La Giornata del Ricordo, istituita nel 2004, per ricordare le vittime delle foibe è stata celebrata a Treia raccontando questa pagina di storia proprio con chi l’ha vissuta in prima persona. Livilla Sivocci, 82 anni, ha portato la sua testimonianza agli studenti dell’Istituto comprensivo Paladini ripercorrendo quegli anni tremendi in cui è riuscita a scampare alla morte, arrivando in Italia. Una storia di accoglienza e speranza, ma anche di sofferenza, insicurezze e timori.
“Da mio padre ho imparato che nella vita bisogna imparare a fare tutto, non c’è un limite alle nostre risorse, è stato un grande esempio per me ed è ciò che voglio testimoniare ai ragazzi: non ponetevi limiti, quando pensate di non riuscire a fare qualcosa, provateci comunque. Male non fare, paura non avere”.
Nata nel dicembre del 1940 ricorda molti aspetti di quegli anni che ha vissuto direttamente e che rivissuto attraverso i racconti dei suoi genitori che subìrono maltrattamenti da parte degli slavi. “In tanti hanno visto partire i loro cari per non vederli più tornare. Le foibe erano delle profonde cavità carsiche dove venivano fatti sparire coloro che erano contrari al regime e che volevano imporsi con la violenza per comandare, con un’avversione particolare verso gli italiani".
"È un capitolo della storia rimasto nascosto per tanti anni perché purtroppo i negazionisti per lungo tempo hanno negato quanto invece accaduto. C’era una vera e propria caccia all’italiano - ha ricordato Livilla -. Io posso dire di non aver sofferto per la guerra perché ero ancora troppo piccola, essendo nata nel ’40, ma ricordo bene l’attentato di Vergarolla nel 1946, sulla spiaggia di Pola, nel giorno di Ferragosto in cui morirono 100 persone. Io sono sopravvissuta per pura casualità, perché quella mattina mio padre decise di voler andare a pesca quindi di cambiare spiaggia mentre stavamo andando al mare".
"Il 7 febbraio 1946 ricordo benissimo i miei genitori intenti a impacchettare qualsiasi cosa per fuggire da Pola, perché nel ’47 il referendum aveva deciso che quelle terre dovevano appartenere alla Jugoslavia. Sono stati anni difficili fino al ‘52, non avevamo niente, non avevamo un lavoro, avevamo dovuto lasciare tutto e anche dagli italiani non eravamo trattati- ha aggiunto Livilla -. Ho perso tante persone a cui volevo bene".
"Abbiamo avuto tanto paura per un mio zio che fu scambiato per un’altra persona e fu catturato e portato in un campo di concentramento - ha spiegato Livilla nella testimonianza -. Dopo mesi appurarono che avevano sbagliato persona e lo rilasciarono. La mia forza furono i miei genitori. Quando siamo arrivati in Italia non avevamo neanche una casa e chiedemmo asilo al governo, non avevamo altre possibilità. Nei campi profughi c’erano condizioni quasi al pari dei campi di concentramento”.
Traspare sofferenza nel racconto della signora Livilla Sivocci, ma anche una luce: “I mezzo a tanta tristezza, siamo stati anche fortunati ad essere stati aiutati da un signore, Alfredo Altobelli, che ci offrì ospitalità senza chiederci nulla in cambio, fino al 1952. Lui ci ha teso la mano quando abbiamo avuto bisogno, è stato il primo e ci ha accolto”.
Il Giorno del Ricordo è stato celebrato anche a Tolentino, con l’intento di non dimenticare i morti nelle Foibe. Il Comune, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Dalmata di Tolentino, ha promosso giovedì 10 febbraio, in viale Benadduci, una cerimonia nei pressi della targa di intitolazione alle “Vittime delle Foibe” con deposizione di una corona d’alloro. La cerimonia è stata aperta con una santa messa celebrata alla concattedrale di San Catervo.
Sono intervenuti il vicesindaco Silvia Luconi, l’assessore Francesco Pio Colosi, Anna Quercetti vicepresidente del consiglio comunale, Renato Pagliari Presidente dell’Associazione Dalmata di Tolentino, i consiglieri comunali Monia Prioretti, Martina Cicconetti, Carmelo Ceselli, Ivano Serragiotto, il comandante della Stazione dei Carabinieri Luogotenente Gaetano Barracane e i rappresentanti delle associazioni d’arma e combattentistiche.
Anche Città di San Severino Marche si è fermata per celebrare la Giornata del Ricordo. Il sindaco, Rosa Piermattei, ha deposto una corona di alloro al monumento ai Caduti e osservato un minuto di silenzio nel corso di una breve ma intensa cerimonia svoltasi in forma ristretta e senza la presenza delle scolaresche a causa del Covid-19.
Ad assistere alla commemorazione il presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata, l’assessore Jacopo Orlandani, i consiglieri Teresa Traversa e Alberto Capradossi, il segretario di FdL, Sergio Massi, e il comandante della Polizia Locale, sostituto commissario Adriano Bizzarri.
Celebrato a Civitanova Marche il “Giorno del Ricordo”, iniziativa organizzata dall’Ufficio Presidenza del Comune a cui hanno perso parte rappresentanti istituzionali, insegnanti e studenti. Le celebrazioni hanno preso avvio presso la lapide in ricordo dei Martiri delle Foibe in piazza Abba. La Giornata commemorativa è proseguita con una apposita riunione del Consiglio Comunale in diretta streaming (più di 150 visualizzazioni in diretta) e aperta alla partecipazione di studenti, docenti e cittadini.
“Dai quei fatti terribili avvenuti fra il 1943 e il 1945 in una terra di confine quello della Venezia Giulia, di Fiume e della Dalmazia ci dividono molti anni e fino al 2004 si era steso un incredibile velo di silenzio - ha dichiarato il sindaco Fabrizio Ciarapica -. Esattamente 60 anni furono segnati dalla colpevole indifferenza e dalla volontà politica di nascondere fatti tragici compiuti sui nostri fratelli italiani, per la sola colpa di essere italiani. Per questo oggi siamo qui".
“Ci troviamo ancora una volta – ha continuato Ciarapica - a condannare i regimi dittatoriali senza alcuna esitazioneche hanno interrotto o costretto a cambiar vita a migliaia di persone, oltraggiando qualsiasi diritto umano. Il primo italiano che volle riconoscere ufficialmente e direi politicamente questa parte di storia fu l’allora Presidente della Repubblica Francesco Cossiga recandosi nel 1991, all’indomani della caduta del Muro di Berlino, nella foiba di Basovizza, in cui si erano ritrovati 500 metri cubi di cadaveri diventato poi sacrario".
"Oggi noi l’abbiamo fatto insieme a tutti voi perché nessuno mai più possa nascondere gli errori e gli orrori che uomini compiono ai danni degli altri uomini, schiacciando le minoranze e negando i diritti fondamentali della persona. Attualizzando, è di questi giorni l’allarme che grava sopra la nostra Europa a causa di interessi economici legati alle forniture di gas. Due potenze contrapposte, l’America e la Russia, che rischiano di far diventare terreno di guerra il nostro vecchio continente e che desta in tutti noi grande preoccupazione” ha concluso il primo cittadino.
Il Presidente del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano Marco Magnifico esprime grande apprezzamento per l’imponente investimento varato dal Ministro della Cultura Dario Franceschini nell’ambito del Piano Strategico “Grandi Progetti Beni Culturali”, che prevede lo stanziamento di 200 milioni di euro per 38 nuovi progetti e 3 nuove acquisizioni, distribuiti diffusamente in tutto il Paese. “Una decisione importante – ha dichiarato Magnifico – che riafferma il ruolo centrale della cultura nell’azione di governo, e che mira al rilancio dei territori in termini di crescita e competitività”.
In particolare, la notizia dell’acquisizione di Villa Buonaccorsi a Potenza Picena è accolta con pieno gradimento da parte del FAI: “Siamo lieti di apprendere che nelle Marche verrà valorizzata questa stupenda villa settecentesca con il suo immenso giardino. Un’acquisizione finalizzata alla fruizione pubblica, finalmente nelle mani della sua comunità”.
Annoverata tra le aperture delle edizioni 1995 e 2007 delle Giornate FAI di Primavera, Villa Buonaccorsi e il suo giardino sono da tempo sotto i riflettori della Fondazione e un comitato si è impegnato nella raccolta firme in occasione del Censimento de I Luoghi del Cuore 2020.
Per le Marche 12 milioni di euro stanziati dal Ministero. Due milioni e 300mila euro sono destinati ad acquistare per l'appunto la splendida dimora settecentesca di Villa Buonaccorsi, mentre altri, 2,35 milioni di euro sono destinati, invece, al recupero e valorizzazione di Rocca Costanza a Pesaro, uno dei 38 progetti strategici del Mic. L'obiettivo è realizzare un hub archivistico, museale e scenico di rilevanza internazionale.
La fortezza, come voluto dagli eredi, sarà sede del museo della Fondazione Dario Fo e Franca Rame. Infine il Ministero della Cultura ha assegnato 7,1 milioni di euro per il restauro conservativo del Santuario di Loreto: i lavori interesseranno il Museo Pontificio e l'Antica Spezieria nei tre livelli del Palazzo Apostolico, compresi gli spazi già aperti al pubblico per un'estensione di circa 2.000 metriquadri.
Il Cobas Santo Stefano esprime "forte preoccupazione per la situazione venutasi a creare presso l'istituto di riabilitazione Santo Stefano di Porto Potenza Picena", dove "diverse unità operative si trovano da diversi giorni a fronteggiare veri e propri focolai di coronavirus, con numerosi pazienti (ad oggi più di 40, ricoverati in diversi reparti) e lavoratori contagiati".
Le misure adottate dalla struttura appaiono "intempestive e insufficienti", denuncia il Cobas, con "unità operative ibride in cui non vi è netta separazione tra zona covid e non covid, con i lavoratori che di conseguenza si trovano ad assistere nella stessa unità operativa pazienti positivi e non, esponendo perciò sé stessi e i degenti ad un alto rischio di contagio".
"Auspichiamo che la direzione si attivi quanto prima per organizzare una specifica unità operativa dedicata ai degenti positivi al coronavirus, al fine di tutelare coloro che non hanno ancora contratto il virus" conclude in una nota il Cobas Santo Stefano.
La Giunta comunale ieri ha deliberato la riqualificazione dunque l’avvio dei lavori, che saranno eseguiti in compartecipazione tra Comune e Associazione Tennis di Macerata, del circolo tennis di via dei Velini. Gli interventi riguarderanno lavori di manutenzione straordinaria necessari a risolvere problematiche inerenti la sicurezza e lavori per l’abbattimento delle barriere architettoniche al fine di rendere maggiormente fruibile la struttura.
Gli interventi a carico dell’Associazione Tennis di Macerata, per un costo di circa 300mila euro, riguardano la demolizione e la ricostruzione degli spogliatoi (eseguiti con l’incentivo del Superbonus 110%) in una nuova struttura adiacente l’edificio principale; la realizzazione di due campi da padel; la realizzazione di un nuovo campo da tennis in terra rossa e l’omologazione del campo da tennis esistente per le gare nazionali.
Il Comune, per un costo di circa 330mila euro, si occuperà degli interventi relativi all’abbattimento delle barriere architettoniche con la realizzazione di alcune rampe di accesso che collegheranno il parcheggio alla struttura principale e agli spogliatoi e dei lavori di riqualificazione della struttura principale con la realizzazione di un’infermeria e due spogliatoi per gli arbitri dislocati al piano seminterrato e al piano terra della struttura principale.
«Si tratta di un altro investimento sul patrimonio della città, un’altra buona notizia per i maceratesi, un’altra promessa mantenuta – ha commentato l’assessore ai Lavori Pubblici e al Patrimonio Andrea Marchiori -. La rigenerazione strutturale del complesso sportivo e il rinnovato interesse per il tennis farà di Macerata un autentico capoluogo per offerta di impianti sia in numero che in qualità; in questo modo continuiamo a dotare la città di strutture nuove, moderne e funzionali anche per le persone diversamente abili».
«In poco più di un anno di Amministrazione abbiamo già avviato consistenti e rilevanti interventi che riguardano gli impianti sportivi, con grande attenzione in particolare al padel e al tennis, due discipline in forte espansione – ha aggiunto l’assessore allo Sport Riccardo Sacchi -. L’Associazione Tennis Macerata, una delle più longeve e importanti della città, da decenni opera e forma sportivi, con grande attenzione ai giovani, e gli interventi in questione, oltre a modernizzare e valorizzare impianti di proprietà comunale, consentiranno di implementare la struttura diversificando le dotazioni sportive offerte ai cittadini».
Musicultura si prepara a riaprire al pubblico le porte del Teatro Lauro Rossi di Macerata per le audizioni live della XXXIII edizione del Festival. Da giovedì 24 febbraio a domenica 6 marzo, ogni sera (con esclusione di lunedì 28 febbraio) gli spettatori avranno la chance di scoprire sei belle “primizie”, 60 complessivamente, della nuova canzone italiana, selezionate dalla direzione artistica a partire dal numero record di 1086 proposte iniziali.
Una maratona musicale, un emozionante viaggio tra le variegate realtà musicali del paese che finalmente potrà tornare ad essere condiviso col pubblico e gustato in presenza dagli spettatori. "L'anno scorso, in piena zona rossa, Macerata ha saputo comunque accogliere in sicurezza i 250 giovani artisti convocati alle Audizioni, che si sono svolte regolarmente, salvo un ma grande come una casa: mancava il pubblico" ha affermato il Direttore Artistico di Musicultura Ezio Nannipieri.
"Il ritorno in teatro degli spettatori è il valore aggiunto delle Audizioni 2022 - evidenzia Nannipieri -. Soprattutto dal punto di vista di chi si esibirà sul palco, ragazze e ragazzi che in questi due anni di pandemia hanno continuato ad amare le canzoni e coltivare le loro passioni e che ora, con un po' di ansia e parecchia emozione chiedono che la loro musica, le loro parole e le loro voci arrivino fino all’ultima fila”.
Le Audizioni live di Musicultura riaccendono i riflettori nazionali sulla città di Macerata e la trasformano in una vera e propria Città della Canzone. Oltre 400 persone, tra artisti in gara e musicisti al seguito provenienti da tutta Italia, accompagnatori e maestranze si preparano a convergere nel capoluogo marchigiano, con ricadute economiche che si sommano all’impatto comunicativo ed alla valenza promozionale per il territorio.
Dopo oltre tre mesi di ascolti, la direzione artistica di Musicultura sta in questi giorni ultimando la composizione della lista delle 60 proposte che si cimenteranno dal vivo al Teatro Lauro Rossi. In attesa di conoscere i nomi degli artisti e delle artiste che vedremo sul palco, fervono i preparativi per l’allestimento di quella che ormai è diventata una delle fasi del Festival più seguite dal pubblico regionale e in particolare di Macerata.
La macchina organizzativa coinvolge attivamente anche tantissimi studenti, sono infatti complessivamente oltre 100 gli studenti delle Università di Macerata, dell’Università di Camerino e dell’Accademia di Belle Arti di Macerata che danno il loro contributo partecipando a laboratori, stage e percorsi professionali.
Anche gli spettatori saranno parte attiva dello spettacolo, ogni sera saranno infatti chiamati ad esprimere le proprie preferenze col voto. Gli spettacoli avranno inizio alle 21, salvo la domenica, quando si andrà in scena alle 17. L’ingresso sarà gratuito, con prenotazione obbligatoria su www.musicultura.it. Sarà richiesto il super green pass e l’utilizzo della mascherina Ffp2.
Presto sarà operativa la nuova piattaforma del digitale terrestre di ultima generazione: migliore qualità del segnale, programmi in alta definizione e rilascio delle frequenze in banda 694-790 MHz, la cosiddetta “banda 700”, per i servizi mobili 5G.
Le Marche passeranno alla nuova televisione digitale tra il primo marzo e il 15 maggio 2022. Per arrivare preparati allo switch off, occorre procedere alla verifica della compatibilità del proprio televisore con il nuovo standard sintonizzandosi sui canali in alta definizione 501 (Raiuno Hd), 505 (Canale 5 Hd) e 507 (La7 Hd). Se tali canali sono visibili non sarà necessario cambiare apparecchio o dotarsi di un decoder, ma sarà sufficiente effettuare una semplice risintonizzazione.
Da gennaio 2023 quando si passerà ufficialmente al sistema DVB-T2, e cioè quando la transizione al nuovo digitale terrestre sarà definitiva e i vecchi canali saranno oscurati, per compiere tale verifica di compatibilità è invece necessario sintonizzarsi sui canali 100 (Rai) e 200 (Mediaset): se compare una schermata con la scritta “Test HEVC Main10” vuol dire che la televisione è totalmente compatibile con il nuovo digitale.
Potrà tuttavia accadere che si verifichino problemi nel visualizzare la schermata legati a cause di carattere temporaneo; pertanto, prima di acquistare un nuovo decoder o una nuova TV, è sempre consigliabile procedere a una risintonizzazione dei canali. A tal fine si ricorda che è possibile usufruire delle agevolazioni sull’acquisto di TV e decoder fino al 31 dicembre 2022. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito tematico sulla Nuova Tv digitale del Ministero dello Sviluppo Economico al link: https://nuovatvdigitale.mise.gov.it
L’Università di Macerata rinnova la collaborazione con l’Università Mgimo di Mosca e la Taras Shevchenko di Kiev. Da anni Unimc ha attivato con i due atenei i primi percorsi di laurea magistrale a doppio titolo, entrambi nel campo delle relazioni internazionali, che hanno consentito a decine di studenti italiani di frequentare università estere di alto prestigio.
“In un momento tanto delicato di tensioni internazionali – commenta il rettore Francesco Adornato – riteniamo ancora più importante costruire ponti culturali che possano colmare le distanze e valorizzare le diversità. Le relazioni strette all’interno della comunità scientifica permettono di affrontare sfide comuni e globali, travalicando attriti e conflitti geopolitici, rinnovando la speranza nel dialogo e nel confronto”.
L’intesa tra Unimc e l’Istituto Statale di Mosca per le relazioni internazionali (Mgimo) risale al 2008. L’Istituto è diretta emanazione del Ministero degli Affari eteri russo, un punto di riferimento tra i più autorevoli nel suo settore.
Studenti selezionati del corso in “International relations” possono frequentare per un anno il corso in “International Public and business administration” dell’ateneo partner, uno dei più prestigiosi e costosi della Russia – la retta può arrivare a 10 mila euro all’anno – e ottenere entrambi i titoli di studio, pagando solo l’iscrizione a Macerata. Da quest’anno l’intesa con l’Ateneo moscovita si arricchisce con ulteriori possibilità di mobilità per studenti e dottorandi.
Fondata nel 183 dallo zar Nicola I, la Taras Shevchenko è oggi riconosciuta come il principale centro accademico ed educativo contemporaneo dell’Ucraina, essendo il più grande istituto di istruzione superiore nazionale, classificata tra le migliori 650 università del mondo. Con oltre 30 mila studenti, i corsi dell’ateneo ucraino combinano l’istruzione accademica con il lavoro di ricerca, le conoscenze teoriche con abilità specifiche.
“Leggo con attenzione che Mirella Paglialunga, attuale candidata sindaco del centrosinistra, metterà nel suo programma elettorale la creazione di una consulta permanente per la transizione energetica e ambientale. L’idea è ottima, c’è solo da augurarsi che il nuovo organismo non sia composto dagli stessi esponenti che dal 2012 al 2017 hanno amministrato Civitanova”.
Ad affermarlo è il sindaco Fabrizio Ciarapica, in riferimento alle accuse del candidato a sindaco Mirella Paglialunga sulla mancata strategia di transizione energetica dell’attuale Giunta. "Come i cittadini sanno -. aggiunge -, la Giunta Corvatta è riuscita a perdere i contributi per l’impianto fotovoltaico destinati alla casa studenti-anziani per oltre 600 mila euro. Invito nuovamente la dottoressa Paglialunga ad informarsi meglio su quanto fatto dall’attuale Amministrazione comunale di centrodestra"
"Dal 2017 la Giunta Ciarapica si è fatta promotrice non di idee, ma ha avviato progetti ambientali concreti - spiega il primo cittadino -. Su tutti, l’affidamento il 1° dicembre 2020 all’Atac spa della gestione dell’illuminazione pubblica, con la sostituzione di 9 mila punti luce con tecnologia led, che consente sia un risparmio energetico del 40% sulle casse comunali oltre a un minor inquinamento ed impatto sull’ambiente".
"Ricordo anche che qualche mese fa il Comune di Civitanova Marche si è classificato al primo posto della graduatoria nazionale finalizzata all’ottenimento di 400 mila euro per la produzione di energia rinnovabile da fonte fotovoltaica ed eliminazione eternit del cineteatro Rossini - prosegue Ciarapica -. Civitanova inoltre è tra i primi comuni ad aver installato colonnine per la ricarica di veicoli elettrici, incentivando l’acquisto di tali veicoli grazie alla fornitura gratuita".
"Altro investimento legato all’uso di energie rinnovabili e dunque al risparmio energetico sarà la riqualificazione del comparto Trieste per il quale ci sono stati assegnati 5 milioni di euro dal bando per la rigenerazione urbana. E sempre sul fronte ambientale, sono stati continui i nostri interventi per la cura del verde e la messa a dimora di alberi in ogni quartiere della città, dal lungomare, al centro fino alle periferie" conclude Fabrizio Ciarapica.
Confermata la decrescita dei contagi nelle Marche, un trend che lascia intatte le speranze di un ritorno in zona gialla a stretto giro. Sono 2.935 i nuovi positivi (ieri erano 3.213) con un tasso di positività del 41% (dal 39,7%) sui 7.158 tamponi analizzati (ieri erano 8.087). Continua anche la discesa dell'incidenza, che oggi si attesta a 1.289,12 casi settimanali ogni 100mila abitanti (1.400,89).
Rimane sempre Ancona la provincia più colpita con 836 casi, seguita da Macerata (675), Pesaro Urbino (536), Ascoli Piceno (414) e Fermo (359); sono 119 i contagiati provenienti da fuori regione. Tra gli ultimi positivi sono 527 le persone che accusano sintomi (lievi, severi o critici); i casi comprendono 916 contatti stretti di positivi, 806 contatti domestici, 35 in ambiente di scuola/formazione, quattro in setting lavorativo, otto in ambiente di vita/socialità, uno sia in setting assistenziale sia in setting sanitario.
Per quanto riguarda le fasce d'età, si confermano quelle tradizionalmente con più infetti ad essere le più colpite. Sono infatti 770 positivi per i 25-44enni e 663 per i 45-59enne. Attenzione anche ai casi tra i più piccoli, con 817 contagi tra gli under 18. La fascia più esposta è quella degli studenti delle superiori: sono stati infatti 241 i casi nella fascia tra 14 e 18 anni, mentre calano i positivi tra gli alunni delle elementari (239 casi).
Nelle ultime 24 ore sono dimunuiti a 361 i ricoverati per Covid-19 nelle Marche (-6 rispetto a ieri), dei quali 50 in Terapia intensiva (-1 rispetto alle ultime 24 ore) e 311 in Area medica; in particolare i pazienti in Semintensiva sono 68 (+2) e quelli in reparti non intensivi 243 (-7 rispetto a ieri) mentre 41 persone sono state dimesse nell'ultima giornata. Dal bollettino dell'Osservatorio epidemiologico regionale risulta anche un decesso correlato al Covid: un 82enne di Cingoli spirato all'ospedale di Jesi.
"Dopo l'assalto alla sede di Fratelli d'Italia a Fermo, ora anche un'irruzione presso gli uffici del Consiglio comunale di Senigallia con un vergognoso striscione negazionista delle Foibe affisso sulla porta di Massimo Bello, presidente del Consiglio ed esponente di Fratelli d'Italia, a cui va la vicinanza di tutto il partito". Questo quanto dichiara in una nota onorevole Emanuele Prisco, commissario regionale di Fratelli d'Italia nelle Marche.
"Ormai è evidente che siamo di fronte a un clima inaccettabile, con ripetuti attacchi all'unico partito di opposizione che in questo caso si spinge anche alle istituzioni, in una giornata che dovrebbe unire la Nazione nel ricordo della tragedia delle foibe e dell'esodo dei nostri connazionali del confine orientale, come per altro previsto dalla legge 30 marzo 2004 n° 92. Confidiamo nel lavoro delle Forze dell'Ordine per assicurarli alla giustizia e che in tutta Italia prevalga la memoria nazionale condivisa su chi alimenta odio politico, negazione della storia e delle libertà fondamentali" conclude Prisco.
Dopo la segnalazione di un uomo ubriaco e violento in strada, a Camerata Picena, la Croce Verde di Jesi ha soccorso un 38enne falconarese, tentando di caricarlo in ambulanza per un 'codice giallo': a quel punto l'uomo ha danneggiato pesantemente il mezzo e ha aggredito due soccorritori cagionando loro ferite guaribili rispettivamente in 10 e 20 giorni.
Al momento dell'arrivo dei sanitari della Croce verde di Jesi, sul posto c'erano anche le forze dell'ordine, ed è stato chiesto il supporto dell'automedica di Chiaravalle. La situazione è degenerata quando i sanitari hanno provato a caricare in ambulanza il 38enne, che ha dato in escandescenze.
Dopo averlo portato, a fatica, all'ospedale di Torrette, i sanitari della Croce Verde sono stati costretti a sospendere il servizio di emergenza per alcune ore, e ad andare loro stessi in Pronto soccorso per farsi visitare; poi hanno chiamato un altro equipaggio per sostituirli.
Banco Marchigiano ha approvato il Bilancio di esercizio 2021. “Si rafforza la crescita del Banco, da quest’anno anche oltre i confini regionali – dice il Presidente Sandro Palombini, facendo riferimento alla fusione per incorporazione della Banca del Gran Sasso nel Banco Marchigiano -. Grazie alla confermata solidità e a profili di rischio ai minimi storici, il Banco si conferma decisamente un punto di riferimento per famiglie e imprese”. Soddisfatto anche il Dg Marco Moreschi: “Raccogliamo il frutto di anni di lavoro intenso, di strategie chiare e di una forte relazione con il territorio”.
I risultati patrimoniali:
Il totale dei mezzi amministrati supera i 1,2 miliardi e segna un incremento del 10,3%, con la raccolta indiretta che cresce del 18% grazie al contributo della forte dinamica positiva del comparto gestito e assicurativo in crescita di oltre il 30%.
Gli impieghi netti, pari a 580 milioni di euro, sono in aumento del 6,4%, e sono caratterizzati da una crescita sia della parte a vista per il 9% che della parte a scadenza per il 7,3%; gli impieghi a scadenza, in particolare, hanno visto l’erogazione di 116 milioni di euro di nuovi mutui.
Armonica e decisa, pertanto, la crescita di tutte le componenti legate all’attività caratteristica. Prosegue la politica estremamente rigorosa nella gestione dei crediti deteriorati: la percentuale di copertura di tutto il credito deteriorato è del 61%, con le sofferenze coperte all’87% e le inadempienze probabili al 50%. Su tale fronte si conferma anche un indice NPL ratio al 6,15% che per effetto delle coperture scende al 2,4% netto; le sofferenze nette in rapporto ai crediti netti scendono allo 0,37%.
I principali risultati economici:
Il margine d’interesse, pari a 18 milioni di euro, è in aumento del 18% rispetto al 2020. In forte incremento rispetto allo scorso anno risulta anche la componente dei ricavi da servizi che si caratterizza per una variazione positiva del 14,2% e rafforza ulteriormente la redditività caratteristica del Banco.
Il margine di intermediazione presenta un andamento fortemente positivo con un delta di oltre il 9% rispetto al valore del 2020. L’utile netto di 4,5 milioni di euro contribuisce al progressivo rafforzamento patrimoniale con un total capital ratio che supera il 20%.
Negli Stati Uniti la chiamano “Great Resignation”: le cifre sono incerte, ma si stima che tra i 4.2 e i 4.5 milioni di persone, principalmente tra i 30 e i 45 anni, avrebbero deciso di dimettersi e cambiare lavoro, se non vita. Il fenomeno potrebbe arrivare anche in Europa e in Italia: la pandemia ha innescato nuove domande, necessità, obiettivi.
CVapp.it, dopo aver aiutato oltre 14 milioni di persone a crescere professionalmente, vuole esplorare questo trend 2022, tra dati e qualche dritta decisiva. L'infografica “Come cambiare lavoro ed essere felice” parte dal quadro generale: in Italia si lavora 33 ore/settimana, 3 ore in più rispetto alla media europea, e il 26% dei dipendenti è insoddisfatto della propria occupazione, dal momento che trascorre l’80% circa delle sue ore lavorative in attività di basso valore professionale.
Se da una parte si può pensare a trovare un corretto work-life balance, dall’altra parte non bisogna aver paura di guardarsi intorno, partendo dai fondamentali. Come ottimizzare la propria giornata lavorativa? E soprattutto, cosa fare concretamente per provare a cambiare lavoro? Spoiler: aggiornare e adeguare il CV alle nuove aspettative è praticamente obbligatorio!
Fertitecnica Colfiorito e l’Università di Camerino hanno rinnovato la loro cooperazione con un accordo che evidenzia le potenzialità e le sinergie esistenti tra impresa e università. La partnership tra l’azienda di Colfiorito e Unicam è ormai decennale e si è concentrata negli anni su molteplici progetti di ricerca specifici e sul finanziamento di due dottorati di ricerca.
“E’ una collaborazione che è iniziata per vicinanza geografica, ma che si è sviluppata nel tempo con una sempre maggior condivisione di obiettivi, dalla collaborazione sullo sviluppo prodotti all’approfondimento delle caratteristiche benefiche dei legumi, con due dottorati di ricerca all’attivo. Una familiarità ormai così consolidata che ci è sembrata un’evoluzione naturale quella di cercare un’intesa ancora più allargata e profonda.”, dichiara Luca Mattioni, Vice Presidente e proprietario dell’azienda.
Con la firma dell’accordo-quadro è stato istituito un tavolo di lavoro in cui condividere progettualità, spunti di ricerca e potenziali attività coerenti con le competenze dei soggetti coinvolti. Un orizzonte che va oltre i singoli progetti e fa parte di un approccio aperto e dinamico all’innovazione.
“Per noi la collaborazione con i centri di ricerca è fondamentale. – spiega Alessio Miliani, Direttore Generale di Fertitecnica e coordinatore del tavolo dal lato dell’impresa – Pur essendo l’azienda leader di mercato nel settore dei legumi secchi, cereali e semi, abbiamo una squadra di ricerca e sviluppo di relativamente poche persone, che si concentra sulla capacità di ascolto del mercato e la combinazione di competenze trasversali".
"Per questo noi parliamo di 'Ricerca e Sviluppo Diffusa': dobbiamo saper integrare in modo aperto, rapido e dinamico le conoscenze e spunti che ci arrivano da aziende partner, mondo accademico e realtà internazionali come FAO, altro nostro partner storico, cementando il tutto con la nostra competenza dei prodotti. In questo mondo dove sempre di più accedere alle scoperte fatte è importante tanto quanto farne di nuove, i rapporti con le Università vitali per le PMI e lo saranno sempre di più" conclude Miliani.
L’obiettivo ambizioso del nuovo modello di cooperazione è fare da cornice ad una serie di iniziative che abbraccino l’intera filiera gastronomica, che viene studiata ed analizzata con un taglio trasversale attraverso le discipline delle scienze degli alimenti e della nutrizione, del management e marketing, del food design, del diritto alimentare e della storia e cultura dell’alimentazione.
Questo si presta ad ambiti che vanno dalla valorizzazione della qualità delle filiere alla capacità di intercettare le esigenze di consumo in evoluzione della popolazione, dalla progettazione di prodotti che siano contemporaneamente più ricchi, sostenibili e genuini assieme, fino a un approccio scientifico e trasparente alle frontiere offerte dalla nutraceutica.
“L’interdisciplinarietà delle tematiche è da sempre l’approccio con il quale Unicam affronta le attività di ricerca anche per una più utile applicazione dei risultati della stessa sul territorio – aggiunge il Prof. Gianni Sagratini, Direttore della Scuola di Scienze del Farmaco e Prodotti della Salute, coordinatore del tavolo per UNICAM – Riteniamo che il percorso intrapreso con il corso di laurea in Scienze Gastronomiche, vada nella direzione del confronto tra saperi e l’interdisciplinarietà dei contenuti, garantendo allo studente un valore aggiunto nella propria formazione oggi fondamentale per l’inserimento nel mondo del lavoro”
Soddisfazione anche da parte del Rettore dell’Università, Prof. Claudio Pettinari, direttamente coinvolto nel progetto di convenzione: “Con questo progetto si conferma ancora una volta non solo la vitalità dei nostri ricercatori, ma anche l’importanza delle attività di trasferimento tecnologico dell’innovazione prodotta all’interno dei nostri laboratori a beneficio dello sviluppo economico del territorio, attraverso il sostegno alle imprese che in esso vi operano, in questo caso a beneficio della valorizzazione dell’agroalimentare con un attenzione particolare alla sostenibilità”.
I primi progetti sono già in corso di discussione e, come d’abitudine per la dinamica realtà di Colfiorito, si propongono di arrivare a risultati tangibili come prodotti, convegni e pubblicazioni già nel corso del 2022.
Bellissima partita e ottima prova di entrambe le squadre che si affrontano a viso aperto lottando fino alla fine. Gara subito molto combattuta, Macerata e Prata si inseguono e sorpassano a vicenda poi nel finale servono i vantaggi per decidere il set in favore dei padroni di casa. Nel secondo set dominano i biancorossi che scappano e controllano tenendo ampiamente a distanza Prata di Pordenone; tutto riaperto nel terzo set quando, dopo un buon inizio della Med Store Tunit, sono gli ospiti a prendere il largo e resistere al ritorno dei biancorossi. Ultimo set al cardiopalma, di nuovo si decide tutto ai vantaggi dopo una una serie infinita di rovesciamenti di fronte. Vittoria fondamentale per la Med Store Tunit che si prende lo scontro diretto e ferma una delle squadre più in forma del campionato.
LA CRONACA – Di Pinto si affida a Giannotti, Lazzaretto e Margutti, Sanfilippo e Pasquali sono i centrali, Longo in regia, Gabbanelli il libero. Prata risponde con Yordanov, l'ex di giornata Bruno e Porro, al centro Katalan e Bortolozzo, Bonifante, il libero è Rondoni. Parte forte la Med Store Tunit, tiene alta la pressione sugli avversari, difende bene a muro e con Lazzaretto trova il punto del 3-0. Arrivano fino al 4-1 i biancorossi poi si scuote la squadra ospite e con il muro di Bortolozzo su Lazzaretto, Prata pareggia 4-4 poi Giannotti riporta avanti Macerata, fase combattuta. Riesce a ribaltare Prata, Macerata insegue: bene le squadre a muro, prima Katalan su Margutti, poi Pasquali, 9-9; ci pensa Giannotti con un forte diagonale a riportare avanti i suoi, 10-9, bel momento e spettacolo al Banca Macerata Forum. Prova a scappare la Med Store Tunit, ancora bene in difesa la squadra di casa grazie ad un super Gabbanelli e sul 14-10 coach Boninfante chiede il time out per spezzare il buon momento dei maceratesi; Yordanov e l'ace di Katalan permettono a Prata di accorciare, gara aperta: i biancorossi non riescono ad essere continui in attacco, gli avversari accorciano e dopo una ricezione difficile per Macerata, è Porro a sorprendere la difesa di casa e pareggiare ancora, 17-17, time out per coach Di Pinto. Ora è la Med Store Tunit che deve inseguire, ancora Porro supera il muro, 19- 20: riesce ad allungare Prata trascinata dai colpi di Novello, 21-23, nuovo time out per Di Pinto; la pausa carica i biancorossi che trovano il pareggio ma è ancora Novello a riportare avanti i suoi, risposta di Giannotti, 24-24. Macerata annulla due set-ball a Prata e si prende il set con due muri di Sanfilippo.
Di forza Lazzaretto e la Med Store Tunit è avanti anche nel secondo set, 4-2, ma Prata è sempre sul pezzo: scambio lunghissimo dove gli ospiti difendono contro tutti gli attacchi biancorossi e con il muro di Bortolozzo trovano il punto per accorciare. Prova la fuga Macerata, Giannotti filmina la difesa di Prata poi nuovo muro di Sanfilippo, 7-3, prova i cambi coach Boninfante; buon momento per Bruno che risolve anche un lungo scambio e permette ai suoi di avvicinarsi, 10-8. Riprende a macinare punti la Med Store Tunit e con il muro out di Giannotti scappa sul 16-10 costringendo Boninfante al time out. Sale in cattedra Giannotti, efficace anche a muro il numero 4 biancorosso, 19-13 e Prata si ferma di nuovo in time out, Macerata controlla. Finale tutto per la Med Store Tunit, chiude il set Giannotti, doppio vantaggio biancorosso.
L'opposto padovano apre il terzo set, poi reazione di Prata, 3-3. Torna avanti la Med Store Tunit grazie alla combinazione Longo- Giannotti, 7-5; gli ospiti inseguono e ci credono, errore di Pasquali, ne approfitta Porro e Prata supera i biancorossi 9-10. Pareggia subito Macerata e con l'ace di Lazzaretto trova il 12-12, poi nuova reazione ospite e la squadra di Boninfante scappa sul 12-15 sfruttando un momento di appanamento dei padroni di casa, Di Pinto richiama i suoi col time out. Grande difesa di Gabbanelli e Macerata accorcia ma Prata resta distante 14-19, ci provano i biancorossi mentre Katalan li scaccia colpendo al centro per il 17-22; reazione di Giannotti, la Med Store Tunit si porta sul -3, spezza il momento Yordanov, Prata si prende il terzo set e riapre la partita.
Macerata insegue anche ad inizio di quarto set, due muri di Bortolozzo portano gli ospiti sul 4- 6, ma il vantaggio dura poco e con l'errore di Boninfante in battuta il risultato cambia, 7-7. Le squadre si inseguono confermando quanto fatto in buona parte di una partita combattuta, ci riprova Macerata ad allungare con la combinazione al centro Longo-Pasquali, 14-11; lungo scambio dove Lazzaretto e Gabbanelli savlano l'impossibile, poi chiude Giannotti per il 15-12, ma nuova reazione di Prata con la serie in battuta di Porro che trova anche l'ace del pareggio. Rovesciamento di fronte e Lazzaretto risponde a Porro, altro ace, 18-16; Macerata prova a tenere il +2 con Giannotti che supera il muro ma gli ospiti non demordono, finale tirato: Prata riesce ancora a pareggiare, 23-23 grazie al muro di Bortolozzo e Di Pinto si rifugia nel time out; Lazzaretto chiama e Boninfante risponde, di nuovo vantaggi. Margutti riporta avanti la Med Store Tunit grazie al solito, decisivo, Gabbanelli, poi sbaglia la Porro e i biancorossi si prendono il set che vale la partita.
Il tabellino:
MED STORE TUNIT MACERATA 3
TINET PRATA DI PORDENONE 1
PARZIALI: 27-25, 25-15, 21-25, 26-24.
Durata set: 28’, 27’, 26’, 27’. Totale: 108’.
MED STORE TUNIT MACERATA: Pasquali 12, Longo 2, Giannotti 21, Scita, Margutti 7, Ferri 1, Sanfilippo 10, Scrollavezza, Lazzaretto 13, Gabbanelli. NE: Paolucci, Facchi, Ravellino, Robbiati. Allenatore: Di Pinto.
TINET PRATA DI PORDENONE: Baldazzi 2, Katalan 9, Dal Col 3, Yordanov 8, Boninfante 4, Bruno 7, De Giovanni, Rondoni, Bortolozzo 4, Novello 15, Porro 13. NE: Gambella, Gaiatto. Allenatore: Bonifante.
ARBITRI: Feriozzi e Somansino.
Per questa seconda puntata di “Storie di Cucina” siamo andati alla scoperta delle tradizioni della cucina maceratese. Per l'occasione siamo stati ospiti del "Veneziano", il ristorante di pesce di Civitanova Marche di Mirco Ciavattini. Qui abbiamo riassaporato tradizione e innovazione Made in Marche.
Una storia che parte da lontano, quella di Mirco, immerso tra una famiglia impegnata nella ristorazione e la sua più grande passione, quella della comunicazione. Prima di approcciarsi definitivamente al mondo del cotto e mangiato, Mirco ha fondato riviste ed emittenti televisive.
Poi l'amore sbocciato davanti a una polenta con brodetto, piatto tipico della tradizione maceratese di inizio secolo. "E' un cibo molto povero ma molto saporito che veniva messo in tavola quando i pescatori avevano poco da mangiare. E un pentolone faceva felice tutta la famiglia".
"Col tempo - racconta Mirco - lo abbiamo migliorato e modificato all'interno delle nostre cucine. Da città in città cambia con l'aggiunta di uno scampo o di una rana pescatrice, ma quella che oggi portiamo in tavola per noi è una eccellenza della riviera adriatica che merita di essere conosciuta in tutta Italia".
Se anche voi siete ristoratori, agricoltori, allevatori o viticoltori e volete far conoscere i vostri prodotti, scriveteci a redazionepicchio@gmail.com oppure inviate un messaggio Whatsapp al 3421682258 o telefonate al 0733 1653692. Sarete ricontattati da parte della nostra redazione.
È arrivata l’ufficialità delle convocazioni per il Campionato del Mondo a squadre di Marcia in programma a Muscat, capitale dell’Oman, che si svolgerà il primo fine settimana di marzo, e il maceratese Michele Antonelli guiderà gli azzurri nella 35 chilometri. Il portacolori del C.S. Aeronautica si presenta infatti con il miglior crono degli azzurri sulla nuova distanza con 2h33’40”, tempo ottenuto in ottobre a Grottammare dove si è aggiudicato il primo titolo Italiano Assoluto su questa prova, quarto della sua giovane ma intensa carriera.
Una prestazione che permette all’allievo del tecnico Alessandro Garozzo di presentarsi al 21° posto nel ranking mondiale (20 km - 35 km - 50 km) di quest’anno, con la 62^ prestazione mondiale di sempre, 5^ in Italia di tutti i tempi. Un confronto con i migliori specialisti del tacco-punta che dovrà confermare i progressi, non solo tecnici, di fine 2021 e magari centrare anche il minimo per i Campionati Mondiali, previsti a Eugene negli Stati Uniti, fissato in 2h33’, dopo aver ampiamente raggiunto quello per gli Europei di Monaco di Baviera (2h35’30”).
Ora l’aviere capo Michele Antonelli, alla 14^ convocazione in maglia azzurra, sta rifinendo la preparazione sulle strade di casa per poi, dal 18 febbraio, raggiungere il tecnico Alessandro Garozzo a Siracusa e quindi partire alla volta della capitale omanita.
Un 36enne di Ancona ha chiamato la Polizia sostenendo che un conoscente gli aveva rubato un orologio Rolex da 15mila euro. Ma dopo l'arrivo degli agenti nella sua abitazione a Pietralacroce, si è accorto che il Rolex era in casa.
In compenso i poliziotti hanno scoperto che il 36ene aveva un vero e proprio arsenale di armi bianche, non autorizzate, che aveva usato anche per minacciare il presunto ladro: vari pugnali, un machete, una katana e un gladio la cui detenzione non era mai stata segnalata. Le armi sono state sequestrate.
Il senegalese, classe 1992, Jerome Louis Dieme è un nuovo attaccante della Maceratese. Dieme è dotato d’importanti mezzi fisici e tecnici, può ricoprire i ruoli di prima o seconda punta. Entrato a far parte del gruppo squadra biancorosso vanta un curriculum di tutto rispetto: giovanili della Roma (con cui ha vinto un titolo italiano allievi), dieci anni di serie D (Arezzo, Nocerina, Rieti e Gela tra le altre) con l’ultima annata disputata in Eccellenza campana. Intanto, però, è stata rinviata causa Covid, la sfida d'alta classifica in programma domenica 13 febbraio contro Monturano Campiglione.
Oltre 2 milioni e centomila visite al sito in meno di un mese, con oltre 2 milioni di nuovi utenti accumulati. Non è solo Sanremo 2022 ad aver collezionato numeri da record. Insieme al festival più visto di sempre si afferma da protagonista anche il FantaSanremo, fenomeno online che, in pochi giorni, si è letteralmente preso la scena sanremese con interazioni digitali e offline che hanno fatto impazzire tutti, dentro e fuori dal web.
Nel periodo che va dal 30 gennaio al 5 febbraio, le pagine del sito sono state visitate 17.949.964 di volte. Numeri da capogiro che, nella sola settimana all’Ariston, hanno visto contare ben 1.868.875 di visite al sito. Visite effettuate per lo più da dispositivi mobili, che hanno coinvolto utenti anche oltre confine, con quasi 4.000 persone provenienti dall’America.
Il pallottoliere social dell’iniziativa è cresciuto giorno dopo giorno, concretizzando sempre di più l’idea che “non c’è (e non ci sarà) più un Festival senza il FantaSanremo”. Al grido di parole inizialmente senza senso, o di gesti per lo più strani e sempre più frequenti, come la discesa tra il pubblico, i fiori agli orchestrali, il “cinque” ad Amadeus, il FantaSanremo ha segnato sempre di più la sua presenza durante la kermesse più attesa e patinata dell’anno.
Così, il gioco inventato dagli otto ragazzi di Porto Sant'Elpidio tra cui Giacomo Piccinini, Nicolò Peroni (Papalina), Marco Filipponi, ha destato attenzioni positive e anche relative critiche, come quella che potesse essere troppo invasivo o addirittura distrarre i concorrenti dalla gara. Tanto che gli organizzatori hanno promesso una maggiore “mimetizzazione” nella prossima edizione 2023.
L’idea - in ogni caso - ha coinvolto tutti, concorrenti del festival compresi, pronti a partecipare a dirette instagram come quella di Emma, seguita da quasi 30.000 utenti. Senza contare le stories che hanno raggiunto fino a 223 mila persone.
Andando ai singoli post del FantaSanremo, contiamo anche oltre 20 mila like e più di 1000 commenti, con circa 280 mila account raggiunti nel complesso. Anche i reel come il primo, il “discorso chiuso”, ha raggiunto 620 mila views, 52 mila like e circa 2.400 salvataggi dello stesso, con un raggiungimento totale di 515 mila account. I numeri dei reel poi, aumentano nel momento in cui viene pubblicato il video in cui Amadeus e Rkomi fanno le flessioni sul palco, con il raggiungimento di 682 mila like, 44 mila like per un totale di oltre 615 mila account raggiunti.
Non solo numeri social ma anche tante blasonate menzioni, come quelle ufficiali del TG1 o come l’ospitata dei curatori a Domenica In, con tanto di maglia con scritto “Ciao Zia Mara”, indossata da Mara Venier e postata sul suo profilo.
La Lega Serie A dal suo Twitter ufficiale cinguetta “Papalina”, mentre Emma Marrone e Iva Zanicchi menzionano il profilo Instagram ufficiale del FantaSanremo. Infine Spotify, sceglie come descrizione sulla playlist di Sanremo 2022 proprio la parola “Papalina”. Tanti, inoltre, sono gli influencer che hanno partecipato attivamente al FantaSanremo, come Paolo Camilli, Diego Passoni, Estetista Cinica, Diletta Leotta e Aurora Ramazzotti.
È stata Emma a trionfare come migliore artista nella classifica ufficiale del FantaSanremo, con i suoi 525 punti accumulati con non poca fatica, rispettando le regole del gioco con grande dedizione e staccandosi dal secondo in classifica, Dargen D’Amico, piazzatosi con 130 punti in meno rispetto alla sua collega. Seguono Tananai (365 punti), Elisa (360 punti) e Highsnob e Hu (350 punti).
Insomma, l’epopea del FantaSanremo è appena cominciata e già non si può più farne a meno. Sulla scia del successo del FantaSanremo, verrà organizzata anche l’edizione del FantaEurovision.
La 66esima edizione dell’Eurovision Song Contest si terrà al PalaOlimpico di Torino dal 10 al 14 maggio 2022, Blanco e Mahmood vi parteciperanno per rappresentare l’Italia. Scopriremo presto se il fenomeno del FantaEurovision potrà avere risonanza in tutta Europa.
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