Nel fine settimana e nei giorni scorsi, i carabinieri della Compagnia di Civitanova Marche hanno posto in essere una serie di servizi tesi alla prevenzione dei reati contro il patrimonio e al controllo della circolazione stradale, durante i quali sono stati controllati 106 veicoli, 138 persone ed elevate 23 contestazioni per violazione del codice della strada.
I carabinieri hanno intensificato i controlli in risposta ad alcuni episodi relativi ai furti d’auto verificatisi sul territorio, denunciando sette automobilisti per guida in stato di ebbrezza alcolica, con conseguente ritiro della patente di guida. I militari della Stazione di Porto Recanati, invece, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, nei confronti di un uomo di origini tunisine, già agli arresti domiciliari presso la struttura abitativa denominata “Hotel House”.
L’uomo, infatti, si è più volte allontanato arbitrariamente dal proprio domicilio, rendendosi, così, responsabile del reato di evasione. Analogamente, i carabinieri della Stazione di Morrovalle, hanno arrestato un cittadino italiano, anch’egli resosi responsabile del reato di evasione dagli arresti domiciliari, ai quali era già sottoposto per reati contro il patrimonio e colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
"Volete conoscere il perchè di quella tuta gialla Agip?", dice Cesare Bernabei alla platea dell'Istao, convenuta per 'Il libro del mese': 'Mattei forever' (Ilari editore) di cui l'ex alto dirigente Ue è coautore. "Il colore si deve a mio padre, Gustavo, braccio destro del fondatore e primo presidente dell'Eni. Il quale, appunto, gli aveva allora chiesto 'lumi' sui colori delle divise per i dipendenti del nascituro ente nazionale idrocarburi. E Gustavo Bernabei, modenese innamorato della propria Terra, ne aveva subito proposto i colori tradizionali: giallo e blu. Mattei accolse subito l'idea. Fu così che gli uomini Eni vestirono di giallo (la giubba) e blu (i pantaloni)".
Una testimonianza d'eccezione - mossa dalla presenza in sala di Sebastiano Gubinelli, l'ultimo testimone del Caso Mattei, con addosso la storica divisa - quella di Cesare giunto da Bruxelles appositamente per il convegno a cura del presidente Istao, prof. Mario Baldassarri.
Ed ancora a proposito della tragedia di Bascape': "Quella sera del 27 ottobre del '62 non la dimenticherò per tutta la vita - racconta Bernabei -. In casa suonò il telefono, mentre eravamo a cena. Rispose mio padre. Si fece subito scuro in volto. Poi disse a mia madre: 'stasera dormo fuori'. Era il segno che qualcosa di grave era accaduto. Tuttavia nessuno in famiglia, eccetto naturalmente mio padre, poteva immaginare quanto".
Il racconto di Cesare Bernabei ha emozionato. E commozione c'è stata anche in chiusura, dopo lavori protrattisi per oltre 3 ore, attraverso le lacrime e le parole dell'87enne Sebastiano Gubinelli, che per primo, ebbe la notizia della scomparsa dal radar sul cielo sopra Bascape' del bireattore con a bordo il presidente dell'Eni.
Fondamentale l'intervento dell'altro coautore del libro, Otello Lupacchini (ex Pg di Reggio Calabria e Torino, autore di inchieste su Br e caso Calvi) che ha contestualizzato in 100 anni di storia italiana, dall'Impresa dei Mille in poi, l'assassinio Mattei. Suggestiva e senza precedenti, la relazione di Lucio Biagioni sul Villaggio Eni a Borca di Cadore. Non solo modello rivoluzionario di wellfare aziendale, ma pure e soprattutto culturalmente come metafora del mondo.
Di grande interesse l'intervento di Giuseppe Sfligiotti, gia' dirigente Eni- Nucleare. Sull'inquietante ipotesi dietro alla morte di Mattei della prevalenza della motivazione legata all'incursione preveggente nel nucleare e dell'elettrico, al di là del petrolio superando (a pie' pari la concorrenza unita delle 'Sette Sorelle') si era espresso introducendo i lavori, il professor Baldassarri, gia' v.ministro Mef.
Di Mattei, ambasciatore di un'Italia non più in b/n ma a colori, non sconfitta ma vincente, ha parlato Andrea Angeli, funzionario internazionale, coautore del libro insieme al giornalista Maurizio Verdenelli. In conclusione un unico fidente auspicio: che il Piano Mattei lanciato dal Governo non sia solo ricolmo di finanziamenti, ma di contenuti etici e programmatici in direzione degli ultimi e dunque dei popoli africani propri dell'Uomo che vedeva il futuro.
"La locandiera” in vernacolo approda a teatro: domenica 3 marzo anteprima al teatro Comunale di Caldarola con due spettacoli, alle 17.30 e alle 21. Il maestro Saverio Marconi firma l’adattamento e la regia della celebre commedia di Carlo Goldoni; la traduzione in dialetto fermano-maceratese è di Manu Latini.
Sui generis l’ambientazione della vicenda che avviene in una locanda e annesso stabilimento balneare della costa marchigiana negli anni Sessanta. A sostenere il progetto culturale è l’Unione Montana dei Monti Azzurri, grazie alla sensibilità del presidente Giampiero Feliciotti, e i Comuni di Caldarola, Sant’Angelo in Pontano e Servigliano, oltre a vari partner privati. Si tratta della nuova produzione dell’Associazione culturale Progetto Musical. Da una settimana regista, tecnici, scenografi e cast di Progetto Musical sono a Caldarola per preparare il debutto fin nei minimi dettagli.È già caccia al biglietto che può essere acquistato nelle biglietterie (anche online) del circuito ciaoticket. Fissata una replica a Sant’Angelo in Pontano (Teatro Angeletti, sabato 4 maggio ore 21). Dal prossimo autunno “La locandiera” sarà in tournée in vari teatri marchigiani.
“Ho pensato a un allestimento sui generis de La locandiera – sottolinea il regista Saverio Marconi –. È ambientata negli anni ’60 in una cittadina di mare sulla costa marchigiana. Mirandolina è una ragazza del posto che gestisce la piccola pensione: Maresole. Siamo alla fine della stagione turistica, non ci sono molti clienti ma quelli ospitati sono molto particolari. C’è il marchese Filiberto, il conte Arbì e l’ingegnere Sciapigotto. Ci sono anche due signorine allegre: Ortenzia di Macerata e Dejanira di Sforzacosta. L’unico personaggio che non parla marchigiano è Fabrizio, il tuttofare della locanda. Lui è nato nel quartiere romano dalla Garbatella. Mi sono preso molte libertà rispetto alla commedia di Goldoni, una su tutte è di aver ambientato lo spettacolo in una scenografia della commedia dell’arte ma che non descrive una locanda del ‘700, bensì una degli anni ’60. Evviva il dialetto marchigiano e mi perdoni signor Carlo!”.
Ecco il cast: Cinzia Paoletti (Mirandolina), Thomas Tossici (Ing. Sciapigotto), Manu Latini (Conte Arbì), Simone Pompozzi (Marchese), Simone Rossetti (Fabrizio), Rachele Morelli (Dejanira), Ombretta Ciucani (Ortensia), Leonardo Scagnoli e Maria Polini (camerieri). Importante la scenografia, in continuo movimento, studiata e realizzata per l’occasione. Le scene sono firmate da Elisabetta Cereda, mentre fonica e luci sono affidate a Alessandro Pianesi. La crew è composta anche da Pietro Leombrini (aiuto regia), Lucrezia Cruciani, Maria Vittoria Calzetti, Matilde Corradini (assistenti). Disegno affidato a Monica Massi con la collaborazione di Rudy Teodori e Niccolò Moretti.
Nei giorni scorsi, l’assessore al Commercio e Attività produttive, Fabiano Gobbi, ha incontrato la titolare della ditta In Lavanderia, Sonia Salvucci, che ha festeggiato i trenta anni di attività.
Con l’occasione è stata consegnata una pergamena che testimonia la stima e la gratitudine di tutta l’Amministrazione comunale per un’altra ditta che ha raggiunto un importante traguardo, "dimostrando la propria professionalità e competenza, anno dopo anno, erogando servizi apprezzati dai clienti, non solo tolentinati".
È partito il cantiere del santuario del Santissimo Crocifisso, a Treia, per il quale è previsto un intervento, già finanziato, dell’importo di quasi 7 milioni di euro.
L’edificio, dichiarato d’interesse culturale, è rimasto gravemente danneggiato e reso inagibile dal terremoto del 2016. Oltre ad avere una grande rilevanza da un punto di vista storico, rappresenta un punto di riferimento fondamentale per la comunità treiese e il territorio.
L’intero complesso è costituito dal santuario del Santissimo Crocifisso e dal convento dei frati francescani col campanile; saranno effettuati lavori di restauro, risanamento conservativo con miglioramento sismico nonché per il superamento delle barriere architettoniche.
Felice di annunciare questa importante novità il sindaco Franco Capponi: «Per noi si tratta di un intervento importantissimo che riguarda un territorio intero visto che il santuario francescano è frequentato da tanti fedeli anche di altri Comuni. La chiesa del convento nel 2017 è stata ricostruita con una struttura temporanea in legno – ha spiegato - È stato un piccolo miracolo realizzato in tre mesi, quando si era ancora in piena emergenza. Sapere che i lavori di ricostruzione sono partiti e ci restituiranno il Santissimo Crocifisso nella sua originaria bellezza rappresenta davvero una fantastica notizia».
I carabinieri del nucleo investigativo del reparto operativo di Macerata, unitamente ai militari della sezione operativa del Nor della locale compagnia, hanno proceduto all’arresto di un 32enne, di origini albanesi, per il reato di spaccio di sostanza stupefacente.
Nel pomeriggio di ieri, 27 febbraio, nei pressi dell’ospedale generale provinciale del capoluogo, il 32enne è stato sorpreso dai carabinieri operanti a cedere ad un uomo, 48enne del posto, 1,2 grammi di cocaina. L’immediata perquisizione del presunto pusher, estesa poi anche all'autovettura e alla sua abitazione sita nel Fermano, ha permesso di rinvenire altre otto dosi di cocaina, pronte per essere immesse sul mercato, per un quantitativo complessivo di più di 5 grammi.
Nell’ambito dell’attività sono stati rinvenuti, inoltre, dai militari due telefoni cellulari e la somma contante di 344 euro, frutto dell’attività illecita di spaccio di sostanza stupefacente. I contanti e i telefoni cellulari sono stati sottoposti a sequestro e messi a disposizione della competente autorità giudiziaria.
L’uomo è stato trattenuto nella camera di sicurezza del comando di Macerata, in attesa del rito direttissimo per la convalida dell’arresto. Il compratore, invece, è stato segnalato al prefetto di Macerata quale assuntore di sostanza stupefacente.
Venerdì 1 marzo alle ore 21,15, al Teatro G. Gasparrini di Appignano, si terrà “Sarò la tua memoria” un evento condotto dal professor Angelo Ventrone, docente di Storia contemporanea dell’Università di Macerata, che vedrà la partecipazione in diretta streaming del giornalista e scrittore Mario Calabresi, di Andra Bucci sopravvissuta di Auschwitz, e cittadina onoraria di Appignano, nonché di Joshua Edwards nipote di Andra Bucci.
Il titolo dell’evento, “Sarò la tua memoria”, si rifà al libro scritto da Mario Calabresi che narra una storia toccante, bellissima e travolgente, come quelle vere sanno essere, in cui Joshua Edwards si cala nei panni di sua nonna bambina, quand'era prigioniera in un campo di sterminio.
“Il valore della memoria cresce quanto più diminuiscono le preziose voci di coloro che hanno vissuto uno dei momenti più bui della storia dell’umanità. – Ha dichiarato il sindaco di Appignano Mariano Calamita –. L’ esperienza dura e cruda voluta e vissuta da Joshua è un esempio coraggioso per poter continuare a tramandare tra i giovani le terribili vicende vissute dalla nonna e da milioni di ebrei durante la Shoah. Ci onora tantissimo avere di nuovo con noi, in collegamento, la signora Andra Bucci, cittadina onoraria di Appignano, invitiamo tutti i nostri concittadini a partecipare all’evento”.
Nel corso dell’incontro ad Appignano sarà Joshua Edwards a raccontare direttamente al pubblico questa toccante esperienza che lo ha visto rinchiuso per una settimana nel garage di casa dove ha patito freddo, fame, fatica e solitudine. E alla fine, anche se solo in parte, ha potuto comprendere quello che hanno passato la nonna Andra Bucci la sorella Tatiana e tutti coloro che sono stati deportati nei campi di concentramento.
“La particolare esperienza di un ragazzo speciale come Joshua ci insegna come tramandare la memoria quando non ci saranno più le testimonianze dirette della nonna Andra e dei pochi altri sopravvissuti. – Ha affermato l’assessore alla Cultura Federica Arcangeli – Ricordare è necessario oggi più che mai per rafforzare l’educazione al rispetto ed abbattere gli stereotipi educativi e culturali che alimentano ogni giorno nel mondo discriminazione e violenza. Una testimonianza che assume ancora più valore per i giovani se a farlo è un ragazzo della loro età”.
Nel corso dell’incontro si esibiranno i musicisti Serena Cavalletti al violino e Marco Monina alla chitarra. Prossimo evento in programma domenica 10 marzo alle ore 17 sempre al Teatro Gasparrini con "Il violino di Auschwitz - Viaggio nella memoria attraverso la musica e le pagine dei ricordi” l’atteso concerto di Alessandra Sonia Romano con il violino autentico della Shoah utilizzato nell'orchestra del campo di Auschwitz, e con l’orchestra d’archi Amadeus, diretto dal Maestro Mirco Barani.
Per l’occasione dal 1 al 10 marzo nel foyer del teatro Gasparrini sarà aperta la mostra: "In treno con Teresio – I deportati del Trasporto 81 Bolzano-Flossenburg 5/7 settembre 1944” a cura di Maria Antonietta Arrigoni e Marco Savini, ANED Pavia
Sequestrati circa 1600 articoli pericolosi, privi dei requisiti minimi necessari per la vendita al pubblico. Le Fiamme Gialle di Civitanova Marche, nell’ambito di un più ampio e specifico piano di interventi predisposto dal Comando provinciale di Macerata, e finalizzato alla prevenzione e repressione dei traffici illeciti con particolare riguardo al settore dell’abusivismo commerciale e della sicurezza prodotti, hanno condotto nel mese di febbraio una mirata operazione di servizio a contrasto del commercio di prodotti insicuri per la salute pubblica.
Nel corso dei controlli eseguiti dai militari della guardia di finanza sono stati rinvenuti in due esercizi commerciali, e sottoposti a sequestro, circa 1600 articoli destinati alla vendita (maschere, indumenti, giocattoli e kit per travestimenti), in quanto privi delle informazioni minime, in lingua italiana, previste dal “Codice del Consumo” tra cui i materiali impiegati, i metodi di lavorazione, le istruzioni, le precauzioni e la destinazione d'uso.
Per tali irregolarità i titolari degli esercizi commerciali sono stati segnalati alla competente Camera di Commercio per l’adozione dei conseguenti provvedimenti sotto il profilo amministrativo.
Nuovo appuntamento per il 2024, con il corso “Disostruzione delle vie aeree e pillole di pediatria”, progetto portato avanti nell’ambito di “Civitanova Città con l’infanzia”. Il corso sarà tenuto dagli operatori del centro di formazione “Soccorriamo” e gli incontri organizzati dal Centro per la Famiglia, servizio dell’Assessorato alla Famiglia della Città di Civitanova Marche in gestione all’ASP “Paolo Ricci”.
Prosegue dunque anche quest’anno, dopo il grande numero di partecipanti delle precedenti edizioni, il progetto gratuito avviato nel 2018. Appuntamento sabato 2 marzo tra le 9:15 e le 12:30 presso la sede dell’ASP “Paolo Ricci”, in via Einaudi 144 a Civitanova Marche, per tutte le persone che vivono o lavorano a contatto con i bambini. Enrico Giorgetti e Roberto Cappelletti gli istruttori delle due lezioni in cui sarà suddiviso il programma: “Pillole di Pediatria” e SoccorriBimbi”.
"Da anni mettiamo a disposizione con convinzione un percorso concreto di incontri per la cittadinanza tutta, alla prevenzione dell'ostruzione delle vie aeree e alle corrette manovre di disostruzione pediatrica – ha detto l’assessore alla Famiglia Barbara Capponi. Prevenire le tragedie è possibile con piccoli accorgimenti e strategie corrette acquisibili davvero con semplicità: con una piccola lezione di formazione e la possibilità di provare le manovre in aula, si è davvero in grado di sapere cosa fare, o cosa evitare di fare, per salvare la vita di un bambino, e anche di un adulto. Città con l'infanzia è anche questo, e proseguiremo su questa linea affinché la cultura della prevenzione in questo senso sia davvero patrimonio di tutti i cittadini ".
I posti per la partecipazione sono limitati. La prima parte dell’incontro riguarderà i piccoli, grandi problemi che possono interessare i bambini, spiegando attraverso basi medico - scientifiche in che modo affrontare con la giusta calma anche le situazioni di maggiore stress e preoccupazione per un genitore.
La seconda lezione affronterà invece il tema della nanna, della sicurezza del lettino e della stanza dei genitori. L’allattamento. La sicurezza in macchina e in acqua. La sindrome dell’abbandono in auto e lo shaken-baby. Come mettere in sicurezza la casa e gli ambienti. Il cibo, come tagliarlo e l’attenzione mentre il bambino mangia. L’auto-svezzamento. E infine la parte teorica e pratica per la disostruzione delle vie aeree.
La nostra è una regione piena di meraviglie che nasconde tesori inestimabili di storia, cultura e bellezza. La sua posizione, tra il mare Adriatico e gli Appennini, offre un paesaggio variegato e molto suggestivo che spazia tra le spiagge sabbiose, campi di girasoli e monti innevati e boscosi, ed ogni suo angolo ci racconta storie, tradizioni e feste popolari che si tramandano da secoli e che vengono mantenute con entusiasmo e tanta partecipazione. Vediamo più nel dettaglio alcuni di questi usi e costumi che forse faranno apprezzare maggiormente questa terra anche a chi non la vive ogni giorno.
Il palio di Fermo
Ogni anno nel mese di Agosto si può assistere al Palio di Fermo nella suggestiva cornice della Piazza del Popolo. Questa corsa di cavalli nasce nel 1182 ed è la più antica di tutta Italia, e consiste in una gara di velocità e abilità tra dieci contrade che si contendono il premio finale, che come da tradizione consiste in un drappo realizzato ogni anno da un'artista locale diverso. Un evento coinvolgente che viene accompagnato da manifestazioni culturali, musicali e gastronomiche.
Il carnevale di Fano
Il Carnevale di Fano è un’altra tradizione tra le più antiche d'Italia, e si celebra ogni anno a Febbraio. Il momento più caratteristico della festa è la gettata di dolciumi e cioccolatini dalla cima dei carri allegorici, che sfilano lungo il corso principale della città in un clima di gioia e spensieratezza. Una tradizione che coinvolge grandi e piccini, e che si conclude con il rogo del Pupo, un fantoccio che secondo le credenze simboleggia il male.
La crescia di Pasqua
Se parliamo invece di cibo, si deve citare necessariamente il pane tipico delle Marche, la Crescia di Pasqua che si prepara solitamente per l’occasione. Si tratta di un impasto che comprende uova, formaggio e olio extravergine di oliva che gli donano una consistenza morbida e il tipico colore giallo. Una pietanza che non manca mai la mattina di Pasqua e viene spesso consumata con salumi tipici del posto.
Il brodetto di pesce
Il brodetto di pesce è una zuppa di pesce tipica della regione, che si prepara con diverse varietà di pesci locali, come scampi, calamari, seppie, merluzzi, triglie e cefali. Solitamente viene cucinato in una pentola di coccio, con olio, aglio, pomodoro, prezzemolo e aceto, ma ogni zona delle Marche ha la sua ricetta, che varia per ingredienti e modalità di cottura.
La Cispa
Se provassimo a chiedere a un marchigiano di spiegare brevemente le regole del poker, sia nella sua versione all’italiana che in quella alla texana, potrebbe non essere in grado di farlo. Le Marche hanno infatti una lunga e ricca tradizione di giochi di carte, e ad esempio uno dei passatempi più diffusi è la Cispa, un gioco di carte originario della regione che sembra sia nato a Porto san Giorgio, anche se alcune voci ritengono sia nato in provincia di Pesaro e Urbino. Il nome deriva dal cinque di spade, la carta che ha valore maggiore, e il gioco si svolge in due fasi: apertura e cispa. Nella prima fase, i giocatori possono cambiare le loro carte con quelle del mazzo per “aprire” con un punteggio minimo. Nella seconda fase, i giocatori devono effettuare più prese possibili in modo da fare più punti per vincere.
La Petrangola
Un altro gioco di carte della tradizione e molto diffuso è la Petrangola. Lo scopo del gioco è quello di ottenere il miglior punteggio possibile attraverso il cambio (da una a tre) carte con quelle presenti nel monte. La partita si suddivide in varie mani e l'obiettivo fondamentale a cui devono tendere i vari partecipanti è quello di non perdere oltre tre mani, altrimenti si viene eliminati dal gioco. L'ultima fase della partita di petrangola prevede uno scontro tra i migliori due giocatori.
Se si è in procinto di ristrutturare casa o si sta pensando di riprogettarne alcune aree, allora potrebbe essere un buon momento per migliorare anche la disposizione del bagno. Questa stanza è forse quella più sottovalutata della casa, ma in realtà rappresenta l'area che maggiormente ha bisogno di attenzione e cura. Un bagno ordinato e ben organizzato, infatti, ha tutto un altro aspetto, e sarà sempre funzionale e accogliente.
Una delle soluzioni per ottenere uno spazio che soddisfi tutte queste caratteristiche è ricreare una doccia in nicchia. Vediamo come e perché.
Quando e come ricreare una doccia in nicchia
Scegliere una doccia in nicchia significa sfruttare al massimo tutti gli spazi disponibili, a prescindere che si abbia un bagno ampio o di dimensioni più contenute. Si tratta di una soluzione che prevede di ricavare la cabina della doccia tra due pareti, a loro volta chiuse da un'apertura. Non sempre però si ha la possibilità di sfruttare muri già preesistenti in casa, per cui in questi casi di dovrà procedere con la loro creazione. Per farlo, si possono percorrere due strade: quella della muratura o quella del cartongesso.
La muratura consente di realizzare una struttura più resistente, a patto che si sia disposti a intervenire se necessario con piccole demolizioni. Il cartongesso, invece, consente di realizzare la nicchia con più facilità e velocità.
Il vantaggio di una doccia del genere non è solo quello di ottimizzare gli spazi in caso di un bagno piccolo, ma anche di creare un angolo accogliente e funzionale. Le pareti della nicchia possono infatti essere sfruttate anche internamente o esternamente, per posizionare mensole e ripiani d'appoggio.
In particolare, la doccia in nicchia si può sfruttare quando:
- si ha un bagno stretto e lungo;
- la stanza non ha una forma regolare e presenta pilastri;
- il bagno è molto ampio e si vuole creare una soluzione elegante.
Scegliere i giusti materiali
Dopo aver creato la nicchia, bisogna anche scegliere i giusti rivestimenti e le aperture più adatte alle proprie esigenze.
Iniziamo dai rivestimenti delle pareti e del piatto doccia. In questo caso, si può scegliere di optare per gli stessi materiali di cui è caratterizzato il resto del bagno, così da creare un ambiente fluido e moderno, oppure si può spezzare e scegliere colori e motivi differenti.
Fondamentale è poi la scelta delle ante. Questa dipenderà sostanzialmente dalle dimensioni della nicchia e dalla presenza o meno di mobili ed elettrodomestici nelle vicinanze.
Nel caso di spazi ridotti e necessità di non ingombrare l'esterno della doccia, la soluzione migliore potrebbe essere scegliere porte scorrevoli o a soffietto. Se invece si ha a disposizione un ampio spazio, si possono preferire anche soluzioni ad anta battente o walk-in, più minimal e moderni.
Altri modelli di box doccia
Oltre alle docce in nicchia, esistono altri modelli di box doccia che possono essere considerati in base alle esigenze e alle dimensioni del bagno. Tra questi troviamo le cabine doccia angolari, le cabine a parete singola e le cabine idromassaggio. Ognuna di queste offre vantaggi specifici in termini di spazio, funzionalità e design, consentendo una personalizzazione ancora maggiore dell'area doccia in base alle preferenze individuali e allo stile del bagno.
Un'idea di doccia in nicchia perfetta
Per realizzare una doccia in nicchia, ottimale per tutti gli ambienti, potrebbe essere un’idea optare per una soluzione dall’aspetto pulito e lineare, con un piatto a filo pavimento piastrellato esattamente come il resto del bagno. Per il rivestimento delle pareti della doccia si potrebbero scegliere piastrelle di ceramica bianca lucida, per riflettere la luce e creare un ambiente luminoso e spazioso.
La porta ideale è invece quella scorrevole, magari in vetro trasparente, così da poter accedere comodamente alla doccia senza occupare spazio aggiuntivo. Per rendere la nicchia più comoda e funzionale, si potrebbero infine sfruttare le pareti per aggiungere mensole e ripiani d’appoggio per i prodotti da bagno.
Anche il gruppo volontari di Macerata, come in altre città in tutta Italia, organizza serate culinarie per sostenere il progetto che consentirà di fornire pasti gratuiti negli ospedali di Emergency che in Sudan, Sierra Leone, Uganda, Eritrea, Iraq, Afghanistan offrono più di 100 mila pasti al mese ai loro pazienti.
Cure gratis, per Emergency, significa infatti anche pasti gratis: oltre all’intervento chirurgico, la visita medica, le terapie e le protesi per le vittime della guerra è necessario offrire pasti caldi ai pazienti e ai loro familiari, una cosa per nulla scontata in questi Paesi.
Primo appuntamento dell’evento solidale sarà il primo marzo all’osteria San Nicola di Tolentino, dove, nel mese di marzo / aprile avrà luogo la gara culinaria “due ai fornelli” organizzata in più incontri (22 marzo, 5, 12, e 19 aprile) in cui a cucinare saranno i simpatizzanti e volontari di Emergency coadiuvati dal cuoco del ristorante. Si proseguirà il 14 marzo a Civitanova al ristorante Il vecchio Mulino.
“Il lavoro di Emergency, che in 30 anni di attività ha curato nel mondo quasi 13 milioni di persone, si può realizzare grazie all’impegno umanitario degli operatori di Emergency e alla generosità di migliaia di sostenitori e di volontari”, si legge in una nota dell’associazione.
“Tutte le attività organizzate dai volontari di Emergency sul territorio (cene, negozio di Natale, vendita dei panettoni a Natale e delle colombe a Pasqua) hanno lo scopo di finanziare i progetti di Emergency nel mondo. Oltre a queste attività i volontari di Emergency, su richiesta delle scuole, propongono attività di educazione ai diritti umani e alla pace, valori che, oggi più che mai, non possono essere trascurati”.
“L’unica soluzione possibile per un mondo senza guerra è quella che si fonda sull’uguaglianza e sul rispetto dei diritti umani, sulla cura delle vittime, una persona alla volta come ci ha insegnato Gino Strada”.
Utenti bancari, arriva il diritto alla restituzione per gli interessi indebitamente pagati. “Sta passando inosservata questa nuova opportunità, ora possibile in quanto la Corte di Cassazione - con ordinanza n.34889 del 13 dicembre - ha dichiarato la nullità del tasso di interesse determinato facendo riferimento al tasso Euribor. Infatti tale parametro è stato manipolato dal 29 settembre 2005 al 30 maggio 2008 per effetto di un cartello bancario tra le principali Banche Europee, in violazione della normativa Antitrust italiana ed europea”. Ad affermarlo è Giuseppe Tosoni, presidente dell'associazione Tutela Impresa.
“L'associazione, sempre attenta a tali problematiche, porta a conoscenza il maggior numero possibile di persone fisiche e/o giuridiche, l’opportunità concreta di recuperare anche somme elevate”. “Tali indebiti - spiega Tosoni - sono quantificabili in oltre 40 miliardi di euro, incassati dalle banche nei contratti di mutuo, di leasing, finanziamenti e derivati, a tasso variabile indicizzati con tassi Euribor compresi nel periodo sopracitato”.
“Il primo passo da fare è quello di bloccare subito la prescrizione, che come noto non decorre fintanto che il rapporto finanziario è in corso. Sono prescritti tutti i contratti chiusi (e quindi integralmente pagati) oltre 10 anni da oggi, ma possono essere esaminati tutti i contratti stipulati dal primo gennaio 1999 in poi, purché abbiano avuto corso fino a meno di 10 anni fa”.
“Inoltre per i mutui a tasso variabile, nel periodo compreso tra il 2015 e il 2022 – prosegue - si potrebbe aver pagato più interessi di quelli dovuti, per la presenza nel contratto bancario della cosiddetta clausola "floor", la quale è stata anch'essa recentemente giudicata vessatoria dalla Corte di Appello di Milano, perchè ha impedito agli interessi del mutuo, negli anni in cui i tassi di mercato erano negativi, di scendere sotto una certa soglia”.
“Si apre quindi la strada per il recupero degli interessi pagati in eccesso fino al 70% circa del valore. Ciò significa che c'è la possibilità di ottenere un rimborso per gli interessi pagati in più, a causa dei tassi floor, e di ottenere sconti sugli interessi futuri” .
Conclude il presidente Giuseppe Tosoni che ”tali nuove opportunità possono essere proposte in aggiunta anche su istanze di sospensione azioni giudiziarie, bloccando le aste immobiliari già in corso”.
La stessa associazione ha anche messo a disposizione un numero verde 800 931 170 per informazioni gratuite da chiedere anche tramite e-mail info@tutelaimpresa.org per avere una pre verifica gratuita dei contratti in questione e per interrompere la prescrizione e valutare l'opportunità di dare inizio alla procedura di rimborso.
Bilancio dei controlli effettuati dalla polizia di stato nella provincia di Ascoli Piceno nella settimana compresa tra il 19 e il 25 febbraio: sono stati effettuati 60 posti di controllo, nel corso dei quali sono stati ispezionati 477 veicoli e 975 persone.
A seguito di tale servizio sono state elevate 2 contravvenzioni ad altrettanti locali, uno nel capoluogo e uno in provincia, per violazioni amministrative.
Sulla costa sono stati effettuati dal commissariato di San Benedetto del Tronto 22 posti di controllo, che hanno prodotto i seguenti risultati: 189 veicoli e 354 persone identificate. Sono stati inoltre eseguiti 16 controlli a persone sottoposte a regime di detenzione domiciliare
Nel capoluogo ascolano sono stati effettuati 20 posti di controllo e identificate 235 persone. I veicoli controllati sono stati 136. Gli interventi della volante sono stati complessivamente 24 di cui uno per lite in famiglia.
Il Posto di polizia ferroviaria di San Benedetto Tronto, nell’ambito dell’attività di prevenzione finalizzata ad incrementare i livelli di sicurezza ordinaria e i dispositivi di controllo, ha impiegato 13 pattuglie che hanno identificato complessivamente 215 persone, di cui 45 cittadini extracomunitari.
Nell’ambito dell’attività denominata “Rail Safe Day”, gli operatori della PolFer hanno prestato particolare attenzione agli impropri e anomali comportamenti in ambito ferroviario, tra cui, l’attraversamento dei binari, la salita e discesa dai convogli in movimento, l’indebita presenza sulla linea ferroviaria, il superamento della linea gialla in stazione e l’attraversamento dei passaggi al livello chiusi.
Nell’ambito di tali attività è stato arrestato un cittadino italiano evaso dagli arresti domiciliari e ha proceduto a multare un minore per aver attraversato i binari ed essersi fermato per scattare un selfie.
La sezione operativa di sicurezza cibernetica, inoltre, nell’ambito delle attività istituzionali della specialità, ha raccolto 5ìcinque denunce, di cui una per truffa trading on line, due per truffa on line, una per accesso abusivo a sistema informatico e una per falso. Inoltre è stata eseguita una perquisizione domiciliare per truffa on line.
Weekend di controlli lungo la fascia costiera della provincia da parte della polizia stradale. Una pattuglia proveniente da Macerata ha proceduto a specifici accertamenti per verificare l’alterazione da sostanze stupefacenti da parte dei conducenti.
Nel corso del servizio volto a prevenire le "stragi del sabato sera", che si è svolto a Civitanova Marche, sono state ritirate - in una sola notte - 21 patenti per guida in stato di ebbrezza alcolica, di cui 11 a uomini di età compresa tra 18 e i 27 anni, due ad altrettanti uomini con un’età superiore ai 28 anni. Tre titoli di guida sono, invece, stati ritirati a donne di età compresa tra 18 e i 27 anni, mentre 5 a donne con un’età superiore ai 28 anni. In totale sono stati decurtati 275 punti ed elevate complessivamente 31 sanzioni al Codice della Strada.
Cyberstalking, diffamazione ed estorsione: sono i reati di cui è accusato un ventinovenne residente nelle Marche, indagato per avere perseguitato una donna bolognese conosciuta, solo virtualmente, su un sito di incontri.
Per il giovane, il Gip di Bologna ha disposto gli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, misura eseguita dalla polizia a seguito di indagini avviate dopo che la vittima, una trentenne, si è rivolta alle forze dell'ordine, denunciando che da maggio 2023 veniva ripetutamente minacciata, molestata e diffamata.
L'uomo, frequentato solo online, tramite i social e conversando aveva raccolto diverse informazioni su di lei (luogo di lavoro, residenza, numero di telefono): con questi dati aveva creato account 'fake' a nome della donna e pubblicato annunci a carattere sessuale su siti di incontri.
Sempre spacciandosi per la vittima, aveva pubblicato su pagine social false confessioni di presunti abusi sessuali che lei avrebbe subito da parte di suoi familiari, ledendo così anche la loro reputazione. La trentenne avrebbe ricevuto anche minacce di morte per un imprecisato debito che avrebbe dovuto saldare. Tutto questo ha causato nella vittima uno stato di ansia e paura, tale da dover chiedere ad alcuni parenti di essere spesso accompagnata, per il timore che il suo persecutore potesse raggiungerla sotto casa.
Domenica si è svolto il consueto appuntamento di febbraio per il Gruppo di Recanati e Castelfidardo dell'Associazione Nazionale Alpini. Prima di riunirsi in assemblea le penne nere hanno colto, come consueto, l'occasione per commemorare la Medaglia d'Oro al Valor Militare Mario Alessandro Ceccaroni a cui è intitolato il gruppo fondato nel 1965 e che riposa nel civico cimitero della cittadina leopardiana.
Alla breve cerimonia ha partecipato anche la figlia del militare deceduto nella seconda guerra mondiale, la marchesa Giovanna Ceccaroni che da anni ha stretto un bel rapporto di amicizia con il gruppo. Gli altri due momenti commemorativi si sono svolti presso le lapidi dei caduti a Castelfidardo e a Recanati, ai quali hanno preso parte anche i rappresentanti istituzionali delle due cittadine oltre a Giuseppe Bitocchi in rappresentanza dell'Associazione Reduci di guerra e Claudio Carnevali per il Nastro Azzurro di Recanati.
Il programma è proseguito con l'assemblea che si è svolta presso il Convento dei Frati Cappuccini a Montemorello. Nel corso dell'incontro si sono puntati i riflettori sui prossimi eventi che attendono le penne nere nel 2024, a partire dal raduno nazionale programmato per l'11 e il 12 maggio a Vicenza al quale prenderà parte una delegazione. Ma si è discusso anche e soprattutto del grande appuntamento del prossimo settembre quando dal 27 al 29 si svolgerà a Loreto il primo pellegrinaggio degli Alpini alla Santa Casa.
Un evento che richiamerà migliaia di persone da tutt'Italia e non solo e che richiederà una massiccia organizzazione alla quale sono pronti a dare la loro collaborazione anche gli Alpini di Recanati e Castelfidardo.
Infine si è fatto il punto sulla solidarietà che vede le penne nere sempre in prima linea. Dopo aver partecipato anche quest'anno alla raccolta del farmaco, ora sono impegnati nella vendita delle uova di Pasqua per finanziare alcuni progetti dell'Associazione Nazionale Alpini tra cui quello in Mozambico.
Nel corso dell'assemblea sono state confermate le cariche associative con Samuele Galassi capogruppo, Mauro Tombolini segretario e Carlo Cipolloni tesoriere. La giornata si è chiusa con il tradizionale momento conviviale, alla presenza di parenti e amici.
Nell’ottica di ottenere miglioramenti nella raccolta differenziata dei rifiuti, decoro e arredo urbano, la Giunta comunale ha approvato venerdì i lavori per la realizzazione della casa verde denominata "Green House" nel Borgo Marinaro, tra le vie della Carena e della Nave.
Il progetto, presentato a fine anno alla stampa dal sindaco Fabrizio Ciarapica e dall’assessore al Decoro e al Verde pubblico Giuseppe Cognigni, prende forma con l’obiettivo di sperimentare una modalità alternativa di raccolta dei rifiuti nelle aree urbane da integrare all’interno dell’attuale servizio con il sistema del "porta a porta".
La soluzione è di tipo sperimentale e prevede la realizzazione di un manufatto da adibire a "isola ecologica" in cui collocare i contenitori dedicati alla raccolta dei rifiuti stradali di prossimità (frazione organica, vetro e pannoloni), visti anche i ristretti spazi disponibili nel centro storico.
“Stiamo lavorando su questo innovativo progetto insieme al Cosmari – ha spiegato l’assessore Cognigni – ed ora, dopo aver apportato alcune modifiche, siamo alla fase conclusiva. Da precisare che resta invariato il servizio di raccolta "porta a porta" attivo nella zona interessata vale a dire via della Nave, via della Conchiglia e via della Carena. Prossimo step sarà portare a gara la struttura, dopo aver contattato i residenti cui sarà consegnata la scheda magnetica".
"Altra novità sul fronte rifiuti riguarda l’area portuale. Da un sopralluogo effettuato in zona mercato ittico, insieme a dirigenti e funzionari dell’ufficio ambiente, si è deciso di posizionare due grandi isole ecologiche che possano fare da contenitore per rifiuti organici e non”.
L’associazione UtReMi, in collaborazione con l’Università di Macerata e il servizio bibliotecario presenta nella sala Sbriccoli della Biblioteca didattica di ateneo le serate Liviabella. A partire dal 28 febbraio e per ogni mercoledì sera alle 21 la biblioteca diventerà un palcoscenico per musicisti e artisti che, insieme a docenti dell’Ateneo, ricorderanno il compositore maceratese a 60 anni dalla sua scomparsa, comunicando il suo genio artistico attraverso l’esecuzione delle migliori opere e l’analisi della sua arte. L’iniziativa è proposta nell’ambito di un più ampio progetto cofinanziato dalla Regione Marche, dal titolo “Liviabella: un gigante del novecento”. Gli ingressi a tutti i concerti sono gratuiti".
L'autore verrà analizzato, eseguito e descritto negli aspetti artistici, didattici e biografici attraverso una serie di eventi che vanno dalla conferenza sulla tradizione musicale della sua famiglia partendo dall'archivio epistolare, fino ai concerti contenenti sue composizioni di musica da camera, vocale e sinfonica. I suoi lavori verranno eseguiti sia in serate tematiche che affiancati ad altri autori contemporanei o legati ad una tematica particolare. Alla prima serata di mercoledì 28 febbraio si esibiranno Vincenzo Ruggiero al liuto e la compagnia di danza storica "Quam pulchra es". Presenta Carla Canullo.
“Vogliamo contribuire – spiega il presidente di UtReMi Adamo Angeletti –a far conoscere questa figura di spicco nel panorama musicale del Novecento. Liviabellla non aderì alle avanguardie, ma continuò a comporre in uno stile melodico, per certi versi tardo romantico, ma anche descrittivo e neoclassico. Artista molto legato alla sua terra, da lui analizzata anche da un punto di vista della tradizione musicale e folkloristica e descritta in composizioni come "La mia terra" e "Rapsodia picena", ha contribuito a diffondere la cultura maceratese nel mondo, facendo da ponte tra il nostro territorio e il circuito internazionale dove ha operato durante la sua vita”.
Laura Vagni, delegata del rettore per i servizi bibliotecari esprime soddisfazione per l’iniziativa che “è frutto di una costante collaborazione tra le biblioteche universitarie e gli istituti e le associazioni culturali del territorio, tesa a valorizzare e coltivale un dialogo amichevole tra biblioteca e città”.
Prossimi appuntamenti: il 6 marzo con il Quartetto d'archi della Scuola Civica Scodanibbio e le musiche di Vivaldi e la l’introduzione di Marcello La Matina, il 13 marzo con il concerto per voce e chitarra di Vincenzo Ruggiero e Chiara Marangoni su musiche di Respighi Liviabella, Donatoni, Malipiero, Nietzsche; il 20 marzo con il Coro Lumos vocal Ensemble diretto da Lorenzo Chiacchiera su musiche di Respighi, Dallapiccola, Liviabella, introdotti da Pierluigi Feliciati e il 27 marzo con Vincenzo Ruggiero e Sonia Breval, violino e chitarra su musiche di Paganini e Liviabella. Il cartellone prevede esibizioni anche alla Collegiata di Porto Sant’Elpidio alle 17 d sabato 16 marzo, all’Auditorium S. Agostino di San Ginesio alle 21 di domenica 24 marzo e al teatro Filarmonica di Macerata sempre alle 21 di mercoledì 27 marzo.
Ancora una bella vittoria per la squadra composta da Marina Fermanelli, Alessia Mancini, Mohamed Zaouali, Gianluca Lamanna, Samuele Gentili, Ivo Cimarelli, Marco Ruani, Mario Minnozzi, Chiara Maccaroni e Sabina Verdolini che ha vinto il Torneo dell'Amicizia disputatosi nei giorni scorsi a Civitanova Marche.
Il team tolentinate si è misurato con dieci compagini provenienti da tutte le Marche in un'avvincente gara di bocce per atleti con disabilità, risultando ancora una volta la squadra da battere. Una grande soddisfazione per tutti gli atleti, per i tecnici e i dirigenti della bocciofila e per tutti i genitori.
Il sindaco Mauro Sclavi e il vicesindaco e assessore allo Sport Alessia Pupo ringraziano personalmente e a nome dell'amministrazione comunale la Bocciofila Tolentino Asd attraverso il presidente, "attestando tutta la propria stima per quanto stanno facendo a titolo totalmente gratuito. Grazie a loro - hanno sottolineato - le ragazze ei ragazzi sono ormai atleti bravissimi che danno lustro e orgoglio a tutta la città di Tolentino".
"Presto il Torneo dell'Amicizia sarà ospitato nel bocciodromo di contrada Grazie, nella nostra città e siamo sicuri che sarà un'altra importante occasione di sport e inclusione che vedrà la squadra tolentinate sicura protagonista. Noi saremo a fare il tifo per loro", concludono Sclavi e Pupo.