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Lube, un finale da Oscar dopo una stagione travagliata: i segreti del settimo scudetto

Lube, un finale da Oscar dopo una stagione travagliata: i segreti del settimo scudetto

Un lieto fine che cancella una stagione difficile. Un colpo di coda capace di far dimenticare tutti gli ostacoli trovati sul proprio percorso. La Cucine Lube Civitanova, con lo scudetto conquistato dopo la vittoria nell'indimenticabile gara 4 contro la Sir Safety Conad Perugia, raggiunge il venticinquesimo titolo della sua storia. 

Numeri da capogiro per i campioni d'Italia che ora in bacheca vantano 7 Scudetti, 2 Champions League, 1 Mondiale per Club, 7 Coppe Italia, 3 Coppe CEV, 1 Challenge Cup e 4 Supercoppe. Numeri che, di diritto, fanno entrare la Lube Volley nel gotha della pallavolo.

Un risultato tanto eccezionale quanto frutto di lavoro e sacrificio. Ripercorriamo insieme i momenti salienti dell'annata, cercando di comprendere il segreto del successo biancorosso. 

GLI INFORTUNI - Un motivo ricorrente di tutta la stagione 2021/2022 sono stati, purtroppo, gli infortuni. Neanche il tempo di cominciare e già la Lube ha dovuto fare i conti con l'intervento chirurgico al ginocchio destro dello "Zar", Ivan Zaytsev. Un problema che ha tenuto lontano l'opposto azzurro per tutta la prima parte dell'anno. 

Ma anche gli schiacciatori di Civitanova sono incappati in problemi di natura fisica. Da capitan Juantorena, tormentato dalla spalla per tutta la stagione, sino a Yant e Kovar. Senza dimenticare Lucarelli, che proprio ieri - nei momenti di festa - ha ricordato: "A causa dei brutti infortuni pensavo addirittura di aver finito la stagione e che mi sarei rovinato la carriera". 

LA PANCHINA LUNGA - Una diretta conseguenza dei malanni fisici, che a rotazione, hanno interessato i giocatori della Lube è stata l'impossibilità - durante la regular season e nella Champions League - di poter fare affidamento sulle risorse della panchina. 

Un fattore dimostratosi, invece, chiave al momento dei playoff scudetto quando tutti i giocatori (o quasi) sono tornati a disposizione di coach Blengini. Proprio gli innesti in corso d'opera dall'allenatore si sono rivelati fondamentali nella rimonta contro l'Itas Trentino, in semifinale scudetto, dopo aver perso i primi due match della serie.

La possibilità di avere più soluzioni e un roster lungo è stato proprio l'elemento guida del dg Beppe Cormio nella costruzione della squadra. 

RISOLLEVARSI DALLE SCONFITTE - Fattore da non sottovalutare è stata la capacità del gruppo civitanovese di non abbattersi dopo le sconfitte. La prima delusione è arrivata in Supercoppa Italiana, primo appuntamento della stagione, con l'eliminazione subita per mano di Monza, ma ancor più cocente è stata quella - netta - in finale del Mondiale per club contro il Sada Cruzeiro. 

Il punto più basso è stato, invece, raggiunto con la sconfitta interna ai quarti di finale di Coppa Italia contro Milano (leggi qui). Cartina di tornasole e anticipo di quel che sarebbe stato è stata l'eliminazione dalla Champions. Contro i polacchi dello Jastrzebski Wegiel arriva una sconfitta sonora in casa per 3-0, che Civitanova riesce però quasi a ribaltare al ritorno. Dopo essersi portata avanti sul 2-0, sono i vantaggi del terzo set a vanificare i sogni di rimonta (leggi qui)

LA FORZA MENTALE - Il vero segreto della Cucine Lube Civitanova è certamente la mentalità vincente acquisita in questi ultimi cinque anni di dominio assoluto della pallavolo italiana e internazionale. Non si vincono tre scudetti consecutivi per caso. Proprio questo aspetto si è rivelato decisivo contro Perugia in finale. 

La Sir è stata la dominatrice indiscussa della regular season, ma ha dimostrato - al cospetto della Lube - una fragilità psicologica ereditata, con molta probabilità, dalle passate sconfitte contro Civitanova che - quando si gioca per i trofei - è divenuta la vera e propria "bestia nera" degli umbri.

Una diretta conseguenza della solidità societaria dei marchigiani, grazie alla vicinanza della famiglia Giulianelli e della famiglia Sileoni, che - come ammesso da coach Blengini - hanno saputo "cercare soluzioni nel momento buio". 

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