Sono state 120 a Macerata le violazioni appurate in materia di rifiuti, raccolta differenziata e controllo dei microchip. In attesa della celebrazione di San Sebastiano Martire, comandante dei pretoriani vissuto attorno al 300 d.c. e messo a morte dall’imperatore Diocleziano, patrono dei vigili urbani, la polizia locale traccia il bilancio dell’attività dell’unità operativa tutela ambientale che ha caratterizzato il 2022.
Per San Sebastiano, lunedì 23 gennaio, alle 17, è prevista la commemorazione con una santa messa nella chiesa di san Giovanni. A seguire, alle 18.15, al Teatro Lauro Rossi si terranno un concerto dell’Orchestra di fiati “Insieme per gli altri” e la tradizionale consegna dei riconoscimenti istituzionali.
Per quanto riguarda invece l’attività della polizia locale in ambito di tutela ambientale, l’unità operativa è costituita da 2 vice ispettori e un agente coordinati dal responsabile vice comandante commissario Fabrizio Calamita.
“Si tratta di un settore importante quanto delicato quello della tutela ambientale – interviene l’assessore alla sicurezza Paolo Renna – e l’attività che viene svolta dagli agenti della polizia locale che ringrazio per la loro professionalità, è finalizzata alla verifica del rispetto delle disposizioni normative e regolamentari per la tutela dell’ambiente e del decoro urbano, materie che stanno a cuore all’Amministrazione comunale, in particolare quella rivolta alla salvaguardia del territorio e dei beni ambientali, alla tutela della sicurezza e della salute del cittadino.”
“Il settore – specifica il comandante Danilo Doria - ha maturato esperienza ‘tecnica’ in materia di polizia ambientale operando con tecnici dei diversi servizi coinvolti come Asur, Arpam, Apm e servizi tecnici comunali, ma anche su delega della procura della Repubblica nell’ambito di ulteriori indagini e procedimenti di natura giudiziaria. Il grado di specializzazione ‘tecnica’ dei componenti dell’unità operativa avviene, oltre che all’esperienza pratica sul campo, anche con la frequenza a corsi e convegni dedicati alle materie ambientali”.
“Grazie alle collaborazioni con tecnici e consulenti, sfruttando a volte l’istituto della nomina ad ausiliario di polizia giudiziaria, si sono creati i presupposti per scambi di esperienze che consentono la continua specializzazione dell’unità operativa”.
Nel corso del 2022 l’unità operativa ha effettuato 70 sopralluoghi che hanno fatto seguito alle richieste di accertamenti vari, 120 invece sono state le violazioni appurate in materia di rifiuti, raccolta differenziata e controllo dei microchip.
L’attività di tutela ambientale ha riguardato anche i controlli dell’inquinamento acustico e disturbo alla quiete pubblica (34), il rinvenimento di veicoli in stato di abbandono o rubati (5), 7 gli interventi effettuati per inconvenienti igienico sanitari ed ecologici, 65 i controlli edilizi anche di rilevanza penale, 50 le autorizzazioni e i pareri rilasciati in materia di pubblicità.
Il bilancio della U.O. Tutela ambientale parla anche di 3 verbali sulla pulizia e decoro del territorio, 4 di accertamento di violazioni sulla detenzione del cane mentre 190 sono stati i controlli dei detentori sulla conduzione del cane.
E ancora, 6 le violazioni in materia di pubblicità, 1 richiesta di accesso agli atti, 25 i sopralluoghi effettuati, anche con l’ausilio di un drone, a seguito di esposti, 15 i controlli per il rispetto dell’ordinanza per l’utilizzo dell’acqua potabile, 39 i posizionamenti di videocamera per il controllo dell’abbandono dei rifiuti, 14 i sopralluoghi effettuati congiuntamente con altri servizi del Comune o di altri enti e infine 6 le pratiche riguardanti i condomini per problematiche riconducibili a esposti.
Tutto sembra pronto, nelle Marche, per la costruzione di un nuovo Istituto di pena. Ma ci serve davvero? La risposta è semplice: no”. Questo il commento della presidente di Antigone Marche, Giulia Torbidoni, a nome di tutta l’associazione regionale, alla proposta di realizzazione di un nuovo Istituto di pena.
“Costruire un carcere da 250 posti costa circa 25 milioni di euro. Ovviamente questa è la spesa per le mura, poi va aggiunta quella per il personale e la manutenzione. Per quanto riguarda i tempi, sappiamo che, in media, la costruzione richiede circa 20 anni".
"Siamo così sicuri che ci convenga costruire una struttura nuova anziché ristrutturare i 6 istituti esistenti che tanto ne hanno bisogno? A Montacuto il rivestimento esterno cade a pezzi mentre a Pesaro ci sono infiltrazioni d’acqua e c’è urgente bisogno di interventi risolutivi, giusto per fare rapidi esempi”, aggiunge.
“Un’altra considerazione riguarda la popolazione detenuta. Al 31 dicembre 2022, nelle Marche, le persone in carcere che erano in attesa di primo grado di giudizio erano 111 su 855 presenti, il 12,9% del totale. Parliamo di persone ancora innocenti. Ma stanno in carcere, molto spesso perché non hanno un domicilio dove passare la misura cautelare".
"Non sono poche: possibile che non si riesca a potenziare l’accoglienza sul territorio di queste persone, evitando loro la detenzione e alleggerendo le carceri?”, continua.
“Non solo. Al 30 giugno, le persone con una pena residua sotto i 3 anni, nelle Marche, erano 347 su 808 (il 42,9%). Non sono poche neanche queste: potrebbero finire di pagare il loro debito con la giustizia in un modo diverso dallo stare chiuse? Crediamo di sì".
"E pensiamo che, invece di costruire nuove carceri, si debbano potenziare le pene alternative che abbassano la recidiva sotto il 20% (rispetto al 67% di chi non vi accede), sono più economiche e garantiscono un miglior reinserimento sociale”, prosegue.
“Infine, notiamo come a volte si usi la parola galera dimenticando che molto spesso i problemi per cui viene spesa sono temi politici: emarginazione, tossicodipendenza, disagio psichico (le diagnosi psichiatriche gravi tra i detenuti nelle Marche sono il 22,35% del totale, le tossicodipendenze arrivano attorno al 30%). È la politica che dovrebbe arrivare prima, occuparsi di tutti e creare le condizioni affinché le persone possano uscire dai margini ed emanciparsi, per vivere libere.
Crediamo, quindi, che la migliore prevenzione al carcere sia nelle mani della vera politica: quella che garantisce scuole, lavoro, salute, spazi di socialità, cultura, prospettive. In definitiva, la domanda da porsi è se vogliamo costruire solo nuove carceri o una società più giusta”, conclude.
Medico di Macerata espone un particolare caso clinico sui social: scoppia la rivolta degli utenti di Twitter. Sul noto social network, è comparso un post qualche giorno fa: "Vita in pronto soccorso. Stanotte giochi erotici finiti male (o meglio in sala operatoria), ma che potevano finire peggio": la descrizione che seguiva era quella di un professionista, un medico di Macerata, che ha lasciato al social la descrizione di quanto avvenuto tra "un paziente ultraquarantenne e la moglie". A dimostrazione di quanto descritto, le radiografie del paziente.
Intenzione del medico, come ha sottolineato nei commenti al post, era quella di invitare ad un uso sicuro dei sex toys. Tuttavia il pubblico di Twitter ha aspramente criticato la scelta del professionista di rendere pubblico l'episodio con tanto di esami diagnostici pubblicati online, al punto che, visto il tenore dei commenti, il post, nel frattempo diventato virale, è stato rimosso.
Il medico, sommerso dalla disapprovazione generalizzata, ha tentato di giustificarsi spiegando che la sua voleva essere l'esposizione di un caso clinico, senza che in alcun modo gli interessati potessero essere individuati, al solo scopo di indicare i confini entro i quali utilizzare in modo sicuro i sex toys per evitare i rischi del tipo di quelli descritti.
Tuttavia la reazione del pubblico social è stata violenta: il professionista ha denunciato anche di aver ricevuto messaggi minatori, e sta valutando di procedere con le querele nei confronti di alcuni soggetti, mittenti di tali minacce.
(Foto tratta dal telefilm "Scrubs", episodio 4X02 "My office")
Una carambola ha coinvolto quattro auto questa mattina, intorno alle 9, lungo la statale 78 nel territorio comunale di Colmurano. Per cause in corso di accertamento da parte dei carabinieri, le vetture sono entrate in collisione tra loro, in seguito a un semi frontale con conseguente tamponamento. Nell’impatto, una di esse è finita nella scarpata.
Una volta scattato l’allarme, sono giunti sul posto i soccorsi del 118 e dei vigili del fuoco. Il bilancio è di cinque feriti (tre uomini e due donne tra gli occupanti dei mezzi) trasferiti all’ospedale di Macerata. Nessuno di loro verserebbe, tuttavia, in gravi condizioni.
A causa del sinistro si registrano disagi al traffico, la strada è stata chiusa il tempo del completamento delle operazioni di soccorso.
La perdita di documenti o titoli oppure il ritardo nel deposito dei documenti sono tutti incidenti che possono verificarsi quando si svolgono particolari attività. Tuttavia, anche se piccolo, un errore può causare danni sostanziali.
Ci sono alcune categorie di lavoratori, come avvocati, medici oppure infermieri, che sono più esposte a questi rischi derivanti dall’esercizio della propria professione, dai quali ovviamente è necessario tutelarsi.
Per gli avvocati tra le assicurazioni obbligatorie vi è la RCA, una tutela chiave e necessaria per legge che evita rivalse da terzi in caso di danni per responsabilità civile.
Secondo il Decreto del 22 settembre 2016 del Ministero della Giustizia tutti gli avvocati iscritti all’albo sono, infatti, obbligati a sottoscrivere una polizza RC professionale. Dal 2017, quindi, chi non è in possesso di questa copertura assicurativa è soggetto a multe e altre sanzioni.
La polizza deve andare a coprire la responsabilità civile dell’avvocato per tutti i danni che può accidentalmente causare a terzi nello svolgimento della propria professione. È quindi uno strumento professionale di estrema importanza da scegliere con cura.
Dunque, quando è obbligatoria per lo studio legale?
Innanzitutto, la polizza obbligatoria per avvocati prevede due garanzie distinte: responsabilità civile (RC) e infortuni.
La RC professionale deve essere sottoscritta da tutti gli avvocati con l’obiettivo di tutelarli da eventuali danni che possono colposamente causare a terzi nello svolgimento della propria attività. Le tipologie di danni che è in grado di coprire la polizza sono di diversa entità: patrimoniale, non patrimoniale, permanente, temporaneo e futuro.
Per quanto riguarda la copertura relativa agli infortuni, invece, la polizza deve essere in grado di coprire anche i collaboratori, i dipendenti e i praticanti presenti nello studio legale, tutelando gli stessi anche quando svolgono le proprie mansioni al di fuori della propria sede lavorativa.
A svolgere funzione di organo di vigilanza è l’Ordine degli Avvocati, che deve accertare l’avvenuta violazione e applicare, una volta comprovata, una sanzione disciplinare appropriata.
Le sanzioni previste sono di diversa natura, in grado di incidere profondamente sul regolare svolgimento della propria professione.
La mancata stipula della polizza può comportare una sospensione temporanea dell’attività sino ad un massimo di due anni, oltre a sanzioni pecuniarie e, in alcuni casi, la radiazione dal proprio albo professionale.
Un esempio è l’Assicurazione Professionale Avvocato di Vitanuova , il primo consulente assicurativo digitale e indipendente con cui puoi sottoscrivere assicurazioni velocemente e accedere a tutte le informazioni da ogni posto e con qualunque dispositivo pur con l’assistenza di un consulente dedicato, di cui ogni cliente ha recapiti e numero telefonico diretto.
Vitanuova è anche l’assicurazione che fa del bene. È infatti la prima realtà nel settore assicurativo con un modello etico e sostenibile esclusivo grazie al “Giveback”, che ogni assicurato può scegliere di destinare alle associazioni benefiche partner.
Gli esperti del settore la definiscono “Social Insurance”: “social” perché la community contribuisce a fare del bene con una logica mutualistica e “social” anche per l’impatto sociale che ciascuno di noi può avere scegliendo di assicurarsi in questa modalità.
Giuseppe Melchiorri spegne 90 candeline: è festa a Visso. Il neo 90enne, vissano di nascita ma residente causa sisma a Matelica, ha festeggiato il traguardo raggiunto, in compagnia degli amici più cari, in un agriturismo della zona.
Ex dipendente delle Poste, da sempre impegnato nel sociale e vicino alle problematiche del piccolo centro dell'entroterra maceratese, Melchiorri, per anni, ha rivestito il ruolo di segretario tuttofare della società sportiva Visso e quello di presidente del circolo cittadino.
Alla festa di compleanno ha partecipato, tra gli altri, anche Mauro Falcucci, sindaco di Castelsantangelo sul Nera, borgo dove Giuseppe ha lavorato come direttore dell’ufficio postale. Per suggellare il momento, gli amici gli hanno regalato una targa celebrativa.
(Articolo promoredazionale)
C’è tempo fino al 25 gennaio per aderire alla giuria dei lettori e delle lettrici del Premio Annibal Caro, giunto alla sesta edizione.
La scorsa edizione furono più di 150 gli iscritti, provenienti da tutta Italia e non solo, con una nutrita sezione under 24, grazie alla collaborazione con l’Istituto Da Vinci di Civitanova. Attraverso il loro voto lo scorso giugno i lettori hanno decretato vincitrice Anna Mioni per la traduzione dall’inglese di “Mare aperto” di Caleb Azumah Nelson, edito da Atlantide.
Per questa edizione agli iscritti alla giuria si chiede di leggere, in un tempo definito ma agevole, i 3 libri finalisti, scelti dal Comitato Tecnico tra le migliori traduzioni in italiano di narrativa pubblicate nel 2022. Saranno poi chiamati a esprimere il proprio voto e decretare così la traduzione vincitrice della sesta edizione che sarà svelata durante la cerimonia di premiazione il prossimo 6 giugno, nel giorno in cui si ricorda la nascita di Annibal Caro.
Sono diversi anche i gruppi di lettura che aderiscono alla Cara Giuria. Oltre alla partecipazione del gruppo di Civitanova che segue il premio sin dalle prime edizioni, quest’anno ha confermato l’adesione il gruppo di lettura in italiano di Berlino, Liber Liber Berlin.
Il Premio Annibal Caro conferma l’intento di valorizzare in chiave contemporanea il grande lavoro di mediazione culturale svolto dal letterato civitanovese, dando il giusto riconoscimento alla figura e al ruolo del traduttore che ci permette oggi di conoscere autori e autrici di altri paesi e di aprirci ad altre culture. Si avvale di un prestigioso comitato tecnico che garantisce alla cara giuria di leggere traduzioni di qualità.
Per questa sesta edizione il comitato tecnico è composto da: Massimo Arcangeli, linguista, docente UniCa; Rita Baldoni, traduttrice; Elisabetta Bucciarelli, scrittrice; Francesca Chiusaroli, linguista, docente UniMc; Paolo Di Paolo, scrittore; Scilla Forti, traduttrice, Luca Fusari, traduttore; Matteo Galli, traduttore, docente UniFe; Giovanni Giri, traduttore; Filippo La Porta, critico letterario; Bruno Mazzoni, traduttore, docente UniPi; Anna Mioni, traduttrice; Marina Morbiducci, traduttrice, docente UniRoma; Fabio Pedone, traduttore; Daniele Petruccioli, traduttore; Francesca Raffi, traduttrice, docente UniMc; Stella Sacchini, traduttrice; Evelina Santangelo, scrittrice; Lucilio Santoni, traduttore, Anna Maria Scaiola, docente UniRoma; Enrico Terrinoni, traduttore, docente UnistraPg.
Il comitato promotore del Premio Annibal Caro è formato da Federica Alessandri, Maria Grazia Baiocco, Anna Maria Domenella, Rosetta Martellini, Antonio Prenna, Lorella Quintabà.
Il premio collabora con il Festival La parola che non muore di Civita di Bagnoregio al cui interno si svolge il Premio di Poesia dedicato ad Annibal Caro, gemellato con il Premio civitanovese. Alla giuria ci si può iscrivere inviando una mail a premiocaro@gmail.com
Indebita percezione del Cas: assoluzione piena per il sindaco di Monte Cavallo Pietro Cecoli. La Procura generale rinuncia all'appello, confermando la sentenza di primo grado pronunciata dal giudice Domenico Potetti nel dicembre del 2020.
Il primo cittadino era finito sotto processo con l’accusa di essere tornato ad abitare nella casa da lui stesso dichiarata inagibile, pur percependo il Contributo di autonoma sistemazione come molti sfollati a seguito delle scosse sismiche.
Sul caso era scattata un’indagine della guardia di finanza, che nel 2019 aveva disposto il sequestro di 11.700 euro al sindaco di Monte Cavallo per aver indebitamente percepito il Cas. Soldi poi restituiti dal Tribunale del Riesame che aveva valutato la mancanza del reato.
In primo grado, nel 2020, Cecoli era stato assolto "perché il fatto non sussiste": la formula più ampia. Secondo il gup, infatti, il sindaco si era trasferito nel suo immobile perché il container non era una collocazione adatta per l’inverno: tornare a casa era stata una scelta transitoria e necessaria. A questa assoluzione la procura di Macerata aveva fatto, però, appello.
Oggi, infine, l'epilogo della vicenda. Ad Ancona si è svolta l'udienza di secondo grado, dove il sostituto procuratore generale, Cristina Polenzani, ha discusso il processo evidenziando l'infondatezza dell'accusa, giudicando, quindi, corretta l'assoluzione in primo grado e rinunciando all'appello.
In base a questo, i giudici di secondo grado procederanno dichiarando inammissibile l'appello e l'assoluzione passerà in giudicato. Pietro Cecoli era difeso dall'avvocato Francesco Capponi.
C'erano anche due tori del peso di 14 quintali ciascuno, provenienti dall'azienda "Morica" di Pollenza, stamane, in piazza San Pietro, a Roma per la benedizione, nel giorno di Sant'Antonio Abate, protettore degli animali. Unico allevamento marchigiano a partecipare alla Giornata dell'Allevatore in Vaticano, promossa da 16 anni dall'associazione italiana allevatori.
Ilario Marcolini e Sandra Santori, che gestiscono l'azienda con ben 870 bovini a Pollenza, hanno portato due splendidi esemplari di razza marchigiane e chianina che hanno ricevuto grandi apprezzamenti dai visitatori che hanno partecipato.
Durante la mattinata il cardinale Mauro Gambetti, vicario generale per la Città del Vaticano e presidente della Fabbrica di San Pietro, ha celebrato la Santa Messa presso l'Altare della cattedra nella Basilica di San Pietro, quindi, malgrado la pioggia persistente, ha assistito alla conclusione della sfilata dei carabinieri a cavallo e dei butteri lungo via della Conciliazione e ha impartito la benedizione degli animali radunati in piazza Pio XII, di fronte alla Basilica.
Una cerimonia di grande impatto per la presenza di animali di tutte le specie e un'occasione per esibirne la loro bellezza, a cominciare dai tori maceratesi, così come avveniva durante la Raci, la manifestazione che si spera torni presto al Centro Fiere di Macerata una volta terminati i lavori, e che per decenni ha costituito una della più importanti rassegne dedicate agli animali e in particolare alla rinomata razza bovina marchigiana.
"Il Partito Democratico deve diventare più tonico, un po' più in salute. Se divento segretario il primo impegno che sento di avere è un nuovo gruppo dirigente, perché dopo troppi anni di sconfitte a livello nazionale bisogna cambiare". È quanto ha detto Stefano Bonaccini, candidato alla segreteria nazionale del Pd, arrivando a Muccia, nel cratere sismico 2016 tappa del suo tour marchigiano.
"Bisogna tornare più popolari, dobbiamo avere una classe dirigente che stia di più nei territori, a contatto con la gente", ha aggiunto Bonaccini: "perché il Pd possa riconquistare territori perduti, come la Regione Marche, sarebbe "utile che cambi anche il vento nazionale e che quindi torni a gonfiare le nostre vele. Oggi non è così".
"Chiunque diventi segretario non avrà davanti momenti facili, ci sarà da lottare. Ma adesso abbiamo un po' di anni davanti, la destra ha vinto nettamente e governerà e quindi c'è tutto il tempo per rilanciare", ha ammesso. "La prima prova nazionale come base elettorale di tutto il paese saranno le Europee tra un anno e mezzo - ha ricordato - .
“Se posso permettermi chiederei agli amici dei 5 Stelle e al Terzo polo di fare un po' più di opposizione al governo Meloni piuttosto che al Pd tutti i giorni, perché così si potrebbe provare a recuperare un po' di alternativa da indicare già agli elettori al di là delle alleanze che si faranno".
La tappa nelle Marche di Stefano Bonaccini non si esaurisce nella giornata di oggi. Il candidato alla segreteria Dem si recherà domani a Pesaro, per partecipare a un incontro aperto alla cittadinanza all'Hotel Baia Flaminia.
I carabinieri trovano in strada un borsello da uomo con dentro mille euro suddivisi in banconote da 20 euro e lo restituiscono al proprietario, un 60enne della zona. È accaduto ad Ascoli Piceno
Il ritrovamento del borsello è stato fatto da un equipaggio del Norm durante un turno di servizio mentre si apprestava ad effettuare un posto di controllo alla circolazione alla strada lungo una delle principali arterie picene: adagiato sull'asfalto, un borsello di colore blu, leggermente aperto, vicino al marciapiedi.
Tramite i documenti contenuti nel borsello, i militari sono risaliti al proprietario e, consultando una banca dati e con una serie di accertamenti incrociati, hanno trovato il suo numero di telefono, lo hanno contattato e invitato in caserma.
Il legittimo proprietario ha ringraziato di cuore i carabinieri per la restituzione del borsello, così come il comandante provinciale, Giorgio Tommaseo, che si è anche complimentato con i militari operanti alla presenza del comandante della Compagnia di Ascoli.
È stato avvistato sul Monte Sirente, in Abruzzo, "Vettore", un camoscio appenninico reintrodotto sul Sirente il 25 ottobre 2013 proveniente dal Parco nazionale dei Monti Sibillini (in particolare dall'Area Faunistica di Bolognola) e che oggi ha circa 13 anni. Lo comunica il Parco naturale regionale Sirente Velino.
"La foto documenta come Vettore, identificato dalle marcature individuali - dichiarano dal Parco Sirente Velino - abbia trascorso gli ultimi dieci anni sul Monte Sirente dove ha trovato una nuova casa". La bella notizia è degli ultimi giorni quando Vettore è stato osservato e fotografato sul crinale del Monte Sirente, il 28 dicembre 2022 a circa 2200 metri di quota.
"Si ringrazia per l'importante segnalazione Marco Panella, che ha avvistato Vettore con Alberto Zocchi, Claudio Magagnini e con Andrea Minganti, autore della foto. Vettore è uno dei fondatori della popolazione del Sirente - continua il Parco - rilasciato in località Mandra Murata dove è istituita un'area specifica di tutela del camoscio appenninico, nell'ambito della reintroduzione avviata con il Progetto Life Coornata reso possibile dalla collaborazione tra i diversi Parchi che ospitano popolazioni di camoscio appenninico".
Dal 2013 ad oggi sono stati reintrodotti 27 esemplari, provenienti in gran parte dal Parco nazionale Gran Sasso Monti della Laga e dal Parco nazionale della Maiella e comprendenti anche due dei camosci rilasciati dall'area faunistica di Rovere nel Parco regionale Sirente Velino. Sul Sirente è oggi presente una popolazione di circa 65-70 esemplari.
Il dg biancorosso Beppe Cormio analizza la situazione in casa Cucine Lube Civitanova dopo i passaggi a vuoto in campionato con Modena e Monza, intervallati dal successo pieno a Lisbona con biglietto anticipato per i Quarti di finale della Champions League 2023. In casa Lube Volley come vengono vissuti gli alti e bassi della squadra?
Cormio: “Per me è utile fare una premessa e ricordare come Juantorena, giocatore strategicamente fondamentale, abbia deciso in due giorni di andarsene lasciandoci in grande difficoltà. Abbiamo rimediato con un ragazzo di 18 anni molto promettente. Insieme a lui, nel reparto, ci sono talentuosi ventenni. Fin dall’inizio della stagione, siamo stati chiari ripetendo che questa sarebbe stata la base per ricostruire in altri due anni una squadra vincente. Di conseguenza nessuno può scandalizzarsi per gli alti e bassi, trend che avremo per tutto il campionato”.
Ci sono risultati, però, che hanno lasciato un po’ di amaro in bocca.
“Siamo in linea con le aspettative, ma qualcosa da recriminare c’è. Alcuni stop sono arrivati al cospetto di formazioni alla nostra portata. Questo ci dispiace”.
Passi falsi che hanno dato il via a critiche piuttosto pungenti sul web.
“Le critiche vanno accettate, ma noi non abbiamo ingannato nessuno perché il Club non ha promesso di vincere tutto. Fin dall’inizio abbiamo parlato di un progetto per crescere e tornare grandi in futuro. Da parte mia non posso mettere in discussione l’attaccamento alla maglia e l’impegno di squadra e staff perché passo la vita al palazzetto e seguo tutto. I nostri atleti chiedono di allenarsi molto di più rispetto alla passata stagione, basti pensare che nel giorno della gara con Monza sei giocatori si sono dedicati alla ricezione per 90 minuti. C’è voglia di progredire. I nostri ragazzi andrebbero applauditi”.
Alcuni presunti tifosi alzano i toni e si dimostrano impazienti.
“I veri tifosi stanno dalla nostra parte. A straparlare è chi si diverte a dare fastidio, spesso in anonimato sui social o nei blog che danno spazio a figure senza identità. Da tempo cerco di leggere poco per rimanere sereno e obiettivo. Ho sentito addirittura critiche all’azienda in merito a inesistenti tagli alle spese per il roster".
"I tifosi, quelli veri, non possono che ringraziare la Lube perché da più di 30 anni regala emozioni e successi a una regione intera e non solo. Chi tocca la Lube ha le idee poco chiare di sport, investimenti e mentalità vincente. Abbiamo preso, di comune accordo con la proprietà, la decisione di avviare un progetto diverso e innovativo. Un'operazione avviata con il giusto budget”.
L’anticipo casalingo con Trento che peso può avere sul futuro?
“Il peso è quello di tre punti importanti in palio contro una grande rivale. Non posso accettare che, arrivati a questo punto, terzi in classifica e imbattuti in Champions League, si metta in discussione il nostro allenatore, che con me ha disputato tre stagioni vincendo tre Scudetti e una Coppa Italia. Il nostro tecnico lavora tutti i giorni senza sosta e non pensa ad altro che alla pallavolo. Chi scrive che sarà decisiva la partita con Trento per la panchina biancorossa vuole solo soffiare nel fuoco”.
Le somme si tireranno a fine stagione?
“Certo, come sempre avviene. Probabilmente potremmo fare meglio con il materiale umano di cui disponiamo. Le logiche del campionato ci impongono di giudicare il lavoro fatto al termine della stagione. Verranno stilate delle valutazioni definitive sia sulle scelte di Club e proprietà, sia sui risultati ottenuti da staff e atleti. Il voto, così come la gloria, va diviso in parti uguali".
"Ogni nostro traguardo è arrivato grazie al sostegno dell’azienda Lube che ci ha permesso di portare in biancorosso grandi campioni e ci consente oggi di scommettere su giovani talenti. C’è un filo diretto quotidiano con il patron Fabio Giulianelli e abbiamo già avviato il discorso per ragionare su quello che sarà il prossimo futuro”.
A Monte San Martino la minoranza fa quadrato e si riunisce in un unico gruppo consiliare. Infatti, il capogruppo di “Radici per il futuro” Massimiliano Anselmi ha comunicato nei giorni scorsi al sindaco che il suo gruppo va a confluire in quello di “Monte San Martino tra la gente”.
Il nuovo gruppo consiliare, che prenderà la denominazione di “Monte San Martino tra la gente - Fratelli d’Italia”, vedrà come capogruppo Raffaele Anselmi, una delle figure di spicco del partito di Giorgia Meloni nell’entroterra maceratese.
“Ringrazio i consiglieri Gabriele Anselmi e Massimiliano Anselmi per la fiducia che mi hanno voluto accordare. Sono certo” - ha detto Raffaele Anselmi - “che tutti insieme potremo lavorare ancora meglio per il bene di Monte San Martino".
"Restiamo, come sempre, a disposizione di tutti i cittadini per i quali vogliamo continuare ad essere un punto di riferimento e sentinelle attente dell’amministrazione del paese”, conclude Anselmi.
"L'arresto di Matteo Messina Denaro? È un evento che abbiamo accolto con gratitudine nei confronti di coloro che hanno lavorato". Così il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, a margine della seduta del consiglio regionale sull'arresto del boss di mafia, latitante da 30 anni.
Il governatore parlando con i cronisti ha sottolineato che si tratta di "una grande vittoria da parte delle istituzioni e dello Stato, perché la lotta alla mafia e alla criminalità organizzata è sempre una vittoria della gente onesta e perbene".
L'Automobile Club Macerata organizza un corso per commissario di percorso e verificatore tecnico da svolgersi presso la propria sede, in via Roma 139, nei giorni 7, 8, 9 e 10 febbraio 2023. Ogni giornata di corso prevede i seguenti orari: dalle 20:30 alle 23:00.
Il corso è completamente gratuito e si articolerà su diversi argomenti: notizie generali sull'ordinamento sportivo, bandiere e segnalazioni sui campi di gara, uso e comunicazioni via radio, abbigliamento e dispositivi di protezione individuale, accorgimenti sulla propria sicurezza e sulla sicurezza delle gare in generale, informazioni sui vari tipi di gare.
Ci sarà anche l'intervento di un medico di gara e di un esperto in antincendio. La squadra dei relatori include: il direttore di gara internazionale Fabrizio Bernetti, il ct regionale Enrico Forti, e il dap Renzo Serrani, in duplice veste di formatore, oltre agli esperti in materia media e di decarcerazione.
Al termine verrà svolto un test scritto e orale da parte di una commissione presieduta dal delegato regionale Massimo Golfetti. L'evento costituirà un'occasione immancabile per tutti gli appassionati locali per entrare a far parte in prima persona del mondo del motorsport in veste di ufficiale di gara AciSport
I candidati, per l'ammissione ai corsi per l'ottenimento della licenza di ufficiale di gara dovranno avere i seguenti requisiti: cittadinanza italiana o straniera, purché l'interessato sia stabilmente residente in Italia da almeno due anni; età non inferiore ai 18 anni; possesso della patente di guida o in mancanza certificato attestante il superamento della visita medica prevista per il rilascio della patente B; è ammessa l'autocertificazione per quanto consentito dalla legge.
Nella sala riunioni del municipio di Tolentino si è tenuta una cerimonia di giuramento di un nuovo ispettore ambientale del Cosmari Simone Salari.
Salari, dopo aver superato un concorso riservato al personale interno in possesso dei titoli e dei requisiti oggettivi e soggettivi, come previsto dalle norme vigenti e dopo aver frequentato uno specifico corso di formazione con superamento di esame finale, ha giurato di fronte al sindaco di Tolentino Mauro Sclavi, al vicepresidente del Cosmari, Giuseppe Giampaoli, al direttore generale del Cosmari Brigitte Pellei e al responsabile della formazione Alberto Casoni.
“Come si ricorderà – si legge in una nota - l’amministrazione comunale, con apposita delibera, per prima tra i soci del Cosmari, aveva approvato lo schema di convenzione per garantire le attività di vigilanza e controllo sul rispetto delle prescrizioni impartite con il regolamento comunale di gestione dei rifiuti solidi urbani e assimilati”.
“L’intento comune è quello di avviare un’attività finalizzata, in primis, ad un’operazione di controllo del territorio con finalità preventiva e, successivamente, quando ne ricorreranno le condizioni oggettive, anche ad un’attività repressiva nei confronti di coloro che i renderanno responsabili di violazioni in materia di corretta modalità di conferimento dei rifiuti solidi urbani e assimilati”.
“Gli Ispettori ambientali, in maniera periodica, effettuano controlli su tutto il territorio comunale con il compito l’importanza di educare i cittadini-utenti, così da prevenire comportamenti errati e soprattutto conferimenti non rispettosi del regolamento del porta a porta e abbandoni dei rifiuti, con l’obiettivo comune di migliorare ulteriormente sia la qualità che la percentuale della raccolta differenziata”.
Gli ispettori ambientali sono di ausilio sia agli agenti della Polizia Locale che agli operatori addetti alla raccolta dei rifiuti e al servizio di igiene urbana. È stato, inoltre, annunciato che a breve verrà aggiornato anche il regolamento comunale per la gestione dei rifiuti.
Un altro bottino di fondi Pnrr per Tolentino che, con la collaborazione dell'università di Macerata, intercetta 461.160 euro per l’accessibilità e la digitalizzazione del Museo Civico Archeologico "Aristide Gentiloni Silverj".
La città fa il pieno dei contributi con un finanziamento del Ministero della Cultura per la riqualificazione del museo cittadino situato al primo piano del Castello della Rancia di Tolentino. Un ottimo risultato che conferma il valore delle progettualità di Comune e Ateneo pensate in chiave di inclusione, sostenibilità, incoming turistico e coinvolgimento della cittadinanza.
Un nuovo investimento dopo l'intervento del 2021 che, con il coordinamento scientifico di Unimc e della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche, ha rinnovato l'allestimento con i metodi dell’archeologia sperimentale, riorganizzando l’apparato didattico in forma più rispondente alla sua mission e ripensando l’accessibilità in chiave inclusiva.
"Una bella soddisfazione per la nostra amministrazione comunale - hanno dichiarato nel corso dell’incontro il sindaco Mauro Sclavi e il vicesindaco Alessia Pupo - che vede premiata la progettualità e il grande lavoro di squadra iniziato mesi fa in sinergia tra ufficio cultura, Università di Macerata e spin off PlayMarche. Un'importante collaborazione che auspichiamo di implementare nell'interesse del territorio".
"Sono fondi importanti che permetteranno lo sviluppo dei servizi e dell’offerta culturale del museo civico - aggiungono Sclavi e Pupo -, con la creazione di percorsi specifici volti all’inclusione, accessibilità e innovazione grazie anche all’ausilio di nuove tecnologie digitali. Un importante tassello quindi per incrementare la qualità delle nostre proposte e garantire ad un maggior numero di cittadini e turisti di fruire del nostro patrimonio culturale".
Il Museo conserva materiali dal Paleolitico all’età romana, ed è organizzato in 3 sezioni. Al suo interno sono esposte una collezione preistorica legata a rinvenimenti provenienti dal territorio limitrofo, corredi delle numerose tombe scavate dal Conte Silveri dal 1879 al 1882 nelle necropoli picene del VIII e IV sec. a.C, materiali romani dal municipio di Tolentinum, fra i quali spicca la celebre statua di Giulia, figlia dell’Imperatore Tito.
2Questo progetto - sottolinea il rettore John McCourt - rappresenta appieno il ruolo che l’Università può e deve svolgere nei territori: essere un aggregatore di idee innovative per guidare il cambiamento nel rispetto dei contesti e nella valorizzazione delle ricerche dei nostri studiosi. Sinergie come queste permetteranno di valorizzare l’importante patrimonio culturale della nostra Regione e le eccellenze del sistema universitario marchigiano. L’impegno congiunto di docenti di due dipartimenti, di PlayMarche, e del Comune di Tolentino ha reso possibile questo risultato importante".
Il progetto, redatto dallo spin off PlayMarche e dai Dipartimenti di Studi Umanisti e di Scienze della Formazione Beni Culturali e Turismo di Unimc vedrà l’implementazione del sito web del museo con contenuti digitali e misure di accessibilità inclusive; la realizzazione di un’app per preparare le scuole alla visita del museo attraverso percorsi specifici per le diverse categorie di visitatori; il potenziamento della segnaletica con pavimentazioni tattili e cromatiche.
2Dopo il rinnovo dell’allestimento condotto nel 2021 insieme alla Sabap, l'obiettivo che ci eravamo prefissi era proprio quello, grazie ad un significativo uso delle tecnologie digitali, di arricchire i percorsi di visita e moltiplicare i linguaggi attraverso i quali raccontare e valorizzare l’importante patrimonio archeologico che il Museo conserva. Il ricco archivio digitale dei reperti, compresi quelli oggi conservati nei magazzini, potrà inoltre avere impatti positivi in funzione della valorizzazione e gestione del patrimonio stesso" dichiara Roberto Perna, professore di archeologia dell'università di Macerata
"È fondamentale per un territorio garantire non solo l’accessibilità fisica e sensoriale, ma anche quella culturale. Rendere pienamente fruibili i luoghi di cultura a tutti i cittadini, con particolare attenzione alle persone con disabilità intellettiva, rappresenta un atto di corresponsabilità ormai imprescindibile. La chiave di volta, come mostra questo partenariato, è quella di mettere in rete più professionalità con competenze specifiche e i territori in percorsi di ricerca-azione e di coprogettazione di percorsi inclusivi" rimarca Catia Giaconi, docente di Pedagogia Speciale e Prorettore dell’Università di Macerata.
Grazie alla partnership con l’Università di Macerata, sarà posta grande attenzione anche alla formazione del personale su temi di accessibilità, gestione delle tecnologie Xr, accoglienza di persone con disabilità e sicurezza. ll percorso di formazione prevede moduli didattici sui principi di accessibilità universale e la loro declinazione in riferimento a persone con disabilità sensoriale, disabilità intellettive e Dsa; fornirà aggiornamenti sull’utilizzo delle tecnologie per la digitalizzazione del museo e loro manutenzione.
"La riqualificazione del museo sarà una grande occasione e una nuova opportunità per rendere più accessibile un luogo iconico del nostro territorio - afferma Michele Spagnuolo, amministratore delegato di PlayMarche -. Verranno sviluppati nuovi percorsi di visita inclusivi, che grazie all’impiego di tecnologie extended reality e a strumenti innovativi di storytelling, saranno in grado di aumentare il livello di edutainment e la qualità dell'esperienza museale per tutti i visitatori".
Edoardo Mengani ceduto al Cerignola in Lega Pro. L'Us Tolentino comunica di aver raggiunto l’accordo con l'Audace Cerignola per il trasferimento definitivo del giovane attaccante cremisi, classe 2004, alla società pugliese che milita nel girone C del campionato di Serie C.
"Ad Edoardo e ai suoi familiari il più sentito ringraziamento per aver avuto fiducia nella società cremisi in tutti questi anni e il più sincero augurio di un prospero futuro sia dal punto di vista umano che calcistico" si legge in una nota del club.
Lavoro: oltre il 65% dei giovani senza futuro, con contratti precari e uno stipendio annuale lordo di circa 11mila euro lordi. Non va meglio per le donne con uno stipendio, in media, di 7mila euro in meno rispetto a quello degli uomini. I salari medi, nel complesso, viaggiano sui 19mila euro, in leggero aumento ma sempre inferiori rispetto al valore medio delle regioni del Centro.
È questo il quadro che emerge dall’analisi dell'Ires Cgil Marche su dati Inps dal 2011 al 2021 relativi alle retribuzioni dei lavoratori dipendenti privati nella regione. "In 10 anni si sono persi il 20% di giovani con contratti stabili e il 10% complessivo dei tempi pieni ed indeterminati", commentano Giuseppe Santarelli, segretario generale Cgil e Rossella Marinucci, segretaria regionale e responsabile del mercato del lavoro.
"Il binomio salari bassi e precarietà è la prima causa della fuga dei giovani. Ma, in generale, il problema dei salari è che restano bassi e insufficienti rispetto al carovita. È tempo che, su questa partita, si promuovano interventi e azioni precise".
IL QUADRO GENERALE - Nel 2021, nelle Marche risultano occupati 440.867 mila lavoratori dipendenti privati, oltre 14 mila in più rispetto all’anno precedente (+3,5%) e 7 mila in più dal 2019 (+1,7%). Un aumento dovuto soprattutto all’effetto "rimbalzo" verificatosi dopo il 2020, che ha stimolato una crescita significativa in determinati settori.
Osservando le tipologie contrattuali emerge che 144 mila lavoratori, ovvero uno su tre, hanno un rapporto di lavoro part time. I lavoratori con contratto di lavoro a termine sono 105 mila, pari al 23.9% dei lavoratori complessivi. I lavoratori a tempo indeterminato sono 319 mila, sostanzialmente stabili sia rispetto al 2020 che al 2019 mentre si registra una contrazione del 2,5% in 10 anni.
I lavoratori stagionali sono 16 mila, pari al 3,6% del totale, ma al contempo sono quadruplicati in 10 anni. Coloro che hanno un contratto a tempo pieno e indeterminato sono 226 mila, pari al 51,4%, ovvero poco più della metà del complesso dei lavoratori dipendenti (erano il 52,8% nel 2020 e il 60% nel 2011) e sono 27 mila in meno rispetto a 10 anni fa (-10,6%). Rilevante il numero dei lavoratori in somministrazione e con contratti intermittenti.
Le retribuzioni medie lorde annue percepite nelle Marche sono pari a 19.434 euro e rispetto al 2020 registrano un aumento di 1.353 euro, pari a +7,5%, valori ancora significativamente inferiori al valore medio delle regioni del Centro (con una differenza di 1.607 euro) e soprattutto a quello medio nazionale (-2.434 euro). È come se i lavoratori delle Marche percepissero una mensilità e mezzo di retribuzione in meno della media nazionale.
Un numero significativo di lavoratori percepisce una retribuzione inferiore a 15.000 euro: sono 179 mila lavoratori e lavoratrici, pari al 40,8% del totale. Di questi, 126 mila percepiscono addirittura meno di 10.000 (28,7%).
Il calzaturiero-abbigliamento è l’unico settore che, nella ripresa generale del 2021, ha avuto una tendenza negativa, registrando una perdita della forza lavoro dell’1,6% rispetto al 2020. L’edilizia è il settore che ha rilevato l’aumento più significativo dei lavoratori: +17,9% dal 2020.
Lo scenario cambia nel confronto di lungo periodo, ovvero con il 2011: l’industria manifatturiera perde il 7,7% dei lavoratori e delle lavoratrici mentre il terziario registra un aumento del 15,3%. La contrazione maggiore si osserva nel calzaturiero, che rileva un calo di 15 mila unità (-33%); dall’altra parte, crescono in misura rilevante i lavoratori dipendenti impiegati nell’istruzione (+58,2%), nell’assistenza sociale e sanitaria (+46%) e nell’attività informatica, ricerca, studi professionali (+34,4%).
LE DONNE - Le lavoratrici sono 193 mila, pari al 44%: più della metà di queste ha un lavoro a tempo parziale (50,5% del totale) e solo una su tre ha un lavoro a tempo pieno e indeterminato (34,3%, a fronte di una percentuale del 64,8% per gli uomini). I settori con un’elevata incidenza di lavoro femminile sono anche quelli con una elevata incidenza di lavoro a tempo parziale e la ripresa dell’occupazione non ha coinvolto allo stesso modo uomini e donne.
Sono significative anche le differenze retributive tra uomini e donne: le retribuzioni medie lorde annue dei lavoratori ammontano a 22.662 euro, a fronte dei 15.321 euro delle lavoratrici: quest’ultime, dunque percepiscono mediamente 7.341 euro meno dei loro colleghi maschi, ben il 32,4% in meno. L’incidenza di contratti precari o a tempo parziale giustifica solo in parte il divario retributivo tra uomini e donne, visto che le lavoratrici con contratto a tempo pieno e indeterminato percepiscono 4.782 euro lordi annui in meno dei loro colleghi maschi (-16,5%).
I GIOVANI – I giovani, duramente penalizzati dal crollo dell’occupazione nel 2020, nella ripresa hanno registrato una risposta migliore rispetto alle altri classi di età, ma il precariato incide maggiormente su di loro. Ad avere un contratto di lavoro a tempo pieno e indeterminato è la metà dei lavoratori nel loro complesso, ma il dato si abbassa al 34,6% negli under 30. Il 40,3% di questi, inoltre, ha un contratto di lavoro a tempo determinato, contro il 23,9% dei lavoratori nella loro totalità.
A lavorare a tempo parziale, inoltre, è il 39,1% dei giovani, contro il 32,9% dei lavoratori totali. Tra il 2011 e il 2021 si è notevolmente ampliata la forbice tra i dati riferiti agli under 30 e i dati che riguardano alla totalità dei lavoratori. I lavoratori marchigiani con meno di 30 anni percepiscono una retribuzione lorda media annua di 11.389 euro, circa 8 mila euro in meno rispetto all’importo medio dei lavoratori dipendenti privati nel complesso. I giovani con un lavoro a tempo parziale percepiscono mediamente retribuzioni di 7.341 euro lordi annui, mentre quelli che hanno un contratto di lavoro a tempo determinato percepiscono mediamente 7.164 euro lordi annui.