La Federcaccia di Montelupone, in collaborazione con l’amministrazione comunale, e nel contesto del contesto “Operazione Paladini del Territorio” lanciato da fondazione UNA , ha organizzato una giornata ambientale finalizzata alla pulizia delle numerose fonti rurali presenti sul territorio.
Le fonti anni fa erano utilizzate per far abbeverare il bestiame, per irrigare gli orti e, pertanto, hanno un valore storico culturale. Oggi sono essenziali specialmente durante il periodo estivo per permettere a tutta la fauna selvatica di trovare acqua pulita in abbondanza.
Numerosi cacciatori si sono ritrovati presso l’area camper per una foto di rito e poi si sono suddivisi in gruppi per iniziare le operazioni di pulizia e ripristino delle varie fonti. La giornata si è conclusa presso la storica "fonte bagno", a suo tempo ristrutturata dal comune di Montelupone.
Per l’occasione sono intervenuti il sindaco di Montelupone, Rolando Pecora e l’assessore all’ambiente Giada Giorgetti che hanno evidenziato l’impegno concreto dei cacciatori di Montelupone per la salvaguardia del territorio.
Per la Federcaccia sono intervenuti il presidente provinciale Nazzareno Galassi e il presidente della sezione di Montecosaro Alessandro Malaisi che hanno ringraziato i propri iscritti per la fattiva collaborazione, precisando che per la tutela del territorio sono necessarie azioni concrete che puntino ad un modello di cacciatore responsabile che si prenda cura dell’ambiente e della comunità.
“Violenza di genere e pedocriminalità nelle fonti giudiziarie tra medioevo e età moderna” è il titolo della giornata di studi organizzata dall’Università di Macerata, dipartimento di Studi Umanistici, per giovedì prossimo, 5 maggio, nella sede in corso Cavour.
Dagli anni Settanta, la documentazione degli archivi giudiziari si è rivelata uno strumento idoneo per la ricostruzione storica delle problematiche inerenti la violenza di genere e la pedocriminalità, costituendo un fondamentale punto di vista attraverso cui cogliere i caratteri specifici delle norme legali e delle pratiche sociali del passato.
Interrogare questa preziosa documentazione permette, non solo di valutare la percezione della violenza nella storia, la sua trascrizione in legge e la sua trattazione negli spazi pubblici dei processi e delle fonti giudiziarie, ma anche di approfondire altri campi di interesse storico-sociale, come il ruolo della donna e la gestione del suo corpo, le strutture familiari, il rapporto tra matrimonio e sessualità e le altre pratiche sessuali devianti.
L’iniziativa proposta dall’Ateneo vuole raccogliere contributi che possano arricchire lo scenario storiografico relativo alla violenza di genere e alla pedocriminalità in un ampio orizzonte cronologico dal primo Medioevo all’età moderna, attraverso approfondimenti sulle fonti giudiziarie e una panoramica delle ricerche in corso d’opera che si allargano dal contesto marchigiano ad un piano nazionale e internazionale.
I lavori si apriranno alle 9:30 con i saluti del direttore del Dipartimento di Studi Umanistici John Francis McCourt e l’introduzione di Roberto Lambertini. Interverranno, quindi: Didier Lett della Universitè Paris Cité sui Libri Maleficiorum dell’Italia comunale; Maela Carletti sulle fonti giudiziarie a San Ginesio nel XIII secolo; Francesco Pirani sui tre registri super malefitiis della terra di Macerata nella seconda metà del Duecento; Maria Ciotti sulle fonti giudiziarie ad Ascoli in età napoleonica.
Nella seconda parte, che prenderà il via alle 14:30 con il coordinamento di Ninfa Contigiani, si alterneranno: Didier Lett su genere e pedocriminalità a Bologna tra XIV e XV secolo; Benedetta Petroselli sulla violenza contro le donne a Macerata nell’Ottocento; Iacopo Pigini su sodomia e pedocriminalità a Macerata in età moderna; Francesca Bartolacci, Francesca Ghergo e Costanza Lucchetti sulle prime indagini del progetto di ricerca “Donne a Recanati nel medioevo”.
"Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservare la Costituzione e le leggi dello Stato", questa la formula usata qualche giorno fa da due residenti nel comune di Pieve Torina davanti al sindaco Alessandro Gentilucci durante l'atto di riconoscimento della cittadinanza italiana.
"È un giuramento fondamentale che connota il grande senso di responsabilità che sta dietro a questa concessione. Accogliamo, con tutti i diritti e i doveri che ne conseguono, due nuove cittadine italiane, una originaria dell'india, l'altra della Romania.
Si arricchisce la nostra comunità di nuove esperienze e culture, è il segno dei tempi ma anche la consapevolezza di una realtà che, nonostante le difficoltà, continua a dimostrarsi solidale e inclusiva".
Resistenza, elasticità e stabilità: sono queste le caratteristiche del nuovo campo da tennis di ultima generazione che sarà inaugurato il prossimo sabato 7 maggio a Porto Potenza Picena. Una struttura, con fondo interamente in resina, che va a completare l’offerta destinata ad appassionati e nuove leve:
“Il nuovo campo farà certamente divertire i nostri iscritti, ma anche i giovanissimi allievi della nostra scuola di tennis” commenta il presidente del Tennis Club di Porto Potenza, Rovaldo Grassetti. Tornano ad essere così quattro i campi utilizzabili all’interno del Centro Sportivo di via Olimpia, grazie proprio a quest’ultimo rifacimento.
“Lo sport garantisce sane opportunità di svago ai nostri giovani. – spiega il vice sindaco con delega allo Sport, Giulio Casciotti – Il dialogo con le associazioni sportive del nostro territorio ci aiuta, come amministrazione, ad indirizzare gli investimenti verso ciò che serve per essere adeguati e competitivi”. Il taglio del nastro previsto alle ore 16 vedrà la presenza delle principali autorità locali.
Lunedì 2 maggio presso gli la sede del Cus Camerino Asd è stata presentata ufficialmente la seconda edizione del Montelago Eco Trail, prevista per il prossimo 26 giugno.
Dopo il successo della prima edizione del 2021, il CUS Camerino e l'associazione ACRUSD Camerino in Corsa, in collaborazione con l’Università di Camerino e con i comuni di Sefro, Camerino e Serravalle di Chienti, hanno deciso di riproporre i due percorsi di corsa in montagna e Trail, che si snodano tra le bellezze del comprensorio dell’altopiano di Montelago situato a oltre 1000 mt di altezza.
Entrambi i percorsi partono e arrivano a Sefro: il Trail di 30 km, Trofeo intitolato a Francesco Gentilucci, con dislivello positivo di 1600 metri; la corsa in montagna da 10km è valida anche come Campionato Regionale Assoluto e Master Individuale e Campionato Regionale di Società. Entrambe le gare sono inserite sul calendario nazionale Fidal 2022.
In questa edizione anche il CUSI, Centro Universitario Sportivo Italiano, ha dato il suo patrocinio ed è prevista una classifica per studenti iscritti alle università italiane e al primo classificato/a tra gli studenti universitari verrà consegnato il trofeo Unicam.
I due percorsi si snodano su rilievi compresi tra Monte Primo e Monte Igno, due tra le vette più alte del complesso che fa da contorno all’altopiano di Montelago, suddiviso amministrativamente tra i tre comuni ospiti.
Presenti alla conferenza stampa oltre al presidente del CUS Camerino Stefano Belardinelli, anche il Magnifico Rettore dell’Università di Camerino Prof. Claudio Pettinari, il sindaco di Sefro Pietro Tapanelli e il delegato allo sport del Comune di Serravalle di Chienti, Gianni Fedeli.
Il Magnifico Rettore Pettinari ha ribadito come l’Università è partecipe, vive il territorio e ci crede investendo risorse in iniziative che sono vicine ai temi che l’Università tocca ogni giorno. Il Presidente del CUS Belardinelli ha ribadito l’impegno del CUS verso uno sport sostenibile, con attività legate al territorio e allo sport all’aria aperta che segue continuamente la crescita di queste specialità.
Dal lato delle amministrazioni comunali interessate emerge la volontà di rilanciare il comprensorio di Montelago dopo tutte le difficoltà di questo territorio collegate al sisma prima e al Covid poi, il Sindaco di Sefro, Pietro Tapanelli, evidenzia l’unione di intenti dei tre comuni, su cui l’altopiano di Montelago insiste, per la valorizzazione del territorio e il delegato allo sport del Comune di Serravalle sottolinea come sia stata utile questa manifestazione alla sinergia tra i comuni di Camerino, Sefro e Serravalle di Chienti che collaborano per la migliore riuscita della manifestazione.
Per tutte le informazioni complete si possono consultare sui canali ufficiali della manifestazione: web www.montelagoecotrail.it, pagine facebook e instagram @montelagoecotrail.
Il 7 maggio prossimo, presso la Struttura organizzativa dipartimentale di Neuropsichiatria Infantile dell’Azienda Ospedaliero Universitaria “Ospedali Riuniti di Ancona” -presidio Salesi- avverrà la somministrazione della terapia genica per la malattia neuromuscolare Sma ad un neonato di 24 giorni che lo consegnerà ad una vita normale. Si tratta di un evento eccezionale, prima volta nella Regione Marche, fa sapere l'Azienda ospedaliera.
“La diagnosi, la cura e la ricerca sono le migliori risposte a queste malattie . Oggi illuminiamo il futuro di questo piccolo paziente e dei suoi genitori. Avanti senza esitazioni con la ricerca scientifica, strumento più efficace per migliorare la vita di tante persone”.
Si esprime così Michele Caporossi - direttore generale dell’AOU Ospedali Riuniti di Ancona davanti all’ennesimo risultato raggiunto dall’Azienda ospedaliera dorica e dal suo presidio ospedaliero del Salesi, struttura ad alta specializzazione nell’area Materno-Infantile, nonché punto di riferimento per la salute di bambini e ragazzi provenienti da tutta Italia. “Che questo evento accada nella nostra Azienda Ospedaliera Universitaria è la dimostrazione della sua dinamica volontà di trasformare qualità in eccellenza”.
Visibilmente emozionata la dottoressa Carla Marini, direttore di Neuropsichiatria Infantile, esprime così la sua soddisfazione: “I progressi della ricerca hanno fatto sì che la cura genica per alcune malattie rare su base genetica non sia più il futuro bensì il presente”.
L’atrofia muscolare spinale, conosciuta con l’acronimo di Sma, è una grave malattia neuromuscolare che colpisce circa 1 neonato ogni 8-9000; il difetto genetico alla base della malattia porta alla progressiva morte delle cellule nervose del midollo spinale che impartiscono ai muscoli il comando di movimento.
“Dal luglio 2021 è disponibile questa terapia genica per la cura di tale malattia. L’apposito medicinale viene somministrato per via venosa una volta nella vita, possibilmente alla nascita o poco dopo, nei neonati con diagnosi clinica e genetica di SMA. Gli studi attualmente a disposizione dimostrano che dopo il trattamento i bambini SMA hanno uno sviluppo motorio normale”, ricorda l’Azienda ospedaliera.
A proposito della Sma, l’Azienda Ospedaliera-Universitaria è impegnata nella redazione di uno specifico Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) mirato alla presa in carico dei pazienti, nell’ambito dello straordinario sforzo della Regione Marche contro le malattie neuromuscolari. Il PDTA verrà presentato nel corso di un Convegno Scientifico che si svolgerà il prossimo 28 maggio alla Mole Vanvitelliana di Ancona.
In vista del periodo di fine primavera ed estivo, anche per agevolare il flusso turistico, il presidente della Regione Marche scriverà una lettera alla società Autostrade "per chiedere un incontro rispetto ai lavori e ai cantieri sull'A14 nel tratto che va da Pedaso a San Benedetto". È lo stesso Acquaroli ad annunciarlo, rispondendo ai cronisti a margine della seduta del Consiglio regionale.
"Chiediamo chiarezza - spiega il presidente - sulle date di chiusura dei lavori che ci consentono, soprattutto nei 'ponti' più difficili, che saranno quelli del 2 giugno e poi nel periodo estivo, di rallentare e di mettere in sicurezza per acconsentire ai cittadini e pendolari marchigiani e non, e soprattutto al flusso di turisti, di poter camminare in sicurezza e senza code chilometriche".
"L'obiettivo? Mettere in sicurezza weekend, ponti e il periodo estivo a più alto traffico - conclude Acquaroli -. Chiaramente i lavori creano ingorghi, e questi rischiano di diventare un pericolo maggiore nei periodi di stagione in cui il traffico è più pesante'.
In 24 ore altri 2.017 positivi al coronavirus rilevati nelle Marche e l'incidenza ogni 100mila abitanti torna verso quota 800 (da 723,92 a 796,32). Questo quanto emerge dal bollettino giornaliero diffuso dalla Regione. Sono stati analizzati 6.187 tamponi di cui 5.360 nel percorso diagnostico (37,6% di positivi) e 827 nel percorso guariti.
Tra gli ultimi positivi 433 persone con sintomi; tra i casi 598 contatti stretti di positivi, 529 contatti domestici, 21 in setting scolastico/formativo, 6 in ambiente di vita/socialità, 5 in setting lavorativo, uno rispettivamente in setting assistenziale e sanitario; per 411 casi in corso un approfondimento epidemiologico.
Oltre 500 positivi nella fascia d'età 45-59 anni (533), seguita dalli 'classi' 25-44 anni (475), 60-69 anni (242) e 70-79 anni (211). In ambito provinciale, 542 casi ad Ancona, 422 a Pesaro Urbino, 383 a Macerata, 373 ad Ascoli Piceno, 214 a Fermo; 83 positivi provenienti da fuori regione.
Invariato il numero di degenti per Covid-19 nelle Marche nelle ultime 24 ore: restano 174 pazienti in ospedale di cui 5 in terapia intensiva (stabile), 49 in Semintensiva (+2) e 120 in reparti non intensivi (-2); 32 i dimessi.
Con questi dati, riferisce ancora la Regione, restano immutate anche le percentuale di occupazione dei posti letto: 2,2% nelle Intensive (232 posti complessivi) e 16,8% in Area Medica (169 degenti su 1.006 posti).
Due i deceduti che fanno salire il totale a 3.850 (un 75enne di Fabriano in provincia di Ancona e una 84enne di Ascoli, entrambi con patologie pregresse).
Il totale di positivi è risultato in sensibile aumento (6.496; +1.268) e gli isolamenti domiciliari sono 18.102 mentre i guariti/dimessi salgono a 438.031 (+747)
Prosegue la campagna di vaccinazione a protezione del contagio da Covid-19, predisposta dall’Asur Marche nel centro comunale di via Gobetti 80 a Civitanova.
Sono stati resi noti gli orari di maggio: dal 3 e fino al 31 dello stesso mese, il polo della zona industriale di Santa Maria Apparente sarà aperto il martedì e il venerdì dalle ore 09,00 alle ore 13,00. Queste le date di apertura: 3, 6, 10, 13, 17, 20,24, 27 e 31 maggio 2022.
Il past president del Rotaract club di Macerata Angelo Maria Tartaglia all’ultima edizione del corso sulla leadership del Rotary. Si è conclusa il 30 aprile la XXXVII edizione del Ryla, storico corso sulla Leadership organizzato dai vari club del distretto Rotary 2090, rivolto ai giovani under 30 per far comprendere loro l’importanza del sapersi destreggiare in mondo lavorativo sempre in continua evoluzione.
Quest’anno, il Rotary club di Macerata ha inviato all’evento il past president del Rotaract club Angelo Maria Tartaglia, che si è rivelato subito entusiasta per l’eccezionale fiducia riposta in lui da tutto il club ed in particolare dalla presidente Mirella Staffolani.
“Esperienze di questo genere aiutano in concreto i giovani che si trovano ad intraprendere per la prima volta la strada del mondo del lavoro, in quanto spronati da un team di professionisti che solo il Ryla, e pochi altri, possono dare”, queste le parole del partecipante Tartaglia.
Il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha sottoscritto nei giorni scorsi a Fermo, insieme ad altri 60 primi cittadini marchigiani, il protocollo d’intesa tra la Regione e le Amministrazioni locali per l’inserimento di 62 teatri storici nella lista dei beni del patrimonio mondiale dell’Unesco.
Alla firma erano presenti il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, e l’assessore regionale alla Cultura, Giorgia Latini. Il Feronia, opera dell’architetto Ireneo Aleandri – lo stesso che ideò lo Sferisterio di Macerata - presenta una struttura elegante e slanciata verso l’alto, con pianta a ferro di cavallo, tre ordini di palchi e loggione.
La decorazione pittorica del sipario storico, un olio su tela su bozzetto del pittore sanseverinate Filippo Bigioli, fu realizzata da Raffaele Fogliardi. Il Bigioli fu poi anche l’autore degli affreschi a tempera che ornano i palchi e il soffitto. Il Feronia fu costruito nel 1823 sull’area di un precedente teatro settecentesco opera dell’architetto Domenico Bianconi di Fano. Terminati i lavori di realizzazione, il teatro venne solennemente inaugurato nel 1828 con l’esecuzione di due opere di Gioacchino Rossini, “Mosè in Egitto” e “Matilde di Shabran”.
Chiuso nel 1960 perché pericolante, il Feronia venne dichiarato monumento nazionale nel 1961 e poi riaperto dopo un lungo e complesso lavoro di restauro nel 1985 con un concerto lirico – strumentale con l’Orchestra di Vienna e la partecipazione del soprano Katia Ricciarelli. Ha una capienza di 412 posti.
“Il Feronia è il luogo della cultura dei settempedani – sottolinea con orgoglio il sindaco Piermattei – Siamo fieri che figuri tra i gioielli che la Regione ha deciso di candidare a patrimonio dell’Unesco. Si tratta per noi di un luogo quanto mai vivo perché qui si tengono decine e decine di spettacoli e incontri. Il progetto della Regione di dare vita a un circuito di teatri storici che rivitalizzi i centro storici e il nostro entroterra è sicuramente lungimirante ed è stato sposato appieno dalla nostra Amministrazione comunale”.
Nuovo appuntamento con il ciclo dei Concerti in Ateneo organizzato dall’Università di Macerata in collaborazione con il Conservatorio “G.B. Pergolesi” di Fermo. Giovedì 5 maggio, il giovane e pluripremiato musicista Jacopo Fulimeni si esibirà in un recital pianistico nell’aula A di Filosofia alle ore 18.30. L’ingresso è libero, non occorre prenotazione.
Jacopo Fulimeni ha iniziato lo studio del pianoforte a 8 anni. A 9 anni è risultato primo all’esame di ammissione per la classe di pianoforte al Conservatorio di Fermo. Si è classificato 1° assoluto in numerosi concorsi nazionali e internazionali.
Come giovane promessa è stato chiamato a tenere concerti in numerosi Festival pianistici. Si è esibito come solista con la Form nei Teatri Gentile da Fabriano e Annibal Caro di Civitanova Marche. E’ stato invitato dal governo ungherese a tenere un concerto per la stagione 2019/2020 al Liszt Ferenc Memorial Museum di Budapest.
Monte Cavallo piange la scomparsa del 43enne Lucio Testiccioli. L’uomo, che lavorava in banca, al Credito cooperativo dei Sibillini di Pieve Torina, si è spento domenica sera all’Hospice di San Severino, dopo aver affrontato con dignità un male che non gli ha lasciato scampo.
Ieri tante persone, alla camera ardente allestita nella chiesa parrocchiale del paese, si sono strette alla moglie Lucia, ai genitori Otello e alla sorella Simona e al fratello Paolo.
Il funerale è previsto per oggi, alle 10.30, sempre nella chiesa del paese. Numerosi i messaggi di affetto e vicinanza, dall’associazione Avis comunale di Pieve Torina al Comune di Monte Cavallo.
Nella giornata di ieri, 2 maggio, Macerata ha dato il via all'XI edizione del festival del libro "Macerata racconta", quest'anno dal titolo "Le sfide", organizzata dall'associazione conTESTO, in collaborazione con il Comune e Unimc. La manifestazione durerà fino all'8 maggio e vedrà eventi per bambini, adulti, per gli studenti universitari e per le scuole, con dibattiti, presentazione di libri, contest e molto altro.
La prima giornata ha visto tra i vari incontri, un'anteprima assoluta presso il teatro della Filarmonica, lo spettacolo "Non possiamo abituarci a morire". I protagonisti sul palco sono stati il reporter e scrittore Angelo Ferracuti, la cantante Serena Abrami ed il pianista e compositore Fabio Capponi. A fare da filo conduttore all'esibizione del trio, il tema del lavoro.
Il lavoro trattato in ogni suo aspetto: da quello precario, a quello sottopagato, al "contratto a chiamata". Tematiche tutt'ora vive e accese, che invitano a riflettere sulla situazione attuale delle grandi aziende e sulle condizioni cui versano tanti lavoratori. Le stesse riprese da Ferracuti, che con voce profonda e maestria ha saputo introdurre gli spettatori nella vita del poeta fermano Luigi Di Ruscio, fino ad attraversare tutta la sua storia.
Trasferitosi ad Oslo nel 1957, come tanti migranti Di Ruscio ha dovuto affrontare le più varie controversie di un paese del tutto sconosciuto: imparare una nuova lingua, il lavoro in fabbrica, la discriminazione, sono solo alcuni degli elementi che contribuiscono a far nascere quella rabbia, quella necessità di evasione, quella profonda aggressività, che nel tempo si sono trasformate in poesia per raccontare la condizione operaia e umana 'tout court'.
Alle letture di Ferracuti, spesso rudi e taglienti, la voce delicata di Abrami accompagnata dalla soave musica di Capponi hanno alternato canzoni e canti popolari, intrise della gioia e della disperazione dei lavoratori. Il tutto lasciando lo spettatore sospeso fra incanto e riflessione.
Reunion a Petriolo per i 23 anni dalla vittoria del campionato di Seconda Categoria nella stagione 1998/1999. I componenti della squadra Petriolese San Marco di allora si è ritrovata nel segno del grande spirito di gruppo che ha caratterizzato in quegli anni la compagine rossoblù. Gruppo che ottenne una prima storica promozione in Prima Categoria per una società fondata negli anni Cinquanta.
Tra saluti, risate, ricordi e momenti emozionanti, aneddoti, vecchie foto e ritagli di articoli di giornale dell'epoca e un piacevole momento conviviale, fortemente voluto dal giocatore più rappresentativo di quella rosa, Roberto Santini (classe 1959, che ha militato anche tra i professionisti), giocatori e dirigenti si sono ritrovati sabato 30 aprile per celebrare e ricordare con grande emozione l'entusiasmante vittoria del campionato restato nella storia sportiva petriolese.
Presenti erano l'allenatore-giocatore Fabrizio Cesetti poi Roberto Santini, Florindo Repupilli, Fabrizio Tombesi, Matteo Matteucci, Ubaldo Ferretti, Andrea Magnamassa, Andrea Ugolini, Christian Barbera, Alessandro Viti, Umberto Secchiari, Giammaria Montecchia, Paolo Contigiani, Massimiliano Contigiani, Rossano Tombesi, Vincenzo Pazzarelli, Renzo Renzi, Luigi Tedeschi, Walter Salvucci e Maurizio Vissani. Presenti anche l'encomiabile presidente di allora della Petriolese San Marco, Ermanno Lattanzi, e il dirigente Stelvio Montecchia.
“Le liste di attesa sono un problema che esiste dal 2012. Da mesi ci stiamo organizzando per garantire che la domanda sia soddisfatta nei tempi previsti. In aggiunta alle risorse ordinarie ora sono in arrivo risorse statali, si tratta di quasi 13 milioni di euro per le Marche, per l’esattezza 12.861.641 euro”. Lo annuncia l’assessore alla salute Filippo Saltamartini che oggi ha portato all’approvazione della Giunta il Piano Operativo Regionale per il recupero delle liste d’attesa con rimodulazione per l’anno 2022.
"I fondi saranno così ripartiti: 7.363.000 euro per Asur Marche, 3.101.200 euro per Torrette ,1.428.520 euro per Marche Nord, Poco meno di un milione di euro per Inrca. Il finanziamento riguarda solo l’attività straordinaria di recupero, mentre quella ordinaria viene sostenuta dal Sistema sanitario nazionale".
"Per le prestazioni ospedaliere saranno interessate: prestazioni aggiuntive del personale del SSN con aumento delle tariffe orarie; reclutamento di personale a tempo determinato Per le prestazioni di specialistica ambulatoriale e di screening sono previste invece : prestazioni aggiuntive con aumento della tariffa oraria e incremento del monte ore dell’assistenza specialistica ambulatoriale convenzionata interna. In genere si prevede anche il coinvolgimento delle strutture private accreditate Il Piano Esecutivo dovrà ora mettere in rilievo come garantire le prestazioni nei tempi stabiliti".
Travolto da un'auto: bimbo di 8 anni trasferito al Salesi. Il fatto si è verificato in via Circonvallazione Pietro Nenni a Monte San Giusto, alle 20:15 della serata di oggi. Ancora al vaglio dei Carabinieri intervenuti la dinamica di quanto accaduto. Alla guida dell'auto che lo ha investito una giovane donna.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118 che, prestate la prime cure del caso, hanno trasportato il bambino all'ospedale Salesi di Ancona. In base a fonti mediche le condizioni del piccolo non sarebbero, tuttavia, gravi. Nell'impatto avrebbe riportato fratture alle gambe.
A 5 anni si allontana da casa, lungo la Strada statale 16 Adriatica a Senigallia e viene ritrovato dalla polizia nei pressi di un vagone abbandonato lungo i binari della ferrovia.
A rintracciarlo nel pomeriggio gli agenti della Volante, dopo che alla Sala Radio del Commissariato, tramite personale della Polizia Ferroviaria di Ancona, era stata segnalata la presenza di un bimbo che camminava e giocava sui binari. Subito è disposta la sospensione del traffico sulla linea ferroviaria.
Con i poliziotti anche degli addetti di Rfi che hanno perlustrato la linea ferroviaria a nord e a sud, fino a rintracciare il piccolo verso nord, nei pressi dello scalo merci, tra un vagone in disuso ed un insieme di attrezzature.
Gli agenti innanzitutto hanno accertato che il bambino stesse bene, poi lo hanno riaffidato ai genitori (una coppia originaria del sud-est asiatico e residente lungo la Statale Adriatica nord) entrambi sotto choc. La circolazione ferroviaria è stata regolarmente ripristinata.
Incidente sul lavoro: autista di un furgone trasportato a Torrette, ferito anche un operaio. È quanto si è verificato nel pomeriggio di oggi, intorno alle 16:20, in località Valle Cascia di Montecassiano. L'esatta dinamica di quanto avvenuto è tutta da chiarire.
Secondo una prima ricostruzione, l'autista di un mezzo pesante stava trasportando dei bancali contenenti lastre di vetro, quando il carico si è sbilanciato dal furgone. L’autotrasportatore, a quel punto, ha chiesto supporto alla ditta nella quale erano dirette le lastre, che ha inviato sul posto un proprio dipendente.
Durante il tentativo di sistemare il carico, l’operaio si è sbilanciato ed è caduto a terra, mentre le lastre hanno travolto l’autista. Lanciato l'allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118 che hanno deciso di allertare l'eliambulanza. L'elicottero, atterrato nei pressi del luogo dell'incidente, ha poi trasportato l’autista all'ospedale di Torrette in eliambulanza.
L’operaio è stato invece trasferito all’ospedale di Macerata per accertamenti. Sul posto anche i carabinieri e gli ispettori dello Spsal. Aperta un'indagine per gli accertamenti del caso e stabilire eventuali responsabilità.
Si è conclusa ieri pomeriggio a Hyeres la Settimana Olimpica Francese 2022 con un bilancio generale positivo per gli atleti azzurri presenti. La vela olimpiaca italiana si è confermata ancora una volta ad alti livelli soprattutto pensando all’anagrafe dei ragazzi convocati, tutti molto giovani che presumibilmente hanno ancora un lungo cammino davanti.
Uno di loro è il kiter Riccardo Pianosi. Sicuramente buone ma senza acuti le performance della giovane promessa del Club Vela Portocivitanova (CVP) che, entrato nelle finalissime dalla nona posizione, non trova l'exploit finale. L'atleta rossoblù chiude ottavo, rientrando comunque nella top ten. Più avanti il compagno in azzurro Lorenzo Boschetti (CC Aniene), che vede il podio dalla quarta posizione. Sulla vetta della classifica è finito il singaporiano Maeder, coetaneo di Pianosi e già protagonista, nella scorsa stagione, di accesi testa a testa con il marchigiano. Seguono sul podio i francesi Mazella e Nocher.
“Questa settimana è stata molto impegnativa e non ero in ottima forma - dichiara Pianosi - Ho cercato comunque di dare il meglio di me e mantenere in tutte le regate un ritmo costante per evitare di fare errori, buttare via punti preziosi e andare troppo in basso in classifica. In finale sono entrato nono, quindi è stata dura provare a risalire. La prima prova è andata bene, mi sono classificato secondo a pari punti con l’atleta cinese in gara.
Nella seconda, l’ho marcato e sono riuscito a superarlo, ma Mazella ha fatto lo stesso con me, rubandomi la posizione. Sono riuscito a guadagnare dunque una sola posizione, chiudendo ottavo. Non è andata benissimo, speravo in un risultato migliore ma mi sono comunque divertito “.
Campo di regata difficile e qualche bizza del meteo nella baia di Hyeres. Durante la settimana infatti le condizioni varie incontrate dai regatanti hanno dato loro la possibilità di confrontarsi con tutte le possibili intensità di vento: forte all’inizio e progressivamente calato di giorno in giorno, fino a regime di brezza leggera nell'ultimo giornata.