L'Ufficio Speciale Ricostruzione ha approvato il progetto esecutivo dell'area camper da realizzare a Muccia, nell'entroterra maceratese. L'importo previsto è di importo di 200mila euro. "La riparazione economica e sociale riveste un ruolo fondamentale per la rinascita delle nostre comunità colpite dal sisma, che vogliamo rilanciare anche turisticamente al fine di renderle attrattive e fruibili durante tutto l’anno", spiega il Commissario Straordinario Guido Castelli.
"La realizzazione di questa nuova area camper a Muccia è un ulteriore esempio delle azioni che stiamo realizzando per far conoscere i nostri bellissimi territori e creare opportunità di lavoro e crescita - aggiunge Castelli -. Il lavoro che stiamo portando avanti con i Comuni, l'Usr e la regione Marche guidata dal presidente Acquaroli poggia su queste basi forti, ed è da qui che partiamo ogni giorno per perseguire l’obiettivo di restituire un futuro al cratere sismico".
"Ringrazio il commissario Castelli per questa opportunità, che rappresenta un incentivo per rendere turisticamente più attrattivo tutto il territorio dell’alto maceratese - ha dichiarato il sindaco di Muccia, Mario Baroni -. Quest’area camper non solo verrà realizzata in una zona già messa in sicurezza attraverso il supporto della Protezione civile, ma sorgerà accanto a una nuova palestra, che sarà edificata grazie ai fondi sisma, e alle nostre Sae che, in futuro, potrebbero essere a loro volta utilizzate per finalità ricettive e turistiche. Insomma, questo spazio potrebbe diventare un polo e lavoreremo per far sì che queste nostre terre ferite dal sisma possano rialzarsi".
Nel caso specifico, a Muccia il progetto prevede 16 nuove piazzole a ridosso del centro abitato, lungo la vallata che si estende fino alla frazione di Costafiore, su un’area di proprietà del Comune. Nel planning dei lavori, reti di allaccio dei sottoservizi, uno scatolare in cemento armato per l’attraversamento di un fosso e la sistemazione del fondo dell’area con rilevato, sottofondo stradale e successiva geogriglia salva prato.
Verranno poi realizzati l’impianto di illuminazione pubblica, le colonnine di erogazione dell’energia elettrica, un punto di carico acqua potabile e un punto di scarico delle acque reflue. L’area sarà infine oggetto di inerbimento e di impianto di essenze vegetali autoctone.
Sostenibilità, attenzione a non sprecare acqua, nuovi strumenti di conoscenza, formazione e informazione, intelligenza eco-artificiale. Ecco alcune delle parole chiave sviluppate nel corso dell’incontro organizzato da Tennacola che gestisce il servizio idrico integrato in 27 comuni presenti nel territorio dell'Ato n.4, tra provincia di Macerata e di Fermo, con il patrocinio del comune di Sant’Elpidio a Mare per celebrare la Giornata Mondiale dell’Acqua fissata come ogni anno per il 22 marzo.
Nel teatro pieno di studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado del territorio e di amministratori locali e regionali, il presidente Antonio Albunia ha fatto un annuncio importante per il territorio: "Presto avremo la nuova sede di Tennacola, ovviamente a Sant’Elpidio a Mare, spaziosa, accogliente, adeguata alle esigenze di un’azienda che sente forte lo spirito di servizio nei confronti del territorio".
Poi il ringraziamento “a tutta la struttura tecnica, il Tennacola Team, guidata dal direttore Mattiozzi per l’eccellente lavoro che svolge ogni giorno per garantire un servizio efficiente, all'assemblea dei soci che ci riconosce la propria fiducia, al commissario Castelli e al presidente Acquaroli che seguono da vicino le nostre attività e ci sostengono".
Ad aprire l’incontro Alessandra De Notaristefani di Vastogirardi, commissario prefettizio del comune di Sant’Elpidio a mare che ha rimarcato "il ruolo di Tennacola a sostegno del territorio" e del consigliere regionale Andrea Putzu, presidente della Commissione Attività Produttive della Regione Marche "per la capacità dell’azienda di intercettare risorse pubbliche dal Pnrr ma anche dal Por Fesr e per aver avviato un efficace progetto di comunicazione che rende consapevoli i cittadini di tutte le età dell’eccellenza che Tennacola rappresenta".
Tredici cartoni animati con protagonista il Tennacola Team sul canale YouTube ufficiale di Tennacola raccontano il complesso sistema del servizio idrico integrato, dalla captazione dell’acqua dalle sorgenti di Montefortino e Sarnano passando per il reticolo distributivo fino alla depurazione per consentire al ciclo dell’'cqua di ripartire.
"Un progetto innovativo - ha detto Leonardo Apolloni, delegato alla comunicazione della governance aziendale - con un format dedicato alle scuole, (già svolte le tappe a Monte San Giusto e Rapagnano, presenti rispettivamente la vicesindaca Simona Scopetta e la sindaca Elisabetta Ceroni), e appuntamenti più articolati come quello dello scorso ottobre a Porto Sant’Elpidio e questo a Sant’Elpidio a Mare per contribuire a creare una consapevolezza che l’acqua non è una risorsa infinita e non va data per scontata".
Presentato anche il nuovissimo "Tennacola Game", scaricabile gratuitamente da AppStore "un endless game - ha spiegato Salvatore La Porta di Jef che ha curato il progetto - per tutte le età, divertente ma anche educativo". A completare la mattinata gli interventi del professor Emanuele Frontoni di UniMC sul tema Intelligenza eco-artificiale, "con la quale contiamo di sfatare alcuni miti e dicerie intorno all’AI che ha uno sviluppo finito e non potrà mai soppiantare l’intelligenza umana".
La professoressa Stefania Gorbi, del Disva di UnivPM ha offerto una panoramica circa "il legame tra acqua e cambiamenti climatici” con i progetti di studio per capire l’impatto dei cambiamenti climatici e dei nuovi inquinanti". Le conclusioni del direttore di Tennacola Giovanni Mattiozzi hanno richiamato alla qualità dell’acqua di Tennacola, "superiore a quella di molte che si acquistano imbottigliate e al grande lavoro che c’è dietro ad ogni rubinetto che si apre".
In platea le classi dell’Istituto Superiore “Carlo Urbani 1A e 1B dell’indirizzo Enogastronomia, 1D e 1E indirizzo Sociosanitario di Sant’Elpidio a Mare, gli studenti delle classi 1B e 1E del Liceo per le Scienze Applicate di Porto Sant’Elpidio e due classi del 3’ anno della scuola secondaria di 1’ grado “Bacci” di Sant’Elpidio a Mare.
Il 118 di Macerata non è solo attività di emergenza, ma Centro di Formazione dal lontano 2001, anno della sua fondazione. La centrale operativa del Servizio di Emergenza Territoriale maceratese ha erogato ed eroga formazione agli operatori dell’azienda sanitaria controllando, attraverso la figura del delegato di centrale scelta tra gli istruttori più esperti, la corretta esecuzione dei corsi da parte dei centri abilitati esterni e rivolti al personale sanitario o operante sui mezzi di soccorso.
Il Covid ha rallentato in parte l’operatività del Centro che da fine 2023 ha, invece, ripreso la propria attività in modo esponenziale quasi raddoppiando il numero dei propri istruttori e fornendo all’azienda la possibilità di formare all’utilizzo del Dae, defibrillatori automatici e semiautomatici esterni, gran parte del personale anche in conformità alle nuove linee guida post Covid.
Attualmente si sta incrementando la formazione erogata al di fuori del personale aziendale fornendo su richiesta corsi di primo soccorso aziendale previsti dalla Legge 81/08 e formando non solo sanitari, ma volontari del soccorso e operatori sui mezzi.
“All’interno del Centro di Formazione del 118, come previsto dalla normativa di riferimento, ci sono quattro docenti scolastici che si occupano di trasmettere la cultura del primo soccorso e dell’utilizzo del Dae nelle ultime classi delle scuole superiori e, recentemente, di istruire anche il personale scolastico. – spiega la dottoressa, Elena Ricotta, responsabile della Formazione del 118 dell’Ast di Macerata – Abbiamo due docenti presso l’Istituto Tecnico Economico A. Gentili di Macerata e altri due presso il liceo Scientifico G. Galilei”.
Tra il personale dipendente dell’Azienda sanitaria maceratese gli istruttori formati e registrati all’albo dei formatori regionali sono ventuno, ai quali si aggiungono i quattro docenti scolastici e altri sei operatori che si stanno formando. Nel 90% dei casi si tratta di operatori dell’emergenza che giornalmente applicano in pratica, sul luogo di lavoro, ciò che insegnano in teoria.
Per avere un quadro generale dell’attività formativa erogata dal Servizio di Emergenza Territoriale dell’Ast maceratese, basti pensare che nel 2024 sono state realizzate 186 edizioni di BLSD base (rianimazione cardiopolmonare con uso del defibrillatore) per un totale di 786 discenti, 54 edizioni di BLSD retraining per 299 discenti, 9 edizioni di P-BLSD (pediatrico) per 39 discenti per un totale di 1124 discenti, mentre i docenti scolastici hanno formato quasi 200 persone.
“Ringrazio il Centro di Formazione del 118 perché l’intensa attività formativa erogata all’interno e all’esterno dell’Azienda contribuisce a garantire la salvaguardia della salute dei nostri cittadini – afferma il direttore Generale dell’Ast di Macerata dottor Alessandro Marini . Saper usare un defibrillatore, infatti, permette di salvare vite umane in situazioni di emergenza sanitaria come gli arresti cardiaci improvvisi. "Rafforziamo formazione e prevenzione, investimenti strategici per la salute della popolazione - dichiara il vicepresidente della Giunta e assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini - Promuovere la cultura del primo soccorso e trasmettere la conoscenza delle corrette manovre è fondamentale per salvare vite. Coinvolgere i giovani in questi progetti rappresenta un valore aggiunto di grande rilievo perché contribuisce a promuovere e rafforzare la cultura della solidarietà e la responsabilità nei confronti della propria comunità".
Montecassiano si prepara a brillare sul piccolo schermo grazie a "4 Ristoranti", il celebre programma di Sky Uno e Tv8 condotto dal carismatico chef Alessandro Borghese. In questa nuova puntata, un ristorante del centro storico del paese sarà tra i protagonisti della sfida culinaria, ospitando il pranzo della competizione. Tra i commensali presenti nei tavoli "non protagonisti", anche il sindaco Leonardo Catena, testimone d’eccezione di questa sfida gastronomica.
La competizione vedrà sfidarsi quattro ristoratori della zona del Maceratese, pronti a valutarsi senza sconti su quattro parametri fondamentali: location, servizio, menu e conto. Come sempre, chef Borghese avrà l'ultima parola con il suo voto segreto, capace di confermare o ribaltare il risultato finale della gara.
Lo spietato tavolo del confronto finale tra gli chef in gara si svolgerà in una location d'eccezione: la Pinacoteca Buratti, gioiello culturale del borgo, che aggiungerà un tocco artistico a questa sfida culinaria. Montecassiano, con la sua storia e le sue bellezze architettoniche, è stata anche scelta per girare il lancio ufficiale della puntata, regalando così una vetrina unica al territorio.
"Siamo felici di aver ospitato lo chef Alessandro Borghese con la sua seguitissima trasmissione 4 ristoranti - ha commentato il sindaco Catena -. Abbiamo apprezzato che abbia scelto di girare lo spot di lancio della puntata nel nostro borgo medievale e il tavolo del confronto finale nella nostra pinacoteca. Un bello spot televisivo non solo per i ristoranti in gara ma anche per il nostro territorio provinciale e comunale".
In palio per il vincitore un ghiotto premio di 5mila euro da reinvestire nella propria attività. Per scoprire come andrà a finire, però, occhi puntati alla messa in onda su Sky e Tv8, prevista per le prossime settimane. Niente spoiler!
Nicola Pepa lascia il segno alla Viareggio Cup con un eurogol che non passa inosservato. L'attaccante della Recanatese convocato nella Rappresentativa di Serie D, ha trovato spazio nei minuti finali della sfida contro la formazione statunitense Uyss New York, trovando la rete del definitivo 2-0.
Dopo aver assistito dalla panchina al primo match del torneo, il classe 2007 di Corridonia ha avuto l'opportunità di mettersi in mostra nel secondo incontro, entrando in campo negli ultimi quindici minuti. Non ha perso tempo: appena tre minuti dopo il suo ingresso, ha sfoderato un colpo da maestro che ha chiuso definitivamente la partita.
Ora la Rappresentativa di Serie D si prepara allo scontro diretto di sabato contro i senegalesi dell'Olympique Thiessois, decisivo per il passaggio alla seconda fase della competizione. Potrà sicuramente contare sui colpi di Pepa.
I carabinieri della stazione di Urbisaglia hanno denunciato un 63enne di San Ginesio. L'uomo è stato identificato come responsabile del furto di un'idropulitrice del valore di circa 1.000 euro, asportata da un capanno di proprietà di una 40enne del posto nel mese di febbraio.
Le indagini sono state avviate a seguito della querela presentata dalla vittima e hanno portato i militari ad effettuare una perquisizione domiciliare a carico del 63enne. Durante il controllo, l'idropulitrice rubata è stata ritrovata all'interno della sua proprietà.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l'uomo, al momento del rilascio del capanno in cui custodiva la propria attrezzatura, avrebbe approfittato della situazione per sottrarre anche l'idropulitrice della donna. Scoperto il furto, i carabinieri hanno provveduto a denunciare il responsabile all'autorità giudiziaria. Il macchinario è stato restituito alla legittima proprietaria, mentre il 63enne dovrà ora rispondere delle accuse davanti alla giustizia.
In pedana più di 200 atleti: sabato la prova regionale promozionale, non competitiva, per gli schermitori dai 5 ai 10 anni. Domenica la sfida per il titolo di campioni marchigiani under 14
Domani e dopodomani (sabato 22 e domenica 23 marzo) il Palasport comunale di Loro Piceno, in via Salvo D’Acquisto, ospita il Campionato regionale GPG - Trofeo Coni di scherma, riservato alla categoria under 14, che sarà preceduto dalla Prova regionale promozionale, destinata ai bambini dai 5 ai 10 anni, una competizione non agonistica, con fioretto di plastica, per avvicinare i più piccoli a questa disciplina.
L’evento sportivo, organizzato dalla società Macerata Scherma, vedrà la partecipazione di giovani atleti provenienti dalle migliori società schermistiche delle Marche. Il programma della competizione per la giornata di apertura di sabato 22 marzo prevede la partecipazione di circa 100 giovani schermidori appartenenti a 11 società marchigiane che saranno coinvolti in un gioco gara che vedrà la consegna di un attestato a tutti i partecipanti.
Domenica 23 marzo la competizione entrerà nel vivo con il Campionato regionale al quale sono attesi 112 atleti che si contenderanno il titolo di Campione marchigiano nelle rispettive categorie per il fioretto, la spada e la sciabola. La sfida è la penultima competizione utile per il pass per il Campionato italiano di Riccione che comincia il 30 aprile. Le gare si svolgeranno su 7 pedane, con inizio a partire dalle ore 9.
Al termine delle competizioni, si terrà la cerimonia di premiazione, alla quale prenderanno parte Robertino Paoloni sindaco di Loro Piceno, Fabio Romagnoli fiduciario Coni della provincia di Macerata, Stefano Angelelli presidente del Comitato regionale della Federazione Italiana Scherma ed Alberto Affede, presidente della società Macerata Scherma. È inoltre atteso il presidente del Coni Marche, Fabio Luna.
“Siamo orgogliosi di ospitare un evento così importante per la scherma giovanile marchigiana - presidente della Macerata Scherma, Alberto Affede, che sottolinea - Questo campionato rappresenta non solo un'opportunità per i nostri giovani atleti di misurarsi in una competizione di alto livello, ma anche un momento di crescita e condivisione per tutto il movimento schermistico regionale. Auguro a tutti i partecipanti di vivere questa esperienza con entusiasmo e spirito sportivo”.
L'evento si preannuncia come una grande festa dello sport giovanile e della scherma marchigiana, un'opportunità per i giovani atleti di confrontarsi e crescere in un ambiente competitivo ma sempre all'insegna dei valori sportivi.
La Sacen Corridonia, in collaborazione con la Fidal Marche e l’Amministrazione Comunale, organizza domenica 23 marzo il 4° Cross “CorridoMnia Park” valido come campionato regionale staffette cross ragazzi, cadetti, assoluti e master; e come 4 prova del campionato di società cross ragazzi e ragazze. In programma anche gare di gare di contorno per gli esordienti. Come gli anni passati sarà uno spettacolo vedere gli atleti correre in questo grande parco verde messo a disposizione dalla proprietà del centro commerciale, sono previsti circa 400 iscritti provenienti da tutta la Regione Marche; ritrovo ore 8.00, inizio gare 9.10. Il presidente Doriano Mitillo ringrazia tutti coloro che hanno contribuito all’evento.
Domenica si sono svolti a Cassino i Campionati Italiani di corsa campestre, hanno gareggiato due atleti tesserati con la T.A.M (Sacen Corridonia, Atl. Osimo, Atl. Sangiorgese): 19° posto per Benedetta Pompei nel cross promesse 8 km (32:44); 82° Riccardo Girotti nel cross juniores 8 km (28:58).
Marzo è stato un mese importante per i maratoneti che sono stati presenti a tre gare con ben 17 atleti di cui 13 alla spettacolare maratona di Roma che ha visto il numero record per l’Italia di 22.000 classificati. Brescia: Antonio Mottola (m55, 3:29:32). Bologna: Patrick Di Lupidio (m45, 3:29:03), Luca Lattanzi ed Edoardo Matricardi. Roma: Mattia Mercuri, Riccardo Catini, Massimiliano Sileoni, Giuliano Pistolesi, Giovanni Vaccarini, Elena Ginobili, Eugenia Nardi, Giuseppe Nardi, Amina Vico, Lugi Minnucci, Federico Sileoni, Katiuscia Carletti e Patrizio Astolfi.
Civitanova continua a confermarsi un punto di riferimento per il commercio. In soli tre mesi, sono state inaugurate 13 nuove attività e altre sono in arrivo. Le ultime, Goldenpoint e Stefanel, in corso Umberto I. Il sindaco, Fabrizio Ciarapica, insieme al consigliere comunale Gianluca Crocetti, ha voluto dare il suo benvenuto personale a queste nuove realtà.
“Aprire un’attività oggi - ha dichiarato il sindaco Ciarapica - significa mettersi in gioco, avere coraggio e credere nelle potenzialità di questa città. Ogni nuova attività rappresenta una risorsa preziosa e un segnale di fiducia nel futuro di Civitanova. È un gesto che merita il nostro più sincero ringraziamento”. Goldenpoint ha inaugurato il suo negozio in Corso Umberto I, arricchendo l’offerta cittadina con una vasta gamma di prodotti di alta qualità nel settore dell'abbigliamento intimo e delle calze.
A poca distanza, Stefanel ha aperto le sue porte al pubblico, presentando eleganti collezioni di abbigliamento, sinonimo di raffinatezza e stile. Queste nuove aperture vanno ad aggiungersi a una serie di attività che hanno recentemente animato il commercio cittadino. A febbraio, sono stati inaugurati il prestigioso marchio OVS Kind, in corso Umberto I, la clinica odontoiatrica Villa Verde Plus, la nuova sede della banca Fineko e Stiranova, la prima stireria in città, situata lungo la Strada Provinciale Maceratese 1.
Sempre a febbraio hanno aperto anche due ristoranti: La Cambusa di Lulù, in via della Nave, e il Royal Star Indian Restaurant, in corso Vittorio Emanuele. A dicembre, Civitanova ha visto l'arrivo di nuove realtà commerciali come Ultra Milk, specializzato in sneakers e articoli sportivi, il Bocasalina Bistrot, già conosciuto nella Riviera del Conero, la birreria “Non Piglia” nel palazzo della Galleria, la saletta Club del Caffè Galleria in piazza XX Settembre e la Garberia Shop, in corso Vittorio Emanuele.
“E non finisce qui - ha aggiunto il Sindaco Ciarapica - .Stanno per aprire altre attività che contribuiranno a rendere Civitanova sempre più un polo di riferimento per lo shopping, la ristorazione e i servizi. Scegliere la nostra città è la dimostrazione dell’interesse che questi marchi hanno nei confronti di una realtà dinamica e in continua espansione. La vivacità commerciale di Civitanova, infatti, non è solo un segno di crescita economica, ma anche un indicatore di fiducia da parte degli imprenditori, che vedono nella nostra città un terreno fertile per lo sviluppo delle loro attività”.
Il percorso del progetto “Dialoghi educativi” ha ripreso il suo cammino, con il primo incontro del 2025, che si è svolto martedì scorso presso la Sala Consiliare, dal titolo: "Interventi assistiti con il cane: viaggio nella relazione che cura e si prende cura", che ha affrontato il tema degli interventi assistiti con gli animali, in particolare con il cane.
A guidare la serata è stato Cristiano Bellissimo, coadiutore del cane dell'associazione “La Tribù dei Nasi Freddi”, che ha condiviso la sua esperienza e le tecniche utilizzate negli interventi assistiti con gli amici a quattro zampe. La sua testimonianza ha permesso ai presenti di comprendere meglio la profonda connessione che si crea tra l'animale e l'individuo, un legame che può avere effetti benefici su più fronti.
L’incontro è stato introdotto e arricchito dalla partecipazione dell'assessore Barbara Capponi, e del dottor Agostino Basile, coordinatore scientifico del percorso Dialoghi Educativi, che ha introdotto e contestualizzato l'importanza di questo tipo di co-terapia fortemente cresciuta negli ultimi anni e attualmente riconosciuta dal Ministero della Salute.
"Ringrazio la Tribù dei Nasi Freddi e il dottor Basile per il lavoro sinergico che ci ha consentito di portare un argomento così interessante da un punto di vista sociale e di prevenzione. La presenza dei cani ha consentito di sperimentare alcune dinamiche e vivere personalmente situazioni che hanno suscitato tante domande e aperto nuovi sguardi. Si apre con soddisfazione dunque il nuovo anno de "i Dialoghi Educativi", che seguiranno i prossimi mesi con nuovi incontri " – ha dichiarato l’assessore ai Servizi Educativi Barbara Capponi.
Durante la serata, accessibile grazie al servizio di interpretariato LIS, i partecipanti hanno dimostrato un grande interesse per il tema, ponendo molte domande, incuriositi dalla potenza della relazione con l'animale e dall'approccio innovativo degli interventi assistiti con il cane. Le domande hanno arricchito la discussione, creando un dialogo stimolante e partecipato tra relatori e pubblico. Questo primo appuntamento segna l'inizio di un nuovo ciclo del Percorso Dialoghi Educativi, che proseguirà con ulteriori incontri dedicati alla promozione della cultura dell'inclusione, della formazione e del benessere attraverso tematiche di interesse educativo e sociale.
Il prossimo incontro, nel mese di aprile, sarà incentrato sulla tematica dei nonni, sulla loro importanza ed estrema rilevanza nel contesto familiare e sociale. Si discuterà del ruolo fondamentale che i nonni ricoprono nell'educazione, nel sostegno emotivo e nelle tradizioni familiari, nonché del loro impatto nella vita dei più giovani. proponi titili
L’Università di Camerino ha aderito ieri all’iniziativa "Università svelate" - Giornata Nazionale delle Università, promossa dalla Conferenza dei Rettori delle Università italiane – Crui, con il patrocinio del Ministero dell'Università e della Ricerca, che quest’anno, grazie al rafforzamento della collaborazione con l’Anci, ha avuto un focus particolare sulle città universitarie e sull'interazione sinergica tra università e territori.
Unicam ha promosso infatti quattro appuntamenti, uno per ogni città sede dell’Ateneo: Camerino, Matelica, Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto, realizzati anche in collaborazione con le Amministrazioni comunali, per riflettere e dialogare sulla sinergia tra Ateneo e Amministrazioni Comunali.
“Sono davvero molto soddisfatto per questa giornata – ha sottolineato il rettore Unicam Graziano Leoni – in cui abbiamo voluto evidenziare la nostra presenza nelle quattro sedi e il contributo che Unicam fornisce ai territori in termini oltre che di didattica e formazione anche di sviluppo ed innovazione, anche in sinergia con le amministrazioni comunali, che ringrazio per la fattiva collaborazione”.
Si è iniziato a Camerino con un dialogo nella WebRadioUnicam tra il rettore Unicam Graziano Leoni e il sindaco di Camerino Roberto Lucarelli, che hanno raccontato della stretta collaborazione tra università e città, soffermandosi su alcuni recenti e significativi progetti, quali la progettazione da parte dei docenti della Scuola di Architettura e Design “E. Vittoria” del Sottocorte Village, in cui sono confluite le attività commerciali cittadine dopo il sisma del 2016, la realizzazione del centro di ricerca per la ricostruzione Stric, che avrà sede proprio a Camerino, fino alla realizzazione della comunità energetica.
Nella Sala dei 500 di Palazzo Ottoni a Matelica, poi, il rettore Leoni, il sindaco Denis Cingolani, e l’assessore alla Cultura Barbara Cacciolari e il delegato del rettore ai rapporti con gli Enti, Andrea Spaterna, hanno illustrato alla stampa il fondamentale ruolo delle sedi collegate Unicam. A Matelica, in particolare, ha sede il polo di Medicina Veterinaria della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria.
Nel corso della conferenza stampa sono state illustrate le molteplici collaborazioni tra il comune di Matelica e Unicam, come il master in Wine Export Management, la Consulta permanente per lo sviluppo, progetti di ricerca e vari progetti di integrazione delle studentesse e degli studenti nel tessuto sociale della città, segno di una collaborazione ormai consolidata da oltre trenta anni.
Nel pomeriggio ci si è spostati nel Piceno: a San Benedetto del Tronto, il rettore Leoni, il sindaco Antonio Spazzafumo, il ricercatore Unicam Paolo Cocci e il funzionario comunale responsabile della Riserva Sentina Sergio Trevisani, nello splendido scenario della riserva naturale, hanno illustrato la collaborazione tra l’Ateneo ed il comune, in cui hanno sede sia il corso di laurea in Biologia della nutrizione che il centro di ricerca Urdis, e delle attività di Unicam per il territorio con particolare attenzione alle attività di ricerca di Unicam proprio nella Riserva Sentina, quali il monitoraggio dello specchio acqueo e la caratterizzazione delle piante.
Ad Ascoli Piceno, infine, presso la Bottega del Terzo Settore, il professor Jacopo Mascitti, responsabile del corso di laurea in Disegno industriale e ambientale della Scuola di Architettura e Design “E. Vittoria”, ha dialogato con Zakaria Khalfaoui, designer italo-marocchino e docente alla Scuola di Design di Nantes Atlantique, in Francia, nell’ambito dell’iniziativa “Design POV (Punti di Vista)” per la presentazione del nuovo corso di laurea in Design di Unicam. Ad aprire l'incontro, tra gli altri, i saluti del rettore leoni, del sindaco Marco Fioravanti e della presidente del Consorzio Universitario Piceno Roberta Faraotti.
C’è tempo fino al 10 aprile per presentare la richiesta di contributi a favore delle persone con disturbi dello spettro autistico, sulla base dell’avviso pubblicato nei giorni scorsi dall'Ambito Territoriale Sociale 14 per i nove comuni facenti parte dell'Ats (Civitanova Marche, Montecosaro, Montefano, Montelupone, Morrovalle, Monte San Giusto, Potenza Picena, Porto Recanati e Recanati).
Si tratta di contributi a titolo di rimborso finalizzati a coprire i costi relativi agli interventi educativi/riabilitativi riconosciuti dall'Istituto Superiore della Sanità sostenuti nel periodo 01.04.2023 - 31.10.2024 dalle persone con disturbi dello spettro autistico.
Nello specifico si intendono compresi gli interventi educativi a orientamento cognitivo-comportamentale; Supervisioni per gli interventi a orientamento cognitivo-comportamentale; Interventi comportamentali e psicologici strutturati, in età adolescenziale e adulta; Terapia logopedica; Terapia psicomotoria.
I beneficiari devono essere in possesso della certificazione della diagnosi di autismo, del progetto educativo/riabilitativo da cui si desume la prescrizione degli interventi rendicontati e della copia della documentazione di spesa fiscalmente valida. Le spese ammissibili devono essere state sostenute ovvero pagate e quietanzate nonché suffragate da relativa documentazione contabile.
Il valore del contributo regionale massimo ammissibile è pari a € 5.000,00 per ogni beneficiario e sarà concesso dalla Regione Marche sulla base della disponibilità finanziaria, procedendo pertanto a riparametrazione proporzionale in caso di superamento della spesa ammissibile complessiva rispetto allo stanziamento complessivo.
Le informazioni possono essere reperite presso: servizi sociali Comune di residenza; punto unico di accesso (PUA) dell’ATS 14 - Comune di Civitanova Marche 3° Piano tel. 0733/822600 - 624 - 278 email: pua.ambito14@comune.civitanova.mc.it; sul sito internet dove è consultabile l’Avviso pubblico e la modulistica necessaria per far domanda al seguente link: clicca qui .
Le domande possono essere presentate dal 17 Marzo 2025 al 10 Aprile 2025 mediante: consegna a mano all’ufficio protocollo del comune di Civitanova Marche, ente capofila ATS 14 negli orari di apertura al pubblico o a mezzo PEC al seguente indirizzo: comune.civitanovamarche@pec.it
Ai Musei civici di Palazzo Buonaccorsi è in corso la digitalizzazione di circa cinquecento opere, tra dipinti, sculture e disegni. Le opere saranno quindi oggetto di una campagna fotografica che le riprodurrà ad alta risoluzione, successivamente tutte le immagini saranno riversate in una piattaforma digitale dedicata, garantendo così un accesso più ampio e strutturato al patrimonio culturale. Si tratta di una operazione che rappresenta un’opportunità fondamentale per garantire la preservazione, l’accessibilità e la fruizione di queste importanti testimonianze artistiche.
L’iniziativa si inserisce all’interno delle linee di azione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), riguardanti la cultura, che prevedono attività volte alla digitalizzazione del patrimonio culturale attraverso lo sviluppo di banche dati e collezioni digitali coinvolgendo le istituzioni culturali dell’intera regione Marche.
“La digitalizzazione rappresenta certamente un’opportunità strategica per conservare il patrimonio storico-artistico e per diffondere e promuovere la cultura attraverso l’uso di strumenti digitali, facilitandone l’accesso e stimolando l’interesse del pubblico – commenta l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta -. I risultati del progetto quindi saranno di grande beneficio per un’ampia gamma di soggetti: dal pubblico generico agli studiosi e ai ricercatori, fino agli operatori culturali. In un’epoca in cui il digitale gioca un ruolo centrale nelle nostre vite, investire nella digitalizzazione significa investire nel futuro della cultura”.
In particolare, il progetto rientra nella Missione 1 “Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura”, Componente 3 “Cultura 4.0” (M1C3), Misura 1 “Patrimonio culturale per la prossima generazione”, Investimento 1.1 “Strategie e piattaforme digitali per il patrimonio culturale”. L’obiettivo è incrementare la digitalizzazione del patrimonio culturale custodito in musei, archivi, biblioteche e luoghi della cultura, facilitandone così la fruizione e l’accessibilità da parte di un vasto pubblico.
Il progetto si inserisce nel quadro del Piano nazionale di digitalizzazione del patrimonio culturale (PND), redatto dall’Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale – Digital Library del Ministero della Cultura, un documento che definisce la strategia per la trasformazione digitale del patrimonio culturale nel periodo 2022-2026, rivolgendosi a musei, archivi, biblioteche e altri luoghi della cultura.
Il calciatore della Fiorentina, Edoardo Bove, è stato ricoverato ieri all'ospedale Torrette di Ancona per sottoporsi a una serie di test diagnostici approfonditi, dopo l’impianto del defibrillatore che gli è stato necessario a seguito del malore che lo ha colpito durante la partita contro l'Inter lo scorso 1° dicembre. Il giovane centrocampista romano, 22 anni, aveva subito un arresto cardiaco mentre si trovava in campo al Franchi e da allora la sua situazione sanitaria è stata monitorata attentamente.
Il ricovero di Bove è avvenuto presso la Clinica di Cardiologia e Aritmologia, diretta dal professor Antonio Dello Russo. In questa struttura altamente specializzata, il calciatore è stato sottoposto a una serie di esami diagnostici, tra cui approfondimenti invasivi di natura elettrofisiologica, per trattare le aritmie e valutare in modo dettagliato la sua condizione cardiaca. Questi accertamenti sono fondamentali per determinare se la cardiopatia che ha colpito Bove sia di natura strutturale o meno, e i risultati definitivi sono attesi entro una o due settimane.
Alla presenza del professor Paolo Zeppilli, consulente del giocatore, il percorso diagnostico ha avuto come obiettivo quello di fare chiarezza sulle cause del malore di Bove e definire le modalità più appropriate per il suo ritorno in campo. Con il defibrillatore impiantato, il calciatore potrebbe teoricamente tornare a giocare solo all’estero, visto che i protocolli sanitari e sportivi italiani attualmente impediscono la partecipazione a chi ha un dispositivo del genere impiantato. Tuttavia, se i test dovessero confermare che non ci sono più rischi e se il defibrillatore potesse essere rimosso, la possibilità di un ritorno alla Fiorentina potrebbe essere aperta.
Partiranno a breve i lavori per il rifacimento della rete delle acque chiare e dell’asfalto in via D’Annunzio, nel tratto compreso tra via Aristotele e la rotatoria del “Trialone” a San Marone, sulla base del progetto approvato lo scorso autunno dalla Giunta comunale.
Ad annunciare l’apertura del cantiere è l’assessore ai Lavori pubblici Ermanno Carassai, a conclusione dell’iter della gara d’appalto espletata dal Sua provinciale. L’operatore economico aggiudicatario è la ditta “Tullio Edil calcestruzzi srl” di Balsorano (AQ), sulla base del criterio del massimo ribasso percentuale sull'elenco prezzi posto a base di gara (ribasso effettuato del 21,22%).
Si procederà dunque a realizzare il collettore delle acque chiare, modificando tutte le caditoie stradali, previa demolizione dell’attuale fognatura in calcestruzzo cementizio. Verranno realizzati inoltre pozzetti ed allacci nuovi. Con l’occasione si provvederà al successivo rifacimento dell’intero manto stradale e alla sistemazione di una parte dei marciapiedi esistenti, nei tratti interessati dal cantiere. L’importo complessivo dell’intervento è di 520 mila euro e la durata dei lavori è di sei mesi.
“Il contratto con la ditta è in via di perfezionamento - ha spiegato l’assessore Carassai – e si prevede che il cantiere possa partire ad aprile. Un’altra via della città viene sistemata allo scopo di garantire un traffico veicolare e pedonale sicuro. L’Amministrazione comunale prosegue gli interventi per il miglioramento della sicurezza stradale, non solo in centro. Tra le opere realizzate nel quartiere di San Marone c’è stata la sistemazione di via Verga, ora interveniamo su via D’Annunzio, altra arteria di collegamento importante per la città”.
A seguito della rottura di una conduttura del gas durante i lavori di manutenzione alla pavimentazione stradale da parte di Anas a Sforzacosta, il Comune di Macerata ha fornito un aggiornamento sulla situazione viabilistica nella zona. I disagi, che si sono manifestati ieri a causa dell'incidente, sono stati affrontati e oggi si sta lavorando per liberare l'incrocio, con l'obiettivo di chiudere il cantiere per il weekend. Le attività riprenderanno lunedì mattina alle 8.30, con la gestione del traffico affidata a movieri per facilitare il flusso veicolare.
Per evitare di transitare nella frazione di Sforzacosta durante i lavori, il Comune ha consigliato di "percorrere la superstrada in direzione Pollenza o Piediripa, alternative che permetteranno di evitare il traffico congestionato".
Nel frattempo, sono state predisposte alcune deviazioni per agevolare la circolazione. "I veicoli provenienti da Macerata o dalla zona di Carrareccia potranno imboccare Borgo Sforzacosta, proseguendo poi verso Casette Verdini o Colbuccaro (superstrada), fa sapere l'ente. I veicoli in arrivo da Casette Verdini dovranno seguire la SS 78 Potentina e percorrere via Liviabella e via Natali, per poi dirigersi verso Macerata. Allo stesso modo, i veicoli provenienti da Colbuccaro (superstrada) dovranno imboccare via Liviabella e proseguire per via Natali verso Macerata".
"Questa organizzazione viabilistica ha l’obiettivo di creare un anello che migliori la sicurezza e renda più fluida la circolazione, riducendo i disagi per gli automobilisti e aumentando la sicurezza in un'area che, durante i lavori, potrebbe risultare congestionata".
Tutto in dodici ore. Sono stati dimessi e stanno bene i tre pazienti sottoposti a trapianto di fegato da parte dell'equipe della Clinica di Chirurgia Epatobiliare, Pancreatica e dei Trapianti dell'Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche diretta dal professor Marco Vivarelli. Gli interventi risalgono alla fine di febbraio e il tempo intercorso nel frattempo ha consentito al personale medico di valutare il decorso anche dopo il ritorno a casa dei pazienti.
Si tratta di due pazienti maschi adulti, tra i 50 e i 70 anni, e di una minorenne, in due casi residenti nelle Marche e uno in arrivo dall'Abruzzo. La particolarità della situazione è legata proprio alla tempistica delle operazioni, svolte dai team trapiantologici in appena mezza giornata: “Una volta, all'inizio della pratica operativa nel nostro territorio _ spiega il direttore dell'Unità Operativa, Marco Vivarelli _, per un singolo trapianto di ore ne servivano almeno diciotto. Col tempo le abilità e gli strumenti si sono affinati e questo consente ormai di definire quanto fatto alcune settimane qui a Torrette come qualcosa di abbastanza normale. In quelle dodici ore c'è stato abbastanza traffico dentro il blocco operatorio, con decine di persone al lavoro”.
È questa la normalità di intervenire su due trapianti in contemporanea, in sale attigue, una accanto all'altra, in grado di impegnare squadre composte da chirurghi, anestesisti, infermieri e tecnici, con almeno una ventina di professionisti all'opera. Ci sono altri dettagli molto importanti da ricordare. Due dei prelievi d'organo sono avvenuti da pazienti in morte cerebrale e un terzo in morte cardiaca, un'operazione più raffinata e complessa rispetto all'altra modalità.
I chirurghi di Torrette hanno prelevato i tre fegati in altrettanti ospedali, a Modena, Perugia e Senigallia: “L'elevato livello di professionalità della nostra unità operativa - aggiunge il professor Vivarelli - è ormai riconosciuto a livello nazionale e internazionale grazie a parametri oggettivi. La nostra presenza in board di risonanza mondiale conferma l'eccellenza raggiunta negli anni e si sostanzia di fronte a exploit come quello compiuto a fine febbraio. Ormai non è più sufficiente avere un bravo chirurgo, la cosiddetta 'buona mano', ma è assolutamente necessario che alle spalle ci sia un'organizzazione di supporto di alto livello. Procedure avanzate, come ad esempio i tre interventi portati a termine in mezza giornata, devono essere fatte in strutture ospedaliere dotate di network professionali di qualità. Sono i dettagli, ora e sempre di più, a fare la differenza”.
Riconoscimenti internazionali che continuano ad arrivare. Nel settembre scorso la Clinica di Torrette ha redatto, assieme ai maggiori esperti chirurghi mondiali, le linee guida per il trattamento chirurgico del fegato. Tra questi, ben tre sono chirurghi della Clinica di Chirurgia Epatobiliare, Pancreatica e dei Trapianti dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche: il professor Marco Vivarelli nel panel degli esperti, il professor Federico Mocchegiani nel comitato di valutazione e il dottor Andrea Benedetti Cacciaguerra nel gruppo di ricerca.
Particolarmente sentite le congratulazioni del magnifico rettore Univpm Gian Luca Gregori: “Lo straordinario risultato ottenuto dal professor Marco Vivarelli e dalla sua equipe conferma l’alto valore del Centro a beneficio della comunità e mette in luce la qualità del servizio per i pazienti. Risultati che si raggiungono anche grazie al sostegno costante della ricerca scientifica. Notizie come queste ci inducono a riflettere, inoltre, sull’alto valore della donazione e sulla fondamentale generosità dei donatori”.
Soddisfazione è stata espressa dal direttore generale dell'Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, Armando Marco Gozzini: “Molti passi avanti sono stati fatti. Trapiantare il fegato in tre pazienti nel giro di una mezza giornata, addirittura due operati in contemporanea, conferma l'alto livello di prestazioni della nostra Azienda, un'eccellenza consolidata. Ringrazio il professor Vivarelli, il personale sanitario e i donatori :persone che sacrificano molto della loro vita per salvare quella degli altri”.
La buona notizia, dunque, è quella di avere l'ennesima eccellenza all'interno dell'Aou delle Marche. L'unico allarme è legato invece al trend legato al calo delle donazioni di organi e, di conseguenza, all'aumento delle opposizioni: “Le Marche sono in controtendenza rispetto al quadro nazionale e questo riguarda sia il 2024 che i primi mesi dell'anno in corso” conclude il direttore della Clinica di Chirurgia Epatobiliare, Pancreatica e dei Trapianti.
Negli ultimi decenni, il numero di persone affette da malattie autoimmuni è aumentato significativamente. Queste patologie si verificano quando il sistema immunitario, che normalmente difende l’organismo da virus e batteri, attacca erroneamente i propri tessuti, causando infiammazioni croniche e danni a vari organi. Tra le più conosciute ci sono l’artrite reumatoide, la sclerosi multipla, il lupus eritematoso sistemico, la celiachia e la tiroidite di Hashimoto.
Le cause delle malattie autoimmuni non sono ancora del tutto chiare, ma si ritiene che una combinazione di fattori genetici, ambientali e ormonali possa giocare un ruolo determinante. L’esposizione a infezioni, lo stress cronico e alcuni fattori dietetici possono contribuire all’attivazione del sistema immunitario in modo anomalo. Inoltre, queste patologie colpiscono più frequentemente le donne rispetto agli uomini, suggerendo una possibile influenza ormonale nello sviluppo della malattia.
I sintomi da non sottovalutare
Uno dei problemi principali legati alle malattie autoimmuni è la difficoltà nel riconoscerle precocemente. I sintomi iniziali possono essere vaghi e facilmente confusi con altre condizioni meno gravi, portando spesso a diagnosi tardive. Tra i segnali più comuni ci sono la stanchezza cronica, i dolori articolari e muscolari, le eruzioni cutanee, le infiammazioni ricorrenti e i problemi digestivi.
Alcune patologie autoimmuni si manifestano con sintomi molto specifici. L’artrite reumatoide, ad esempio, provoca gonfiore e rigidità nelle articolazioni, soprattutto al mattino. La sclerosi multipla può causare problemi di coordinazione, intorpidimento degli arti e difficoltà di vista. Il lupus, invece, si presenta con sintomi molto variabili, che possono includere febbre, dolori diffusi e un caratteristico eritema a forma di farfalla sul viso.
Data la varietà e la complessità delle manifestazioni cliniche, è fondamentale rivolgersi a uno specialista ai primi segnali sospetti. Un intervento tempestivo può fare la differenza nel rallentare la progressione della malattia e migliorare la qualità della vita del paziente.
Perché la diagnosi precoce è fondamentale
Individuare una malattia autoimmune nelle sue fasi iniziali permette di iniziare tempestivamente un trattamento adeguato, riducendo il rischio di danni irreversibili agli organi e migliorando la prognosi a lungo termine.
Uno degli ostacoli principali nella diagnosi di queste patologie è la mancanza di test unici e definitivi. Spesso è necessario combinare diverse analisi e monitorare l’evoluzione dei sintomi nel tempo per arrivare a una diagnosi accurata. Per questo motivo, è importante che il paziente si rivolga a medici esperti nel settore, come reumatologi, immunologi o gastroenterologi, a seconda del tipo di malattia sospettata.
Un altro aspetto importante è il trattamento personalizzato. Ogni malattia autoimmune ha un decorso diverso e richiede un approccio terapeutico specifico. I farmaci immunosoppressori, i corticosteroidi e le terapie biologiche possono aiutare a controllare l’infiammazione e a prevenire le complicanze più gravi. Inoltre, adottare uno stile di vita sano, seguire una dieta equilibrata e praticare regolare attività fisica può contribuire a migliorare la gestione della malattia.
Quando rivolgersi a uno specialista
Molte persone tendono a ignorare i sintomi o a sottovalutarli, attribuendoli allo stress o alla stanchezza. Tuttavia, se dolori articolari, affaticamento, problemi digestivi o manifestazioni cutanee persistono per settimane, è essenziale consultare un medico. Il primo passo è solitamente rivolgersi al medico di base, che può indirizzare il paziente verso uno specialista in base ai sintomi riscontrati.
In alcuni casi, la difficoltà nel trovare un appuntamento rapido con un medico esperto può ritardare la diagnosi e l’inizio del trattamento. Le liste d’attesa per visite specialistiche in strutture pubbliche possono essere lunghe, creando ulteriori problemi ai pazienti che necessitano di una valutazione immediata.
Fortunatamente, oggi esistono soluzioni che permettono di accedere più velocemente alle cure mediche. Prenotare visite specialistiche rapide in tutta Italia è diventato più semplice grazie a piattaforme innovative che mettono in contatto i pazienti con professionisti qualificati, garantendo tempi di attesa ridotti e un’assistenza su misura.
L’importanza di un supporto medico continuo
Le malattie autoimmuni sono condizioni croniche che richiedono un monitoraggio costante. Anche dopo la diagnosi iniziale, è fondamentale effettuare controlli regolari per valutare l’efficacia delle terapie e adattare il trattamento in base all’evoluzione della malattia. La collaborazione tra medico e paziente è essenziale per garantire un buon controllo della patologia e ridurre l’impatto dei sintomi sulla vita quotidiana.
Oltre ai farmaci, un approccio multidisciplinare può essere di grande aiuto. Supporto nutrizionale, fisioterapia e tecniche di gestione dello stress, come yoga o meditazione, possono migliorare il benessere generale del paziente. Inoltre, informarsi sulla propria condizione e partecipare a gruppi di supporto può offrire un sostegno psicologico importante, aiutando a gestire meglio la malattia.
Macerata sempre più città dei cantieri. Nell'ultimo periodo, a essere invasa è stata via Armaroli, dove due interventi contemporanei stanno creando non pochi disagi a commercianti, residenti e automobilisti.
Il primo cantiere ha preso il via circa due settimane fa, proprio di fronte all'ex Monastero Le Monachette, causando l'impossibilità di parcheggiare nella piazza antistante la Farmacia San Giuliano e nei posti lungo la via, interessata dal rifacimento della pavimentazione. Come se non bastasse, lunedì scorso si è aggiunto un secondo cantiere, qualche metro più avanti, all'uscita della Galleria del Commercio, che prevedrà la chiusura della strada dalle 7 alle 13.
A farne le spese è il negozio di generi alimentari "L'Angolo del Gusto" di Daniela Natali, che non nasconde la propria frustrazione: "La mattina è il momento in cui si fa la spesa e quindi è il momento in cui lavoro di più. Tra la chiusura della strada e la momentanea mancanza di parcheggi, la clientela è diminuita. Le persone sono disincentivate a venire in centro a causa di questa situazione. La cosa più grave è che non siamo stati nemmeno avvisati di questo nuovo cantiere. Se lo avessi saputo, mi sarei organizzata diversamente con le ferie e con gli ordini per la merce. E poi c'è la polvere, che invade di continuo il negozio, rendendo il lavoro quotidiano ancora più difficile".
Come detto, il nuovo cantiere prevede la chiusura della strada dalle 7 alle 13, proprio nelle ore di punta per le attività commerciali. "Quello che non capisco è perché fare tutti questi cantieri in contemporanea. Questo partito lunedì è un privato, quindi credo si potesse anche aspettare un attimino, almeno la fine di quello de Le Monachette. Dal Comune fanno sapere che, essendo un intervento privato, non possono farci nulla".
Oltre ai problemi legati alla viabilità e alla diminuzione della clientela, ci sono anche i costi personali: "Se non ci sono i parcheggi le persone non vengono. Io stessa sono costretta a pagare 180 euro di parcheggio al mese. L'ho fatto presente al sindaco e mi ha detto che non può farci nulla perché la struttura che gestisce i parcheggi è privata". Una risposta non proprio da primo cittadino, ci verrebbe da pensare.
Il disagio si estende anche ad altre attività, come la Trattoria Da Rosa, dove i clienti chiamano in anticipo per chiedere dove poter parcheggiare, vista la cronica mancanza di posti anche nella sottostante via Leopardi, occupati da altri cantieri. E non va meglio per i residenti, che non solo si trovano senza parcheggi, ma in alcuni casi sono costretti a chiudere le finestre per evitare che la polvere entri nelle loro case.
Insomma, tra strade chiuse, assenza di luce, parcheggi fantasma e polvere nell'aria, la sensazione generale è quella di un centro storico che assomiglia sempre più a un percorso a ostacoli. Se Macerata ambisce al titolo di "Capitale dei Cantieri", possiamo dire che la candidatura è più che solida.
Il Gruppo Fedrigoni ha manifestato la disponibilità a ritirare l'accordo di licenza quinquennale con il distributore internazionale tedesco Jacob Jurgensen, che prevedeva la produzione e distribuzione della carta per fotocopie Copy 1 e Copy 2 a marchio Fabriano in Europa. Questo accordo aveva suscitato un ampio clamore, in particolare per la preoccupazione di un uso ingannevole del marchio, ipotesi avanzata nei giorni scorsi dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
La notizia è emersa al termine di una lunga videoconferenza, a cui hanno preso parte l'amministratore delegato di Fedrigoni, Marco Nespolo, i sindacati nazionali e territoriali (Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil e Ugl-Chimici) e l’assessore regionale al Lavoro, Stefano Aguzzi. Durante il confronto, che è durato circa due ore, si è giunti alla disponibilità della Fedrigoni a fare un passo indietro e annullare l'iniziativa, una richiesta sostenuta anche dai rappresentanti sindacali.
L’assessore Aguzzi ha spiegato che la sua richiesta di ritirare l'accordo è stata accolta dall'AD Nespolo con spirito di collaborazione, sebbene con rammarico. "Ho preso atto con soddisfazione della disponibilità di Fedrigoni a fare un passo indietro," ha affermato Aguzzi, sottolineando che la posizione condivisa con i sindacati ha portato a questa decisione positiva.
La discussione ha anche toccato temi legati alla chiusura della società Giano srl, un altro capitolo delicato per il territorio. Nonostante l'accordo con Giano srl non sia stato particolarmente vantaggioso per l'area, l'assessore ha evidenziato che è stato comunque onorevole, poiché ha evitato licenziamenti diretti. Inoltre, la cassa integrazione prevista per quest’anno consentirà di ricollocare la maggior parte dei lavoratori all'interno dello stesso gruppo e della regione.
In conclusione, Aguzzi ha sottolineato che, nonostante la scomparsa del marchio e della produzione di quel tipo di carta dal mercato, la situazione è stata "digerita" dal territorio. Il piano di ricollocazione, secondo le informazioni informali in suo possesso, sta procedendo secondo gli accordi, e sarà uno degli aspetti che seguirà da vicino come assessore al Lavoro delle Marche.