Il professor Luigi Ricci, responsabile dell’Archivio Nino Ricci, dona un’opera di suo fratello alla Pinacoteca Comunale di San Ginesio. L’acquerello fa parte delle prime figurazioni iniziate negli anni novanta e poi elaborate sino a pochi anni fa.
L’acquerello è una tecnica pittorica privilegiata dall’artista che, al pari della pittura ad olio, ha rappresentato fasi importanti della sua produzione. Nino Ricci nel volume “In Chartis”, edito nel 1992 dalle Cartiere Miliani Fabriano, esalta il supporto cartaceo per l’acquerello, materiale insostituibile per tante opere d’arte.
La mostra monografica retrospettiva “Nino Ricci. La sintesi delle forme. Opere 1960-2015”, San Ginesio, Loggiato dei Lumi, chiude. Inserita quale evento d’esordio del terzo Festival dei Monti Azzurri promosso dall’Unione Montana dei Monti Azzurri e ideato dall’architetto Sandro Polci, “Chiostri e Inchiostri di Pace”, ha registrato fin dal giorno dell’inaugurazione un cospicuo successo di pubblico e di critica.
L’idea era nata lo scorso anno, sottoposta al Sindaco di San Ginesio dalla dottoressa Barbara Martorelli, che aveva riferito come il pittore maceratese avesse espresso il desiderio di esporre a San Ginesio, in ricordo della bella esperienza vissuta negli anni Sessanta, da giovane insegnante di storia dell’arte e disegno nel locale Istituto Magistrale.
Anzi, in preparazione dell’evento, stava scegliendo le opere che maggiormente potessero rappresentare il suo percorso artistico. La recente scomparsa di Nino Ricci non ha bloccato il progetto, ormai portato avanti dalla curatrice Barbara Martorelli e dal fratello Luigi Ricci, noto fotografo e grafico, entrambi testimonianza dell’eredità intellettuale e materiale dello scomparso, che continuerà a vivere nell’archivio Nino Ricci, costituito nella sua bella casa di Macerata.
Al patrocinio oneroso dei due enti si aggiungeva quello della Fondazione della Cassa di Risparmio di Fermo che, con il consenso del suo presidente, l’ing. Giorgio Girotti Pucci, e del Presidente dello stesso Istituto, ing. Amedeo Grilli, consentiva anche il prestito temporaneo di due opere, due magnifici oli su cartone telato, lo 0726, “Nature” (1992) e il 1185, ‘Skyline di Fermo’ (2011) che, in mostra, hanno ottenuto un altissimo gradimento da parte dei visitatori.
Alla convinta e onerosa promozione della mostra collaboravano due Associazioni sanginesine, il Centro Internazionale Studi Gentiliani, col suo presidente, il professor Luigi Lacchè, e il Ginesio Fest, con la sua direttrice, Isabella Parrucci. Alla prima il Comune di San Ginesio affidava la responsabilità della gestione in loco della mostra.
Su quest’ultima venivano convogliate le generose elargizioni di due privati cittadini tedeschi con case di vacanza a San Ginesio; quella del Simonelli Group di Belforte del Chienti e l’altra della Fondazione Moschini di Tolentino. Il tutto per coprire i costi della promozione cartacea, del catalogo della mostra, della curatela della stessa, dell’allestimento a cura dell’architetto Matteo Sampaolesi, ideato sorprendentemente con opere sospese su cavi d’acciaio contro una parete di nuda pietra.
In breve, l’esposizione di trenta opere ha mostrato ai visitatori il percorso artistico dell’artista che alla pittura arriva dopo una lunga esperienza professionale in campi diversi, quali il teatro, il cinema e l’insegnamento presso l’Accademia delle Belle Arti, ma sempre attigui alla trasformazione in prodotto artistico di un pensiero cólto, allenato agli studi e cimentato in conversazioni con l’universo dei pittori e scultori contemporanei della sorprendente Macerata del secondo Futurismo, nonché in corrispondenze con numerosi artisti italiani e stranieri.
Sono proprio queste frequentazioni e questi personaggi che lo spingono alla pittura che, come è facile constatare nelle opere esposte, persegue prima una fase materica, quasi pop, poi un pennello spinto alle più astratte geometrie piane, planando infine sulla visione a tutto tondo delle cosiddette “Nature”, ovvero elementi totemici, a rappresentare la “sua” sintesi delle forme, ovvero il processo di rielaborazione intellettuale con cui la sua mente metabolizza e il suo occhio di pittore traduce luci e ombre di paesaggi ed oggetti che si offrono alla sua vista. Su tutto, uno studio del colore, che è la prima accattivante attrattiva, il primo moto spontaneo di ammirazione da parte di chiunque guardi quei quadri.
A supporto e spiegazione del lavorio a monte, è disponibile un loop di video del pittore; in bacheca sono esposti quaderni autografi con appunti di disegni; nella mostra spiccano una stupenda acquaforte e alcuni grafiti monocromi, in bianco e nero, su una carta telata speciale, e tre rilievi in cartapesta, cioè bassorilievi in carta impastata di opere progettate sulla carta, onde poterne cogliere e imitare nei colori della pittura ogni possibile gioco di luce e ombra.
Per San Ginesio la mostra Nino Ricci è stata un’esperienza stimolante e l’occasione preziosa per una confidenza con l’arte contemporanea che non è quella che i suoi abitanti sono abituati a vedere nelle proprie chiese e nelle due sezioni del suo Museo, parzialmente allestite presso le mostre Hoc Opus e Hoc Opus Plus; quindi un arricchimento per i cittadini e per i numerosissimi turisti a dell’estate sanginesina, incredibilmente piena di eventi teatrali, musicali.
Oltre cento danzatori provenienti da tutto il mondo sono approdati, grazie ad Accademia Danze Ottocentesche di Ancona, a Civitanova Marche da venerdì 30 settembre a lunedì 3 ottobre. Dopo un lavoro di preparazione, durato oltre 3 anni e con il prezioso contributo dell'agenzia Incontri Europei di Mara Martinovich, per la prima volta in Italia si è potuto attivare un meeting internazionale unico nel suo genere con lezioni di danza, turismo e serate di gala.
La International Branch della Royal Scottish Country Dance Society, patrocinata dalla compianta Regina Elisabetta, è stata accolta nel Cosmopolitan Hotel dal sindaco Fabrizio Ciarapica che ha espresso grande apprezzamento per la prestigiosa iniziativa dando personalmente il benvenuto ai partecipanti. Anne Scobie, rappresentante del gruppo, ha riportato l'entusiasmo di tutti per la grande ospitalità e per l'unicità dei paesaggi marchigiani.
Paola Pennacchietti, presidente di Accademia Danze Ottocentesche, si è detta orgogliosa per essere riuscita a vincere la concorrenza di altre quotate regioni italiane quali Piemonte, Toscana, Lazio ed Emilia Romagna.
Poltrona Frau, domenica 2 ottobre, ha celebrato i "100+10" anni dalla fondazione con l'evento 'Poltrona Frau family day', aprendo le porte dello stabilimento aziendale di Tolentino per una giornata dedicata a tutti i dipendenti e ai loro familiari, per tutti coloro che continuano a scrivere oggi la lunga storia dell'azienda.
Il “Poltrona Frau Family Day” è stato sì una festa per un anniversario importante ma soprattutto l’occasione per trasmettere e far conoscere quei valori che da sempre rendono Poltrona Frau un’eccellenza nel mondo, condividendoli con i familiari.
"Tra le molte iniziative che abbiamo organizzato in occasione dei nostri 110 anni, il 'Poltrona Frau Family Day' è la più intima delle feste, rivolta a tutti i dipendenti e alle loro famiglie. La nostra è un’età importante che Poltrona Frau raggiunge in grande salute, avendo attraversato le sfide del tempo e continuando oggi ad essere contemporanea senza aver mai rinnegato i valori di qualità, eccellenza artigianale, cura del dettaglio e eleganza italiana. Tutto questo è merito delle donne e degli uomini che lavorano a Tolentino e in tutte le parti del mondo che in questa giornata hanno l’occasione di vivere il loro luogo di lavoro vestito con un abito particolare e di condividerlo, in allegria, con i propri cari"- cosi dichiara Nicola Coropulis, Ceo dell'azienda - .
Durante la giornata è stato possibile visitare il Poltrona Frau Museum, dove è esposta la poltrona Archibald Anniversary limited edition interpretata dall’artista Felipe Pantone, scoprire long seller, best seller e novità all’interno dello Showroom. Ma anche vedere come nascono le creazioni nei reparti di Produzione Residenziale o della Produzione Interiors in Motion. Rivivere i momenti salienti della storia Poltrona Frau attraverso le proiezioni di video in Auditorium.
Una domenica dedicata alla condivisione per vivere l’azienda in modo completamente diverso dalla routine di tutti i giorni: un’occasione in cui le famiglie possono conoscere ed esplorare gli ambienti di lavoro del proprio congiunto/parente, con uno scenario inusuale e con esperienze inaspettate e coinvolgenti. Sono state tantissime le attrazioni, le iniziative e le attività previste durante il “Poltrona Frau Family Day”, che hanno coinvolto gli ospiti rendendoli parte attiva dell’evento.
Domenica 2 ottobre si è concluso a San Benedetto del Tronto, presso il centro congressi Palariviera, il 36° congresso nazionale della Società Italiana di Flebologia.
Il presidente fondatore, Giuseppe Genovese, ha conferito alla dottoressa Liza Carelli, flebologa, rappresentante provinciale S.I.F. e membro della segreteria scientifica locale del congresso, il premio R. Bisacci - G. C. Donati, alla sua 29^ Edizione, in memoria del dott. Marco Carelli, noto chirurgo generale e vascolare, deceduto lo scorso gennaio.
Carelli, stimato collega, è stato tra i primi ad occuparsi di Flebologia nelle Marche. Nel caro ricordo di tutti, è stato al centro di questo momento toccante e pieno di commozione e gratitudine per essersi sempre distinto nella ricerca medico-scientifica, in tutta la sua carriera professionale.
Legambiente interviene duramente sulla posizione del Consiglio Comunale di Bolognola di far uscire gran parte del territorio comunale dal Parco dei Sibillini. L’associazione, da sempre promotrice e animatrice nei territori di tutela ambientale e sviluppo sostenibile, interviene sottolineando le contraddizioni contenute nella scelta dell'amministrazione.
“La decisione ci sembra molto ideologica e politica, prima che tecnica – dichiarano Antonio Nicoletti, responsabile nazionale aree protette e biodiversità di Legambiente e Marco Ciarulli presidente Legambiente Marche – se è vero che nelle zone che verranno sottratte dalla giurisdizione del Parco resteranno vigenti tutte le norme di protezione ambientale in essere, allora tecnicamente cosa dovrebbe cambiare?”.
“Le aree in questione – prosegue Legambiente - sono sottoposte a tutela secondo la direttiva habitat 92/43 della UE e nulla cambierebbe rispetto all’attuale sistema di regole di un Parco nazionale. Anzi mentre per le regole del parco i rappresentanti del territorio, entro i limiti della legge 394/91, possono anche definirne la migliore applicazione per le altre invece non vi è nessuna partecipazione o condivisione. In sostanza i successi e gli insuccessi del Parco chiamano alla co-responsabilità i sindaci e gli amministratori che sono parte della governance, visto che quattro loro rappresentanti sono nel Consiglio direttivo dell’Ente e tutti i sindaci sono parte della Comunità del Parco".
“Nulla si può attribuire a questo Ente circa l’impegno nella conservazione della natura, missione principale a cui deve rispondere, mentre gli eventuali addebiti sul mancato sviluppo sostenibile del territorio la sindaca di Bolognola lo può addebitare a sé stessa o a chi prima di lei non ha saputo cogliere le opportunità o indirizzare l’Ente parco per un sostegno”.
Legambiente sottolinea, inoltre, ”l’importanza di proseguire nella direzione europea di tutelare in maniera efficiente gli ecosistemi anche per ridurre gli effetti del cambiamento climatico. Effetti che per le aree fragili come quelle montane e appenniniche rischiano di aggravare le condizioni non certo favorevoli dovute all’abbandono e alle difficoltà in cui versano le piccole comunità, per questa ragione si ritiene surreale che una amministrazione locale, anziché sostenere il Parco nazionale che rappresenta l’unica politica pubblica in atto nella montagna appenninica la contesti in maniera ideologica”.
“La sindaca di Bolognola dovrebbe prendere in considerazione la possibilità di una maggiore sinergia con l’Ente, anche per mettere in evidenza eventuali lacune o mancate risposte nella gestione del territorio, e dovrebbe farlo focalizzando con nettezza l’altrettanta importante necessità di includere sempre più le strategie dell’area protetta con il territorio circostante attraverso una più forte sinergia e condivisione nelle scelte”.
“E’ chiaro che sul fronte della tutela ambientale, nell’Appennino tutelato dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini abbiamo raggiunto un obiettivo importante – continuano Nicoletti e Ciarulli – è altrettanto importante però che Parco e amministratori interagiscano e collaborino per favorire lo sviluppo sostenibile del territorio".
"Se le cose non funzionano, non si possono scaricare le colpe sul Parco, le responsabilità sono condivise e lo sviluppo socio-economico-ambientale richiede una progettazione che includa effettivamente questi 3 aspetti, soprattutto oggi con il Pnrr che rappresenta un’occasione irripetibile di rilancio del territorio e del dell’ecoturismo dell’Appennino, a patto che le azioni siano effettivamente di ripresa e resilienza e non contrarie alla sostenibilità che la crisi climatica e ambientale richiede”.
Legambiente ricorda infatti, che con il Pnrr, a Bolognola, sono stati presentati progetti che di sostenibilità ambientale e socio-economica hanno poco a che fare. Nel dossier “Neve diversa” pubblicato lo scorso marzo infatti, veniva evidenziato come molte aree interne delle Marche avessero deciso di investire in progetti legati principalmente al rilancio dell’economia della neve, progetti fortemente in contraddizione con i tempi attuali.
“L’economia della neve non ha più una centralità economica e sociale – concludono Nicoletti e Ciarulli – lo sottolineiamo da anni perché il clima è cambiato e continuerà a farlo, fare finta di niente e chiedere investimenti per progetti insostenibili che non si reggono dal punto di vista ambientale ed economico oggi come 40 anni fa, porterà solamente a sprecare quest’occasione di rilancio dell’Appennino e della montagna. Di questi temi, è bene discutere, alzare la voce e fare il possibile per arrivare ad una soluzione utile, ma non si pensi di risolvere i problemi additando l’Ente Parco a una responsabilità che è invece di altri”.
“Ne usciremo solo più deboli e noi non permetteremo che si scarichino sull’Ente parco responsabilità che sono di altri, al contempo saremo sempre vicini a quegli amministratori che manifestano giuste rivendicazioni per migliorare il benessere delle loro comunità. Lo abbiamo sempre fatto e continueremo a farlo, e non permetteremo che a Bolognola si travisi l’idea di Parco per questioni ideologiche o per scontri politici localistici”.
Con un cartellone eventi di 76 appuntamenti distribuiti in un’intensa cinque giorni di eventi, iniziative e incontri dedicati allo sport, anche quest’anno Overtime promette di fare il pieno di emozioni in vista della dodicesima edizione del Festival nazionale del racconto e dell’etica sportiva.
Non mancano di certo sorprese e volti nuovi, che nella suggestiva cornice della Città europea dello Sport 2022 affiancano autentiche istituzioni della grande famiglia Overtime, amici di vecchia data che con passione e competenza impreziosiscono di anno in anno il palinsesto del Festival.
Un club esclusivo di cui è ormai parte integrante anche Federico Buffa, giornalista sportivo e storyteller tra i più amati d’Italia, che quest’anno porta in scena una delle sue storie più belle in un’occasione molto speciale.
Tra i valori dello sport celebrati ogni anno da Overtime spicca infatti la solidarietà, grande protagonista della serata clou di sabato 8 ottobre. Accompagnato dal pianista Alessandro Nidi, Federico Buffa porta sul palco del Teatro cinema Italia di via Gramsci, a Macerata, il suo "Italia Mundial", lo spettacolo che ripercorre l’indimenticabile successo della Nazionale ai Mondiali di Spagna 1982.
Con i gol di Paolo Rossi, l’urlo di Marco Tardelli, le parate di Dino Zoff e gli aneddoti di una magica estate sullo sfondo, l’evento contribuisce a sostenere la causa della Lega Italiana Fibrosi Cistica Marche, l’associazione di pazienti e familiari che da oltre 40 anni opera su tutto il territorio nazionale in collaborazione con i Centri di Cura regionali, al fine di raggiungere ogni persona affetta da fibrosi cistica e garantire un miglioramento delle cure disponibili, delle opportunità sociali, dei diritti e della qualità della vita.
L’evento è promosso in collaborazione con Banca Macerata, che prima dello spettacolo è lieta di offrire un aperitivo di benvenuto a tutti i possessori di biglietto da Basquiat Bistrot, in Galleria Scipione. La serata vede inoltre la partecipazione di tutti i 9 club service della città: Inner Wheel Macerata, Kiwanis Macerata, Lions Club Macerata, Lions Club Sferisterio, Panatlhon Club Macerata, Rotary Club Macerata, Rotary Club Matteo Ricci, Rotaract Macerata e Soroptimist Macerata.
La bellezza dello sport declinata in chiave sociale, in nome di una nobile causa che Overtime e i suoi partner hanno scelto di sostenere devolvendo in beneficenza i proventi dell’evento, con l’obiettivo di assicurare un futuro migliore ai malati di fibrosi cistica e ai loro familiari.
Restando in tema, sempre con ottimismo e fiducia, anche quest’anno Overtime sostiene il territorio maceratese, una sfida intrapresa già la scorsa edizione in piena condivisione con il pubblico. Non semplici spettatori, ma sostenitori: basta un piccolo gesto per diventare parte integrante del progetto sottoscrivendo l’Overtime Pass e l’Overtime Donor Pass, pacchetti esclusivi pensati per chi è sempre in prima fila nel sostenere la causa di Overtime, in platea e non solo.
In un Teatro Rossini gremito, i Dualaud si sono laureati vincitori della prima edizione di 'TOC Talent of Civitanova'. Ad annunciarlo è stato il maestro Beppe Vessicchio, presidente della giuria, accompagnato sul palco da Claudio Morresi, vicesindaco di Civitanova Marche, Sandro Parcaroli, presidente della provincia di Macerata e dagli altri componenti della giuria, Dario Salvatori, Amedeo e Guenda Goria e Michele Poma.
I Dualaud, dj e percussionista, si sono imposti col loro pezzo Anubi. Al secondo posto si è classificato il gruppo hip hop civitanovese 'Zona 14', a Melissa Agliottone è spettato il terzo posto per l'interessante interpretazione 'tastiera e voce' di 'You make me feel (like a natural woman)’, successo di Aretha Franklin.
Non sono mancati i riconoscimenti speciali, come il ‘Premio Astral Music’ assegnato a Fabiana Di Toro, di cui è stata apprezzata la sua versione del celebre 'Caruso' di Lucio Dalla, come il ‘Premio Consorzio Marche Spettacolo’ assegnato all'undicenne Melissa Agliottone come più giovane artista di 'TOC Talent’ e il ‘Premio Sulvic’ per la miglior interpretazione, consegnato a Sophia Bevilacqua.
Particolarmente apprezzate dal pubblico presente in sala, le esibizioni di Guenda Goria, che ha reso omaggio all'indimenticato compositore Ezio Bosso e di Patrizia Cirulli, che ha interpretato in anteprima nazionale due sue brani, contenute nel cd di prossima uscita, perseguendo il suo progetto di rendere in musica le poesie di Eduardo De Filippo.
Standing ovation del pubblico per Piero Romitelli, affermato autore e cantante civitanovese, che si è esibito cantando successi memorabili, da lui stesso scritti per Eros Ramazzotti, Loredana Bertè e Marco Mengoni.
"Sapevamo di portare a Civitanova uno spettacolo di altissima qualità che ha riscosso ampio successo. Ci riempiono di orgoglio i complimenti a noi rivolti da Beppe Vessicchio che ha espresso ampia soddisfazione per l'alto livello artistico e organizzativo di 'TOC Talent'. Ringraziamo l'Amministrazione comunale e l'Azienda Teatri, i ventiquattro artisti selezionati, tutti bravissimi, protagonisti di 'TOC Talent of Civitanova', i giurati vip, gli influencer, gli ospiti, Sabino Morra alla regia, il gruppo musicale che ha accompagnato live i cantanti, coloro che hanno lavorato nel dietro le quinte e soprattutto il numeroso pubblico accorso a teatro"- hanno dichiarato i direttori artistici Paolo Notari e Dario Salvatori.
La comparsa sul mercato automobilistico di veicoli elettrici e ibridi ha rappresentato, negli ultimi anni, una vera e propria rivoluzione della mobilità. Sempre più automobilisti, infatti, spinti dagli innumerevoli vantaggi e bonus messi a disposizione, hanno optato per l’acquisto di mezzi ecologici a discapito di quelli tradizionalmente più venduti, come diesel e benzina, e le vendite di auto elettriche hanno avuto un notevole incremento in tutta Europa nel giro di pochissimo tempo.
Ma cosa si intende esattamente per auto elettrica e auto ibrida? Se la prima ha un solo motore elettrico e funziona grazie all’energia presente nelle batterie (che necessitano quindi di essere caricate periodicamente), le auto ibride hanno sia un motore tradizionale che un motore elettrico, il che si traduce in maggiore autonomia e notevole risparmio nel consumo di carburante a vantaggio anche dell’ambiente circostante.
Abbiamo detto che preferire l’acquisto di auto green a quelle tradizionali ha dei vantaggi, ma quali sono nello specifico?
- Ridotto impatto ambientale: le auto elettriche emettono circa 3 volte meno CO2 delle auto tradizionali;
- Consumi ridotti e costi inferiori;
- Necessità di minore manutenzione;
- Possibilità di circolare in aree urbane generalmente a traffico limitato;
- Prezzi di acquisto inferiori, agevolati da ecobonus;
- Possibilità di premi assicurativi altrettanto competitivi.
Tutti fattori molto interessanti, specie quelli che riguardano i costi vivi e fissi nel tempo come la manutenzione, i consumi e l’assicurazione che spesso gravano sulle famiglie condizionandone le scelte.
Il funzionamento dell’RCA Auto per veicoli elettrici non differisce da quello dei veicoli endotermici, pertanto, anche nel caso di auto green vige l’obbligatorietà di assicurazione per poter circolare o sostare su strade pubbliche.
Una volta acquistata una nuova auto elettrica o ibrida, o in fase di acquisto, è quindi bene valutare delle proposte e scegliere, tra le varie offerte, quella più congeniale alle proprie esigenze. Per stipulare una polizza per auto elettriche in modo sicuro, semplice e veloce basta rivolgersi a professionisti del settore, come quelli di ConTe.it, che grazie all’esperienza del personale e all’assistenza continua messa a disposizione del cliente, sono in grado di fornire uno tra i servizi più completi e soddisfacenti in campo assicurativo.
Appicca incendio all’auto di un amico: denunciato un 24enne. Il fatto risale al 27 settembre quando un giovane di San Severino Marche ha segnalato alla centrale operativa dei carabinieri che la sua macchina era stata appena danneggiata nei pressi della sua abitazione.
Il successivo sopralluogo dei militari della locale stazione intervenuti sul posto ha consentito di ricostruire, sulla base delle fonti testimoniali, che due giovani col volto parzialmente travisato si erano avvicinati alla casa di proprietà del denunciante, raggiungibile da una sterrata e, avvicinata l’auto parcheggiata nei pressi del portone d’ingresso di casa, avevano versato un liquido infiammabile su più punti della carrozzeria per poi appiccare il fuoco.
Le immagini della videosorveglianza del Comune di Tolentino hanno consentito ai militari di individuare una macchina proveniente da Tolentino verso San Severino Marche in luogo e orario compatibile, che aveva fatto poi rientro dalla città di provenienza pochi minuti dopo la commissione del reato.
Gli accertamenti investigativi sono stati pertanto forieri di riscontri indiziari sul conto di un giovane senegalese, residente a Tolentino, in cattivi rapporti con il denunciante per motivi sentimentali. In passato i due ragazzi erano stati coinvolti in un fatto di cronaca avvenuto a Fano presso la discoteca Miu. Il giovane settempedano era stato accoltellato all’addome da un ragazzo albanese, subito arrestato dai carabinieri.
Gli amici della vittima avevano poi cercato di strappare l’albanese dalle mani dei militari intervenuti, aggredendo i carabinieri e l'arrestato. Tra loro vi era proprio il ragazzo indagato oggi per l’incendio dell’autovettura, che al tempo era stato arrestato per resistenza, rissa, lesioni aggravate e danneggiamento aggravato dell’autovettura di servizio, insieme ad altri tre giovani.
Concordando con le risultanze dei carabinieri, che sul luogo del reato hanno anche repertato degli oggetti lasciati inavvertitamente sul posto dall’indagato (il bugiardino di un farmaco, uno scontrino di pagamento e una ricevuta money sisalpay), il Pubblico Ministero, dopo poche ore dal fatto, ha concesso un decreto di perquisizione personale, dell’autovettura e presso il domicilio del tolentinate, per la ricerca di ulteriori elementi probatori.
La perquisizione, prontamente eseguita nel pomeriggio del 28 settembre dai militari, ha portato al sequestro dello scontrino di acquisto di una tanica, degli indumenti utilizzati per la commissione del reato con evidente odore di benzina e corrispondenti alle descrizioni testimoniali fornite, e della tanica utilizzata per commettere il reato.
Il 24enne dovrà pertanto rispondere del reato di danneggiamento a seguito di incendio. Il ragazzo è stato anche segnalato alla Prefettura di Macerata per uso personale di stupefacenti. All’interno dell’abitazione i carabinieri hanno sequestrato,infatti, una bustina contenete 18 grammi di hashish e 5 di marijuana, oltre a un bilancino di precisione.
In tre mesi la mostra Wladimiro Tulli. Cavalcare i sogni ha accolto 2.015 visitatori. L’esposizione, inaugurata il 28 maggio scorso all’Auditorium Sant’Agostino di Civitanova Alta, è stata curata dalla direttrice della pinacoteca civica Marco Moretti Enrica Bruni, patrocinata dall'Amministrazione comunale di Civitanova e dall'Azienda Teatri di Civitanova ed è stata realizzata in occasione dei 100 anni dalla nascita del maestro.
Nei tre mesi di apertura, la direttrice Bruni ha effettuato 23 diverse visite guidate prenotate da altrettanti gruppi eterogenei di fruitori, mentre altri tour - così come alla pinacoteca stessa e al teatro Annibal Caro - sono stati realizzati assiduamente nei giorni di apertura dell’esposizione, organizzando così gruppi anche direttamente in mostra.
La maggior parte dei visitatori proviene dalle regioni del centro-nord e sono in crescita i fruitori civitanovesi e quelli giunti dalle città della provincia di Macerata. Si è rilevato anche un piccolo gruppo di turisti stranieri, tedeschi, nord americani e francesi, che hanno manifestato la loro meraviglia per la scoperta delle Marche e soprattutto dei suoi borghi.
Molto apprezzato è stato il catalogo della mostra su Tulli, che raccoglieva con immagini diversi scritti critici e biografici, la serie di cartoline stampate per l'occasione che riproducevano due opere significative realizzate dal maestro ed esposte in mostra. Come da tradizione, nel mese di agosto sono stati donati ai visitatori libri editati in passato, cataloghi d’arte riguardanti mostre tenute negli anni precedenti dalla pinacoteca, amplificando così il rapporto tra pubblico ed ente.
“Questa estate - il commento della direttrice Bruni - abbiamo ricevuto il maggior numero di visitatori della nostra storia. Tutti hanno apprezzato il restyling della pinacoteca civica Marco Moretti, inaugurato nell’aprile per i 50 anni dalla fondazione, la mostra “Wladimiro Tulli. Cavalcare i sogni” e l’apertura del teatro ottocentesco Annibal Caro.
La stima ricevuta ci stimola e ci rinvigorisce. Parte del successo che abbiamo registrato, superando ogni nostra aspettativa, è dovuto alla scelta dell'evento artistico-culturale della mostra estiva e ai suoi allestimenti, alla programmazione degli eventi collaterali e delle collaborazioni artistiche (cito la presenza delle manifestazioni dei maestri Lorenzo di Bella e Alfredo Sorichetti, che ringrazio), così come all’accoglienza meticolosa dei fruitori. Il nuovo percorso museale della pinacoteca, progettato con il restyling, è piaciuto e le nuove acquisizioni hanno sia potenziato il valore della raccolta civica stessa, sia creato quella novità che invoglia a venire e tornare nel nostro museo”.
La direttrice Bruni ricorda anche come la mostra Wladimiro Tulli. Cavalcare i sogni - e quindi Civitanova Marche e la sua pinacoteca - sia stata recensita sui quotidiani marchigiani e sulle pagine specialistiche di importanti testate nazionali.
“Colgo l’occasione - ha concluso la Bruni - per ringraziare la direttrice dell’Azienda dei Teatri Paola Recchi, il sindaco Fabrizio Ciarapica e l’Amministrazione comunale, che hanno reso possibile la valorizzazione della pinacoteca. I risultati di queste azioni sono già visibili e spronano la pinacoteca ad aprisi sempre più all’esterno, nell’interesse della città e dell’accrescimento culturale dei suoi cittadini”.
Il sindaco Fabrizio Ciarapica ha condiviso la soddisfazione della direttrice Bruni, complimentandosi con lei e con la direttrice dei Teatri Recchi “per la sfida vinta nell’estate appena trascorsa. La pinacoteca civica Marco Moretti è da 50 anni patrimonio di Civitanova e fa parte delle più alte forme culturali della nostra comunità. Vedere come questo istituto stia crescendo conferma la grande dedizione e professionalità dell’Azienda Teatri e ci fa capire quanto la qualità delle proposte venga percepita dal pubblico. I numeri record registrati non sono certo casuali, ma sono il frutto di un lavoro congiunto volto a dare risalto alla città e alle sue bellezze artistiche, con evidenti ricadute positive per tutto il territorio”.
“Abbiamo creduto fortemente nella mostra dedicata al maestro Tulli - ha concluso la direttrice Paola Recchi - Quest’importante esposizione per noi è stata l’occasione per valorizzare la nostra pinacoteca e ha rappresentato un volano che ci ha consentito anche di creare movimento nella città alta e offrire così la possibilità di far visitare alla cittadinanza e ai turisti i nostri contenitori artistico culturali, con aperture straordinarie al pubblico”.
“Ad oggi, mentre siamo certi del mancato completamento della recinzione, nulla è dato sapere sull'abbancamento dei rifiuti e sulla sistemazione dell'intera area dell’ex discarica Cimarella, come previsto nel progetto di recupero ambientale a seguito della dismissione della stessa”. Così, in una nota, il comitato “Voce libera” di Montecassiano riguardo il mancato recupero ambientale dell’area di Cimarella.
“Abbiamo prospettato già in passato – proseguono - soluzioni di carattere ambientale, economico e nello stesso tempo energetico, ma da parte dell'amministrazione comunale non c'è stato il minimo interesse”.
“Il comitato, come da impegni presi con i nostri concittadini, si è rivolto al: nucleo operativo dei carabinieri forestali di Macerata e alla polizia provinciale affinché venga verificato il puntuale rispetto del progetto di recupero ambientale dell'ex discarica in località Cimarella”. “La tutela dell'ambiente del nostro comprensorio comunale e la qualità della vita dei nostri cittadini sono i nostri principali obbiettivi”.
Un esordio migliore di così era davvero difficile da immaginare anche per i più ottimisti. La Virtus Civitanova spazza via la Sicoma Valdiceppo nella giornata inaugurale del campionato di Serie C Gold con una prova maiuscola, dominata dal primo all’ultimo minuto con ritmo, difesa e organizzazione. Una prestazione che ha ancora più valore essendo arrivata senza l’infortunato Monacelli, ai box per un infortunio alla spalla.
Ci mette poco, pochissimo la Virtus ad accendersi. Dopo il canestro iniziale firmato Reimundo per lo 0-2 che rappresenta l’unico vantaggio ospite della serata, è praticamente un monologo biancoazzurro. Bazani prende fuoco con tre triple in un amen, Landoni, Vallasciani e Ciarpella lo seguono e in men che non si dica gli aquilotti salgono in doppia cifra di vantaggio.
L’atteso Meschini spara a salve e gli umbri non trovano alternative, così la Virtus sul finire del primo quarto è salita già a +16 (29-13). Il copione non cambia nel secondo periodo: Rosettani e ancora Bazani mettono il turbo ai padroni di casa, che si abbattono come una marea sulla zattera perugina, che sprofonda fino al -30 (49-19 a metà secondo periodo). Solo Reimundo prova ad opporre una vaga resistenza e così all’intervallo lungo il vantaggio virtussino è sceso a 23 lunghezze (51-28).
Valdiceppo prova a metterci più intensità al rientro dagli spogliatoi, ma Felicioni e compagni gestiscono senza patemi tenendo sempre il distacco sopra i 20 punti, anche quando coach Fioravanti prova a mischiare le carte schierando la zona 2-3. Vallasciani e Landoni collezionano falli e tiri liberi, tenendo la Virtus a un confortante +26 sul finire del terzo periodo (68-42).
L’ultimo quarto è di puro garbage time, con coach Schiavi che dà spazio anche ai giovanissimi del settore giovanile, bravi a non far scendere l’intensità e a chiudere il match con un meritato +25 (86-61).
Serata di festa questa sera per i biancoblu, ma è appena il primo passo di un cammino ancora tutto costruire e che già domenica prossima presenta un ostacolo decisamente irto: il derby sul parquet del PalaMedi contro la matricola terribile Attila Junior Porto Recanati.
VIRTUS CIVITANOVA-SICOMA VALDICEPPO 86-61
CIVITANOVA: Tyrtyshnik 3, Rosettani 11, Monacelli ne, Seri, Fermani, Ciarpella 13, Felicioni 5, Vallasciani 16, Abbate 4, Bazani 19, Landoni 15. All.: Schiavi.
VALDICEPPO: Rosini ne, Anastasi, Speziali 12, Rimolo ne, Meschini 7, Orlandi 3, Ambrosino 2, Casuscelli 11, Berardi, Reimundo 15, Rath 11, Gionangeli. All.: Fioravanti.
ARBITRI: Caporalini, Lisotta.
PARZIALI: 29-13, 22-15, 17-14, 17-19.
L'Italia (e le Marche) tornano su un podio continentale. E lo fanno grazie alla medaglia di bronzo conquistata dal pesarese Riccardo Pianosi, tesserato del Club Vela Portocivitanova (CVP), al Campionato Europeo Formula Kite, che si è concluso poco fa a Lepanto.
Sulle altre due piazze d'onore il francese Bentoit Gomez e il singaporiano Maximilian Maeder, risultati rispettivamente secondo e primo dopo una serie combattuta di 13 manches (6 di qualifica e 7 di finali), svolte sempre con i capricci di Eolo.
Oltre al livello altissimo della flotta, a cominciare dall'ottima forma degli avversari diretti Maeder, Gomez e Vodisek, sono state le condizioni meteo marine, il vento forte e i frequenti salti a complicare la vita del campione rosso-blu, che ha comunque confermato le sue doti velocistiche e tattiche anche sulla costa di Nafpaktos.
Dopo aver conquistato il pass per le semifinali ieri, in una giornata in cui l'aria ha sfiorato i 25 nodi di intensità, nella medal race odierna Pianosi ha vinto la semifinale, approdando alla finale dove ha centrato il bronzo, mentre l'altro italiano in gara, Lorenzo Boschetti, anche lui fra i top ten, non è andato oltre la quinta posizione finale.
"E' stata una regata super combattuta fin dalla prima prova – spiega Pianosi - Da subito ho regatato in modo aggressivo e questo mi ha consentito di portarmi avanti in classifica. Ho azzardato, usando spesso la vela grande, anche in condizioni limite, perché sentivo sensazioni migliori e, alla fine, il coraggio e la lucidità mi hanno premiato".
"Peccato solo aver dovuto schivare un avversario in avaria nella semifinale, un rallentamento che mi ha fatto rallentare a vantaggio di Maeder. Felice del risultato? Solo a metà, sono consapevole dell'errore che mi ha precluso il titolo, so di avere ancora molto da lavorare" spiega Pianosi.
Fra i 63 concorrenti maschi e le 35 femmine, da segnalare la presenza delle azzurre Maggie Pescetto e Sofia Tomasoni: nella giornata di ieri, entrambe non hanno centrato la qualificazione per la medal race e hanno chiuso il campionato rispettivamente al 12esimo e 16esimo rango.
"Complimenti Riccardo, ti sei dimostrato ancora una volta un atleta giovane ma di grande talento - ha dichiarato Cristiana Mazzaferro, Presidente CVP, alla pubblicazione della classifica - Centrare due medaglie in altrettanti campionati europei a distanza di appena tre anni è un ottimo segnale per un atleta 18enne che vede sempre più vicino il suo sogno olimpico".
“Bravissimo, Riccardo - la soddisfazione del Presidente Coni Marche, Fabio Luna - Con questo prestigioso successo, Pianosi porta la nostra regione ancora una volta sul podio in un campionato europeo e questo riempie di orgoglio tutto lo sport regionale. Una medaglia che vale come esempio per tutto il nostro movimento e soprattutto per gli altri giovani sportivi marchigiani. Complimenti alla società e ai tecnici che accompagnano Riccardo nella sua crescita atletica".
Al termine della quarta giornata del campionato di Eccellenza, ecco tutti i risultati e i marcatori delle sfide che hanno infiammato il turno. L'Osimana allunga in vetta e guida sola a 10 punti, inseguono Urbino e Valdichienti Ponte a -1.
Atletico Azzurra Colli – Chiesanuova (0-1) Entrambe le formazioni reduci da una sconfitta della scorsa settimana. Poche emozioni da ambo i lati con il risultato che fatica a sbloccarsi. I primi 45’ scorrono senza brividi e al duplice fischio il parziale è ancora inchiodato sullo 0-0. I toni si scaldano nel secondo tempo, con i padroni di casa che guadagnano metri minacciando la porta biancorossa: il Chiesanuova è bravo a chiudere ogni spazio e mantiene la parità. Nel corso della ripresa gli ospiti rialzano la testa e trovano il vantaggio: Mongiello (70’) inserisce il suo nome nella lista dei marcatori siglando il gol del sorpasso.
Calcio Atletica Ascoli – Forsempronese (2-1) Scontro a viso aperto fin dai primi minuti: il vantaggio non si fa attendere e Minnozzi (8’) su calcio di punizione spiazza l’estremo ospite e sigla l’1-0. Gioisce a metà l’attaccante locale che dopo il gol è costretto ad uscire per infortunio. Gli ascolani tengono alta la pressione ma non trovano il raddoppio entro il duplice fischio. Fossombrone nel secondo tempo cambia marcia e Del Sante riesce a trovare il gol del pareggio. Dopo 33’ minuti di inattività l’Ascoli torna in vantaggio: eurogol di Marini che calcia un sinistro straordinario lasciando impietrito l’estremo difensore e sigla il 2-1.
Fabriano Cerreto – Marina Calcio (2-2) Inizio poco emozionante con il Marina che tenta qualche timido tentativo senza però impensierire davvero i locali. Gli ospiti prendono il controllo del centrocampo senza riuscire a sfondare la linea difensiva nemica, e il parziale rimane invariato. Secondo tempo che segue il copione del primo: il Marina aggredisce senza però trovare il vantaggio. Finale al cardiopalma che sorprende i tifosi dopo una partita piuttosto noiosa: prima i padroni di casa si portano sul doppio vantaggio con l’uno due di Montagnoli (75’) e Mengali (78’), poi il Marina riesce miracolosamente a rimontare con i gol di Vincari (85’) e Nacciariti (90’).
Urbino Calcio – Castelfilardo (2-0) Partita combattuta sin dall’inizio ma che fatica a sbloccarsi, con il risultato bloccato a lungo sullo 0-0. Urbino cerca di premere ma il Catelfilardo difende ordinatamente e vanifica ogni occasione. Poche emozioni forti per un primo tempo che termina a reti inviolate. Ripresa che continua sugli stessi binari, con uno sterile controllo di palla per l’Urbino che non riesce a concretizzare. Il gol arriva al 67’, con Fiorelli che trasforma un calcio di rigore e porta i suoi sull’1-0. Nel finale Nisi (94’) riesce anche a trovare il raddoppio, fissando il punteggio su un meritato 2-0.
Montefano Calcio – Jesi (1-1) Il Montefano passa presto in vantaggio grazie al gol di Bonacci (10’) che porta i suoi sull’1-0. I viola tengono saldo il pallino del gioco e continuano a spingere in cerca del raddoppio: la Jesina fa buona guardia e Minerva non si fa più sorprendere, riuscendo a mantenere il parziale sul singolo vantaggio al duplice fischio. Nella seconda frazione la Jesina reagisce e al 72’ Garofoli trova la rete del pari, ristabilendo l’equilibrio in campo. Poco da segnalare nel finale che sancisce il pareggio definitivo.
Sangiustese – Atl. Calcio Porto S. Elpidio (2-1) La Sangiustese mette sotto assedio il Porto Sant’Elpidio fin dal fischio d’inizio ma sfortuna e precisione impediscono di trovare rapidamente il sorpasso. Per vedere il primo gol della gara bisogna attendere il 23’, quando Titone riesce a battere l’estremo ospite e sblocca il risultato. Nella ripresa il Porto Sant’Elpidio riesce ad accorciare le distanze: il pari arriva al 68’ con il gol di Amatucci. Al 83’ Titone ribadisce nuovamente in rete fissando il risultato sul finale 2-1.
Valdichienti Ponte – Atletico Gallo (4-1) Le due squadre non perdono tempo in chiacchiere e partono subito all’assalto: il primo ad entrare nelle marcature è Triana (10’) che sigla il vantaggio locale. L’Atletico Gallo reagisce prontamente e Torelli (14’) ristabilisce l’equilibrio poco dopo calciando sicuro dagli undici metri. Prima del riposo Minella (36’) inchioda l’estremo ospite con un bel tiro al volo e mette a segno la rete del raddoppio. Nella ripresa il Valdichienti dilaga e mette in cassaforte la gara: prima Minnella di testa (67’) trova la doppietta personale, poi Molfetta cala il poker che decide definitivamente il match.
L’Osimana affonda la Maceratese che esce sconfitta 3-1 dalla trasferta valida per la quarta giornata d’Eccellenza. Dopo un’iniziale vantaggio ospite, i giallorossi inseguono e superano gli avversari conquistando una netta vittoria fra le mura amiche del “Diana” di Osimo.
LA CRONACA.
Partita subito vibrante e apertissima con le due squadre che lottano sin dai primi minuti senza esclusione di colpi: dopo alcuni tentativi, pericolosi ma imprecisi, il risultato si sblocca alla mezz’ora di gioco in favore della Maceratese: Bugaro (31’) da ottima posizione calcia una diagonale velenosa di sinistro che trafigge l’estremo locale. L’Osimana non si lascia però intimorire e alza il baricentro in cerca del pari. Una sbavatura della difesa di mister Trillini costa il gol dell’1-1, con Bambozzi (37’) che trasforma dal dischetto il rigore conquistato per fallo di mano di Massini.
Il raddoppio dei locali arriva in apertura della ripresa, con Pasqualini (50’) che deposita in rete dopo aver recuperato una palla ottima dai piedi di Massei. Dopo appena 5 minuti è ancora Bambozzi (55’) ad andare in rete e a completare la rimonta, battendo nuovamente Santarelli dagli undici metri. Conclusione di gara con poche altre occasioni, che vede la Maceratese depauperata di uomini in campo, a seguito delle due espulsioni di Strano (55’) e Mosca (95’).
La Recanatese esce sconfitta dalla difficile trasferta di Cesena con un secco 2-0: risultato maturato in un primo tempo in pieno controllo dei bianconeri, che prima si portano in vantaggio con il rigore realizzato da Shpendi e poi raddoppiano immediatamente con Udoh. Un secondo tempo più convincente dei leopardiani non basta a ribaltare il risultato: rimandata alla prossima giornata la gioia dei tre punti.
LA CRONACA - Buon inizio per i padroni di casa che prendono presto l’iniziativa: il primo squillo arriva all’8’ con Saber che scappa oltre la difesa giallorossa servendo per Steven, anticipato all’ultimo da Bagheria. Il Cesena insiste nella manovra di attacco, e allo scoccare del quarto d’ora Shpendi, atterrato in area, conquista il calcio di rigore: gol a colpo sicuro dello stesso Shpendi (17’) che dal dischetto spiazza l’estremo ospite e porta i suoi in vantaggio. La Recanatese accusa il colpo e dopo 5 minuti è Udoh (22’) a siglare il gol del 2-0, depositando a porta vuota una volta superato il portiere in dribbling. I ritmi si allentano fino al finale della prima frazione: prima Saber prova a sorprendere i giallorossi dalla distanza (37’), poi è Morrone a minacciare – per la prima volta al 44’ – la porta avversaria, peccando però di precisione.
Nella ripresa, la Recanatese sembra scendere in campo con il giusto piglio e inizia a farsi avanti sin dai primi minuti. È il 76’ quando Giampaolo fa tremare i tifosi bianconeri: dopo aver recuperato palla a centro campo imposta una ripartenza insidiosa e si trova da solo davanti al portiere. La conclusione termina però poco lontano dall’incrocio dei pali. Poco da segnalare nelle fasi finali, con i sette minuti di recupero concessi dal direttore di gara che scorrono senza brividi, sancendo il 2-0 definitivo per il Cesena.
Il "Della Vittoria" resta un tabù per il Tolentino. I cremisi cadono due a uno contro il Vastogirardi e subiscono la prima sconfitta della stagione nel girone F di serie D. Decidono le marcature di Hernandez Perez e Bentos Vazquez. Ai padroni di casa non basta la rete di Lattanzi per il pareggio. Alagia sbaglia un calcio di rigore.
LA CRONACA - Mattoni deve fare ancora a meno dell'acciaccato Salvatelli in difesa e propone la linea a quattro con Stefoni-Riberon-Nagy-Adorni, centrocampo con Massarotti-Gori-Marcelli, tridente offensivo composto da Mengani e Alagia sulle fasce e bomber Vitiello al centro dell'area.
Prima della partita un minuto di silenzio in memoria del giovane Emanuele Mosca, tifoso cremisi ed ex calciatore delle giovanili, scomparso a seguito di un tragico incidente a soli 21 anni.
Primi venti minuti di gioco a ritmi piuttosto blandi, animati soltanto dalla chance di Bentos Vazquez, che in anticipo sull'uscita di Moro spedisce alto.
Ancora Vastogirardi pericoloso al 31' con Hernandez Perez che spara clamorosamente sulla traversa a porta vuota dopo azione avviata da un errore in presa bassa del portiere cremisi. Il Tolentino replica tre minuti più tardi con una conclusione di Massarotti, seppur non troppo pretenziosa.
Al 40' una bella volée di Marcelli termina a centimetri dall'incrocio dei pali. Nell'azione seguente ancora Hernandez Perez sfiora l'1-0 per gli ospiti.
La partita si accende e una nuova chance cremisi capita sui piedi di Massarotti che, da ottima posizione, calcia in bocca a Petriccione. Al riposo si va sullo zero a zero.
Al rientro dagli spogliatoi, dopo tre giri di lancette, il Vastogirardi passa in vantaggio con un bellissimo tiro a giro di Hernandez Perez, imparabile per Moro.
Sulle ali dell'entusiasmo i molisani vanno vicini al raddoppio in altre due circostanze. Due a zero che arriva al 56' dopo una topica clamorosa di Moro che spalanca la porta a Bentos Vazquez, ritardando troppo il rinvio coi piedi.
Il Tolentino prova a reagire con Vitiello, ma sul suo tiro si esalta Petriccione che toglie la sfera dal sette. Al 75' i padroni di casa trovano la rete che accorcia le distanze su un tiro-cross di Lattanzi. Cinque minuti più tardi Alagia si fa ipnotizzare da Petriccione dagli undici metri, dopo un rigore concesso per atterramento in area di un giocatore cremisi sugli sviluppi di corner.
È lo sliding-doors della partita. Il Tolentino si arrende tra mille rimpianti, e subisce il sorpasso in classifica del Vastogirardi.
La bara bianca con la salma di Noemi Bartolucci è giunta questa mattina nella chiesa parrocchiale di Barbara (Ancona). Ad attenderla, sul sagrato, gli amici di sempre e le tante persone accorse anche dai paesi vicini per dare l'ultimo saluto alla 17enne travolta e uccisa dall'alluvione.
Alle esequie, officiate dal vescovo di Senigallia mons. Francesco Manente, ha preso parte anche il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, oltre che i rappresentanti delle istituzioni locali. Gli amici di Noemi hanno accolto l'arrivo della bara indossando una t-shirt nera con il volto della ragazza e una rosa bianca in mano.
"Noemi era una ragazza piena di vita, felice di aver compreso che di Gesù poteva fidarsi": è uno dei passaggi dell'omelia pronunciata dal vescovo di Senigallia, mons. Manente, nel tratteggiare il ricordo della ragazza di 17 anni rimasta vittima della piena del torrente Nevola, la notte del 15 settembre.
"Una ragazza che ogni domenica cantava le lodi del Signore, rassicurata dalla sua amicizia", ha ricordato ancora il vescovo rivolgendosi al fratello Simone e agli amici nella chiesa di Barbara. "Custodire questo ricordo, non come si custodisce un oggetto, ma come si coltiva una memoria che indica un percorso alla propria vita, Noemi continuerà ad abitare nei nostri cuori e continueremo a sentirla sorella e amica del nostro cammino".
Noemi Bartolucci era molto attiva nella vita parrocchiale, ogni domenica accompagnava i canti con la chitarra. Proseguono nel frattempo le ricerche della madre della 17enne, Brunella Chiù, 56 anni, l'unica persona che risulta ancora dispersa. Sono 12 le vittime accertate dell'alluvione.
L’atletica paralimpica ha una nuova regina: l’Anthropos si è imposta nei Campionati Italiani di Società della sovrana delle discipline. Dopo le prove regionali di San Benedetto del Tronto e di Macerata/Fermo, la compagine marchigiana si è presentata alle finali nazionali da leader in classifica (18.301 punti contro i 16.041 dei primi inseguitori della Sempione 82).
Ieri e oggi, a Brescia, sul campo di Gabre Gabric, i portacolori dell’Anthropos dovevano difendersi dal tentativo di recupero degli agguerriti avversari. Una due giorni intensa di gare di altissimo livello con gli atleti del sodalizio marchigiano che hanno rispettato le aspettative andando incrementare il proprio punteggio di classifica e il distacco respingendo ogni velleità di recupero avversaria.
Al termine delle giornate di gare, le classifiche hanno visto i civitanovesi confermarsi campione nel settore promozionale maschile per il terzo anno di fila (73140 punti contro i 36878 della seconda ed i 29824 della terza), ma soprattutto li hanno visti laurearsi campioni d'Italia assoluti maschile con 35159 contro i 28848 della Sempione 82 ed i 24558 dei padroni di casa Icaro Brescia. Si tratta del primo titolo societario dell’atletica paralimpica che arriva nelle Marche.
“Abbiamo raggiunto un obiettivo inseguito da tre anni - ha commentato il presidente Nelio Piermattei - centrandolo nel modo migliore. Per me è una grande soddisfazione poter celebrare un risultato di questo spessore. Siamo la prima società paralimpica per l’atletica, e forse non solo, in Italia e lo stiamo dimostrando a suon di risultati. Il punteggio della classifica promozionale, che tiene conto del totale punteggi di tutti gli atleti tesserati, lo dimostra ampiamente. Sono veramente contento e ringrazio ad uno ad uno tutti i nostri splendidi campioni che con tanto attaccamento ai colori e con sacrificio, spesso anche non al meglio fisicamente, hanno voluto raggiungere questo risultato che ci premia tutti. Un abbraccio a tutti loro, un grazie ai tecnici e agli altri dirigenti in trasferta per il lavoro svolto.”
Gli atleti che hanno contribuito con le loro prestazioni a questo storico risultato sono: il capitano Giuseppe Campoccio (atleta del Gruppo Sportivo Paralimpico Difesa in doppio tesseramento Anthropos), Adolf Agyemang, Michele Baldelli e le guide Andrea Marini e Rachid Hallabou, Endri Bani, Federico Belardini, Enrico Mario Benes, Davide Benigni, Salvatore Gabriele Bianca, Matteo Cappelletti, Francesco Carciofi, Luigi Casadei, Carlo Corallini, Salvatore Cutaia, Raffaele Di Maggio, Riccardo Di Mario, Ndiaga Dieng, Gabriele Fella, Giovanni Loiacono, Michele Macellari, Andrea Mattone, Federico Mei, Fausto Morlacco, Niccolò Pirosu (atleta delle Fiamme Azzurre in doppio tesseamento Anthropos) e la sua guida Osaremen Godstime Ozigbo, Jonatha Riderelli, Gaetano Schimmenti, Ilia Scuderi Panebianco, Salvatore Tilaro, Alessio Talocci, Fabrizio Vallone.
I tecnici che li hanno preparati Massimo Bianca, Andrea Croia, Mauro Ficerai, Giorgio Gioacchino, Maurizio Iesari, Roberto Minnetti, Andrea Pagliarini, Giuseppe Raffermati, Marcello Salati, Orazio Scarpa e Claudia Tavelli.
I dirigenti e tecnici in trasferta William Sagripanti, Rirccardo Panza, Fabio Battellini e Francesco Marchetti.
Grande successo a Sarnano per il terzo Raduno dei trattori, manifestazione intitolata alla memoria di Gianluca Vecchiotti, giovane sarnanese scomparso in un tragico incidente sul lavoro. Sono arrivati in città oltre 180 trattori provenienti da tutte le Marche. L’organizzazione è stata curata dal gruppo Amici Trattoristi di Sarnano, dalla locale Pro Loco e dall’associazione musicale Monti Azzurri. I partecipanti si sono radunati nell’area del Parcheggio Bozzoni. Successivamente c’è stata la benedizione dei mezzi e a seguire il pranzo alla chiesa di San Costanzo.
Una manifestazione davvero suggestiva che, malgrado sia arrivata solo alla terza edizione, fa già registrare numeri importanti. Era presente anche il sindaco di Sarnano, Luca Piergentili, che ha portato il saluto dell’amministrazione comunale. “Siamo molto contenti di poter ospitare questo appuntamento - ha detto Piergentili - che sta crescendo costantemente e richiama molte aziende del territorio montano e del cratere sismico. Fra le tante note positive, vorrei sottolineare la presenza di tantissimi giovani che hanno scommesso sulla prosecuzione delle aziende familiari o facendo nascere nuove realtà con grande qualità delle produzioni utilizzando prodotti di eccellenza del territorio e dando un valore aggiunto sia all'economia che al turismo delle nostre zone”.