Dopo la missione salvezza già centrata e festeggiata, Gabriele Tittarelli si prende il trono dei cannonieri nel campionato d'Eccellenza. Chiesanuova-Sangiustese, trentesima e ultima partita nel primo campionato di Eccellenza biancorosso, va in archivio con una salomonico 2-2. Le due formazioni, già mentalmente in vacanza da un turno e quindi senza particolari motivazioni, si dividono la posta in palio e mantengono le rispettive posizioni di classifica. Il Chiesanuova conclude subito dietro gli avversari, al 12°posto con 37 punti.
La vera notizia come detto è la rete siglata da Tittarelli ad inizio ripresa su rigore, per l'ariete 16° centro, quello che gli vale il titolo di capocannoniere staccando Iori rimasto a 15 senza giocare oggi.
La Cronaca - Formazioni con qualche logica novità, soprattutto tra i padroni di casa. La terza e ultima uscita con l'autogestione rimette in porta Carnevali che torna titolare praticamente ad un anno dalla rottura del crociato e hanno spazio dal primo minuto anche i baby Bianchi, Vitali e Carboni. C’è un gran sole e questo abbassa ulteriormente il ritmo, anche se Tonuzi e Cinque sono pimpanti e mettono subito alla prova il rientrante Carnevali. Il Chiesanuova invece gioca per Tittarelli che però appare nervoso. Al 42’ verticalizzazione per Cinque che di sinistro fa 0-1.
Si riprende e ancora Tonuzi cerca più volte la via del gol, poi al 12’ assist per Tittarelli che viene toccato in area, di spalle, dal neoentrato portiere Calcabrini (2005). Il centravanti calcia il rigore da lui stesso procurato e segna il gol che gli dà la corona di capocannoniere di Eccellenza. Inizia la girandola di cambi, tra i locali è debutto per il 2005 Fermani. Al 28’ gran sventola di De Stefano, ancora reattivo Carnevali, poi sale in cattedra l’eterno Iommi (1982). All’81’ scarica un super sinistro dalla distanza che si stampa sulla traversa, quindi 2’ dopo recupera palla, lancia al bacio Mongiello sulla sua verticale e il neoentrato capitano di sinistro rasoterra non perdona. Tre minuti dopo Tomassetti dalla destra mette un bel pallone e De Stefano chiude i giochi.
La nebbia persistente sulla parte alta del percorso ha costretto a disputare la cronoscalata dei Sibillini dedicata a Scarfiotti, su un percorso accorciato della metà. Le difficoltà meteo che hanno caratterizzato il sabato di prove ufficiali hanno finito per condizionare anche la giornata di gara del Trofeo Lodovico Scarfiotti, seconda prova del Campionato Italiano Montagna moderne e seconda del Campionato Italiano Auto Storiche.
In tarda mattinata, visto l’irrisolto problema nebbia nella parte alta del tracciato, la Direzione gara si è trovata costretta a decidere di accorciare il percorso per permettere di poter almeno disputare la manifestazione, utilizzandone circa metà fino alla zona dell’ex-funivia all’altezza della postazione 26 dopo 4150 metri.
Il via alle auto storiche, che hanno aperto la giornata, è stato posticipato dalle ore 9:00 alle 12:30, con la rivoluzione di tutte le fasi dell’evento. Anche su questo percorso più breve non ha smentito i favori del pronostico il fiorentino Stefano Peroni che ha portato a cinque i successi assoluti consecutivi, con la fedele monoposto Martini Mk32-Bmw. Sul podio anche il torinese Mario Massaglia (Osella Pa9/90) e papà Giuliano Peroni su Osella Pa8/9, rispettivamente vincitori del 4° e del 3° Raggruppamento.
Nel 1° ha vinto l’altro fiorentino Tiberio Nocentini (Chevron B19) e nel 2° il modenese Giuliano Palmieri (De Tomaso Pantera). Ottime le prestazioni dei marchigiani Alessandro Rinolfi (Mini Cooper S) e Mario Straffi (Fiat 128) secondi nel 1° e 2° Raggruppamento, di Alessandro Pieroni (Fiat Giannini 650NP), Marco Gentili (Fiat X1/9) e Roberto Pierucci (Bellasi F3) terzi rispettivamente nel 2°, 3° e 5°.
A seguire la gara moderne ha espresso il suo verdetto assoluto a favore di Simone Faggioli (Norma M20FC), il sesto sigillo a Sarnano del grande campione toscano che si è imposto anche in questa gara “corta” con i distacchi ridotti al minimo, solo 2”5 tra i primi cinque all’arrivo. Il finale è stato entusiasmante, con il susseguirsi dei miglioramenti dei crono che hanno decretato l’ordine Faggioli, Degasperi, Di Fulvio, Fazzino e Lombardi. Per Faggioli un secondo successo stagionale nel CIVM 2023 dov’è a caccia del 16° titolo tricolore, colto con la sua Norma per soli 36 centesimi sul trentino Diego Degasperi su Osella.
“Ci eravamo preparati per una gara diversa - ha detto Faggioli - ma siamo stati fortunati ad avere le Pirelli soft che sono risultate utilissime per questa versione inedita.” Nelle posizioni che contano bellissimo l’exploit del romano Marco Jacoangeli (Bmw Z4) che ha battuto Lucio Peruggini (Ferrari 488) tra le GT, bene il ligure Gianluca Ticci (Fiat X1/9) tra le E2SH, del calabrese Rosario Iaquinta (Osella Pa21S) tra i prototipi CN, il salernitano Alessandro Tortora (Peugeot 106) tra le E1, i fasanesi Francesco Savoia (Peugeot 308) e Giovanni Angelini (Mini Cooper) tra le TCR e le Racing Start.
I successi di categoria si completano con Giuseppe Loré (gruppo A), Mario Murgia (gruppo N) e Andrea Currenti (bicilindriche Assominicar). La giornata di grande interesse sportivo è stata penalizzata dal maltempo con i ritardi bypassati dalle efficaci decisioni della Direzione Gara. L’evento anche quest’anno ha potuto usufruire della diretta Acisport in tv e sui social, che ha raggiunto gli appassionati di tutta Italia. La 12^ edizione del Memorial Giovanni Battistelli, riservato ai piloti marchigiani è andata questa volta al pesarese Alessandro Rinolfi, per la sua continuità di presenze alla manifestazione, protagonista tra le storiche con la sua Mini Cooper.
Classifica assoluta 32° Trofeo Scarfiotti auto moderne: 1° Faggioli (Norma-Zytek) in 1’47”76; 2° Degasperi (Osella Fa30) 1’48”12; 3° Di Fulvio (Osella Pa30) 1’49”23; 4° Fazzino (Osella Pa2000 Turbo) 1’49”67; 5° Lombardi (Osella Pa21C Turbo) 1’49”76. Classifica assoluta 15° Trofeo Storico Scarfiotti: 1° Peroni S. (Martini Mk32-Bmw) in 2’01”11; 2° Massaglia (Osella Pa9/90) 2’08”89; 3° Peroni G. (Osella Pa8/9) 2’12”75; 4° Gallusi (Porsche 911SC) 2’21”10; 5° Lavieri (Martini Mk32-Bmw) 2’22”43.
Macerata Softball coglie la seconda vittoria stagionale in trasferta sul difficilissimo campo della Rheavendors Caronno, nella quinta giornata del campionato di serie A1. Il successo arriva in gara 1 con un significativo 7-2, mentre in gara 2 le lombarde prevalgono 1-0 solo all’extra-inning.
Macerata già dalla prima gara mostra di essere in forma. Due doppi di Tittarelli e Severini portano a casa tre punti e danno un solido bottino da difendere a Luconi in pedana di lancio. Nel terzo attacco le ragazze di coach Benito Francia Ventura dilagano, aggiungendo quattro punti con quattro valide battute e un errore pesante sulla battuta di Roberts.
Caronno evita la sconfitta per mercy rule e tenta una difficilissima rimonta con gli RBI di Ambrosi e Rossini, ma non è abbastanza. Macerata conquista gara 1 con il punteggio finale di 7-2. La seconda sfida rispetta le previsioni di un match molto chiuso e per le sette riprese regolamentari nessuna squadra riesce a muovere il tabellone.
Ladner lancia una grande partita per Macerata, ma ancora meglio fa Torner per Caronno restando in aria di perfect game per oltre sei riprese (perso a causa di un suo errore di tiro) e concludendo con una no-hitter su otto inning con 15 K a referto.
L'unico punto della partita le padrone di casa lo conquistano sfruttando le regole del tie-break: Viola in seconda base viene prima spostata in terza su bunt e poi Sheldon con una volata di sacrificio al centro regala la vittoria per 1-0 a Caronno.
RISULTATI 5a GIORNATA SERIE A1
Sestese – Inox Team Saronno 0-13 (6°); 4-11
Taurus Donati Gomme Old Parma – Bertazzoni Collecchio 6-1; 2-7
Forlì – Metalco Thunders Castelfranco 6-0; 12-2 (4°)
Rheavendors Caronno – Macerata Softball 2-7; 1-0 (8°)
Mia Office Blue Girls Pianoro – MKF Bollate 1-7; 1-6
CLASSIFICA
Forlì (9 vittorie – 1 sconfitta, .900); Inox Team Saronno (8-2, .800); MKF Bollate (7-3, .700); Mia Office Blue Girls Pianoro, Rheavendors Caronno (6-4, .600); Bertazzoni Collecchio (4-6, .400); Macerata, Metalco Thunders Castelfranco, Taurus Donati Gomme Old Parma (3-7, .300); Sestese (1-9, .100)
La Santo Stefano KOS Group di Porto Potenza vince l’Eurocup 1, prestigiosa competizione europea tra i top club del Vecchio Continente. Le final eight, che si sono svolte da venerdì in Lombardia, sotto l’egida della IWBF Europe (International Wheelchair Basketball Federation), hanno visto i marchigiani trionfare superando il proprio girone, composto da Hornets Le Cannet (Francia), Self Group Millennium Basket Padova e Galatasaray S.K. (Turchia) fino ad approdare in finale dove, contro il Bilbao, i giocatori di coach Roberto Ceriscioli hanno sfoderato l’ennesima prestazione monstre di questa stagione battendo gli spagnoli al Pala Meda in un match bello e combattuto, prima che i portopotentini prendessero il largo.
Il finale 69-53 certifica la superiorità di capitan Bedzeti e compagni. Un collettivo granitico, forgiato da coach Ceriscioli, che poteva perdersi d’animo dopo l’inattesa uscita in semifinale di campionato che ha fatto molto male perché l’obiettivo dichiarato era centrare almeno la finale scudetto. Ma la squadra non si è persa d’animo ed è riuscita in questa impresa di salire sul tetto d’Europa.
“Siamo contentissimi, davvero una gioia enorme – dice il Presidente della ASD Santo Stefano Sport, Mario Ferraresi – in questa stagione siamo stati grandi protagonisti e abbiamo vinto 2 competizioni su 3 alle quali abbiamo preso parte, con la vittoria di oggi in Eurocup 1 e la vittoria di marzo in Coppa Italia”.
Il collettivo è stato la grande arma di questo Santo Stefano KOS Group, unito al carattere ed alla grande sagacia tattica impartita loro da coach Ceriscioli. Ma un nome su tutti, in questa finale, è quello di Andrea Giaretti che non è solo stato protagonista della finale con 21 punti ma è stato anche prescelto nel quintetto ideale della fase finale della competizione.
Per la società sportiva di Porto Potenza un successo che sancisce definitivamente questa realtà portopotentina come una delle migliori in Italia e in Europa. Dopo lo scudetto del 2019 e la coppa Italia del 2021, è arrivata infatti quest’anno un’altra Coppa Italia e questo prestigioso trionfo su un teatro europeo.
S. STEFANO KOS GROUP – BILBAO 69-53
S. Stefano Kos Group: Giaretti 21, Bedzeti 18, Gray 12, Tanghe 8, Miceli 8, Ghione 2.
Bilbao: Papi 17, Lorenzo 6, Perez 2, Glossner 2, Garcia 7, Mouriz 13, Macsorley 6.
La Maceratese passeggia sul campo del Marina nell’ultima giornata di campionato conquistando una vittoria per 3-1 ininfluente in termini di classifica. Entrambe le formazioni arrivano al match consapevoli delle proprie posizioni assicurate - retrocessione per i padroni di casa, salvezza per i biancorossi – e si affrontano senza paura.
La Maceratese prende rapidamente il controllo del pallino del gioco e domina sul campo per tutti i primi 45’: il primo vantaggio arriva su rigore conquistato e battuto da D’Ercole (21’) che, dal dischetto, sblocca il risultato. D’Ercole sfodera una prestazione magistrale e copre tutto il campo: è il 31’ quando serve con una pennellata in area Strano che, in girata, allunga per il raddoppio su cui si chiude il primo tempo.
Nella ripresa c’è una timida reazione da parte del Marina che non riesce però ad impensierire la Maceratese nelle prime battute. La partita si riapre solo negli ultimi minuti con il gol di Pierandrei (82’) che accorcia le distanze. De Julis (88’) chiude definitivamente i giochi con il tris e mette la firma in calce al campionato.
Il Marina saluta l’Eccellenza mentre la Maceratese festeggia per la salvezza conquistata.
San Severino Marche, città Medaglia d’oro al Merito Civile, torna a far parlare della sua storia nella lotta di Liberazione. E’ accaduto, in occasione delle celebrazioni per il 25 Aprile, all’Istituto Italiano di Cultura di New York dove sono stati ricordati episodi meno noti dell’antifascismo.
Nel corso di un incontro di studi dal titolo “Liberation Day: readings from tales of women and young people”, Angelo Caglioti, professore al Barnard College, ha ricordato i “partigiani d’oltremare”, colonizzati provenienti da Eritrea, Etiopia, Somalia citando un episodio citato nel libro “Partigiani d’Oltremare: Dal Corno d’Africa alla Resistenza italiana” del ricercatore e studioso maceratese Matteo Petracci.
La storia di diversi ascari, donne e bambini che, con la dichiarazione della guerra, rimasero bloccati in Italia diventando sorvegliati speciali perché non potevano mescolarsi alla razza superiore dei bianchi italiani prima di finire rinchiusi a villa Spada di Treia. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, alcuni di loro scapparono e si unirono alla “Banda Mario”, un gruppo partigiano composto da donne e uomini di tante nazionalità diverse e di diverse religioni che operò sulle colline e nelle campagne di San Severino Marche e che trovò nella lotta al fascismo e al nazismo una solida ragione unificante.
Entra nel vivo la dodicesima edizione di Macerata Racconta dedicata al tema “I Mostri”. Tanti gli appuntamenti previsti per martedì 2 maggio oltre a quelli della mattina dedicati agli istituti scolastici - che vedranno la partecipazione dell’economista Francesco Maggio - e all’inaugurazione, prevista per le 17:00, dell’esposizione “I Mostri” realizzata dall’Accademia di Belle Arti di Macerata, a cura di Paolo Gobbi e con la collaborazione di Marina Mentoni e Federica Giulianini (la mostra sarà visitabile dal 3 al 7 maggio presso Gaba.Young in via Gramsci, 55 dalle 16:00 alle 20:00).
A partire dalle 17:00, la Libreria Giunti al Punto di corso Matteotti, proporrà “Jack and the Beanstalk”, letture animate e laboratorio in inglese per bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni (consigliata la prenotazione a maceratacentro@giunti.it).
Francesco Maggio, alle 18:30, sarà anche all’Auditorium della biblioteca Mozzi Borgetti con “Frammenti di un percorso economico”, un modo diverso di parlare di economia, una disciplina che deve tornare a essere viva, bella e connessa non solo culturalmente ma anche sentimentalmente con la realtà. L’introduzione dell’incontro sarà affidata a Marina Peral Sanchez.
Al Teatro della Filarmonica, a partire dalle 21.15, il Generale Luigi Chiapperini e lo scrittore Gastone Breccia, due massimi esperti dei conflitti, ci aiuteranno a diradare le nebbie sulla guerra che minacciosamente è tornata ad affacciarsi in Europa. A che punto siamo e cosa può ancora accadere? Chiapperini e Breccia risponderanno a questa e ad altre domande durante l’incontro, introdotto da Mauro Gentili, dal titolo “Russia-Ucraina. Il ritorno della ‘Grande Guerra’ in Europa”.
Info e programma completo su www.macerata.racconta.it
Con l’Ordinanza n.44 dello scorso 27 aprile sono state pubblicate le prime graduatorie dedicate alle misure B del Piano nazionale Complementare aree sisma 2009 -2016. Nell’ambito della sub misura B2 “Turismo, cultura, sport e inclusione”, linea di intervento B2.2 “Contributi destinati a soggetti pubblici per Iniziative di Partenariato Speciale Pubblico Privato per la valorizzazione del patrimonio storico-culturale, ambientale e sociale del territorio, San Ginesio ha ottenuto uno straordinario quarto posto a fronte dei dodici progetti che saranno finanziati sugli oltre 60 presentati su scala regionale.
Grazie al finanziamento concesso di € 3,5 milioni, il massimo ottenibile, il Comune di San in partenariato con l’ Associazione Culturale Ginesio Fest, Mymarca srl, La Ricreazione Srl, Smartway SRL e APS Circolo Cittadino “A.Morichelli” ha presentato un avveniristico progetto incentrato sulla ristrutturazione e riqualificazione dell’Ex Istituto Scolastico R. Frau che in coerenza con il “Piano della Bellezza” - regolamento per la riqualificazione urbanistica del borgo – punterà a restituire alla cittadinanza una parte di un edificio pubblico dal grande valore comunitario, in particolare per le generazioni che fino a pochi anni fa vi svolgevano l’attività scolastica.
In un borgo in cui il sisma ha seriamente impoverito l’offerta socio-culturale, la rifunzionalizzazione della struttura intende dare risposta alle esigenze aggregative della comunità ginesina, che qui potrà trovare attività ricreative, formative, occasioni di incontro e di fruizione culturale, anche grazie ad un’inedita collaborazione tra enti pubblici e soggetti privati.
Il progetto “TE.TA.” prende avvio a partire da due asset specifici del territorio fortemente identitari che agiranno come volano di promozione e marketing: la vocazione teatrale (TE) e le specificità enogastronomiche (TA). A rendere il progetto innovativo ed attrattivo è proprio la messa a sistema dei due asset e la loro contaminazione reciproca, anche a partire dalle competenze e dal know-how dei partner che vi partecipano.
Le macro azioni del progetto che più nello specifico operano per un accrescimento dell’appeal e della riconoscibilità del territorio in relazione al suo patrimonio culturale, ambientale e sociale sono: la creazione di una Scuola di Teatro con un’offerta formativa qualificata, in presenza e da remoto, dedicata a giovani e a professionisti del settore, che valorizza il patrimonio storico e immateriale legato alla vocazione di San Ginesio come borgo degli attori; la realizzazione di un ristorante-emporio che ospiterà corsi, attività di formazione e divulgazione culinaria, veicolando in maniera distintiva a turisti, residenti temporanei e cittadini le caratteristiche del patrimonio enogastronomico ginesino e del territorio circostante; la produzione di contenuti multimediali e realtà virtuale dedicati ai beni culturali ginesini, i quali andranno a popolare i canali di promozione e fruizione dei servizi pensati per i remote workers, ponendo il sistema culturale ginesino al centro di una rete strutturata di Smart Towns.
In questo modo San Ginesio potrà rispondere alle crescenti tendenze relative ai piccoli borghi, intesi come luoghi in cui il patrimonio culturale materiale ed immateriale, così come i valori di comunità, possono farsi traini di forme innovative di residenzialità e di turismo.
Inoltre, le attività e gli eventi prototipali che a regime popoleranno l’hub e il centro di San Ginesio, verteranno ulteriormente su una valorizzazione del paesaggio e dei luoghi della cultura ginesini, proponendoli in particolare come mete privilegiate per un turismo a scala regionale e nazionale di tipo esperienziale e in grado di dar vita a flussi destagionalizzati e accrescendo le opportunità lavorative sul territorio.
Previste per mercoledì 3 e giovedì 4 maggio diverse iniziative, promosse dalla sezione di Filosofia e Scienze umane del Dipartimento di Studi umanistici dell'Università di Macerata.
“Tempo della cura, cura del tempo” è il titolo del Colloquio di Etica organizzato dalle docenti Carla Danani, Donatella Pagliacci e Silvia Pierosara, arrivato quest’anno alla sua decima edizione, che prevede in entrambe le giornate interventi di accademici provenienti da varie università italiane e straniere nell’aula A della sede di via Garibaldi.
Il Colloquio, in continuità con i precedenti, riprende il tema dell’etica e della pratica della cura che, in un circolo virtuoso fra curare e prendersi cura, pone domande intorno al senso e al valore del vivere, costantemente in bilico tra salute e malattia, temi a cui il prof. Luigi Alici ha dedicato negli anni diversi studi, saggi, ricerche e riflessioni.
In quest’ottica si svolgeranno le due sessioni di cui la prima – mercoledì dalle ore 15:00 – intitolata “Tempi della vita e della malattia” vedrà i contributi di David Le Breton, Università di Strasburgo, Stefano Micali, Husserl Archives di Lovanio, e Giuseppina De Simone, Pontificia Università Lateranense, che porranno l’accento sulle varie accezioni del dolore, della sofferenza, del trauma, in relazione al tema cardine della cura.
La seconda sessione, “Nel tempo della fine” – 4 maggio dalle ore 09:00 – si avvarrà delle riflessioni del professore emerito UniMc Luigi Alici, di Augusto Tommaso Caraceni, Università di Milano, e di Rita Reschiotto, Istituto Universitario Salesiano, che si concentreranno sulle cure palliative e più in generale sull’esperienza della cura in prossimità della morte.
Il pomeriggio del 4 maggio sarà dedicato anche a due eventi celebrativi per Luigi Alici, professore emerito di Filosofia morale a UniMc dove è stato anche direttore della Scuola di Studi superiori “G. Leopardi”.
Il primo sarà la presentazione del volume “Nel segno della cura del bene. Scritti in onore di Luigi Alici” nel quale le curatrici Carla Danani, Donatella Pagliacci e Silvia Pierosara restituiscono la grande varietà dei temi con cui Alici si è confrontato e continua a confrontarsi. Lo stile profondo, rispettoso e insieme libero con cui il professore emerito si è sempre accostato all’indagine filosofica, le linee fondamentali della sua ricerca sottile e appassionata, che si è nutrita di ascolto e condivisione, lasciano emergere una solida e attuale proposta di comprensione del bene e di come questo possa concretamente realizzarsi nella storia.
Il secondo evento avrà luogo alle 17 del 4 maggio al Teatro Don Bosco con lo spettacolo teatrale Doomsday Clock. L’apocalisse arriva a mezzanotte che mette in scena, da parte di una compagnia professionista diretta da Laura Fatini, un testo tratto dalla lectio magistralis Fragilità globale. La via dell’Umanesimo tra Natura e Tecnologia, tenuta da Alici nel 2020 in occasione dell’inaugurazione dell'anno accademico dell’Università di Macerata alla presenza del Presidente della Repubblica. Lo spettacolo è a ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. Prenotazioni su www.unimc.it/doomsday.
Il “percorso delle acque” di Pieve Torina diventa la location ideale per un video musicale del cantautore e rapper Ugo Lattanzi, in arte Ugol. “Dove vai” è il titolo della canzone che racconta una storia d’amore tra due ragazzi e la difficoltà di superare il dolore della separazione.
Le immagini che scorrono, mentre la musica in stile rap si diffonde, sono quelle del torrente Sant’Angelo, del ponte romano, delle cascate che impreziosiscono, per la loro bellezza, la pregevole performance canora di Ugol.
“È bello che uno spazio suggestivo e naturale come il sentiero delle acque sia stato scelto da un giovane artista, nato e cresciuto a Pieve Torina, per accompagnare la sua musica” sottolinea il sindaco, Alessandro Gentilucci. “È un modo intelligente e alternativo di promuovere il territorio, e mi auguro che questa collaborazione sia di buon auspicio per Ugol e ci aiuti a far conoscere ancor più un luogo sul quale, ricordo, proseguono i lavori per la realizzazione di un percorso kneipp e un punto ristoro per rendere il sentiero sempre più attrattivo”.
Il videoclip, inserito sulla piattaforma youtube appena qualche giorno fa conta già migliaia di visualizzazioni: “un ottimo ambasciatore per il nostro territorio” chiosa Gentilucci.
Entrano con l’auto in spiaggia per ammirare l’alba, ma restano impantanati sulla sabbia. Brutta disavventura per una coppia di giovani “romantici”.
Il curioso episodio, non nuovo alle cronache a dir la verità, è avvenuto intorno alle 5 di questa mattina sul lungomare sud "Piermanni" di Civitanova Marche, nei pressi del monumento ai caduti.
Al momento di ripartire le ruote della vettura hanno incominciato a girare a vuoto, tanto che i giovani non sono riusciti più a farla tornare indietro.
È noto che è vietato introdursi con mezzi a motore sulla spiaggia, chissà se scatterà la multa per la coppia o faranno in tempo a essere trainati fuori dalla sabbia.
Un "bacio"da Mogliano. È stato inaugurato nel pomeriggio di ieri a Mogliano, in via Matteotti, "Kiss-Tattoo and make up" di Sofia Del Brutto. Sofia ha ben 13 anni di esperienza nel settore del trucco per ogni tipo di cerimonia.
La sindaca, Cecilia Cesetti, al taglio del nastro si è complimentata con la giovane per aver scelto Mogliano come sede del proprio studio, e le ha fatto i migliori auguri a nome dell'amministrazione comunale, auspicando che altre attività vengano presto aperte nel borgo.
Sofia ha un animo estremamente artistico, come si evince dai quadri che decorano il nuovissimo locale. La sua arte trova come tela la pelle delle persone che si affidano al suo estro. All'esterno è stato allestito un buffet a disposizione dei numerosi intervenuti.
La Squadra Mobile della Questura di Fermo ha dato esecuzione alla misura cautelare del divieto di avvicinamento nei confronti di un uomo di 44 anni, di nazionalità romena, responsabile di atti persecutori ai danni dell'ex compagna.
L'indagine è partita dalla denuncia della vittima: durante e dopo Ia fine del loro rapporto affettivo, lui la seguiva, la chiamava insistentemente, Ia minacciava, Ia molestava ed in più occasioni l'ha aggredita fisicamente perché non accettava Ia fine del loro rapporto.
La loro relazione sentimentale era terminata proprio a causa dei comportamenti violenti dell'uomo e i due, in più occasioni, avevano avuto accese discussioni che erano sfociate in aggressioni.È stata avviata Ia procedura urgente denominata "Codice Rosso": l'autorità giudiziaria ha delegato ulteriori indagini e gli investigatori della Squadra Mobile hanno convocato Ia vittima per approfondire.
Nel corso di colloqui con personale femminile specializzato Ia donna ha raccontato tutta la storia e ha riferito di essere stata vittima di numerosi comportamenti violenti e di minacce, con continui messaggi e chiamate. Lei aveva paura anche ad uscire di casa da sola per recarsi al lavoro, dato che il 44enne proprio durante il tragitto casa-lavoro l'aveva avvicinata e picchiata.
Il Tribunale di Fermo ha emesso l'Ordinanza applicativa di misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa e ai luoghi da lei frequentati con divieto di comunicare con la donna in modo diretto o indiretto.
Due autovetture hanno preso fuoco a seguito di un incidente che ha coinvolto i veicoli in località Strada Romani, nel Comune di Sarnano. Il fatto si è verificato intorno alle 15:45, quando i vigili del fuoco sono intervenuti per sedare l'incendio.
La Squadra di Tolentino, intervenuta con un’autobotte, ha provveduto a spegnere le fiamme evitando il propagarsi dell’incendio alla vegetazione limitrofa, mettendo in sicurezza l’area dell’intervento. Non si segnalano persone ferite.
Sabato 29 aprile al Palazzetto dello Sport di Macerata è stato presentato il restauro, a cura del Comune, del "Prigione Michelangiolesco" donato nel 1988 dal Rotary Club alla Città, ed ora restituito al suo originario splendore.
All’evento erano presenti il sindaco Sandro Parcaroli, l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori e la presidente del Rotary Club di Macerata, Patrizia Scaramazza, i quali hanno presentato quest’opera ad un folto gruppo di cittadini e rotariani tra cui i due presidenti delle società sportive, Pietro Paolella per la GBF Balducci Helvia Recina e Gianluca Tittarelli per la Pallavolo Macerata.
"La scultura - ha spiegato l’autore, Ermenegildo Pannocchia - vuole evidenziare la lotta alle difficoltà che si può paragonare al gesto atletico dello sportivo". Un ringraziamento all’Amministrazione Comunale, al Rotary Club di Macerata, a tutti i consulenti e professionisti che hanno collaborato alla realizzazione del restauro e al rotariano Mario Belloni per il suo instancabile impegno al ripristino dell’opera.
Civitanova intitola una via a Sergio Ramelli, il giovane militante del Fronte della Gioventù barbaramente ucciso nel 1975 da parte di esponenti della sinistra extraparlamentare. La via scelta è quella che collega via Mandela e via Martiri delle Foibe.
“Questa intitolazione fa parte di un percorso condiviso che la Commissione toponomastica ha intrapreso scegliendo di dedicare spazi della città in onore di persone che sono state vittime di violenza, di barbarie, di sterminio – ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica – Creare una memoria condivisa credo sia il modo migliore affinché certi fatti non accadano più e si arrivi finalmente a una pacificazione nazionale di cui si sente davvero l’esigenza”.
Ciarapica ha poi letto un messaggio inviato dal presidente del Senato Ignazio La Russa. “Il 29 aprile è una data che per me e per molti della mia generazione ha un riferimento preciso: Sergio Ramelli, un ragazzo che 40 anni fa venne barbaramente assassinato sotto casa, come poi accertò il processo, senza alcuna responsabilità, senza alcun atteggiamento provocatorio, senza nulla se non la sua appartenenza al Fronte della Gioventù dell’allora Movimento Sociale Italiano, che giustificasse tanto odio nei suoi confronti. L’intitolazione di una via di Civitanova Marche alla sua memoria è una scelta che va nella giusta e doverosa direzione della pacificazione e della memoria condivisa, affinché il sacrificio di quel ragazzo sia da monito alle nuove generazioni attraverso un messaggio di pace e condivisione, da opporre a ogni forma di violenza e di contrapposizione giovanile. È per questo che in occasione del mio discorso di insediamento come presidente del Senato ho sentito il dovere di ricordare quel periodo della storia repubblicana, citando proprio l’inaccettabile omicidio di Sergio Ramelli e gli altrettanto inaccettabili omicidi dei giovani Fausto e Iaio. “Mi inchino davanti alla loro memoria”, dissi quel giorno nell’aula del Senato e lo ribadisco oggi”.
Dopo la scopertura della targa, l'intervento del sottosegretario al Ministero dell’Economia Lucia Albano. “E’ una mattina con la quale andiamo nella giusta direzione – ha rimarcato Albano – e ringrazio il Comune per aver voluto ricordare Sergio e soprattutto sono lieta che ciò avvenga in una via vicina alle scuole. La storia di Ramelli nasce proprio sui banchi di scuola, banchi che 40 anni fa vivevano momenti di intolleranza, di agitazione politica e a volte anche di violenza. Ramelli era un ragazzo di periferia, un ragazzo che frequentava la parrocchia ma a scuola scrisse un tema che a qualcuno non fu gradito. Mi auguro e auguro a tutti di poter guardare all’educazione e alla crescita come la possibilità per i nostri giovani di vivere in una realtà pacificata e condivisa”.
A prendere la parola la senatrice Elena Leonardi. “Oggi è una ricorrenza per l’area politica a cui appartengo molto forte e molto sentita. Il tributo che diamo a Ramelli era qualcosa che fino a qualche anno fa non era per nulla scontato. Vogliamo superare quella fase e rendere omaggio ai giovani che sono morti da ambo le parti e avviare un percorso di memoria comune e di reale superamento di quelle conflittualità”.
Il consigliere regionale Pierpaolo Borroni. “Sergio Ramelli rappresenta una vittima dell’odio politico. E il primo momento di riconoscimento vero di quelle vittime fu l’uscita del libro “Cuori Neri” di Luca Telese, un giornalista di sinistra che raccontò la tragedia degli anni Settanta e Ottanta sia di destra che di sinistra. Oggi a Civitanova abbiamo per la prima volta una Commissione Toponomastica che vota all’unanimità una via a Sergio Ramelli e Anna Frank, un riconoscimento reciproco delle proprie idee e posizioni politiche che devono rientrare all'interno di un quadro di concordia nazionale che deve essere condivisa. Il ricordo non può non andare a 20 anni fa quando intitolammo questa via qui vicino a Giorgio Almirante e, per non riconoscimento reciproco, questa fu rinominata. Queste cose non devono accadere più. Serve una concordia che guardi alla storia in maniera unitaria, perché siamo una nazione, una patria con una storia. Quindi un gran bel segnale che parte da Civitanova e deve proseguire”.
Tutta la Commissione Toponomastica al completo ha poi deposto un mazzo di fiori sotto la targa. “ Vi ringrazio - ha detto il Presidente Giorgio J. Pollastrelli - per la maturità con la quale state portando avanti questo lavoro di riordino delle vie di Civitanova”.
Subito dopo l’intervento del consigliere comunale Pierpaolo Turchi: “La storia di Ramelli è la storia di tanti giovani e ancor più di un’intera generazione di ragazzi degli anni ‘70 che credevano nelle proprie idee e venivano derisi, sbeffeggiati e uccisi. E' la storia di una mamma, Anita Pozzoli vedova Ramelli che ha affrontato il dolore con dignità, invocando sin dal principio giustizia e non vendetta. Oggi, dopo quasi 50 anni, Sergio Ramelli rappresenta i più alti valori che qualunque giovane militante appassionato alla politica dovrebbe prendere ad esempio. La nostra volontà di volergli attribuire una via pubblica è una battaglia per la libertà di tutti e per non dimenticare mai l'estremo sacrificio di Sergio in nome della libertà di pensiero. Che questa via sia memoria di tutti i morti di un periodo oscuro della nostra storia e come monito alle generazioni future affinché simili fatti non accadano più. Parlare è un atto di libertà; la parola è per se stessa libertà, indipendentemente dal colore politico”.
Una parte del tetto viene giù. I vigili del fuoco sono intervenuti nel pomeriggio di oggi, intorno alle 16:30, in via Galasso da Carpi, a Macerata, per il crollo di una porzione di copertura del tetto di un edificio a due piani, abitato. A dare l'allarme è stato proprio uno degli inquilini, spaventato dal boato avvertito al momento del cedimento.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del comando provinciale di Macerata, con due squadre. La zona e la strada di accesso all'unità immobiliare sono state transennate e gli otto residenti momentaneamente evacuati in attesa del completamento del sopralluogo.
Sono ancora in corso gli interventi necessari per la salvaguardia della pubblica incolumità e per la messa in sicurezza dello stabile, anche attraverso la rimozione delle parti cadute nel solaio sottotetto.
Scintille a Tolentino tra maggioranza e minoranza di centro-destra in occasione della seduta del Consiglio comunale del 27 aprile in cui è stato illustrato il conto consuntivo 2022. "Siamo stati costretti a ricordare quanto la gestione della precedente amministrazione abbia reso difficoltosa la nostra azione amministrativa - sottolinea il sindaco Mauro Sclavi in una nota -, la situazione del bilancio comunale era a dir poco disastrosa al nostro arrivo, abbiamo rischiato di non poter proseguire il nostro lavoro a causa di un buco di circa 5 milioni di euro, questo è lo stato dell’arte nella nostra città".
"Siamo orgogliosi di quanto in soli 10 mesi siamo riusciti a fare - puntualizza il primo cittadino -, ma non per noi o per il nostro ego, bensì per la collettività, non ci siamo mai fermati nel cercare con idee, progetti e con i nostri valori di rilanciare il comune e la nostra meravigliosa città, contrariamente alla confusione che vediamo nell'opposizione pezzanesiana che una volta ci dice che stiamo solo portando avanti il loro lavoro e un’altra volta che lavoriamo facendo dispetti".
"Subiamo ogni tipo di polemica, giustificata sull'esigenza di sopravvivere "politicamente" agli occhi dei cittadini, ma senza alcun costrutto, solo per il gusto di dimostrare ancora una volta risentimento e rancore, ma non tanto verso di noi ma verso i cittadini, favorendo, inoltre, ogni tipo di divisione possibile, nonostante i nostri continui tentativi di mandare messaggi distensivi e di pacificazione politica", conclude Sclavi.
"Stiamo attuando una operazione di razionalizzazione della spesa pubblica eliminando le spese non necessarie come ad esempio la chiusura della mostra in via Parisani e non mettendo le mani nelle tasche dei cittadini - interviene la vicesindaco Alessia Pupo -. Non stiamo spegnendo la città come qualcuno sostiene e non ci precludiamo nuove progettualità, anzi abbiamo già intercettato fondi del Pnrr come per il museo archeologico, presentato un progetto Cer che parte dagli impianti sportivi, presentato una stagione teatrale con numeri da record".
"Stiamo cercando di valorizzare i nostri giovani come con l'associazione Zagreus - aggiunge Pupo -, poniamo attenzione al centro storico ad esempio per le finiture esterne, stiamo lavorando sul Ppas e per completare la variante al Prg riproponendo le aree precedentemente stralciate per il parco dello sport e ottenuto finanziamenti da parte dell'Usr per ristrutturare la Biblioteca Filelfica e Palazzo Sangallo".
"Ad oggi l’amministrazione non riesce ad uscire dalla fase emergenziale per le situazioni sospese che abbiamo ereditato, mentre gli altri paesi stanno già dedicando tempo, energie e risorse alla ricostruzione noi dobbiamo risolvere questioni annose come l'area container. Dobbiamo impegnare ingenti risorse di bilancio per mantenere aperta una struttura a causa dei rimanenti ospiti che sono stati fatti entrare senza accertamenti e che pur avendo redditi si rifiutano di pagare le spese correnti che invece sono a carico dei cittadini di Tolentino - evidenzia l'assessore Flavia Giombetti -. Abbiamo portato a casa quasi 5 milioni di euro tra iva e rendicontazioni che la Protezione Civile non aveva riconosciuto, senza quei soldi rischiavamo di dover consegnare le chiavi dell’ente in mano ad un commissario, questa è la realtà dei fatti".
Di tutt'altro avviso è Silvia Luconi, capogruppo di 'Tolentino nel Cuore', che replica in una nota: "Dalla maggioranza parlano di un buco di bilancio di 5 milioni provocato dai containers cercando così una scusa per giustificare determinate scelte e soprattutto tante altre 'non scelte' non rendendosi minimamente conto della gravità delle affermazioni addotte. Fingono di dimenticare che sono loro che hanno sollevato l'avvocato Cofanelli dall'incarico, il quale, dei 5 milioni, ne aveva recuperati circa 3. Fingono di dimenticare (Giombetti) anche che la protezione civile aveva già detto sì ai 2 milioni dell'Iva degli appartamenti".
"Tutti che parlano del fatto che mancano i soldi, ma evidentemente non ne mancano abbastanza se il sindaco si può concedere il lusso di un ufficio di staff con due persone che paghiamo noi come collettività - aggiunge Luconi -. Non mancano abbastanza soldi evidentemente se il comune decide di smantellare l’ufficio tributi affidandolo ad una cooperativa, la stessa alla quale noi facevamo fare solo gli accertamenti e la tassa sulle affissioni. Oggi la stessa gestisce il settore più importante per l’ente e il personale interno qualificato e formato è stato purtroppo spostato".
"La maggioranza si risente quando chiediamo alla stessa di indicare quale rotta ha intenzione di prendere, ma è una domanda obbligata perché tutti i lavori che oggi si vedono in città sono lavori pensati prima, inseriti in documenti ufficiali dopo e finanziati da noi. Nessuna opera distintiva del loro mandato, se non due punti turistici informativi, due pro loco, edifici dove il Sindaco si accorge che ci piove solo dopo aver terminato i lavori di messa in sicurezza (ex licei), chiusura di mostre. Il sindaco ha detto, 'elegantemente', che c’è un motivo se la città ha scelto lui e non me e che io non avrei capito il motivo della sconfitta. Ma lui, ha capito perché ha vinto?" conclude Luconi.
Undici bandiere svettano su Palazzo Sforza. Sono i colori dei quartieri che domenica 28 maggio si sfideranno all’Ippodromo Mori per il grande ritorno, dopo 10 anni, della Corsa dei Quartieri de Citanò. “Riprendiamo una tradizione che si era interrotta - ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica durante la conferenza stampa - e che ha avuto sempre un grande successo e tanta partecipazione. Con questo ritorno vogliamo valorizzare l’Ippodromo ed il mondo dell’ippica, ma anche organizzare una festa condivisa e di sana competizione tra quartieri per sentirci sempre più comunità. Occasione di divertimento per grandi e piccoli, ma anche solidarietà attraverso la lotteria di beneficenza a sostegno della Croce Verde. Ringrazio gli sponsor privati ed il bel lavoro di squadra portato avanti dai consiglieri Pierpaolo Turchi e Paola Fontana, dagli assessori allo sport ed al Turismo e da tutti coloro che hanno lavorato per questo grande ritorno”.
“E’ importante per la città riportare in vita questa Corsa - ha detto il consigliere comunale Pierpaolo Turchi, promotore dell’iniziativa - ed è stato possibile perché abbiamo la fortuna di avere un Sindaco che ha creduto nel nostro progetto. E’ una Corsa legata allo sport ma anche al turismo, alla cultura e vuole, in primis, valorizzare l’ippica e l'Ippodromo Mori e farlo diventare un punto di riferimento per tutte le Marche. Sono orgoglioso di avere qui con noi, oggi, gli 11 coordinatori dei quartieri a cui spetta un compito importante: quello di diffondere il clima di festa e della sana competizione tra i civitanovesi”.
“Quando il consigliere Turchi ci ha presentato questo progetto - ha detto l’assessore allo sport Claudio Morresi - lo abbiamo subito sposato. I miei nonni abitavano a San Savino e quindi è un luogo che mi è rimasto nel cuore e merita una valorizzazione maggiore. Infatti stiamo valutando di poter organizzare qualche altro evento in questo posto meraviglioso”.
“L’Ippodromo è incantevole - ha detto l’assessore al Turismo Manola Gironacci - e tutto quello che crea turismo è per me importante. Che sia quindi l’inizio per migliorarsi sempre di più, anno dopo anno”.
La Gironacci ha presentato tutti i coordinatori: Paola Campitelli del quartiere Asola, Alessandro Gattafoni quartiere IV Marine, Giorgio Paolucci del quartiere Fontespina, Giuseppe Fiscarelli del quartiere San Gabriele, Fabio Capponi del quartiere San Marone, Pietro Pinesi del quartiere Centro, Massimo Pierini del quartiere Stadio, Giordano Panichelli del quartiere Santa Maria Apparente, Mosè Ambrosi del quartiere San Domenico, Angelo Masullo di Civitanova Alta, Nazzareno Mardolini del quartiere Risorgimento.
A ricordare l'importanza della Lotteria è stata la consigliera Paola Fontana, che si è impegnata molto in prima persona per l’organizzazione dell’evento. “Ci saranno tanti premi importanti - ha detto - il primo è una vacanza da 2 mila euro. Il costo del biglietto è di 2,50 e l’estrazione avverrà domenica 28 maggio alle ore 18. Sarà sicuramente una bella festa per tutti. Ringrazio la Proloco di Civitanova Alta, la Protezione Civile, la Croce Verde, i dipendenti del comune e tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile questo evento”. Plauso per l’iniziativa da Massimo Pierini. “Una Corsa importante per dare visibilità ad una struttura bistrattata negli ultimi anni”.
Lunedì primo maggio, come da tradizione, a Cesolo sarà celebrata la Festa del Lavoro con la sfilata dei trattori e una cerimonia promossa dall’associazione Pro Cesolo, in collaborazione con l'amministrazione comunale.
Il programma prevede, alle ore 10:30, il ritrovo dei bezzi agricoli in località Bivio Colmone. Alle ore 11 verrà celebrata una Santa Messa con la deposizione di una corona d’alloro al monumento in ricordo dei caduti sul lavoronella nella piazzetta della chiesa di Santa Maria Assunta .