Rivitalizzare il tessuto sociale ed economico dell’area del cratere attraverso politiche fiscali mirate e interventi normativi immediati: è quanto propone l’Assessore regionale al Bilancio e alla Ricostruzione Guido Castelli, commentando quanto disposto, la scorsa settimana, dal Decreto “Sostegni Ter” che fissa l’aliquota al 7% per i pensionati residenti fuori dai confini italiani che decidano di trasferirsi nel cratere.
“Si tratta di una misura, certamente, utile per incentivare lo spostamento di residenza nei Comuni più piccoli del cratere sull’onda dell’esperimento avviato con successo negli ultimi anni da alcuni Paesi Europei – spiega Castelli – tuttavia, tale disposizione, varata dal Parlamento, non può certo bastare per rivitalizzare il vasto territorio regionale devastato dal sisma del 2016”.
“Innanzitutto va precisato che, almeno nel primo anno di applicazione, l’imposta sostitutiva del 7% (che era già introdotto per le regioni del Mezzogiorno) ha avuto un utilizzo molto ridotto, con non più di una cinquantina di adesioni - aggiunge l'assessore -. Questo significa che la misura va promossa, sistematizzata e divulgata con gli strumenti più adeguati, coinvolgendo anche buyer, operatori e agenzie immobiliari".
"Ideale ovviamente sarebbe che la flat tax non fosse limitata ai pensionati che arrivano dall’estero ma che riguardasse complessivamente le famiglie e le imprese disposte ad insediarsi nel cratere" precisa Castelli.
"Mi sembra contraddittorio che nello stesso momento in cui si vara la misura per l’insediamento dei pensionati nell’entroterra - punge l'assessore -, non si proroghi la norma che autorizza la deroga al numero minimo di studenti necessario secondo il DPR 81/2008 per la formazione delle classi nelle scuole del cratere. In tale direzione, riteniamo che sia fondamentale riproporre quanto fu stabilito dall’articolo 18 bis del Decreto legge 189 proprio al fine di consentire il mantenimento delle attività didattiche per il tempo necessario al completamento della ricostruzione".
"Altra situazione gravemente contraddittoria è quella relativa al credito d’imposta per gli investimenti sviluppati dalle imprese del cratere nel 2021 - conclude Castelli -. Una vera odissea per gli imprenditori che avevano confidato in una agevolazione di cui ancora l’Unione Europa non ha certificato la compatibilità con il regime degli aiuti di Stato. E ciò nonostante una norma della Stato. Insomma: per rilanciare il cratere servono molte cose ma soprattutto serve che scuole e imprese vengano salvaguardate”.
“Ad oggi non sono note problematiche che potrebbero rallentare l’approvazione del progetto di realizzazione dell’intervalliva San Severino Marche – Tolentino”. Questa rassicurazione fornita, in risposta a un’interrogazione presentata dai gruppi d’opposizione, dal primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei. nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale.
“Nell’addendum al Protocollo di intesa del 2017 sottoscritto tra Regione, Provincia, Comune di Tolentino e Comune di San Severino Marche, per la progettazione e la realizzazione della strada, il percorso principale è costituito dal collegamento tra le due cittadine, il ponte sul fiume Chienti e la variante denominata La Pieve.
A questo – ha spiegato la Piermattei in aula - sono state inserite ulteriori richieste da parte dei due Comuni. Per San Severino Marche quella del completamento dell’asse viario dell’intervalliva in prossimità del centro abitato con una ulteriore direttrice verso l’ospedale, in modo da realizzare un tratto di strada di circonvallazione tale da bypassare l’area archeologica di Septempeda, tra l’innesto dell’intervalliva con la S.P. 361 e la rotatoria su S.P. 361, via Pieve e via Varsavia.
Per la realizzazione delle opere aggiuntive la Quadrilatero ha stimato un importo necessario presuntivo di 7–8 milioni di euro, da definire con certezza a seguito dei successivi livelli progettuali che troveranno copertura finanziaria con i fondi di sviluppo e coesione regionali".
"Chiaramente le richieste dei due Comuni vanno a modificare, anche se in maniera non sostanziale, il progetto di fattibilità approvato dal Cipe, per cui la nuova proposta progettuale dovrà anch’essa essere approvata dallo stesso organo di controllo. Nella seduta del 17 marzo 2021 gli enti firmatari dell’addendum hanno approvato lo svolgimento di tutti gli approfondimenti tecnici da parte di Quadrilatero, necessari per arrivare alla formulazione di un nuovo progetto di fattibilità tecnica ed economica e in quella sede la Regione Marche si era impegnata a trovare la copertura economica dell’intervento grazie a fondi europei messi a disposizione della Regione stessa".
"A seguito di quella stessa, la società Quadrilatero ha esteso l’incarico ai progettisti, i quali hanno avviato gli ulteriori approfondimenti che sono stati condivisi con le Amministrazioni comunali di San Severino Marche e Tolentino. Nello specifico, il Comune di San Severino Marche ha richiesto la possibilità di valutare lo spostamento di un ramo del by-pass dell’area archeologica un po’ più a valle, cioè più verso il fiume Potenza, al fine di salvaguardare le proprietà di una azienda agricola, che in questo modo si vedrebbe un po' meno danneggiata rispetto all’ipotesi iniziale che avrebbe visto l’intervalliva tagliare a metà le sue proprietà con ingenti danni economici all’attività stessa".
"Tale richiesta è stata accolta, ma la sua fattibilità sarebbe stata valutata nel successivo livello di progettazione. A seguito di tutti i riscontri e richieste formulate anche dal Comune di Tolentino, il 3 marzo scorso la società Quadrilatero ha trasmesso agli enti sottoscrittori l’addendum lo studio di fattibilità aggiornato che è stato anche sottoposto al vaglio della Soprintendenza dei beni ambientali e culturali per il parere di competenza e per l’acquisizione delle indicazioni per l’esecuzione dei sondaggi archeologici”.
“Dallo studio di fattibilità trasmesso pochi giorni fa – ha poi concluso il sindaco Piermattei - il quadro economico dell’intervento ammonta complessivamente a quasi 81 milioni di euro contro i circa 64 milioni di euro della prima proposta presentata. Da tenere conto che in tali importi non sono considerate le somme a disposizione (iva, spese tecniche, espropri ed altre). Ora, contestualmente alla trasmissione dello studio di fattibilità tecnico economica, la Quadrilatero ha dato avvio alla fase di redazione del progetto definitivo e ad oggi sono in corso le indagini geologiche necessarie per la progettazione delle infrastrutture stradali”.
Lotta al "caporalato", sottoposto agli arresti domiciliari un imprenditore indagato per sfruttamento di manodopera. Le Fiamme Gialle della Tenenza di Camerino hanno dato esecuzione ad un decreto emesso dal Gip presso il Tribunale di Macerata, su richiesta della locale Procura della Repubblica. Il decreto prevede anche l’amministrazione giudiziaria dell’azienda di cui è titolare, operante nel settore manifatturiero.
Si tratta di misure cautelari, giunte a conclusione di un’articolata attività d’indagine svolta dai finanzieri camerti che, nell’agosto dello scorso anno, aveva fatto emergere, in un'azienda manifatturiera, l’impiego di sette lavoratori completamente “in nero” e di nove lavoratori “irregolari”.
Gli approfondimenti investigativi svolti avevano consentito di rilevare che gran parte del personale veniva remunerato con emolumenti nettamente inferiori a quelli risultanti dalle buste paga. Per altri dipendenti, invece, per i quali era stata appurata la coincidenza delle somme corrisposte con quelle indicate nelle buste paga, era stato riscontrato un numero di ore effettuate maggiore di quelle documentate, le quali non erano mai state retribuite.
Dagli accertamenti eseguiti è emerso come fosse corrisposta una retribuzione netta inferiore di circa il 40%, rispetto a quella stabilita nel Contratto Collettivo Nazionale di categoria, ovvero una paga oraria compresa tra 4,50 e 5 euro. Per tale motivo, il datore di lavoro era stato denunciato alla Procura della Repubblica di Macerata.
A seguito della reiterazione delle condotte illecite, come di recente accertato dai militari della Tenenza, l’Autorità Giudiziaria ha ritenuto sussistenti gli elementi per l’adozione della misura cautelare personale, nonché dell’amministrazione giudiziaria dell’azienda, con il contestuale affidamento della stessa ad un amministratore nominato dal Giudice stesso.
Va in overdose nei pressi del mercato ortofrutticolo: 44enne salvata dai sanitari del 118. L’episodio è avvenuto intorno alle 11:30 lungo la “Carrareccia”, la strada che da Piediripa conduce a Macerata.
In base a una ricostruzione, la donna è stata trovata da alcuni passanti riversa a terra vicino alla propria auto. Subito è scattato l’allarme, sul posto sono accorsi personale e mezzi del 118. Il tempestivo intervento dei sanitari ha permesso di salvare la vita alla 44enne che – dopo le prime cure del caso – è stata traferita all’ospedale di Macerata e risulta essere ora fuori pericolo.
Sono in corso le indagini da parte Carabinieri giunti sul posto. Resta da chiarire chi le abbia ceduto la dose e se fosse sola al momento del fatto. Trovata, anche, la siringa con la quale la 44enne si sarebbe iniettata la dose. Si tratta della terza persona, da inizio anno, che viene salvata da un’overdose dai sanitari del 118.
LEGGI ANCHE: Macerata, si accascia a Borgo San Giuliano: muore un uomo di 47 anni
“Da tempo c’erano le avvisaglie che l’indifferenza della giunta Acquaroli potesse rappresentare un grave ostacolo alla realizzazione del Progetto Logistico di Amazon a Jesi. Tanto che, come gruppo assembleare, lo scorso 14 dicembre avevamo presentato al presidente un’apposita interrogazione a risposta scritta per manifestare la nostra preoccupazione e chiedere l’avvio di iniziative concrete volte a evitare che i dilatati tempi della negoziazione potessero determinare un passo indietro di Amazon".
"In questi tre mesi non abbiamo ricevuto alcuna risposta né da parte del presidente né da parte degli assessori competenti. Ma di sicuro la giunta regionale non può dire che nessuno l’aveva messa in guardia dai rischi che si stavano delineando già dallo scorso autunno. Tra l’altro, consapevoli della delicatezza della questione e dell’importanza epocale del progetto per l’economia del territorio, avevamo scelto di non creare un caso mediatico ma di adottare un approccio collaborativo per trovare insieme le soluzioni più opportune. Purtroppo inutilmente”.
A dirlo è il consigliere regionale Fabrizio Cesetti, già assessore al Bilancio della giunta Ceriscioli, primo firmatario dell’interrogazione presentata dal gruppo assembleare del Partito Democratico lo scorso 14 dicembre sul Progetto Logistico di Amazon all’Interporto di Jesi. Il Pd, non avendo ricevuto a oggi alcuna risposta, ha chiesto la trasformazione dell’atto in risposta orale per essere discusso alla prima seduta assembleare utile.
“Ecco perché – attacca Cesetti - il fallimento che appare oggi delinearsi con il passo indietro di Amazon, tanto clamoroso quanto imperdonabile, ha responsabilità politiche precise che ricadono interamente sulla giunta Acquaroli. Non si tratta solo di incompetenza, conclamata dai fatti, ma anche di ignavia, tipica di chi, per arroganza e ideologismo, rifiuta il confronto sereno e proficuo con l’opposizione finalizzato a fare il bene comune dei nostri territori.
Quell’arroganza però, ora, rischia di essere pagata pesantemente da cittadini e imprese con lo sfumare di un’opportunità storica e senza precedenti, che avrebbe portato alla creazione di migliaia di posti di lavoro, rilanciando la piattaforma logistica incardinata intorno al porto, l’aeroporto, l’Interporto e la grande viabilità. Riteniamo tuttavia che esistano ancora margini per recuperare la situazione. Da parte nostra, rinnoviamo ancora una volta la disponibilità a ogni collaborazione, affinché le Marche non perdano questa storica opportunità”.
LEGGI ANCHE: Centro Amazon, Castelli smentisce: “Alla Regione non risulta che il progetto sia saltato”
«Scoperte le carte e annunciate le candidature, si parte con proclami o con articoli per farsi spazio e ritagliarsi una posizione, ma sarebbe stato meglio informarsi per capire se davvero l’Amministrazione Pezzanesi sia rimasta inerte o abbia invece fatto qualche azione tanto forte quanto importante, soprattutto alla luce di un dialogo che si dice di volere, indipendentemente dal percorso che ognuno di noi intenderà fare». La candidata sindaco e attuale vice di Pezzanesi, Silvia Luconi, risponde al competitor del centrosinistra, Massimo D’Este, il quale aveva lanciato un allarme in relazione alle scuole superiori della città e al rischio classi pollaio.
Silvia Luconi mostra come con la lettera numero 7695, protocollata il 16 marzo scorso, il sindaco Giuseppe Pezzanesi abbia scritto alla Regione Marche, precisamente al presidente Francesco Acquaroli, all’assessore alla Scuola Giorgia Latini e al presidente di Anci Marche Valeria Mancinelli per chiedere un intervento immediato presso il Ministro Patrizio Bianchi e il responsabile dell’Ufficio Scuola Regione Marche Ugo Filisetti, in merito all’assegnazione delle Classi per l’anno scolastico 2022-2023.
«Non solo - dice Luconi – a seguito della lettera del sindaco, la Regione Marche nella persona dell’assessore Giorgia Latini, ha scritto e chiesto un incontro al Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi per segnalare tutte le difficoltà che le zone colpite dal terremoto come Tolentino e i paesi limitrofi sono costrette a vivere da anni».
La candidata del centrodestra ne approfitta per chiarire anche in merito ai tempi di costruzione del nuovo Campus scolastico. «Mercoledì 22 febbraio, nella sede dei Licei, nei locali della Ex Quadrilatero, ho partecipato a un incontro a cui erano presenti il presidente della Provincia di Macerata, Sandro Parcaroli, il sindaco Giuseppe Pezzanesi, l’assessore alla Cultura Silvia Tatò, i docenti, i rappresentanti degli studenti e dei genitori, tra cui anche Nazareno Tiranti che so essere un sostenitore proprio del candidato Massimo D’Este, con il gruppo “Dipende da Noi”.
In quella data è stato definito il crono programma del cantiere. L’architetto Giordano Pierucci ha spiegato, con dovizia di particolari, cosa accadrà da qui in avanti, illustrando la procedura da seguire e le tempistiche tra una fase e l’altra. Attualmente il progetto definitivo è in fase di verifica presso l’USR; superata questa verifica si procederà con l’Appalto Integrato (significa che parteciperanno associazioni di imprese e di professionisti che sulla base del progetto definitivo elaboreranno quello esecutivo, in maniera che alla chiusura della gara si potrà iniziare direttamente con la posa in opera della prima pietra, accorciando sensibilmente i tempi.
È importante dire che 23 milioni e mezzo di euro richiedono delle procedure di controllo molto più approfondite e delle fasi da rispettare che per ovvie ragioni richiedono dei tempi ben precisi. È importante dire anche che l’opera, così come si sostanzia, è il frutto di un’intensa attività di confronto e di condivisione avvenuta cinque anni fa con studenti e docenti per capire quali fossero le reali esigenze per una popolazione scolastica che non può più permettersi di non avere palestre o spazi comuni e che, pur di avere una scuola, deve accontentarsi come si è accontentata la mia generazione e le generazioni a seguire (come lo ricordo io, anche i miei coetanei ricordano le volte in cui si doveva andare da un plesso all’altro o da un impianto sportivo all’altro per svolgere l’assemblea o l’ora di educazione fisica e con noi lo ricorderanno certamente anche i docenti di allora e di oggi).
Lo stesso presidente della Provincia Sandro Parcaroli si è impegnato a far sì che i lavori inizino entro la fine del 2022, come dichiarato in una recente intervista rilasciata lo scorso giovedì, pur essendo consapevole che ci sono degli iter specifici da rispettare che non si possono bypassare».
Pronta la replica anche in merito alla ricostruzione pubblica. «Leggiamo che, secondo D’Este, non sarebbe partita, allora tengo a precisare che il palazzo comunale, per esempio, è in fase di progettazione: sono stati effettuati i sondaggi all’esterno e a breve ci saranno quelli all’interno della struttura. Stiamo tentando di ottenere il certificato di qualità specifica (cert storical building) che sarebbe l’unico in Italia per un progetto di 6 milioni di euro che prevede l’inizio dei lavori nel 2023.
La basilica di San Nicola è in fase di progettazione definitiva e, una volta arrivata, prevederà la convocazione della conferenza dei servizi, poi il bando per iniziare i lavori entro l’anno. Prima di di far partire la ricostruzione pubblica è necessario reperire i giusti e necessari finanziamenti per non fare lavori posticci, ma che abbiano un senso e che non mettano la città nelle condizioni di accontentarsi, ma di cogliere un’opportunità importante che permetta di avere edifici nuovi o adeguati perfettamente a sopportare qualsiasi tipo di calamità naturale da qui in avanti.
Abbiamo ottenuto il finanziamento per la demolizione e ricostruzione della scuola Lucatelli e della scuola Grandi nelle loro parti più vecchie, abbiamo ottenuto il finanziamento per la demolizione e ricostruzione del nido Green, abbiamo ottenuto 3 milioni di euro per la nuova scuola del centro storico che sorgerà nell’area della struttura delle ex Maestre Pie Venerini e oltre 7 milioni per la nuova scuola Don Bosco in contrada Pace.
A questo si aggiungano i 47 milioni per il Psr del centro storico, gli oltre 6 milioni per le Terme che prevedono l’ascensore che collega la nuova reception (ex centrale di imbottigliamento, dove attualmente sono i lavori in corso) e le strutture dove ora insistono ambulatori e bar. Di fianco alla ricostruzione pubblica e il Pnrr ci sono interventi importanti per strade fondamentali come viale Brodolini, viale la Bastide Murat, via Rossini, viale Terme Santa Lucia, contrada Rotondo».
«Nonostante questi dati reali e documentati, permetteteci di parlare anche di oltre 20 milioni per l’ospedale di Tolentino, che solo grazie all’attività del sindaco Pezzanesi, di concerto con la Regione Marche di ieri e di oggi che lo ha ascoltato, diventerà ospedale di comunità, con 40 posti letto di riabilitazione, lungodegenza, dialisi, cure intermedie, diagnostica, punto prelievi e punto di primo intervento, dopo che la politica di 25 anni fa lo ha depotenziato e svenduto».
«Infine permetteteci di alzare ancora di più il livello perché, dopo aver pensato e finanziato priorità importanti quali scuole, ospedale, strade e impianti sportivi, continuiamo a pensare in grande e miriamo a concretizzare anche il progetto che riguarda il Castello della Rancia dove ci concentreremo per realizzare uno spazio di forte sviluppo turistico grazie ad un campo da golf e ad un’area concerti di cui la città è priva da sempre e della quale ha estremo bisogno per offrire ai più giovani, ma non solo, la possibilità di avere tutte le chanches di cui necessitano.
Abbiamo realtà musicali e associazionistiche che in città fanno di tutto per far crescere il nome del territorio in cui sono nate e in cui vivono e lo fanno utilizzando i mezzi che hanno a disposizione con l’aiuto dell’amministrazione comunale, che però ha il dovere di sostenerli e cercare di fare sempre di più».
«L’eredità che ci lascia il sindaco è grandissima - conclude Silvia Luconi - e tocca tutti gli aspetti di cui la città ha bisogno e che chiede da decenni. Ci dicevano fosse un libro dei sogni, ma si sa, i sogni se perseguiti, diventano realtà e quello che sta accadendo a Tolentino ne è la prova tangibile».
Dopo la chiusura del reparto di medicina covid a San Severino risalgono i contagi in vari reparti, negli ospedali della provincia. «A due anni dalla pandemia l'azienda sanitaria unica regionale non è ancora in grado di gestire l'emergenza». La denuncia viene da Elisabetta Guglielmi segretario provinciale del Nursind Macerata, il sindacato degli infermieri che spiega: «La direzione medica fornisce indicazioni che ogni unità operativa deve tenere ricoverati i pazienti, risultati positivi, nelle stanze grigie dove si posizionano i sospetti. Il risultato è che si stanno mettendo a rischio tutti gli ospedali e i contagi sono in fortissima risalita, con grande preoccupazione tra il personale, già provato da due anni intensi di pandemia.
Ad oggi in medicina a Camerino ci sono 8 pazienti positivi e 10 negativi, il personale ogni giorno si infetta perché manca l'isolamento. Ci sono focolai per la mancanza di percorsi non adeguati. Il reparto Medicina dell'ospedale di Macerata ha sei posti letto pieni, i pronto soccorso sono di nuovo stati trasformati di fatto in reparti covid, dove i pazienti sostano anche più di 10 giorni, come avviene per coloro che hanno un decorso post operatorio di ortopedia e chirurgia».
La sindacalista denuncia una situazione critica anche a Macerata e Civitanova: «Il pronto soccorso di Civitanova ha medicina d’urgenza piena e 8 pazienti covid, a Macerata il pronto soccorso ha i due container pieni, l’osservazione breve intensiva piena e la medicina d'urgenza piena. Ci sono altissimi contagi tra i dipendenti sanitari, i colleghi esonerati e sospesi perché non vaccinati, non sono mai stati sostituiti. Cosa fa l'azienda? Ordina delle porte in plexiglass, per dividere i reparti tra sporchi e puliti. Abbiamo chiesto di verificare la correttezza dei percorsi puliti-sporchi, la Regione Marche tramite una determina impone che in caso di necessità l’Area Vasta 3 dia assistenza alle case di riposo, o alle strutture che ne fanno richiesta. Si toglie personale al territorio o alla residenza sanitaria assistenziale, personale già sotto organico e si vanno a coprire i turni scoperti».
Ad un quadro così critico, si aggiunge la carenza di personale, aggiunge Guglielmi: «Ad aprile sarà assunto un operatore socio sanitario, nessuno infermiere. Non abbiamo certezza dei rinnovi contrattuali per infermieri, operatori socio sanitari e se rinnovati, il contratto lo hanno solo per sei mesi. Manca la certezza di un piano ferie estive, dopo due anni senza ferie il personale è allo stremo, si sfruttano i rinnovi di contratto che non permettono di prendere nemmeno una casa in affitto. Come Nursind abbiamo chiesto un sondaggio tra i dipendenti per valutare il loro stato di benessere aziendale, la maggior parte di loro ora ha bisogno di sedute dallo psicologo.
Ad oggi - conclude Guglielmi - non c'è nessuna certezza sul pagamento delle indennità per i reparti covid del 2021, degli incentivi sempre promessi nel 2021 e nemmeno sulla graduatoria della progressione di carriera. Ai dipendenti si chiede di saltare i riposi, di rinunciare alle ferie, di gestire i pazienti perché mancano i medici ma poi quando c’è da riconoscere il lavoro svolto l’azienda prende tempo».
Auto in fiamme: intervengono i Vigili del Fuoco. L’episodio è avvenuto, poco dopo le 10:30, lungo via Diomede Pantaleoni nei pressi dello Sferisterio a Macerata.
Una Peugeot 807 ha incominciato a prendere fuoco mentre era in marcia. A bordo della vettura viaggiavano un padre con sua figlia. Una volta lanciato l'allarme, sul posto sono accorsi i Vigili del fuoco che hanno subito domato le fiamme e messo in sicurezza l’area.
Non si registrano feriti o intossicati, solo ingenti danni all'auto. Le due persone a bordo,infatti, sono riuscite a uscire in tempo dall'abitacolo e a mettersi in salvo prima che la vettura prendesse fuoco Sul posto anche la Polizia Locale che ha chiuso la strada al traffico, in attesa del completamento delle operazioni di soccorso.
Kevin Lasagna è attualmente un attaccante dell'Hellas Verona e in Serie A ha segnato 38 reti in 194 presenze. Lasagna è diventato noto anche al grande pubblico, però, con la sua avventura al Carpi. Nella stagione 2015/2016, Kevin Lasagna - insieme alla squadra emiliana - guadagna la promozione in Serie A. Da lì il suo nome diventa famoso per alcuni gol segnati alle grandi del calcio italiano come Inter, Roma e Fiorentina.
I MIGLIORI GOL DI KEVIN LASAGNA
Tra i migliori gol di Kevin Lasagna, troviamo la prima rete in Serie A all'Inter dove al 92' infila Handanovic e permette al Carpi di pareggiare a San Siro. Sempre nello stesso anno, con la maglia del Carpi, realizza uno splendido gol su punizione, da oltre 25 metri, contro l'Hellas Verona, la sua attuale squadra, alla 30^ giornata di Serie A. I suoi gol, però, non bastano al Carpi per evitare la retrocessione. Così dopo due stagioni, Lasagna si trasferisce all'Udinese dove infila altri gol importanti contro: Inter, Milan, Juventus, Atalanta, Napoli, Roma e Lazio. Insomma, la sua specialità è proprio quella di segnare contro squadre forti. Una caratteristica per cui è stato qualche volta soprannominato come "l'ammazzagrandi".
Dopo tre stagioni e mezzo all'Udinese, Kevin Lasagna si trasferisce all'Hellas Verona in prestito con obbligo di riscatto legato ad alcune determinate condizioni, fissato a 6,5 milioni di euro più 2,5 milioni di eventuali bonus. Il suo stipendio è di circa 700mila euro netti a stagione: è tra i più pagati della rosa dell'Hellas Verona. Segna il suo primo gol con la maglia gialloblù in un Verona-Benevento 3-0 e successivamente, la sua seconda rete, arriva in un Cagliari-Verona 0-2: un gol al 98', così tardivo che Senigallia premia Kevin Lasagna per il suo goal in Zona Cesarini. Si tratta, appunto, di un riconoscimento per premiare il gol più tardivo della stagione di Serie A.
Particolarmente fortunata per Lasagna è la stagione 2017/2018 dove mette a segno ben 14 gol: un bottino che gli vale il settimo posto nella classifica marcatori della Serie A 2017/2018 e che resta tutt'ora il miglior score in un'unica stagione per l'attaccante classe 1992. Un risultato che, qualche mese dopo, non lascia indifferente il C.T. dell'Italia Roberto Mancini: nell'ottobre del 2018 arriva, così, la prima convocazione in Nazionale maggiore per Lasagna.
KEVIN LASAGNA CON LA NAZIONALE ITALIANA
Kevin Lasagna ha inoltre vestito la maglia della Nazionale Italiana per sette volte con all'attivo due assist: uno per il gol di Biraghi decisivo nella gara tra Polonia e Italia (0-1), il secondo invece in Italia-Estonia per il gol di Grifo del momentaneo 1-0.
Attualmente, però, Kevin Lasagna sta trovando poco spazio all’Hellas Verona: la straordinaria forma di questa stagione del Cholito Simeone, ha relegato Lasagna in panchina. Igor Tudor, allenatore degli scaligeri, infatti utilizza un 3-4-2-1 che, purtroppo, prevede un solo centravanti. Nei prossimi mesi capiremo qualcosa in più sul suo futuro e se potrà lasciare Verona per trovare la titolarità altrove.
La Feba Civitanova Marche viene battuta a domicilio di misura per 72-76 dalla Pallacanestro Vigarano al termine di un match tirato e combattuto. Dopo aver condotto la gara per 38 minuti, le momò si sono viste superare nel finale dalla compagine di coach Borghi, più lucida e cinica nei momenti topici della sfida.
Un vero peccato per le biancoblu che ancora una volta hanno sfoderato una prestazione maiuscola, contro un’ottima squadra, non riuscendo però a cogliere i due punti necessari per smuovere la classifica. Coach Gabriele Carmenati ha dovuto fare a meno di Alice Malintoppi, ha perso per infortunio Sofia Angeloni durante il match ed ha avuto Jessica Trobbiani condizionata dai falli, ciò nonostante la squadra ha disputato una partita quasi perfetta grazie ad una prestazione corale importante, con Anna Rylichova ed Emma Giacchetti sugli scudi in termini realizzativi. Soprattutto nel primo e nel terzo quarto le momò hanno cercato di dare una scossa con alcuni break importanti (13-4 e 43-33) ma Vigarano è riuscita a rimanere sempre in scia, grazie alla verve offensiva dell’ex Giulia Sorrentino e di Silvia Sarni. Nel finale palpitante i liberi di Coser e Bujniak, con qualche chiamata arbitrale rivedibile, hanno condannato allo stop la Feba Civitanova sul 72-76.
“Avevamo chiesto alle ragazze di giocarci sei finali – commenta coach Gabriele Carmenati – ed oggi abbiamo giocato una grande finale. Purtroppo nel finale non siamo arrivate al tiro in maniera lucida come avevamo fatto per tutta la gara, però un plauso alle ragazze che hanno fatto una partita strepitosa, come a Matelica pur sbagliando molto al tiro. Complimenti a Vigarano ma oggi le ragazze hanno messo il carattere Feba che ci deve contraddistinguere ogni volta che giochiamo. Finchè la matematica non ci condanna faremo di tutto per cercare di arrivare ai play-out”.
Missione compiuta. Ieri ci aveva pensato il Bramante, battendo Osimo, a consegnare la certezza del secondo posto alla Vigor Matelica. Oggi, però, ci hanno pensato i biancorossi a tenere vive le speranze di agganciare la vetta dei pesaresi sbancando nettamente Porto Sant’Elpidio. Tutto facile per i ragazzi di coach Cecchini, che hanno sofferto solo nei primi 10’ prima di scappare via senza voltarsi più indietro contro una squadra ridotta ai minimi termini dall’assenza di 4/5 di quintetto: Morresi, Torresi, Di Angilla e Boffini.
Nonostante le assenze, però, i biancoazzurri hanno fatto il possibile per arginare l’evidente disparità di valori in campo. La Vigor (a sua volta senza il lungodegente capitan Caroli) dà la prima spallata al match sul finire del primo quarto, quando le bombe di un caldissimo Bugionovo (19 punti con quattro triple a bersaglio) e le invenzioni di un positivo Mentonelli scavano il primo solco, largo 10 lunghezze (13-23 al 9’). Una tripla di Sagripanti sul finire del quarto tiene i biancoazzurri a -7 (16-23), ma nel secondo periodo la Halley scappa via. Il parziale di 0-7 che apre il periodo fa lievitare i biancorossi a +14 (16-30 al 12’ su tripla di Provvidenza), Porto Sant’Elpidio tiene botta per qualche minuto, poi la Vigor affonda il colpo e con il parziale di 0-11 marchiato a fuoco da due guizzi di Falzon che chiude la prima metà di gara va al riposo lungo su un confortante 23-43.
Il secondo tempo, di fatto, è di puro garbage time. I padroni di casa alla lunga pagano dazio per le numerose assenze, la Halley mette il pilota automatico e controlla senza patemi fino alla sirena. Sesta vittoria in fila per la Halley, che quindi è già certa dell’accesso ai quarti di finale playoff. Con quale posizione, se la seconda o la prima, dipenderà in gran parte dal match di sabato prossimo, quando a Castelraimondo salirà la capolista Bramante Pesaro.
Queste le parole di coach Cecchini a fine partita: «Sapevamo dell’assenza di Torresi già alla vigilia, a questa si sono aggiunte quelle di Boffini e Di Angilla, per cui il compito ci è stato di parecchio facilitato, permettendoci di non spremere eccessivamente alcuni giocatori a livello di minutaggio, per cui molto bene così. Con la partita di oggi ci siamo dati la chance di arrivare alla partita contro il Bramante con ancora la possibilità di agguantare il primo posto. Sono contento del fatto che sarà partita vera anche se non sarà un dentro o fuori: un bel banco di prova in vista dei playoff. Ci rimboccheremo le maniche e cercheremo di fare il meglio possibile, loro rispetto a noi sicuramente sono bravi a selezionare gli appuntamenti: nelle gare in cui hanno perso abbiamo visto una Bramante svogliata che prende un po’ sotto gamba l’avversario, mentre nelle partite che contano hanno sempre saputo alzare l’asticella dell’intensità. Ci abbiamo già sbattuto i denti nella gara di andata, spero che sapremo fare tesoro di quella lezione per fare una gara diversa sabato».
Successo prezioso per la Vis Civitanova che si impone per 2-1 sulla Spal e si rilancia per la corsa verso la salvezza. Nella sfida per cercare di evitare l’ultima piazza, le rossoblu piegano la resistenza delle ferraresi staccandole di sei lunghezze, sempre più fanalino di coda del girone, e agganciano il Mittici all’ultimo piazzamento utile per i play-out.
Una sfida interpretata al meglio dalle “ragazze de citanò” ciniche e determinate nell’ottenere questi tre punti pesanti. E pensare che la partita non si era messa nel migliore dei modi, con Fratini che aveva portato in vantaggio le ospiti dopo nemmeno un minuto da azione di corner. Dopo l’iniziale sbandamento la Vis Civitanova si riassestava e piazzava il pari al 6’ con la zuccata vincente di Uzqueda. La sfida veniva giocata a viso aperto da entrambe le compagini, con le rossoblu che specialmente nel primo tempo non riuscivano a capitalizzare alcune invitanti palle gol, mentre la Spal creava grattacapi da palla inattiva. Nella ripresa la solita Uzqueda portava in vantaggio le sue compagne e “le ragazze de citanò” stringevano i denti fino alla fine, grazie anche a Comizzoli provvidenziale su Fratini, con De Luca più di una volta vicina al tris.
“Oggi contavano i tre punti, – commenta Roberto Pierdomenico preparatore atletico della Vis – in quella che era una sorta di finale. L’avevamo preparata così in settimana e sapevamo l’importanza di questa partita, che abbiamo interpretato bene. Non era facile rimontare lo svantaggio dopo nemmeno un minuto, quindi faccio un plauso alle ragazze che si sono meritate questo successo. Adesso subito testa alla trasferta di Trento”.
Prosegue il calo dell'incidenza di casi di coronavirus ogni 100mila abitanti nelle Marche: nelle ultime 24ore, in cui sono stati registrati 514 positivi, l'incidenza è passata da 1.126,81 a 1.090,78. In 7 giorni, fa sapere la Regione, si è assistito a un calo del 6,2% di contagi, in totale 1.080 in meno.
Basso, come di consueto nel weekend, il numero di tamponi eseguiti: 2.071 di cui 1.358 nel percorso diagnostico (38,1% di positivi) e 721 nel percorso guariti. Tra gli ultimi positivi sono 111 le persone con sintomi; i casi comprendono 158 contatti stretti di positivi, 125 contatti domestici, 5 in ambiente di vita/socialità, 3 in setting lavorativo, 2 ciascuno in setting assistenziale e sanitario, 1 di scuola/formazione e su 103 in corso ancora un approfondimento epidemiologico.
Il numero assoluto più alto di contagi in provincia di Ancona (187), Ascoli Piceno (89), Pesaro Urbino (81), Macerata (77), Fermo (61); 19 da fuori regione. Sopra i 100 casi giornalieri le fasce d'età 24-44 anni (134) e 45-59 anni (124).
Voto unanime del Consiglio comunale di San Severino Marche alla convenzione tra le Amministrazioni locali di San Severino Marche e Castelraimondo per il servizio associato mirato alla richiesta di contributi e all’eventuale gestione di investimenti e progetti di rigenerazione urbana.
La proposta che si discuteva in aula, presentata per poter partecipare ad un bando per l’ottenimento di un finanziamento statale legato ai fondi del Pnrr per effettuare interventi proprio di questo tipo, ha trovato pieno appoggio in tutti i componenti l’Assise settempedana.
La legge Finanziaria per l’anno 2022 ha stanziato, infatti, 300 milioni di euro per interventi volti alla riduzione di fenomeno di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale.
Tale finanziamento può essere utilizzato per opere riguardanti la manutenzione per il riuso e rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti pubbliche per finalità di interesse pubblico, comprese la demolizione di opere abusive realizzate da privati in assenza o totale difformità dal permesso di costruire e la sistemazione delle pertinenti aree.
Inoltre può essere impiegato per il miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale con particolare riferimento allo sviluppo dei servizi sociali e culturali, educativi e didattici, ovvero alla promozione delle attività culturali e sportive, o per la mobilità sostenibile.
I contributi possono essere richiesti dai Comuni con popolazione inferiore a 15mila abitanti che, in forma associata, presentino una popolazione superiore a 15mila abitanti, con una quota massima di 5 milioni di euro. Associandosi con quello di Castelraimondo il Comune di San Severino Marche, che risulterebbe come ente capofila, rientrerebbe quindi in tale fattispecie. Con l’intesa tra le due realtà locali, discussa nell’ultima seduta del Consiglio comunale di San Severino Marche, è stata anche stabilita la ripartizione economica spettante a ciascuno dei due Comuni.
Schianto tra un’auto e un camion lungo la SS16: un ferito trasportato a Torrette. È il bilancio di un incidente avvenuto, nella notte, nel comune di Falconara Marittima nei pressi della Raffineria Api.
Per cause in fase di accertamento, un’auto si e scontrata con il retro del rimorchio di un mezzo pesante. La squadra dei Vigili del Fuoco di Ancona intervenuta sul posto, in collaborazione con i sanitari del 118, ha provveduto ad estrarre dall’abitacolo il conducente dell’auto, attraverso l’utilizzo di attrezzature specifiche.
Successivamente l’uomo è stato trasportato in ambulanza presso il pronto soccorso dell’ospedale di Torrette di Ancona per accertamenti. I pompieri hanno poi messo in sicurezza l’area dell’intervento. Sul posto anche La Polizia Stradale ed i Carabinieri di zona per ricostruire l’esatta dinamica di quanto avvenuto.
Un tamponamento a catena si è verificato domenica pomeriggio, poco prima delle 19, in via Bramante in direzione di Piediripa. Cinque le autovetture coinvolte nel sinistro che trasportavano a bordo tifosi della Civitanovese di ritorno dall'Helvia Recina dopo la storica vittoria nel derby contro la Maceratese.
Una donna è rimasta ferita a causa del molteplice impatto ed è stata trasportata precauzionalmente in codice giallo al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata. Sul luogo dell'incidente è stato immediato l'intervento da parte dei mezzi del 118 e di alcune pattuglie della Polizia locale.
"Gli aumenti delle bollette di luce e gas rischiano di far aumentare le disuguaglianze e mettere in ginocchio definitivanente famiglie e imprese già provate dalla crisi legata al Covid. Per questo chiediamo alla Regione Marche di affiancare alle azioni del Governo, tutte le iniziative necessarie per mitigare l’aumento dei costi".
A parlare, dopo la prima direzione provinciale del Partito Democratico, è Angelo Sciapichetti, ex assessore regionale in quota Pd e oggi segretario provinciale. "Occorrerebbe verificare se la parte destinata alle politiche sociali dei fondi PNRR si possono utilizzare per alleviare il peso dei rincari di energia che gravano sulle famiglie in difficoltà. Pensare alla creazione di un fondo straordinario come per l'emergenza Covid da assegnare direttamente ai comuni".
Per Sciapichetti il rischio è "l'esplosione di un disordine sociale che farebbe crescere ancora di più il populismo" ed è per questo che "serve un vero e proprio piano straordinario, del Governo e deĺla Regione per fronteggire un’emergenza che si aggiunge a quella della guerra che sta minando alla radice lo slancio positivo degli ultimi mesi".
"Occorre anche una strategia europea perché l’Europa diventi un “soggetto calmierante” per i prezzi dell’energia con l'adozione di misure ad hoc. Il rincaro della bolletta per le imprese italiane ammonta a quasi 36 miliardi di euro. Parliamo di costi più che raddoppiati per l’elettricità rispetto al 2019, prima della pandemia. Oggi per molte realtà produttive i prezzi dei prodotti coprono a malapena i costi sostenuti per pagare l’energia utilizzata per produrli", ha concluso il segretario provinciale del Partito Democratico.
Recanati, nel suo grande patrimonio artistico e culturale, vanta una delle rappresentazioni più importanti e originali dell’Annunciazione che porta il suo nome “Annunciazione di Recanati” il celebre dipinto di Lorenzo Lotto databile 1534 circa, olio su tela di dimensioni 166x114 cm custodito nel Museo civico Villa Colloredo Mels.
In occasione del 25 marzo in cui si celebra il momento dell’Annunciazione dell’Arcangelo Gabriele a Maria, il Comune di Recanati, in collaborazione con Iustissima Civitas, Missioni estere dei Cappuccini delle Marche, Associazione Cammino Lauretano e Sistema Museo ha organizzato la conferenza “L’Annunciazione nella tradizione recanatese: sette secoli di fede storia e arte”
“Siamo custodi di storia arte e bellezza - ha dichiarato il sindaco Antonio Bravi – abbiamo la fortuna di ospitare nel nostro museo civico un uno dei capolavori del rinascimento italiano che porta anche il nome di Recanati nel mondo. Un’opera di Lorenzo Lotto, unica per l’originale impianto iconografico che nel giorno dell’Annunciazione ci ha permesso di ripercorrere la grande storia della nostra città, Recanati, intrisa di arte e fede".
Una conferenza che si tenuta nel ex granaio del Museo civico recanatese e che partendo dall’analisi del celebre dipinto del Lotto ha condotto i presenti in un affascinate viaggio nel tempo tra storia arte fede e cultura. “Ringrazio gli studiosi intervenuti per le loro interessanti e puntuali relazioni che ci hanno dato uno spunto in più per apprezzare e ammirare la storia e la bellezza che abbiamo a Recanati. – Ha affermato l’Assessore alla Cultura Rita Soccio - La cultura ha il potere di unire le diverse sensibilità e anche in questa occasione è stata una bella opportunità per lavorare tutti insieme con le Associazioni del territorio al bene comune della nostra comunità".
Il professo Marco Moroni, già Docente di Storia Economica all’Università̀ Politecnica delle Marche e responsabile centro studi Acli Marche, ha illustrato la grande vivacità dell’ambiente mercantile di Recanati, nel 1500, con la sua importante fiera a cui partecipavano ogni anno tutti i principali mercanti italiani, dalmati e greci, luogo d’incontro di Lorenzo Lotto con i suoi committenti della Fraternità dei Mercanti. Una corporazione cittadina di cui si hanno molte notizie storiche grazie agli statuti dell’arte dei mercanti del 1269.
Il Consigliere comunale Simone Simonacci ha messo in rilievo gli aspetti legati alla fede e alla storia religiosa, data la lunga devozione mariana di Recanati che ha protetto e conservato la Santa Casa fino al 1586, quando Papa Sisto V con una bolla elevò Loreto a città.Tutto accadde in quella camera che per secoli fu affidata alla custodia del popolo recanatese, meta di pellegrinaggi pubblici, organizzati dal Comune e dalle Confraternite.
L’evento straordinario e la devozione hanno alimentato nei secoli la committenza di numerose opere d'arte, la più celebre delle quali è senza dubbio l'Annunciazione di Lorenzo Lotto detta, Annunciazione di Recanati. Molte guarigioni miracolose nella storia hanno confermato la sacralità della Santa Casa e la veridicità della traslazione. Per secoli la Repubblica di Recanati e il suo popolo hanno vegliato e difeso questo luogo straordinario.
La professoressa Marta Paraventi, storica dell’arte ha contestualizzato l'Annunciazione di Lorenzo Lotto nella produzione coeva dell'artista focalizzandosi sull’indagine dal punto di vista iconografico e simbolico attraverso confronti con altri dipinti di analogo soggetto ma anche celebri sculture come quella di Andrea Sansovino del rivestimento marmoreo della Santa Casa di Loreto. Partendo dalla fonte dell'opera ovvero il Vangelo di Luca, Paraventi ha illustrato capolavori fiamminghi precedenti, come quelli di Dieric Bouts e di Tiziano, a cui Lorenzo Lotto si ispira per la sua personale visione dell'Annunciazione.
L’unicità del dipinto recanatese è rappresentata dall’espressione tenera, sincera, ingenua di Maria, una ragazza colta e investita di un compito più grande di lei, raffigurata non come futura Regina dei Cieli ma come una ragazza timida e spaventata.
Lorenzo Lotto è riuscito a raccontare il fatto evangelico dell’Annunciazione in modo diretto e immediato e nel contempo lo ha arricchito di particolari e simboli religiosi, esprimendone il significato più profondo. “Nell’Annunciazione di Recanati – ha affermato la Paraventi - Lorenzo Lotto è riuscito ad umanizzare il sacro".
“Ieri abbiamo avuto una grande dimostrazione di cosa significhi spirito di comunità. Pieve Torina si è stretta intorno alla sua piazza simbolo, per dar vita a uno scatto che non è solo fotografico, ma anche di orgoglio, di dignità, per riconfermare l’appartenenza a un territorio e il desiderio di questa gente di rimanere qui”.
È il sindaco Alessandro Gentilucci a sottolineare come “fotografiamo ancora macerie e distruzione, fotografiamo una memoria che non possiamo dimenticare, ma che vorremmo metterci alle spalle. E invece questi scatti, oltre al grande senso di comunità, testimoniano purtroppo la mancanza dello Stato nell’assicurare, a sei anni e più di distanza dal sisma, una ricostruzione vera.
Tra le decine di persone che hanno partecipato c’erano anche cittadini ucraini che hanno trovato accoglienza qui, nelle nostre SAE, a testimonianza di come la nostra gente rifiuti la guerra e, nella sofferenza di chi ha perso tutto, continui a dimostrare una straordinaria capacità solidale. Noi non ci dimentichiamo di chi soffre, vorremmo che lo Stato non si dimenticasse di noi”.
Il commento amaro del sindaco viene a margine della presentazione del progetto LO.GUS.TI., una iniziativa realizzata nell’ambito del POR Marche FESR 2014/2020 che mette insieme diversi partner con capofila ARCI Macerata e che vede nell’associazione Effetto Ghergo di Montefano il soggetto attuatore.
“Verrà realizzato un archivio digitale della memoria che attinga al patrimonio fotografico dei cittadini coinvolgendo in questo percorso di ricostruzione storica i nostri giovani perché abbiano contezza del passato recente della comunità” prosegue Gentilucci. “Inoltre, saranno realizzati altri scatti di comunità, come quello di ieri, che ha messo insieme decine e decine di persone, per sensibilizzare l’opinione pubblica su quel che il sisma ha devastato rendendo palese la necessità della ricostruzione”.
All’incontro al Palazzetto dello Sport di Pieve Torina, seguito allo scatto fotografico in piazza, hanno partecipato diversi partner del progetto, tra cui il prorettore dell’Università di Camerino, professor Andrea Spaterna, coordinatore della “Consulta permanente per lo sviluppo” che ha ricordato l’importanza di favorire percorsi che alimentino la crescita anche culturale del territorio in una logica di sistema tra i diversi enti ed associazioni.
Le aziende, a prescindere dal segmento di mercato in cui operano, hanno bisogno di promuovere il proprio marchio, consolidare l’identità dello stesso e rendersi ben riconoscibili rispetto ai principali competitor. A tale scopo, mettono in atto svariate strategie promozionali, utilizzando canali differenziati per raggiungere in maniera puntuale ed efficace il maggior numero di potenziali clienti possibile.
Uno degli approcci più utilizzati a scopo promozionale è il visual marketing, una disciplina che si è sviluppata a partire dagli anni Sessanta e che oggi rappresenta un asset di riferimento per un’ampia gamma di strategie promozionali.
Come funziona il visual marketing
Dal punto di vista teorico, il visual marketing si basa su un semplice presupposto: il consumatore ‘moderno’ ha una percezione dell’oggetto fisico più complessa di quanto non accadesse alcuni decenni fa. In passato, le caratteristiche funzionali e quelle estetiche venivano percepite distintamente; di conseguenza, un oggetto era codificato solo come utensile o attrezzo, ovvero solo in base all’uso pratico. Oggi, invece, il consumatore tende a sintetizzare le prerogative dell’oggetto in una sola ‘immagine’.
Il visual marketing, in particolare, analizza come tale percezione interagisce con il contesto in cui l’oggetto - inteso come ‘immagine’ - viene collocato. In ambito promozionale, questo presupposto teorico viene sfruttato per sviluppare gadget e accessori in grado di esprimere un potenziale comunicativo, ossia di veicolare, mediante le proprie caratteristiche, un messaggio per preciso. In particolare, le aziende - tramite il visual marketing - cercano di esprimere i valori e la mission della propria attività.
Gli strumenti del visual marketing
Le strategie di visual marketing si basano sull’utilizzo di immagini, video, infografiche, meme, loghi, contenuti multimediali e segni grafici. I principi di questa disciplina, però, si possono applicare anche ai gadget personalizzati, una leva di marketing ancora molto sfruttata dalle aziende nonostante il digitale abbia preso il sopravvento.
Gli articoli che maggiormente si prestano alla personalizzazione a scopo promozionale sono certamente gli accessori da ufficio; agende, calendari e penne rappresentano, in tal senso, una soluzione evergreen per gratificare i propri clienti con un omaggio che possa risultare anche utile nelle attività quotidiane.
Oggetti di questo tipo, affinché risultino efficaci dal punto di vista promozionale, devono essere sviluppati e realizzati da esperti del settore, ossia da aziende come duelle-promotions.com, in grado di intercettare le esigenze del cliente e tradurle in un gadget di qualità.
In sintesi, il visual marketing si occupa di sviluppare un messaggio con al centro un oggetto (un gadget, un’immagine, un logo etc.) anziché la sola componente testuale. In tal modo, fa leva su un altro aspetto significativo: la miglior capacità di reazione degli essere umani alla comunicazione non verbale, che risulta generalmente più efficace di quella testuale.
A cosa serve
L’obiettivo primario del visual marketing è quello di rafforzare l’identità del brand e trasmettere un messaggio (associandolo ad elementi ‘visual’) agli osservatori esterni ed ai potenziali clienti. Come già accennato, l’aspetto comunicativo di questo tipo di approccio strategico alla promozione del marchio riguarda i valori e la mission dell’azienda; entrambi possono essere espressi non solo tramite contenuti testuali ma anche visivi e materiali.
Un marchio che vuole sottolineare il proprio impegno a favore della sostenibilità, ad esempio, può scegliere di distribuire gadget ecosostenibili, realizzati con materiali di origine biologica o riciclati.
In aggiunta, la distribuzione di gadget personalizzati di qualità innalza il livello del customer care e contribuisce tanto alla fidelizzazione dei clienti acquisiti quanto al consolidamento dell’immagine e della reputazione dell’azienda.
Associare il proprio brand ad un articolo di qualità, pratico e funzionale, innesca un meccanismo psicologico basato sulla gratitudine, per il quale chi riceve gratuitamente un oggetto personalizzato in omaggio sviluppa un’associazione positiva con il brand stesso o l’azienda.