Un battello privo di equipaggiamento, abbandonato al suo destino e alle correnti. Una realtà fatta di forti speranze ma scossa da venti estenuanti. Una barca che cerca il mare eppure lo teme. Potremmo scomodare Arthur Rimbaud per spiegare le sensazioni di chi gestisce un’attività durante la pandemia. Lo smarrimento è quello descritto nel 'Battello ebbro', celebre testo del poeta, e la citazione arriva direttamente da uno dei proprietari balneari di Civitanova, Mirco Ciavattini, titolare del Veneziano.
Con l'arrivo del bel tempo l’intera categoria si appresta a programmare la stagione estiva con ben poche certezze.
Dalle parole di tutti gli intervistati è palese la consapevolezza che molte altre categorie son state penalizzate ancor più duramente dai continui start and stop delle restrizioni, è pur vero che le attività estive di successo progettano gran parte del lavoro d’inverno dando spazio ad idee e proposte, ora inevitabilmente ridotte.
“Il Veneziano è sul territorio da tanto tempo e la scorsa estate non abbiamo avuto particolari difficoltà, speriamo in bene anche quest’anno. La nostra realtà è strutturata e si basa su un parco clienti fedele – sostiene Mirco Ciavattini – ma le continue aperture e chiusure danneggiano chi è più in difficoltà e ‘naviga a vista’ per tornare alla metafora iniziale. Conosco molti colleghi agli inizi e in difficoltà che sono andati incontro alla bufera completamente scoperti. La categoria è attraversata da inquietudine. Siamo ottimisti di natura e aspettiamo solo ci diano l’ok per partire ma la percezione (e la speranza) era che tutto finisse prima e che non si arrivasse ad aprile senza indicazioni”.
Anche Rolando Cardelli, proprietario dello stabilimento G7, guarda con fiducia alla stagione ma sono ancora molte le incertezze: “Non sappiamo quando apriremo e come. C’è dialogo con le istituzioni ma ancora non ci sono date e linee operative. Mentre aspettiamo si muova qualcosa facciamo lavori di manutenzione. Vorremmo aprire a fine aprile ma staremo a vedere. E per chi ha ristorante, stabilimento e zona bar come noi non è chiaro cosa predisporre per la partenza. Qua è molto frequentato dai giovani ma per le serate, a meno di una repentina accelerazione della campagna vaccinale, non ci sono troppe speranze.
Ed è Emilio, tra i fondatori del balneare La Contessa, attivo dal 1780, a dare il senso della resistenza alla tempesta: “Per tradizione noi iniziamo la stagione quando il termometro della spiaggia segna 25 gradi, che sia aprile, maggio o giugno, noi apriamo. Speriamo di non doverci smentire quest'anno. Stiamo predisponendo, per il secondo anno di fila, passerelle più ampie per mantenere le distanze, docce adatte e plexiglas ove necessario. Ovviamente non ospiteremo le grandi feste del passato ma ci stiamo attrezzando ad accogliere tutto il possibile”.
Lo Shada Beach Club rappresenta un altro riferimento del litorale Civitanovese e nelle parole di Aldo Ascani, responsabile della struttura, coesistono speranze e frustrazioni: “Ci stiamo preparando con le opere di manutenzione. Proveremo ad essere pronti quando ci sarà dato il via libera. Non abbiamo riferimenti per spiaggia e ristorante, men che meno per la predisposizione e la gestione dell’intrattenimento che ci caratterizza, per tornare a ballare si parla di ottobre o novembre? chissà… siamo in attesa degli eventi e speriamo siano prese misure davvero efficaci”.
Per quel che concerne i ristori nel periodo di chiusura tutti i coinvolti hanno espresso dubbi sull’efficacia e la pertinenza degli stessi, concordando su un’unica grande convinzione: riprendere a lavorare nel rispetto di tutti i protocolli (già predisposti e implementati con successo lo scorso anno) è giusto e possibile, è l’unica vera soluzione per uscire dalle sabbie mobili.
Nella stasi forzata c’è anche chi prova a mettere le basi per un nuovo futuro. Lo stabilimento Gigetta ha appena cambiato gestione e Gabriele Micarelli, attuale proprietario, presenta la nuova esperienza: “Abbiamo voglia di metterci in gioco e speriamo ci facciano aprire presto. Dopo il Verde Cafè di Macerata e la Vela Verde di Civitanova pensiamo sia arrivato il momento di portare in spiaggia centrifughe, prodotti vegetariani, alimenti sudamericani e una zona wellness con yoga e sala fitness. Quest’anno gestiremo la struttura così com'è e cercheremo di onorarne la tradizione ma già da ottobre inizieranno i lavori di rinnovamento – doppia sfida, dunque, e sul restyling Micarelli concede un piccolo indizio – forse rimarremo Gigetta, ma anche nel nome arriverà…il dna della Vela.
Il Madeira non vuole solo farsi trovare pronto ma ampliare l’offerta: “l’obiettivo è fare il salto di qualità raddoppiando l’area buffet, resa agibile da nuovi accorgimenti – dice Mauro Aliberti – responsabile del locale. C’è voglia di tornare a uscire e faremo di tutto per organizzare cene spettacolo. L’anno scorso la situazione ha preso tutti alla sprovvista e c’era più pessimismo, ora è doveroso essere ottimisti”.
In attesa di un porto rifugio il battello ebbro del lungomare Civitanovese sta surfando tra le onde con grande impegno e atteggiamento proattivo. Alla tormenta segue sempre il sereno e col sereno la speranza di tutti è ritrovarsi, il prima possibile, in spiaggia.
La Mechanic System Oderzo rispetta il pronostico e sbanca il PalaQuaresima. La vice-capolista, infatti, ha battuto 19-29 la Santarelli Cingoli, nella partita valida per la 25^ giornata di Serie A Beretta Femminile di pallamano.
La squadra di Analla approccia bene alla sfida, poi si perde a metà del primo tempo. Battenti compie due interventi su Brunetti e Costa, permettendo a Yudica e Cipolloni di realizzare il 2-0. Oderzo ribalta la situazione con un break di 0-5 firmato Brunetti, Colloredo, Duran e Oyesvold, al 9’ il risultato è di 2-5, con Meneghin attenta su Cipolloni e Yudica, mentre Sara Bartolucci fallisce un 7 metri. Yudica e Cipolloni provano a tenere a galla le locali, ma Colloredo e Duran rispondono a tono e mantengono il +3 (4-7). Torelli accorcia al 12’ sul 5-7, Poderi allunga ancora ma Yudica realizza il 6-8.
A questo punto le ospiti mettono a segno un decisivo break di 0-8 con le reti di Colloredo, Duran, Di Pietro (3), Costa (2) e Brunetti, portando il parziale sul 6-16. Nel finale di tempo, le sorelle Bartolucci e Cristina Lenardon rendono meno amaro lo svantaggio di 9-17 che chiude la frazione.
Nella ripresa Oderzo gestisce il vantaggio e mette in campo le giocatrici più giovani. Pizzuto e Colloredo ristabiliscono il +10 (9-19), mentre la Santarelli colpisce una traversa dai 7 metri con Cipolloni. La terzino cingolana segna poi il 10-19 al 39’. Cingoli non riesce a rimontare, così la Mechanic System allunga fino al +14, trascinata dalle giocate di Di Pietro e Colloredo (13-27). Solo nel finale le locali riescono ad accorciare le distanze con le reti di Sara Bartolucci, Yudica e Giambartolomei per il definitivo 19-29.
L’Oderzo tiene il passo della capolista Jomi Salerno e accorcia momentaneamente a -1 con 37 punti, in attesa del posticipo di oggi delle campane contro il Cellini Padova. La differenza fisica e atletica tra le due squadre è stata netta. La Santarelli Cingoli non è riuscita a esprimere la sua migliore pallamano, a causa anche del terzo impegno ravvicinato in sette giorni. La top scorer della gara è Giorgia Di Pietro con 6 reti, seguita a 5 da Cipolloni, Colloredo e Brunetti e a 4 da Lenardon, Duran e Yudica.
La squadra di Analla, all’undicesima sconfitta consecutiva, resta all’ultimo posto con 4 punti, la salvezza resta complicatissima ma matematicamente non impossibile. Sono ora 5 le gare rimaste alla fine del campionato, tra l’ultima di regular season e i 4 recuperi. Il primo di questi è fissato per sabato prossimo 17 aprile, quando Cappelli e compagne sfideranno in trasferta il Pontinia sesto.
Santarelli Cingoli-Mechanic System Oderzo 19-29 (9-17)
Santarelli Cingoli: Battenti, Danti, Bartolucci S. 2, Bartolucci C. 1, Cappelli, Ciattaglia, Cipolloni 5, Cristalli, Giambartolomei 1, Lenardon 4, Mariniello, Torelli 1, Velieri 1, Yudica 4. All. Analla
Mechanic System Oderzo: Meneghin, Brunetti 5, Colloredo 5, Costa 1, Di Pietro 6, Duran 4, Felet, Oyesvold 1, Parashiv 2, Pizzuto 2, Poderi 1, Pugliara, Radice, Traini. All. Cavallaro
Arbitri: Alborino – Farinaceo
(Foto di Doriano Picirchiani)
Due maceratesi convocate nella nazionale azzurra di softball in vista delle Olimpiadi di Tokyo 2021.
Volano oltreoceano le maceratesi Ilaria Cacciamani ed Elisa Grifagno convocate con la Nazionale Italiana di softball, che proseguirà la propria preparazione dopo i raduni a Pescara e nel Friuli Venezia-Giulia, negli Stati Uniti, più precisamente presso il Jackie Robinson Complex di Vero Beach e Fort Myers, Florida dal 13 al 29 aprile.
Le due atlete sono attualmente in forza, rispettivamente: la Cacciamani nel ruolo di lanciatrice al Forlì e la Grifagno, il Macerata softball ha perfezionato in questi giorni il prestito, nel ruolo di seconda base, alle Blue Girls Bologna.
Dopo la storica giocatrice del Macerata softball, Marta Gambella, che per ben due volte ha partecipato alle olimpiadi di Sydney 2000 e Atene 2004, dal vivaio maceratese emergono altre due atlete che avranno l’occasione e l’onore di vestire la maglia azzurra nella competizione sportiva più ambita da ogni atleta.
La trasferta americana sarà la prima uscita ufficiale da CT per Federico Pizzolini, che ha assunto l'incarico dopo la dipartita di Enrico Obletter. Il manager potrà guidare sul campo la preparazione della squadra in vista del Campionato Europeo di casa a fine giugno ed i Giochi Olimpici in luglio.
Il programma della trasferta in Florida prevedrà un totale di otto incontri amichevoli contro Stati Uniti e Canada per permettere alle azzurre di confrontarsi contro avversarie che si troveranno poi di fronte a Tokyo.
“I miei dodici anni in Etiopia nel Corno d'Africa e dintorni”: è il titolo dell’ ultimo libro di Maria Cristina Pasquali, edito da Boing srl. Si tratta di un vero e proprio diario/racconto del periodo trascorso dall’autrice in terra etiope.La scrittrice maceratese si trasferì ad Addis Abeba nel 1998, con incarico del Ministero Affari Esteri, per insegnare lingua inglese presso la locale scuola statale italiana, una delle sette istituzioni scolastiche statali che proiettano la nostra lingua e cultura all'estero. Essendo anche giornalista pubblicista il suo racconto autobiografico si arricchisce di osservazioni e notizie che ben permettono al lettore una visione di prima mano non solo dell'Etiopia, ma anche di altri Paesi in cui l'autrice in quegli anni ha viaggiato.Pertanto da una parte Addis Abeba è il palcoscenico su cui si muovono decine di personaggi che l'autrice incontra e ci presenta in maniera vivace e coinvolgente. Dagli ambasciatori ai missionari, dai cooperanti cubani ai piloti d'aviazione, ma anche un resoconto giornalistico che ci offre uno spaccato di attualità assai più ricco e sfaccettato della solita narrazione stereotipata di Paesi che una volta si definivano esotici. Ad Addis Abeba, in particolare, l'autrice è testimone del profondo cambiamento, avvenuto con il nuovo millennio, quando la capitale africana cominciava a proiettarsi, con un balzo fulmineo, ma contraddittorio, verso un ventunesimo secolo in cui però autostrade e ferrovie, grandi alberghi extralusso ed innumerevoli condomini periferici iniziavano a diventare espressione evidente di una forma di neocolonialismo cinese, di capitali esteri e di uno sviluppo molto poco sostenibile. In generale tutti i racconti costituiscono un inno all'amicizia. Le sue esperienze sono sempre mediate dalla presenza di persone con le quali si è lanciata a capofitto nelle diverse avventure. Il racconto reale degli eventi, che lei definisce spesso curiosi e sorprendenti, si arricchisce di dettagli soffermandosi nelle descrizioni anche a rappresentare metaforicamente i sentimenti, le sensazioni e le impressioni che evocano il caleidoscopico mondo africano e la sua grandiosa natura.Si tratta della seconda opera dell’autrice riguardante il Corno d’Africa, in quanto già nel 2015 aveva pubblicato il libro “Addis Abeba fine di un’epoca”, (ora tradotto anche in inglese) un tentativo di mettere in luce il contributo allo sviluppo da parte degli italiani e di altre comunità storiche straniere presenti nella capitale etiope, una città giovane, che nasce solo alla fine del XIX secolo.Nella giornata di ieri, Maria Cristina Pasquali è stata ricevuta dal sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli, il quale ha ricevuto con piacere entrambi i libri.Proprio riguardo al primo cittadino, l’autrice ha raccontato un aneddoto che lo ha visto protagonista, all’epoca , nelle vesti di Ceo della Med Store.“Parcaroli si era recato in Etiopia per sviluppare un suo progetto imprenditoriale – ha illustrato -e nell’occasione, ha assunto 2 ragazzi etiopi che ora risiedono a Macerata per ricoprire il ruolo di programmatori nella sua impresa di Piediripa. Il che significa che ora nella capitale etiope si può ottenere una preparazione qualificata in questo settore".Il sindaco ha inoltre apprezzato il fatto che le Marche sono da anni molto vicine all'Etiopia grazie ad una vasta missione gestita nella regione del Volayta dai Cappuccini di Recanati.Inoltre grazie all'interessamento della professoressa M. Cristina Pasquali è stato realizzato un progetto di costruzione di varie scuole per la missione cattolica di Guagura Bora dalla parrocchia dell'Immacolata della nostra città. Sempre grazie alla Pasquali si è da anni concluso un gemellaggio tra il gruppo Lions di Macerata /Civitanova e il gruppo Lions Cosmopolitan di Addis Abeba che ha realizzato e sta ancora realizzando vari progetti per la Missione Cattolica di Wolisso. Entrambe le località di trovano 100km a sud della capitale
Il libro si puo' acquistare presso la casa editrice:EDIZIONI SIMPLE - Via Trento, 14 - 62100 Macerata. info@stampalibri.it
Il 38,79% degli over 80 in Italia è stato vaccinato anche con il richiamo mentre il 68,20% ha ricevuto solo la prima dose. È il dato riportato nel report del governo, aggiornato a questa mattina e dal quale emerge come siano molto più basse le percentuali che riguardano gli italiani tra i 70 e i 79 anni.
Arriverà intanto in Italia la prossima settimana il vaccino di Johnson & Johnson. Si tratta, secondo quanto si apprende, delle prime 184mila dosi circa delle 400-500mila attese entro la fine di aprile. Le fiale dell'unico vaccino monodose dovrebbero arrivare tra martedì e mercoledì all'hub della Difesa all'aeroporto di Pratica di Mare, assieme a 175mila dosi di Astrazeneca. Entro mercoledì, inoltre, Pfizer dovrebbe consegnare in tutta Italia oltre un milione di dosi mentre è prevista sempre per l'inizio della settimana la consegna da parte di Moderna.
Aifa: seconda dose non oltre 42 giorni per Pfizer e Moderna - L'intervallo "ottimale tra le dosi è, rispettivamente, di 21 giorni per il vaccino Comirnaty di Pfizer-BionTech e di 28 giorni per il Vaccino Covid-19 Moderna. Qualora tuttavia si rendesse necessario dilazionare di alcuni giorni la seconda dose, non è possibile superare in ogni caso l'intervallo di 42 giorni per entrambi i vaccini a mRNA. Si ribadisce che per ottenere una protezione ottimale è necessario completare il ciclo di vaccinazione con la seconda dose". È quanto afferma la Commissione tecnico scientifica dell'Aifa nel parere che è allegato alla nuova circolare del ministero della Salute 'Vaccinazione anti Sars-CoV2'.
"La situazione dell'Italia è ancora di estrema gravità, per questo siamo molto preoccupati del numero molto elevato di morti tutti i giorni. La sensazione è che ci sia ancora molto da fare e un po' da resistere e soffrire per i prossimi due mesi. Lo sforzo attuale è di vaccinare il più possibile". Così, durante un incontro online organizzato dal Centro Psicoanalitico di Bologna e dalla Biblioteca Salaborsa, il direttore generale di Aifa Nicola Magrini. "Occorre continuare a fare il massimo - ha aggiunto - per spegnere questa pandemia, come fatto in altri Paesi e si è visto che è possibile".
(Fonte: ANSA)
Il Gruppo Intercomunale dell‘associazione AIDO di Civitanova Marche e Montecosaro ha aderito alla Giornata Nazionale per la donazione degli organi e dei tessuti, indetta dal Ministero della Salute per il giorno11 aprile 2021, proponendo ai due Comuni interessati di illuminare nella settimana che va dal 5 all’11 aprile 2021 il proprio Palazzo Comunale.
L'iniziativa è stata accolta dall'amministrazione comunale di Montecosaro.
Una delegazione dell’associazione composta dai Chiara Cesarettiil, Gabriella Catini, Vincenzo Gagliardi, Paola Parenti, ha partecipato, ieri, a un incontro col Vice Sindaco Lorella Cardinali e dell’Assessore all’Urbanistica Filippo Dalterio.
“Il nostro ringraziamento va al Sindaco di Montecosaro, Reano Malaisi e a tutti gli amministratori locali, che prontamente si sono attivati per illuminare il palazzo comunale con fascio di luce rossa atta a sensibilizzare la cittadinanza alla problematica della donazione degli organi” – hanno affermato i membri del gruppo Aido -.
“Come amministrazione crediamo che la donazione degli organi sia un atto concreto di generosità e solidarietà che permette di restituire una migliore qualità di vita a persone gravemente malate e di salvarle, ha aggiunto il primo cittadino montecosarese Reano Malaisi. “Se la solidarietà fa parte della tua vita, donare gli organi va oltre la vita “.
Dal giorno 5 aprile 2021 una luce rossa sta illuminando il comune di Montecosaro, altre amministrazioni locali si sono attivate per accogliere l’iniziativa.
Alle prime luci di questa mattina si è chiusa la rete della Polizia intorno ad un gruppo criminale composto da quattro giovani extracomunitari, tutti senza fissa dimora e clandestini sul territorio nazionale, rintracciati all’interno di un’abitazione sita nel centro storico di Macerata, dove avevano allestito una vera e propria centrale di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo eroina e cocaina destinata a rifornire il mercato locale.
L’operazione, condotta dai poliziotti della Squadra Mobile diretta dal Commissario Capo Matteo Luconi e delle “Volanti” agli ordini del Commissario Emanuele Ciccarelli, ha avuto inizio alcune settimane fa con una intensa attività di indagine sviluppata attraverso numerosi servizi di appostamento e pedinamento, effettuati nei confronti di alcuni soggetti extracomunitari di origine africana domiciliati in un’abitazione sita nel centro storico di Macerata, individuati come soggetti dediti al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Uno di questi (di nazionalità nigeriana) entrato nella sfera di attenzione della Polizia, inoltre, era destinatario di misura cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Macerata, per la violazione reiterata del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e fino ad oggi era riuscito a sottrarsi alla cattura.
I poliziotti, non senza difficoltà dovuta alla resistenza opposta dai quattro soggetti rintracciati all’interno dell’abitazione, che in un primo momento si sono rifiutati di aprire la porta, con uno stratagemma sono riusciti comunque ad entrare all’interno dell’abitazione. In questa fase due poliziotti hanno riporato inoltre delle lesioni successivamente giudicate guaribili in pochi giorni
All’interno del bagno, in prossimità dello scarico del lavabo e del collo di scarico del water sono state recuperate 19 dosi contenute in involucri termosaldati di eroina. Non si esclude che durante la fase di ingresso nell’abitazione, uno degli arrestati possa aver avuto il tempo per disperdere all’interno del water del bagno ulteriore sostanza stupefacente, avendo i poliziotti udito azionare lo scarico dello sciacquone nel momento dell’ingresso. Infatti, durante la prosecuzione della perquisizione, sono stae trovate altre 7 dosi di eroina pronte allo spaccio, sparpagliate a terra in prossimità del bagno dove uno dei quattro stranieri era riuscito ad entrare prima dell’intervento dei poliziotti. Altra cocaina, contenuta in due distinti involucri, veniva rinvenuta all’interno dello scaffale di una credenza della cucina, occultata fra alcuni barattoli di alimenti.
Tutto lo stupefacente è stato posto in sequestro insieme al materiale utilizzato per il taglio, consistente in una confezione parzialmente consumata di bicarbonato di sodio ed a quello per il confezionamento, consistente in numerosi rotolini di pellicola di cellophane trasparente nonché da una busta in plastica da cui erano state ritagliate porzioni di forma circolare tipicamente usate per il confezionamento delle dosi.
Nel corso dell’operazione sono stati rinvenuti ben 15 telefoni cellulari, verosimilmente utilizzati per tenere i contatti con i “clienti”. Tutti e quattro gli arrestati, due di origini nigeriane entrambi di 23 anni e due di origine ghanese, rispettivamente di 25 e 26 anni, sono stati tratti in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Uno dei due nigeriani è stato tratto in arresto anche per resistenza a pubblico ufficiale, mentre l’altro anche in forza della misura cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Macerata per reati dello stesso tipo. Tutti gli arrestati sono stati condotti presso il carcere di Ancona Montacuto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Escrementi di piccione al cimitero: cittadini costretti ad attrezzarsi con mezzi di fortuna.
E' quanto segnalato da Pierluca Trucchia, Consigliere Comunale del gruppo Lega Salvini Recanati, che ha presentato una interrogazione all'Amministrazione Comunale per spingerla a trovare una soluzione definitiva sulla problematica presente in diversi settori del civico cimitero: "lavori, da quanto mi hanno riferito i cittadini presenti, più volte promessi". Afferma Trucchia.
I punti lamentati dal Gruppo Lega recanatese vertono su alcune zone del cimitero della città che, nonostante le numerose segnalazioni, sono in parte occupate dai piccioni che nidificano negli spazi liberi di alcuni padiglioni lasciando sporcizia ed escrementi.
Inoltre l'esposto rende noto come i cittadini si siano dovuti attrezzare con sistemazioni di fortuna in quanto debbono provvedere a pulire continuamente i disimpegni e le tombe dei loro cari dagli escrementi.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 11 decessi correlati al Covid-19.
Una vittima è stata registrata presso le strutture ospedaliere del Maceratese: si tratta di un 72enne di Bolognola spirato presso il Covid Center di Civitanova Marche.
Quattro decessi sono stati segnalati nei presidi medici anconetani: un 68enne di Osimo e un 76enne di Ancona hanno perso la vita a Torrette mentre un 75enne di Cerreto d'Esi e una 86enne di Chiaravalle si sono spenti all'ospedale di Jesi.
Un 73enne di Ascoli Piceno e un 82enne sanbendettese hanno trovato la morte al nosocomio di San Benedetto del Tronto e, sempre nella medesima provincia, una 96enne di San Benedetto del Trono è deceduta nella struttura sanitaria di Ripatransone.
Nle pesarese si sono spenti una 56enne di Pesaro nell'Ospedale del Capoluogo di Provincia e una 90enne di Fano al nosocomio di Urbino ed infine all'INRCA di Fermo è spirata una 98enne di Urbino.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2771 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (923), mentre sono 462 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 97,1% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.
Tutta punto a punto fino alla fine. Compreso in tempo supplementare. Un unico punto alla sirena conclusiva dei 45 di gioco ha separato nel punteggio S. Stefano-Avis e Briantea Cantù. 61 – 60 per i ragazzi di coach Ceriscioli che alla fine si sono stretti in un lunghissimo abbraccio liberatorio.
Dopo un match quasi interamente condotto da Cantù ma in cui i marchigiani non hanno mai mollato, mentalità e determinazione li hanno portati a non mollare mai e a ricucire lo svantaggio che si era fatto anche di 10 punti.
Capitan Ghione e compagni hanno avuto la meglio contro la Briantea che ha trovato un super Berdun con 32 punti . Tra i portopotentini 20 dell’mvp Bedzeti top scorer, 17 di Ghione, 10 di Miceli. Da annoverare un super canestro del giovanissimo Matteo Veloce, 20 anni appena compiuti, quando mancava un minuto alla fine e la palla pesava come un macigno.
“Ora andiamo in casa loro e dobbiamo fare come se questa partita non ci fosse stata – dice coach Ceriscioli – abbiamo una settimana per prepararci e resettare i facili entusiasmi”.
“Grande vittoria – dice capitan Ghione – siamo stati tosti, abbiamo retto fino alla fine senza mollare quando la gara sembrava essersi incanalata su binari a noi sfavorevoli”.
Ora ci si sposta su gara due a Meda, in casa della Briantea, sabato prossimo ancora alle 12. L’eventuale gara 3 ancora su a Meda sabato 24.
Il Comune di San Severino Marche ha pubblicato un avviso pubblico di manifestazione di interesse per la progettazione definitiva ed esecutiva riferita ai lavori di manutenzione straordinaria e miglioramento sismico del ponte di via Varsavia e del ponte di Taccoli.
La manifestazione di interesse è unica per entrambi gli interventi ma l’eventuale invito ad una procedura esclude automaticamente la partecipazione alla seconda.
Si precisa inoltre che la procedura si svolgerà esclusivamente attraverso l’utilizzazione della piattaforma telematica disponibile all’indirizzo internet:
https://umpotenzaesino-appalti.regione.marche.it/PortaleAppalti/it/homepage.wp
L’indagine di mercato è finalizzata ad individuare dieci soggetti da invitare alle successive procedure negoziate. Per la messa in sicurezza del ponte di Taccoli l’importo della prestazione professionale sarà di 65.994,38 euro oltre Iva e oneri previdenziali, per quella del ponte di via Varsavia l’importo della prestazione professionale sarà di 71.897,97 euro oltre Iva e oneri previdenziali.
La gara verrà aggiudicata secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
Il termine per la presentazione delle istanze è fissato alle ore 13 del giorno 24 aprile 2021.
È di pochi giorni fa l’approvazione del DL 44/2021 che tra le misure per contrastare la pandemia contiene anche una riforma per il presente e il futuro di tutti i concorsi pubblici.
"Il ministro Brunetta inserisce la valutazione dei titoli come passaggio obbligatorio per essere ammessi alle prove d’esame dei concorsi: in sostanza, ciò che prima dava dei punti aggiuntivi nelle graduatorie finali ora sarà richiesto e valutato dall'inizio, sostituendo le attuali prove preselettive". È quanto affermano Pietro Casalotto (Responsabile Lavoro PD Marche) e Giovanni Gostoli (Segretario Regionale PD Marche).
"La conseguenza è purtroppo semplice - spiegano i dem -: la valutazione preventiva di master, corsi, dottorati ed esperienza pregressa, combinata con il sempre altissimo numero di domande di partecipazione rispetto ai posti disponibili, impedirà di fatto di poter anche solo sostenere le prove d’esame a diplomati, laureati anche con il massimo dei voti e lavoratori che non hanno potuto ottenere questi titoli per mancanza di tempo e denaro o perché a inizio carriera".
"E non è tutto: questo decreto si applica anche ai concorsi già avviati che per l'emergenza covid non abbiano ancora iniziato le prove - aggiungono Gostoli e Casalotto -. Stiamo parlando di decine di migliaia di nuovi posti di lavoro nel pubblico impiego in un periodo in cui è necessario andare a rinnovare la pubblica amministrazione per le grandi sfide della ripartenza dopo l’emergenza Covid".
"Non può essere questa la direzione da intraprendere: l'accesso ai concorsi pubblici deve restare alla portata di tutti i cittadini, e a tutti deve essere data la stessa possibilità di dimostrare le proprie capacità nelle prove d’esame, sia che abbiano o meno titoli ed esperienze in più rispetto ai requisiti richiesti. Il PD delle Marche è contrario a quello che è un vero e proprio colpo mortale alla speranza dei giovani e di chi ha scarsi mezzi economici di poter lavorare nella Pubblica Amministrazione e chiede al Parlamento di modificare questa norma: serve una riforma ma non questa" concludono Gostoli e Casalotto.
Oggi alle ore 11.30 alla presenza del Sindaco Fabrizio Ciarapica, del Presidente della Provincia Antonio Pettinari, delle delegate dalla Dirigente scolastica dell’attuale Istituto di Istruzione Superiore ‘Leonardo da Vinci’, Manuela Boccaccini e Catiuscia Stizza insieme a un piccolo gruppo di ex liceali è avvenuto lo spostamento della targa dello storico Liceo scientifico ‘Leonardo da Vinci’ di Fontespina.
Un momento toccante per i partecipanti, gran parte dei quali in questo istituto hanno conseguito il diploma superiore.
Ciarapica è così intervenuto nella breve cerimonia: ‘Questo luogo è pieno di significati e insieme di memoria. Dal 1965 al 2006, per 41 anni, questo liceo ha rappresentato un grande punto di riferimento per diverse generazione che attraverso lo studio, gli insegnamenti ricevuti e la socializzazione, hanno fatto diventare migliori centinaia di migliaia di civitanovesi e non solo. Ragazzi cresciuti qui pieni di speranza e di futuro negli anni più importanti della formazione dai 14 ai 19 anni. Tantissimi giovani che hanno intrapreso bellissime carriere nella vita e sono diventati bravissimi cittadini e cittadine e che hanno tenuto e tengono alta la bandiera di Civitanova Marche in Italia e ho saputo anche nel mondo, perché da qui sono uscite bellissime ‘teste’ e ‘eccellenze’. Oggi è un giorno per certi versi triste perché si chiude una stagione e questo stabile che ha ospitato i ‘palafitticoli’ come venivano chiamati i giovani che venivano qui a scuola per via della forma architettonica della struttura, fra due giorni inizierà a essere abbattuto.
Tuttavia lo stato di degrado era per la nostra città una ferita. Vogliamo guardare al futuro – ha proseguito Ciarapica - ma non vogliamo cancellare i ricordi e il passato che questa struttura rappresenta, perché la targa che oggi staccheremo da qui verrà conservata nel nuovo plesso liceale di via Mandela. Questa zona cambierà sicuramente e riqualificherà non solo questo quartiere ma l’intera Città. L’ultimo scatto sarà possibile oggi. Lunedì – ha concluso il primo cittadino - si inizierà la demolizione. A voi tutti grazie per essere qui, e grazie al Presidente della Provincia Antonio Pettinari per averci aiutato in questo percorso e per la sua presenza di oggi e grazie a tutti coloro, soprattutto gli ex liceali che hanno voluto essere presenti.
Il Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari prendendo la parola ha dichiarato: ‘E’ stata un’operazione lunga quella che ci ha portato oggi qui, fin da quando ho avuto incarichi ai lavori pubblici in Provincia, già dagli anni ’90 avevo lo storico preside Sandro Marcelli che veniva a sollecitarmi perché avviassi opere di risistemazioni e ampliamento perché sempre più studenti decidevano di iscriversi a questo liceo, come peraltro succedeva in tutta Italia. In quegli anni, infatti, abbiamo realizzato 5 aule in più e un pallone che serviva per il laboratorio di sperimentazione. In quegli anni si stava costruendo anche la nuova struttura della Ragioneria di Civitanova che ha avuto un impegno economico di 18 milioni e 800 mila lire, e Marcelli incalzava sempre per costruire un nuovo liceo, cosa che effettivamente avvenne, perché nel 2006 si è arrivati al compimento del nuovo plesso di via Mandela. La cooperazione fruttuosa dell’amministrazione comunale di Civitanova e di quella provinciale hanno fatto decidere di non impegnare questa area con 26 mila metri cubi di costruzione residenziale e di non realizzare un’operazione prettamente commerciale che avrebbe portato alle casse molti soldi in più, perché la vendita al privato che ora ha acquisito l’area ha reso 1 milione e 700 mila euro, cifra di un valore inferiore se avessimo deciso di realizzare solo residenziale, ma di riqualificare un’area intera con verde e soprattutto con una nuova viabilità che è fondamentale perché si innesta sulla S.S. 16, che è un’arteria molto importante e creare servizi per la cittadinanza. Per questo devo dare atto all’impegno della giunta Ciarapica che non ha voluto stravolgere questo piano, che era stato condiviso peraltro anche dalla precedente, anzi, ci ha favorito in questo passaggio. Come tutti sapete – ha continuato Pettinari - in questi anni ci sono stati ben tre tentativi di gara che sono andate deserte, ma tutti noi eravamo consapevoli che dovevamo avere una visione, con azioni di opere pubbliche qualificanti e di inclusione della cittadinanza circostante. Noi abbiamo il dovere, come amministratori, di avere una visione che va al di là del quartiere, che qualifica Civitanova Marche, ma anche il Paese’.
La targa è stata rimossa sotto gli occhi dei partecipanti, alcuni dei quali anche molto commossi. La targa successivamente sarà trasportata al nuovo polo d’istruzione di via Nelson Mandela di Civitanova Marche in memoria dello storico liceo.
Da lunedì inizieranno i lavori di demolizione della struttura, che non è più in uso da circa 15 anni. Per l’intera area è prevista un’opera di totale riqualificazione, con verde e servizi commerciali, che ha anche l’obiettivo di ripristinare un luogo oramai degradato e di avviare anche un’azione infrastrutturale di viabilità per il suo innesto lungo la S.S.16.
Nel 1962 nasce a Civitanova Marche il liceo scientifico ma è nel 1965 che il liceo viene trasferito nei fabbricati provinciali in uso al Convitto, attuale struttura di Fontespina, e assume la propria autonomia dall’Istituto di Macerata ‘Galileo Galilei’ nel ’68 chiamandosi definitivamente ‘Leonardo da Vinci’. Nel ’91 nello stesso plesso viene promossa, oltre al Liceo Scientifico, anche la sperimentazione dell’insegnamento delle lingue straniere. Negli anni 2005/2006 i licei, dalla sede di Fontespina, vengono trasferiti nell’attuale polo liceale di via Nelson Mandela, raggruppando anche il liceo classico che aveva la sua sede a Civitanova Alta.
In memoria di quella struttura molti ex liceali hanno fondato gruppi sui social network, che ha le caratteristiche architettoniche di ‘palafitte’. Di qui la denominazione degli studenti che in quella sede avevano frequentato il liceo di ‘palafitticoli’ e che oggi hanno partecipato in una cerchia ristretta per via delle disposizioni anticontagio.
Alla manifestazione hanno partecipato anche: il Vice Sindaco Fausto Troiani (ex studente del liceo scientifico) e il Consigliere regionale, Pierpaolo Borroni, anche lui ex palafitticolo e il Presidente del Consiglio, Claudio Morresi, l’Assessore alla pesca Francesco Caldaroni, l’Assessore al Bilancio, Roberta Belletti.
(foto: Lucia Montecchiari)
Questa mattina i Carabinieri della stazione di Caldarola hanno contravvenzionato un libero professionista del posto, di circa 50 anni, che doveva scontare il regime di quarantena, presso il proprio domicilio, in quanto un suo convivente era stato trovato positivo covid-19 nei giorni scorsi.
Considerato l’isolamento del parente contagiato, le norme in materia di contenimento della diffusione del virus, dispongono lo stesso trattamento per chi convive all’interno della medesima abitazione.
I militari, notando l’auto della persona poi multata, parcheggiata di fronte all’ufficio in cui lavora, sono intervenuti, dopo aver bussato alla porta, per chiedere il motivo della presenza sul posto di lavoro nonostante la quarantena a cui avrebbe dovuto sottostare.
Il signore in questione non ha saputo giustificarne la ragione e per lui è scattata la sanzione di 400 euro per la violazione del regolamento anti-covid vigente.
Azienda Cosmari, a maggio partono le vaccinazioni per i dipendenti: protocollo d’intesa con le parti sindacali
A seguito della sottoscrizione del “Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all’attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV-2/ Covid-19 nei luoghi di lavoro”, la direzione aziendale di Cosmari ha incontrato le rappresentanze sindacali locali al fine di contribuire alla rapida realizzazione del Piano vaccinale anti SARS-CoV-2/Covid-19, coordinato dal Commissario Straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19 e per l’esecuzione della campagna vaccinale nazionale.
Infatti, il Governo favorisce, per quanto di sua competenza, la piena attuazione del Protocollo, con l’obiettivo di favorire l’applicazione e l’efficacia delle misure di contrasto e di contenimento della diffusione del Covid-19 negli ambienti di lavoro - e di accrescerne, conseguentemente, la sicurezza e la salubrità.
“Cosmari, in questa prospettiva ha avvertito la responsabilità sociale di collaborare attivamente all’iniziativa, sia attraverso l’offerta di spazi aziendali per l’utilizzo diretto da parte del sistema pubblico dell’emergenza come punti di vaccinazione aggiuntivi, sia attraverso l’impegno alla vaccinazione diretta del proprio personale, nella convinzione che solamente un’azione generale e coordinata può abbattere i tempi della vaccinazione, ampliare la tutela e consentire di proteggere la salute collettiva “, spiega l’azienda in una nota.
Quindi anche Cosmari e le Parti sociali sono intervenuti per disciplinare le misure di contrasto e di contenimento del rischio di contagio in relazione a particolari settori produttivi e alle specificità dei rispettivi rischi e attività, con l’obiettivo prioritario di coniugare la prosecuzione delle attività dei servizi erogati con la garanzia di adeguate condizioni di salubrità e sicurezza degli ambienti e delle modalità di lavoro.
Certamente tutti i dipendenti di Cosmari che si occupano di raccolta, trattamento e avvio al riciclo dei rifiuti, della selezione delle macerie del sisma e in particolare della raccolta differenziata dei rifiuti conferiti dalle persone positive al covid o in stato di isolamento domiciliare sono sottoposti ad un particolar rischio di contagio e quindi il Direttore Giampaoli, anche a nome del CdA e i rappresentanti dei sindacati hanno concordato l’esecuzione di una specifica campagna vaccinale da attuare nel prossimo mese di maggio, valorizzando le sinergie tra tutti gli attori in campo anche attraverso la realizzazione di punti di vaccinazione aggiuntivi a livello territoriale e riservati ai dipendenti Cosmari”.
La vaccinazione delle lavoratrici e dei lavoratori realizza il duplice obiettivo di concorrere ad accelerare e implementare a livello territoriale la capacità vaccinale anti SARS-CoV2/Covid-19 e a rendere, nel contempo, più sicura la prosecuzione delle attività di raccolta dei rifiuti e di interfaccia con la vasta utenza sull’intero territorio della provincia di Macerata e di Loreto, accrescendo il livello di sicurezza degli ambienti di lavoro.
Cosmari si è impegnato a mettere a disposizione il medico aziendale, i locali infermeria e ad assumersi eventuali oneri di assistenza sanitaria previste.
Approvato il protocollo d’intesa tra il Comune di Recanati e il Comune di Genova per lo sviluppo del patrimonio culturale delle due città che nasce dall’unione tra il Museo dell’Emigrazione Marchigiana di Recanati e Museo del Mare di Genova.
“Un protocollo d’intesa volto a consolidare la conoscenza e l’integrazione tra i nostri due territori, per tutelare, valorizzare e promuovere reciprocamente i patrimoni storici, artistici e culturali delle due città - ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi – partiremo con iniziative di collaborazione e scambio fra i rispettivi musei dell’emigrazione per poi creare insieme progetti per la celebrazione della poesia e della musica e per la promozione reciproca del patrimonio paesaggistico-ambientale.”
Tre i punti cardine sui quali verranno sviluppati progetti comuni di attività culturale e di promozione turistica congiunta delle due città: musica, poesia e bellezze paesaggistiche legate alla tradizione artigianale.
La lirica, grazie alla grande figura del recanatese Beniamino Gigli, spesso ospitato dal teatro Carlo Felice di Genova e che è partito proprio dalla città marinara per raggiungere l’America; la musica più in generale, grazie alla tradizione cantautorale delle due città, Musicultura il Festival della Musica Popolare e d’autore di Recanati e il genovese Fabrizio De Andrè tra i primi firmatari del Festival nel 1990.
La poesia, nelle figure dei grandi Poeti a cui Recanati e Genova hanno dato i natali: Giacomo Leopardi ed Eugenio Montale (di cui quest’anno ricorre l’ anniversario del 40° della morte).
Il paesaggio e la trazione artigianale, commerciale ed enogastronomica punti chiave dello sviluppo turistico delle due città che hanno saputo conservare e valorizzare la loro identità e unicità.
“l protocollo d'intesa con Genova rappresenta sia una grande occasione di promozione e sviluppo culturale/sociale/economico, ma anche un importante riconoscimento del grande lavoro che stiamo facendo per portare Recanati all’attenzione nazionale come “Città della Cultura” – Ha affermato l’Assessore alla Cultura Rita Soccio – “Dobbiamo ringraziare il tenore e cittadino onorario recanatese Fabio Armiliato che ha voluto insieme a noi fortemente questa unione di intenti nel nome della Cultura che genera Ben-essere nell’animo e nel fisico delle nostre comunità.”
“L’idea di poter riuscire ad avvicinare le città di Genova, la mia città natale e quella di Recanati, di cui sono Cittadino Onorario è sempre stata nel mio cuore. – Ha raccontato il tenore Fabio Armiliato - E grazie al mio ruolo di Ambasciatore di Genova nel Mondo, sono orgoglioso e felice che questo mio sogno si stia realizzando. La musica lirica partiva verso l’America all’inizio del secolo scorso salpando proprio dal porto di Genova, dove lo stesso Gigli si imbarcò molte volte, insieme ai più grandi artisti italiani della storia, come si racconta nel Museo dell’Emigrazione di Recanati".
“A partire da lunedì 12 aprile per esigenze organizzative e di sicurezza sanitaria dell’Asur, il centro vaccinale fino a oggi allestito nel quartiere Vallicelle, sarà spostato nel palazzetto comunale in località Le Calvie. Tutte le persone che avevano prenotato il proprio vaccino, dovranno dunque recarsi nella nuova sede indicata”.
Lo comunica, in una nota, l’amministrazione comunale di Camerino. Le attività del centro sportivo comunale saranno spostate nelle palestre del CUS Camerino. “Un ringraziamento al rettore Claudio Pettinari, al presidente del CUS Stefano Belardinelli ai responsabili delle associazioni sportive e al dirigente scolastico Maurizio Cavallaro per la disponibilità e la collaborazione - ha detto il sindaco Sandro Sborgia - In queste ore ci sono state comunicate delle esigenze nuove dall’Asur, da applicare con estrema urgenza e abbiamo dovuto mettere a disposizione immediatamente una struttura comunale più ampia rispetto a quella del quartiere Vallicelle. Altre soluzioni non sono a norma per cui l’unica via percorribile è stata quella del polo sportivo alle Calvie”.
Giunto alla sua sesta edizione, torna all’Università di Camerino Science Factor, o meglio S-Factor, il contest di comunicazione e divulgazione scientifica dedicato alla creatività degli studenti delle scuole superiori e degli studenti Unicam “portatori” di S-Factor.
S-Factor è il contest di comunicazione e divulgazione scientifica promosso dall’Università di Camerino rivolto agli studenti degli istituti di istruzione secondaria superiore d'Italia e agli studenti Unicam.
Partecipare è facilissimo: gli studenti delle scuole superiori potranno partecipare in gruppi misti anche di diversi classi oppure con la propria classe, mentre gli studenti Unicam potranno iscriversi singolarmente oppure in gruppi. Per iscriversi è necessario compilare l’apposita form presente all’indirizzo www.unicam.it/s-factor entro il 15 aprile 2021.
La domanda di partecipazione al concorso contenente l’idea progettuale, le liberatorie e il video di promozione dovranno essere caricate nell’apposita form dove saranno reperibili tutte le informazioni relative alle modalità di partecipazione.
A tutti i partecipanti sarà consegnato a un attestato di partecipazione, mentre nella giornata finale, del prossimo 27 maggio, saranno proclamati i vincitori assoluti “S-Factor 2021” con i seguenti premi: al 1° classificato 500 euro come contributo alla scuola o euro per studente singolo o al gruppo Unicam; al 2° classificato 300 euro come contributo alla scuola o euro 200 per studente singolo o al gruppo Unicam; al 3° premio 200 euro come contributo alla scuola o euro 100 per studente singolo o al gruppo Unicam e a tutti i vincitori sarà assegnato un gadget “S-Factor”.
Per maggiori informazioni è possibile consultare la pagina www.unicam.it/s-factor
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 4753 tamponi: 2450 nel percorso nuove diagnosi (di cui 769 nello screening con percorso Antigenico) e 2303 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 16,9%).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 414: 76 in provincia di Macerata, 113 in provincia di Ancona, 107 in provincia di Pesaro-Urbino, 37 in provincia di Fermo, 58 in provincia di Ascoli Piceno e 23 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (59 casi rilevati), contatti in ambito domestico (112 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (123 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (9 casi rilevati), contatti in ambiente di vita/socialità (2 casi rilevati), contatti rilevati in ambito assistenziale (1 caso rilevato), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (1 caso rilevato), screening percorso sanitario (1 caso rilevato) e 2 casi provenienti da fuori regione.
Per altri 104 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 769 test e sono stati riscontrati 73 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 9%.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra una sostanziale stabilità rispetto alla giornata precedente: incidenza al 16,9% oggi, rispetto al 17% di ieri.
Diminuiscono di 23 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 857, di cui 132 in terapia intensiva (-2 rispetto a ieri). Sono, invece, 51 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 173 pazienti (+1 rispetto alle ultime 24 ore): 53 all'ospedale di Macerata, 68 al Covid Hospital, 18 al nosocomio di Civitanova e 34 a Camerino. Altre 16 persone sono accolte nei Pronto Soccorso di Civitanova Marche e Macerata.
Oggi ricorre il 169° anniversario della fondazione della Polizia di Stato. Anni ricchi di cambiamenti, che vengono ricordati il 10 aprile giorno in cui nel 1981 è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale la Legge 121 che, come evidenziato dalle parole del Capo della Polizia Prefetto Lamberto Giannini “portava in sé il seme di grandi evoluzioni, ridisegnando una polizia moderna e a forte identità civile”.
Per il secondo anno consecutivo, l’emergenza epidemiologica impone la massima sobrietà nelle celebrazioni.
Questa mattina, alle ore 10.30, presso la Caserma “Pasquale Paola”, soltanto alla presenza del Prefetto Flavio Ferdani e del Questore Vincenzo Trombadore si terrà una semplice deposizione di una corona di alloro al monumento dedicato ai caduti della Polizia di Stato.
Di seguito riportiamo i dati statistici relativi all’attività svolta dalla Polizia di Stato (Questura, Comm.to di P.S. di Civitanova Marche, Polizia Stradale, Polizia Postale e Sezione di Polizia Giudiziaria presso il Tribunale) nella provincia di Macerata nel periodo 1° aprile 2020 – 31 marzo 2021.
Polizia Giudiziaria:
- Delitti denunciati: 1125;
- Persone denunciate: 384;
- Persone arrestate: 56 di cui 23 per stupefacenti;
- Controlli a persone sottoposte a misure alternative della detenzione: 263
- persone arrestate per reati stupefacenti: 23;
- persone denunciate all’A.G. per reati stupefacenti 34:
- persone segnalate al Prefetto quali assuntori di stupefacenti 32:
Dal 1° aprile 2020 al 31 marzo 2021, la Polizia di Stato di Macerata ha recuperato e sequestrato le seguenti quantità di sostanze stupefacenti:
- Marijuana: gr. 141600;
- Cocaina: gr. 68,48;
- Eroina: gr. 187,7;
- Hashish: gr.1222,08;
- MDMA: gr. 2156,31
Servizi straordinari di controllo del territorio:
Nel periodo in osservazione il Questore della Provincia di Macerata ha disposto 120 servizi straordinari di controllo del territorio nell’ambito provinciale anche con l’ausilio del personale del Reparto Prevenzione Crimine Marche – Umbria di Perugia e del Nucleo Cinofili della Questura di Ancona; detti servizi sono stati eseguiti principalmente nei comuni di Macerata, Civitanova Marche e Porto Recanati.
Controllo degli Esercizi Pubblici:
Gli operatori della Sezione Amministrativa della Questura, del Commissariato di Civitanova Marche, nel periodo osservato hanno eseguito 5663 controlli dinamici a pubblici esercizi, effettuato 12 controlli specifici ad armerie e 18 ad esercizi commerciali; 20 le comunicazioni di notizia di reato inviate all’Autorità Giudiziaria.
L’attività della Sezione Amministrativa ha altresì portato alla chiusura, ai sensi dell’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, di 3 attività commerciali.
Ufficio Immigrazione:
Al 31 marzo 2021 i cittadini stranieri non comunitari soggiornanti in provincia erano 31638, minori esclusi.
Di questi, 8829 hanno il permesso di soggiorno per lavoro subordinato; 1608 per lavoro autonomo, 11232 per motivi di famiglia e 323 per motivi di studio.
I permessi di soggiorno emessi per la prima volta sono stati 2509; quelli rinnovati alla scadenza 11683; quelli rifiutati o revocati sono stati 89.
Nel periodo in esame sono stati intimati a lasciare il territorio dello Stato 79 cittadini extracomunitari non in regola con la normativa sull’ingresso e soggiorno; 17 gli accompagnamenti eseguiti: 2 direttamente alla frontiera e 15 presso i Centri di permanenza temporanea in attesa di dare esecuzione all’espulsione.
Sono stati, inoltre, identificati 225 cittadini stranieri, 120 dei quali provenienti dagli sbarchi sulle coste italiane e 105 “extra sbarchi”.
Le richieste di protezione internazionale sono state 145.
Allo stato attuale, presso le strutture ubicate nel territorio della Provincia di Macerata sono accolti 83 stranieri extracomunitari richiedenti protezione internazionale (70 nei C.A.S. e 13 nel progetto SPRAR di Recanati).
Controllo del territorio:
Gli Uffici Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Macerata e del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova Marche hanno improntato sul territorio complessivamente 2846 equipaggi suddivisi in tutto l’arco delle 24 ore.
I posti di controllo su strada sono stati 2063 nel corso dei quali sono state identificate oltre 22600 persone e controllati 12508 veicoli, anche con il sistema “Mercurio” in dotazione del Reparto Prevenzione Crimine “Marche – Umbria” di Perugia, spesso impiegato nel territorio provinciale.
4380 i controlli eseguiti a persone soggette a misure restrittive disposte dall’Autorità Giudiziaria.
Polizia Postale e delle Comunicazioni:
La Sezione della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Macerata, dal 1° aprile 2020 al 31 marzo 2021 ha perseguito 102 delitti e ha denunciando all’Autorità Giudiziaria 44 persone.
I delitti maggiormente perseguiti dalla Polizia Postale e delle Telecomunicazioni sono: le truffe e le frodi informatiche e i delitti informatici in genere.
Polizia Stradale:
La Polizia Stradale della Sezione di Macerata e dei Distaccamenti di Camerino e Civitanova Marche sono stati impegnati sulle strade della provincia per assicurare il rispetto del Codice della Strada conseguendo i seguenti risultati:
- 6720 violazioni accertate su strada;
- 74 patenti di guida ritirate immediatamente a conducenti responsabili di gravi violazioni;
- 45 segnalazioni per guida in stato di ebbrezza alcolica o per guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti;
- 351 incidenti stradali rilevati di cui 4 mortali, 150 con feriti e 197 con soli danni.
- 58249 persone identificate e 37580 veicoli controllati;
- 1979 Pattuglie effettuate;
- 241438 Km percorsi dai veicoli in dotazione.
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