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Il settore agricoltura tra sfide europee, dati nazionali e iniziative regionali

Il settore agricoltura tra sfide europee, dati nazionali e iniziative regionali

Il settore agricolo italiano si trova in una fase complessa, diviso tra le difficoltà che attanagliano il comparto a livello europeo e segnali interni di sorprendente vitalità emersi dai dati del 2024. Mentre i costi di produzione aumentano e le incertezze di mercato persistono, l'Italia ha mostrato una notevole capacità di tenuta. In questo scenario, le iniziative regionali assumono un ruolo determinante, offrendo risposte concrete alle sfide e promuovendo percorsi di sviluppo e innovazione, come dimostrano le recenti azioni intraprese nella Regione Marche.

A livello continentale, l'agricoltura affronta pressioni significative. Il 2024 ha visto un calo delle rese cerealicole (-6% nell'UE, -19% in Italia per i cereali totali secondo Eurostat), mettendo a dura prova la stabilità produttiva a cui gli agricoltori erano abituati.

Parallelamente, i costi dei fattori produttivi, in particolare fertilizzanti ed energia, rimangono elevati nonostante lievi cali recenti, erodendo i margini di profitto. Questa situazione è aggravata da un mercato del lavoro in sofferenza, con una costante perdita di occupati (-71.000 nel 2024 in UE) e salari che faticano a tenere il passo dell'inflazione.

Ad acuire le preoccupazioni contribuisce la proposta della Commissione Europea di introdurre dazi onerosi sulle importazioni di fertilizzanti russi. Sebbene mirata a proteggere l'industria UE, questa misura ha sollevato forti proteste dalle associazioni agricole, che temono un ulteriore aumento dei costi di produzione (stimato in 40-45€/tonnellata) e mettono in dubbio la capacità dei produttori europei di compensare l'offerta a prezzi accessibili.

Tuttavia, i dati Istat relativi al 2024 offrono una prospettiva diversa per l'Italia. Il Paese ha registrato la miglior performance UE per crescita del valore aggiunto agricolo (+9% in valore, +3,9% in volume) e del reddito agricolo (+12,5%). Con un valore della produzione di 74,5 miliardi di euro, l'Italia si è confermata al terzo posto in Europa, mostrando una crescita (+1,4% volume, +2,2% valore) superiore alla media UE.

Segnali positivi provengono da diverse coltivazioni (patate +13%, frutta +5,4%, ortaggi +3,8%, vino +3,5%), dalla zootecnia (carni bovine +1,5%, latte +1,1%) e dalle attività secondarie come agriturismo ed energia rinnovabile. Un fattore chiave è stata la contrazione dei costi dei beni intermedi (-5,5% la spesa). Tutti questi numeri, pur riferiti al 2024, denotano una notevole resilienza del sistema agricolo nazionale.

Le Marche: sostegno ai giovani e innovazione sociale

In questo contesto nazionale più incoraggiante ma pur sempre complesso, le strategie regionali diventano fondamentali per indirizzare lo sviluppo e rispondere alle esigenze specifiche. La Regione Marche si distingue per iniziative mirate, dimostrando un impegno concreto a sostegno del settore.

Un esempio significativo è l'attenzione al ricambio generazionale, affrontata con il recente aggiornamento del bando "Insediamento giovani agricoltori". Le modifiche prevedono un premio d'insediamento maggiorato (fino a 70.000 € in aree rurali D e C3), nuove aliquote di sostegno per investimenti mirati, requisiti aggiornati sulla disponibilità dei terreni e sulla stabilità degli investimenti.

Questo tipo di intervento si inserisce nel più ampio panorama dei bandi agricoltura promossi dalla Regione, strumenti essenziali per supportare l'innovazione e la competitività delle imprese locali. In particolare, accanto al sostegno più tradizionale, le Marche valorizzano la multifunzionalità agricola con progetti di forte impatto sociale.

Ne è testimonianza "Renovo", il vino presentato a Vinitaly 2025, frutto di un progetto di agricoltura sociale che ha coinvolto i detenuti dell'istituto penitenziario di Montacuto (Ancona). Forte di una legge regionale pionieristica sull'agricoltura sociale del 2011, la Regione ha supportato questa iniziativa che mira al reinserimento lavorativo e formativo e alla creazione di micro-impresa, trasformando un'attività agricola in un'opportunità di riscatto sociale. Un esempio di come, anche in un settore sotto pressione, si possano generare valore sociale ed economico attraverso l'innovazione.

In conclusione, il settore agricoltura naviga tra le sfide comuni a livello europeo e una forte resilienza interna. Il futuro richiederà un monitoraggio attento dei costi e delle politiche commerciali, ma soprattutto un sostegno continuo e mirato. Investire sui giovani e sull'innovazione, anche in chiave sociale, appare la strada maestra per garantire la sostenibilità e la prosperità a lungo termine di questo settore vitale.

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