Il giovane Abbadi Alì Fatmi, originario di Mantova ma studente universitario a Bologna, è il vincitore del concorso nazionale di poesia “Le stanze del tempo” promosso annualmente dalla Fondazione Claudi di Serrapetrona.
La commissione giudicatrice, presieduta da Davide Rondoni, ha giudicato meritevoli del premio i suoi componimenti fra le diverse decine di opere inviate da aspiranti poeti di tutt'Italia. La premiazione si è svolta a Roma, presso la sede del Pio Sodalizio dei Piceni, in occasione del Piccolo Festival dell'Essenziale, organizzato dalla stessa Fondazione Claudi e giunto quest'anno alla dodicesima edizione. A consegnare il riconoscimento ad Abbadi Alì Fatmi sono stati il presidente Massimo Ciambotti e il poeta (di origini civitanovesi, ma residente a Roma) Nicola Bultrini.
Dopo la consegna del premio è stata riproposta la lezione-spettacolo “Tu e Claudio” che era stata presentata a Serrapetrona con successo, tanto da svilupparsi poi in una vera e propria rappresentazione teatrale incentrata sulla vita del poeta e umanista Claudio Claudi, messa in scena al teatro Feronia di San Severino per la regia di Giulia Merelli e Gabriele Codoni.
Protagonisti della lezione-spettacolo applaudita a Roma sono stati Giacomo Rosselli e la stessa Giulia Merelli assieme alla danzatrice Silvia Capponi. Le musiche sono state attinte dal cantautorato di Serena Abrami che ha composto delle micro-canzoni sulle liriche di Claudio Claudi, collaborando con Monica Del Carpio al violoncello e Francesco “Frank” Micucci (“Ganapati Studio”) al sound editing.
La doppia iniziativa, come detto, è stata inserita nel programma del “Piccolo Festival dell'Essenziale” che si è sviluppato quest'anno attorno ai temi “Pazienza, Intelligenza, Sentimento e Diversità”. Nella sezione dedicata all'Intelligenza, in cui è stato approfondito anche il rapporto fra intelligenza artificiale e libertà, è stato molto apprezzato l'intervento del giornalista, scrittore e filosofo Marcello Veneziani.
Vittoria preziosa ma tutt’altro che facile per la Halley Matelica, che fa sua la sfida con il fanalino di coda Mediterranea Teramo infilando così il terzo successo in fila. Ci mette un tempo abbondante la squadra di coach Trullo (sempre senza l’argentino Zanzottera, oltre ai lungodegenti Mazzotti e Musci) per scrollarsi di dosso la combattiva formazione abruzzese, che ci ha provato fino in fondo a giocarsi le sue carte: alla lunga, però, la differenza di qualità tra le due squadre ha fatto la differenza.
Avvio equilibrato sul parquet di Castelraimondo, con Teramo che pressa a tutto campo e mischia le carte con tante difese tattiche. Gli ospiti tengono più volte il naso avanti, ma è l’ingresso dalla panchina di Arnaldo a dare il boost giusto ai matelicesi, che piazzano un parziale di 9-0 per dare la prima mini-spallata al match (20-14 al 9’).
La Mediterranea non si scompone, il punteggio fa l’elastico per tutto il secondo periodo, con la Halley sorretta da uno scatenato Arnaldo (16 punti a metà partita) cui fa da contraltare un altrettanto torrido Caroè. Si viaggia a braccetto, con la Vigor sempre avanti ma con scarti minimi, fino agli ultimi minuti prima dell’intervallo lungo, quando i guizzi di Panzini e Riccio danno per la prima volta nel match alla Halley un vantaggio superiore ai due possessi (44-36).
È al rientro sul parquet che la Vigor allarga la forbice in maniera davvero significativa. Un Dieng limitato dai falli nella prima metà di gara inizia a carburare, Riccio e Rolli fanno il resto e i padroni di casa affondano il colpo, arrivando fino al +15 (60-45 al 27’ firmato proprio da Rolli). Teramo fa quel che può con grande dedizione ma poca precisione, Matelica tocca anche il +18 in apertura di quarto periodo (un gioco da 3 punti di Eliantonio per il 68-50), poi alza il piede dall’acceleratore e soffre la 1-3-1 ordinata da coach Stirpe. Teramo rientra fino a -11, ma spreca troppo per poter mettere davvero paura.
La Halley confezione così la terza vittoria in fila e resta in scia alla capolista Recanati, che è a sole 2 lunghezze di vantaggio: considerati i mille problemi di questo tribolato inizio di stagione e in attesa del big match di domenica prossima in casa della Italservice Pesaro, può andare bene così.
Questo il commento di coach Trullo a fine partita: «Due quarti piuttosto sofferti, poi siamo saliti fino a +15 ma non siamo stati cinici fino in fondo, potevamo andare a +20 e invece li abbiamo fatti riavvicinare. Teramo aveva fatto vedere contro il Bramante che non è una squadra materasso e l’ha dimostrato anche oggi, hanno grande fisicità e questo anche oggi ci ha messo in difficoltà come in altre situazioni. Mancando il nostro centro titolare e un giocatore come Zanzottera che è un grande rimbalzista soffriamo da questo punto di vista. Alla fine penso che abbiamo vinto meritatamente, soffrendo nel primo tempo ma controllando nel secondo. Questo è un campionato più equilibrato rispetto all’anno scorso, i risultati lo stanno dicendo: tante squadre possono ambire ai playoff. Pian piano dobbiamo cercare di crescere stando insieme, abbiamo aggiunto di recente due giocatori, è chiaro che la forma fisica, in particolare quella di Eliantonio, non sia al top. Ma cresceranno e cresceremo, sia difensivamente che offensivamente. Domenica avremo uno scontro diretto importante come quello contro il Loreto, hanno avuto delle battute d’arresto ma sappiamo che questa è una delle squadre migliori di questo campionato per il roster che ha. Puntano decisamente ad arrivare fino in fondo: speriamo di avere buone notizie per il tesseramento di Zanzottera, sarebbe fondamentale per noi».
HALLEY MATELICA-MEDITERRANEA TERAMO 83-71
MATELICA: Arnaldo 20, Rolli 7, Panzini 9, Mentonelli 5, Mazzolini ne, Dieng 15, Morgillo 11, Ferretti, Riccio 13, Gaeta, Musci ne, Eliantonio 3. All.: Trullo.
TERAMO: Caroè 24, Moro, Marinelli 14, Tommarelli, Mazzagatti 14, Gaspari ne, Massotti 9, Laraia ne, Di Francesco ne, Benzoni 7, Gueye 3, Luponetti ne. All.: Stirpe.
ARBITRI: Uncini, Flocco.
PARZIALI: 22-19, 22-17, 21-14, 18-21.
Ha tentato di sfuggire alle fiamme che si sono sprigionate all'interno del suo appartamento in via Trieste ad Ancona gettandosi dalla finestra. Un uomo è stato trasportato all'ospedale di Torrette in codice rosso, ma non sarebbe in pericolo di vita. È il bilancio di un incendio avvenuto, alle 18:30 di domenica, all'interno di un appartamento situato al secondo piano di una palazzina.
Sul posto i vigili del fuoco hanno domato l'incendio. Sul posto due squadre, con il supporto di un’autoscala, hanno messo in sicurezza l’area colpita. Sul luogo del rogo anche i sanitari della Croce gialla. L' uomo, di origini sudamericane, è uno dei cinque inquilini che abitano l'appartamento all'interno nel quale si sono sprigionate le fiamme.
Preso dal panico, si è gettato dalla finestre al secondo piano dell'edificio. Secondo quanto si apprende le sue condizioni non destano preoccupazione. Sul posto sono intervenuti i carabinieri.
Nel pomeriggio di sabato 26 ottobre a Macerata si è svolta l’inaugurazione del nuovo punto ristoro presso la storica Rosticceria Porfiri, un’attività che rappresenta un vero e proprio pezzo di storia culinaria della città.
Nata nel 1963 grazie alla dedizione e alla passione di Ezio Porfiri e di sua moglie Silvana, la rosticceria ha saputo tramandare l’arte della buona cucina per ben tre generazioni, fino a diventare oggi un simbolo di tradizione e qualità. Nel 1988, alla gestione si sono aggiunti la figlia Stefania Porfiri con il marito Stefano, che hanno mantenuto viva l’eredità familiare portando avanti con impegno l’attività, sempre attenta a soddisfare i gusti dei clienti. Con l’ingresso, nel 2018, della terza generazione rappresentata da Luca e Marco Mancini, la rosticceria ha accolto nuove idee e un rinnovato entusiasmo, garantendo continuità e freschezza all’attività di famiglia.
Quest’anno, con i suoi 61 anni di storia, la gestione Porfiri si arricchisce di un nuovo spazio pensato per offrire un’esperienza di ristoro ancora più completa e piacevole. Da ora in avanti potranno infatti essere gustate al tavolo tante prelibatezze della tradizione culinaria marchigiana, dai vincisgrassi alla porchetta, dalla galantina alle fritture, verdure gratinate, oltre a pizze di formaggio e dolci come zuppa inglese e tiramisù.
Il nuovo punto ristoro rappresenta un passo importante per la famiglia Porfiri, che ha voluto celebrare questo traguardo con amici, clienti storici e nuovi visitatori, condividendo un pomeriggio di sapori autentici e ricordi.
La quarta giornata di campionato regala una vittoria sofferta alla Omifer Palmi, che supera la sfida contro Banca Macerata Fisiomed dopo cinque set intensi e combattuti (3-2). Entrambe le squadre, consapevoli dell'importanza della posta in palio, hanno lottato fino all'ultimo per guadagnare punti fondamentali e allontanarsi dalla zona bassa della classifica. Determinante è stata la prestazione dell'opposto calabrese Sala, che insieme ai suoi compagni è riuscito a ribaltare il momentaneo 1-2 a favore dei maceratesi, lasciando ai ragazzi di Macerata un risultato amaro e la possibilità di rifarsi nella prossima sfida casalinga contro l' Emma Villas Siena, prevista per la serata di Halloween.
Radici cambia sestetto rispetto alla precedente, Mariani è il palleggiatore, gli attaccanti di palla alta sono Corrado, Benavidez e Lawrence, Gitto-Guastamacchia in posto tre, Donati in seconda linea. C’è la tanto attesa novità Klapwijk in campo biancorosso, l’olandese entra in diagonale con il capitano Marsili. Completano la formazione Ottaviani e Valchinov in posto 4, Fall-Berger al centro, Gabbanelli libero.
Primo set. Palmi parte forte con l’ace di Mariani, risponde subito Klapwijk per il 3-3. Macerata prova a scappare, ma i calabresi rimangono in scia e superano grazie ai 4 aces iniziali: 10-9, Benavidez è una furia al servizio. Palmi è più attenta, Benavidez ferma a muro l’opposto olandese e Castellano ferma per la prima il gioco sul 15-13. Ancora imperfezioni in campo maceratese, Palmi approfitta per il 18-15. Marsili sbaglia la spostata verso Fall, ma i due ace di Klapwijk portano il punteggio sul 22- 21. Benavidez porta il primo set point per la sua squadra, chiude sempre l’argentino per l’iniziale 25-23.
Secondo set. Il solito ace di uno scatenato Benavidez apre il set, il pallonetto di Niels è altrettanto sublime: 2-3 in avvio. Festival delle battute sbagliate, 6-8 ospite. Macerata spinge e sembra poter allungare, ma Marsili si fa murare il secondo tocco e si arriva in parità a quota 12. L’esperienza di Ottaviani tiene in equilibrio il set, Castellano ferma il gioco: vuole spiegare ai suoi la ricetta per portare il set a casa (18-17). Benavidez ribadisce ancora che è lui l’MVP in battuta di serata, ma Valchinov e il suo pallonetto spinto rendono ancora aperto il set (20-19). Si va ai vantaggi, i due errori consecutivi di Corrado portano il match in parità, 27-29.
Terzo set. Si inizia col solito punto a punto, l’out di Berger sul 8-6 permette l’ingresso in campo di Sanfilippo. Vicino a Fall c’è scritto “sentenza”, 10-10, ancora equilibrio. Il muro targato Fall-Marsili permette a Macerata di fuggire per un 11-15 di importanza capitale. Allungo marchigiano per il 12-17, il primo tempo di Sanfilippo garantisce ancora il +4 (15-19). Il set prosegue con un solido cambio-palla per le due squadre, per questo Macerata si prende il primo punto della contesa col 21-25.
Quarto set. In campo palmense si vede Sala per Lawrence. Mariani prova la pipe ma nessuno è lì per attaccare, +2 Macerata a inizio (4-6). La situazione poco dopo si capovolge, Donati è molto bravo in copertura e Sala finalizza bene per il 9-7. Valchinov segna un mani-out intelligente, Sala è pericolosamente caldo: 14-11 Palmi. Maccarone sbarra la strada a Klapwijk ma Macerata è più vicina, 16-15. Sala accende gli animi, ma è lo stesso ex-Modena che costringe il suo allenatore al time-out sul 19-18. Fine set sempre sul filo del rasoio, chiude Mariani sul 25-21.
Quinto set. Importante pausa iniziale per il video-check dell’1-2. Il tiebreak è molto confuso e pieno di pause, le panchine protestano, 5-4 Palmi. Ancora ace di Mariani, il cambio campo arriva sull’8-5. Nella metà campo maceratese si nota un calo fisico e mentale, soprattutto in ricezione, una decisione contestata porta al time-out disperato di Castellano sul 12-5. Il match viene chiuso da un errore di Pozzebon, 15-8.
Niels Klapwijk, opposto: “E’ molto difficile parlare dopo una sconfitta ma sono davvero felice di esser tornato a giocare. Sapevamo potesse essere un match difficile e lo è stato. È anche molto difficile giocare dopo una trasferta così lunga, in una palestra così. Loro hanno risolto la partita mettendoci molta pressione al servizio. Dopo il primo set, siamo tornati bene in partita ma dopo, perdendo il momento, loro hanno avuto la meglio. È abbastanza spiacevole tornare a casa così”.
Primo stop stagionale per la CBF Balducci HR che cede in quattro set al Fontescodella di Macerata nel big match con la Omag-Mt San Giovanni in Marignano nella sfida al vertice tra le due formazioni a punteggio pieno nel Girone A della Serie A2 Tigotà. Le romagnole, con una prestazione concreta in ogni fondamentale, mettono in difficoltà le arancionere che reagiscono nel terzo set ma poi devono cedere al servizio efficace della formazione di Bellano, ai colpi di Ortolani e compagne, guidate della MVP Polesello (100% in attacco con 4 muri) e dai 13 muri complessivi di squadra. Non bastano i 19 punti di Decortes, top scorer del match e premiata come miglior realizzatrice della Serie A2 Tigotà 2023/24 ad inizio gara.
Partenza in salita per la CBF Balducci HR nel primo set: arancionere in difficoltà soprattutto in attacco mentre San Giovanni spinge sull’acceleratore fino al 4-13 con Ortolani (8 punti a fine set) sugli scudi. Le maceratesi iniziano a macinare gioco dopo i cambi di Lionetti ma la rimonta (Mazzon e Decortes 4 punti a testa) si spegne dopo un lungo scambio chiuso dalle romagnole (22-25), molto solide in ricezione. Più equilibrio nel secondo set fino al cuore del parziale (13-13), poi viene fuori l’Omag-Mt costruisce il +6 (16-22), non riesce il nuovo tentativo di rimonta della CBF Balducci HR sul finale (22-25). Nel terzo subito veemente reazione CBF Balducci HR: il 7-0 sul turno al servizio di Decortes segna già il parziale, i 5 muri arancioneri fanno il resto per il 25-19. L’Omag-Mt ritrova la fluidità nel gioco di inizio gara nel quarto (8-14), le arancionere provano a rientrare ancora una volta (15-18) e di nuovo sul 20-22 ma San Giovanni tiene i nervi saldi e chiude il match 22-25.
Coach Lionetti riparte con Bonelli-Decortes, Mazzon-Caruso, Battista-Fiesoli, Bresciani libero. Per coach Bellano in campo Nicolini-Ortolani, Consoli-Parini, Nardo-Piovesan, Valoppi libero.
Inizio complicato nel primo set con San Giovanni che sfrutta le difficoltà in attacco delle arancionere: 1-4 e poi 2-8 per le romagnole che con i colpi di ortolani e i muri di Parini salgono al +6. Lionetti inserisce Braida per Bonelli, Caruso aggancia il 4-8 a filo rete, arrivano però il muro di Nicolini e altri tre errori in attacco consecutivi arancioneri per il 4-13. Entra Bulaich per Fiesoli, Decortes contrattacca il 7-15 poi sul suo servizio la CBF Balducci HR inizia a risalire (9-15 con Braida a filo rete e 10-15 ancora Decortes) ma San Giovanni tiene le distanze con l’ace di Nicolini (10-17). Ortolani arrotonda in contrattacco (12-20), ci sono però il muro di Caruso e l’errore di Consoli (16-20) che riportano sotto le arancionere, rientra Bonelli e l’invasione di Nardo firma il 19-22. L’Omag-Mt arriva al set ball (21-24), Mazzon annulla (22-24) poi dopo un lungo scambio chiude Ortolani 22-25.
La CBF Balducci HR (c’è Bulaich per Fiesoli, Bonelli è in regia) parte meglio nel secondo set (5-3 con Decortes) ma San Giovanni c’è con Nardo e il muro di Parini (6-8), Lionetti inserisce Fiesoli per Battista. Decortes impatta da seconda linea (9-9) e sorpassa (11-10), Bellano cambia al centro con Polesello per Parini, Bulaich trova la riga (13-12) poi Consoli e Nardo firmano il nuovo +2 (13-15). Una difesa di Ortolani cade nel campo arancionero (14-17), l’Omag-Mt lavora bene in fase di cambio palla (15-18) e trova buone risposte dal servizio (15-19, ace Nicolini) e in attacco (15-20, Ortolani). Rientra Battista per Fiesoli, Decortes non trova le mani del muro (16-22), c’è l’ace della neo entrata Sanguigni (18-22) e il colpo a filo rete di Mazzon sul servizio di Decortes (20-23). Bonelli mura Piovesan (21-23), le arancionere non sfruttano il contrattacco del possibile -1 (21-24) e il parziale si chiude sull’errore al servizio di Bulaich (22-25).
Partenza sprint nel terzo set con Decortes al servizio: un ace, la palla a filo rete di Mazzon, l’errore di Piovesan e il muro di Battista firmano il 7-0 arancionero. Entra Bagnoli in regia per Nicolini, Piovesan favorisce il 9-4 di Consoli, Caruso c’è a muro (12-6) così come Mazzon (15-8), Ortolani mette giù il 15-10. Entra Orlandi per Mazzon e firma subito il 16-10, Bonelli ferma Piovesan (17-10), ancora Ortolani (18-13) e l’ace di Consoli riportano San Giovanni a -4 (18-14). Decortes tiene il +5 con un gran diagonale (21-16) e Battista mura (22-16), l’errore di Nardo vale il 24-18, Piovesan sbaglia il servizio per il 25-19.
L’Omag-Mt riparte nel quarto set col muro di Consoli (2-4), Piovesan inventa il 3-6 da seconda linea e Consoli e Nardo mette giù il 3-8 sfruttando il turno efficace in battuta proprio di Piovesan. Rientra Mazzon per Orlandi, Decortes non trova il tocco del muro (4-10), Lionetti riprova Braida in regia ma c’è anche il muro di Polesello (5-12). Battista firma il 7-12, Polesello mura ancora (7-14) e Ortolani fa 10-17. Braida ci prova con l’ace del 13-18, arrivano gli errori di Nardo e Consoli (15-18), Piovesan risolve un lungo scambio (16-20). Battista a filo rete firma il 19-22, Decortes mette l’ace (20-22) e il 21-23, Ortolani guadagna il match ball (21-24), finisce 22-25.
Il fortino marchigiano resiste anche nel 5° turno della Regular Season. La Cucine Lube Civitanova supera Cisterna di Latina in tre set (25-14,25-19, 25-19), si porta a 9 punti in classifica mantenendo l’imbattibilità casalinga stagionale e ritrova un brillante Alex Nikolov a gara in corso. L’Eurosuole Forum si conferma una roccaforte invalicabile grazie alla terza affermazione in altrettante gare disputate a Civitanova Marche, mentre il team pontino non riesce a cambiare marcia e rimanda l’appuntamento con il primo successo stagionale nella SuperLega Credem Banca. La truppa di Guillermo Falasca ci riproverà domenica 3 novembre, alle 19.00, nella sfida chiave tra le mura amiche con Padova. Gli uomini di Giampaolo Medei, invece, ora vogliono sbloccarsi in trasferta. Per farlo servirà una prova ad alta intensità, sempre domenica (ore 20.30), al PalaBarton contro Perugia.
Civitanova scende in campo con Boninfante al palleggio e Lagumdzija terminale offensivo, Loeppky e Bottolo laterali, Chinenyeze e Podrascanin centrali, capitan Balaso libero. Cisterna schierata con l’ex biancorosso Baranowicz in cabina di regia e Faure opposto, Bayram e Ramon in banda, Mazzone e Nedeljkovic centrali, Pace libero.
Loeppky chiude da MVP e top scorer (14 punti con il 59% di positività, 1 ace e 3 block). Con lui in doppia cifra anche Lagumdzija (13), che supera in apertura di set il traguardo dei 1500 sigilli nella Regular Season. Prova negativa per i rivali, che si vedono annullare ogni tentativo di riaprire la contesa senza nessun elemento in doppia cifra.
Parentesi iniziale con uno scroscio di applausi per Enrico Diamantini, ex centrale biancorosso, ora a Cisterna, celebrato con un omaggio del Club di casa.
Primo set senza storia, la Lube attacca con il 67%, si impone al servizio (3 ace a zero), a muro (3-0), gestendo con la massima sicurezza ricezione e difesa fin dal primo strappo firmato da tre giocate di Loeppky (5 punti). Nel secondo set gli ospiti crescono a muro, ma il canovaccio è lo stesso e i brividi maggiori non arrivano dal punteggio, con i padroni di casa sempre avanti, ma per l’ingresso di Alex Nikolov, subito concreto con il suo primo sigillo e riconfermato dall’inizio nel parziale successivo. Il terzo atto presenta qualche difficoltà in più per gli uomini di Medei, ma la determinazione dei marchigiani e le problematiche in ricezione degli ospiti aprono la strada all’allungo decisivo dei padroni di casa, con Nikolov che mette a referto 5 punti.
Clima incandescente sulla curva dei Predators per il punto n. 1500 di Lagumdzija in Regular Season e per il primo muro di Podrascanin all’Eurosuole Forum dopo il suo ritorno, ma lo strappo arriva con tre prodezze di Loeppky (10-6), l’allungo con il tocco beffardo di Bottolo (12-7). Civitanova dilaga dopo l’ace dello stesso Bottolo, con lo schiacciatore che tiene il servizio fino al 18-10. Lube incontenibile in battuta, anche il Potke colpisce dai nove metri con due ace alternati da un muro dei suoi (22-11). Loeppky chiude il set (25-14).
Buon avvio dei cucinieri anche nel secondo set (10-7). I biancorossi giocano senza pensieri e dopo una fase di gioco prolungata trovano il +5 con Loeppky (15-10). Cisterna reagisce, ma i biancorossi lasciano poco margine e allungano con la serie di Podrascanin al servizio (18-12). Sul 21-17 Medei inserisce Nikolov, suo il punto seguito da applausi per il 23-18. Tutto scorre alla perfezione nella metà campo dei cucinieri, mentre il team laziale forza i colpi, come in occasione del servizio out che consegna il set alla Lube (25-19).
Nel terzo parziale Nikolov parte nel 6+1. Lube aggressiva sia in attacco che a muro (7-3). Gli uomini di Falasca giocano il tutto per tutto (9-8). La pressione di Civitanova riporta la gara sui binari già visti (17-12), ma Baranowicz al servizio prova a riaprire i giochi (18-15). Poi è la volta del nuovo entrato Poriya mostrare le sue doti balistiche dai nove metri con l’ace del 20-15 per la Lube. La potenza di Lagumdzija piega le mani al muro avversario (23-16). Cisterna Volley capitola direttamente dai nove metri sbagliando il servizio (25-19).
Secondo pareggio consecutivo per il Chiesanuova, sempre per 1-1 e subendo la risposta degli avversari. Risultato sostanzialmente giusto al “Sandro Ultimi”, con una ripresa più vivace. Il pari dopo 97' rallenta la corsa dei biancorossi che vengono raggiunti al secondo posto (16 punti, -1 dalla Maceratese) dal K-Sport Montecchio restando comunque gli unici imbattuti. L'1-1 è invece più gradito al Montefano (12° posto con 8 punti) poiché è vero che diventano 6 le gare senza successo, ma dopo 2 ko e il cambio in panca, è punto di ripartenza per i viola. Pasqui e Alla, proprio i due marcatori, i migliori sul sintetico.
Mobili è ancora squalificato e in panca ne fa le veci Tacconi. Il Chiesanuova adotta il solito 4-3-3 ma cambiano gli interpreti, con il 2007 Perini e Carnevali che fungono da mezzali molto avanzate. Prima sulla panchina del Montefano per Amadio che sceglie il 4-2-3-1 con il ritrovato Alla in mezzo al fianco di Gabrielli. Il quasi derby si sblocca presto. Al 13' punizione dalla destra, Pasqui spizza di testa ad incrociare e David non ci arriva: 1-0. Gli ospiti comunque reagiscono subito, destro di Nardacchione, Fatone di pugni. Al 21' punizione di Alla, il giro c'è ma è debole e Fatone neutralizza, poi il Montefano perde l'ariete Papa per infortunio. La frazione non riserva altro, se non i cartellini che Pasqui, imprendibile con i suoi dribbling, fa prendere ai rivali.
Si ricomincia con una zingarata di Sbarbati, il tiro è messo in angolo da David. Al 53' ancora Pasqui svetta di testa ma stavolta manda alto. Preso per mano da un Alla appena tornato ma già padrone della mediana, il Montefano pian piano cresce e sembra averne di più anche atleticamente. Al 61' destro di capitan Bonacci e palla alta di poco, 2' dopo su una punizione dubbia proprio Alla va di potenza e, seppur senza angolare, riesce a trafiggere Fatone: 1-1. Come a Fabriano il Chiesanuova è raggiunto ma 2' dopo su punizione potrebbe raddoppiare immediatamente. Sarebbe una mazzata per gli ospiti che invece si salvano su una doppia chance ravvicinata. La gara diventa bellissima perchè i locali rivogliono il vantaggio e Mobili mette forze fresche in mezzo, gli ospiti però hanno preso fiducia. Al 70' gran palla del 2008 Scocco a tagliare il campo per Nardacchione e destro out. Al 72' giocata di Sbarbati sul fondo, palla a Mongiello che mette dentro e Canavessio anticipa ma non trova la porta. Infine al 90' pasticcio biancorosso e proteste viola per un intervento di Fatone fuori area non ritenuto di mano dall'arbitro.
Il formalwear del brand italiano è stato protagonista dell’evento del 26 ottobre, in cui è stata ufficializzata la collaborazione alla presenza dei giocatori e di Silvio Calvigioni Tombolini. L’evento si è svolto prima allo stadio e poi nello store di Al Rubaiyat. Presentata anche la nuova collezione menswear FW 25.
Tombolini ha ufficializzato la sua partnership con Al-Nassr, uno dei club calcistici più titolati e vincenti dell’Arabia Saudita, che, sotto la guida del tecnico italiano Stefano Pioli e grazie a campioni del calibro di Cristiano Ronaldo e Otavio, sta rapidamente scalando la vetta della Saudi Pro League. E non è un caso che lo stile italiano del brand marchigiano sia l’espressione perfetta di quei valori di sport ma anche di eleganza capaci di creare una visione e insieme una filosofia in cui il maschile contemporaneo si riconosce.
Anche e soprattutto in una dimensione vincente. In quest’ottica si è quindi concretizzata un’intesa, siglata lo scorso mese di marzo, in base alla quale Tombolini è lo sponsor ufficiale della squadra per il formalwear che vestirà gli atleti, lo staff tecnico e la dirigenza con le divise create appositamente sulla base di codici estetici identitari. L’occasione per presentarle è stata il duplice appuntamento che avventuto alla presenza dell’intera squadra di Al-Nassr e di Silvio Calvigioni Tombolini, direttore commerciale e marketing del brand marchigiano, lo scorso 26 ottobre.
Al termine degli allenamenti, gli atleti hanno ricevuto i samples della nuova collezione e poi, insieme a Silvio Calvigioni Tombolini, si sono recati nello store all’interno del Al Rubaiyat Department Store a Riyadh per un evento che ha visto protagonista anche la FW 25 di Tombolini, mostrata in una preview a una selezione di top client.
“È un onore per noi perseguire in una partnership nella quale riconosciamo quella straordinaria sinergia e comunanza di valori – passione, disciplina, volontà di eccellere – che ci unisce” ha commentato Silvio Calvigioni Tombolini.
“Inoltre questa collaborazione ci permette di accrescere la nostra visibilità e di perfezionare la percezione del brand, raggiungendo una audience più vasta e diversificata, oltre che rivelarsi fondamentale per confermare la nostra presenza in un mercato strategico come quello mediorientale”.
La proposta di abiti studiata da Tombolini per Al-Nassr include, innanzitutto, la linea TMB running, che presenta un ensemble in tre pezzi blu composto da giacca, pantaloni e t-way con cappuccio, realizzati in jersey stretch dal cuore high tech: il fit perfetto, i tagli precisi e la leggerezza rendono questi capi confortevoli e adatti a seguire i movimenti del corpo senza costrizioni. Accanto a questa, i modelli della linea Zero Gravity, sartoriale e matericamente impalpabile, dal taglio perfetto e dall’indosso morbidissimo, capolavori di manifattura e innovazione che riassumono alla perfezione il dna del brand italiano.
Ancora rimandato il ritorno alla vitoria casalinga per la Maceratese. I biancorossi, pur conducendo per gran parte del match, vengono fermati sul 2-2 dall'Urbino e sprecano un'occasione per consolidare il primato in classifica. La squadra di Possanzini, in vantaggio 2-0 al termine del primo tempo, non vince tra le mura dell'Helvia Recina dal 15 settembre, e il pareggio di oggi lascia un certo amaro in bocca. L'Urbino, invece, guadagna un punto prezioso fuori casa, il primo di questa stagione, e resta in una tranquilla posizione di metà classifica.
La Maceratese, che deve fare i conti con le assenze importanti di Ciattaglia, Oses e Albanesi, scende in campo con l'ultimo arrivato Del Moro e Mastroippolito al centro della difesa al fianco di Lucero. L'Urbino, invece, si presenta senza Montesi e Sartori ma con Tamagnini di nuovo disponibile.
Il match parte con gli ospiti pericolosi al 3' minuto: un errore di Bongelli favorisce Bardeggia, che serve Boccioletti, ma la conclusione finisce sul fondo. All'8', la Maceratese passa in vantaggio con un colpo di testa di Mastroippolito, che su calcio piazzato di Vanzan incrocia all'angolino alto, superando Alessandroni per l'1-0. La Rata continua a spingere e al 42' trova il raddoppio: la difesa dell'Urbino respinge corto un tiro di Ruani, e il subentrato Vrioni ne approfitta con un gran tiro al volo che vale il 2-0. Prima dell'intervallo, Bardeggia impegna Gagliardini, che si supera per mantenere il doppio vantaggio.
Nella ripresa, l'Urbino accorcia subito le distanze. Al 6' Galante, lasciato solo in area, firma il 2-1 con una diagonale che batte Gagliardini. La Maceratese ha l'occasione di ripristinare il doppio vantaggio, ma Vanzan manca il gol a tu per tu con Alessandroni. Poco dopo, Cognigni crea un'opportunità per Del Moro, che però manca clamorosamente la conclusione a porta sguarnita. Al 25', Zancocchia si rende pericoloso con un tiro dalla distanza, ma Gagliardini para brillantemente. Al 39' arriva l'episodio decisivo: Bongelli commette fallo in area su Arcangeli, e l'arbitro assegna il rigore. Dalla Bona non sbaglia e porta l'Urbino al pareggio. Nei minuti finali, l'Urbino sfiora addirittura il colpaccio con un tiro di Galante che esce di poco.
La squadra di Possanzini non vince tra le mura dell'Helvia Recina dal 15 settembre, e il pareggio di oggi lascia un certo amaro in bocca. L'Urbino, invece, guadagna un punto prezioso fuori casa, il primo di questa stagione, e resta in una tranquilla posizione di metà classifica.
(Foto di Francesco Tartari)
Dopo la vittoria di Ancona e il pareggio interno con il Castelfidardo la Civitanovese torna ad assaporare la sconfitta, cadendo 2-0 sul campo della Vigor Senigallia. I gol di Kone nel primo tempo e di Ferrara allo scadere hanno sancito il successo dei padroni di casa in una partita equilibrata, in cui la squadra di Alfonsi ha creato buone occasioni senza però riuscire a finalizzare.
La Civitanovese inizia con intensità e al 6' Macarof si rende subito pericoloso, calciando al lato da posizione favorevole. Poco dopo, Buonavoglia serve Brunet che però spedisce alto da buona posizione. Al 19', la Vigor Senigallia passa in vantaggio con Kone, che conclude con precisione trovando il palo lontano. I rossoblù cercano di reagire, ma il portiere Roberto interviene su Padovani al 36', evitando il pareggio. Il primo tempo termina sull'1-0 per la Vigor.
Nella ripresa, la Civitanovese prova a rispondere. Al 23', una punizione di Capece impegna Roberto, che para anche il successivo tentativo di Diop sulla ribattuta. Entrambe le squadre faticano a trovare altre occasioni nette, fino al 48' quando Ferrara, su assist di Kone, sigla il 2-0 definitivo.
La partita si chiude con la vittoria della Vigor Senigallia, che ha saputo sfruttare le occasioni con maggiore precisione rispetto agli avversari. La Civitanovese ha mostrato buoni spunti offensivi, ma senza trovare il gol.
(Foto di Matteo Tarabelli)
In un’atmosfera avvolta dal fascino dei secoli passati, il borgo medievale di Urbisaglia si prepara a ospitare la sua prima Festa di Halloween, un evento che promette di incantare residenti e visitatori. La manifestazione, in programma per la serata di giovedì 31 ottobre dalle ore 17.00, si snoderà tra le affascinanti vie acciottolate e gli storici monumenti del paese, trasformandole in un palcoscenico di magia e mistero per i bambini.
L’iniziativa è promossa dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con associazioni locali e volontari, con l’intento di celebrare le tradizioni autunnali e rivitalizzare il turismo nella zona. La festa inizierà alle 17:00 con il tradizionale “dolcetto o scherzetto” e con attività didattiche per bambini, che potranno partecipare a laboratori creativi di intaglio e di creazione di maschere spaventose. Non mancheranno giochi a tema come la caccia al tesoro, proiezioni cinematografiche per i più piccoli e spettacoli di performer acrobatici.
Grande novità per gli amanti della storia e della cultura: a partire dalle 18.00, la suggestiva Rocca di Urbisaglia aprirà le sue porte gratuitamente al pubblico, offrendo un’opportunità imperdibile per esplorare uno dei gioielli architettonici del nostro territorio.
La Rocca, che domina il paesaggio circostante con la sua imponente struttura medievale, rappresenta un’importante testimonianza del passato storico di Urbisaglia e durante questa giornata di festa, i visitatori di tutte le età potranno accedere liberamente al suo mastio e a suoi camminamenti, immergendosi nella storia locale.Il sindaco di Urbisaglia Riccardo Natalini ha commentato: “Vogliamo rendere la Rocca un luogo di incontro e scoperta per tutti. L’ingresso gratuito è un modo per avvicinare la comunità alla nostra storia e alle nostre tradizioni. L’evento si preannuncia come un’opportunità unica per vivere la magia di Halloween in un contesto storico senza pari, offrendo momenti di svago e cultura per tutte le età. Questa festa sarà un momento di aggregazione e di riscoperta del nostro territorio”, conclude il sindaco di Urbisaglia. “
Per gli adulti, la serata si concluderà con degustazioni di piatti tipici locali e street food del territorio che promettono di sorprendere e deliziare.Non perdete l’occasione di immergervi in un’atmosfera incantata, dove storia e folklore si intrecciano, rendendo speciale questa prima Festa di Halloween.
Appena trascorso l’ottavo anniversario della scossa del 24 ottobre 2016 si guarda già avanti e questa volta alla transizione energetica e all’adozione di fonti rinnovabili, tema centrale per la Amministrazione e per il territorio.
“In particolare stiamo investendo con fondi comunali nella riqualificazione energetica del palazzetto dello sport in loc. Le Calvie - spiega il sindaco Roberto Lucarelli - in tutti gli edifici pubblici danneggiati dal sisma grazie ai fondi della ricostruzione. Ma il progetto più entusiasmante è quello della Comunità Energetica Rinnovabile, progettualità che stiamo affrontando come capofila insieme a un raggruppamento di otto comuni (Muccia, Serravalle di Chienti, Castelraimondo, Gagliole, Sefro, Pioraco e Fiuminata) e dell’Università di Camerino”.
La Comunità Energetica Rinnovabile (CER) rappresenta un’iniziativa innovativa che, però, ha recentemente dovuto affrontare una nuova sfida: la riduzione dei fondi pubblici disponibili, passati dal 100% iniziale al 40%. Il Commissario Castelli ha seguito in prima linea il complesso percorso che ha portato alla rimodulazione dei contributi. Al momento della sua nomina, il bando delle CER si trovava in una fase di stallo, reso quasi inattuabile da un mancato confronto preventivo con l’Europa e quindi sviluppato senza contemplare le direttive recepite nel Regolamento Generale di Esenzione per Categoria (GBER).
Dopo gli approfondimenti necessari, infatti, l’Europa ha imposto la riduzione del finanziamento massimo concesso, dal 100% iniziale a una soglia del 50%-65%, a seconda delle dimensioni dei comuni coinvolti. Ulteriori riduzioni, fino al 40%, sono state decise dagli stessi Comuni per poter accedere, anche, alla tariffa incentivante del GSE e per strategie di bilancio degli enti.
“Grazie alla virtuosa collaborazione con gli uffici del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica e del GSE, e al supporto di esperti - prosegue il sindaco Lucarelli - il senatore Castelli ha permesso agli Enti di mantenere il progetto di investimento delle CER senza perdere il finanziamento, strategico per accrescere l’efficienza energetica delle comunità e quindi aumentare la qualità nelle aree già martoriate dal sisma. La soluzione che abbiamo individuato, per realizzare la CER senza dover gravare ulteriormente sui cittadini è stata quella del Partenariato Pubblico Privato, un percorso diverso, in grado di far innalzare il livello qualitativo degli uffici, sviluppando una competenza tecnica e progettuale non tipica, ma sicuramente innovativa e strategica per garantire la sostenibilità economica duratura degli investimenti. Un banco di prova, questo, che ci consentirà di applicare questa strategia anche ad altri investimenti e opportunità. Questo strumento amministrativo consente al settore privato di partecipare al finanziamento di opere pubbliche in cambio della gestione, un’opportunità che, come ricordato anche dal Presidente dell’ANAC Giuseppe Busía, offre alle pubbliche amministrazioni uno “scambio di risorse, competenze e cultura.
Grazie al PPP, inoltre, i rischi a carico della pubblica amministrazione sono drasticamente ridotti, evitandole la gestione diretta in un quadro normativo in fase di applicazione e, spesso, ancora incerto. Attraverso questa soluzione, il bando delle CER ha ripreso slancio, trasformando ostacoli burocratici e finanziari in un’opportunità concreta di crescita e innovazione per le aree colpite dal sisma".
“Progetti come il nostro - conclude il primo cittadino di Camerino - dimostrano come sia possibile proseguire la ricostruzione territoriale con visione strategica e capacità di pianificazione a lungo termine. Essi rappresentano non solo un passo in avanti nella transizione energetica ma anche un esempio di come sfide complesse, come la nostra, possano essere convertite in occasioni di progresso e sostenibilità per il bene della collettività”.
Sono ben 23 le edizioni della mostra micologica e botanica matelicese. Ieri e oggi il gruppo micologico matelicese si è messo in vetrina con funghi e piante presso l’atrio di Palazzo Ottoni. Finalmente la tradizionale mostra è infatti tornata nel suo spazio originale, dopo diversi anni in cui a causa dei lavori post sisma era stata costretta a spostarsi.
La magnificenza di Palazzo Ottoni appena restaurato, le tante varietà di funghi ed essenze arboree e la perfetta organizzazione del gruppo matelicese, hanno fatto la differenza per un’edizione che è stata molto partecipata e apprezzata. L’amministrazione comunale ringrazia gli organizzatori e i partecipanti di questa 23esima edizione.
A 62 anni dalla morte, la città di Matelica ricorda e celebra la figura di Enrico Mattei. Come ogni anno Matelica si è fermata per ricordare il presidente dell’Eni, ucciso in un attentato aereo il 27 ottobre 1962. Il suo esempio è di fondamentale attualità ancora oggi, tant’è che lo stesso Governo sta portando avanti ormai da tempo il cosiddetto “piano Mattei”, ovvero una politica internazionale rivolta all’Africa basata sull’esempio lasciato in eredità dal petroliere matelicese.
Di questo e di altri importanti temi si è parlato stamattina,domenica 27 ottobre,presso il teatro Piermarini di Matelica. È stata la Fondazione Social Economic Development Enrico Mattei a organizzare il IV Convegno dal titolo «Il Metodo Mattei: Non c’è Pace senza Comunità, non c’è Comunità senza Lavoro, non c’è Lavoro senza Impresa, non c’è Impresa senza Energia».
Tanti i partecipanti di spicco del mondo istituzionale e imprenditoriale italiano ed estero. Il “metodo” Mattei aveva messo l’Italia al centro del settore energetico mondiale in nome della competenza tecnica, della qualità del lavoro, ma, soprattutto, di un metodo che faceva la differenza fondamentale. Ancora oggi il sacrificio di allora non è stato vano. Prima del convegno grande partecipazione anche alla commemorazione presso il cimitero comunale, dove è stata deposta una corona d’alloro presso la cappellina della famiglia Mattei. L’amministrazione comunale ha partecipato ai vari momenti ricordando e onorando la figura del concittadino Enrico Mattei.
“Mattei è stato un pioniere, un visionario che ha saputo trasformare il panorama energetico italiano e internazionale – ha detto il sindaco Denis Cingolani -. La sua determinazione, il suo coraggio e il suo spirito innovativo continuano a ispirarci ancora oggi. La sua eredità va oltre i successi imprenditoriali; rappresenta un simbolo di passione per il progresso e di impegno per il bene comune. Ha sempre creduto nella forza della cooperazione e nella necessità di un futuro sostenibile, valori che oggi sono più rilevanti che mai.
Qui, in questa terra che l’ha visto crescere, gli rendiamo omaggio. Promettiamo di onorare il suo ricordo, portando avanti i suoi ideali e lavorando per una comunità più unita e prospera. E a proposito di comunità, non possiamo dimenticare l’impatto positivo che Enrico Mattei ha avuto anche sulla nostra città. Le sue opere di bene e soprattutto il coinvolgimento dei matelicesi nelle sue aziende, hanno contribuito a migliorare la vita di molti concittadini. Ha creduto nel potenziale di Matelica, investendo nel futuro della nostra comunità e creando opportunità altrimenti inimmaginabili. È fondamentale che ora il suo esempio venga trasmesso alle generazioni future. Le scuole di Matelica e gli alunni matelicesi devono trovare in Mattei un modello da seguire: la sua passione, la sua dedizione al lavoro e il suo impegno per il bene comune sono insegnamenti preziosi per i nostri giovani. Vogliamo che i ragazzi comprendano l’importanza di sognare in grande e di impegnarsi per un futuro migliore. Oggi il "Piano Mattei" proposto dalla nostra presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, rappresenta una continuazione della sua visione. È fondamentale che la sua eredità venga portata avanti attraverso politiche concrete che possano davvero fare la differenza”.
Investimento a Civitanova Marche: un uomo di 47 anni è stato trasferito a Torrette in eliambulanza. Il fatto si è verificato nella serata di sabato, intorno alle 21, nel quartiere di Fontespina, lungo la Statale 16 Adriatica. Per cause da accertare il conducente di una Ford Fiesta ha colpito il pedone, residente a Porto Potenza, intento ad attraversare la strada. Scattato l'allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118 e della Croce Rossa di Porto Potenza Picena.
Gli operatori dell'emergenza, valutata la situazione ed i traumi riportati dal ferito, hanno deciso di richiedere l'ausilio dell'elisoccorso. L'uomo è stato, quindi, trasferito con un volo notturno all'ospedale Torrette di Ancona, dove svolgerà più approfonditi controlli. Non si troverebbe in pericolo di vita. Ai rilievi del sinistro procedono i carabinieri della Compagnia di Civitanova.
Dopo la gara rinviata a causa del maltempo in casa della Prime Cleaning Riccione (che sarà recuperata il 6 novembre), la Sios Novavetro San Severino subisce la prima sconfitta interna ad opera della Sir, formazione giovane ma giudicata come "una delle migliori del girone".
I settempedani, privi dell'opposto Luca Paolucci, alle prese con un problema muscolare, schierano la diagonale Palmigiani - Palazzesi e hanno un buon impatto sulla partita. Tant'è che vincono il primo set, mostrando buona determinazione e lucidità fino in fondo. Bene battuta e muro, decisivi due punti di Galabinov negli scambi più "caldi".
Gli umbri però alzano l'asticella nei successivi due parziali e la Sios si perde in alcuni fondamentali. Coach Adrian Pablo Pasquali le prova tutte: inserisce in regia Federico Bonaldo, classe 2004 (alto 190 cm), appena arrivato in casa Sios Novavetro dopo l'esperienza in serie C con il San Giovanni in Marignano; poi cambia i due centrali (dentro Ferrara e Angelini per Facchi e Corradini); ma la Sir continua a martellare, soprattutto con il suo opposto Simone Bellicori.
Nel quarto set c'è più partita, i locali - sospinti dal pubblico del "PalaCiarapica" - cercano di ritrovare la forza per arrivare al tie break, però la squadra umbra non cala il suo ritmo e porta a casa i tre punti. "Avevamo di fronte un ottimo avversario - dice il tecnico Adrian Pablo Pasquali a fine gara - ma, dopo il primo set, abbiamo commesso errori. La sosta forzata non ci ha giovato: la nostra è una squadra nuova, che ha bisogno di giocare insieme per crescere. Bisogna continuare a lavorare".
Tabellino
SIOS NOVAVETRO SAN SEVERINO MARCHE: Facchi, Plesca, Bonaldo, Corradini, Palmigiani, Ferrara, Palazzesi, Caciorgna, Marinozzi, Galabinov, Angelini, Romiti, Torresi. All. Pasquali.
SIR ITS UMBRIA ACADEMY PERUGIA: Tesone, Bucciarelli, Lucarelli, Fiori, Grassi, Bruno, Vagnetti, Severini, Modugno, Fossa, Dionigi, Cannilla, Bellicori. All. Ferraro. Arbitri: Marzio Camiscia e Alessio Cocco.
Era il 1974 quando, con il diploma da ragionieri in mano, hanno intrapreso il loro percorso lavorativo che li ha portati a conquistare i risultati professionali che si erano prefissati da giovani studenti dell’Istituto Tecnico Commerciale Einaudi di Tolentino.
Oggi, a cinquant’anni da quel punto di partenza,si sono ritrovati per festeggiare il mezzo secolo dal diploma. Sono gli studenti della 5B che nei giorni scorsi hanno organizzato una reunion per ricordare quegli anni trascorsi insieme sui banchi di scuola e raccontarsi il percorso che ciascuno di loro ha intrapreso successivamente.
Un momento conviviale al ristorante Chiaroscuro di Belforte del Chienti è stata l’occasione per riunire 16 dei 23 studenti della classe, con un pensiero rivolto anche a chi non c’è più. C’è chi è arrivato da fuori provincia e addirittura da fuori regione per non mancare all’incontro.
La rimpatriata ha permesso loro di constatare come la scuola abbia dato a ognuno le basi per affrontare il futuro, dagli studi universitari a impieghi di rilievo, anche a capo di importanti aziende. Hanno ricordato aneddoti, gite e momenti di divertimento con un pizzico di nostalgia. Infine la foto di rito con il diploma: questa volta per certificare che dagli esami di maturità sono passati cinquant’anni.
Nell'era digitale, dove le emozioni vengono spesso espresse attraverso schermi e social media, il valore della scrittura creativa emerge come un potente strumento di crescita personale e comunicazione. Nella giornata di sabato si è svolto un workshop dedicato ai giovani tra i 16 e i 25 anni presso la scuola Spazio hip hop Zona 14, due ore intense che hanno offerto un'opportunità unica di esplorare le proprie emozioni e sviluppare competenze fondamentali per la vita. Un nuovo format del grande contenitore del Festival Io Desidero.
Guidato da Martina Bernocchi detta IBI, giovane attrice e poetessa che si muove tra le performance di poetry slam dal vivo e il mondo dei social, dove pubblica video in cui recita le sue poesie (o “monologhi brutti”, come ironicamente li definisce), una, se pur giovane, esperta di scrittura creativa.
Il workshop ha attirato un gruppo di circa 20 partecipanti, pronti a immergersi in un viaggio di scoperta e autoespressione. L'atmosfera era carica di entusiasmo e curiosità, con i giovani che si sono messi in gioco, condividendo esperienze personali e sperimentando nuove tecniche narrative.
Durante questo breve ma intenso percorso i partecipanti hanno appreso non solo come esprimere le proprie emozioni attraverso la scrittura, ma anche come utilizzare queste competenze per affrontare le sfide quotidiane. "Scrivere è un modo per dare voce a ciò che sentiamo, per comprendere meglio noi stessi e il mondo intorno a noi", ha affermato una giovane partecipante. "È uno strumento che può aiutarci a sviluppare empatia e capacità di rialzarsi dopo una brutta storia".
Il valore della scrittura creativa va oltre il semplice atto di scrivere. Essa promuove abilità come il pensiero critico, la comunicazione e la capacità di riflessione, tutte competenze fondamentali nel percorso di crescita dei giovani.
La risposta dei partecipanti è stata entusiasta. Molti di loro hanno condiviso come il pomeriggio abbia rappresentato un'opportunità per affrontare emozioni complesse e costruire un legame con gli altri. "Non avevo mai pensato di usare la scrittura in questo modo - ha commentato un ragazzo -. È stata un'esperienza liberatoria e illuminante".
Marco Piampiani, animatore della scuola hip hop Zona 14 ha detto: "Nella musica hip hop e trap, le parole sono più di semplici rime, sono un potente strumento di espressione e connessione. Ogni verso racconta una storia, ogni battito trasmette un'emozione. Per i giovani, scrivere e ascoltare questi testi diventa un modo per dare voce alle proprie esperienze, alle gioie e alle sofferenze quotidiane. Le emozioni che troviamo il più delle volte nei testi sono autentiche e possono toccare il cuore di chi ascolta".
"Quando un giovane ascolta una canzone che parla delle sue lotte o delle sue aspirazioni, sente di non essere solo. Le parole diventano un rifugio, un modo per esplorare e comprendere sentimenti complessi - aggiunge Piampiani -. In un mondo che spesso silenzia le emozioni, la musica offre uno spazio sicuro per esprimere ciò che si prova. Che si tratti di una poesia o di una canzone, ogni parola ha il potere di ispirare e di creare un legame profondo tra chi scrive e chi ascolta. È fondamentale che i giovani comprendano il valore di questo strumento e lo usino per comunicare la loro verità. E’ stato bello ospitare IBI e Io Desidero, qui a Zona 14".
"Abbiamo sostenuto il progetto – ha spiegato Ludovica Fabbroni, animatrice della scuola hip hop Zona 14 - perché crediamo che sia realmente importante ascoltare i ragazzi nelle loro storie, creare per loro un ambiente intimo e confidenziale dove possano trovare serenerità nel raccontarsi e confrontarsi. Il fatto che non ne fossero tanti e che rientrassero tutti nella stessa fascia di età ha permesso a Martina di entrare forse più a contatto con i loro cuori. Abbiamo accolto questo format perché crediamo nel progetto Io Desidero e in tutte le buone intenzioni che ne risiedono. A volte cadiamo nella retorica dei discorsi, ma quando vengono fatte iniziative concrete come questa bisogna dargli un luogo, ospitalità e Zona14 è perfetta per questo".
Durante l’attività dei ragazzi a Zona 14, Davide Mecozzi, illustratore, ha realizzato - live - un’opera. Il Festival termina la tre giorni oggi pomeriggio, al CineTeatro Conti, alle 16:15, con la presenza di tanti giovani e di un giovane cantautore, Gabriele Vaccarella, in arte Argo. Argo dialogherà con Federico Bollini, dottore in neuroscienze cognitive ed educatore. Una performance che vuole aiutare chiunque si sia sentito solo, che vuole dare una preziosa opportunità di riflessione ai molti che sperimentano la solitudine digitale, sempre più connessi ma sempre più soli.
La Macagi Cingoli butta via in 80 secondi la seconda vittoria stagionale in Serie A Gold di pallamano. I ragazzi di Palazzi, infatti, hanno pareggiato per 30-30 lo scontro salvezza dell’8^ giornata contro Eppan, sciupando un vantaggio di 5 reti conquistato al 57°.
Negli ultimi tre minuti, però, cinque errori al tiro dei cingolani e 4 gol consecutivi della banda di Forer fissano il definitivo pareggio. Con questo punto, comunque, Cingoli riesce a staccare in classifica Camerano e Chiaravalle a quota 3 punti. Il bicchiere, comunque, è mezzo vuoto.
PRIMO TEMPO - Già nella prima frazione la Macagi riesce a mantenere dalla sua parte l’inerzia della partita, conquistando vantaggi di 3 reti a ripetizione. Makhlouf e Ciattaglia aprono le marcature, Singer accorcia (2-1). Makhlouf e Naghavialhosseini colpiscono il palo, ma i cingolani riescono comunque a mantenersi avanti nel parziale, grazie ai colpi soprattutto del tunisino.
Sul 4-3, Ciattaglia e Mangoni piazzano un mini break per il 6-3, con Noack decisivo su Zanutto. Lollo e Marques, però, ristabiliscono il -1 (6-5). Ci pensa Naghavialhosseini dall’altra parte a trovare il nuovo +3 sull’8-5, dopo l’errore al tiro di Ninguez.
Segue a questo punto un testa a testa tra le due squadre che si sblocca sul 12-9: Eppan, infatti, segna due reti di fila con Oberrauch e Zanutto, con Sölva a respingere il tentativo di Naghavialhosseini, parziale sul 12-11. Poco dopo i direttori di gara espellono con il cartellino rosso e blu Glisic per un colpo sul volto di D’Benedetto.
Gli ospiti restano comunque concentrati e riescono a pareggiare i conti al 25’ con Singer sul 14-14, dopo il 7 metri fallito da Somma. La Macagi, tuttavia, riesce a riconquistare due reti di vantaggio sul 17-15 con due colpi di Makhlouf, chiudendo il primo tempo con il +2.
SECONDO TEMPO - Nella ripresa Cingoli si porta per ben tre volte sul +5, ma non è lucida nel chiudere la gara e subisce la beffa del pareggio negli ultimi minuti. Naghavialhosseini, Ciattaglia e Makhlouf piazzano il 3-0 che vale il 20-15 al 33’, con Albanesi attento su Moreno Lopez. Sul 21-16, Oberrauch e Lollo rosicchiano due punti per il 21-18, con Raffl decisivo su Ciattaglia e Strappini. Marques colpisce un palo: Makhlouf ringrazia e fa + 4 (22-18).
Qui Eppan piazza un break di 0-3 firmato Lollo, Naghavialhosseini e Ninguez, così il parziale torna in equilibrio sul 22-21. Dopo il 24-22 di Ciattaglia, Lollo e Oberrauch completano la rimonta sul 24-24, con Raffl a respingere il tentativo di Naghavialhosseini. Gli alto-atesini trovano addirittura il +1 con Singer, ma gli arbitri annullano il gol per un’invasione.
Scaturisce proprio da questo episodio l’ultima fuga della Macagi che sembrava aver indirizzato la gara. Cingoli, infatti, trova un break di 5-0 con i gol di D’Benedetto, Makhlouf (3) e Somma, portandosi sul 30-25 al 57’. In questi frangenti Albanesi mura la sua porta, dicendo di no a Zanutto e Lollo.
IL FINALE - Quest’ultimo segna la rete del 30-26, dall’altra parte Naghavialhosseini colpisce il palo. Albanesi continua a miracoleggiare, questa volta sul tentativo di Ninguez, mentre dall’altra parte Rossetti fallisce il nuovo più 5 tirando addosso a Raffl.
Zanutto ringrazia e fa 30-27; capovolgimento di fronte e anche Ciattaglia non riesce a superare il portiere ospite. Così, a pochi secondi dall’inizio dell’ultimo minuto, Lollo segna il 30-28. Rossetti non centra la porta, Zanutto segna il -1 e comincia a materializzarsi la beffa: si concretizza con il 30-30 di capitan Oberrauch, dopo il quinto errore consecutivo al tiro, in questa circostanza di Naghavialhosseini.
Tabellino
Macagi Cingoli 30-30 Sparer Eppan (17-15)
Macagi Cingoli: Albanesi, Noack, D’Agostino, D’Benedetto 3, Ciattaglia 5, Naghavialhosseini 6, Mangoni 3, Somma, Latini 1, Strappini, Rossetti, Compagnucci, Gigli, Makhlouf 12. All. Palazzi
Sparer Eppan: Raffl, Sölva, Moreno Lopez 1, Oberrauch 7, Singer 3, Minguez 1, Wiedenhofer, Zanutto Felipe 5, Marques Costa 2, Lollo 11, Glisic, Pliger, Rainer. All. Forer
Arbitri: Simone – Monitillo
(Credit foto: Monica Cavalletti)