Assolto il noto imprenditore calzaturiero di Corridonia, Franco Zamponi. Una sentenza, emessa quest'oggi, dalla Corte di Appello di Ancona, lo ha sollevato - poiché "il fatto non sussiste" - dalla condanna in primo grado, risalente al 2019, per bancarotta fraudolenta.
I fatti contestati risalgono al giugno del 2010 e sono collegati al fallimento della ditta Eagle Shoes srl. La vicenda si riferisce alla presunta appropriazione, da parte di Zamponi, di macchinari e attrezzature della Eagle Shoes poi ceduti a una ditta terza così come alla presunta indebita cessione - sempre ad altra ditta - di un contratto di locazione.
L’avvocato Oberdan Pantana, difensore di fiducia dell’imputato, esprime "soddisfazione per il risultato ottenuto e per aver fatto emergere la verità dei fatti con la conseguente assoluzione in formula piena di Zamponi, anche riguardo alla contestata bancarotta per distrazione, oltre a quella documentale per cui era già stato assolto nel 2019 dal Tribunale Penale di Macerata".
"Sempre nel 2019 era stata emessa sentenza di non luogo a procedere per altri due capi d’imputazione: omessa dichiarazione iva e omesso versamento iva con indebite compensazioni - ricorda Pantana -. Si è finalmente messa la parola fine a una lunga e dolorosa vicenda".
Quella che vedeva opposte questo pomeriggio allo stadio Della Vittoria il Tolentino e il Fano era una di quelle date segnate in rosso dai tifosi cremisi subito dopo la composizione dei calendari. Una sfida, da sempre sentita, che ha acquisito un significato aggiunto per via dei tanti, freschi, ex che militano nelle fila fanesi.
Sono ben 4 i giocatori che - in estate - si sono sfilati la maglia del Tolentino per indossare quella del Fano (Padovani, Bonacchi, Severini, Capezzani), tutti in campo dal primo minuto, oltre all'allenatore Mosconi.
Entrambe le formazioni, inoltre, giungevano alla sfida potendo contare su un bottino di 4 punti dopo le prime 2 giornate di campionato. Al termine dei 90 minuti, posta in palio equamente spartita con il Tolentino che si mangia le mani per il rigore fallito da Vitiello.
LA CRONACA - Mister Mattoni deve fare i conti con la squalifica di Adorni. In porta c'è Moro, difesa a 3 con Stefoni-Riberon-Nagy, a centrocampo cabina di regia affidata a Gori, protetto da Marcelli, con Salvatelli e Massarotti sulle fasce, duo sulla trequarti Mengani-Alagia, Vitiello riferimento offensivo.
A partire meglio sono gli ospiti. Capezzani appare pimpante e al 13' sfiora il sette con un'infida conclusione dal limite dell'area. I padroni di casa replicano con la sgasata di Mengani, bravissimo a condurre il contropiede, ma senza trovare il tap-in vincente di Vitiello su suo cross deviato in angolo dalla retroguardia fanese.
Al 21' occasionissima per l'Alma. Su un fendente di Padovani, Stefoni colpisce male il pallone ed evita l'autorete soltanto grazie al palo. Gli ospiti confezionano altre tre limpide palle gol, ma sono imprecisi al momento del tiro.
Al 34', però, il Tolentino torna a farsi vivo. Bel gioco di gambe di Alagia che mette il pallone a rimorchio per l'accorrente Massarotti, ma la sua conclusione è masticata.
Poco prima dell'intervallo ancora Alagia sugli scudi. Il suo tiro in diagonale fa la barba al palo. Sì va al riposo sullo 0-0.
Al rientro dagli spogliatoi i cremisi appaiono più energici. Al 50' Marcelli ha sui piedi il pallone dell'uno e zero ma ci pensa troppo prima di liberare il destro, consentendo a Bizzini di bloccare il tiro.
Il Fano replica con la bella volée di Serges, deviata in corner dalla difesa del Tolentino. I cremisi tengono il ritmo alto, ma le loro folate offensive hanno poco costrutto.
L'episodio che potrebbe cambiare la partita arriva all'80' quando ai padroni di casa viene concesso un calcio di rigore, dopo un fallo di mano in area fanese. Vitiello si presenta sul dischetto, ma Bizzini è bravo a ipnotizzarlo indovinando l'angolo.
Nel finale da segnalare il brutto infortunio a Cicconetti, che ha abbandonato il campo in barella dopo un contrasto. Al 92' Vitiello ha ancora una chance clamorosa, ma la sua zampata in anticipo sul portiere ospite scheggia il palo.
È l'ultima emozione della partita. Lo 0-0, per quel che si è visto in campo, scontenta più il Tolentino del Fano, nonostante i differenti pronostici della vigilia.
"Avevamo sostenuto un accordo sui temi e sui contenuti con Sclavi. Vedremo nei prossimi giorni cosa emergerà e se riusciremo a confrontarci e convergere sui punti programmatici che ci stanno più a cuore". Così Massimo D'Este, capogruppo della coalizione di centrosinistra 'Tolentino Città Aperta' commenta l'esito del ballottaggio che ha visto imporsi in maniera netta Mauro Sclavi sulla vicesindaco uscente Silvia Luconi. Un esito definito "positivo".
"Penso che l'elettorato sia molto più intelligente di quanto si pensi. I cittadini non devono essere accompagnati alle urne fisicamente, hanno dimostrato onestà intellettuale nel leggere quello che abbiamo dichiarato in un documento pubblico sottoscritto da tutte le forze della mia coalizione e da quella di Mauro. Da diverse parti erano arrivate spinte a esprimerci in modo più eloquente, invece abbiamo sancito un patto con una stretta di mano tra uomini seri".
Durante i festeggiamenti, lo stesso neo sindaco Sclavi ha fortemente caldeggiato una collaborazione con D'Este sul tema dei servizi sociali per il "bene della città" (leggi qui). "Non ho bisogno di deleghe per fare quello in cui credo fortemente - ribadisce il capogruppo della coalizione di centrosinistra -. Mauro mi conosce benissimo, sa quali sono le mie prerogative in ambito sociale. Una delle cose che mi ha spinto a candidarmi è stata proprio l'assoluta mancanza di visione riguardo le politiche che attraversano questo ambito".
Anche il Pd di Tolentino, in una nota entusiastica sottoscritta dal segretario comunale Matteo Pascucci e dal coordinatore Rodolfo Frascarello, saluta con favore la vittoria di Sclavi: "Il partito democratico accoglie il risultato del ballottaggio con estrema soddisfazione - dichiarano -. Abbiamo cercato di mettere l'accento sui punti programmatici dove sicuramente potrà esserci una convergenza e un confronto collaborativo con la nuova giunta. I voti di d'Este tutti a Sclavi, il centrosinistra è stato leale e decisivo".
È Mauro Sclavi il nuovo sindaco di Tolentino. L'affermazione del candidato del terzo polo civico è stata netta, arrivando a sfiorare il 60% (58,36%) delle preferenze al ballottaggio. Sono oltre mille i voti di vantaggio con cui ha distanziato la candidata della coalizione di centrodestra Silvia Luconi: 5201 voti contro 3.711 voti.
Sclavi ha atteso il risultato nella sede elettorale di piazza Peramezza, sfoggiando la stessa camicia blu indossata in occasione dell'esito elettorale del primo turno. Forse la scaramanzia ha giocato il suo ruolo. "Domani mattina cominciamo subito a metterci al lavoro, dimostreremo che si potrà avere un dialogo diverso con i cittadini e con le persone - le prime parole di Sclavi da sindaco -. Questo è un voto che la piazza ha espresso dimostrando che l'arroganza non paga e non vince. Si è trattato di un voto di opinione e non di partito. Nei seggi c'è stata una netta differenza e questo implica che i partiti stanno perdendo l'appeal".
"Noi abbiamo avuto garbo, dedico questa gioia e questo giubilo ai cittadini che abbiamo avvicinato in campagna elettorale - aggiunge Sclavi, attorniato dai sostenitori in festa -. Siamo onorati per il consenso ricevuto. I primi 100 giorni non dobbiamo fermare ciò che è stato iniziato. Andremo a costruire una squadra competente con delle capacità amministrative e tecniche. Non ci saranno scambi tra partiti o logiche di voti ricevuti, si ragionerà soltanto in base alla competenza. I nomi? Ancora nessuno, l'unico nome che attualmente conoscete è il mio. I voti sono un conto, il merito un altro".
"L'appoggio di D'Este? Probabilmente ha dato la spinta finale verso la vittoria, ma prima di tutto c'è stata una spinta morale. Lui ha già detto che non vorrà nessuna delega, ma io lo pregherò di fare ciò che sa far meglio, cioè occuparsi del sociale. Spero che in qualche maniera riusciremo a collaborare sotto questo punto di vista. Farebbe del bene alla città" conclude Sclavi.
In sede accorrono anche i due candidati consiglierei Alessandro Massi, entusiasta per la vittoria, ed Alessia Pupo, che subito dopo aver conosciuto l'esito del ballottaggio si è lasciata andare alla commozione. Cartolina finale è lo spumante stappato al fianco di moglie e figli.
"Una foto che vale più di mille parole". Così il candidato sindaco di Tolentino Mauro Sclavi ha commentato l'immagine che ritrae la stretta di mano con Massimo D'Este, a margine dell'incontro tenutosi nella giornata di ieri durante il quale si sono confrontate le rispettive coalizioni: terzo polo civico e centrosinistra.
"Dopo una costruttiva e amichevole discussione è emersa la convergenza su cinque punti programmatici" sottolinea Sclavi. Nello specifico: necessità di mantenere la scuola Don Bosco in centro storico; sistemazione più dignitosa per gli studenti, i docenti e il personale scolastico del Campus; gestione Assm e comunità energetiche; cultura e turismo; servizi sociali.
"Tengo a sottolineare come la discussione non abbia riguardato incarichi istituzionali, ma si sia basata esclusivamente sui programmi, nel pieno interesse di Tolentino. La novità del nostro modo di fare politica è proprio questa: non è dove ti trovi a definirti, ma quello che fai", puntualizza Sclavi che aggiunge: "Massimo voleva cambiare come me. Non c'è riuscito da solo, ci riusciremo in due".
L'armonia raggiunta si evince anche dall'esplicita dichiarazione dei due coordinatori del gruppo "Dipende da noi", Nazzareno Tiranti e Barbara Salcocci: "Invitiamo tutti i cittadini e le cittadine che hanno a cuore il futuro di Tolentino, a votare Mauro Sclavi al ballottaggio del 26 giugno prossimo".
All'incontro, infatti, non erano presenti solo i leader ma anche i rappresentanti delle liste: Partito Democratico (Matteo Pascucci), Tolentino Rinasce (Martina Cicconetti), Civico22 (Paolo Dignani) e Dipende Da Noi (Nazzareno Tiranti) per la coalizione di D'Este; Tolentino Civica e Solidale (Stefano Servili), Tolentino Popolare (Alessandro Massi) e Riformisti Tolentino (Diego Aloisi) per la coalizione di Sclavi.
In merito ai giorni rimanenti di campagna elettorale, il candidato civico evidenzia: "Faccio una campagna elettorale diversa da quella della Luconi. Personalmente ritengo che se le persone hanno voglia di ascoltarmi, possono venire a farlo nel corso dei dibattiti pubblici. Mi metto a disposizione dei cittadini, non li vado a disturbare". Proprio nella serata di lunedì si è tenuto il primo appuntamento in piazza Maurizi che Sclavi definisce "molto partecipato. Ogni sera ci sarà un incontro (quest'oggi al Parco d'Isola d'Istria, ndr)".
Sempre nella giornata di ieri D'Este ha però avuto un colloquio, stavolta individuale, con Silvia Luconi. La candidata sindaco della coalizione di centrodestra lo ha definito "un incontro sereno e disteso, abbiamo condiviso alcune tematiche che sono sentite indistintamente da tutta la comunità (sisma, le scuole, la sanità, il sociale). Ci siamo lasciati con il reciproco impegno di dialogare in maniera costruttiva tra maggioranza e minoranza, pur rimanendo nel rispettivo perimetro politico".
"Non abbiamo assolutamente parlato di ruoli, di accordi e di poltrone perchè svilire tematiche importantissime come quelle amministrativo-politiche ad un semplice ruolo credo che sia quanto di più negativo per la comunità - spiega Luconi -. Una comunità che, in questo periodo di ricostruzione, ha bisogno di punti fermi e di toni pacati, ma al contempo di fermezza nell'esecuzione delle progettualità".
"Sono in giro per la città cercando di raggiungere quante più persone possibili - conclude Luconi -, i cittadini vogliono capire chi sia Silvia. Vogliono comprendere la mia personalità e il mio atteggiamento, oltre alla volontà di portare avanti una serie di questioni importanti per Tolentino. Sicuramente è finita un'epoca amministrativa fondamentale per il nostro comune e se ne apre una nuova con la mia figura, che la città sta studiando".
"Se dicessi che non mi sento deluso dall'esito delle elezioni, direi una falsità, ma lo accettiamo e faremo tesoro di questo percorso. Continueremo a lavorare sull'idea di un centrosinistra nuovo". A parlare è Massimo D'Este, il grande sconfitto della tornata elettorale, a Tolentino.
I risultati del primo turno, infatti, hanno decretato il ballottaggio - in programma il prossimo 26 giugno - tra i candidati Silvia Luconi e Mauro Sclavi (leggi qui le loro dichiarazioni), con l'esclusione della coalizione di centrosinistra.
D'Este, alla prima partecipazione attiva in politica, definisce il suo approccio a questo mondo "fin troppo positivo. Pensavo che la nostra visione sarebbe stata assimilata in meno tempo. La mia delusione nasce proprio da questo, ma dalle sconfitte e dai momenti di caduta dobbiamo rialzarci".
"Il nostro è un lavoro lungo e faticoso - ribadisce D'Este -. Vogliamo un rapporto di reciprocità tra il cittadino e chi amministra. Non bisogna pensare che il politico dall'alto decida, ma deve esserci partecipazione, e ormai le persone si sono abituate a non partecipare".
Uno dei temi principali delle elezioni, a Tolentino così come in gran parte d'Italia, è stata proprio la scarsa affluenza alle urne. "Dobbiamo porci degli interrogativi importanti, c'è da ricreare un percorso motivazionale nei confronti dell'elettorato che, molto probabilmente, non riconosce più l'importanza del voto. Non ci sono più scuole di politica in ambito territoriale né i circoli, dove la politica si respira ed entra dentro le vene".
"Forse ha giocato anche la paura che tutti i numeri e le cifre che sono stati dati non saremmo stati in grado di gestirli così come l'attuale amministrazione ha garantito - confida D'Este -. Credo che il timore che qualcosa sarebbe potuto cambiare in modo negativo, abbia avuto il suo ruolo".
E, infine, su eventuali accordi in vista del ballottaggio, il candidato del centrosinistra lascia le porte aperte al dialogo: "Ora lasciamo decantare questo briciolo di amarezza che ci pervade - afferma -. La scelta non la farò io, ma tutti insieme decideremo. Penso possano esserci delle basi su cui poterci confrontare con Mauro (Sclavi, ndr). Molti aspetti del programma possono anche coincidere. Ne parleremo serenamente, a bocce ferme".
A Tolentino si va al ballottaggio per decretare il nome del nuovo primo cittadino (leggi qui i risultati dello scrutinio in diretta). A sfidarsi, tra due settimane, saranno la candidata della coalizione del centrodestra - nonché vicesindaco uscente - Silvia Luconi e il candidato del terzo polo civico, Mauro Sclavi.
Intercettati a caldo sulla scalinata che conduce alla sala stampa allestita dal Comune presso la Sala Riunioni dell'Ufficio Urbanistica, entrambi i candidati mostrano fiducia in vista dell'appuntamento decisivo del 26 giugno.
"Bisogna affrontare questi giorni con serenità - la stessa che mi accompagna oggi -, fermezza, e con la voglia di spiegare ai cittadini tutto quello che non è stato capito e compreso in termini di obiettivi e di risultati", dichiara Silvia Luconi che ammette, comunque, come ci sia un po' di delusione per la mancata vittoria al primo turno, ma ribadisce: "Siamo in largo vantaggio, sono fiduciosa".
"La scarsa affluenza alle urne? Ripercorre un trend nazionale, credo che prima di tutto si debbano interrogare i partiti a vario titolo. Qui a Tolentino credo che sia stata fatta una campagna elettorale per certi versi troppo avvelenata, che non ha fatto bene a nessuno e mette nelle condizioni l'elettore di allontanarsi o magari votare diversamente", conclude Luconi.
Estrema soddisfazione per il risultato raggiunto, traspare dalle parole di Sclavi: "Tre liste contro dieci era una missione da David contro, non uno, ma dieci Golia. Però non abbiamo avuto paura - dice -, siamo stati dritti e fermi anche quando la tramontana tirava forte. Il traguardo è stato raggiunto grazie alla coalizione, e non grazie al singolo. Ha vinto il nostro modo di essere e di pensare. Speriamo che questa sia solo la prima delle due vittorie".
Sul ballottaggio, il candidato civico apre le porte alla coalizione di centrosinistra: "D'Este? Il dialogo non si nega a nessuno. Sarebbe intelligente parlare con persone che non hanno un programma troppo distante dal nostro". Infine, un parere sull'affluenza, attestatasi soltanto al 55%: "Tolentino storicamente, dal 2012, non ha avuto mai un'affluenza superiore al 60% degli aventi diritto. La campagna elettorale urlata e buttata sul personale credo non paghi e il voto di oggi lo ha dimostrato. Chi è moderato e parla di temi, come abbiamo fatto noi, viene più gradito".
"La gara verrà bandita a fine anno e, se non ci saranno problemi, dovrebbe essere aggiudicata nei primi mesi del 2023, con conseguente avvio immediato dei lavori”.
A dettare il crono-programma per la ricostruzione dell'ospedale San Salvatore di Tolentino, nel corso di una conferenza stampa indetta per illustrarne lo stato dell'arte, è la direttrice dell'Asur Marche Nadia Storti, nell'evidenziare un recente "allungamento dei tempi a causa dell’aumento del costo dei materiali", che però è "già stato superato”, sottolinea.
Storti prospetta una “demolizione parziale dell'ospedale, che consenta di lasciare alcuni servizi all’interno”, mentre altri "saranno momentaneamente esternalizzati”. Dove? “Parlare di strutture prefabbricate fa pensare a qualcosa di poco bello, ma tutto quello che verrà realizzato soddisferà i requisiti necessari, anche in caso di strutture temporanee. Cercheremo di portarle meno lontano possibile da dove si trova l’ospedale, perché il cittadino è abituato ad avere quello come punto di riferimento”.
Alla conferenza hanno preso parte il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, la vicesindaco Silvia Luconi e le consigliere regionali Elena Leonardi e Anna Menghi.
Nel suo intervento Pezzanesi parla di un progetto di abbattimento e ricostruzione dell’ospedale San Salvatore in piedi da tempo, già con l’amministrazione regionale precedente: “Con l’attuale – precisa – abbiamo beneficiato di aggiunte in termini economici sino a raggiungere i 22.8 milioni di euro attuali".
“Qualcuno dice anche che ci si è messo troppo? Fandonie, con la burocrazia che c’è in Italia - aggiunge il primo cittadino uscente -. Dire che l’ospedale di Tolentino non serve è una bestemmia clamorosa. Chi è evocatore di disgrazie non può avere il patentino per amministrare nulla”.
“Nel nuovo ospedale ci saranno gli stessi servizi di prima, implementati, come nel caso della dialisi, che era già di primissimo livello – precisa ancora Pezzanesi -. Avremo 40 posti letto, implementabili con quelli Covid". "Diagnostica preventiva, ambulatori, punto prelievo, punto di primo intervento: non scappa niente”, ribadisce il primo cittadino.
“Non vogliamo reinventarci ciò che altri ospedali hanno perso, come successo a San Severino con il punto nascite - conclude -. Per tenere aperti certi reparti, servono i numeri altrimenti, anche economicamente, non tengono”.
"In poco meno di due ore abbiamo messo a tacere una serie di cicale che hanno creato tanta confusione in città su un tema così importante. Questo è pericoloso, perché genera un clima di terrore, specialmente nelle persone anziane. Oggi diamo una risposta chiara sull'argomento, mettendo un punto". Così si è espressa la vicesindaco e candidata sindaco per il centrodestra alle prossime elezioni amministrative, Silvia Luconi.
"Perchè puntare sugli ospedali di prossimità? Sono le colonne portanti del territorio. La pandemia ha fatto emergere proprio la mancanza di una sanità del territorio nella nostra Regione. Tutte le problematiche si sono riversate sugli ospedali di primo livello" chiarisce il governatore Francesco Acquaroli.
“Oltre la metà degli accessi in pronto soccorso riguarda codici verdi e codici bianchi. Questo avviene perché le persone non trovano una risposta precedente. Organizzare il territorio significa proprio questo: costruire una filiera sanitaria con strutture diffuse in base ai vari livelli di intervento che sono necessari. Asur è stata un'azienda importantissima per la nostra Regione, ma oggi c'è bisogno di un'evoluzione del modello. Non si smantella, ma si potenzia".
"Abbiamo una carenza di personale impressionante - prosegue Acquaroli -. Se quest’anno vanno in pensione 50 medici, noi non siamo in grado di sostituirli. Per superare tutto questo, occorre lavorare su due dinamiche: ampliare il numero degli accessi a medicina e potenziare le borse di specializzazione per i medici di medicina generale e pediatri". La mancanza di medici di medicina generale, viene inquadrata dalla direttrice Asur Marche Storti in ben "95 unità".
"Deve essere chiaro a tutti che ci saranno anni difficili - conclude il governatore -. Avvieremo una spending review. Passeremo da un sistema che si basava su un'organizzazione interna a una logica del fabbisogno, basato sul numero dei servizi richiesti dai cittadini marchigiani ogni anno. Il nuovo piano socio-sanitario andrà in questa prospettiva. I territori non devono legarsi a schemi ormai superati, dobbiamo guardare al futuro".
In chiusura del suo intervento il presidente Acquaroli si è impegnato con il sindaco Pezzanesi per convocare un incontro "volto a superare le difficoltà burocratiche" relative alla costruzione di una nuova casa di riposo al fianco del nuovo ospedale.
La Cucine Lube Civitanova è campione d'Italia. La festa scudetto che si è vissuta all'Eurosuole Forum segna il ritorno alla normalità dopo quella dello scorso anno, vissuta in un palazzetto vuoto e aperto soltanto agli addetti ai lavori causa Covid.
L'invasione di campo pacifica a fine partita, con tanti bambini a calcare il taraflex entusiasti, gli autografi e i selfie scattati con i campioni: sono tornati i tifosi e tutto ha un sapore differente. Simon e Gabi Garcia, per l'occasione, si travestono anche da ultras, facendo i capo-popolo nella curva dei Predators.
In campo intercettiamo subito la presidente della Lube Volley, Simona Sileoni, visibilmente emozionata: "Questo scudetto è un sogno, dopo un anno veramente complicato. Quello che abbiamo passato ci ha forgiato e ci ha portato a questo grande risultato. Dove metto questa vittoria? Davanti a tutte, anche davanti al primo scudetto. Abbiamo avuto un palazzetto incredibile, è bellissimo festeggiare con i nostri tifosi".
Uno dei più euforici è il centrale Simone Anzani, che lancia anche una stoccata nelle dichiarazioni post-partita (oltre a bagnare anche noi con un pò di spumante): "Un successo che arriva contro le malelingue che ci volevano morti".
C'è poi spazio per i due uomini simbolo di questa squadra, che dall'anno prossimo non faranno più parte del gruppo biancorosso, Simon e Juantorena. Robertlandy - eletto mpv di gara 4 e di tutta la serie della finale scudetto - pensa solo a festeggiare: "Andiamo a goderci questo scudetto che ci siamo guadagnati. È il modo più bello per lasciare la Lube".
Osmany, il capitano, non è stato protagonista sul campo ma fa i complimenti ai compagni per "quello che hanno fatto. Oggi era la partita più difficile in assoluto e l'abbiamo vinta. Era oggi o mai più. Il 21 aprile quando noi eravamo sotto 2-0 con Trento, nessuno qua si aspettava che si potesse vincere 3-0 lo scudetto. Ce lo siamo detti noi e ci abbiamo creduto".
"Un mese fa eravamo fuori da tutto, siamo venuti fuori alla grandissima - ricorda il patron Fabio Giulianelli -. Sono imprese che meravigliano anche noi che ci partecipiamo. La Lube è incredibile, con questo pubblico che ha dato una marcia in più contro un avversario molto forte, ma noi siamo i più forti in assoluto. Non è bello, ma bellissimo".
Sprizza soddisfazione da tutti i pori pure il sindaco di Civitanova, Fabrizio Ciarapica: "Siamo felici che il tricolore rimanga qui. Il binomio con la Lube si conferma vincente. Non è stato facile, ma la tenacia e la convinzione della squadra ci ha fatto conquistare questo bellissimo risultato".
“E’ una bella emozione rivincere il campionato e questo Scudetto secondo me è un capolavoro per via delle difficoltà affrontate dal gruppo durante l’anno - dice coach Gianlorenzo Blengini - Dedico questo titolo ai ragazzi che ci hanno creduto e alla famiglia Giulianelli. La Lube, nel momento buio, ha saputo stare tranquilla e ha cercato soluzioni".
Impresa compiuta: la Lube è campione d'Italia per la settimana volta nella sua storia. Possono partire i festeggiamenti all'Eurosuole Forum, pieno in ogni angolo di posto con quasi 4mila tifosi, dopo che Civitanova ha battuto la Sir Safety Conad Perugia in tre set (25-23, 25-16, 25-21), in gara 4 della finale scudetto.
Si tratta del terzo titolo tricolore per i biancorossi, che scrivono un altro di pezzo di storia della pallavolo. Si può dire di aver assistito, in questi ultimi anni, ad una vera e propria dinastia. Per tanti dei campioni civitanovesi quello di oggi è stato l'ultimo ballo, "The Last Dance" prendendo in prestito il titolo della serie Netflix dedicato ai Chicago Bulls di Micheal Jordan.
Encomiabile il supporto dei Predators, autori di una spettacolare coreografia nel pre-partita. Sugli spalti accanto al patron Giulianelli, si scorgono - come in occasione della semifinale contro Trento - il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli e l'assessore Filippo Saltamartini. Poche sedute sopra, tra le altre autorità, si nota anche la presenza del questore di Macerata Vincenzo Trombadore.
La cronaca
LE FORMAZIONI - Gianlorenzo Blengini propone il rodato starting six: De Cecco al palleggio per l’opposto Zaytsev, al centro Simon e Anzani, laterali Yant e Lucarelli, libero Balaso. Nikola Grbic conferma, invece, il sestetto di gara 3 con Mengozzi (e non Ricci) al centro con Solè, Giannelli al palleggio per l’opposto Rychlicki, Leon e Anderson laterali, Colaci libero.
PRIMO SET - Lo "Zar" Ivan Zaytsev suona subito la carica realizzando quattro dei primi cinque punti della Lube (saranno 9 nel complesso), compreso un ace. Perugia, però, risponde puntualmente con le fondate di Anderson. Proprio lo schiacciatore americano da il là alla fuga umbra, che amplia il suo vantaggio sino al +4 grazie a un primo tempo del centrale Mengozzi, che si sta rivelando un vero fattore nella serie (8-12).
A far rientrare in contatto Civitanova ci pensano due strepitosi muri di De Cecco, che infiammano il Forum (14-14). Ma non basta. La Lube firma anche il contro-sorpasso con uno strepitoso attacco in diagonale da posto 4 di Lucarelli (17-15). Svantaggio che gli ospiti non riusciranno più a colmare. Il primo set è dei cucinieri (25-23).
SECONDO SET - I cucinieri partono meglio anche nel secondo parziale. Il break arriva dopo un attacco che si spegne a metà rete di Leon (5-3). La Sir non crolla e si dimostra molto più invadente a muro rispetto al primo set. Zaytsev viene fermato, è 8 pari. Lo 'Zar' si fa prontamente perdonare con un ace che fa esplodere il Forum (11-9).
A trovare il servizio vincente è anche Yant, sin lì apparso più spento del solito (13-10). Perugia inizia a regalare punti per strada e la Lube ne approfitta per volare a +6 (20-14). Il set non ha storia, Civitanova si porta a un passo dallo scudetto. L'ultimo punto è un muro, l'undicesimo nella partita, di Simon (25-16).
TERZO SET - Perugia prova ad abbozzare una reazione in avvio di terzo set, portandosi sul 2-0. Ma il clima euforico del palazzetto civitanovese spinge i padroni di casa che, sulle ali dell'entusiasmo, tornano in carreggiata ancora una volta con un muro. E ancora una volta lo firma Simon (6-6).
Il momento di svolta sembra arrivare su un turno al servizio di Yant. Il giovane schiacciatore prima firma un ace, poi è la Sir a farsi male da sola con un fallo in attacco. È break Lube (14-12). Sull'orlo del baratro Perugia sa, però, rialzarsi con un parziale di 5-0 (14-17).
L'altalena delle emozioni è continua. Civitanova si riporta sotto con Lucarelli (18-18), il finale è punto a punto. A spuntarla sono i padroni di casa: l'Eurosuole Forum può esplodere di gioia (25-21). Arriva il settimo scudetto della storia.
Tabellino Gara 4 Cucine Lube Civitanova-Sir Safety Conad Perugia
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Garcia Fernandez ne, Kovar ne, Sottile ne, Marchisio ne, Juantorena ne, Jeroncic (L) ne, Balaso (L), Lucarelli 10, Zaytsev, 13 Diamantini, Simon 10, De Cecco 3, Anzani 7, Yant 11. All. Blengini
SIR SAFETY CONAD PERUGIA: Anderson 12, Ricci ne, Dardzans ne, Travica, Ter Horst 1, Giannelli 1, Rychlicki 6, Leon 9, Piccinelli (L) ne, Solé 8, Russo ne, Colaci (L), Plotnytskyi, Mengozzi 5. All. Grbic
Arbitri: Puecher (PD) e Florian (TV)
Parziali: 25-23 (32’), 25-16 (27’), 25-21 (35’). Totale 1h 34’.
Sfuma il primo match ball scudetto della Cucine Lube Civitanova. I cucinieri escono sconfitti da Perugia in quattro set (24-26, 25-19, 25-28, 26-24) e devono rinviare la festa tricolore.
È soltanto illusorio il successo nel primo parziale. I biancorossi, infatti, devono fare i conti con la rimonta perugina sospinta dal tifo del pubblico di casa, che ha affollato il Pala Barton, pieno in ogni ordine di posto.
La serie finale, in ogni caso, vede sempre in vantaggio la Lube per 2-1. La testa va ora a gara 4, in programma mercoledì 11 maggio.
Si torna in quel di Civitanova Marche, all'Eurosuole Forum, dove i Predators - presenti in 250 unità quest'oggi, il numero massimo consentito - proveranno a sospingere i loro beniamini alla vittoria del settimo scudetto.
La cronaca
LE FORMAZIONI - Gianlorenzo Blengini propone il consolidato starting six di gara 1 e gara 2, con Juantorena - non ancora al 100% - che parte di nuovo dalla panchina: De Cecco al palleggio per l’opposto Zaytsev, al centro Simon e Anzani, laterali Yant e Lucarelli, libero Balaso.
Nikola Grbic, invece, cambia qualcosa: al centro insieme a Solè agisce Mengozzi al posto di Ricci, con Giannelli al palleggio per l’opposto Rychlicki, Leon e Anderson laterali, Colaci libero.
PRIMO SET - La Lube conquista il break per prima. A spezzare l'equilibrio, manco a dirlo, è un ace di Simon (3-5). Perugia non si fa intimidire e rientra in carreggiata sospinta dalle sue bocche di fuoco, Rychlicki e Leon.
A riportare Civitanova sul +2 sono due attacchi fulminanti di Marlon Yant, talento in ascesa sempre più vertiginosa (16-18). Un distacco, di nuovo, colmato dagli umbri grazie a un parziale di 3-0, culminato con l'ace di Rychlicki. Si va ai vantaggi, e a prendersi il set - alla seconda chance utile - è Civitanova, grazie a un errore grossolano di Leon in pipe.
SECONDO SET - La reazione della Sir arriva puntuale. Prima un muro di Mengozzi, la scelta a sorpresa di Grbic, su Simon e poi un ace di Leon portano Perugia a +3 (6-3). Civitanova va in tilt, pasticciando troppo, e inabissandosi sino al -6 dopo un servizio vincente di Giannelli (11-5).
Blengini capisce che c'è poco da fare e chiama in panchina i suoi laterali titolari, inserendo Gabi Garcia e Juantorena. Il parziale non ha storia, la Sir impatta la Lube (25-19).
TERZO SET - Cucinieri in confusione anche in avvio di terzo set. Un errore di Yant spiana la strada al break perugino, subito annullato da un possente muro di Anzani su Rychlicki (4-4). Ancora un'imprecisione del giovane schiacciatore cubano, però, vale il nuovo +2 umbro (14-12).
L'ace di Mengozzi e un muro di Solè ampliano il vantaggio dei padroni di casa (17-13). Giannelli, con le sue scelte al palleggio, elude la copertura sotto rete della Lube. Due servizi vincenti consecutivi di Leon mettono la ciliegina sulla torta per la Sir: Perugia vola 2-1 (25-18).
QUARTO SET - Blengini inserisce Kovar e Gabi Garcia nel quarto set, per rinforzare la ricezione, ma nulla si può di fronte alle bordate in battuta di Leon. Un suo ace vale il 5-3 dei padroni di casa. Non si tratta, però, di un allungo decisivo. A far tornare tutto in parità ci pensa Gabi con un attacco in diagonale (7-7).
Si gioca sul filo dei nervi con continui sorpassi e contro-sorpassi. Il set si decide ai vantaggi, e alla Lube costa caro un errore di Kovar (26-24). Perugia si prende gara 3 e riapre la sfida scudetto.
(Credits foto: Maurizio Spalvieri)
Tabellino Gara 3 Cucine Lube Civitanova-Sir Safety Conad Perugia
SIR SAFETY CONAD PERUGIA: Anderson 12, Ricci, Dardzans ne, Travica, Ter Horst, Giannelli 1, Rychlicki 13, Leon 21, Piccinelli (L) ne, Solé 9, Russo ne, Colaci (L), Plotnytskyi, Mengozzi 9. All. Grbic
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Garcia Fernandez 11, Kovar 3, Sottile, Marchisio ne, Juantorena, Jeroncic (L) ne, Balaso (L), Lucarelli 10, Zaytsev 7, Diamantini, Simon 8, De Cecco, Anzani 8, Yant 11. All. Blengini
La Cucine Lube Civitanova concede il bis. I campioni d'Italia in carica si impongono anche in gara-2 della finale scudetto, piegando la Sir Safety Conad Perugia in tre set (25-21, 29-27, 25-22) e volando 2-0 nella serie. Ora soltanto una vittoria separa i cucinieri dal settimo titolo tricolore della loro storia.
Colpo d'occhio delle grandi occasioni all'Eurosuole Forum di Civitanova Marche, tornato finalmente a far registrare un sold-out dopo i due lunghi anni di pandemia e restrizioni.
Coreografia spettacolare quella pensata dai Predators, che trae spunto dalla celebre serie Netflix, 'La Casa di Carta'. Prima del match da segnalare anche il premio di Mvp delle semifinali scudetto ritirato dal palleggiatore biancorosso Luciano De Cecco. Il miglior giocatore di gara-2, invece, è Roberlandy Simon con i suoi 16 punti (67% di efficacia in attacco), conditi da 2 muri e 2 ace.
L'attesa è per una gara 3 potenzialmente decisiva. La serie si sposta al Pala Barton di Perugia, con la sfida in programma per domenica 8 maggio, alle 18. La Lube cercherà di ripetere il "colpaccio" del primo maggio per chiudere definitivamente la contesa e prendersi lo scudetto.
La cronaca
LE FORMAZIONI - Gianlorenzo Blengini propone lo stesso starting six di gara 1 con Juantorena che parte dalla panchina: De Cecco al palleggio per l’opposto Zaytsev, al centro Simon e Anzani, laterali Yant e Lucarelli, libero Balaso. Nikola Grbic, invece, sceglie Giannelli al palleggio per l’opposto Rychlicki, Leon e Anderson laterali, Ricci e Solé centrali, Colaci libero.
PRIMO SET - Zaytsev esordisce nel match con un ace, che infuoca sin da subito il pubblico di casa. Perugia non si fa intimidire e risponde per le rime con Leon, trovando il pari immediato (2-2). La Sir è piuttosto invadente a muro e trova due punti consecutivi proprio con questo fondamentale, grazie a Giannelli e Anderson (7-9). Un break che viene assorbito dalla Lube in men che non si dica.
Il livello è alto, da ambo le parti. Rychlicki e Simon trovano un ace a testa: si procede punto a punto. A spezzare l'equilibrio ci pensa l'uomo più in forma di Civitanova, Marlon Yant. Il giovane schiacciatore cubano, poco più che ventenne, è devastante in attacco (7 punti totali nel set col 100% di perfezione) e spedisce la Lube a +3 (19-16). Un distacco incolmabile per Perugia (25-21).
SECONDO SET - Ad inizio secondo set a fare la differenza è, ancora una volta, un turno al servizio di Zaytsev, rimasto in panchina nella parte conclusiva del primo set a beneficio di Gabi Garcia. Due ace dello 'Zar' contribuiscono a far volare Civitanova sul 4-1. I campioni d'Italia in carica giocano sulle ali dell'entusiasmo.
A interrompere la magia, arrivano tre muri consecutivi di Perugia, che suonano come pugni da knock out. La Lube va in corto circuito e subisce un parziale di 6-0 (10-14). I cucinieri sono alle corde. A riaccendere tifosi e compagni di squadra ci pensa l'imprescindibile Simon con una serie di giocate da urlo. Un ace del centrale cubano porta i padroni di casa di nuovo a meno uno (15-16).
Blengini rispolvera la carta Gabi Garcia dalla panchina, e l'opposto portoricano non delude le aspettative del suo allenatore. Grazie a lui la Lube rimette la testa avanti (22-21). Il set si decide ai vantaggi. A far esplodere il Forum è un ace di Yant, che chiude i conti al quinto set point utile (29-27).
TERZO SET - Terzo set che procede senza strappi sino al sei pari. Un ottimo attacco di Anderson in posto 6 consegna il primo break alla Sir, ma Civitanova non ci sta. Zaytsev si conferma piuttosto caldo dai nove metri, un suo ace ristabilisce l'equilibrio (8-8). Poi un doppio errore di Rychlicki - sin lì il migliore dei suoi - costa caro a Perugia: la Lube va +2 (12-10).
Lucarelli in contrattacco amplia il vantaggio (14-11), arrivando a far assaporare ai cucinieri il 2-0 nella serie. Gli ospiti vanno in tilt, tramortiti dalla verve civitanovese, accumulando un errore dietro l'altro. Di qui alla fine non arrivano colpi di scena (25-22). La Cucine Lube Civitanova vince gara-2: lo scudetto è soltanto a una vittoria di distanza.
Tabellino Gara 2 Cucine Lube Civitanova-Sir Safety Conad Perugia
SIR SAFETY CONAD PERUGIA: Anderson 10, Ricci 1, Dardzans ne, Travica, Ter Horst, Giannelli 4, Rychlicki 17, Leon 12, Piccinelli (L) ne, Solé 4, Russo ne, Colaci (L), Plotnytskyi, Mengozzi 3. All. Grbic
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Garcia Fernandez 3, Kovar, Sottile, Marchisio ne, Juantorena, Jeroncic (L) ne, Balaso (L), Lucarelli 12, Zaytsev 6, Diamantini, Simon 16, De Cecco, Anzani 7, Yant 12. All. Blengini
Spettatori: 3811
(Credit foto: Maurizio Spalvieri)
Torna a Matelica il dipinto rubato nel 1975 dal Museo Piersanti. Sabato 7 maggio, alle 16, presso la Chiesa della Santissima Annunziata di Matelica, i Carabinieri del nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Udine riporteranno in città l'importante dipinto.
"Si tratta di una 'Deposizione' attribuita alla cerchia di Jacopo da Bassano, importante esponente della pittura veneta, databile attorno alla fine del '500", sottolinea Don Ferdinando Dell'Amore, direttore del museo.
L'opera, che quando fu rubata era collocata nella cappella del museo Piersanti (ora inagibile a causa del sisma), resterà in esposizione presso la Chiesa della Santissima Annunziata di Matelica nelle giornate di sabato 7 e domenica 8 maggio, prima di essere trasferita - temporaneamente - al Museo Diocesano di Fabriano.
All'evento di restituzione del dipinto interverranno il maggiore Lorenzo Pella, comandante del nucleo Tpc di Udine, Don Ferdinando Dell’Amore, direttore del Museo Piersanti di Matelica e il dottor Andrea Nante, storico dell’arte e direttore del Museo Diocesano di Padova.
La Cucine Lube Civitanova completa una rimonta da sogno e si assicura la partecipazione alla quinta finale scudetto consecutiva del campionato di Superlega. I biancorossi hanno avuto la meglio dell'Itas Trentino in cinque set, tra le mura amiche dell'Eurosuole Forum, al termine di una partita dagli altissimi contenuti agonistici, di fronte ad oltre 3500 tifosi.
Sugli spalti si nota anche la presenza del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, accanto al patron Fabio Giulianelli, a poche sedute di distanza dal sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica.
La Lube, squadra campione d'Italia in carica, potrà così difendere il titolo contro la rivale di sempre, la Sir Safety Conad Perugia. Il primo atto della serie finale è in programma per domenica primo maggio, in terra umbra.
La cronaca
LE FORMAZIONI - Gianlorenzo Blengini rinuncia ancora a Juantorena, e propone De Cecco al palleggio per l’opposto Zaytsev, al centro Simon e Anzani, laterali Yant e Lucarelli, libero Balaso.
Angelo Lorenzetti conferma la formazione tipo. Trento scende in campo con Sbertoli al palleggio e il modulo a tre schiacciatori (Kaziyski, Lavia e Michieletto), Lisinac e l’ex biancorosso Podrascanin al centro, Zenger libero.
PRIMO SET - A partire meglio sono gli ospiti. Zaytsev inizia la partita con le pile scariche: prima attacca fuori un pallone in lungolinea, poi si fa murare da Lisinac. Trento approfitta anche di uno Yant non ineccepibile in fase di ricezione, arrivando a doppiare gli avversari (4-8).
A fomentare le velleità di rimonta della Lube, ci pensa il grande ex Ricardo Lucarelli, che mette in mostra tutto il suo arsenale di colpi riportando i cucinieri a meno uno (13-14). A consegnare il punto della parità è, invece, Simon con un bel primo tempo (16-16).
L'Itas per non perdere quota si affida con costanza all'eterno Kaziyski (11 punti nel parziale), che non tradisce le attese del suo palleggiatore, Sbertoli. Il finale di set è palpitante. A spuntarla sono i trentini con un muro vincente, alla terza chance utile (27-29).
SECONDO SET - Lube che comincia con l'handicap anche nel secondo set, mostrando qualche crepa di troppo in fase di ricezione con Zaytsev e Yant. Lucarelli, però, è ispirato e traghetta nuovamente Civitanova a contatto (5-5). Per trovare il contro-break i campioni d'Italia hanno bisogno di un errore del, sin lì, perfetto Kaziyski (14-12).
In casa marchigiana si accende anche Yant, con il suo accecante talento offensivo: il giovane schiacciatore cubano vive una ventina di minuti di onnipotenza scuotendo il Palas con muri e schiacciate altisonanti. Trento non può opporre resistenza: si va sull'uno a uno nel conto dei set (25-21).
TERZO SET - Approccio horror di terzo set da parte di Civitanova. I cucinieri sprofondano sino a -6 (5-11), collezionando un errore dietro l'altro. Gli scambi si allungano, e a spuntarla è quasi sempre l'Itas. Come se non bastasse, a peggiorare le cose, tornano anche gli errori di misura di Zaytsev in attacco (11-18).
La Lube avrebbe bisogno di un miracolo. A farlo avverare prova a pensarci l'uomo con il numero 13 dietro le spalle: Robertlandy Simon. Il centrale cubano stampa due ace di fila, che diventerebbero anche tre, se un contestatissimo video-check non giudicasse il pallone oltre la linea.
Si apre, però, una breccia che la Lube cavalca anche con i servizi vincenti di De Cecco e Lucarelli. Ma non basta, il divario accumulato è troppo ampio per essere colmato. A mettere a terra il pallone che vale il 2-1 per Trento è il solito Kaziyski (21-25).
QUARTO SET - Nel quarto set Blengini sceglie di lasciare in panchina uno spento Zaytsev, in luogo di Gabi Garcia. La presenza dello schiacciatore di recente naturalizzazione Usa, rinforza il muro e gli effetti si notano sin da subito. L'opposizione sotto rete fatta in coppia con Simon è di spessore: due muri consecutivi fanno volare Civitanova sul più quattro (5-1).
Gabi incide anche in attacco (10 punti nel set), tanto che la Lube arriva a doppiare Trento (12-6). Il parziale si tramuta in un monologo civitanovese: l'Itas va in tilt. L'Eurosuole Forum è una bolgia quando Anzani trova due ace nel suo turno di servizio, per il +10 (16-6). Il set è senza storia. Si decide tutto nel tie-break.
QUINTO SET - Il muro di Civitanova fa la differenza anche in avvio di quinto set. A stampare gli avversari a rete sono i soliti sospetti: Simon e Gabi Garcia. Si va sul 3-0, un vantaggio prezioso che i campioni d'Italia riusciranno a conservare sino al termine della partita. L'ultimo punto lo firma Simon con l'ace (15-11). Può esplodere la gioia dei tifosi marchigiani, la storica rimonta da 0-2 a 3-2 nella serie è completata.
Tabellino Cucine Lube Civitanova - Itas Trentino 3-2 (27-29, 25-21, 21-25, 25-15, 15-11)
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Garcia Fernandez 12, Kovar 4, Sottile, Marchisio ne, Juantorena ne, Jeroncic (L) ne, Balaso (L), Lucarelli 18, Zaytsev 9, Diamantini, Simon 20, De Cecco 4, Anzani 6, Yant 16. All. Blengini
ITAS TRENTINO: Kaziyski 22, D’Heer ne, Michieletto 11, Sbertoli 2, Cavuto 4, Pinali 1, Albergati ne, Lavia 3, Zenger (L), Podrascanin 6, Lisinac 19, Sperotto ne, De Angelis (L) ne. All. Lorenzetti
Spettatori: 3552
(Credit foto: Maurizio Spalvieri)
La Cucine Lube Civitanova abbatte Trento in gara-3 e torna ad alimentare la fiammella della speranza verso una qualificazione alle finali scudetto che avrebbe il sapore dell'impresa. I ragazzi di coach Gianlorenzo Blengini hanno avuto la meglio dell'Itas in tre set (25-16, 25-19, 25-17), al termine di un match ad alta fibrillazione.
È arrivata la reazione d'orgoglio dei campioni d'Italia in carica tanto attesa dai tifosi biancorossi, accorsi all'Eurosuole Forum per sostenere i propri beniamini. Ora la serie della semifinale vede ancora avanti Trento per 2-1: il futuro delle due squadre passerà da Gara-4, in programma alla BLM Group Arena di Trento, domenica 24 aprile, alle 18.
La cronaca
LE FORMAZIONI - Coach Chicco Blengini deve fare ancora a meno di capitan Juantorena e ripropone lo stesso starting six di Gara1 e Gara2 con De Cecco al palleggio per l’opposto Zaytsev, al centro Simon e Anzani, laterali Yant e Lucarelli, libero Balaso.
Angelo Lorenzetti fa altrettanto schierando Sbertoli al palleggio e il consueto modulo a tre schiacciatori (Kaziyski, Lavia e Michieletto), Lisinac e l’ex Lube Podrascanin al centro, Zenger libero.
PRIMO SET - Avvio di partita vibrante dei campioni d'Italia. Zaytsev parte con un gran piglio e trascina Civitanova all'immediato +3 (5-1). I cucinieri picchiano pure dai nove metri con Yant e De Cecco mostrandosi in serata di grazia e raggiungendo il massimo vantaggio sull'11-4.
Trento non riesce ad imbastire una reazione degna di questo nome e il set scivola con rapidità nelle mani dei padroni di casa. Lo 'Zar' Ivan Zaytsev grande protagonista con 7 punti e l'88% di perfezione in attacco.
SECONDO SET - Lube in trance agonistica e di nuovo a break anche in apertura di secondo parziale. Stavolta Zaytsev veste i panni del palleggiatore per consegnare a Yant il punto del 3 a 1. Trento non resta a guardare e si rifà sotto quando Michieletto in lungolinea trova il punto della parità (7-7).
Gli scambi si allungano e lo spettacolo in campo aumenta. A spezzare il rinnovato equilibrio ci pensa una frustata al servizio del gigante Simon (15-12). Zaytsev, col volto trasfigurato dalla voglia di rivincita, "guida" persino - con una spintarella - i compagni sotto rete al muro vincente che vale il 20-17.
Il brivido per Civitanova arriva quando Simon scivola sul taraflex, e rimane a terra per qualche istante. Il Forum tira un sospiro di sollievo quando il centrale cubano si rialza e rassicura lo staff dopo aver testato la stabilità della sua caviglia. Dopo la grande paura, arriva l'esplosione di gioia quando un errore di Michieletto consegna il due a zero alla Lube nel conto dei set (25-19).
TERZO SET - Un Simon travolgente mette in chiaro le cose con la sua prepotenza offensiva: come da copione di serata, la Lube va subito in fuga. Il terzo set è un monologo biancorosso in avvio (7-1).
Trento va in confusione, e i campioni d'Italia ne approfittano con Yant e Lucarelli. Il coach dell'Itas è costretto a chiamare time-out, quando il tabellone recita 12-4 per Civitanova. Con l'inerzia della partita che appare evidente, Lorenzetti sceglie di risparmiare i suoi 'titolari' e schiera le seconde linee. I cucinieri si prendono la partita in scioltezza, chiudendo in gran stile con l'ace di Simon. Gara-4 si preannuncia già una battaglia.
Tabellino Cucine Lube Civitanova - Itas Trentino 3-0 (25-16, 25-19, 25-17)
ITAS TRENTINO: Kaziyski 6, D’Heer 1, Michieletto 6, Sbertoli 4, Cavuto 4, Pinali, Albergati ne, Lavia 11, Zenger (L), Podrascanin 2, Lisinac 7, Sperotto ne, De Angelis (L) ne. All. Lorenzetti
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Garcia Fernandez, Kovar, Sottile ne, Marchisio ne, Juantorena ne, Jeroncic (L) ne, Balaso (L), Lucarelli 15, Zaytsev 14, Diamantini, Simon 12, De Cecco 1, Anzani 4, Yant 11. All. Blengini
Spettatori: 2530
(Credit foto: Maurizio Spalvieri)
La Lube Civitanova cede in gara 1 delle Semifinali Scudetto all'Itas Trentino e perde il fattore casa nella serie. I cucinieri si sono fatti piegare dalla formazione allenata da coach Lorenzetti in tre set (26-28, 20-25, 23-25), al termine di una vera e propria battaglia sportiva consumatasi sul taraflex. Decisiva la maggiore lucidità degli ospiti nei momenti chiave.
I campioni d'Italia in carica ritrovano, finalmente, una buona cornice di pubblico all'Eurosuole Forum, con oltre 3500 spettatori. La carica dei tifosi non è stata, però, sufficiente. Ad essere eletto migliore in campo è lo schiacciatore bulgaro Matey Kaziyski con i suoi 16 punti totali. Ora l'appuntamento con gara 2 è per il giorno di Pasquetta, lunedì 18 aprile, alle 18, sul campo della BLM Group Arena di Trento.
La cronaca
L’Itas Trentino si presenta all’Eurosuole Forum con Sbertoli in regia, Lavia opposto, Kaziyski e Michieletto schiacciatori, Podrascanin e Lisinac centrali, Zenger libero. La Cucine Lube risponde con De Cecco al palleggio, Zaytsev opposto, Lucarelli e Yant in banda, Simon ed Anzani al centro, Balaso libero.
Stop dell'ultima ora per Juantorena, a causa di un riacutizzarsi del fastidio alla spalla che l'ha tenuto lontano dal campo per gran parte della stagione.
PRIMO SET - Match che, sin dagli scambi iniziali, parte su ritmi indemoniati. Trento prova a scappare per prima con un ispirato Lisinac sia in fase di muro che al servizio: un ace del centrale serbo vale il +3 ospite (7-10).
Civitanova non si lascia intimorire dalla verve dei neo finalisti Champions e rosicchia lo svantaggio sino ad assorbire il colpo grazie al solito capopopolo Simon e a un ottimo Yant, che non fa rimpiangere Juantorena in fase d'attacco (13-13).
L'Itas prova un nuovo allungo sul finale di parziale approfittando di qualche errore di troppo della Lube in battuta (9 complessivi nel set), ma i campioni d'Italia tornano di nuovo a contatto con il grande ex Lucarelli e Yant. Si va ai vantaggi. A spuntarla, al terzo set point utile, sono gli ospiti (26-28).
SECONDO SET - Civitanova mostra un gran piglio in avvio di secondo parziale. A suonare la carica è lo 'Zar' Ivan Zaytsev, un pò in ombra nel primo set. La Lube racimola subito tre punti di vantaggio (6-3), che costringono al time-out coach Lorenzetti.
Trento prova ad abbozzare una reazione, ma difetta di precisione, in particolare con l'esperto schiacciatore Kaziyski. Due ace consecutivi di Simon fanno capire all'Itas l'aria che tira (17-13). Gli ospiti, in ogni caso, non mollano il colpo.
Lavia tiene a galla l'Itas nel momento più difficile poi ci pensa Civitanova a spegnere l'interruttore. Un mega parziale di 9-0 di Trento chiude i giochi. Gli ospiti si portano avanti due set a zero.
TERZO SET - I cucinieri, ancora provati psicologicamente dal set precedente, sparano a salve con Yant e Lucarelli, regalando il break immediato agli avversari (2-4). Tra le fila civitanovesi a prevalere è lo scoramento, nonostante il costante incitamento dei "Predators". Trento arriva a doppiare la Lube (4-8).
Serve una scossa. E puntuale arriva, con un nome e cognome: Robertlandy Simon. Il turno al servizio del gigante cubano porta un parziale di quattro a zero: è di nuovo parità (8-8). Civitanova ha bisogno dei suoi colpitori dai nove metri, e anche Yant risponde presente: pure lui infila due battute-punto.
Si procede incollati sino al 23 pari quando decisivi sono un errore al servizio di Simon e un muro di Lisinac. La serie di semifinale inizia nel peggiore dei modi per Civitanova.
TABELLINO CUCINE LUBE CIVITANOVA - ITAS TRENTINO 0-3 (26-28, 20-25, 23-25)
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Anzani 3, Balaso (L), Juantorena n.e., Garcia Fernandez 1, Sottile ne, Marchisio, Lucarelli 9, Zaytsev 15, Diamantini 1, Simon 13, De Cecco 1, Jeroncic (L) ne, Penna ne, Yant 13. All. Blengini
ITAS TRENTINO: Kaziyski 16, D’Heer ne, Michieletto 8, Sbertoli 1, Albergati ne, Lavia 9, Zenger (L), Podrascanin 10, Lisinac 7, Sperotto, De Angelis (L) ne. All. Lorenzetti
Spettatori: 3536
Credito foto: Maurizio Spalvieri
Dopo il bruciante passo falso interno contro il Fano, il Tolentino ritrova il successo nel fortino di casa del "Della Vittoria". La formazione cremisi si è imposta per 2-1 nel derby marchigiano contro il Castelfidardo, valevole per la ventottesima giornata del girone F di Serie D, davanti a una buona cornice di pubblico. Decisiva la rete di Bartoli, arrivata all'ultimo respiro. Tre punti che consolidano il terzo posto in classifica del Tolentino.
Mister Mosconi è costretto, in extremis, a rinunciare a Mengani, sostituito sulla fascia destra da Stefoni. Partita dagli alti contenuti fisici nei primi dieci minuti di gioco, con numerosi contrasti in mezzo al campo. Nessuno tira indietro la gamba.
L'episodio che sblocca il risultato arriva al 19', sugli sviluppi di corner. Dopo una serie di rimpalli, la sfera arriva sui piedi del liberissimo Capezzani che, con un piattone facile facile, batte l'estremo difensore fidardense. Nell'occasione, da segnalare le vibranti poteste degli ospiti per una possibile posizione di fuorigioco del centrocampista cremisi.
Un minuto più tardi il Tolentino potrebbe anche raddoppiare, ma Zammarchi spara alto su sponda aerea di capitan Padovani, da ottima posizione. Al 27' l'occasione buona è per Stefoni che calcia a lato su cross tagliato di Severini. Cinque minuti dopo ancora Zammarchi minaccioso di testa, con palla deviata e di poco alta sopra la traversa.
Il Castelfidardo si fa minaccioso al 39', ma il tentativo di incornata di Braconi è troppo centrale per impensierire Bucosse. Al termine di cinque minuti di recupero, assegnati a seguito di un infortunio a Salvatelli (rimasto in campo con vistosa fasciatura alla testa sino all'intervallo), si va al riposo sull'uno a zero.
Al rientro dagli spogliatoi la prima occasione capita sui piedi di Severini: la sua volée non inquadra la porta. Rispetto alla prima frazione, i ritmi sono molto più spezzati. Al 63' Padovani avrebbe sui piedi il 2-0 ma calcia con poca convinzione su visionario cross di Severini.
Al 74' è Demalja, con un miracolo, a dire no a Miccoli. Il Castelfidardo prova a riversarsi in avanti alla ricerca del pari, ma con poche idee. Bucosse non viene praticamente mai impensierito, se non in pieno recupero. Al 92' è Marcelli a trovare l'angolino con una conclusione da applausi dal limite dell'area.
La vittoria sembra sfumata per il Tolentino e invece a fare impazzire di gioia i supporter cremisi al 94' è Bartoli, bravo a insaccare la sfera in spaccata sugli sviluppi di un calcio di punizione. A sancire un successo cruciale è il triplice fischio del direttore di gara.
"Un sindaco non può avere paura di chi ha più competenza di lui. Deve essere un primus inter pares ("primo fra uguali", ndr). Abituatevi a un'idea diversa di amministrare la città". Con queste parole Mauro Sclavi ha presentato, nella splendida cornice del Politeama, la propria candidatura a sindaco di Tolentino.
L'ex presidente del Consiglio comunale, di professione infermiere, ha incassato il sostegno delle liste 'Tolentino Civica Solidale', 'Tolentino Popolare' e 'Riformisti Tolentino'. La scelta di lanciarsi nella competizione elettorale, ammette Sclavi, "non è stata semplice", ma è arrivata dopo un articolato "percorso mentale".
Il suo, puntualizza, sarà un modo di fare politica che prescinde "dal colore di partito". "Via i personalismi - prosegue - la nostra è una coalizione unitaria che raccoglie professionisti con sensibilità di destra e di sinistra". "I Comunisti Italiani - spiega Sclavi - hanno messo da parte la loro diversità e visto cosa ci accomunava: la voglia di cambiare la città", tanto da confluire tramite un "rappresentante indipendente" nella coalizione 'Tolentino Civica e Solidale', la cui referente è la dottoressa Elena Lucaroni, medico chirurgo.
Proprio quello della sanità diventa il tema centrale della presentazione: "Da 34 anni lavoro in questo ambito - puntualizza il candidato sindaco - credo di avere delle soluzioni. Quella più a breve termine si chiama assistenza di prossimità. Già dalla prossima settimana mi recherò in Regione: promettiamo di spellarci le mani affinchè i milioni di euro che arriveranno a Tolentino diventino realtà oggettiva trasformandosi in servizi, ambulatori e diagnostica".
Altro tema caldo è quello della cultura, su cui si è soffermato anche il più giovane candidato della coalizione, Diego Aloisi, rappresentante dei 'Riformisti Tolentino'. "Dobbiamo cavalcare l'idea di museo allargato, anche attraverso la collaborazione con i Monti Azzurri: loro hanno il Crivelli, noi abbiamo San Nicola; loro hanno la Vernaccia e noi il Castello della Rancia", conclude Sclavi.
A segnalare quale sia la diversa filosofia di governance della coalizione civica è Alessandro Massi, portavoce dell'associazione 'Tolentino Popolare': "Abbiamo un capitano - dice riferendosi a Sclavi - propenso all’ascolto e alla condivisione. Per la prima volta, nel corso della mia esperienza politica, vivo una situazione di questo tipo".
Poi un chiaro riferimento al sindaco uscente Giuseppe Pezzanesi: "Non possiamo più permetterci l'indottrinamento costante del «Se tu la pensi diversamente, sei un cretino». Si tratta di un’elezione fondamentale per Tolentino, dobbiamo agganciare il futuro. O lo facciamo adesso, o non lo facciamo mai più”, puntualizza Massi che pone - nel suo discorso - il focus su centro storico e scuola.
"Finchè c’è un barlume di speranza, dobbiamo perseguirlo, per far sì che la Don Bosco non vada via dal centro. Oggi il barlume ancora c’è. Sarebbe un delitto lasciare quella scuola per una volontà di speculazione edilizia" anche se, conclude Massi, "non possiamo promettere nulla perché il vero dramma è che l’amministrazione Pezzanesi non ha mai avviato un iter per la sua ricostruzione".
La Cucine Lube comincia con il piede giusto la sua avventura nei playoff scudetto di Superlega. Tra le mura amiche dell'Eurosuole Forum, i cucinieri si impongono in tre set (27-25, 25-16, 25-17) contro la Vero Volley Monza, aggiudicandosi gara 1 dei quarti di finale.
Un successo pesante perché i monzesi erano reduci dalla grandissima impresa europea culminata nella conquista della CEV Cup 2022, e hanno giocato carichi di entusiasmo dimostrando di valere più della settima testa di serie con cui si sono presentati ai blocchi di partenza dei playoff.
Tra le file dei campioni d'Italia in carica buone indicazioni arrivano da capitan Juantorena, riapparso su grandi livelli. Mvp della gara è Ivan Zaytsev con 18 punti e il 79% di efficacia in attacco. L'appuntamento con gara 2, che si disputerà alla Candy Arena, è per sabato 2 aprile, alle 18, con diretta Rai.
La cronaca
LA FORMAZIONE - Civitanova in campo con De Cecco al palleggio in diagonale con l’opposto Zaytsev, Juantorena e Lucarelli laterali, Anzani e Simon al centro, Balaso libero. La formazione di Massimo Eccheli risponde con Orduna al palleggio per Grozer opposto, Beretta e Galassi al centro, Davyskiba e Dzavoronok laterali, Gaggini libero.
PRIMO SET - Grozer inaugura con un ace il match, mostrando subito come Monza abbia voglia di giocarsela a viso aperto. La Lube non si lascia intimorire e trova la pronta replica con i suoi due assi, Juantorena e Simon. Il centrale cubano, in particolare, appare in pomeriggio di grazia. Con due muri e un ace contribuisce in maniera preponderante alla prima mini fuga dei campioni d'Italia (9-4).
Un vantaggio che la Vero Volley riesce a rosicchiare grazie alle ottime serie innescate al servizio da Dzavoronok e Davyskiba. Entrambe le squadre chiudono il primo parziale con numeri altisonanti dai nove metri: 7 ace da ambo le parti.
In una situazione di sostanziale equilibrio, tra break e contro-break, a spuntarla sono i padroni di casa, ai vantaggi. Decisivo non poteva che essere un ace, il terzo personale nel set del palleggiatore De Cecco: è suo il punto che vale il 27 a 25.
SECONDO SET - Due errori consecutivi in attacco di Monza con Davyskiba e Grozer, a cui si aggiunge un'invasione, agevolano il compito di Civitanova in avvio di secondo set (9-5). Ancora una volta, però, i cucinieri mostrano una certa fragilità nella gestione del vantaggio e si fanno nuovamente riprendere (10-10).
De Cecco, per scongiurare guai, si affida con molta più frequenza al suo opposto, Zaytsev, rispetto al primo parziale. Lo 'Zar' è tonante in attacco e trascina i compagni al nuovo break (15-13). Da qui in poi è tutta la Lube a salire in cattedra. I campioni d'Italia aprono una striscia di 7 punti a zero che fiacca la resistenza di Monza. Il secondo set si chiude sul 25-16.
TERZO SET - Juantorena dimostra che l'infortunio è ormai soltanto un brutto ricordo. Il capitano civitanovese torna a sfoggiare l'intero arsenale di colpi, e va a segno anche in pipe portando la Lube a break (5-3).
Monza prova a restare attaccata alla partita, ma dall'altro lato del campo Zaytsev è scatenato. Due formidabili servizi vincenti fanno prendere il largo a Civitanova sul 16-10. Un divario che risulta incolmabile per la Vero Volley. Sulle ali dell'entusiasmo Civitanova si impone 25-17 con l'ultimo pallone messo a terra da capitan Juantorena.
Tabellino Cucine Lube Civitanova - Vero Volley Monza 3-0 (27-25, 25-16, 25-17)
Cucine Lube Civitanova: De Cecco 3, Santos De Souza 10, Zaytsev 18, Simon 13, Garcia Fernandez, Juantorena 11, Anzani 4, Marchisio (L), Diamantini, Balaso (L), Kovar, Yant Herrera, Sottile, Jeroncic, Penna. All. Blengini
Vero Volley Monza: Orduna 2, Davyskiba 13, Galassi 5, Grozer 6, Dzavoronok 12, Grozdanov 4, Gaggini (L), Karyagin 2, Federici (L), Calligaro, Beretta 7, Galliani, Mitrasinovic, Katic 1. All. Eccheli
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Quello di oggi è l'ultimo giorno di apertura del negozio di abbigliamento uomo-donna "Celeste" negli storici locali all'angolo tra via Lauri e via Garibaldi, a Macerata, prima del trasferimento.
Dal 2 aprile si riparte, con rinnovato entusiasmo, negli spazi dal civico 50 al 52 di corso Matteotti, ancor più vicini a piazza della Libertà, il cuore pulsante del centro storico.
"È il giorno più malinconico della mia vita" ci dice con un sorriso che nasconde un filo di commozione Cinzia Tomassoni, che da 30 anni lavora nel negozio. Ha iniziato qui come commessa, e dal 2001 ha rilevato l'attività divenendone la titolare.
Insieme a lei ci accoglie Daniela Stortini, collega prima e dipendente poi. "Cinzia mi ha insegnato l'arte - scherza -. Lavoro qui da quando ho finito la scuola, a 19 anni, e da allora sono sempre rimasta. Abbiamo vissuto insieme i cambiamenti, belli e brutti".
Questo posto per loro rappresenta davvero un pezzo di vita. Entrambe, nel punto vendita, hanno conosciuto i loro mariti, prima di diventare mamme. "Il mio venne a scegliere un regalo - racconta Cinzia -, mentre il marito di Daniela faceva il corriere". All'orizzonte per loro, e per le altre due dipendenti Martina e Veronica, c'è ora un'altra sfida.
L'apertura del nuovo punto vendita, nei locali che per anni hanno ospitato Max Mara, in corso Matteotti - con annessa presentazione alla clientela della nuova collezione primavera - avverrà sabato 2 aprile. "È un salto importante per noi. Avremo una stanza rivolta all'abbigliamento maschile e il salone centrale tutto dedicato alla donna", ci spiega Cinzia.
"Ci serviva un po' più spazio, nel nuovo punto vendita allargheremo la nostra proposta con gli abiti da cerimonia e con più accessori, calzature, borse e bigiotteria - aggiunge -. Qui non avevamo neanche un magazzino ed era diventato faticoso portare merce in continuazione da Montecassiano, dove ho un altro negozio all'interno del parco commerciale".
La clientela da quando, a metà gennaio, è stata avviata la liquidazione per trasferimento, non ha mancato di far sentire il proprio sostegno: "Non mi aspettavo una reazione del genere da parte dei clienti - rivela Cinzia -. Sono venuti a chiedere cosa sarebbe successo, anche chi non vedevo da un po', tutti volevano sapere dove ci saremmo trasferiti. Li aspettiamo in corso Matteotti tra due settimane".