Mentre si fa sentire sempre più la carenza di personale specializzato e cresce la difficoltà degli imprenditori di reperire manodopera qualificata, si è concluso stamane con successo il corso di formazione per operatori della pelletteria presso il Consorzio Mastri Pellettieri di Tolentino. Giuliana Bernardoni, presidente del Consorzio e referente del settore per la Cna di Macerata, è particolarmente soddisfatta per i risultati raggiunti: "Grazie ai fondi Forma.Temp. siamo riusciti a strutturare un corso di 250 ore che ha previsto tutte le fasi di lavorazioni, dal taglio alla realizzazione del prodotto finito".
La particolarità del corso appena concluso è confermata dal docente responsabile Antonio Severino: "In accordo con gli altri docenti, abbiamo inserito anche una parte su come ci si comporta in azienda, perché reputiamo sia molto utile una volta entrati nel mondo del lavoro per svolgere mansioni diverse. È stato possibile sperimentare, grazie alla disponibilità dei corsisti, una metodologia che non ha previsto solo la realizzazione manuale di ciascuna fase, tagliare, scarnire e montare la pelle, ma anche un lavoro mnemonico per riuscire ad avere fin da subito chiara in mente la funzione della singola parte. I ragazzi e le ragazze hanno capito il valore di questo mestiere e ci hanno seguito con la massima attenzione. Sono rimasti soddisfatti quando si sono visti la borsa o il portafoglio finito ma la soddisfazione maggiore è quella di noi docenti".
All’ultima lezione, in rappresentanza dell’agenzia che ha organizzato il corso, era presente Lucia Vella; lei si è occupata di selezionare i corsisti e di favorire il loro incontro con le imprese: "Possiamo testimoniare un riscontro positivo da parte delle imprese, siamo riusciti ad individuare i profili giusti dei ragazzi e li supporteremo nella ricerca di una opportunità lavorativa".
Vista la buona riuscita del corso Giuliana Bernardoni ha annunciato subito l’avvio di un nuovo progetto formativo: "Grazie all’installazione recente di nuove postazioni di lavoro, con personal computer e software all’avanguardia, avvieremo a breve un corso di pelletteria di 200 ore dove sarà possibile approfondire ancor di più le tecniche di progettazione del prodotto". A congratularsi con i futuri mastri pellettieri l'assessore alle attività produttive del comune di Tolentino Fabiano Gobbi e il direttore Cna Macerata Massimiliano Moriconi.
Integrare i fattori di sostenibilità ambientale, sociale e di governance nei processi produttivi e nei modelli di business per creare valore per l’azienda, con un impatto positivo sulla propria competitività e solidità, come per la società e il territorio. Questo il focus su cui è stato incentrato, questo pomeriggio nella sede di Confindustria Macerata, il primo appuntamento organizzato dal Laboratorio Esg Marche. Una realtà attivata lo scorso gennaio da Intesa Sanpaolo con la partnership della Confindustria maceratese e della Fondazione Marche che si pone, appunto, l’obiettivo di accelerare la crescita sostenibile delle PMI marchigiane, mettendo a disposizione progetti di accompagnamento legati all’innovazione e alla transizione sostenibile, digitale e circolare.
Dopo l’apertura dei lavori da parte dei rappresentanti di Intesa Sanpaolo, Confindustria Macerata e Fondazione Marche, Guido Ferrari Bravo di Nativa (Società Benefit specializzata nel supporto alle aziende nell’evoluzione del proprio business) ha illustrato ai presenti come l’impresa del futuro deve essere rigenerativa, ovvero puntare ad avere un impatto positivo sulla società, adottano nuove modalità di creazione e sviluppo dei prodotti e servizi per creare valore ponendo sempre la sostenibilità al centro dei processi. Così facendo le aziende rigenerative migliorano le proprie performance economiche e il proprio impatto.
Una tematica sviluppata e approfondita nell’ambito della tavola rotonda cui hanno preso parte Stefania Bergamaschi (direttrice commerciale Imprese Emilia-Romagna e Marche Intesa Sanpaolo), Domenico Guzzini (Fratelli Guzzini spa), Maurizio Giuli (Chief Strategy Office Simonelli Group) e Alessio Castricini (responsabile Sviluppo Aziende Centro Accessori), prima delle conclusioni affidate al presidente Piccola Industria Macerata, Paolo Ceci.
Alessandra Florio, direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche Intesa Sanpaolo: “Siamo orgogliosi che anche le imprese delle Marche possano contare sul supporto del nostro Laboratorio ESG, fortemente voluto dal Gruppo e dai soci fondatori locali per accompagnare le Pmi verso gli obiettivi di sostenibilità indispensabili allo sviluppo e alla competitività, anche grazie al coinvolgimento di partner d’eccellenza come Nativa. Nel 2023 la nostra direzione regionale ha erogato alle imprese marchigiane 630 milioni di euro di nuovi finanziamenti a medio-lungo termine e dal 2020 ad oggi sono stati circa 250 i milioni erogati alle aziende della regione per investimenti espressamente orientati a obiettivi di sostenibilità, welfare per i dipendenti, politiche sociali e ambientali”.
Paolo Ceci, presidente Piccola Industria Macerata: “Il laboratorio ESG è un’occasione importante di sviluppo e di crescita per le nostre imprese, la finalità che ci proponiamo è che diventi un hub di riferimento sulla tematica, per orientare le aziende, per promuovere buone pratiche, informando rispetto ad una materia in continuo sviluppo che rappresenta un vero e proprio cambiamento culturale già in atto. Un percorso che da tempo Confindustria Macerata ha intrapreso consapevole della necessità di attivare e promuovere progetti per sensibilizzare ed accompagnare le imprese che devono sempre più rispondere ad un nuovo sistema di regole”.
Mario Pesaresi, presidente Fondazione Marche e Acceleratore AC75 SA: “Lo scenario competitivo in cui le Pmi marchigiane sono immerse impone di considerare i fattori ESG come opportunità che debbono essere affrontate con strumenti e metodi innovativi. In questo le startup, su cui Fondazione Marche investe da oltre 20 anni, possono fornire valide soluzioni e partnership”.
"Lumina - I Concerti a Lume di Candela", tornerà nelle Marche dopo aver riscosso un enorme successo nel suo tour nazionale. È la volta di Porto Sant’Elpidio, dove il celebre spettacolo arriverà venerdì 22 marzo con un repertorio interamente dedicato all’intramontabile Lucio Dalla. Lo spettacolo, che avrà inizio alle ore 21:30, si terrà presso il Teatro delle Api di Porto Sant’Elpidio, dove il palco verrà trasformato in un'incantevole cornice di bellezza e magia e ogni nota musicale risplenderà nella luce calda e avvolgente di migliaia di candele.
L'esperienza sensoriale che Lumina permette di vivere, supera ogni aspettativa grazie alle emozioni visive e uditive in cui il pubblico viene catapultato. Per questo, testimoniano i tanti spettatori delle precedenti date del tour, Lumina "È più di un concerto. È un'esperienza magica e totalizzante".
La musica, tuttavia, svolge un ruolo cardine in questa serata indimenticabile e questa volta, sarà un omaggio sentito al grande cantautore bolognese Lucio Dalla a toccare il cuore di quanti assisteranno all’evento. Artista indimenticabile, caposaldo della musica italiana, il suo ricordo continua a far emozionare i fan di tante generazioni.
Il viaggio di Lumina, attraverserà alcune delle canzoni più famose di Lucio Dalla come Futura, Anna e Marco, Piazza Grande o La sera dei miracoli, alternate con dei brani affidati alla voce narrante di Francesco Paoletti. Creato e prodotto con cura da E.T. Events e Isolani Spettacoli, Lumina mira a colpire non solo l'aspetto artistico e culturale, ma anche il cuore e l'anima del pubblico.
Quella di venerdì 22 marzo, presso il Teatro delle Api di Porto Sant’Elpidio, è un'opportunità unica di vivere un'esperienza straordinaria, di staccare completamente dalla realtà per qualche ora e lasciarsi trasportare dalla magia delle candele e della musica, in un ambiente unico e suggestivo con la grande musica a lume di candela
Se ne è andato "lucido come sempre con i suoi ricordi mai sbiaditi sulla sua vita di partigiano" l'ultimo testimone dell’Eccidio di Montalto Carlo Manente. È deceduto a Catanzaro, alla soglia dei 100 anni.
"Antifascista sino alla fine, anche quest’anno aveva preso la tessera dell’Anpi, un combattente che non dimenticheremo", ha sottolineato il presidente della locale sezione Anpi Lanfranco Minnozzi nel corso della conferenza stampa in cui sono state presentate le celebrazioni dell’80° anniversario dell’Eccidio di Montalto.
La strage, avvenuta il 22 marzo 1944 sulle montagne tra Caldarola e Cessapalombo, costò la vita a ventisette giovani tolentinati che vennero trucidati donando la propria vita per la libertà, la democrazia e la pace. La città di Tolentino è insignita della medaglia d'argento al valor civile e al valor militare per i fatti di Montalto e per l'apporto dato durante la Resistenza.
Gli eventi dedicati alle celebrazioni dell'Eccidio hanno preso avvio sabato 16 marzo, in piazza della Libertà, con la manifestazione organizzata dalle classi terze della scuola secondaria “Lucatelli” che hanno presentato "Ricordando Montalto", uno spettacolo con performances, riflessioni sulle vicenda di Montalto e con l’esibizione del coro dell’Istituto.
Giovedì 21 marzo, inoltre, presso le sedi scolastiche degli istituti tolentinati sarà proiettata la fiction "Memorie Partigiane", con la regia di Laura De Sanctis che sarà seguita da un incontro/testimonianza/dibattito con gli attori, in collaborazione con l'Anpi.
Venerdì 22 marzo, alle ore 9:30, nell’atrio di Palazzo Sangallo, in piazza della Libertà, sarà inaugurata la mostra "Un’amicizia per la vita. Un sacrificio per la libertà" a cura dell'Associazione 'Tullio Colsalvatico'.
Sabato 23 marzo sarà la volta delle celebrazioni ufficiali dedicate all’Eccidio di Montalto. Alle ore 9:00, in Piazza della Libertà, ritrovo e partenza del Corteo per il Cimitero comunale. Alle ore 9:30 al Famedio dei Caduti celebrazione della Santa Messa (in caso di pioggia presso la Basilica di San Nicola). Alle ore 10.30, in piazza della Libertà, deposizione della corona di alloro sulla lapide dedicata al sacrificio dei Martiri di Montalto. Al termine della cerimonia trasferimento in bus per Montalto con sosta a Caldarola per le onoranze al Cippo della Medaglia d’Argento Aldo Buscalferri e ai Martiri di Montalto.
“L’Amministrazione comunale di San Severino Marche, ricordando che nel 2022 la città è stata insignita dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, della onorificenza della Medaglia d’oro al merito Civile per la partecipazione alla lotta partigiana, in relazione alle polemiche che hanno fatto seguito all’annunciato ricordo di Camillo Fulvi e Alberto Sfrappini a ottant’anni dalla loro scomparsa, intende ribadire che la cerimonia, promossa e organizzata dalla Associazione Combattenti e Reduci della provincia di Macerata vuole semplicemente ricordare la morte di due nostri concittadini” .
“La manifestazione, inoltre, cade a ridosso dell’anniversario dell’Unita’ d’Italia, celebrazione che richiama all’unione e al vero senso della storia della nostra nazione. La cerimonia del 25 marzo, nel rispetto di tutti, non avrà altro significato, fa sapere la giunta, se non quello per cui è stata patrocinata".
L'amministrazione comunale settempedana prova a smarcarsi dalle polemiche, innescatesi in seguito al caso della commemorazione dell’ottantesimo anniversario dalla morte di Camillo Fulvi e Alberto Sfrappini, due fascisti uccisi dai partigiani in seguito all’eccidio nazifascista di Chiggiano del 24 marzo del 1944 (leggi qui).
L’iniziativa, patrocinata dallo stesso Comune settempedano e sostenuta dall’associazione combattenti e reduci della provincia di Macerata, era stata, però, mal digerita dall’Anpi e dal nipote di una delle vittime che aveva spiegato come la stessa amministrazione comunale “non avesse minimamente interpellato i familiari”.
Sulla spinosa vicenda sono intervenuti oggi anche gli esponenti del Pd locale: “Siamo certi che ci sia stata una attenta valutazione alla trattazione di questo argomento e che non ci sia il rischio di andare incontro a tentativi di parificazione, più che di pacificazione sui fatti avvenuti? – Domandano i dem - . La narrazione dei fatti è stata affidata a personalità competenti e che siano in grado di garantire una trattazione valida dal punto di vista storico?”
“Gli stessi familiari delle vittime hanno dichiarato di non essere stati coinvolti, asserendo di preferire, come negli anni precedenti, una commemorazione privata per i loro congiunti al riparo da strumentalizzazioni ideologiche e politiche”, proseguono. “Non possiamo che condividere questa linea in quanto riteniamo, che la Storia ha già espresso un giudizio univoco su questi fatti e una amministrazione comunale debba valutare in maniera precisa la ricaduta delle proprie azioni, le quali espongono la stessa amministrazione e la città tutta”.
“Temiamo invece che i nostri amministratori abbiano aderito e patrocinato questa iniziativa con grande superficialità ed approssimazione, ci auguriamo, senza considerare i possibili rischi: prima di tutto quello di scadere nella strumentalizzazione”.
“Chiediamo pertanto al sindaco e alla giunta tutta – proseguono gli esponenti del Pd - di chiarire in maniera precisa ed inequivocabile, in base a quali presupposti è stato concesso il patrocinio, quali sono gli intenti e le motivazioni che stanno alla base di questa scelta; tanto più che il Comune, oltre che concedere gli onori istituzionali, richiede anche la partecipazione di tutto il Consiglio Comunale e degli alunni delle scuole cittadine”.
“Confidiamo che il sindaco prenda posizione al più presto su queste circostanze e risponda pubblicamente ai giusti interrogativi e alle fondate perplessità che questa vicenda ha sollevato in larga parte della popolazione”.
"Stanno per prendere avvio i lavori a Recanati per l’installazione della Tac a 128 strati che si trovava presso il Covid Hospital di Civitanova Marche, a seguito della cessazione dello stato di pericolo Covid". Lo rende noto il vicepresidente della Giunta e assessore alla sanità della regione Marche, Filippo Saltamartini.
Il tema è stato al centro di una interrogazione dei consiglieri regionali del Pd nella seduta dell'assemblea legislativa che si è svolta oggi. L'assessore ha fatto sapere che la Tac a 128 strati sarà trasferita all'ospedale di Recanati, dove la Tac attualmente presente deve essere sostituita per obsolescenza e per restituire la funzionalità all'ospedale di comunità.
La strumentazione, infatti, ha le dimensioni adeguate ad essere ospitata nel nosocomio recanatese, senza necessità di lavori aggiuntivi: in questo modo l'ospedale di Recanati avrà a disposizione un’attrezzatura tecnologicamente di ultima generazione, passando da una Tac a 32 strati ad una a 128 strati. La Tac a 128 strati si prevede che sarà in funzione a Recanati entro l’estate.
L’immobile che ha ospitato il Covid Hospital sarà restituito al comune di Civitanova Marche che lo aveva concesso in comodato d’uso alla Regione nel 2020. Come da piano degli investimenti tecnologici per il nosocomio di Civitanova Marche è previsto l’acquisto di una nuova Tac a 128 strati che sarà operativa entro la fine di quest'anno.
In aula l'assessore ha ricordato che all’avvento della pandemia di Covid-19, le Marche avevano a disposizione solo 115 posti letto di terapia intensiva "il numero più basso a livello nazionale", alcuni mesi dopo "il governo aveva emanato il Decreto Legge 34 del 2020 con cui autorizzava e finanziava le Regioni per aumentare il numero di posti letto di terapia intensiva. La giunta regionale di allora, però, rimase inerte e la decisione di costituire il Covid Hospital di Civitanova Marche, fu la risposta per coprire questa lacuna e aumentare il numero di questi posti letto", ha ricordato Saltamartini.
"Nell’ottobre dello stesso anno, quando ci siamo insediati in Regione - ha aggiunto - come assessore alla Sanità mi sono trovato a fronteggiare questa gravissima carenza di posti letto in terapia intensiva e con l’aumento dei casi Covid abbiamo deciso, con la giunta, di aprire il Covid Center, ma si pose subito il problema di coprire i servizi con figure mediche e specialistiche, tratte principalmente dall’ex Area Vasta di Macerata, la quale si è assunta il peso della struttura con il risultato di un allungamento delle liste di attesa".
Nella seconda ondata pandemica "abbiamo realizzato nuovi posti letto di terapia intensiva" portando la dotazione dai 115 posti letto iniziali a 265. Per questo nella successiva ondata pandemica 2021-2022 "si optò per ricoverare i pazienti nelle strutture ospedaliere e il Covid Center restò una riserva strategica di supporto fino alla cessazione dell’emergenza pandemica. All’interno del Covid Hospital - ha puntualizzato l'assessore - oggi non è presente nessun'altra strumentazione o tecnologia, perché sono state tutte spostate dopo che nel maggio del 2023 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha decretato la fine della pandemia, e ricollocate nelle strutture dell'Ast di Macerata".
"Prima di quella data - ha spiegato - non era possibile spostare le attrezzature". L’unica strumentazione che era rimasta all’interno del Covid Hospital di Civitanova Marche era la Tac 128 strati che per essere collocata in una nuova struttura ha richiesto una serie di valutazioni tecniche specifiche, impiantistiche e strutturali, volte ad individuare il sito di installazione più idoneo. Saltamartini ha quindi respinto al mittente le “strumentalizzazioni politiche del Pd” sulla questione. Tutte le tecnologie sanitarie sono state impiegate a pieno regime contro il Covid, ha concluso, risultando la Regione con maggiore efficienza a livello nazionale nella vaccinazione (oltre 4 milioni di dosi somministrate) fino alla cessazione dello stato di emergenza.
L'Associazione Tennis Tolentino ha ospitato in queste ultime settimane, la prima tappa del prestigioso Torneo Junior Next Gen Italia, importante circuito giovanile per le promesse del tennis riservato alle categorie Under 10, Under 12 e Under 14 con tante regioni in gara. A partecipare complessivamente sono stati ben 351 atleti e atlete, provenienti da tutta Italia, che hanno soggiornato a Tolentino e nel territorio di riferimento, potendo ammirare le bellezze della città.
Questi i risultati finali:
Under 10 Femminile: Rondinelli Cecilia (Ten Sp. C. Cervia) vs Di Concetto Penelope (Mta Jesi) 6-2, 6-1:
Under 10 Maschile: Trinca Giulio (C.C. Frascati) vs Moretti Leonardo (Happy V. Terni) 6-3, 6-1;
Under 12 Femminile: Foggia Sofia (La Meridiana MO) vs Baroni Ludovica (T.C. Cagliari) 6-2 6-1;
Under 12 Maschile: Piazzolla Michele (C.T. Barletta) vs Bari Ulisse (C.T. Corinaldo) 7-5 7-6;
Under 14 Femminile: Azoitei A. Caterina (CT Olympia Gualdo T.) vs Lanzoni Emma (C.Atletico Faenza) 6-2 6-0;
Under 14 Maschile: Bozzanga Giulio (Asd T. Tolentino) vs Di Lorenzo Nicola (Ct Mosciano) 6-3 7-6.
Presenti alle premiazioni, oltre al presidente dell'Associazione Tennis Marco Sposetti, il direttore sportivo Giancarlo De Leo, il giudice arbitro Luca Pagliari, il vicesindaco e assessore allo sport Alessia Pupo con Andrea Pallotto (responsabile settore Giovanile Fitp Marche).
Grande soddisfazione è stata espressa dall'amministrazione comunale per la vittoria del giovane di casa Giulio Bozzanga che si è imposto nella finale under 14: "Complimenti a tutti gli atleti e al Circolo Tennis che ancora una volta ha saputo dimostrare grande professionalità - ha dichiarato l'assessore Pupo - nell’organizzazione di una manifestazione così importante anche da un punto di vista del turismo sportivo".
Si è svolta ieri la conferenza dei servizi del progetto di realizzazione del sottopasso di via Roma, ultimo atto in vista dell’approvazione del progetto esecutivo che avverrà nelle prossime settimane da parte della Giunta comunale. Tutti gli attori coinvolti – Regione, Comune, Provincia, Anas e RFI - hanno espresso parere favorevole e ora si procederà con la validazione da parte della società ingegneristica terza che verificherà la correttezza del progetto esecutivo dal punto di vista tecnico. Al termine dell’iter tecnico e amministrativo sarà avviato il cantiere, nei primi giorni di aprile 2024.
“Stiamo per dare il via a uno dei cantieri più attesi dalla comunità di Macerata. Un'opera fondamentale per la viabilità e la vivibilità del capoluogo di provincia, che finalmente si è sbloccata grazie alle risorse di Next Appennino – dichiara il commissario alla ricostruzione Guido Castelli -. Voglio ricordare l'impegno della Struttura commissariale, dell’Ufficio speciale ricostruzione e del sindaco Sandro Parcaroli. E sottolineare il sostegno costante del presidente della Regione Francesco Acquaroli, che ha saputo comprendere fin da quando mi sono occupato di questo intervento in veste di assessore regionale, come fosse una priorità, consentendo di inserirlo nell’elenco da finanziare con il Piano nazionale complementare sisma. Occorre spendere bene e rapidamente fondi importantissimi per la riparazione post sisma e per il rilancio dello sviluppo sociale ed economico”.
“È in partenza il cantiere di un’opera attesa da decenni dalla cittadinanza maceratese che, in appena tre anni di governo, abbiamo concretizzato grazie a un grande lavoro di squadra tra tutti gli attori coinvolti – ha commentato il sindaco Sandro Parcaroli -. Il sottopasso di via Roma rappresenta un’infrastruttura importante che darà beneficio alla viabilità e alla vivibilità di Macerata”.
“Il progetto esecutivo sottoposto all’esame della Conferenza dei Servizi prevede la realizzazione di una infrastruttura in galleria con doppia corsia, ciascuna di larghezza pari a 3.50 metri, con banchine laterali, marciapiede e pista ciclabile rialzata in modo da garantire la massima sicurezza – ha aggiunto l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori -. L’altezza utile netta del sottovia sarà di 5 metri così da consentire il transito di ogni mezzo, anche quelli di soccorso. Oltre alla migliore tecnica costruttiva, i progettisti hanno riservato attenzioni particolari alla qualità dei materiali e all’aspetto estetico della galleria la quale offrirà un ottimo biglietto da visita a tutti coloro che entreranno in città”.
Nei prossimi giorni saranno, inoltre, avviate le attività preliminari di allestimento cantiere e si svolgeranno tutte le azioni preparatorie; in questa prima fase di lavori non ci saranno interferenze con la viabilità in quanto le operazioni si svolgeranno nell’area cantiere. Anche per gli step successivi, le varie fasi di lavorazione saranno concentrate soprattutto fuori dal tracciato stradale e, dunque, i disagi e le interferenze saranno minimi. Particolare attenzione sarà dedicata all’eliminazione delle polveri sottili e alla riduzione dei rumori con tecniche di abbattimento innovative in modo da attenuare i disagi per i residenti e la cittadinanza.
Il Centro per la Famiglia, servizio promosso dall’assessorato alla Famiglia della Città di Civitanova Marche e gestito dall’ASP Paolo Ricci all’interno del progetto Civitanova Città con l’Infanzia, prosegue con l’organizzazione degli incontri rivolti a tutti i neogenitori.
Dopo il successo ottenuto con “Prepariamoci all’allattamento” condotto dall’ostetrica Mariagrazia Bianchimani, domani spazio a un focus sul tema: “La gestione delle Emozioni prima e dopo il parto”, con la psicologa Rosalba Zannini del Consultorio Familiare. L’incontro si svolgerà mercoledì 20 marzo, alle ore 10, presso la sede dell’ASP “Paolo Ricci” in via Einaudi 144 a Civitanova Marche.
"Il periodo del post partum è particolarmente delicato – spiega l’assessore alla Famiglia Barbara Capponi - e va sostenuto in un'ottica di rete e con informazioni mirate. La genitorialità porta con sé molte aspettative e i nuovi ruoli, pur nella naturalezza della situazione, hanno necessità di tempo e modalità da scoprire. L'amministrazione vuole stare accanto alle famiglie anche in queste dinamiche, prevenendo anche difficoltà future di grandi e piccoli".
Sarà possibile accogliere i vissuti che caratterizzano questo particolare periodo della vita durante uno spazio che sarà dedicato all’ascolto e alla condivisione delle emozioni. Obiettivo dello spazio “Dall’attesa al primo anno di vita” è quello di ricreare un luogo nel quale percepire comprensione, vicinanza e accoglienza. L’incontro è gratuito e l’iscrizione possibile inviando una email all’indirizzo: centro.famiglia@paoloricci.org.
L'università di Macerata, nella ricorrenza degli ottant’anni dall’eccidio delle Fosse Ardeatine (24 marzo) e in occasione della Giornata mondiale contro la discriminazione razziale (21 marzo), organizza la giornata di studio "Nomen omen. Il nome come diritto della personalità. Riflessioni sparse fra negazioni, riconoscimenti, mescolanze" che si terrà giovedì 21 marzo alle 9 nell’Aula Blu del polo didattico Pantaleoni in via della Pescheria Vecchia.
L’input muove dall’indagine medico-legale svolta da Attilio Ascarelli per l’identificazione delle vittime dell’eccidio delle Fosse Ardeatine, il 24 marzo 1944; dai 335 morti di quella tragica pagina della nostra storia ai migliaia di morti di oggi, a cui Cristina Cattaneo, medico e antropologa, prova a dare un nome: la mente corre subito ai naufraghi senza volto del Mediterraneo, parafrasando il titolo di un celebre libro della docente.
E in questo percorso storico, giuridico e antropologico si colgono altre intersezioni, altri filoni di indagine, perché il tema del nome si presta a una lettura "a più voci" che tocca molte questioni sensibili che animano un acceso dibattito, a cui l’accademia contribuisce mettendo in gioco i suoi saperi: il tema dell'identità e del riconoscimento, quello della cultura e delle radici, dei legami sociali e familiari da tutelare e promuovere, delle differenze e dei razzismi, più in generale quello della dignità e dei diritti di cui ogni persona è portatrice.
L’iniziativa, che vede il contributo dell’Istituto storico di Macerata, dell’Anpi provinciale e del Comitato 3 ottobre ed è accreditata dall’Ordine degli avvocati di Macerata, è organizzata all’interno del ciclo di incontri “Identità/Meticciati” promosso dal Coordinamento nazionale delle Giornate di studio sul razzismo che riunisce gli Atenei di Salento, Modena e Reggio Emilia e Macerata.
“Sono passati ottant’anni da quel 24 marzo 1944 - dice Lina Caraceni, docente di diritto processuale penale e coordinatrice del convegno – e la storia non sembra averci insegnato molto. Ancora oggi facciamo fatica a comprendere che il nome è un diritto fondamentale, di tutti, perché attraverso il nome passa il riconoscimento della dignità di una persona. Purtroppo milioni di esseri umani anche oggi non sono che numeri, da aggiungere a qualche elenco o statistica a seconda della convenienza del momento, ma di cui poco o nulla ci interessano i volti, le storie, i vissuti. Al contrario, è nostra responsabilità come studiosi, contribuire a riaffermare la centralità dell’identità di ogni essere umano attraverso il nome. Del resto nomen omen, come dicevano i latini!”.
Il dipartimento di scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali dell'Università di Macerata, inoltre, grazie alla collaborazione con il Comune, assieme a Macerata Musei, presenterà giovedì 21 marzo alle 17:00 nella sala mostre dei Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi, l’ultimo libro di Gianni Scipione Rossi “Ladri di biciclette. L’Italia occupata, la guerra civile 1943-1945, la memoria riluttante” edito da Rubettino.
L’autore all’interno della sua ultima opera esplora il “furto della memoria” della guerra civile italiana del 1943-1945, partendo dal romanzo di Luigi Bartolini. Una storia di sofferenza, ambiguità e coraggio. “Rossi compie nel suo volume un’analisi spietata, chirurgica su un periodo cruciale e rimosso della nostra storia recente, che manda in frantumi il mito degli “Italiani, brava gente"” scrive di lui Giuseppe Mazzarino.
All’incontro, oltre all’autore, interverranno il docente di storia contemporanea dell’Università di Macerata Angelo Ventrone, assieme al professore di storia del pensiero politico all’Università della Tuscia Alessandro della Casa. Gianni Scipione Rossi, giornalista di grande esperienza, è stato a lungo redattore capo del Gr 2, direttore di Rai Parlamento e direttore della scuola di giornalismo Rai di Perugia.
Continuano, infine, gli appuntamenti della Settimana delll’Inclusione organizzata dall’Università di Macerata con il patrocinio del Comune e la collaborazione della Società Italiana di Pedagogia Speciale e la Fondazione Marche Cultura. Tra i tanti eventi in programma anche oggi, da segnare in agenda questa sera al Cinema Italia Macerata la proiezione del film di Fabio Mollo “Nata per te”, tratto dalla storia vera di Luca Trapanese, oggi assessore al welfare di Napoli e protagonista di questa bellissima storia a lieto fine di un amore inclusivo che supera le barriere sociali. Interverranno lo stesso trapanese insieme a Gianluca Amatori dell'Università Europea di Roma. Il biglietto è a prezzo ridotto per tutti.
Luca ha un grande desiderio di paternità. Alba è una neonata con sindrome di Down che è stata abbandonata in ospedale subito dopo il parto. Mentre la sua infermiera le dedica ogni tipo di cura, il tribunale di Napoli è alla ricerca di una famiglia che possa occuparsi di lei. Luca si propone per ottenerne l'affidamento, ma è single ed è omosessuale. Ad aiutarlo ci penserà un'avvocata agguerrita, esperta tanto di legge quanto di umanità.
Consulta il programma completo della Settimana dell’inclusione su unimc.it/unimcforinclusion.
In fiamme materiale cartaceo sul terrazzo: intervengono i vigili del fuoco. L'allarme è scattato questa mattina, intorno alle 11, in un'abitazione di Porto Recanati. Una squadra del distaccamento di Civitanova Marche, con l'ausilio di alcuni estintori, ha spento le fiamme e messo in sicurezza la zona dell'intervento. Danni da fumo, penetrato da una finestra, si sono registrati anche all'interno dell'appartamento. Nessun problema è stato riscontrato per la staticità dell'immobile.
Nella mattinata di sabato scorso la sezione della polizia stradale di Macerata ha ospitato nella "Caserma Pasquale Paola" l'ispettore superiore della polizia di Stato Giulio Marini, 85 anni, che a suo tempo ha prestato servizio in sede, noto per aver rilasciato alcune dichiarazioni raccolte casualmente in un reel da un giornalista che ha riscosso numerosissime visualizzazioni su Facebook.
Nello specifico, Marini, alla domanda su quale lavoro avesse svolto nella vita, replicava di essere stato per 40 anni un operatore della Polizia Stradale, manifestando tutta la sua passione e il suo slancio umanitario per la mission della specialità, e in particolare per le attività di intervento nelle calamità naturali e di soccorso ai cittadini in difficoltà nei casi di sinistri stradali, essendo particolarmente esperto nell'infortunistica stradale, soprattutto in occasione della comunicazione del lutto ai familiari delle vittime.
In questi casi, seppur con fatica e con grande partecipazione al dolore delle famiglie, riferiva di aver sempre riservato la massima sensibilità e attenzione verso i parenti delle vittime, anche per sostenerli negli adempimenti successivi agli accadimenti.
L'ispettore, in pensione da lungo tempo, ha svolto servizio presso la sezione Polizia Stradale di Macerata, ricoprendo incarichi di responsabile di diversi uffici oltreché, negli ultimi anni della carriera, il ruolo di vicecomandante dell'intero reparto. Nell'incontro di Macerata Marini ha sottolineato che il collocamento in quiescenza avvenuto molti anni prima ha accresciuto il suo senso di appartenenza e fedeltà alla specialità e di adesione ai suoi valori fondamentali mai venuti meno anche senza indossare più l'uniforme.
Durante la breve ma intensa cerimonia, il dirigente del compartimento polizia stradale per le Marche, Maria Primiceri e il dirigente della sezione polizia stradale di Macerata Alberto Valentini hanno rivolto sentite parole di gratitudine all'ex ispettore per aver dedicato la propria vita al servizio dello Stato e della collettività, operando nella quotidiana affermazione dei principi della legalità.
Per l'Ispettore Marini rientrare negli uffici della caserma e rivedere alcuni dei colleghi con i quali ha condiviso anni di vita professionale è stato un momento di grande commozione, peraltro condivisa da tutti i presenti, che ha consentito di rivivere i sentimenti che rendono la specialità una seconda famiglia per tutti gli appartenenti.
Il dirigente della sezione ha omaggiato l'ex collega con la consegna di una targa di ringraziamento, riproducente l'effigie in rilievo del "Centauro alato", simbolo per antonomasia della polizia stradale. Nella circostanza, il dirigente del compartimento ha voluto personalmente onorare l'ispettore Marini con lo stesso simbolo della specialità, rimuovendo dalla propria uniforme una spilla raffigurante il "Centauro alato" per fissarla sul bavero della giacca del festeggiato, in segno di riconoscenza per la devozione dimostrata in quarant'anni di carriera, nonché per lo slancio umanitario e il senso del dovere che contraddistinguono da sempre e per sempre gli "angeli della strada".
Auto posteggiata fuori dagli appositi spazi non permette la manovra ad un bus della Contram che da viale Piave deve immettersi in viale Don Bosco: il traffico resta bloccato. È quanto avvenuto attorno alle 12:30 di questa mattina, a Macerata.
Il veicolo, che era in sosta al di fuori delle strisce in prossimità della farmacia Petracci, è stato sanzionato dagli agenti della polizia locale. La circolazione lungo il viale è rimasta completamente paralizzata per diversi minuti con la formazione di code ed inevitabili disagi.
In vista delle festività pasquali, a Macerata sono in programma diverse manifestazioni religiose. Per consentire il loro svolgimento il comando della polizia locale ha emesso una serie di ordinanze per regolamentare temporaneamente la viabilità nelle zone interessate dalle iniziative.
VIA CRUCIS - Per consentire lo svolgimento del corteo religioso l’ordinanza prevede, per venerdì 22 marzo, divieto di sosta con rimozione coatta nelle vie interessate dal passaggio del corteo: piazza Annessione (su tutta la piazza da dove è prevista la partenza alle ore 21), corso Garibaldi, via Tommaso Lauri, via Giovanni Mario Crescimbeni, piazza Vittorio Veneto (zona APU), corso della Repubblica, piazza della Libertà (zona Apu), via Don Minzoni e piazza San Vincenzo Maria Strambi (su tutta la piazza). Sullo stesso percorso previsto inoltre il divieto di transito con sospensione momentanea della circolazione stradale durante il passaggio del corteo.
RAPPRESENTAZIONE DELLA PASSIONE - Sabato 23 marzo divieto di sosta con rimozione forzata per tutte le categorie di veicoli, dalle 14 alle 24, in viale Martiri della Libertà ambo i lati, dall’intersezione con viale Carradori fino all’intersezione con piazza Indipendenza, in piazza Indipendenza, nel parcheggio antistante la chiesa, e sul lato destro rispetto al senso di marcia centro-periferia.
A partire dalle 16 e fino al termine della manifestazione, secondo le fasi di montaggio del palco in piazza Vittoria, è disposta la chiusura al traffico veicolare di tutto viale Martiri della Libertà, con direzione di marcia piazza della Vittoria – piazza Indipendenza, eccetto veicoli di soccorso, di polizia e di quelli dell’organizzazione necessari per le chiusure stradali, con la seguente regolamentazione: divieto di transito in viale Martiri della Libertà nel tratto compreso tra piazza della Vittoria e piazza Indipendenza e direzione obbligatoria diritto verso via Roma.
Dalle ore 21 (e comunque fino al momento dell’uscita dal campo sportivo dei Pini dei figuranti della manifestazione) fino al termine della manifestazione, è disposta la chiusura al traffico di tutto viale Martiri della Libertà, eccetto veicoli di soccorso, di polizia e di quelli dell’organizzazione necessari per le chiusure stradali, con la seguente regolamentazione: direzione obbligatoria a destra per i veicoli in uscita da via Calabresi su viale Martiri della Libertà.
Nel momento del passaggio della rappresentazione, sospensione momentanea della circolazione per i veicoli in uscita da via Calabresi su viale Martiri della Libertà; dopo il passaggio della rappresentazione direzione obbligatoria a sinistra per i veicoli in uscita da via Calabresi su viale Martiri della Libertà; direzione obbligatoria a destra, per i veicoli in uscita da via Ettore Ricci che si immettono in via Roma con direzione centro-periferia; direzione obbligatoria a destra, per i veicoli che transitano in via Roma direzione centro; direzione obbligatoria dritto verso corso Cavour, per tutti i veicoli provenienti da via dei velini con direzione Piazza della Vittoria; divieto di transito per la direzione di marcia periferia - centro in Viale Indipendenza, nel tratto compreso tra Via Sforza e Piazza Indipendenza.
Percorso alternativo per raggiungere il centro: viale Indipendenza, vicolo Santa Croce, via Sforza, via Piccinino, via Ghino Valenti; doppio senso di circolazione in via Spalato, nel tratto compreso tra viale Carradori e via Tibaldi (per consentire l’accesso in via Tibaldi) con obbligo di direzione a sinistra verso via Tibaldi, valido per i veicoli che circolano in via Spalato a salire.
BENEDIZIONE DELLE PALME - In occasione delle celebrazioni della Quaresima si svolgerà domenica 24 marzo, alle 10, in piazza della Libertà la liturgia della benedizione delle palme. Subito dopo partiranno due gruppi che seguiranno due itinerari diversi: 1° gruppo piazza Libertà, corso Repubblica, piazza Vittorio Veneto con entrata nella Cattedrale, 2° gruppo piazza Libertà, via Don Minzoni, via Gioberti, via S. Maria della Porta, via Lauro Rossi, via Ciccarelli, piazza Mazzini, piazza N. Sauro, corso Cairoli via Carducci e la processione entra direttamente nella chiesa del Sacro Cuore.
L’ordinanza prevede: divieto di sosta dalle ore 9 alle 11 in piazza Libertà (zona APU), via Don Minzoni, piazza Strambi (eccetto area residenti lato accesso Curia), via Gioberti (sulla carreggiata tra via Don Minzoni e via S. Maria della Porta dove segnalato), via Carducci (lato sinistro tra via Merelli e via Cucchiari); sospensione temporanea della circolazione durante il passaggio dei cortei.
PROCESSIONE DEL VENERDI' SANTO - La processione del Venerdì Santo, in programma venerdì 29 marzo con partenza alle ore 21 da piazza della Libertà seguirà il percorso corso Matteotti, via Tommaso Lauri, rampa XXX Aprile, viale Leopardi, piazza Garibaldi, piazza Annessione, corso Garibaldi, via T. Lauri, via Crescimbeni, piazza V. Veneto, corso della Repubblica per terminare in piazza della Libertà davanti alla chiesa di san Paolo.
Di conseguenza l’ordinanza prevede: divieto di sosta valido dalle 19 alle 23 in piazza della Libertà, piazza Vittorio Veneto, piazza Annessione, piazza Garibaldi (lato mura urbiche), via Tommaso Lauri, corso Matteotti, via Crescimbeni; corso della Repubblica, sospensione momentanea della circolazione stradale per tutte le categorie di veicoli, lungo il percorso del corteo e interdizione del traffico sulle strade che intersecano il percorso della manifestazione.
Michael Guttman, violinista belga di fama internazionale, lo scorso fine settimana ha fatto visita al piccolo borgo di Caldarola accompagnato dal sindaco Luca Maria Giuseppetti e da Tommaso Quochi Pallotta, figlio della contessa Pallotta e proprietario, insieme al padre Carlo e al fratello Jacopo dell'omonimo antico castello caldarolese.
Nella mattina di sabato 16 marzo l’artista è stato presentato dal sindaco di Caldarola al commissario straordinario alla ricostruzione post sisma Guido Castelli impegnato a Matelica all’inaugurazione della mostra dedicata ad Enrico Mattei e della nuova linea produttiva della ditta Merloni, alla presenza del Ministro Francesco Lollobrigida accompagnato dal presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, e dall'assessore regionale alla cultura Chiara Biondi.
Durante una piacevole chiacchierata con il maestro Guttman, incentrata sulla bellezza del territorio marchigiano, il commissario Castelli e l'assessore Biondi hanno ventilato la possibilità di future collaborazioni in favore delle zone terremotate che possano mettere in luce le Marche legandole all’indubbia fama del violinista belga.
Il musicista, direttore d’orchestra e direttore artistico di numerosi festival in diversi paesi del mondo, ha visitato poi nel pomeriggio Caldarola dove il sindaco Luca Maria Giuseppetti ha fatto gli onori di casa raccontando la storia del paese, in particolare l’origine della sua "fortuna" legata al Cardinale Giovanni Evangelista Pallotta che, tesoriere del Papa Sisto V, nella seconda metà del 1500 investì moltissimi soldi dello Stato Pontificio nel suo paese d’origine, edificando storiche strutture come il Palazzo Pallotta, diversi luoghi di culto e il Castello.
Il sindaco Giuseppetti ha mostrato al maestro Guttman il bellissimo teatro comunale, recentemente restaurato e dal mese di ottobre scorso nuovamente sede di cultura e aggregazione per l'intero territorio, non solo caldarolese. Alla visita dell’eccezionale ospite internazionale si è aggiunto anche il dottor Carlo Quochi Pallotta che insieme al figlio Tommaso ha condotto l'ospite al castello di famiglia.
Il maestro Guttman è rimasto profondamente colpito dalla bellezza del piccolo borgo e si è detto interessato ad ascoltare ogni possibile proposta possa arrivare dalla regione Marche per realizzare eventi a favore delle zone terremotate.
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Sabato 23 marzo, in occasione della domenica delle Palme, il sindaco Fabrizio Ciarapica farà visita alla comunità di Esine, per il rinnovo del gemellaggio siglato nel 1989. Ad accompagnarlo, ci saranno il vicesindaco Claudio Morresi, l’assessore Barbara Capponi e le consigliere comunali Campetelli e Fontana, e una rappresentanza dell’Avis presieduta da Chiara Cesaretti. L’Avis è infatti gemellata con l’omologa associazione lombarda.
Come tradizione, gli amministratori porteranno in dono i ramoscelli d’ulivo, simbolo delle festività pasquali, per ricambiare il dono dell’abete, addobbato l'8 dicembre in piazza XX Settembre per le festività natalizie.
"Come ogni anno, la comunità di Esine ci ha rinnovato l'invito per la Domenica delle Palme - ha detto il sindaco Ciarapica - e Civitanova non farà mancare la sua presenza e vicinanza, soprattutto in un momento storico come questo in cui urge più che mai rinsaldare i valori dell'amicizia, della solidarietà e della pace. Rinnovare il gemellaggio con Esine vuol significare tutto questo".
Ad Esine sono previsti diversi momenti di accoglienza, che culmineranno domenica 24 marzo con la santa messa e la benedizione delle palme nella chiesa di Santa Maria, alla presenza della banda dell'Avis locale.
L'Università di Macerata aderisce alla Giornata Nazionale delle Università "Università Svelate" promossa dalla Conferenza dei rettori delle Università Italiane con il patrocinio del Ministero dell'Università e della Ricerca per mercoledì 20 marzo: un momento di condivisione del patrimonio scientifico e culturale che la comunità accademica produce per la società che la sostiene. Una giornata di eventi per partecipare alla vita che si svolge nelle università e osservarla da dentro. Tutte le iniziative sono aperte al pubblico fino a esaurimento posti.
Si comincia la mattina alle 9 a Palazzo Ugolini con il primo dei due appuntamenti proposti dall’Acsim, Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, Anolf Marche e Università di Macerata in occasione della ventesima settimana di azione contro il razzismo "Afrobia, ma cos’è?".
Sarà presentato il libro "Afrofobia. Razzismi vecchi e nuovi" di Mauro Valeri. Ne discuteranno Udo Enwereuzor, esperto di razzismo, Tatiana Petrovich Njegosh, referente di Ateneo per l'interculturalità, Roberto Bortone di Unar in ricordo dell’autore. Il libro ricostruisce, attraverso un’analisi storica e sociologica, le metamorfosi del razzismo da quello schiavista a quello coloniale, da quello di Stato a quello democratico, da quello ribaltato a quello di guerra. Con particolare attenzione al razzismo italiano dal 1860 ad oggi.
Dalle 11 nelle diverse sedi dell'Ateneo si svolgeranno le iniziative della Settimana dell’Inclusione: attività scientifiche, convegni, laboratori tecnologici, presentazione di libri e talk radiofonici. Il programma completo è online su www.unimc.it/unimcforinclusion.
In chiusura alle 21 nella sala Sbriccoli della Biblioteca Casb in piazza Oberdan 4 si terrà la nuova proposta musicale dell’associazione UtReMi in onore del compositore maceratese Lino Liviabella. Questa volta sarà di scena il coro Lumos Vocal Ensemble diretto da Lorenzo Chiacchiera con musiche di Respighi, Dallapiccola, Liviabella.
Sabato 16 marzo l’Ordine degli Ingegneri della provincia di Macerata, in collaborazione con Marco Fedeli, dell’azienda Lan System di Macerata, hanno donato due personal computer all’Associazione Piombini Sensini Ets.
L’iniziativa è nata dalla generosità di un professionista rimasto anonimo, che ha deciso di devolvere il suo compenso, per un'attività di formazione prestata per conto dell’Ordine, ad una realtà locale del terzo settore. L’Ordine degli ingegneri ha apprezzato la proposta, partecipando con un ulteriore contributo ed individuando l’azienda Lan System come fornitrice dei prodotti ad un prezzo particolarmente vantaggioso, grazie alla generosità del titolare Marco Fedeli.
I computer saranno utilizzati dai bambini, dalle bambine e dagli adolescenti accolti nelle Comunità "Il Girasole" dell'Associazione per studiare, navigare nella rete e giocare, migliorando le proprie conoscenze e competenze informatiche utili nella vita di tutti giorni.
Questa piccola esperienza tra istituzione, azienda e privato sociale, dimostra come attraverso la sinergia di diverse realtà è possibile contribuire in modo significativo nella costruzione della comunità educante; ciò rappresenta anche un importante sostegno a chi, come l'Associazione Piombini Sensini della presidente Francalancia, si dedica da tempo all’accoglienza ed alla protezione di tanti minorenni in difficoltà.
Il settore dell’intrattenimento sta diventando sempre più importante e il suo impatto nei confronti della società non può più essere trascurato. I videogiochi, in particolare, sono divenuti ormai espressione culturale e il fenomeno è alimentato dal continuo progresso tecnologico. Le attrazioni videoludiche non sono pensate più semplicemente per divertire, ma si rivelano utili anche per l’apprendimento e addirittura per l’agonismo, tanto che negli ultimi anni hanno preso piede anche i cosiddetti esports, che mettono i videogame al centro di vere e proprie competizioni professionistiche. L’esperienza interattiva ha favorito nel giro di pochissimi anni lo sviluppo di un nuovo tipo di linguaggio, che non viene utilizzato solo dai giovani e che a poco a poco viene assimilato anche in altri contesti.
A livello puramente economico i videogiochi rappresentano una miniera d’oro. Da circa un decennio console e controller fatturano più di musica e film, arrivando ad una cifra totale di oltre 100 miliardi di dollari ogni 12 mesi. Inutile negarlo: si parla di un fenomeno di massa, che ha sempre saputo trovare il modo per conoscere una nuova espansione. Anche le piattaforme che dopo un po’ sono passate di moda hanno lasciato un segno fondamentale nella storia del videogame. La platea generale si è immensamente allargata e, come intuibile, l’età media degli utenti si è elevata. Sono sempre di più i padri che giocano in compagnia dei loro stessi figli. In tutto il mondo si contano ormai più di 2,5 miliardi di gamer, a prescindere dalla frequenza con cui impugnano il pad.
Va da sé che il proliferare dei dispositivi portatili ha contribuito a diffondere il verbo. Oggi basta scaricare qualche app a tema per approcciare al mondo videoludico, senza dover acquistare una specifica console. Non solo i giochi più moderni, ma anche le attrazioni di una volta vengono proposte di continuo in salsa digitale, motivo per il quale non sorprende se sul web vengano organizzati tornei di poker, si effettuino le estrazioni della tombola o si possano consultare le varie regole del ramino, della scala 40 o di altri numerosi giochi di carte prima di iniziare una partita a distanza. Gli stessi videogame un tempo si giocavano solo dal vivo, ma ora come ora non ha più senso pretendere che un amico ci venga a trovare a casa per una sfida a FIFA o a Tekken. In pochi resistono alla comodità dell’online.
Il modello standard di videogioco, comunque, è radicalmente cambiato. Fino a qualche anno bastava comprare una cartuccia o un cd da inserire nella console per avere a disposizione un titolo completo, oggi invece i cosiddetti DLC (downloadable content) fungono da linfa vitale per numerosi giochi, estendendone la longevità. A pagamento. Quando inizia la partita, la questione non è più tra il giocatore e la cpu, perché dietro ad ogni videogame esistono ormai community internazionali e puntualmente spunta fuori qualche streamer o influencer col quale interfacciarsi.
Non mancano comunque i giochi free-to-play, che riescono in incassi ingenti grazie a microtransazioni interne che sono prevalentemente opzionali. Il successo economico di Fortnite, ad esempio, è stato dovuto proprio a questo stratagemma. Di fronte a queste notizie c’è pertanto chi storce il naso quando si parla di videogiochi come possibile forma d’arte, ma è ormai innegabile che le attrazioni di questo tipo facciano parte della cultura contemporanea, raggiungendo nuove frontiere del coinvolgimento sociale. Insomma, l’esperienza non termina quando si chiude un’app o si spegne la console, ma prosegue ben oltre…