Il Tolentino non fallisce l'ultima chiamata e conserva un briciolo di speranza per la salvezza. I cremisi battono per 1-0 il Montegiorgio nel match valevole come venticinquesima giornata del girone F di Serie D allo stadio 'Della Vittoria' ottenendo per la prima volta stagionale i tre punti nel campo amico.
Un risultato che permette di dimezzare il ritardo dalla penultima in classifica, il Notaresco (sconfitto ieri dall'Avezzano nell'anticipo del sabato), accorciando il distacco a tre punti. A decidere il derby è la rete su rigore di Pallecchi. Per i rossoblù parte male la gestione Domenico Izzotti, sedutosi in settimana sulla panchina dei fermani.
LA CRONACA - Zannini ritrova dal primo minuto la sua principale bocca di fuoco in attacco, Vitiello. Al suo fianco l'under Moscati e Tizi, nel tridente. In porta confermato capitan Gagliardini. Linea di difesa a quattro con Stefoni, Zeetti, Lattanzi e Mataloni. A centrocampo Papaserio, Marcelli e Massarotti.
Tra le fila ospiti in porta il 2003 Forconesi. Difesa con Pistolesi, Diop, Baraboglia e Morganti. Linea a quattro di centrocampo con Zancocchia, De Angelis e Monza. In attacco Leonetti, Cardoni e D’Agostino.
Nonostante la pioggia caduta con insistenza nella notte e per tutta la mattinata, il campo del 'Della Vittoria' presenta un buon drenaggio. Il primo squillo porta la firma di Leonetti, ma il suo colpo di testa è troppo centrale e non crea apprensione a Gagliardini.
Al 3' ancora Montegiorgio pericoloso con Cardoni. Il suo tiro-cross mette i brividi al numero uno tolentinate che se la cava sulla linea di porta. Al 19' cambio obbligato per Zannini: esce l'infortunato Zeetti, al suo posto Nagy.
Zancocchia ci prova dalla distanza, ma la sua conclusione non inquadra lo specchio. Cremisi troppo remissivi in avvio di partita. Al 28' ancora Montegiorgio in evidenza. Monza tenta la stoccata sugli sviluppi di corner, ma Gagliardini si fa trovare pronto e devia la sfera in tuffo.
Al 40' bella girata al volo di Leonetti di prima intenzione su torre di Diop: palla alta. Poco prima del riposo Cardoni esplode una gran botta dal limite sulla quale Gagliardini vola a deviare in corner. È l'ultima emozione del primo tempo.
SECONDO TEMPO - Al rientro dagli spogliatoi ci prova Zancocchia su punizione, ma la sua mira non è delle migliori (52'). Il primo tiro in porta del Tolentino arriva al 61' con Vitiello: il suo tentativo non impensierisce Forconesi.
Il campo sempre più pesante non aiuta lo spettacolo. L'episodio che cambia la partita arriva al 90', con l'atterramento in area di Vitiello che vale il calcio di rigore per il direttore di gara. Dal dischetto si presenta Pallecchi, che non sbaglia.
Subito dopo lo stesso Pallecchi si fa espellere nell'arco di 60 secondi rimediando il doppio giallo. L'assalto finale del Montegiorgio non sortisce gli effetti sperati. I cremisi festeggiano la prima vittoria casalinga dell'anno.
TABELLINO
TOLENTINO- MONTEGIORGIO 1-0
TOLENTINO (4-3-3): Gagliardini; Lattanzi (34’ st Di Biagio), Stefoni, Zeetti (20’ pt Nagy), Mataloni; Massarotti (8’ st Rozzi), Marcelli (40’ st Gori), Papaserio; Tizi (22’ st Pallecchi), Moscati, Vitiello. A disposizione: Giorgi, Testiccioli, Nacciarriti, Giuli. Allenatore Gianfranco Zannini
MONTEGIORGIO (4-3-3): Forconesi; Pistolesi, Diop, Baraboglia, Morganti (47’ st Perpepaj); Zancocchia (34’ st Marini), De Angelis, Monza (19’ st Santoro); Cardoni, Leonetti (13’ st Tenkorang), D’Agostino (27’ st Antichi). A disposizione: Cavallo, Monterotti, Pavone, Vignaroli. Allenatore: Domenico Izzotti.
ARBITRO: Sig. Adam Collier della sezione di Gallarate.
ASSISTENTI: Sig.ri Nicola Giancristofaro della sezione di Lanciano e Sig. na Benedetta Bologna della sezione di Vasto.
RETI: 46’ st Pallecchi (rig)
Il Tolentino crolla all'ultimo assalto contro la Sambenedettese e fa un passo in più verso la retrocessione. Termina uno a zero a favore dei rossoblù l'anticipo della ventiquattresima giornata del girone F di serie D. Tre punti d'oro per i padroni di casa che allontanano la zona play-out, mentre gli ospiti, desolatamente ultimi in classifica, sembrano ormai condannati all'Eccellenza. Al 96' a decidere la sfida è Del Moro.
Cremisi che saranno nuovamente impegnati nel turno infrasettimanale contro il Vastogirardi, per il recupero della ventiduesima giornata rinviata causa neve, in programma mercoledì 22 febbraio (ore 14:30). Una tappa cruciale per il proprio campionato: appare come l'ultima chiamata per provare a credere nell'impresa salvezza, che diviene sempre più un miraggio.
LE FORMAZIONI - Zannini deve rinunciare a tre uomini, assenti per squalifica: Nagy, Massarotti e Salvatelli. Sorprende l'esclusione dal primo minuto di Vitiello, top scorer della squadra con 6 reti. Al suo posto gioca dal primo minuto l'under Moscati (2003). Ad appoggiarlo è Tizi. In difesa linea rivoluzionata con l'inserimento del giovane Di Biagio (2003), a completare lo schieramento a 4 con Zeetti, Stefoni e Mataloni.
A centrocampo mediana composta da Rozzi, Gori, Marcelli e l'altro under Lattanzi (2004). In porta capitan Gagliardini. Per la Samb a difendere i pali è Marone. Davanti a lui linea a quattro con Zaffagnini, Viscardi, Karkalis e Mauthe. A centrocampo Favo e Angiulli. Riferimento centrale in attacco è Torromino, appoggiato dal trio Vita, Alboni e Marras. In panchina si siede Romandini, visto il turno di squalifica che deve scontare Manoni dopo l'espulsione contro il Pineto di settimana scorsa.
LA CRONACA - Prima chance per i padroni di casa, al 4', con una bella punizione di Torromino che Gagliardini blocca a terra sulla linea di porta. Ancora Samb pericolosa all'11' con un'iniziativa personale di Vita che si accentra dalla sinistra e lascia partire un bolide che si spegne di poco sopra la traversa.
Con il passare dei minuti il Tolentino prende coraggio, sfruttando soprattutto il binario di sinistra con Mataloni e Lattanzi che creano più di un grattacapo dalle parti di Mauthe. Proprio l'under della Samb, classe 2004, e Stefoni finiscono sul taccuino dell'arbitro intorno alla mezz'ora di gioco per due falli evitabili.
Al 38' Vita sguscia via e penetra in area, seminando il panico nella retroguardia cremisi, ma al momento del tiro viene chiuso in maniera prodigiosa da Stefoni e, sulla ribattuta, l'attaccante rossoblù non inquadra la porta. Al 45' la sassata al volo di Favo dalla distanza termina alta. È l'ultima emozione del primo tempo, che si chiude sullo 0-0.
SECONDO TEMPO - A inizio ripresa torna a farsi sentire la Curva Nord della Samb, in silenzio per tutti i primi 45 minuti di gioco in segno di protesta contro la gestione del presidente Roberto Renzi. Cambio immediato tra le fila del Tolentino che sostituisce Di Biagio con Giuli, tentando un assetto più propositivo.
I rossoblù rispondono con l'ingresso in campo di Cardella per Torromino (impalpabile) e di Feliz Rabacal per Alboni. Al 51' ancora un cambio per il Tolentino: Vitiello per Tizi. La girandola delle sostituzioni prosegue con Nacciarriti per Moscati per gli ospiti e con Lulli in luogo di Favo per i padroni di casa.
La partita procede a bassi ritmi, senza particolari guizzi. Al 65' Zannini completa lo slot di cambi inserendo Papaserio e Brondi per Rozzi e Gori. Due minuti più tardi da segnalare un calcio di punizione di Vita che sorvola la traversa. Dalla Curva Nord della Samb si susseguono cori contro la proprietà, mentre in campo lo spettacolo latita.
All'84' Cardella getta alle ortiche un ottimo assist di Karkalis spedendo alto da posizione ravvicinata un comodo colpo di testa. A tre minuti dal termine la Samb cambia Marras con Del Moro per preparare l'assalto finale. Al 90' clamorosa occasione per i rossoblù, con Vita che spedisce il pallone sul palo a tu per tu con Gagliardini dopo batti e ribatti in area.
All'ultimo pallone buttato in avanti i padroni di casa, al 96', passano proprio con Del Moro, appena entrato, bravo a fulminare il portiere cremisi con un bel piazzato su assist di Cardella. Al triplice fischio il Riviera della Palme può tirare un sospiro di sollievo, mentre il Tolentino è sempre più nel baratro.
Il Tolentino, ultimo della classe nel girone F di serie D, stoppa - in nove uomini - la corsa della lanciatissima Vigor Senigallia. Il derby marchigiano termina sull'uno a uno. Un punto che fa muovere la classifica dei cremisi, distanti ora cinque punti dal terzultimo posto, valido per l'accesso ai play-out. Entrambi le reti arrivano nel primo tempo e portano la firma di Mori e Rozzi. Settimana prossima i cremisi, nell'anticipo del sabato, saranno attesi da un altro derby, quello contro la Sambenedettese, cruciale ai fine della classifica.
LA CRONACA - Zannini preferisce coprirsi rispetto al modulo che, due settimane fa, aveva regalato un pareggio contro il Matese. Unico assente di peso, per squalifica, è Marcelli. In porta c'è capitan Gagliardini. Davanti a lui linea a quattro di difesa con Salvatelli, Zeetti, Nagy e Stefoni. A centrocampo con Rozzi, ci sono Gori, Lattanzi e Massarotti. Davanti coppia d'attacco composta da Tizi e Vitiello.
I padroni di casa partono forte e si rendono subito pericolosi con l'inzuccata di Lattanzi su assist di Massarotti che non inquadra, però, lo specchio. Replica immediata della Vigor con D'Errico che dà soltanto l'illusione ottica del gol con la sua conclusione al volo al termine di una ripartenza fulminante condotta da Kerjota.
Al 10' ancora cremisi in evidenzia con la stilettata in diagonale di Vitiello che fa la barba al palo. Cinque minuti più tardi ci prova anche Gori con un tiro dal limite, deviato in angolo della difesa ospite. Al 22' punge la Vigor che, dopo un errore in disimpegno di Zeetti, si lancia in contropiede e conclude in porta con Lazzari: Gagliardini risponde presente e blocca a terra la sfera.
Al 37' arriva il vantaggio della Vigor Senigallia. Mori risolve una mischia in area sugli sviluppi di calcio d'angolo, approfittando di una difesa fin troppo passiva del Tolentino.
Ma i cremisi non ci stanno e trovano subito il pareggio con Rozzi, bravissimo a non lasciare scampo a Roberto con un tiro secco dal limite al 41'. I padroni di casa vanno anche vicini al vantaggio con Zeetti, ma il suo piattone da posizione ravvicinata non impensierisce il portiere senigalliese. Al riposo si va sull'uno a uno.
SECONDO TEMPO - Al 48' cambia il volto del match: Nagy subisce il rosso diretto per un fallo giudicato da ultimo uomo su Perri. La Vigor, forte dell'uomo in più, sfrutta l'inerzia e per dieci minuti cinge d'assedio la metà campo cremisi.
Zannini, comprendendo le difficoltà dei suoi, ridisegna la squadra e rimpolpa il centrocampo con Brondi e Papaserio al posto di Salvatelli e Gori. La mossa ripaga e il Tolentino riesce ad alleggerire la pressione avversaria sino al 90'.
Si giunge ai minuti di recupero senza grosse emozioni, sino a quando in pieno recupero il Tolentino subisce anche l'espulsione di Massarotti e resta in nove. Nel finale concitato, però, la Vigor non riesce a crearsi grosse opportunità per il 2-1. Il match termina in parità, con divisione della posta in palio.
Il Tolentino crolla allo stadio 'Mancini' di Fano nel sentito derby contro i granata. I cremisi si sciolgono nel secondo tempo e cadono per due a zero sul campo dell'Alma Juventus. Decisive le reti su rigore di Broso e dell'ex Severini. Una sconfitta che sa di condanna quasi definitiva per la formazione ospite, che resta inchiodata all'ultimo posto con 14 punti e conclude la partita in nove uomini a seguito delle espulsioni di Nagy e Stefoni.
Zannini conferma dal primo minuto il giovane attaccante Moscati, già provato titolare nel match di domenica scorsa contro il Termoli. Al suo fianco, stavolta, c'è Vitiello, rientrato dalla squalifica. A centrocampo regia affidata a Gori, spalleggiato da Marcelli e Rozzi.
Sulle fasce Massarotti e Lattanzi. In difesa, stante la pesante assenza dell'infortunato Zeetti, linea a tre con Stefoni, Nagy e Salvatelli. In porta capitan Gagliardini. Tra le fila del Fano, oltre all'ex Mosconi in panchina, in campo c'è anche il difensore Bonacchi, che l'anno scorso ha vestito la casacca cremisi.
LA CRONACA - Campo del 'Mancini' estremamente pesante, a seguito delle insistenti piogge cadute sulla città. Al quinto minuto gol annullato al Fano per fuorigioco di Broso, piuttosto dubbio.
L'azione nasce da un corner calciato da Nappello su cui svetta Schiaroli che fa da sponda allo stesso Broso. L'attaccante trova il tap-in vincente in anticipo su Gagliardini, ma il suo urlo di gioia viene strozzato in gola dall'assistente dell'arbitro, che non convalida la rete. Il numero nove sembra, però, tenuto in gioco da Vitiello.
Il terreno, zuppo d'acqua, non favorisce il gioco a terra. Le azioni pericolose stentano ad arrivare, sebbene i padroni di casa si facciano preferire. Al 36' ci prova Niang che, dopo una bella sgroppata, butta alle ortiche una buona opportunità calciando alto. All'intervallo si va sullo zero a zero.
La pioggia non diminuisce di intensità nemmeno nella ripresa. Tolentino che ritorna in campo con tutt'altro piglio e al 48' va vicinissimo al vantaggio con Massarotti, che al volo colpisce il palo sugli sviluppi di calcio piazzato. Trenta secondi più tardi la palla buona capita sui piedi di Moscati, che calcia clamorosamente a lato dopo errore di Bizzini.
Sino al 60' il forcing cremisi è costante, ma non porta al gol. Al 72' l'episodio che cambia il match. Nagy manca la palla e spalanca la via della porta a Broso, per poi atterrarlo prima che il numero nove fanese possa concludere in porta. Il direttore di gara concede il rigore e rifila la seconda ammonizione al centrale cremisi. Dagli undici metri lo stesso Broso non sbaglia e il Fano passa in vantaggio.
Gli animi si incendiano e al 76' viene espulso per doppio giallo anche Stefoni. Due minuti più tardi arriva il raddoppio dei granata con l'ex, entrato nella ripresa, Mirko Severini. Gran conclusione che non concede scampo a Gagliardini da fuori area. La partita finisce praticamente qui. La stagione del Tolentino, ora, sembra davvero segnata.
Parte con un pareggio l'era Zannini sulla panchina del Tolentino. Una partita che lascia l'amaro in bocca ai cremisi, che hanno cullato l'idea del primo successo casalingo stagionale sino al 92', nello scontro salvezza contro il Termoli. Decisiva la rete, in pieno recupero, di De Marzo che fissa il punteggio sull'1-1 dopo il vantaggio locale firmato da Massarotti.
Risultato che sorride alla squadra molisana, lasciando all'ultimo posto solitario il Tolentino. La scalata in classifica diventa ancor più complessa. Servirà una continuità di rendimento sin qui mai avuta per evitare lo spettro della retrocessione diretta. Il prossimo scoglio, in trasferta, sarà il Fano infarcito di ex. Al quadro nero si aggiunge anche l'infortunio subito da Zeetti nel finale.
LA FORMAZIONE - Il primo 'undici' di Zannini è segnato dalle assenze di Tizi e Brondi per infortunio e da quella di Vitiello, out per squalifica. A prendere il suo posto in attacco è Moscati, assistito da Pallecchi e Lattanzi. A centrocampo Papaserio, Marcelli e Massarotti. Difesa a quattro con Salvatelli, Stefoni, Nagy e Zeetti. In porta Gagliardini, che indossa anche la fascia da capitano.
LA CRONACA - Squillo dei padroni di casa sul pronti-via. Nagy con una bella conclusione dal limite impegna Lombardo, bravo ad alzare il pallone sopra la traversa. Al 9' ancora Tolentino pericoloso con una punizione calciata da Pallecchi, di nuovo ben ribattuta da Lombardo.
Dopo l'effervescenza iniziale il match perde di tono nella fase centrale della frazione, vista anche l'importante posta in palio. Ma sale il nervosismo. Gli animi si accendono dopo un fallo di Pallecchi su Ciofi, che vale l'ammonizione all'attaccante cremisi. Per il resto, null'altro da segnalare in un primo tempo avaro di emozioni.
Termoli subito pimpante nella ripresa. Al 48' Carnevale sciupa una grossa chance calciando alle stelle a porta sguarnita su cross di Bamba. Otto minuti più tardi i molisani sfiorano l'autorete sugli sviluppi di una punizione battuta da Pallecchi e spizzata da Zeetti.
Gli ospiti, in ogni caso, si fanno preferire sotto il piano del ritmo e dell'aggressività. Al Tolentino serve un episodio. E l'episodio arriva al 74' grazie a un'azione personale travolgente di Rozzi (entrato in campo per uno spento Papaserio) che strappa a centrocampo e, chiudendo il triangolo con Giuli, assiste l'accorrente Massarotti che a due passi dalla linea di porta, insacca.
Il Termoli reagisce al 77' con il tiro al volo di Carnevale che sfiora il palo. Al 90' ancora molisani vicini al pareggio con Dragutinovic, che non inquadra la porta da ottima posizione. Il forcing si concretizza con il gran tiro dalla distanza di De Marzo, al secondo dei sette minuti di recupero concessi dal direttore di gara, che sorprende Gagliardini al termine di un assedio costante degli ospiti. Finisce qui, con tanti rimpianti per i padroni di casa che vedono sfumare sulla linea del traguardo una vittoria che sarebbe stata vitale.
L'Allianz Milano si conferma la bestia nera della Cucine Lube Civitanova. Come successe l'anno scorso, i meneghini espugnano l'Eurosuole Forum in quattro set e strappano ai cucinieri la qualificazione alle Final Four di Coppa Italia in programma il 25 e 26 febbraio prossimi a Roma.
Una sconfitta contro ogni pronostico, arrivata in rimonta. I ragazzi di coach Blengini, dopo aver conquistato il primo set, hanno abbassato la guardia e si sono trovati impreparati alla reazione milanese, consentendo agli ospiti di imperversare, sopratutto nel quarto set. L'avversaria in semifinale di Milano sarà l'Itas Trentino, capace di ribaltare il fattore campo nella sfida contro la Valsa Group Modena.
Per Civitanova è la seconda grande delusione stagionale, dopo la sconfitta in finale contro Perugia in Supercoppa Italiana. Ora non resta che concentrare le attenzioni sul campionato e sulla Champions League.
LE FORMAZIONI - Lube in campo con De Cecco al palleggio per Zaytsev opposto, Nikolov e Bottolo in banda, Chinenyeze e Anzani al centro, Balaso libero. Milano si dispone con l’ex Porro al palleggio per l’opposto Patry, Melgarejo e Ishikawa in banda, l'argentini Loser al centro con l’ex Lube Vitelli, e l’ex biancorosso Pesaresi libero.
LA CRONACA - Avvio fulminante dei campioni d'Italia in carica, capaci di fare subito la voce grossa a muro con Nikolov e Zaytsev. L'errore in attacco di Patry consegna ai padroni di casa l'immediato +5 (6-1). I cucinieri hanno il braccio caldo e con Zaytsev arriva anche l'ace (9-4).
I meneghini provano ad abbozzare una reazione nella parte centrale del parziale, ma a mantenere in quota Civitanova ci pensa un Nikolov capace di acquisire ogni giorno che passa nuove soluzioni al proprio arsenale di colpi. È proprio il giovane bulgaro a chiudere il set con un bell'attacco in parallela, suo settimo punto della partita (25-18).
Il livello della contesa scende di tono in avvio di secondo set, dove si contano errori a ripetizione da ambo i lati. Il primo break se lo prende l'Allianz murando Nikolov dopo un'ottima pipe di Ishikawa (8-10). Il divario si amplia dopo un servizio vincente dello stesso schiacciatore giapponese (13-17).
Gli ospiti raggiungono un vantaggio massimo di cinque punti. Blengini manda in campo Yant al posto di Bottolo per provare a dare una scossa alla squadra. Mossa che porta un parziale di 3-0, che riavvicina la Lube (17-19). Milano, però, reagisce. Melgarejo ed Ishikawa fanno male con le loro bordate e portano l'Allianz a quattro set point: basta il secondo (21-25).
I meneghini viaggiano sulle ali dell'entusiasmo. Melgarejo fa i danni in battuta, mentre Piano - mandato in sestetto a partire dal secondo set - fa la differenza sia a muro che in attacco. L'Allianz imperversa e si porta sul +6 (5-11). In campo c'è solo una squadra. Milano, senza troppe difficoltà, si porta sul 2-1 (18-25).
Civitanova si trova spalle al muro. Nel quarto set si lotta punto a punto, sino a quando gli ospiti trovano un muro vincente con Porro su Nikolov che vale il break (13-15). È il segnale che spezza l'equilibrio. Ishikawa, di lì in poi, torna incontenibile per la ricezione biancorossa, che non riesce a contenerlo. Scorrono impietosamente i titoli di coda sulla Coppa Italia della Lube, estromessa per il secondo anno consecutivo dalle Final Four.
IL TABELLINO
ALLIANZ MILANO: Melgarejo 18, Lawrence 1, Bonacchi, Vitelli 1, Fusaro, Patry 15, Piano 9, Ishikawa 21, Porro 3, Colombo ne, Pesaresi, Ebadipour 2, Loser 3. All. Piazza
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Garcia Fernandez, Sottile ne, D’Amico, Balaso (L), Zaytsev 14, Chinenyeze 10, Nikolov 14, Diamantini, Gottardo, Ambrose (L) ne, De Cecco, Anzani 2, Bottolo 11, Yant 3. All. Blengini.
Spettatori: 2612
Parziali: 25-18 (23’), 21-25 (26'), 18-25 (24'), 21-25 (27'). Totale 1h 40'
(Credit foto: Spalvieri)
Stagione che si conferma stregata per il Tolentino. I cremisi, dopo il pareggio sul campo del Nuova Florida e la vittoria contro il Trastevere, portano a casa un altro punto in terra laziale. Ma è un pareggio amaro che condanna la formazione di Mattoni all'ultimo posto della classifica, in solitaria.
Al Riano Athletic Center, lo stadio del Roma City, termina 1-1 la partita valevole come diciassettesima giornata di campionato, l'ultima del girone d'andata. Un'amarezza ancor più acuita dal fatto che la rete del pareggio dei padroni di casa è arrivata in pieno recupero, complice un'ingenuità di Stefoni. La scalata per uscire dalle acque agitate resta lunga e perigliosa visto che la quota per la salvezza diretta dista ben 7 punti (20 punti del Team Nuova Florida contro i 13 del Tolentino).
LA FORMAZIONE - Mattoni sceglie di consegnare fascia da capitano e numero dieci a Tizi, che affianca Vitiello nel reparto offensivo. Alle loro spalle linea a cinque con il solito Gori in regia, Brondi e il 2005 Giuli mediani, Massarotti e Salvatelli a tutta fascia. Linea difensiva a tre composta da Nagy, Zeetti e Stefoni. In porta Gagliardini.
LA CRONACA - Nei primi venti minuti di gioco regna l'equilibrio. Il Roma City ha la chance buona al 22' con il colpo di testa di Iacoponi che, da ottima posizione, trova la provvidenziale ribattuta di Gagliardini a mani aperte. Sul ribaltamento di fronte - come indica la più classica delle leggi del calcio "gol sbagliato-gol subito" - un gran lancio di Brondi trova l'inserimento di Vitiello, che penetra in area di rigore dalla sinistra e poi mette in mezzo per l'accorrente Massarotti che con il piattone beffa Barone.
Il vantaggio acquisito regala fiducia ai cremisi che, in ripartenza, danno la costante impressione di poter essere pericolosi, anche grazie alla pressione alta comandata da coach Mattoni, che appanna le idee dei padroni di casa. Vitiello in campo aperto può liberare tutti i suoi cavalli e risulta imprendibile per i difensori del Roma City. Si va all'intervallo con il Tolentino avanti.
Vitiello incontenibile anche in avvio di secondo tempo. Il bomber cremisi si inventa una parabola pazzesca dalla trequarti, sfiorando l'eurogol poco prima del 60'. A dirgli 'no' è soltanto la traversa. Nella parte centrale della ripresa da segnalare le conclusioni di Rasi e del subentrato Pallecchi, ben neutralizzate dai portieri di entrambe le squadre. Roma City vicinissimo al pareggio con Manoni, il cui tiro da distanza ravvicinata viene fermato da un intervento miracoloso di Gagliardini.
I padroni di casa cingono d'assedio la porta cremisi nell'ultimo quarto d'ora di gioco, ma senza creare nitide occasioni da rete. Al Roma City serve un episodio che arriva nel primo dei sette minuti di recupero assegnati. Stefoni tocca con la mano in area di rigore e il direttore di gara decreta il penalty. Raffini dagli undici metri spiazza Gagliardini: è 1-1. Una doccia gelata per il Tolentino che sotto l'albero trova l'ultimo posto in classifica.
Lo stadio "Della Vittoria" resta stregato per il Tolentino, che si congeda dal proprio campo nel 2022 con un'altra sconfitta, la decima stagionale.
La squadra di mister Mattoni contro il quotato Porto d'Ascoli, che si presentava alla sfida contro i cremisi con la seconda miglior difesa del campionato e sole tre sconfitte subite (meglio fa il solo Pineto, capolista solitario), si arrende per 1-0. A decidere la partita è la rete di Spagna al 70'.
Il Tolentino resta inchiodato a quota 12 punti, assieme a Notaresco e Termoli, in zona retrocessione diretta. Mercoledì prossimo, per l'ultima partita dell'anno, trasferta cruciale in ottica salvezza sul campo del Roma City.
LA FORMAZIONE - Mattoni, come da qualche settimana a questa parte, ripropone il 3-5-2. In porta Gagliardini, mentre a comporre la linea arretrata sono Di Biagio, Nagy e Zeetti.
A tutta fascia si collocano Massarotti e Mataloni, mentre la regia è affidata a Gori, uno dei giocatori più in crescita tra le fila cremisi. Mediana completata da Marcelli e da Giuli. Coppia d'attacco Vitiello-Pallecchi.
LA CRONACA - Prima occasione per gli ospiti. Napolano al 4' pennella su punizione, ma Gagliardini si fa trovare pronto togliendo il pallone da sotto l'incrocio. Al 13' ancora chance per il Porto d'Ascoli: Pietropaolo conclude di potenza al termine di un'azione in velocità, il tiro viene bloccato a terra dal numero uno cremisi.
Napolano in evidenza al 22': controllo, stop e tiro con palla che si spegne a fil di palo. Il campo pesante non giova allo spettacolo. I padroni di casa si fanno notare al 44' con un bel tiro dalla distanza di Gori che però non inquadra la porta. È l'ultima emozione del primo tempo.
Al rientro dagli spogliatoi il Tolentino appare più pimpante. Contropiede condotto magistralmente dai cremisi al 56', Vitiello scarica per Marcelli che butta tutto alle ortiche con una conclusione che non inquadra lo specchio.
La partita offre pochi spunti tecnici, serve una scintilla. Scintilla che arriva al 70'. Il Porto d'Ascoli passa in vantaggio con un tocco volante di gran classe di Spagna al termine di un'azione insistita.
Ascolani nuovamente pericolosi anche su punizione, con la sfera che incoccia il palo prima di terminare in out. I cremisi hanno le idee confuse e non riescono mai a costruire manovre degne di nota. L'occasione buona arriva proprio in coda, al 96', con il colpo di testa di Nagy che colpisce in pieno la traversa. Il triplice fischio arriva come una condanna.
La spirale negativa del Tolentino tra le mura amiche del "Della Vittoria" subisce un nuovo aggiornamento. È proprio la vittoria a mancare alla formazione cremisi, che viene sconfitta anche dall'Avezzano e non beneficia affatto della doppia partita casalinga consecutiva che le aveva concesso il calendario.
Gli abruzzesi si impongono per 2-1 con la doppietta di Dos Santos e rinforzano le loro ambizioni d'alta classifica, mentre il Tolentino perde ancora posizioni e si ritrova desolatamente al penultimo posto in graduatoria.
LA FORMAZIONE - Mattoni può contare su tre nuovi acquisti, dopo l'addio dato in settimana a Riberon (che si aggiunge ai tagliati Tankuljic e Moro). In due partono dal primo minuto: sono il portiere Gagliardini e il terzino Mataloni, mentre si accomoda in panchina il difensore centrale Zeetti. Linea arretrata completata da due giovani cresciuti nel vivaio (Salvatelli e Di Biagio) e dal 2001 Nagy.
A centrocampo l'assenza per squalifica di capitan Adorni, viene tamponata con l'avanzamento di Massarotti, a cui si aggiunge la coppia in mediana composta da Marcelli e Gori. Lattanzi a tutta fascia sulla destra, Mengani agisce alle spalle di bomber Vitiello.
LA CRONACA - Avvio di partita piuttosto vivace. L'Avezzano si rende pericoloso in un paio di occasioni, ma la migliore chance è per i padroni di casa con la bella piroetta di Mengani, il cui tiro però non inquadra la porta.
Al 18' altra occasione per il Tolentino: il cross di Mataloni viene svirgolato dalla retroguardia neroverde e ad evitare la beffa è soltanto un grande intervento del portiere Coco.
Al 29' Lattanzi è costretto al forfait per un problema muscolare, al suo posto entra Stefoni. Poco più tardi, al 31', l'Avezzano passa in vantaggio con il colpo di testa del proprio numero nove, Ribeiro Dos Santos, pronto a impattare un cross di Donatangelo.
Il gol subito fiacca l'entusiasmo del Tolentino, il cui baricentro resta troppo basso. Gli ospiti potrebbero anche raddoppiare con Cisse, ma Gagliardini è bravo a deviare in angolo. È l'ultima emozione del primo tempo.
Al rientro dagli spogliatoi Stefoni sfiora il pareggio sul pronti-via: il suo diagonale lambisce il palo. La replica degli abruzzesi non si fa attendere con un piazzato di Bianciardi, che finisce alto non di molto.
Il Tolentino si getta in avanti con la forza della disperazione alla ricerca del pareggio, ma con poco lucidità, e scopre spazi per il contropiede avversario. Al 75' Dos Santos, approfittando di un errore della retroguardia cremisi, sfiora la doppietta personale cogliendo il palo.
Due minuti più tardi la palla buona capita sui piedi di Vitiello, che manda a lato da ottima posizione l'assist di Mataloni. All'84' Dos Santos non sbaglia e dopo una volata solitaria verso la porta di Gagliardini, lo fredda con un tiro a botta sicura. È due a zero per l'Avezzano.
Nel finale di gara Vitiello centra la rete della bandiera al termine di un'azione personale, poco prima del triplice fischio. Nona sconfitta delle ultime dieci partite per il Tolentino, che precipita al penultimo posto in classifica, che significherebbe retrocessione diretta.
Il Tolentino non ha pace al "Della Vittoria". Nella sfida di cartello contro il Pineto, secondo in classifica, i cremisi subiscono l'ottava sconfitta stagionale.
Il successo per 2-0 porta la firma di Lo Sicco, oltre all'autorete di Nagy. La scossa che serviva all'ambiente per alimentare le ambizioni salvezza e presentarsi con rinnovato ottimismo alla finestra invernale di calciomercato non è arrivata. Il crollo in classifica (e nel gioco) si fa sempre più preoccupante.
LA FORMAZIONE - La scelta dell'undici iniziale di Mattoni ricalca quella adottata una settimana fa nella trasferta ardeatina contro il Nuova Florida. Confermata la coppia d'attacco Cicconetti- Nacciarriti, con l'unica novità rappresentata dalla presenza di Lattanzi in luogo di Massarotti.
In porta Giorgi. Difesa a tre composta dal 2004 Di Biagio, dal 2001 Nagy e Riberon. Nel centrocampo a cinque larghi partono Salvatelli (2001) e Lattanzi (2004). Diga composta da Marcelli e Adorni con Gori in regia.
Ancora panchina per Mengani e Stefoni. La nota lieta è il rientro di bomber Vitiello, nuovamente a disposizione e anch'egli in panchina, dopo l'infortunio che lo ha tenuto lontano dal campo per due partite.
LA CRONACA - Il primo squillo (al 2') è degli ospiti con un colpo di testa di Lucarini, sugli sviluppi di corner, che non inquadra la porta. Al 15' il Pineto è ancora pericoloso con Njambe, ma Giorgi si esalta e respinge coi piedi la sua conclusione.
Sempre Njambe ci prova due minuti più tardi ma il portiere cremisi si fa trovare ancora pronto. Giorgi miracoloso anche sul diagonale di Traini al 26'.
Il più vivo del Tolentino è Marcelli, bravo a incunearsi in area su cross di Salvatelli, meno a mirare la porta (38'). Altra chance per gli abruzzesi al 40', la bella girata Maio sorvola di poco la traversa. Sì va all'intervallo sullo 0-0.
Ospiti subito pericolosi anche nel secondo tempo. Riberon è decisivo con un salvataggio sulla linea che nega il gol all'indiavolato Njambe (47'). I primi minuti della ripresa si trasformano in un vero e proprio assedio del Pineto.
Assedio che porta i suoi frutti al 72'. Una deviazione della retroguardia cremisi su tiro dalla distanza di Lo Sicco spiazza Giorgi che, stavolta, non riesce difendere la propria porta. Il raddoppio arriva dopo uno sfortunato batti e ribatti in area, che culmina con l'autorete di Nagy. La partita, di qui in poi, si trascina stancamente sino al triplice fischio. Per il Tolentino è buio pesto.
Il Tolentino torna a muovere la classifica dopo una spirale negativa di sette sconfitte consecutive. I cremisi pareggiano in trasferta per 2-2 contro il Team Nuova Florida portando a casa un punto d'oro, anche perché arrivato nei minuti di recupero al termine di una partita che ha rischiato di rappresentare l'ennesima beffa del suo tribolato inizio di campionato.
Si decide tutto nel finale, dove l'eroe di giornata è Stefoni, bravo - con un guizzo - a ristabilire la parità dopo che il Tolentino non era riuscito a tenere per più di un minuto l'1-1 siglato su rigore da Nagy a cinque minuti dal 90'. I cremisi salgono a quota 9 punti, restando in ogni caso al terz'ultimo posto in classifica e a -6 dalla quota salvezza.
LA FORMAZIONE - Mattoni rivoluziona nuovamente l'attacco, vista l'assenza per infortunio di Vitiello, Tizi e Alagia, puntando dal primo minuto su Nacciarriti (titolare per la prima volta in stagione) e Cicconetti.
Assetto coperto con Massarotti e Salvatelli dirottati nei cinque di centrocampo insieme a Marcelli, Gori e capitan Adorni. In difesa torna titolare Riberon, mentre si accomoda nuovamente in panchina Stefoni (poi decisivo). Pacchetto arretrato completato dal 2004 Di Biagio e Nagy.
LA CRONACA - Ritmi di gara piuttosto blandi da ambo i lati in avvio di partita. Il Tolentino prova a tenere in mano le redini del possesso palla, ma con il passare dei minuti perde effervescenza.
Le prime emozioni arrivano intorno al 25' con una doppia chance per il Nuova Florida. Prima è una botta dalla distanza di Pacillo, deviata in corner, a mettere i brividi a Giorgi; poi, sugli sviluppi del calcio d'angolo susseguente, la difesa cremisi è piuttosto svagata e consente a Kalombo di presentarsi a tu per tu con il portiere del Tolentino, bravo a mantenere la sua porta inviolata con una buona uscita.
Al 40' gli ardeatini passano in vantaggio. Stavolta Giorgi combina una mezza frittata, lasciando il pallone a disposizione di Miola dopo un'uscita avventata. Lo stesso Miola non si fa pregare e con un bel tiro di controbalzo sigla l'uno a zero. Su questo risultato si va negli spogliatoi.
Il secondo tempo inizia subito con una grande occasione per il Nuova Florida. Sul traversone dell'incontenibile Kalombo, Capparella arriva con i tempi sbagliati, sbucciando il pallone, che termina a lato.
Il Tolentino non riesce ad uscire dal guscio, se non con una pretenziosa conclusione di Marcelli che viene bloccata agevolmente da Giordani. I cremisi, anzi, soffrono. Dopo una bella incursione in area, El Bakhtaoui prova il diagonale, ma Giorgi si fa trovare pronto. I minuti scorrono rapidi sul cronometro senza che i ragazzi di Mattoni riescano a creare una chiara occasione da rete.
Serve un episodio per riaprire la partita. E l'episodio arriva al minuto 85 quando il direttore di gara concede al Tolentino un calcio di rigore per fallo di mano su cross tentato dal subentrato Moscati. Dal dischetto il destro secco di Nagy non lascia scampo a Giordani.
Un pareggio che dura meno di due minuti. Su un pallone gettato in avanti senza troppe pretese, El Bakhtaoui si fa beffe di due difensori cremisi e batte in maniera fredda Giorgi con un colpo sotto. Le emozioni, però, non sono finite. In pieno recupero, sugli sviluppi di calcio d'angolo, si crea una mischia furibonda in area con il pallone che resta a disposizione di Stefoni (subentrato all'acciaccato Salvatelli).
La sua conclusione è sporca ma, anche grazie a una deviazione, diventa imparabile per Giordani. È 2-2. Un risultato che, stavolta, gli ospiti riusciranno a tenere sino al triplice fischio: una piccola iniezione di fiducia al termine di un periodo nero, in attesa di ricevere al "Della Vittoria" il Pineto, formazione con ambizioni di promozione.
Naufragio Tolentino, in assonanza con il cielo plumbeo che ha contrassegnato questa domenica autunnale. I cremisi cadono contro il San Nicolò Notaresco per 1-0 nello scontro salvezza andato in scena allo stadio "Della Vittoria". Un risultato che allunga la lunghissima striscia di sconfitte consecutive a sette.
LA CRONACA - Dopo gli addii dati in settimana a Moro e Tankuljic (leggi di più), Mattoni deve rivoluzionare il proprio attacco considerati gli infortuni di Alagia e Vitiello (top scorer della squadra). Come prima punta viene lanciato il 2003 Moscati, affiancato ai lati del tridente dai tolentinati Mengani (al rientro) e Tizi.
Importante recupero in mediana con Gori che torna in cabina di regia, in un centrocampo composto anche da capitan Adorni e Marcelli. In difesa il 2004 Di Biagio e Nagy al centro, terzini Salvatelli (a sinistra) e Massarotti (a destra). In porta Giorgi.
Il Tolentino mostra buoni segnali in avvio. Al 4' un tiro di Marcelli mette in difficoltà l'estremo difensore ospite, che evita sulla linea una papera. Al 12' Shiba si rifà bloccando a terra la conclusione dalla distanza di Adorni.
Con il passare dei minuti il Notaresco prende fiducia e sfiora il gol in ben due occasioni. Prima con una spettacolare punizione da centrocampo su cui Giorgi si esalta alzando la sfera in corner e poi, sul successivo calcio d'angolo, con un colpo di testa di Campestre.
Al 32' i cremisi tornano pericolosi con una zuccata di Adorni che va vicina all'incrocio dei pali. La partita, complice anche il terreno pesante, diventa piuttosto maschia. Al tramonto del primo tempo arriva l'episodio che potrebbe indirizzare la partita.
L'arbitro concede il penalty agli abruzzesi per un fallo di mano all'interno dell'area di rigore cremisi. Dal dischetto si presenta il numero 10 rossoblù Gelsi, che viene ipnotizzato da Giorgi, autore di una grande parata.
Al rientro dagli spogliatoi gli ospiti appaiono più pimpanti e, al 52', arriva il gol con Kuqi: la sua conclusione dal limite beffa Giorgi. Il Tolentino reagisce alla svantaggio con rabbia. Mengani e il solito capitan Adorni provano ad agguantare il pareggio, ma senza successo.
I cremisi mancano di lucidità e gli abruzzesi, con esperienza, lasciano correre il cronometro. La partita si trascina stancamente sino al novantesimo, senza scossoni. Dopo 6 minuti di recupero, il triplice fischio del direttore di gara chiude il sipario sull'ennesima sconfitta stagionale del Tolentino.
Lo scossone preannunciato da mister Maurizio Mattoni al termine della sfida contro il Chieti di domenica scorsa, che ha decretato la sesta sconfitta consecutiva in campionato del Tolentino in serie D, si è concretizzato con la rescissione del contratto del portiere Simone Moro, classe 2002, e del centrocampista Ivan Tankuljic, classe 1999. I due giocatori hanno già fatto le valigie, ma non potranno essere tesserati con un'altra squadra sino al primo dicembre, giorno dell'apertura del mercato.
A spiegare la scelta, drastica, presa dalla società alla vigilia del delicato scontro salvezza contro il San Nicolò Notaresco, in programma domenica 13 novembre allo stadio Della Vittoria, è il direttore sportivo Simone Antinori: "Moro e Tankuljic pagano l'età, in questo momento abbiamo l'esigenza di mettere un po' di esperienza all'interno di questa squadra. Siamo la quarta formazione più giovane di tutta la serie D per età media. A Chieti è mancata la cattiveria, anche uscire con un pareggio sarebbe stato importante".
"In vista del mercato di dicembre stiamo trattando diversi profili, in tutti i reparti, sia in Serie D, che in Lega Pro e in Eccellenza. Prevediamo 3-4 rinforzi, sarà un mercato propositivo e di aiuto ai ragazzi che compongono in questo momento la rosa. Non si tratta di una bocciatura a questo gruppo ne' sono previste rivoluzioni all'orizzonte. I giovani tolentinati sono il nostro presente e il nostro futuro, salvo che qualcuno non decida di andare a fare qualche esperienza in categorie differenti", chiarisce Antinori.
In ogni caso, non sono esclusi altri addii: "Saranno venti giorni decisivi per capire chi può stare in questo progetto e lottare fino alla fine e chi no - aggiunge il ds cremisi -. Nella situazione di classifica attuale non possiamo più permetterci passi falsi. Dobbiamo avere gente pronta a lottare, come era all'inizio della stagione. Le entrate saranno compensate dalle uscite, un extra-budget non è sicuro che ci sarà".
Il taglio di Moro, garantisce la titolarità tra i pali a Giorgi, almeno sino a dicembre: "Di lui siamo assolutamente soddisfatti, ha la nostra fiducia. Farà sicuramente bene in queste 3-4 partite che ci separano dal via della sessione di mercato". Con la squadra cremisi, dopo aver ricevuto il nulla osta dal Montegiorgio, si sta già allenando il portiere Federico Gagliardini, classe '94. Sarà lui, con ogni probabilità, il nuovo numero uno.
Venendo all'immediato futuro, per la sfida decisiva contro il Notaresco, il Tolentino non avrà a disposizione due pedine importanti in attacco come Alagia e Vitiello: "Il loro rientro non è previsto prima di 2/3 settimane. Mengani e Gori, invece, saranno nuovamente a disposizione di Mattoni. Il primo ha smaltito il problema riportato alla caviglia dopo un contrasto in allenamento, mentre il secondo ha recuperato da uno stiramento. Due frecce in più nell'arco da scagliare in vista di domenica".
(Credit foto: US Tolentino 1919)
Parte con un mezzo passo falso l'avventura della Cucine Lube Civitanova in Cev Champions League: tra le mura amiche dell'Eurosuole Forum arriva la seconda vittoria in tre giorni, ma c'è da soffrire più del preventivato. Dopo il successo di domenica in quattro set contro Verona in campionato, arriva quello contro i portoghesi dello Sport Lisboa e Benfica al tie-break nella prima giornata della pool C.
I cucinieri lasciano per strada un punto che potrebbe rivelarsi decisivo ai fini della classifica del girone. In ogni caso il lieto fine è da assaporare con gusto, visto che i biancorossi si sono trovati sotto di due set prima di procedere alla rimonta (23-25, 21-25, 25-19, 25-22, 15-13).
Mvp viene eletto Gabi Garcia (22 punti, con il 43% in attacco). Bene anche Nikolov (17 punti) e Yant (19 punti). Da sottolineare anche la prova di Anzani (8 punti con 3 muri). Tra le fila portoghesi il top scorer è Raphael con 20 punti, seguito da Gaspar (13 punti) e Ryuma Oto (10 punti).
Il prossimo appuntamento per Civitanova è in Superlega dove ad attenderla c'è la sfida esterna contro la Top Volley Cisterna domenica 13 novembre (ore 18:00).
La cronaca
LE FORMAZIONI - Lube in campo con De Cecco al palleggio per l’opposto Garcia, Nikolov e Yant in banda, Anzani e Chinenyeze al centro, con Balaso libero. Il Benfica risponde con la diagonale composta da Tiago e Gaspar, in banda Ryuma Oto Aleixo e Rapahel, al centro Lucas Santos e Wohlfahrtstatter, Bernardo libero.
PRIMO SET - Inizio contrassegnato dagli errori per la Lube. Gabi Garcia e Nikolov non appaiono in una delle loro serate più ispirate (solo il 23% e 12% di efficacia in attacco), mentre i primi tempi architettati da De Cecco vengono ben intercettati dal muro portoghese. Il Benfica esce anche vincente dagli scambi lunghi sino ad accumulare un vantaggio massimo di cinque punti (9-14).
Con una reazione d'orgoglio Civitanova riesce a rientrare in carreggiata, sino ad agguantare la parità sul 19-19. I portoghesi, però, non si fanno irretire e danno una nuova spallata al parziale giungendo a doppio set point. La seconda chance è quella buona: a mettere a terra il pallone dello 0-1 è l'ex Loreto Raphael (23-25).
SECONDO SET - I cucinieri cominciano sott'acqua anche il secondo set. Un ace di Gaspar spedisce il Benfica sino al +3 (4-7). Gli attacchi di Yant vengono sistematicamente anestetizzati dalla ricezione ospite sino a quando Blengini non opta per il cambio inserendo in campo Bottolo. Un nuovo servizio vincente del centrale Lucas Santos spedisce i portoghesi sino al +6 (6-12).
A dare il là all'operazione recupero dei padroni di casa sono i due turni al servizio di Gabi Garcia e Nikolov, che contribuiscono a erodere lo svantaggio sino al -3 (14-17). La Lube si spinge fino al meno uno, ma ancora una volta si perde proprio sul più bello. Il Benfica si assicura anche il secondo parziale chiudendo in bellezza con l'ace di Westermann, entrato proprio per far male al servizio (21-25).
TERZO SET - Portoghesi più bravi a trovare il break. Raphael e Gaspar, con la loro esperienza, restano un rebus insolubile per la ricezione civitanovese (5-7), ma la reazione della Lube stavolta non tarda arrivare (10-10). Civitanova riesce, finalmente, anche a mettere il naso avanti sul 14-13. L'essere tornati a condurre fa acquisire qualche certezza, prima smarrita, ai ragazzi di Blengini.
A beneficiarne è, in particolare, Yant. Lo schiacciatore cubano fa intravedere i suoi colpi, dopo essere sin lì apparso come l'ombra di sé stesso. Nikolov e Diamantini, preferito da Blengini a Chinenyeze sin dal secondo set, sono perfetti nelle loro scelte in attacco quando chiamati in causa da De Cecco (entrambi con il 100% di efficacia). Si va al quarto set (25-19).
QUARTO SET - La Lube, scacciati i fantasmi, gioca con la testa sgombra mostrando tutta la sua superiorità. Yant e Anzani fanno la differenza a muro, mentre Gabi Garcia torna ferale con l'attacco in parallela. In men che non si dica i punti di vantaggio diventano cinque (11-6). Scattano gli applausi del Forum dopo un'incredibile difesa di Yant che regala un extra-possesso d'oro, che si tramuterà poi anche in punto (12-7).
L'allenatore portoghese Matz, comprese le difficoltà, rivoluziona il proprio sestetto e la mossa paga. Un mega parziale di 5-0 dei portoghesi vale il contro-sorpasso grazie alla serie al servizio dello specialista Westermann (15-16). A rimettere le cose a posto ci pensa ancora Yant. Il cubano è letteralmente straripante alla battuta. Due suoi ace portano di nuovo i cucinieri a +3 (20-17). Gabi Garcia non vuole essere da meno, e imita il compagno con altrettanti servizi vincenti. Si va al tie-break.
QUINTO SET - Civitanova ha il vento in poppa, mentre il Benfica concede qualche errore di troppo: l'attacco lungo di Gaspar fa volare la Lube sul 3-0. Yant sente il braccio caldo e va a segno con il pallonetto e poi con l'attacco potente (8-4). Prima di arrendersi il Benfica tenta il colpo di coda riportandosi in parità (12-12), ma a silenziare le velleità ospiti ci pensa il solito Yant (15-13). Vittoria cruciale per i ragazzi di Blengini, che possono tirare un sospiro di sollievo dopo un avvio di partita da incubo.
Il tabellino
Cucine Lube Civitanova - Sport Lisboa e Benfica 3-2 (23-25, 21-25, 25-19, 25-22, 15-13)
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Garcia Fernandez 22, Sottile, D’Amico (L) ne, Balaso, Zaytsev, Chinenyeze 1, Nikolov 17, Diamantini 6, Gottardo, Ambrose ne, De Cecco 2, Anzani 8, Bottolo 1, Yant 19. All. Blengini.
SPORT LISBOA E BENFICA: Wohlfahrtstatter 8, Thales De Souza Falcao 1, Lucas Franca Dos Santos 9, Carlos Arthur Silva Puron, Raphael Thiago Oliveira 20, Pablo Nathan Ventura Machado 5, André Ryuma Oto Aleixo 10, André Reis Lopes, Silva Bernardo (L), Tiago 3, Gaspar 13, Bernardo Westermann 2, Aaro Nikula 3. All. Matz
Spettatori: 1321
La Cucine Lube Civitanova si vede sfilare dalle mani il primo trofeo della stagione. I campioni d'Italia si fanno rimontare dalla Sir Safety Susa Perugia e cedono al tie-break (25-20, 22-25, 25-23, 22-25, 8-15), perdendo la finale di Supercoppa Italiana. Una coppa che gli umbri vincono per la quarta volta nella loro storia.
Non il modo migliore per i marchigiani di dimenticare la brutta sconfitta subita in campionato, poco meno di una settimana fa, proprio contro Perugia, all'Eurosuole Forum.
Nel finale tanta paura per le condizioni fisiche di Wilfredo Leon, che - dopo un attacco - cade con tutto il peso del corpo sulla nuca e perde conoscenza per alcuni interminabili istanti. Fortunatamente, dopo l'intervento dei medici, il campione della Sir si riprende in tempo per festeggiare con i compagni la vittoria del trofeo.
Per Blengini la consapevolezza che la strada da fare è ancora lunga, ma il sentiero intrapreso sembra quello giusto. I segnali di crescita del giovane gruppo biancorosso si sono visti, sino al quarto set la partita era stata condotta con sfrontatezza, sebbene la differenza con la Sir (più esperta) resti evidente in questa fase della stagione. L'addio dato in estate a tanti campioni deve ancora essere assorbito.
La cronaca
LE FORMAZIONI - Blengini sceglie lo starting six della semifinale contro Modena puntando su Gabi Garcia come opposto, coppia di schiacciatori formata da Bottolo e Nikolov, De Cecco al palleggio, Diamantini e Chinenyeze al centro, Balaso libero. Panchina per Anzani, Zaytsev e Yant. Anastasi schiera come regista il capitano dell'Italvolley Giannelli, come centrali Russo e Flavio, schiacciatori Leon e Semeniuk, opposto Rychlicki e libero Colaci.
LA CRONACA - Perugia approccia alla partita in maniera veemente annullando Nikolov con il muro: sono ben 3 i 'block' vincenti degli umbri nel parziale di 4-0 della Sir. Allungo immediato. Il giovane schiacciatore bulgaro sa, però, come farsi perdonare e con una serie infinita al servizio contribuisce al contro-break di 6-0 dei campioni d'Italia. Si accendono Gabi Garcia (ben 10 punti) e Bottolo (5 punti, con l'80% di efficacia), la ricezione perugina va in crisi e così la Lube azzanna il primo set 25-20.
Nel secondo set è ancora la Sir a scappare per prima, trainata dalle bordate di Leon. Anche Russo si esalta dai nove metri trovando l'ace, mentre Nikolov torna a sbagliare troppo in attacco. Blengini sceglie di richiamarlo in panchina, quando il tabellone recita 'Perugia +4' (6-10). Al suo posto Yant.
Dall'altro lato della rete Giannelli insiste sulla pipe facendo entrare in partita Semeniuk: operazione che riesce, arriva il massimo vantaggio (12-18). Un divario che Civitanova riesce solo a rosicchiare, e non a colmare. È uno a uno (22-25). Molto più equilibrato il terzo set, che la Lube gioca ancora con Yant in campo in luogo di Nikolov.
Ma il bulgaro non sa proprio stare in disparte e, così, quando Blengini sceglie di ributtarlo nella mischia, lui fa spellare le mani dei tifosi al servizio. Con due ace consecutivi spezza la parità: la Lube va a +3 (15-18). Una grande murata di Gabi Garcia su Herrera e la battuta vincente conclusiva di Bottolo sono la ciliegina sulla torta: la Lube va avanti 2-1, 25-23 il parziale.
Nel quarto set Perugia prosegue nel proprio black-out. Super parziale di 5-0 per i cucinieri, in cui risalta una murata di Anzani sul centrale brasiliano Flavio. Nel momento più difficile della partita, la Sir si affida al campione del mondo Giannelli per risalire la china. Due punti diretti del palleggiatore danno la scossa alla squadra di Anastasi. A far evaporare tutto il vantaggio sono anche le imprecisioni in attacco di Bottolo. Si torna sul 10 pari.
Lo schiacciatore azzurro della Lube si rifà quando va al servizio. Un suo ace riporta al break i biancorossi (13-11). Divario subito suturato da Leon. A spezzare la rinnovata parità un muro di Plotnytskyi su Zaytsev, subentrato a Gabi Garcia per il finale di set. A mettere a terra il punto che porta la sfida al tie-break è l'ex Rychlicki (22-25).
Tie-break in cui parte meglio Perugia (0-2). Plotnytskyi e Leon sono un fattore, la Sir vola a più quattro (7-3). Il parziale non ha storia, con Civitanova che è ancora con la mente alla chance sprecata nel quarto set. Proprio quanto il match sembra destinato ai titoli di coda avviene l'imprevisto.
Dopo aver attaccato fuori un pallone, Leon scivola sul taraflex nell'atterraggio dal salto, battendo violentemente la testa a terra. L'opposto della Sir perde momentaneamente conoscenza, ma il pronto intervento dei sanitari gli permette di rialzarsi sulle proprie gambe dopo qualche minuto. Gli istanti di grande apprensione si sciolgono nell'applauso del pubblico di Cagliari, per lo scampato pericolo.
Dal punto di vista sportivo Perugia completa l'opera senza grossi patemi (8-15) e può festeggiare la vittoria della Supercoppa stringendosi attorno al suo campione Leon che, in un'intervista a caldo rilasciata a Rai Sport, rassicura sulle sue condizioni.
TABELLINO LUBE CIVITANOVA - SIR SAFETY SUSA PERUGIA 2-3
SIR SAFETY SUSA PERUGIA: Giannelli 6, Rychlicki 14, Semeniuk 6, Plotnytskyi 11, Cardenas ne, Colaci L, Solè, Russo 8, Flavio 8, Piccinelli L ne, Herrera, Ropret ne, Mengozzi ne, Leon 21. All. Anastasi
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Garcia Fernandez 21, Sottile ne, D’Amico, Balaso L, Zaytsev 1, Chinenyeze 2, Nikolov 4, Diamantini 3, Gottardo, Ambrose L ne, De Cecco 3, Anzani 4, Bottolo 16, Yant 18. All. Blengini
ARBITRI: Zanussi, Cesare NOTE - durata set: 25', 30', 32', 32', 19'
È sprofondo cremisi. Il Tolentino coglie la terza sconfitta consecutiva tra le mura amiche, la quinta di fila, e oramai 'vede' lo spettro dell'ultimo posto in classifica.
I cremisi vengono battuti per 3-1 dal Cynthialbalonga al 'Della Vittoria' e confermano di vivere una vera e propria crisi. Decisiva, ai fini del risultato, una papera del portiere Moro che regala agli ospiti la rete del 2-1 nel migliore momento dei padroni di casa.
A segno Caon, Sevilla e Borrelli per il Cynthia, mentre la rete della bandiera per i cremisi la firma Vitiello.
LA CRONACA - Mattoni deve fare i conti con le assenze per squalifica di Salvatelli e Marcelli (espulsi nel match contro il Montegiorgio) e degli infortunati Mengani e Gori. Il coach cremisi sceglie quindi di rilanciare dal 1' Tankuljic in mediana, assieme a capitan Adorni e Rozzi.
A centrocampo, a completare la linea a 5, sono Massarotti e Lattanzi (a tutta fascia). Difesa a tre con Riberon, Stefoni e Nagy. In avanti la coppia composta da Alagia e Vitiello.
Dopo dieci minuti di gioco il Tolentino bussa dalle parti di Santilli: Adorni avvia una bella trama offensiva che si conclude con la rifinitura di Massarotti per Lattanzi che conclude troppo debolmente in porta. Al 20' gli ospiti devono rinunciare al loro numero nove Secli, che esce a seguito di una contusione riportata in un contrasto di gioco. Al suo posto Caon.
Alagia serve Massarotti al limite dell'area di rigore al 31', ma la sua conclusione termina alta sopra la traversa. È l'ultima vera occasione del primo tempo, la cui seconda parte vive di tatticismi e pressing a centrocampo.
Al rientro dagli spogliatoi i laziali costruiscono subito un'azione pericolosa che sfocia con la mezza rovesciata di Ferri Marini, imprecisa. Al 49' ancora Ferri Marini sfiora il vantaggio per il Cynthialbalonga con una girata volante che va a centimetri dal palo lungo.
È il preludio al gol che arriva all'ottavo minuto della ripresa con il tap-in comodo di Caon, dopo miracolo di Moro su colpo di testa ravvicinato degli 'avanti' laziali. La flebile reazione cremisi è espressa dal tiro masticato di Vitiello al 54'.
Col passare dei minuti, però, i padroni di casa riacquistano fiducia ed è lo stesso Vitiello a timbrare al 68' con un diagonale ferale dopo batti e ribatti in area ospite.
Al 75' un incredibile errore di valutazione di Moro su conclusione innocua di Borrelli spalanca a Sivilla la porta per l'agevole 2-1 del Cynthia. È la mazzata che spezza l'animo cremisi. I laziali dilagano con Borrelli al 79', bravo a incunearsi sulla trequarti e battere nuovamente Moro.
Null'altro da segnalare nel finale di partita. Si chiude il sipario su un'altra deludente prestazione del Tolentino.
La Cucine Lube Civitanova non riesce a vendicare la brutta sconfitta di Monza e cade per la seconda partita consecutiva, la terza in stagione, senza raccogliere nemmeno un punto. I cucinieri vengono battuti in quattro set dalla Sir Safety Susa Perugia (25-20, 25-27, 18-25, 19-25) nell'anticipo dell'undicesima giornata di regular season del campionato di Superlega.
I campioni d'Italia in carica restano inchiodati a quota nove punti in classifica (quarto posto momentaneo), già sei in meno degli umbri (primi in solitaria, ancora imbattuti, ndr), e peraltro con una partita in più disputata.
Mvp è il polacco Semeniuk con 18 punti (3 ace e 3 muri). Grande protagonista anche il cubano Herrera (14 punti), oltre al solito Leon (15), tra le fila ospiti. Per la Lube il top scorer è Gabi Garcia con 15 punti, seguito dal giovane Nikolov (14 punti), preferito a Zaytsev.
Il prossimo appuntamento per Civitanova è quello della semifinale di Supercoppa Italiana, in calendario lunedì 31 ottobre, contro la Valsa Group Modena, in quel di Cagliari. Si spera in un'inversione di tendenza nella manifestazione che mette in palio il primo trofeo della stagione.
La cronaca
LE FORMAZIONI - Blengini rivoluziona lo starting six puntando su Gabi Garcia come opposto, coppia di schiacciatori formata da Bottolo e Nikolov, De Cecco al palleggio, Diamantini e Chinenyeze al centro, Balaso libero. Panchina per Anzani, Zaytsev e Yant. Anastasi schiera come regista il capitano dell'Italvolley Giannelli, come centrali Russo e Flavio, schiacciatori Leon e Semeniuk, opposto Rychlicki e libero Colaci.
PRIMO SET - Le coraggiose scelte del coach biancorosso ripagano in avvio di gara. Gabi Garcia e Nikolov attaccano con decisione e precisione i palloni recapitati loro dalla sapiente regia di De Cecco. Funziona anche il muro, tanto che la Lube si issa fino al più quattro (12-8).
Il flusso positivo civitanovese si interrompe proprio dopo aver raggiunto il massimo vantaggio. Nikolov e Chinenyeze sparano a salve spalancando le porte a un parziale perugino di 5-0 che vale il contro-sorpasso, trainato dal servizio di Giannelli (12-13).
La reazione dei cucinieri è rabbiosa e porta all'immediato contro-break (14-13). La Sir si concede qualche errore gratuito di troppo al servizio nel finale di primo set, e i campioni d'Italia in carica ne approfittano prendendosi il parziale con un ace di Gabi Garcia (25-20).
SECONDO SET - I cucinieri partono forte anche nel secondo set. Diamantini stampa il suo secondo muro di serata e porta i padroni di casa a break (5-3). Uno spettacolare salvataggio di De Cecco, rifinito dalla splendida alzata dello stesso Diamantini per l'attacco vincente di Bottolo vale anche il +3 (7-4). Un distacco subito colmato dalla Sir che, in men che non si dica, si riporta in parità (7-7).
Anastasi sceglie di sparigliare le carte a metà set inserendo il cubano Herrera al posto di Rychlicki nel ruolo di opposto. Una scelta che frutta subito un ace e maggiore imprevedibilità in attacco. Nessuna delle due squadre riesce, però, a scappare. L'equilibrio viene violato da un ace di Giannelli baciato dalla fortuna, dopo un tocco della rete che rende impossibile intercettare il pallone alla ricezione della Lube.
Perugia si porta sino a doppio set point, ma la Lube riesce a trascinare il parziale ai vantaggi grazie a un incredibile punto ottenuto dopo che il pallone carambola sulla nuca di Chinenyeze su attacco di Semeniuk assumendo una traiettoria beffarda per la ricezione umbra. La quarta chance è, però, quella buona: l'attacco di Semeniuk viene, stavolta, deviato fuori dalle mani a muro di Bottolo. È uno a uno (25-27).
TERZO SET - Il centrale brasiliano Flavio è il grande protagonista a inizio terzo set. Nel parziale di 4-1 della Sir, ben tre punti sono suoi. Sale quindi in cattedra, nel bene e nel male, l'opposto cubano Herrera. Prima il caraibico si esalta in attacco, poi punzecchia e provoca il pubblico del Forum, perdendo concentrazione e facendola perdere ai suoi.
Situazione che favorisce il rientro di Civitanova in carreggiata. La Lube stampa ben 3 ace, due con Bottolo e uno con Gabi Garcia, e si riporta in parità (10-10). Lo show di Herrera prosegue con un servizio vincente che regala un nuovo break agli umbri (15-17). La spallata decisiva Perugia la assesta con un turno al servizio di Leon, condito da 2 ace e da uno striscia di 5-0 (16-22). Il set è segnato e finisce nelle mani della Sir (18-25).
QUARTO SET - Nel quarto set la capolista Perugia alza ulteriormente il livello di gioco e mostra la propria superiorità sul taraflex. Gli umbri tornano anche ad essere assistiti anche dalla buona sorte, come quando un attacco di Semeniuk viene ammortizzato dalla rete quel tanto che basta per tagliare fuori i difensori della Lube (6-9).
Herrera si dimostra in serata di grazia e con una saetta scagliata al servizio porta gli ospiti a +4 (9-13). Un poderoso muro a uno dello stesso Semeniuk su Gabi Garcia vale persino il massimo vantaggio (11-16). Blengini concede spazio anche agli 'esclusi' Zaytsev e Anzani, ma la scossa non arriva. Perugia si prende quarto set e partita (19-25).
SIR SAFETY SUSA PERUGIA: Giannelli 6, Rychlicki 3, Semeniuk 18, Plotnytskyi, Cardenas, Colaci L, Solè, Russo 7, Flavio 11, Piccinelli L, Herrera 14, Ropret, Mengozzi , Leon 15. All. Anastasi
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Garcia Fernandez 15, Sottile ne, D’Amico, Balaso L, Zaytsev 1, Chinenyeze 10, Nikolov 14, Diamantini 5, Gottardo, Ambrose L ne, De Cecco 1, Anzani, Bottolo 10, Yant. All. Blengini
Spettatori: 2830
(Credit foto. Spalvieri/Lube Volley)
Prosegue la striscia negativa del Tolentino. In una delle partite più sentite della stagione, il derby contro la Sambenedettese che lo scorso anno è valso la semifinale playoff, arriva la terza sconfitta consecutiva.
Tre punti cruciali per la formazione rossoblù, il cui obiettivo primario era quello di trovare l'intera posta in palio per dimenticare il recente periodo nero e salire a quota 10 punti in classifica. Inizia a dare frutti, in casa Samb, la cura Prosperi. Nel 3-1 finale a segno Emili e Chinellato (doppietta). Per i padroni di casa rete della bandiera di Massarotti.
LA CRONACA - Buono il colpo d'occhio sugli spalti, con folta rappresentanza della tifoseria ospite. Entrambe le formazioni giungono a questa sfida incerottate. Nel Tolentino sono indisponibili Gori e Mengani mentre nelle fila rivierasche si deve fare i conti con la rinuncia a Cardella, Zaffagnini, Bekaert e Lachir. Mattoni sceglie di lanciare Tizi dal primo minuto, mentre la Samb schiera Chinellato come punto di riferimento offensivo.
La prima chance, al 4', è per il Tolentino con un pericoloso tiro-cross di Tizi che mette i brividi alla retroguardia rossoblù. Quattro minuti più tardi la Samb, al primo affondo, si porta in vantaggio con il numero dieci Emili: implacabile il suo tiro a giro dal limite dell'area. Il fantasista della Samb viene lasciato colpevolmente libero di mirare dalla difesa cremisi.
Al 16' i padroni di casa abbozzano una reazione con l'uno-due tra Vitello e Alagia, ma la conclusione del numero 9 cremisi è troppo debole per impensierire Corci. Poco dopo la mezz'ora, la Samb sfiora il raddoppio al termine di una splendida azione conclusa da Umile, la cui stoccata fa la barba al palo. Si va al riposo con i rivieraschi avanti uno a zero.
Avvio di ripresa a basso ritmo, con gli ospiti costretti a rinunciare a Emili per infortunio, al suo posto Vita. Vitiello prova a destarsi su punizione al 57', ma il suo tentativo coglie soltanto l'esterno della rete.
Il pareggio arriva al 72' con una splendida rete di Massarotti, bravissimo ad impattare al volo su cross di Alagia e fulminare Corci. Subito dopo il Tolentino sfiora il ribaltone con il pallonetto di Lattanzi.
La Samb resiste alla folate cremisi e si riporta in vantaggio con la zampata di Chinellato su assist del neo entrato Feliz Rabacal. Colpevole, anche in questa circostanza, l'atteggiamento troppo remissivo della retroguardia tolentinate.
All'83' i cremisi colgono il nuovo pareggio con il colpo di testa di Vitiello, ma l'arbitro annulla tutto per un fuorigioco dubbio. Nel finale i rivieraschi trovano anche il gol del 3-1 con il colpo di testa di Chinellato, bravo a colpire sul palo lontano. È il gol che chiude il sipario sul match. Al termine della gara da registrare anche un faccia a faccia tra gli ultras cremisi e i giocatori.
La Cucine Lube Civitanova parte con il piede sbagliato tra le mura amiche. I cucinieri escono sconfitti al tie-break contro la Pallavolo Padova (23-25, 25-20, 20-25, 25-16,12 -15) nella loro prima partita casalinga stagionale in Superlega e restano inchiodati a quota quattro punti dopo due giornate, perdendone per strada ben due.
I campioni d'Italia in carica soffrono più del previsto, non riuscendo ad arginare l'ottima prestazione di Takahashi (22 punti, man of the match) e Petkovic (21 punti). Prossimo appuntamento fra sette giorni, sempre all'Eurosuole Forum, contro la Valsa Group Modena Modena, che in serata ha battuto Piacenza in quattro set.
La cronaca
LE FORMAZIONI - Yant non è ancora al top della condizione fisica, quindi parte in panchina con Zaytsev confermato nel ruolo di schiacciatore insieme a Bottolo. Al palleggio De Cecco, opposto Gabi, Anzani e Chinenyeze centrali. Libero il campione del mondo Balaso.
Per i bianconeri al palleggio spazio all’esperienza di Davide Saitta in diagonale con l’ex Sora Petkovic, mentre in banda ci sono Desmet e Takahashi. Al centro agiscono Crosato e Canella. Il libero è il tedesco Julian Zenger.
Durante il saluto iniziale, l’opposto biancorosso Gabi Garcia Fernandez riceve dalle mani della presidente Simona Sileoni il pallone d’oro attribuito al portoricano dalla Lega Pallavolo Serie A per il miglior servizio in SuperLega Credem Banca nella stagione 2021/22.
PRIMO SET - A partire meglio sono gli ospiti. Padova trova il primo break della partita (4-6) e - sebbene la Lube riesca subito a ricucire con una bella reazione - il secondo allungo dei veneti è più deciso. Desmet crea scompiglio dai nove metri con tre ace che agevolano un parziale di 5-0 che li catapulta sull'8-13.
Civitanova trova un immediato contro-parziale di tre a zero, ma non basta a sedare la verve patavina che con Takahashi e Petkovic vola nuovamente a più cinque (12-17). Blengini decide che è il momento di cambiare e inserisce i giovani Nikolov e D'Amico in luogo di Chinenyeze e Bottolo.
La mossa ripaga, grazie a un convincente turno al servizio del talento bulgaro che riporta la Lube a meno due (16-18). I campioni d'Italia in carica completano il riaggancio grazie a due punti in fila di Zaytsev (19-19). Il finale di set si gioca sul filo del rasoio. Ancora una volta, però, Padova è più reattiva e con le sue solite bocche di fuoco - Takahashi e Petkovic - si porta sull'uno a zero (23-25).
SECONDO SET - In avvio di secondo set De Cecco si affida molto ai suoi centrali, anche per far entrare finalmente in partita Chinenyeze visto che il francese nel primo set aveva chiuso con soltanto il 25% di efficienza in attacco. Nei primi nove scambi del secondo, in effetti, fa già meglio mettendo a terra due punti.
Altro volto è anche quello mostrato da Bottolo, autore di quattro punti consecutivi (7 complessivi nel set) che catapultano la Lube sul 12-7. Civitanova gestisce con relativa tranquillità il vantaggio e pareggia nel conto dei set (25-20).
TERZO SET - Inizio da horror per i cucinieri. Padova vola sullo 0-5 trainata dal turno al servizio di Asparuhov. Non è, però, l'unico patavino a fare la differenza in battuta. Anche Petkovic trova l'ace che vale il 2-8. L'opposto serbo resta un rebus per la ricezione civitanovese, che va sistematicamente in difficoltà sui suoi attacchi.
Nel momento più difficile del parziale, sul 10-16, Blengini si affida a Yant, che torna sul campo per la prima volta dopo l'infortunio. Una piccola scossa si percepisce, grazie alla voglia di spaccare il mondo di Nikolov che inizia a farsi sentire a muro. Takahashi, per tutta risposta, è chirurgico nelle sue scelte offensive (78% di efficacia in attacco e 7 punti nel 3° parziale). Padova ritorna avanti nel conto dei set (20-25).
QUARTO SET - Reazione rabbiosa della Lube nel quarto set. Bottolo e Nikolov salgono in cattedra concedendo a Civitanova tre punti di vantaggio sul pronti-via (6-3). La Lube, consapevole di non potersi più concedere black-out, appare più concentrata e affamata.
I cucinieri la spuntano in quasi tutti gli scambi prolungati. Il massimo vantaggio viene toccato su un turno al servizio di Zaytsev (14-8). Lo stesso "Zar" manda in archivio il parziale con due ace consecutivi (25-16). Si va al tie-break.
QUINTO SET - Padova fa la voce grossa con due muri di fila, uno su Bottolo e l'altro su Nikolov, nel tie-break. I veneti si portano sul 2-4. A scacciare i fantasmi ci pensa lo stesso Bottolo con un ace provvidenziale (4-4). A far tornare la Lube sott'acqua è il giapponese Takahashi, ferale dai nove metri con la sua battuta potente. Lo schiacciatore nipponico firma un ulteriore parziale patavino di 4-0 (5-9).
Nikolov tradisce Blengini sparacchiando out un paio di palloni in contrattacco (per lui 0 punti nel quinto set). La murata prepotente di Canella su Anzani sembra mandare ai titoli di coda la partita (8-12). A inchiodare a terra l'ultimo pallone è l'opposto serbo Petkovic (12-15).
Tabellino Lube Civitanova-Pallavolo Padova 2-3
Lube Civitanova: Chinenyeze 13, Anzani 5, Gabi Garcia Fernandez 6, De Cecco 1, Balaso (L), Bottolo 19, Zaytsev 17, Yant n.e, Nikolov 12, D'amico
Pallavolo Padova: Zenger (L), Saitta 3, Petkovic 21, Asparuhov 8, Takahashi 22, Volpato 1, Crosato 7, Canella 8, Desmet 8, Zoppellari
Spettatori: 1730
Sentimenti contrastanti in casa Lega all'indomani del voto, anche in provincia di Macerata. Il partito guidato da Matteo Salvini si è trovato a far parte di una coalizione che ha raccolto in moltissimi comuni dell'entroterra maceratese oltre il 50% dei consensi (qui i dati nel dettaglio), ma al tempo stesso ha perduto - per quel che riguarda le preferenze espresse al 'Carroccio' - otto punti percentuali, passando dal 16,24% del 2018 all'8,23% di ieri.
"Una flessione legata inevitabilmente alla geopolitica nazionale - commenta Luca Buldorini, referente provinciale della Lega a Macerata -. È chiaro che il nostro elettorato ha bocciato la scelta di entrare a far parte del governo Draghi dopo e di quello Conte prima. Ne prendiamo atto e rifletteremo su questo. In ogni caso, se oggi abbiamo un governo di centrodestra stabile, è per il contributo che hanno dato tutti".
Il risultato della coalizione viene definito da Buldorini "stravolgente e stupefacente", sottolineando come quello conseguito nelle Marche sia stato il miglior risultato nel Centro Italia. "A livello provinciale non cambierà nessun equilibrio amministrativo", rassicura, visto che la flessione del partito, non "deve ripercuotersi su quelli che sono stati i risultati delle elezioni passate".
"È una regola che fa parte dell'abc della politica - spiega Buldorini -. Le espressioni di governo si conquistano con il voto e con la democrazia. Quello che la Lega ha fatto sul territorio marchigiano in tutte le province e quello che, nelle precedenti tornate elettorali ha ottenuto, rappresentano un sacrosanto diritto della Lega". Il riferimento è all'elezione in Parlamento di Giorgia Latini e Mirco Carloni, rispettivamente assessore e vicepresidente regionale, che per la Lega andranno sostituiti con altre figure in quota 'Carroccio' all'interno della Giunta Acquaroli.
Proprio commentando il risultato riportato da Carloni, Buldorini sottolinea come, nonostante la contrazione nei voti ricevuti, siano stati premiati quegli "amministratori Lega provenienti da un percorso di militanza. Vedasi il caso di Appignano, dove pur essendo io consigliere di minoranza, la Lega ha raggiunto il 12%, e quello dello stesso Carloni con il 9,35% a Pesaro, superiore alla media regionale".
Chiosa finale sul futuro dell'attuale segretario nazionale, Matteo Salvini. Buldorini non si sbilancia nelle previsioni: "L'eventuale promozione o bocciatura di Salvini va misurata da qui in avanti, in un arco temporale di un anno, e andrà pesata sulla sua capacità di portare avanti i veri temi della Lega nel percorso amministrativo, come lo stop al reddito di cittadinanza, l'abolizione della Legga Fornero, il nucleare pulito e il federalismo".