Le centrale della Cbf Balducci Hr Macerata, Federica Busolini, si è sottoposta nella giornata di mercoledì all'intervento di ricostruzione chirurgica del legamento crociato anteriore del ginocchio destro, in seguito all’infortunio riportato in allenamento nel corso del mese di gennaio. L’operazione è stata effettuata presso Villa Maria, a Rimini, dal dottor Alberto Busilacchi.
Lo staff sanitario del Club arancionero, sotto la supervisione del medico sociale Francesco Maracci, ha già predisposto per i prossimi mesi il piano di trattamento riabilitativo finalizzato a recuperare quanto prima l’atleta per il pieno rientro in attività. "A Federica Busolini un grande in bocca al lupo per una pronta guarigione, ti aspettiamo in campo!", si legge in una nota della società arancionera.
Pomeriggio contrassegnato dagli incidenti nel comune di Trecastelli. A poche ore di distanza dal primo caso (leggi qui), un ulteriore sinistro si è verificato in via Vallisce, poco prima delle ore 16:00. Un anziano, residente in zona, per ragioni ancora da chiarire, ha perso il controllo della propria auto (una Skoda, ndr), finendo per ribaltarsi sulla carreggiata.
Ad estrarre il conducente novantenne dall'abitacolo sono stati i vigili del fuoco, intervenuti con una squadra da Senigallia, a cui è spettata anche la messa in sicurezza del tratto. L'uomo è stato poi affidato alle cure del personale sanitario, che ha provveduto al trasferimento del ferito presso l'ospedale senigalliese: non si trova comunque in pericolo di vita. Nessun altro mezzo è stato coinvolto nell'incidente. A svolgere i rilievi di rito sono stati gli agenti della polizia locale.
Come annunciato durante il suo collegamento in occasione della cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico tenutasi lo scorso 6 febbraio, la ministra dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha fatto oggi visita all'Università di Camerino e ha incontrato il rettore Graziano Leoni e la governance di ateneo presso la sede del Rettorato.
"Sono onorata di essere oggi - ha affermato la Ministra Bernini - qui all'Università di Camerino, ateneo al quale sono particolarmente vicina perché rappresenta una funzione rigenerativa particolare oltreché il ritorno alla normalità. Riportare l'Università nel centro storico significa riportare la vita in città e continuare a far emergere tutte le belle cose che Unicam può dare".
Il rettore Leoni ha poi consegnato alla ministra Bernini il Sigillo di Ateneo ed ha avuto un colloquio riservato con lei. "Ringrazio veramente di cuore la Ministra Bernini - ha sottolineato il rettore Unicam Graziano Leoni - per averci voluto onorare della sua presenza oggi qui in Ateneo. Un segnale importante per tutta la nostra comunità universitaria. Anche grazie alla vicinanza del Ministero, Unicam potrà continuare a confermare il suo ruolo di motore di sviluppo del territorio e fulcro della formazione delle giovani e dei giovani che ad essa si rivolgono per costruire il loro futuro".
La ministra ha anche avuto l'occasione di visitare la mostra di Giuliana Flavia Cangelosi, dottoranda Unicam, che ha come tema "Tra linee e algoritmi. Un viaggio tra arte, architettura, design e tecnologia". La mostra offre un'analisi evolutiva nell'ambito dell'arte, architettura, design, scienza e tecnologia delineando un percorso di trasformazione artistica che abbraccia sia le radici classiche che le prospettive visionarie.
La città di Matelica celebra un altro importante compleanno, ovvero quello dei 101 anni della signora Terza Chiappini. La nonnina, ospitata presso la casa di riposo cittadina, ha ricevuto gli auguri dell’amministrazione comunale attraverso la visita del vicesindaco Denis Cingolani che gli ha consegnato una pergamena ricordo.
Terza, sempre sorridente e in buona forma, ha festeggiato questa ricorrenza con una bella torta insieme agli ospiti, ai famigliari e allo staff della struttura. "Un giorno speciale per Terza e per la nostra città che festeggia questo bel traguardo con tanta gioia – ha commentato il vicesindaco Cingolani – auguriamo a Terza un buon compleanno a nome dell’amministrazione comunale, ma mi sento di dire anche a nome di tutta la città".
Dopo l’ennesimo record di partecipazioni al Festival con 1.187 artisti e la novità di Musicultura Première - la piattaforma digitale che ha messo in vetrina le centouno proposte in concorso più meritevoli, registrando 100.000 visualizzazioni e 25.000 espressioni di voto - la XXXV edizione di Musicultura entra nel vivo con l’annuncio dei 60 artisti che accedono alle Audizioni Live.
Il direttore artistico Ezio Nannipieri ha svelato i loro nomi nel corso di una conferenza stampa tenutasi oggi a Macerata, nella Gran Sala Piero Cesanelli dello Sferisterio, alla presenza dei rappresentanti dei principali partner di Musicultura.
Paola Turci ha portato il saluto del Comitato Artistico di Garanzia di Musicultura: “Voglio augurare il meglio ai sessanta partecipanti del Concorso, Musicultura è un bel palcoscenico che ha portato al successo tanti artisti di grande qualità e spessore. – Ha detto la cantautrice romana - Per me è sempre emozionante partecipare al Festival, anche quando vengo come ospite mi sento sempre nel posto giusto”.
La rosa delle 60 proposte in gara nel 2024 è composta da 11 band e da 49 solisti e soliste, tra le regioni italiane di provenienza più rappresentate troviamo al primo posto la Lombardia con ben 13 artisti, seguita dall’Emilia Romagna con 8 e dal Lazio e dalla Sicilia con 6 artisti ciascuna. Sono due i marchigiani in gara tra i 60 artisti: la pesarese Veri, all’anagrafe Veronica Forlani, e Michelangelo Martin di Civitanova.
"Le serate di spettacolo delle audizioni live sono un'esperienza rigenerante, ci riconciliamo con la freschezza delle canzoni e la vivacità intellettuale di chi le scrive e canta - ha affermato Ezio Nannipieri direttore artistico di Musicultura -. In teatro non c’è niente delle emozioni a comando e della routine sfarzosa e un po' intronata dei talent. Si respira aria pulita, si sta bene insieme, dietro e davanti le quinte. La gioventù di quasi 300 musicisti che arrivano da tutta Italia si confronta con la gioventù delle giurie studentesche degli atenei di Macerata e Camerino e degli studenti dell’Accademia coinvolti negli allestimenti. Molto poi lo si deve al pubblico che dà un apporto fantastico e che assapora ogni sera con noi la trepidazione di poter intercettare, da un momento all’altro sul nascere, la parabola artistica di un nuovo talento, di un possibile futuro protagonista della canzone italiana, come è già capitato tante volte, la più recente con i Santi Francesi, protagonisti all’ultimo Sanremo".
I convocati alle audizioni, tutti autori e autrici delle loro canzoni, si esibiranno sei alla volta rigorosamente dal vivo sul palco del Teatro Lauro Rossi di Macerata, nel corso di dieci serate di spettacolo, aperte liberamente al pubblico su prenotazione, tramite il sito www.musicultura.it, in programma continuativamente dal primo al 10 marzo, con inizio alle ore 21 e la domenica alle ore 17.
"Musicultura rappresenta uno degli asset culturali più prestigiosi della città di Macerata e di tutta la regione Marche - ha dichiarato il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli -. Di anno in anno, grazie ad un lavoro consolidato nel tempo sempre nuovo, all’avanguardia e originale, ha donato alla città proposte musicali e artistiche di qualità, incontri stimolanti, coinvolgenti e ricchi di spessore culturale. Un Festival che anima Macerata in ogni suo angolo, in ogni suo spazio, e che rappresenta un grandissimo valore aggiunto che continueremo a supportare e sostenere".
A portare i saluti della Regione Marche l’assessore alla Cultura Chiara Biondi: “Musicultura è importante per il nostro territorio sia per la qualità assoluta delle proposte artistiche che seleziona e valorizza ogni anno e sia per la grande promozione che offre alla nostra Regione e a Macerata, tempio della musica. Da parte mia e di tutta la Regione Marche faccio un grande in bocca al lupo ai ragazzi in gara e che viva sempre la musica”.
Durante le Audizioni Live, ogni sera gli spettatori eleggeranno l’artista preferito, al quale andrà il Premio Banca Macerata. "Ci prepariamo ad aprire la 35esima edizione di Musicultura che fa parte del dona della nostra città e che porta ogni anno a Macerata migliaia di persone tra artisti, tecnici, addetti ai lavori e spettatori - ha detto l’assessore agli Eventi Riccardo Sacchi -. Uno dei Festival di punta della programmazione annuale che, oltre alla qualità delle proposte, conferisce a Macerata un grande ritorno in termini di marketing territoriale, di ricaduta economica, di ritorno d’immagine e comunicativo e di incoming turistico”.
Tra gli spettatori ci sarà quest'anno per la prima volta anche un gruppo di detenuti della Casa di reclusione di Barcaglione Ancona, coinvolti in una giuria speciale grazie al progetto "La casa in riva al mare", promosso e sostenuto dal Garante regionale dei diritti della persona Giancarlo Giulianelli.
"Un progetto importante per la rieducazione del detenuto, un confronto aperto, uno spazio dove trasformare il tempo perso in opportunità, in partecipazione - ha dichiarato il garante Giancarlo Giulianelli - Una scelta di iniziative di qualità, per fornire ulteriore spessore alle attività trattamentali e contribuire a tenere in comunicazione le vite dei detenuti con la realtà esterna al carcere e viceversa. Grazie ai percorsi laboratoriali organizzati da Musicultura a Barcaglione i partecipanti prenderanno confidenza con l’ascolto analitico delle canzoni in concorso, maturando la consapevolezza necessaria per l’assegnazione finale del premio 'La casa in riva al mare' che sarà conferito sul palco dello Sferisterio a uno degli otto vincitori di Musicultura 2024".
Non mancheranno ospiti speciali, tra i quali il giornalista e critico musicale di Rai Radio 1 John Vignola sabato 2 marzo, e Piero Pelù, di recente entrato a far parte del Comitato Artistico di Garanzia, che porterà la sua amichevole testimonianza martedì 5 marzo. Sul palcoscenico del Festival si esibirà anche il Coro di voci bianche della Scuola Civica di Musica Stefano Scodanibbio lunedì 4 marzo.
Partner culturali del Festival le Università di Camerino, Macerata, e l’Accademia di Belle Arti di Macerata. "Unicam è orgogliosa di essere partner di Musicultura, i nostri ragazzi sono entusiasti di far parte della giuria, la musica ha la forza rompere le barriere di ogni tipo, razziali e sociali - ha detto la Prorettrice dell’Università di Camerino Giulia Bonacucina -. È un piacere e un dovere dell’Università incentivare gli studenti a partecipare ad attività ed esperienze formative come quelle offerte da Musicultura".
"Musicultura è un vero collante tra studenti e istituzioni e rappresenta un valore aggiunto grazie alle competenze trasversali che offre ogni anno ai ragazzi che partecipano al Festival", ha affermato il professor Massimiliano Stramaglia dell’Università di Macerata.
"Rinnoviamo con grande piacere la collaborazione con Musicultura, i nostri studenti sono appassionati, ogni anno sgomitano per poter partecipare a questa bellissima esperienza che li connette in un vero percorso lavorativo di graphic design e di scenografia", ha concluso la professoressa Rossella Ghezzi, direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Macerata.
Tra le novità che riguardano il concorso è da segnalare il consolidamento della partnership tra Musicultura e PMI (Produttori Musicali Indipendenti), avviata nella scorsa edizione con l’istituzione del Premio PMI per il miglior progetto discografico. Da quest’anno, infatti, la vetrina delle Audizioni Live diviene un osservatorio privilegiato di ascolto per le aziende associate a PMI. Queste etichette avranno modo di esplorare e valutare uno spaccato di creatività musicale giovanile, selezionato da Musicultura con criteri di qualità, per contribuire direttamente, nei casi di interesse, a indirizzarlo su percorsi di valorizzazione discografica.
Dalle Audizioni live emergeranno i 16 progetti artistici finalisti, che passeranno al vaglio del prestigioso Comitato Artistico di Garanzia di Musicultura. Tra i 1.187 partecipanti al concorso otto saranno i vincitori di Musicultura che si esibiranno, con i prestigiosi ospiti italiani ed internazionali, nelle serate finali del Festival il 21 e 22 giugno allo Sferisterio di Macerata. Lì sarà il voto del pubblico ad eleggere il vincitore assoluto del Concorso, al quale andrà il Premio Banca Macerata di 20.000 euro.
Arrestato un 38enne per il furto di una bicicletta. I carabinieri della Stazione di Matelica, verso le 12,00 della giornata di ieri, sono intervenuti su richiesta di un cittadino il quale poco prima era stato informato da alcune testimoni che un uomo si era appropriato di una bicicletta parcheggiata davanti al suo supermercato e si era allontanato velocemente.
Infatti due giovani ragazze avevano notato un uomo che, con fare sospetto, si aggirava nella zona centrale di Matelica, tra i condomini, e lo avevano visto avvicinarsi più volte alla bicicletta fino a quando ci era salito per poi allontanarsi velocemente.
Subito le testimoni del furto hanno informato immediatamente il proprietario, fornendo una descrizione dettagliata del ladro e la direzione di fuga.
I carabinieri, una volta allertati, si sono messi immediatamente alla ricerca del soggetto e, dopo averlo individuato, lo hanno condotto in caserma. Al termine delle formalità di rito l’uomo, un cittadino romeno di 38 anni, è stato tratto in arresto e, su disposizione del magistrato di turno della procura della Repubblica di Macerata, tradotto nella camera di sicurezza in attesa del rito per direttissima. La bicicletta recuperata, del valore di circa 600 euro, è stata quindi restituita al proprietario.
Arriva la pioggia nelle Marche e, per tutta la giornata di giovedì 29 febbraio, la Protezione Civile ha diramato un'allerta gialla idrogeologica valevole sull'intero territorio regionale. "Le precipitazioni saranno deboli e continue, maggiormente persistenti nel settore meridionale della regione - si legge nel bollettino meteo -. La ventilazione proveniente dai quadranti orientali sarà di brezza tesa o moderata. Il mare di conseguenza sarà mosso o localmente molto mosso".
Temperature minime in lieve aumento (10 gradi a Macerata) e massime in diminuzione (13 gradi a Macerata). Una circolazione ciclonica con minimo sul basso Tirreno, infatti, trasporterà masse d'aria più calda e umida sulle Marche. Meteo previsto, comunque, in miglioramento per il fine settimana.
Auto esce di strada e si ribalta: conducente a Torrette. I vigili del fuoco sono intervenuti, poco prima delle ore 13:00, per un’autovettura alimentata a metano uscita fuori strada lungo la strada provinciale 18 in via del Bosco a Trecastelli .
La squadra di Senigallia ha provveduto a estrarre il conducente dall'abitacolo, con l’ausilio di specifiche attrezzature, affidandolo alle cure del personale sanitario e mettendo poi in sicurezza l’intera zona. Il conducente della vettura è stato trasportato all’ospedale dorico di Torrette per tutti gli accertamenti del caso.
Rubano occhiali da sole da mille euro: individuati e denunciati dai carabinieri. A rendersi protagonisti del furto sono stati due giovani ventenni di origine marocchina che, in un negozio di ottica sito nel centro città di Civitanova Marche, approfittando della distrazione del negoziante, hanno sottratto diverse paia di occhiali. La refurtiva è stata successivamente recuperata e restituita dai militari al legittimo proprietario.
Inoltre, sempre i carabinieri dell'aliquota radiomobile della Compagnia di Civitanova, sono intervenuti in flagranza di reato, arrestando sul fatto un pregiudicato che si era introdotto in un bar di Montecosaro.
L'uomo, dopo aver scassinato la porta d’ingresso del locale, ha rubato il contenuto del registratore di cassa per un importo di poche decine di euro. A seguito di perquisizione, è stato trovato anche in possesso di un coltello a serramanico di grandi dimensioni, di cui è vietato il porto. Posto agli arresti domiciliari, è in attesa dell'udienza di convalida dell’arresto e dell'eventuale celebrazione del processo con rito direttissimo.
Nel fine settimana e nei giorni scorsi, i carabinieri della Compagnia di Civitanova Marche hanno posto in essere una serie di servizi tesi alla prevenzione dei reati contro il patrimonio e al controllo della circolazione stradale, durante i quali sono stati controllati 106 veicoli, 138 persone ed elevate 23 contestazioni per violazione del codice della strada.
I carabinieri hanno intensificato i controlli in risposta ad alcuni episodi relativi ai furti d’auto verificatisi sul territorio, denunciando sette automobilisti per guida in stato di ebbrezza alcolica, con conseguente ritiro della patente di guida. I militari della Stazione di Porto Recanati, invece, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, nei confronti di un uomo di origini tunisine, già agli arresti domiciliari presso la struttura abitativa denominata “Hotel House”.
L’uomo, infatti, si è più volte allontanato arbitrariamente dal proprio domicilio, rendendosi, così, responsabile del reato di evasione. Analogamente, i carabinieri della Stazione di Morrovalle, hanno arrestato un cittadino italiano, anch’egli resosi responsabile del reato di evasione dagli arresti domiciliari, ai quali era già sottoposto per reati contro il patrimonio e colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
"Volete conoscere il perchè di quella tuta gialla Agip?", dice Cesare Bernabei alla platea dell'Istao, convenuta per 'Il libro del mese': 'Mattei forever' (Ilari editore) di cui l'ex alto dirigente Ue è coautore. "Il colore si deve a mio padre, Gustavo, braccio destro del fondatore e primo presidente dell'Eni. Il quale, appunto, gli aveva allora chiesto 'lumi' sui colori delle divise per i dipendenti del nascituro ente nazionale idrocarburi. E Gustavo Bernabei, modenese innamorato della propria Terra, ne aveva subito proposto i colori tradizionali: giallo e blu. Mattei accolse subito l'idea. Fu così che gli uomini Eni vestirono di giallo (la giubba) e blu (i pantaloni)".
Una testimonianza d'eccezione - mossa dalla presenza in sala di Sebastiano Gubinelli, l'ultimo testimone del Caso Mattei, con addosso la storica divisa - quella di Cesare giunto da Bruxelles appositamente per il convegno a cura del presidente Istao, prof. Mario Baldassarri.
Ed ancora a proposito della tragedia di Bascape': "Quella sera del 27 ottobre del '62 non la dimenticherò per tutta la vita - racconta Bernabei -. In casa suonò il telefono, mentre eravamo a cena. Rispose mio padre. Si fece subito scuro in volto. Poi disse a mia madre: 'stasera dormo fuori'. Era il segno che qualcosa di grave era accaduto. Tuttavia nessuno in famiglia, eccetto naturalmente mio padre, poteva immaginare quanto".
Il racconto di Cesare Bernabei ha emozionato. E commozione c'è stata anche in chiusura, dopo lavori protrattisi per oltre 3 ore, attraverso le lacrime e le parole dell'87enne Sebastiano Gubinelli, che per primo, ebbe la notizia della scomparsa dal radar sul cielo sopra Bascape' del bireattore con a bordo il presidente dell'Eni.
Fondamentale l'intervento dell'altro coautore del libro, Otello Lupacchini (ex Pg di Reggio Calabria e Torino, autore di inchieste su Br e caso Calvi) che ha contestualizzato in 100 anni di storia italiana, dall'Impresa dei Mille in poi, l'assassinio Mattei. Suggestiva e senza precedenti, la relazione di Lucio Biagioni sul Villaggio Eni a Borca di Cadore. Non solo modello rivoluzionario di wellfare aziendale, ma pure e soprattutto culturalmente come metafora del mondo.
Di grande interesse l'intervento di Giuseppe Sfligiotti, gia' dirigente Eni- Nucleare. Sull'inquietante ipotesi dietro alla morte di Mattei della prevalenza della motivazione legata all'incursione preveggente nel nucleare e dell'elettrico, al di là del petrolio superando (a pie' pari la concorrenza unita delle 'Sette Sorelle') si era espresso introducendo i lavori, il professor Baldassarri, gia' v.ministro Mef.
Di Mattei, ambasciatore di un'Italia non più in b/n ma a colori, non sconfitta ma vincente, ha parlato Andrea Angeli, funzionario internazionale, coautore del libro insieme al giornalista Maurizio Verdenelli. In conclusione un unico fidente auspicio: che il Piano Mattei lanciato dal Governo non sia solo ricolmo di finanziamenti, ma di contenuti etici e programmatici in direzione degli ultimi e dunque dei popoli africani propri dell'Uomo che vedeva il futuro.
"La locandiera” in vernacolo approda a teatro: domenica 3 marzo anteprima al teatro Comunale di Caldarola con due spettacoli, alle 17.30 e alle 21. Il maestro Saverio Marconi firma l’adattamento e la regia della celebre commedia di Carlo Goldoni; la traduzione in dialetto fermano-maceratese è di Manu Latini.
Sui generis l’ambientazione della vicenda che avviene in una locanda e annesso stabilimento balneare della costa marchigiana negli anni Sessanta. A sostenere il progetto culturale è l’Unione Montana dei Monti Azzurri, grazie alla sensibilità del presidente Giampiero Feliciotti, e i Comuni di Caldarola, Sant’Angelo in Pontano e Servigliano, oltre a vari partner privati. Si tratta della nuova produzione dell’Associazione culturale Progetto Musical. Da una settimana regista, tecnici, scenografi e cast di Progetto Musical sono a Caldarola per preparare il debutto fin nei minimi dettagli.È già caccia al biglietto che può essere acquistato nelle biglietterie (anche online) del circuito ciaoticket. Fissata una replica a Sant’Angelo in Pontano (Teatro Angeletti, sabato 4 maggio ore 21). Dal prossimo autunno “La locandiera” sarà in tournée in vari teatri marchigiani.
“Ho pensato a un allestimento sui generis de La locandiera – sottolinea il regista Saverio Marconi –. È ambientata negli anni ’60 in una cittadina di mare sulla costa marchigiana. Mirandolina è una ragazza del posto che gestisce la piccola pensione: Maresole. Siamo alla fine della stagione turistica, non ci sono molti clienti ma quelli ospitati sono molto particolari. C’è il marchese Filiberto, il conte Arbì e l’ingegnere Sciapigotto. Ci sono anche due signorine allegre: Ortenzia di Macerata e Dejanira di Sforzacosta. L’unico personaggio che non parla marchigiano è Fabrizio, il tuttofare della locanda. Lui è nato nel quartiere romano dalla Garbatella. Mi sono preso molte libertà rispetto alla commedia di Goldoni, una su tutte è di aver ambientato lo spettacolo in una scenografia della commedia dell’arte ma che non descrive una locanda del ‘700, bensì una degli anni ’60. Evviva il dialetto marchigiano e mi perdoni signor Carlo!”.
Ecco il cast: Cinzia Paoletti (Mirandolina), Thomas Tossici (Ing. Sciapigotto), Manu Latini (Conte Arbì), Simone Pompozzi (Marchese), Simone Rossetti (Fabrizio), Rachele Morelli (Dejanira), Ombretta Ciucani (Ortensia), Leonardo Scagnoli e Maria Polini (camerieri). Importante la scenografia, in continuo movimento, studiata e realizzata per l’occasione. Le scene sono firmate da Elisabetta Cereda, mentre fonica e luci sono affidate a Alessandro Pianesi. La crew è composta anche da Pietro Leombrini (aiuto regia), Lucrezia Cruciani, Maria Vittoria Calzetti, Matilde Corradini (assistenti). Disegno affidato a Monica Massi con la collaborazione di Rudy Teodori e Niccolò Moretti.
Nei giorni scorsi, l’assessore al Commercio e Attività produttive, Fabiano Gobbi, ha incontrato la titolare della ditta In Lavanderia, Sonia Salvucci, che ha festeggiato i trenta anni di attività.
Con l’occasione è stata consegnata una pergamena che testimonia la stima e la gratitudine di tutta l’Amministrazione comunale per un’altra ditta che ha raggiunto un importante traguardo, "dimostrando la propria professionalità e competenza, anno dopo anno, erogando servizi apprezzati dai clienti, non solo tolentinati".
È partito il cantiere del santuario del Santissimo Crocifisso, a Treia, per il quale è previsto un intervento, già finanziato, dell’importo di quasi 7 milioni di euro.
L’edificio, dichiarato d’interesse culturale, è rimasto gravemente danneggiato e reso inagibile dal terremoto del 2016. Oltre ad avere una grande rilevanza da un punto di vista storico, rappresenta un punto di riferimento fondamentale per la comunità treiese e il territorio.
L’intero complesso è costituito dal santuario del Santissimo Crocifisso e dal convento dei frati francescani col campanile; saranno effettuati lavori di restauro, risanamento conservativo con miglioramento sismico nonché per il superamento delle barriere architettoniche.
Felice di annunciare questa importante novità il sindaco Franco Capponi: «Per noi si tratta di un intervento importantissimo che riguarda un territorio intero visto che il santuario francescano è frequentato da tanti fedeli anche di altri Comuni. La chiesa del convento nel 2017 è stata ricostruita con una struttura temporanea in legno – ha spiegato - È stato un piccolo miracolo realizzato in tre mesi, quando si era ancora in piena emergenza. Sapere che i lavori di ricostruzione sono partiti e ci restituiranno il Santissimo Crocifisso nella sua originaria bellezza rappresenta davvero una fantastica notizia».
I carabinieri del nucleo investigativo del reparto operativo di Macerata, unitamente ai militari della sezione operativa del Nor della locale compagnia, hanno proceduto all’arresto di un 32enne, di origini albanesi, per il reato di spaccio di sostanza stupefacente.
Nel pomeriggio di ieri, 27 febbraio, nei pressi dell’ospedale generale provinciale del capoluogo, il 32enne è stato sorpreso dai carabinieri operanti a cedere ad un uomo, 48enne del posto, 1,2 grammi di cocaina. L’immediata perquisizione del presunto pusher, estesa poi anche all'autovettura e alla sua abitazione sita nel Fermano, ha permesso di rinvenire altre otto dosi di cocaina, pronte per essere immesse sul mercato, per un quantitativo complessivo di più di 5 grammi.
Nell’ambito dell’attività sono stati rinvenuti, inoltre, dai militari due telefoni cellulari e la somma contante di 344 euro, frutto dell’attività illecita di spaccio di sostanza stupefacente. I contanti e i telefoni cellulari sono stati sottoposti a sequestro e messi a disposizione della competente autorità giudiziaria.
L’uomo è stato trattenuto nella camera di sicurezza del comando di Macerata, in attesa del rito direttissimo per la convalida dell’arresto. Il compratore, invece, è stato segnalato al prefetto di Macerata quale assuntore di sostanza stupefacente.
Venerdì 1 marzo alle ore 21,15, al Teatro G. Gasparrini di Appignano, si terrà “Sarò la tua memoria” un evento condotto dal professor Angelo Ventrone, docente di Storia contemporanea dell’Università di Macerata, che vedrà la partecipazione in diretta streaming del giornalista e scrittore Mario Calabresi, di Andra Bucci sopravvissuta di Auschwitz, e cittadina onoraria di Appignano, nonché di Joshua Edwards nipote di Andra Bucci.
Il titolo dell’evento, “Sarò la tua memoria”, si rifà al libro scritto da Mario Calabresi che narra una storia toccante, bellissima e travolgente, come quelle vere sanno essere, in cui Joshua Edwards si cala nei panni di sua nonna bambina, quand'era prigioniera in un campo di sterminio.
“Il valore della memoria cresce quanto più diminuiscono le preziose voci di coloro che hanno vissuto uno dei momenti più bui della storia dell’umanità. – Ha dichiarato il sindaco di Appignano Mariano Calamita –. L’ esperienza dura e cruda voluta e vissuta da Joshua è un esempio coraggioso per poter continuare a tramandare tra i giovani le terribili vicende vissute dalla nonna e da milioni di ebrei durante la Shoah. Ci onora tantissimo avere di nuovo con noi, in collegamento, la signora Andra Bucci, cittadina onoraria di Appignano, invitiamo tutti i nostri concittadini a partecipare all’evento”.
Nel corso dell’incontro ad Appignano sarà Joshua Edwards a raccontare direttamente al pubblico questa toccante esperienza che lo ha visto rinchiuso per una settimana nel garage di casa dove ha patito freddo, fame, fatica e solitudine. E alla fine, anche se solo in parte, ha potuto comprendere quello che hanno passato la nonna Andra Bucci la sorella Tatiana e tutti coloro che sono stati deportati nei campi di concentramento.
“La particolare esperienza di un ragazzo speciale come Joshua ci insegna come tramandare la memoria quando non ci saranno più le testimonianze dirette della nonna Andra e dei pochi altri sopravvissuti. – Ha affermato l’assessore alla Cultura Federica Arcangeli – Ricordare è necessario oggi più che mai per rafforzare l’educazione al rispetto ed abbattere gli stereotipi educativi e culturali che alimentano ogni giorno nel mondo discriminazione e violenza. Una testimonianza che assume ancora più valore per i giovani se a farlo è un ragazzo della loro età”.
Nel corso dell’incontro si esibiranno i musicisti Serena Cavalletti al violino e Marco Monina alla chitarra. Prossimo evento in programma domenica 10 marzo alle ore 17 sempre al Teatro Gasparrini con "Il violino di Auschwitz - Viaggio nella memoria attraverso la musica e le pagine dei ricordi” l’atteso concerto di Alessandra Sonia Romano con il violino autentico della Shoah utilizzato nell'orchestra del campo di Auschwitz, e con l’orchestra d’archi Amadeus, diretto dal Maestro Mirco Barani.
Per l’occasione dal 1 al 10 marzo nel foyer del teatro Gasparrini sarà aperta la mostra: "In treno con Teresio – I deportati del Trasporto 81 Bolzano-Flossenburg 5/7 settembre 1944” a cura di Maria Antonietta Arrigoni e Marco Savini, ANED Pavia
Sequestrati circa 1600 articoli pericolosi, privi dei requisiti minimi necessari per la vendita al pubblico. Le Fiamme Gialle di Civitanova Marche, nell’ambito di un più ampio e specifico piano di interventi predisposto dal Comando provinciale di Macerata, e finalizzato alla prevenzione e repressione dei traffici illeciti con particolare riguardo al settore dell’abusivismo commerciale e della sicurezza prodotti, hanno condotto nel mese di febbraio una mirata operazione di servizio a contrasto del commercio di prodotti insicuri per la salute pubblica.
Nel corso dei controlli eseguiti dai militari della guardia di finanza sono stati rinvenuti in due esercizi commerciali, e sottoposti a sequestro, circa 1600 articoli destinati alla vendita (maschere, indumenti, giocattoli e kit per travestimenti), in quanto privi delle informazioni minime, in lingua italiana, previste dal “Codice del Consumo” tra cui i materiali impiegati, i metodi di lavorazione, le istruzioni, le precauzioni e la destinazione d'uso.
Per tali irregolarità i titolari degli esercizi commerciali sono stati segnalati alla competente Camera di Commercio per l’adozione dei conseguenti provvedimenti sotto il profilo amministrativo.
Nuovo appuntamento per il 2024, con il corso “Disostruzione delle vie aeree e pillole di pediatria”, progetto portato avanti nell’ambito di “Civitanova Città con l’infanzia”. Il corso sarà tenuto dagli operatori del centro di formazione “Soccorriamo” e gli incontri organizzati dal Centro per la Famiglia, servizio dell’Assessorato alla Famiglia della Città di Civitanova Marche in gestione all’ASP “Paolo Ricci”.
Prosegue dunque anche quest’anno, dopo il grande numero di partecipanti delle precedenti edizioni, il progetto gratuito avviato nel 2018. Appuntamento sabato 2 marzo tra le 9:15 e le 12:30 presso la sede dell’ASP “Paolo Ricci”, in via Einaudi 144 a Civitanova Marche, per tutte le persone che vivono o lavorano a contatto con i bambini. Enrico Giorgetti e Roberto Cappelletti gli istruttori delle due lezioni in cui sarà suddiviso il programma: “Pillole di Pediatria” e SoccorriBimbi”.
"Da anni mettiamo a disposizione con convinzione un percorso concreto di incontri per la cittadinanza tutta, alla prevenzione dell'ostruzione delle vie aeree e alle corrette manovre di disostruzione pediatrica – ha detto l’assessore alla Famiglia Barbara Capponi. Prevenire le tragedie è possibile con piccoli accorgimenti e strategie corrette acquisibili davvero con semplicità: con una piccola lezione di formazione e la possibilità di provare le manovre in aula, si è davvero in grado di sapere cosa fare, o cosa evitare di fare, per salvare la vita di un bambino, e anche di un adulto. Città con l'infanzia è anche questo, e proseguiremo su questa linea affinché la cultura della prevenzione in questo senso sia davvero patrimonio di tutti i cittadini ".
I posti per la partecipazione sono limitati. La prima parte dell’incontro riguarderà i piccoli, grandi problemi che possono interessare i bambini, spiegando attraverso basi medico - scientifiche in che modo affrontare con la giusta calma anche le situazioni di maggiore stress e preoccupazione per un genitore.
La seconda lezione affronterà invece il tema della nanna, della sicurezza del lettino e della stanza dei genitori. L’allattamento. La sicurezza in macchina e in acqua. La sindrome dell’abbandono in auto e lo shaken-baby. Come mettere in sicurezza la casa e gli ambienti. Il cibo, come tagliarlo e l’attenzione mentre il bambino mangia. L’auto-svezzamento. E infine la parte teorica e pratica per la disostruzione delle vie aeree.
La nostra è una regione piena di meraviglie che nasconde tesori inestimabili di storia, cultura e bellezza. La sua posizione, tra il mare Adriatico e gli Appennini, offre un paesaggio variegato e molto suggestivo che spazia tra le spiagge sabbiose, campi di girasoli e monti innevati e boscosi, ed ogni suo angolo ci racconta storie, tradizioni e feste popolari che si tramandano da secoli e che vengono mantenute con entusiasmo e tanta partecipazione. Vediamo più nel dettaglio alcuni di questi usi e costumi che forse faranno apprezzare maggiormente questa terra anche a chi non la vive ogni giorno.
Il palio di Fermo
Ogni anno nel mese di Agosto si può assistere al Palio di Fermo nella suggestiva cornice della Piazza del Popolo. Questa corsa di cavalli nasce nel 1182 ed è la più antica di tutta Italia, e consiste in una gara di velocità e abilità tra dieci contrade che si contendono il premio finale, che come da tradizione consiste in un drappo realizzato ogni anno da un'artista locale diverso. Un evento coinvolgente che viene accompagnato da manifestazioni culturali, musicali e gastronomiche.
Il carnevale di Fano
Il Carnevale di Fano è un’altra tradizione tra le più antiche d'Italia, e si celebra ogni anno a Febbraio. Il momento più caratteristico della festa è la gettata di dolciumi e cioccolatini dalla cima dei carri allegorici, che sfilano lungo il corso principale della città in un clima di gioia e spensieratezza. Una tradizione che coinvolge grandi e piccini, e che si conclude con il rogo del Pupo, un fantoccio che secondo le credenze simboleggia il male.
La crescia di Pasqua
Se parliamo invece di cibo, si deve citare necessariamente il pane tipico delle Marche, la Crescia di Pasqua che si prepara solitamente per l’occasione. Si tratta di un impasto che comprende uova, formaggio e olio extravergine di oliva che gli donano una consistenza morbida e il tipico colore giallo. Una pietanza che non manca mai la mattina di Pasqua e viene spesso consumata con salumi tipici del posto.
Il brodetto di pesce
Il brodetto di pesce è una zuppa di pesce tipica della regione, che si prepara con diverse varietà di pesci locali, come scampi, calamari, seppie, merluzzi, triglie e cefali. Solitamente viene cucinato in una pentola di coccio, con olio, aglio, pomodoro, prezzemolo e aceto, ma ogni zona delle Marche ha la sua ricetta, che varia per ingredienti e modalità di cottura.
La Cispa
Se provassimo a chiedere a un marchigiano di spiegare brevemente le regole del poker, sia nella sua versione all’italiana che in quella alla texana, potrebbe non essere in grado di farlo. Le Marche hanno infatti una lunga e ricca tradizione di giochi di carte, e ad esempio uno dei passatempi più diffusi è la Cispa, un gioco di carte originario della regione che sembra sia nato a Porto san Giorgio, anche se alcune voci ritengono sia nato in provincia di Pesaro e Urbino. Il nome deriva dal cinque di spade, la carta che ha valore maggiore, e il gioco si svolge in due fasi: apertura e cispa. Nella prima fase, i giocatori possono cambiare le loro carte con quelle del mazzo per “aprire” con un punteggio minimo. Nella seconda fase, i giocatori devono effettuare più prese possibili in modo da fare più punti per vincere.
La Petrangola
Un altro gioco di carte della tradizione e molto diffuso è la Petrangola. Lo scopo del gioco è quello di ottenere il miglior punteggio possibile attraverso il cambio (da una a tre) carte con quelle presenti nel monte. La partita si suddivide in varie mani e l'obiettivo fondamentale a cui devono tendere i vari partecipanti è quello di non perdere oltre tre mani, altrimenti si viene eliminati dal gioco. L'ultima fase della partita di petrangola prevede uno scontro tra i migliori due giocatori.
Se si è in procinto di ristrutturare casa o si sta pensando di riprogettarne alcune aree, allora potrebbe essere un buon momento per migliorare anche la disposizione del bagno. Questa stanza è forse quella più sottovalutata della casa, ma in realtà rappresenta l'area che maggiormente ha bisogno di attenzione e cura. Un bagno ordinato e ben organizzato, infatti, ha tutto un altro aspetto, e sarà sempre funzionale e accogliente.
Una delle soluzioni per ottenere uno spazio che soddisfi tutte queste caratteristiche è ricreare una doccia in nicchia. Vediamo come e perché.
Quando e come ricreare una doccia in nicchia
Scegliere una doccia in nicchia significa sfruttare al massimo tutti gli spazi disponibili, a prescindere che si abbia un bagno ampio o di dimensioni più contenute. Si tratta di una soluzione che prevede di ricavare la cabina della doccia tra due pareti, a loro volta chiuse da un'apertura. Non sempre però si ha la possibilità di sfruttare muri già preesistenti in casa, per cui in questi casi di dovrà procedere con la loro creazione. Per farlo, si possono percorrere due strade: quella della muratura o quella del cartongesso.
La muratura consente di realizzare una struttura più resistente, a patto che si sia disposti a intervenire se necessario con piccole demolizioni. Il cartongesso, invece, consente di realizzare la nicchia con più facilità e velocità.
Il vantaggio di una doccia del genere non è solo quello di ottimizzare gli spazi in caso di un bagno piccolo, ma anche di creare un angolo accogliente e funzionale. Le pareti della nicchia possono infatti essere sfruttate anche internamente o esternamente, per posizionare mensole e ripiani d'appoggio.
In particolare, la doccia in nicchia si può sfruttare quando:
- si ha un bagno stretto e lungo;
- la stanza non ha una forma regolare e presenta pilastri;
- il bagno è molto ampio e si vuole creare una soluzione elegante.
Scegliere i giusti materiali
Dopo aver creato la nicchia, bisogna anche scegliere i giusti rivestimenti e le aperture più adatte alle proprie esigenze.
Iniziamo dai rivestimenti delle pareti e del piatto doccia. In questo caso, si può scegliere di optare per gli stessi materiali di cui è caratterizzato il resto del bagno, così da creare un ambiente fluido e moderno, oppure si può spezzare e scegliere colori e motivi differenti.
Fondamentale è poi la scelta delle ante. Questa dipenderà sostanzialmente dalle dimensioni della nicchia e dalla presenza o meno di mobili ed elettrodomestici nelle vicinanze.
Nel caso di spazi ridotti e necessità di non ingombrare l'esterno della doccia, la soluzione migliore potrebbe essere scegliere porte scorrevoli o a soffietto. Se invece si ha a disposizione un ampio spazio, si possono preferire anche soluzioni ad anta battente o walk-in, più minimal e moderni.
Altri modelli di box doccia
Oltre alle docce in nicchia, esistono altri modelli di box doccia che possono essere considerati in base alle esigenze e alle dimensioni del bagno. Tra questi troviamo le cabine doccia angolari, le cabine a parete singola e le cabine idromassaggio. Ognuna di queste offre vantaggi specifici in termini di spazio, funzionalità e design, consentendo una personalizzazione ancora maggiore dell'area doccia in base alle preferenze individuali e allo stile del bagno.
Un'idea di doccia in nicchia perfetta
Per realizzare una doccia in nicchia, ottimale per tutti gli ambienti, potrebbe essere un’idea optare per una soluzione dall’aspetto pulito e lineare, con un piatto a filo pavimento piastrellato esattamente come il resto del bagno. Per il rivestimento delle pareti della doccia si potrebbero scegliere piastrelle di ceramica bianca lucida, per riflettere la luce e creare un ambiente luminoso e spazioso.
La porta ideale è invece quella scorrevole, magari in vetro trasparente, così da poter accedere comodamente alla doccia senza occupare spazio aggiuntivo. Per rendere la nicchia più comoda e funzionale, si potrebbero infine sfruttare le pareti per aggiungere mensole e ripiani d’appoggio per i prodotti da bagno.