"Il comune di Tolentino ha rischiato commissariamento": scintille sul conto consuntivo 2022
Scintille a Tolentino tra maggioranza e minoranza di centro-destra in occasione della seduta del Consiglio comunale del 27 aprile in cui è stato illustrato il conto consuntivo 2022. "Siamo stati costretti a ricordare quanto la gestione della precedente amministrazione abbia reso difficoltosa la nostra azione amministrativa - sottolinea il sindaco Mauro Sclavi in una nota -, la situazione del bilancio comunale era a dir poco disastrosa al nostro arrivo, abbiamo rischiato di non poter proseguire il nostro lavoro a causa di un buco di circa 5 milioni di euro, questo è lo stato dell’arte nella nostra città".
"Siamo orgogliosi di quanto in soli 10 mesi siamo riusciti a fare - puntualizza il primo cittadino -, ma non per noi o per il nostro ego, bensì per la collettività, non ci siamo mai fermati nel cercare con idee, progetti e con i nostri valori di rilanciare il comune e la nostra meravigliosa città, contrariamente alla confusione che vediamo nell'opposizione pezzanesiana che una volta ci dice che stiamo solo portando avanti il loro lavoro e un’altra volta che lavoriamo facendo dispetti".
"Subiamo ogni tipo di polemica, giustificata sull'esigenza di sopravvivere "politicamente" agli occhi dei cittadini, ma senza alcun costrutto, solo per il gusto di dimostrare ancora una volta risentimento e rancore, ma non tanto verso di noi ma verso i cittadini, favorendo, inoltre, ogni tipo di divisione possibile, nonostante i nostri continui tentativi di mandare messaggi distensivi e di pacificazione politica", conclude Sclavi.
"Stiamo attuando una operazione di razionalizzazione della spesa pubblica eliminando le spese non necessarie come ad esempio la chiusura della mostra in via Parisani e non mettendo le mani nelle tasche dei cittadini - interviene la vicesindaco Alessia Pupo -. Non stiamo spegnendo la città come qualcuno sostiene e non ci precludiamo nuove progettualità, anzi abbiamo già intercettato fondi del Pnrr come per il museo archeologico, presentato un progetto Cer che parte dagli impianti sportivi, presentato una stagione teatrale con numeri da record".
"Stiamo cercando di valorizzare i nostri giovani come con l'associazione Zagreus - aggiunge Pupo -, poniamo attenzione al centro storico ad esempio per le finiture esterne, stiamo lavorando sul Ppas e per completare la variante al Prg riproponendo le aree precedentemente stralciate per il parco dello sport e ottenuto finanziamenti da parte dell'Usr per ristrutturare la Biblioteca Filelfica e Palazzo Sangallo".
"Ad oggi l’amministrazione non riesce ad uscire dalla fase emergenziale per le situazioni sospese che abbiamo ereditato, mentre gli altri paesi stanno già dedicando tempo, energie e risorse alla ricostruzione noi dobbiamo risolvere questioni annose come l'area container. Dobbiamo impegnare ingenti risorse di bilancio per mantenere aperta una struttura a causa dei rimanenti ospiti che sono stati fatti entrare senza accertamenti e che pur avendo redditi si rifiutano di pagare le spese correnti che invece sono a carico dei cittadini di Tolentino - evidenzia l'assessore Flavia Giombetti -. Abbiamo portato a casa quasi 5 milioni di euro tra iva e rendicontazioni che la Protezione Civile non aveva riconosciuto, senza quei soldi rischiavamo di dover consegnare le chiavi dell’ente in mano ad un commissario, questa è la realtà dei fatti".
Di tutt'altro avviso è Silvia Luconi, capogruppo di 'Tolentino nel Cuore', che replica in una nota: "Dalla maggioranza parlano di un buco di bilancio di 5 milioni provocato dai containers cercando così una scusa per giustificare determinate scelte e soprattutto tante altre 'non scelte' non rendendosi minimamente conto della gravità delle affermazioni addotte. Fingono di dimenticare che sono loro che hanno sollevato l'avvocato Cofanelli dall'incarico, il quale, dei 5 milioni, ne aveva recuperati circa 3. Fingono di dimenticare (Giombetti) anche che la protezione civile aveva già detto sì ai 2 milioni dell'Iva degli appartamenti".
"Tutti che parlano del fatto che mancano i soldi, ma evidentemente non ne mancano abbastanza se il sindaco si può concedere il lusso di un ufficio di staff con due persone che paghiamo noi come collettività - aggiunge Luconi -. Non mancano abbastanza soldi evidentemente se il comune decide di smantellare l’ufficio tributi affidandolo ad una cooperativa, la stessa alla quale noi facevamo fare solo gli accertamenti e la tassa sulle affissioni. Oggi la stessa gestisce il settore più importante per l’ente e il personale interno qualificato e formato è stato purtroppo spostato".
"La maggioranza si risente quando chiediamo alla stessa di indicare quale rotta ha intenzione di prendere, ma è una domanda obbligata perché tutti i lavori che oggi si vedono in città sono lavori pensati prima, inseriti in documenti ufficiali dopo e finanziati da noi. Nessuna opera distintiva del loro mandato, se non due punti turistici informativi, due pro loco, edifici dove il Sindaco si accorge che ci piove solo dopo aver terminato i lavori di messa in sicurezza (ex licei), chiusura di mostre. Il sindaco ha detto, 'elegantemente', che c’è un motivo se la città ha scelto lui e non me e che io non avrei capito il motivo della sconfitta. Ma lui, ha capito perché ha vinto?" conclude Luconi.
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