“Ascoltare, fare propri e tradurre in risposte i suggerimenti dei territori per costruire il prossimo settennio di programmazione dei Fondi Europei.” Con queste parole il presidente della Regione Francesco Acquaroli ha introdotto le finalità dell’incontro di ascolto a Tolentino, il terzo sul territorio marchigiano dopo Jesi e Urbino promossi dalla Regione, per costruire insieme ai Comuni la nuova programmazione comunitaria 2021-2027, in una logica integrata e plurifondo con tutti gli strumenti che l’Europa mette a disposizione.
Presenti al Teatro Politeama, oltre all’assessore regionale al Bilancio, Guido Castelli, il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, il Segretario generale della giunta regionale, Mario Becchetti anche i rappresentanti delle categorie economiche, delle forze sociali e degli ordini professionali della Provincia di Macerata e altri collegati da remoto. Insieme per confrontarsi sulle strategie di rilancio da adottare nel prossimo settennio 2021-2027, quando le Marche, come è noto, potranno contare su 1 miliardo e 102 milioni di euro tra il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e il Fondo sociale europeo (Fse), rispetto ai 625 milioni della precedente programmazione. A queste risorse andranno aggiunte quelle del Programma di sviluppo rurale (Psr), che fino al 2024 resta agganciato sulla programmazione precedente e poi passerà alla competenza statale del Ministero dell’Agricoltura e quelle del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr): una quantità notevole di risorse, dunque, e quindi di opportunità per progettare la ripartenza delle Marche.
“La nostra Regione come noto sta per essere classificata da “regione in sviluppo” in “regione in transizione” – ha proseguito Acquaroli – l’obiettivo che dobbiamo porci è quello di invertire questa tendenza e riavviare il rilancio del nostro territorio regionale e dell’intero tessuto. Al di là della genesi di questa situazione, dobbiamo concentrarci sulla possibilità di dare risposte. Una di quelle che stiamo avviando è rappresentata dalla SVEM che farà da supporto e accompagnamento dei territori e dei Comuni e degli organismi istituzionali per accedere ai fondi europei e sfruttare le opportunità. Ma la sfida – ha evidenziato Acquaroli – è affrontare gli svantaggi della nostra piccola dimensione alzando la qualità, dei servizi, delle strutture, dell’agricoltura che per noi resta settore determinante. C’è una sfida aggregata delle filiere virtuose che possono trainare lo sviluppo e dobbiamo puntare a fare squadra e a far dialogare i sistemi. Altro nodo da affrontare è quello atavico del gap infrastrutturale che ci relega ad un isolamento. Con i fondi del PNRR riusciremo solo parzialmente ad affrontare alcuni nodi per avviare, ad esempio, i lavori per il proseguimento di alcuni tratti della Pedemontana, per i quali sono stati assegnati 100 milioni di euro dal Pnrr Sisma nelle scorse settimane. Anche nel settore delle politiche sociali sentiamo forte il dovere di stare vicino alle popolazioni più deboli, quelle che hanno subito doppie crisi come in questa provincia. Abbiamo davanti mesi molto impegnativi ma anche stimolanti per governare il futuro di questa nostra terra.”
“ Siamo una regione in transizione – ha spiegato Castelli – cioè passibili di declassamento secondo le valutazioni europee a causa delle doppia recessione, delle crisi bancarie, del sisma e anche per questo vediamo accresciuti del 76% i fondi assegnati. La finalità di questi incontri itineranti è ascoltare i bisogni dei territori per poi cercare di dare risposte concrete. Sono cinque gli assi strategici decisi dalla UE su cui dovremo incardinare la progettazione e l’utilizzo delle risorse: i primi due L’Europa più intelligente, cioè quella dell’innovazione imprenditoriale a cui sarà assegnato il 40% dei fondi FESR; l’Europa più verde con tutto il sistema della sostenibilità ambientale con un 30% di fondi; quindi l’Europa più connessa; l’Europa più sociale con tutti gli interventi del FSE e la quinta misura che riguarda più direttamene i Comuni e le aree urbane: l’Europa più vicina ai cittadini. Nel costruire la programmazione l’intento della Regione è quello di costruire un Fondo rotativo a sostegno della progettazione dei Comuni, anche i più piccoli e metteremo a disposizione anche 30 professionisti per l’assistenza tecnica". - ha concluso.
Tra i settori della nuova programmazione europea, di maggiore interesse per i comuni, sono stati segnalati quelli degli investimenti per l’efficienza energetica, l’energia rinnovabile, l’adattamento ai cambiamenti climatici (riduzione del rischio idrogeologico e difesa della costa). Compatibili con le opportunità della Ue sono anche l’accesso e la gestione sostenibile dell’acqua, l’economia circolare (ciclo dei rifiuti), le infrastrutture verdi nelle aree urbane, la mobilità urbana sostenibile (come ciclovie e mobilità elettrica), lo sviluppo sociale ed economico, la cultura e il turismo.
La Fattoria in Piazza è il nuovo appuntamento patrocinato dal Comune di Macerata e organizzato da Il Barattolo e dall’assessorato allo Sviluppo Economico. Aziende agricole, prodotti biologici e a chilometro zero, attenzione al mangiar sano e di qualità e voler proporre un’ottima vetrina nel centro storico della città. Sono gli obiettivi de La Fattoria in Piazza, la mostra mercato che, a partire dal 24 ottobre e fino a giugno, si terrà ogni quarta domenica del mese in piazza della Libertà a Macerata, dalle 9 alle 20, a ingresso gratuito.
Sempre più oggi le famiglie scelgono prodotti di aziende locali perché, essendo a chilometro zero, biologici e senza additiviti, offrono garanzia di genuinità. L’obiettivo de La Fattoria In Piazza è promuovere sane abitudini alimentari avvicinando le aziende locali ai cittadini e, al contempo, farlo nel cuore della città animando le vie e le piazze del centro storico con un mercato speciale e interattivo - dedicato al mondo dei prodotti enogastronomici - dove sarà possibile acquistare, assaggiare e degustare centinaia di delizie naturali del territorio.
«Fin dal primo giorno del mio mandato ho iniziato a studiare una Macerata baricentrica che tornasse a essere capoluogo di provincia e che promuovesse il nostro entroterra con le sue tante potenzialità – ha detto l’assessore allo Sviluppo Economico Laura Laviano -. Il mercato, che popolerà inizialmente il centro storico con la speranza di una rapida e futura estensione alle vie limitrofe, andrà a valorizzare l'agroalimentare della nostra provincia e punterà prevalentemente su aziende agricole biologiche e a conduzione femminile; lo scopo è quello di far conoscere realtà che spesso restano chiuse nel loro territorio. Creando degli appuntamenti fissi si vuole riportare a Macerata i cittadini dei comuni limitrofi che oltre a visitare le bellezze della nostra città potranno conoscere le realtà produttive del territorio. Non da ultimo siamo certi che anche le attività commerciali potranno godere del giro di persone che questo mercato ci auspichiamo creerà».
«La Fattoria in Piazza è un mercato speciale, che a “Il Barattolo” abbiamo desiderato fortemente, visto il rinnovato interesse verso i prodotti tipici della nostra terra – ha aggiunto Manuela Tombesi, organizzatrice dell’evento -. Dedicato unicamente all’enogastronomia, saranno presenti alcune fra le migliori aziende agricole del nostro territorio: l’iniziativa offrirà una vastissima gamma di prodotti sani, genuini e a KM zero, e sarà un evento dalle caratteristiche uniche. Attraverso non solo vendita, ma anche degustazione, assaggi e incontri diretti con i produttori i cittadini entreranno in contatto diretto con la realtà delle aziende agricole, conoscendone le caratteristiche, i metodi produttivi e tutti i benefici per la salute dei loro prodotti tipici e biologici».
Protagonisti saranno aziende agricole, biologiche, di prodotti tipici e di cosmetici naturali oltre che birrifici, lavandeti, apicolture, aziende vitivinicole, confetture e trasformati biologici, frutta e ortaggi.
Tanti i prodotti che si potranno trovare: frutta e verdura fresche, olio d'oliva EVO, pasta, biscotti con ingredienti naturali e pane fresco, farine integrali di grano tenero, farro e mais biologico, marmellate e confetture artigianali, trasformati, sott'olio e sottaceti, miele, polline e prodotti dell'alveare, latte e formaggi freschi e stagionati a pasta filata, birre artigianali, vino, sidro, vino di visciole, vino cotto e sapa, zafferano e frutta secca, cosmetici naturali, oli essenziali ed erbe aromatiche, cosmetici alla lavanda, lavanda Essiccata e suoi derivati.
In vista della prossima festività dei defunti che in genere fanno registrare un’affluenza straordinaria di persone nei pressi del cimitero, e di quella di Ognissanti, il comando della Polizia locale di Macerata ha emesso un’ordinanza per regolamentare la circolazione.
Il provvedimento, in vigore dal 25 ottobre al 4 novembre, prevede, in base
alle necessità: Il cimitero di Macerata
– divieto di transito in contrada
Vallebona eccetto che per i veicoli dei residenti e a servizio di persone invalide e sull’area antistante l’ingresso del cimitero eccetto per i veicoli a servizio di persone invalide e di pubblica utilità;
– divieto di sosta con rimozione forzata in contrada Vallebona nel tratto adiacente al cimitero e nel tratto di accesso alla vicina area adibita a parcheggio e all’elisuperficie e sugli stalli a ridosso del muto di contenimento lato via Pancalducci (dopo la scala pedonale).
Nella stessa ordinanza viene stabilito il divieto di sosta con rimozione forzata in via Carducci, valido dalle 8 alle 11 del 2 novembre, sul tratto prospicente la chiesa del Sacro Cuore, ambo i lati.
Giornata di sopralluoghi sui siti in cui sono stati trovati reperti archeologici e in cui sono in corso indagini da parte della Soprintendenza Archeologica delle Marche. I tratti interessati sono diversi: il sopralluogo è stato effettuato in particolare a Muccia, dove si sta costruendo lo svincolo con la strada 209 “Valnerina” e lungo il tratto del secondo lotto della Pedemontana, da Matelica nord a Castelraimondo nord.
La perlustrazione è avvenuta alla presenza dei funzionari della Soprintendenza Archeologica delle Marche, per il contraente generale assegnatario dei lavori c’erano il direttore generale, l’ingegnere Zanchini e il geometra Costa; mentre per la Quadrilatero c’erano l’ingegnere Andrea Simonini, responsabile del progetto, l’ingegnere Iginio Farotti, responsabile unico del procedimento, l’ingegnere Cotulelli, la geologa Melappioni e il geometra Barbaliscia. Hanno partecipato anche il Presidente della Provincia Antonio Pettinari, consigliere della Quadrilatero, e il sindaco di Matelica, Massimo Baldini.
«L’obiettivo di questo sopralluogo è tutelare il patrimonio archeologico - afferma Pettinari - e al tempo stesso realizzare l’opera pubblica nel più breve tempo possibile. È stata una giornata proficua all’insegna della collaborazione tra le istituzioni coinvolte alla ricerca delle soluzioni che riguardano tali interessi generali. Nel corso della giornata abbiamo anche verificato lo stato dei lavori, con particolare riguardo al completamento del primo lotto che va da Fabriano a Matelica Nord, e per il quale saranno necessarie ancora alcune settimane».
Le RSU (rappresentanze sindacali unitarie) esprimono solidarietà alla funzionaria Giorgia Canella, a seguito della sentenza emessa dal giudice di pace Maria Alessandra Guarnieri, che ha visto condannare la dipendente Unimc nel giudizio intentato con denuncia querela dal direttore generale dell’Università di Macerata Mauro Giustozzi.
La vicenda risale a luglio del 2018, quando la 46enne dipendente dell’Ateneo aveva inviato una mail al direttore Unimc, Mauro Giustozzi (e per conoscenza anche al rettore e a tre dipendenti della stessa università) concludendo la lettera con la frase: “e pertanto risulta incomprensibile il contenuto e il tono della Sua comunicazione, del tutto in linea, spiace dire, con la condotta e le azioni perpetrate a mio danno dalla Sua persona nell’ultimo periodo”.
Quella missiva era stata ritenuta diffamatoria da Giustozzi che poi ha presentato denuncia. La vicenda è, quindi, finita davanti al giudice di pace e lo scorso martedì 19 ottobre la funzionaria è stata condannata a risarcire con una multa di 800 euro.
“A memora degli scriventi – affermano i sindacati in una nota – il caso di un un direttore generale che porta in tribunale una dipendente per una frase ritenuta offensiva o addirittura lesiva è un unicum nella storia dell’Università di Macerata. Si tratta di un precedente che non fa onore alla storia delle relazioni interne all’ateneo, che ha visto passaggi di vivace e talora accesa dialettica tra le varie componenti, tra i vertici, le rappresentanze sindacali e i semplici dipendenti, ma in cui nessuno si è sognato di agire legalmente da una posizione di forza come quella di un dirigente nei confronti di un dipendente. Un dirigente per di più a capo della struttura amministrativa, che ha cioè tutti gli strumenti per portare avanti una azione disciplinare, laddove ne ravvisi le ragioni”.
“La vicenda, di così modesta rilevanza per la comunità territoriale, e con seguiti giudiziari non necessariamente conclusi - proseguono le rappresentanze sindacali - ha attirato l’interesse della stampa. Non un bello spettacolo quello di un ente che non riesce a sanare dentro le proprie mura i disaccordi che emergono nell’ambito dei luoghi di lavoro. I vertici di una amministrazione dovrebbero riuscire a comporre i conflitti, evitando che da contrasti di natura organizzativa o anche personale derivi un danno al buon andamento della cosa pubblica e, alla fine, un pregiudizio all’immagine dell’istituzione.
Nel tritacarne mediatico può finirci ciascuno di noi, poi spetta a chi ha più buon senso, e senso istituzionale, non infierire su chi è in difficoltà. In questo caso la solidarietà alla collega Canella, soggetto debole della vicenda, scatta ancora più forte”.
Ultima tappa per la mostra “Rinascimento Marchigiano. Opere d’arte restaurate dai luoghi del sisma” che arriva a Camerino, ospitata dal Comune, dal 30 ottobre al 9 gennaio, nella chiesa Santa Maria delle Grazie in Località Le Mosse, col contributo della Regione Marche.
L’esposizione racconta, attraverso l’arte e la storia di un territorio, il prezioso patrimonio disseminato nelle Marche, danneggiato dal sisma, recuperato, portato a nuova vita e reso di nuovo fruibile. Dopo un viaggio per l’Italia che l’ha portata a Roma, Ascoli Piceno e Senigallia e che ha consentito a un vasto pubblico di scoprire un significativo nucleo di opere d’arte che sono state restaurate dopo il sisma del 2016, ecco dunque l’arrivo nella città ducale che così impreziosisce anche la stagione autunnale all’insegna dell’arte con un’altra importante mostra.
“L'arte rimane al centro della nostra offerta culturale e turistica - spiega l’assessore alla cultura Giovanna Sartori - e con questa importante mostra si offre a turisti e visitatori uno spaccato delle meraviglie pittoriche e scultoree del territorio ferito dal sisma, che con coraggio si sta rialzando. Per il tutto il periodo di apertura della mostra saranno aperti e gratuiti anche i Musei Camerino nella loro sede temporanea del Venanzina Pennesi, creando così un bel circuito per visitare e scoprire la nostra città”.
La mostra è a cura di Stefano Papetti e Pierluigi Moriconi, frutto della convenzione siglata da ANCI Marche e Pio Sodalizio dei Piceni nel 2017, impegnati in un importante lavoro di recupero delle opere d’arte danneggiate.
In collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, sono state individuate per il recupero e il restauro un nucleo di 51 opere marchigiane di proprietà di 17 differenti Enti pubblici ed ecclesiastici delle province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata.
Un’anteprima sarà offerta ai sindaci che interverranno a Camerino al Convegno organizzato da ANCI martedì 26 ottobre a distanza da 5 anni dal sisma, alla presenza di Giovanni Legnini, Commissario straordinario alla ricostruzione; Fabrizio Curcio Capo dipartimento Protezione Civile; Antonio Decaro, presidente ANCI; sua Eccellenza monsignor Stefano Russo, segretario generale CEI.
Camerino, 22 ottobre 2021 – 16 progetti presentati, 12 finalisti, 3 vincitori, 4 Atenei in sinergia, 2 sponsor sostenitori: questi i numeri dell’edizione 2021 di Start Cup Marche, la Business Plan competition riservata a studenti e ricercatori che abbiano brillanti idee imprenditoriali a contenuto innovativo, in qualsiasi settore economico, ed aspirino a costituire un’impresa, anche di tipo spin-off universitario.
Importante novità di questa edizione è stata la stretta sinergia tra tutte e quattro le Università della Regione Marche: la Start Cup Marche 2021 è infatti organizzata e promossa dall'Università di Camerino in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche, l'Università di Macerata e l'Università di Urbino, dando così modo ai giovani studenti e laureati di intraprendere un auspicato percorso di autoimprenditorialità, che porterà benefici sia per il loro futuro lavorativo e professionale, sia per il territorio.
Start CupMarche ha anche il sostegno di Intesa San Paolo e dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Macerata e Camerino.
Ad aggiudicarsi il primo premio è stato il progetto “Advisor” proposto dall’Università di Camerino, al secondo posto “IntegrityKEY” dell’Università Politecnica delle Marche e al terzo posto “Foodoc” dell’Università di Macerata.
La cerimonia di premiazione dei tre progetti vincitori, ai quali sono stati assegnati i tre premi da 8.000, 6.000 e 4.000 euro, tutti sotto forma di contributo per l’innovazione da utilizzare esclusivamente per la realizzazione del progetto presentato, e del premio speciale, si è svolta presso la sala convegni del Rettorato del Campus Universitario.
I lavori sono stati aperti dai saluti del Rettore Unicam Claudio Pettinari e del delegato del Rettore per Start-up, spin-off e incubatore tecnologico Daniele Rossi; presenti in sala anche i rappresentanti degli enti promotori della Start Cup Marche: Stefano Marasca dell’Università Politecnica delle Marche, Francesca Maria Cesaroni dell’Università di Urbino, Lorenzo Compagnucci dell’Università di Macerata, Nicola Tommasi di Intesa SanPaolo, Rosaria Garbuglia dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Macerata e Camerino.
E’ seguita poi la presentazione dei progetti da parte di tutti i finalisti.
“L’Università di Camerino – ha dichiarato il Rettore prof. Claudio Pettinari – crede molto nelle potenzialità di studenti, laureati e ricercatori e per tale motivo riteniamo fondamentale aiutarli nel settore dell’auto-imprenditorialità, per generare occupazione giovanile e creativa. Da idee di nostri docenti e studenti sono nate almeno 5 imprese di successo che hanno importanti ricadute nel nostro territorio, segnale estremamente positivo”. “Sono inoltre molto soddisfatto – ha proseguito il Rettore – per la sinergia avviata con gli altri Atenei delle Marche che ha dato importanti risultati in questa competizione, nonché per la consolidata collaborazione con Intesa San Paolo e con l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Macerata e Camerino”.
“Siamo felici di essere parte di quell’ecosistema dell’innovazione – ha sottolineato Cristina Balbo, Direttrice regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo – che proprio qui all’Università di Camerino trova un momento importante. Investiamo molto nel supporto all’innovazione, anche grazie alle competenze distintive messe a disposizione dal nostro Innovation Center, e crediamo nelle start up come motore e linfa vitale del tessuto economico, tanto che Intesa Sanpaolo può vantare una quota di mercato di oltre il 25% per quanto concerne le startup italiane. Vediamo un momento di ripresa per le nostre imprese: una ritrovata vitalità in un momento di trasformazione in cui tanti trend di innovazione stanno accelerando in maniera fortissima. In questo contesto il ruolo dei giovani e delle startup diventa ancora più importante, come motore e acceleratore della propria crescita come per offrire soluzioni per le altre imprese e, insieme, far crescere il territorio”.
La Start Cup Marche è l’unica della nostra Regione ad essere accreditata dal Premio Nazionale dell'Innovazione, promosso dall’Associazione PNI-Cube, l’associazione che riunisce gli incubatori e le business plan competition accademiche italiane. Le tre idee progettuali vincitrici entreranno dunque in competizione con i vincitori delle Start Cup di altri atenei italiani, partecipando di diritto all’edizione 2021 del Premio Nazionale dell'Innovazione, che si terrà a fine novembre.
In finanza lo chiamano rimbalzo positivo o, più crudelmente, rimbalzo del gatto morto (cat bounce): la ripresa, forse momentanea, di un asset a lungo e pesantemente in declino. Accade ad ottobre 2021, mese di ripartenza economica dopo un anno e mezzo di stallo e incertezze, anche con riguardo alle previsioni occupazionali: dall'indagine mensile sui fabbisogni professionali delle imprese marchigiane si registra una notevole crescita della domanda di lavoro e, attenzione, per una volta è la manifattura/servizi a mostrare un incremento interessante (+ 52,8%) paragonato all'analogo periodo pre covid (ottobre 2019). Questo si traduce in 13.370 posizioni lavorative aperte che le imprese prevedono di coprire, cifra che, considerando l'intero trimestre ottobre/dicembre, sale a 34mila.
Il rimbalzo vale per tutta l'Italia (la crescita del sistema Paese è del circa il 30% rispetto al 2019) ma le Marche corrono molto di più; il trend accomuna tutte le province : l’incremento supera la media regionale per la provincia di Ancona (4.470; +67,4%) e per quella di Ascoli Piceno (1.850, +56,8%).
Altra novità: non sono più le professioni turistiche, seppur sempre molto ricercate, a detenere il primato delle più richieste: in questa ripresa torna protagonista la manifattura.
"Questi dati sono un ottimo segnale e danno fiducia ma ci devono anche spingere su tre azioni ugualmente prioritarie. La prima riguarda la necessità che le aziende possano trovare velocemente le risorse umane richieste: al contrario, continua a esserci uno scollamento tra domanda e offerta di lavoro, che soprattutto in questa fase congiunturale rischia di limitare moltissimo la ripresa economica della nostra regione. La seconda è strettamente collegata a questa esigenza e passa attraverso un rafforzamento degli ITS e, più in generale, una maggiore collaborazione tra il sistema scolastico e le aziende, perché chi trova un’occupazione possa essere facilmente e velocemente in grado di essere operativo. La terza, ugualmente importante, è creare i presupposti perché il lavoro sia sempre più stabile e sicuro, obiettivo che si raggiunge alleggerendo le tasse sul lavoro e aprendo una fase nuova nei rapporti tra organizzazioni datoriali e sindacali” il commento del Presidente di Camera Marche Gino Sabatini.
Le imprese cercano soprattutto operai metalmeccanici ed elettromeccanici (1420 le posizioni aperte) che risultano essere anche i profili più difficili da reperire (in un caso su due le imprese non trovano il candidato). Sembra confermarsi la tendenza rilevata nei mesi estivi: il lavoro, in certi ambiti, c'è. Più difficile trovare lavoratori con la preparazione tecnica giusta. Altra tendenza purtroppo strutturale è la precarizzazione del lavoro: il 78,2% dei contratti previsti è a tempo determinato.
In zona Cesarini è arrivato l’ok della Sottosegretario Valentina Vezzali a portare la capienza dell’Eurosuole Forum dal 60% al 75% per la due giorni della 26ª Del Monte® Supercoppa, manifestazione al via domani, sabato 23 ottobre.
Una decisione che darà la possibilità di assistere dal vivo alla kermesse tricolore a un numero maggiore di sportivi e, soprattutto, ai tifosi di Cucine Lube Civitanova, Vero Volley Monza, Sir Safety Conad Perugia e Itas Trentino.
Con l’aumento della disponibilità dei biglietti la vendita andrà sicuramente avanti. Oltre agli abbonamenti a tutte le tre partite della manifestazione tricolore, già in vendita, da oggi sarà anche possibile acquistare i ticket per i singoli match di Del Monte® Supercoppa al botteghino (dalle 16) e online (dalle 17).
Il programma, sabato 23 ottobre 2021, ore 15.15, Cucine Lube Civitanova – Vero Volley Monza.
Ampliati gli orari e aumentati i giorni di apertura al pubblico dei check point tamponi del Gruppo Kos, valevoli per l’ottenimento del Green pass, di Macerata, Civitanova, Ancona e Falconara.
Da questo fine settimana, infatti, a Macerata il bus di via Cassiano da Fabriano sarà operativo anche la domenica (dale 15 alle 20) e parimenti verrà ampliato l’orario da lunedì al sabato anche al pomeriggio, con aperture dalle 16 alle 19, oltre al consueto orario mattutino dale 8,30 alle 13.
A Civitanova Marche cambi in vista per il bus dello stadio con una maggiore copertura del servizio che, da lunedì 25, sarà ad orario continuato dale 8,30 alle 19 dal lunedì al sabato mentre la domenica, già da domenica 24, gli orari saranno dalle 15 alle 20.
Novità anche per il check point tamponi del porto di Ancona con, dal 30 di questo mese, apertura anche di sabato. Gli orari, fin dalla prossima settimana, saranno dalle 16 alle 20 del martedì, giovedì e sabato e dalle 15 alle 20 della domenica.
Infine, il punto tamponi dell’Aeroporto Internazionale di Falconara è aperto mattino e pomeriggio, dal lunedì al sabato dale ore 7 alle 13 e dalle 16 alle 20, mentre si conferma l’apertura domenicale dalle 15 alle 20.
Gli ampliamenti di orari e giorni di apertura al pubblico dei suddetti check point tamponi del Gruppo Kos sono dettati dalla volontà di andare incontro alle esigenze di tutti coloro che devono rinnovare periodicamente il greenpass.
Sale leggermente il tasso di incidenza del virus, così come il rapporto tra il numero di tamponi processati e il numero di contagiati. È questo il quadro aggiornato della situazione Covid nelle Marche, in base ai dati delle ultime 24 ore.
Il Servizio Sanità delle Marche ha comunicato come siano stati testati 2672 tamponi: 2214 nel percorso nuove diagnosi (di cui 458 nello screening con percorso antigenico, con 11 positivi rilevati) e 458 nel percorso guariti (un rapporto positivi/testati del 5,2%). Il tasso di incidenza del virus, a ieri, era di 34 nuovi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti (due giorni fa era al 32,90).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 116, di cui 13 nella provincia di Macerata, 24 nella provincia di Ancona, 40 nella provincia di Pesaro-Urbino, 16 in provincia di Fermo, 10 in provincia di Ascoli Piceno e 13 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (24 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (33 casi rilevati), contatti in ambito domestico (35 casi rilevati), contatti extra regione (1), casi in attesa di approfondimento epidemiologico (17), setting scolastico-formativo (3), contatti in ambito lavorativo (2), contatti in ambiente di vita e socialità (1).
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 5,2% oggi, contro il 4,4% registrato ieri.
Aumenta di una unità il numero dei ricoverati per Covid-19 nelle Marche: sono 55, tra i quali 10 in Terapia intensiva (invariato rispetto a ieri), 31 in reparti non intensivi, e 14 pazienti nel reparto di Semi Intensiva. Lo comunica il Servizio Sanità della Regione.
Nelle ultime 24 ore, purtroppo, si sono anche registrati due decessi correlati al Covid: si tratta di una 65enne di Ancona, spirata all'ospedale di Pesaro e di una 86enne di Rosora che ha perso la vita nel nosocomio di Jesi .
Vi sono, infine, 38 pazienti Covid positivi ospitati nelle strutture territoriali (alla Rsa di Campofilone) e 8 pazienti nei pronto soccorso degli ospedali regionali: 3 a Jesi, 3 a Senigallia e 1 a Torrette e 1 a Fermo.
La proposta arriva in Consiglio Comunale di Recanati grazie alla mozione presentata dai consiglieri Benito Mariani e Pierluca Trucchia, del gruppo Lega Recanati-Salvini Premier. Essi chiedono che, periodicamente, si sottopongano ad esami tossicologici (alcool test e droga test), su base volontaria, tutte le figure politiche locali elette quali il sindaco, gli assessori, i consiglieri comunali e tutti i loro rappresentanti nominati in qualsiasi Comitato, Direttivo, Associazione, Consiglio di Amministrazione di qualsiasi Società/Ente/Fondazione pubblica o a partecipazione pubblica di qualsiasi livello.
"Tutto ciò può essere fatto" - ha chiarito il consigliere Mariani con una nota - "atraverso la sottoscrizione di un protocollo con il SerT dell'Area Vasta n.3 dell' ASUR Marche, e prestando il consenso alla pubblicazione dei risultati nell'ottica della massima trasparenza. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 1967 ha fornito una definizione di droga, tuttora in vigore: “droga è ogni sostanza naturale o artificiale in grado di modificare la psicologia e l'attività mentale degli esseri umani”. Tutte le “droghe” sono, per definizione, sostanze psicoattive capaci di provocare effetti sul sistema nervoso centrale e di alterare gli equilibri biologici, psicologici e sociali di un essere umano". Il tema dell'uso di droghe e delle dipendenze patologiche - insiste Mariani - è di grande rilevanza sotto ogni punto di vista, e coinvolge comportamenti e decisioni rilevanti per i singoli, le famiglie e la collettività. Il consumo problematico di alcool e il consumo di sostanze stupefacenti impatta negativamente sull'esistenza della persona, in particolare sul tessuto cerebrale dove viene interessata sia la sfera cognitiva mentale emotiva che l'affettività, con disturbi del comportamento e dell'umore. I disturbi mentali associati all'uso di sostanze stupefacenti fanno registrare ogni anno 40mila accessi nei pronto soccorso psichiatrici. Gli amministratori pubblici eletti dai cittadini ricevono il mandato pro-tempore di amministrare la cosa pubblica nel miglior modo possibile; ci sono alcune categorie professionali che, per loro mansioni e responsabilità, hanno l'obbligo di legge a sottoporsi agli esami tossicologici: perchè ciò non dovrebbe valere per gli amministratori pubblici, che decidono sulle nostre vite e che amministrano milioni di euro di patrimonio pubblico? - si chiede Mariani.
Gli amministratori pubblici inoltre - insiste il consigliere della Lega - dovrebbero dare il buon esempio su di un tema di notevole rilevanza per i giovani. Coerenza e buon esempio. Per questo si propone, inoltre, una seria sensibilizzazione della cittadinanza e degli studenti in tutte le scuole della città attraverso campagne informative e di prevenzione del consumo problematico di alcool, droghe e delle dipendenze patologiche, e celebrando infine il 26 giugno di ogni anno quale Giornata Mondiale contro Abuso e Traffico di Droga.
Sabato 23 ottobre 2021, dalle ore 15,00 alle 20,00, torna nella zona portuale (largo Donatori di sangue) l’unità mobile per la vaccinazione, in collaborazione con l’Asur Marche. Non è necessaria la prenotazione, basta recarsi presso il punto stabilito muniti di tessera sanitaria e documento di riconoscimento in corso di validità.
Le inoculazioni saranno effettuate a tutte le persone di età superiore ai dodici anni e i minori dovranno essere accompagnati da chi esercita la potestà genitoriale o da un tutore.
È consigliato portare la modulistica già compilata da consegnare al personale sanitario.
Taglio del nastro domenica 24 ottobre, alle ore 10,00, in via Guerrazzi dove è stata realizzata la nuova pista per biciclette Bmx. Nel mese di giugno, la Giunta comunale ha autorizzato l’opera dedicata all’attività sportiva dei ragazzi, accogliendo la proposta del civitanovese Gabriele Lanciotti, in rappresentanza di un gruppo di ex atleti in campo ciclistico, di realizzare la struttura nell’area verde attrezzata del quartiere di San Marone (tra le vie Verga, Boiardo e Guerrazzi), un parco dove sono presenti anche attrezzature ludiche per bambini e un campo da calcetto.
La Giunta ha valutato positivamente l’opportunità dell’impianto per il quartiere e per l’intera città, al fine di incentivare lo sport all’aria aperta e ampliare l’offerta sportiva per la comunità, valorizzando nuove attività sportive che possano avvicinare i bambini e i ragazzi o richiamare un nuovo bacino di utenza anche da fuori città. All’inaugurazione interverrà il sindaco Fabrizio Ciarapica in rappresentanza dell’Amministrazione comunale.
La pista è stata realizzata dai privati, senza opere di scavo o murarie, con dossi di altezza massima di cm 90 da terra. Anche la manutenzione sarà a carico dei privati, compreso il taglio periodico dell’erba per la porzione interessata.
La ripresa post-Covid della prima metà del 2021 sta rilanciando l’economia di piccola impresa anche nell’area del cratere sismico che, considerato nel suo complesso, supera di slancio i livelli di ricavo registrati prima della pandemia.
La crescita dei ricavi medi delle imprese, calcolata dall’Osservatorio CNA rispetto allo stesso trimestre dell’anno prima, ha registrato un +22,7% nel corso del primo trimestre ma soprattutto un +96,1% nel corso del secondo trimestre.
Il Presidente CNA Macerata Maurizio Tritarelli commenta i risultati dell’indagine: “Lo studio ci restituisce un quadro positivo per la manifattura che ci fa ben sperare e una ripresa oramai costante per le costruzioni. Il raffronto con l’anno più nero dell’economia, però, non ci deve illudere. Gli andamenti non sono ancora del tutto stabili, è presto ancora per dire che siamo usciti dalla crisi, soprattutto in area Cratere”.
Il Presidente distingue quindi tra settori diversi e tra imprese dello stesso macro-settore: “I dati dell’Osservatorio CNA sono molto puntuali e ci permettono di fare opportune distinzioni anche temporali. Se il manifatturiero e le costruzioni nel secondo trimestre 2021 hanno registrato una fortissima crescita dei ricavi (rispettivamente +162,2% e +104,9%) nel confronto con lo stesso trimestre del 2020, l’exploit non riguarda tutti i settori e c’è già un rallentamento nei primi dati del III trimestre. Le condizioni di difficoltà quindi continuano a interessare una quota non marginale di micro imprese, oltre un quarto delle imprese nella nostra regione e quasi un terzo di quelle nel Cratere”.Questi, secondo l’Associazione di categoria, i settori che ancora non hanno incontrato la ripresa: “Siamo preoccupati per le difficoltà nel terziario e in tutti quei campi che comprendono i servizi alle persone e alle famiglie – sottolinea Tritarelli. Alcuni settori del macro-compartimento manifatturiero come pelli e calzatura, i settori alimentari, le lavorazioni meccaniche ed i trasporti, nel Cratere hanno avuto una bassissima diffusione di investimenti e scontano una dinamica congiunturale più sfavorevole”.
Per il Presidente CNA Macerata le cause recenti di queste difficoltà sono da ricercare anche nel forte rincaro dei prezzi delle materie prime e dell’energia che hanno eroso non poco i ricavi delle imprese: “Per l’edilizia e per i rivenditori ma un po’ per tutti i settori e le singole imprese coinvolte, chiediamo massima attenzione al controllo dei prezzi delle materie prime che in qualche caso pare davvero stiano andando fuori controllo”.
Tritarelli, infine, dati alla mano, cerca di analizzare le cause di un trend che in generale è positivo: “I buoni risultati di alcuni settori, dove ci sono stati considerevoli investimenti, possono essere in gran parte collegati alle politiche di finanziamento regionale che hanno veicolato a terra diversi bandi per incentivare l’innovazione e gli investimenti. Questo anche a riprova che una corretta modulazione delle risorse comunitarie ha effettivamente delle ricadute positive sulle economie territoriali. La nostra Associazione, come sempre, si rende disponibile a raccogliere le informazioni e le necessità delle aziende e riportarle puntualmente nei tavoli della pianificazione regionale”.
Inserimento in bilancio dei ristori a copertura dei maggiori oneri sostenuti nel 2021 dagli enti gestori delle Residenze sanitarie assistenziali a causa della pandemia da Covid-19 e riparametrazione del contributo per ospite in base all’indice Istat relativo al costo della vita.
A chiederlo sono i consiglieri regionali del Partito Democratico Maurizio Mangialardi e Antonio Mastrovincenzo attraverso una mozione depositata all’Assemblea Legislativa delle Marche e sottoscritta da tutto il gruppo dem.
È sconcertante – affermano Mangialardi e Mastrovincenzo – l’indifferenza della giunta regionale di fronte alla drammatica situazione degli enti gestori delle Residenze sanitarie assistenziali, messi in ginocchio negli ultimi due anni dai maggiori oneri dovuti alla necessità di fronteggiare l’emergenza sanitaria, i quali hanno prodotto una situazione di indebitamento che rischia di pregiudicare la qualità dei servizi, quando non la capacità stessa di erogarli. Un quadro in cui si inseriscono, aggravandolo, due fattori strutturali: gli importi medi delle pensioni marchigiane, di gran lunga inferiori a quelli nazionali e quindi sempre più insufficienti a sostenere le rette, e l’inadeguatezza del contributo regionale alle Rsa, ormai fermo da quasi vent’anni alla cifra di 33 euro per ospite”.
“Dunque – spiegano i due consiglieri del Pd – chiediamo che l’Assemblea Legislativa delle Marche impegni la giunta regionale su due proposte ben precise. La prima è l’erogazione, per le annualità 2021 e 2022, di un contributo straordinario agli enti gestori delle Rsa, almeno pari a quello concesso per il 2020 a temporaneo ristoro delle maggiori spese sostenute a causa del Covid. La seconda è l’adeguamento, già a partire dal prossimo bilancio di previsione, del contributo regionale agli enti gestori delle Rsa sulla base dell’indice di rivalutazione Istat relativo all’assegno di mantenimento, portandolo almeno alla cifra di 45 euro al giorno, in linea con le altre regioni del centro-nord”.
“Né il presidente Acquaroli né l’assessore Saltamartini – concludono Mangialardi e Mastrovincenzo – possono ignorare la lettera inviata a loro e a tutti i gruppi presenti in consiglio regionale da quasi un centinaio di famiglie degli ospiti dell’Opera Pia Mastai Ferretti di Senigallia, dove si chiede alla Regione Marche di allineare, appunto, i propri contributi a quelli delle regioni del centro-nord. È un impegno a cui la giunta regionale non può sottrarsi: sia per il dovere di garantire una dignitosa assistenza agli ospiti di tutte le Rsa marchigiane, sia per scongiurare il rischio, non secondario, che le difficoltà economiche di queste strutture abbiano pesanti ricadute sui livelli occupazionali con la cancellazione di centinaia di posti di lavoro”.
"Martedì 26 ottobre è una data importante per Pieve Torina e per tutta l’area alto maceratese: cinque anni fa abbiamo subito un sisma devastante che ha distrutto case e piegato l’economia di un intero territorio. Ma non ha scalfito il nostro spirito e il desiderio di tanti di voler rimanere qui, nelle terre in cui siamo nati. È con questa convinzione che ci siamo adoperati, sin da subito, per porre le basi per una ripartenza vera. E la inaugurazione del nuovo centro civico/palestra, struttura all’avanguardia pensata come spazio di aggregazione e socializzazione per i cittadini, rappresenta non un punto di arrivo ma un’occasione per rilanciare la nostra volontà resiliente, fatta di tenacia, determinazione, voglia di costruire un futuro”.
Con queste parole il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, annuncia un nuovo importante appuntamento sulla via della ricostruzione del suo paese, tra i più martoriati dal sisma del 2016. “La data scelta ha ovviamente un valore simbolico: cinque anni fa io ed altri miei concittadini eravamo in prima linea ad aiutare le persone ad uscire dalle abitazioni devastate e gli anziani dalla casa di riposo pericolante, a rincuorarli, a fargli coraggio, a sostenere fisicamente e moralmente tante famiglie.
Oggi posso dire che quegli sforzi non sono stati vani. Ringrazio chi, insieme a me, si è adoperato per far sì che si riuscisse a venir fuori dalle rovine, fisiche e morali. Tra tutti, la fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus che ha reso possibile, grazie alla rete dei suoi donatori, la ricostruzione della scuola e ora del centro civico/palestra, e il gruppo Succisa Virescit per il costante apporto”.
L’appuntamento, dunque, è per la giornata di martedì alle ore 12 per l’inaugurazione di questa nuova struttura dove giovani e anziani potranno fare attività sportiva, ma utilizzabile anche come luogo di ritrovo per la comunità. “Quale modo migliore se non l’inaugurazione di una nuova opera per ricordare quel fatidico 26 ottobre? Fino ad oggi abbiamo sentito troppe parole: serve concretezza ed efficienza per alimentare la fiducia nei cittadini e nelle nostre comunità” conclude Gentilucci.
Buone notizie per tutti gli appassionati lettori di Caldarola. Un gruppo di donne, capitanato dall’Assessore alla Cultura Teresa Minnucci, nato spontaneamente con l’unico scopo di creare un servizio e renderlo fruibile a tutti i cittadini, si è reso disponibile a tenere aperta la biblioteca caldarolese presente presso la sede della scuola “De Magistris”, proprio per permettere a tutti di coltivare la passione per la lettura e non sprecare il notevole patrimonio librario che negli anni l’Amministrazione Comunale è riuscita ad acquistare.
Proprio recentemente infatti il Comune ha acquisito nuovi volumi divisi per categorie e fasce d’età. Per i più piccoli inoltre prosegue l’adesione all’iniziativa nazionale “Nati per leggere”. Oltre a nuovi libri per bambini da 0 a 6 anni l’Amministrazione Comunale ha, su indicazione della dirigente scolastica Fabiola Scagnetti, acquistato anche libri in lingua inglese.
Le volontarie dal prossimo mese di novembre si impegneranno a tenere aperta la biblioteca 2 ore al giorno per 4 pomeriggi, alternandosi 2 alla volta. Il gruppo è aperto non solo all’adesione di nuovi volontari ma anche a proposte ed iniziative per gestire al meglio la biblioteca.
L’associazione turistico culturale Macerart&Tour, in collaborazione con Amanuartes, associazione che si occupa da anni di artigianato artistico, anima il pomeriggio di Halloween.
Caccia al tesoro per i vicoli della città e laboratori per bambini: è questo il programma pensato per il pomeriggio di domenica 31 ottobre 2021. Qualche ora insieme, rispettando tutte le norme anti Covid-19, per divertirsi all’insegna di “Dolcetto, scherzetto?” e vivere un divertente e spaventoso pomeriggio di Halloween.
Le iniziative iniziano alle 16 con ritrovo in via Crispi 11/A, nella sede di Amanuartes. Subito dopo, in gruppi contingentati, i bambini, accompagnati da alcuni genitori partiranno con la caccia al tesoro per i vicoli della città. Il gruppo che rientrerà prima in via Crispi si aggiudicherà un premio. Al termine della caccia al tesoro i bambini potranno svolgere un laboratorio creativo di manualità a cura dell’associazione Amanuartes.
Nel pomeriggio ci sarà anche l’occasione per raccogliere dolci e caramelle tra i negozi del centro. Le associazioni aspettano i bambini travestiti e più spaventosi che mai.
Per partecipare all’evento è necessaria la prenotazione (basta inviare un messaggio WhatsApp ai numeri 3483176783 e 3497882079). Il costo del biglietto a bambino è di 8 euro.
La rassegna “Caro Teatro”, organizzata dall’associazione culturale Piccola Ribalta di Civitanova Marche con il supporto di Comune e azienda Teatri, ospita domenica 24 ottobre, nella Città Alta, Compagnia “Al Castello” di Foligno con la rappresentazione “Incendi” di Wajdi Mouawad per la regia di Claudio Pesaresi.
Sono già tre le compagnie italiane che si sono esibite al teatro Annibal Caro della Città Alta. Questa domenica in scena la storia di un testamento, tre lettere, un quaderno rosso, una giacca di tela con il numero 72, un naso da clown: oggetti che raccontano la vita di una donna deceduta nel 2.000, e che serviranno ai suoi due figli gemelli per ricostruire il suo passato burrascoso e scoprire quello che, in vita, non ha mai voluto rivelare. La storia di Nawal Marwan, nello spazio temporale di mezzo secolo, è un’esistenza densa di avvenimenti ricostruita dai suoi figli Jeanne e Simon con un’indagine serrata e mostrata attraverso frequenti flash - back. Una vita segnata da episodi traumatizzanti, incendi, che si dipanano in un clima di guerra. Guerra fratricida, che ha lo svolgimento e conseguenze analoghe a tutte le guerre del mondo e di tutti i tempi e che coinvolge esseri umani senza che ci si possa rendere perfettamente conto delle cause che le hanno determinate.
Wajdi Mouawad è nato in Libano nel 1968, dove è vissuto fino all’età di otto anni, insieme ai suoi coetanei che, a quell’età, già sapevano pulire e calibrare i kalashnikov dei miliziani, che li ricompensavano con qualche monetina. Si trasferisce in Francia con la famiglia, per fuggire dalla guerra e quindi, a quindici anni, nel Quebec dove intraprenderà le attività di drammaturgo, regista e attore.
Un’apposita commissione valuterà gli spettacoli in cartellone e nella serata finale del 7 novembre verranno assegnati i premi per il Miglior Spettacolo, per il Miglior Attore e Miglior Attrice.
Date le normative vigenti, i posti sono limitati e per accedere all’interno del teatro è obbligatorio il green pass o tampone in corso di validità. Tutte le info in merito possono essere consultate sul sito https://www.dgc.gov.it/web/ .
Biglietto € 10,00 - Ridotto: € 5,00