova lancia la prima festa dell’estate dedicata ai più giovani. L’evento, dal titolo "I have a dream", è in programma lunedì 5 agosto allo Shada ed è organizzato dall’assessorato alle pari opportunità del comune di Civitanova in collaborazione con l'azienda sanitaria territoriale di Macerata, dipartimento per le dipendenze patologiche, e lo sportello Informadonna cittadino.
"Abbiamo voluto lanciare, per la prima volta, questo evento perché vogliamo portare ai ragazzi contenuti importanti in forma leggera, dando loro degli esempi positivi e propositivi - ha detto Barbara Capponi, assessore ai servizi sociali durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento -. Fondamentale la presenza dei nostri giovani che possano raccontare ad altri giovani il loro percorso fatto anche di cadute, di rinunce e di secondi posti con l’obiettivo di incoraggiarli a coltivare i loro talenti".
"Come politiche sociali siamo convinti che tutti siano diversi e diversamente capaci ed è proprio in quest’ottica che abbiamo voluto questa serata dove verremo a parlare ai giovani nel loro mondo e con il loro linguaggio. Ricorderemo ad ognuno che facendo leva sui loro sogni e sulle loro emozioni, possono costruire qualcosa di bello per se stessi e per gli altri", conclude Capponi.
Si inizia a partire dalle ore 21 con la cena al costo di 20 euro (prenotazione allo 0733/811653) che sarà intervallata da momenti musicali, di approfondimento e di riflessione insieme a giovani artisti del territorio quali il jazzista e cantautore Marco Martellini e l'associazione Zona 14, composta da ragazzi appassionati alle arti di strada ed alla cultura. Seguirà lo spettacolo del noto deejay e producer Nicola Pigini (tra le cui collaborazioni spiccano ad esempio Vasco Rossi, Jovanotti, Irama, J-Ax, Elisa, Elodie, Bob Sinclair ed altri).
Alla conferenza stampa presente anche la consigliera comunale Paola Fontana che lo scorso anno ha avuto l'idea di lanciare una campagna contro la violenza sulle donne. "Abbiamo toccato teatri, ospedali e fatto banchetti informativi in strada - ha detto -. Nel programma era previsto anche questo appuntamento dedicato ai giovani, dai 15 ai 19 anni, ed insieme ad Aldo Ascani siamo riusciti ad avere con noi il dj Nicola Pigini".
"Orgogliosi e favorevoli a queste iniziative che offrono spunti di riflessione in un contesto divertente", ha detto Fabiola Polverini, presidente della Commissione Pari Opportunità. "Le dipendenze tra i giovani rappresentano un problema delicato - ha aggiunto Juri Muccichini del dipartimento di prevenzione e dipendenze -. Bisogna far capire ai ragazzi che spendersi in qualcosa è importante per costruire il loro futuro".
Tra gli ospiti il dj Nicola Pigini: "Ringrazio l’amministrazione ed Aldo Ascani per avermi coinvolto in questo progetto e lo ringrazio perché grazie a lui ho realizzato il mio sogno di lavorare nel mondo della musica. Porto molto volentieri la mia testimonianza a questa serata. A volte la parola sogno viene interpretata male, si pensa che sogno significa arrivare comunque, invece spesso avere un sogno significa avere passione per raggiungere gli obiettivi. Oggi i ragazzi passano le giornate a vivere la vita degli altri sui social, invece dobbiamo fargli capire che è fondamentale coltivare le proprie passioni con determinazione e tenacia".
Insieme a Pigini, la serata sarà animata dal jazzista e cantautore Marco Martellini "felice di partecipare e interfacciarmi con i giovani su temi così importanti attraverso le mie canzoni che parlano d’amore e di come bisogna sempre credere nei loro sogni" e dall’associazione Spazio Hip Pop Zona 14 "dimostreremo - ha detto Ludovica Fabbroni - come abbiamo realizzato il nostro sogno, quale appunto Zona 14, un posto sano, colorato dove i ragazzi possono sperimentare la loro arte".
Da domenica 4 a domenica 11 agosto il Comune di Valfornace ospita la “Festa della Rinascita”, evento dedicato a Santa Maria Assunta che al programma religioso unirà diverse iniziative civili.
Domenica 4, alle ore 11, santa messa presso il parco “Girolamo Varnelli” e in serata, dalle ore 21, processione con le fiaccole. Mattinata dedicata alle passeggiate in e-bike, dalle ore 8 alle 12, mentre il pomeriggio vedrà diversi eventi sportivi a partire dalle ore 17. A seguire il concerto dei cori “Monti Azzurri” e “Incanto” al Castello di Pievebovigliana alle ore 18,30 prima della degustazione di dolci tipici a partire dalle ore 21,30.
Quest’anno la giornata del 5 agosto sarà particolarmente speciale e sarà dedicata a tornei e dimostrazioni di giochi e sport tradizionali organizzati in collaborazione con la Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali (Figest) e con le associazioni sportive del territorio. L’appuntamento si terrà dalle ore 17 presso gli impianti sportivi di Fiordimonte. Pomeriggio e sera degustazione di prodotti tipici con musica del dj Emiliano Effe.
Sempre lunedì 5 agosto, dalle ore 10 alle 12, una mostra fotografica sulle opere restaurate anticiperà la conferenza, prevista per le ore 17,30, che sarà tenuta dal dottor Pierluigi Moriconi della Soprintendenza Belle Arti, Archeologia e Paesaggio delle Marche sul tema: “Le chiese dell’Assunta a Valfornace” e che sarà dedicata ai restauri delle opere d’arte cittadine.
Martedì 6, alle ore 10, cerimonia di inaugurazione della mostra sulla Sacra Sindone presso il Centro polifunzionale "Maria Ciccotti" con riproduzione a grandezza naturale del Sacro Lino. Sempre nel pomeriggio, dalle ore 17,30, conferenza dell’ingegner Carlo Morosoi sul tema “La ricostruzione delle chiese del territorio comunale”. Nel pomeriggio, dalle ore 17, eventi sportivi. Alle 21 gara di briscola e, a seguire, piano bar con Emanuele Concetti.
Mercoledì 7 agosto, alle ore 17,30 presentazione del libro “La condizione della memoria” di Giulia Corsalini. Nel pomeriggio, sempre dalle ore 17, eventi sportivi, alle 18 partita di calcetto femminile e in serata, dalle ore 21, Memorial Ennio Morricone.
Giovedì 8 agosto, dalle ore 17,30, conferenza a cura dell’Avis sul tema del volontariato. Dalle ore 18,30 mercatino in piazza Vittorio Veneto e, a partire dalle ore 20, degustazione di prodotti tipici in collaborazione con le attività commerciali del territorio. In serata, alle ore 21, commedia teatrale con la compagnia “Dieci DonneMammeMatte”.
Venerdì 9 agosto, in mattinata dalle ore 9, giochi popolari per bambini nella zona degli impianti sportivi di Pievebovigliana poi ristoro per i più piccoli. Dalle ore 16 giochi popolari in piazza Vittorio Veneto e, alle ore 18, incontro dei bambini con Frate Mago, al secolo padre Gianfranco Priori, presso il parco giochi di via Don Orione. Dalle ore 18,30 alle 20, 30 voli in mongolfiera. Sempre dalle ore 18,30 mercatini in piazza Vittorio Veneto. A partire dalle 20, invece, degustazione di prodotti tipici in collaborazione con le attività commerciali del territorio. Alle 21 spettacolo di magia di Frate Mago e, a seguire, musica con il complesso “Matteo e le Gemelle”.
Sabato 10 agosto, nel pomeriggio dalle ore 17,30, conferenza a cura dell’artista Sandra Carassai sul tema “Le icone e l’Assunta”. In piazza Vittorio Veneto, dalle ore 17, gonfiabili e mercatini a partire dalle ore 18,30. Alle ore 20 degustazioni di prodotti tipici in collaborazione con le attività commerciali del territorio e serata di liscio.
Domenica 11 agosto, alle ore 9, Marcia degli anziani. Alle 11 santa messa di ringraziamento all’aperto presso il parco “GirolamoVarnelli”. Nel pomeriggio, a partire dalle ore 17, partita delle “Vecchie Glorie” della squadra di calcio di Pievebovigliana. In serata, dalle ore 20, cena di fine in piazza Vittorio Veneto, premiazione delle attività sportive e poi, come gran finale, spettacolo pirotecnico con musica dei Revival.
Venerdì 9 agosto, alle ore 21 in piazza Della Repubblica a Castelraimondo, si esibirà il “Perla Palmieri Ensamble” per la IV edizione del festival “Borghi in Jazz”.
Il quintetto è guidato proprio da Perla Palmieri, giovane cantautrice di Castelraimondo che ritroverà quindi i suoi concittadini tra il pubblico dell’evento a ingresso libero organizzato da Tolentino Jazz con il patrocinio dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, del Consiglio Regionale delle Marche e della Regione Marche. L’artista castelraimondese, tra l’altro, sarà anche premiata con il “Cassero d’argento” nella serata di domani durante Marche in Vetrina.
Perla Palmieri è una giovane cantante jazz, compositrice, e autrice di arrangiamenti per varie formazioni. La sua è stata definita una voce potente, calda e vivace, capace di curati giochi timbrici e di una spiccata padronanza e agilità vocale. Si è laureata al biennio di Canto Jazz con 110 e lode e menzione d’onore, presentando i suoi brani originali da lei stessa arrangiati per un ensemble di 15 elementi. L’artista infatti rivela una profonda passione per la sperimentazione nell’improvvisazione jazz, con un’attenta percezione del ritmo, ricerca del suono e grande cura dell’interpretazione.
Si è esibita in diversi festival, tra cui il Pescara Jazz, il Cittadella Jazz Festival e l’Itaclub Jazz Festival. Finalista in diversi concorsi tra cui il Premio Internazionale Massimo Urbani 2023 (in cui ha vinto il Premio Social e la borsa di studio Nuoro Jazz 2023), e il Festival Nazionale dei Conservatori Italiani, dove con il suo quintetto “Perla Palmieri Ensemble”, ha presentato un progetto con alcuni suoi inediti. Vince nel 2024 il secondo premio (con solo un decimo di punteggio dal primo premio) e il premio del pubblico alla finale dei cantanti del Premio Nazionale “Chicco Bettinardi” di Piacenza.
Selezionata come prima vocalist, si è esibita sul territorio nazionale con l’Orchestra Nazionale dei Conservatori Italiani (ONJ) diretta dal Maestro Pino Jodice. Da novembre 2023 fa anche parte dell’organico dell’Orchestra Nazionale Jazz Giovani Talenti (ONJGT) di Roma, selezionato dal Maestro Paolo Damiani. Partecipa a diversi progetti, tra cui l’”Itaclub Jazz Orchestra”, diretta dai Maestri Cristiano Arcelli e Michele Polga, con la quale ha presentato un suo inedito interamente composto e arrangiato ad hoc per la medesima formazione.
Sempre da novembre 2023, insieme ad altre 24 grandi artiste tra cui Simona Molinari, Karima, Carla Marcotulli e Susanna Stivali, è parte del gruppo di cantanti jazz e pop jazz scelte da Rossana Casale per promuovere il suo progetto “Women in Jazz Unite! Italy”, nato in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, progetto di cui hanno parlato gli organi di stampa nazionali e ospitato dal tg1 proprio nel giorno della ricorrenza (25/11/2023). Continua la sua partecipazione a eventi live in varie zone d’Italia. A breve uscirà il suo primo disco “My Jazz Identity” con un progetto di brani originali e non, che sta presentando live con il suo quintetto “Perla Palmieri Ensemble”.
In queste giornate estive a Montecassiano sono riapparse le magliette rosse dei ragazzi di "Cistoaffarefatica". L’amministrazione comunale ha aderito anche quest’anno al progetto finanziato dalla Regione Marche e coordinato da CSV Marche.
Hanno risposto all’appello ben quattro squadre di giovanissimi i quali, guidati dai tutor Lorenzo ed Elisabetta e con la preziosa direzione dell’esperto volontario Dino Tartabini, hanno effettuato lavori di manutenzione degli arredi dei parchi in via Mei Gentilucci e in via Maritano e hanno dipinto buona parte della staccionata della pista ciclopedonale.
I ragazzi hanno “fatto fatica” insieme con curiosità ed entusiasmo maturando, nello stesso tempo, senso di cura e di rispetto per il patrimonio pubblico. «Il progetto Cistoaffarefatica – afferma il vice sindaco Katia Acciarresi – è una efficace iniziativa per coinvolgere i giovani e sensibilizzarli al senso civico e all’amore per le cose di tutti nonché per creare un dialogo costruttivo e stimolante fra generazioni attraverso il lavoro svolto in collaborazione con i volontari esperti. Un grazie di cuore a tutti coloro che hanno collaborato per la buona riuscita del progetto».
Il sindaco Leonardo Catena a sua volta interviene con parole di apprezzamento per questa iniziativa: «In questi tempi di disagio sociale, questo genere di azioni è fondamentale per dare fiducia ai nostri ragazzi che hanno a cuore il bene dell’ambiente in cui viviamo, questa generazione ha la stoffa e le capacità per diventare la classe laboriosa e diligente di cui il nostro paese ha bisogno».
Ieri, 31 luglio, infine si è svolta a Senigallia una giornata conclusiva di festa per tutti gli aderenti delle Marche a "Cistoaffarefatica!", il vice sindaco Katia Acciarresi ha partecipato insieme ad un bel gruppo di ragazzi di Montecassiano e ha avuto modo di fare un intervento nel quale, oltre a descrivere l’entusiasmante esperienza montecassianese, ha ricordato con affetto e commozione Nicolò Cesini che proprio poche settimane prima del tragico incidente aveva preso parte anche lui a questo progetto.
Nei giorni scorsi il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi ha raccolto l’invito della Fondazione Padre Matteo Ricci ed ha accolto in città un gruppo di studenti cinesi laureandi in architettura. La delegazione è giunta a Tolentino su interessamento del presidente della Fondazione Dario Grandoni e dell'Università Politecnica delle Marche.
La Fondazione Internazionale Padre Matteo Ricci è stata costituita nel 2003 con lo scopo di promuovere e sostenere le relazioni internazionali, gli scambi sociali, religiosi, linguistici e culturali con l’Est asiatico e specialmente con la Cina, nell'ambito dell'opera missionaria di Padre Matteo Ricci.
I giovani studenti hanno visitato il centro storico di Tolentino, apprezzandone le peculiarità costruttive medievali e hanno potuto conoscere i monumenti più importanti tra cui il complesso monumentale della Basilica di San Nicola con il suo trecentesco ciclo di affreschi "Cappellone".
Grazie al tour organizzato dal sindaco Sclavi hanno potuto toccare con mano l'evolversi storico dell’urbanistica in un centro storico come quello di Tolentino, traendo molti spunti per le loro tesi, in corso di elaborazione in vista della loro discussione di laurea in architettura.
La mattinata si è conclusa presso il nuovo Hotel Interno Marche dove hanno potuto ammirare la bellezza di tanti oggetti di design made in Italy e la qualità dei manufatti realizzati dai maestri artigiani nelle grandi aziende di Tolentino, in un binomio di grande particolarità stilistica.
"In particolare - ha evidenziato il Sindaco Sclavi - i nostri ospiti, in poche centinaia di metri hanno potuto apprezzare direttamente e non su un tablet o uno smarthphone, la bellezza di una cattedrale, il profumo di un viale alberato di tigli, gli edifici di inizio ‘900 e la straordinaria trasformazione di un antico opificio in boutique hotel con oltre 400 oggetti di arredamento di grandi architetti e designer".
La delegazione cinese è rimasta favorevolmente colpita da questo breve ma intenso interscambio culturale che ha consentito loro di valutare direttamente, dal punto di vista urbanistico, l’antico concetto di centro storico che è mutato, nei secoli, in base ai cambiamenti sociali ed economici che hanno interessato le nostre città che hanno cambiato la propria immagine e distribuzione degli spazi.
Un incontro cha ha rafforzato i rapporti di reciproca conoscenza tra due realtà che seppur diverse sanno sempre scambiarsi esperienze positive che vanno ad arricchire il bagaglio culturale e professionale di chi le sa vivere. In particolare gli ospiti hanno apprezzato Interno Marche che si presenta proprio con un luogo simbolo del migliore design italiano e non solo.
Maria Dina Zanfardino, residente a Porto Potenza, oggi compie 87 anni e con l’occasione abbiamo voluto pubblicare una sua lettera dedicata al padre, di profondissima attualità. Prima di entrare nel vivo di quest’ultima vale la pena citare brevemente l'excursus biografico di Maria Dina: Assistente Sociale per il Ministero nelle periferie partenopee. Successivamente, con l’istituzione della Regione Campania, ha assunto la direzione dell’ufficio minori, dell’imprenditoria giovanile e dell’emergenza post-terremoto. In seguito, ha lavorato stabilmente nell’ufficio UE. Durante questo periodo, ha anche affrontato situazioni di emergenza legate ai terremoti, collaborato al Trattato di Istanbul sulla violenza domestica e contro le donne, partecipato al decennio della donna per l’ “Uguaglianza, Sviluppo e Pace” negli anni '90.
Dopo il pensionamento, ha continuato a lavorare come volontaria per l’UE, concentrandosi sugli approcci ai Paesi emergenti. Inoltre, da sempre, ha coltivato e insegnato filosofia e la pratica yoga, condotto ricerche sulla flora mediterranea e la lava vulcanica vesuviana per creazioni artistiche e artigianali. Durante la sua carriera, ha avuto l’opportunità di incontrare molte personalità di spicco professionale e spirituale tra cui: il premio Nobel Rita Levi-Montalcini, Indira Gandhi, Grace di Monaco, Diana d’Inghilterra, Lina Wertmuller, il guro Komeko e il guro Barski, il presidente Pertini e molti altri.
La lettera di Maria Dina Zanfardino, intitolata “Lettera ad un papà di fine ‘800”, è stata scritta qualche tempo fa dopo che, un giorno, avvolte in una carta velina ingiallita, ha ritrovato le medaglie del padre Luigi, un uomo del 1899 la cui anagrafica e il cui percorso di vita l’hanno costretto a vivere entrambe le guerre mondiali. E’ un frammento di vita che si snoda tra le pieghe della storia familiare e le trame più ampie e universali di un profondo senso dell’umanità.
Le guerre mondiali, quei conflitti che hanno segnato la storia- e la continuano drammaticamente a segnare- con ferite profonde, sono riflesse nelle medaglie. Quest’ultime sono simboli di onore e sacrificio, ma anche di dolore e perdita: la guerra non è mai da glorificare.
Lettera ad un papà di fine 800
«Caro papà,
avvolte in una velina ingiallita, di colore indefinito, con i nastri sbiaditi dal tempo ed il metallo opaco, ho trovato papà, le tue medaglie.
Le ho tenute tra le mani a lungo, accarezzandole con emozione e gratitudine, ricordando quel giorno importante: in casa c’era aria di gran festa, nella tua caserma un gran movimento, come nella piazzetta di Positano, dove qualcuno aveva tenuto un discorso accompagnato dalla banda musicale parata a festa, per l’occasione. Quel giorno indossavi, ricordo, una divisa diversa, certamente con bottoni dorati. Tutto questo perché, come aveva detto il nonno, ti avrebbero dato una medaglia.
Ero convalescente e molto debole, per cui provavo disagio per tanta straordinaria confusione; per questo quando mi prendesti per mano per avviarci verso casa mi sentii rinfrancata ed osservando la medaglia che portavi sul petto, ti feci quella domanda: “Perché te l’hanno data papà?” “Perché tuo padre è un uomo di valore!” ribatté deciso il nonno, volgendomi uno sguardo un po' di rimprovero.
Tu lo ringraziasti con il linguaggio d’altri tempi, con cui abitualmente ti rivolgevi a tuo suocero. A me sorridesti appena, stringendomi la mano, come per rassicurarmi. Fu allora che con quella sottile sensibilità di bambina percepii chiaramente la tua inespressa profonda tristezza; più tardi a casa, te ne chiesi la ragione, non so più con quali parole, ma ciò che mi dicesti tu, papà, mi è rimasto nel cuore per sempre!
“Non posso spiegarti, è troppo difficile, sei troppo piccola, non puoi capire, ma la guerra, Dina, è una cosa brutta per davvero brutta, ma troppo troppo troppo brutta” e poi prendendomi sulle ginocchia aggiungesti: “Felice quel Paese che non avrà mai da distribuire medaglie, da premiare o commemorare eroi di guerra!”.
Non ci fu altro, mi abbracciasti accarezzandomi i capelli ed io mi addormentai sulla tua spalla senza dirti niente, però compresi! Capii il tuo grande messaggio, papà! Non seppi dirtelo, né allora, né mai, ma sempre l’ho avuto in mente, è stata la guida più preziosa della mia vita, l’ho raccolta, l’ho coltivata, mi ha accompagnato in ogni momento! Ho cercato di trasmetterla ai tuoi nipoti, lo sto facendo oggi con i miei.
Grazie, grazie, ed ancora grazie, mio splendido meraviglioso carissimo papà.
E’ certamente fuori tempo questa lettera, mai giunta a mio papà; ma il messaggio di Lui è assolutamente vero e purtroppo terribilmente attuale! Ritengo tuttavia che vi si riconosceranno tanti, tanti tantissimi papà!
A ciascuno di essi, oggi, singolarmente la invio, ringraziandoli ad uno ad a uno e ….. con molto, moltissimo ritardo, anche al mio papà!
Luigi Zanfardino era un ragazzo del 1899, visse due terribili guerre, morì a Napoli nel 1993 a 94 anni; ed io,la figlia Dina, ne compio appena …. 87! »
Le parole di Luigi, ricordate da Maria Dina, arrivano così fino ai nostri giorni con un messaggio di stringente attualità che oltrepassa ogni epoca e sembra unirsi coralmente all’incipit di uno dei romanzi più importanti della letteratura italiana: “La Storia è uno scandalo che dura da diecimila anni” (Elsa Morante).
È uno “scandalo” di vite spezzate, di speranze infrante, di resilienza e amore. Le medaglie di Luigi sono testimoni di questo drammatico scenario e allo stesso tempo portatrici di una verità che continua a tramandarsi e a rinnovarsi attraverso lo "Strumento Umano" più potente che ha a disposizione l'essere umano: la parola. A noi abitanti del presente non rimane che il compito della redenzione attraverso il riscatto delle vite passate, di vita in vita.
Approvato il progetto per riqualificare la pista ciclopedonale che costeggia il fosso Castellaro. I lavori, per un importo di 100 mila euro, riguarderanno il ripristino del manto stradale deteriorato e partiranno dall’incrocio con via Fontanaccia e proseguiranno in direzione mare.
La pista, infatti, oltre a numerose avvallamenti, presenta, in alcune zone un fondo disconnesso dovuto, sia al fenomeno delle radici affioranti provenienti dalla presenza di Pioppi adiacenti alla pista, che al movimento naturale del terreno. In alcune parti, in cui il manto risulta abbastanza regolare, si sono formate anche delle filature, di evidente spessore, dovute al normale deterioramento nel corso degli anni.
"E’ necessario intervenire per mettere in sicurezza una delle piste ciclabili più frequentate da civitanovesi e turisti - spiega l'assessore ai Lavori Pubblici Ermanno Carassai – Il progetto, infatti, prevede il rifacimento dell’asfalto, che nonostante gli interventi di manutenzione effettuati negli anni dall’amministrazione, è deteriorato. I lavori, una volta espletato il bando di gara per la selezione della ditta esecutrice, partiranno entro l’autunno”.
I finanzieri della tenenza di Porto Recanati hanno scoperto una società che opera nel settore della stampa digitale che avrebbe percepito un finanziamento dello Stato per 850mila euro, secondo l'accusa, senza averne diritto, ottenuto usufruendo delle agevolazioni previste dal "Decreto Liquidità" nell'ambito del Pnrr: denaro che sarebbe stato destinato per finalità diverse da quelle previste dalla legge.
Circostanze per le quali è stato denunciato il legale rappresentante della ditta per malversazione di erogazioni pubbliche. La società, recanatese, è stata oggetto di un controllo mirato delle Fiamme Gialle che hanno accertato come, in particolare, il denaro sia stato utilizzato per l'acquisto di beni strumentali all'attività d'impresa e ottenuto usufruendo delle agevolazioni previste dal Decreto Liquidità.
Una volta installato ed entrato in funzione, però, il bene acquistato sarebbe stato ceduto a un'altra società, riconducibile allo stesso rappresentante legale dell'impresa controllata; tutto ciò, secondo l'accusa, senza aver effettuato, in concomitanza della vendita, le previste comunicazioni al Medio Credito Centrale e all'istituto di credito interessato.
L'operazione avrebbe permesso al cedente di compensare pregressi debiti di natura commerciale, precedentemente maturati nei confronti dell'acquirente, per 211.400 euro. Le condotte dell'imprenditore sono state segnalate alla Procura di Macerata con richiesta di sanzioni di natura interdittiva per responsabilità amministrativa da reato degli enti e di sequestro preventivo finalizzato alla confisca del profitto del reato.
Alex Britti è in tour con l’Alex Britti Live 2024 che farà tappa all’Arena Beniamino Gigli di Porto Recanati sabato 3 agosto alle 21:00. Concerto organizzato da Best Eventi in collaborazione con l’amministrazione comunale.
Reduce dal successo di Supereroi, l’ultimo brano dal sound blues, pop, rap con contaminazioni urban uscito a novembre e delle hit della scorsa estate Tutti come te e Nuda con cui ha inaugurato la sua nuova fase artistica e il suo ritorno sulla scena musicale, anche con il tour estivo Alex Britti Live 2023, Alex riabbraccia il suo pubblico che non ha mai smesso di sostenerlo per un nuovo e incredibile tour, un’occasione perfetta per ascoltare dal vivo il meglio del suo repertorio e i nuovi brani del futuro disco in arrivo, sempre scanditi dal ritmo della sua inconfondibile chitarra.
Chiude con oltre mille visitatori, in soli due mesi d’apertura, la mostra di respiro regionale “WunderKammer Marche”, percorso espositivo ideato e curato dall’ingegner Oronzo Mauro, con allestimenti d’arte dell’architetta Shura Oyarce Yuzzelli, che in dieci isole ha saputo ricostruire sapientemente una vera e propria “camera delle meraviglie” raccontando natura, terra, mare, abitare, agricoltura, meccanica, elettricità, calcolo, istruzione e digital delle Marche, unica regione d’Italia al plurale.
Organizzato dalla Città di San Severino Marche insieme alla Pro Loco settempedana e al Comune di Castelraimondo e con i contributi dell’Università Politecnica delle Marche, della Fondazione Salimbeni, della Fondazione Marche Cultura, dei Musei di San Severino, dell’Accademia di Belle Arti di Macerata e dell’associazione MaMa Marca Maceratese col supporto della Regione Marche per mezzo del Bando Unico 2023/2024 “Eventi espositivi di valenza regionale”, l’evento espositivo ha seguito l’esempio di quelle che, proprio nelle Marche, furono le “camere delle meraviglie” e che permisero di aprire gli studioli di Federico da Montefeltro nei suoi palazzi ducali di Urbino e di Gubbio intorno agli anni ’80 del 1400.
Domenica scorsa la sede espositiva dell’ex chiesa di Santa Maria della Misericordia, in piazza Del Popolo, ha ospitato anche il terzo e ultimo momento divulgativo collegato all’iniziativa che ha permesso di parlare delle “mirabilia” e di come le moderne tecnologie rendano i beni culturali fruibili secondo schemi nuovi. L’interessante dibattito ha visto come relatori il professor Alessandro Delpriori, docente dell’Università degli Studi di Camerino, e il professor ingegnere Paolo Clini, responsabile del gruppo di ricerca Distory Heritage dell'Università Politecnica delle Marche.
La crescita della domanda di fitness e bodybuilding nel Medio Oriente è costante e passa anche per il Dubai Pro, fiera di settore di settore e primo dei due grandi eventi della capitale emiratina.
Un mercato in piena espansione all’interno del quale l’italiana Panatta recita una parte da vera protagonista. L’azienda marchigiana, attiva da 60 anni con competenza, stile e innovazione nella produzione di macchinari all’avanguardia, è stata anche Presenting Sponsor dell’evento che si è svolto nel weekend appena trascorso, dando l’arrivederci a ottobre quando sarà la volta di Dubai Muscle Show. Fiere internazionali capaci di attirare buyers dalla vicina Arabia Saudita, dal Bahrain, dal Kuwait, Qatar, Oman, Iraq, ma anche da Giordania, Libano e Turchia dove, negli ultimi anni, si sono sviluppati grandi centri con istruttori specializzati e macchinari d’alta fascia, dalla biomeccanica perfetta e con tutta la qualità del Made in Italy.
“In questi Paesi – spiega Rudi Panatta, fondatore del gruppo – c’è una crescente domanda fatta di persone che guardano al benessere fisico e all’allenamento personalizzato. Stanno aprendo numerosi centri specializzati e palestre che puntano a macchinari innovativi e attrezzature all’avanguardia che rendono possibile uno sviluppo muscolare sempre più specifico”.
Tanto per fare un esempio, Body Master – Ksa, catena con 56 centri aperti in Arabia Saudita e 8 aperture in vista, ha di recente ordinato 2.500 macchinari Panatta per i prossimi 3 anni. È in questo contesto che Panatta si è presentato, nei suoi 450 metri quadrati di esposizione, con grandi novità come Freeweight Special, i nuovi modelli della linea top di gamma della Panatta per glutei, addominali, petto, bicipiti e tricipiti, e Rossopuro, l’innovativa linea del cardio ora disponibile sia nella versione touch che led plus. Allo stand anche veri e propri miti del bodybuilding come il Brand Ambassador, sette volte Mr Olympia, Phil Heath, e Bob Cicherillo, conosciuto nell’ambiente come ‘The Voice of Bodybuilding’ perché non solo ha un passato da bodybuilder, ma è noto soprattutto per essere lo storico presentatore del Mr Olympia.
Dopo l’arrivo della Tac, continua l’impegno del Comune per la riattivazione dei servizi sanitari all’Ospedale Santa Lucia. L’assessore alla Sanità del Comune di Recanati Maurizio Paoletti ribadisce con determinazione l’impegno dell’Amministrazione recanatese per la riattivazione di alcuni servizi sanitari fondamentali per i cittadini all’Ospedale Santa Lucia.
L’occasione nasce dalla risposta, apparsa sulla stampa, della direttrice della Farmacia Ospedaliera di Civitanova, la dottoressa Sara Salvadori che ha dato ad un cittadino recanatese in merito alle lamentele espresse per i disagi affrontati nel recarsi periodicamente a Civitanova a ritirare i farmaci a lui necessari.
Una risposta che ricorda le motivazioni della chiusura del servizio recanatese, nell’aprile 2020 dal precedente direttore, per la migliore ottimizzazione delle risorse disponibili, sia umane che strumentali.
“Non mi sono meravigliato delle motivazioni addotte dalla dott.ssa Sara Salvadori per giustificare la diversa organizzazione del servizio – ha dichiarato l’assessore alla Sanita Maurizio Paoletti - da quando i precedenti governi, sia nazionali che regionali, hanno deciso di far gestire la sanità da aziende, con l’obiettivo di andare a pareggio nei conti, la parola d’ordine è quella di “razionalizzare” i servizi, e cioè di fatto di ridurli mettendo sulle spalle dei cittadini ulteriori costi. Ma la responsabile del servizio forse ignora che fra Recanati e Civitanova Marche non c’è alcun servizio diretto di trasporto pubblico e chi non ha un proprio mezzo (pensiamo ad un anziano, un disabile o un malato) deve rivolgersi a pagamento ad un privato oppure fare lo slalom fra autobus diversi e treni. Stessa cosa quando si decide di ridurre il servizio dialisi costringendo gli utenti ad arrivare a Civitanova".
"Non è questa la sanità che abbiamo in mente! Certo che vanno razionalizzate le risorse, sia economiche che di personale, per una buona gestione dei servizi, ma nel farlo si deve tener conto necessariamente e prioritariamente delle esigenze e della salute dei cittadini e non creare loro ulteriori disagi. - continua l'assessore - Siamo molto soddisfatti, e di questo ringraziamo la Regione Marche, per l’avvio del cantiere della nuova casa della salute, l’inizio dell’attività della Tac e per l’impegno promesso per garantire maggiori servizi sanitari al territorio".
"È proprio per questo che quando, nei prossimi giorni, incontreremo come Amministrazione i responsabili dell’Area Vasta 3 chiederemo chiaramente e con forza che sin da subito alcuni servizi, come quello della farmacia, siano garantiti a Recanati: bastano poche ore di un infermiere per aprire una volta a settimana lo sportello al Santa Lucia e dare risposta ad un’esigenza importante a chi sta male e ha bisogno di sentirsi le Istituzioni vicine. Ci incontreremo anche con il Comitato dei cittadini, operativo da anni sul territorio per il mantenimento dei servizi al Santa Lucia di Recanati: siamo convinti che bisogna lavorare insieme e che l’ascolto e il confronto sia il metodo più giusto per migliorare la città” conclude Paoletti.
L'ultimo turno, l'ultimo giorno in servizio con i colleghi del turno della caserma dei Vigili del Fuoco di Macerata per il capo reparto Scuffia Alberto, una vita dedicata a soccorrere gli altri.
E le esperienze non sono di certo mancate. Nel corso dei molti anni di servizio al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ha partecipato a molteplici missioni di soccorso: Il terremoto Marche-Umbria nel '97, il terremoto de L’Aquila nel 2009, la nevicata del 2012 a Pesaro Urbino, il terremoto di Arquata nel 2016, l'alluvione a Senigallia nel 2022, l'alluvione in Toscana nel 2023 tra le più importanti.
Trentaquattro anni nel corpo iniziati a Verona passando per Ancona e terminati a Macerata, in un meraviglioso viaggio in cui ha incontrato le vite di migliaia di persone, colleghi e soccorsi, e dove in ognuna ha lasciato un po di sé, un po' di quell'orgoglio per l'onore di far parte della realtà dei Vigili del Fuoco.
Oggi chiude la sua lunga carriera con un intervento di incendio tetto dove casualità ha voluto l’incontro con un collega con cui aveva iniziato la propria carriera.
Festa grande per il traguardo raggiunto oggi con i colleghi in caserma anche se è opinione unanime che, seppur in pensione, Scuffia Alberto continuerà a vivere al fianco di questa grande famiglia, magari con l’associazione Vigili del Fuoco in pensione.
La Società Civile dello Sferisterio Eredi Cento Consorti partecipa dolorosamente alla scomparsa del proprio insigne e storico socio Luigi Ricci. Professore, figura storica per la città per la sua arte creativa di Disegnatore grafico e Fotografo artistico per l’Industria, è stato molto attivo anche nell’ambito delle attività della Società Civile dello Sferisterio Eredi Cento Consorti. Ha inoltre insegnato all’Università di Macerata, è stato promotore del programma di scambi culturali in favore della figura di Padre Matteo Ricci e ideatore di progetti dell’Associazione Culturale Casale delle Noci, presieduta da Franco Moschini.
È stato vice presidente al fianco dello storico presidente Walfrido Cicconi, fino all’ultimo consiglio direttivo, rinnovato proprio recentemente, nel 2024.
Tra le sue ultime attività, l’Archivio d’Artista Nino Ricci, suo fratello scomparso in quell’anno, e la rassegna 2023 L’opera al cinema con la quale la Società Civile dello Sferisterio Eredi dei Cento Consorti ha dedicato a Tosca, eroina pucciniana, una selezione di versioni filmiche dal dramma di Victorien Sardou.
10 titoli per 17 appuntamenti nella nuova stagione 2024-25 del Teatro Lauro Rossi di Macerata promossa dal Comune con l’AMAT e il contributo di Regione Marche e MiC.
Oltre agli spettacoli, la stagione – che si compone delle due tradizionali sezioni della Prosa e di Finalmente Domenica!, rassegna per tutta la famiglia - offre anche importanti occasioni di approfondimento e condivisione dell’esperienza teatrale con Gente di Teatro, ciclo di incontri con gli artisti protagonisti delle rappresentazioni e Scuola di platea collaudato e prezioso progetto che coinvolge i ragazzi delle scuole medie superiori.
“Un nuovo calendario con 17 incontri che ci terranno compagnia da ottobre a marzo con spettacoli di indiscussa qualità con i migliori registi ed artisti nazionali – afferma l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta -. La conferma di un’attenzione costante al nostro pubblico che vediamo crescere ogni anno, un pubblico eterogeneo, appassionato e curioso di scoprire, insieme a tutti noi, come il teatro ci possa ancora e sempre emozionare, aiutare a riflettere sul nostro tempo, su una ‘bellezza’ possibile e auspicabile da coltivare costantemente nell’animo umano”.
Lucrezia Lante della Rovere e Arcangelo Iannace diretti da Francesco Zecca inaugurano il programma il 29 e 30 ottobre con Non si fa così di Audrey Schebat. Francesca e Giulio, in apparenza, sembrano una coppia stabile e solida fino a quando Francesca, pianista di fama mondiale, tornata inaspettatamente da un viaggio di lavoro scopre che Giulio, affermato psicanalista, si prepara a commettere l’irreparabile.
Aspettando Re Lear di Tommaso Mattei, con Alessandro Preziosi, che firma anche la regia, e, tra gli altri, Nando Paone attende il pubblico il 28 e 29 novembre. Lo spettacolo si concentra sul momento chiave dell’intera tragedia shakespeariana, rappresentato dalla tempesta che colpisce Lear proprio mentre vaga nella landa desolata per allontanarsi dal disastro combinato con le “amate” figlie.
Si intitola Re Chicchinella l’ultimo spettacolo di Emma Dante in scena al Teatro Lauro Rossi il 17 e 18 dicembre, sempre adattato da una fiaba de Lo cunto de li cunti ovvero lo trattenemiento de peccerelle, meravigliosa raccolta di novelle in lingua napoletana di Giambattista Basile. Dopo La Scortecata e Pupo di zucchero, con Re Chicchinella la regista conclude il progetto con cui ha attraversato, insieme a un pubblico sempre commosso e appassionato, l’immaginifico universo dello scrittore campano affidandone l’interpretazione a Carmine Maringola e una numerosa compagnia composta da sedici attori.
Ferzan Ozpetek torna a teatro con il nuovo adattamento scenico di uno dei suoi successi cinematografici, Magnifica presenza che giunge a Macerata il 7 e 8 gennaio. Il regista, tra i più amati del nostro cinema, fa rivivere in teatro uno dei suoi film cult portando con sé in questa avventura Serra Yilmaz, Tosca D’Aquino ed Erik Tonelli, grandi protagonisti di questa commedia tra illusione e realtà, sogno e verità, amore e cinismo, cinema, teatro e incanto.
La proposta del Teatro Lauro Rossi incrocia la ricerca di Virgilio Sieni e la sua danza organica al nostro tempo il 31 gennaio e 1 febbraio con Sonate Bach, undici coreografie sul “dolore degli altri”, gli uomini, le donne, i bambini uccisi, massacrati, mutilati in guerre, conflitti, faide ed esplosioni. Corpi che cadono, legami che si perdono in esodi, assedi e stragi. Undici date emblematiche conducono a Sarajevo, a Kigali in Rwanda, a Srebrenica, Tel Aviv, Jenin, Baghdad, Istanbul, Beslan, Gaza, Bentalha, Kabul, accompagnate dagli undici brani che compongono le tre Sonate di Bach. Una danza che afferma lo sforzo di evocare da queste macerie di esistenza una bellezza impossibile e paradossale, da cesellare con lo strumento etico e politico per eccellenza, il gesto.
Il 20 e 21 gennaio la scena è per Giusto di Rosario Lisma, storia surreale, buffa e dolente di una diversità nel mondo contemporaneo e un invito a superare le certezze che ci proteggono e i limiti che da soli ci siamo dati. «Ho scritto Giusto – racconta Rosario Lisma – con l’intento appassionato di riscattare gli invisibili della nostra società contemporanea sempre più competitiva e arrabbiata. Il mio eroe è come un fiore delicato e luminoso in una discarica comica di individualismo sfrenato. Giusto è un inno alla gentilezza e all’anticonformismo. È il baluardo dell’uomo buono in un mondo spietato. Ho sempre amato i perdenti, gli incompresi. Per fortuna il teatro mi dà la possibilità di descrivere la realtà e la gioia di ribaltarla».
La stagione in abbonamento si avvia alla conclusione il 22 e 23 marzo con Vicini di casa, pièce che forte del successo riscosso in Spagna, approda per la prima volta in Italia, adattamento di Los vecinos de arriba di Cesc Gay. La commedia indaga, con divertita leggerezza, inibizioni e ipocrisie del nostro tempo. In scena, diretti da Antonio Zavatteri e affiancati dai talentuosissimi Alessandra Acciai e Alberto Giusta, due fra gli interpreti più versatili e sensibili della scena non soltanto teatrale italiana, Amanda Sandrelli e Gigio Alberti. Un quartetto affiatato e irresistibile, che invita lo spettatore a riflettere su pregiudizi e tabù.
Insieme alla stagione teatrale torna anche Finalmente domenica!, rassegna di teatro per tutta la famiglia, sempre al Teatro Lauro Rossi con tre appuntamenti. Si inizia il 17 novembre con Sapiens. L’ultimo Neanderthal di Principio Attivo Teatro e si prosegue il 9 febbraio con Cappuccetto Rosso. Una fame da lupo! di Teatrodelleisole e il 30 marzo con Ouverture des saponettes. Un concerto per bolle di sapone di Michele Cafaggi.
Tra i maggiori eventi di cultura celtica in Italia, con presenze in costante crescita, il Festival è organizzato da Arte Nomade ed è luogo d'incontro di una comunità unita da un forte senso di appartenenza e partecipazione, Montelago è anche l'ideale per un week-end a stretto contatto con la natura, fra la musica, la cultura, lo sport, le tradizioni e la storia.
A disposizione degli ospiti servizi potenziati e rimodernati tra cui spicca l’eco-gestione con raccolta differenziata organizzata ed effettuata dal Cosmari in stretta collaborazione e sinergia con i volontari di Legambiente e gli organizzatori dell’evento, tanto che il festival ha ottenuto la certificazione “Ecoevento”.
Il magico scenario dell'altopiano di Colfiorito, nel cuore dell'Appennino umbro-marchigiano, fa da teatro naturale a Montelago Celtic Festival. Sebbene da sempre lo staff organizzativo si adoperi per realizzare una festa eco-compatibile, a tutela della zona protetta, per questa edizione, in collaborazione con il Cosmari, continua, dopo il successo registrato gli scorsi anni, la raccolta differenziata spinta con il sistema già adottato dal porta a porta.
Un apposito kit, contenente materiale informativo e sacchetti per dividere i rifiuti - un sacchetto di carta, uno blu per il multimateriale leggero, due biodegradabili e compostabili per la frazione umida e uno giallo per l’indifferenziato - sarà distribuito all'ingresso.
Gli utenti potranno così dividere i rifiuti e conferirli nei centri di raccolta allestiti in diversi punti dell’area occupata dall’evento. Inoltre l'uso di bicchieri e stoviglie biodegradabili e compostabili e saponi naturali, il divieto di introdurre vetro, uniti all'accortezza e al senso civico dei partecipanti, permetteranno di godersi una manifestazione a contatto con la natura, rispettando il suo equilibrio.
Queste le dieci regole ambientali per una festa eco-compatibile ed eco-sostenibile.
L’altopiano di Colfiorito è una zona protetta con specie fioristiche rare. Il suo equilibrio naturale può essere mantenuto rispettando tutti un piccolo codice comportamentale:
Divieto assoluto di introdurre vetro. Per i bisogni personali utilizzare i bagni chimici. Gettare i rifiuti negli appositi contenitori, attenendosi con scrupolo alle istruzioni per la raccolta differenziata. Non buttare mozziconi di sigarette a terra. Parcheggiare l’auto solo negli spazi predisposti. Piazzare tende e camper esclusivamente nella zona loro riservata. Non accendere fuochi. Non abbiate fretta, non accalcatevi, gli stand gastronomici sono aperti tutta la notte. Venite in pace, ce n’è bisogno, di guerre ce ne sono già troppe. Rispettate e aiutateci a far rispettare l’Ambiente. La natura ci accoglie, se la rispettiamo, potremo continuare a lavorare con essa e per essa.
La conoscenza dei luoghi e del paesaggio – sottolinea il Cosmari - è il presupposto essenziale per una consapevole azione dell’uomo, senza la quale ogni forma di tutela è pura utopia. Quindi bisogna essere consapevoli di cosa si può o non si può fare in questo luogo che ospita questo grande evento. Per questi motivi invitiamo a seguire il decalogo stilato dall’organizzazione e forniamo a tutti i partecipanti, una serie di informazioni per la giusta differenziazione e l’adeguato conferimento dei rifiuti. Grazie all’impegno ed alla attenzione di tutti possiamo preservare questo altipiano che continuerà ad accoglierci, sempre più bello, ogni anno, per vivere le emozioni del Montelago Celtic Festival. Cosmari sarà presente per tutto l’evento con un proprio punto informativo dove sarà distribuito il kit necessario per conferire i rifiuti e curerà lo svuotamento dei cassonetti ogni giorno, evitando cumuli e abbandoni.
Si amplia il progetto “Ri-Creiamo” rivolto a persone affette da demenza o Alzheimer che possono contare, grazie alla sinergia tra Comune di Civitanova Marche, Asp Paolo Ricci e associazione “Attivamente Alzheimer”, per quattro giorni a settimana, sulle attività di laboratori a loro dedicati presso la struttura polifunzionale per anziani “Villa Letizia”.
L’iniziativa, finalizzata a promuovere una cultura e una sensibilità sempre più aperta nei confronti degli anziani, con interventi di socializzazione e stimolazione cognitiva, nasce dalla collaborazione tra Asp “Paolo Ricci” e Assessorato ai Servizi Sociali del Comune, concretizzata in un protocollo d’intesa per la presa in carico di un gruppo di circa 15 anziani.
“Proseguiamo in rete un servizio di supporto alle persone con Alzheimer e alle loro famiglie – ha detto l’assessore ai Servizi sociali Barbara Capponi. Siamo ben consapevoli delle necessità di questa fascia della cittadinanza, che ha bisogno di una presa in carico non soltanto sociale, ma con il supporto specialistico per esigenze legate alla patologia clinica. L’obiettivo è strutturare nel tempo, in sinergia con l’istituzione sanitaria, un vero e proprio servizio diurno, che risponda a questa domanda sempre crescente.
I laboratori sono iniziati a gennaio con tre giornate a settimana e da marzo, grazie al contributo dell’associazione “Attivamente Alzheimer” è stata aggiunta la quarta giornata. Si svolgono dal martedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00 fino a dicembre 2024, con sospensione nel mese di agosto.
Negli anni passati, l’Assessorato ai Servizi sociali e l’ASP Paolo Ricci hanno avviato diverse iniziative in favore delle persone con demenza, anche in collaborazione con altre organizzazioni del territorio, quali il progetto sulla musicoterapia risultato di particolare gradimento.
Il costo del progetto “Ri-creiamo” è in compartecipazione suddiviso tra le famiglie, che contribuiscono con una quota mensile di euro 200,00, l’associazione Attivamente, che copre la frequenza dei laboratori della quarta giornata con un contributo mensile di € 1.819,00, il Comune e l’ASP Paolo Ricci che provvedono al finanziamento pro quota della spesa restante stimata complessivamente in € 39.650,00 di cui € 15.850,00 a carico del Comune e il conseguente onere residuo a carico dell’ASP Paolo Ricci pari ad € 23.800,00.