Nottata di controlli lungo la fascia costiera della provincia da parte della polizia stradale. Cinque pattuglie provenienti da Macerata e da Camerino, al comando del commissario provinciale Alberto Valentini e con la partecipazione di alcune articolazioni della Polizia di Stato (come il personale medico ed infermieristico della Questura di Macerata), hanno proceduto a specifici accertamenti di laboratorio su strada per verificare l’alterazione da sostanze stupefacenti da parte dei conducenti.
Nel corso del servizio volto a prevenire le "stragi del sabato sera", che si è svolto a Civitanova Marche, sono state ritirate 22 patenti di guida per guida in stato di ebbrezza alcolica, di cui 10 a uomini di età compresa tra 18 e i 27 anni, 8 ad altrettanti uomini con un’età superiore ai 28 anni.
Una patente di guida è stata ritirata ad una donna di 21 anni di età, mentre 3 patenti di sono state ritirate ad altrettante donne con un’età superiore ai 28 anni. In totale sono stati decurtati 235 punti. Un conducente è stato sanzionato perché circolava senza aver mai conseguito il titolo di guida, con conseguente applicazione del fermo amministrativo del mezzo.
Nel corso dei controlli, due autovetture in transito hanno forzato il posto di controllo ma sono state immediatamente inseguite e bloccate dagli agenti della polizia stradale: i conducenti sono risultati positivi all’alcolemia.
Elevate complessivamente 29 sanzioni al codice della strada; un veicolo è stato sequestrato poiché il conducente aveva assunto un quantitativo di alcol superiore ad 1,5 grammi per litro (oltre tre volte superiore al limite consentito per legge).
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato tematiche riferibili ai rapporti tra ex coniugi con esplicito riferimento all’attribuzione per colpa della separazione.
Il caso di specie scelto è di un lettore di Civitanova Marche che chiede: “A quali responsabilità può andare incontro l’investigatore privato assunto dalla moglie per provare il tradimento del proprio marito nel successivo giudizio di separazione con addebito di colpa?”.
A tal proposito risulta utile riportare il caso giuridico nel quale a finire sotto processo per diffamazione è il titolare dell’agenzia investigativa per aver consegnato alla cliente una nota investigativa redatta su carta intestata con cui veniva attribuita al marito una relazione sentimentale con una collega, relazione risalente a due anni e mezzo prima quando il matrimonio era ancora solido e i coniugi erano lontanissimi dall’idea della separazione.
Quel documento è stato poi utilizzato dalla donna, che ha commissionato l’attività investigativa nel procedimento di separazione personale con addebito proprio per tale “presunto” tradimento nel quale però veniva riscontrata l’assenza di effettivi elementi di riscontro in merito all’affermazione di tradimento contenuta nella stessa nota dell’investigatore.
La vicenda arrivata in Appello il cui Giudicante dichiarava che, la mail dell’investigatore privato inviata alla propria cliente con cui si comunicava che “da indagini espletate emerge che il proprio marito ha una relazione sentimentale da due anni e mezzo circa con una sua collega”, tanto da attribuire esplicitamente una relazione clandestina, iniziata quando era ancora pienamente operante il dovere di fedeltà nascente dal matrimonio, ha un’oggettiva idoneità lesiva della reputazione del coniuge traditore, a fronte della clamorosa assenza di elementi di riscontro in merito all’affermazione contenuta in tale nota.
Tirando le somme, “è munita di oggettiva idoneità lesiva della reputazione ed è obiettivamente pregiudizievole della reputazione della persona offesa l’attribuzione non veritiera di una relazione clandestina, in costanza di matrimonio, ad uno dei coniugi, atteso che integra lesione della reputazione altrui non solo l’attribuzione di un fatto illecito, perché posto in essere contro il divieto imposto da norme giuridiche, assistite o meno da sanzione o da patti riconosciuti vincolanti dal diritto civile, ma anche la divulgazione di comportamenti che, alla luce dei canoni etici condivisi dalla generalità dei consociati, siano suscettibili di incontrare la riprovazione della communis opinio".
E ancora. "Di conseguenza, descrivere la persona, oggetto di comunicazione con altri, capace di tradire la fiducia del coniuge, allacciando una relazione sentimentale con un’altra donna, si ritiene costituisca condotta idonea ad esporla al pubblico biasimo e, conseguentemente, a ledere la sua reputazione”, chiosa il Giudicante.
Pertanto, in risposta al nostro lettore, risulta corretto affermare che: “E’ diffamazione l’attribuzione non confermata da dati certi di una relazione clandestina in costanza di matrimonio da parte dell’investigatore privato il quale non poteva ignorare che la cliente avrebbe fatto di quella notizia uso a proprio vantaggio, mettendone a parte terze persone, in quanto consapevole dello stato di coniuge separando della stessa e che quindi le avesse fornito la notizia della relazione extraconiugale del marito, con l’intento di farle conseguire un vantaggio nel giudizio di separazione" (Tribunale di Roma, 31 ottobre 2018). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Aurora Treia e Corridonia si dividono la posta in palio chiudendo con lo stesso punteggio di un girone fa, 0-0, nell'anticipo del sabato di Promozione Marche. Un punto che aiuterà sicuramente mister Cantatore nella lotta salvezza. L’Aurora si riporta a meno sei dalla Civitanovese che oggi ospiterà il Trodica.
Dopo una lunga fase di studio da parte delle due formazioni è l’Aurora a trovare il primo tiro dell’incontro. Al 22' Capponi conclude ma non impensierisce Fall. Quattro minuti più tardi Badiali si vede ribattere un tiro, Cervigni prova a sfruttare la ribattuta ma la palla finisce sul fondo.
Sempre Badiali al 32' colpisce a botta sicura all’altezza del dischetto del rigore ma la difesa del Corridonia è attenta nel ribattere. Al 40' Frascarelli si supera e neutralizza il tiro di Ruzzier dalla distanza ravvicinata. La ripresa inizia con un ritmo più alto rispetto alla prima frazione di gara.
Badiali impegna subito Fall dopo neanche un minuto ma l’estremo difensore del Corridonia è attento a non farsi sorprendere. Al 47' si vede il Corridonia con Michele Garbuglia che raccoglie un ottimo cross di Ruzzier ma Frascarelli para.
Al 50' ci prova anche Giulio Garbuglia ma l’estremo difensore biancorosso è in un ottimo momento e devia in angolo. Al 56' l’Aurora riorganizza la manovra, Panichella pesca Andreucci in area ospite. Il colpo di testa però si stampa sul palo.
Al 60' Ogievba supera in velocità Palazzetti ma la conclusione del roccioso attaccante corridoniense si perde sul fondo. Pochi minuti dopo l’Aurora reclama a gran voce un penalty a seguito di un presunto tocco di mano da parte di Ciucci. Il Signor Bini lascia proseguire e neanche dopo una breve consultazione con l’assistente cambia decisione.
Al 70' Panichelli trova nuovamente Andreucci che però si vede ribattere il tiro dal difensore ospite. In pieno recupero Ariel Di Francesco raccoglie un cross ma mette sul fondo a porta semi sguarnita. È l'ultima emozione della partita.
Aurora Treia: 1.Frascarelli; 2. Marchetti (16. Marcucci ‘61); 3. Cervigni; 4. Romagnoli F (20. Di Francesco ‘85); 5. Palazzetti (Cap); 6. Mulinari; 7. Capponi; 8. Panichelli; 9. Voinea; 10. Badiali (18. Gobbi ‘61); 11.Andreucci.
A Disposizione: 12. Cartechini; 13. Filacaro; 14. Fratini; 15. Capradossi; 17. Marini; 19 Buschittari. All: Paolo Passarini
Corridonia: 1. Fall; 2. Keci; 3. Marinelli; 4. Ciucci; 5. Romagnoli A; 6. Bigoni (Cap); 7. Garbuglia G; 8. Emiliozzi (19. Ripa ‘77); 9. Garbuglia M; 10. Ruzzier (13. Mandozzi ‘93); 11. Ogievba (‘18 Piccinini ‘77). All: Francesco Cantatore
Ammonizioni: Ogievba, Marinelli E Bigoni.
Espulsioni: -
Arbitro: Bini Alessandro (Macerata).
Assistenti: Dahou Nabil (Jesi) E Gasparri Mattia (Pesaro).
Corner: Aurora 2 – Corridonia 2.
Note: Presenti Circa 200 Spettatori Allo Stadio “Capponi” Di Treia.
Nella penultima gara di Serie C la Recanatese impatta 1-1 sul campo della Virtus Entella, seconda in classifica. Nella trasferta di Chiavari i giallorossi sono costretti a rincorrere fin da subito e soffrono la pressione dei locali nelle fasi iniziali del match. Solo nel secondo tempo i leopardiani riescono a rientrare in partita con il primo gol stagionale di Vona. Una buona difesa consente di tenere saldo il risultato, complice la solida prestazione di Meli che nel finale para anche un tiro piazzato dal dischetto.
LA CRONACA - Partenza bruciante dei liguri che passano in vantaggio dopo appena cinque minuti: Favale crossa in mezzo per Tenkorang (5’) che, dopo un primo tentativo a vuoto sul colpo di testa, ribatte in rete con cattiveria per l’1-0. I padroni di casa prendono il controllo dell’incontro e il primo guizzo della Recanatese arriva solo all’11’, quando Senigagliesi cerca la conclusione dalla distanza che si spegne però sul fondo.
Altro brivido per i ragazzi di mister Pagliari con Sbaffo, intorno alla mezz’ora: la sforbiciata del capitano ospite non impensierisce Borra che, sicuro, ferma il tiro. Il primo tempo si chiude con un botta e risposta in cui prima Carpani, poi Favale, mancano lo specchio. Il duplice fischio manda le due formazioni negli spogliatoi sull’1-0.
Nella ripresa la Recanatese si rialza e riesce man mano a riprendere le redini del gioco. Il risultato cambia solo all'inizio del secondo tempo, quando Vona (52’) insacca in rete sugli sviluppi di un corner incontestato dalla difesa ligure.
La Virtus Entella accusa il gol del pari e lascia ampi spazi alle offensive giallorosse: Carpani ci prova al 62’ ma viene negato da Borra. Finale al cardiopalma con la porta di Meli minacciata da Merkaj (84') quando, al termine di un'azione personale, viene atterrato in area e conquista il rigore: l'estremo ospite non si fa sorprendere e sventa il sorpasso nel finale. Il triplice fischio sancisce il pareggio definitivo per 1-1 che divide equamente la posta in palio.
Si è tenuto l'incontro fra il direttore del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Macerata, Stefano Pollastrelli, e il coordinatore del dipartimento interregionale della Lega Nazionale Dilettanti Luigi Barbiero.
Durante l’incontro, a cui ha partecipato anche la professoressa Francesca Spigarelli, si è parlato dello sviluppo di importanti collaborazioni per valorizzare il corso di laurea in Consulente giuridico per lo sport. Attraverso l’organizzazione di stage e il contributo di professionisti del settore dello sport alle attività di formazione e didattica, si intende promuovere e valorizzare la professionalità giuridica in ambito sportivo.
Definire la povertà in modo unidimensionale, meramente in termini di reddito monetario, risulta ad oggi quantomai insoddisfacente e riduttivo. Il fenomeno è complesso e ampio, non vi è dubbio: la natura mutevole della questione ne esige, in prima istanza, una definizione più articolata oltreché scientifica, che tenga conto della molteplicità di fattori coinvolti e correlati, così da mettere in atto interventi adeguati a una società in continua evoluzione.
Su queste tematiche si è dibattuto, ieri, a Loreto, nell’aula Paolo VI, nell’ambito del convegno “La povertà multidimensionale” organizzato dal Centro Famiglia di San Benedetto del Tronto con il patrocinio dell’assemblea legislativa delle Marche e dell’USR per le Marche in collaborazione con la Comunità di Capodarco e il Centro di aiuto di Loreto.
Un folto numero di esperti si sono riuniti nella città lauretana, consapevoli dell’urgenza di un confronto sinergico, volto a fronteggiare un presente svilito da contingenze legate a pandemia, crisi energetica, inflazione e guerre in corso. Secondo il rapporto 2022 della Caritas, L’anello debole, incentrato su povertà ed esclusione sociale in Italia, sono aumentate le quote di disagio e fragilità nel nostro Paese, coinvolgendo in modo diverso persone e famiglie, non sempre provenienti da vissuti di povertà e disagio sociale. Nell’ambito delle statistiche sulla povertà, l’Istat ha spiegato che, nel 2021, sono in condizione di povertà assoluta circa 1,9 milioni di famiglie e 5,6 milioni di individui.
E ancora: Nelle Marche le persone in condizioni di indigenza sono undici su cento, un punto sopra la media nazionale, mentre secondo dati raccolti presso i centri Caritas della regione, aumentano anche il numero dei senza fissa dimora nelle Marche: +13,6% dal 2019 al 2021.
"Oggi i poveri non sono più solo gli anziani – ha detto Marco D’Aurizio, Caritas regionale -, a loro infatti si aggiungono i giovani, i lavoratori precari o con basso reddito e gli stranieri. La principale povertà è economica, ma poi ci sono problemi abitativi, lavorativi, famigliari che aumentano la forbice di indigenza; ci sono molto bisogni, il problema economico arriva perché dietro ci sono altri fattori, altre fragilità. La questione può essere risolta partendo dall’incontro e dall’ascolto, poiché rappresentano le prime forme di sostegno alla persona”.
Di rimedi all’indigenza ha parlato anche monsignor Carlo Bresciani, vescovo della diocesi di San Benedetto del Tronto: “C’è bisogno di un lavoro in rete, di un vero patto sociale con interventi coordinati e condivisi, tenendo presente la totalità della persona. La Chiesa da sempre si fa carico della povertà educativa, della salute e della carità, non si è mai ritirata nell’astratta attività individuale. La povertà che stiamo vivendo è la risultanza della società materialistica e individualista con cui oggi occorre fare i conti”.
A fronte dei dati sulla dispersione scolastica (nelle Marche 8%, in Italia 12,7% e in Europa 9,7%), l’invito a fare rete fra istituzioni e agenzie educative è giunto, in modo corale, anche da parte della scuola, rappresentata da tre dirigenti scolastici degli Istituti secondari di secondo grado delle Marche: Marina Marziale, dell’Ipsia “Guastaferro”, Francesco Lucantoni dell’IIS “Einstein-Nebbia” di Loreto ed Eleonora Augello dell’IIS “Alessandro Volta”. Ma per la lotta alla povertà educativa fondamentale risulta anche l’azione di prevenzione da attuare fin dai primi anni di età, come ha spiegato, attraverso un contributo scientifico di approccio montessoriano, il dirigente tecnico dell’Usr per le Marche, Rita Scocchera.
L’incontro, volto a sensibilizzare l’opinione pubblica verso un fenomeno la cui cancellazione costituisce in effetti il primo dei diciassette obiettivi dell’Agenda 2030, ha annoverato anche la presenza delle associazioni sindacali e di Confindustria, quest’ultima in particolare ha sottolineato l’urgenza di una maggiore formazione sul tema povertà e mondo del lavoro, anche in vista del fatto che “il 65% dei bambini che oggi fanno le elementari – ha dichiarato Roberto Cardinali, presidente Confindustria Marche - svolgeranno domani un lavoro che oggi non esiste”.
La povertà oggi cambia fisionomia, dunque, ed esige prospettive di valutazione multi-valoriali e senz’altro nuove, cionondimeno essa resta pur sempre un fenomeno da cui tenersi alla larga. Come ha ricordato nell’ambito del convegno anche Don Vinicio Albanesi della comunità di Capodarco: “Purtroppo oggi essere poveri è una vergogna, pertanto le persone, orientate al benessere, non se ne occupano”.
Il povero risulta più che mai marginalizzato ed escluso, perché fa paura (aporofobia), esattamente come spaventa e si vorrebbe disconoscere ciò che esso rappresenta. In un mondo iper-capitalistico e in cui metaverso e intelligenze artificiali costituiscono ormai una realtà, non si possono concepire sfumature di fragilità e di debolezza, che la povertà include.
Ciò, probabilmente, implicherebbe il dover fare conti con l’accettazione di un fallimento insito nel sistema stesso. A ragione di ciò, appuntamenti come questi, mossi dal tentativo di cercare definizioni e soluzioni alla questione, attraverso un dialogo sinergico e orientato sia al locale e sia al globale, acquistano, in questa fase storica, valore e significato.
Quattro premi al Vinitaly per l’Istituto Agrario “G. Garibaldi”. La scuola maceratese fa il pieno di riconoscimenti alla più grande manifestazione dedicata al mondo del vino che si è svolta nei giorni scorsi a Verona.
Si riconferma ancora una volta la grande capacità degli enologi e degli studenti della scuola nella creazione di vini. Quest’anno sono stati premiati i Colli Maceratesi Ribona DOC vendemmia 2020; il Rosso Piceno DOC vendemmia 2020 e lo Spumante Metodo Classico Colli Maceratesi Ribona DOC annata 2019.
Inoltre, l’Istituto Agrario si è distinto nell’ambito della IIIª edizione del concorso Idea Marketing, indetto da CREA - Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria. Gli studenti del 6° anno, nell’indirizzo di specializzazione Enotecnico, insieme agli alunni del terzo anno di articolazione Viticoltura ed Enologia, hanno realizzato un progetto marketing, redatto interamente in lingua inglese, dal titolo Tailored wines, sottoponendo a un campione di consumatori un questionario di rilevazione dei loro gusti personali in fatto di vino.
Ne è scaturita un’analisi di mercato dettagliata, supportata dagli strumenti dell’analisi sensoriale e del neuromarketing, con la creazione di etichette originali per i vini prodotti dall’azienda scolastica. Il lavoro ha ricevuto il plauso della giuria che ha assegnato il primo posto assoluto, complimentandosi con studenti e docenti per la loro competenza e creatività.
Nell’ambito dei Colloqui eum organizzati dalla casa editrice dell’Università di Macerata, lunedì 17 aprile alle 17 sarà presentato il libro “Veneficium. Storia di un crimine atroce” di Emilia Musumeci. Con l’autrice dialogheranno Simona Antolini, presidente delle eum, Paolo Marchetti, professore di storia della giustizia, Massimo Meccarelli, professore di storia del diritto medievale e moderno, Michele Pifferi, professore di storia del diritto medievale e moderno e Chiara Scarponi, allieva della Scuola di studi superiori “Giacomo Leopardi”. L’incontro è aperto al pubblico e si svolgerà nella Sala Sbriccoli del Casb (Piazza Oberdan, 4 – Macerata).
Il veneficio, crimine più volte definito atrocissimo e femmineo per le sue vili e premeditate modalità di realizzazione mediante il veleno, porta con sé i timori di epidemie e pestilenze come punizioni divine per i propri peccati, di oscure magie opera di demoni, streghe o spiriti malvagi, così come una sanguinosa storia di intrighi di corte, morti inspiegabili e tradimenti eclatanti. Ogni epoca ha tracciato i confini incerti del veneficium, di volta in volta ambiguamente vicino alle categorie di maleficium, di homicidium, e infine di proditio. Ma la sua storia giuridica dimostra come esso sia stato sempre qualcosa di più che una delle svariate modalità con cui si può sopprimere la vita altrui, assumendo una valenza propria e dei confini autonomi. Ricostruire questa storia vuol dire innanzitutto avventurarsi nei meandri del diritto di antico regime e, successivamente, esplorare come nell’età moderna e contemporanea sussistano continuità, rotture, affioramenti e nuovi inabissamenti che caratterizzano tale controverso crimine fino agli albori della codificazione ottocentesca.
Emilia Musumeci insegna Storia del diritto medievale e moderno e Storia del diritto penale e della criminologia all’Università di Teramo. È autrice dei volumi Cesare Lombroso e le neuroscienze: un parricidio mancato. Devianza, libero arbitrio, imputabilità tra antiche chimere ed inediti scenari (FrancoAngeli, 2012), Emozioni, crimine, giustizia. Un’indagine storico giuridica tra Otto e Novecento (FrancoAngeli, 2015) oltre che di numerosi articoli e saggi pubblicati in riviste e volumi collettanei editi sia in Italia che all’estero.
L’associazione CivitaSvolta denuncia un atto di vandalismo perpetrato ai danni del frigo book collocato all’esterno della biblioteca sul mare “Biblio Express”, in viale Vittorio Veneto nella cità rivierasca. Il frigo book era nato come libreria gratuita aperta 24 ore su 24 ridando vita ad un vecchio frigorifero, riadattato dall’associazione e rimesso a nuova vita per il bene di tutti.
Al ritorno in sede dopo la pausa pranzo, i membri dell’associazione hanno trovato il dispositivo gravemente danneggiato, con il vetro frantumato in mille pezzi: “Questi fatti ci rendono più forti, più determinati e più resistenti alle intemperie, alle angherie, ai detrattori – si legge in nota stampa - La cultura rende liberi e festeggeremo tra breve la liberazione dal nazifascismo in due step il 25 e il 26 di aprile”.
Il gruppo CivitaSvolta rende noto che lunedì mattina verrà esposta una denuncia ufficiale contro ignoti: “Grazie a tutti quelli che vandalizzando ci fanno sapere che la strada intrapresa è quella giusta: la libertà di pensiero critico”.
Il convegno “Civitanova verso la transizione ecologica” entra nel vivo. E lo fa davanti ad un’ampia platea di studenti, architetti (oltre 40 iscritti), addetti ai lavori, assessori e consiglieri comunali che sin da subito hanno creduto a questa iniziativa.
Presenti Fausto Troiani, presidente del consiglio comunale, i capigruppo Piero Croia, Pierpaolo Turchi e Roberto Pantella, i consiglieri Andrea Ruffini, Paolo Nori, Piero Gismondi, Lidia Iezzi. Con loro anche Alfredo Perugini presidente del Paolo Ricci.
“Dove ci deve portare la transizione ecologica? - ha detto l’assessore Belletti, promotrice insieme all'associazione Marche a Rifiuti Zero del ciclo di incontri - Perché ne parlano tutti e tutti sono coinvolti? La transizione che stiamo affrontando ci deve portare ad un cambiamento per lasciare un mondo sano e vivibile. Una sfida a cui siamo chiamati a partecipare tutti fin da subito, attuando un cambio culturale, prima ancora che sociale ed economico”.
Plauso per l’iniziativa è arrivato da Andrea Putzu, presidente della seconda Commissione del Consiglio regionale.“Sono felice che questo incontro avvenga all'interno di una scuola perché la nostra presenza qui testimonia che vogliamo lavorare per il futuro”.
Molto apprezzato l’intervento dell’assessore al commercio Francesco Caldaroni. “Bisogna sostenere le imprese affinché possano affrontare la transizione ecologica anche riducendo gli impedimenti economici e burocratici verso questo cambiamento epocale. Ad esempio noi stiamo portando avanti un progetto per inserire i motori elettrici sulle imbarcazioni da pesca”.
“La strategia regionale per lo sviluppo sostenibile - ha spiegato la responsabile Patrizia Giacomin - mette insieme quattro ambiti d’azione: sociale, ambientale, economico ed istituzionale e tutti devono collaborare verso la transizione ecologica. Gli impatti sulla vita di tutti i giorni sono evidenti: l'innalzamento del livello del mare produrrà una riduzione delle spiagge a Pesaro di 12 metri, a Senigallia di 25 metri a Civitanova di 12 metri”.
Tra gli studenti presenti, Beatrice ha chiesto come intervenire nei procedimenti della Regione su queste materie. “Basta andare sul sito e seguire le indicazioni per la partecipazione - ha risposto la Giacomin - . Tutti posso inviare documenti, mail o commenti”.
Un insegnante ha voluto sottolineare che la transizione ecologica è una questione soprattutto sociale. I ragazzi si scontrano tutti i giorni con la sostenibilità della città e la vivono sulla propria pelle.
Dopo l’intervento di Marco Bindelli, vice presidente del Banco Marchigiano, che ha illustrato l’impegno della banca verso le imprese e lo sviluppo sostenibile, è stata la volta di Diego Mancinelli, portavoce Forum Terzo Settore Marche: “Dobbiamo cambiare il nostro modello culturale prima di quello economico. Il Terzo Settore lavora su questo cambiamento mettendo insieme ambiente e sociale, perché i cambiamenti climatici creano nuove povertà ed emergenze sociali”.
Renato Campetella di Aiace, associazione Italiana per l'ambiente la cultura le Emergenze, ha raccontato l’esperienza degli Adriatic Heores Day a Civitanova Marche: “Dobbiamo imparare a rispettare i luoghi e gli ambienti che frequentiamo”.
A chiudere il focus gli studenti del liceo Da Vinci che, insieme a David Fiacchini, hanno illustrato i progettiscolastici del “Da Vinci” per lo sviluppo sostenibile: il progetto Cluana Urban Nature (biodiversità urbana e sostenibilità ambientale, tra didattica e pratica) ed il progetto ConsumAt(t)ori. “Da anni - ha spiegato Fiacchini - il Llceo lavora per diventare sostenibile: borracce, dispenser di acqua potabile dell'acquedotto, energie rinnovabili e progetti”.
Tra le proposte emerse, la possibilità che il Comune gestisca direttamente l'area floristica protetta regionale numero 48 per sperimentare come attuare concretamente la strategia per la biodiversità.
Frontale tra auto e furgone: tre feriti, una donna trasferita a Torrette in eliambulanza. È il bilancio di un incidente avvenuto, poco dopo le 12:30, lungo la provinciale 40 a Montelupone
I mezzi - che viaggiavano in direzioni opposte - si sono scontrati frontalmente. Sul posto, la squadra dei vigili del fuoco ha provveduto a estrarre la donna dalle lamiere della vettura, utilizzando dell’attrezzatura specifica e, successivamente, a mettere in sicurezza l’area dell’intervento.
La persona ferita è stata poi trasportata all’ospedale di Torrette, non si troverebbe tuttavia in pericolo di vita. Gli occupanti del furgone, invece, sono stati trasferiti a nosocomio di Civitanova Marche. Dei rilievi del caso si sono occupati i carabinieri.
(Foto di repertorio)
Il Comune di San Severino Marche ha ultimato i lavori di manutenzione straordinaria della strada Serrone–Valle. La strada, della lunghezza complessiva di circa 2,5 chilometri, dalla comunale San Severino Marche–Serrone, in località Fontecupa, raggiunge la ex scuola di Serrone, attraverso la località Valle.
Il collegamento risultava asfaltato solo nel primo tratto, circa 300 metri, mentre per la restante parte si è sempre presentato come strada bianca. Da anni i cittadini residenti in zona attendevano l’asfaltatura del collegamento tanto che nel 2001, quindi più di vent’anni fa, i privati frontisti raggiunsero un accordo con l’amministrazione locale per realizzare, a loro spese, opere di miglioramento del deflusso delle acque, riguardanti la realizzazione di cunette stradali cementate e di tombini stradali. Le opere erano finalizzate alla successiva asfaltatura, ma da allora il rifacimento della pavimentazione in conglomerato bituminoso è stata sempre rinviata.
L’intervento finalmente migliora la viabilità pubblica eliminando i pericoli, soprattutto nel periodo invernale, rappresentati dalla continua formazione di buche e solchi sulla carreggiata. Le opere sono state affidate dall’ufficio manutenzioni all’impresa settempedana Gatti e Purini, dopo una procedura negoziata espedita tramite la centrale unica di committenza dell’Unione Montana Potenza Esino Musone.
A lavori ultimati il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e l’assessore comunale alle manutenzioni, Paolo Paoloni, hanno voluto fare un sopralluogo insieme ai tecnici comunali che hanno progettato e seguito l’intervento.
Il 16 aprile ricorre la Giornata nazionale della donazione e trapianto di organi e tessuti per sensibilizzare le persone sull’importanza della donazione” lo ricorda l’assessore alla Sanità regionale Filippo Saltamartini che aggiunge “nel 2022 abbiamo raggiunto lo storico traguardo di 105 trapianti d’organo, storico perché l’anno prima erano stati 90 ed erano comunque in aumento rispetto all’anno precedente. Si tratta di trapianti di fegato, o rene o combinati: ringrazio i donatori e le loro famiglie per la generosità dimostrata e l’attività del Centro regionale trapianti coordinato da Francesca De Pace”.
Chiunque, se maggiorenne, può esprimere il consenso alla donazione di organi. La scelta viene inserita nel database del Ministero della Salute ed è possibile cambiarla in qualsiasi momento, recandosi nelle sedi della AST di appartenenza. È possibile registrare la propria volontà anche in Comune in occasione del rilascio o rinnovo del documento d’identità, o riportando i propri dati, l’espressione di volontà, datata e firmata, su un foglio bianco, custodito tra i propri documenti personali.
“Le Marche sono 13° tra le regioni italiane per dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti” prosegue l’assessore “quindi molto si può ancora fare”. L’indice del dono è di 57,56/100 (consensi alla donazione: 68,4%), in linea con la media nazionale che nel 2022 si è attestata a quota 58,64/100 (consensi 68,2%), come certificato dal rapporto realizzato dal Centro nazionale trapianti, che analizza le scelte nei 7.028 Comuni italiani in cui il servizio è attivo.
“Le persone più anziane non dovrebbero registrare un’opposizione al momento del rinnovo della carta di identità: ci sono organi particolarmente longevi come il fegato. La donatrice più anziana d’Italia è marchigiana: aveva 97 anni, 6 mesi e 29 giorni quando a Fabriano ha donato il fegato, poi trapiantato a un paziente dell’ospedale Torrette di Ancona. Scegliere di donare è una scelta di vita e di amore verso il prossimo”.
Nelle prime ore di questa mattina, nel centro di San Benedetto del Tronto, si è consumata una tragedia che ha scosso l'intero quartiere: una donna di poco più di 60 anni, psicologa, ha perso la vita precipitando dalla finestra della propria abitazione, al terzo piano di un palazzo sito in viale De Gasperi.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118 e i vigili del fuoco. Sono in corso le indagini della polizia per ricostruire la dinamica: al momento nessuna ipotesi è esclusa.
(In aggiornamento)
Tamponamento a catena con quattro auto coinvolte: il traffico va in tilt. È quanto avvenuto lungo la strada provinciale 77, superata da poco la località di Sambucheto nel territorio comunale di Montecassiano.
L'incidente, che si è verificato poco dopo mezzogiorno, non ha registrato feriti, ma solo tanta paura per le persone che si trovavano a bordo dei mezzi. Inevitabili i rallentamenti al traffico, che hanno interessato entrambe le direzioni di marcia. Spetta alle forze dell’ordine ricostruire l'esatta dinamica di quanto avvenuto.
Grazie al valore della società biancorossa, riconosciuto dai risultati e dall’organizzazione della scuola nuoto, nonché grazie ai titoli che il direttore sportivo Mauro Antonini ha ricevuto dal Ministero francese, il Centro Nuoto Macerata ha appena ospitato per qualche giorno Guillaume Besnard, allenatore qui in Italia per uno stage professionale di formazione.
Su esplicita richiesta della Federazione francese di nuoto, il CN Macerata ha infatti stabilito un protocollo di intesa con l’Istituto di ricerca ICARE e con la stessa federazione transalpina. Pertanto gli stage effettuati presso il CNM sono considerati validi a tutti gli effetti per gli aggiornamenti obbligatori dei tecnici della FFN.
Per Antonini un altro attestato che dà enorme gratificazione: “È un orgoglio per la nostra piccola società avere un riconoscimento così importante a livello internazionale, essere considerati un modello per le modalità di allenamento ma anche per l’organizzazione della scuola nuoto. E anche noi dello staff biancorosso usciamo arricchiti da questo tipo di scambi che ci auguriamo diventino una piacevole abitudine”.
Besnard racconta con queste parole l’esperienza vissuta nel capoluogo e nella piscina comunale di viale Don Bosco: “Cercavo di vedere qualcosa di diverso che mi portasse fuori dalla mia comfort zone, insomma un'altra visione dell'allenamento sportivo del nuoto rispetto a quella che conosco”.
“Voglio diventare più efficiente, un allenatore migliore e per questo ho bisogno di vivere nuove esperienze e soprattutto di essere accompagnato. La settimana a Macerata mi ha permesso di aprire nuove porte e nuove prospettive formative. Quello che mi ha colpito è stato soprattutto il clima familiare e l'eccezionale coesione dello staff tecnico".
"E questo è confermato quando osserviamo i nuotatori dei gruppi di nuoto e di salvamento sportivo d'élite che si divertono ad allenarsi quotidianamente e ciò ai miei occhi uno degli obiettivi prioritari da tenere in considerazione all'interno di una società sportiva”.
Pubblicata la gara d’appalto dei lavori di realizzazione del nuovo plesso scolastico IPSIA "R. Frau" nella sede di San Ginesio". I fondi, pari a 8.397.670,40 euro di cui 6.779.640,87 euro per i lavori, provengono dall’ordinanza speciale n. 9 del 29 maggio 2021del commissario per la ricostruzione post-sisma.
Il soggetto attuatore è il comune ginesino, mentre la gara è stata espletata dalla stazione appaltante della Provincia di Macerata. Il sistema di aggiudicazione è quello dell'offerta economicamente più vantaggiosa mentre il termine di esecuzione è fissato in 228 giorni lavorativi.
“Prosegue quindi nei tempi previsti – dichiara l’assessore alla ricostruzione del Comune di San Ginesio Giordano Saltari- l’iter che porterà alla realizzazione di un moderno e funzionale istituto scolastico sviluppato secondo le linee guida del team di esperti della Fondazione Andrea Bocelli che è stato nominato dal commissario straordinario per la ricostruzione progettista e project manager di questo intervento di grande importanza per il nostro territorio. Oggi è avvenuta la pubblicazione del bando per la procedura di gara al fine di individuare la ditta esecutrice”.
"Un grande risultato, frutto del lavoro di squadra dello staff dell'ufficio tecnico sisma del comune di San Ginesio, che ha affiancato il RUP architetto Isabella Tonnarelli lungo tutto il percorso. Il progetto ideato dal team multidisciplinare ABF composto da Laura Biancalani direttore generale ABF, Serafino Carli referente pedagogico, l’ingegner Paolo Bianchi referente progetti di costruzione, l’architetto Massimo Alvisi della prestigiosa firma Alvisi & Kirimoto, l’ingegner Gianluca Serpilli e l’ingegner Martina Barigelli".
L’edificio si svilupperà in tre blocchi adiacenti, le cosiddette “tre scatole della scienza”, su oltre 2.800 metri quadrati. Un edificio moderno, con una struttura antisismica certificata in classe di resistenza IV. Ci saranno laboratori e spazi didattici progettati secondo layout flessibili edinnovativi, ambienti comuni di relazione e socialità per lo studio e approfondimento individuale e di gruppo, oltre che officine professionali dedicate e attrezzate per i percorsi di studio.
Venerdì 21 aprile, alle ore 21,00, al teatro Annibal Caro di Civitanova Marche Alta, si svolgerà una serata-evento ricca di emozioni ed approfondimenti sull’Alzheimer, a cura dei gruppi AttivaMente e Galt (gruppo Alzheimer Tolentino), con racconti che accompagneranno il pubblico in un itinerario fatto di storie, di vita e di amore. L’evento è patrocinato dal Comune di Civitanova e Azienda Teatri di Civitanova.
Ospiti della serata Andrea e Barbara Crocetti, co-autori insieme a Fatima Mutarelli e Alessandra Mercorelli di: “Le mani sanno raccontare”, un libro che compie un viaggio dal nord al sud d’Italia attraverso immagini e voci di convivenza con la malattia. I brani letti dall’attrice Gabriela Eleonori, le testimonianze dei familiari e la musica di Mattia Buonaventura De Minicis aiuteranno il pubblico con delicatezza e sensibilità ad addentrarsi nei meandri della malattia mostrando anche le tante possibilità e opportunità.
"Ringraziamo il comune di Civitanova Marche per il patrocinio e l’Azienda Teatri di Civitanova per la concessione gratuita del teatro - ha detto il presidente AttivaMente Barbara Mazzoli; riconosciamo loro il merito di essere sempre vicini e supportare il volontariato”.
AttivaMente è un’associazione di volontariato fondata da familiari di persone malate di Alzheimer, in questi anni di vita è stata contattata da oltre 250 famiglie raccogliendo le loro richieste, difficoltà e fatiche. Ai familiari sono state offerte, in forma gratuita, numerose attività come: sportello di prima accoglienza, gruppi di sostegno psicologico, corsi di formazione, incontri con gli specialisti e incontri domenicali all’Alzheimer Cafè.
Si è concluso da qualche mese il progetto sperimentale “A Casa con Voi”, una formazione domiciliare del care-giver, che ha coinvolto 15 famiglie affiancate da una equipe formata da assistente sociale, psicologo, geriatra e volontari. I risultati di quest’ultimo progetto hanno evidenziato come le famiglie abbiano necessità di un sostegno che va da quello del volontariato a quello più specializzato ed istituzionale, che richiede una maggior assistenza sanitaria territoriale e l’attivazione un Centro diurno Alzheimer.
“Una comunità realmente evoluta e civile – conclude Mazzoli - è quella che riesce a trovare un senso a ciò che accade anche quando questo passa attraverso le fatiche della malattia e della sofferenza imparando da essa a trovare nuove possibilità e soluzioni. Ci auguriamo un pubblico numeroso venerdì”.
Montelupone rende omaggio alla protezione civile e ai carabinieri in congedo per il prezioso impegno e lavoro svolto durante la pandemia, con una cerimonia che si svolgerà domenica (16 aprile) nella chiesa di San Francesco alle ore 10, al termine della quale ci si sposterà al teatro Nicola degli Angeli dove saranno conferite le medaglie al merito come riconoscimento da parte dell’intera comunità.
“Vogliamo ringraziare pubblicamente i volontari che sono stati in prima linea nell’emergenza, in quei lunghi mesi così difficili nei quali il mondo intero si è ritrovato ad affrontare una situazione del tutto nuova e ignota" – spiega il sindaco Rolando Pecora -.
"I carabinieri in congedo e la protezione civile sono stati impegnati in prima linea durante la pandemia da Covid 19, non risparmiandosi e aiutando i propri concittadini al fine del contenimento del virus e a tutela della salute della nostra comunità. Si tratta di una manifestazione di stima e rispetto a cui abbiamo pensato anche in segno di ringraziamento”.
In vicinanza alla Giornata internazionale della danza, domenica 23 aprile il teatro Annibal Caro e la pinacoteca civica Marco Moretti si accenderanno con la Dance Date, un evento che vedrà tre distinti momenti dedicati alla danza contemporanea e pensati per gli appassionati di tutte le età. L’appuntamento rientra negli spettacoli di Teatro di Primavera, il cartellone promosso dall’Azienda dei Teatri di Civitanova assieme a diversi partner.
Il via della maratona sarà alle ore 16.30 all’Annibal Caro con Il Gatto con gli stivali della Compagnia degli Istanti. Si tratta di uno spettacolo per bambini dai 3 anni in su, che ruota attorno alla figura del Gatto con gli stivali come metafora del valore dell’amicizia, dell’arguzia, il valore oltre le apparenze, il superamento delle proprie paure. (Biglietto unico 6 euro).
Alle ore 18 ci si sposterà in pinacoteca Moretti, dove Hunt Compagnia danza contemporanea proporrà il suo progetto Wish_per. Lo spettacolo affronta il tema della potenza della comunicazione verbale e non: le parole evocano sentimenti ed emozioni che vengono tradotte in movimento dai danzatori, in un gioco tra pubblico, performer e location. La coreografia e regia è di Elisa Ricagni, con Leonardo Carletti ed Elisa Ricagni (ingresso gratuito).
Alle ore 21.15 si tornerà al teatro Annibal Caro per l’anteprima nazionale di Invisible Patterns, della compagnia Borderline Danza. Dalla coreografia di Joan Van Der Mast, con musiche originali di Alessandro Capasso, sei danzatori, con i propri vissuti, cercheranno di rispondere ad una delle domande più grandi della Storia: e se ci fosse un modo diverso di pensare al passato e al presente?
Nella seconda parte della serata, andranno in scena i Progetti coreografici del territorio, con i coreografi della città che saranno chiamati a celebrare la parte più creativa del proprio lavoro con un pezzo di libera scelta, con la possibilità di confrontarsi direttamente con il pubblico. Così si esibiranno: Laboratorio Danza 2.0, Spazio Hip Hop, Nura Danza e Effort Spazio Danza. (Biglietto unico per i due momenti, 8 euro).
I biglietti per Il Gatto con gli Stivali e per Invisible Patterns+Progetti coreografici sono in vendita sul circuito Ciaotickets (online e nei punti vendita stabiliti) e alla biglietteria dei Teatri, che sarà aperta all’ufficio IAT di piazza XX Settembre il giovedì dalle 17.30 alle 19.30 e il sabato dalle 10 alle 12 e alla biglietteria del teatro Annibal Caro il venerdì dalle 17.30 alle 19.30, il sabato dalle 18.30 alle 21.30 e il giorno degli spettacoli dalle 15.30 alle 21.30. Per i due spettacoli al teatro Annibal Caro è possibile utilizzare i voucher ancora attivi della stagione 2019/20.