Terza partecipazione ungherese da veri protagonisti per Li Matti de Montecò, appena rientrati dall'edizione 2024 delle "Giornate Italiane". Il gruppo folk è stato a Varpalota per la terza volta, ma stavolta come unico di tutta la penisola a rappresentare il settore.
Un invito speciale dunque e che la considerazione fosse particolarmente alta è stato ribadito dal ruolo più centrale avuto dall'associazione sia nei momenti di gala che in quelli di spettacolo. Esibizioni e non solo, perchè i 15 membri hanno colto l'occasione per visitare un po' l'Ungheria.
Accompagnati da una guida, il primo giorno hanno girato per Budapest, quindi hanno visto Veszprem, capitale della cultura ungherese l'anno scorso. C'è stato tempo, tra le altre cose, per un tour al Museo della Lavanda a Tihany, non tutti sanno che l'Ungheria è il secondo produttore europeo di questa pianta dopo la Francia.
L'insegnante Monia Scocco racconta l'esperienza ungherese: "E' stata molto bella, la pioggia non ha rovinato troppo le cose perchè col tempo brutto ci siamo esibiti all'interno del castello, nella sala ricevimenti. La cena di gala ci ha visti maggiormente coinvolti rispetto al passato e abbiamo approfondito alcune conoscenze. Gli organizzatori ci hanno chiesto di non limitarci alla sola esibizione, ma di far ballare anche i presenti perchè tanti volevano divertirsi con noi".
"Aggiungo infine che è stato un successo anche per il territorio maceratese in senso più ampio, visto che c'eravamo portati prodotti eno-gastronomici di ditte della nostra zona e sono andati a ruba, letteralmente esauriti. In particolare ha colpito il sapore del ciauscolo", conclude Scocco.
Questa mattina, presso la nuova sede di Fisiomed situata nella zona industriale di Sforzacosta, è stata ufficializzata la rinnovata partnership con la Cbf Balducci Hr Macerata come medical partner e sponsor ufficiale.
Il moderno polo di via Giovanni XXIII ha ospitato una delegazione di atlete arancionere, guidata dal presidente dell'Helvia Recina Volley, Pietro Paolella, e dal nuovo allenatore Valerio Lionetti, che domenica scorsa hanno festeggiato il debutto vincente della squadra nel campionato di A2, avvenuto con una vittoria convincente per 0-3 a Casalmaggiore.
Il padrone di casa, l'amministratore del Gruppo Medico Associati Fisiomed, Enrico Falistocco, ha introdotto l'incontro che suggella una collaborazione alla prima intera stagione agonistica insieme (la partnership è iniziata lo scorso febbraio).
"Siamo onorati di ospitarvi - ha detto Falistocco - noi siamo molto presenti nel mondo dello sport ma la collaborazione con la vostra società è particolarmente importante. Fare sport è fondamentale, tuttavia lo si deve fare sotto una guida medica e siamo qui anche per questo. Il nostro contributo non riguarderà solo la prima squadra, bensì l'intero settore giovanile e quindi anche il team di Prima Divisione. Come voi, anche noi siamo una squadra, conta il gruppo. Tiferemo per voi e sono sicuro che farete ottime cose".
Poi ha preso la parola il presidente dell'Helvia Recina Volley, Pietro Paolella: "Enrico è una grandissima persona, il nostro territorio non è immenso ma Fisiomed è una splendida realtà e come noi è partita dal basso per poi crescere sempre di più. Noi produciamo come un'azienda ma produciamo sport, pertanto abbiamo bisogno del sostegno e ribadisco il grazie a Fisiomed per il supporto, nient'affatto scontato ormai. Siamo arrivati al 6° anno di partecipazione ad un campionato di serie A e sono convinto che abbiamo costruito una buonissima squadra, un gruppo affiatato che lavora ottimamente. L'abbiamo affidato ad un tecnico che considero la ciliegina".
Coach Valerio Lionetti ha concluso l'incontro prima del saluto anche di capitan Alessia Fiesoli: "Avere una collaborazione strutturata in questo modo - ha affermato Lionetti - è utilissima, perché è cruciale monitorare la salute delle ragazze affinché poi in palestra possano produrre qualcosa in più. Abbiamo esordito in campionato con una preziosa vittoria e domenica giocheremo in casa contro Mondovì, sarà una partita tosta, si dovrà alzare l'asticella. Le nostre ambizioni sono alte è vero, ma io sono fiducioso che possiamo essere protagonisti".
«Un doveroso omaggio a un protagonista del Novecento italiano, l’occasione per evidenziare non soltanto la finezza dei suoi scritti ma anche l’impegno sociale e solidale»: così il presidente del Centro nazionale di studi leopardiani, Fabio Corvatta, sottolinea l’evento “Omaggio a Paolo Volponi nel primo centenario della nascita” in cartellone a Recanati il prossimo 10 ottobre, con inizio alle 17, nella sala Franco Foschi del Cnsl.
Recanati celebra lo scrittore e ricorda anche la donazione che alcuni anni fa, nell'ottobre 2021, Caterina Volponi fece al Cnsl: una lettera autografa di Giacomo Leopardi indirizzata al padre, conte Monaldo. Una donazione, quella fatta da Caterina Volponi, in memoria dei genitori Giovina e Paolo. Il programma dell’evento del 10 ottobre prevede i saluti del presidente del Cnsl Fabio Corvatta, dell’assessore comunale alla cultura Ettore Pelati e di Caterina Volponi. Interventi del deputato Paolo Guerrini e del prof Enrico Capodaglio.
Torna a Tolentino il CappellettoFest, evento enogastronomico giunto alla sua terza edizione. Dedicato alla celebrazione del cappelletto, un piatto simbolo della tradizione culinaria tolentinate, il festival si svolgerà l'11, 12 e 13 ottobre in piazza della Libertà, e offrirà tre serate di gusto, musica e divertimento.
Partendo dalla prima serata che sarà animata dalla live band Secondo Tempo, un tributo agli 883, una delle band italiane più amate degli anni '90, che farà rivivere al pubblico i grandi successi di Max Pezzali, tra cui hit indimenticabili come "Hanno ucciso l’uomo ragno" e "Gli anni".
Sabato sera, in collaborazione con il comune di Tolentino, la piazza accoglierà un'emozionante esibizione dei Live Play, tribute band ai Coldplay, con performance che ripercorrono i grandi successi della band britannica. Chiuderà il festival Paolo Petrini, frontman della Notte Italiana, interpretando cantautori della musica italiana come Battisti, Venditti, Rino Gaetano e molti altri.
Le prime due serate si concluderanno con la straordinaria partecipazione di dj Emiliano Effe il venerdì e dj Gian Marco Angeletti accompagnato dalla voce di Mat Vox il sabato, entrambi molto conosciuti ed apprezzati sul territorio saranno pronti a farvi ballare fino a tarda notte.
La grande novità di quest’anno sarà la presenza di cappelletti con ripieno di pesce, una versione innovativa di questo classico piatto che rappresenta un interessante connubio tra la tradizione e la creatività gastronomica.
Come ogni anno il CappellettoFest riserva un'attenzione particolare anche ai più piccoli, organizzando dei laboratori interattivi domenica 13 ottobre dalle ore 16:30, durante i quali i bambini potranno cimentarsi nella preparazione della pasta fresca. Guidati da massaie esperte, avranno l’opportunità di imparare ad impastare vivendo in prima persona l’esperienza di una tradizione antica. Questi laboratori non solo permetteranno ai bambini di divertirsi, ma sarà anche un momento educativo che insegnerà loro l’importanza del cibo.
Sarà, inoltre, presente la dottoressa dietista-nutrizionista Elisa Pelati, che durante la domenica pomeriggio offrirà preziosi consigli su una corretta alimentazione con un occhio di riguardo alla cucina tradizionale. Durante tutte le tre serate gli stand gastronomici apriranno alle ore 19:00, dove sarà possibile assaggiare i cappelletti del Consorzio del Cappelletto di Tolentino, composto da Pastificio Pavoni, La Casa del Tortellino, Pastitalia e In…Pasta.
L’edizione di quest’anno ha visto un importante lavoro e preparazione da parte della Pro Loco 2.0 di Tolentino che ha voluto sottolineare l'impegno del festival a rinnovarsi pur mantenendo salde le sue radici. "Come presidente della Pro Loco 2.0 - sottolinea Martina Cicconetti - ci tengo in particolar modo a ringraziare tutti i membri del Direttivo della Pro Loco, i soci, il comune di Tolentino, l'Assm, la regione Marche, l'Unpli Marche, l'Unione Montana dei Monti Azzurri e le tante Aziende di Tolentino, senza tutti loro non avremmo potuto realizzare nulla".
Il valore del dialetto. L'importanza del teatro come motore sociale. L'impegno nel valorizzare il passato e le tradizioni per mantenerle nel presente e proiettarle al futuro. Ma anche la sinergia tra cinque Comuni e le aziende del territorio.
Sono questi i pilastri che da 13 anni continuano a tenere ben saldo il successo di Dialettiamoci: l'edizione 2024 del festival di teatro dialettale è stata presentata questa mattina nella caffetteria del Teatro Comunale di Caldarola. L'introduzione affidata al presidente della compagnia teatrale Fabiano Valenti di Treia, Fabio Macedoni, ideatore del festival e direttore artistico di ogni edizione: custode di un format che è cresciuto di anno in anno a dimostrazione di come si tratti di una intuizione vincente.
"Ringrazio il sindaco di Caldarola,Giuseppe Fabbroni, che ha voluto reiterare la rassegna con la sua amministrazione - ha detto Macedoni -. La novità di quest'anno, voluta proprio dalla nuova giunta, riguarda il botteghino disponibile anche online su liveticket. Questo denota un interesse fattivo della nuova guida comunale".
Interesse confermato dallo stesso Fabbroni: "Se una cosa funziona bisogna darle seguito e questo abbiamo fatto - ha confidato -. Dialettiamoci è una iniziativa meritevole anche perché vede i Cinque Comuni fare squadra. Oltre alla biglietteria online, poi, abbiamo cercato di ampliare anche il pacchetto sponsor". Due degli sponsor hanno partecipato alla conferenza: Luca Pelacani (Tec) e Nazzareno Ortenzi (Oro della Terra).
Nella doppia veste di sindaco e di tecnico per una delle compagnie in cartellone, il sindaco di Camporotondo di Fiastrone, Massimiliano Micucci, che ha evidenziato come la rassegna abbia "superato terremoto e pandemia e sia ancora un successo. Significa che i contenuti sono validi e l'interesse da parte dei cittadini non manca. Ormai caratterizza il nostro territorio portando in scena il dialetto che fa parte della nostra cultura".
Su questo tema si è soffermato il vicesindaco di Belforte del Chienti, Mariella Migliorelli: "Il dialetto rappresenta le nostre origini e la nostra cultura, anche se a volte ci vergogniamo della nostra inflessione. Sembra anacronistico dirlo nell'era della globalizzazione in cui a scuola si apprendono sempre più lingue straniere, ma è importante conoscere da dove veniamo per sapere dove andare". L'assessore di Serrapetrona, Michele Borri, ha ribadito l'importanza di "fare squadra tra Comuni per far vivere il teatro proprio ora che è stato riaperto. Un teatro per tutto il territorio". Gli ha fatto eco l'assessore di Cessapalombo, Gianfilippo Quintili: "Questo appuntamento rappresenta una festa per i nostri Comuni. Un modo per rivivere le nostre origini, le tradizioni di una volta che altrimenti andrebbero perse. Dobbiamo continuare su questa strada, perché l'arte è un veicolo fondamentale di messaggi".
Il legame tra i Cinque Comuni viene supportato anche dall'Unione Montana dei Monti Azzurri: "Si tratta di una organizzazione teatrale ben strutturata che nel tempo è stata ripresa anche in altri territori - ha detto il presidente Giampiero Feliciotti -. Mi piace sottolineare l'importanza di proporre spettacoli di qualità con un biglietto d'ingresso, perché questo conferisce alla rassegna maggiore valore, rispetto al pot-pourri che spesso si trova gratuitamente in giro".
A conferma di come Dialettiamoci, nel tempo, abbia creato legami anche con compagnie che arrivano da fuori provincia e da fuori regione, la presenza alla conferenza di tanti rappresentanti delle associazioni che parteciperanno alla rassegna e che hanno voluto ritrovarsi per avviare insieme l'edizione 2024. È anche grazie ai loro interventi che è stato possibile approfondire riflettere sul tema del difficile passaggio di consegne tra gli amatoriali veterani del palcoscenico e i più giovani che purtroppo sono sempre più restii ad affacciarsi a questo mondo.
Quinto Romagnoli, segretario della Uilt Marche, ha acceso i riflettori sul teatro amatoriale e sull'impegno della "Regione Marche che nel 2009 ha riconosciuto l'attività delle associazioni (173 iscritte alle tre federazioni in tutto il territorio regionale), prevedendo un contributo che ogni anno viene erogato per sostenere eventi di questo tipo".
Spazio ai titoli: il debutto della rassegna è in programma il 19 ottobre. Sei gli spettacoli in concorso, e il 15 dicembre si terrà la cerimonia di premiazione. Dopo il debutto dello scorso anno verrà replicato anche il progetto rivolto agli studenti per scoprire le diversità dei dialetti della regione in programma il 14 dicembre.
Ecco il programma completo:
Sabato 19 ottobre, ore 21.15
Noi del Teatrino – Camporotondo di Fiastrone
Mi moje adè un robotte
di Camillo Vittici
Regia di Claudio Scagnetti
Sabato 9 novembre, ore 21.15
Gruppo Teatrale IL FOCOLARE Loreto
L’armadietto cinese
di Aldo De Benedetti
Regia di Rita Papa
Sabato 16 novembre, ore 21.15
Compagnia Arca Trevi
Il morto sta bene in salute
di Gaetano Di Maio
Regia Graziano Sirci
Domenica 24 novembre, ore 17.15
Compagnia Alternativa San Severino Marche
Un matrimonio con sorpresa
di Camillo Vittici
Regia di Adriano Rocci
Sabato 30 novembre, ore 21.15
Briciole d’Arte
Amami Arfreddo
di Eriodante Domizioli
Regia di Quinto Romagnoli
Sabato 7 dicembre, ore 21.15
Filodrammatica iL TiAeFfe Fermo
SBEZZECHENNE qua e là
3 atti unici in dialetto fermano
Regia di Graziano Ferroni
Sabato 14 dicembre, ore 9.00
Il dialetto e i suoi parlanti
Spettacolo per gli studenti sui
parlanti dialettali delle Marche (aperto gratuitamente a tutti)
Regia di Fabio Macedoni
Domenica 15 dicembre, ore 17.15
Spettacolo di varietà con premiazione delle compagnie
È ufficialmente iniziata l’avventura della quattordicesima edizione di Overtime, il Festival nazionale del giornalismo, del racconto e dell’etica sportiva che nella mattinata di oggi ha debuttato nel segno dello sport e del territorio, fil rouge dell’intera giornata inaugurale.
Due i convegni già andati in scena: il primo, promosso in collaborazione con l’Università di Macerata al polo Bertelli, ha messo in luce il legame tra pratica sportiva e comunità locali con la partecipazione della vicedirettrice di Sport Mediaset Lucia Blini, degli organizzatori de “L’Intrepida” e di docenti degli atenei di Macerata e di Messina, mente il secondo ha evidenziato l’importanza di giocare pulito, in campo e fuori, grazie al contributo del Presidio Libera “Ciro Colonna” e del giornalista Antonio Maria Mira.
Se la degustazione della special edition delle birre del Birrificio Malaripe andata in scena nel pomeriggio di ieri e il contest di cucina “Il suono del gusto” - promosso in collaborazione con Coop Alleanza 3.0, lo chef Michele Biagiola, Tipicità Evo, ESN Macerata e l’Iis “Garibaldi” - rappresentano un primo assaggio del Festival, Overtime si appresta a preparare un menù di primissimo livello già a partire da questa sera, quando le campionesse di ginnastica ritmica Sofia Raffaeli e Milena Baldassarri, l’allenatrice Claudia Mancinelli e la dirigente della Ginnastica Fabriano Maila Morosin taglieranno il nastro di questa edizione dedicata al rumore.
Lo spettacolo di Overtime proseguirà anche nella giornata di domani, giovedì 10 ottobre, con un programma ricco di appuntamenti a partire dalle ore 9. In particolare, l’auditorium della biblioteca Mozzi Borgetti ospiterà il lancio del progetto “De Angeli” a cura di Olistica Shiatsu Ikigai, mentre gli studenti dell’Iis “Garibaldi” si ritroveranno in aula magna per ascoltare le storie paralimpiche raccontate in collaborazione con Cip Marche dallo schermitore Michele Massa e dalla dirigente Cip Patrizia Saccà, con gli interventi dell’ex fisioterapista della Nazionale di atletica leggera Nazareno Rocchetti e dell’assessore alle Politiche sociali Francesca D’Alessandro e la moderazione di Francesca Cipolloni.
Altro appuntamento culturale in programma alle 10, questa volta al Teatro della Filarmonica, con un convegno dal titolo “Le Olimpiadi al microfono. Voci ed emozioni a Parigi 2024”. Dopo i saluti del presidente Coni Marche - partner dell’evento insieme alla Scuola Regionale dello Sport del Coni - Fabio Luna, i giornalisti Lucia Blini, Stefano Pantano, Gerardo De Vivo e Federica Zille, con la moderazione di Alessandra Pierini, si confronteranno sul tema, prima di lasciare spazio alla presentazione del racconto “Era Bono!”, scritto da Yari Riccardi e vincitore del 52° concorso nazionale Coni per il racconto sportivo.
Nel pomeriggio, alle ore 17,30, l’auditorium della Mozzi Borgetti farà da cornice alla presentazione in anteprima nazionale del costituendo Centro di Medicina dello Sport dell’Università Politecnica delle Marche, da questa edizione partner del Festival, con ospite il professor Antonio Dello Russo. Alla stessa ora, il leggendario mister - nonché grande amico di Overtime - Nevio Scala, suo figlio Claudio e l’azienda agricola di famiglia saranno protagonisti della degustazione gratuita, ma con prenotazione obbligatoria, in programma da Macerati.
Alle ore 18, appuntamento in Galleria Antichi Forni per la presentazione in anteprima nazionale de “La mia difesa personale” dell’istruttore di meditazione e mental coach Lorenzo Migliorelli, in compagnia della giornalista Ester De Troia.
Grande e più che giustificata attesa per il ritorno a Macerata di Marino Bartoletti, autentico pilastro del giornalismo italiano che sul palco dell’Overtime Arena di piazza Cesare Battisti, insieme alla collega Marta Elena Casanova, presenterà “La partita degli dei”, quarto atto di una amatissima saga.
A chiudere il cerchio la seconda giornata di Overtime sarà un’autentica icona del calcio italiano, il “Golden Boy” Gianni Rivera. In tema con l’edizione 2024, il Pallone d’oro del 1969 discuterà di “Quando il calcio faceva rumore”, condividendo il suo bagaglio di esperienza con i giornalisti Valerio Calzolaio e Federica Zille e la platea del Teatro della Filarmonica, in un incontro in programma alle ore 21 promosso in collaborazione con Panathlon International Distretto Italia e Panathlon club Macerata.
A partire da lunedì 14 ottobre, Anas inizierà i lavori di risanamento conservativo del viadotto "Fosso delle Rote" sulla strada regionale 209 "Valnerina", nel comune di Visso, provincia di Macerata. L'investimento complessivo per questi lavori è di circa 1,5 milioni di euro.
Durante questa fase, verranno eseguite operazioni di sollevamento dell'impalcato, che richiederanno la chiusura temporanea della strada. Il traffico sarà deviato sulla viabilità provinciale, con segnalazioni sul posto per guidare gli automobilisti.
In dettaglio, i veicoli provenienti da Visso in direzione Muccia saranno deviati sulla strada provinciale 66 "di Macereto" al bivio per Cupi/Aschio, con rientro al bivio per Appennino. Al contrario, il traffico proveniente da Muccia in direzione Visso sarà deviato al bivio per Appennino e rientrerà sulla strada regionale 209 al bivio per Cupi/Aschio. Questa fase dei lavori dovrebbe concludersi entro il 29 novembre.
Arena, l'azienda di Tolentino leader negli sport acquatici, è stata protagonista questa mattina di un evento di beach clean up aziendale presso il Monte Conero, nelle spiagge tra Sirolo e Numana.
L’iniziativa è stata organizzata per il secondo anno consecutivo grazie al supporto di Plastic Free Onlus, l'organizzazione di volontariato impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica e impegnata nella tutela dell’ambiente con eventi di pulizia di città, spiagge, parchi e fiumi.
Per rinsaldare la profonda connessione del brand con l'acqua, il progetto si è svolto nella fascia costiera di Sirolo, denominata Perla dell'Adriatico per la bellezza mozzafiato del Parco e dei colori intensi del mare.
Prima dell'iniziativa, i dipendenti Arena hanno partecipato a una formazione online sugli effetti dannosi dell'inquinamento da plastica e sulle migliori pratiche da adottare per la pulizia. Quindi, nella mattinata di oggi, si sono recati con un pulmino dedicato presso Sirolo per ripulire il sito dai rifiuti presenti, trasportati dal mare o frutto dell’incuria di alcuni bagnanti della stagione estiva appena trascorsa.
La passeggiata ecologica ha preso il via dopo un saluto di benvenuto che ha coinvolto anche l'assessore ai lavori pubblici, urbanistica e edilizia, gestione rifiuti di Sirolo Giovanna Morresi. I dipendenti, quasi 100, armati di kit composti da guanti, sacchetti e t-shirt forniti da 'plastic free', si sono impegnati a raccogliere 495 chili di rifiuti (di cui plastica 147kg, materiale per indifferenziata 100,3 kg, vetro 171,3, rifiuti speciali 76,4 kg)
Il materiale raccolto è stato pesato e rendicontato da Plastic Free Onlus al termine dell’attività insieme all'azienda locale di gestione rifiuti, mentre l’iniziativa sarà comunicata nel bilancio di sostenibilità 2024 di Arena.
"Nei suoi oltre 50 anni di attività Arena ha preso sempre a cuore l’acqua come elemento che unisce tutti come esseri umani - afferma Peter Graschi, amministratore delegato del gruppo Arena, che ha partecipato in prima persona alla giornata di pulizia della spiaggia -. Proteggere l’acqua rappresenta uno dei pilastri su cui si basa il nostro Community Impact Plan, oltre al tema dell'amore per l'acqua e della promozione e insegnamento del nuoto. Pulire le spiagge significa poter attivarsi in prima linea, non solo come dipendenti ma come persone per migliorare l’ambiente in cui viviamo oltre che favore un impatto positivo sulla comunità.
"Abbiamo deciso di chiedere ancora una volta il supporto di Plastic Free per un’iniziativa aziendale come questa, apprezzando il loro modo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sul problema - aggiunge Graschi -. Il problema di inquinamento di oceani e spiagge è ormai un'emergenza che non si può rimandare e su cui tutti siamo chiamati ad intervenire. In linea con la nostra campagna Planet water, siamo stati felici di aver coinvolto molti dei nostri dipendenti in una operazione di beach clean up che ha unito scopi lodevoli a piacevoli momenti di convivialità".
"Siamo entusiasti di collaborare nuovamente con Arena - dichiara Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus -. Questa iniziativa sottolinea ancora una volta come sia importante lavorare assieme per un obiettivo che riguarda tutti noi: combattere l'inquinamento da plastica. Per il secondo anno consecutivo, i volontari di Plastic Free saranno a fianco ai dipendenti Arena, sensibilizzandoli sui danni della plastica e sull’impatto sulla nostra quotidianità. Il cambiamento può e deve prevedere un ruolo determinante delle imprese - conclude - nel promuovere nuovi stili di vita che possano liberarci da tutta quella plastica in eccesso che, inevitabilmente, deturpa l’ambiente, ad iniziare da quello marino".
(Credit foto: Courtesy by Arena)
Dopo la lunga parentesi creata dalla pandemia, sabato prossimo, 12 ottobre, alle ore 21,15 lo Spazio giovani di Civitanova Classica Piano Festival torna nel suo luogo naturale di origine, la Sala Lettura della Biblioteca “Zavatti” di Civitanova. Ad esibirsi saranno i musicisti che compongono il Trio Èkelon, Medeya Kalantarava violino, Maria Margherita Paci violoncello e Gianmarco Tonelli pianoforte, formazione costituitasi nel 2023 ma che vanta già importanti esperienze concertistiche in Italia.
Il programma della serata prevede il Trio n.2 op.66 di Mendelssohn e nella seconda parte il Trio n.2 op.67 di Shostakovich. “Finalmente - ci dice Lorenzo Di Bella, direttore artistico del Festival - questo spazio che solitamente è destinato durante il giorno alla ricerca, alla lettura ed all’incontro di tanti giovani, diventa per una sera luogo ideale e suggestivo per un concerto tenuto dalle nuove generazioni di talenti, e sarà anche la migliore occasione per augurare a tutti gli studenti un buon anno scolastico”.
Civitanova Classica Piano Festival è organizzato dall’Associazione di promozione sociale ARTEinMUSICA in coorganizzazione con l’Azienda dei Teatri di Civitanova, con il contributo del Comune di Civitanova Marche e Regione Marche. Partner della serata il Banco Marchigiano.
Parte il 15 ottobre la campagna vaccinale nelle Marche: anche quest’anno sarà possibile la cosomministrazione gratuita di vaccino anti-influenzale e anti-Covid-19 aggiornato alle ultime varianti. La vaccinazione anti-influenzale è stagionale ed ogni anno cambiano i vaccini. La composizione del vaccino antinfluenzale viene infatti aggiornata ogni anno secondo le indicazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), sulla base delle informazioni epidemiologiche e virologiche raccolte dai Centri Nazionali Influenza. Per quanto riguarda la vaccinazione anti-Covid-19, che è effettuabile lungo tutto l’arco dell’anno, va rilevato che da fine agosto sono disponibili i vaccini aggiornati e che è raccomandata nel periodo autunno-inverno.
La vaccinazione contro l'influenza rappresenta una grande opportunità di difesa, in particolare per le persone più fragili per età o per motivi di salute, nei confronti di una malattia che, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non è assolutamente una malattia banale e può portare con sé gravi complicanze. Anche la vaccinazione anti-Covid-19 rappresenta una grande opportunità per prevenire un’infezione che resta ancora presente e può presentare complicanze gravi.
Gli adulti possono vaccinarsi presso i Medici di Medicina Generale, i Servizi vaccinali della AST con accesso presso gli ambulatori vaccinali su appuntamento o tramite prenotazione CUP (a seconda delle organizzazioni delle AST), e nelle farmacie aderenti alla campagna. I bambini possono invece rivolgersi ai Pediatri di Libera Scelta e presso i Servizi vaccinali delle AST con le stesse modalità degli adulti (non presso le farmacie). La vaccinazione per ospiti ed operatori delle strutture residenziali per anziani sarà organizzata dai Distretti con la collaborazione dei Medici di Medicina Generale. Operatori sanitari dei presidi ospedalieri, i pazienti fragili, ospedalizzati o seguiti dalle strutture sanitarie per condizioni particolari (ad esempio diabetici, nefropatici, etc) potranno essere presi in carico nei Punti Vaccinali Ospedalieri (PVO).
Le categorie per le quali le due vaccinazioni sono raccomandate sono quasi sovrapponibili: le persone di età pari o superiore a 60 anni, i soggetti fragili e i loro familiari o contatti stretti, ospiti delle strutture per anziani e lungodegenza, donne in gravidanza e post partum, operatori sanitari e socio-sanitari. Per l’anti-influenzale sono previste anche alcune categorie di lavoratori come forze dell’ordine, vigili del fuoco, allevatori e donatori di sangue. Inoltre il medico curante, che conosce la storia clinica del paziente, può vaccinare un assistito se ne ravvisa la necessità.
Il vaccino anti-influenzale è somministrato in una sola dose, due a distanza di un mese per i bambini al di sotto dei 9 anni che non siano mai stati vaccinati, con una iniezione intramuscolo sul braccio, ma per i più piccoli è disponibile anche lo spray nasale. La campagna anti-Covid 19 prevede la somministrazione gratuita di vaccini aggiornati alle ultime varianti. Verrà data priorità alle categorie per le quali la vaccinazione è raccomandata. La dose di richiamo è annuale e l’aver contratto una infezione da SARS-CoV-2, anche recente, dopo il precedente richiamo, non rappresenta una controindicazione alla vaccinazione. È prevista una singola dose vaccino anche per coloro che non sono mai stati vaccinati (ciclo primario). La distanza dalla dose di vaccino anti‑Covid19 più recente deve essere di almeno tre mesi.
Questa mattina, i membri di Ultima Generazione hanno imbrattato le pareti del tribunale di Ancona, in coincidenza del giorno di apertura del G7 Salute. I giovani, seduti davanti all’ingresso con i volti dipinti, hanno protestato contro le inondazioni e i disastri climatici, mostrando striscioni che chiedevano un “Fondo di riparazione contro i danni delle catastrofi climatiche”.
Cinque attivisti sono stati fermati e identificati dalla Digos, poi portati in Questura. La Divisione Polizia Anticrimine sta valutando la loro situazione per l’eventuale emissione di misure preventive.
Gli attivisti di “Ultima Generazione” hanno spiegato che si tratta di “un’azione di disobbedienza civile nonviolenta” per “denunciare l’ipocrisia dell’incontro dei Ministri della Salute dei Paesi del G7, in una città e in un territorio in cui la politica e le istituzioni sono conniventi da decenni con l’industria del fossile e del turismo delle crociere, causa di inquinamento dell’ambiente e di perdita della salute dei cittadini”. Durante la mattinata di oggi, si sono cosparsi di liquido nero, simbolo del petrolio, in riferimento alla raffineria Api di Falconara.
I manifestanti, seduti a terra, hanno srotolato uno striscione con la scritta Fondo Riparazione, chiedendo l’eliminazione dei Sussidi ambientalmente dannosi (Sad), la tassazione degli extra-profitti delle compagnie fossili, il taglio di stipendi, premi e benefit ai loro manager, e la riduzione delle spese politiche e militari. La polizia è intervenuta portando in Questura gli autori della protesta.
Maria Letizia, ricercatrice universitaria di 64 anni, come riporta l'Ansa, ha dichiarato: “Come l’eroina Stamira salvò Ancona dall’assedio nemico, oggi dobbiamo salvare Ancona dall’assedio delle grandi navi e dai veleni della raffineria Api. Da oggi Ancona è assediata anche dai Sette Grandi potenti della Terra, in una farsa in nome della salute che offende chi per la salute della popolazione si spende, denunciando il disastro di malattie e tumori che il porto e la raffineria portano a questa città”.
Grande successo per la 49^ edizione della Sagra di Qualità dei Sughitti. Un'edizione speciale e straordinariamente riuscita soprattutto nella giornata clou di domenica quando il borgo ha accolto migliaia di persone giunte da varie parti d'Italia per assaggiare quello che è il piatto tipico di Montecassiano: i Sughitti.
È stata la prima sagra senza il compianto presidente della Pro Loco Fiorenzo Pergolesi ma è stata la sagra che avrebbe voluto, una festa in cui il suo ricordo ha accompagnato i tanti volontari dell'associazione e il neo presidente Giuseppe Principi e li ha spinti a mettere in pratica quello che negli anni lui ha insegnato: essere a disposizione dell'intera comunità.
Gli ingredienti del successo dell’edizione 2024 della sagra sono pochi come quelli dei Sughitti ma conditi con tanto amore per la tradizione e per il borgo. A iniziare dal cibo: tre taverne hanno offerto menù variegati che spaziavano dalla tradizione dello chef della Pro loco, ai piatti storici dei ragazzi della Cantina di Egle fino ad arrivare a piatti più contemporanei dei giovani della ZandaLocanda.
Poi l'iconica vigna in piazza Unità d'Italia, spettacoli di stornelli, dj set per i più giovani, il concerto in piazza, poesie e narrazioni in dialetto curate dal circolo culturale Scaramuccia, la mostra di Diego Santini "Un pesce in collina" con i suoi quadri caratterizzati da atmosfere vaghe e fuggevoli. Non sono mancati i "Lavoretti d’autunno" per i bambini a cura delle volontarie del Cif Montecassiano.
Anche quest'anno un interessante show cooking "Sughitti experience...l’incontro tra innovazione e tradizione" a cura dell'Iis Alberghiero "Einstein - Nebbia" di Loreto ha messo a confronto la ricetta tradizionale con una davvero innovativa ma dal gusto autunnale. La 2^ “Marguttiana dei piccoli” a cura dell’Istituto comprensivo "G. Cingolani" e degli asili nido "I miei primi passi" e "I nanetti birichini" ha abbellito uno degli ingressi del paese.
La domenica mattina è iniziata con la tradizionale fiera d'autunno con bancarelle di artigianato, hobbistica e prodotti tipici e con la 32^ Marcialonga della solidarietà a cura della Polisportiva Montecassiano sezione Atletica leggera. I ragazzi dell'Ufficio turistico hanno accompagnato i turisti alla scoperta delle bellezze del borgo, mentre la biblioteca comunale “R. Giorgi” è restata aperta per accogliere quanti entravano incuriositi dai versi della poesia "I Sughitti" e dalla videoproiezione a cura di Marco Bozzi.
Nel pomeriggio divertimento per i più piccoli e merenda con l'immancabile "Apittu" e i suoi allegri ragazzi ma a deliziare il palato dei presenti c'era anche il carretto del gelato ai Sughitti. Carri allegorici e l’esibizione dei gruppi folkloristici la Cocolla de Moja, La Damigiana, Marco e Cristian per le vie del paese e la rievocazione della vendemmia sono stati presentati da Marco Morosini, per chi ha voluto cimentarsi nei balli folkloristici è stato organizzato anche un laboratorio di balli popolari e passi base.
Nelle vie del borgo gli stand gastronomici hanno proposto le tipiche frittelle di polenta, castagne, vino e i protagonisti della sagra, i Sughitti, cucinati dalle "vergare" della Pro loco, un piatto De.c.o che caratterizza Montecassiano e la Sagra di qualità.
"Un ringraziamento - ha sottolineato l’assessore a Cultura e Turismo Ilaria Matteucci - va ai tantissimi volontari della Pro loco e non, ai ragazzi di Zandagruel che con fatica ed impegno si sono adoperati alla riuscita dell'evento, al Foto club F22 che ha immortalato i momenti più salienti della Sagra e a tutte le associazioni che hanno collaborato per l'ottima riuscita dell'evento. Con questo entusiasmo ci si prepara all'edizione del prossimo anno con la cifra tonda".
I carabinieri della Stazione di Porto Recanati hanno denunciato un pregiudicato 31enne originario dello Sri Lanka, residente in provincia di Ancona, per furto aggravato, poiché aveva asportato un capo di abbigliamento in un centro commerciale, dopo averne rimosso il dispositivo antitaccheggio.
Sul conto dell’indagato è stata anche eseguita la misura di prevenzione del Foglio di via Obbligatorio, con divieto di ritorno nel comune di Porto Recanati per la durata di un anno, emessa dal questore di Macerata a seguito di richiesta del locale comando stazione carabinieri. La merce rinvenuta è stata restituita alla responsabile del negozio.
I militari del Nucleo Radiomobile di Macerata hanno denunciato, inoltre, all’Autorità giudiziaria un pakistano di 22 anni, incensurato, per il reato di porto abusivo di oggetti atti a offendere. Nel corso di normale controllo, a bordo della sua autovettura è stata rinvenuta una mazza da baseball in metallo, della lunghezza di cm 75.
Pretendeva di essere visitato dai medici una seconda volta, nonostante fosse stato già curato per la stessa patologia il giorno precedente: denunciato dai carabinieri del nucleo radiomobile della Compagnia di Macerata un 49enne di origini pugliesi che ha seminato il caos al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata lo scorso sabato (5 ottobre).
L’uomo si aggirava per gli ambienti del pronto soccorso, anche nelle aree dove l'accesso è vietato al pubblico, infastidendo medici, infermieri e gli altri pazienti. I militari hanno cercato di calmare l’individuo, invitandolo ad allontanarsi dalla struttura sanitaria, ma il 49enne - per tutta risposta - ha assunto un tono minaccioso, proferendo pesanti offese nei loro confronti.
L'indagato è stato accompagnato in caserma per le formalità di rito, ma dopo essere uscito, invece di tornare a casa, si è recato nuovamente al pronto soccorso, assumendo sempre atteggiamenti irriguardosi e offensivi nei confronti di medici, personale di vigilanza e degli stessi militari del nucleo radiomobile, costretti a tornare sul posto. L'esagitato si è allontanato dal luogo di cura dopo essere stato sottoposto a un'ulteriore visita medica. È stato deferito all'autorità giudiziaria per il reato di oltraggio a pubblico ufficiale.
“L’amministrazione comunale è in contatto da tempo con l’AST provinciale per individuare un locale adeguato a Porto Potenza Picena da adibire a punto prelievi” così l’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Potenza Picena, Margherita Fermani, sottolinea un impegno avviato già prima dell’inizio della campagna elettorale “nella consapevolezza di quanto questo servizio sia importante e di quanto la copertura da parte del privato non sia più sufficiente. Purtroppo, ad oggi, l’AST non ha la possibilità di avvalersi, sul nostro territorio, di spazi propri.
Qualsiasi alternativa che, come Comune, siamo assolutamente disponibili a offrire, deve rispondere a dei criteri di idoneità. Servono spazi per l’accettazione e spazi con arredi e finiture adeguati alle finalità sanitarie. Prima delle elezioni, è stato fatto un sopralluogo presso la palazzina dei vigili urbani.
L’edificio però presenta numerose criticità, tali da non renderlo utilizzabile. Attualmente i locali della Fondazione Divina Provvidenza non sono una soluzione percorribile in quanto occupati dalla scuola dell’infanzia. Bisogna attendere il trasferimento presso la nuova Coloramondo, ad oggi ancora sede di cantiere. Nel frattempo va data un’alternativa temporanea. Questa potrebbe essere la delegazione comunale, recentemente ristrutturata”. E sull’ipotesi avanzata dal Partito Democratico, relativo alla Farmacia Comunale, l’assessore afferma che “ovviamente potrebbe essere questa una sede più che compatibile con il servizio erogato ma, a seguito di valutazioni fatte anche con l’amministratore unico dell’ASPP, è già stato appurato che i locali non possiedono i requisiti richiesti”.
Infine una precisazione: “Ci tengo a rimarcare – dichiara l’assessore - che questa amministrazione comunale non è mai stata immobile rispetto alla questione in oggetto. Ma anzi ha sempre offerto la massima collaborazione all’AST, proprio nell’ottica di garantire alla cittadinanza la piena tutela del diritto alla salute. Nel 2018 il poliambulatorio di Porto Potenza Picena è stato soppresso dalla giunta regionale di centrosinistra, in quanto, come spiegato nel corso di un consiglio comunale aperto voluto dall’allora Sindaco Acquaroli, i costi di affitto dei locali non erano più sostenibili. La stessa amministrazione Acquaroli, contraria alla chiusura, aveva messo a disposizione i locali della Fondazione Divina Provvidenza per la realizzazione di un nuovo distretto sanitario. Il sopraggiungere dell’emergenza per la non idoneità degli edifici scolastici, ha però bloccato questa alternativa. Tutto ciò va ricordato, perché qualcuno sembra averlo dimenticato”.
Incidente stradale mortale stamattina a Cantiano (Pesaro Pesaro). Nel terribile schianto, sulla statale 3 Via Flaminia", avvenuto intorno alle 7.30 in una semicurva all'uscita di una galleria, sono stati coinvolti tre mezzi (un'auto, un tir e un autocarro) e un uomo di 59 anni della provincia di Rimini, conducente dell'autocarro, è deceduto.
Dopo il sinistro, fa sapere Anas, la strada è stata temporaneamente chiusa da chilometro 219+900 al chilometro 224+450, in direzione Fano, all'altezza del territorio comunale di Cantiano.
Sul posto sono intervenuti, oltre a personale Anas, i sanitari del 118, i vigili del fuoco e la polizia stradale del distaccamento di Cagli. Sono ancora in corso gli accertamenti per ricostruire la dinamica dell'incidente: altre persone sarebbero rimaste ferite. Secondo le prime informazioni, due dei mezzi coinvolti viaggiavano verso Cagli, l'altro in direzione opposta verso Gubbio.
I casi di Dengue a Fano (provincia di Pesaro e Urbino) stanno generando grande attenzione e preoccupazione in Italia. Cerchiamo di capire con la Società Italiana di Parassitologia cosa sta succedendo.
DI COSA PARLIAMO
La Dengue è una malattia virale trasmessa attraverso la puntura di una zanzara del genere Aedes.La Dengue è endemica in aree tropicali e sub tropicali dove è presente la zanzara Aedes aegypti, il vettore più efficiente, mentre in Italia abbiamo casi più o meno sporadici dovuti alla trasmissione da parte di Aedes albopictus (la zanzara tigre).
PERCHÉ ASSISTIAMO A QUESTI CASI IN ITALIA?
L’elevatissimo numero di viaggi internazionali e i cambiamenti climatici sono fattori che possono favorire l’emergenza e la diffusione di questa infezione nel nostro Paese.
La trasmissione alle nostre latitudini è plausibilmente dovuta al rientro di persone da aree endemiche che non manifestano segni clinici (l’infezione nel circa il 60% dei casi è asintomatica) o che li manifestano poco dopo il loro arrivo, ma che già albergano il virus in fase di replicazione.
Il quartiere di Fano, nelle Marche, dove è stato riscontrato il maggior numero dei casi è ragionevolmente un ambiente “tropicalizzato” per gli alti livelli di umidità, ombreggiamento e temperatura locali. Questo presumibilmente ha favorito la colonizzazione dell’ambiente da parte della zanzara tigre con alte densità di infestazione. La situazione non deve essere sottovalutata, deve destare attenzione costante, ma occorre agire senza generare panico ingiustificato.
CHE COSA È STATO FATTO E COSA SI PUO’ FARE PER PREVENIRE LA DENGUE
Nell’area di Fano, il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Territoriale e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche “Togo Rosati” (IZSUM) hanno attivato tutte le misure di sanità pubblica opportune (es. allerta di medici di medicina generale, territoriali e ospedalieri per l’identificazione tempestiva di nuovi casi, interventi di disinfestazione) già previste dal Piano Nazionale Arbovirosi 2020-2025. Se le condizioni climatiche lo permetteranno, potremo veder diminuire la dimensione del focolaio in tempi ragionevoli.
Nel futuro sarà opportuno anticipare alla primavera le attività di controllo delle zanzare, eliminando i siti di riproduzione che sono per lo più localizzati in ambito privato e quindi riducendo la densità di popolazione degli insetti. Per questo occorre un coinvolgimento delle comunità locali nella lotta integrata alla zanzara tigre, evitando disinfestazioni effettuate senza criteri razionali e, contestualmente, aumentando il coinvolgimento dei cittadini nella riduzione dei siti di riproduzione delle zanzare nell’ambiente domestico e peri-domestico. I casi di Dengue nelle Marche (come gli altri eventi degli scorsi anni) devono insegnarci che in futuro probabilmente queste situazioni si potranno riproporre e la gestione dell’ambiente necessiterà di interventi che dovranno essere anticipati e che dovranno coinvolgere le comunità locali, con un approccio di salute unica (One Health).
Il laboratorio di Parassitologia Molecolare dell’Università di Camerino, in collaborazione con l’IZSUM, da alcuni anni effettua la sorveglianza sanitaria delle malattie trasmesse da vettori nell’area marchigiana proprio per verificare i flussi stagionali e applicare le opportune misure di prevenzione.
Inoltre, numerosi gruppi di ricerca di Università e Istituti italiani, affiliati alla Società Italiana di Parassitologia, operano costantemente su scala nazionale per monitorare, studiare e controllare gli artropodi vettori e le malattie da essi trasmesse.
Scatterà lunedì 14 ottobre la chiusura della strada provinciale 43 Entoggese che collega i Comuni di Urbisaglia e Tolentino. La strada sarà chiusa al Km 4+200 in corrispondenza del ponte sul torrente “Entogge” a causa di lavori di adeguamento del ponte stesso.
Gli interventi consistono nella demolizione dei parapetti esistenti, nella realizzazione di una soletta in cemento armato, con successiva impermeabilizzazione della stessa, nella posa di nuova asfaltatura e di nuove barriere di sicurezza. In considerazione della tipologia dei lavori e, viste le dimensioni ridotte della carreggiata esistente, si rende necessario procedere con la chiusura del ponte al traffico.
“La Provincia continua il suo lavoro per la manutenzione delle strade con interventi che cerchiamo di distribuire su tutto il territorio – spiega il presidente Sandro Parcaroli -. La riapertura della strada è prevista per sabato 23 novembre anche se la ditta esecutrice dei lavori, l’A.T.I formata da Pipponzi srl e Papa Nicola srl, ha assicurato ai tecnici alla Provincia che cercherà di limitare al minimo indispensabile la chiusura della strada che, verrà riaperta quindi non appena terminati i lavori”. Gli interventi, che seguono quelli già realizzati in altri tratti della stessa provinciale, rientrano nel programma più ampio di lavori finanziato nel 5° stralcio del Programma per il ripristino della viabilità nei territori interessati dagli eventi sismici del 2016 per complessivi 2,5 milioni di euro.
In considerazione della chiusura del ponte, si consiglia di utilizzare come percorsi alternativi la strada provinciale 41 Divina Pastora e dalla Provinciale 125 Tolentino – Abbadia di Fiastra.
Il Centro per la Famiglia promosso dall'assessorato alla famiglia della città di Civitanova Marche all’interno del progetto "Civitanova Città con l’Infanzia" organizza presso il Circolo Ippico Cavalli delle Fonti, "Hello Autumn", una domenica dedicata alle famiglie.
"Proseguiamo concretamente con la costruzione di una comunità che fa rete - dichiara l'assessore alla Famiglia Barbara Capponi - offrendo costantemente iniziative gratuite educative, di relazione e aggregazione, aperte a tutte e con uno sguardo inclusivo. La sinergia tra istituzioni e cittadinanza è fondamentale e anche stavolta attendiamo tante famiglie per condividere momenti di divertimento e serenità nella splendida cornice naturalistica del Circolo Ippico 'Cavalli delle Fonti'. Alla luce infatti della forte adesione riscontrata nella scorsa edizione primaverile, si è pensato di riproporre questa attività anche nella versione autunnale".
Nella meravigliosa location si potrà dunque trascorrere un pomeriggio a contatto con la natura con attività laboratoriali: giochi, letture e attività in scuderia. Appuntamento domenica 13 ottobre dalle ore 16:00 alle 18:00 presso "Cavalli della Fonti" Contrada Asola 24 Civitanova Marche. Anche in caso di maltempo le attività saranno garantite. La partecipazione è gratuita. L'iscrizione è obbligatoria sino ad esaurimento posti inviando una mail a: centro.famiglia@paoloricci.org Per info contattare il n. 0733 78361 (centralino).
Dal 3 al 6 ottobre si è svolto all’interno degli spazi del Camping Bella Italia di Peschiera del Garda il 34° Capitolo Exodus di don Antonio Mazzi, il raduno nazionale della Fondazione, che quest’anno festeggia i suoi 40 anni di attività, a cui è ispirato anche il titolo dell’evento: “40: Un Numero, Un Sogno”. All'evento è stata presente anche la redazione di Picchio News, nella persona del suo direttore Guido Picchio.
Il Capitolo Exodus 2024 si è aperto ufficialmente giovedì 3 ottobre alle ore 11.30 con la conferenza stampa di presentazione, che si è tenuta nella Sala Ottocento del Relais Corte Cavalli a Ponti sul Mincio. Ad accogliere e dare il benvenuto a don Antonio Mazzi, ai suoi ragazzi ed educatori e a tutti gli tanti ospiti presenti, l’Amministratore Delegato Camping Bella Italia, Federico Delaini, che si è dichiarato “molto contento ed emozionato per questo incontro e questa amicizia che si rinnova”.
In conferenza erano presenti Massimo Zuccotti, responsabile Eventi Esterni Gardaland, Federico Caricato, consigliere Politiche Giovanili Comune Peschiera del Garda, Sonia Brescacin, consigliere regionale Veneto, i referenti responsabili delle varie Aree di Attività di Exodus e tanti altri ospiti del mondo delle istituzioni, associazioni, imprenditoria locali, e Amici della Fondazione.
Cos’è il Capitolo di Exodus e perché il titolo: “40, un numero, un sogno”: “Una volta all’anno raduno tutti i miei ragazzi, educatori, volontari, collaboratori, sparsi in molte regioni d’Italia e nel mondo, per una quattro giorni di verifica, di festa, di condivisione, di riprogrammazione. È anche l’occasione per stare tutti insieme e guardarci negli occhi, per questo mi piace invitare anche gli amici. Questo è il Capitolo di Exodus” – ha affermato don Antonio Mazzi, presidente di Fondazione Exodus.
"40, Un Numero, Un Sogno" è il titolo del 34° Capitolo di Exodus ed è una occasione speciale, perché ci permette di festeggiare il 40esimo anno di attività della Fondazione nello stesso luogo in cui si è svolta la prima edizione".
“Il Capitolo è il nostro evento più significativo – ha continuato don Mazzi, presidente di Fondazione Exodus – il cuore del progetto, in cui i ragazzi sono i veri protagonisti. Offre, nel modo più semplice, l'identità dell'intera avventura di Exodus. E quest’anno lo sarà in modo particolare: festeggiamo i nostri 40 anni. Quaranta per noi non è solo un numero: 40 sono gli anni in cui il popolo ebraico attraversando il deserto ha cercato la sua libertà. A voi auguro di impiegare meno anni per raggiungerla. È importante ricordare che la nostra vita è la ricerca della libertà, e non della liberazione. La libertà potrebbe essere la quarta virtù teologale”.
“E poi il sogno – ha continuato - “perché desidero che i miei ragazzi tornino a sognare, credano che è ancora possibile sognare. Sono un caratteriale. E mi sono sempre sentito più un padre, che un prete. Anche perché io i preti li odiavo. E se sono a 95 anni ancora in mezzo ai ragazzi per 24 ore al giorno è perché stare con questi ragazzi è una bellezza”.
I Capitoli hanno sempre vissuto di due momenti: uno interno, riguardante la vita del gruppo, in cui confluiscono la fatica di un anno di strada, le aspettative maturate, i desideri. L’altro momento è pubblico e intende essere una presa di posizione aperta sui temi ritenuti più urgenti che riguardano in modo diretto il campo di azione in cui la Fondazione lavora da quarant’anni.
Il Capitolo 2024 si è svolto dal 3 al 6 ottobre, una quattro giorni fitta di appuntamenti che hanno visto i giovani protagonisti di esperienze e incontri significativi. Ad aprire l’evento nella tendostruttura allestita all’interno degli spazi del Camping Bella Italia, don Antonio Mazzi, che ha letto il primo Decalogo, scritto e consegnato ai ragazzi ed educatori della prima carovana: “È il primo decalogo di Exodus, l’ho scritto 40 anni fa e ha ancora tutte le caratteristiche dell’educazione più moderna e più efficace”. Poi ha letto e commentato il Decalogo di Exodus dei prossimi 40 anni.
La giornata si è conclusa con una performance canora dei ragazzi, che si sono alternati sul palco esibendosi con un brano, che ogni sede Exodus ha scelto per presentarsi e raccontarsi agli altri, accompagnati live dalla cover band, Frassi and The Boomers.
La seconda giornata è stata dedicata alla verifica del percorso educativo fatto e alla programmazione, “la rotta da seguire per il prossimo anno”, con un lavoro di gruppo e individuale, gestito dagli educatori Exodus. La sera, una veglia guidata dai ragazzi della Sede Exodus di Assisi ha tratto ispirazione da “La Storia Infinita” ed è culminata nella Santa Messa, concelebrata da don Mazzi, Padre Massimiliano Parrella, Superiore dell’Opera don Calabria, don Miguel Tofful, Casante uscente, e Don Felice Riva.
La terza giornata è stata dedicata alla creatività, in linea con il metodo educativo Exodus. Accompagnati da maestri d’arte i ragazzi hanno potuto sperimentare e cimentarsi in tante diverse attività artistiche, dal teatro alle percussioni, dal laboratorio di riciclo, di creazione di maschere, fino alla composizione e incisione di un brano musicale rap, scritto e prodotto dai ragazzi.
La giornata si è conclusa con lo spettacolo animato dai ragazzi, dal titolo "Ogni albero racchiude una storia”, ispirato al percorso di formazione che hanno svolto durante l’anno, basati sul libro di Jean Giono: “L’uomo che piantava gli alberi”.
Ogni Casa di Exodus ha trovato un modo personale di attualizzare il racconto, rendendola aderente alla storia dei ragazzi, fatta di cadute, errori, paure, sofferenze, ma anche tanta speranza, voglia di sognare, di ricominciare, di vedere il proprio albero rinascere e dare nuovi frutti.
Molto sentito il breve momento di Gianmarco Mazzi, sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura, che nella serata di sabato 5 ottobre è intervenuto al Capitolo, raccontando dell’incontro e della lunga amicizia che lo lega a Don Antonio e a Exodus.
Nella giornata conclusiva, domenica 6 ottobre, si è svolto l’incontro-dialogo di don Antonio con la giornalista inviata del Tg5, Gabriella Simoni: “Arrivata a Milano, ero molto giovane ma avevo l’obiettivo chiaro di voler diventare una giornalista, ha ricordato. Avevo capito che dovevo raccontare le storie che gli altri non raccontavano. Scopro così che esiste questa realtà, Exodus, che aveva un’unità mobile che girava per la Stazione Centrale di Milano. Quindi, vado a trovare questo prete, don Antonio, e gli propongo di fare un servizio su questa esperienza. Girai per giorni con una telecamera nascosta parlando con gli uomini e le donne che popolavano quella piazza. E arrivai in redazione raccontando le storie della notte di Milano, cosa che poi ho continuato a fare tutta la vita. Poi sono partita per l’estero, in vari teatri di guerra, e in ogni posto in cui sono andata mi portavo dietro questa esperienza, e tutte le volte che ritornavo, andavo da lui”.
E ha continuato: “Per me è stato un inizio e un modo diverso per entrare nel mondo che io volevo raccontare. Da allora sono stati tanti i momenti, le occasioni, gli incontri che mi hanno portata a conoscere, incontrare, raccontare, realtà difficili in tanti contesti in Italia e nel mondo. C’è una cosa in particolare che ho imparato da lui: ho imparato ad aspettare, ad ascoltare. Mi ha insegnato che tu non puoi andare a chiedere in modo diretto a una persona di raccontarti della sua storia, del suo cambiamento, ma bisogna imparare ad aspettare. E quindi, da allora, che io sia in Ucraina, in Iraq o nel boschetto di Rogoredo, io mi siedo e aspetto. Perché c’è sempre qualcuno che ha bisogno, ha bisogno di noi, perché in questo mondo quello che manca davvero è la capacità di ascolto”.
“L’evento è stato possibile grazie anche al sostegno di aziende - Camping Bella Italia, Progetti del Cuore e Gardaland - che ci hanno permesso in questi anni e ci permettono anche in questa occasione, di proseguire il nostro lavoro quotidiano accanto a tanti ragazzi fragili e alle loro famiglie. Sono realtà che credono ancora nel valore della solidarietà. Grazie a loro per aver permesso a tanti ragazzi di vivere un momento così intenso di festa e formazione – ha concluso don Mazzi -, perché l’educazione è un sogno condiviso”.