Un episodio di malore collettivo ha seminato il panico nella giornata di lunedì al centro commerciale in via Pizzardeto, tra Loreto e Porto Recanati. Alcune commesse e diversi clienti si sono sentiti male, accusando una forte irritazione a gola, occhi e naso a tal punto da dover chiamare l’ambulanza.
Il fatto è successo contemporaneamente in più punti vendita, non solo in uno. Una testimone racconta: “Io ero entrata in un negozio di cinesi e ho cominciato a tossire e lacrimare. Non ci ho fatto caso più di tanto e sono uscita pensando di avere avuto un attacco allergico. In realtà è successo anche nei negozi a fianco. Sono poi tornata dieci minuti dopo sul posto e ho trovato i carabinieri e l'ambulanza chiamati da altri che avevano accusato lo stesso mio malessere. Mi sono fatta visitare in ambulanza, saturazione e pressione ok. Ora mi sento solo come se avessi il raffreddore".
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale stazione, che hanno accertato la causa dell’incidente. Si tratterebbe di uno spray al peperoncino, che una commessa ha voluto testare, innescando inavvertitamente questa situazione di allarme. La sostanza contenuta nella bomboletta si sarebbe diffusa nel comune impianto di areazione collegato agli altri negozi, irritando così le vie respiratorie dei malcapitati.
Un incendio ha interessato stamattina un appartamento situato in una palazzina di due piani in via Scalette a Osimo: sul posto, intorno alle 7:15, sono intervenuti i vigili del fuoco con l'ausilio di un'autobotte, i sanitari del 118 e la polizia di Stato. Presente anche il funzionario di servizio dei vigili del fuoco per i rilievi del caso.
Stando ad una prima ricostruzione, ad innescare le fiamme sarebbe stato il cortocircuito di un dispositivo elettronico presente in salotto. L'incendio, grazie al lavoro dei pompieri, non ha interessato altre stanze.
Al momento del fatto all'interno dell'appartamento era presente una giovane di 29 anni, di origini straniere, che occupa l'immobile in affitto. La ragazza è stata trasferita per accertamenti al pronto soccorso dell'ospedale cittadino: non è grave. A causare i maggiori danni all'abitazione è stato il denso fumo scaturito a seguito dell'incendio.
Lunedì 27 novembre, presso il Teatro Comunale di Caldarola, in occasione del Festival Storie in cui si è celebrata la figura di Gino Bartali, alla presenza del presidente del Coni Giovanni Malagò, del presidente Regione Marche del Coni Fabio Luna e del presidente della Comunità Montana dei Monti Azzurri Giampiero Feliciotti sono stati consegnati riconoscimenti ad alcuni atleti e società che si sono messi in mostra nell’anno 2023.
Ha partecipato anche il Dojo Kyu Shin Karate-Tarulli, per i vari risultati ottenuti a livello regionale e nazionale, insieme alle quattro campionesse nazionali di Karate Csen (Centro Sportivo Educativo Nazionale) 2023 Sara Leonangeli, Matilde Corvatta, Angelica Smarchi e Giulia Bacaloni che si sono piazzate al primo posto assoluto nelle loro categorie al campionato nazionale di Karate Csen di Salsomaggiore Terme. È stato invitato anche Lorenzo Cicconofri per i continui risultati a livello nazionale e regionale.
Gli atleti sono stati accompagnati dai tecnici Wilfredo Caveda e l'istruttore Stefano Scagnetti oltre che dal direttore tecnico Fabrizio Tarulli, al quale è stata consegnata una targa di riconoscimento per l’impegno ed i risultati nazionali ottenuti nella disciplina del karate.
Grande soddisfazione da parte di tutto lo staff tecnico del Dojo Kyu Shin Karate-Tarulli per la continua crescita sia in campo regionale che a livello nazionale dopo tantissimo impegno e sacrifici da parte di genitori, atleti e tecnici.
La polizia locale di Macerata ha emesso due ordinanze che modificheranno temporaneamente la circolazione stradale in via santa Maria della Porta per lavori di montaggio di un ponteggio e in piazza Indipendenza per la festa di santa Barbara.
Il provvedimento prevede dal 30 novembre al 31 dicembre, dalle 8 alle 18 in via santa Maria della Porta: divieto di transito, eccetto residenti e accesso aree privati e garage comunale e senso unico alternato a vista con diritto di precedenza per i veicoli in uscita, a monte e a valle dell’area di occupazione.
L’ordinanza, inoltre, stabilisce per il 4 dicembre divieto di sosta con rimozione forzata, valido dalle 8:30 alle 12 piazza Indipendenza (tutta la piazza), eccetto veicoli dei vigili del fuoco, in viale Martiri della Libertà, ultimo tratto a salire dall’intersezione con via Esposito a piazza Indipendenza, sul lato sinistro eccetto veicoli di polizia e soccorso. In occasione delle iniziative che si svolgeranno in piazza Indipendenza, indicativamente dalle 9 alle 12 previsto il divieto di transito nell’area interessata dalla manifestazione.
Questa notte, la vetrina del locale H.A.B. di Macerata è stata imbrattata con la scritta "Presidente!!!", scritta con un pennarello, in evidente riferimento al titolare Paolo Perini, presidente della neonata Associazione Commercianti Macerata. Un gesto che fa riflettere sul tenore della polemica, che non ha scalfito il senso dell’umorismo del proprietario, il quale ha risposto con un commento finemente pungente.
Le telecamere hanno registrato l’identità di chi ha commesso questo gesto, che è stato rovesciato e depotenziato dal velo d’ironia del titolare stesso. Un'ironia dietro la quale si scorge un messaggio ben chiaro: "È vero che nel nostro locale ormai da più di sette anni creiamo cultura e cerchiamo di diffonderla, però mai ci siamo imbattuti in una forma d’arte così alta, tanto da essere rilevata anche dalle telecamere con sensore di movimento. Probabile che 'qualcuno', il quale non è ancora riuscito a mettere in mostra la sua creatività, sia particolarmente interessato a farlo presso la nostra attività e a manifestarla nei modi più improbabili per attirare l'attenzione, oppure per dimostrare quanta intelligenza si cela dietro questa grafia. Certi che il tema espresso può solo riqualificare il 'centro storico' siamo in attesa del curriculum per valutarne ogni possibile pubblicità".
Come è noto, dietro l'eleganza del sarcasmo c’è di solito la gravità di un fatto. A tal riguardo, Perini, in quanto presidente dell'Acm, pone su altre frequenze una questione più che mai vitale per Macerata: la città senza il commercio è una città destinata a morire, il commercio senza le persone, sparisce.
Per questo Natale, riparte l’iniziativa del "Regalo sospeso" realizzata dall'Unicef Italia in collaborazione con Clementoni a favore di 2.500 bambini ospiti in strutture ospedaliere e in case-famiglia in Italia e di tanti bambini vulnerabili nel mondo.
I Regali sospesi sono "speciali cofanetti regalo" creati da Clementoni e illustrati dallo street artist romano Merioone, dedicati al tema dei diritti dell’infanzia. Ogni cofanetto, realizzato con materiali di riciclo, contiene: pennarelli, un activity book, un puzzle e un gioco memo.
È possibile sostenere la campagna dell'Unicef, ideata dai giovani volontari Younicef, a fronte di un contributo minimo di 10 euro e destinare così un "Regalo sospeso" targato Clementoni effettuando una donazione presso i Comitati locali Unicef e on line sul sito https://unicef.it/regalosospeso.
Le donazioni andranno a sostenere i programmi dell'Unicef a favore di tanti bambini e bambine in difficoltà nel mondo. I Regali sospesi saranno consegnati dai rappresentanti dell'Unicef e di Clementoni e dai volontari del gruppo Younicef a 2.500 bambini in Italia, ospiti delle strutture che hanno aderito all’iniziativa.
Tra dicembre e gennaio verranno inoltre effettuate quattro speciali consegne dei kit del "Regalo sospeso" a: Genova, Roma, Ancona e Firenze, insieme con alcuni testimonial d'eccezione. Per essere ancora più vicino ai bambini in difficoltà Clementoni effettuerà una donazione a sostegno dei programmi dell'Unicef per tanti bambini vulnerabili nel mondo.
"L’iniziativa del ‘Regalo sospeso’ è ormai arrivata al terzo anno ed è per noi dell'Unicef Italia motivo di grande gioia e impegno. Nei due anni precedenti, grazie alla generosità di coloro che hanno sostenuto questa iniziativa abbiamo consegnato regali a 4.500 bambini ospiti presso strutture ospedaliere e in case famiglie in Italia. Il gioco rappresenta un momento di svago e distrazione, ma per i bambini più vulnerabili, in fuga da guerra e conflitti e/o a coloro che vivono in condizioni di povertà, giocare può restituire un senso di normalità. A nome dell'Unicef Italia ringrazio ancora una volta Clementoni, che quest’anno celebra i 60 anni di attività, per essere al fianco di tanti bambini vulnerabili in Italia e nel mondo", ha dichiarato Carmela Pace, presidente dell'Unicef Italia.
Era fatta figurare nel trasporto come merce destinata all'industria farmaceutica ma in realtà si trattava di infiorescenze di marijuana: complessivamente 33 buste trasparenti termosaldate, contenenti la stessa sostanza, per un totale complessivo di circa 52 chilogrammi.
La scoperta è stata fatta durante servizi di controllo economico del territorio del nucleo di polizia economico-finanziaria di Fermo che ha interessato la movimentazione delle merci su strada. Verifiche che sono state approfondite nel caso specifico perché dalla merce proveniva un forte odore che ha insospettito i militari.
La merce, hanno appurato i finanzieri, veniva trasportata simulandone la qualità di materie prime destinate all'industria farmaceutica; la documentazione, pur risultando apparentemente legittima, non consentiva alcun riferimento univoco alle buste trasportate.
Il carico è stato sequestrato in quanto detenuto e trasportato in violazione dell'articolo 73 del dpr 309/90 che punisce la detenzione e il traffico di sostanze stupefacenti. Un cittadino italiano è stato denunciato a piede libero alla Procura di Fermo. Le condotte illecite sono al vaglio dell'autorità giudiziaria e, sulla base del principio di presunzione di innocenza, l'eventuale colpevolezza della persona sarà definitivamente accertata in caso di sentenza irrevocabile di condanna.
"Ai piedi dell’Arte", martedì 28 novembre dalle ore 16:00 presso l'Aula 2 del Dipartimento di Giurisprudenza, Piaggia dell’Università, 2. Prende il via il ciclo di incontri volti ad analizzare le dinamiche aziendali sul territorio marchigiano con un focus sul settore calzaturiero, per un rilancio delle competenze e dell'eccellenza Made in Italy.
"Ai Piedi dell'arte" è il titolo del seminario coordinato da Giuseppe Rivetti, docente di diritto tributario dell'università di Macerata e presidente del corso di laurea che dialogherà con l’imprenditore e presidente dell’azienda Romit Enrico Ciccola e con Sara D'Angelo, dottoressa di ricerca in Human Sciences.
Un incontro finalizzato a dare rilievo e consistenza alla figura dell'artigiano come autore di bellezza che grazie alla sapienza delle mani e delle sue competenze caratterizza la nostra produzione di qualità. Si partirà da un'analisi antropologica legata al mondo della scarpa e del suo significato simbolico e iconico e di come la nostra cultura sia intrisa di significati che vedono questo oggetto legato a un percorso di crescita e di cambiamento.
La produzione calzaturiera artigianale rappresenta un’eccellenza ed è indubbiamente al centro del mercato del lusso e del fashion. Per l'occasione si andranno ad evidenziare le caratteristiche che permettono a un oggetto di trasformarsi in un prodotto artistico, quali siano le prassi del processo creativo, quali le difficoltà e quanto l’arte sia ancora la prima ispiratrice del mondo del lusso. Uno scambio multidisciplinare sul lavoro ma anche sulla creatività e sull’arte che vanno preservate, tramandate alle nuove generazioni ed integrate con i nuovi sistemi produttivi.
Successo per il convegno organizzato dall'Interact Tolentino, composto da ragazzi di età compresa tra i 12 e i 18, nell’ambito delle attività che svolge, insieme al Rotary e al Rotaract Tolentino, che come è noto, quest'ultimo, è un club formato da giovani dai 18 ai 30 anni, al comune di Treia.
L'incontro era dedicato ai ragazzi, al fine di sensibilizzarli sul tema ambiente. L'evento, ''Tutela ambientale e sostenibilità'', ha affrontato la tematica attraverso l’intervento di relatori esperti che operano nel settore e hanno potuto offrire un quadro completo e realistico anche della problematica, con l’obiettivo di aumentare nei ragazzi la consapevolezza al rispetto dell’ambiente.
È stata coinvolta la dirigente dell'Istituto comprensivo "Paladini" di Treia, Silvia Mascia Paolo, che ha da subito manifestato la propria disponibilità a far partecipare al convegno gli studenti. L'evento si è tenuto, l'altra mattina, al teatro di Treia.
Tra i presenti il sindaco di Treia Franco Capponi; il presidente del Rotary Tolentino, Giorgio Zaganelli; Fabrizio Mari, generale dell’Arma dei carabinieri, comandante Unità forestali, ambientali e agroalimentari della Regione Emilia Romagna.
Tra i relatori il tenente colonnello Simone Di Donato, comandante Nipaaf, Nucleo Investigativo Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale Macerata; il maresciallo capo Gianfrancesco Pilato, comandante Nucleo Carabinieri Forestale Macerata; il maresciallo ordinario Eleonora Zampini, comandante Nucleo Carabinieri Forestale San Severino Marche.
Si è parlato di organizzazione del Gruppo Carabinieri Forestali in provincia di Macerata, degli illeciti ambientali, degli incendi boschivi e delle tecniche di repertazione, della Carta dei diritti fondamentali degli animali. E’ stata anche simulata una scena del crimine riguardo un incendio di bosco.
C'è stata pure la partecipazione della Croce Rossa Italiana Comitato di Tolentino che ha simulato un soccorso di una persona rimasta ferita in un incendio di bosco. Sulla simulazione sono intervenuti il presidente Monica Scalzini, gli operatori sanitari Simone Marinelli dipendente Cri Tolentino, autista soccorritore Blsd e milite del corpo militare Cri; Giulia Barabucci, consigliere giovani del comitato e autista soccorritore Blsd; Gianluca Mattioli, dipendente Cri Tolentino autista, soccorritore Blsd; Beatrice Taddei volontaria soccorritore Blsd.
Ha condotto Carla Passacantando, giornalista con Lucia Pesarini, studentessa, presidente incoming Interact Tolentino. C’erano anche Gianluca Pesarini e Elvio Giannandrea del Rotary, Andrea Passacantando presidente Copagri Marche.
Prosegue il ciclo dei Colloqui eum, organizzati dalla casa editrice dell'università di Macerata insieme alla Scuola di Studi Superiori "Giacomo Leopardi" e alla Scuola di Dottorato, con l'incontro "Preoccupati per l'Umano".
Simona Antolini, Presidente delle eum, dialogherà con Marcello La Matina, docente di Filosofia e teoria dei linguaggi, Adrián N. Bravi, bibliotecario e scrittore, e Lucia Copparoni, allieva della Scuola di Studi Superiori “Giacomo Leopardi”, martedì 28 novembre alle 17:30 nella Sala Sbriccoli del Casb (Piazza Oberdan, 4 – Macerata).
Saranno presentati, inoltre, i volumi "Lo specchio untore. Riflessi di umanismi possibili," a cura del prof. La Matina con Andrea Ponso, e il libro di racconti di Adrián Bravi "Variazioni straniere". Gli umanismi, vecchi e nuovi, tendono a cristallizzare le questioni. Prospettano modelli e, in nome di ideali ritenuti immutabili, autorizzano processi selettivi e costrittivi che a volte mortificano le diversità o spengono la complessità nel crogiuolo di una formula.
Il fine consolatorio prevale sull'intento conoscitivo e la riflessività dello specchio offusca la trasparenza della finestra. Agli umanismi che si propalano come unzioni mortifere non si può contrapporre un modello – che sarebbe anch’esso espressione di un suprematismo della ragione. I testi raccolti nel volume "Lo specchio untore. Riflessi di umanismi possibili" offrono spunti tutti legati al tema della specularità, dell’immagine riflessa, della conoscenza di sé attraverso l’esperienza dell’altro (dell’Altro).
I punti di vista dei singoli autori sono qui solo aggettati, senza la pretesa di costituire, nell'insieme, un manifesto o una teoria dell’umanismo futuro. E però rappresentano la traccia, e il bordo, di un pensiero che al lettore apparirà corale, polifonico malgré soi, poi che attraversando in modi diversi le loro scritture, vi deposita una identica inquietudine circa l’umano.
"Variazioni straniere" di Adrián N. Bravi è una raccolta di nove racconti, scritti in anni diversi, sul ruolo dei migranti nella nostra società. I protagonisti sono coloro che si perdono nella notte, esiliati, espatriati, ospiti e ospitanti, uomini e donne relegati ai margini, senza approdo, oppure gente per la quale approdare diventa un’ulteriore sofferenza, perché hanno perduto la patria senza acquistarne un’altra.
Un albino che all’interno del suo villaggio si trasforma in un forestiero, un anziano che dopo essere stato ucciso dalla propria moglie racconta la storia della sua badante ucraina, gli immigrati arruolati per la costruzione di un muro che impedirà l’ingresso degli stranieri dell’est, un paraguaiano impossibilitato a ballare il tango o un’anziana indiana che decide di andare a morire nella propria terra sono alcune delle figure che tessono queste trame di storie variegate. Con la sua prosa trasparente e ironica, Adrián N. Bravi mette in luce uno dei temi più spinosi dei nostri tempi trasformandolo in un’avventura surreale.
Respinta la richiesta di scarcerazione per Andrea Arrigoni, conosciuto nella scena musicale trap come Shiva, accusato di aver partecipato ad una violenta rissa a San Benedetto del Tronto lo scorso 30 agosto, durante la quale era stato utilizzato un coltello ed erano state causate a tre giovani del posto lesioni personali guaribili tra i 10 e i 35 giorni.
Lo ha deciso il tribunale del Riesame di Ancona che ha respinto la richiesta dei legali del trapper. Shiva, che si trova in carcere anche in esecuzione di un provvedimento di custodia cautelare per tentato omicidio emesso dall'Autorità Giudiziaria di Milano, è ritenuto responsabile di aver usato un coltello per colpire più volte un soggetto estraneo alla rissa. Con l'artista sono indagate altre quattro persone facenti parte del suo entourage.
Le attività di indagine, dirette dalla Procura di Ascoli Piceno, sono state sviluppate dal Commissariato di Polizia di San Benedetto attraverso l'esame delle immagini di sistemi di videosorveglianza, subito acquisite, ascolto di numerose persone e acquisizioni documentali e controlli in relazione alla identificazione, presenza e spostamenti delle cinque persone provenienti dalla Lombardia e poi arrestate.
Sul piano medico legale la medicina legale dell'Azienda sanitaria territoriale (Ast) di Ascoli Piceno ha eseguito tutti i necessari approfondimenti delegati dalla Procura.
Con il concerto numero 242 (senza contare messe, matrimoni e altre ricorrenze), il coro Equi Voci ha festeggiato il trentesimo anno di attività con un concerto tenuto presso la Collegiata di San Lorenzo di Urbisaglia sabato 25 novembre.
"Per chi non fa parte di un coro" ha spiegato la corista Miria Salvucci, "può non essere chiaro che cosa spinga un gruppo di persone a passare insieme del tempo. Più di 3000 ore di prove, fredde serate strappate al tepore del divano...ma questo tempo è stato ben speso, è stato, come diceva un poeta, cantare con il sole in gola, è stato un creare armonia insieme".
In tutti questi anni, oltre cento persone hanno cantato insieme per condividere e trasmettere la passione per la musica: una realtà che è arrivata ad unire tre generazioni con la creazione del MagiCoro, il bellissimo coro di voci bianche che già si è esibito diverse volte a Urbisaglia e che, il prossimo 23 dicembre, si esibirà insieme ai Pueri Cantores di Macerata sempre nella Collegiata di San Lorenzo a Urbisaglia.
Ma se il Coro Equi-Voci è arrivato a festeggiare questi trent'anni è perché ai coristi si sono affiancate tante altre persone: l'amministrazione comunale che ha promosso la creazione del gruppo e che continua a sostenerlo, i maestri che si sono avvicendati nella direzione, i coristi che hanno svolto mansioni organizzative e tutti gli amici che in qualche modo hanno sostenuto l’attività del coro.
Celebrare un trentennale significa inevitabilmente guardare al passato, alla propria storia, alle molte esperienze vissute, agli incontri fatti e a tutto ciò che si è imparato. Allo stesso tempo significa volgere lo sguardo al futuro, alle nuove possibilità, alle prospettive di crescita ulteriore: è questa la visione che ha ispirato la scelta delle opere eseguite nel concerto del trentennale.
Ad un primo sguardo la selezione dei brani poteva sembrare un po’ azzardata e più facile da associare alla parola mess (che in inglese significa "confusione") che alla parola Mass (in inglese "Messa"): di qui il gioco di parole presente nel titolo del concerto "What a Mass!".
Eppure tutti i brani del concerto hanno condiviso una struttura compositiva basata su elementi del passato, immersi però nella contemporaneità dei loro autori: la Missa Brevis di Antonio Lotti, infatti, fa riferimento a un sistema musicale (i tuoni) non più in uso al suo tempo; le sonorità della Little Jazz Mass di Bob Chilcott sono accostate alla lingua latina; il Credo di Corrado Margutti, del 2004, contiene una citazione della messa di Monteverdi del 1610, che a sua volta riprendeva un brano ancora più antico.
Il concerto è stato diretto dal maestro Cristina Picozzi, giovanissima direttrice del Coro Equi-Voci. Al pianoforte il maestro Michele Ciopettini. Al concerto erano presenti, insieme a tanti cittadini di Urbisaglia e a tanti amici del coro, il sindaco Paolo Francesco Giubileo e l'assessore alla cultura Cristina Arrà, che hanno ringraziato calorosamente l'Associazione Amici della Musica e il presidente Massimiliano Fiorani per tutte le attività organizzate in questi anni ad Urbisaglia.
Online il nuovissimo sito internet del Banco Marchigiano che mette al centro dell'attenzione i progetti di vita dei cittadini e le loro aspirazioni. Un canale con cui la banca vuole fornire ai suoi clienti non tanto una vetrina fine a sé stessa ma un vero e proprio strumento utile e con svariate funzionalità, per essere banca sempre più presente e capillare, anche in modalità online.
"La nuova versione del nostro sito web - dice la responsabile marketing e relazioni esterne Daniela Milani - è molto più di un restyling: all’interno di www.bancomarchigiano.it ogni cliente avrà la sensazione di trovarsi in una delle nostre filiali. Il nuovo sito è semplice da navigare, molto comodo e accessibile da qualunque dispositivo, con le informazioni e i servizi che sono subito e facilmente individuabili".
"Nel ripensare il sito siamo partiti dai progetti di vita delle persone, chiedendoci di cosa può avere bisogno chi ci viene a visitare online: potrebbe voler mettere su famiglia, oppure essere alla ricerca di una casa o di un finanziamento per avviare una nuova attività - aggiunge Milani -. In base al suo profilo e alla situazione che sta vivendo in quel momento, su www.bancomarchigiano.it ognuno trova una selezione dei prodotti più adatti ai suoi progetti e una sezione con approfondimenti e consigli".
"Oggi le Banche di Credito Cooperativo come la nostra - dice il dg Massimo Tombolini - hanno davanti una doppia sfida: confrontarsi con un mercato globale e, allo stesso tempo, rimanere locali e vicine al territorio ed ai propri clienti. Una sfida da portare avanti anche attraverso la rete".
Tra le principali funzionalità del nuovo sito, l'accesso diretto all'Internet Banking, i numeri utili, la funzione "cerca" a supporto della navigazione e le news per essere sempre aggiornati sulle novità della banca. L'utente può ricercare la filiale direttamente nella mappa e calcolare il percorso più breve per raggiungerla; oppure può ricercarla per tipologia di servizi attivi, come ad esempio l'Atm evoluto. Si chiama "Prenotabanca" ed è la funzione nel sito con cui è possibile fissare un appuntamento in filiale direttamente da casa o dallo smartphone.
"Nell'unico ufficio postale presente in città, il prelievo allo sportello automatico non è disponibile da più di tre settimane". A denunciarlo alla redazione di Picchio News sono un gruppo di cittadini di San Severino Marche, a seguito del prolungato disservizio che ha colpito il Postamat di via Gorgonero, interessato da un guasto all'erogatore di banconote, che necessita di sostituzione.
"Pur di evitare le commissioni applicate dalle altre banche, in molti fanno la fila agli sportelli" aggiungono i residenti. "Una situazione che causa non pochi disagi - dicono -, senza considerare che nel weekend l'ufficio postale ovviamente è chiuso e si è obbligati a spostarsi nei comuni limitrofi in caso di necessità, Castelraimondo o Tolentino, spendendo soldi in carburante".
Dopo tre vittorie consecutive in campionato più la quarta ottenuta in Coppa Marche, i biancorossi di coach Cacchiarelli sono stati fermati sabato nella trasferta contro la Arbo Borgovolley Fano. I padroni di casa hanno fatto valere la loro maggiore esperienza e confermato la qualità del proprio roster. Per la Axore Macerata, che mantiene comunque il quarto posto, una gara dalla quale imparare per ripartire in vista della prossima sfida contro la Belvedere Ostrense.
I primi due set sono stati simili, con due buone partenze della Axore Macerata, capace di andare avanti di 4/5 punti. Sono stati bravi però i padroni di casa a recuperare pian piano lo svantaggio alzando la pressione con il muro in difesa. Entrambi i set si sono quindi decisi agli ultimi punti, stavolta i biancorossi non sono riusciti a far girare a proprio favore i momenti finali: nel primo set la Arbo Borgovolley Fano l’ha spuntata ai vantaggi 26-24, nel secondo 25-23.
A partire da metà del secondo set coach Cacchiarelli è intervenuto con i cambi e i ragazzi entrati in campo sono stati bravi ad aiutare la squadre a restare in partita e giocare alla pari anche il terzo set. Di nuovo però il finale è stato amaro per i biancorossi, che hanno ceduto 25-22.
Coach Cacchieralli commenta così la gara e gli aspetti sui quale lavorare in questa settimana: “Sapevamo di incontrare una buona squadra, più di quanto dica la classifica. Sono stati decisivi i finali di tutti e tre i set: i nostri avversari sono stati più determinati di noi a volerla vincere ed è proprio su questo aspetto che dobbiamo lavorare".
Era una partita molto importante per noi che poteva dar seguito a una striscia positiva di vittorie coronando quanto di buono i ragazzi hanno fatto durante il girone d'andata. Queste partite, non importa come, ma vanno vinte e bisogna trovare internamente le risorse e il modo di vincerle.
Nella situazione nella quale eravamo, avevo chiesto a tutti di dare ciascuno qualcosa di più: non ci sono riusciti ed è il rammarico più grande perché sono opportunità per i ragazzi per prendersi le loro responsabilità e diventare sempre più consapevoli di sé e della mentalità che mi piacerebbe la squadra avesse. Alla fine, quello che ci è mancato è stato proprio un pallone in ogni set. Quindi ora si ritorna in palestra perché c'è ancora molto lavoro da fare e già la prossima partita di campionato fuori casa a Belvedere Ostrense sarà sicuramente un impegno molto duro e, dal mio punto di vista, decisamente interessante”.
"La panchina rossa, il simbolo della lotta alla sopraffazione, della lotta alla violenza sulle donne, beceramente usata dalla politica o, meglio, dalla destra che amministra il Comune". È quanto dichiara la segretaria del Partito Democratico di Civitanova Marche, Lidia Iezzi, dopo lo scatto al parco Baden Powell diffuso dall'amministrazione comunale in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
"Le celebrazioni istituzionali sono state un esempio di un uso ipocrita, perfino sfacciato, della ricorrenza a cui hanno partecipato personaggi che non possono essere un esempio di lotta ai soprusi" attacca Iezzi che aggiunge "uno (Turchi) è passato alla storia della città per la presentazione di un libro sul nazista Erik Priebke, agiografia del boia delle fosse Ardeatine; un altro (Troiani) è stato condannato dal tribunale di Macerata per insulti sessisti via Facebook alla Boldrini ed è oggi sotto processo per violenza privata e lesioni nel confronti di una giovane donna; il terzo (sindaco Ciarapica) è tra quelli che considera goliardate e fatti privati insultare o essere sotto inchiesta per violenza privata ad una donna e non una sola parola di condanna è mai uscita dalla sua bocca per i comportamenti del suo presidente del consiglio".
"D'altronde, né al sindaco né al presidente del consiglio comunale è venuto in mente, in occasione dell'ultima seduta, di dedicare un minuto, o un pensiero, a Giulia Cecchettin, ultima vittima di femminicidio - dichiara la segreteria cittadina del Pd -. Ora l'amministrazione comunale veicola foto e video delle cerimonie che si sono tenute in città e con protagonisti personaggi la cui storia stride con il messaggio di rispetto e non violenza rappresentato dalla giornata del 25 novembre, ma valido ogni giorno dell'anno".
"Nelle foto che sono state pubblicate dal Comune si vedono alcune esponenti del centrodestra, apparentemente più preoccupate di ridere a favore di fotografo (risate inopportune visto il contesto) che di partecipare - empatizzare - alla giornata contro la violenza sulle donne. E dopotutto il mondo femminile del centrodestra cittadino non ha mai battuto ciglio davanti agli insulti sessisti, e ai guai giudiziari che ne sono derivati, del presidente del consiglio Troiani, sempre giustificato e salvato perché l'appartenenza politica per queste persone è più importante dei principi e dell’onore. Quindi avanti con le foto e i discorsi sul set apparecchiato con panchine rosse, rose rosse, scarpette rosse. Avanti con tanta ipocrisia e senza nemmeno arrossire di vergogna", conclude Lidia Iezzi.
“Sono orgogliosa di quello che è stato e sarà «Respect is an Act of Love», una campagna trasversale, dove ho voluto coinvolgere ed invitare tutte le parti in campo senza colore politico, così come professionisti e associazioni, per trarre un messaggio unanime e forte di indignazione contro la violenza di genere. Ci siamo rivolti a tutti, assolutamente senza ipocrisie, per trasmettere qualcosa che andasse oltre le divisioni ed è questo il messaggio che tengo ancora una volta a mettere in luce, al di là di ogni circostanza”. Così la consigliera comunale di Civitanova Unica, Paola Fontana, replica a Lidia Iezzi.
“La campagna - prosegue Fontana - è stata promossa con il più nobile degli intenti, per questo non trovo corretto che venga archiviata con i soli giudizi negativi che rischiano di infangarne il messaggio, un rischio che non possiamo correre perché ancora una volta ci troveremmo ad essere irrispettosi del dramma che ogni donna ha subìto, volendo usare anche queste occasioni pubbliche come scontro politico”.
“Voglio rinnovare il mio ringraziamento al sindaco Fabrizio Ciarapica e all’Amministrazione tutta per il sostegno, a quanti hanno voluto essere presenti con un impegno non certo di facciata, ai professionisti della cooperativa sociale Il Faro – Servizi Antiviolenza, all’Azienda Teatri Civitanova, Il Palco – Laboratorio musicale, Veder Crescere con il Dialogo con Andrea Foglia, Contemporanea 2.0 e Sportello Informadonna, il Maestro Alfredo Sorichetti e Mario Paciaroni”.
“Quanto è stato fatto è indirizzato a coinvolgere le persone su questo importante tema e soprattutto a far emergere la voce e la sincerità dei ragazzi disposti a riflettere e a porsi le giuste domande”.
Venerdì prossimo (1 dicembre) torna “La notte dei Divini”. L’iniziativa, patrocinata dal Comune e alla sua seconda edizione, rappresenta un’esperienza unica e stimolante che unisce cultura, orientamento e divertimento. A promuoverla docenti e studenti dell’Istituto Tecnico Tecnologico Statale settempedano.
Esperti del settore parleranno del ruolo significativo delle donne nell’ambito scientifico, coinvolgeranno gli studenti, attraverso il gioco, alla scoperta dell’offerta formativa del “Divini”, stimolando una riflessione attiva sulla scelta della scuola superiore. Il tutto allietato dalla musica delle ragazze, dei ragazzi e dei prof.
Questo il programma dell’evento, cui collabora anche l’Università degli studi di Camerino, che si aprirà alle ore 18,30 per chiudersi alle 22,30. Alle ore 18,30 tavola rotonda dal titolo: “La scienza è donna. Donne, scienza e creatività”. Dopo il saluto del dirigente scolastico, professor Sandro Luciani, e delle autorità cittadine Barbara Re, docente di Unicam, parlerà di: “Informatica: ispirazioni e aspirazioni al femminile”.
A seguire Eleonora Santecchia di Univpm presenterà il proprio intervento su: “Ingegneria meccanica e creatività”. Jurek Mosiewicz tratterà invece del “Ricordo di Agar Sorbatti, la prima ingegnere donna delle Marche” mentre Federica Faedi dell’University of Leicester discuterà de “La bellezza della scienza non ha genere”. Le conclusioni saranno affidate a Egizia Marzocco, responsabile dell’area Comunicazione dell’Ateneo camerte.
Alle ore 20 pausa poi la Notte del Divini riprenderà alle 20,30 con il “Divini game”. In chiusura, dalle ore 21,45, momenti musicali a cura dei docenti e degli studenti.. Sarà possibile partecipare anche via social o ai contest usando l’hashtag #nottedeldivini23
Nei giorni scorsi il rettore John McCourt ha partecipato, in rappresentanza dell’Università di Macerata, al 16° congresso della International Association of Universities tenutasi in Qatar all’Università di Doha, unico rettore di un ateneo italiano fra i 300 rappresentanti da tutto il mondo.
“L’evento di Doha – commenta - è stato l’occasione di uno scambio molto proficuo fra università di tantissimi paesi diversi. Il sistema universitario cambia di continuo e il dialogo fra diverse realtà e diversi punti di vista è necessario e arricchente. Da più parti è emersa la necessità di valorizzare in modo più consistente gli studi umanistici e le scienze sociali. Ho avuto molti incontri bilaterali, che sono serviti a far conoscere l’Università di Macerata in paesi come il Canada, la Turchia, il Sud Africa, la Nigeria, gli Stati Uniti. Ho rilevato una forte attenzione sulla necessità di promuovere forme di apprendimento interculturale e interdisciplinare”.
“C’è anche grande consapevolezza della necessità che le università non siano solo luoghi di eccellenza nei campi della ricerca e della didattica, ma che debbano avere anche un forte impatto propositivo all’interno della comunità e del contesto di riferimento. L’impegno degli atenei nel costruire conoscenze per i propri territori ma anche fra i popoli, nell’essere 'local' e 'global' contemporaneamente, è più importante che mai. Lo sforzo deve essere teso a creare cittadini globali, consapevoli e responsabili, in grado di affrontare le sfide della contemporaneità. I problemi della sostenibilità ambientale e delle migrazioni, dei troppi conflitti in atto, delle potenzialità e dei rischi dell'intelligenza artificiale sono stati tutti all'ordine del giorno. Trovarsi di persona fra colleghi da diversi mondi è stata un’esperienza stimolante, che porterà dei collegamenti a beneficio della nostra comunità nei prossimi mesi e anni”.
L'International Association of Universities è un'organizzazione che comprende oltre 600 istituti e organizzazioni di istruzione superiore in oltre 130 paesi. L’associazione è partner ufficiale dell'Unesco
All’interno del festival “De Sidera” mercoledì 29 novembre, alle 17,30 nella biblioteca comunale Sala Castiglioni, Guido Garufi presenterà la sua ultima raccolta poetica, “Non esiliarti”, Arcipelago Itaca editore, una autoantologia corposa che raccoglie i suoi versi dal 1972 al 2022, con un inserimento di inediti.
Abbiamo chiesto all’autore il significato di questo libro. “È un po’ una sintesi della mia vita di poeta, cinquanta anni di scrittura, ho avuto amici e Maestri , le mie raccolte portavano la firma autorevole di Mario Luzi e Vittorio Sereni e questo, al quale tengo, molto include in epigrafe una nota di Giampero Neri, il decano della poesia italiana del Novecento, scomparso a febbraio all'età di 96 anni".
Perché questo titolo? “È un invito che mi ha sempre sostenuto, quello cioè di affidare alla poesia una funzione, ovvero di suscitare senso e sentimento, il far emergere da dentro la lingua antica e riposta nel nostro essere. Un lingua non frantumata o schizoide, non annebbiata dalla attuale frantumazione, non teleguidata dal potere e dal sistema".
Molti si sono occupati di te, se potessi fare una sintesi come risponderesti? "Sono uno scrittore 'classico' legato a maestri che mi hanno consentito di 'scavalcare' il vuoto sperimentalismo, la mia una poesia è legata alla tradizione e ho sempre puntato alla memorabilità del verso, insomma, una poesia utile alla conoscenza del mondo e alla propria interiorità". Sei stato il vero e unico amico di Remo Pagnanelli e a lungo avete lavorato e scritto insieme, cosa ti ha lasciato e cosa ti manca: ”Mi ha lasciato tanto mi ha tolto tanto”.
“Vedi, ci sono dei lutti che ti colpiscono di più, indipendentemente dalle questioni parentali. Remo era per me la parola e il confronto, nella la vita, ho sempre pensato che il 'dialogo', l’incontro e lo scontro siano la vera nostra natura. Non questa immobilità alienata, questa vita 'delegata' ai media, non questa assurda frammentazione e inutile velocità".
A cosa serve la poesia, e ovviamente anche la tua, è ancora attuale e utile oggi? "La poesia è 'povera per natura' e sempre è vissuta in esilio, per riprendere il mio titolo, ma da questa postazione apparentemente periferica resiste da millenni ed emana energia. È la vera educazione sentimentale del cuore è il vero orientamento quando si perde la bussola, quando si entra nella bufera". Macerata, la tua città, entra nei tuoi versi? Questo perché sei stato tu, insieme a Remo, ad aver classificato Macerata “come la più grande necropoli del Piceno”.
“Ho sempre avuto, come tanti, un rapporto odio-amore con la mia città. A quei tempi il nostro 'marchio' era indirizzato a muovere le “sabbie immobili”. Oggi lo replicherei poiché ritengo insopportabile il silenzio e la non reattività. Ma è una questione più antropologica o culturale che politica". Come Pagnanelli la tua vita ha avuto un doppio percorso, la poesia e la critica letteraria. Ti ha giovato questo binario?: ”Si, moltissimo. Esplorare il testi di altri è un arricchimento. Leopardi non sarebbe stato quell’autore infinito che conosciamo se non avesse 'abitato'la grande biblioteca del padre Monaldo".
"Molti non leggono, scrivono e basta. Internet ha amplificato questa condizione. La conoscenza implica riflessione e ripensamento, tutto il contrario della velocità. Osservo che molti 'producono' libri a valanga. È un tranello e una grande illusione". A chi è indirizzato il tuo libro, ovvero esiste un lettore particolare o ideale? "Sì, il lettore che si apre all’ascolto del cuore. Per il resto la penso come Nietzche a proposito del suo 'Così parlò Zarathustra', ovvero 'Un libro per tutti e per nessuno'. Ho scritto vari libri di poesia, in verità ho scritto un solo libro".
La prima neve della stagione autunnale porta con sé una storia a lieto fine. Nella giornata di domenica i vigili del fuoco del comando provinciale di Macerata hanno salvato un vitellino dell'azienda agricola di Valdicastro, a Fabriano.
Il piccolo esemplare, appena nato, è caduto in un tombino rimanendone intrappolato all'interno. Per liberarlo sono state necessarie due ore di sforzi con l'intera comunità intenta ad aiutare l'animale, sotto gli occhi vigili della madre che ha sempre monitorato da vicino l'operazione di salvataggio.
"Un enorme grazie a chi ci ha avvisato, ai vigili del fuoco e a tutti coloro che dimostrano che, quando c'è bisogno, la solidarietà in montagna è una certezza", hanno dichiarato i titolari dell'allevamento.