Il servizio andato in onda ieri sera su Rai3, all’interno dell’inchiesta Let’s Marche, ha messo in luce una serie di problematiche rilevanti nella gestione del turismo regionale, sollevando preoccupazioni e critiche da parte del Partito Democratico delle Marche. La segretaria regionale, Chantal Bomprezzi, ha commentato con dispiacere la seconda parte del reportage, definendola dolorosa per chi tiene veramente alla regione.
L’inchiesta condotta da Lucina Paternesi ha evidenziato numerosi aspetti critici, tra cui gli affidamenti diretti senza gara, la destinazione di milioni di euro a società di cui si sa poco o nulla, e una gestione che appare priva di trasparenza ed efficacia. In particolare, il servizio ha focalizzato l’attenzione sull’ATim (Agenzia per il Turismo e l’Internazionalizzazione), struttura istituita per promuovere il turismo nelle Marche, ma che, secondo la Corte dei Conti, risulta essere un "doppione costoso e inutile" dell'assessorato al Turismo.
Il Partito Democratico denuncia la scarsa efficacia di un sistema che ha visto sprecare ingenti risorse pubbliche senza alcun ritorno concreto per il territorio e per le imprese locali. Bomprezzi ha dichiarato: "Un presidente, che è anche assessore al Turismo, il quale non conosce ciò che delibera e ciò che fanno i suoi nominati è un fatto gravissimo, che non può che indignare tutti i marchigiani". La segretaria ha sottolineato come l’operato delle istituzioni abbia fatto disperdere milioni di euro, mentre le ricadute sul territorio sono state praticamente nulle.
La creazione dell’Atim, che ha comportato un esborso di 12 milioni di euro in soli due anni, è al centro delle critiche. Secondo il Pd, questi fondi "avrebbero potuto essere utilizzati per iniziative concrete, in grado di valorizzare le eccellenze locali e sostenere gli operatori turistici, che invece si trovano ad assistere impotenti a una gestione opaca e inefficace".
"Volano i milioni di euro a destra e a manca, ma le ricadute sul territorio sono nulle", ha dichiarato Bomprezzi, aggiungendo che, con quei fondi, si sarebbero potute finanziare azioni strategiche per il rilancio turistico della regione.
Il Partito Democratico ha annunciato che continuerà a lavorare per fare chiarezza sulla vicenda, chiedendo trasparenza e responsabilità nella gestione delle risorse pubbliche. "Questa è la vera battaglia per le Marche", ha concluso Bomprezzi, esprimendo gratitudine al Gruppo consiliare del Pd per il "continuo impegno a proteggere il territorio da sprechi e opacità, e per riportare al centro le vere priorità per i cittadini e le imprese marchigiane".
I carabinieri della Stazione di Montecassiano hanno arrestato un uomo di 33 anni, di nazionalità albanese e residente a Montecassiano, già noto alle forze di polizia. L'arresto è avvenuto in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Macerata.
L'uomo, che era già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, è stato condannato a 3 anni di reclusione per i reati di maltrattamenti in famiglia e porto abusivo di armi, perpretati fino al mese di giugno 2023. L'arrestato è stato condotto presso la Casa Circondariale di Fermo, a disposizione dell'autorità giudiziaria competente.
Sono in corso le ricerche, anche con accertamenti tecnici riguardanti impronte e tracce biologiche, per risalire all'autista della vettura (probabilmente in uso ad autori di furti) che ieri sera si è data alla fuga dai carabinieri nella zona di Fermignano (in provincia di Pesaro-Urbino), abbandonando poi la vettura dopo uno schianto contro un guard rail sulla strada statale 73.
L'auto era stata rintracciata dai militari intorno alle ore 18:30 su via Donizzetti, alla vista di quest'ultimi si è poi data alla fuga, venendo ritrovata poco dopo sul ciglio della strada statale dopo aver, verosimilmente, perso il controllo e sbattuto contro il dispositivo di sicurezza stradale.
All'arrivo delle forze dell'ordine il veicolo è risultato vuoto. Per questo sono attualmente in corso le ricerche dell'autista da parte dei carabinieri che stanno eseguendo anche accertamenti sulle impronte presenti all'interno della vettura.
Largo successo per la Halley Matelica, che conserva la testa della classifica del girone con la vittoria sulla Vifermeca Castel San Pietro fanalino di coda. Partita con pochi significati, ma che entrambe le squadre hanno provato a onorare al meglio: ha prevalso il maggior tasso tecnico dei matelicesi, peraltro con Mentonelli a riposo precauzionale per un problema alla caviglia, bravi a non commettere l’errore fatto sul campo di Teramo e a scendere in campo con la testa giusta per tutti i 40’.
Il primo quarto è la terra di Zanzottera. L’argentino produce 14 dei primi 17 punti vigorini, ma Castel San Pietro c’è e, pur restando sempre sotto, tiene la scia matelicese per tutto il primo quarto, che chiude sotto di 5 (24-19) solo per il canestro di Dieng sulla sirena. La Halley però sgasa nel secondo periodo, quando fa piovere triple, ben sette, sulla testa dei malcapitati nerazzurri. La Vigor tocca più volte il +20 (46-26 al 15’) e dà spettacolo con un fantastico alley-oop sull’asse Panzini-Morgillo, ma la Vifermerca non molla la presa e con l’energia di Alberti prova a restare aggrappata alla partita (52-36 all’intervallo lungo).
Un fin lì abulico Simone Conti si accende in apertura di terzo periodo e Castel San Pietro si riavvicina più volte fino al -11, ma è l’ultimo lampo per gli emiliani: Zanzottera e Arnaldo suonano la carica, Rolli dirige le operazioni e la Vigor esonda, riportando rapidamente il vantaggio oltre quota 20. Gli ultimi 10’ sono di puro garbage time, con largo spazio anche per i giovani Gaeta e Pali che trovano anche il canestro, e il vantaggio che tocca anche le 30 lunghezze.
La missione è ampiamente compiuta: non spremere i “big”, non rimediare acciacchi ulteriori e portare a casa i 2 punti per conservare il platonico ma pur sempre significativo primo posto. Al big match di sabato sul campo della Logimatic Ozzano si inizierà a pensare da domani.
Così coach Trullo a fine partita: «Avevo chiesto ai ragazzi di giocare una partita seria, memori di quella che non avevamo fatto a Teramo, e sono stati bravi a interpretarla nel modo giusto. Siamo entrati in campo con la mentalità giusta soprattutto in difesa, creando problemi a Castel San Pietro e rendendo così la partita un po’ più facile. In questo modo ho potuto dare spazio anche ai più giovani, siamo contenti a tutto tondo. Ora c’è da preparare una partita ben più importante, quella di sabato a Ozzano, perché questa formula ci porta a battezzare alcune gare invece che altre. Abbiamo ovviamente iniziato a fare i calcoli, per noi lo scenario migliore sarebbe quello con Roseto al sesto posto perché abbiamo il 2-0 con loro, ma dobbiamo pensare in primis ai due scontri diretti che ci restano, con Ozzano e Recanati, e li vogliamo vincere. Sono partite che contano tanto per la seconda fase, per partire già da un buon bottino di punti».
HALLEY MATELICA-VIFERMECA CASTEL SAN PIETRO 89-61
MATELICA: Arnaldo 15, Rolli 16, Panzini 8, Pali 3, Mentonelli ne, Dieng 9, Morgillo 2, Zanzottera 19, Riccio 3, Gaeta 4, Musci ne, Eliantonio 10. All.: Trullo.
CASTEL SAN PIETRO: Conti S. 13, Castellari, Conti L. 3, Grotti ne, Gianninoni 6, Alberti 9, D’Ambrosio 3, Biasich 12, Galletti, Garuti, Torri 3, Zhytariuk 12. All.: Zappi.
ARBITRI: Antonelli, Uncini.
PARZIALI: 24-19, 28-17, 21-12, 16-13
Quando si parla di creare presentazioni efficaci, PowerPoint è il primo nome che ci viene in mente. I PPT sono uno strumento utilizzato da anni negli ambiti educativo, professionale e aziendale. Grazie al suo formato, il PowerPoint unisce estetica e chiarezza visiva, rendendo semplice e intuitiva per il nostro interlocutore la comprensione dell’argomento presentato.
Per rendere chiara ed efficace la nostra presentazione bisogna tuttavia chiedersi come fare un bel PowerPoint, che coinvolga il destinatario e ci aiuti a raggiungere il nostro obiettivo. In questo articolo mostreremo i passaggi necessari alla creazione di una buona presentazione e forniremo dei consigli su come migliorarla e renderla impeccabile.
La progettazione: l’aspetto contenutistico
Quando ci si chiede come fare una presentazione, aprire PowerPoint non è la nostra priorità.
Innanzitutto, bisogna avere ben chiaro l’argomento di cui tratterà la nostra presentazione, il suo pubblico e il messaggio che si vuole trasmettere. La presentazione deve essere persuasiva e deve catturare l’attenzione del pubblico, senza tuttavia farci passare in secondo piano: il PPT deve insomma rafforzare ciò che abbiamo da dire, facendoci da spalla.
Quando si vogliono creare presentazioni PowerPoint efficaci, è importante ricordarsi di togliere informazioni piuttosto che aggiungerle. La presentazione deve contenere il nucleo di quello che andremo a esporre, deve portare al suo interno le informazioni fondamentali del nostro progetto, senza risultare dispersiva o confusionaria.
Finita la progettazione, è ora di occuparci della forma della nostra presentazione.
Le slide: l’aspetto grafico
“Come fare una presentazione?” e “come fare un bel PowerPoint?” sono due domande ben diverse. Finita la progettazione del PPT, ci si deve subito preoccupare dell’aspetto grafico della nostra presentazione. Immagini, font e colori non servono solo ad abbellire il PowerPoint, ma sono il primo indice di una presentazione curata e possono accrescere la nostra credibilità.
I modelli
Come fare un PowerPoint che sia bello e funzionale quindi? La prima cosa da fare è la scelta del modello. Bisogna trovarne uno che sia adatto al tema da presentare, puntando sulla semplicità ed evitando di sceglierne uno che possa distogliere l’attenzione dal testo, che invece deve essere il protagonista.
Il font e i colori
Il font da scegliere e la sua grandezza sono fondamentali. Anche qui la parola chiave è semplicità: usando font particolari c’è il rischio che l’attenzione del pubblico si concentri solo sulle slide piuttosto che su di noi, oppure che il testo sia difficile da leggere.
Anche per questo è importante regolarne la grandezza, facendo delle prove e assicurandoci che il testo possa essere letto facilmente anche a distanza. I font più indicati da utilizzare sono i “Sans serif”, come Arial, Helvetica o Calibri.
I colori giocano un ruolo cruciale sulla leggibilità del testo: assicuriamoci che tra il colore dello sfondo e del font ci sia sufficiente contrasto, ed evitiamo l’uso di colori troppo brillanti che possono infastidire lo sguardo.
Quali sono i colori migliori da utilizzare?
In generale:
- Se utilizziamo uno sfondo scuro, il testo deve essere chiaro. Evitiamo l’uso del rosso, che nonostante sembri un colore abbastanza chiaro, non crea un buon contrasto con i colori scuri. Possiamo utilizzare il bianco e il giallo tenue.
- Se utilizziamo uno sfondo chiaro, è meglio che il colore dello sfondo non sia bianco puro, che può provocare fastidio agli occhi. Può essere una buona soluzione aggiungere una tinta tenue al bianco puro, per contrastarlo.
Il testo
Una volta scelti modelli, font e colori, è il momento di dedicarci alla parte centrale della nostra presentazione, il testo.
A seconda della funzione che ha la nostra presentazione, può essere funzionale dividerla in tre sezioni:
- Introduzione, che presenti l’argomento e il nostro obiettivo;
- Sviluppo, che descriva il tema di cui stiamo trattando, da suddividere in diverse sezioni;
- Conclusione, che riassuma l’argomento e, se necessario, contenga una “chiamata all’azione”.
Ogni slide deve contenere un unico concetto, un singolo punto di interesse, infatti troppe informazioni possono risultare confusionarie per i fruitori. È meglio evitare l’utilizzo di frasi lunghe e complesse, preferiamo piuttosto parole chiave o frasi brevi che riassumano i concetti di cui stiamo parlando.
Hanno grande importanza anche i titoli che diamo a ogni slide. Il titolo deve essere accattivante, deve convincere il nostro pubblico a continuare a leggere la slide e a volerne sapere di più sul punto che andremo ad approfondire. Il titolo può essere anche una domanda, che spinga l’audience a interagire con la presentazione e a cercare una risposta nella slide.
Le immagini e i grafici
Se vogliamo imparare come creare una presentazione che attiri l’attenzione, dobbiamo occuparci anche di inserire immagini e grafici. Questi sono importanti per supportare la nostra tesi, per mostrare dati numerici o per rendere meglio dei concetti sfruttando l’elemento visivo. È necessario scegliere elementi multimediali di alta qualità, in modo che siano ben leggibili, ma senza esagerare con il loro inserimento nel PPT.
È importante scegliere immagini, grafici e tabelle con cura, senza soffermarci sulle prime che troviamo. E tenendo in considerazione anche elementi multimediali che possiamo trovare all’interno di formati che tendiamo a prendere poco in considerazione.
Prendiamo come esempio il PDF: se trovassimo un informazione che vogliamo inserire nel nostro PowerPoint presente all’interno di un documento PDF, la potremo direttamente trasformare da PDF a PPT (servizio offerto, ad esempio, da PDF Guru), risparmiando anche del tempo. Insomma, siamo il più creativi e originali possibile: anche le foto che usiamo aiuteranno a rendere memorabile la nostra presentazione.
Conclusione
Creare un PPT, insomma, non è soltanto accendere il computer e buttare informazioni dentro delle slide, ma è un lavoro che ha bisogno di attenzione e precisione. In questo articolo abbiamo imparato come fare un PowerPoint di tutto rispetto, curando aspetti che spesso sono trascurati. Inizialmente potrà sembrare un lavoro faticoso, ma con la pratica e seguendo questi consigli fare presentazioni diventerà sempre più semplice.
(Credit foto: Pexels)
Al termine dell’incontro tra Cluentina e Vigor Montecosaro, valido per la 18° giornata, l'allenatore Simone Cicarè ha ufficializzato le proprie dimissioni, una decisione maturata dopo le difficoltà incontrate dalla squadra in questa fase di stagione. L’allenatore, con un gesto che riflette il suo grande attaccamento ai colori biancorossi, ha scelto di fare un passo indietro per dare una scossa alla squadra e per permettere un rinnovamento motivazionale in vista delle sfide future.
Nel comunicato ufficiale diffuso dalla società, si legge: "Le motivazioni addotte rappresentano perfettamente l’essenza e la grandezza dell’uomo e dello sportivo, nonché testimoniano l’amore viscerale che Simone Cicarè nutre per i colori biancorossi. Nonostante gli ultimi risultati non soddisfacenti e la posizione stagnante in classifica, il mister ha preso la decisione di rassegnare le proprie dimissioni affinché il gruppo possa ricevere una nuova scossa e nuovi stimoli".
La società non ha mancato di esprimere un sincero ringraziamento a Cicarè per il lavoro svolto in un periodo difficile. "Ringraziamo Simone per quanto ha saputo dare alla società e alla squadra in questi mesi difficili. È appena il caso di dire che rimarrà in società e che la sua collaborazione con il settore giovanile sarà rinnovata con una fiducia e una stima se possibile ancora più forte."
Luca Travaglini nuovo allenatore della Cluentina
Con l’uscita di scena di Simone Cicarè, la società ha subito ufficializzato il nome del nuovo allenatore, Luca Travaglini, che da stasera guiderà la squadra. Travaglini, con una lunga e prestigiosa esperienza in campionati di Promozione, ha allenato con successo compagini come Aurora Treia e Chiesanuova, e la sua esperienza sarà determinante per affrontare al meglio il rush finale della stagione.
"La sua esperienza e competenza nel campionato di Promozione – si legge nel comunicato – saranno utili ai nostri ragazzi che avranno il compito, nelle gare che restano, di profondere ogni stilla delle loro energie per raggiungere una salvezza alla quale la società continua a credere fortemente."
Nuovi innesti in arrivo
Infine, la società ha anticipato che nei prossimi giorni saranno ufficializzati i nomi degli ultimi due giocatori acquisiti durante l'attuale finestra di mercato, con l’obiettivo di rinforzare ulteriormente la squadra e sostenere l'operato del nuovo tecnico. La società Cluentina ha concluso il proprio comunicato con un sentito augurio di buon lavoro a Luca Travaglini, con l’auspicio che possa portare nuova energia e determinazione alla squadra. La fiducia è alta, e la società continua a credere fermamente nella possibilità di una salvezza.
Tante volte ci si è andati vicini. Tante volte l’urlo di gioia è rimasto bloccato in gola. Oggi i tifosi maceratesi possono finalmente sprigionare la loro contentezza: la quinta giornata di ritorno della Serie A2 Credem Banca ha un sapore dolcissimo che è quello della prima vittoria in trasferta in stagione per la Banca Macerata Fisiomed. I maceratesi, oggi in versione biancoverde, si impongono 1-3 con tecnica e carattere sulla Emma Villas Siena aggiungendo tre punti fondamentali in ottica salvezza. Grande prestazione esterna dei maceratesi che superano i padroni di casa in tutti i fondamentali, meritandosi di festeggiare al PalaEstra. L’MVP di oggi è il subentrante Sanfilippo, grande apporto alla squadra, 8 punti e 70% in attacco per lui.
La partita:
Al PalaEstra i padroni di casa si presentano con la temibile diagonale Nevot-Nelli, gli schiacciatori sono Randazzo e Cattaneo, i centrali Trillini e Rossi, il libero è Bonami.
Macerata cerca punti preziosi con i suoi sette uomini standard. Marsili-Klapwijk è la diagonale principale, Ottaviani-Valchinov gli schiacciatori-ricevitori, Fall-Berger al centro, Gabbanelli in seconda linea.
Primo set. La partita si apre in parità con qualche errore e buone giocate da entrambi i lati. Ottaviani col 6-9 prova a dare il primo strappo al match ma Castellano, poco dopo, è costretto a fermare tutto dopo tre punti consecutivi senesi (9-9). Al rientro, è sempre lo schiacciatore laziale a dare la scossa con un mani-out davvero intelligente. L’ace di Klapwijk spinge Macerata al +3 (12-15), ma diversi muri casalinghi bloccano la verve degli ospiti biancoverdi. Si rimane bloccati nella rotazione P1 fino al 18-17 Siena. Entra Ferri per Klapwijk e il finale è sul fil di cotone. Il secondo tocco sbagliato sul 23-21 è sanguinoso, la Emma Villas si aggiudica poi il primo set, 25-21.
Secondo set. Sanfilippo per Berger in campo. 2-4, battuta e muro fanno la differenza per Macerata che continua a far vedere le buone cose già viste nel precedente parziale. Il vantaggio si allarga con un Klapwijk sugli scudi, è 8-14 grazie a un muro composto sull’attacco di Nelli (6 punti nel set precedente per lui). È lo stesso opposto che prova a far riavvicinare l’Emma Villas con un mezzo ace e il successivo attacco vincente. Macerata resiste per un set che riaprirebbe la partita, 13-18 in primo tempo con Sanfilippo. Una splendida difesa in campo biancoverde viene concretizzata poi da Klapwijk ma è l’ace fortunoso di Marsili che spinge la Banca Macerata Fisiomed sul 13-20. La contesa si ferma per un videocheck più lungo del normale, ma rimane in temperatura il sinistro di Klapwijk (16-22). Chiude sempre l’opposto olandese, 19-25.
Terzo set. Parziale che si apre in equilibrio, ma l’attacco di Ottaviani sull’asta regala il primo +2 del set ai toscani (7-5). Il vantaggio casalingo dura pochissimo per un incomprensione nella loro metà campo, Macerata ringrazia e ri-impatta con una splendida pipe di Valchinov (8-8). Partita molto intensa e fisica, i dettagli conteranno: un primo videocheck dà ragione a Macerata che può allungare anche sul +3 grazie a una spallata di Valchinov, ma la successiva invasione del bulgaro rimette tutto in parità a quota 12. La parità sul 16 è il manifesto che la Banca Macerata vuole vincere: prima l’attenzione di Ferri, poi la classe di Ottaviani, grande azione. Si arriva al rush finale sul 20-18 con una magia di Nevot, Klapwijk sbaglia dai 9 metri per il 22-21 Siena dopo l’imperioso muro di Fall. Battuta come esordio per Dimitrov sul 22-23, Ottaviani regala il primo setball meritato, l’urlo di gioia può sprigionarsi grazie all’errore di Nelli (24-26).
Quarto set. Parziale che potrebbe significare vittoria per i biancoverdi, la prima stagionale in trasferta. Macerata parte decisa come aveva finito, subito +2 con Klapwijk. Siena non ci sta e si susseguono una serie di capovolgimenti di fronte la cui risultante è comunque una sostanziale parità. Il successivo break arriva sull’6-6 (battuta Fall) e concretizza con l’attacco di Klapwijk: 7-11. Macerata vede il traguardo prima con l’errore di Randazzo (9-13) e poi con il muro di Valchinov (10-15). Klapwijk è una certezza in ogni fondamentale, la Banca Macerata Fisiomed allunga 11-17. Entra Ferri nel finale, Siena prova ad accorciare col muro del -4 ma l’errore del suo principale regista regala a Macerata una prima vittoria esterna dal sapore dolcissimo: 21-25!
Gabriele Sanfilippo, centrale: "Una parola per descrivere la vittoria? FINALMENTE. Era importante, dopo la sconfitta di Palmi, riprendere il nostro cammino per raggiungere l'obiettivo che ci siamo prefissati. Finalmente ci siamo riusciti anche fuori casa e questa (vittoria, ndr) ci consente di prepararci meglio anche al prossimo scontro diretto contro Reggio Emilia. Sfruttiamo questa vittoria per andare in palestra questa settimana con grande voglia di fare, di portare un altro risultato utile in casa".
Emma Villas Siena – Banca Macerata Fisiomed 1-3 (25-21, 19-25, 24-26, 21-25)
Emma Villas Siena: Trillini 11, Nevot, Nelli 18, Rossi 5, Randazzo 15, Ceban 2, Cattaneo 12, Bonami (L1). NE: Melato, Araujo, Alpini, Barbanera, Coser (L2). All. Gianluca Graziosi, Ass. Marco Monaci.
Banca Macerata Fisiomed: Pozzebon, Marsili 4, Ferri 1, Valchinov 16, Ottaviani 13, Fall 11, Sanfilippo 8, Dimitrov, Klapwijk 24, Berger 2, Gabbanelli (L1). NE: Ichino, Cavasin, Palombarini (L2). All. Castellano Maurizio, Ass. Domizioli Federico
Arbitri: Russo Roberto e De Simeis Giuseppe
MVP: Sanfilippo
Note: Durata set: 31’, 30’, 34’, 31’ per due ore e 6 minuti.
Battute punto Macerata 6 con 14 errori, Siena 1 con 10 errori. Muri punto Macerata 12, Siena 8. Attacco punto Macerata 47%, Siena 44%. Ricezione positiva Macerata 54% (32% perfetta), Siena 43% (31%).
(Photo credits: Valeria Lippera)
La stagione del circolo CAEM/Lodovico Scarfiotti ha preso avvio da Macerata, con la prima prova del campionato Formula Crono ASI, regolarità per auto d’epoca a cronometri liberi.
E’ stata una positiva 18esima edizione di “240 minuti sotto le stelle” ma anche sotto la pioggia e al freddo..., tutto normale ma se n'era persa l’abitudine. L’Amministrazione Comunale di Macerata con l’assessore allo Sport Riccardo Sacchi ha salutato tutti gli equipaggi partecipanti assieme al commissario delegato ASI Alessandro Forcelli e al presidente del club Mirko Recanatesi, prima del via da Piazza della Libertà, come di consueto dato al crepuscolo.
A misurarsi con le 66 prove di abilità suddivise in sei sezioni, sono stati 53 equipaggi provenienti da numerose regioni d’Italia, che hanno dovuto coprire un percorso di circa 100 km nel maceratese, misurandosi con la precisione a cronometro prima nel parcheggio del palasport di Fontescodella a Macerata poi a Montelupone presso la sede della GM Meccanica, successivamente nella Zona Industriale di Porto Recanati, prima di un’apprezzata sosta ristoro nella cittadina conosciuta per il turismo balneare, che ha spezzato piacevolmente il ritmo dell’impegno sportivo prima della ripartenza per l’itinerario di ritorno verso Macerata.
Effettuato il secondo passaggio sulle prove di Porto Recanati e di Montelupone, l’ultima sezione al Centro Fiere di Villa Potenza ha chiuso l’interessante confronto tra gli specialisti della regolarità, che hanno di nuovo riempito di colore Piazza della Libertà con le loro belle auto d’epoca costruite tra gli anni sessanta e l’inizio degli anni novanta.
Ad aggiudicarsi il primo posto assoluto sono stati i giovani romani Alessandro Formiconi e Luigi Ruggeri su A112 Abarth del 1980, capaci di contenere gli errori entro i 5 centesimi di secondo in ben 47 delle 66 prove. Con 510 penalità hanno preceduto i perugini Alessandro Valentini e Gemma Ciabilli su Innocenti Mini Cooper 1300 del 1972, reduci dal successo del 2024. Al terzo posto i settempedani Paolo Pieroni e Sokol Rica su A112 del 1970, al quarto gli assisani Francesco Marchetti e Tim Pellegriti su A112 del 1972 e quinti i viterbesi Fabio Gregori e Cristina Maggio Aprile su A112 del 1978. Ad aggiudicarsi la classifica femminile l’equipaggio Loredana Bonfigli e Maurizio Di Luca, marchigiani di Servigliano, su Alfa Romeo Alfetta GT del 1974, mentre il premio come migliore equipaggio Young è andato ai molisani Daniele Corona e Giovanni Felice su Lancia Fulvia Montecarlo del 1975.
Al termine tutti soddisfatti, grazie allo staff del CAEM/Scarfiotti che si è prodigato al massimo con il responsabile Andrea Carnevali ad allestire i dettagli dell’evento e la squadra che ha assicurato uno svolgimento lineare dell’intera manifestazione com’è stato ribadito a più voci durante le premiazioni nella splendida cornice del Teatro della Società Filarmonico-Drammatica messa a disposizione dall’Amministrazione Comunale di Macerata. I ringraziamenti vanno estesi anche a Tecnostampa, Water M, Pigini Group, BCC Recanati e Colmurano, Autofficina F.lli Zacconi, GM Meccanica, Concessionaria Emilcar, Ca.Bi. Gomme, Papa Nicola impresa edile, Falegnameria Salvucci, TEC Antifurti e RC Impianti Termosanitari.
Al Comunale di Fabriano, Fabriano Cerreto e Montefano non vanno oltre un pareggio senza reti al termine di una sfida equilibrata, giocata su buoni ritmi ma senza particolari guizzi sotto porta. Il match, valido per la ventesima giornata del campionato di Eccellenza Marche, lascia l'amaro in bocca soprattutto agli ospiti, che nel secondo tempo hanno avuto le occasioni migliori per sbloccare il risultato.
La prima occasione degna di nota arriva al 12' per il Fabriano Cerreto: Proietti Zolla recupera palla sulla trequarti, si porta sul fondo e crossa sul secondo palo per Trillini, che prova una coordinazione al volo mandando la palla fuori di poco. Due minuti dopo, una punizione laterale di Palmieri attraversa pericolosamente l'area del Montefano, ma nessuno riesce a intervenire per il tap-in. La risposta del Montefano arriva al 15': Papa affonda sulla destra e mette un cross rasoterra nell'area piccola, ma Mazzoni si avventa sul pallone in tuffo, anticipando Nardacchione. I viola provano a rendersi pericolosi anche su punizione al 24' con Ferretti, ma la conclusione dal limite non impensierisce il portiere. L'ultimo sussulto del primo tempo arriva al 42': Papa, su un corner battuto da Ferretti, addomestica il pallone e calcia di destro, ma il tiro è centrale e viene parato senza difficoltà.
Nella ripresa il Montefano alza il baricentro e va vicino al gol in più occasioni. Al 33', Bonacci, appena entrato, riceve un'imbucata di Alla e incrocia un mancino rasoterra: la palla sfiora il palo e termina sul fondo. Due minuti dopo, un'altra grande opportunità per i viola: Bonacci fa da torre di testa per Ferretti, che in spaccata manca l'impatto decisivo per questione di centimetri. Il Fabriano Cerreto, invece, si fa vedere solo nel finale. Al 48', Carnevali colpisce di testa sugli sviluppi di una punizione laterale, ma David vola e salva il Montefano con una parata spettacolare.
Lo 0-0 finale premia la solidità difensiva delle due squadre, ma lascia qualche rimpianto al Montefano, che nel secondo tempo ha avuto le migliori opportunità per portare a casa i tre punti. La prestazione di David, decisiva nel finale, e la vivacità di Bonacci, entrato dalla panchina, sono state le note più positive per i viola, che salgono a quota 22 punti e rimangono al decimo posto in classifica.
La Civitanovese non va oltre lo 0-0 contro la Roma City nella ventesima giornata del campionato di Serie D. Una partita avara di emozioni al Polisportivo, dove le condizioni del campo hanno influito sulla qualità del gioco, rendendo difficile lo sviluppo di manovre fluide per entrambe le squadre.
Mister Stefano Senigagliesi schiera un 4-4-2, facendo esordire gli ultimi arrivati: l'attaccante Vila, titolare dal primo minuto e sostituito al quarto d'ora del secondo tempo da Padovani, e l'esterno classe 2005 Aprea, subentrato a Brunet al 19'. Vila ha cercato di lasciare il segno già al 21' del primo tempo con una girata in area che non ha però trovato fortuna.
La Civitanovese ha mostrato una discreta intensità nella prima frazione, sfiorando il vantaggio in due occasioni: prima con un colpo di testa di Bevilacqua al 38' e poi con un tentativo di Domizi che cercava di innescare proprio Bevilacqua, anticipato sul più bello dal portiere Salvati al 42'.
Nel secondo tempo, però, i rossoblù hanno faticato a trovare spazi e costruire vere opportunità da rete. Unico spunto interessante quello di Macarof, che al 17' ha cercato di sorprendere dalla linea di fondo, ma senza successo. Con il passare dei minuti è cresciuto il Roma City, che ha rischiato di portare a casa il bottino pieno: al 40' Gelonese ha colpito un palo sugli sviluppi di un corner, mentre nel finale è salito in cattedra il portiere rossoblù Petrucci, decisivo al 47' con un autentico miracolo su Fradella e pronto a bloccare nuovamente il tiro dello stesso attaccante.
Assenti capitan Visciano per squalifica e Buonavoglia per infortunio, la Civitanovese non è riuscita a sfruttare il fattore campo e, nonostante un primo tempo attento, ha sofferto nella ripresa. La squadra di Senigagliesi dovrà ora prepararsi a un incontro fondamentale: domenica prossima sarà ospite del Notaresco, fanalino di coda del girone, in una sfida da vincere a tutti i costi per non perdere terreno in classifica.
(Foto di Enio Torresi)
Le CBF Balducci HR Macerata supera l’ostacolo Imola al Fontescodella con una prestazione di grande concretezza e continuità: 3-0 in poco più di un’ora per le arancionere contro la Clai Volley nella settima di ritorno della Serie A2 Tigotà, un risultato che vale la dodicesima vittoria stagionale e permette di continuare la corsa in classifica a quota 36 punti, al terzo posto sempre in scia a San Giovanni in Marignano e Messina. MVP di giornata l’argentina Bulaich con 11 punti e il 64% in attacco, top scorer Decortes con 19 palloni messi a terra, ma tutte le maceratesi scese in campo oggi hanno spinto sull’acceleratore, confermando la crescita continua fatta vedere nelle ultime gare. I 10 muri e i 4 ace messi a segno fanno il resto, Imola (con la regista Drewnick all'esordio e l'ex di turno Pomili out) si aggrappa solo ai 12 punti di Mescoli ma si ferma al 25% in attacco contro il 54% delle padrone di casa. Da segnalare il ritorno in campo di Busolini da titolare dopo un anno dall’infortunio al ginocchio: per lei 6 punti con 2 muri vincenti.
Coach Lionetti parte oggi con Bonelli-Decortes, Mazzon-Busolini, Battista-Bulaich, Bresciani libero. Coach Caliendo sceglie Drewnick-Stival, Melandri-Ravazzolo, Bulovic-Mescoli, Mastrilli libero.
Dominio arancionero nel primo set: un attacco vicino al 60%, gli 8 punti di Decortes (62% con 2 muri vincenti) fanno subito la differenza, Imola è in difficoltà (14% in attacco) e il risultato finale è un netto 25-10 per la CBF Balducci HR. Nel secondo set le maceratesi continuano a tenere alto il livello di gioco in ogni fondamentale: 3 muri e 1 ace, più altri 7 punti di Decortes sanciscono il 25-18, per la Clai Mescoli attacca al 60% (4 punti). Sulla stessa linea il terzo set, la prestazione corale delle ragazze di Lionetti prosegue: Bulaich sale in cattedra con 6 punti e l’83% in attacco, altri 4 muri arancioneri spengono ogni velleità delle romagnole: 25-14 il finale.
LA PARTITA
Coach Lionetti parte oggi con Bonelli-Decortes, Mazzon-Busolini, Battista-Bulaich, Bresciani libero. Coach Caliendo sceglie Drewnick-Stival, Melandri-Ravazzolo, Bulovic-Mescoli, Mastrilli libero.
Partenza sprint per le arancionere che vanno subito sul 4-0, guidate dai colpi di Decortes, che piazza anche il muro del 6-1, arriva il contrattacco di Bulaich per l’8-2. Decortes mette l’ace del 10-3 e il colpo dell’11-3 da seconda linea, Mazzon c’è (12-4) mentre Stival commette due errori che lanciano la CBF Balducci HR sul 15-4. Battista mette giù il 17-6, arriva l’ace di Ravazzolo con l’aiuto del nastro (17-8), Busolini va a segno (18-8), Decortes ferma Melandri (19-8). Bulaich infila il 20-8 in mezzo al muro e anche il mani out del 21-9, Decortes va di nuovo a segno (23-9), c’è l’ace di Busolini col nastro (24-9), chiude Mazzon 25-10.
Primo break maceratese nel secondo set con Decortes (4-2) in contrattacco, suo anche l’ace del 6-3, Bulaich vince il contrasto a rete per il 7-3. Battista piazza il pallonetto (9-5), Busolini mura il 10-5, mette la fast dell’11-6 e un altro muro per il 13-7, il contrattacco di Decortes vale il 15-8. Sempre l’opposta arancionera firma il 17-10, c’è spazio per Orlandi per Mazzon, Mescoli ferma Decortes (18-13) ma si rifà subito con il muro del 20-14. Entra Sangugni per Battista, Bulaich va a segno (21-15), Bulovic sbaglia (23-17): il set si chiude sull’errore di Ravazzolo (25-18).
Imola prova a reagire in avvio di terzo set (2-4), ma Bulaich rimedia subito (4-4), il muro di Bonelli riporta avanti le arancionere (6-5), quello di Bulaich vale il 7-5. L’argentina allunga ancora in contrattacco (9-5) e piazza anche il 10-6, Battista firma il mani out (11-6) e il lungolinea del 12-6. C’è Visentin per Bulovic nella Clai Imola, Mazzon mura due volte (14-6), c’è anche Migliorini per Ravazzolo al centro nelle romagnole: Stival guadagna il contrattacco del 14-9, Battista risponde con quello del 16-9. Decortes trova il tocco del muro (18-12), arrivano due errori di Imola in attacco (20-12), Bulaich firma il 21-12, Battista l’ace del 22-12. Mescoli non trova il campo (24-13), chiude Mazzon 25-14.
IL TABELLINO
CBF BALDUCCI HR MACERATA - CLAI IMOLA VOLLEY 3-0 (25-10 25-18 25-14)
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Mazzon 10, Bonelli 2, Battista 12, Busolini 6, Decortes 19, Bulaich Simian 11, Bresciani (L), Sanguigni, Orlandi. Non entrate: Caruso, Morandini, Allaoui, Fiesoli, . Allenatore Lionetti.
CLAI IMOLA VOLLEY: Bulovic 2, Ravazzolo 4, Stival 3, Mescoli 12, Melandri 4, Drewnick 1, Mastrilli (L), Visentin 1, Gambini (L), Migliorini, Stafoggia, Rizzieri. Non entrate: Pomili. Allenatore Caliendo.
Arbitri: Viterbo, D'Argenio.
Note - Spettatori: 470, Durata set: 20', 24', 21'; Totale: 65'. MVP: Bulaich Simian.
(Foto: Roberto Bartomeoli)
LE DICHIARAZIONI
Valerio Lionetti (head coach CBF Balducci HR Macerata): “È stata una buonissima prova corale di tutta la squadra, sono molto contento perché abbiamo mantenuto il livello di attenzione molto alto per tutto l’arco della partita, che è la cosa su cui lavoriamo dall'inizio dell'anno, quindi è bello vedere un po' i frutti del lavoro che si fa in palestra. È bello vedere anche quando alcune cose non vanno che vengono sistemate durante l'incontro, insomma è stata una partita molto buona da quel punto di vista ed è quello che avevo chiesto tra l'altro. Imola, come sapevamo dal match di andata, è una squadra che difende moltissimo, ti snerva parecchio perché è una squadra che non sbaglia niente, era molto facile cadere nel nervosismo e fare errori o prendere delle murate: questa cosa qua assolutamente non è stata fatta, abbiamo secondo me interpretato nel modo migliore la gara”.
Federica Busolini (centrale CBF Balducci HR Macerata): “Sono molto soddisfatta di come è andata oggi, anche perché facendo un breve calcolo era un anno che non giocavo una partita intera quindi c'era anche un po' di tensione iniziale. Detto ciò, sono anche molto contenta di quello che ha fatto la squadra perché cominciamo a dare anche molta costanza al lavoro che facciamo in settimana e ai risultati che otteniamo la domenica. Adesso ci manca poco per finire questa Regular Season che comunque è stata complicata, perché le squadre sono tutte molto ostiche da affrontare, ognuna ha un punto di forza diverso. Poi, sicuramente, comincerà una fase più complessa, magari anche maggiore tensione perché le squadre alla fine saranno tutte forti, e dovremo essere brave a mantenere sempre costanza e grinta in tutte le partite”.
Daniela Bulaich (schiacciatrice CBF Balducci HR Macerata): “Sono felice per la partita che fatto ha la mia squadra, sapevamo che Imola è una formazione non muore mai: noi abbiamo fatto un bel lavoro in settimana e oggi in campo abbiamo spinto ancora di più, quindi credo che sia visto. Piano piano stiamo arrivando ad un livello sempre più alto, è positivo verso la fase più importante della stagione”.
Un tuffo nel passato, un viaggio tra i sapori autentici di un tempo. La Delegazione di Macerata dell’Accademia Italiana della Cucina ha dedicato la prima conviviale del 2025 ad un prodotto simbolo del territorio: le paccucce di Colmurano.Un’iniziativa che ha permesso di riscoprire una tradizione culinaria antica e genuina, legata indissolubilmente all’identità di un intero paese.
Le paccucce, spiegano il delegato Pierpaolo Simonelli e la simposiarca Mara Gasparrini, non sono semplici spicchi di frutta secca. Rappresentano un vero e proprio rituale, tramandato di generazione in generazione, che affonda le radici in un’epoca in cui l’autoproduzione e la conservazione degli alimenti erano fondamentali per la sopravvivenza.
La presidente dell’Associazione delle Paccucce di Colmurano, Monica Erodiade e il l vice presidente e fondatore, Emilio Seri, hanno raccontato come le paccucce sono tornate alla ribalta nella tradizione colmuranese; il 1978, è l’anno di nascita dell’Associazione che da allora valorizza e promuove questo prodotto tutto locale: mele rosa dei Sibillini, vino cotto di Loro Piceno e la paziente conservazione prima di gustarle.
Un dato storico importantissimo: nella biblioteca di Forlì è custodito un documento datato 1385 che riporta la ricetta delle paccucce.
Ma quale è la ricetta? Anticamente, a Colmurano, le mele venivano raccolte in anticipo, tagliate a spicchi e poi essiccate al sole o nel forno. Successivamente, venivano conservate in barattoli di vetro, ricoperte di vino cotto o mosto. Un metodo ingegnoso che permetteva di gustare la frutta durante tutto l’anno, soprattutto nei lunghi e freddi mesi invernali. E’ così che grazie a tale maestria i Colmuranesi sono anche chiamati “Paccuccià”
Ma le paccucce di Colmurano sono molto più di un semplice dolce. Sono un simbolo di un’agricoltura sostenibile e rispettosa dell’ambiente, un patrimonio culturale da tutelare e valorizzare. Non a caso, hanno ottenuto la prestigiosa denominazione comunale (DECO), diventando un prodotto bandiera del territorio.
La riscoperta delle paccucce rappresenta un’opportunità unica per promuovere il turismo enogastronomico nel maceratese. Questo prodotto tipico, infatti, è un elemento distintivo dell’offerta turistica locale, e può attirare visitatori nazionali ed internazionali alla scoperta dei sapori autentici del territorio.
Come sottolineano gli esperti, le paccucce possono essere utilizzate in numerose ricette, sia dolci che salate, e abbinate ad altri prodotti tipici del territorio, come i formaggi, i salumi e i vini locali.
La storia delle paccucce è un esempio di come la tradizione possa essere un punto di partenza per innovare e creare nuove opportunità di sviluppo. Grazie all’impegno delle istituzioni, degli operatori del settore e dei cittadini, le paccucce di Colmurano sono destinate a un futuro radioso, portando con sé i profumi e i sapori di un passato che non vogliamo dimenticare.
Vince e convince il Chiesanuova Calcio che al “Sandro Ultimi” batte per 2-1 il Matelica di Mr. Ionni, inseguendo la capolista Maceratese a -3. È iniziato nei migliore dei modi il 2025 per i ragazzi del presidente Luciano Bonvecchi, conquistando la terza vittoria consecutiva.
Prestazione eccellente dei ragazzi di Mr. Mobili, dove nel primo tempo ha dominato il Matelica, siglando i gol 1 per tempo. Sicuramente per la mole di gioco e le occasioni da rete il risultato finale penalizza Canavessio &C.
Parte bene il Chiesanuova. Al 13° bel cross di Persiani dalla destra in area, Sbarbati di testa sfiora il gol alla destra di Ginestra. Al 19° ci prova capitan Mongiello, supera 2 avversari, gran tiro palla di poco alto sulla traversa. Il Matelica non riesce a creare problemi alla retroguardia biancorossa, ed al 25° il bomber Sbarbati oggi incontenibile sfugge dalla sinistra, dal fondo fa partire un gran tiro, ma Ginestra si supera e palla in corner. Al 26° su corner di Mongiello è ancora Sbarbati (lo squalo) va vicino al gol, palla di poco al lato. Al 28° il Chiesanuova va in gol con capitan Mongiello, gran tiro palla in rete, ma l’assistente annulla per fuori gioco. Al 34’ è ancora Sbarbati che costringe Ginestra al miracolo, palla in corner.
Sulla battuta al 35’ va Mongiello, palla sul 2° palo, semirovesciata sul secondo palo di Monaco in area, subentra Canavessio che infila Ginestra per l’1-0. Chiude il 1° tempo con il Chiesanuova padrone del campo, senza un’azione rilevante del Matelica. Ripresa: al 50’ ci prova Persiani, palla di pochissimo alta sulla traversa. Al 55’ ancora Chiesanuova vicino al raddoppio on un rasoterra secco di Pasqui, palla di poco al lato di Ginestra. Al 65’ ancora il Chiesanuova pericoloso su calcio piazzato di Monaco, palla di poco alta. Il raddoppio è nell’aria e arriva puntuale al 67’ Ginestra disinnesca in uscita Mongiello, esce fuori area, palla al piede e sbaglia il disimpegno, Persiani intercetta e con un pallonetto dai 35 metri siglando un gran gol per il 2-0. Al 73’ è ancora Persiani dove si vede negare il 3° gol con un salvataggio sulla linea del nuovo acquisto Siciliano. È un assedio del Chiesanuova. Al 78’ ci prova il bomber Iori con un diagonale, ma la palla finisce a lato.
Il Matelica da segni di vita, a 10’ dal termine prova a riaprire la gara con Strupsceki che ha conquistato un calcio di rigore con un’ingenuità di Canavessio, per il signor Spadoni di Pesaro è calcio di rigore, che Iori trasforma con freddezza. Al 94’ il Matelica spaventa il “Sandro Ultimi” con un colpo di testa di Aquila che di testa manda la palla di poco al lato. Sarebbe stata un’ingiustizia.
Chiesanuova FC ASD: Ajradinoski, Tempestilli (70’ Morettini), Ciottilli, Palladini, Canavessio,
Monaco, Pasqui (85’ Russo), Tanoni, Sbarbati (91’ Vitucci), Mongiello (89’ Tacconi), Persiani.
All. Mobili Roberto A disp: Fatone, Poinsel, Bambozzi, Priori, Sfasciabasti.
MATELICA CALCIO: Ginestra, Montella, Merli (79’ Giovannini), Lucarini, Siciliano, Gomis
(61’ Mengani E), Aquila, Frulla, Iori, Mazzoni (71’ Amico), Strupsceki. All. Ionni Ettore
A disp: Ripani, Zappasodi, Ziroli, Mengani N, Antonioni, Bagnolo.
Arbitro: Spadoni di Pesaro Assistenti: Belogi di Ancona e Censori di San Benedetto
Rete: 35’ Canavessio – 67’ Persiani – 80’ Iori (rigore)
Note: Corner 9-1; Recupero 2' e 6'
Ammoniti: Pasqui – Monaco – Persiani – Tempestilli – Palladini – Sbarbati – Persiani – Gomis – Lucarini – Montella.
Un'ottima Maceratese si è imposta 2-0 sull'Atletico Mariner sul tappeto verde dell'Helvia Recina Pino Brizi. Una vittoria che dà continuità dopo quella di Fermignano e che porta le firme di Cognigni sul finire di primo tempo e di Ruani ad inizio ripresa. Successo che la Maceratese ha dedicato a Sergio Macellari, scomparso questa notte all'età di 86 anni. L'unica nota negativa del pomeriggio biancorosso è stato l'infortunio di Nasic, uscito in barella con le mani in volto. Per il centrocampista si teme un infortunio grave al ginocchio.
Possanzini manda in campo la sua squadra con Mastrippolito terzino sinistro al posto di Vanzan, che parte dalla panchina dopo la febbre degli ultimi giorni, con Nicolosi al centro al fianco di Lucero. In attacco Marras, Ruani e Vrioni a supporto di capitan Cogngini. La Rata parte subito forte e al 6' si costruisce subito un'occasione importante, con Marras che servito in area da Congigni calcia a lato di poco. Al 15' grande azione personale di Vrioni, che entra in area e serve all'indietro Ruani che però mette incredibilmente alto da pochi passi. La Maceratese gioca stabilmente nell'area avversaria: ancora Marras, questa volta dal limite, chiama Amato alla grande parata. Al 28' padroni di casa anche sfortunati, col tiro a botta sicura di Nasic che colpisce in pieno la traversa. Lo stesso centrocampista qualche minuto dopo si accascia a terra in seguito ad un contrasto di gioco e chiama immediatamente l'ingresso dello staff medico. Nasic è costretto a uscire in barella, accompagnato dai due capitani Cognini e Napolano e dal supporto di tutto l'Helvia Recina. Le prime impressioni fanno pensare ad un grave infortunio al ginocchio ma si attendono aggiornamenti. Il gioco riprende, col Mariner che al 40' si affaccia per la prima volta dalle parti di Gaglairdini con un tiro innocuo di Napolano. Sull'altro versante la Maceratese recrimina per un contatto sospetto in area fra Cognigni e De Vito. Quando le squadre sembrano andare a riposo sullo 0-0 arriva il gol del vantaggio locale: sempre Marras a crossare in maniera precisa sul secondo palo a trovare la sponda di Lucero, pallone che latita sulla linea di porta e il condor Cognigni la spinge dentro di testa. Maceratese in vantaggio e Curva Just in visibilio. Si va a riposo su questo risultato.
La ripresa si apre subito con un episodio chiave: un cross di Vanzan, rientrato dagli spogliatoi al posto di Nicolosi, trova un tocco di mano da parte di Marcucci: l'arbitro non ha dubbi e assegna il calcio di rigore. Sul dischetto va Ruani, che sceglie la soluzione centrale parata da Amato. Sulla respinta il numero 10 biancorosso è il più lesto di tutti e fa 2-0. A questo punto la Maceratese gioca sulle ali dell'entusiasmo, contro un Atletico Mariner che accusa il colpo. Al 22' è ancora Marras a flirtare col gol, ma è Amato è ancora bravo a respingere. La Rata controlla e gestisce il vantaggio, anche se nel finale è Gaglairdini a dover compiere un grande intervento negando il gol a Cialini. Finisce 2-0, con la Maceratese che sale a quota 41 e va a festeggiare con i propri tifosi la prima vittoria interna del 2025. Vincono anche Chiesanuova (2-0 sul Matelica) e K Sport Montecchio (2-0 sull'Urbania). Rimane perciò invariata la situazione in vetta, con la Maceratese prima a +3 sulle due isneguitrici.
(Foto di Francesco Tartari)
Venerdì 20 dicembre nell'Auditorium dell'IlS "Matteo Ricci" di Macerata, si sono tenuti due seminari di pedagogia che hanno coinvolto docenti e studenti delle classi quinte del Liceo delle scienze umane, relatore il prof. Sabino Pavone, presidente e docente della Libera Scuola Steiner-Waldorf "Novalis" di San Vendemiano, fondatore della Libera Associazione Italiana di Pedagogia steineriana e coordinatore nazionale della formazione Steiner-Wlaldorf in Italia.
L'iniziativa, promossa dalla dirigente dott.ssa Rita Emiliozzi, rientra nel "Progetto Orientamento", coordinato dai docenti Chiara Angeletti e Francesco Pampana. Un progetto, ormai alla sua terza edizione, che intende valorizzare la specificità e l'identità dell'indirizzo liceale delle Scienze Umane, offrendo agli studenti delle classi quinte l'opportunità di conoscere e approfondire diversi modelli pedagogici in un 'ottica orientativa, ricavando da ognuno indicazioni e stimoli per la costruzione del proprio progetto di vita. Nell'incontro del mattino il prof. Pavone ha parlato agli studenti dei "processi di apprendimento nella scuola e nella vita", in quello del pomeriggio, invece, ha coinvolto insegnanti, educatori e genitori sul significato dell' "essere adolescenti nel III millennio, tra eternità e Spirito del tempo".
“L'evento ha suscitato molto interesse - fa presente il prof. Francesco Pampana, tra gli organizzatori dell’evento - Il prof. Pavone ha saputo trasmettere con competenza, efficacia e uno stile coinvolgente lo spirito e i principi sui quali si fonda il modello pedagogico ideato da Rudolf Steiner nel 1919 e praticato oggi da più di 40 scuole in Italia, ma diffuso e apprezzato in tutto il mondo”. "I seminari svolti – sottolinea la dirigente scolastica Rita Emiliozzi – testimoniano l’impegno del nostro Istituto nell’esplorare prospettive educative innovative e autorevoli, dai quali trarre spunti preziosi da integrare nella didattica quotidiana, sempre nell’ottica di promuovere lo sviluppo delle competenze essenziali nei nostri studenti".
La pedagogia steineriana, prendendo le mosse da una visione olistica dell'essere umano, valorizza i talenti e l'individualità di ogni studente nelle tre dimensioni dell'intelletto, del sentimento e della corporeità e, al contempo, si propone di sviluppare il senso di appartenenza, di solidarietà sociale e di comunitarietà. Il percorso formativo, articolato in tre cicli di sette anni ciascuno, oltre alle discipline comuni, dà particolare rilievo a diverse forme di espressione artistica (arti figurative, musica, teatro, artigianato, euritmia).
Un approccio educativo orientato al futuro, in un'ottica ecologica e di sostenibilità, che si prende cura nel presente della crescita dei bambini e dei ragazzi con uno sguardo e un'attenzione alle persone che saranno domani. All'interno del progetto si sono svolti anche due laboratori artistico-espressivi, condotti dalle prof.sse Chiara Angeletti e Adriana Falaschini, ispirati alla pedagogia Waldorf con l'obiettivo di offrire ai ragazzi un'esperienza di libera e consapevole espressione di sé attraverso la pittura e la scultura. Le opere realizzate dai ragazzi verranno esposte in una mostra che sarà allestita all'interno della scuola nel mese di giugno.
Un grave incidente è avvenuto oggi, intorno alle 15 del pomeriggio, sulla superstrada 77 Val di Chienti, all'altezza dell'uscita dello svincolo di Caccamo, in direzione mare. Sul posto sono intervenuti prontamente i vigili del fuoco, una pattuglia della Polizia Stradale di Camerino e il personale del 118 per prestare soccorso.
Secondo le prime ricostruzioni, una Renault Megane sarebbe andata a impattare contro lo spartitraffico. All'interno del veicolo viaggiavano tre persone, tutte residenti in Lombardia: purtroppo, per uno dei coinvolti, Cristian Pesce, di 51 anni, non c'è stato nulla da fare, nonostante i tentativi di soccorso all'ospedale di Torrette, dove era giunto a seguito del trasferimento d'urgenza.
Gli altri due passeggeri sono stati trasportati all'ospedale di Macerata ma, data la gravità delle loro condizioni, successivamente sono stati trasferiti anch'essi al nosocomio dorico. Le autorità stanno ancora indagando sulle cause del sinistro.
La carreggiata della strada statale 77 della Val di Chienti, in direzione Civitanova Marche, è rimasta temporaneamente chiusa all'altezza di Serrapetrona. Il traffico è stato deviato sulla viabilità secondaria, con indicazioni fornite sul posto dalla segnaletica.
Chiude domani la mostra agli Antichi forni “La guerra Addosso”, tanti i visitatori insieme alle classi del Liceo Artistico Cantalamessa e del Liceo Linguistico Leopardi di Macerata.
L’ evento promosso dall'Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra in collaborazione con l'Istituto storico di Macerata e il Centro Studi Carlo Balelli e con il patrocinio del Comune di Macerata vuole ricordare l’entrata in guerra dell’Italia nel 1915 e la mostruosità ancora attuale dei conflitti. La mostra ha messo a disposizione dei visitatori un vasto materiale fotografico e documentario sulla Grande Guerra e delle fonti d’archivio custodite presso enti e organizzazioni, tra le quali la Croce Rossa Italiana, l’Ospedale San Lazzaro di Reggio Emilia, l’Istituto Ortopedico Rizzoli.
Come sottolineato alla presentazione dai curatori Ludovico Testa, studioso di storia contemporanea e Costantino Di Sante Università del Molise. la mostra intende fornire un quadro generale sull’impatto traumatico del conflitto e focalizzare l’attenzione sulle tracce lasciate dalla guerra nel corpo e nella mente di decine di migliaia di soldati. “Una mostra necessaria” come dice la presidente dell’Anmig di Macerata, Gilda Coacci.
All’inaugurazione presenti anche la presidente Regionale Silvana Giaccaglia che ricorda il Concorso Pietre della Memoria e Daniela Meschini della Direzione Nazionale che porta i saluti del Presidente Nazionale. Il saluto dell’Amministrazione Comunale è stato portato dalla vicesindaca Francesca D’Alessandro che ha sottolineato come la mostra ha un forte valore didattico.
La mostra diventa un’occasione per riflettere e pensare ai conflitti in corso e ribadire ancora una volta come la guerra sia solo orrore e per scoprire, come scrive un visitatore, nel quaderno delle presenze “cose che non conoscevo. Grazie”.
La mostra infatti si snoda tra i numeri della prima Guerra moderna con costi incredibili sulla pelle dei soldati, all’uso di mezzi sempre più aggressivi e violenti e l’inizio dello stravolgimento del paesaggio per terminare con lo scempio dei corpi e della mente dei soldati dopo un attacco. Un percorso quanto mai attuale pensando a Gaza e all’ Ucraina, all’esodo forzato e alla morte dei civili e ai soldati che portano e porteranno ferite profonde nella loro mente. La nevrosi da guerra, da shock da bombardamento, da disturbo post traumatico e da stress bellico dopo la Grande guerra, venne riconosciuta tardi ma riguardò centinaia di soldati che pur integri nel corpo rimasero menomati nella mente, quelli che vennero definiti “gli scemi di guerra”. In questo percorso si incontra anche la nascita della chirurgia estetica per la ricostruzione dei volti sfatti dai bombardamenti, la ricerca di nuove soluzioni in campo ortopedico e l’uso delle protesi con la riabilitazione e il graduale inserimento nella vita sociale e lavorativa dei giovani soldati.
Una mostra che tocca i nodi centrali che gli invalidi italiani dovettero affrontare al concludersi della guerra. La mostra è stata un grande contributo alla conoscenza di quei fatti dolorosi che toccarono le famiglie italiane e stravolsero il tessuto sociale del primo novecento e da quella guerra, non va dimenticato, prenderanno origine i totalitarismi e le atrocità del secondo conflitto Mondiale. L’esposizione si è avvalsa anche di un bellissimo catalogo ed è arricchita da alcune foto di Carlo Balelli grande fotografo di guerra.
Riprende nel 2025 la serie di incontri sul tema "La filosofia nel cinema" che la Scuola Popolare di Filosofia propone con la collaborazione e il supporto di valenti professori liceali e universitari.
L'anno viene inaugurato dalla professoressa Silvia Pierosara dell'Università di Macerata con il film "Sorry, we missed you" di Ken Loach. Lo sguardo del regista, che ha sempre rivolto la sua attenzione ai temi sociali, si concentra sulla realtà esasperata, impietosa dei lavori della "gig economy", sulle vite di persone sfruttate, impoverite, disperate.
Un film di denuncia duro, amaro , in cui si vede come l'alienazione di riverberi, inesorabilmente, nche sugli affetti e sulle famiglie, disgregandole. L'opera intreccia i vari temi politici, filosofici, morali in un quadro che lascia senza fiato. L'appuntamento è per giovedì 23 gennaio, alle ore 21, agli Antichi Forni.
Come vuole la tradizione, da più di cinquanta anni, la domenica successiva al 17 gennaio, giorno in cui si festeggia Sant’ Antonio Abate protettore di tutti gli animali, in occasione della Benedizione si sono dati appuntamento a Tolentino, in piazza della Libertà, malgrado il maltempo, tantissimi cavalli di diverse razze e con vari tipi di monta con fantini e amazzoni che hanno indossato abiti tipici, oltre a tanti altri animali come cani, gatti, criceti, tartarughine.
Ad aprire la sfilata dei gruppi a cavallo la pattuglia della Polizia di Stato proveniente da Firenze e giunta a Tolentino grazie alla collaborazione con la Questura di Macerata. A seguire le Giacche Verdi, l’associazione di volontari che svolgono attività di protezione civile ambientale. Come tutte le edizioni presenti i cavalieri e le amazzoni di tante associazioni ippiche provenienti da tutte le Marche e gli organizzatori dell’associazione "I Cavalleggeri" di Tolentino.
A portare il saluto della città a tutti i partecipanti il sindaco Mauro Sclavi e a benedire gli animali il Priore della Comunità Agostiniana della Basilica di San Nicola, padre Massimo Giustozzo.
La tradizionale “Benedizione di Sant’Antonio” è stata organizzata dall’Associazione Ippica Dilettantistica “I Cavalleggeri” di Tolentino, in collaborazione con la Pro Loco Tct e con il patrocinio del Comune di Tolentino che, oltre a sostenere l’iniziativa con un finanziamento, cura la logistica dell’evento, mettendo a diposizione personale, il montaggio di un palco con amplificazione, il gruppo comunale di protezione civile e gli agenti di Polizia Locale per la viabilità.
In questi anni alla manifestazione di Tolentino hanno partecipato alla benedizione mucche, pecore, conigli, piccioni, cani, gatti, uccellini, pappagalli, merli, piccoli criceti, animali esotici come l’iguana e persino pesci rossi nelle loro bocce di vetro, tutti ornati con fiocchi rossi e cappottini all’ultima moda.
Ma i veri protagonisti sono sempre i tanti cavalli provenienti da tutta la regione e che arrivano in città su invito dei Cavalleggeri di Tolentino. Sfilano stupendi e superbi esemplari arabi, inglesi, italiani, andalusi, appaloosa, murgesi, lusitani, cavalli altissimi e pony, tutti fieri delle loro bardature “a festa” o del calesse che trainano. Mascotte dell’edizione 2025 della benedizione degli animali il piccolo pony falabella "Jack Sparrow" per via degli occhi di colore diverso, montato dal piccolo Enea.
L’Associazione Ippica Cavalleggeri, nata a Tolentino tra la fine degli anni novanta e il 2000, è presieduta da Giammario Paparoni e conta oltre 30 soci tutti appassionati di equitazione.
Un drammatico episodio si è consumato nella notte presso la stazione ferroviaria di Palombina Nuova, ad Ancona. Un giovane di 22 anni, residente con la famiglia a Falconara Marittima, è precipitato dal ponte situato nei pressi dei binari ed è deceduto sul colpo.
L’allarme è scattato intorno alle 4, quando il corpo del ragazzo è stato notato vicino ai binari. L’impatto, avvenuto da un’altezza di circa sei metri, non gli ha lasciato scampo. Sul posto sono prontamente intervenuti i sanitari del 118, i vigili del fuoco, i carabinieri e la Polizia Ferroviaria, che sta conducendo le indagini. Purtroppo, per il giovane non c’è stato nulla da fare.
La dinamica dell’accaduto è ancora in fase di accertamento, ma l’ipotesi più accreditata al momento è quella di un gesto volontario. La posizione del ponte e le protezioni di sicurezza presenti inducono gli inquirenti a privilegiare questa ricostruzione, sebbene siano in corso ulteriori verifiche.
A seguito dell’incidente, la circolazione dei treni è stata sospesa temporaneamente per consentire i soccorsi e i rilievi necessari. Il traffico ferroviario è ripreso regolarmente intorno alle 6.