di Petro Feliciotti

Covid-19, il contagio rallenta ma non si ferma: l'andamento del virus nei grafici dell'Ingegner Petro

Covid-19, il contagio rallenta ma non si ferma: l'andamento del virus nei grafici dell'Ingegner Petro

Cari lettori bentornati a questa cronaca settimanale basata sui numeri per capire bene cosa succede e cercare di intuire cosa accadrà. Si vedono finalmente gli effetti della chiusura delle discoteche e della fine dei grandi flussi turistici; l'indice di contagio nazionale è calato dal picco di 1.7 a 1.1 era da metà luglio che l'indice di contagio non scendeva così in basso, anche se da come vediamo l'indice ha un certo andamento bisettimanale quindi non mi sorprenderebbe se si rialzasse la prossima settimana. Avrei sperato nella stazionarietà dei casi , ma comunque un rallentamento della corsa è importante Nella nostra regione i contagi sono rimasti stabili questa settimana, speriamo la prossima settimana il rialzo sia più mitigato rispetto all'onda bisettimanale della scorsa settimana. La brutta notizia, ma non c'è da sorprendersi infatti ve lo avevo indicato le precedenti puntate, è una grossa impennata dell'80% delle terapie intensive, potrei dire come volevasi dimostrare. I casi gravi seguono l'andamento dei contagi in maniera lineare si ha solo il ritardi di 2 o 3 settimane e puntualmente hanno ricominciato a salire i decessi in maniera considerevole. Forse entro qualche giorno vedremo un rallentare dell'incremento delle terapie intensive e ricoveri grazie a questo momentaneo abbassamento dell'indice di contagio e potremo vedere entro 2 settimane a quanto si assesterà. Purtroppo solo temporaneamente poiché certamente le scuole ne porteranno ad un aumento, con un conseguente rialzo del 30% settimanale (ipotizzabile con la riapertura delle scuole) delle terapie intensive il collasso del sistema sanitario (4000 T.I. come il picco precedente) che arriverà fra 13 settimane pertanto futuri lockdown nelle regioni più colpite saranno inevitabili. Se si fosse continuato con un indice di contagio di 1.7 che si riflette nell'incremento del 70% settimanale delle T.I. sarebbero bastate 6.5 settimane per il collasso. E' lo spaventoso effetto della crescita esponenziale basta poco tempo per trasformare una situazione sotto controllo in un incubo.  Come vediamo le Marche si confermano al quinto posto e rimangono con solo una T.I. attiva; le regioni a meno di 10 contagi per milioni stanno scomparendo mentre aumentano quelle over 30 e 2 regioni sono andate sopra 6 terapie intensive attive per milione di abitante concentrazione che non si vedeva da metà giugno.   Se pensate che il virus non esista non importa perchè per il virus voi esistete. 

08/09/2020 13:40
Contagi in rialzo, ma virus meno letale: l'andamento del Covid-19 nei grafici dell'ingegner Petro

Contagi in rialzo, ma virus meno letale: l'andamento del Covid-19 nei grafici dell'ingegner Petro

Bentornati, cari lettori, al nostro consueto appuntamento settimanale. Sarebbe bello poter sospendere la rubrica, ma guardando i dati non è certo arrivato ancora il tempo. Continua il trend di rialzo dell'indice di contagio che, essendo mediato a 7 giorni, si muove con un certo ritardo. Questa settimana potremo vedere se - chiuse le discoteche e terminati gli esodi di Agosto - l'indice si abbasserà. D'ora in poi inserirò soltanto grafici riguardanti le Marche e l'Italia poiché la Lombardia è allineata all'andamento nazionale, quindi è inutile fare distinzioni. La scorsa settimana nella nostra regione abbiamo avuto un preoccupante picco di casi positivi, molti dei quali dovuti a rientri dalle vacanze all'estero. C'è da dire, comunque, che la macchina dello screening nelle Marche sta funzionando bene. Sebbene i contagi siano in crescita, si sta riuscendo a contenere i focolai. Ciò si evince dalla tabella che comprende tutte le regioni. Seppur la nostra situazione stia peggiorando (l'indice ha superato i 10 contagi per milione di abitanti al giorno), lo fa meno che nelle altre regioni e - nonostante il picco di contagi - le Marche restano nel gruppo delle regioni "migliori". A ciò si aggiunga lo scarso numero di terapie intensive attive nel nostro territorio. Da ultimo va sottolineato come, rispetto al 70% della settimana scorsa, in Italia i contagi siano aumentati del 47%. Continua, a livello nazionale, l'incremento delle terapie intensive e dei ricoveri: si rimane attorno ad una crescita settimanale del 20%. Se le misure di contenimento prese avranno effetto sui ricoveri lo vedremo fra 2 settimane circa.  Come previsto, purtroppo, si denota anche un incremento dei decessi. In questo senso, da ultimo, propongo un grafico che riguarda la letalità media del virus a 6 giorni.    La letalità media a 6 giorni, infatti, riguarda il tempo in cui un contagiato - nella fase iniziale della pandemia - moriva rispetto alla rivelazione del tampone positivo: è un indice in costante discesa e ci attestiamo ora allo 0.4%, la normale influenza ha una letalità dello 0.1%. Vedremo se questo dato riuscirà a scendere ancora.

01/09/2020 20:36
Rialzo del 30% delle terapie intensive: l'andamento del virus nei grafici dell'Ingegner Petro

Rialzo del 30% delle terapie intensive: l'andamento del virus nei grafici dell'Ingegner Petro

Cari lettori perdonate il ritardo nell'uscita della mia consueta rubrica, ma per coerenza riporterò in ogni caso i dati aggiornati a lunedì 18 agosto, in modo da renderli facilmente paragonabili in base all'evoluzione settimanale.  Nei 7 giorni scorsi è continuato il diffuso aumento dei contagi: l'indice nazionale staziona ad 1.3, con aumento del 30% dei contagi e una media giornaliera di 487 casi.  La Lombardia, dopo il picco della scorsa settimana, ritorna sotto controllo e con contagi stabili, mentre il resto d'Italia continua il trend di rialzo. La regione Marche vede un ulteriore incremento dei contagi giornalieri di quasi il 50% che ci porta ad una media di 8 contagi per milione di abitanti medi giornalieri e ci avviciniamo alla soglia dei 1, che indica una situazione che inizia ad essere non molto rosea. Nessuna regione oramai è sotto un contagio per milione di abitanti, purtroppo è brutto constatare come la situazione stia peggiorando.  Aggiungo alcuni dati al grafico introdotto nella scorsa settimana, ovvero quello della variazione di ricoveri e terapie intensive: la variazione dei contagi e dei decessi.   Questo grafico ci fa vedere molte grandezze insieme: sono calcolate come rapporto fra la media degli ultimi 7 giorni e quella dei 7 giorni precedenti.  Notiamo come la diminuzione di ricoveri e terapie intensive abbia rallentato quando si è avuto un rialzo dei contagi.  Via via il calo dei ricoveri è stato sempre più tenue fino alla puntata precedente dove si era notato un lieve rialzo (leggi qui). Purtroppo questa settimana notiamo un rialzo del 30% delle terapie intensive attive rispetto alla scorsa settimana.  Possiamo, però, notare come il numero di decessi rimanga ancora tendente al ribasso, anche se questo incremento di terapie intensive temo che, con effetto ritardato, si farà sentire anche sui decessi. Lo so, il quadro non è molto incoraggiante, ma se guardiamo in occidente l'Italia attualmente è il Paese dove l'epidemia è maggiormente sotto controllo.  Sarebbero da indagare meglio le motivazioni di questo "stato di grazia", forse il fatto che le maggior parte delle attività di aggregazione avvengono all'aperto ed uno screening efficace. Recentemente il governo ha varato il provvedimento dell'obbligo delle mascherine anche all'aperto nei luoghi di assembramento dopo le 18 che, obiettivamente, non mi sembra sia molto rispettato. L'ordinanza riguardante la chiusura delle discoteche era prevedibile guardando all'esempio migliore di contenimento dell'epidemia, ovvero il Sud Korea, dove la riapertura dei locali notturni aveva fatto registrare un sensibile incremento dei casi.  Gli eventuali effetti della chiusura delle discoteche potremo iniziare ad apprezzarli fra 10-14 giorni.   Infine, buona parte dei nuovi casi che si registrano in Italia riguardano soggetti che rientrano dall'estero. Statisticamente significa che all'estero è molto più probabile essere contagiati, ma è anche molto più probabile essere identificati, mi auguro che si renda il tampone obbligatorio a chi arriva da paesi a rischio.  

21/08/2020 13:45
Covid-19, la settimana nera delle Marche: l'andamento del virus nei grafici dell'Ingegner Petro

Covid-19, la settimana nera delle Marche: l'andamento del virus nei grafici dell'Ingegner Petro

Bentrovati cari lettori al consueto appuntamento settimanale, molti di voi stanno andando in ferie, il virus ovviamente ci va anche lui, nel senso che si sposta volentieri anche nei luoghi di villeggiatura dove le precauzioni sono sempre meno adottate. La scorsa settimana è stata davvero quella più nera per la nostra regione; se il precedente picco dell'indice di contagio dovuto all'Hotel House allarmava, beh questa volta è 5 volte più alto. La progressione dei contagi è stata esattamente pari ai giorni di fine febbraio, ovvio le cose sono ben diverse poiché quella volta i tamponi erano solo a casi gravi mentre oggi è a tappeto, ovvero a febbraio i numeri veri erano probabilmente 10 volte più alti di quelli identificati, una buona attività di screening comporta un alto picco di casi identificati che poi successivamente si abbassa in quanto si riesce ad identificare buona parte dei casi. Il problema è che il numero di focolai è in costante aumento ovunque in Italia e lo screening non è più sufficiente per contenerli. Siamo a 2 settimane consecutive con casi a livello nazionale in aumento del 18% con 277 casi medi al giorno che significa per fine agosto oltre 500 casi, ma tendenzialmente ancora di più, poiché il dato nazionale è abbassato dalla Lombardia che rimane ancora in lieve discesa (-7%) ed inizia a pesare solo il 20% sul totale nazionale. Come vedete le Marche erano uscite dalla scorsa settimana dalla zona ottima (ovvero <1 contagi per milione) e questa settimana usciamo anche dalla zona dei buoni superando i 5 casi giornalieri per milione facendo peggio anche della Lombardia, era da metà maggio che non avevamo così tanti contagi. Nessuna regione ora è nella fascia dell'ottimo e vedete un diffuso aumento dei contagi un po' in tutte le regioni, ovviamente è assolutamente ingenuo aspettarsi un miglioramento della situazione la prossima settimana, nel frattempo ricoveri e terapie intensive hanno smesso di scendere.

04/08/2020 12:01
Covid-19, aumenta la frequenza di focolai: l'andamento del virus nell'analisi dall'ingegner Petro

Covid-19, aumenta la frequenza di focolai: l'andamento del virus nell'analisi dall'ingegner Petro

Bentornati cari lettori al nostro appuntamento settimanale. Purtroppo, da diverse settimane si nota una situazione in leggero peggioramento. La scorsa settimana è stata caratterizzata da diversi focolai scoppiati in varie regioni, incluse le Marche, e diversi casi di rientro.     Come notiamo le Marche hanno avuto un nuovo significativo rialzo dell'indice di contagio, i focolai per ora sembra si riescano a tenere sotto controllo, ma sta aumentando la frequenza di questi eventi. L'indice di contagio dell’Italia, esclusa la Lombardia, è in costante aumento. Siamo attorno ad 1.3, ovvero ogni settimana i casi aumentano di 1/3: oggi in Italia, senza considerare la Lombardia, ne abbiamo circa 200. Se la progressione resta la stessa, ci troveremo a circa 700 casi al giorno per fine agosto. La Lombardia, dal canto suo, continua leggermente a migliorare. Probabile che questo suo miglioramento sia dato dall'alto numero di persone immunizzate che abbatte fisiologicamente l'indice di contagio. Ben 16 regioni registrano un incremento dei casi. Le Marche escono dalla zona "verde" di 1 contagio per 1 milione di abitanti, mentre Friuli e Lazio diventano le regioni con più terapie intensive attive. Diciamocelo, non ci si poteva aspettare altro, le norme di prevenzione sono state quasi totalmente abbandonate. Vorrei parlare infine dello spettro seconda ondata. Per ora non sono stati riportati casi di re-infezione: se chi si è ammalato non si reinfetta è molto difficile che si possa ripetere la situazione di marzo nelle zone più colpite, potrebbe invece accadere che le zone meno colpite durante la prima ondata possano trovarsi in difficoltà. Ricoveri e terapie intensive sono stati ancora in calo, anche se lievissimo, ma con tutta probabilità il trend si invertirà entro 2 settimane  

29/07/2020 09:23
Covid-19, le Marche tornano sotto controllo: l'evoluzione del virus nei grafici dell'Ingegner Petro

Covid-19, le Marche tornano sotto controllo: l'evoluzione del virus nei grafici dell'Ingegner Petro

Bentornati all'appuntamento settimanale con la mia rubrica. Dopo il grande picco della scorsa settimana le Marche sono tornate nella norma con un dimezzamento dei contagi giornalieri, speriamo che il trend si mantenga di costante calo. La situazione in Lombardia continua a migliorare con quasi tutta la settimana sotto 1 come indice di contagio e una riduzione di un terzo dei casi. Ciò che preoccupa invece è il resto d'Italia. Per la prima volta abbiamo avuto una intera settimana ad indice di contagio costantemente sopra 1, il che non è certo un segno positivo, d'altronde è evidente che le misure di sicurezza sono state generalmente abbandonate. Inoltre non mi capacito come ancora possano arrivare passeggeri da paesi stranieri con alto numero di contagi, grossa parte dei nuovi contagi vengono importati dall'estero, in particolare dai paesi asiatici. Nella nostra classifica vediamo che la nostra regione è tornata nella fascia dei "buoni" ovvero sotto 1 contagio medio giornaliero per milione di abitanti, che considero la soglia per dire che si può stare tranquilli. Abbiamo grossi incrementi in Sicilia,Friuli, Liguria e Veneto. La Lombardia si allontana dalla maglia nera e si avvia a scendere sotto i 5 contagi giornalieri per milione. Qualche settimana fa i contagi erano oltre il 70% lombardi, questa neanche il 30%. L'Italia, per grazia divina, ha una situazione sotto controllo ma ci stiamo adagiando troppo e qualche segnale negativo si inizia ad avvertire, le altre nazioni europee come Germania, Inghilterra e soprattutto Spagna nella zona di Barcellona, iniziano ad avere problemi, sarebbe meglio non sfidare così tanto la sorte, anche perchè per contenere la situazione basta rispettare norme neanche troppo invasive come abbiamo visto.      

21/07/2020 13:20
Covid-19, il cluster dell'Hotel House e l'evoluzione del virus descritti nei grafici dell'Ingegner Petro

Covid-19, il cluster dell'Hotel House e l'evoluzione del virus descritti nei grafici dell'Ingegner Petro

Nella settimana appena trascorsa è successa una cosa particolare, ovvero l'inversione di ruoli riguardante il calo dei contagi nazionale trainato dalla Lombardia che, inaspettatamente, ha avuto una riduzione dell'indice di contagio a 0.7 per diversi giorni consecutivamente. Si tratta di un dato mai registrato prima, come si evince dal grafico sottostante.I valori alti della regione Marche sono quasi totalmente dovuti al cluster dell'Hotel House, dove sono stati effettuati tamponi su poco più della metà delle popolazione dello stabile rilevando 12 contagi nell'attività di screening leggermente sotto al 2% dei campioni, quindi si potrebbe anche ipotizzare che al massimo - fra chi non lo ha fatto - ve ne possano essere altrettanti, comunque una situazione circoscritta. Sarebbe stato forse più interessante uno screening anche sierologico per capire quanto effettivamente si era diffuso il virus in questi mesi.In Italia i contagi, come detto, rimangono in discesa soprattutto grazie alla Lombardia, mentre si hanno significativi rialzi in Campania ed Emilia Romagna, principalmente per causa di focolai come quello della Bartolini di Bologna. Seppur lentamente, l'incidenza dei contagi in regione ha continuato a scendere. Speriamo che la prossima settimana si vada definitivamente nel gruppo dei "buoni", ovvero sotto gli 1 contagi medi giornalieri per milione di abitanti. La maggior parte delle regioni comunque sta ancora migliorando.Infine ripropongo un grafico che era stato molto criticato, ma per me significativo, ovvero il rapporto fra decessi e contagi di 6 giorni prima, visto che mediamente il decesso avviene 6 giorni dopo la scoperta della positività. Come vedete è stato per molto tempo costante, nell'ultima settimana invece si è avuto un evidente calo di questo rapporto che si è portato sotto il 10%: questo effettivamente può indicare una effettiva letalità inferiore del virus.Infine, voglio segnalare come l'Italia sia un caso anomalo. Tutti i paesi che hanno allentato le restrizioni si sono ritrovati con indici di contagio maggiori di 1, basti vedere anche la stessa Germania ma anche Spagna per non parlare degli USA. Da noi questo non è successo. Certamente si tratta di un segnale positivo, nella speranza che non sia una quiete prima della tempesta. 

30/06/2020 12:00
Covid-19, sul filo del rasoio: l'evoluzione dell'epidemia descritta nei grafici dell'Ingegner Petro

Covid-19, sul filo del rasoio: l'evoluzione dell'epidemia descritta nei grafici dell'Ingegner Petro

Benvenuti a questo ormai consueto appuntamento del martedì mattina (sempre basato sui dati fino al lunedì). Nella regione Marche abbiamo avuto un cospicuo aumento dell'indice di contagio che ha proseguito il rialzo registrato la scorsa settimana raggiungendo picchi di 1.4, ma che fortunatamente è sceso sotto 1 negli ultimi giorni.  Ricordo, l'indice che utilizzo è il rapporto fra la media dei contagi degli ultimi 7 giorni e quella dei 7 giorni precedenti.La Lombardia dopo aver sforato 1 sembra rientrata, per ora, attorno al suo valore solito di 0.8 , sperando che rimanga attorno a questo valore anche in futuro. Nel grafico riporto la situazione dell'Italia al netto della Lombardia: l'indice di contagio si è evidentemente rialzato ma ancora permane sotto 1 tranne un piccolo sforamento, ma stiamo ballando sul filo del rasoio e vari contagi potrebbero sfuggire allo screening.Si è parlato recentemente degli scarsamente positivi, non entro nella bagarre degli "esperti" (alcuni dicono che non sono contagiosi e altri, come Crimenti, che potenzialmente solo il veicolo di contagio più insidioso) però studiando le situazioni nei vari paesi del mondo si nota come il rapporto fra Terapie intensive e casi attivi sia bene o male fra lo 0.5% e il 2%. Mostriamo come è variato nel tempo nel nostro paese, che ora si attesta allo 0.7%: Notiamo che nelle terribili giornate di marzo questo rapporto era prossimo addirittura al 10%, questo potrebbe far ipotizzare che gli asintomatici erano in realtà ben presenti pure prima in un grandissimo numero che è sfuggito ai tamponi e porterebbe tranquillamente a stimare che il vero numero di contagiati sia fra 1 e 2 milioni di Italiani o forse anche di più. Dai dati che si raccolgono dal mondo si nota come circa 1 su 50 - 130 casi finiscano in terapia intensiva , anche ora in Italia ci sono nuovi ingressi in terapia intensiva che però non sono molto visibili perché "affogati" nella discesa dovuta al grande calo dei contagi, pertanto se i contagi rimanessero stabili probabilmente le terapie intensive si assesterebbero ad un valore  costante fra circa 2 settimane, non a caso è capitato per un giorno che il totale delle terapie intensive, sia salito. Rispetto alla scorsa settimana solo 7 regioni hanno casi in aumento contro le 12 della scorsa settimana.Ultima nota sulla App IMMUNI che consiglio sempre di installare , è uscita la notizia di una signora di Bari fatta prigioniera dalla app. Ecco, quello è l'esempio di come si usi male uno strumento ottimo, la ASL locale dovrebbe immediatamente eseguire un tampone per capire se il contagio sia realmente avvenuto, dunque propagare l'id del telefono per identificare altri possibili contagiati , dare la quarantena così non ha senso. Fortunatamente, da come si è appreso, la regione Marche alle persone che sono state segnalate come potenzialmente positive da Immuni ha disposto rapidamente il tampone, pertanto non abbiate paura di installare e di utilizzarlo: è importantissimo specie ora che siamo sul filo del rasoio, ogni aiuto è importante per non far crescere il contagio.    

23/06/2020 10:04
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