Il questore di Fermo ha emesso in 10 giorni ben sei provvedimenti di ammonimento per violenza di genere: nel dettaglio uno è stato disposto per minacce persecutorie configuranti lo stalking e cinque per violenza domestica.
Il primo è un provvedimento a carico di un professionista che si era invaghito di una sua cliente. Interrotto il rapporto sentimentale dalla donna, lui, non accettando la fine della relazione, ha cominciato a tempestare la vittima di messaggi attraverso piattaforme social di messaggistica istantanea, mail e biglietti cartacei fatti ritrovare sul vetro dell'autovettura di lei.
Messaggi che si sono fatti sempre più minacciosi e offensivi di fronte al rifiuti della donna di riallacciare il rapporto, l'uomo ha cominciato anche a seguire la vittima e ad appostarsi sotto casa.
Gli altri ammonimenti per violenza domestica sono riferibili in 3 casi ad una situazione di grave disagio sociale intrafamiliare con soggetti in probabile stato di sofferenza psicologica, responsabili di reiterate violenze nei confronti dei genitori e dei fratelli. Gli ultimi due, quasi speculari, sono invece ascrivibili ai classici, e purtroppo molto comuni, casi di violenza fra marito e moglie, con schiaffi, pugni, calci, insulti e violenza di natura psicologica da parte dell'uomo nei confronti della donna, fatti avvenuti alla presenza di minori.
Gli uomini ammoniti sono stati convocati in Questura, dove personale di polizia qualificato e specializzato in materia di violenze domestiche ha notificato ai destinatari i provvedimenti che rappresentano una sorta di avvertimento a cambiare atteggiamento nei confronti della vittima, pena la possibilità di irrogazione di misure di prevenzione ancora più incisive. In ottica preventiva agli ammoniti sono stati illustrati i percorsi da seguire presso le strutture specializzate in materia di gestione dei soggetti maltrattanti.
(Fonte Ansa)
Divieto di transito nel primo tratto di via San Nicola, a Tolentino. È quanto prevede un'apposita ordinanza dell'amministrazione comunale di Tolentino per consentire i lavori di scarico materiale, in prossimità dell'abitazione sita al civico 36.
Il divieto in via San Nicola resterà in vigore dalle ore 8:00 alle ore 17:00 tutti i giovedì dal 16 novembre sino al 28 dicembre e interesserà tutte le categorie di veicoli dall'intersezione con Corso Garibaldi fino all'intersezione con piazza San Nicola.
L'ordinanza "potrà essere revocata qualora l'istituzione di divieto di transito veicolare risulti incompatibile con esigenze istituzionali richieste dall'amministrazione comunale o con ulteriori modifiche della viabilità richieste da altri cantieri", si precisa in una nota.
“Non solo moda”: è il singolare titolo del meeting sulle nuove terapie e procedure diagnostiche in Medicina e Oncologia organizzato dai dottori Nicola Battelli e Roberto Catalini, direttori delle rispettive U.O.C. dell’ospedale di Macerata, che si svolgerà nella giornata di giovedì 16 novembre all’Hotel Cosmopolitan di Civitanova Marche.
Nel corso del tempo, in Medicina l’avvento di terapie innovative ha trovato resistenze o, al contrario, ha portato a vere e proprie “mode”, che poi si sono affermate nella prassi ospedaliera oppure sono state abbandonate.
“L’avvento di nuovi farmaci è spesso accompagnato da aspettative e sfide, che bisogna saper cogliere adeguatamente, valutando i vantaggi che possiamo ottenere nella cura dei nostri pazienti - dichiarano i primari delle U.O.C. di Oncologia e Medicina Interna, i dottori Battelli e Catalini –
In campo oncologico il meeting si propone di offrire un aggiornamento nel trattamento del carcinoma ovarico, polmonare, del tratto urogenitale, del tratto gastroenterico e della mammella. Nella sezione internistica, invece, saranno discusse le nuove opportunità nel trattamento delle dislipidemie e del tromboembolismo venoso e i problemi cardiologici dei pazienti in trattamento oncologico”.
“La Medicina deve guardare a terapie innovative efficaci e che riducano l’impatto sul paziente – sottolinea l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini – gli eventi informativi e formativi come questo hanno grande utilità”.
Al meeting parteciperanno diversi specialisti tra oncologi, internisti, cardiologi, geriatri, ematologi, reumatologi, endocrinologi, MMG, farmacisti, biologi e personale infermieristico della regione Marche.
Si illumina di giallo il rettorato dell’Università di Camerino, per ribadire il suo no ad ogni forma di guerra e di aggressione, alla luce dell’inasprirsi di tutti i conflitti che stanno caratterizzando questo periodo storico.
“Come Ateneo abbiamo il dovere di tenere alta l’attenzione su quanto sta accadendo in questo difficilissimo momento storico – ha sottolineato il rettore Unicam Graziano Leoni – e di ribadire il nostro no ad ogni forma di violenza. Abbiamo scelto di 'accendere' il rettorato di giallo, il colore del sole che riscalda e illumina tutti e sorge ogni giorno donando nuova speranza e nuova energia, per sottolineare come sia sempre possibile trovare una soluzione alternativa alla guerra e alla violenza nella gestione dei conflitti”.
In linea con la mozione CRUI redatta in occasione dell’assemblea dei rettori svoltasi all'Unicam lo scorso 19 ottobre, l’Ateneo camerte ribadisce come le Università siano, per la loro stessa natura, luogo di incontro e dialogo fra le culture nonché di sviluppo di pensiero critico e razionale, strumenti ai quali guardare per ogni costruzione di pace.
“Nelle nostre aule ci sono studentesse e studenti provenienti da oltre cinquanta Paesi del mondo - prosegue il rettore Leoni - ogni giorno si confrontano culture, idee, valori, progetti, si parlano lingue diverse, abitudini ed usi differenti si incontrano per arricchire quel bagaglio culturale che caratterizzerà la vita di ognuno. Tutti hanno diritto a un futuro di pace, abbiamo il dovere di lavorare perché esso sia garantito, ognuno nel proprio ambito”.
Unicam esprime inoltre vicinanza e solidarietà sia agli studenti e alle studentesse provenienti dalle zone di guerra presenti in Ateneo, sia a quanti lavorano in ambito universitario e si trovano ad affrontare la guerra nelle aree di crisi
È scomparso alle prime luci dell'alba, Giovanni Petrella, ex maresciallo del disciolto Corpo delle guardie di pubblica sicurezza, una figura che ha fatto la storia della Squadra Mobile di Macerata negli anni ’70, allorquando gli succedette quale comandante il maresciallo Sebastiano Nuciforo.
Era nato a Campobasso, ma da giovane arruolato nella Pubblica Sicurezza fu trasferito a Macerata e qui è rimasto, complice la conoscenza dell’amore della sua vita, la signora Anna, con la quale ha formato la sua splendida famiglia, circondato dall’amore dei suoi figli, Gabriella, Paola, Vittorio e Letizia.
“Tanti gli episodi della Squadra Mobile, che lo hanno visto protagonista nella indagini”, lo ricorda l’ex questore Giorgio Iacobone. “Al di là di un omicidio avvenuto in piazza Garibaldi, una donna uccisa dal marito, l’attività della squadra mobile si limitava nei primi anni ’70 a prostituzione e gioco d’azzardo, ogni tanto si registrava il raid di furti in appartamento ad opera di ladri in trasferta, di regola provenienti da Roma, facilitati dall’usanza di lasciare le chiavi fuori dalla porta. Poi dalla seconda metà degli ’70 il dramma della droga, in specie eroina, che investì Macerata più di tante altre provincia e colpì in maniera drammatica tanti giovani”.
In un recente filmato realizzato dalla Sezione Anps di Macerata (Associazione Nazionale Polizia di Stato) sull’attività degli ’70 e ’80 il sovrintendente capo Petrella figura accanto a Diego Maradona, una foto risalente agli inizi degli ’80 allorquando il Napoli fece il ritiro estivo a Macerata, alloggiando a Villa Quiete e il maresciallo incaricato di comandare.
"Nonostante i suoi 97 anni curava l’orto sotto casa - ricorda ancora Icobone - ed era solito offrire ai colleghi che andavano a trovarlo i suoi prodotti, che mostrava con orgoglio esaltandone la genuinità. I funerali si terranno domani (15 novembre), alle ore 15, nella nella chiesa del Santissimo Sacramento (Cappuccini).
L’Associazione Polisportiva Aurora Treia aggiunge un elemento di qualità al proprio organico per cercare di superare la crisi. Il trentaduenne jolly della mediana, Matteo Petruzzelli, reduce da ottime stagioni con la maglia del Monturano Campiglione, ritorna nel campionato di Promozione per accasarsi presso la società biancorossa.
Per Petruzzelli gli ultimi campionati sono stati segnati da prestazioni di alto livello, un bottino di quattordici reti siglate ed una salita in Eccellenza avvenuta a seguito del ripescaggio ottenuto dal Monturano nel corso dell’estate. Per l’Aurora si tratta del secondo innesto che va ad aggiungersi a quello di Manuele Ramadori.
Un acquisto importante che arriva alla corte di mister Stefano Compagnoni in vista della delicata sfida di sabato contro l’Atletico Centobuchi.
Un'altra anteprima e unica data italiana per il MountEcho’, gli Holy Wave saliranno sul palco sabato 19 novembre alle 21.20 al teatro delle Logge, per presentare il loro ultimo album “Five of cups”.
Tra le numerose realtà formatesi intorno alla scena capitanata da Alex Maas e Christian Bland, membri dei famosi Black Angels, e rappresentanti di spicco del movimento neo-psichedelico statunitense tutto incentrato ad Austin, Texas, paradiso progressista nel bel mezzo del Lone Star State, di certo spiccano gli Holy Wave, un quintetto di multistrumentisti che da dieci anni a questa parte pubblica proprio per l’etichetta dei sopracitati The Black Angels.
All'inizio della loro carriera quindicennale, gli Holy Wave si appoggiarono a un tranquillo regno della psichedelia, evitando jam di lunga durata ed eroismo chitarristico per un approccio sognante orientato al pop.
Ma in Five of Cups, sembra che le limitazioni fisiche della vita in quarantena abbiano spinto Holy Wave a vagare ancora più in profondità in nuovi territori sonori, esaminando il costrutto sintetico della felicità nella nostra epoca moderna e come così spesso il raggiungimento del comfort sia privo di un vero senso di gioia, vivace promemoria del fatto che la larghezza di banda dell’esperienza umana richiede intrinsecamente alti e bassi e che l’euforia si trova spesso nella ricerca al di fuori del familiare.
Quella delle piccole scuole, con spesso pochi studenti riuniti insieme in un’unica classe, o meglio, “pluriclasse”, non è un’immagine da cartolina da altri tempi, ma una realtà ancora oggi molto diffusa, soprattutto in quelle zone che risultano più isolate o comunque meno abitate.
Lo dimostra il forte interesse riscosso a livello nazionale dall’incontro sul tema organizzato dal Dipartimento di Scienze della formazione, beni culturali e turismo dell’Università di Macerata con il patrocinio dell’Istituto Nazionale di documentazione, innovazione, ricerca educativa, Indire, della rete Piccole scuole e dell’Ufficio scolastico regionale per le Marche. Giovedì 16 novembre alle 17 al Polo Bertelli si svolgerà il seminario su curricoli, spazi, tecnologie e soluzioni pedagogiche alternative nelle piccole scuole a partire da due recenti volumi editi da Morcelliana.
Sono oltre 350 le registrazioni finora giunte, di cui il 74% di insegnanti in servizio nelle Marche ma anche in altre regioni italiane, come Piemonte, Lombardia, Campania, Puglia, Abruzzo, Liguria, Calabria, Sicilia e Sardegna. Presente anche una rappresentanza degli studenti iscritti ai corsi di laurea del Dipartimento. Circa la metà potrà partecipare all’evento in presenza, gli altri potranno seguirlo da remoto tramite piattaforma Teams.
I lavori, coordinati da Juri Meda, docente Unimc di Storia della pedagogia, saranno introdotti dai saluti del rettore John McCourt, dalla presidente di Indire Cristina Grieco, dalla direttrice generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per le Marche DonatellaD’Amico, la presidente del corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria Anna Ascenzi. Interverranno Domenico Simeone dell’Università Cattolica di Milano e Lorella Giannandrea, direttrice del Dipartimento, oltre alle due autrici delle pubblicazioni realizzate nell’ambito del progetto di ricerca dell’Indire “Piccole Scuole”, Giuseppina Rita Jose Mangione e Laura Parigi.
“Nel corso degli ultimi anni – spiega Meda – nei confronti delle piccole scuole sono stati tenuti atteggiamenti eterogenei. In alcuni ambienti, esse erano viste come un lusso, una sorta di privilegio concesso a territori poveri e isolati, un inutile spreco di denaro pubblico. Altri le hanno considerate scuole di serie B. Oggi sono state rivalutate, divenendo un’eccezionale occasione di rilancio delle aree interne e, allo stesso tempo, possono divenire luoghi di straordinarie sperimentazioni pedagogiche, come quelle messe in atto nelle pluriclassi, che costituiscono dei laboratori spontanei di inclusione socio-culturale, educazione tra pari e trasversalità del curricolo”.
Una scossa di magnitudo 4.0 si è registrata oggi a 22 chilometri di profondità, con epicentro a Montelparo (Fermo), secondo i dati riportati dall'Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia).
La scossa, breve ma intensa, è avvenuta intorno alle 17:17 ed è stata avvertita distintamente in tutta la provincia di Fermo, ma anche nel Maceratese, nell'Ascolano e nell'Anconetano. Non si registrano al momento danni a persone o cose, ma sono in corso le verifiche del caso.
Nella mattinata di oggi, 14 novembre, è stata inaugurata a Macerata la sede del consolato onorario della Lituania. La prima domanda che può sorgere è «Quali sono i rapporti tra le due nazioni e perché Macerata come luogo d’elezione?».
A rispondere è il console onorario Antonello De Lucia il quale, per motivi professionali, un paio di anni fa, ha avuto modo di entrare a contatto con la realtà di questo paese scoprendo che c’è una grande attenzione, un ecosistema molto sensibile proprio verso la regione Marche, al suo tessuto culturale e aziendale.
Da qui l’idea di fondare l’unico consolato presente nella città maceratese: “Il nostro territorio col suo brand, nonostante abbia vissuto dei momenti difficili dal punto di vista economico, da fuori, è visto con grande interesse; da tutto ciò è scaturita l’iniziativa di dar vita a questa nuova e bella storia ”, ha affermato De Lucia
Quest’ultimo ha messo in luce le caratteristiche e le potenzialità di un paese piccolo quanto fortemente in crescita che, negli ultimi dieci anni, ha impiegato ingenti risorse nel campo delle innovazioni tecnologiche. Non a caso, ha sottolineato il console, molte aziende inglesi, post brexit, da Londra si sono trasferite a Vilnius e la Lituania stessa è un paese che sta investendo anche nel territorio italiano. Per rendere l’idea, basti citare l’impianto multimilionario di pannelli fotovoltaici che in Campania dà lavoro a centinaia di persone: “c’è una fertilità di rapporti economici: l’Italia importa ed esporta dalla Lituania”.
All’evento inaugurale hanno partecipato le maggiori rappresentanze istituzionali tra cui l’ambasciatrice della Lituania in Italia Dalia Kreiviene, il nuovo prefetto Isabella Fusiello, la vicesindaco Francesca D’Alessandro, l’assessore regionale Filippo Saltamartini, il comandante provinciale della Finanza Ferdinando Falco, il rettore dell’Università di Macerata John Mc Court, il comandante provinciale dei carabinieri Nicola Candido.
A prendere la parola dopo Antonello De Lucia, l’ambasciatrice Dalia Kreiviene che ha messo in evidenza come questo nuovo consolato onorario sia l’undicesimo in Italia nel corso degli ultimi trentadue anni di relazioni diplomatiche tra i due paesi. È poi entrata nel vivo del piano d’azione ribadendo l’importanza di instaurare un rapporto capillare, che dal piano nazionale arriva fino alle realtà locali delle singole regioni.
Sul solco di questa linea politica, ha fatto menzione delle aree di cooperazione fra la Lituania e la regione Marche, soprattutto per quanto concerne l’ambito del turismo e del commercio: “Vorrei sottolineare che l’Italia è da tempo un valido partner economico consolidato. Tuttavia, vedrei dei potenziali per estendere ancora di più il campo di collaborazione con un focus particolare sui settori forti di questa regione: quello tessile, la moda, l’arredamento e l’agroalimentare”.
Ha infine ricordato i settecento anni dalla fondazione dell’attuale capitale e di come, già nelle lettere del Gran Duca di Vilnius ai re e granduchi degli stati della vecchia Europa, si evinceva la fisionomia di un paese baltico aperto all’incontro, allo scambio tra culture, tra economie e persone.
A seguire l’intervento di Alice Pinna, account manager di Lithuania Travel che rappresenta l’Italia nell’ambito del turismo della Lituania tramite un’agenzia di marketing e comunicazione che è B2B: “Siamo felici di essere stati convolti in quest’occasione che a nostro avviso costituisce un ulteriore tassello, un’ulteriore testimonianza di quella che è la stretta relazione tra le due nazioni”. Infine la parola alle suggestive e affascinati immagini di un video incentrato sulle bellezze paesaggistiche e artistiche nonché il corredo delle tradizioni culturali e gastronomiche del paese baltico.
Sedici milioni di euro destinati a edifici storici del centro di Visso e quasi 4 milioni per la torre civica, le mura e costruzioni private del Comune di Petriolo. Sono in totale circa 20 i milioni di euro aggiuntivi destinati alle Marche, e in particolare al Maceratese, dalla Cabina di coordinamento, presieduta dal Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli e composta dai presidenti delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.
Merito delle misure inserite nelle Ordinanze Speciali in deroga che, nel caso del Comune di Visso, riguarda ulteriori quattro interventi, per un valore complessivo di circa 16 milioni di euro destinati a interventi unitari per gli aggregati pubblico-privati di Palazzo Priori (3,5 milioni), Palazzo Governatori (4,9 milioni), Palazzo Varano (2,7 milioni), la chiesa e Palazzo San Giacomo (5 milioni).
In cabina di coordinamento è stata approvata anche un’ordinanza speciale in deroga per il comune di Petriolo. Qui invece sono stati programmati interventi per 3,8 milioni di euro.
Nel dettaglio, le opere riguardano: il recupero della torre civica (832mila euro), le zone ipogee della torre (91mila euro), le mura storiche castellane (608mila euro), le cisterne murarie ipogee (40mila euro), interventi su parti comuni di edifici privati (1,65 milioni), interventi di finitura (450mila euro) e altri interventi (180mila euro).
Infine, attraverso un'ulteriore modifica all’ordinanza Omnibus, è prevista la realizzazione di una struttura temporanea di supporto agli impianti sciistici di risalita sul Monte Prata, nel Comune di Castelsantangelo sul Nera, prossimi alla riapertura dopo sette anni. Una struttura in grado di offrire ospitalità in sicurezza, la cui realizzazione si rende necessaria in attesa della ricostruzione del rifugio "Nido delle aquile", di cui è stato approvato il progetto definitivo, finanziata dalla Struttura commissariale.
Si tratta di un intervento che rientra nella strategia di rilancio per la destagionalizzazione già delineata all’interno del progetto vincitore del bando “Destination Management Comprensorio dei Sibillini”, incluso nel Piano complementare sisma 2009-2016.
Un progetto, finanziato con 500 mila euro, che rappresenta lo strumento attuativo per una nuova visione strategica per l’alta montagna del cratere marchigiano teso a valorizzare il “marchio” dei Monti Sibillini e finalizzato a raggiungere con maggiore efficacia quelle tipologie di turismo che prediligono esperienze sostenibili, a contatto con la natura e con le comunità locali. Il “Destination Management Comprensorio dei Sibillini” ha visto l’adesione di nove Comuni proprio del territorio dei Monti Sibillini: Arquata del Tronto, Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Fiastra, Montefortino, Montegallo, Montemonaco, Sarnano e Ussita.
Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha dichiarato: “Sono molto soddisfatto del lavoro che la cabina sta portando avanti e dei risultati ottenuti da questo ultimo provvedimento, che contribuisce a dare velocizzazione in uno dei centri più colpiti dal sisma come Visso. Le risorse destinate agli edifici storici del centro di Visso, dove sono iniziate le demolizioni da diversi mesi, e del comune di Petriolo, vanno in questa direzione, accelerando sempre di più i tempi di realizzazione degli interventi".
"Oltre alla ricostruzione fisica vi è anche un altro segnale che vogliamo dare a questi territori duramente colpiti ed è quello della speranza per un domani di rinascita sotto molteplici punti di vista: sociale, economica e turistica, per far vivere un centro storico è necessario renderlo fruibile ed abitarlo ma anche innescare un dinamismo che possa stimolare la ripresa economica e l’iniziativa imprenditoriale".
"Infine, rinascita turistica, perché questi centri riportati a un nuovo splendore possano poi attrarre nuovi visitatori. In questo provvedimento c'è anche attenzione alle attività sciistiche sul Monte Prata, nel comune di Castelsantangelo sul Nera, prossime alla riapertura. Una buona notizia che pone le basi per un rilancio di tutto il comprensorio dei Sibillini, di grande valore per l’intero sistema turistico marchigiano”.
Il commissario straordinario alla Ricostruzione e alla Riparazione sisma 2016, Guido Castelli, ha dichiarato: "Si tratta di interventi molto importanti che si inseriscono all'interno di quel cambio di passo che stiamo imprimendo alla ricostruzione. Visso, in particolare, di questo cambio di passo è uno degli esempi più concreti dal momento che l'incremento di cantieri e lavori è ben visibile".
"Mi fa poi particolarmente piacere che queste decisioni odierne per Visso riguardino edifici di pregio del suo centro storico, un autentico gioiello dei Monti Sibillini che è nostro dovere riportare agli antichi fasti. Proprio qui questa estate abbiamo compiuto una visita del centro con il presidente Acquaroli, la cui attenzione nei confronti di questi territori è costante. Positive anche le novità rispetto al centro di Petriolo, borgo al quale dedichiamo risorse ingenti".
"Con l’intervento presso Monte Prata, infine, contiamo di mettere l’ultimo tassello per la riapertura dopo sette anni di questi impianti sciistici nell’attesa del ripristino del rifugio che, in un’ottica complessiva, rappresenta il primo presidio della montagna".
"Il rilancio dei nostri territori montani è di particolare importanza: rappresenta una priorità di cui siamo ben consapevoli. Il recupero e la strategia di rilancio dei siti feriti dal sisma fa parte integrante del processo di riparazione. La loro fruibilità, infatti, può creare un circolo virtuoso fatto di incentivazione del flusso turistico il quale, a sua volta, può contribuire a rivitalizzare e a rendere attrattivi i nostri borghi, contrastando il processo di spopolamento”.
Anche quest'anno l'Alam, l'associazione laureati dell'Università di Macerata, organizza la Giornata del laureato, che si terrà la mattina di sabato 2 dicembre. Nata nel 2003, l’iniziativa vuole riunire insieme e festeggiare chi ha conseguito il titolo di dottore 25 e 50 anni fa. Quest’anno Unimc cerca, quindi, tutti coloro che si sono laureati nel 1973 o nel 1998.
Chi si è laureato in quegli anni e vuole partecipare alla cerimonia, può contattare l’Ateneo per comunicare i recapiti attuali, insieme ai dati anagrafici, il corso frequentato, la data di conseguimento della laurea, in modo da ricevere l’invito ufficiale, scrivendo un’email a comunicazione@unimc.it. L’Ateneo invita anche a passare parola ai colleghi di studio per raggiungere il maggior numero possibile di laureati e laureate.
Dopo il sold out del primo appuntamento della rassegna di circo contemporaneo al teatro Feronia, sabato prossimo (18 novembre), con spettacolo unico alle ore 20:45, arriva l’artista berlinese pioniere della giocoleria contemporanea: Stefan Sing.
Un artista voluto dalla co-direttrice artistica del Sic, lo stabile di innovazione circense, Fabiana Ruiz Diaz, che in collaborazione con la città di San Severino Marche porta per la prima volta in provincia di Macerata il progetto di avanguardia circense "Cie Wilson, sing!" con lo spettacolo "Why not maybe perhaps".
Sul palco con Stefan Sing anche lo scozzese Liam Wilson, giocoliere e ballerino. I due insieme capovolgono i presupposti impliciti della giocoleria seguendo ogni impulso espressivo per creare momenti di bellezza surreale attraverso un approccio espressionista, utilizzando pochissimo per dire molto.
Lo spettacolo, consigliato a tutto il pubblico sopra i 10 anni, è un’occasione unica per addentrarsi nel linguaggio del circo contemporaneo europeo. Stefan Sing sviluppa il suo stile unico dal 1985, combinando la giocoleria con la danza contemporanea.
La giocoleria è un linguaggio capace di trasmettere significati affrontando questioni impegnative in modo sia concreto che metaforico, usufruendo di un vocabolario di componenti astratte e quindi una propria grammatica.
La forza di "Why not maybe perhaps" risiede nel giocolare con gli oggetti, sfruttandone il potenziale associativo che essi offrono per raccontare la relazione dell'essere umano con ciò che lo circonda. In questo senso il giocoliere diventa un simbolo del costante sforzo dell'essere umano di dare ordine e significato ai molteplici stimoli del mondo che attraversa: l'essere umano che fallisce e si rialza, l'essere umano che si sviluppa attraverso la ripetizione costante, l'essere umano che può esistere solo in connessione con l'esterno.
Si dice sicura di un altro successo Fabiana Ruiz Diaz: "Aprire la seconda rassegna di circo contemporaneo al teatro Feronia con un sold out è stata una forte emozione, ci ha dato ancora più fiducia nel nostro lavoro. Il prossimo spettacolo è particolare, Stefan Sing è una star della giocoleria, il suo lavoro è estremamente tecnico ma anche molto concettuale, diversi addetti ai lavori ci hanno già chiamati per venirlo a vedere. Il che ci rende orgogliosi di far apprezzare San Severino Marche, oltre che per le sue bellezze paesaggistiche, anche come luogo di sperimentazione di un’arte popolare come il circo".
La rassegna di nouveau cirque continuerà al teatro Feronia il 16 dicembre con Circo El Grito e il nuovo spettacolo firmato da Fabiana Ruiz Diaz, un’anticipazione ancora "senza titolo" ma che è un esempio di "circo di creazione", fortemente voluta al teatro Feronia come segno di riconoscenza verso tutta la comunità settempedana che ha accolto calorosamente il Sic. Le iniziative dello Stabile di Innovazione Circense sono proposte in collaborazione con i Teatri di Sanseverino.
Nuovo peculiare intervento di awake surgery condotto nel reparto di Neurochirurgia dell’AOU delle Marche – diretta dal dottor Roberto Trignani - dall’equipe multidisciplinare di cui hanno fatto parte i neurochirurghi Stefano Vecchioni e Massimo Vissani, il neuroanestesista Edoardo Barboni e la neuropsicologa Silvia Bonifazi, tutti noti per l’utilizzo delle procedure neurochirurgiche in “awake”.
L’eccezionale procedura ha visto come protagonista un paziente olandese - H.L. - da anni residente in Italia affetto da una lesione cerebrale. Per questo intervento sono state adottate nuove tecnologie con l’obiettivo di migliorare il comfort del paziente, monitorare il livello di stress e, in questo caso specifico, per superare le difficoltà correlate alla barriera linguistica del paziente; la sua prima lingua è l’olandese, la seconda è l’inglese. La lingua olandese è stata impiegata per agire sulla sua componente emotiva attraverso il visore di realtà virtuale (Hypno VR), la lingua inglese per facilitare l’interazione tecnica prima e durante la procedura.
Contestualmente un innovativo sistema di monitoraggio (ANI monitor) è stato utilizzato per la prima volta in Italia in un contesto di awake surgery per documentare anche gli effetti del visore sul paziente, un dispositivo che si propone come guida non invasiva per valutare il livello di stress, comfort e dolore del paziente.
“In queste speciali procedure - spiega il neurochirurgo dottor Stefano Vecchioni - il paziente svolge un ruolo da protagonista, dunque è chiaro quanto sia fondamentale la comunicazione, per il necessario scambio di informazioni e sviluppo di relazioni che avvengono tra tutte le figure coinvolte prima durante e dopo l’intervento chirurgico. Trasformare il paziente in un soggetto attivo e consapevole durante l’intervento significa potenziare ogni sua risorsa, biologica, psicologica culturale e sociale”.
Il dottoe Edoardo Barboni - Responsabile della SOSD Neuroanestesia e TIPO - sottolinea il potenziale enorme dell’Intelligenza Artificiale in medicina : “L’utilizzo del visore ha permesso di modulare le diverse componenti, quella sensoriale, affettivo emotiva, cognitiva, attraverso una condizione immersiva con video e audio in lingua Olandese, fornendo al paziente la possibilità di avvalersi di una strategia in più per controllare l’emotività. L’efficacia di questa strategia è stata confermata dal fatto che il paziente ha richiesto spontaneamente più volte durante l’intervento di utilizzare il visore e il sistema di monitoraggio ha confermato una riduzione del livello di stress avvertito dal paziente durante l’intera procedura”.
“È evidente, d’altronde, come spiega la dottoressa Silvia Bonifazi – della SOSD Psicologia Ospedaliera - che la relazione terapeutica utilizza altri canali oltre a quello verbale ed in questo contesto ovviamente hanno giocato un ruolo fondamentale anche la percezione della presenza, della partecipazione emotiva, dell’empatia e professionalità di tutto il team multidisciplinare”.
La testimonianza di H.L. illustra perfettamente quanto il binomio Intelligenza Artificiale e professionalità medica sia destinato a rivoluzionare le procedure chirurgiche: “ Tutto è iniziato quando sono entrato in contatto con l’Ospedale Torrette di Ancona, dove ho preso un appuntamento con il dottor Roberto Trignani. Lui, insieme al neurochirurgo Stefano Vecchioni – che il paziente chiama affettuosamente Stephani - ha avanzato il sospetto che io potessi avere un tumore sul lato sinistro del mio cervello.
La situazione è progredita molto rapidamente, innanzitutto con un colloquio con il team medico, composto dalla psicologa Silvia Bonifazi, il neurochirurgo Stephani e il neuroanestesista Eduardo Barboni: le loro informazioni e spiegazioni su quali sarebbero stati gli step successivi sono state molto chiare e mi hanno rassicurato fin da subito. La settimana successiva ho iniziato una preparazione - 3 appuntamenti alla settimana della durata di un’ora - durante la quale ho “imparato” a riconoscere delle immagini, contare e fare test questa preparazione tecnico-psicologica si è rivelata un passaggio fondamentale. Nel corso dell’intervento, il team medico è stato sempre al mio fianco e mi ha supportato costantemente. Fantastici” - racconta H.L. con entusiasmo.
“C’era anche della musica a disposizione per aiutarmi a rimanere tranquillo, ma soprattutto c’erano i medici, che mi hanno spiegato ogni passaggio dell’intervento con grande chiarezza. Vale la pena di sottolineare che io sono olandese e che sia la preparazione che l’intervento sono stati eseguiti in lingua inglese, ideale per me che ancora non ho un italiano così buono da affrontare una situazione del genere”.
Tutti questi fattori hanno permesso di sviluppare correttamente quella alleanza terapeutica che ha fatto sentire il paziente a “casa” , in famiglia, anche se in terra straniera, pronto ad affrontare la procedura da sveglio.
“Il team multidisciplinare - prosegue il dottor Edoardo Barboni - è finalizzato ad esaltare il fattore umano, fondamentale per l’esito terapeutico della procedura. Infatti non bisogna immaginare l’intelligenza artificiale come uno strumento che andrà a sostituire il medico : nel nostro approccio al malato le competenze, le nuove tecnologie e l’interesse per le nuove frontiere in tema di ricerca si integrano in un processo che al centro preveda la personalizzazione e l’umanizzazione delle cure.
Fino a domenica 19 novembre gli spazi espositivi allestiti all'interno dell’ex chiesa di Santa Maria della Misericordia, in piazza Del Popolo, ospitano la mostra di Claudio Scarponi dal titolo: "Occhi dal mondo". L’evento culturale è patrocinato dalla Croce Rossa Italiana, cui saranno destinate le offerte che verranno raccolte grazie a questa iniziativa solidale.
La straordinaria esposizione è un viaggio per immagini che l'artista settempedano, amante da sempre della fotografia, dedica a India, al piccolo Tibet, a Nepal, Siria ed Etiopia, realtà dove ha viaggiato e dove ha raccolto tantissime immagini insieme all’amico fotoreporter Roberto Farina. Le stesse si propongono di documentare particolari situazioni colte lungo le strade, all’interno dei villaggi o delle piccole comunità come quella dei monaci buddisti che vivono sulle montagne desertiche del Ladakh.
Scatti in bianco e nero che catturano l’attenzione ma che, soprattutto, contengono un’anima e danno voce a sentimenti e situazioni. "Mi sono spesso trovato in situazioni difficili da fotografare – spiega l’autore della mostra, Claudio Scarponi – ma il mio istinto naturale è quello di descrivere la vita di persone povere, oppresse o addirittura prive degli elementi essenziali per vivere come l’acqua. Cerco di fissare in questi volti il sentimento di un particolare momento come la paura, la tristezza, la diffidenza, a volte la simpatia e persino la gioia per una semplice stretta di mano".
Il progetto si pone come obiettivo quello di far vedere con uno sguardo diverso e meno indifferente donne e uomini che vivono nello stesso nostro pianeta, ma anche per richiamare l’attenzione su quanti operano nel volontariato locale e internazionale. Si è cercato di mettere in risalto l’umanità di queste persone senza retorica o pietismo, ma lanciando anche un messaggio di positività e di speranza.
La mostra è visitabile nei seguenti giorni e nei seguenti orari d’apertura: dal lunedì al venerdì dalle ore 17 alle 19. Il sabato dalle ore 10 alle 13 e dalle 16.30 alle 20, la domenica dalle ore 16.30 alle 20.
Torna il festival "de Sidera. A proposito di cosmogonie", giunto quest’anno alla seconda edizione. Si tratta di un percorso culturale di conoscenza e di riflessione, un fil rouge tra poesia e stelle, evocando de-sideri e con-siderazioni, in programma a Macerata dal 17 novembre al 4 dicembre.
"Si tratta di un festival - ha detto l’assessore alle Politiche giovanili Marco Caldarelli aprendo la conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa, insieme all’assessore agli Eventi Riccardo Sacchi e al professor Guido Garufi -, essendo articolato in quattro giornate, portatore di un’ambizione non banale. In ‘de Sidera’ vorremmo un po’ di tutto, poter parlare di politica, letteratura, di poesia, di saggistica e di musica. È un’iniziativa interessante perché aperta, nuova, senza particolare recinti, il criterio di scelta non è politico ma affidato al gusto di ciascuno di noi. Vedrete che chi seguirà il Festival si porterà a casa qualcosa di importante, per la città e per lui".
"Quattro eventi sono un pretesto positivo per conoscerci meglio - ha detto il professor Guido Garufi introducendo gli eventi in programma -. ‘de Sidera’ è un festival che di anno in anno si replica presentando dettagli diversi e potrebbe diventare una struttura permanente irraggiando altri segnali durante l’anno sulla città. Voglio ringraziare gli assessori Caldarelli e Sacchi perché ci vuole coraggio a produrre un atto culturale di questo tipo, perché quello che facciamo rientra in un circuito un po’ diverso. La qualità della cosa è come una giacca di classe e allora, in questo caso, non conta il pubblico ma la qualità del pubblico".
"Promuovere un festival che prevede nel suo core business quello è già stato detto prima di me, è un atto di coraggio - è intervenuto l’assessore agli Eventi Riccardo Sacchi -. E’ un festival libero, forse perché non ha steccati ideologici e fa dell'approccio liberale la sua cifra. È un festival che più pop non si può, siamo liberi negli argomenti, nello scegliere gli autori, la forma d’arte e il contenuto. E quindi libertà di movimento e di scelta. Sottolineo, infine, la collaborazione e la sinergia benefica tra i due assessorati coinvolti benedetta dall’amministrazione comunale".
Tra letteratura, storia e società, il Festival, organizzato in sinergia dagli assessorati alle Politiche giovanili e agli Eventi, aprirà i battenti con un’anteprima regionale dal titolo “Corsi e ricorsi storici” con la presentazione di "Vico dei miracoli", il nuovo libro di Marcello Veneziani dove il giornalista e scrittore narra la vita di uno dei grandi filosofi italiani: Giambattista Vico.
Tutto scorre come in un racconto, ma tutto è veritiero: la nascita e l'infanzia travagliata; il lavoro di precettore; i primi passi accademici, le incredibili vicissitudini familiari, i rapporti con la Chiesa, i reali e la nobiltà, le opere incomprese, la vecchiaia, la morte e la farsa dei funerali ripetuti, la gloria postuma.
L’incontro, organizzato dall’associazione Antelitteram, per la direzione artistica di Filippo Davoli, si terrà venerdì prossimo, 17 novembre, alle 21.15, al Teatro della Filarmonica. Il calendario del Festival prevede poi per mercoledì 22 novembre, alle 21, al Caffè Basquiat, una serata particolare in compagnia di Luca Pucci e Alessandro Savi, autori del libro “Pronto, è il bar” che in tutta la provincia ha venduto più di mille copie ed è pronto alla ristampa. Il libro raccoglie e racconta un vasto repertorio aneddotico di personaggi frequentatori di bar e locali rappresentando uno spaccato sulle nostre tradizioni linguistiche e popolari.
Mercoledì 29 novembre, sarà la volta di Edoardo Salvioni che presenterà il nuovo libro di Guido Garufi "Non esiliarti", un’autoantologia dei versi dal 1972 ad oggi. L’incontro si terrà, alle 17.30, alla presenza dell’autore, alla Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti.
A chiudere il festival, lunedì 4 dicembre, alle 17.30, all’Auditorium della Biblioteca Mozzi Borgetti sarà l’incontro intitolato "Lingua di Joyce e frazionamento dei linguaggi" a cura del professor John McCourt, magnifico Rettore dell’Università di Macerata e tra i massimi esperti al mondo di Joyce. L’intervento di McCourt sarà introdotto dal direttore artistico del Festival Filippo Davoli e da Guido Garufi. Tutti gli eventi sono gratuiti.
Sorpreso con la droga negli slip: denunciato un operaio 45enne della provincia di Fermo. A fermarlo, nella tarda serata di venerdì, sono stati i carabinieri della sezione operativa della Compagnia di Macerata.
L'uomo, italiano, è stato intercettato all'altezza di Montecosaro Scalo dai militari della sezione operativa con la collaborazione dei colleghi del reparto operativo, ed è stato bloccato mentre si trovava, in compagnia di un altro uomo, 38enne, alla guida di un'Audi A3.
Proprio il comportamento nervoso di M.M., queste sono le sue iniziali, e l’impazienza di proseguire la marcia nel vano tentativo di eludere il controllo, ha indotto i militari a non dare credito alle giustificazioni e di approfondire le verifiche.
La perquisizione ha consentito di rinvenire, nascosto negli slip, un involucro per un peso complessivo lordo di 52 grammi contenente eroina, oltre ad un piccolo bilancino di precisione che era custodito in un borsello.
Nel corso della successiva perquisizione effettuata nell'abitazione dell'uomo, è stato trovato materiale per la preparazione e il confezionamento dello stupefacente oltre ad altri due bilancini di precisione intrisi di residui di stupefacente. Particolare che ha ulteriormente aggravato il quadro probatorio emerso a carico del 45enne.
La droga - che doveva essere ancora "lavorata" per essere suddivisa in dosi prima di essere immessa nelle locali piazze di spaccio - e tutto il materiale per il confezionamento rinvenuto sono stati sottoposti a sequestro penale e l'uomo è stato deferito in stato di libertà per la detenzione ai fini di spaccio.
Confindustria Macerata ricerca per un'azienda che opera nel settore oil & gas un/a Qhse Coordinator in supporto ai siti operativi (codice annuncio Conf 435). La risorsa si occuperà della gestione Qhse (Qualità, Salute, Sicurezza e Ambiente), della redazione del Dvr (Documento di Valutazione dei Rischi) e del DSS (Documento di Sicurezza e Salute).
Requisiti richiesi: laurea in Ingegneria Gestionale o in Ingegneria dell’Ambiente o affini; conoscenza dei contesti normativi di riferimento quali il D.Lgs. 81/08 e il D.Lgs. 624/96; conoscenza degli standard UNI EN ISO 9001, 14001 e 45001; buona conoscenza della lingua inglese (livello B1); disponibilità a brevi trasferte in Italia e all’estero. Sede di lavoro: provincia di Macerata.
Gli interessati possono inviare il proprio curriculum vitae, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679), specificando il codice dell’ annuncio, al link: https://www.confindustriamacerata.it/servizi-associativi/megamenu-services/sportello-lavoro.html (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY)
Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
Nell'ambito di un'intensificazione dei controlli delle Guardia di finanza del comando provinciale di Ancona e dell'Agenzia Dogane e Monopoli presso l'Aeroporto delle Marche, il fiuto del cane antidroga Sonja, delle Fiamme Gialle, ha permesso di intercettare un plico sospetto. Dentro c'era un panetto di 100 grammi di hashish, abilmente imballato e custodito in modo tale da tentare di eludere i controlli.
Gli ulteriori accertamenti effettuati dai militari, sotto la direzione della Procura della repubblica di Ancona, hanno consentito di individuare il destinatario della spedizione ed estendere le operazioni di servizio anche presso la sua abitazione.
Le indagini hanno portato alla denuncia a piede libero per spaccio di sostanze stupefacenti di un giovanissimo - minorenne - alla competente autorità giudiziaria minorile, al sequestro del panetto di hashish e del telefono cellulare da cui, verosimilmente, veniva tracciata la spedizione ed intrattenuti i contatti con il mittente.
Un concerto dedicato uno dei musicisti più innovativi e influenti dell’intera storia del jazz come Charlie Parker. Venerdì 17 novembre alle ore 21:15 al Politeama di Tolentino, il sassofonista e icona del jazz internazionale Stefano Di Battista accompagnato dal Gigli Jazz Project rende omaggio al fondatore del jazz moderno con un progetto dal titolo "Bird, il ritratto di un’epoca". Il programma è tutto dedicato a Parker con brani originali in stile bepop eseguiti da un ensemble di ben 10 elementi.
Dagli anni cinquanta ad oggi, il mondo della musica jazz (e non solo) ha subito l’influenza dell’opera di Charlie Parker. Molti musicisti hanno trascritto e copiato nota per nota i suoi "assolo", schiere di sassofonisti hanno imitato il suo modo di suonare. Di tutta la sterminata produzione dell’artista si propone in questo progetto un estratto del disco che Bird registrò nel 1950: "Charlie Parker With Strings". Parker non si limitò a registrare usando il suo quintetto bebop standard ma nel creare gli arrangiamenti realizzò un desiderio di lunga data: contaminare la sua musica con il suono classico degli archi.
Stefano Di Battista nasce a Roma il 14 febbraio del ’69 da una famiglia di musicisti ed appassionati di musica e inizia a studiare il sassofono all’età di 13 anni. Dopo aver suonato in gruppi di vario genere, nel ’92 si trova a suonare al Calvi Jazz Festival. È lì che incontra per la prima volta dei musicisti francesi, primo fra tutti Jean-Pierre Como che lo invita a suonare a Parigi.
Da quel momento in poi ha fatto la spola tra Roma e Parigi, moltiplicando le sue audizioni in modo da procacciarsi qualche ingaggio. Infine si procura due concerti al Sunset di Parigi, con un trio formato dal batterista Roberto Gatto e dal contrabbassista francese Michel Benita. Gatto rinuncia e viene rimpiazzato all’ultimo minuto dal batterista Aldo Romano, che viene colpito dallo stile affascinante del sassofonista. In un attimo è nata un’amicizia tra i due. La seconda sera Stèphane Huchard è alla batteria e invita Laurent Cugny, prossimo a prendere le redini dell’ONJ (Orchestra Nazionale del Jazz).
Stefano viene assunto all’istante. In due sere da sogno la vita di Di Battista è cambiata. Oltre alla partecipazione al progetto di Aldo Romano dal quale sono scaturite due registrazioni discografiche (Prosodie e Intervista) e la presenza nell’ONJ diretta da Cugny, continua ad incontrare gente, tiene alcuni concerti in trio con Daniel Humair e J.F. Jenny Clark, suona con musicisti americani di passaggio come Jimmy Cobb, Walter Brooker, Nat Adderly. La carriera di Di Battista è a una svolta.
Pilastro dei vari gruppi di Aldo Romano, membro del sestetto di Michel Petrucciani, Stefano incomincia a pensare alla realizzazione di un progetto a suo nome. Nel ’97 il suo primo album per la Label Bleu, dal titolo “Volare”, lo vede al fianco di Flavio Boltro alla tromba, Eric Legnini al piano, Benjamin Henocq alla batteria e Rosario Bonaccorso al contrabbasso. Nel ’98 arriva il suo primo ingaggio per la storica Blue Note, per la quale inciderà l’album “A prima vista”, accompagnato dalla stessa formazione di musicisti, che tra le altre cose diventerà il suo gruppo stabile di riferimento.
Nel luglio 2000, la registrazione di un disco magistrale dove Stefano è affiancato dall’incomparabile presenza di Elvin Jones alla batteria (il leggendario batterista di John Coltrane), Jacky Terrasson al piano e Rosario Bonaccorso al contrabbasso. Il disco, dall’omonimo titolo, uscirà poi nell’Ottobre 2000. Il nuovo disco, oltre ad avere grandi riconoscimenti da parte della critica internazionale, ha vinto il prestigioso premio francese Telerama, classificandosi al primo posto nelle classifiche europee come disco più venduto. La formazione prevede: Stefano Di Battista sax; Luca Pecchia chitarra; Massimo Manzi batteria; David Padellacontrabbasso; Lucia Galli arpa; Luca Mengoni violino I; Stefano Corradetti violino II;Vincenzo Pierluca viola; Federico Pierpich violoncello.