La location civitanovese che ospita la rassegna "Fuori dal Guscio – Traiettorie musicali e di gusto" cala un asso a sorpresa e accende il sabato sera con un evento speciale: Blu Lounge in Blues, omaggio emozionante a Pino Daniele, sabato 14 giugno da Otto Seaside.
Protagonista della serata la Macapea Band, guidata da Massimo Di Matteo (voce e chitarra), vincitrice di un prestigioso contest nazionale dedicato all’artista partenopeo, con una giuria composta da Adriano Pennino, Marco Zurzolo e Nello Daniele. La band è stata scelta anche da Fabiola Sciarrabbasi, moglie di Pino Daniele, per accompagnare dal vivo la presentazione del suo libro dedicato alla vita insieme al marito.
Tony Esposito, che ha collaborato al progetto originale suonando le percussioni in alcuni brani, non sarà presente alla serata, ma resta parte della storia di questo intenso omaggio musicale. La serata sarà arricchita dalla music selection di Francesco Campetella e dai cocktail d’autore di Indrit Aigerai, per un’esperienza tra musica, emozioni e vista mare.
Ancona si prepara ad accogliere il ciclone Vasco Rossi. Il Komandante torna nelle Marche con due imperdibili concerti il 23 e 24 giugno 2026 allo Stadio Del Conero, nell’ambito del nuovo tour “Vasco Live 2026”, annunciato a sorpresa dallo stesso rocker durante il live di Bologna, davanti a 77.000 fan in delirio.
Un ritorno attesissimo per i fan marchigiani, che potranno vivere due serate di pura adrenalina con uno degli artisti più iconici della musica italiana, oltre 50 anni sulla cresta dell’onda e capace ancora oggi di radunare folle oceaniche in ogni città.
Le due date di Ancona si inseriscono in un calendario di 10 nuovi concerti in 5 città italiane, annunciati da Live Nation dopo il clamoroso successo del tour 2025: numeri da capogiro con oltre 600.000 spettatori, tra cui spiccano i 130.000 di Firenze, dove Vasco ha ricevuto le chiavi della città, e i sold out consecutivi di Torino, Bologna, Napoli e Messina.
Dopo la leggendaria residency a San Siro nel 2024 - 7 date consecutive, un record assoluto - e il trionfo nelle principali città italiane, Vasco si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua leggenda. E Ancona sarà una delle tappe protagoniste di questo viaggio epico, tra canzoni che sono diventate inni generazionali, energia live travolgente e un abbraccio collettivo che unisce fan di ogni età.
I biglietti per VASCO LIVE 2026 saranno disponibili in anteprima per il Blasco Fan Club dalle ore 12:00 di lunedì 7 luglio sul sito ufficiale vascolive.vivaticket.it. I titolari di carta Mastercard avranno accesso prioritario a partire dalle ore 12:00 di mercoledì 9 luglio su priceless.com/music. La vendita generale aprirà alle ore 13:00 di venerdì 11 luglio su vivaticket.com, ticketone.it e ticketmaster.it.
(Credit foto: Facebook Vasco Rossi)
L'Associazione AFAM – Alzheimer Uniti Marche Odv con il patrocinio della Regione Marche organizza un incontro pubblico dal titolo "Alzheimer e Turismo Inclusivo: accogliere, comprendere, crescere", in programma sabato 14 giugno dalle ore 9:30 presso il Camping Spinnaker di Marina Palmense in via Giovanni Campofiloni, 24.
L’iniziativa si propone come un momento di riflessione e confronto aperto a tutti, con l’obiettivo di promuovere un modello nuovo di turismo accessibile, pensato per le persone affette da demenza e per le loro famiglie.
Un approccio innovativo che unisce accoglienza, cura e qualità della vita, valorizzando esperienze e buone pratiche già attive nel territorio marchigiano. Il progetto, significativamente intitolato “Una Vacanza Indimenticabile”, è oggi oggetto di uno studio scientifico i cui risultati verranno presentati in sedi di rilievo nazionale e internazionale: al Tavolo delle Demenze del Ministero della Salute, al Governo, alla Conference Alzheimer Europe 2025.
L’ambizione è fare della Regione Marche un modello replicabile a livello europeo, dimostrando che il turismo può essere non solo accoglienza, ma anche cura, relazione e dignità. L’incontro è aperto a tutta la cittadinanza, in particolare a famiglie, operatori del turismo, amministratori e professionisti del sociale.
Un appuntamento che invita a guardare oltre gli stereotipi, e a costruire insieme una società più attenta ed accogliente. Per informazioni 377.9841431 E-mail: afam.marche@gmail.com
Un caso clinico di eccezionale complessità si è trasformato in una storia a lieto fine grazie all’intervento straordinario eseguito all'Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche. Protagonista una bambina di appena quattro anni, affetta da una rara e grave malformazione del midollo spinale che metteva a rischio la sua capacità di camminare e le funzioni fisiologiche di base. Dopo un delicatissimo intervento durato sei ore, Naira (nome di fantasia) è tornata a casa, sta bene, cammina con regolarità e non ha più bisogno del pannolino.
Il caso, trattato presso il presidio materno-infantile Salesi, ha richiesto l’intervento di un team multidisciplinare composto da ortopedici, neurochirurghi, anestesisti, neuroradiologi e personale specializzato. Un lavoro sinergico che ha permesso di affrontare una doppia malformazione midollare con altissimo rischio neurologico, tra cui la possibilità di una paralisi permanente.
DIAGNOSI - La bambina era affetta da diastematomielia, una rara malformazione congenita in cui il midollo spinale si presenta diviso in due da una formazione ossea anomala. In questo caso, lo sperone osseo divideva letteralmente il midollo spinale e lo ancorava verso il basso attraverso una sezione filamentosa, impedendone il normale sviluppo e causando una progressiva scoliosi.
"Siamo intervenuti in una zona di conflitto tra la durezza dell’osso e la fragilità del tessuto midollare", spiegano la dottoressa Monia Martiniani della Clinica di Ortopedia dell’Adulto e Pediatrica - diretta dal Prof. Antonio Pompilio Gigante - e il dottor Roberto Trignani, della Divisione di Neurochirurgia con interesse pediatrico. "L’alternativa era non fare nulla e assistere a un peggioramento irreversibile delle condizioni della piccola".
IL TEAM - In sala operatoria si sono alternate mani esperte: i chirurghi Martiniani e Leonard Meco per la parte ortopedica, Trignani e Michele Luzi per la neurochirurgia. "La natura aveva diviso ciò che doveva essere unito - racconta Trignani -. Abbiamo sezionato il filo che tirava il midollo verso il basso e rimosso lo sperone osseo. Era come liberare una corda in tensione: un gesto che comportava un rischio neurologico altissimo, ma inevitabile".
Fondamentale anche il supporto del blocco operatorio del Salesi, del team anestesiologico, del neuropsicologo e degli infermieri specializzati. L’intervento è stato possibile anche grazie alle tecnologie d’avanguardia presenti nell’AOU delle Marche, una delle poche strutture in grado di eseguire operazioni così complesse in ambito pediatrico.
IL FUTURO - Fino a pochi mesi fa, Naira inciampava spesso, cadeva, non camminava con stabilità e non era in grado di controllare i bisogni fisiologici. A causa della malformazione era costretta a portare ancora il pannolino a 4 anni. I genitori si sono trovati davanti a una scelta difficile: affrontare un’operazione ad altissimo rischio o lasciare che la patologia progredisse senza rimedio. Hanno scelto il coraggio, sostenuti da un’equipe medica che ha messo al centro la piccola paziente.
Oggi, a due mesi dall’intervento, la bambina ha ricominciato a camminare normalmente, non perde più l’equilibrio e riesce a trattenere i bisogni. Resta sotto monitoraggio continuo, ma i risultati clinici sono straordinari. "Ora si può guardare al futuro – afferma Martiniani –. Continueremo a seguirla fino a quando sarà possibile intervenire anche sulla scoliosi. Ogni giorno guadagnato è un passo verso una crescita migliore".
ECCELLENZA SANITARIA - L’intervento su Naira rappresenta un modello di eccellenza non solo per la Regione Marche, ma per l’intero Centro Italia. L’AOU delle Marche conferma così la propria vocazione nel trattamento delle patologie ad alto rischio in ambito pediatrico. "Questo tipo di chirurgia vertebrale infantile – sottolinea Martiniani – è uno dei fiori all’occhiello della nostra sanità: un unicum interregionale capace di offrire cure altamente specialistiche con esiti positivi".
Un esempio concreto di come la collaborazione tra discipline, l’uso delle migliori tecnologie disponibili e la centralità del paziente possano trasformare un intervento ad altissimo rischio in una speranza concreta di guarigione.
Il settore agricolo italiano si trova in una fase complessa, diviso tra le difficoltà che attanagliano il comparto a livello europeo e segnali interni di sorprendente vitalità emersi dai dati del 2024. Mentre i costi di produzione aumentano e le incertezze di mercato persistono, l'Italia ha mostrato una notevole capacità di tenuta. In questo scenario, le iniziative regionali assumono un ruolo determinante, offrendo risposte concrete alle sfide e promuovendo percorsi di sviluppo e innovazione, come dimostrano le recenti azioni intraprese nella Regione Marche.
A livello continentale, l'agricoltura affronta pressioni significative. Il 2024 ha visto un calo delle rese cerealicole (-6% nell'UE, -19% in Italia per i cereali totali secondo Eurostat), mettendo a dura prova la stabilità produttiva a cui gli agricoltori erano abituati.
Parallelamente, i costi dei fattori produttivi, in particolare fertilizzanti ed energia, rimangono elevati nonostante lievi cali recenti, erodendo i margini di profitto. Questa situazione è aggravata da un mercato del lavoro in sofferenza, con una costante perdita di occupati (-71.000 nel 2024 in UE) e salari che faticano a tenere il passo dell'inflazione.
Ad acuire le preoccupazioni contribuisce la proposta della Commissione Europea di introdurre dazi onerosi sulle importazioni di fertilizzanti russi. Sebbene mirata a proteggere l'industria UE, questa misura ha sollevato forti proteste dalle associazioni agricole, che temono un ulteriore aumento dei costi di produzione (stimato in 40-45€/tonnellata) e mettono in dubbio la capacità dei produttori europei di compensare l'offerta a prezzi accessibili.
Tuttavia, i dati Istat relativi al 2024 offrono una prospettiva diversa per l'Italia. Il Paese ha registrato la miglior performance UE per crescita del valore aggiunto agricolo (+9% in valore, +3,9% in volume) e del reddito agricolo (+12,5%). Con un valore della produzione di 74,5 miliardi di euro, l'Italia si è confermata al terzo posto in Europa, mostrando una crescita (+1,4% volume, +2,2% valore) superiore alla media UE.
Segnali positivi provengono da diverse coltivazioni (patate +13%, frutta +5,4%, ortaggi +3,8%, vino +3,5%), dalla zootecnia (carni bovine +1,5%, latte +1,1%) e dalle attività secondarie come agriturismo ed energia rinnovabile. Un fattore chiave è stata la contrazione dei costi dei beni intermedi (-5,5% la spesa). Tutti questi numeri, pur riferiti al 2024, denotano una notevole resilienza del sistema agricolo nazionale.
Le Marche: sostegno ai giovani e innovazione sociale
In questo contesto nazionale più incoraggiante ma pur sempre complesso, le strategie regionali diventano fondamentali per indirizzare lo sviluppo e rispondere alle esigenze specifiche. La Regione Marche si distingue per iniziative mirate, dimostrando un impegno concreto a sostegno del settore.
Un esempio significativo è l'attenzione al ricambio generazionale, affrontata con il recente aggiornamento del bando "Insediamento giovani agricoltori". Le modifiche prevedono un premio d'insediamento maggiorato (fino a 70.000 € in aree rurali D e C3), nuove aliquote di sostegno per investimenti mirati, requisiti aggiornati sulla disponibilità dei terreni e sulla stabilità degli investimenti.
Questo tipo di intervento si inserisce nel più ampio panorama dei bandi agricoltura promossi dalla Regione, strumenti essenziali per supportare l'innovazione e la competitività delle imprese locali. In particolare, accanto al sostegno più tradizionale, le Marche valorizzano la multifunzionalità agricola con progetti di forte impatto sociale.
Ne è testimonianza "Renovo", il vino presentato a Vinitaly 2025, frutto di un progetto di agricoltura sociale che ha coinvolto i detenuti dell'istituto penitenziario di Montacuto (Ancona). Forte di una legge regionale pionieristica sull'agricoltura sociale del 2011, la Regione ha supportato questa iniziativa che mira al reinserimento lavorativo e formativo e alla creazione di micro-impresa, trasformando un'attività agricola in un'opportunità di riscatto sociale. Un esempio di come, anche in un settore sotto pressione, si possano generare valore sociale ed economico attraverso l'innovazione.
In conclusione, il settore agricoltura naviga tra le sfide comuni a livello europeo e una forte resilienza interna. Il futuro richiederà un monitoraggio attento dei costi e delle politiche commerciali, ma soprattutto un sostegno continuo e mirato. Investire sui giovani e sull'innovazione, anche in chiave sociale, appare la strada maestra per garantire la sostenibilità e la prosperità a lungo termine di questo settore vitale.
Se avete del capitale da parte potrebbe essere arrivato il momento di provare a investirlo. L’obiettivo, in questi casi, è quello di utilizzare il proprio capitale per ottenere dei ricavi. Tra le migliori soluzioni per chi vuole investire a basso rischio ci sono i titoli di Stato, obbligazioni emesse da parte degli Stati sovrani. Stiamo parlando a tutti gli effetti di bond, che sono molto apprezzati da investitori di vario genere. Anche i più spregiudicati tendono a inserire i titoli di Stato nel loro portafoglio finanziario, in modo tale da bilanciare gli investimenti più rischiosi con la stabilità tipica di questi bond. Per capire quali titoli di Stato hanno tipicamente buone prestazioni potete usare la piattaforma Cbonds, un vero e proprio strumento per il monitoraggio.
Che caratteristiche hanno i titoli di Stato?
Quali sono nello specifico le caratteristiche dei titoli di Stato? Come tutti i bond hanno un preciso valore al momento dell’emissione. Gli investitori possono acquistare questi bond, prestando in questo modo il loro denaro al Paese che li sta emettendo. Di contro il Paese si impegna a restituire il capitale alla scadenza. Oltre al capitale possono esserci degli interessi periodici, le cosiddette cedole, oppure potrebbe esserci un significato aumento del valore iniziale (quello che accade con i BOT, titoli di Stato italiani con scadenza a breve termine).
Come tutti i bond anche la stabilità dei titoli di Stato si basa sulla capacità, da parte dell’emittente, di restituire il denaro versato per l’acquisto di queste obbligazioni. Per questo è importante investire in Paesi che abbiano una buona solidità dal punto di vista finanziario, e che non siano a rischio di default. I titoli di Stato di Paesi molto stabili possono essere considerati un investimento davvero sicuro, con un rischio molto vicino allo zero.
Che vantaggi hanno i titoli di Stato?
Tra i principali vantaggi dei titoli di Stato c’è, come abbiamo appena detto, il loro basso rischio. Investendo in Paesi molto sicuri, come la nostra Italia, ma anche Francia e Germania, ad esempio, è possibile investire a cuor leggero. Si tratta di Paesi che hanno tra le economie più forti del mondo, e che non temono un default né sul breve, né sul lungo periodo. Questo aspetto rende i titoli di Stato la soluzione ideale sia per quegli investitori che sono alla ricerca di soluzioni solide e a basso rischio, sia per chi vorrebbe integrare nel proprio portafoglio delle soluzioni finanziarie più stabili, da alternare a opzioni più rischiose.
Inoltre, scegliendo titoli di Stato che garantiscano delle cedole periodiche (il pagamento dei cosiddetti interessi), si ha la certezza di ricevere dei ricavi con precisi intervalli di tempo (che di solito sono di sei mesi o di un anno). Per un investitore si tratta di un flusso in entrata regolare che può rivelarsi molto utile per gestire al meglio le proprie spese.
Infine tra i vantaggi di alcuni di questi titoli c’è anche la possibilità di venderli a terzi prima della scadenza. I vostri titoli potrebbero interessare ad altri investitori, soprattutto se sono a media o lunga scadenza. Vendendoli potreste ottenere subito della liquidità nel caso in cui ne abbiate bisogno.
Incidente nella serata di oggi in contrada Pieve, a Macerata, nei pressi del distributore IP. Un ciclista, intorno alle 21:30, è stato investito da un'auto.
Secondo le prime ricostruzioni, l’automobilista - alla guida di una Opel Astra e diretto verso il capoluogo - non avrebbe visto, mentre svoltava per fare il suo ingresso nell'area di servizio, il giovane in sella alla bici proveniente dal senso opposto (in direzione Sforzacosta) dietro a un bus.
L’impatto è stato violento, come testimoniano i danni evidenti sul parabrezza del veicolo, e ha richiesto l’immediato intervento dei soccorsi.
Sul posto sono accorsi i sanitari del 118 con un'automedica e un’ambulanza della Croce Verde di Macerata. Valutate le condizioni del ferito, dopo averlo stabilizzato, è stato disposto il trasferimento d'urgenza in ambulanza all’ospedale regionale di Torrette con un codice rosso.
Gli agenti della polizia stradale sono intervenuti per i rilievi del caso e per ricostruire con esattezza la dinamica del sinistro.
Civitanova Alta torna a essere capitale del pensiero pop con Retromania: questo il tema del festival Popsophia 2025 in programma dal 3 al 6 luglio, che quest'anno indaga il fascino, l’ossessione e le contraddizioni del nostro rapporto con il passato. Un'immersione nella nostalgia che attraversa la cultura di massa contemporanea, tra revival, remake, vintage e ricordi condivisi.
Dagli anni ’70 a TikTok, dalla TV degli anni '90 al fantasy, da Lady Oscar a Bob Dylan: la filosofia incontra la musica, la letteratura, il cinema e le serie tv, in un viaggio collettivo tra memoria e futuro. Diretta da Lucrezia Ercoli e promossa dall'Associazione Popsophia con il sostegno del comune di Civitanova Marche, dell'azienda speciale Teatri di Civitanova e della regione Marche, la rassegna si articolerà tra lo spazio multimediale San Francesco, Piazza della Libertà e la chiesa di Sant'Agostino con la mostra immersiva MeGa.
A Civitanova Alta Popsophia percorrerà un viaggio attraverso i decenni, dagli anni '80, '90 e 2000, nella musica, nella letteratura, nelle serie tv e in quelle trasmissioni che hanno segnato un’epoca e che stanno tornando di moda tra i giovani e nel dibattito contemporaneo.
E anche per Popsophia si tratta di un “Amarcord”: dopo anni infatti il festival torna ad abitare gli spazi e la piazza di Civitanova Alta dove la manifestazione nacque nel 2011. Il festival sarà articolato, come di consueto, in incontri pomeridiani con scrittori, filosofi, pensatori che si svolgeranno nello spazio multimediale San Francesco e in tre philoshow serali (più lo spettacolo di apertura della manifestazione) dedicati alla declinazione musicale del festival con la band Factory e i videomontaggi curati dalla regia di Riccardo Minnucci.
Nel pomeriggio all’hotel Miramare di Civitanova si è svolta la conferenza stampa di presentazione del programma alla presenza del sindaco Fabrizio Ciarapica, della presidente dell’azienda Teatri di Civitanova Maria Luce Centioni, dell’assessore regionale Pierpaolo Borroni e della direttrice artistica di Popsophia Lucrezia Ercoli.
"È un ritorno dove tutto è iniziato - ha detto Lucrezia Ercoli - una sfida che abbiamo accolto con piacere e siamo felici di condividere con voi il risultato del nostro lavoro. Retromania cerca di interpretare l’ossessione per il passato che scandisce gli ultimi anni. Se il Novecento è iniziato guardando al futuro, il 2000 inizia con il ridecennio, il remake, il revival. In queste quattro giornate cercheremo non solo di definire un sentimento come la nostalgia che ci accompagna da sempre, ma anche di capire perché in questo nostro presente c’è così tanto passato".
"È un vero orgoglio e piacere presentare questa nuova edizione di Popsophia che torna dove tutto ebbe inizio, ma non è un semplice ritorno al passato - ha aggiunto il sindaco Fabrizio Ciarapica - ma un ritorno alle origini con uno sguardo rivolto al futuro. Popsophia ci ricorda e ci fa riflettere su come la cultura sia il vero motore invisibile per la crescita della città, strumento per interpretare il presente e su questo Popsophia è maestra. La cultura non è un lusso, ma una necessità e contribuisce a far crescere il territorio. Abbiamo voluto riportarla a Civitanova dopo lo stop e continuiamo a sostenerla perché è qualcosa a cui siamo molto legati ed è divenuto un punto di riferimento non solo locale, ma nazionale".
Maria Luce Centioni, presidente dei TdC ha portato il saluto del cda e sul tema ha affermato: “Chissà se è nato prima il tema o la scelta di tornare a Civitanova Alta. È un dejavu, ma gradito. Civitanova Alta è un palcoscenico più complicato, ma riusciremo a portare il festival anche nei luoghi antichi della città Alta. La Retromania è l’ossessione per il passato, ma senza passato non c’è avanguardia e il festival rappresenta un modo per guardare al nostro ieri per costruire con la mente e il cuore il nostro domani”.
LA GRAFICA - A simboleggiare la riflessione attorno al tema è l’immagine ufficiale scelta dal festival, che cita ironicamente "Il figlio dell’uomo" di René Magritte, sostituendo però la celebre mela con un vinile nero, icona assoluta del mondo musicale passato. Un volto nascosto, come a dirci che l’identità contemporanea si cela dietro ciò che è già stato. L’uomo con la bombetta diventa così emblema di una generazione sospesa tra memoria e desiderio.
IL PROGRAMMA - Ad aprire il festival giovedì 3 luglio le mostre che saranno inaugurate a partire dalle ore 18.00, ma la serata, entra nel vivo alle 21:15 all’auditorium San Francesco con “Voglio vivere così” il primo degli spettacoli, una vera e propria anteprima nel viaggio della “Retromania” con la direttrice artistica Lucrezia Ercoli accompagnata dalla musica di Concertino Burro e Salvia, ensemble composto da sei elementi Michele Bramucci voce e batteria, Franco Corinaldesi tenore, Mauro Gozzi voce e chitarra, Luigino Pallotta fisarmonica, Giuliano Pietroni mandolino e Marco Tarantelli contrabbasso per un live “festival specific” sulle canzonette anni ’20, ’30 e ’40, da “Maramao perché sei morto, a “Parlami d’amore”, ma anche “Signorinella”.
Special guest della serata è Adelmo Togliani, regista e figlio di Achille Togliani e autore del documentario sulla vita del cantante dal titolo “Parlami d’amore” che dedicherà un omaggio al divo romantico della canzone italiana in una conversazione con Lucrezia Ercoli
Venerdì 4 luglio il festival entra nel vivo del format con il pomeriggio dedicato agli anni ’80: tra i relatori saranno presenti il filosofo Tommaso Ariemma con “The last of 80’s. Sentire gli anni 80 nella catastrofe” che analizzerà partendo da The last of us, i recuperi della musica anni ’80 nella serie tv e nei videogiochi. A seguire Susanna Scrivo tornerà a parlare di Lady Oscar, un contributo che è un omaggio ricordo di Monia Andreani, filosofa scomparsa nel 2018, amica di lungo corso del festival, fin dalla sua prima edizione dove portò, appunto, una riflessione su Lady Oscar, il personaggio del manga giapponese degli anni Settanta approdato in Italia come anime nel 1982.
Lady Oscar è diventata più di un fenomeno mediatico: ha costruito un nuovo immaginario e contribuito a rivedere i concetti di identità, eteronormatività e genere che i movimenti degli anni Settanta in Italia avevano iniziato a decostruire. Il pomeriggio si conclude poi con la filosofa Selena Pastorino con “Stranger things, cose strane degli anni ‘80”.
La sera, in Piazza della Libertà, arriva il primo dei philoshow dal titolo Nostalgia della Terra di Mezzo con Riccardo Dal Ferro, Licia Troisi e l’ensemble musicale Factory. Un viaggio nei mondi immaginari del Medioevo fantastico, nell’epopea del viaggio dell’eroe, dal Signore degli Anelli al Trono di spade con le colonne sonore epiche e maestose delle saghe riarrangiate dalla band Factory, da Rains of Castamere a Into the west di Annie Lennox.
Sabato 5 luglio spazio agli anni ’90: la scrittrice Eleonora Caruso parlerà della generazione cresciuta tra illusioni e disillusioni con “Doveva essere il nostro momento”, quella generazione nata tra gli anni 80 e 90, troppo giovane per aver vissuto il boom economico, troppo vecchia perché non nativa digitale. A seguire Alice Valeria Oliveri autrice tv esplorerà la storia dei "balletti" in tv, dalle soubrette alla Raffaella Carrà, alle Lolite di Non è la Rai, fino ai giorni nostri, dove quell’immaginario televisivo è stato sostituito dalle challenge su Tik Tok.
A seguire il sociologo Guerino Nuccio Bovalino con una lectio affascinante che mette insieme "Terminator vs Chat gpt", ovvero la nostalgia della tecnologia utopica, futuro e passato nella postdemocrazia.
La sera, in Piazza, un omaggio alla voce più bella della musica italiana con Nostalgia di una voce, uno spettacolo dedicato a Mina con la filosofa Ilaria Gaspari. Il titolo trae riferimento dal fatto che all’apice del successo Mina si è ritirata dalla scena, 20 anni dal debutto, concedendosi, appunto, solo con la forza della propria voce.
Il philoshow attraverso i suoi successi più belli racconterà un ventennio, quello dal 1958 al 1978 in cui in Italia è cambiato tutto, dalla storia d’Italia a quella dello spettacolo. Lo spettacolo sarà una sinfonia sulle note dei primi brani, da “Tintarella di Luna” a “Non gioco più”, fino alla sigla della sua ultima apparizione televisiva “Mille Luci”.
Domenica 6 luglio, chiusura con la Gen Z e la filosofia dei 2000: Alfonso Amendola riflette sullo spirito dei ventenni di oggi con l’intervento dal titolo "Ma che ne sanno i 2000", l’espressione in uso tra i millennials per indicare quel mondo analogico sconosciuto a chi è nato alle soglie del nuovo millennio.
A seguire Davide Navarria riflette su un cartone per adulti come Rick e Morty serie animata cult che mescola fantascienza e satira esistenziale, seguendo le folli avventure interdimensionali dello scienziato geniale e amorale Rick e del timido nipote Morty. La triade del pomeriggio chiude con Alessandro Lolli che affronterà il tema della fama, dai famosi 15 minuti di Andy Warhol passando per talent show e crescita e declino degli influencer. Gran finale con "The Times They Are A-Changin", il philoshow dedicato a Bob Dylan, annunciato nei giorni scorsi, con il ritorno a Civitanova di Mister Fantasy Carlo Massarini.
COLLABORAZIONI - Tra le novità, Popsophia rinnova la collaborazione con il mondo della scuola, coinvolgendo attivamente studentesse e studenti in un percorso creativo ispirato al tema del festival.
Ogni pomeriggio, nel cortile di San Francesco, le ragazze e i ragazzi della scuola secondaria di primo grado "Mestica", indirizzo musicale, dell’istituto comprensivo Via Tacito accompagneranno il momento della degustazione con esibizioni musicali dal vivo: in scaletta brani di Mina, Bob Dylan e celebri sigle fantasy, per un intrattenimento in perfetto stile Retromania.
Giovedì pomeriggio, invece, sarà la volta dell'Istituto di istruzione superiore Bonifazi-Corridoni, che presenterà un abito a tema realizzato appositamente per il festival, frutto di un lavoro sartoriale e concettuale ispirato agli anni ’30.
Non si ferma il mercato del Trodica, neopromosso in Eccellenza ma deciso a recitare un ruolo da protagonista anche nel massimo campionato regionale. Dopo il colpo Cognigni, la società biancoceleste mette a segno un altro importante innesto, questa volta a centrocampo.
Si tratta di Stefano Cichella, mediano classe 1996, che andrà a garantire qualità e fisicità al centro della mediana guidata da mister Buratti. Cichella arriva dalla Polisportiva Torrese 1974, con cui ha disputato da titolare l’ultima stagione nel campionato di Eccellenza abruzzese. Nelle Marche ha già vestito le maglie di Sambenedettese, Fermana, Civitanovese e Montegiorgio in Serie D.
“Una pedina solida per dare più equilibrio alla squadra — pronto a dare battaglia con la maglia biancoceleste!”, così il club ha presentato il suo nuovo giocatore.
Ma il mercato del Trodica è tutt’altro che chiuso. Il direttore sportivo Sirolesi è infatti al lavoro per costruire un attacco da sogno. Dopo Cognigni, è vicino l’arrivo anche dell’ex Civitanovese Stefano Spagna, che andrebbe ad aggiungersi alla conferma di Chornopyschuck, formando così un tridente offensivo di altissimo livello.
E non è tutto: dalla Maceratese, oltre a capitan Cognigni, potrebbe arrivare anche il giovane talento Alessio Vrioni, classe 2004, autore di 8 reti nell’ultimo campionato di Eccellenza vinto con la maglia biancorossa.
Il campione camerte Giulio Pellizzari è tornato nella sua città. Nel pomeriggio di oggi il ciclista professionista, infatti, è stato ricevuto dal sindaco Roberto Lucarelli e dell'amministrazione comunale presso la sala consiliare.
A Giulio Pellizzari è stata consegnata una targa di riconoscimento, celebrativa delle sue recenti imprese al Giro d’Italia 2025, che hanno portato alla ribalta nazionale e internazionale ancora una volta il nome di Camerino.
"Abbiamo voluto dare il bentornato e premiare qui in Comune Giulio Pellizzari - spiega il sindaco di Camerino, Roberto Lucarelli - che ha appena partecipato al Giro d'Italia dove si è messo ancora una volta in mostra, dopo la già splendida prestazione dello scorso anno, chiudendo con un fantastico sesto posto nella classifica finale. Tutto questo nell'anno in cui il Giro ha toccato il nostro territorio".
"Omaggiamo dunque oggi il nostro campione con una targa, rinnovandogli i complimenti per quanto fatto come uomo e come sportivo. Le sue imprese hanno messo in luce Camerino a livello internazionale, congratulazioni ancora a Giulio, già premiato come Camerte dell’anno nel 2022, e a lui anche un grandissimo in bocca al lupo per il futuro", conclude Lucarelli.
Si è svolta oggi pomeriggio, a dieci anni dalla morte, la cerimonia di intitolazione dell'auditorium della biblioteca Mozzi Borgetti a Dante Cecchi, compianto professore dell’Università degli Studi di Macerata che è stato uno dei protagonisti della scena culturale cittadina dimostrando in infiniti modi la sua affezione nei confronti della città e del territorio maceratese.
Tutti concordi nel riconoscere l’alto valore intellettuale del professore Cecchi che ha rappresentato una figura importante per la comunità maceratese. Presenti, durante la cerimonia, il sindaco Sandro Parcaroli, il vice sindaco Francesca D'Alessandro, l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta, il rettore Unimc John McCourt, Giovanni e Stefano Cecchi, rispettivamente figlio e nipote del compianto professore, e la consigliera regionale Anna Menghi.
"Ho avuto la fortuna di conoscere Dante Cecchi, un intellettuale e politico raffinato, un uomo che ha sempre partecipato attivamente alla vita culturale, politica e sociale della città di Macerata, della provincia e dell’intera regione - ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. Ricordo Dante Cecchi per la sua capacità di dialogo e sempre pronto al confronto ed è grazie a queste sue qualità che ancora oggi, a dieci anni dalla morte, siamo in tanti a rendergli omaggio e a ricordarlo con affetto e riconoscenza per il suo impegno, la sua passione, il suo esempio".
Nato a Macerata nel 1921, Cecchi conseguì due lauree - una in lettere e filosofia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e l’altra in giurisprudenza una volta tornato nella sua città natale - e dopo essere tornato a Macerata ha insegnato pressi i licei cittadini ed è stato dirigente scolastico. Successivamente, ha intrapreso la carriera accademica diventando prima assistente poi libero docente, professore incaricato straordinario e, infine, ordinario presso l’Ateneo cittadino dove, negli anni '70, ha insegnato storia della pubblica amministrazione e diritto comune.
Nel 1965 fu tra i fondatori del "Centro Studi Storici Maceratesi", significativo esempio della cultura cittadina, e ricoprì svariati ruoli nelle istituzioni culturali locali: Principe dell’Accademia dei Catenati, presidente del Comitato Provinciale di Macerata dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, vicepresidente della Deputazione di Storia Patria per le Marche, membro dell’Accademia Georgica di Treia. Fu anche presidente della Cassa di Risparmio di Macerata.
Ha ricevuto numerosi e importanti riconoscimenti e apprezzamenti: il premio annuale dall’Accademia dei Lincei nel 1969 e quello dall'Accademia Sistina di Roma e venne anche insignito nel 1980 dal presidente della Repubblica Italiana del diploma e della medaglia d'oro per i benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte.
Fu autore di una ricca produzione di testi letterari alcuni dei quali costituiscono un riferimento importante della conoscenza storiografica del mondo medievale e moderno del territorio marchigiano. In virtù della sua abbondante produzione scientifica e del suo spirito libero e allegro, è destinato a rimanere nel ricordo di coloro che hanno avuto la fortuna di beneficiare della sua conoscenza, della sua amicizia e dei suoi insegnamenti, e che ne hanno apprezzato le straordinarie doti di uomo e di maestro.
Nella tarda mattinata di oggi, in località Serralta, nel comune di San Severino Marche, un incendio ha interessato un’area di circa 1,5 ettari tra sterpaglie e campi coltivati, coinvolgendo anche 15 rotoballe di fieno.
L'allarme è scattato poco prima di mezzogiorno e sul posto sono intervenuti tempestivamente i vigili del fuoco con una squadra proveniente dal distaccamento di Tolentino, supportata da due autobotti inviate dalla Centrale di Macerata e da un mezzo fuoristrada.
Le fiamme, alimentate probabilmente dalle alte temperature e dalla vegetazione secca, si sono propagate rapidamente, ma il pronto intervento dei soccorritori ha evitato che l’incendio si estendesse ulteriormente.
I pompieri hanno lavorato a lungo per domare il rogo, estinguendo le fiamme che avevano avvolto sia gli arbusti che le rotoballe di fieno. Al termine delle operazioni, è stata effettuata la bonifica dell’intera area interessata per evitare eventuali riprese dell’incendio.
Fortunatamente non si registrano feriti, ma il danno agricolo è significativo. Sono in corso accertamenti per stabilire con esattezza le cause del rogo.
Un episodio di estrema gravità si è verificato nella serata di lunedì 9 giugno presso lo stadio San Liberato di Montecassiano, nel corso del Memorial Franco Buccolini, torneo di calcio giovanile che vedeva impegnate le formazioni della categoria giovanissimi dell’Appignanese e della Cluentina.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, a seguito di un intervento di gioco particolarmente deciso, un genitore di un giovane calciatore della Cluentina vittima del fallo ha abbandonato le tribune, introducendosi sul terreno di gioco brandendo un coltello. L’uomo avrebbe minacciato il direttore di gara reo di non aver sanzionato il contrasto, generando momenti di forte tensione e panico tra i presenti.
Nel tentativo di bloccare l’aggressore, un secondo uomo è intervenuto, anch’egli scendendo in campo. Da tale azione è scaturito un parapiglia che ha rapidamente coinvolto altre persone tra gli spettatori e i presenti a bordo campo, degenerando in una situazione caotica e allarmante.
I carabinieri, prontamente allertati, sono intervenute sul posto per riportare la calma e avviare le necessarie verifiche. Nessuno, fortunatamente, ha riportato ferite, ma la gravità dell’accaduto ha lasciato sgomenti atleti, famiglie e organizzatori.
MACERATA – La Maceratese riparte da dove aveva chiuso: da quel dischetto, da quell’ultimo rigore calciato con freddezza da Pablo Lucero che ha regalato alla Rata la promozione in Serie D. E proprio da lui, simbolo di quel finale indimenticabile, la società biancorossa sceglie di iniziare la costruzione della nuova stagione. È ufficiale infatti: Pablo Lucero vestirà ancora la maglia della Maceratese. Dopo l'annuncio dell'addio di Luca Cognigni in attacco, il difensore argentino è il primo riconfermato in vista della stagione 2025/26.
Nella nota diffusa dalla società, si legge che Lucero è stato riconosciuto come "giocatore di personalità e affidabilità". Un’identità ben chiara a chi lo ha visto guidare la difesa nella scorsa stagione e prendersi la responsabilità dell’ultimo rigore nello spareggio che ha consegnato la vittoria del campionato di Eccellenza alla Maceratese.
Lucero, già amatissimo dalla tifoseria per il suo spirito battagliero, è pronto a difendere con determinazione i colori biancorossi anche nella prossima stagione. Negli ultimi giorni, il Trodica e il Matelica avevano provato a prendere contatti col giocatore, che però ha preferito continuare la sua avventura con la maglia della Maceratese.
(Foto di Francesco Tartari)
Vittoria di Villa di Cesolo nei giochi medievali (corsa con i sacchi, trampoli e mattoni) e di Serralta nel gioco della Brocca. Finale di consolazione del tiro alla fune a Taccoli, mentre lo scontro decisivo della specialità tra Cesolo e Serralta sarà vissuto nella serata conclusiva di sabato 14 giugno.
Questi i verdetti delle prime contese tra i castelli, contrade e rioni in gara nel 44° Palio dei grandi di San Severino Marche che ha avuto un colpo di scena ad inizio serata, quando gli atleti del castello di Colleluce hanno opposto il...gran rifiuto a scendere in campo. La motivazione è la contestazione di una decisione degli arbitri federali del tiro alla fune dei piccoli risalente a venerdì scorso.
I giudici avevano infatti assegnato una manche, vinta dai “ramarri”, agli avversari di rione Di Contro come penalità perché i ragazzini di Colleluce, dopo la vittoria nella seconda tirata di semifinale, avevano lasciato in anticipo la fune facendo ruzzolare i gialloblù di Di Contro. Questi ultimi si erano poi imposti per due tirate ad una e avevano relegato Colleluce alla finale di consolazione.
In attesa di vedere l’epilogo sabato prossimo, Villa di Cesolo si gode il momento, avendo incamerato il successo nella spettacolare staffetta in cui ci si cimentava nella corsa con i sacchi, con i trampoli e nel gioco del mattone e la seconda piazza nel gioco della brocca. Alle due belle performances si deve aggiungere la prestigiosa finale conseguita a spese di rione Settempeda, che presentava in formazione l’applaudita amazzone Chiara, nel tiro alla fune che porterà altri punti pesanti nel carniere dei cesolani, anche se il castello di Serralta, detentore del Palio, finalista a sua volta nel tiro alla fune dopo la vittoria ai danni di Taccoli, battuto per due tirate a zero, proverà a sferrare il colpo gobbo.
Molto dipenderà dall’esito della classicissima Corsa delle torri, il memorial don Amedeo Gubinelli, trofeo a ricordo del sacerdote ispiratore dei giochi per il Patrono, che si terrà interamente nella serata di sabato 14 giugno, in cui si disputeranno tutte le finali, si assegneranno i Palii adulti e bambini e si assisterà allo spettacolo pirotecnico a base musicale molto atteso dalla popolazione. Senza dimenticare, però, il torneo del Coccio, disfida di arco e balestra, previsto venerdì 13 giugno alle 21:00, nel giardino del Circolo ricreativo Acli, che porterà altri punti ai sette contendenti in lizza.
44° PALIO ADULTI
CLASSIFICA FINALE CORSA CON I SACCHI, TRAMPOLI E MATTONI
1)Villa di Cesolo punti 16, 2) Rione Settempeda p.12, 3) Rione di Contro p.9, 4) Contrada Taccoli p.7, 5) Castello di Serralta p.5, 6) Contrada Oltre le Mura p.3. Non ha gareggiato Castello di Colleluce.
CLASSIFICA FINALE GIOCO DELLA BROCCA
1)Serralta punti 16, 2) Cesolo p.12, 3) Taccoli p.9, 4) Settempeda p. 7, 5) Oltre le Mura p.5, 6) Di Contro p.3. Non ha gareggiato Colleluce.
TIRO ALLA FUNE
3)Taccoli punti 16, 4) Settempeda p. 13, 5) Oltre le Mura p.10, 6) Di Contro p.8. Non ha gareggiato Colleluce.
Finale di sabato 14 giugno: Cesolo-Serralta.
L'Università di Macerata e il COSMARI, Consorzio Obbligatorio Smaltimento Rifiuti, uniscono le forze per avviare un percorso di collaborazione finalizzato a promuovere la sostenibilità ambientale e alimentare nel territorio. I due enti hanno sottoscritto un accordo quadro della durata di tre anni, che darà vita a una serie di iniziative congiunte rivolte in particolare agli studenti e alle loro famiglie.
L'intesa, firmata dal rettore John McCourt per UniMC e dal presidente Paolo Gattafoni per COSMARI, nasce con l'obiettivo di realizzare progetti educativi e informativi capaci di sensibilizzare le nuove generazioni su temi cruciali come la riduzione degli sprechi, il riciclo dei materiali e la qualità della raccolta differenziata.
"Oggi parliamo di un accordo importante che abbiamo fatto con Cosmari al fine di promuovere la sostenibilità ambientale," ha dichiarato John McCourt, sottolineando come l'Ateneo si stia muovendo su più fronti su questa tematica. "Questi sono messaggi che devono essere trasmessi ripetutamente perché si pensa di aver convinto una generazione, ma non è proprio così. Per cui noi cercheremo di creare dei momenti su questi temi per sensibilizzare le nuove generazioni, cercando di innescare comportamenti virtuosi. L’università e diversi settori dell’università, diverse discipline, abbiamo professori che lavorano su queste tematiche, anche fra i dottorandi e i giovani studiosi".
A proseguire il discorso introduttivo del Rettore è stato Domenico Panetta, direttore generale dell’UniMC, che ha evidenziato come l'Università sia impegnata da tempo su questi fronti: "È un processo intrapreso da tempo dall’Università per quanto riguarda la sostenibilità ambientale, sociale e culturale. C’è un impegno complessivo da parte dell’Università a far comprendere che questi temi sono al centro del nostro piano strategico".
Anche la professoressa Mara Cerquetti, docente con delega alla sostenibilità, ha rimarcato l'impegno costante dell'Ateneo: "Ho questa delega alla sostenibilità da un anno; un anno fa eravamo qui a presentare una convenzione con Engie sull’efficientamento energetico e questo dimostra che, per quanto concerne la sostenibilità lavoriamo su diversi fronti. Nell’arco di quest’anno abbiamo cercato di promuovere una serie di iniziative aderendo anche a campagne nazionali che permettessero agli studenti di partecipare attivamente alle questioni riguardanti la sostenibilità. Il coinvolgimento attivo della comunità studentesca è un aspetto rilevante; i punti previsti nella convenzione vanno proprio in questa direzione. La partecipazione dei nostri studenti, attraverso attività come il tirocinio, può essere occasione per conoscere meglio le tematiche e le problematiche specifiche del settore".
Dal lato del Cosmari, il presidente Paolo Gattafoni ha posto l'accento sull'importanza della comunicazione: "La comunicazione è importantissima. Come Cosmari tenevamo molto a Macerata sia per il prestigio dato dal fatto che l’Università è molto antica e rispettata nel panorama italiano sia perché è il centro del potere della Provincia. Bisogna andare verso la strada della sostenibilità ambientale, quindi comunicarla su pilastri come la trasparenza ma anche la fattibilità oggettiva. La comunicazione è veicolo di messaggi ma si fonda anche su uno scambio, ma se non c’è scambio non c’è comunicazione; lo scambio è l’occasione per rendere le persone adulte più ‘docili’ ad alcune regole che poi a cascata ricadono nelle nostre tasche, oltre al fatto della sostenibilità ambientale. Siamo ormai dentro un mercato selvaggio ma dall’altra parte dobbiamo parlare di sostenibilità ambientale".
Infine, Brigitte Pellei, direttore generale del Cosmari, ha specificato la concretezza dell'accordo: "Questo accordo è un atto concreto per quanto concerne la gestione del tema ambientale, in particolare quella dei rifiuti in sinergia con attori che fanno parte della nostra società. Questi attori sono quelli che dovranno occuparsi del tema in questione in futuro: è lo spirito alla base di questa convenzione. Occorre far conoscere la realtà industriale sia come azienda impiantistica che come azienda sul territorio. La comunicazione, la cultura sono le tematiche che ci hanno portati in questo Ateneo sia nell’ottica di approfondire le criticità sia in quella del valore aggiunto che questo tema apporta. Il recupero del materiale, il riuso e anche delle buone prassi devono essere alla base del futuro dei giovani attori su cui bisogna investire perché facciano meglio di noi".
Il programma di collaborazione prevede una ricca varietà di attività: dall'organizzazione di seminari su temi come l'economia circolare, la gestione sostenibile dei rifiuti e la riduzione dello spreco alimentare, fino alla promozione di eventi tematici con esperti del settore. Sono previste anche giornate aperte dedicate alla sostenibilità, che coinvolgeranno studenti e famiglie in laboratori, visite agli impianti di trattamento rifiuti e momenti di divulgazione scientifica.
Tra le iniziative concrete, spiccano progetti come "Fatti gli avanzi tuoi", che promuove il riutilizzo creativo degli avanzi alimentari, o "Raccolta differenziata per tutti", che mira a migliorare le pratiche di conferimento dei rifiuti attraverso campagne di comunicazione inclusive. Previsti anche tirocini e stage per gli studenti nei settori del marketing, della comunicazione e della progettazione ambientale, oltre a borse di dottorato o premi di laurea legati alle tematiche dell'accordo.
L'Università di Macerata si impegna a promuovere le iniziative congiunte all'interno della propria comunità accademica, contribuendo a diffondere una cultura della sostenibilità. Da parte sua, il COSMARI garantirà il coordinamento delle attività e valorizzerà il ruolo dell'Ateneo nelle proprie azioni di comunicazione ambientale.
Con questo accordo, l'Ateneo e il Consorzio ribadiscono il proprio impegno nel costruire un futuro più consapevole e sostenibile, investendo sulla formazione e sulla partecipazione attiva delle giovani generazioni.
Un'osteria, pochi tavoli e un menù speciale di 12 portate difficili da digerire. Tra i primi, piatti bollenti che non scaldano, è possibile scegliere il piatto “Beni confiscati”, che ha come ingredienti privatizzazione, vendita, regalo ai mafiosi; o “Liberi di corrompere” con ingredienti: impunità, corruzione “solidamente” regolata, ancora sistemica e organizzata. Se vuoi scegliere solo un secondo puoi trovare bocconi duri da mandare giù come la “Legge bavaglio”, con ingredienti particolari: divieto di informare, corto circuito dell’informazione, querele temerarie; o “Sovraffollamento delle carceri” con ingredienti: celle sovraffollate, la carenza di personale, la scarsità di attività educative e di reintegrazione. E per ultimo quei dessert dimenticati, ma essenziali, come “Verità per le vittime innocenti delle mafie, ingredienti”: 80% dei familiari non conosce verità; e “Liberi di scegliere” composto da nessuna tutela per chi vuole fuggire dai contesti mafiosi. Con un flash mob in viale Trieste alla Vela a Pesaro ha preso il via la tappa marchigiana di “Fame di verità e giustizia” un viaggio a 30 anni dalla nascita di Libera e della sua rete associativa, che attraverserà il Paese, da Nord a Sud e l’Europa con oltre decine di tappe, per animare il dibattito pubblico con l’obiettivo di riscrivere l’agenda in tema di mafie e corruzione, con una funzione di advocacy rispetto alle istituzioni competenti. Una mobilitazione contro le mafie dei potenti e dei colletti bianchi con l’obiettivo di rimettere al centro della vita pubblica l’urgenza nel contrasto a mafiosi e corrotti partendo dai punti dell'agenda civile.
Prossimo appuntamento giovedì 12 giugno a Macerata con iniziativa di contrasto alla corruzione e contro il gioco d’azzardo. La tappa marchigiana si concluderà il 13 giugno ad Ancona con una mobilitazione sui beni confiscati e contro il DL sicurezza. “In un Paese - dichiara Francesca Rispoli, copresidente nazionale di Libera - dove lo spazio civico si restringe e la partecipazione viene scoraggiata, mafie e corruzione sono diventate un fatto “normale”, tollerato. In questi trent’anni Libera ha dimostrato che c’è un’alternativa possibile. Costruendo, di tassello in tassello, un mosaico di impegno e liberazione dalle diverse forme di criminalità, che parte dall’impegno di ciascuno e richiama le istituzioni alle proprie responsabilità. Ci sono situazioni e momenti storici in cui stare immobili è una colpa, mentre muoversi è un obbligo morale e una responsabilità civile. Fame di verità e giustizia è il nostro grido per risvegliare l’impegno di quanti credono in un orizzonte libero da mafie e corruzione. È tempo di rimettere al centro della vita pubblica l’urgenza del contrasto a mafiosi e corrotti. È tempo di scelte chiare e coraggiose: noi vogliamo fare la nostra parte”.
“Nelle Marche, come afferma l’ultima relazione della Direzione Investigativa Antimafia, - dichiara Paolo Gasperini referente regionale di Libera - non si rilevano elementi che attestino un radicamento di organizzazioni criminali di tipo mafioso ma si è comunque evidenziata la presenza di soggetti di organizzazioni di matrice ‘ndranghetista con interessi nel settore del riciclaggio e del reimpiego dei proventi illeciti nell’economia legale e anche di soggetti legati a sodalizi camorristici. Inoltre, considerati i rilevanti finanziamenti pubblici attribuiti alla Regione Marche con il PNRR, con i fondi Next Generation UE e con i Fondi Strutturali della Programmazione 2021-2027, resta alta l’attenzione per scongiurare eventuali infiltrazioni mafiose nel territorio. E’ per questo che all’interno dellacampagna Fame di verità e giustizia la nostra attenzione sarà in particolare sulla corruzione e sul monitoraggio alla ricostruzione post-terremoto, oltre che al contrasto al Gioco d’azzardo, alla attenzione al riuso dei beni confiscati e alla sensibilizzazione sulle conseguenze del Decreto Sicurezza”.
Le proposte
Riutilizzo dei beni confiscati, diritti per le vittime innocenti delle mafie, Libere di scegliere, contrasto alla corruzione, preoccupazione per il DL sicurezza e una giustizia diseguale, promozione dell'educazione come strumento di emancipazione dalle mafie, gioco d'azzardo, ambiente, libertà di informazione, un carcere che rieduchi, disarmare e non armare, contro l'attacco al dissenso, all'autonomia della magistratura e alla democrazia rappresentativa: sono i punti della piattaforma su cui Libera chiede scelte politiche concrete e strutturali, non proclami. Tra questi: norme più efficaci su confisca e riutilizzo sociale dei beni mafiosi; scrivere il diritto alla verità nella carta costituzionale; approvare una regolazione stringente delle situazioni di conflitto di interesse; una nuova strategia nazionale sulle aree a forte povertà educativa; approvare una legge quadro del settore del gioco d'azzardo; tutela e sostegno per chi denuncia e rompe con il crimine; politiche inclusive per chi vive in situazioni di marginalità; inserire nell’ordinamento la direttiva sulle querele temerarie.
Reati spia nelle Marche
C'è un tentativo di smantellare leggi preziose per individuare quei “reati spia” della presenza mafiosa e, a fronte dell’aggravarsi della corruzione, assistiamo a un progressivo allentamento dei freni inibitori sul piano legislativo e dei controlli. Siamo davanti a una giustizia che, da un lato mette in campo leggi rigorose nei confronti degli ultimi, dall'altro lato si presenta con le armi spuntate nei confronti della criminalità mafiosa e dei colletti bianchi. Libera ha elaborato i dati relativi ad alcuni reati spia (reati di usura, di estorsione e riciclaggio denaro, delitti informatici e truffe e frodi informatiche), reati che possono indicare una possibile infiltrazione delle mafie nel tessuto economico. Nel 2024 il numero totale in Italia è di 322.071, pari a 822 reati al giorno, 34 ogni ora. Il 50,4% dei reati sono concentrati al Nord, il 28,1% al Sud comprese le isole e il 21,4 % al centro. Il dato complessivo dei reati spia nelle Marche è di 7.240. In particolare, 205 estorsioni, 2 casi di usura, 36 di riciclaggio, 6.486 truffe e frodi informatiche, 511 delitti informatici. Tra le province marchigiane al primo posto troviamo Ancona con 2253 reati spia, pari al 31% del totale regionale: 60 estorsioni, 23 casi di riciclaggio, un caso di usura, 2056 truffe e frodiinformatiche, 113 delitti informatici. A seguire c’è Pesaro-Urbino, con 1.637 reati spia, il 23% del totale regionale: 36 estorsioni, 2 riciclaggio, 1520 truffe e frodi informatiche, 79 delitti informatici. Al terzo posto Macerata con 1544 reati spia: 54 estorsioni, 7 riciclaggio, 1333 truffe e frodiinformatiche, 150 delitti informatici. Chiudono Fermo con 948 reati spia: 36 estorsioni, un caso di usura, 2 di riciclaggio, 788 truffe e frodi informatiche, 121 delitti informativi e Ascoli Piceno con 852 reati spia con 18 estorsioni, 1 di riciclaggio, 785 truffe e frodi informatiche, 113 delitti informatici.
Corruzione
La storia del contrasto alle mafie è anche una storia di leggi pensate per colpire in modo sempre più efficace non soltanto i crimini violenti, ma anche i “reati spia” che aiutano la magistratura a individuare la presenza di reti mafiose: dalla corruzione al voto di scambio. Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024, Libera ha censito 53 inchieste su corruzione e concussione, oltre quattro inchieste al mese e, a indagare su questo fronte sempre caldo, si sono attivate 29 procure in 15 regioni italiane. Complessivamente sono state 642 le persone indagate per reati che vanno dall'estorsione aggravata dal metodo mafioso, alla corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio, al voto di scambio politico-mafioso, all'abuso di ufficio (successivamente cancellato) e traffico di influenze. Nelle Marche nel 2024 si sono registrate 2 inchieste con un totale di 80 persone indagate, di cui ben 77 persone indagate in una sola inchiesta su corruzione per finte vaccinazioni anticovid.
È stato ritrovato vivo oggi pomeriggio, dopo tre giorni di ricerche, l’uomo di 71 anni disperso da domenica nella zona del Monte Nerone (Pesaro Urbino). L’escursionista, residente nella zona, era uscito per una camminata organizzata, ma non aveva fatto ritorno, facendo scattare l’allarme e dando il via alle operazioni di soccorso.
Le ricerche sono state coordinate dalla centrale operativa del 112, che ha attivato il Soccorso Alpino e Speleologico delle Marche. Sul posto hanno operato una decina di tecnici specializzati, tra cui un conduttore cinofilo e soccorritori esperti in forra. Le prime ricostruzioni, condotte in collaborazione con i Carabinieri e i Vigili del Fuoco, hanno concentrato l’attenzione lungo i sentieri principali del Monte Nerone, a partire dal Rifugio Corsini, ultimo punto in cui l’uomo era stato visto.
Fondamentale è stata una segnalazione arrivata nella giornata di martedì, che ha permesso di restringere il campo delle ricerche nella zona della Forra dell’Infernaccio, in val d’Abisso. Proprio lì, intorno alle 15:00 di oggi, l’uomo è stato individuato da due tecnici del Soccorso Alpino della stazione di Sondrio che si trovavano sul Monte Nerone per un’escursione privata.
Nonostante le tre notti trascorse all’aperto, l’escursionista era cosciente. È stato immediatamente attivato l’elisoccorso Icaro 02, che ha calato tramite verricello un tecnico del Soccorso Alpino e l’equipe sanitaria. Dopo la stabilizzazione e l’immobilizzazione, il 71enne è stato elitrasportato al campo sportivo di Piobbico per un primo intervento e poi trasferito all’ospedale regionale Torrette di Ancona per accertamenti.
Un lieto fine per una vicenda che ha tenuto con il fiato sospeso familiari e soccorritori.
Quando i cittadini e le associazioni di volontariato elargiscono donazioni alle strutture pubbliche, come gli ospedali, significa che ne riconoscono l’eccellenza come centri di cura e il valore sociale per la salute collettiva e il gesto di generosità è finalizzato a promuoverne la crescita o elevare la qualità dell’assistenza sanitaria erogata alla popolazione.
Così è stato per il reparto di oncologia dell’Ospedale di Civitanova, diretto dal dottor Giovanni Benedetti, che stamattina ha ringraziato ogni donatore con una conferenza stampa alla quale sono intervenuti il vice presidente della Giunta e assessore alla sanità della Regione Marche Filippo Saltamartini, il vice sindaco di Civitanova Claudio Morresi, i consiglieri regionali Pierpaolo Borroni e Francesco Micucci, oltre al direttore generale dell’Ast di Macerata Alessandro Marini e al direttore sanitario Daniela Corsi.
Un’occasione toccante per ringraziare ogni associazione e privato cittadino per aver contribuito a migliorare l’assistenza ai pazienti oncologici del reparto, grazie alle donazioni di arredi e strumentazioni elettromedicali, tra le quali un ecografo e tre sonde, per un valore totale che ammonta a circa trentamila euro.
Le elargizioni sono state offerte dalla Onlus Casa Accoglienza maceratese, dalla Fondazione Girolamo Colonna, dall’Unione Montana dei Monti Azzurri, dalla Galizio Torresi S.R.L. di Morrovalle, dalla Geoteam Associati Studio Tecnico e Fly Engineering di Tolentino, dalla Walk Active Camminata metabolica di Civitanova e dalle famiglie Gironelli e Feliziani.
“Vorrei esprimere il mio più sincero ringraziamento per queste significative donazioni, ma in modo particolare vorrei sottolineare il valore di ogni persona che è dietro al bellissimo gesto di generosità di oggi, perché essere vicini a chi soffre ha un valore prezioso e profondo per la collettività", ha dichiarato il direttore generale dell’Ast di Macerata Alessandro Marini.
"Ringrazio i donatori, ma soprattutto i componenti della mia equipe, medici e personale sanitario e le volontarie del Reparto, perché è grazie alle loro professionalità e umanità, che abbiamo meritato il riscontro di generosità che celebriamo oggi", ha affermato il primario dell’Oncologia di Civitanova Giovanni Benedetti.
"È una bella pagina quella che scriviamo oggi - ha esordito il vicepresidente della Giunta e assessore alla Sanità della Regione Marche Filippo Saltamartini -. Vorrei ricordare come il Sistema Sanitario Regionale delle Marche ha investito, solo negli ultimi anni, oltre 27 milioni di euro in tecnologie avanzate, tuttavia è fondamentale questa integrazione tra privato e pubblico. Questa giornata avrebbe potuto intitolarsi 'La speranza che cresce con la carità, la solidarietà e la professionalità del sistema sanitario pubblico'. Un insegnamento prezioso per tutti noi, perché le patologie neoplastiche possono essere contrastate e i trattamenti possono anche portare alla guarigione, soprattutto quando c’è una rete di affetti, sensibilità umana e grandi professionalità".
L’Università di Camerino, rappresentata dal professor Emanuele Tondi, prorettore vicario con delega all’Internazionalizzazione, ha partecipato nei giorni scorsi su invito dell’Assessore regionale Andrea Maria Antonini all’inaugurazione della settimana dedicata alla Regione Marche nel Padiglione Italia dell’Expo 2025 di Osaka, in Giappone.
L’inaugurazione, aperta dal discorso dell’assessore Antonini, ha visto la partecipazione dell’Ambasciatore Mario Vattani, commissario generale del Padiglione Italia, che ha simpaticamente indossato una cravatta dell’Università di Camerino nel suo intervento inaugurale. La giornata è poi proseguita presso l’hotel Conrad di Osaka con l’evento “Taste Marche Experience” organizzato da Tipicità. Unicam è stata protagonista nello spazio riservato dalla Regione Marche alle Università e ai Centri di Ricerca, partecipando a due eventi distinti ma complementari.
Nel primo evento, dal titolo “Diplomazia culturale per la società del futuro. Un ponte di saperi (e sapori) tra Italia e Giappone”, organizzato da Tipicità, è stato presentato il progetto Erasmus+ KA171 che vede Unicam collaborare con l’Università di Ritsumeikan di Kyoto. L’iniziativa offrirà a studenti, docenti e staff di entrambi i Paesi l’opportunità di confrontarsi e cooperare sui temi delle scienze gastronomiche e del management del cibo. Obiettivo a lungo termine del progetto è la creazione di due centri di cultura gastronomica, a Camerino e a Kyoto, con il coinvolgimento di attori economici, associativi e culturali dei rispettivi territori. Numerosi gli interventi istituzionali e accademici: tra gli altri, Elena Sgarbi (commissario aggiunto per l’Italia a Expo 2025), la consigliera regionale Anna Menghi, i professori Masayoshi Ishida (Ritsumeikan), Francesco Ukon (Doshisha Business School), il direttore di Tipicità Angelo Serri, e il prorettore vicario Emanuele Tondi.
Nel secondo evento, “Life-saving furniture in case of seismic events. Conception, design, prototyping, structural testing, production and implementation in operating environment”, si è parlato di sicurezza sismica e design innovativo. La Scuola di Architettura e Design di Unicam ha presentato, in collaborazione con Cosmob S.p.A. di Montelabbate, un progetto di arredi salva-vita per ambienti operativi, già testati e installati ad Ascoli Piceno.
Durante l’evento è stato anche presentato il centro di ricerca STRIC (Centro Internazionale per la Ricostruzione fisica, economica e sociale), finanziato dal Fondo complementare PNRR. Il centro, in fase di realizzazione a Camerino, includerà un sistema di tavole vibranti e un laboratorio con strumentazioni geofisiche avanzate per il monitoraggio dei “gap” sismici. Oltre al professor Tondi, sono intervenuti la professoressa Lucia Pietroni (coordinatrice del progetto), i professori della Scuola di Architettura e Design Alessandro Zona e Fabio Micozzi, e Alessio Gnaccarini di Cosmob. L’iniziativa ha riscosso grande interesse da parte di stakeholder locali e accademici giapponesi.
“Sono davvero molto soddisfatto – ha sottolineato il prorettore Vicario Tondi – di aver avuto questa opportunità di partecipare all’Expo 2025 di Osaka, che ci ha permesso di condividere con il mondo la nostra eccellenza nella ricerca e nell’innovazione, in settori che ci caratterizzano e di rafforzare ancora di più la collaborazione con le università giapponesi”.