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"Mattei Forever", dal caso irrisolto dietro la sua morte al Piano lanciato da Meloni: cosa ci resta oggi?

"Mattei Forever", dal caso irrisolto dietro la sua morte al Piano lanciato da Meloni: cosa ci resta oggi?

"Volete conoscere il perchè di quella tuta gialla Agip?", dice Cesare Bernabei alla platea dell'Istao, convenuta per 'Il libro del mese': 'Mattei forever' (Ilari editore) di cui l'ex alto dirigente Ue è coautore. "Il colore si deve a mio padre, Gustavo, braccio destro del fondatore e primo presidente dell'Eni. Il quale, appunto, gli aveva allora chiesto 'lumi' sui colori delle divise per i dipendenti del nascituro ente nazionale idrocarburi. E Gustavo Bernabei, modenese innamorato della propria Terra, ne aveva subito proposto i colori tradizionali: giallo e blu. Mattei accolse subito l'idea. Fu così che gli uomini Eni vestirono di giallo (la giubba) e blu (i pantaloni)".

Una testimonianza d'eccezione - mossa dalla presenza in sala di Sebastiano Gubinelli, l'ultimo testimone del Caso Mattei, con addosso la storica divisa - quella di Cesare giunto da Bruxelles appositamente per il convegno a cura del presidente Istao, prof. Mario Baldassarri. 

Ed ancora a proposito della tragedia di Bascape': "Quella sera del 27 ottobre del '62 non la dimenticherò per tutta la vita - racconta Bernabei -. In casa suonò il telefono, mentre eravamo a cena. Rispose mio padre. Si fece subito scuro in volto. Poi disse a mia madre: 'stasera dormo fuori'. Era il segno che qualcosa di grave era accaduto. Tuttavia nessuno in famiglia, eccetto naturalmente mio padre, poteva immaginare quanto".

Il racconto di Cesare Bernabei ha emozionato. E commozione c'è stata anche in chiusura, dopo lavori protrattisi per oltre 3 ore, attraverso le lacrime e le parole dell'87enne Sebastiano Gubinelli, che per primo, ebbe la notizia della scomparsa dal radar sul cielo sopra Bascape' del bireattore con a bordo il presidente dell'Eni.

Fondamentale l'intervento dell'altro coautore del libro, Otello Lupacchini (ex Pg di Reggio Calabria e Torino, autore di inchieste su Br e caso Calvi) che ha contestualizzato in 100 anni di storia italiana, dall'Impresa dei Mille in poi, l'assassinio Mattei. Suggestiva e senza precedenti, la relazione di Lucio Biagioni sul Villaggio Eni a Borca di Cadore. Non solo modello rivoluzionario di wellfare aziendale, ma pure e soprattutto culturalmente come metafora del mondo.

Di grande interesse l'intervento di Giuseppe Sfligiotti, gia' dirigente Eni- Nucleare. Sull'inquietante ipotesi dietro alla morte di Mattei della prevalenza della motivazione legata all'incursione preveggente nel nucleare e dell'elettrico, al di là del petrolio superando (a pie' pari la concorrenza unita delle 'Sette Sorelle') si era espresso introducendo i lavori, il professor Baldassarri, gia' v.ministro Mef.

Di Mattei, ambasciatore di un'Italia non più in b/n ma a colori, non sconfitta ma vincente, ha parlato Andrea Angeli, funzionario internazionale, coautore del libro insieme al giornalista Maurizio Verdenelli. In conclusione un unico fidente auspicio: che il Piano Mattei lanciato dal Governo non sia solo ricolmo di finanziamenti, ma di contenuti etici e programmatici in direzione degli ultimi e dunque dei popoli africani propri dell'Uomo che vedeva il futuro. 

 

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