"Anci Marche aderisce convintamente all'iniziativa dell'Anci nazionale "Luci Spente nei Comuni" e ha già chiesto a tutti i colleghi sindaci di scegliere un monumento particolarmente significativo del proprio comune e procedere a spegnere le luci che lo illuminano giovedì 10 febbraio alle ore 20".
L'Anci stima per le amministrazioni comunali un aggravio di almeno 550 milioni di euro, su una spesa complessiva annua per l'energia elettrica che oscilla tra 1,6 e 1,8 miliardi di euro. L'auspicio dell'Associazione dei Comuni è che "attraverso questa iniziativa simbolica si capisca a quali rischi si va incontro se non si interverrà presto con un sostegno adeguato a coprire almeno tutti gli aumenti previsti in questi mesi".
Anche il Comune di Macerata, così come tanti altri in Italia, aderisce all’iniziativa promossa dall’Anci e dal presidente Antonio Decaro . Domani, infatti, a partire dalle 20 e per 30 minuti, verrà spenta l’illuminazione dell’arena Sferisterio, uno dei monumenti simbolo della città.
“Il Comune di Macerata aderisce in modo convinto all’iniziativa Anci contro il caro bollette che rischia di aggravare ancora di più una crisi economica e sociale con la quale stiamo già facendo i conti; gli Enti locali hanno bisogno di un sostegno rapido e adeguato per continuare a garantire l’erogazione dei servizi ai cittadini” – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -.
“Come Amministrazione abbiamo già messo a bilancio 900mila euro in più rispetto allo scorso anno per la spesa di gas e luce ma, da una proiezione realistica, non saranno sufficienti. Chiediamo quindi un intervento concreto del Governo per evitare di mettere in difficoltà non solo le pubbliche amministrazioni ma anche le famiglie e le attività economiche e commerciali che già soffrono”.
Tra i sindaci che hanno aderito, quello di Porto San Giorgio Nicola Loira. Il primo cittadino ha deciso, per protesta, di spegnere giovedì 10 febbraio le luci della fontana ornamentale di viale Cavallotti. “L’aumento del costi delle bollette sta diventando insostenibile anche per le nostre comunali – sottolinea Loira – . Ciò rischia di ripercuotersi negativamente sul bilancio e, di conseguenza, sui servizi per i cittadini. Per questo aderiamo all’iniziativa di spegnere simbolicamente l’illuminazione della fontana”.
Anche comune di Civitanova Marche aderisce all’iniziativa “Luci spente nei comuni”, lanciata dall’Anci contro il rincaro energetico, che vede anche l’adesione di Anci Marche, come comunicato dalla presidente Valeria Mancinelli. A Civitanova, l’Amministrazione comunale ha scelto di spegnere l’illuminazione di piazza XX Settembre e giardini di piazza, dalle ore 20,30 alle 21,00.
Sono 440.748 gli animali microchippati nelle Marche. Al 4 febbraio 2022 risultano iscritti all'Anagrafe regionale degli animali d’affezione 414.772 cani, 25.946 gatti e 30 furetti. Lo rende noto l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa). I numeri sono estratti dalla banca dati dell'Anagrafe degli animali d'affezione gestita dal Ministero della Salute, che viene alimentata e aggiornata almeno una volta al mese dalle Regioni e dalle Province autonome.
Dalle cifre emerge chiaramente come, a livello nazionale, siano ancora pochi i gatti microchippati, senza considerare i furetti, meno presenti nelle famiglie italiane, poiché non esiste alcun obbligo d’iscrizione nelle Anagrafi territoriali per queste due specie. L’Oipa da tempo chiede che anche per gatti e furetti sia introdotto l’obbligo di microchippatura, efficace strumento per combattere il randagismo.
«L’obbligo del microchip per i cani è un efficace metodo di lotta al randagismo sia per identificare i cani presenti sul territorio, sia per riportare in famiglia animali smarriti. Stessa funzione potrebbe avere per gatti e furetti», commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «In Italia, la legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo (legge n.282/91) ha reso obbligatoria l’iscrizione di ogni cane all’anagrafe regionale, sia esso di proprietà privata o randagio, e questo è un chiaro ostacolo all’abbandono di un cane adottato da un canile. Perché non introdurre l’obbligo anche per gli altri animali d’affezione?».
La Regione con più animali microchippati - 2.216.862 - è la Lombardia (1.865.836 cani, 350.130 gatti e 896 furetti). La Regione con meno animali iscritti all’Anagrafe - 31.691 - è la Valle d’Aosta (27.064 cani e 4.627 gatti). Nella classifica delle Regioni con il maggior numero di animali domestici microchippati, secondo è il Veneto (1.541.529), seguito dall’Emilia Romagna (1.413.262), dal Piemonte (1.135.898), dal Lazio (1.132.588) e dalla Campania (1.075.300). Impossibile stimare la percentuale di cani microchippati sul totale anche a causa del mancato rispetto dell’obbligo da parte di molti proprietari.
Per quanto riguarda i gatti, non essendo obbligatoria la loro microchippatura, l’Oipa informa che è online dal 2011 un’Anagrafe nazionale felina (Anf) gestita dall’Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi) che registra, su base volontaria dei richiedenti, i dati identificativi dei gatti con microchip. Tutti i proprietari di gatti possono rivolgersi a un medico veterinario aderente all’Anf per l’identificazione e la registrazione del gatto.
«Ci appelliamo a tutte le Regioni affinché con proprie leggi introducano l’obbligo d’iscrizione all’Anagrafe degli animali d’affezione. Sarebbe un ulteriore stretta al fenomeno dell’abbandono e della sovrappopolazione degli animali chiusi in canili e gattili», conclude Comparotto.
Di seguito, la tabella con i dati della banca dati del Ministero della Salute (al 4.2.2022)
Aperto fino al 25 febbraio il bando per l’assegnazione di un incarico come consulente psicologico per gli studenti dell’Università di Macerata. Il ruolo da ricoprire sarà relativo al periodo da marzo 2022 ad aprile 2023. Si richiede titolo di studio in psicologia (laurea magistrale o vecchio ordinamento), iscrizione all’ordine professionale degli psicologi ed esperienza di lavoro, almeno biennale, nel settore della consulenza psicologica.
È inoltre necessaria una certificazione linguistica almeno di livello B2 relativa alla lingua inglese e la cittadinanza di uno stato membro dell’Unione europea. Il consulente dovrà effettuare colloqui di supporto psicologico agli studenti che ne facciano richiesta in maniera sporadica.
Le consulenze saranno organizzate con il supporto dell’Ufficio orientamento e servizi agli studenti e dell’Ufficio Infopoint. L’impegno richiesto a ciascun professionista è di due giorni al mese, dalle 9.00 alle 14.00 e dalle 15.00 alle 18.00. Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito unimc.it/albo_online.
Giorgia Meloni sceglie di non vaccinare sua figlia e spiega perché, creando polemica tra gli esperti. "Le possibilità che un ragazzo muoia di Covid sono le stesse che uno muoia colpito da un fulmine", assicura la leader di Fratelli d'Italia in un'intervista a La Stampa. "Questo è un vaccino in sperimentazione, che finisce nel 2023" ha detto.
Queste parole hanno sortito una reazione immediata e durissima della comunità scientifica. A partire da Roberto Burioni, virologo pesarese del San Raffaele di Milano, che, attraverso Twitter ha confutato le parole della leader di FdI.
“Meloni: le possibilità che un ragazzo muoia di Covid sono le stesse che muoia colpito da un fulmine" twitta il virologo Roberto Burioni che, per smentire quanto affermato dalla leader di Fratelli d'Italia. Nello stesso 'cinguettio' riporta anche dei numeri: "Anni 2020-2021: morti per fulmine negli Usa: 28 (di tutte le età) - scrive Burioni - morti per Covid negli Usa: 900 (sotto i 18 anni)".
Gli fa eco anche il direttore della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta: "Onorevole Giorgia Meloni lei è libera di non vaccinare sua figlia. Non di fare disinformazione pubblica sui vaccini. Grazie".
Nelle Marche rilevati altri 3.213 casi di Coronavirus nell'ultima giornata e l'incidenza su 100mila abitanti scende a 1.400,49 (ieri 1.513,58). I dati dell'Osservatorio epidemiologico regionale danno conto di 567 persone con sintomi tra gli ultimi casi che comprendono 1.008 contatti stretti di positivi, 872 contatti domestici, 41 in ambiente scolastico/formativo, 2 di vita/socialità, uno ciascuno rispettivamente in ambiente lavorativo, assistenziale e sanitario; su 704 contagi ancora in corso l'approfondimento epidemiologico.
Sono 10.514 i tamponi eseguiti tra cui 8.087 nel percorso diagnostico (39,7% di positivi) e 2.427 nel percorso guariti. Per numero assoluto di casi primeggia ancora la provincia di Ancona (877) seguita da vicino da quella di Macerata (800); poi Pesaro Urbino (597), Ascoli Piceno (460) e Fermo (353) e 126 contagiati provenienti da fuori regione. Tra le fasce d'età, la più colpita è ancora quella tra 25-44 anni in cui rientra quasi un quarto dei casi (794), seguita da persone tra i 45-59 anni (699 casi), 6-10 anni (337) e 60-69 anni (313).
Nelle ultime 24 ore sono saliti a 367 i ricoverati per Covid-19 nelle Marche (+1 rispetto a ieri), dei quali 51 in Terapia intensiva (+1 rispetto alle ultime 24 ore) e 316 in Area medica; in particolare i pazienti in Semintensiva sono 66 (+2) e quelli in reparti non intensivi 250(-2 rispetto a ieri) mentre 37 persone sono state dimesse nell'ultima giornata.
Dal bollettino dell'Osservatorio epidemiologico regionale risultano altri 8 decessi correlati al Covid: un 90enne di Montedinove, un 88enne di Montecosaro, un 92enne di Morovalle, un 68enne di Rapagnano, un 91enne di Piandimeleto, un 57enne di Jesi, una 88enne di Fermo e un 88enne di Monte San Giusto.
Travolta da un'auto mentre attraversa sulle strisce pedonali: 52enne trasferita al Torrette in eliambulanza. È il bilancio di un incidente avvenuto, intorno alle 10, in via D'Annunzio a Civitanova Marche. Per cause al vaglio della Polizia Locale, la donna, mentre stava attraversando, è stata investita da una Fiat Panda condotta da un 88enne.
Lanciato l'allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118. Prestate le prime cure del caso, i sanitari hanno disposto il trasferimento della 52enne all'ospedale di Torrette tramite eliambulanza. Presenti sul luogo anche gli agenti della Locale, ai quali spetta la ricostruzione dell'esatta dinamica di quanto avvenuto.
Porto Recanati in lutto per la scomparsa di Antonio Cionfrini. L'uomo era conosciutissimo in città per la sua attività nel settore ittico, ma anche per la sua passione politica che lo aveva portato a fondare e sostenere Porto Recanati a Cuore, lista per la quale nel 2016 si era candidato.
Costante anche il suo impegno nel palio cittadino di San Giovanni. Antonio Cionfrini, 60 anni, è morto all’ospedale dorico di Torrette, dove si trovava ricoverato in seguito a una malattia. Ultimamente era anche risultato positivo al Covid.
Così lo ricorda il movimento Porto Recanati a Cuore: "Antonio caro, Sei stato uno dei fondatori del gruppo e sappi che ne andiamo fieri, fieri perché le anime come te al mondo sono rare. Non si può parlare di retorica perché tu davvero eri una delle persone più buone, gentili, oneste, leali che ci siano fieri di averti avuto come compagno di avventure e fieri di averti avuto come amico.
Tu Antonio sei il gigante buono delle fiabe e resti nel cuore nostro per sempre". I funerali verranno celebrati nella chiesa Preziosissimo Sangue di Porto Recanati alle ore 15 di oggi.
Il miracolo della vita che vince su tutto. Ieri mattina, alle 8.37 all’ospedale di Civitanova Marche, è nata Vittoria Pierini, figlia di Francesca Polli e Attilio Pierini, l’indimenticato campione di basket scomparso in un incidente stradale il 23 giugno 2020. La mamma l’ha messa al mondo dopo aver ricorso alla Procreazione medicalmente assistita, utilizzando il seme congelato del marito defunto e coronando così quello che era il sogno che i due stavano coltivando prima che quella tragica fatalità spazzasse via tutto il loro mondo.
"I nostri pensieri erano quelli di mettere al mondo una nuova vita, invece la vita ci è stata tolta. Tu hai voluto rimanessi qui cosciente e in salute. Oggi (ieri, ndr) alle ore 08.37 è nata nostra figlia, la nostra più grande Vittoria. Il tuo esistere continuerà attraverso i suoi occhi. Non le leggerò i soliti libri di fiabe. Le racconterò la storia di suo padre, del grande uomo che era e dell’amore che ci ha uniti per sempre". Queste le toccanti parole, scritte in un post Facebook, da Francesca Polli, moglie del compianto cestista portorecanatese.
Un percorso iniziato nell’inverno a cavallo tra il 2019 e il 2020, quando i due, sposati da diversi anni, avevano deciso di provare ad allargare la famiglia. Poi però il tragico destino, in quel 23 giugno di due anni fa: la coppia si sta dirigendo in auto verso Roma per effettuare alcuni esami legati al processo di procreazione assistita. Attilio muore sul colpo in seguito all’impatto con un camion, Francesca si salva ma è in condizioni disperate. Successivamente la lenta ripresa della donna, fino al miracolo la nascita della piccola Vittoria. La piccola sta bene, pesa 4,170 chilogrammi. Mamma Francesca indossa la canotta numero 8 di papà Attilio per annunciarne la venuta al mondo.
La notizia ovviamente ha fatto il giro del web ed è stata accolta con entusiasmo anche dall’Attila Junior Basket, società cestistica portorecanatese nata proprio nel ricordo di Attilio. “Nulla è più bello di una nuova vita. Benvenuta Vittoria, avrai per sempre una stella dall'alto che veglierà su di te e su tua madre Francesca”, scrive il club in un posto. Anche la Virtus Civitanova, l’ultima squadra anche aveva militato Attilio, si unisce. “Non abbiamo le parole per descrivere la gioia di questa notizia. Stamattina è nata Vittoria, figlia di mamma Francesca e di papà Attilio Pierini. Il regalo più bello, in un giorno tutt’altro che casuale”.
Lunedì 7 feabbraio alle ore 21.30, presso l’Auditorium San Francesco di Morrovalle, si è svolta la presentazione dell’ultimo libro di Gianluca Di Marzio, “Almanacco 2021-2022 del Grand Hotel Calciomercato”. All’ex convento di Borgo Marconi, il noto inviato di punta dell’emittente satellitare Sky Sport ha raccontato alla ricca platea tanti interessantissimi aneddoti riportati all’interno del suo libro e considerazioni personali su quello che è il mondo del calcio attuale.
Dalla favola di Messias al Milan, agli addii sorprendenti come quelli di Ronaldo e Lukaku, passando per i ritorni clamorosi in panchina di Mourinho in Italia, alla Roma, undici anni dopo il Triplete con l’Inter e di Massimiliano Allegri nuovamente alla guida della Juventus. Sono stati questi i macrotemi su cui si è soffermato il giornalista 47enne, per circa due ore incalzato dalle argute domande della dottoressa Marta Bitti, giornalista e responsabile dell’ufficio stampa dell’Ancona Matelica, la quale ha splendidamente condotto l’evento al fianco del dottor Alver Torresi.
Un anno intero di segreti e retroscena racchiuso in ben quindici capitoli - centonovantuno pagine - e snocciolato in una serata ricca di tantissime storie, retroscena e aneddoti. Tuttavia, tra una commento dell’Almanacco 2021/22 di Di Marzio e l’altro, non sono mancati gli interventi degli ospiti: di fatto, dopo le parole di benvenuto del sindaco di Morrovalle, Andrea Staffolani, a fare da complemento ai racconti del giornalista hanno pensato gli interventi dei vari direttori, dirigenti e allenatori del calcio regionale e non, ospiti dell’evento organizzato dagli stessi Alver Torresi e Marta Bitti in collaborazione con l’ACD Morrovalle.
Massimo Palanca, ad esempio, ha voluto ricordare con degli aneddoti il papà di Gianluca Di Marzio, l'indimenticato tecnico Gianni, suo allenatore ai tempi del Catanzaro, recentemente scomparso. E ancora gli interventi di Fabio Brini, che ha trattato la tematica della psicologia che un allenatore dovrebbe adottare quando alle prese con un giocatore in procinto di andarsene, e di Massimo Paci, che ha illustrato il rapporto tra calciatori e procuratori riportando anche il suo personale esempio.
A seguire, i camei del “Principe" Giuseppe Giannini, di Antonio Tempestilli, del direttore sportivo Giuseppe Bifulco, della presidentessa dell'Ancona Matelica, Roberta Nocelli e del Professore dell’Università di Macerata Stefano Pollastrelli, che ha presentato il nuovo Corso di Laurea in operatore giuridico. La serata si è, infine, conclusa tra sorrisi, selfie e firma copie di Gianluca Di Marzio agli spettatori presenti in sala che, sicuramente, saranno tornati a casa con un bellissimo ricordo.
Scontro tra auto e scooter: feriti due 17enni, di cui uno trasferito in eliambulanza a Torrette. È il bilancio di un incidente avvenuto poco dopo le 17:30, a Trodica di Morrovalle, all'altezza del passaggio a livello di via Carducci. La causa del sinistro è ancora al vaglio della Polizia Locale. Ad avere la peggio i due 17enni in sella al motociclo che sono stati sbalzati a terra dopo l'impatto con l'autovettura.
Lanciato l'allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118, che hanno trasportato i due feriti all'ospedale di Civitanova Marche. Per il conducente dello scooter si è reso necessario il successivo trasporto all'ospedale di Torrette in eliambulanza. In base a fonti mediche, il 17enne era semicosciente e avrebbe riportato fratture agli arti inferiori. La persona alla guida dell'auto è, invece, uscita praticamente illesa dal veicolo. Per mettere in sicurezza l'area sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco.
Il passaggio delle Marche in zona arancione per lo sforamento contemporaneo dei tre parametri (incidenza, occupazione in terapia intensiva e area medica) è avvenuto "per un posto letto di terapia intensiva". Lo ha sostenuto l'assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, a margine della seduta odierna del Consiglio regionale, facendo però notare che "nell'ultima settimana il calo dei positivi è del 30%".
"È ingiusto quello che è avvenuto - ha aggiunto - si potevano valutare adeguatamente i posti letto che le Marche offrono al Covid, ma anche l'efficienza del sistema, tenendo conto che in un mese siamo riusciti a somministrare 500mila dosi booster e che evidentemente stanno producendo l'effetto desiderato perché c'è un calo netto dei positivi".
Nel frattempo oggi - secondo i dati forniti dalla Regione - i parmetri sono tornati "quasi" da zona gialla con 11 ricoverati in meno (leggi qui). I valori superano di poco la soglia per la zona arancione (30,7% rispetto al 30%).
Stop alle mascherine all’aperto in tutta Italia (e non solo in zona bianca)a partire dall’11 febbraio ma è obbligatorio averle con sè e utilizzarle in caso di assembramento. Lo prevede l'ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza. Fino al 31 marzo 2022, si legge, "è fatto obbligo sull'intero territorio nazionale di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private" e "nei luoghi all'aperto è fatto obbligo sull'intero territorio nazionale di avere sempre con sé i dispositivi di protezione delle vie respiratorie e di indossarli laddove si configurino assembramenti o affollamenti".
L'ordinanza precisa che non hanno l'obbligo di indossare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie: i bambini di età inferiore ai sei anni; le persone con patologie o disabilità incompatibili con l'uso della mascherina, nonché le persone che devono comunicare con un disabile in modo da non poter fare uso del dispositivo; i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva.
Sono fatti salvi, in ogni caso, i protocolli e le linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché le linee guida per il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici o aperti al pubblico. Si precisa inoltre che "l'uso del dispositivo di protezione delle vie respiratorie integra e non sostituisce le altre misure di protezione dal contagio". L'ordinanza produce effetti a partire dall'11 febbraio 2022 e fino al 31 marzo 2022. Le disposizioni si applicano anche alle regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e di Bolzano.
Dall’11 febbraio riaprono inoltre le discoteche per ballare, seguendo i protocolli già approvati. Potrà entrare soltanto chi ha il green pass rafforzato, quindi guariti o vaccinati. Se la discoteca è al chiuso sarà obbligatorio indossare la mascherina, tranne quando si sta in pista a ballare. Nelle discoteche all’aperto si potrà stare invece senza mascherina. Il limite di capienza di tutti i locali da ballo non può essere superiore al 75% all’aperto e 50% al chiuso rispetto a quella massima autorizzata.
Ipotesi capienze stadi dal 1° marzo al 75% all’aperto, al 60% al chiuso
Si profila la riapertura degli stadi a capienze più ampie, con gradualità a partire dal 75% fino al 100%. Il Ministro della Salute Roberto Speranza e la Sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali stanno infatti lavorando congiuntamente a un percorso graduale che prevede la riapertura a capienza massima degli impianti sportivi all’aperto ed al chiuso. Si lavora ad un primo allargamento, a partire dal 1° marzo, che porterà al 75% ed al 60% il limite delle capienze rispettivamente all’aperto ed al chiuso. Per poi proseguire con le riaperture complete qualora la situazione epidemiologica continuasse il suo trend di calo. Attualmente la capienza degli stadi è al 50% e quella dei palazzetti dello sport al chiuso al 35%.
Si ricorda, inoltre, che Il 31 marzo 2022 scade la proroga dello stato di emergenza in Italia. L’orientamento del governo, se continuerà il calo dei contagi e dei ricoveri, è di non prorogarlo. Dovrebbe scadere perciò a fine marzo la possibilità di ricorrere allo smart working con modalità semplificate, cioè senza l'accordo individuale tra azienda e singolo dipendente e con notifica telematica e massiva al ministero del lavoro. E dovrebbe cessare il lavoro della struttura commissariale guidata dal commissario Figliuolo.
Furgone si ribalta lungo la Semptempedana. L’incidente si è verificato, intorno alle 16: 30 del pomeriggio, lungo la Strada Statale 361 (Septempedana), nel territorio comunale di San Severino Marche. Per cause in fase di accertamento, l'autista di un furgone, adibito al trasporto di persone e merci, ha perso il controllo del mezzo ribaltandosi lungo la carreggiata nei pressi di una curva.
Lanciato l’allarme sono accorsi sul posto i mezzi dei Vigili del Fuoco e del 118. La squadra dei pompieri di Camerino, intervenuta con un'autobotte, ha provveduto alla messa in sicurezza dell'area dell'intervento. Nessuna grave conseguenza per il conducente del mezzo che è stato curato sul posto dai sanitari.
“I nostri territori sono comunità di memoria, custodi di un patrimonio unico di storia, tradizioni, culture, e la scuola rappresenta una priorità da tutelare, valorizzare e far crescere in un’ottica di innovazione che arricchisca l’offerta formativa e renda fruttuoso frequentare i nostri istituti scolastici”.
È il presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino, Alessandro Gentilucci, ad annunciare che l’ente, nell’ambito della Strategia Nazionale Aree Interne, ha emanato un avviso pubblico per l’affidamento dello sviluppo di una piattaforma digitale per la messa in rete delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado.
L'intervento prevede la creazione di aule e laboratori virtuali per lo svolgimento di sperimentazioni ed esercitazioni di gruppo con diverse classi, anche di plessi differenti. “È una scuola all’avanguardia quella che puntiamo a realizzare, basata su tecnologia e inclusione, una sfida che vogliamo vincere per dare certezza al futuro” conclude Gentilucci. Il bando è consultabile al seguente link: https://www.unionemarcadicamerino.it/. La scadenza per presentare la manifestazione d’interesse è il 12 febbraio 2022.
"La digitalizzazione delle aree bianche nella Regione Marche sarà completata entro e non oltre 18 mesi": è quanto è stato detto ad Ancona, a Palazzo Leopardi, dal governatore Francesco Acquaroli, dal vice presidente della Regione Mirco Carloni e dall'amministratore delegato di Open Fiber Mario Rossetti in un incontro stampa.
La conferenza stampa è stata l'occasione per definire le tempistiche per il completamento dei cantieri, "che fino ad ora hanno accumulato forti ritardi", ha sottolineato l'assessore Carloni.
"Uno dei fattori del ritardo - viene spiegato da Open Fiber - è rappresentato dalla scarsità di risorse a disposizione delle imprese esecutrici, negli ultimi mesi accentuata dalla pandemia". Nel 2021 Open Fiber ha completato i lavori in 73 Comuni nelle aree bianche, "nel corso del 2022 - ha spiegato l'ad Rossetti - saranno terminati i lavori in altri 77 Comuni e la chiusura del progetto avverrà nel primo semestre 2023 con gli ultimi 27 Comuni".
L'obiettivo - è stato rimarcato - è che le famiglie marchigiane, le pubbliche amministrazioni e le imprese recuperino il divario digitale con il resto dell'Europa tramite una rete in banda ultra larga performante e di ultima generazione. Le unità immobiliari residenziali che saranno raggiunte dalla rete sono circa 880mila, che dovranno essere connesse entro il 2026. "L'impegno complessivo di Open Fiber nella regione Marche - ha ricordato Rossetti - è già oggi di 176 milioni di euro e, con le aree grigie, può arrivare fino ad oltre 300 milioni di euro".
Richiama alla massima attenzione verso le persone con disabilità il protocollo d’intesa siglato questa mattina tra Regione Marche e l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Marche. “Un documento importante – ha detto l’assessore al Lavoro Stefano Aguzzi – che ribadisce l’impegno a prestare sempre grande attenzione per garantire l’occupazione delle persone con difficoltà motoria o visiva. Si tratta – specifica Aguzzi – di incoraggiare un percorso che, anche se previsto dalle normative, non sempre viene tenuto nella dovuta considerazione da parte di enti o aziende”.
La firma del protocollo, il cui obiettivo è promuovere la piena occupabilità delle persone con disabilità visiva “è un momento considerevole in cui la Regione si prende l’impegno preciso di continuare ad operare attraverso i Centri per l’impiego e il personale affinché tutte le opportunità che ci sono nel variegato mondo del lavoro possano essere colte da chi ha disabilità visiva e vengano opportunamente formate e preparate per l’inserimento”.
Per il presidente Uici Marche Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, Cristiano Vittori “la stipula di questo protocollo d’intesa rappresenta un importante momento di svolta per l’occupazione delle persone con disabilità visiva del nostro territorio: questo infatti permetterà a persone cieche o ipovedenti di avere maggiore accesso a occasioni lavorative non solo connesse alla figura del centralinista telefonico, ma anche ad altre professioni, coerentemente alle competenze e capacità di ogni singolo.
Le sfide da affrontare – ha aggiunto - restano comunque numerose, come la tutela dei posti operatori presso le aziende pubbliche e private, poiché una riduzione di questi preclude in maniera grave l’inserimento lavorativo delle persone cieche e ipovedenti tutelate dalla Legge 113/85. Siamo giunti a questo traguardo anche grazie a passate esperienze: nel 2019 l’UICI Marche, allora presieduta da Alina Pulcini (ora Consigliere Nazionale UICI), si è fatta promotrice del progetto Vediamoci al lavoro, giunto ora alla 2° edizione”.
Con il protocollo si instaura un rapporto organico di collaborazione che prevede l’impegno della Regione a comunicare periodicamente, tramite i Centri per l’Impiego regionali (CPI), gli obblighi assuntivi residuali a carico dei datori di lavoro. Impegno diretto anche a formare il personale dei Centri sulle potenzialità lavorative di persone cieche o ipovedenti e a promuovere un mutuo confronto per l’accesso a nuovi impieghi che possono essere svolti grazie all’uso di nuove tecnologie e senza limitare le opportunità lavorative delle persone con disabilità visiva alla sola figura del centralinista telefonico non vedente oltre a segnalare all’UICI Marche opportunità di finanziamento per i corsi di formazione.
L’UICI Marche, da parte sua, si impegna a supportare l’Ente Regione nel sensibilizzare i datori di lavoro sulle potenzialità lavorative di persone cieche o ipovedenti, mettendo a disposizione le proprie conoscenze e professionalità; a sviluppare azioni di collaborazione e coordinamento per la definizione di progetti di inserimento lavorativo per persone con disabilità visiva; a proporre l’effettuazione di percorsi formativi rivolti a persone con disabilità visiva e a figure professionali che supportano i disabili sensoriali, finanziabili con fondi regionali. All’incontro odierno erano presenti Alina Pulcini, consigliere delegato Uici Marche, Stefania Terrè, vice presidente Uici Marche e Roberta Maestri, dirigente Servizi per l’impiego e politiche del lavoro Regione Marche.
La Regione Marche mette in campo due misure: la prima (Dgr 79) rivolta al contenimento del nuovo piano di controllo del piccione (Columba Livia domestica) e la seconda riguardante il calendario venatorio 2021/2022 per l’allenamento dei cani per i mesi di febbraio e marzo 2022.
La giornata ha segnato un cambio di rotta della Regione rispetto al Piano di controllo del piccione approvato il 27 novembre 2018, a favore di una gestione che prende le mosse dalle azioni sperimentate per il contenimento del cinghiale (DGR n. 1469 del 8 novembre 2018).
Tale misura autorizza, di fatto, i proprietari o conduttori di fondi in cui si manifestano danni alle produzioni agricole causate da piccioni, a eseguire interventi direttamente sui terreni di cui gli stessi sono titolari.
Questo cambiamento si è dimostrato necessario viste l’inefficacia delle misure precedenti che evidenziavano tempi di intervento tali da non contrastare l’aggravamento dell’impatto sulle produzioni agricole. L’azione di riduzione numerica tramite abbattimento con sparo ha dimostrato anch’essa un effetto limitato a un arco temporale ridotto, talvolta di alcune ore, per cui i piccioni tornano sulla stessa coltura dopo breve tempo.
Per quanto concerne il Dgr 80, la Regione Marche approva il calendario per l’allenamento dei cani per i mesi di febbraio e marzo 2022, che prevede le uscite nelle giornate di mercoledì, sabato e domenica. La Giunta regionale conferma le zone della passata stagione venatoria, a eccezione della Zona denominata “Donico” ricadente nel Comune di Cagli, e il Territorio della A.R. denominata “Monteguiduccio”, ricadente nel comune di Montefelcino.
Tutte le località sono divise per territorio provinciale e l’attività di allenamento potrà svolgersi dall’alba al tramonto. In riferimento alle prescrizioni contenute nel vigente Piano Faunistico Venatorio Regionale sono state individuate le zone sulle quali sarà possibile, effettuare l’attività prevista; l’elenco sarà disponibile presso tutti gli ATC di pertinenza e verranno messe a disposizione di chiunque le necessiti.
Il Vice Presidente della Regione Marche con delega alla caccia e pesca nelle acque interne Mirco Carloni si dice soddisfatto per aver portato a termine “un percorso tutt’altro che scontato che va nella direzione di una gestione integrata delle criticità, soprattutto per le tante misure afferenti tematiche sia del mondo venatorio che agricolo”. Le due Dgr sono già visibili sul sito della Regione per poter essere consultate da chiunque voglia usufruirne.
“Il settore delle costruzioni e la sua filiera vengono posti al centro del rilancio dell’economia di quasi tutti i grandi piani di ripartenza dei paesi dell’UE che focalizzano gran parte delle risorse sul recupero del patrimonio esistente e sull’edificazione di infrastrutture digitali e di trasporto. Solo che c’è un enorme ma che segue queste parole”. Così l’imprenditore Stefano Violoni, presidente Ance Marche, preoccupato perché decreti, norme, interpretazioni, direttive ogni giorno modificano e appesantiscono un settore che tutti considerano il volano dell’economia.
“Siamo passati dal parlare di rilancio dell’edilizia, a una situazione che porterà il mondo delle costruzioni, per lo meno quello rappresentato dalle aziende sane, certificate e referenziate, in un immobilismo totale”. In questo contesto i lavori relativi ai bonus edilizi sembravano la soluzione in grado di risollevare un settore per anni ingessato. “Ma con la legge di bilancio prima, limitante soprattutto in termini di proroghe, e il decreto sostegni-ter poi, che pone modifiche in termini di cessioni (ammessa una sola cessione in linea), siamo stati messi nelle condizioni di non poter rispettare i contratti privatistici in essere e di non poterne sottoscrivere altri, perché le banche sono già piene di crediti fiscali”.
“Viviamo in una regione dove si sommano gli interventi sisma 2016, dissesto idrogeologico, bonifiche, interventi straordinari del Pnrr e i bonus fiscali. Tutto questo significa una enorme quantità di opere in ambito pubblico e privato” riprende il presidente di Ance Marche. I numeri sono chiari. Alle sfide connesse all’ingente pacchetto di risorse messe in campo dal Recovery Plan si unisce la ricostruzione post sisma 2016 che, solo nelle Marche, stima un monte complessivo dei lavori pari a 17,4 miliardi di euro ed impegna 2.659 imprese capofila, di cui la metà marchigiane.
Su tutti gli asset pesano negativamente le conseguenze dei rincari esponenziali ed irrefrenabili di materiali ed energia, che oramai hanno raggiunto livelli intollerabili. I prezzari applicati (sisma e regionale) non riescono a stare al passo con il mercato. Inutile il meccanismo della revisione prezzi introdotto dal governo che, nella migliore delle ipotesi, ha riconosciuto alle imprese ristori pari al 35% degli aumenti rilevati, per altro, liquidati solo qualora ve ne fosse la disponibilità economica e dopo almeno un anno dall’effettiva spesa.
Questi sono i motivi per i quali la ricostruzione non decolla, inutile addossare colpe alle imprese quando la realtà è un’altra. È per questo motivo che registriamo già gare andate deserte; e rimarchiamo la denuncia di concorrenza sleale in un settore “nomade” come il nostro, dove la decontribuzione sud favorisce solo alcune imprese”.
Di fronte a tutto questo, il mondo dell’edilizia sta pensando di abbandonare i cantieri e non volerne altri. “Stiamo pensando di sospendere tutte le nostre attività. Come imprenditori condividiamo la volontà di contrastare le frodi, ma le misure introdotte fino ad oggi si sono dimostrate evidentemente inefficaci, riuscendo solo a paralizzare l’intero sistema” prosegue Violoni.
Servono norme chiare. “Solo in questo modo si possono evitare speculazioni e il proliferare di operatori improvvisati. Il continuo cambio delle regole finisce per penalizzare chi le rispetta, mettendo a rischio migliaia di famiglie e generando contenziosi e problemi di liquidità”. “Con molta franchezza – conclude il presidente degli edili – crediamo che se questo sarà il terreno dove dovremmo competere, allora saremo costretti a metterci seduti in platea e goderci lo spettacolo di The Truman Show”.
Da un palco all’altro, di padre in figlio. Marco Morandi, figlio del cantante Gianni Morandi reduce dal successo di Sanremo, apre la stagione teatrale di Montelupone che il 26 febbraio, alle 21:15, torna in scena al teatro “Nicola degli Angeli”, dopo due anni in cui gli spettacoli si sono fermati, a causa della pandemia.
L’Amministrazione comunale ha presentato la nuova stagione teatrale 2021/2022 che, interrotta bruscamente nel 2019 a causa della pandemia, restituirà alla comunità monteluponese e non solo il suo teatro. Un programma variegato e ricco che si articolerà in 8 spettacoli: due dialettali, tre per ragazzi e tre portati in scena da attori professionisti di grande rilievo nazionale.
Il primo in ordine di tempo sarà Marco Morandi con lo spettacolo “Nel nome del padre”, l’ultimo sabato di febbraio: un viaggio musicale dal vivo, ma soprattutto un racconto ironico e divertente da parte del figlio d’arte che nel corso della serata proietterà anche video di papà Gianni Morandi.
A seguire, il 19 marzo sarà la volta di “E ti vengo a cercare” tributo a Battiato di Andrea Scanzi, interprete teatrale, noto al grande pubblico soprattutto nei panni del giornalista e opinionista tv, nel programma Otto e mezzo, condotto da Lilli Gruber su La7. Da aprile 2020, in concomitanza con la pandemia diviene il giornalista italiano con più interazioni sui social, secondo la classifica di Sensemakers.
Spazio ai giovani con “Una domenica lassù” del Gruppo teatrale “G. Ginobili” domenica 27 marzo alle ore 17. Protagonista sul palco sabato 9 aprile sarà la strana coppia composta da Dario Vergassola e Moni Ovadia con "Un ebreo, un ligure e l’ebraismo", un dialogo semiserio sull’umorismo. Per concludere, il 4 giugno leggerezza e allegria con la commedia dialettale della Compagnia Dieci mamme matte.
“Abbiamo previsto una stagione teatrale per i ragazzi, completamente gratuita, da affiancare a quella principale, a pagamento, che sia da supporto alla loro educazione – ha detto il sindaco Rolando Pecora - accrescendone il senso civico e incoraggiandoli nella fruizione del teatro così da renderli più consapevoli del suo valore. Questa Amministrazione comunale ritiene fondamentale, malgrado il perdurare dell’emergenza sanitaria, organizzare eventi, momenti di condivisione sociale e di valenza culturale per la cittadinanza. Per questo in cartellone, accanto a nomi di grande richiamo nazionale, ci sono Compagnie professionistiche e amatoriali del territorio”.
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