“Ho ascoltato ultimamente ripetute polemiche riguardo all’edilizia scolastica di Potenza Picena e il più volte la causa dei problemi è stata attribuita, semplicisticamente, al suo predecessore e nella fattispecie non a chi l’ha effettivamente preceduta, ma al sottoscritto”. Così l’ex sindaco di Potenza Picena, Sergio Paolucci, replica - attraverso una lettera - all’attuale primo cittadino Noemi Tartabini riguardo la questione edilizia scolastica.
“In particolare, nell’ultimo consiglio comunale – scrive Paolucci – Tartabini ha dichiarato che ha ereditato edifici fatiscenti, evidenziando, con tale accezione, una presunta negligenza di chi l’ha preceduta. Altri continuano a sostenere che avrei messo in pericolo la sicurezza degli alunni”.
“Dopo la conclusione del mio mandato – prosegue l’ex sindaco - mi sono sempre astenuto dal partecipare alle polemiche politiche locali, ma essendo stato chiamato in causa, seppure indirettamente, ritengo doveroso non solo esercitare il mio diritto di replica, ma anche contribuire a ricostituire la realtà oggettiva.
In primo luogo ritengo non eticamente corretto attribuire le cause dei problemi attuali, genericamente e acriticamente, ai responsabili del passato. Questo metodo non ha mai caratterizzato lo stile della mia giunta e sarebbe sicuramente più efficace ed onesto concentrarsi sulle soluzioni, invece che sulle responsabilità.”
Ricordo all’attuale sindaco che lei amministra il Comune da ben sette anni e quindi ha avuto il tempo per rimediare alle deficienze strutturali degli edifici scolastici ed ha avuto anche molte risorse finanziarie straordinarie, circostanza purtroppo non concessa al sottoscritto all’epoca del mio incarico”.
“L’amministrazione che ho presieduto – continua Paolucci - utilizzando le sole risorse finanziarie proprie del Comune e dovendo anche sottostare alle ferree regole del patto di stabilità a cui Lei, per sua fortuna, non è sottoposta, ha speso alcuni milioni di euro per adeguare e ristrutturare o ampliare tutti gli edifici scolastici ed in particolare la scuola elementare di Potenza Picena e quella materna di Porto Potenza, una porzione della quale è l’unica ancora efficiente in questa località”
“Quindi è del tutto sbagliato affermare che la sua amministrazione ha ereditato edifici fatiscenti
Riguardo all’edilizia scolastica il sottoscritto non ha mai messo in pericolo la sicurezza degli alunni. Lo dimostra il fatto che nessun incidente è mai accaduto ed inoltre, anche dopo un forte terremoto come quello del 2016, nessun danno significativo hanno subito gli edifici che ospitano le scuole.
È a causa della paura ad assumersi responsabilità, della demagogia e della propaganda politica che si è deciso di dichiarare l’inagibilità di alcuni edifici scolastici, con il risultato di arrecare agli studenti e a tutte le famiglie gravi e inutili disagi e di sprecare tanti soldi per adattare locali che erano destinati ad altri scopi e per rinforzare un edificio, la scuola media di Potenza Picena, che andava invece demolito, non perché insicuro, ma perché inadeguato e non conforme agli standard odierni dell’edilizia scolastica, spendendo altresì il doppio di quanto sarebbe costato costruirne uno nuovo”.
“Potrei aggiungere analoghe considerazioni per le scuole elementari e medie di Porto Potenza Picena, dove si è preferito cestinare un progetto già pronto, spendendo altre centinaia di migliaia di euro, per farne un altro. Poi è arrivato il terremoto e con esso tanti soldi, ma invece di pensare ad una razionalizzazione degli edifici scolastici, procedendo a una progettazione complessiva della scuola primaria, sia di primo che di secondo grado, si è preferito banalmente ricostruire due edifici distinti, sprecando anche qui tanti soldi, e mantenendoli separati con una strada carrabile, e adesso anche con una pista ciclabile, che farà venire meno, per sempre, la possibilità di realizzare un campus scolastico”.
“Caro Sindaco – conclude Polucci nella missiva - sarà un giorno memorabile quello in cui la politica smetterà di strumentalizzare i problemi della scuola al solo scopo di imbastire inutili e dannose polemiche, da qualunque parte esse provengano. È invece necessario preoccuparsi dei problemi reali della comunità, ricercare soluzioni, utilizzando al meglio le risorse finanziarie disponibili, che sono poche, invece che sprecarle per affermare teoremi politici sostenuti solo dalla demagogia e dalla propaganda.
Auguro a lei e alla sua amministrazione buon lavoro, sperando che tenga conto di queste modeste riflessioni che hanno il solo intento di contribuire al bene della comunità”.
Successo prezioso per la Feba Civitanova Marche che trova la prima vittoria nel 2021. In una sfida importante per la classifica le momò, grazie ad una prestazione corale, si impongono al fotofinish sul PalaGiaccio Firenze per 64-60, con una prova di grinta e carattere, ed accorciano proprio sulle toscane.
Pronti via ed avvio equilibrato del match, con le toscane che tentano il primo allungo, 8-14, grazie alla verve di Rossini. Le momò tengono botta e con Bocola si rifanno sotto chiudendo il primo quarto sul 12-16. Nella seconda frazione partono meglio le momò sorrette da Castellani, poi Paoletti e Trobbiani confezionano il primo break biancoblu, 23-17. Le ragazze di coach Corsini rimangono in scia ma negli ultimi 2 minuti subiscono un break di 5-0 e vanno al riposo lungo sul 28-22.
Alla ripresa delle ostilità la Feba allunga e con un’ispirata Dzinic toccano il 33-24 ma Firenze trova punti pesanti sotto canestro da Poggio. Rossini e Scarpato ricuciono lo strappo, 35-34, però le momò difendono forte e trovano canestri in area con Bocola e Dzinic, chiudendo sul 44-39 la terza frazione. Ultimo quarto palpitante: le toscane con Rossini e Scarpato passano avanti a metà periodo, 49-50, e comincia un botta e risposta fino agli ultimi due minuti. Rossini e Rosellini si rispondono da tre, 60-60, poi Trobbiani e Rossini falliscono la palla del più due, mentre Dzinic è glaciale sotto canestro, 62-60 a 5’’ dal termine. Firenze riparte da centrocampo con la rimessa laterale dopo il time out ma compie infrazione di cinque secondi, sul seguente possesso palla Rosellini subisce fallo e dalla lunetta mette il 2/2 a tempo praticamente scaduto che chiude i giochi.
“Avevo chiesto alle ragazze di ripartire dalla gara di Brescia in positivo – commenta coach Donatella Melappioni – Avremmo potuto rivivere in fantasmi di quella partita nel finale di oggi invece abbiamo trovato il guizzo vincente nell’ultima parte della sfida, in un match caratterizzato da cambi di fronte, continui botta e risposta e molto agonismo. Bene gli inserimenti di Dzinic e Zanetti che stanno piano piano entrando nei nostri giochi e ci hanno dato una grossa mano”.
FEBA CIVITANOVA MARCHE – PALAGIACCIO FIRENZE 64-60
FEBA CIVITANOVA MARCHE: Rosellini 12, Paoletti 9, Bocola 12, Bolognini 2, Binci, Ciccola ne, Angeloni ne, Dzinic 11, Trobbiani 5, Castellani 9, Pelliccetti ne, Zanetti 4 All. Perini
PALAGIACCIO FIRENZE: Rossini M. 18, Rossini S, Pochobradska 6, Scarpato 13, Poggio 11, Calamai 4, Cabrini 1, Salvucci 4, Valentino ne, Donadio 3 All. Corsini
Parziali: 12-16; 16-6; 16-17; 20-21
Arbitri: Del Gaudio – Di Tommaso
Attestato di ringraziamento da parte del Rotary di Tolentino ai militi dell'Aeronautica militare impegnati ad alleviare le sofferenze degli ospiti dell'Asp civica assistenza “Porcelli”, casa di riposo.
Il presidente, Paolo Francesco Perri, ha consegnato le pergamene al tenente medico Silvio Pallone, al 1° maresciallo Ludovico De Marco, al luogotenente Vincenzo Serpico, al maresciallo di 2° classe Anselmo Pacifico. Un gesto quello del club tolentinate quale segno di stima e riconoscimento per il qualificato impegno profuso nell'attività di assistenza e supporto agli ospiti dell'Asp civica assistenza “Porcelli” di Tolentino, colpita duramente dalla pandemia covid-19.
Ai quattro militi sono stati donati anche altrettanti portafogli in pelle con logo Rotary Tolentino gagliardetti. Era presente anche il direttore dell'Asp “Porcelli”, Simone Ricci. Dallo scorso 15 gennaio la squadra dell’Aereonautica militare, che ha già operato in una situazione similare in Sardegna, sempre in una residenza protetta con ospiti positivi al covid-19, ha preso servizio quale task force in appoggio all’Usca e al personale interno all’Asp “Porcelli” di Tolentino.
A breve lasceranno la casa di riposo tolentinate dove in questi giorni sono stati registrati diversi tamponi negativi, con pazienti che hanno sconfitto il virus e quindi, piano piano, nella struttura si sta ristabilendo una normalità.
Senza gli infortunati Milani e Casagrande, gli aquilotti tengono botta per due quarti e mezzo, poi sprofondano sotto i colpi di una Fabriano con pochi fronzoli ma tanta concretezza. I biancoblu hanno fatto il possibile finché hanno avuto energia, aggrappandosi alle buone percentuali da fuori e ai tanti rimbalzi offensivi arpionati dal duo Vallasciani-Lusvarghi (10 sui 15 totali tirati giù dalla Virtus), ma alla lunga la qualità e la profondità del roster fabrianese hanno fatto la differenza.
Eppure la Rossella aveva aperto la gara senza alcun timore reverenziale, piazzandosi a zona in difesa per evitare di andare sotto contro la fisicità fabrianese e sfidando i tiratori cartai. È però l’approccio a fare davvero la differenza: l’aggressività virtussina e due canestri in fila di Rocchi producono il primo strappo civitanovese (7-2 dopo 3’). La Ristopro sembra sorpresa, ma entra in partita con un paio di canestri da sotto di Cassar e quando anche Merletto e Marulli si iscrivono al match i cartai sorpassano e allungano in maniera ben più decisa. La tripla di Garri che apre il secondo periodo fissa il massimo vantaggio Janus sul +11 (14-25 all’11’), ma la Rossella stringe i denti e non sprofonda, chiudendo la prima metà di gara sotto di 10 (30-40).
Il canovaccio sembra non cambiare al rientro dagli spogliatoi, con la Ristopro a controllare e la Rossella che cerca più volte di riavvicinarsi, arrivando fino al -7 (38-45 al 23’) e con più di un’occasione per minacciare per davvero di tornare in scia. Ma quando le energie virtussine si esauriscono, la Janus affonda il colpo: Scanzi, dopo aver annullato Andreani in difesa, graffia anche in attacco con le zampate che fanno scappare via Fabriano, poi due triple di Paolin a cavallo di terzo e quarto quarto certificano la fuga cartaia (41-63 al 31’). La Rossella ha un ultimo sussulto, ma non ce n’è: altre due triple di Paolin seppelliscono le velleità degli aquilotti e il finale è tutto per i più giovani.
Nessun dramma, perdere dalla corazzata del girone in condizioni a dir poco emergenziali ci può stare. Ora l’importante è resettare in vista del rush finale della prima fase, che inizia domenica con il cruciale scontro diretto contro la Sutor Montegranaro.
Queste le parole di coach Mazzalupi a fine partita: «Per 25’ abbiamo giocato una buona partita, non posso recriminare nulla ai ragazzi. Abbiamo avuto un atteggiamento molto positivo, abbiamo provato a difendere cambiando spesso le carte in tavola a una squadra espertissima e fortissima come Fabriano e alcune volte ci siamo riusciti. In attacco non sempre siamo riusciti a trovare il canestro, sprecando tiri aperti e ben costruiti. Alla lunga il loro talento e la loro organizzazione sono venute fuori e per mancanza di energie ed alcuni episodi il divario si è ampliato in maniera esagerata. Non ci siamo pianti addosso, abbiamo fatto una partita alla pari per lunghi tratti, poi è chiaro che senza due pezzi importanti come Milani e Casagrande non sempre potevamo trovare soluzioni. Aggiungiamoci che Fabriano è stata bravissima in difesa a limitare Andreani, per cui a un certo punto facevamo davvero difficoltà a trovare il canestro. Quei 5-6 canestri facili che ci siamo mangiati ci hanno tagliato le gambe. Abbiamo usato molto la zona per provare a salvaguardare i nostri lunghi dai falli e cercare di concedere meno pick and roll possibili ed essere pronti su tagli e accoppiamenti. La Ristopro è stata brava a punirci, onore al merito. Ora voltiamo pagina, abbiamo tre partite fondamentali da giocare prima del termine della prima fase con Montegranaro, Ancona e Giulianova. Dovremo essere bravi a ricaricare le pile a livello mentale, portandoci dietro quanto di positivo fatto oggi per costruire delle vittorie nelle prossimi gare. Sul fronte infermeria, Milani aveva già ripreso da qualche giorno un programma di allenamento da giovedì, siamo molto fiduciosi. Casagrande ha avuto una distorsione alla caviglia giovedì scorso, niente di preoccupante ma non siamo riusciti a rimetterlo in piedi in extremis per oggi. L’unica cosa che chiedo è che non ne capitino altre da qui in avanti».
ROSSELLA CIVITANOVA-RISTOPRO FABRIANO 55-78
CIVITANOVA: Montanari, Primitivo, Ciarapica, Cognigni 3, Andreani, Felicioni 11, Vallasciani 12, Amoroso 11, Lusvarghi 7, Casagrande ne, Rocchi 11, Milani ne. All.: Mazzalupi
FABRIANO: Alibegovic ne, Papa 3, Di Paolo, Paolin 17, Merletto 4, Di Giuliomaria, Cassar 10, Garri 15, Scanzi 8, Gulini 2, Marulli 14, Radonjic 5. All.: Pansa.
ARBITRI: Roca, Morra.
PARZIALI: 14-22, 16-18, 11-20, 14-18.
"Sicuramente ci sono due tendenze fortemente contrastanti nella nostra Regione: mentre la situazione epidemiologica nelle province di Pesaro e Urbino, Ascoli Piceno, Fermo e Macerata è in miglioramento, la tendenza della provincia di Ancona è opposta".
A dirlo è il Governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli nel fare il resoconto dei numeri, relativi all'ultima settimana, delle ‘evoluzione della pandemia sul territorio regionale: "In passato era accaduto a parti alterne ed invertite - ha sottolineato - Come concordato con i Sindaci delle realtà maggiormente interessate dall'incremento della curva del contagio nella provincia di Ancona, domani chiederemo un confronto al Ministero e all’Istituto Superiore di Sanità".
"Intanto a livello ospedaliero abbiamo un incremento dei ricoveri rispetto alla scorsa settimana di 22 unità, per un totale di 624 - annuncia Acquaroli - L’incremento nelle terapie intensive rispetto alla scorsa settimana è di 6 unità, per un totale di 80 persone ricoverate. Una situazione complessivamente stabile anche se in lieve peggioramento".
"Certamente preoccupa la situazione della provincia di Ancona, quella più popolosa e dove è comparsa anche la variante inglese del Covid". Conclude il Presidente della Regione Marche.
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato un provvedimento che vieta lo svolgimento delle attività sciistiche amatoriali fino al 5 marzo 2021, data di scadenza del DPCM 14 gennaio 2021.
E' arriva una 'tegola' del Cts sulla riapertura prevista per domani.
Alla luce delle "mutate condizioni epidemiologiche" dovute "alla diffusa circolazione delle varianti virali" del virus, "allo stato attuale non appaiono sussistenti le condizioni per ulteriori rilasci delle misure contenitive attuali, incluse quelle previste per il settore sciistico amatoriale". E' quanto ha risposto il Comitato tecnico scientifico alla richiesta del ministro della Salute Roberto Speranza di "rivalutare la sussistenza dei presupposti per la riapertura" dello sci, "rimandando al decisore politico la valutazione relativa all'adozione di eventuali misure più rigorose".
"Per l'economia delle Regioni è una mazzata all'ultimo secondo - ha detto il Coordinatore della Commissione speciale Turismo ed Industria alberghiera della Conferenza delle Regioni, Daniele D'Amario - perché dopo due rinvii arriva un altro stop.
Le Regioni in zona gialla si erano organizzate per attuare un protocollo di sicurezza e ingaggiare personale adeguato, ma si rispegne una macchina che si era messa in moto nel rispetto delle regole".
(Fonte: ANSA)
Nei giorni scorsi la Direttrice Asur Area Vasta 3, dott.ssa Daniela Corsi , aveva inviato ai sindaci di Pollenza e Tolentino la relazione circa lo screening della popolazione scolastica (alunni, docenti e personale tecnico-amministrativo) avvenuto la scorsa settimana a Tolentino, dall'8 al 10 febbraio nei pressi della piscina comunale tolentinate.
I tamponi effettuati nei tre giorni di attività sono stati 1.747 ed erano stati inviati ai laboratori di Ascoli Piceno per la ricerca del virus Sars Cov 2. 960 tamponi molecolari refertati di cui 15 risultati positivi al coronavirus e tre con esito "indeterminato" da ripetere. I 15 soggetti positivi erano distribuiti come segue: 1 della scuola dell'Infanzia "Rodari" di Tolentino, 6 della scuola dell'Infanzia "King" di Tolentino, 4 della scuola media "Monti" di Pollenza e 4 del Liceo Filelfo di Tolentino.
Nel tardo pomeriggio odierno il primo cittadino di Pollenza Mauro Romoli ha reso noti i dati dell'Asur in merito alla situazione contagiati nell'istituto secondario di primo grado 'V.Monti': "Tutti e 4 i casi positivi di Pollenza rilevati con lo screening sulla popolazione scolastica sono riconducibili alla c.d. "variante inglese" - ha annunciato il Sindaco - Questo comporterà che agli alunni ed agli insegnanti della classe 2^A della scuola media "V. Monti" verrà prorogata la quarantena fino al 19 febbraio, mentre agli alunni ed agli insegnanti della classe 1^A della scuola media "V. Monti" la quarantena finirà domani alle ore 24".
"Quindi seppur a livello teorico i secondi potrebbero tornare sui banchi di scuola a partire da martedì a livello pratico, causa la mancanza di supplenti per tutti gli insegnanti in quarantena, tutte le 9 sezioni della scuola media continueranno la didattica a distanza fino al 19 febbraio compreso - dichiara Romoli - Seguiranno domani comunicazioni ufficiali da parte dell'Asur e della Dirigente Scolastica".
La neve a Macerata caduta nei primi giorni del weekend ha causato solo qualche piccolo disagio facendo comunque scattare da subito il 'piano neve' messo a punto dal Comune.
Arterie principali e strade secondarie sono state immediatamente ripulite tant’è che non è stata resa necessaria la sospensione delle attività didattiche in tutti gli istituti di ogni ordine e grado in quanto il trasporto pubblico urbano ha svolto la sua regolare attività.
Chiusa in via precauzionale solamente via dei Velini e gli unici disagi alla circolazione si sono registrati nella giornata di ieri in via Dante Alighieri a causa di un grosso ramo che spezzatosi e finito sopra ad una autovettura parcheggiata(leggi l’articolo)
Questa mattina gli operai comunali hanno passato a rassegna tutti gli alberi della via mettendone in sicurezza i rami. Un lavoro preciso e volto a scongiurare il verificarsi di situazioni potenzialmente pericolose sia per i pedoni sia per i conducenti di mezzi.
In via Piave questo pomeriggio sono invece intevenuti due automezzi dei Vigili del Fuoco che hanno provveduto alla messa in sicurezza di un arbusto che si era piegato in maniera preoccupante a causa della troppa neve.
Nessun problema per il traffico veicolare invece dopo le forti gelate di questa notte: “Comunico che anche nella giornata di oggi, grazie al lavoro dei dipendenti comunali, i mezzi spargisale stanno raggiungendo le vie della città – ha annunciato il Sindaco Sandro Parcaroli - Cerchiamo di prestare la massima attenzione perché sono previste temperature in picchiata nella notte. Ricordo che domani le scuole saranno regolarmente aperte”.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 12 decessi correlati al Covid-19.
Una vittima è stata registrata nelle strutture ospedaliere del Maceratese: si tratta di una 85enne originaria di Porto Recanati che si è spenta al Covid Hospital di Civitanova Marche.
Cinque decessi si sono verificati all'INRCA di Ancona dove hanno perso la vita una 91enne di Osimo, un 91enne di Loreto insieme ad una 98enne, una 91enne e una 93enne originarie del Capoluogo di Regione. Un decesso è stato inoltre segnalato al nosocomio di Jesi dove è spirata una 97enne jesina mentre nel presidio medico di Ascoli Piceno ha trovato la morte un 83enne ascolano.
Due vittime anche all'ospedale di Pesaro: si tratta di una 80enne di Fano e 89enne di Vallefoglia così come al 'A.Murri' di Fermo dove si sono spenti un 76enne di Porto Sant'Elpidio e una 96enne fermana.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2116 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (829), mentre sono 355 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 96,1% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio sanitario regionale:
La Recanatese rimane bloccata nel pantano dello stadio 'Aragona' dove, con un gol per tempo. la Vastese si aggiudica il match grazie a due reti di Mamone che lancia i suoi nelle zone nobile della graduatoria.
Il manto erboso, fortemente provato dalla neve caduta nei giorni scorsi, rende la partita non troppo vibrante e per vedere la prima azione tocca aspettare il quarto d'ora quando Di Prisco calcia un pericoloso fendente al volo che trova però sulla sua strada una pronta risposta da parte di De Chirico. Gli uomini di Giampaolo non riescono a produrre azione offensive degne di nota e così al 39' vengono puniti da un colpo di testa di Mamona che infila la sfera nell'angolo portando così avanti i suoi.
Non cambia il copione nella seconda parte di gara con De Chirico che al 53' è ancora costretto a esibirsi in una provvidenziale parata sul tiro da fuori di Martinez mentre la prima insidia a firma della Recantese arriva introno alla mezz'ora con un calcio piazzato dai 25 metri di Pera che però trova sulla sua strada un pronto Di Renzo.
Che non sia un San Valentino dei più felici in casa leopardiana lo si capisce al 75' quando il neoentrato Candidi si fa buttare fuori dall'arbitro Palumbo a causa di un fallo commesso sull'estremo difensore locale. La strada si fa ancora più in salita quindi per la Recanatese che capitola definitivamente in zona cesarini quando ancora Mamona in contropiede fredda De Chirico sigillando così il definitivo 2 a 0 in favore dei ragazzi di mister D'Adderio.
Rimane quindi a quota 22 punti in classifica la Recanatese che ora sarà impegnata mercoledì 17 febbraio nel derby 'di recupero' tutto marchigiano sul campo del Montegiorgio.
VASTESE - RECANATESE 2-0
Vastese: Di Rienzo, Di Filippo, Capitanio, Barbarossa, Obodo (60’st Lenoci), Diallo, Di Prisco, Diarra, Franzese (68’st Martiniello), Martinez (60’st Mecola), Mamona A disp: Boccanera, Ferramosca, Cardinale, Solimento, De Angelis, Bernardi. All: Fulvio D’Adderio
Recanatese: De Chirico, Donzelli, Brunetti, Ferrante, Scognamiglio, Gomez, Raparo (60’st Titone), Senigagliesi (60’st Candidi), Liguori, Pera, Pezzotti A disp: Santarelli, Togola,Curzi,Guercio,Capitani, Giaccaglia,Pennacchioni All: Federico Giampaolo
Arbitro: Carlo Palumbo della sez.Bari
Assistenti: Antonio Conte della sez.Taranto e Giuseppe Rizzi della sez.Barletta
Espulsi: 77' Candidi (R)
Min.Recupero: 1'+5'
Reti: 38' Mamona (V), 91' Mamona (V)
“Intendo manifestare tutta la mia contrarietà e la protesta per le scelte che il Partito Democratico ha orientato nell'indicazione dei Ministri del nuovo governo di Mario Draghi - a dirlo è il Consigliere Regionale del Gruppo Assembleare Partito Democratico Romano Carancini - Ancora una volta spicchiamo per incoerenza. Nessuna donna in delegazione e, guarda caso, tutti e tre i capicorrente del partito".
Questa è la reazione di Carancini dopo che il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi ha sciolto la riserva e ha accettato ufficialmente il compito di formare il nuovo governo tecnico-politico che avrà al suo interno sia ministri tecnici (8) appunto che proventi dai partiti (15). L’ex presidente della Bce dopo aver incontrato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha elencato i nomi dei componenti del nuovo esecutivo, che vanno dalla Lega, dai Cinque Stelle fino a Forza Italia con Roberto Speranza (Leu), confermato alla Salute.
Per il PD confermati Lorenzo Guerini alla Difesa, Dario Franceschini alla Cultura, che viene separata dal Turismo, ed entra poi Andrea Orlando al Lavoro.
"Mi chiedo come possiamo credibilmente contestare sui nostri territori scelte di arretratezza politica se poi il PD nazionale sconfessa con i fatti le nostre battaglie culturali e ci delegittima nelle nostre comunità. È evidente che di questo passo le persone non potranno mai vederci come una scelta diversa, di vera democrazia - sottolinea l'ex sindaco di Macerata - Noi siamo il PD e le parole che seguono sono quelle di Walter Veltroni all'atto fondativo del 2007:
'Il Partito democratico, il partito che dovrà dare l'ultima spallata a quel muro che per troppo tempo ha resistito e che ha ostacolato la piena irruzione della soggettività femminile nella decisione politica e nella vita del Paese. La rivoluzione delle donne ha affermato in tutte le culture politiche il principio del riconoscimento della differenza di genere come elemento costitutivo di una democrazia moderna. È questa esperienza che dovrà essere decisiva, fin dal momento della fondazione del nostro partito'.
"Ecco, abbiamo tradito, ancora una volta, quello per cui siamo nati - tuona Carancini - Un altro passaggio dei nostri capi nazionali che rende ancor più ripida la salita di chi, sui territori, si confronta con le persone e cerca di riavvicinarle, anche deluse da destre violente, populiste, sovraniste e autarchiche".
"Dichiara il segretario Nicola Zingaretti che ci rifaremo con i sottosegretari - continua il Consigliere PD della Regione Marche - Il contentino che è ancor peggio del buco e che dovrebbe spingere le donne del PD a rinunciare a qualsiasi incarico del c.d. sottobosco dei sottosegretari, lasciando al gruppo dirigente tutta la responsabilità di un passaggio che offende le donne e gli uomini che credono ancora nei valori fondativi del Partito Democratico.
"Un secondo aspetto che non può essere taciuto è la dittatura dei capicorrente - spiega - Ho letto con sincera speranza le parole di Stefano Bonaccini nell'intervista a Repubblica di questa settimana sul futuro di un partito capace di dialogare nel pluralismo delle sensibilità e sulle idee, ma senza che prima di esse conti l'incancrenimento delle correnti e tutto ciò che ne consegue - aggiunge -Uomini, solo uomini per tutte le stagioni, che pontificano strategie, perdono consensi, collegi ma continuano, anche con supponenza, a rivestire sempre ruoli di potere e condizionamento".
"Dobbiamo confrontarci e ricostruire un Partito Democratico che trovi nei valori fondativi del 2007 la forza e il coraggio della strada maestra - chiosa Carancini - Un segno di coraggio lo chiedo Giovanni Gostoli e alla direzione regionale affinché, con una nota netta, rappresentino formalmente e immediatamente al Segretario Nicola Zingaretti tutto il senso della frustrazione di una base di iscritti e simpatizzanti che non può più sopportare la colpevole incapacità nel guidare un partito popolare senza rispettarne i suoi stessi valori fondativi.”
"A seguito della gelata di questa notte, al cimitero purtroppo sono presenti molte zone completamente ghiacciate e, malgrado gli operai siano al lavoro già dalle prime ore della mattinata per ripristinare una situazione di normalità, non è possibile ancora aprirlo perché non ci sono condizioni di sicurezza".
A renderlo noto è il primo cittadino di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica che a seguito della neve caduta ieri e delle forti gelate dell'ultima notte ha deciso di prorogare la chiusura del camposanto della Città Alta: Il provvedimento è adottato a tutela dell’utenza che tra l'altro, nella maggior parte, è rappresentata da persone anziane - spiega il Sindaco -Domani sarà di nuovo valutata la situazione e si deciderà in merito alla possibile riapertura".
Bruno Bonelli sarà il nuovo Segretario Generale dei Comuni di Recanati, Porto Recanati e Montefano. Prende il testimone dal Dott. Francesco Massi Gentiloni Silveri che recentemente ha assunto il ruolo di Segretario al Comune di Macerata.
“Siamo lieti di accogliere il Dott. Bruno Bonelli nella nostra Amministrazione – ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi - la sua professionalità e la sua esperienza saranno un grande contributo per garantire sempre di più la massima efficienza della complessa “macchina” comunale nelle continue sfide che il nostro tempo ci impone. Personalmente e a nome dell’Amministrazione e della cittadinanza auguro al Dott. Bonelli un buon lavoro.”
Il Dott. Bruno Bonelli, 41 anni, originario di Matera, laureato in giurisprudenza e con l’abilitazione forense, vanta un curriculum ricco di esperienze professionali maturate prima ancora di vincere il concorso che lo ha portato nell’agosto del 2011 all’iscrizione nell’Albo Nazionale dei Segretari comunali e provinciali presso il Ministero dell’Interno.
Tra i suoi principali incarichi: Operatore Giudiziario presso la cancelleria penale del Tribunale di Matera, Assistente Tributario presso l’Agenzia delle Dogane dell’Ufficio Tecnico di Finanza di Ancona e Funzionario Amministrativo-Tributario presso la Direzione Provinciale di Fermo dell’Agenzia delle Entrate.
Attualmente Segretario dell’Aato (Autorità di Ambito Territoriale Ottimale) 4 Marche Centro Sud, Bonelli ha svolto le funzioni di Segretario comunale nei Comuni di Monsampietro Morico, Monteleone di Fermo, Montottone, Valfornace, Monte San Pietrangeli, Santa Maria Nuova e Montegranaro.
“Sono onorato e fortemente motivato per questo incarico, consapevole dell'impegno che un territorio così importante richiede. - Ha detto Bruno Bonelli - Ringrazio il Sindaco di Recanati e i Sindaci di Porto Recanati e Montefano per la fiducia accordatami, che mi auguro di ripagare con il lavoro e la dedizione necessari.”
"Abbiamo 197 casi di positività e 386 casi di quarantena, numeri che ci dicono che siamo tra le medie più basse a livello nazionale, ma anche che possiamo fare di più". È quanto afferma il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi nel corso di un video-messaggio postato sui social per aggiornare i propri concittadini riguardo la situazione generale Covid in città.
Pezzanesi ha anche fornito i numeri definitivi dello screening effettuato presso il piazzale antistante la piscina comunale a seguito dei tre casi tre casi di variante inglese riscontrati nei plessi scolastici cittadini: "Il risultato ha chiuso la bocca a tutti i detrattori, che si auguravano che Tolentino diventasse zona rossa e chiudesse i battenti ad ogni cosa - ha affermato -. Queste persone, ancora una volta, con la coda tra le gambe devono tornare al loro mestiere. I risultati ci dicono che su 1684 tamponi fatti, ci sono 24 casi complessivi di positività. Nei primi 15 casi, si sono rilevati 7 casi di variante inglese: 4 nel comune di Pollenza e tre nel comune di Tolentino. Agli evocatori di disgrazie diamo questo primo dato, così arrotolano la loro lingua".
"Attenderemo gli esiti di laboratorio sugli ulteriori nove tamponi positivi, per comprendere se anche tra questi vi siano nuovi casi di variante inglese. Ora parte la fase 2, con la sanificazione e un'ulteriore settimana, credo, di didattica a distanza nell'Istituto Lucatelli" ha concluso il sindaco.
È "urgente cambiare subito la strategia di contrasto al virus SarsCov2: è necessario un lockdown totale in tutta Italia immediato, che preveda anche la chiusura delle scuole facendo salve le attività essenziali, ma di durata limitata". Lo afferma all'ANSA Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute.
Oltre a ciò, "va potenziato il tracciamento e rafforzata la campagna vaccinale".
È "evidente - avverte Ricciardi - che la strategia di convivenza col virus, adottata finora, è inefficace e ci condanna alla instabilità, con un numero pesante di morti ogni giorno".
"Ne parlerò col ministro Speranza questa settimana", ha annunciato.
"In questo momento - ha detto inoltre - le attività che comportino assembramenti non sono compatibili con il contrasto alla pandemia da Covid-19 in Italia ed gli impianti da sci rientrano in tali attività. Non andrebbero riaperti".
"Non dimentichiamo - ha sottolineato infine Ricciardi - che la variante inglese è giunta in Europa proprio 'passando' dagli impianti di risalita in Svizzera".
"Attualmente risultano positivi al contagio 10 nostri concittadini e altrettanti sono in quarantena da contatto o da post contagio". È questo l'aggiornamento fornito dal sindaco di Esanatoglia, Luigi Nazzareno Bartocci, sulla situazione legata al virus nel proprio Comune.
"Nella nostra Casa di Riposo sono risultati negativi al riscontro molecolare 12 degli ospiti che hanno contratto il contagio tra la prima e la seconda ondata pandemica. Sono attualmente quindi 20 gli ospiti ancora positivi, e 32 tra i negativizzati e gli indenni dal contagio - aggiunge il sindaco -. Il nostro personale sta gradualmente rientrando al lavoro e la gestione sanitaria della struttura, grazie al prezioso supporto degli infermieri e medici della Aeronautica Militare e del personale medico ed infermieristico del nostro Distretto Sanitario, sta gradualmente tornando alla normalità. Restano comunque alte le attenzioni e le limitazioni".
"Sono 11 i nostri ospiti deceduti, annoverati tra i contagiati - evidenzia amareggiato il primo cittadino -. Purtroppo oggi annoveriamo il decesso della cara Nazzarena Buldrini che si era negativizzata oramai da diversi giorni ma che purtroppo ci ha lasciato, a lei un grande abbraccio ed alla famiglia tutto il nostro cordoglio".
Riguardo la situazione legata all'allerta meteo, Bartocci evidenzia come - da ieri mattina - siano al lavoro le squadre ed i mezzi per lo sgombero neve e per liberare le strade dalle formazioni di ghiaccio.
"Le basse temperature previste non garantiscono comunque la assenza di ghiaccio, specialmente in serata e nelle prime ore del mattino e, quindi raccomandiamo la massima cautela, in particolare lungo strade non esposte al sole, lungo salite o discese, lungo le scalinate, con 6/7 gradi sotto lo zero, il ghiaccio può sempre riformarsi anche se la strada o la scalinata può sembrare apparentemente pulita o se è stato buttato il sale. Massima attenzione per chi ha problemi di deambulazione e per chi può, evitate di uscire, in particolare nelle ore più fredde" raccomanda il primo cittadino.
Il Covid mette in ginocchio due delle attività commerciali più note di Tolentino. Dopo la chiusura di tutti i reparti e tutti i punti vendita della Copan srl comunicata dall'amministratore delegato Giorgio Cimarelli a seguito della positività di un dipendente (leggi qui), anche il bar-pasticceria Compagnucci è stato costretto ad abbassare le serrande a causa del virus.
A rendere nota la chiusura è il titolare della storico locale tolentinate: "Appresa la notizia della positività dei miei genitori nonché collaboratori e la positività dei miei figli (3 e 11 anni), abbiamo deciso di chiudere già da venerdì 12 febbraio (alle ore 14.30) la pasticceria. Ora faremo tutti la quarantena, poi faremo i tamponi e le dovute sanificazioni. La prima comunicazione che vi possiamo dare è che per i prossimi 10 giorni resteremo chiusi".
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 4380 tamponi: 2455 nel percorso nuove diagnosi (di cui 858 nello screening con percorso Antigenico) e 1925 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 14,5%).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 355: 66 in provincia di Macerata, 189 in provincia di Ancona, 60 in provincia di Pesaro-Urbino, 9 in provincia di Fermo, 21 in provincia di Ascoli Piceno e 10 fuori regione. Questi casi comprendono soggetti sintomatici (41 casi rilevati), contatti in ambito domestico (67 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (119 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (21 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (5 casi rilevati), contatti in ambito assistenziale (4 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (26 casi rilevati), screening percorso sanitario (2 casi rilevati).
Per altri 70 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 858 test e sono stati riscontrati 55 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 6%.
Aumentano di 7 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 624, di cui 80 in terapia intensiva (+ 5 rispetto a ieri). Sono, invece, 19 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 117 pazienti: 45 all'ospedale di Macerata, 56 al Covid Hospital e 16 a Camerino. Altri quattro pazienti sono ospitati al Pronto Soccorso dell'ospedale di Civitanova Marche.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 14,46% oggi, rispetto all'10,42% di ieri.
Un incontro cordiale, utile e costruttivo quello di stamattina tra il nuovo Questore di Macerata Vincenzo Trombadore ed i vertici di CNA Macerata.
Ad accogliere il Questore, il Presidente dell’Associazione di categoria Giorgio Ligliani ed il Direttore Luciano Ramadori.
“La CNA – ha detto il Presidente Ligliani – è disponibile con la propria rete di imprese per segnalare le criticità dei vari territori”. Il Direttore Ramadori ha quindi posto l’accento sulla ricostruzione post-sisma e della sua potenziale appetibilità per interessi illeciti della malavita organizzata: “le misure che si stanno mettendo in campo per il controllo degli accessi ai cantieri vanno nella giusta direzione di contrasto ad eventuali infiltrazioni; le ditte locali purtroppo non basteranno a coprire l’immane domanda e sarà quindi inevitabile aprirsi a ditte esterne”.
Il Questore ha ascoltato con attenzione le istanze presentategli da CNA, auspicando la creazione di una rete di fiducia tra tutte le associazioni di categoria e le imprese da esse rappresentate con le istituzioni ed i loro rappresentanti sul territorio: “la sicurezza pubblica è un bene di tutti – ha detto il dottor Trombadore – ed è importante la collaborazione di ciascun attore sul territorio affinché ognuno e tutti possano beneficiare delle migliori condizioni per vivere e per lavorare. Su questo campo non esistono competizioni o personalismi ma solo condivisione di obiettivi definiti, disponibili, concreti e visibili a tutte le imprese e alle loro associazioni di rappresentanza. Imprese e cittadini non devono essere solo destinatari ma parte attiva in uno scambio virtuoso che porti tutta la comunità ad attivare una sicurezza pubblica integrata”.
Il Presidente CNA Ligliani, consegnando al Questore una copia del libro sulla storia della CNA maceratese, ha quindi espresso un sincero elogio per questa attività di ascolto che il Questore sta portando avanti molto alacremente: “è rassicurante per tutti poter contare su interlocutori attenti e sensibili che condividono insieme a noi i valori più saldi della nostra tradizione artigiana come il rispetto delle regole, il mutuo aiuto e l’attaccamento al territorio”.
Ad un mese dalla sentenza, lo scorso 12 febbraio il Tribunale di Macerata ha definitivamente archiviato la querela proposta dall'ex presidente della pro loco, Luca Buldorini, nei confronti dell'attuale presidente, Mariella Carnevali.
"Il Buldorini si era sentito diffamato da un post pubblicato su Facebook durante la campagna elettorale per le ultime amministrative di Appignano - spiega il direttivo della Pro Loco in una nota - nel quale si sosteneva che i debiti della Pro Loco al momento del passaggio delle consegne fra il vecchio e nuovo presidente non erano di circa 6mila euro, come dichiarato dal Buldorini, ma di circa 20mila euro come si era potuto scoprire in seguito".
Il Giudice, preso atto che quanto dichiarato nel post dalla presidente Carnevali era vero in quanto fondato su documentazione fiscale inoppugnabile e che Buldorini non ha potuto smentire, ha escluso qualsiasi intento diffamatorio.
"L'archiviazione rappresenta la pietra tombale di questa triste vicenda messa in piedi in maniera azzardata e temeraria. Resta il rammarico per lo sperpero di soldi, energie e lavoro costato ai volontari della Pro Loco. Si ringrazia inoltre l'avv. Vando Scheggia per la difesa" conclude il direttivo della Pro Loco Appignano.